Presentazione modulo 1

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1 MODULO 1 LE EMERGENZE DEL PIANETA TERRA

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MODULO 1

LE EMERGENZE DEL PIANETA TERRA

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SVILUPPO SOSTENIBILE

“Strategia di sviluppo tecnologico e industriale che tenga conto delle condizioni e delle compatibilità ambientali”.

(da vocabolario Treccani)

Lo sviluppo sostenibile combina la crescita economica, cioè l’aumento della produzione di beni e servizi, con il rispetto per l’ambiente e la tutela delle risorse naturali

armonizzazione tra economia, politica e ambiente

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Secondo un’altra definizione lo sviluppo sostenibile è:

“lo sviluppo che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”

da Brundtland Commission Report

Ciò implica che ogni generazione trasmetta a quella successiva almeno la stessa ricchezza pro capite che ha ereditato.

Ricchezza: capitale prodotto dall’uomo +capitale naturale +conoscenze, capacità, istituzioni.

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Non sempre lo sviluppo o la crescita del PIL di una nazione si accompagna ad un aumento di ricchezza pro capite.

Ad esempio secondo recenti statistiche della Banca Mondiale in India, dove è in corso una vertiginosa crescita economica, il PIL è aumentato ma la ricchezza pro capite è diminuita.

Ciò si è verificato perché l’aumento del capitale prodotto dall’uomo ed il miglioramento delle Istituzioni non ha compensato la forte perdita dovuta al degrado del capitale naturale.

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Sul nostro pianeta, tre dinamiche correlate

• demografica• economica (sviluppo dei paesi poveri)• ambientale (pressione antropica sulle risorse del pianeta

che va di pari passo con la crescita demografica e l’aumento del benessere)

pongono all’umanità problemi nuovi ed enormiche richiedono soluzioni mirate ed urgenti.

Se queste non saranno adeguate andremo incontro ad una catastrofe ecologica che abbasserà drasticamente il nostro standard di vita.

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Alcuni dati e notizie sulle emergenze del pianeta terra

popolazione mondiale

1960 3 miliardi2005 6 miliardi e mezzo2050 9,1 miliardi (previsione)

Trend: popolazione più numerosa, che cresce più lentamente, più urbanizzata e più

anziana

Dall’anno 2000: n° anziani superiore a quello dei giovani

1. Boom demografico

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2. Povertà

Attualmente, nonostante le sacche di povertà estrema vadano riducendosi:

• un essere umano su sei vive con meno di un dollaro al giorno

• ogni giorno più di 20000 persone muoiono a causa della mancanza di cibo, acqua potabile, medicine o altre necessità essenziali

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3. Riduzione della biodiversità

Il tasso di estinzione di piante ed animali (che è un processo irreversibile) è molto più elevato di quello naturale, arrivando in alcuni casi ad essere 1000 volte superiore a quello di riferimento.

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4. Effetto serra

L’atmosfera può sopportare solo una certa quantità di anidride carbonica prima che il clima “impazzisca”.

L’attuale produzione energetica si basa soprattutto sull’uso di combustibili fossili (petrolio e gas naturale) che sono i principali responsabili delle emissioni di CO2 nell’aria; la velocità di emissione di CO2 è oggi tripla rispetto a quella di assorbimento da parte degli oceani e della terra.

Per evitare conseguenze catastrofiche sul clima, nell’aria la concentrazione di CO2 non deve superare la soglia di 450 parti per milione (ppm). Attualmente siamo già a 377 ppm.

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5. Scarsità di risorse idriche per l’agricoltura nei paesi poveri

Il 70% dell’acqua utilizzata dall’uomo è destinata all’agricoltura.

Per un raccolto di un chilo di cereali ne occorrono quasi 1000 litri.

L’acqua si è rivelata un fattore determinante per l’aumento della produzione agricola e per la lotta alla povertà; la prospettiva è inquietante se si considera l’esplosione demografica nei paesi più poveri del pianeta.

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6. Il divario nella salute tra ricchi e poveri

Fino ad alcuni anni fa nei paesi industrializzati erano diffuse malattie croniche come il diabete e le malattie cardiovascolari, legate al benessere ed allo stile di vita, mentre i paesi poveri erano flagellati dalle malattie infettive.

Oggi, con l’eccezione dell’Africa subsahariana, questa separazione non è più così netta. Cina e India devono ad esempio far fronte a problemi sanitari simili ai nostri e le malattie infettive possono scavalcare i confini e diffondersi nel globo alla velocità di un jet (SARS, aviaria, ecc.)

Il divario nella salute tra ricchi e poveri rimane profondo all’interno degli stessi stati.

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7. Sviluppo di un’economia sostenibile

L’economia è un sottosistema della biosfera finita che la sostiene. Se l’economia intacca una quota troppo elevata dell’ecosistema circostante si inizia a sacrificare un capitale naturale (risorse ambientali, alimentari, minerali e combustibili fossili), che ha un valore superiore, a favore del capitale generato (infrastrutture e beni di consumo).

crescita “antieconomica”

ottusa nel breve periodoinsostenibile nel lungo periodo

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L’uomo sta consumando ad un ritmo vertiginoso le risorse finite della biosfera

Le Scienze – Novembre 2005

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Le Scienze – Novembre 2005

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Un piano d’azione per il XXI secolo

1. Capire i cambiamenti2. Raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio3. Conservare gli habitat4. Ridurre il consumo di combustibili fossili sviluppando

fonti energetiche rinnovabili5. Dare irrigazione a basso costo agli agricoltori con

tecnologie tipo l’irrigazione a goccia, pompe manuali ecc.

6. Rafforzare i sistemi sanitari7. Prepararsi ad una crescita economica più lenta8. Stabilire le priorità in modo più razionale

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Obiettivi di sviluppo del millennio(stabiliti dall’ONU per ridurre radicalmente la povertà entro il 2015).

1. Debellare la povertà estrema e la fame2. Raggiungere l’istruzione primaria universale3. Promuovere la parità dei sessi e dare più potere alle donne4. Ridurre la mortalità infantile5. Assistenza alla maternità6. Combattere AIDS, malaria & co.7. Garantire la sostenibilità ambientale8. Costruire una partnership globale per lo sviluppo.