Presentazione Puc prima parte
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Assemblea di pre-pianificazione 16 gennaio 2007
CONSULTAZIONI PER LA DEFINIZIONE CONDIVISA DEGLI OBIETTIVI E DELLE SCELTE STRATEGICHE DELLA
PIANIFICAZIONE E PER LA COSTRUZIONE DI UN QUADRO
DI CONOSCENZA DEL TERRITORIO Legge Regionale n. 16 del 22/12/2004 art. 5
IL PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SOLOFRA
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IL PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SOLOFRA
arch. Raffaele SPAGNUOLO
Studio Associato di Architettura Bioecologica e Tecnologie Sostenibili per l’Ambiente
arch. Eleonora Giaquinto
arch. Alessandra Maddaloni
dot.ssa Paola Maria Guerriero
Ar.T.Etica
Architettura Territorio EticaArchitetti Associati
arch. Luca BATTISTA arch. Flaviano OLIVIERO arch. Giacinto FANELLI
•Gruppo di Lavoro
Largo S.Scoca (ang, Via Macchia) n°2 83 100 Avellino
Tel . +39 0825786473 mailto:[email protected]
www.artetica.it
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IL PIANO URBANISTICO COMUNALE DI SOLOFRA
“Non ti attende un viaggio di piacere. Oh no! Non andremo a Disneyland o al parco di Asterix. Ti conduco altrove, là dove, per la maggior parte, gli adulti rifiutano di andare, perché non ne hanno il tempo o sono talmente abituati a corteggiare la follia che la saggezza sembra loro completamente fuori portata. Può anche darsi che i grandi non abbiano più abbastanza forza…”
Dal libro “A mio figlio all’alba del terzo millennio”
Gilbert Sinoué
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LE CONDIZIONI DI PARTENZA
CAMPAGNA EUROPEA DELLE “CITTA’ SOSTENIBILI”
CARTA DI AALBORG
Città di Solofra : atto di adesione
AGENDA 21 LOCALE
Informare e motivare le comunità
Città di Solofra : bando 1999 - progetto realizzato
LEGGE REGIONALE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO
n° 16 del 22 dicembre 2004
Città di Solofra : delibera di G.C. affidamento redazione PUC
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LE CONDIZIONI DI PARTENZA
• L'uomo deriva e dipende strettamente dai sistemi naturali, al di fuori di loro non può vivere, eppure paradossalmente fa di tutto per metterli in crisi.
•L’uomo ogni giorno indebolisce e limita la capacità della natura di recuperare e rigenerarsi. (Capacità di carico)
della consapevolezza
• La pesante azione di impatto sulla natura fa si che essa non riesce più a metabolizzare gli scarti prodotti oltre che a indebolirne i sistemi naturali. (Concetto di limite, sviluppo sostenibile)
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LE CONDIZIONI DI PARTENZA
Dello sviluppo sostenibile
LA NOZIONE DI SVILUPPO SOSTENIBILE E’ MOLTO PIU’ VASTA DI QUELLA DI
PROTEZIONE AMBIENTALE
• La qualità della vita (e non solo l’aumento del reddito);
• l’equità tra le persone nel presente (compresa la prevenzione della povertà);
• l’equità intergenerazionale (gli abitanti del futuro meritano un ambiente di qualità pari, se non migliore, a quello odierno;
• le dimensioni sociali ed etiche del benessere umano.
Considera:
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
OBIETTIVI E FINALITA’DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA. Art. 1 e 2
a) promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo di suolo;
b) salvaguardia della sicurezza degli insediamenti umani dai fattori di rischio
idrogeologico, sismico e vulcanico;
c) tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse paesistico-ambientali e storico-culturali, la conservazione
degli ecosistemi, la riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti e il recupero dei siti compromessi;
d) miglioramento della salubrità e della vivibilità dei centri abitati;
e) potenziamento dello sviluppo economico regionale e locale;
f) tutela e sviluppo del paesaggio agricolo e delle attività produttive connesse;
g) tutela e sviluppo del paesaggio mare-terra e delle attività produttive e turistiche
connesse.
