Presentazione su eGov europeo e agenda Digitale europea
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Il governo elettronico e la sua attuazione in Europa
Un bilancio in vista delle elezioni europee
La sfida dell’eGovernment
nell’Agenda Digitale Europea Cinzia Roma
28 aprile 2014
Cos’è l’Agenda Digitale Europea?
È un documento stilato nel 2010 dalla
Commissione europea nell’ambito
della strategia Europa 2020.
Pone agli Stati UE una serie di
obiettivi per promuovere una crescita
sostenibile, intelligente e inclusiva
dell’Europa tramite un utilizzo più
efficiente e diffuso delle
tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (le
cosiddette ICT)
2 Approfondimento: vuoi saperne di più sulla strategia Europa 2020? Clicca qui
Secondo la Commissione
Europea nel 2009 le ICT
hanno generato il 5% del
PIL europeo e
determinato la metà della
crescita della produttività
dell’eurozona
Gli obiettivi dell’Agenda
Tra queste una priorità è la modernizzazione del settore pubblico
attraverso la promozione dell’amministrazione pubblica
digitale (o governo elettronico): l’ eGovernment
3
Abbattere il divario
tecnologico esistente tra
l’Europa e le maggiori
economie mondiali
investendo nelle
tecnologie digitali
Sfruttare a vantaggio di imprese, cittadini e
amministrazioni pubbliche il potenziale
economico e sociale (in termini di migliore
qualità della vita) delle ICT
Il piano d’azione dell’Agenda riguarda
diverse aree d’intervento (mercato unico
digitale, internet veloce e superveloce, investimenti in
ricerca e innovazione tecnologica, riduzione del divario
digitale, sicurezza in rete).
Cosa si intende per eGovernment ? (1)
“L’uso delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione nelle pubbliche
amministrazioni, coniugato a modifiche
organizzative e all’acquisizione di nuove
competenze al fine di migliorare i servizi
pubblici e i processi democratici e di
rafforzare il sostegno alle politiche
pubbliche”
4 Complementare all'Agenda digitale in materia di eGov è il Piano d'azione europeo per l'eGov 2011-2015
Definizione della
Commissione Europea:
Cosa si intende per eGovernment ? (2)
Il governo
elettronico,
avvalendosi
delle nuove
tecnologie
informatiche
permette di:
5
incentivare la partecipazione e l'inclusione dei cittadini
soprattutto delle categorie svantaggiate come disabili e anziani
promuovere la trasparenza della macchina amministrativa
tramite il rilascio di dati pubblici in formato open
migliorare l'efficienza, l'accessibilità e la qualità dei servizi
pubblici riducendo costi e formalità burocratiche
risparmiare il 15%-20% dei costi della gestione
amministrativa grazie all’informatizzazione dei
documenti (fonte: Commissione europea)
semplificare la comunicazione orizzontale tra le
istituzioni e quella verticale tra amministrazione e società
civile/imprese
Le azioni per promuovere l’eGov (1)
Azione principale:
Garantire la disponibilità, l'efficienza e l'ampliamento di servizi
pubblici on-line flessibili, transnazionali e vicini ai reali bisogni
dei cittadini nel mercato unico UE.
6
Questo significa che un cittadino
europeo potrà svolgere qualunque
pratica amministrativa (avviare
un'azienda, registrare una società,
iscriversi all'università, partecipare a
gare d'appalto pubbliche, accedere alla
previdenza sociale, ecc.) da qualunque
Stato dell'UE in cui si trovi,
indipendentemente dal paese d'origine.
Le azioni per promuovere l’eGov (2)
Azioni secondarie:
• incentivare la cooperazione tra le amministrazioni
pubbliche degli Stati membri per creare un quadro
legislativo europeo comune in materia di identificazione
e autenticazione elettronica (firma elettronica)
• diffondere internet veloce e ultra-veloce e promuovere
l'alfabetizzazione digitale
• facilitare l'accessibilità e il riutilizzo dei dati delle
amministrazioni pubbliche per monitorare e migliorare
la qualità dei servizi pubblici
7
L’obiettivo da raggiungere entro il 2015
Diffondere dal 38% al 50% il ricorso ai servizi di eGovernment
da parte dei cittadini europei di età compresa tra i 16 e i 74
anni*
8 * I valori di riferimento riguardano il 2009. Fonte: Commissione Europea
38%
50%
2009
2015
Quali gli obiettivi raggiunti? (1)
9 Fonte: Eurostat
35,5% 37,5%
41% 41%
44,2% 41,4%
Percentuale di cittadini UE tra i 16 e i 74
anni che utilizzano servizi di eGov
Quasi un cittadino
europeo su due utilizza
internet per comunicare
con le amministrazioni
(ad es., per richiedere
informazioni o scaricare
e compilare moduli).
Il dato del 2013 (UE-28) segna, tuttavia, un lieve calo nell’uso dei servizi
eGov da parte della quasi totalità degli Stati membri, con poche eccezioni
(Danimarca, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Austria, Slovenia).
Quali gli obiettivi raggiunti? (2)
10 Fonte: Commissione europea, e-Government Benchmark 2012
La soddisfazione dei cittadini europei nei
confronti dei servizi pubblici online, 2012 (UE 27)
e-banking e-gov
I servizi online del settore
privato, come quelli bancari (e-
banking), sono più apprezzati
rispetto a quelli del settore
pubblico.
(sca
la c
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o
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to
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o)
La soddisfazione nei confronti
dei servizi eGov è in calo dal
2007: la qualità, l’efficienza e
l’usabilità dei servizi offerti non
sono all’altezza delle aspettative
dei cittadini.
