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AMASENO Historia magistra vitae COMUNE DI AMASENO PROVINCIA DI FROSINONE VISIT AMASENO COME ARRIVARE: IN AUTO: A1 Roma-Napoli, uscita Frosinone, S.S. 637 verso Fondi, svincolo Amaseno / S.S. 156 verso Latina, svincolo Amaseno; IN TRENO: Linea Roma Termini-Cassino, fermata Castro-Pofi-Vallecorsa, bus Cotral; Linea Roma Termini-Formia, fermata Priverno-Fossanova, bus Cotral. DA VEDERE NEI DINTORNI I luoghi della contea dei de Ceccano: Ceccano, Arnara, Patrica, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano, Prossedi, Pisterzo, Priverno, Roccasecca dei Volsci, Maenza, Roccagorga, Sezze, Carpineto Romano, Montelanico, Gorga. Le città fortificate: Alatri, Anagni, Arce, Arpino, Atina, Ferentino, Veroli. Borghi e Castelli dell’entroterra: Castro dei Volsci, Fiuggi, Fumone, Isola Liri, S. Donato Valcomino, Torre Caetani, Trevi nel Lazio, Vallecorsa, Vicalvi, Vico nel Lazio. Borghi e Castelli del pontino: Bassiano, Campodimele, Cori, Fondi, Gaeta, Giardini di Ninfa, Itri, Monte S. Biagio, Norma, S. Felice Circeo, Sermoneta, Sperlonga, Terracina. Santuari ed abbazie del Lazio meridionale: Abbazie di Montecassino, di Casamari (Veroli), di Trisulti (Collepardo), di Fossanova (Priverno) di Valvisciolo (Sermoneta), S. Maria della Sorresca (Sabaudia), Santuario del Crocifisso (Bassiano), Madonna della Civita (Itri), Abbazia di S. Domenico (Sora). La valle del fiume Amaseno fu abitata dal popolo preromano dei Volsci. Nell’Eneide di Virgilio (il fiume è chiamato Amasene pater ed Amasenus abundans) Camilla, regina dei Volsci e figlia Metabo, visse in questa valle. Il Re arrivò qui con la figlia fuggendo da Privernum (attuale città di Priverno) inseguito dai nemici e vicino al fiume in piena, avvolse Camilla alla sua lancia e la gettò sulla riva opposta, raggiungendola poi a nuoto. Camilla crebbe col padre tra i boschi; divenuta regina guidava il suo popolo combattendo a cavallo. Venne uccisa dal guerriero etrusco Arunte nella guerra contro Enea. Le origini della città di Amaseno risalgono al Medioevo. Le prime notizie sono del XII secolo, quando è chiamata Castrum Sancti Laurentii sugli Annales Ceccanenses, cronaca dei conti de Ceccano, e unica cronaca laica medievale del Lazio oggi conosciuta. Secondo alcuni storici, la famiglia, di origine tedesca, scese in Italia con gli eserciti del Re longobardo Astolfo alla conquista delle terre a sud di Roma che si stabilì sulla collina di Ceccano prendendone il nome. I conti costruirono una prima fortezza a difesa della valle dell’Amaseno, percorsa da un sentiero strategico. Nel 1125 e nel 1165 S. Lorenzo venne distrutto dall’esercito del papa (composto anche dai Templari, monaci guerrieri che difendevano il potere della Chiesa) perché i de Ceccano erano dalla parte dell’imperatore ed in seguito si sottomisero al Pontefice. Nel 1298 la città fu sequestrata da Bonifacio VIII; tornò ai de Ceccano con Riccardo Vetulus (1315) e Margherita (contessa di Vico e dama della regina Giovanna I di Napoli) e nel 1350 passò ai Caetani. Il secolo successivo, Papa Martino V donò S. Lorenzo a Giovanna II di Napoli che in seguito lo diede ai prìncipi Colonna di Roma. Da quel momento cominciò una lunga disputa tra Colonna e Caetani ed iniziarono secoli di brigantaggio: i briganti erano criminali pagati dai signori locali che li lasciavano liberi nei loro territori. Dalla metà del XVI secolo a causa della disputa tra le due famiglie, l'Ambasciatore spagnolo a Roma prese possesso della città che rimase sotto l'amministrazione spagnola fino al 1591; in quell’anno Filippo II di Spagna la donò a Marcantonio Colonna, vincitore della Battaglia di Lepanto, e rimase dei Colonna fino al 1816. Città dello Stato Pontificio, dopo l’Unità d’Italia con una legge del Re (1872) il nome di S. Lorenzo cambiò in Amaseno per le molte omonimie (trenta località chiamate S. Lorenzo nei territori dell’ex Stato Pontificio). Lo stemma della città con la figura del Santo fu sostituita da una torre in ricordo della sua origine medievale. Dal 1927 Amaseno è parte della provincia di Frosinone. Durante la Seconda Guerra Mondiale, obiettivo strategico vicino al fronte di Cassino, fu colpita dai bombardamenti e dalle numerose violenze delle truppe marocchine. L’economia della città è da sempre basata sull’agricoltura; storica è la coltivazione dell’olivo (dal 1500) come anche l’allevamento dei bufali aumentato nel corso dell’ultimo secolo. Oggi, investire su un turismo culturale ed enogastronomico è la grande opportunità per il futuro di Amaseno. CENNI STORICI PER APPROFONDIRE/ BIBLIOGRAFIA GENERALE: M. Carlino, “Ciociaria: quella terra di viaggi che non dico”; L. Celletti, “Amaseno, arte