Presentazioni efficaci con PowerPoint · spostarci agilmente da una parte all’altra della...

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© Tutti i diritti riservati. Professional Academy (marchio AIDEM srl) – T. 0376 391645 – [email protected] 1 Presentazioni efficaci con PowerPoint Prima lezione Fascicolo Tecnico A cura di Marco Cardani Docente e formatore in corsi d’informatica e progettazione web per aziende e professionisti

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Indice degli argomenti della prima lezione

Presentazioni efficaci

con PowerPoint Prima lezione

Fascicolo Tecnico

A cura di Marco Cardani Docente e formatore in corsi d’informatica

e progettazione web per aziende e professionisti

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Gentile Cliente,

siamo lieti di inviarLe la prima lezione dell’E-seminar “Presentazioni efficaci con

PowerPoint”.

Questo primo fascicolo contiene le informazioni tecniche di utilizzo di PowerPoint. In

particolare, in questa parte di lezione, affronteremo in particolare i seguenti argomenti:

Indice dei contenuti del fascicolo tecnico

Preparare le slide: struttura e strumenti

Come preparare le slide

Sistemazione del testo

Bullet Point

Indice

Colori: come inserire e modificare i colori

Nel secondo fascicolo, a cura di Marco Trapani, vedremo come modificare l’aspetto e

l’efficacia delle presentazioni con semplici accorgimenti stilistici.

La lezione termina con un breve esercizio di autovalutazione che non dovrà inviarci: Le

servirà per misurare il grado di apprendimento e la sussistenza o meno di eventuali dubbi.

In caso di necessità di chiarimenti, non esiti ad inviarci i Suoi quesiti via e-mail all’indirizzo

[email protected] specificando nell’oggetto “Quesito PowerPoint”.

I relatori Le risponderanno nel più breve tempo possibile.

Non ci resta che augurarLe buona formazione!

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Preparare le slide: struttura e strumenti

Microsoft PowerPoint è il programma del pacchetto Office che permette di creare

presentazioni multimediali, ossia delle sequenze di schermate che possono contenere al

loro interno testi, immagini, video e musiche. La presentazione può essere di tipo

esclusivamente visuale, come se lo spettatore si trovasse davanti ad un vero e proprio

video, oppure interattiva: possiamo dare all’utilizzare di scegliere quali parti del nostro

lavoro andare a visitare, come se si fosse al cospetto di un sito internet. Infine, possiamo

usare PowerPoint per creare una presentazione puramente didascalica che accompagni

una nostra relazione di fronte ad una platea o ad una classe.

Una presentazione di PowerPoint dunque non è altro che una sequenza di diapositive,

altrimenti dette slides. La preparazione è immediata ed intuitiva ma, prima di addentrarci

all’interno di essa, dobbiamo imparare a conoscere l’interfaccia di lavoro di Microsoft

Office PowerPoint; nello specificio analizzeremo la versione 2010, versione estremamente

simile alla 2007 ed alla nuovissima 2013.

Nella parte superiore dello schermo troviamo la barra multifunzione che si estende per

tutta la sua larghezza. Al suo interno ci sono nove schede (Home, Inserisci,

Progettazione, Transizioni, Animazioni, Presentazione, Revisioni, Visualizza,

Sviluppo) e il menù File, evidenziato in arancione proprio per distinguerlo dalle schede.

Nella versione 2007 è presente invece il cosiddetto Pulsante Office (vedi Figura 1)

Figura 1 - La barra multifunzione.