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004 ARTICOLAZIONE DEL PROCESSO
DI PIANIFICAZIONE COMUNALE. Art. 3
disposizioni strutturali,
con validità a tempo indeterminato, tese a
individuare le linee fondamentali della trasformazione a
lungo
termine del territorio disposizioni
programmatiche, tese a definire gli
interventi di trasformazione fisica
e funzionale del territorio in archi
temporali limitati, correlati alla
programmazione finanziaria dei
bilanci annuali e pluriennali delle amministrazioni
interessate
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL PUC. Art. 24
Conferenza di pianificazione
(consultazione enti, organizzazioni, ecc) Delibera G.R 627/2005
PROPOSTA PUC (elaborati analitici, elaborati tecnici , NTA)
DEPOSITO SEGRETERIA COMUNALE
PUBBLICAZIONE BURC e 2 QUOTIDIANI dell’avvenuto deposito
OSSERVAZIONI
(entro 60 giorni dall’avvenuto deposito di enti, organizzazioni, cittadini)
L’amministrazione comunale
CONVOCA
La Giunta Comunale
PREDISPONE
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL PUC. Art. 24
Esame delle osservazioni
ADOZIONE PUC (entro 90 giorni dalla scadenza della presentazione
delle osservazioni)
Consiglio Comunale
ESAME OSSERVAZIONI
Eventuale adeguamento proposta
PUC
Consiglio Comunale
ADOTTA PUC
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL PUC. Art. 24
Verifica di compatibilità
(con gli strumenti urbanistici sovracomunali)
Verifica di conformità (con la normativa statale e regionale)
DELIBERA APPROVAZIONE PUC
Amministrazione provinciale
Assessorato Politiche del Territorio
VERIFICA PUC
Giunta Amministrazione
Provinciale
APPROVA PUC
- entro 90 giorni dalla trasmissione del PUC adottato -
DECRETO APPROVAZIONE PUC Pubblicazione sul BURC e su due quotidiani
Presidente Amministrazione
Provinciale
DECRETO
VIGENZA A TEMPO INDETERMINATO PUC
Trascorsi 15 giorni dalla data di pubblicazione BURC
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004 ATTI CONTESTUALI ALL’APPROVAZIONE DEL PUC. IL REGOLAMENTO EDILIZIO URBANISTICO COMUNALE
Art. 29
VIGENZA IL GIORNO SUCCESSIVO PUBBLICAZIONE SUL BURC
Consiglio Comunale
ADOTTA REUC
Consiglio Comunale
APPROVA REUC
ADOZIONE REUC
DEPOSITO SEGRETERIA COMUNALE
PUBBLICAZIONE BURC e 2 QUOTIDIANI dell’avvenuto deposito
OSSERVAZIONI
(entro 30 giorni dall’avvenuto deposito )
Esame delle osservazioni
APPROVAZIONE REUC 1. Avviso di approvazione del REUC all’albo del comune
2. Pubblicazione sul BURC
Eventuale adeguamento alle Norme Tecniche del PUC
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004 ATTI CONTESTUALI ALL’APPROVAZIONE DEL PUC.
GLI ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI Art. 25
Consiglio Comunale
ADOTTA
ATTI DI PROGRAMMAZIONE (Il piano del sindaco)
ADOZIONE ATTI DI PROGRAMMAZIONE da realizzare nell’arco temporale di 3 anni
In conformità alle previsioni del PUC e senza modificarne i contenuti disciplinano gli interventi di:
•Tutela •Valorizzazione
•Trasformazione •Riqualificazione
a) le destinazioni d’uso e gli indici edilizi;
b) le forme di esecuzione e le modalità degli interventi di trasformazione
e conservazione dell’assetto urbanistico;
c) la determinazione delle opere di urbanizzazione da realizzare o recuperare, nonché degli interventi di reintegrazione territoriale e
paesaggistica;
d) la quantificazione degli oneri finanziari a carico del comune e di altri soggetti pubblici per la realizzazione delle opere previste,
indicandone le fonti di finanziamento.
Gli atti di programmazione in relazione agli
interventi di riqualificazione e di nuova edificazione,
prevedono:
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
GLI ELEMENTI INNOVATIVI NEL PROCESSO DI
PIANIFICAZIONE COMUNALE
Partecipazione e pubblicità nei processi di pianificazione (ART.5)
Valutazione ambientale dei piani –V.A.S. (ART.47)
Norme in materia di inquinamento acustico (ART.46)
Piano per la prevenzione dei rischi derivanti da calamità naturali (art.23
comma 9).-
Piano comunale per il contenimento dei consumi energetici – Piano Energetico Comunale
(art.23 comma 9 L.R.16/04 e L.10/91).-
Perequazione urbanistica (art. 32)
La perequazione urbanistica persegue lo scopo di distribuire equamente, tra i proprietari di immobili
interessati dalla trasformazione oggetto della pianificazione urbanistica, diritti edificatori e obblighi nei confronti del comune o di altri enti pubblici aventi titolo.
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
PIANI DI SETTORE DI MATRICE COMUNALE PARTE
INTEGRANTE DEL PUC.
