Presentazione standard1 - Dipartimento di Comunicazione e ... lezioni 19-27.pdf ·...
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Le mo&vazioni “profonde” del consumo e della persuasione
• Sicurezza; fisica, emotiva; paura; timore della scarsità; • Protezione di sé; della famiglia; dei figli; dell’in-group• Principio di autorità; tradizione; scienza• Legami affettivi; amore; famiglia; ruoli di genere• Piacere, realizzazione vs senso di colpa• Sessualità; oralità• Autostima, competenza, vantaggio, soluzioni, facilità; vs
inadeguatezza• Individuazione e riconoscimento; vs appartenenza omologazione• Ostilità, aggressività, competizione, potenza• Miti persistenti: salute, vitalità, giovinezza, natura, virilità,
femminilità, utopia e sogno• Gli archetipi, il brand; il viaggio dell’eroe e la narrazione
pubblicitaria.
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La persuasione “occulta”“MolM di noi vengono oggi influenzaM piu’ di quanto non sospePno, e la nostra esistenza quoMdiana e’ soQoposta a conMnue manipolazioni di cui non ci rendiamo conto. Sono all’opera su vasta scala forze che si propongono, e spesso con successi sbalordiMvi, di convogliare le nostre abitudini inconsce, le nostre preferenze di consumatori, i nostri meccanismi mentali, ricorrendo a metodi presi in presMto dalla psichiatria e dalle scienze sociali. E’ significaMvo che tali forze cerchino di agire su di noi a nostra insaputa, si’ che i fili che ci fanno muovere sono spesso, in un certo senso, occulM” (V. Packard, 1958, p.5).
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La prospe7va cogni&va
• da un mondo di sMmoli infiniM, conMnui e senza senso ad un mondo di configurazioni finite e dotate di senso;
• il rapporto tra le capacità di elaborazione del sistema cogniMvo e la quanMtà di sMmoli da traQare; un doppio, paradossale problema; il “cogniMve miser”; le strategie di soluzione
• da un modello di “razionalità pura” a un modello di “razionalità ecologica”; la criMca ai modelli razionali in economia: Tarde, Veblen, Katona, Simon, Kahneman
• la percezione di rischio; di guadagni e perdite; l’uMlità percepita; la teoria dellaprospe,va
• modelli HIP; processi a diverso dispendio di energia cogniMva; centrali vs periferici; algoritmici vs eurisMci; espliciM e consapevoli vs impliciM e automaMci
• il ruolo del contesto; il framing; la struQura narraMva; mente narraMva vs mente matemaMca
• il ruolo delle emozioni; delle moMvazioni profonde; della difesa del sé• il rapporto con le neuroscienze.
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Problemi e soluzioni
Troppe informazioni
Semplificare
Poche informazioni
Completare
SelezioneOrganizzazione
InferenzaArmonizzazione
CategorieSchemi
AttribuzioniEuristiche
PercezioneMemoria
Linguaggio
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Le categorie
• Sistema di conoscenza e di ordinamento del mondo• Da una serie infinita di sMmoli senza senso ad un insieme
finito di configurazioni dotate di senso • Sistema gerarchico a diversi livelli di inclusività• Criteri e confini arbitrari; caraQerisMche oggePve vs
costruzione sociale• Possibile classificazione su dimensioni diverse; la
categorizzazione incrociata• Criteri di assegnazione degli elemenM alla categoria;
protoMpi vs stereoMpi• L’effeQo di accentuazione percePva: massimizzare la
similarità intracategoriale; massimizzare la dissimilarità intercategoriale
Semplificare il mondo mettendo insieme cose simili
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Categorizzazione forzata/1
1 2 3 4 5 6 7 8
Tajfel & Wilkes 63
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Categorizzazione forzata /2
A1 A2 A3 A4 B1 B2 B3 B4
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Gli schemi.
• i daM sensoriali non sono semplicemente registraM; ma elaboraM e organizzaM; dal momento della loro percezione
• rappresentaM nella mente; nelle loro relazioni spaziali e temporali; non necessariamente come raffigurazione fedele della realtà
• caraQerisMche fisiche oggePve vs funzionali• faP, evenM del mondo vs azioni; gli script come sequenze di
azioni aQese; lo schema narraMvo; lo schema di sé• un caso speciale: le mappe cogniMve (o conceQuali, o
mentali)• arMcolazione delle conoscenze nuove su quelle già
possedute• conservazione e riproduzione degli schemi vs innovazione,
cambiamento, roQura.
