Presentazione modulo multi disciplinare

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  • 1. PRESENTAZIONE MODULOMULTIDISCIPLINARE SULPAESAGGIOIsabel Palomba2^CCOM

2. Quel ramo del lago di ComoComincia cos la pi ampia, distesa, discussadescrizione del romanzo e lavvio conquellaggettivo determinativo al posto di unarticolo d immediatamente alla narrazione untono colloquiale, rende subito il lettore partecipedellazione, inducendolo, con il preciso equalificante QUEL al posto del generico IL. Ladescrizione e la scelta del paesaggio moltodettagliata in quanto siano luoghi cari e noti aManzoni dove ha trascorso alcuni anni della suainfanzia.ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 1 3. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 1La descrizione del paesaggio svolge una funzionefondamentale: lincipit presenta una panoramicamolto vasta (campo lunghissimo) dei luoghi in cuisi colloca la vicenda, la visuale si restringegradualmente (campo medio), fino a limitare ilcampo visivo alle stradicciole. Attraverso una diqueste stradicciole entra in scena il primopersonaggio, Don Abbondio. La descrizioneambientale relativa allepoca. 4. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 3Per quanto riguarda lo spazio possiamo notareuna dualit tra spazi interni (chiusi) ed esterni(aperti).Nella prima categoria rientra la stanza apianterreno della casa di Lucia; il rifugio, il luogotranquillo in cui regna la sicurezza.Nella seconda invece rientra la strada per Lecco;qui Renzo preda della rabbia e delladisperazione. Un sentimento che cesser di"vivere" in Renzo soltanto dopo la notte passatasullArno. 5. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 3Per questa ragione lo spazio non soltanto unascenografia alle azioni del romanzo, bens unimportante ritratto di una precisa situazionepsicologica (tranquillit vs rabbia) e sensazioni(per questo vedere lesordio del quarto capitolo incui domina la malinconia).Sempre nella seconda categoria rientra anche lostudio del dottor Azzeccagarbugli, un ambiente incui domina lingiustizia (anche qui abbiamo quindiun importanza notevole dello spazio che, comeabbiamo gi potuto vedere, non ridotto asemplice cosa). 6. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 4E Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dellAdda, ovogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto dicase, abitate la pi parte da pescatori, e addobbate qua e l ditramagli e di reti tese ad asciugare. Il convento era situato (e lafabbrica ne sussiste tuttavia) al di fuori, e in faccia allentrata dellaterra, con di mezzo la strada che da Lecco conduce a Bergamo. Ilcielo era tutto sereno : di mano in mano che il sole salzava dietro ilmonte, si vedeva la sua luce, dalle sommit de monti opposti,scendere, come spiegandosi rapidamente, gi per i pendi, e nellavalle. Un venticello dautunno, staccando da rami le foglieappassite del gelso, le portava a cadere, qualche passo distantedallalbero. A destra e a sinistra, nelle vigne, sui tralci ancor tesi,brillavan le foglie rosseggianti a varie tinte; e la terra lavorata difresco, spiccava bruna e distinta ne campi di stoppie biancastre eluccicanti dalla guazza. La scena era lieta; ma ogni figura duomoche vi apparisse, rattristava lo sguardo e il pensiero. 7. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 4Anche se il Manzoni non avesse insinuato questa didascalia, ilsenso doloroso di quel paesaggio ci verrebbe pur sempre offertodalle sue note esterne di colore. Il paesaggio manzoniano non mai fine a se stesso, non si appaga di fissare un aspetto dellanatura, trascrive un aspetto dellumanit. In questa pagina ci sonoriferimenti precisi ( Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistradellAdda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: ungruppetto di case, abitate la pi parte da pescatori, e addobbatequa e l di tramagli e di reti tese ad asciugare. Il convento erasituato), ma sommari e umanamente accentuati, e indirizzati aintrodurre la nota angosciosa che nella descrizione sinsinua.Quando Manzoni si ferma su quel gruppo di case abitate la piparte da pescatori e addobbate qua e l di tramagli e di reti tese adasciugare gi fuori dalla descrizione obbiettiva e sottolinea unacondizione di povert. Si concentra molto sui colori pressochautunnali. Affiora un motivo pi profondo perch essa non solotraduce una dolorosa realt, ma si colora di una stezza inguaribilee immobile. 8. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 5Covile,Palazzotto e BicoccaPosizione Sorgeva isolato sulla cima dunodei poggiDistanza dai luoghidella vicendaEra pi in su del paesedegli sposiLuoghi circostantiPoggio lago,un raggruppamento di caseDenominazioneABITAZIONE DI DON RODRIGO 9. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 6"And addirittura alla casetta di un certo Tonio; e lo trov incucina, che, con un ginocchio sullo scalino del focolare, e,tenendo, con una mano, lorlo dun paiolo, messo sulle cenericalde, dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polentabigia..." la pi ampia scena domestica, anzi paesana, incontratafinora. Si svolge con una linea affettuosa, pittoresca, masoprattutto pensosa. Sono descritti tutti i particolari - Tonionellatteggiamento di far la polenta-, la vivacit delle figure -"tre o quattro ragazzetti con gli occhi fissi"-, il gusto del coloreche traspare dallimmagine della polenta scodellata - "e parveuna piccola luna, in un gran cerchio di vapori" 10. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 7CAPITOLO 7: Per quanto riguarda lo spazio,abbiamo spazi aperti e chiusi.SPAZI APERTI: il paese, i numerosi vicoli e isentieriSPAZI CHIUSI: la casa di Lucia (che rappresentalestrema protezione dal tentativo di rapimento daparte dei bravi); il palazzo di Rodrigo (il male) elosteria (anchesso un luogo in cui si progettanoimbrogli). 11. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 8Le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pareche gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallostraniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suopaese, alla casuccia a cui ha gi messo gli occhi addosso, da grantempo, e che comprer, tornando ricco a suoi monti. Addio, casanata, dove, sedendo, con un pensiero occulto, simpar adistinguere dal rumore de passi comuni il rumore dun passoaspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera,casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senzarossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo eperpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove lanimo torn tante voltesereno, cantando le lodi del Signore; dovera promesso, preparatoun rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva esseresolennemente benedetto, e lamore venir comandato, e chiamarsisanto; addio! Chi dava a voi tanta giocondit per tutto; e nonturba mai la gioia de suoi figli, se non per prepararne loro una picerta e pi grande. 12. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 8COMMENTO: SullAddio, monti i pareri della critica non sonounanimi. Ai molti critici che considerano questa pagina unadelle pi alte del romanzo manzoniano, si oppone un ristrettogruppo di commentatori che ritiene troppo evidente il divariotra le scarse capacit espressive di una contadina, qual Lucia, e il lirismo che caratterizza il paesaggio. Teniamopresente che contenutoLa finzione letteraria amplifica qui questa differenziazione e fain modo che il narratore si configuri come colui che d informa ai contenuti proposti da un altro soggetto, anzi, dadiversi soggetti 13. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 9CAPITOLO IX : Il nostro autore non descrive quelviaggio notturno: nel non si descrive esattamente iluoghi dove venivano indirizzate le due donne da FraCristoforo e non rivela il nome del paese ma fa dedurreche si tratta di un paese antico e nobile, e che ci passi ilLambro. Ci ci fa pensare a Monza. 14. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 10Padre Cristoforo si reca al palazzo di don Rodrigo. Per raggiungerlo il frate deveattraversare il villaggio dominato dal castello sullaltura. Il villaggio popolato digente meschina, i bravi, e tutto appare segnato da un clima di violenza e dimalvagit: ovunque si vedono armi e neppure sui volti dei bambini e dei vecchisi scorge linnocenza. Percorso un sentiero in salita il sacerdote si trova di frontealla fortezza che appare squallida, minacciosa e volgare. La sensazione rafforzata dalla presenza di quattro creature: i due avvoltoi morti e i due bravisdraiati alla guardia del portone che accentuano la boria, la prepotenza e labassezza del luogo e del padroneDal passo si pu capire sommariamente lubicazione del castello, isolato, sullacima duno depoggi, situato poco pi in alto rispetto al paese di Renzo e Lucia.Ai piedi della collina, verso il lago, collocato un mucchietto di casupoleabitate dai contadini lavoranti le terre di don Rodrigo. Il paese definitodallautore piccola capitale del suo piccol regno essendo abitato da malfattorial servizio di don Rodrigo e quindi simili a lui in malvagit e arroganza.Come si pu leggere dalla descrizione data dal Manzoni al suo villaggio, costuiera un personaggio che viveva nel crimine e la sua malvagit non conoscevalimiti. La descrizione del luogo pu infatti essere attribuita allo stesso donRodrigo, che non si faceva scrupoli di commettere ingiustizie. 15. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 10Non propriamente una descrizione di paesaggio, ma rimanda a unambiente con una precisa connotazione spirituale e, dunque, coerentecol modo in cui il Manzoni intende il paesaggio, come riflesso e elementoper capire le alterne vicende umane.Camminando per le strade del villaggio si possono scorgere allinternodelle case schioppi, tromboni, zappe, rastrelli, cappelli di paglia, reticellee fiaschetti da polvere. Questimmagine rende ancora pi evidente ilcarattere contadino degli abitanti e fornisce unidea grottesca dellacondizione e dei costumi di quella gente alterata dalla stessa violenzache regna nel palazzo.Nella descrizione della popolazione lautore ricorre a metaforeanimalesche: "omacci tarchiati e arcigni [...] vecchi che, perdute lezanne, parevan sempre pronti [...] a digrignar le gengive; donne concerte facce maschie, e con certe braccia nerborute [...]". Di tutta larappresentazione, quello dei vecchi il particolare pi efficace; c dentrotutto il ribrezzo verso la malvagit degli anziani.Anche in seguito riappare questa associazione uomo-animale quandolautore accosta i due avvoltoi morti ai due bravi, (tutti definiti "creature"senza alcuna distinzione) posti a protezione di fronte al portoneallesterno del palazzotto. 16. ITALIANO: PROMESSI SPOSI CAPITOLO11Allingresso nella citt Renzo fa il primo incontro con una realtper lui traumatica, che capovolge interamente tutte le sueconoscenze di ci che accade nel mondo, nel momento storico e ingenere: il contatto con un luogo dove la farina viene sparsa perterra e i panini bianchissimi, quelli che il povero filatore di seta pupermettersi nelle grandi occasioni, sono come sassi, abbandonatisugli scalini del piedistallo della colonna di San Dionigi. Limmaginedel paese di cuccagna, del luogo della fantasia del popolo semprealle prese con la fame e con la carestia e con la penuria. La cittappare a Renzo da un lato come lo spazio dove si pu saziareogni inveterata fame, quello della baldoria e dello spreco, la terrapromessa per lui, che se ne viene dal suo paese di montagnapovero e colpito dalla carestia; dallaltro lato Milano gli si presentacome il luogo dove i cittadini scialano tranquillamente a carico dellagente della campagna, dando per di pi a intendere che cmiseria. la strada viene descritta come se fosse sepolta tra duerive del fiume. 17. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 14Il capitolo 14 si apre con la rappresentazione dello spazioesterno cittadino( strade, piazze) dove si sono svolti i granfatti della giornata. Il sole tramontato: il frastuonoviolento e accesso sembra stemperarsi, le cose diventanotutte dun colore. Calano le ombre della notte, e lazionesi placa gradualmente, prima nei crocchi che si formanonelle strade avvolte nel buio, poi essa si svolge e terminain un ambiente chiuso, nellinterno dellosteria della lunapiena, appena illuminata da una mezza luce.Lambiente esterno e lo spazio interno dellosteria,dominato da una debole mezza luce occupatochiassosamente da compagnoni che sghignazzano, daoggetti mossi confusamente e da un enigmatico oste, ciintroducono senza ombra di dubbio in un mondodegradato 18. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 17Il paesaggio assume un rilievo sempre pi crescente; loscuritdella notte viene descritta come un clima di silenzio e di solitudine.La solitudine alimentata dallassenza di alberi a lui famigliari.Renzo subisce percepisce questo paesaggio come se fosse unincubo ossessivo in quanto per tutto il suo cammino si trova in unostato di angoscia. Dallentrare del bosco gli alberi in lontananza glisembrano figure strane deformi, mostruosi.Un momento dopo avverte un rumore dacqua: lAddaRenzo ormai certo di essere ricercato, trascorre cos la notte inuna capanna abbandonata, quando sente un rumore: un mugoliodi cani lamentevole e minaccioso, un abbaiar frettoloso e rabbioso.vede: qualche lumicino trasparenteimmagina: di chiedere ospitalit e di essere considerato un ladro.prova: ribrezzo, fastidio, smania, impulso di corsa, orroreindefinito, disperazione e terrore. 19. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 20Nella descrizione del paesaggio e dellambiente che circondanoil castellaccio del selvaggio signore.Il narratore propone una duplice posizione semantica infunzione simbolica:-opposizione alto/basso-opposizione prima/orala prima delle due opposizioni(alto/basso) si riferisce alladimensione spaziale, ed illustra realisticamente due aspettifondamentali del paesaggio che circonda il castellaccio. Essaoltrepassa la sfera descrittiva e realistica dellambiente, perassumere un valore simbolico preciso: quello di rivelare alcunitratti fondamentali del selvaggio signore.la seconda opposizione(prima/ora) illude invece alla dimensionetemporale e manifesta il contrasto tra due stati danimodissimili. 20. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 28Il lazzaretto di Milano un recinto quadrilatero e quasiquadrato, fuori dalla citt, a sinistra della porta detta orientale,distante dalle mura lo spazio della fossa, duna strada dicirconvallazione e duna gora che gira il recinto medesimo...il lazzaretto sorgeva presso Porta Orientale, oggi Porta Vittoria,in unarea di propriet del comune. Vi si radunava la genteammalata di una malattia contagiosa.Non si sicuri delletimologia del nome ma secondo alcunideriva dal nome dellisola veneziana Nazareth.Altri ritengono che possa derivare da Lazzaro che nel medioevoequivaleva al lebbroso.Botteghe chiuse, fabbriche deserte..: al centro della descrizionedella popolazione colpita dalla peste, si intravede la citt, masolamente rievocata con una descrizione restrittiva e sintetica edefinita da aggettivi che contestualizzano la situazione. 21. ITALIANO: PROMESSI SPOSICAPITOLO 33Renzo giunge al suo paese di origine, che si trova aduno stato di desolazione e degrado, causatodallepidemia di peste abbattuta sul villaggio.Dopo lincontro con Tonio e Don Abbondio, Renzo sidirige verso la sua vecchia abitazione e per stradascova la propria vigna incolta e deturpata, ricca disvariate piante selvatiche e ormai abbandonata a sestessa. Questo aspetto sottolinea le condizioni diabbandono a se stessi che si hanno nel periodopestilenziale, oltre a paragonare la societ dellepocaa questa vigna cos piena di erbe selvatiche, tuttedifferenti e alcune solo allapparenza migliori di quelloche ci sono realmente. 22. STORIA/GEOGRAFIA: PROMESSISPOSIIl Lario, pi comunemente lago di Como un lagolombardo naturale, originato da profonde escavazionifluviali durante la crisi di salinit del Mediterraneomodellato dalle ripetute glaciazioni pleistoceniche,ricadente nei territori di comuni appartenenti alle provincedi Como e Lecco. il terzo lago italiano come superficie con 145 km e ilprimo per sviluppo perimetrale con 170 km. il quintobacino pi profondo dEuropa con i suoi 410 metri dopo 4laghi norvegesi. Raggiunge una lunghezza di 46 km ed largo da 650 metri a 4,3 km. uno dei pi suggestivi paesaggi italiani, decantatonell800 dai maggiori poeti del Romanticismo, daAlessandro Manzoni a Stendhal, da George Gordon Byrona Franz Liszt. 23. SCIENZE NATURALI: LE ORIGINILa vita si originata circa 3.5 miliardi di anni facome cellula procariotica. Circa 1,5 miliardi dianni fa dalle forme di vita procariotiche si passati alle forme di vita eucarioticheunicellulari. Circa 750 milioni di anni fa si sonooriginati i primi organismi viventi che si sonoestinti, hanno un antenato comune che risale a3,5 miliardi di anni fa. La prima forma viventeche ha dato origine al pianeta la cellula. 24. SCIENZE NATURALI: ORGANISMIVIVENTIOgni organismo vivente un sistema aperto chescambia materia ed energia con lambiente esterno.Le modalit attraverso le quali gli organismi viventiscambiano materia ed energia con lambiente esternoconsentono di classificare gli organismi viventi in:Organismi viventi autotrofi o produttori: sonoorganismi viventi che utilizzano semplici molecolepresenti nellambiente e una fonte di energia come laradiazione solare per sintetizzare le molecole,carboidrati ad alto contenuto energetico; 25. SCIENZE NATURALI: ORGANISMIVIVENTIOrganismi viventi eterotrofi o consumatori: organismiviventi che non sono in grado di costruirsi da soli lemacromolecole, carboidrati, ad alto contenutoenergetico e quindi devono introdurle gi costruitedallambiente esterno, prodotte da altri organismiviventi. Gli organismi viventi sono tutti collegati tra diloro attraverso una rete di relazioni chiamata catenaalimentare o rete alimentare.Gli organismi viventi autotrofi, i produttori sono gliorganismi viventi che costituiscono lanellofondamentale della catena alimentare, solo loro sonoin grado di produrre molecole ad alto contenutoenergetico. 