Presentazione Torino rev00 ppt - Camera di Commercio...
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AGROQUALITA’ SPA 4/12/2014
Centro CongressiTorino Incontra via Nino Costa 8 - Torino
L’esportazione dei prodotti agroalimentari: cosa sap ere e come tutelarsi
BRC- ISO 22000 - GLOBALG.A.P. :
Schemi di certificazione come Strumento di Valorizzazione e Competitività
Dario Bagarella
I soci
• RINA Services S.p.A� Unione italiana delle Camere di Commercio - (UNIONCAMERE)� 17 Unioni Regionali delle CCIAA, (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia
Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia,Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto), 37 CCIAA(Alessandria, Ancona, Arezzo, Avellino, Bergamo, Brindisi, Cagliari, Cremona,Cuneo, Ascoli Piceno, Ferrara, Firenze, Foggia, Grosseto, Imperia, L‘Aquila,Lucca, Macerata, Massa Carrara, Milano, Novara, Pavia, Pesaro, Pisa,Pordenone, Rieti, Roma, Salerno, Savona, Siena, Siracusa, Torino, Venezia,Verona, Vibo Valentia, Vicenza, Viterbo)
� Dintec.
Associazioni di categoria: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, AIA, CNA Alimentare, ANCA Lega Coop.
Associazioni di consumatori: ACU.
CERTIFICAZIONE VOLONTARIA
CERTIFICAZIONE REGOLAMENTATA
AGROQUALITA’ SPA
Oltre 1000 i certificati rilasciati da Agroqualità
secondo gli schemi volontari di cui il 56 % specifici del settore agroalimentare, 32% qualità, 11 % ambiente
48 DOP – IGP - STG CONTROLLATE:
Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio,
Marche, Abruzzo, Umbria, Puglia, Toscana, Sicilia.
12 Oli d’oliva, 21 prodotti ortofrutticoli,
6 prodotti lattiero caseari, 4 salumi
3 prodotti carni fresche e trasformate, 1 spezia,
1 prodotto da forno.
64 VINI a DO ed IG CONTROLLATI :
Abruzzo (17), Campania (29), Lazio (7), Piemonte (11)
I Clienti
Prodotti registrati (ott. 2014)
Francia
17% (219)
ITALIA
21% (266)Spagna
14% (179)
Grecia
9% (101)
Germania
8% (78)
Portogallo
10% (125)
Altri Paesi
21% (276)
Totale Prodotti DOP/IGP/STG UE = 1244
Prodotti registrati (ott. 2014)
Totale Prodotti DOP e IGP Italia = 266
Carni fresche e trasformate
16 % (42)
Formaggi
18 % (47)
Oli extra vergini d’oliva
16 % (43)
Ortofrutta e cereali
40 % (103)
Altri Prodotti *
10 % (29)
* prodotti da forno, pesci, altri
prodotti zootecnici
� 9% del Pil italiano (14% con l’indotto)
� 13% in termini di occupati
� + 6,5% nel periodo 2007-2013.
� Export 367 miliardi di prodotti, contro i 27 del tessile.
Fonte dati Istat 2013
L’agroalimentare in Italia
L’agroalimentare in Italia
� L'agricoltura conferma e rafforza il suo ruolo di forza motrice dell'economia nazionale Pil rimane l'unico settore in territorio positivo, portandosi a un +0,6% di valore aggiunto in riferimento al 2013.
� L’unico settore che ha fatto segnare fondamentali economici positivi sul piano occupazionale dove si registra un aumento dell’1,8 nel totale degli occupati, con un +5,6 % tra i dipendenti, nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Fonte dati Coldiretti settembre 2014
L’agroalimentare in Italia
� Le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari chiudono il primo semestre di quest'anno con un progresso dell'1,6% in valore, determinato esclusivamente dalla buona performance degli alimenti trasformati (+2,6%), a fronte di una battuta d'arresto dell'export agricolo (-2,7%).