Quali gli obiettivi raggiunti? (3)
Nonostante i servizi di base (come dichiarazione dei redditi,
certificati, iscrizione a scuole e servizi sanitari) siano completamente
erogati online in quasi tutti i paesi europei, i cittadini europei restano
ancora scettici nei confronti dell’eGov.
11 Fonte: Commissione europea, e-Government Benchmark 2012
Principali ostacoli:
• Mancata conoscenza della disponibilità online del servizio e dei suoi
vantaggi
• Difficoltà di utilizzo, soprattutto per le categorie svantaggiate
• Timore per la “spersonalizzazione” del rapporto
cittadino/amministrazione e preferenza (soprattutto da parte di donne
e anziani) per il contatto diretto con i funzionari pubblici
• Preoccupazione per la protezione e la sicurezza dei dati
…e in Italia? (1)
12 Fonte: Eurostat, 2013
I cittadini italiani
che utilizzano
internet per
interagire con le
PP.AA. sono circa
1 su 5, la metà
rispetto alla
media UE 28 e al
penultimo posto,
prima solo della
Romania.
Individui che usano servizi online per interagire con le amministrazioni (%)
…e in Italia? (2)
13
I servizi di eGov raccolgono dissensi anche tra i cittadini italiani “digitali”, quelli
cioè alfabetizzati dal punto di vista informatico. Per quali motivi?
I motivi della diffidenza dei cittadini italiani nei confronti della P.A. digitale
Fonte: Voicesfromtheblog, 2013
• Ritardi istituzionali e infrastrutturali nella diffusione di internet (siamo
agli ultimi posti in Europa per livello di penetrazione della banda larga).
• Mancanza di un coordinamento centrale efficiente (una sorta di super-
agenzia della digitalizzazione)
• Resistenza culturale: avversione da parte dei cittadini alla
trasformazione dei servizi tradizionali in servizi digitalizzati
…e in Italia? (3)
14 Fonte: monitoraggio sull’attuazione dell’ADI, Servizio Studi del dipartimento dei Trasporti
L’Italia ha recepito gli obiettivi di eGov europei con la predisposizione di
un’Agenda digitale nel 2012, ma i risultati finora sono stati scarsi e la sua
attuazione è in forte ritardo.*
* I dati si riferiscono al biennio 2012-2013
Le difficoltà dell’Agenda Digitale Italiana (ADI)
Sul totale dei 55 impegni previsti
dall’Agenda, solo 17 risultano essere
stati adottati, meno di un terzo.
Per 21 dei restanti 38 impegni non
adottati è già scaduto il termine per
assolverli .
Cosa non funziona?
15
Trasferire in digitale le stesse attività che si facevano su
carta non è sufficiente: le amministrazioni pubbliche devono
acquisire nuove competenze e creare opportunità di partecipazione
e coinvolgimento della società civile, soprattutto a livello locale
La gestione dei servizi pubblici deve essere incentrata
sempre più sull’utente e sulle sue reali esigenze per
creare valore pubblico e benefici concreti
eGovernment: non solo tecnologia
L’attuazione dell'eGov oltre al necessario cambiamento tecnologico implica
profondi cambiamenti nel funzionamento del settore pubblico.
Occorre una nuova cultura amministrativa che sia in grado di
cambiare le tradizionali modalità di gestione/erogazione dei servizi pubblici,
rafforzando la relazione con i cittadini-utenti
Conclusioni
Un impegno politico maggiore
Sul fronte dell’eGovernment in Europa resta ancora molto da fare: la vera
sfida è nel comprendere l’importanza di instaurare nuovi modelli di
collaborazione e coinvolgimento dei cittadini-utenti, per una co-
progettazione di servizi pubblici online che siano utili, fruibili e facilmente
utilizzabili.
16
Lavorare sull'interoperabilità
È necessario inoltre realizzare l'interoperabilità
e la standardizzazione delle banche dati
pubbliche, dei registri e delle anagrafi, per far sì
che i sistemi informativi dei diversi Paesi possano
comunicare tra di loro e che i servizi pubblici
online possano essere correttamente erogati .
Conclusioni
17
L’Italia, in particolare, dovrà investire
• nel miglioramento tecnico e la semplificazione dei servizi online,
• nella rimozione del divario digitale,
• nel cambiamento culturale per superare l’arretratezza della macchina
burocratica.
Soprattutto, il nostro Paese dovrà colmare il divario che lo separa dagli
altri Stati Ue in un aspetto fondamentale dell’eGov: la trasparenza della
P.A. digitale.
Siamo ancora tra i pochi stati europei a non aver adottato una legge sulla
libertà di accesso e riuso dei dati delle PP.AA., che potrebbero dare
impulso alla creazione di servizi pubblici basati sugli open data.
Bibliografia essenziale
Agenda digitale europea
• Digital Agenda for Europe, sito web
• Digital Agenda for Europe, testo della Comunicazione della Commissione Europea
• Pubblicazioni
Agenda digitale italiana:
• Agenzia per l’Italia Digitale
eGovernment europeo:
• Il ruolo dell’e-Government per il futuro dell’Europa, Commissione Europea
• Piano d’Azione per l’e-Gov 2011-2015
• Dichiarazione Ministeriale di Malmo, 2009
• Study on eGovernment Scenarios for 2020 and the Preparation of the 2015 ActionPlan
• Rapporto della Commissione Europea sui Servizi Europei di eGov
• eGovernment in the European Union- Commissione Europea
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Contatti: [email protected] | @_quattrogatti | facebook.com/quattrogatti.info
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Ringraziamo Luigi Reggi per i commenti ricevuti
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@cinzia_roma