e gusto. Guida turistica, artistica e gastronomica della Valle dell’Amaseno” e “Saggio su San Tommaso Veringerio, Amaseno”; L. Centra, “Castelli di Ciociaria: tra storia e leggenda”; C. Cristofanilli, “La contea dei de Ceccano: guida alla mostra”; L. De Prosperis, “Castrum Sancti Laurenctii, Una fortificazione medievale nella valle dell’Amaseno”; E. Giannetta, “Il sangue miracoloso di S. Lorenzo Martire”, “Amaseno già S. Lorenzo” e “Le chiese di Amaseno”; A. Iorio, “Il Conte Giovanni da Ceccano e gli affari di Campagna tra millecento e milleduecento”; A. Magni, “Amaseno, origini sociali, culturali, economiche, politiche ” e “Storia di Amaseno”; E. Mastropietro, “Memorie storiche di Amaseno – San Lorenzo de Valle”; “La Cronaca di Fossanova”, introduzione e traduzione di G. Sperduti; E. Papetti, “Cronaca dei conti di Ceccano (dal 950 al 1513)” e “I conti di Ceccano tra re, imperatori e papi”; G. Pavat, “ Valcento” e Nel segno di Valcento”; V. Ricci, “Il feudo di Sonnino dai Caetani ai Colonna: la parentesi del Regio Deposito Spagnolo (1549-1591)” e “La Monarchia Cattolica nel governo degli stati italiani; G. Tomassetti, “Amaseno”; L. Zaccheo, “Amaseno: ricerca storica, urbanistica, geomorfologica”. Si ringrazia Alberico Magni per la squisita disponibilità. TESTI A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTORES ARTIUM – VIETATA LA RIPRODUZIONE EVENTI CULTURALI Amaseno estate: Insieme dei festeggiamenti di agosto tra le feste di S. Lorenzo, S. Maria e S. Rocco. Oltre alle cerimonie religiose ci sono serate musicali con esibizioni dell’Amaseno harmony show band e da Gente nostra, sapori lasciati, dove i protagonisti sono i cittadini emigrati ed è prevista una passeggiata enogastronomica dei “sapori lasciati” tra i vicoli, con esibizioni di artisti. L’ultimo giorno, fuochi d’artificio dopo la processione di S. Rocco; Festa dell’agricoltura “I love bufala”: Si tiene l’ultimo fine settimana di luglio ed è organizzata nello stadio comunale. E’ dedicata non solo alla mozzarella ma anche a tutti i prodotti del latte di bufala. Durante la manifestazione c’è la possibilità di assaggiare numerosi piatti a base di latte e carne di bufala ; Mercatini natalizi: Tipici mercatini con giochi per bambini organizzati nel periodo natalizio in Piazza XI Febbraio; Il presepe di Amaseno: Presepe artistico realizzato con materiali semplici che ricostruisce i panorami locali. Dal 1985 viene costruito ogni anno nella chiesa dell’Annunziata dai “ragazzi del presepio”. Viene creato nel periodo natalizio ma è visitabile tutto l’anno; Nel corso dell’anno vengono organizzate numerose manifestazioni; per info aggiornate consulta la pagina facebook Visit Amaseno. TRADIZIONE E FOLKLORE Festa di S. Sebastiano: Si tiene il 16 gennaio con una processione organizzata dalla Confraternita dedicata al Santo Martire; Festa di S. Antonio: (13 giugno). Dopo la messa serale all’aperto in Piazza Castello si tiene una processione; al ritorno in piazza si benedice il fuoco bruciando la legna. Al termine della cerimonia vengono distribuiti i fagioli cotti nelle “pignate” di terracotta. Festa del Santo Patrono S. Lorenzo martire: (9-10 agosto). La serata del 9 agosto, si svolge una grande processione con il Vescovo, il Sindaco e le confraternite. Solitamente ha luogo la sera della vigilia la liquefazione del sangue del Santo. Il giorno della festa è esposta al pubblico la Reliquia del sangue di S. Lorenzo e si svolgono messe per i numerosi fedeli; Processione di S. Maria Assunta: Si tiene in occasione della festività di Ferragosto; Festa di S. Rocco: (16 agosto) E’ caratterizzata da due processioni: la mattutina la statua del Santo è trasportata dalla sua chiesa alla Collegiata e la serale, quando è riportata alla sua chiesetta periferica. In quest’ultima si benedicono e si distribuiscono piccoli panini (panicelle) prodotti dalle donne nella notte e portati in grosse ceste; Fiera di S. Anna: Si tiene il lunedì dopo la seconda domenica di ottobre in Piazza S. Rocco. Un tempo era una fiera del bestiame; Festa di S. Lucia: Processione del 13 dicembre. Al suo termine, in Piazza Castello viene cotta la polenta con sugo di carne; Mercato settimanale: Con oltre 130 banchi è uno dei mercati più grandi di tutta la provincia. Si tiene ogni domenica nei pressi di Piazza S. Rocco. PER MAGGIORI INFO SU AMASENO Pagina Facebook: Visit Amaseno, Amasenoonline Siti internet: www.comune.amaseno.net www.amasenoblog.blogspot.it - www.amasenooline.com PER PASSEGGIATE CULTURALI ALLA SCOPERTA DI AMASENO ASSOCIAZIONE CULTURALE CULTORES ARTIUM TELEFONO: 371/1419131 POSTA ELETTRONICA: [email protected] FACEBOOK/TWITTER/GOOGLE+/TRIPADVISOR: Cultores Artium COMUNE DI CECCANO