L’area di lavoro invece è divisa in due sezioni (vedi Figura 2): quella più grande è

naturalmente la vera e propria diapositiva che andremo a realizzare, mentre la colonna di

sinistra ci mostra le miniature delle varie diapositive che realizziamo, permettendoci così di

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spostarci agilmente da una parte all’altra della presentazione e di eliminare, spostare o

duplicare ognuna delle slide. Le due sezioni sono divise da una sottile colonna di colore

chiara che può essere ridimensionata tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e

trascinandolo a destra per ingrandire o a sinistra per rimpicciolire. Nella parte inferiore

dello schermo troviamo uno spazio, dove possiamo inserire le note, ovvero dei brevi

appunti da abbinare ad ogni singola slide che si potranno visualizzare, solo per il relatore,

durante una presentazione su due schermi. Teniamo presente però che PowerPoint ci

mette a disposizione altre tre modalità di visualizzazione (vedi Figura 3): Sequenza

diapositive, Pagina note e Visualizzazione di lettura, oltre alla Visualizzazione

presentazione che ci permette di vedere la presentazione completa e non le singole slide.

Le troviamo nella scheda Visualizza, gruppo Visualizzazione presentazione oppure in

basso a destra nello schermo, vicino alla percentuale di zoomata, rappresentate da quattro

piccoli pulsanti (vedi Figura 4)

Figura 2 - Area di lavoro

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Figura 3 - Scheda Visualizza

Figura 4 - Pulsanti modalità visualizzazione.

Analizziamo ora nel dettaglio le nove schede:

Home: troviamo tutte le funzioni più utilizzate dal programma, come la

formattazione dei testi e la creazione di nuove diapositive;

Inserisci: per mettere in una slide elementi multimediali quali immagini o video;

Progettazione: per impostare alcune caratteristiche della pagina quali dimensioni e

temi;

Transizioni e Animazioni: per gestire gli effetti speciali (dissolvenze, rotazioni,

ingrandimenti ecc.) da attribuire alle singole diapositive o agli oggetti;

Presentazione: per regolare l’andamento della presentazione;

Revisione: per le correzioni ed infine Visualizza per la modifica delle opzioni di

visualizzazione della pagina.

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1. Come preparare le slide

Ogni volta che apriamo un nuovo file in PowerPoint, il programma ci mostra una

diapositiva con al suo interno due aree per inserire il titolo ed il sottotitolo del nostro

lavoro con un semplice click. Si tratta di un particolare Layout diapositiva che dovrebbe

permetterci di creare rapidamente delle presentazioni ma, al tempo stesso, ci costringe a

seguire uno schema predefinito che può anche non essere di nostro gradimento. Per

evitare il problema, posizioniamoci nella scheda Home, gruppo diapositive, pulsante

Layout: PowerPoint ci mette a disposizione nove diversi schemi di diapositiva. Il mio

consiglio è quello di scegliere sempre il

layout vuota, così da poter inserire tutto

quello che vogliamo, dove vogliamo,

senza dover obbligatoriamente schemi

prefissati (vedi Errore. L'origine

riferimento non è stata trovata.).

Sempre osservando la Errore. L'origine riferimento non è stata

trovata. notiamo il pulsante Nuova diapositiva ed il relativo

menù a comparsa: esso ci permette di inserire una nuova slide

successiva a quella nella quale ci troviamo e di scegliere

immediatamente il layout che ci interessa. Una volta che abbiamo

realizzato le diapositive, attraverso le miniature possiamo, come

abbiamo già detto, gestirle (vedi Figura 6). Figura 6 - Gestione diapositive.

Figura 5 - Layout diapositiva.

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Cliccando con il tasto destro sulla miniatura troviamo infatti i menù Taglia, Copia,

Incolla, Nuova diapositiva, Duplica diapositiva ed Elimina diapositiva. I significati di

questi menù sono evidenti, è il caso solamente di segnalare che Duplica diapositiva crea

una diapositiva identica di seguito all’attuale, mentre Copia e Incolla permettono di creare

una diapositiva duplicata in un punto qualunque della presentazione. Attraverso una

normale operazione di trascinamento possiamo spostare facilmente le singole diapositive,

per modificare l’ordine.

