Presentazione Restyling Gentilini
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Facoltà di Architettura
Corso di Laurea Disegno Industriale
A.A. 2012-2013
Atelier di Design I, prof. Carlo Martino Flavia De Meo – Beatrice Castaldo
Terzo progetto:
IL RESTYLING DEI GENTILINI.
Le origini
Pietro Gentilini, nato a Vergato nel 1856 e
trasferitosi a Roma, nel 1890 apre il suo primo
laboratorio per la produzione di pane e biscotti.
La creazione dei biscotti Osvego non può essere
del tutto attribuita a Pietro Gentilini; infatti in
quegli anni si stava diffondendo in Italia un
biscotto secco, di origine anglosassone,
denominato Oswego. Pietro si dedicò per molto
tempo allo studio di una ricetta migliorata e
personalizzata, con lo scopo di creare un biscotto
dal sapore semplice ma allo stesso tempo unico,
cui diede il nome di Osvego, differenziandolo così
dal famoso biscotto inglese.
Nel 1906 in Via Alessandria, nella nascente zona
industriale della Roma del risorgimento
economico, venne aperta la Fabbrica di Biscotti P.
Gentilini, successivamente trasferitasi nell’attuale
sede di Via Tiburtina nel 1958.
I prodotti Prima colazione
Fuori pasto
Osvego Osvego Mini
Novellini Novellini Mini
Frollini Ricchi Sapori
Brasil Vittorio Margherite Wafer
E per i bambini...
“A seguito di un’analisi è emerso un elevato apprezzamento del brand Gentilini, sia per l’elevata qualità percepita, che per la percezione di un prodotto sano. Al contrario, per il target più giovane, è emersa una percezione della marca come antica e poco legata al mondo giovanile”. Dott.ssa Elisabetta Carrì Estratto da “Strategie di Marketing per il lancio di un nuovo prodotto. Il caso Gentilini”
...Solo questo?! Da queste considerazioni nasce il lancio del nuovo prodotto Gentilini, “Lupacchiotti” e “Aquilotti”: frollini legati alle squadre del cuore Roma e Lazio, così da conquistare i consumers più giovani.
Problematiche: prodotto rivolto esclusivamente a consumatori di sesso maschile e appassionati dello sport.
Scenario competitivo biscotti frollini
Il mondo Barilla L’attenzione per i bambini
Tra il 1983 e il 1990 per i più piccini, nei pacchi delle Merende Barilla, vengono inserite le Sorpresine. Raccogliere le sorprese è anche un'occasione di competizione intellettuale e creativa, come se i bimbi avessero collezionato oggetti d'arte o manufatti d'incommensurabile valore culturale. La collezione mantiene vivo quel desiderio, quel brivido quasi magico, di aprire la confezione di merendine, a caccia della Sorpresa mancante o che si vorrebbe assolutamente trovare, a seconda che la propria raccolta sia nata per passatempo o per autentica passione.
L’importanza per il bambino di fare merenda a scuola ha portato l’azienda all’ideazione di confezioni più piccole, facili da portare e da aprire.
Infine, per invogliare anche i più piccoli a mangiare con piacere, sono state aggiunte delle creme al biscotto, che rendono il prodotto non solo più appetitoso ma anche più morbido.
Problematiche da affrontare
Da questo confronto con l’industria Barilla è emersa la necessità di:
individuare nuovi segmenti attrattivi come biscomerende e monodose; rinnovare il packaging rendendolo più piccolo e maneggevole per il trasporto, e di facile apertura;
rendere di conseguenza il biscotto più piccolo, mantenendo però le caratteristiche tradizionali dell’Osvego;
dare più gusto e morbidezza al biscotto con l’aggiunta di creme;
inserire giochi o sorprese all’interno della confezione;
attirare anche le bambine!
RESTYLING Osvego
La forma
Partendo dalla forma originale dell’Osvego, abbiamo optato per la riduzione in lunghezza e in larghezza del biscotto, mantenendo però le caratteristiche formali che lo distinguono.
Il packaging
Il gioco
La sorpresa all’interno deve essere in linea con la strategia dell’azienda, appetibile per i bambini, in grado di suggerire il piacere di stare insieme e stimolare la creatività e l’intelligenza del bambino. Abbiamo scelto di proporre all’interno della confezione il gioco delle carte Memory, che rispecchia i valori cardine dell’azienda: semplicità e tradizione. Inoltre, le carte sono oggetti che il bambino può portare con sé a scuola o in cortile, per poterci giocare insieme agli amici o per scambiarle.
Il nostro Osvego