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AMASENO Historia magistra vitae

COMUNE DI AMASENO PROVINCIA DI FROSINONE

VISIT AMASENO

COME ARRIVARE:

IN AUTO: A1 Roma-Napoli, uscita Frosinone, S.S. 637 verso Fondi, svincolo Amaseno / S.S. 156 verso Latina, svincolo Amaseno; IN TRENO: Linea Roma Termini-Cassino, fermata Castro-Pofi-Vallecorsa, bus Cotral; Linea Roma Termini-Formia, fermata Priverno-Fossanova, bus Cotral.

DA VEDERE NEI DINTORNI

I luoghi della contea dei de Ceccano: Ceccano, Arnara, Patrica, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano, Prossedi, Pisterzo, Priverno, Roccasecca dei Volsci, Maenza, Roccagorga, Sezze, Carpineto Romano, Montelanico, Gorga. Le città fortificate: Alatri, Anagni, Arce, Arpino, Atina, Ferentino, Veroli. Borghi e Castelli dell’entroterra: Castro dei Volsci, Fiuggi, Fumone, Isola Liri, S. Donato Valcomino, Torre Caetani, Trevi nel Lazio, Vallecorsa, Vicalvi, Vico nel Lazio. Borghi e Castelli del pontino: Bassiano, Campodimele, Cori, Fondi, Gaeta, Giardini di Ninfa, Itri, Monte S. Biagio, Norma, S. Felice Circeo, Sermoneta, Sperlonga, Terracina. Santuari ed abbazie del Lazio meridionale: Abbazie di Montecassino, di Casamari (Veroli), di Trisulti (Collepardo), di Fossanova (Priverno) di Valvisciolo (Sermoneta), S. Maria della Sorresca (Sabaudia), Santuario del Crocifisso (Bassiano), Madonna della Civita (Itri), Abbazia di S. Domenico (Sora).