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2. Sistemazione del testo

Una caratteristica fondamentale di Microsoft PowerPoint in ogni sua versione è quella di

non essere in grado di farci scrivere un testo all’interno della diapositiva se prima non

creiamo una casella di testo. La casella di testo infatti è lo spazio adibito alla scrittura di

un testo all’interno di una slide. In ogni slide possiamo inserire tutte le caselle di testo che

vogliamo: per farlo andiamo sulla scheda Inserisci, gruppo Testo, pulsante Casella di

testo (vedi Figura 7).

Figura 7 - Inserisci Casella di testo.

Fatto ciò dobbiamo disegnare la casella all’interno della diapositiva: teniamo premuto il

tasto sinistro del mouse in un punto a scelta della slide, definiamo le dimensioni tramite

trascinamento e quando abbiamo terminato lasciamo il tasto del mouse. La casella di testo

è stata creata. Molti di voi avranno notato che PowerPoint prende in considerazione

soltanto la larghezza della casella di testo, mentre l’altezza si adatterà al contenuto, quindi

è del tutto inutile trascinare il mouse verso il basso quando si crea una casella di testo. Ora

siamo pronti a scrivere ciò che vogliamo. Quando scriviamo, noteremo che PowerPoint

visualizza il bordo della casella di testo come tratteggiato; quando invece selezioniamo con

un click la casella di testo, il bordo diventa a riga continua. Appena dopo aver finito di

scrivere clicchiamo sul bordo della casella di testo così da poterla selezionare. In questo

modo potremo formattare il testo senza bisogno di selezionare usando il trascinamento

del mouse, come siamo soliti fare con programmi come Microsoft Word (vedi Figura 8 e

Figura 9).

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Figura 8 - Casella di testo attiva

Figura 9 - Casella di testo selezionata

Per formattare il testo sarà sufficiente andare nella scheda Home, gruppo Carattere e qui

troveremo le medesime opzioni di formattazione che troviamo in Microsoft Word:

grassetto, corsivo, sottolineato, tipo e dimensione del carattere, colore del testo. La novità

è data dal pulsante che permette di dare

un’ombreggiatura molto elegante ai nostri testi. Nel gruppo

Paragrafo troviamo inoltre le opzioni relative agli allineamenti

del testo rispetto ai margini della casella di testo: a destra, a

sinistra, al centro e giustificato sono le quattro opzioni possibili,

come negli altri software di impaginazione. Il pulsante

Orientamento testo invece ci permette di regolare l’inclinazione

del testo (vedi Figura 10) per poter scrivere in verticale.

Una volta creata la casella di testo però si può notare che

Figura 10 - Orientamento testo

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PowerPoint mostra nella barra multifunzione una nuova scheda: Strumenti Disegno

Formato1 (vedi Figura 11).

Figura 11 - Strumenti disegno Formato.

Grazie ai pulsanti presenti nel gruppo Stili forma possiamo modificare l’aspetto estetico

della casella di testo: modificare il colore di riempimento (di default la casella di testo è

trasparente) con il pulsante Riempimento forma, modificare il colore del bordo (di default

non è visibile) con Contorno forma ed aggiungere degli effetti (pulsante Effetto forma)

come i riflessi, le ombreggiature o gli aloni che sono tipici dei pacchetti Office 2007, 2010 e

2013. Inoltre ci vengono proposte una serie di caselle di testo predefinite che velocizzano

ancora di più il lavoro di personalizzazione estetica (vedi Figura 12).

Figura 12 - Stili casella di testo

Il gruppo Inserisci forme permette invece, attraverso

il pulsante Modifica forma, di cambiare la forma

della casella di testo, trasformandola in una freccia, in

un rettangolo con angoli arrotondati, in un triangolo,

in un trapezio, in un’ellisse o in tantissime altre forme

1 La scheda appare ogniqualvolta si seleziona una casella di testo.

Figura 13 - Modifica forma

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che il programma mette a disposizione dell’utente (vedi Figura 13).