Piano per la prevenzione dei rischi derivanti da calamità naturali (art.23 comma 9).-
Piano comunale per il contenimento dei consumi energetici – Piano Energetico Comunale
(art.23 comma 9 L.R.16/04 e L.10/91).-
Piano di Zonizzazione Acustica (art. 46)
PIANI DI SETTORE
COGENTI
ESPRESSAMENTE
INDICATI NELLA
LEGGE REGIONALE
ALTRI PIANI DI
SETTORE
COGENTI
DA ALTRA
NORMATIVA
Piano urbano del traffico (D.Lgs 285/1992).-
Programma urbano dei parcheggi (L.122/89).-
Programma della rete ciclopedonale (L.208/1991)
Piano carburanti (D.Lvo 32/98)
Piano della Rete di Vendita (L.426/1971)
Piano Illuminotecnico Comunale (PIC) (L.R. 12/2002)
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CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
ARTICOLAZIONE DEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE (V.A.S. direttiva 2001/42/CE) art. 47
REPORT AMBIENTALE (Valutazione ex-ante) Aree tematiche principali:
Aria, Rumore, Inquinamento elettromagnetico, Acque,Suolo e Rischio idrogeologico, Paesaggio e Sistema del Verde, Rifiuti, Consumi energetici, Attività produttive, Aspetti socio-economici, Mobilità, Trasformazioni urbane)
RACCOLTA DATI E LETTURA DEGLI STESSI CON UN SISTEMA DI INDICATORI DI STATO, PRESSIONE, RISPOSTA,IMPATTI e DETERMINANTI.
VALUTAZIONE AMBIENTALE IN ITINERE Illustrazione dei dati del Report ambientale e delle prime indicazioni di piano
VALUTAZIONE DELLE PRELIMINARE SCELTE DI PIANIO SUL SISTEMA DEGLI INDICATORI AMBIENTALI
VALUTAZIONE EX-POST RELAZIONE SULLA INTEGRAZIONE TRA CONSIDERAZIONI AMBIENTALI E PRPOSTA DI PIANO
VALUTAZIONE DELLE SCELTE DI PIANIO SUL SISTEMA DEGLI INDICATORI AMBIENTALI
Per i contenuti del rapporto ambientale
e del loro livello di dettaglio, devono
essere consultate le autorità che possono
essere interessate agli effetti ambientali
del piano ad esempio: autorità di
bacino, sovrintendenze, ato, provincia, consorzi di
smaltimento, comunità montane,
enti parco, ecc.
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IL GOVERNO DEL TERRITORIO IN
CAMPANIA. LA LEGGE N° 16/2004
PROCESSO DI PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PUC art.5 e art. 24 ; del.G.R.
627/05
CONSULTAZIONI PER LA
DEFINIZIONE CONDIVISA DEGLI OBIETTIVI E DELLE
SCELTE STRATEGICHE
DELLA PIANIFICAZIONE E
PER LA COSTRUZIONE DI UN QUADRO DI
CONOSCENZA DEL TERRITORIO.
CHI
PARTECIPA
FASI ORGANIZZAZIONI
Sociali e culturali
Ambientali
Professionali
Rappresentative del lavoro
Sindacali
(livelli comunali, provinciali e/o
regionali)
Esponenti società civile
Cittadini
Scuole
N°1
ASSEMBLEA
PRE-PIANIFICAZIONE
N°2
PRESENTAZIONE RAPPORTO
SULLO STATO AMBIENTE
N°3
PRESENTAZIONE DEL
PRELIMINARE DEL PUC
N°4
PRESENTAZIONE DELLA
PROPOSTA STRUTTURALE DEL PUC
COME
ASSEMBLEE GENERALI QUESTIONARI FORUM SU INTERNET LABORATORI DI URBANISTICA PARETCIPATA
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I RISULTATI ATTESI DAL
PROCESSO DI PARTECIPAZIONE Piano urbanistico come processo sociale da
gestire con pratiche argomentative e partecipative.
Risultati attesi
definizione di soluzioni condivise - conformi ai problemi sollevati dalla comunità - più efficaci e durature nel tempo.
Efficacia Individuazione preventiva con gli “attori” sul territorio delle necessità e delle strategie di risposta
Monitoraggio dei segnali di conflitto ed inefficacia dell’azione di pianificazione
Orientamento delle risorse esistente e mobilitazione di nuove per il raggiungimento obiettivi di trasformazione.
Innalzamento della considerazione delle istanze di carattere ambientale nelle previsioni di trasformazione
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GLI STUDI PROPEDEUTICI PER LA
REDAZIONE DEL P.U.C. DI SOLOFRA Macro-obiettivi per le strategie di pianificazione
• Inquadramento d’area vasta. Relazioni con gli aspetti ambientali e ed insediativi.
Sistemi omogenei ed assi tematici d’analisi e per la definizione delle azioni di piano.