Struttura cognitiva per la rappresentazione di eventi o oggetti;idea delle loro componenti; delle relazioni fra esse
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Processi di aBribuzione causale
• (Heider, Kelley, Weiner)• La conoscenza, il ragionamento, la decisione, l’argomentazione e
l’influenza sociale come esplorazione/negoziazione dei processi aQribuzionali
• Una lunga tradizione in filosofia; il conceQo di responsabilità, di colpa, di intenzionalità
• EffeP direP e indireP; catena di cause• Locus of control: cause interne vs cause esterne; disposizionali vs
situazionali; personali vs impersonali• L' errore fondamentale di aQribuzione; la tendenza
all’antropomorfizzazione• Principio di covariazione; analisi della varianza: disMnMvità, costanza,
consenso (Kelley)• Modello a tre variabili: locus, stabilità, controllabilità (Weiner)• L’aQribuzione come meccanismo di protezione del sé; del proprio
gruppo
Comprendere le cause degli eventi per capire, prevedere e controllare il mondo
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Perché fallisce ad un esame..
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Modello delle categorie linguis&che(Semin & Fiedler 89)
• DAV (descr. action verbs): descrizione oggettiva di un evento osservabile; es. colpisce
• IAV (interpret. action verbs): descrizione di una classe di azioni; es. danneggia, ferisce
• SV (state verbs): stato psicologico permanente, ma ancora riferito ad un oggetto specifico; es: odia
• Disposizione: caratteristica personale che si generalizza al di là di situazioni, comporamenti, persone implicate; es. è aggressivo.
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Bias aBribuzionale e linguis&co
Appartenenza
Tipo di azione
Noi
Loro
Posi2ve Negative
Cause personaliTermini astraP
Cause esterneTermini concreM
Cause esterneTermini concreM
Cause personaliTermini astraP
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Le euris&che di giudizio
• Quasi sempre efficaci• A volte inefficaci; comunque condizionate da:
• scarsa competenza matematica; il concetto di probabilità• motivazione; servizio del sé• affettività ed emozioni• accessibilità e salienza dei dati• effetto di contesto• rilevanza della struttura narrativa
Scorciatoie di pensiero che ci consentono di giungere comunquead una decisione pur in assenza di dati sufficienti
(Tversky e Kahneman 1973; Nisbett e Ross 1980)
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Le euris&che di giudizio
• rappresentatività: non tener conto dei tassi base di frequenza, ma della similarità fra il caso e i possibili prototipi della categoria
• disponibilità: stimare la probabilità di un fenomeno in funzione della facilità con cui vengono in mente esempi concreti
• riconoscimento: un dato acquista significato e peso se si è in grado di distinguerlo adeguatamente
• simulazione: quanto è facile organizzare uno scenario; quanto corrisponde a schemi e copioni conosciuti; sequenza organizzata e plausibile di eventi
• ancoraggio: il primo dato funge da base rispetto alla quale giudicare i successivi
• incorniciamento: i dati influenzati dal contesto; prospettiva positiva vs negativa; percezione di profitti e perdite; il rischio
Scorciatoie di pensiero che ci consentono di giungere comunquead una decisione pur in assenza di dati sufficienti
(Tversky e Kahneman 1973; Nisbett e Ross 1980)
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Un modello di razionalità “pura”
DaM oggePvi
Elaborazione completa; valutazione cosM/beneficie uMlità/probabilità di tuQe le diverse alternaMve
Decisione/azione
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Un modello di razionalità limitata
DaM rappresentaM
Elaborazione parziale e rapida; limiM del sistema cogniMvo; le sole alternaMve disponibili
Decisione/azione
Dimensione emozionaledimensione socio-culturale
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Alcune conseguenze
• percezione soggePva di vantaggi e svantaggi; di profiP e perdite; di cosM e prestazioni
• la non fungibilità del denaro: i “conM mentali”; i “cosM passaM”
• i confliP decisionali; i paradossi della troppa scelta; l’effeQo “esca”
• effeQo dote; l’effeQo del possesso• avversione per gli estremi• uMlità di transazione
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EffeBo esca(Ariely 2008)• Scelta tra diversi abbonamenM all’Economist:
• solo online 59 USD• online e cartaceo 125 USD
• RisultaM:• a; 68%• b: 32%
• Scelta tra diversi abbonamenM all’Economist:• solo online 59 USD• solo cartaceo 125 USD• online e cartaceo 125 USD
• RisultaM:• a: 16%• b: 0• c: 84 %
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Il paradosso di Monty Hall
A B C
Conoscere una scatola vuota aiuta a prevederequella piena?