Quando vogliamo inserire dei testi in una presentazione dobbiamo tenere in

considerazione anche l’esistenza di un altro strumento: la WordArt. Se in passato essere

erano utilizzate per creare titoli simpatici e addirittura scherzosi, ora, con le versioni di

Office 2007/2010/2013, hanno assunto caratteristiche che le rendono idonee per titolazioni

di ogni tipo, anche per presentazioni professionali. Inseriamo la WordArt dalla scheda

Inserisci, gruppo Testo, pulsante WordArt (vedi Figura 14).

Figura 14 - Inserimento di una wordart.

Come potete notare gli stili sono accattivanti ed eleganti; scegliete la WordArt più adatta

alle vostre esigenze e si creerà all’interno della diapositiva una casella di testo che la

contiene; non ci resta che scrivere il testo della WordArt. La casella di testo si adatterà al

contenuto. Una volta inserito il testo spostiamoci nella scheda Strumenti disegno

Formato e formattiamo il nostro lavoro; chiaramente ci concentreremo prevalentemente

sul gruppo Stili WordArt. Se invece andiamo sulla scheda Home possiamo modificare il

tipo di carattere, le dimensioni e lo stile (vedi Figura 15).

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Figura 15 - Una WordArt con carattere Kunstler script ed ombreggiatura.

La grande novità della WordArt infatti è che sono semplicemente degli effetti particolari

applicati ai testi, non sono più, come nelle vecchie versioni di Microsoft Office, degli

oggetti esterni. Se infatti scriviamo un testo in una casella, lo selezioniamo andiamo nella

già citata scheda Strumenti disegno Formato possiamo comodamente applicargli gli Stili

WordArt.

Naturalmente ci capiterà talvolta di scrivere all’interno di una singola casella di testo dei

testi nei quali alcune parole o frasi richiederanno una formattazione diversa rispetto al

resto dello scritto: dovremo semplicemente selezionare le porzioni di testo che ci

interessano con il consueto metodo della selezione tramite l’usuale trascinamento del

mouse o usando Shift e frecce direzionali sulla tastiera (vedi Figura 16).

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Figura 16 - Diverse formattazioni nella medesima casella di testo.

Un altro aspetto da considerare è la posizione del testo

all’interno della diapositiva: abbiamo già detto che il testo

può essere allineato rispetto ai margini laterali della casella

di testo che lo contiene. E la casella di testo? Essa, come

tutti gli elementi inseriti in PowerPoint può essere allineata

rispetto ai margini della diapositiva. Una volta selezionata,

andiamo nella scheda Strumenti disegno Formato,

gruppo Disponi, pulsante Allinea. Qui troviamo sei diversi

possibilità di allineamento: a sinistra, al centro

orizzontalmente, a destra, in alto, al centro verticalmente e in basso. Possiamo applicarne

anche due: ad esempio prima Allinea a sinistra e poi Allinea in alto (vedi Figura 17).

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Figura 17 - Due caselle di testo: una allineata in alto a sinistra, l'altra in basso a destra.

Le voci Distribuisci orizzontalmente e Distribuisci verticalmente servono invece per

centrare fra di loro due o più oggetti in verticale o in orizzontale, in modo da poter

sfruttare gli spazi in maniera ottimale (vedi Figura 182). Naturalmente per operare una

distribuzione fra più oggetti essi vanno selezionati contemporaneamente: per farlo è

necessario cliccare all’interno degli oggetti tenendo premuto il tasto Shift. Una volta

distribuiti gli oggetti possono essere anche allineati insieme, a patto sempre che siano

selezionati.

2 Nell’immagine vedete due quadrati colorati inseriti attraverso la scheda Inserisci e il pulsante Forme

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Figura 18 - Due oggetti distribuiti verticalmente.

Teniamo presente anche che un oggetto può essere spostato grazie ad un semplice

trascinamento del mouse oppure, in maniera più precisa, con le frecce direzionali della

tastiera. Infine oggetti e caselle di testo

possono anche sovrapporsi fra di loro:

in questo caso PowerPoint3 da la

precedenza all’oggetto inserito per

ultimo, posizionandolo sopra agli altri.