La valle del fiume Amaseno fu abitata dal popolo preromano dei Volsci. Nell’Eneide di Virgilio (il fiume è chiamato Amasene pater ed Amasenus abundans) Camilla, regina dei Volsci e figlia Metabo, visse in questa valle. Il Re arrivò qui con la figlia fuggendo da Privernum (attuale città di Priverno) inseguito dai nemici e vicino al fiume in piena, avvolse Camilla alla sua lancia e la gettò sulla riva opposta, raggiungendola poi a nuoto. Camilla crebbe col padre tra i boschi; divenuta regina guidava il suo popolo combattendo a cavallo. Venne uccisa dal guerriero etrusco Arunte nella guerra contro Enea. Le origini della città di Amaseno risalgono al Medioevo. Le prime notizie sono del XII secolo, quando è chiamata Castrum Sancti Laurentii sugli Annales Ceccanenses, cronaca dei conti de Ceccano, e unica cronaca laica medievale del Lazio oggi conosciuta. Secondo alcuni storici, la famiglia, di origine tedesca, scese in Italia con gli eserciti del Re longobardo Astolfo alla conquista delle terre a sud di Roma che si stabilì sulla collina di Ceccano prendendone il nome. I conti costruirono una prima fortezza a difesa della valle dell’Amaseno, percorsa da un sentiero strategico. Nel 1125 e nel 1165 S. Lorenzo venne distrutto dall’esercito del papa (composto anche dai Templari, monaci guerrieri che difendevano il potere della Chiesa) perché i de Ceccano erano dalla parte dell’imperatore ed in seguito si sottomisero al Pontefice. Nel 1298 la città fu sequestrata da Bonifacio VIII; tornò ai de Ceccano con Riccardo Vetulus (1315) e Margherita (contessa di Vico e dama della regina Giovanna I di Napoli) e nel 1350 passò ai Caetani. Il secolo successivo, Papa Martino V donò S. Lorenzo a Giovanna II di Napoli che in seguito lo diede ai prìncipi Colonna di Roma. Da quel momento cominciò una lunga disputa tra Colonna e Caetani ed iniziarono secoli di brigantaggio: i briganti erano criminali pagati dai signori locali che li lasciavano liberi nei loro territori. Dalla metà del XVI secolo a causa della disputa tra le due famiglie, l'Ambasciatore spagnolo a Roma prese possesso della città che rimase sotto l'amministrazione spagnola fino al 1591; in quell’anno Filippo II di Spagna la donò a Marcantonio Colonna, vincitore della Battaglia di Lepanto, e rimase dei Colonna fino al 1816. Città dello Stato Pontificio, dopo l’Unità d’Italia con una legge del Re (1872) il nome di S. Lorenzo cambiò in Amaseno per le molte omonimie (trenta località chiamate S. Lorenzo nei territori dell’ex Stato Pontificio). Lo stemma della città con la figura del Santo fu sostituita da una torre in ricordo della sua origine medievale. Dal 1927 Amaseno è parte della provincia di Frosinone. Durante la Seconda Guerra Mondiale, obiettivo strategico vicino al fronte di Cassino, fu colpita dai bombardamenti e dalle numerose violenze delle truppe marocchine. L’economia della città è da sempre basata sull’agricoltura; storica è la coltivazione dell’olivo (dal 1500) come anche l’allevamento dei bufali aumentato nel corso dell’ultimo secolo. Oggi, investire su un turismo culturale ed enogastronomico è la grande opportunità per il futuro di Amaseno.