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Professione e caraBere
• Il bibliotecario• Il rappresentante di commercio
Luigi ha cinquan’anni, è timido e metodico. Ama la musica classica, il cinema e la poesia. Da giovane è stato impegnato nei movimenti pacifisti e per i diritti degli
animali.
Quanto è probabile che Luigi faccia come lavoro
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Professione e caraBere(percentuali)
Professione
Carattere
Bibliotecario
Venditore
Timido Non timido
80% 20%
20% 80%
Totale 100 100
100
100
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Professione e caraBere(Valori assolu&)
Professione
Carattere
Bibliotecario
Venditore
Timido Non timido
160 40
4000 16000
Totale 4160 16040
200
20000
20200
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Provenienza e rea&(Percentuali)
Provenienza
Reati
Straniero
Italiano
Sì No
1,41 98,59
0,75 99,25
100
100
fonte: daM ISTAT 2008
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Provenienza e rea&(Valori assolu& *1000)
Provenienza
Reati
Straniero
Italiano
Sì No
56 3944
375 49525
Totale 431 53569
4000
50000
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Cosa succede nelle altre tre celle...
Prodotto
Riuscita
A
B
Buona Cattiva
70,0 30,0
30,0 70,0
Totale 100,0 100,0
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Cosa preferisci?
• guadagnare sicuramente € 1500• una scommessa con probabilità dell’80% di guadagnare € 2000
e 20% di non guadagnare nulla
• perdere sicuramente € 1500• una scommessa con probabilità dell’80% di perdere € 2000 e
20% di non perdere nulla
Normalmente si tende a ricercare la sicurezza nei guadagni, e invece a ricercare il rischio nelle perdite
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Una rara malattia killer/1
(Tversky e Kahneman 1986)
Una rara malaPa sta per uccidere 600 persone; approntaM due programmi alternaMvi, con i seguenM esiM possibili:•A - si salvano 200 persone•B - 33% salvare tuP; 66% non salvare nessuno
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Una rara mala7a killer/2
(Tversky e Kahneman 1986)Una rara malaPa sta per uccidere 600 persone; approntaM due programmi alternaMvi, con i seguenM esiM possibili:•C - muoiono 400 persone•D - 33% non muore nessuno; 66% muoiono tuP.
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Risulta& medi:
• A - si salvano 200 persone: 72%• B - 33% salvare tuP; 66% non salvare nessuno 28%
• C - muoiono 400 persone 22%• D - 33% non muore nessuno; 66% muoiono tuP 78%
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Il valore soggettivo di guadagni e perdite
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La prospe7va “neuro-”
• il ruolo dei processi inconsapevoli e automaMci; delle emozioni di base; una verifica “scienMficamente” valida;
• il paradigma delle neuroscienze; il vecchio quesito mente vs cervello; il sogno di guardare dentro il cervello
• ipotesi di fondo: localizzazione, specializzazione, aPvazione e disaPvazione;
• molM risultaM sperimentali; corrispondenza tra situazioni, condizioni, scelte e aPvazione di specifiche aree;
• la soluzione definiMva del problema delle emozioni e dell’inconscio?; delle relazioni sociali?
• un nuovo territorio di applicazione della psicologia; all’economia; alla poliMca; all’eMca
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Il “neuro-marke&ng”/1
• uso proprio vs allargato; un sinonimo di “psicologia economica”; di psicologia delle emozioni e delle moMvazioni; parte di un vasto movimento di discipline “neuro-”
• limiM delle tecniche tradizionali di markeMng; effeP della desiderabilità sociale;; non corrispondenza aQeggiamenM-comportamento
• il ruolo dei processi inconsapevoli e automaMci; delle emozioni;
• dalla prospePva think-feel-act alla prospePva feel-act-think
• le tecniche di rilevazione biometriche; EEG; conduQanza cutanea; eleQromiografia; eyetracking; dilatazione pupillare; PET; lo sviluppo della fMRI (brain imaging); prospePve e limiM
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Il “neuro-marke&ng”/2
• neuroimmagini: ipotesi di fondo:• localizzazione delle funzioni cerebrali• proprietà magnetiche dell’emoglobina; misura accurata del fabbisogno di ossigeno• attivazione aree: piacere/dolore; emozioni; paura; memoria; ricompensa; riconoscimento
persone• la possibiltà di misurare accuratamente l’attivazione
• una scorciatoia “economica” rispetto alle ricerche estensive? alle indagini qualitative? il problema del campionamento
• agenzie specializzate; es.Nielsen NeuroFocus; Innerscope Research• temi: verifica impatto spot, packaging, trailer, logo; una grande quantità di risultati sperimentali
• in definitiva: il ruolo di specifiche aree del cervello; il ruolo dell’attivazione emozionale; il ruolo degli automatismi
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ad uno stimolo, il cervello reagisce innescando una risposta del corpo (decidendo ad esempio se scappare o affrontare una determinata situazione), la risposta istintiva del corpo è poi seguita dalla sensazione suscitata dall'emozione provata dal soggetto ed infine si ha la cosciente cognizione dell'emozione, ma solo in seguito alle due risposte precedenti guidate dall'istinto e dall'emozionalità.