26. SCIENZE NATURALI:FOTOSINTESI CLOROFILLIANAGli organismi autotrofi principali sono ifotoautotrofi, sono in grado di compiere ilprocesso della fotosintesi clorofilliana.Reagenti iniziali Prodotti finali6CO2+6H2 O+ E(Sole) c6 H 1 2 O 6Il processo di fotosintesi clorofilliana consente diintrappolare, trasformare, lenergia radiante delSole in energia chimica di legame contenuta neilegami chimici che tengono uniti tra loro gli atominella molecola di glucosio. 27. Organismi viventi: componente bioticaAmbiente: componente abioticaUn sistema ecologico o ecosistema un insiemedi componenti biotiche (organismi viventi) eabiotiche (ambiente) caratterizzato da flussicontinui di energia e di materia. Cos come lecellule sono le unit strutturali e funzionali degliesseri viventi, gli ecosistemi sono le unit delmondo naturale. Affinch un ecosistema funzionidevono verificarsi queste tre condizioni:SCIENZE NATURALI: GLIORGANISMI E LAMBIENTE 28. 1. Lesistenza di una fonte di energia primaria cheattraverso i processi di fotosintesi, venga resadisponibile sotto forma di molecole complesse ,costruite a partire del carbonio presentenellatmosfera;2. La presenza di un flusso unidirezionale dienergia che si origini da organismi produttoriautotrofi (generalmente fotosintetici) e siaindirizzato verso i consumatori eterotrofi(organismi che si nutrono di autotrofi o altrieterotrofi);3. Negli ecosistemi lenergia fluisce mentre lamateria circola, passa dallambiente abiotico agliesseri viventi e poi di nuovo allambienteattraverso i cicli biogeochimici. 29. La biosfera una pellicola sottile composta daorganismi viventi ed avvolge la Terra.La biosfera formata da: Litosfera Atmosfera IdrosferaSCIENZE NATURALI: BIOSFERA 30. Il clima consente allambiente di avere diversitipi di ecosistemi o anche detti biomi.I bioma sono ambienti terrestri che sidifferenziano fra loro a seconda del tipo divegetazione presente.In ecologia si intende una classe o categoria dicomunit simili, non una localit. I confini deibiomi non sono cos netti come spessovengono raffigurati.SCIENZE NATURALI: GLIECOSISTEMI VARIANO IN BASEAL CLIMA 31. SCIENZE NATURALI: TIPI DIBIOMII biomi possono essere di 8 tipi differenti: Foreste delle zone temperate Taiga Foresta alpina Tundra dei pini artici Prateria delle zone temperate Savana o prateria tropicale Macchia mediterranea Deserto Foresta tropicale o pluviale 32. SCIENZE NATURALI: FORESTEDALLE ZONE TEMPERATEIl clima di questo bioma mediamente umido,temperato e senza grosse variazioni ditemperature stagionali. Le precipitazioni sonoomogenee e gli inverni sono miti. Lavegetazione tipica caratterizzata da piante adalto fusto ad esempio betulle, aceri, faggi, ecc...il suolo particolarmente sviluppato e presentaun ricco sottobosco 33. .La Taiga si sviluppa su terreni prevalentementeumidi ed ospita vaste zone umide, paludi etorbiere a sfagni , sicch per molti tratti essa sipresenta come un mosaico di foreste e torbiere.Il clima continentale secco e rigido.La vegetazione consiste nella maggioranza diconifere, che formano intere foreste, dispostenella fascia circolare circumpolare.SCIENZE NATURALI: TAIGA 34. SCIENZE NATURALI: FORESTEALPINEIl clima freddo e umido, gli inverni sono lunghie rigidi e le estati corte e tiepide. Sono moltopresenti precipitazioni nevose durantesoprattutto il periodo invernale.La vegetazione composta fondamentalmenteda conifere sempreverdi, che crescono lungo icorsi dacqua. La fauna principalmentecaratterizzata da orsi, scoiattoli e cervi. 