Analisi SWOT
•Relazioni con la pianificazione sovracomunale e con le aggregazioni omogenee di tipo amministrativo e territoriale
•Aspetti socio-demografici
Punti di Forza – Punti di debolezza Rischi - Opportunità
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MACRO-OBIETTIVI PER SOLOFRA
PRINCIPI GUIDA PRELIMINARI PER
LE PROPOSTE STRATEGICHE URBANISTICHE
la definizione di un modello di uso del territorio non fondato sulla espansione edilizia;
la definizione di regole urbanistiche di gestione della trasformazione territoriale (perequazione) capaci di innescare dinamismo economico e azioni concertate e coordinate tra l’iniziativa privata e quella pubblica;
la valorizzazione in termini economici ed ambientali delle notevoli e qualificanti risorse paesaggistico-ambientali
(SIC, ZPS, Parco Regionale, Rete BioItaly, aree paesaggistiche)
La indicazione di azioni di recupero e salvaguardia edilizia, urbanistica ed ambientale per i nuclei storici.-
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PRINCIPI GUIDA PRELIMINARI PER
LE PROPOSTE STRATEGICHE URBANISTICHE
MACRO-OBIETTIVI PER SOLOFRA
La definizione di un sistema ambientale che sia caratterizzato e strutturato con una logica di rete ecosistemica,
La riqualificazione dei quartieri urbani recenti e consolidatisi a seguito del terremoto del 1980 con azioni qualificate di recupero urbano inteso come strumento per creare le condizioni di vivibilità e di gratificazioni fruitive-percettive con la coscienza che la struttura urbana è un ecosistema. Tale entità nel suo corretto o forzato funzionamento, crea le condizioni di vivibilità e di sostenibilità ambientale, diversamente di stress e di forte impatto.
La indicazione di azioni di recupero e salvaguardia edilizia, urbanistica ed ambientale per i nuclei storici.-
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PRINCIPI GUIDA PRELIMINARI PER
LE PROPOSTE STRATEGICHE URBANISTICHE
MACRO-OBIETTIVI PER SOLOFRA
La definizione di un sistema di viabilità carrabile di decongestionamento e di collegamento con le aree di espansione recente e di un sistema di viabilità pedonale e ciclabile”protetto” a servizio delle cosiddette utenze deboli (anziani, diversamente abili, bambini)
Il recupero della memoria storica del lavoro e della produzione conciaria come generatore di progettazioni miranti al riuso degli elementi di archeologia industriale ancora presenti sul territorio urbano.
La indicazione di azioni per nuove relazioni con il complesso Ospedaliero Landolfi e la Università degli Studi di Salerno.
La indicazione di azioni per la messa in sicurezza del territorio in relazione ai rischi idrogeologici.
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METODOLOGIA DI INDAGINE
PRE -DIAGNOSTICA AMBIENTALE
LO STATO DELL'AMBIENTE
- Definizione dei componenti i
sistemi d'indagine -
Ricognizione di pianificazioni
ambientali di area vasta Determinati economici
Il contributo delle comunità locali
e degli stakeholders Tematiche ambientali
Il metodo d'indagine per la conoscenza del territorio di Solofra
ANALISI SWOT (Punti di Forza, Punti di Debolezza, Rischi ed opportunità)
ANALISI SWOT (Punti di Forza, Punti di Debolezza, Rischi ed opportunità)
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METODOLOGIA DI INDAGINE
albero dei problemi
albero degli obiettivi
CORRELAZIONI TRA GLI
ASSI TEMATICI D'AZIONE
PIANO D'AZIONE
STRUTTURALE
ASSI TEMATICI D'AZIONE
Sistemi di intervento
DEFINIZIONE QUADRO LOGICO D'INTERVENTO
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GLI ASSI TEMATICI D’AZIONE
Sistema
ambiental
e
Sistema
attività
produttive
Sistema
della
mobilità
Sistema
insediativo
Sistema delle
relazioni
sociali
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GLI ASSI TEMATICI D’AZIONE SISTEMA AMBIENTALE
Tematiche
Aria Inquinamento atmosferico :emissioni;
Disponibilità risorse idriche
Acqua
Vulnerabilità degli acquiferi; qualità
acque sotterranee
Suolo
Natura e biodiversità Il patrimonio forestale
Il territorio agricolo
Flora e fauna
Grado di compromissione ecologica
Unità di paesaggio
Verde urbano
Composizione merceologica
Ciclo integrato dei rifiuti Sistema di raccolta differenziata
Produzione dei rifiuti pericolosi
Inquinamento acustico
Inquinamento tecnologico Inquinamento elettromagentico
Inquinamento luminoso
Qualità corpi idrici:
Carat. chimico-fisiche e microbiolgiche
Deposizioni atmosferiche (piogge acide)
Erosione del suolo
Stabilità dei versanti
Rischio idraulico
Reti ecologiche (interconnessioni con corridoi
ecologici)
Paesaggio e sistema del verde