Fonte Ismea settembre 2014 confronto dati Istat di gennaio-giugno 2014 /2013
AZIENDE AGRICOLE
GRANDE DISTRIBUZIONE
AZIENDE ALIMENTARI
CONSUMATORI FINALI
Maggiore attenzione alla qualità dei prodotti agro-alimentari intesa comeMaggiore attenzione alla qualità dei prodotti agro-alimentari intesa come
� vincolo territoriale e storico del prodotto� prodotti sicuri: igiene, ingredienti, lavorazione� caratteristiche organolettiche e nutrizionali garantite� alimenti legati al territorio italiano� attenzione ai prodotti OGM� trasparenza delle informazioni
Ricerca di:
QualitàSalubrità
OrigineTipicità
SicurezzaSicurezza
Valore
nutrizionale
e di sicurezza
Valore
etico,
ambientale
Valore
storico,
tradizionale
Prodotto
LA COGENZA• una crescente esigenza di rispetto di rigorosi
parametri di igiene, sicurezza, salubrità
dell’alimento
STANDARD CERTIFICATIVI VOLONTARI• un’ampia gamma di standard per valorizzare il
prodotto locale in termini di tipicità e garantirne la
sicurezza di produzione e conservazione
Evoluzione normativa
• I grandi retailers hanno sempre svolto verifiche di seconda parte sui fornitori
• Ogni fornitore era gravato da più verifiche: una per ciascun retailers fornito
• I principali retailers europei, in associazione, hanno predisposto schemi certificativi propri per unificare le verifiche e ridurne gli oneri
IFSBRC GLOBALGAP
GLI STANDARD PER LA GDO
BRC
GLOBALGAP
Richiesto dalle catene di influenza inglese
Richiesto per il settore Ortofrutta e Floricolo ornamentale
BRC: versione 6 luglio 2011 GLOBALG.A.P: versione 4.0-2 marzo 2013
GLI STANDARD PER LA GDO
Sistema di gestione della sicurezza alimentare ISO 22000
Certificazione volontaria applicabile a qualunque tipo di azienda, nell'ambito della filiera alimentare, i cui prodotti o servizi possono influenzare la sicurezza degli alimenti
Strumento per lo sviluppo di un efficace metodo HACCP lungo tutta la filiera agroalimentare e per l'armonizzazione dei differenti standard specifici riguardanti la sicurezza
ISO 22000
Organismo nato nel 2000 con l’obiettivo di stabilire criteri univoci di sicurezza alimentare.Il compito principale è quello di identificare, comparare e divulgare standard per la sicurezza alimentare, al fine di rendere più agevole per le aziende alimentari, orientrarsi e scegliere il complesso di regole più vicino al proprio modo di operare.
Avere una certificazione riconosciuta GFSI può essere importante per un’azienda che vende alle maggiori insegne della GDO che hanno scelto di richiedere uno schema GFSI. L’elenco di questi retailer include giganti del calibro di Wal-Mart, Carrefour, Tesco, Metro, Migros, Ahold, e Delhaize, motivo per cui il riconoscimento GFSI diventa essenziale per molte industie alimentari.Al momento gli standard approvati e quindi equiparati dal GFSI sono:
• BRC Food• IFS Food• GLOBALG.A.P• FSSC 22000• SQF
Il Global Food Safety Initiative (GFSI)
ISO 22000 è stata revisionata dalla GFSI (Global Food Safety Initiative) ma non è stata inserita nell' elenco degli standard riconosciuti in quando non includeva i pre-requisiti richiesti in materia di sicurezza alimentare all' industria di produzione alimentare.
Ciò ha portato allo sviluppo della PAS 220:2008, progettata per essere utilizzata in congiunzione con la ISO 22000, che prevede tutti i requisiti associati ad ogni produttore alimentare, di ingredienti e/o prodotti alimentari.
Il secondo requisito del programma della GFSI specifica che lo schema deve avere un possessore designato. Lo schema è gestito dalla Foundation for Food Safety Certification (FSSC), Ente nominato per dirigere le attività di certificazione ed accreditamento dello
standard FSSC 22000 e con esso la sua accettazione nel programma GFSI.
FSSC 22000
Motivazioni e beneficiIl riconoscimento internazionale dello standard conferisce alle aziende certificate una forte visibilità anche grazie all’inserimento dei riferimenti aziendali sul sito internet BRC dedicato. Inoltre, sempre attraverso questo strumento i prodotti aziendali sono più facilmente individuabili per brand e categoria presso tutti i mercati ed i purchasers internazionali.Fornire uno standard comune per le ispezioni e le verifiche ispettive
Aspetti salienti L’adesione allo standard permette: Miglior tutela dell’immagine di chi immette i prodotti sul mercato Allineamento dei fornitori a requisiti dei retailers Garanzia delle aspettative e della tutela della salute del consumatore Riconoscibilità internazionale in materia di sicurezza alimentare Riduzione verifiche ispettive di parte seconda Verifiche congiunte con altri schemi (es. IFS) con auditor qualificati su entrambi gli schemi
BRC
qualità, sicurezza e conformità legale
dei prodotti mediante:� sistema di gestione sicurezza alimentare� sistema di autocontrollo HACCP� GMP: ambiente produttivo, prodotti, processi, personale
BRC
Gli Standards non si applicano ad attività collegate aGli Standards non si applicano ad attività collegate a• Ingrosso• Importazione, • Distribuzione o stoccaggio
Mercato di riferimento
sociale ed ambientale.
