Presentazione standard di PowerPoint - reteoncologica.it · a loro volta definibili come un insieme...
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Inf. R. NICOSIA FPO IRCCS CANDIOLO
Gruppo Lavoro Infermieri della Rete Oncologica
Piemonte Valle d’Aosta - Rubrica: Informazione
Infermieristica Oncologica – Pagina Fb:
Infermieri della Rete Oncologica http://www.reteoncologica.it/area-
operatori/infermieri
CONTRIBUTO
INFERMIERISTICO
??
Ministro della Salute Atto di indirizzo 2014
2
Le scelte strategiche della politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità e vincoli, andranno a incidere sulle seguenti macroaree: 1. prevenzione; 2. comunicazione; 3. politiche in materia di ricerca sanitaria; 4. politiche sanitarie internazionali; 5. promozione della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza sanitaria; 6. sistema informativo e statistico sanitario; 7. dispositivi medici e farmaci; 8. promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti; 9. politiche per l’efficienza gestionale. Nelle accluse 9 schede si dà specificamente conto delle linee di indirizzo per la costruzione degli obiettivi strategici per il 2014.
….Nell'ambito di questo obiettivo strategico andranno consolidati i legami tra
ospedale e territorio, anche attraverso l'accelerazione dell'attuazione delle
Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure
Primarie (UCCP) da parte delle regioni, per garantire l'assistenza primaria in
un'ottica di complementarietà con le strutture ospedaliere e per
l'accrescimento della capacità di presa in carico del cittadino assistito dal
SSN (5).
5. ….Tra gli strumenti per realizzare la continuità delle cure e
l'integrazione tra i servizi e i professionisti, si ribadiscono quelli, peraltro
già noti, dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) per
specifiche patologie, delle reti cliniche integrate per la gestione della cronicità,
delle modalità finalizzate a evitare il ricovero ospedaliero (AD ed ADI), delle
strutture sanitarie residenziali per l'erogazione delle "cure intermedie", delle reti
informatiche e di telemedicina per realizzare efficienti modalità di
comunicazione fra servizi e operatori
5
Il “Processo”
(dal latino pro-avanti-eccedere-avanzare)
l’insieme organizzato
di risorse umane, metodologiche e
tecnologiche,
finalizzato alla produzione di
sequenze logiche di attività….
a loro volta definibili come un insieme di operazioni (compiti) associate e collegate tra loro, rappresentano un evento trasformativo di (risorse misurabili) in (risultati misurabili).
> favorire l'integrazione fra gli operatori,
> ridurre la variabilità clinica,
> contribuire a diffondere la medicina basata sulle evidenze (EBM),
> utilizzare in modo congruo le risorse,
> permettere di valutare le prestazioni erogate mediante indicatori.
VALORE AGGIUNTO PDT «A»
• Contestualizzazione di Linee Guida;
• Percorso praticabile localmente (ospedale + territorio =
PIC (Percorso Integrato di Cura)= continuita’ di cura
• Esito «outcome» = «obiettivo» non «prodotto»
• Definire obiettivi e ruoli = chiarezza compiti e
responsabilità degli operatori e informazione
all’utente
• Uniformità= riduzione eventi straordinari
• Scambio informazioni = comprensione ruoli
Doc. ARESS (Ag.Regionale Servizi Sanitari) 2007
Raccomandazioni per la costruzione di PDTA e PIC
2003 Documento «Defining Nursing». … contributo di G. Marmo
Leggendo il documento «Defining Nursing» e riflettendo sull’infermieristica- Rivista l’Infermiere N.5 – ECM- Federazione IPASVI
[…UN CONCETTO E’ PIU’ CHE UN SEMPLICE TASSELLO DI CONOSCENZA!!!
E’ UNO STRUMENTO OPERATIVO CHE CONSENTE, IN MAGGIOR O MINOR
MISURA, DI COMPRENDERE E AFFRONTARE LA REALTA’.]