Sia nella scheda Home che in

Strumenti disegno formato, troviamo

però il pulsante Disponi che ci

3 Tutti i programmi del pacchetto Office hanno lo stesso comportamento.

Figura 19 - Pulsante Disponi

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permette di modificare l’ordine di disposizione attraverso le voci Porta in primo piano,

porta in secondo piano, Porta avanti e Porta indietro (vedi Figura 19).

Quando un utente trova difficoltà nel

selezionare gli oggetti, può avvalersi del

pulsante Riquadro di selezione che si

trova nella scheda Strumenti disegno

Formato, gruppo Disponi. Esso fa

apparire sulla destra un riquadro che

elenca tutti gli oggetti selezionabili

presenti nella diapositiva; se ne scegliamo

uno verrà attivata la selezione dello stesso

anche nella slide. Inoltre un piccolo

pulsante a forma di occhio (vedi ) permette eventualmente di nascondere alla vista

momentaneamente uno degli oggetti nella diapositiva.

Proseguiamo l’argomento testi con una curiosità: all’inizio del

paragrafo abbiamo notato che la casella di testo adatta le sue

dimensioni verticali al contenuto; volendo possiamo

modificare questa caratteristica. Selezioniamo una casella di

testo, andiamo nella scheda Home, gruppo Paragrafo,

pulsante Allinea testo e scegliamo la voce Altre opzioni

(vedi Figura 20). Si apre a questo punto una finestra che

riassume le caratteristiche della casella di testo e nella quale

troviamo attiva l’opzione Adatta dimensioni forma al testo. Possiamo scegliere, in

alternativa, Non adattare, che mantiene la casella grande quanto la disegnamo e che ci

permette di sfruttare gli allineamenti orizzontali In alto, In mezzo e In basso. L’opzione

scelta viene applicata a tutte le nuove caselle di testo che si inseriscono nel file.

Figura 21 - Il riquadro di selezione

Figura 20 - Altre opzioni allineamento

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Un’ultimissima annotazione: quando vogliamo effettuare un copia-incolla di un testo

preso da un altro programma oppure da un sito internet conviene, prima di incollare,

creare una casella di testo. In questo modo il testo incollato prenderà subito la

formattazione predefinita di PowerPoint: carattere Calibri, dimensione 18 e allineamento a

sinistra.

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3. Bullet points

In una presentazione di PowerPoint capita non di rado di dover inserire dei testi sotto

forma di elenco, per rendere più chiara la lettura. Nella scheda Home, gruppo Paragrafo

troviamo due pulsanti: Elenchi puntati (bullet points) ed Elenchi numerati. Il primo ci

serve se vogliamo inserire degli elenchi senza un particolare ordine gerarchico o

procedurale: ad esempio i settori di un grande magazzino, i locali di un appartamento o le

categorie di prodotti in vendita nel nostro negozio di elettronica di consumo. Il secondo

invece viene naturalmente usato per ordini gerarchici o procedurali. Ambedue i pulsanti

hanno un menù a tendina

ove scegliere quale

simbolo o numerazione

utilizzare (vedi Figura 22 e

Figura 23).

Naturalmente gli elenchi possono essere creati solamente all’interno di una casella di testo.

Quando scegliamo l’elenco di nostro gradimento PowerPoint inizia ogni riga con il

simbolo/numero scelto. Se premiamo il tasto Backspace ad inizio riga o se clicchiamo di

nuovo il pulsante dell’elenco4 ricominciamo a scrivere un testo normale, senza elenchi.

4 Si tratta, infatti, di un pulsante on/off e si colora di arancione quando è attivato.

Figura 22 - Elenchi numerati Figura 23 - Elenchi puntati

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Se, dopo essere andati a capo con invio premiamo sulla tastiera il tasto Tab creiamo un

sotto elenco; dopo essere andati a capo di nuovo premiamo Shift+Tab e PowerPoint ci fa

ritornare all’elenco principale. I sottoelenchi non hanno simboli o numerazione differenti

rispetto all’elenco principale, a differenza di quello che succede in Microsoft Word.