35. Nella Tundra il clima freddo, con invernilunghi e rigidi. La Tundra si estende inmaggioranza nellemisfero settentrionale.La vegetazione quella tipica delle zoneartiche, cio composta da muschi, licheni escarsi arbusti.La Tundra composta addirittura da zonecaratterizzate da ghiacci perenni, in cui latemperatura media inferiore allo zero.SCIENZE NATURALI: TUNDRA DEIPINI ARTICI 36. Il clima temperato, caratterizzato da invernifreddi ed estati calde e molto secche.La presenza di fauna molto varia in questobioma e per la flora scarseggia la presenza dialberi. possibile trovare praterie a qualsiasi livello dilatitudine ci si trovi e solitamente provocatadai numerosi incendi, i pascoli degli animali odalle numerose precipitazioni.SCIENZE NATURALI: PRATERIADELLE ZONE TEMPERATE 37. SCIENZE NATURALI: SAVANALa scarsit delle precipitazioni fa si che sicreino le condizioni climatiche adatte per laformazione di questo bioma, che scarseggia diprecipitazioni ed un clima molto arido.La savana ha una vegetazione di prevalenzaerbosa, con arbusti e alberi abbastanzadistanziati fra loro.Molto spesso la presenza di questo bioma caratterizzato dallavvenimento di incendistagionali. 38. SCIENZE NATURALI: MACCHIAMEDITERRANEALa macchia mediterranea si pu dividere in: Macchia alta Macchia bassaGli inverni sono miti, mentre le estati sonocalde e aride. La vegetazione presente sulterritorio ha le caratteristiche di essere acrescita bassa, con fusti resistenti e foglierigide. costituita principalmente da sclerofille.La macchia mediterranea, come dal nome, siconcentra nelle zone mediterranee. 39. SCIENZE NATURALI: DESERTOIl clima molto arido e la scarsit diprecipitazioni notevole, insieme alla scarsitdi vegetazione. Lunica vegetazione presente inquesto bioma quella a basso tasso di umidit.La superficie pu essere di tipo ghiaioso,roccioso o sabbioso, comprendendo pianuresabbiose, altopiani, montagne o bacinicontornati da montagne.Il deserto un bioma in cui scarseggiano leforme di vita. 40. SCIENZE NATURALI: FORESTATROPICALE O PLUVIALEIl clima di questo bioma tropicale ecaratterizzato dallassenza di variazionistagionali, le precipitazioni sono moltoabbondanti. In questo bioma presente la pivaria biodiversit, con la presenza di varieforme di flora e fauna. Questo bioma siconcentra maggiormente nella zonaequatoriale. Il sottobosco scarso perchdifficilmente la luce del sole riesce araggiungere il suolo. 41. SCIENZE NATURALI: BIOMA DELLAGO DI COMOLa posizione geografica favorevole e il conseguenteclima mite ha permesso lo sviluppo sulle sponde delLago di una lussureggiante vegetazione e dalla presenzadi numerose variet di piante, arbusti e fiori chenormalmente crescono in regioni molto pi meridionali,addirittura di origine subtropicale.Nelle aree montuose si trovano numerose zoneboschive, dove facile imbattersi in foreste ad aghifogliee ammirare fiori anche rari come le genziane. Lemontagne, a parte sulle pendici si presentano comunquepiuttosto spoglie con esclusivamente estese zone di pratiadatti al pascolo. Nei parchi circostanti ai fiumi Lambro eAdda la vegetazione molto ricca e sono le foreste dilatifoglie, pioppi e querce a farla da padrone. 42. SCIENZE NATURALI: BIOMA DELLAGO DI COMODal punto di vista faunistico il Lago di Como presentauna grande variet di specie ittiche. Alcune tipiche delleacque dolci come la trota e il luccio altre un po menodiffuse come lalborella, il cavedano, gli agoni e il pescepersico.Numerose sono anche le specie di uccelli che popolanolarea lacustre, molte delle quali considerate specieprotette. Si possono osservare generalmente variespecie di anatre tuffatrici, anatre di superficie, cigni,cormorani e gabbiani e aironi.Le valli e le vette circostanti, invece, sono popolate dacinghiali, caprioli, volpi, lepri e cervi, mentre i cieli sonospesso sorvolati da falchi e poiane 43. DIRITTO: AGENDA 21Che cos AGENDA 21 LOCALE.AGENDA 21 LOCALEAgenda, in quantosi annotano le coseda fareLocale, in quantoviene definita in uncontesto circoscrittoattorno ad attori chevi operano21 il secolo chesi aperto e nelquale il documento,le azioni che lohanno generato eche ne deriveranno,produrranno i loroeffetti 44. Agenda 21 un documento programmatico di intenti ed obiettivi suambiente, economia e societ, firmato alla conferenza di Rio de Janeironel 1992 da 198 Stati che si impegnano ad attuare azioni specifiche estrategie per favorire lo sviluppo sostenibile nel ventunesimo secolo.Al giorno doggi chiaro che il benessere delluomo non determinatosolo dalla quantit di beni che possiamo acquistare, ma anche dallaqualit.OBIETTIVI : Promuovere il dialogo tra cittadini, amministrazioni e organizzazionilocali. Definire gli scenari di sviluppo della comunit. Rilevare e comunicare i dati ambientali sul