GRUPPO DI LAVORO PER LA COSTRUZIONE DI UN PDTA
…..deve far parte un infermiere per ogni setting assistenziale in cui l’utente transita durante il PDTA
QUALE VALORE AGGIUNTO OFFFRE IL PDTA ?
No a compartimenti stagni, con porte immaginarie che si aprono e si chiudono al passaggio del paziente da una fase all’altra!!
La continuità assistenziale è il punto basilare del PDTA
aspettative dei caregiver e dei professionisti sono l’erogazione di servizi
tempestivi e puntuali all’interno del piano condiviso (continuità organizzativa), la relazione continua tra paziente e professionisti dovrà essere
caratterizzata dal rapporto di fiducia
Perché «A» nel PDTA ?? Quale Valore aggiunto?
INFERMIERE garante della proporzionalità delle cure integrazione tra le diverse professionalità per
permettere una valutazione globale del paziente; individuazione del setting appropriato, che dovrà
essere condiviso dal team, e che si baserà sulla complessità clinica del paziente, sulla perdita di capacità funzionali motorie e cognitive, sulla rete socio-familiare, sulla presenza di un caregiver affidabile, sulla valutazione ambientale.
Riorganizzazione Percorsi di Cura Rete Oncologica
Caratteristiche Assistenza??
A. Generica (Territorio) A. Specialistica (Ospedale/Ircc)
Ed.Sanitaria Prevenzione Follow Up Terminalità
Diagnosi Cura Ricerca
Sostenibilità economica – Limitatezza Risorse Disponibili
Approccio multidisciplinare
Cure di Qualità = Residenti Specifica Area Geografica
PERCORSI DIAGNOSTITO TERAPEUTICI ASSISTENZIALI C.A.S.
CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI
G.I.C
GRUPPI INTERDISCIPLINARI
CURE
ASSISTENZA DOMICILIARE SOSTEGNO AL CARE GIVER
SERVIZI SOCIALI CHI FA CHE COSA DOVE QUANDO PERCHÉ COME
BUSSOLA DEI VALORI
MATTONI COSTITUTIVI PDTA
• PROMOTORE
• COMMITTENTE
• CRITERI ELEGGIBILITA’
• GRUPPO DI LAVORO
• LETTERATURA DI
RIFERIMENTO
• UTENZA PDTA
• STRUMENTI DI
RAPPRESENTAZIONE
PROCESSO DI
COSTRUZIONE PDTA
PERCORSO
EFFETTIVO
PERCORSO
IDEALE
PERCORSO DI
RIFERIMENTO
FASE PILOTA ATTUAZIONE PIANIFICAZIONE
VERIFICA E RIESAME
CONFRONTO PERCORSO ATTUALE PERCORSO IDEALE
Preliminarmente alla costruzione del percorso
effettivo:
devono essere ricercate le fonti di
letteratura/EBM/EBN e le linee guida,
relative al problema individuato, con lo
scopo di definire le migliori pratiche
professionali e gestionali
occorre disegnare un “percorso ideale” che
serva da riferimento e confronto per
valutare incongruenze e punti critici del
percorso effettivo oggetto di modifica
SCOSTAMENTO??
NO SI
COSTRUZIONE PDTA
PROCESSO DI ANALISI GRAFICA
RICOGNIZIONE
DELL’ESISTENTE
DIAGRAMMA DI FLUSSO/
FLOW CHART
…tempi, ruoli e responsabilità…
ELEMENTI PDTA SIMBOLOGIA
IDENTIFICAZIONE E
DESCRIZIONE DI UN
PROCESSO AZIENDALE
a. gli input
b. le attività o fasi
c. gli snodi decisionali
d. le interdipendenze tra attività
e. l’output
f. le risorse (gli attori, le infrastrutture, le tecnologie)
g. le responsabilità (gli attori, gli ambienti)
CATEGORIE ASSISTENZIALI JOINT COMMISSION e dall’esperienza del TriHealth.