Possiamo creare tutti i sottoelenchi che desideriamo.

Tornando per un attimo ad osservare la Figura 22 e la Figura 23, notiamo che è presente la

dicitura Elenchi puntati e numerati… che consente di accedere alle opzioni di

personalizzazione degli elenchi, quali l’utilizzo di simboli diversi da quelli proposti di

default.

In Microsoft PowerPoint spesso gli elenchi si utilizzano per creare un indice della propria

presentazione: non esiste infatti, a differenza di Word, un menù in grado di creare un

sommario automatizzato.

Dopo aver scritto l’indice (vedi Figura 24) dobbiamo far sì che cliccando su una delle voci

PowerPoint ci porti direttamente alla diapositiva che tratta di quell’argomento.

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Figura 24 - Un indice creato con gli elenchi numerati.

Per farlo selezioniamo la voce del sommario di nostro interesse ed andiamo sulla scheda

Inserisci, gruppo Collegamenti, pulsante Azione. Appare una finestra che cui chieda

quale azione associare al click del mouse (vedi Figura 25).

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Figura 25 - Impostazioni azione

Scegliamo “Effettua collegamento a:” ed apriamo il menù a tendina. Qui dovremo scegliere

l’opzione Diapositiva… che ci darà modo di scegliere a quale delle nostre slide effettuare il

collegamento (vedi Figura 26), visualizzandone anche un’anteprima.

Figura 26 - Collegamento ad un'altra diapositiva

I collegamenti vanno effettuati manualmente per ogni voce del sommario. Il collegamento

funzionerà però solamente nel momento in cui visualizzeremo la nostra presentazione

attraverso il tasto Dall’Inizio presente nella scheda Presentazione gruppo Avvia

presentazione o la scorciatoia da tastiera F5.

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4. I Colori: come inserirli e modificarli

Nel realizzare una presentazione multimediale, la scelta dei colori è assolutamente

fondamentale: le diapositive quando siamo in Visualizzazione presentazione occupano

tutto lo schermo, quindi dobbiamo imparare come modificare lo sfondo. Cliccando in

punto qualunque della slide con il tasto destro del mouse troviamo la voce Formato

sfondo. Lo sfondo può essere un colore in tinta unita, un’immagine, una trama, un motivo

(una combinazione di colori che seguono uno schema geometrico) o una sfumatura di due

o più tonalità (vedi Tabella 1 per visualizzare gli esempi).

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Tabella 1 - Gli sfondi delle diapositive

Diapositiva con sfondo in tinta unita

Diapositiva con sfondo a Trama (granito)

Diapositiva con sfondo a motivo

Diapositiva con sfondo sfumato (quattro

tonalità)

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Diapositiva con immagine di sfondo

Naturalmente ognuna delle tipologie di sfondo che scegliamo ha le sue opzioni: ad

esempio lo sfondo sfumato (vedi Figura 27) permette di scegliere tra ventiquattro

sfumature predefinite (pulsante Colori preimpostati) ma anche di personalizzare,

posizionandosi sulla barra

denominata Interruzioni sfumatura

e modificando la tonalità di ogni

singola interruzione5 cliccando sul

menù a tendina Colore. Inoltre i tasti

Aggiungi interruzione di colore e

Rimuovi interruzione di colore

consentono di aggiungere o togliere

tonalità, permettendoci di ottenere

risultati veramente notevoli. La

sfumatura può anche essere di Tipo

radiale, rettangolare o “a percorso” ed

avere una Direzione orizzontale, verticale o inclinata di un valore a nostra scelta (Angolo).

La Luminosità e la Trasparenza rendono la sfumatura più o meno tenue.