CENNI STORICI

PER APPROFONDIRE/ BIBLIOGRAFIA GENERALE: M. Carlino, “Ciociaria: quella terra di viaggi che non dico”; L. Celletti, “Amaseno, arte e gusto. Guida turistica, artistica e gastronomica della Valle dell’Amaseno” e “Saggio su San Tommaso Veringerio, Amaseno”; L. Centra, “Castelli di Ciociaria: tra storia e leggenda”; C. Cristofanilli, “La contea dei de Ceccano: guida alla mostra”; L. De Prosperis, “Castrum Sancti Laurenctii, Una fortificazione medievale nella valle dell’Amaseno”; E. Giannetta, “Il sangue miracoloso di S. Lorenzo Martire”, “Amaseno già S. Lorenzo” e “Le chiese di Amaseno”; A. Iorio, “Il Conte Giovanni da Ceccano e gli affari di Campagna tra millecento e milleduecento”; A. Magni, “Amaseno, origini sociali, culturali, economiche, politiche ” e “Storia di Amaseno”; E. Mastropietro, “Memorie storiche di Amaseno – San Lorenzo de Valle”; “La Cronaca di Fossanova”, introduzione e traduzione di G. Sperduti; E. Papetti, “Cronaca dei conti di Ceccano (dal 950 al 1513)” e “I conti di Ceccano tra re, imperatori e papi”; G. Pavat, “ Valcento” e “Nel segno di Valcento”; V. Ricci, “Il feudo di Sonnino dai Caetani ai Colonna: la parentesi del Regio Deposito Spagnolo (1549-1591)” e “La Monarchia Cattolica nel governo degli stati italiani; G. Tomassetti, “Amaseno”; L. Zaccheo, “Amaseno: ricerca storica, urbanistica, geomorfologica”. Si ringrazia Alberico Magni per la squisita disponibilità. TESTI A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTORES ARTIUM – VIETATA LA RIPRODUZIONE

EVENTI CULTURALI Amaseno estate: Insieme dei festeggiamenti di agosto tra le feste di S. Lorenzo, S. Maria e S. Rocco. Oltre alle cerimonie religiose ci sono serate musicali con esibizioni dell’Amaseno harmony show band e da Gente nostra, sapori lasciati, dove i protagonisti sono i cittadini emigrati ed è prevista una passeggiata enogastronomica dei “sapori lasciati” tra i vicoli, con esibizioni di artisti. L’ultimo giorno, fuochi d’artificio dopo la processione di S. Rocco; Festa dell’agricoltura “I love bufala”: Si tiene l’ultimo fine settimana di luglio ed è organizzata nello stadio comunale. E’ dedicata non solo alla mozzarella ma anche a tutti i prodotti del latte di bufala. Durante la manifestazione c’è la possibilità di assaggiare numerosi piatti a base di latte e carne di bufala ; Mercatini natalizi: Tipici mercatini con giochi per bambini organizzati nel periodo natalizio in Piazza XI Febbraio; Il presepe di Amaseno: Presepe artistico realizzato con materiali semplici che ricostruisce i panorami locali. Dal 1985 viene costruito ogni anno nella chiesa dell’Annunziata dai “ragazzi del presepio”. Viene creato nel periodo natalizio ma è visitabile tutto l’anno; Nel corso dell’anno vengono organizzate numerose manifestazioni; per info aggiornate consulta la pagina facebook Visit Amaseno.

TRADIZIONE E FOLKLORE Festa di S. Sebastiano: Si tiene il 16 gennaio con una processione organizzata dalla Confraternita dedicata al Santo Martire; Festa di S. Antonio: (13 giugno). Dopo la messa serale all’aperto in Piazza Castello si tiene una processione; al ritorno in piazza si benedice il fuoco bruciando la legna. Al termine della cerimonia vengono distribuiti i fagioli cotti nelle “pignate” di terracotta. Festa del Santo Patrono S. Lorenzo martire: (9-10 agosto). La serata del 9 agosto, si svolge una grande processione con il Vescovo, il Sindaco e le confraternite. Solitamente ha luogo la sera della vigilia la liquefazione del sangue del Santo. Il giorno della festa è esposta al pubblico la Reliquia del sangue di S. Lorenzo e si svolgono messe per i numerosi fedeli; Processione di S. Maria Assunta: Si tiene in occasione della festività di Ferragosto; Festa di S. Rocco: (16 agosto) E’ caratterizzata da due processioni: la mattutina la statua del Santo è trasportata dalla sua chiesa alla Collegiata e la serale, quando è riportata alla sua chiesetta periferica. In quest’ultima si benedicono e si distribuiscono piccoli panini (panicelle) prodotti dalle donne nella notte e portati in grosse ceste; Fiera di S. Anna: Si tiene il lunedì dopo la seconda domenica di ottobre in Piazza S. Rocco. Un tempo era una fiera del bestiame; Festa di S. Lucia: Processione del 13 dicembre. Al suo termine, in Piazza Castello viene cotta la polenta con sugo di carne; Mercato settimanale: Con oltre 130 banchi è uno dei mercati più grandi di tutta la provincia. Si tiene ogni domenica nei pressi di Piazza S. Rocco.