VALUTAZIONE DEI PAZIENTI (quali informazioni è utile rilevare e come acquisirle);
EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E/O DELLA FAMIGLIA (intendendo sia le informazioni da fornire sia le attività specifiche di educazione terapeutica);
PIANIFICAZIONE DEL PERCORSO ED EVENTUALMENTE DELLA DIMISSIONE (il diagramma non è una sequenza casuale di attività; la sequenza va pianificata ottimizzando tempi e risorse non solo dell’organizzazione, ma soprattutto del paziente e dei suoi bisogni sanitari e sociali);
ESAMI (indicazione di tutti gli esami di diagnostica strumentale, di laboratorio e di immagine che, sulla base delle raccomandazioni di provata efficacia, risultano indispensabili per la valutazione ed il monitoraggio con particolare attenzione alle problematiche di appropriatezza ) ;
INTERVENTI, procedure (indicare quali interventi sanitari e non solo risultano necessari e, se il gruppo lo ritiene utile, quali istruzioni o procedure è importante redigere);
CONSULENZE (indicare quali consulenze specialistiche è opportuno richiedere per migliorare l’esito finale dell’intervento, prestazione, attività);
TERAPIA;
NUTRIZIONE (se, rispetto alla patologia, è importante fare il punto sull’aspetto nutrizionale, quest’aspetto deve essere formalizzato);
ATTIVITÀ E SICUREZZA DEL PAZIENTE (indicare tutto ciò che è necessario predisporre affinché venga garantita la sicurezza del paziente).
Questi tre termini, in uso, nella realtà sanitaria, contestualmente, rappresentano, nella
sequenza in cui vengono esposti, una evoluzione delle relazioni fra la struttura sanitaria, i suoi operatorie la persona che vi accede.
LE PAROLE DELLA SANITÀ Accettazione, accoglienza, presa in carico - Copyright - Il
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LA SCELTA DEI TERMINI APPROSSIMATIVA PONE BASI PER FRAINTENDIMENTI
IL CASO ?
Accoglienza… ACCOGLIERE…PRENDERE IN
CARICO…..PROGETTARE COLLOQUIO:
PRESENTARSI….presentare
FORNIRE INFORMAZIONI …ricevere
informazioni
PORRE DOMANDE…ascoltare….
OSSERVARE…descrivere
RAC….COGLIERE DATI - analizzare dati =
PIANIFICARE ATTIVITA
RITIRARE DOCUMENTAZIONE?? Op.
VISUALIZZARE E SELEZIONARE !!
INSTAURO EMPATIA??
Attivare PDTA…
Nella descrizione e/o costruzione di
un PDTA/PIC, nell’ottica della
personalizzazione dell’assistenza e
delle cure al singolo paziente può
essere di grande aiuto fare
riferimento alle categorie assistenziali
proposte dalla JOINT COMMISSION
e dall’esperienza del Tri Health.
DEFINIRE I RISULTATI E GLI STRUMENTI DI VERIFICA DELL’ADESIONE AL PDTA
GLI INDICATORI DI VALUTAZIONE RAPPRESENTANO UNO DEGLI STRUMENTI PER VERIFICARE IN MODO SINTETICO
LA SPECIFICA APPLICAZIONE DEL PERCORSO E GLI SCOSTAMENTI TRA IL PERCORSO DI RIFERIMENTO E
QUELLO EFFETTIVAMENTE ATTUATO NELL’ORGANIZZAZIONE.
LA DEFINIZIONE ED APPLICAZIONE DEGLI INDICATORI NEI PERCORSI
RAPPRESENTA SENZA DUBBIO UNO DEGLI ELEMENTI MAGGIORMENTE QUALIFICANTI
MA ANCHE PIÙ CRITICI
Valutazione dei percorsi
Parametri di valutazione
sintetici
Sistema di reporting
benchmarking
Assorbimento di risorse
Articolazione e durata
Risultati sanitari
Strumento di
comunicazione a
supporto del processo
decisionale
Migliorare
grazie al confronto con gli altri