5 Le interruzioni sono i pennarelli posizionati sulla barra della sfumatura e che su di essa possono scorrere.

Figura 27 - Formato sfondo.

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Anche scegliendo un’immagine come sfondo abbiamo la possibilità si giocare con la

nostra creatività: nella colonna di sinistra della finestra Formato sfondo (vedi Figura 27)

troviamo il menù Effetti artistici che permette di applicare sofisticati effetti alle nostre

fotografie (vedi Figura 28): troviamo Pennarello, Matita in gradazioni di grigio, Lineette,

Sfocatura, Vetro e tanti altri, alcuni con valori regolabili quali la trasparenza e la pressione.

Nella Figura 28 è stato scelto il Mosaico a bolle.

Figura 28 - Effetti artistici applicati alle immagini di sfondo

Inoltre quando usiamo un’immagine come sfondo dobbiamo tenere in considerazione

anche i menù Correzione immagine e Colore immagine che permettono di modificare

sfocatura, luminosità, contrasto, saturazione e temperatura e mettono a disposizione delle

preselezioni per adattare l’aspetto della foto alle nostre esigenze (vedi Figura 29), per

esempio per facilitare il contrasto con testi e titoli.

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Figura 29 - Immagine con preselezione Arancione colore 6 scuro

Le possibilità di personalizzazione degli sfondi sono quindi tantissime. Nella finestra di

Formato sfondo troviamo i tre pulsanti che ci permettono di applicare o no lo sfondo:

Reimposta sfondo serve a ritornare allo sfondo precedente, Chiudi associa lo sfondo

scelto alla sola diapositiva corrente e Applica a tutte modifica lo sfondo di tutte le slide

della nostra presentazione, comprese quelle che creeremo in seguito. Chiaramente una

presentazione in PowerPoint non deve avere sfondi che cambiano in continuazione da una

diapositiva all’altra, poiché in questo modo rischierebbe di generare effetti poco piacevoli

in coloro che la osservano!

Per quanto riguarda i testi, la scelta dei colori è altrettanto importante: teniamo sempre

presente l’attributo della leggibilità e quindi scegliamo dei colori che abbiano un buon

contrasto con lo sfondo, altrimenti leggere ciò che abbiamo scritto risulterà faticoso.

Ricordiamo che per mezzo del pulsante Colore carattere (scheda Home, gruppo

Carattere) possiamo applicare un colore a scelta in una tavolozza con 16.777.216 tonalità

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a nostra disposizione. Per raggiungerla, nel menù a tendina di Colore carattere scegliamo

Altri colori… e nella finestra che appare attiviamo il cavaliere Personalizzati (vedi Errore.

L'origine riferimento non è stata trovata.).

Se invece inseriamo una WordArt possiamo

facilmente utilizzare come colore di

riempimento delle lettere una sfumatura o

un’immagine, visto che troviamo queste due

voci nel pulsante Riempimento testo della

scheda Strumenti disegno formato, gruppo

Stili WordArt (vedi gli esempi della Figura

31).

Figura 30 - Colori personalizzati

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Figura 31 - WordArt con colori di riempimento speciali.

Non è finita qui: se le nostre doti grafiche non ci convincono in pieno Microsoft

PowerPoint ci viene in aiuto. Andiamo nella scheda Progettazione, gruppo Temi; come

potete notare qui ci sono a nostra disposizione ben quaranta temi diversi. Si tratta di

diapositive con sfondi preimpostati ai quali sono abbinati combinazioni di colori e di

caratteri, adatte per tantissime tipologie di presentazioni: da quelle per il business, per il

marketing, per mostrare il menù del nostro ristorante e così via (vedi Figura 32).

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Figura 32 - Tema applicato: Onde

Una volta scelto il tema esso viene applicato alle nostre slide, anche alle WordArt alle

caselle di testo, alle tabelle ed a tutto quello che abbiamo inserito. Il risparmio di tempo e

l’efficacia sono indubbiamente garantiti.