PER MAGGIORI INFO SU AMASENO Pagina Facebook: Visit Amaseno, Amasenoonline

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PER PASSEGGIATE CULTURALI ALLA SCOPERTA DI AMASENO

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COMUNE DI CECCANO

con S. Lorenzo e S. Tommaso Veringerio che proteggono il centro urbano, Il trittico ligneo bizantino con una Madonna in Trono tra S. Nicola e S. Ambrogio (XIII sec.), una croce astile del XIII sec., la statua di S. Bernardo di Chiaravalle (XV sec.), la Statua dell’Annunziata (Vergine in Trono con Bambino del secolo XIII), la statua del Cristo deposto (XII-XIII sec.), le pergamene con l’atto di consacrazione della Collegiata (1177), la Madonna del Perpetuo Soccorso (XIII sec.), la Madonna del Rosario di Pompei (imponente tela del 1581) ed il busto in argento con il cranio di S. Tommaso Veringerio, monaco Cistercense morto in città.

PALAZZI DEL CENTRO: Edifici appartenuti alle famiglie rivali De Luca e Panici. D - PALAZZO DE LUCA, in via della fortuna, con l’imponente portale ed il ciottolato medievale nell’atrio. F - PALAZZO PANICI, Sul lato sinistro di Piazza Castello, era la residenza della famiglia. Sul lato sinistro del palazzo i balconcini risalenti al XVIII sec.; I - VILLA BENEDETTI-PANICI, fuori dalle mura e vicino al Castello, un tempo era un fienile. Durante l’ultimo secolo è stata trasformata in villa signorile con giardino. PORTALI DEL CENTRO STORICO: I vicoletti della città vecchia sono ricchi di portali. Molti con l’incisione cristiana JHS, Jesus hominis salvator, perché appartenevano alla Chiesa. All’inizio di via Nazionale si trova un grande portale, anticamente una bottega medievale. Imponenti i portali di via reale, quello di via del Genio (con una grande faccia scolpita nella chiave di volta) e quello in via del Castello con la testa di S. Bernardo di Chiaravalle. Numerosi i portali a sesto acuto, molti con simboli templari incisi, i più belli in via dell’Indipendenza, via bivia e via del Castello;

MONUMENTI FUORI DAL CENTRO: 01 – PONTE S. ANEGLIO: Situato in campagna (località Selvina) accanto a resti di una costruzione romana. E’ un arco che poggia sulla roccia (314-290 A.C.). 02 – CHIESA DI S. ROCCO: E’ ad unica navata, risale al XVII sec. e venne costruita dalla popolazione salvata dalla peste. Il campanile si costruì nel 1927. 03 – SANTUARIO DI S. MARIA DELL’AURICOLA: A 5 km dal centro, sorge su una collina vicino le montagne verso la pianura di Fondi, dove anticamente si trovava un tempio pagano. Realizzata dai Cistercensi, è citata per la prima volta all’inizio del XIII sec. Nel corso dei secoli la chiesa subì numerosi restauri, l’ultimo a fine ‘800, realizzato dai Francescani. Danneggiata durante la guerra, conserva affreschi del XIII-XIV sec. Dopo anni di abbandono, ora è in restauro. 04 – CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE: In via circonvallazione dove nel medioevo c’era una piccola cappella. E’ una piccola chiesa del XV sec., ad unica navata e due cappelle laterali. Restaurata alla fine dell’800, venne danneggiata durante la guerra. Degno di nota all’interno l’affresco del XV sec. con la Madonna delle Grazie, una Vergine in Trono con Bambino.