L'individuo dunque, riconosce in modo conscio l'emozione, provata in precedenza, solo quando pensieri razionali e interpretazioni della realta prendono forma, cio significa quindi che le emozioni apportano un forte contributo alle azioni degli individui (Damasio, 2000).
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Alcuni risulta& &pici/1
• Montague 2003: Coca-Pepsi challenge• blind test: attivazione area del piacere e delle emozioni positive; preferenza per Pepsi• in chiaro: attivazione corteccia; memoria di lavoro e processi logici; aspettative del cervello
consapevole; preferenza per Coca
• Davidson e van Reekum 2005: • il piacere derivante dal raggiungimento di un obiettivo e quello derivante da una vincita
fortuita attivano aree diverse;• nel primo caso si attivano le stesse aree deputate alla presa di decisione
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Alcuni risulta& &pici/2
• Lindstrom 2007• efficacia di frasi/immagini dissuasive sulle sigareQe• ricerca ampia e interculturale• le eMcheQe dissuasive aPvano i centri del desiderio
• Lucaci 2012:• auto sporMve vs non sporMve• le sporMve aPvano regioni relaMve alle ricompense; le stesse di droghe, sesso, alcool
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Aspe7 cri&ci/1
• Problemi teorici• la localizzazione delle funzioni cerebrali• la quanMtà inimmaginabile delle connessioni neurali• la definizione delle funzioni psichiche• specializzazione vs plasMcità• le reazioni fisiologiche sono universali e libere da condizionamenM socio-culturali?• quale rapporto tra processi neurologici e comportamento• procedure tecniche vs avanzamenM teorici• i problemi “difficili” della soggePvità, del libero arbitrio, del determinismo
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Aspe7 cri&ci/2
• Problemi metodologici– livello di scala temporale; tempi del flusso sanguigno vs tempi del pensiero– livello di scala spaziale; struQure vs subnuclei– la quanMtà di energia assorbita vs la quanMtà di lavoro faQo– le immagini colorate come arMficio retorico; basate su probabilità staMsMche– il “rumore di fondo” del pensiero– problemi di campionamento– non si può studiare l’azione; il movimento; il corpo
• Problemi socio-poliMci– tecnica invasiva– possibile uso per la persuasione; il neuro-markeMng; la neuro-poliMca– cosM spropositaM; assorbe le risorse della ricerca– egemonia di un modello di mente, di scienza
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Grandi temi che ritornano
• il problema mente-cervello; legame di amore-odio con la filosofia• naturalizzazione; biologia ed evoluzione; meccanicismo; determinismo; • quale modello di essere umano; di spiegazione del comportamento• una serie di perenni antinomie:
– ragione/emozione– cervello/mente– elementismo/olismo– realtà/rappresentazione– nomotetico/idiografico– natura/cultura– individuo/società– determinismo/libertà
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Noi siamo il nostro cervello
• “Tu, la tua gioia e i tuoi dolori, i tuoi ricordi e i tuoi progeP, il tuo senso di idenMtà personale e libero arbitrio siete di faQo nient’altro che i componenM di un vasto sistema cosMtuito da cellule nervose e dalle molecole che lo compongono”
(F.Crick 1994 – The astonishing hypotesis)
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Noi siamo il nostro cervello
• “Le funzioni della corteccia cerebrale sono molteplici e vanno dal controllo del comportamento motorio, al linguaggio, all’aQenzione, al pensiero ed è certamente dalla corteccia cerebrale che il complesso delle funzioni chiamato “mente” trae principalmente origine. Pertanto userò le parole cervello e mente come sinonimi”
(L. Maffei 2011)
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