territorio. Svolgere attivit di monitoraggio dei risultati ottenuti. della vita checonduciamoDIRITTO: AGENDA 21 45. DIRITTO: AGENDA 21AGENDA 21 LOCALE miglioraCREMONAIl Comune di Cremona ha attivato il percorso di Agenda 21 gi nel 1999 con ladozionedella Carta di Aalborg, sottoscritta con ordine del giorno approvato dal Consigliocomunale del 15 Aprile 1999.Successivamente ha aderito alla Carta di Ferrara e pi recentemente, nel mese diOttobre del 2004, il documento "Aalborg +10 Ispirare il futuro", carta di impegni formulatadagli enti locali europei presenti alla 2a Conferenza di Aalborg del mese di Giugno 2004.I governi locali europei firmatari del documento condividono una visione comune per unfuturo urbano sostenibile delle proprie comunit locali e si impegnano a tradurre questavisione in obiettivi e azioni concrete a livello locale.Gi in precedenza, lattivit del Comune, stata orientata ad operare secondo modalit eprincipi di sostenibilit.Tra i risultati raggiunti al riguardo, si ricordano, tra laltro, la prosecuzione della rete diteleriscaldamento, il perfezionamento della rete integrata dei rifiuti, lavvio delleducazioneambientale nelle scuole e le campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sulleproblematiche relative alla tutela dellambiente.Nel mese di Ottobre 2004 il Comune di Cremona ha attivato il progetto Agenda 21 LocaleMigliora Cremona, con il quale ha ottenuto un co-finanziamento da parte del MinisterodellAmbiente per la promozione di progetti di attivazione di Agende 21 Locali delle cittitaliane. 46. Il percorso classico di Agenda 21 tradizionalmente si struttura in 3 fasi: sensibilizzazione e coinvolgimento degli attori locali; costituzione del Forum permanente; redazione del Rapporto sullo Stato dellAmbiente.Attraverso la realizzazione delle attivit previste dal progetto il Comuneintende continuare il proprio percorso verso lo sviluppo sostenibile.Ovviamente il percorso di Agenda 21 non si conclude con larealizzazione di queste tre fasi (previste per il mese di Aprile 2006), macontinuer con la definizione di un Piano dAzione che dovr individuare,con la condivisione pi ampia possibile, soluzioni e proposte in coerenzacon le criticit emerse dal Rapporto sullo Stato dellAmbiente.DIRITTO: AGENDA 21IL PERCORSO DELLA AGENDA 21 47. SPAGNOLO: ARGENTINALa Argentina es un Estado Sobrano. La Argentina esorganizada como rpublica representativa y federal y essituada en la America del Sur. Argentina tienes 23provincias y Buenos Aires, una ciudad autnoma. Lacapital de Argentina es Buenos Aires.Argentina tiene tres zonas diferenciadas:-La zona central y norte, de llanuras-La zona sur, de mesetas-La zona oeste, montaosa.La Argentina tiene una gran variedad de climas. Aquellopredominante es el templado, hay tambien en el norte unclima subtropical y nel sud un subpolar. 48. SPAGNOLO: ARGENTINAEn el norte los veranos son muy clidos y hmedos y losinviernos son suaves y secos.El centro tiene veranos clidos con lluvias y tormentas yinviernos frescos.En el sud los veranos son clidos e inviernos fros congrandes nevadas.Las plantas subtropicales dominan el norte del pas, laArgentina tiene muchas variantes de albores, porejemplo: las dalbergias, los quebrachos, los palos derosa y los algorrobos. 49. SPAGNOLO: ARGENTINALas llanuras pampeanas tienen muchas cantidad dehumos. Hay tambien una gran pradera que se llamaPampa hmeda y tiene albores como el eucalipto y elsicmoro americano. Otros ejemplos de albores quetiene la Argentina son: el pino, el ciprs, el lerce, elciprs de la cordillera, el ciprs de las guaitecas, elhuililahun el lleuque, el mao hembra y la araucaria.En Argentina hay varios animales: grandes felinos comoel puma o el yaguaret, grandes canidos como el leon decrin o el oso de antejos, el tapir, los carpinchos, lospecaries, las nutrias gigantes, muchos serpientes, losdelfinos y las ballenas, los elefantes marinos, muchasvariedad de pjaros, los ciervos, los lobos, las vicuas,los armadillos y las tortugas. 50. SPAGNOLO: CASTILLA Y LEONCastilla y Len es una comunidad autnoma espaolacon estatus de comunidad histrica constituida en1983.Cuyo territorio se sita en la parte norte de la meseta dela pensola Ibrica y se corresponde mayoritariamentecon la parte espaola de la cuenca hidrogrfica delDuero. Castilla y Len limita al norte con el Principado deAsturia, Cantabria y el Pas Vasco, al este con La Rioja yAragn, al sur con Comunidad de Madrid, Castilla-LaMancha y Extremadura y al oeste con Galicia y Portugal.Consta de nueve provincias: vila, Burgos,Len, Palencia, Salamanca, Segovia, Soria, Valladolidy Zamora. Las capitales provinciales recaen en lasciudades homnimas a sus provincias correspondientes. 