DOVE PARCHEGGIARE: Piazzale S. Rocco (capolinea Cotral), Via Don Luigi Sturzo (nei pressi dello stadio comunale), Via Indipendenza, Piazza Guglielmo Marconi, Via degli orti. ITINERARIO A PIEDI: Lascia l’auto in Via Don Luigi Sturzo, salire verso il centro e cominciare l’itinerario numerato dall’inizio; in alternativa lasciare l’auto a Piazza Guglielmo Marconi e cominciare l’itinerario dalla lettera I. Da Piazza S. Rocco (capolinea Cotral), proseguire verso sinistra e cominciare l’itinerario dall’inizio.

A - PIAZZA XI FEBBRAIO: Il salotto della città, si trova poco fuori le mura ed è dominato dalla Collegiata di S. Maria. Qui si trova il Monumento ai Caduti, di forma triangolare inaugurato durante il fascismo; sul lato sinistro della piazza, lungo Viale Umberto I, si trova il Palazzo del Comune. Recentemente restaurato, un tempo fu la caserma dei gendarmi inviati a S. Lorenzo per combattere il fenomeno del brigantaggio. Sul lato destro della piazza, dopo una breve salita si trova Porta S. Maria, porta urbana di accesso al borgo. B - COLLEGIATA DI S. MARIA ASSUNTA: Nelle mura urbane, sorge sul luogo di precedente edificio religioso distrutto nel 1165. L’attuale chiesa venne costruita tra il 1165 ed il 1177, anno della consacrazione, testimoniata da due documenti (uno in italiano antico ed una in latino). E’ uno dei primi esempi dello stile gotico-borgognone introdotto dai cistercensi in Italia. La sua costruzione terminò nel 1291, anno in cui fu inaugurato il pulpito. Divenne Collegiata nel XIV sec. e nel ‘700 le fu aggiunta l’abside semicircolare; durante la guerra venne danneggiata dai bombardamenti americani. Imponente la facciata, arricchita da un rosone a forma di rosa ad otto lobi, con la torre campanaria sulla sinistra e distaccata dall’edificio, appartenente alla precedente chiesa. All’interno, degni di nota: il battistero col baldacchino scolpito dietro la porta pagana (chiusa fino al 2011, a sinistra dell’entrata principale); il pulpito nella navata centrale, opera di Giovanni Pisano (autore del pulpito del duomo di Siena), terminato nel 1291 dagli artisti Gullimari e composto da quattro colonne con capitelli decorati dove poggia una cassa rettangolare con un’aquila sopra una colonna ottagonale; un tabernacolo rinascimentale di fine XV sec. opera di Mino da Fiesole vicino la cappella a sinistra dell’altare; il tabernacolo gotico del XII sec. con una croce a mosaico; la pala d’altare settecentesca, con l’imperatore Valeriano che condanna S. Lorenzo ed il coro ligneo (1769). Numerosi affreschi, la maggior parte dei quali nel presbiterio: nella volta, decorazioni geometriche; sulla parete sinistra, una Crocifissione con Maria, Giovanni ed il soldato Longino (XV sec.) e sul lato una Trinità con tre volti (XVI sec.); sulla parete destra due file di affreschi di Santi (non tutti riconoscibili) tra cui S. Caterina d’Alessandria con una ruota uncinata e S. Agnese; in alto una Crocifissione, una Vergine in Trono con Bambino, S. Tommaso d’Aquino e S. Biagio; nella cappella sinistra affreschi settecenteschi e sul retro facciata S. Lorenzo e S. Giovanni Battista con un agnello. La Collegiata custodisce altri tesori come l’ampolla col sangue di S. Lorenzo, nella cappella della navata destra, esistente già nell'atto di consacrazione del 1177. Nel XVII sec. si cominciò a notare la liquefazione del materiale nell’ampolla (fenomeno che continua a ripetersi ogni anno nella festa del Santo) e Girolamo Colonna, signore di Amaseno, informò il papa facendo poi racchiudere l'ampolla nel reliquiario che si vede tuttoggi, opera del Bernini.