Mercato di riferimentoProduzione Primaria è applicabile a: O singola azienda agricola O gruppi di produttori associati in cooperative, consorzi O coltivazioni e ai prodotti della terra O allevamenti O piante e fiori O acquacolturaMotivazioni e beneficiMaggiore facilità di accesso ai mercati Accordi chiari con gli operatori della distribuzione Incremento e il miglioramento della salubrità dei prodotti Riduzione dei costi di produzione nel lungo periodo Garanzia delle aspettative e la tutela della salute del consumatore finale Riduzione delle verifiche ispettive di parte seconda (operate dai clienti) Aspetti salientiLo standard, coniuga le Buone Prassi Agricole basate su principi di agricoltura integrata, con requisiti di etica sociale ed ambientale.
GLOBALG.A.P.
Obiettivi e campo di applicazione
GLOBALG.A.P.
La produzione agricola venga effettuata in maniera responsabile e nel pieno rispetto della:
� Sicurezza Alimentare� Protezione Ambientale� Salute, sicurezza e welfare sul lavoro � Benessere degli animali
Adozione delle buone prassi agricole per promuovere:
� Sistemi di produzione agricola sicuri, attraverso la riduzione di inputs Agrochimici e/o Medicinali
� Un’ agricoltura sicura e sostenibile in linea con altri programmi/standard di Sicurezza e Qualita’, inclusa la Tracciabilità.
� Un Sistema di Verifica Indipendente unico e riconosciuto da tutti
Mercato di riferimentoProduttori primari: agricoltura, allevamento Produttori di mangimi per animali da reddito Produttori di alimenti Servizi di ristorazione, catering, trasporto e logistica, sanificazione e organizzazioni collegate Fornitori di impianti, detergenti, di prodotti per la sanificazione, di materiale da imballaggio e altri materiali a contatto con gli alimenti
Motivazioni e benefici Permette di pianificare, attuare ed aggiornare un sistema per la gestione della sicurezza alimentare improntato ad ottenere prodotti sicuri per il consumatore.Permette di gestire i pericoli per la sicurezza alimentare lungo tutta la filiera interessata Fornisce strumenti di supporto nella dimostrazione della conformità ai requisiti di legge applicabili per la sicurezza alimentare Dimostrazione di goodwill dell’azienda, plus di utilità nelle gare d’appalto
Aspetti salienti Integrabile con ISO 9001, ISO 14001 Valutare e definire i pericoli della filiera agroalimentare di riferimento Eseguire un’analisi del rischio basata sui principi del Codex alimentarius Individuare e gestire le misure di controllo per tenere sotto controllo i rischi individuati Identificare un processo di comunicazione sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione finalizzato ad una migliore gestione delle azioni di ritiro/richiamo Rintracciabilità del prodotto lungo l’intera filiera
Sistema di gestione della sicurezza alimentare ISO 22000
Maggiore chiarezza negli accordi con
i fornitori e garantiti accordi più
chiari con i dettaglianti da un punto
di vista di requisiti del prodotto
Riduzione dei rischi connessi alla
sicurezza e salute dei consumatori
Aumento della fiducia dei clienti e
dei consumatori
CONCLUSIONI
MIGLIORE E PIÙ CHIARA
INFORMAZIONE SULL’ORIGINE DEGLI
ALIMENTI ATTRAVERSO LA
RINTRACCIABILITÀ
SODDISFAZIONE DELLA DOMANDA IN TERMINI DI QUALITÀ,
E SICUREZZA
UN PIÙ FACILE INGRESSO IN DETERMINATI
MERCATI
MIGLIORI OPPORTUNITÀ
COMPETITIVE ED UNA RIDUZIONE DEI COSTI
(DOVUTO AD UNA MIGLIORE GESTIONE
AZIENDALE)
CONCLUSIONI
Le certificazioni nel settore Agroalimentare rappresentano oggi degli strumenti con costi
sostenibili che permettono alle imprese di rispondere alle esigenze del mercato attuale ma nel contempo costituiscono delle valide opportunità' di
controllo dell'efficenza aziendale .
CONCLUSIONI