51. SPAGNOLO: CASTILLA Y LEONLa morfologa de Castilla y Len est formada, en sumayor parte, por la Meseta y un cinturn de relievesmontaosos. La Meseta es una altiplanicie, que tieneuna altitud media cercana a los 800 m, est cubierta pormateriales arcillosos depositados que han dado lugar aun paisaje seco y rido. Siguiendo la morfologa de lazona se pueden observar: al norte, las montaas de lasprovincias de Palencia y de Len con cumbres altas yespigadas y las montaas de la provincia de Burgos,dividas en dos partes por el desfiladero de Pancorbo, vade unin entre el Pas Vasco y Castilla.De stas, la partenorte pertenece a la cordillera Cantbrica y llega hasta laciudad de Burgos.La zona este-sureste, perteneciente alsistema Ibrico. En la parte noroeste se extienden lasmontaas de Zamora, con picos amesetados por laerosin. 52. SPAGNOLO: CASTILLA Y LEONAl este, en las montaas sorianas, se puede apreciar elsistema Ibrico, presidido por el Moncayo, su cumbrems alta. Separando la Meseta septentrional de lameridional, al sur, se levanta el Sistema Central dondese encuentran la Sierra de y la Sierra de Gredos en lamitad oeste y la Sierra de Guadarramay y la Sierra deAllyn en la mitad este.Castilla y Len tiene un climamediterrneo continentalizado con inviernos largos yfros, con temperaturas medias de entre 4 y 7 C enenero y veranos cortos y calurosos (medias de 19 a 22),pero con los tres o cuatro meses de aridez estivalcaractersticos del clima mediterrneo. La pluviosidad,con una media de 450-500 mm anuales, es escasa,acentundose en las tierras ms bajas. 53. INGLESE: CANALETTOCanaletto " Il Canal Grande Verso Rialto" (1723) 54. INGLESE: CANALETTOCanaletto was educated as a set designer in hisfathers studio, who took care of theatrical productions.Then the artist started having interest in painting,especially a corrent trend of 1600 called Vedutismo,which consists in painting various landscapes.Canaletto soon became one of the most famousartists, he worked mostly in Venice and London.His paintings were done with a technique called opticalchamber, which makes the painting look like a photo.It allowed to project the reflection of the landscape ona fixed flat surface, so the artist could follow the outlineof the picture reflexed on a paper. One of his mostfamous painting is called Il Canal Grande versoRialto (1723), which is still in Venice, CaRezzonico. 55. INGLESE: CANALETTOThis painting belongs to the collection of four sights ofVenice. The scene is rappresented as the viewerwatches it from the Balbi palace towards the directionof the bridge.The canal, in the foreground, runs to the vanishingpoint of the composition, along the banks thescenography is made of palaces one next to eachother. The ones on the left side are enlighted by thesun that reveals the degradAtion of the building, aswell as the small architectural particulars.Thanks to the use, from the scenographic technique,of two differents sources of light which take place onboth of the sides of the painting, the water of thelagoon is obscured by the palace Balbis shadow andthe ones of the Mocenigos houses, in the river bankwhos in front of them, on the opposite bank. 56. INGLESE: CANALETTOThanks to the use, from the scenographic technique,of two differents sources of light which take place onboth of the sides of the painting, the water of thelagoon is obscured by the palace Balbis shadow andthe ones of the Mocenigos houses, in the river bankwhos in front of them, on the opposite bank.The few static gondolas that are on the river, aredriven by small figures, who seem to be almost forcedto interpreTate the role the author gave them.The brilliant light blue colour of the sky in thebackground is enhaced by the light shade of theclouds, that occupy the upper part of the painting.bythe light shade of the clouds, that occupy the upperpart of the painting. 57. INGLESE: CANALETTOThe overall prevalence of brown tones and the use ofscenographic techniques for the distribution of lightplace this painting at the beginning of the third decadeand they belong to the time where the painter was stillyoung.The End.