C - CHIESETTA DI S. SEBASTIANO: E’ la più piccola chiesa della città. Anticamente era una cappella e sorge su un’area un tempo proprietà della ricca famiglia De Luca. Le prime notizie della chiesa si hanno nel 1491, quando viene citata nell'inventario di Onorato Caetani. Venne restaurata nel 1888 e nello stesso anno venne realizzata la statua del Santo conservata ancora al suo interno, scolpita dall'artista locale Giuseppe Apponi. Degna di nota anche l’acquasantiera squadrata con il Tau scolpito. E - CHIESA DELL’ANNUNZIATA: Al centro della città vecchia, sorge probabilmente sul luogo dove un tempo si trovava un tempio pagano dedicato alla dea del sole (la piazzetta un tempo si chiamava Piazza del Sole). Danneggiata durante la guerra, conservava la Statua dell’Annunziata, che si dice venne ricavata modellando quella che era la statua della dea del sole e della pioggia dell’antico tempio pagano; di tutti gli affreschi un tempo presenti, attualmente ne resta solo uno raffigurante la presentazione di Gesù al Tempio (fine XV secolo). Dal 1985 ospita un presepe artistico realizzato ogni anno da “I ragazzi del presepio”, visitabile tutto l’anno.; G - CHIESA DI S. PIETRO: Si trova a sinistra del Castello medievale, sul punto più alto della collina e la sua costruzione risale all’epoca medievale (IX secolo). Viene citata per la prima volta nel testamento di Riccardo de Ceccano (XIV secolo) e nel 1749 fu restaurata nell’attuale stile barocco; come le altre chiese del centro, anche questa venne danneggiata durante la Seconda Guerra mondiale. L’edificio attuale ha tre navate ed un piccolo abside del XVIII secolo; della chiesa originaria, più piccola ed in stile gotico, restano solo alcune parti negli interni ed il massiccio campanile (antica torretta delle mura). H - CASTELLO MEDIEVALE – MUSEO CIVICO E DIOCESANO: Costruito nel XII secolo a difesa della valle dell’Amaseno dai conti de Ceccano, nel XIII secolo venne restaurato da Landolfo II de Ceccano che fece cambiare la facciata per ricavare la scala interna e fece costruire la torre maschio. Confiscato ai de Ceccano da Bonifacio VIII per un breve periodo (fine del secolo XIII) ritornò di loro proprietà fino al 1350, anno in cui passò ai Caetani. Dopo meno di un secolo venne sequestrato da Martino V e donato a Giovanna II di Napoli, che vi abitò per qualche tempo: la Regina spesso trascorreva il suo tempo con giovani locali e guardie, che misteriosamente scomparivano dopo aver soddisfatto i desideri sessuali della nobildonna nei cunicoli sotto il castello. In seguito la Regina donò S. Lorenzo ai prìncipi Colonna di Roma; il gesto provocò una disputa tra Caetani e Colonna, l’Ambasciatore spagnolo a Roma prese possesso della fortezza, Regio Deposito Spagnolo fino al 1591. Nei secoli successivi il castello tornò ai Colonna, che lo vendettero e poco a poco venne abitato dalla popolazione, che nel corso dei secoli ha cambiato in parte l’aspetto originario. L’edificio, attualmente è composto da cinque piani; il primo al pianterreno ha due archi gotici (secolo XII) una caratteristica pavimentazione a ciottolato medievale ed una grande scala in pietra (XII secolo). Nelle sale interne del secondo e del quarto piano è allestito il Museo Civico e Diocesano di Amaseno dove sono esposte molte opere, come la cinquecentesca tela

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DOVE MANGIARE E DOVE DORMIRE:

B&B “Parco degli ulivi” Via Longanella 18 Tel 347/5553133 – 347/5055191 www.bbparcodegliulivi.it [email protected]

RISTORANTE “La Ciociara” Piazza S. Rocco 17 Tel 0775/659806

RISTORANTE “Da Giotto” Via Farneti 1

Tel 0775/65289 – 347/0346351

RISTORANTE “La pineta” Via Fontanelle Tel 0775/65431

RISTORANTE “Da Ida” Località Don Chei 21

Tel 0775/65330

RISTORANTE “Le Fontanelle” Via Fontanelle 20

Tel 0775/65074 – 347/0020508 ristorantelefontanelle.weebly.com [email protected]

B&B “Santa Maria” Via della Fortuna

Tel 393/8727774 – 347/5916667 [email protected]

B&B “Medievalia” Via del Castello Tel 0775/65636

www.bedebreakfastmedievalia.it [email protected]

B&B “La Coccinella”

Via spinetti Tel 0775/659917 - 347/7206518

www.lacastignola.com [email protected]

“Bladar” PUB Via campo sportivo 2

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