Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video...

14
Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: “STORIA DELLA GRAPPA E DEI DISTILLATI” I Mazzetti d’Altavilla Biografia di Claudia Mazzetti La distilleria di Rosignano: Libro: “Cento anni di ricordi” Video della visita alla Distilleria di Rosignano L’intervista. Storia delle bottiglie. Storia delle etichette. I MAZZETTI D’ALTAVILLA – Distillatori dal 1846 La Famiglia Mazzetti iniziò la propria attività distillatoria nel lontano 1846, nel cuore del Monferrato, ad opera di Filippo Mazzetti. L’amore per la grappa, come ricorda Claudia Mazzetti, le è stato inculcato dalla nonna paterna:”… era riuscita a trasmettermi la stessa grande passione che lei coltivava a suo tempo da anni e che sicuramente le derivava da quanto appreso dal nonno, suo marito Felice Mazzetti, che la considerava la sua 'Musa Ispiratrice' . Agli inizi di settembre di tanti anni fa, ricordo che in distilleria arrivavano i carretti carichi di vinaccia e sia io che i miei fratelli, che avremmo voluto fuggire da quel 'profumo' poco gradevole per i nostri teneri nasi, eravamo affascinati dai racconti della nonna che ci intratteneva spiegandoci cosa sarebbe diventata quella materia prima solida, quale magia avrebbe trasformato quelle buccette di color violaceo in liquido prezioso e cristallino! La Grappa per me, nonostante le varie tendenze del momento, è e rimane quella giovane, soltanto lasciata riposare qualche mese in acciaio, di colore cristallino (come ci spiegava la nonna appunto), profumata ma 'vera': una buona grappa di Barbera, per esempio, nonchè una particolare Grappa di Ruchè, vitigno quasi sconosciuto, autoctono di una ristrettissima zona del Basso Monferrato, a due passi da Altavilla, la nostra sede, dal forte e tipico profumo di violetta”. Giunta ormai alla sesta generazione - rappresentata dai fratelli Cesare, Claudia, Nicoletta e Giorgio che operano in prima fila nella gestione e conduzione aziendale - questa famiglia di grappaioli si è distinta sul Mercato soprattutto per l'elevato standard qualitativo delle proprie grappe, che, importante ricordarlo, derivano dalla distillazione di soli vitigni piemontesi, nonchè per il packaging ricercato, sia nelle grappe cosiddette 'da consumo' che per quanto concerne le 'bottiglie speciali', tra le quali ricordiamo anche i veri capolavori di arte vetraria dei Maestri Soffiatori e l'accordo in esclusiva con la famosa azienda austriaca Swarovski che concede i propri preziosi cristalli per la realizzazione - in abbinamento ai pregiati distillati - di eleganti Collezioni che si rinnovano ogni anno. La qualità dei prodotti è stata riconosciuta nel tempo sia a livello nazionale che internazionale, proprio in virtù dei numerosi premi vinti e riconoscimenti ottenuti (Alambicco d'Oro - premio vinto senza interruzione di continuità dal 1987 ad oggi; unico 'Oro' assegnato a un prodotto italiano durante il concorso 'Les Olympiades du Vin' a Bordeaux durante Vinexpo nel 2001 aggiudicato alla Grappa di Nebbiolo da Barolo; Riconoscimento della autorevole rivista americana The Wine Enthusiast che ha incluso la nostra Grappa di Nebbiolo da Barolo tra i migliori distillati di tutti i tempi; etc, etc....).

Transcript of Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video...

Page 1: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: “STORIA DELLA GRAPPA E DEI DISTILLATI” I Mazzetti d’Altavilla Biografia di Claudia Mazzetti La distilleria di Rosignano: Libro: “Cento anni di ricordi” Video della visita alla Distilleria di Rosignano L’intervista. Storia delle bottiglie. Storia delle etichette. I MAZZETTI D’ALTAVILLA – Distillatori dal 1846 La Famiglia Mazzetti iniziò la propria attività distillatoria nel lontano 1846, nel cuore del Monferrato, ad opera di Filippo Mazzetti. L’amore per la grappa, come ricorda Claudia Mazzetti, le è stato inculcato dalla nonna paterna:”… era riuscita a trasmettermi la stessa grande passione che lei coltivava a suo tempo da anni e che sicuramente le derivava da quanto appreso dal nonno, suo marito Felice Mazzetti, che la considerava la sua 'Musa Ispiratrice' . Agli inizi di settembre di tanti anni fa, ricordo che in distilleria arrivavano i carretti carichi di vinaccia e sia io che i miei fratelli, che avremmo voluto fuggire da quel 'profumo' poco gradevole per i nostri teneri nasi, eravamo affascinati dai racconti della nonna che ci intratteneva spiegandoci cosa sarebbe diventata quella materia prima solida, quale magia avrebbe trasformato quelle buccette di color violaceo in liquido prezioso e cristallino! La Grappa per me, nonostante le varie tendenze del momento, è e rimane quella giovane, soltanto lasciata riposare qualche mese in acciaio, di colore cristallino (come ci spiegava la nonna appunto), profumata ma 'vera': una buona grappa di Barbera, per esempio, nonchè una particolare Grappa di Ruchè, vitigno quasi sconosciuto, autoctono di una ristrettissima zona del Basso Monferrato, a due passi da Altavilla, la nostra sede, dal forte e tipico profumo di violetta”. Giunta ormai alla sesta generazione - rappresentata dai fratelli Cesare, Claudia, Nicoletta e Giorgio che operano in prima fila nella gestione e conduzione aziendale - questa famiglia di grappaioli si è distinta sul Mercato soprattutto per l'elevato standard qualitativo delle proprie grappe, che, importante ricordarlo, derivano dalla distillazione di soli vitigni piemontesi, nonchè per il packaging ricercato, sia nelle grappe cosiddette 'da consumo' che per quanto concerne le 'bottiglie speciali', tra le quali ricordiamo anche i veri capolavori di arte vetraria dei Maestri Soffiatori e l'accordo in esclusiva con la famosa azienda austriaca Swarovski che concede i propri preziosi cristalli per la realizzazione - in abbinamento ai pregiati distillati - di eleganti Collezioni che si rinnovano ogni anno. La qualità dei prodotti è stata riconosciuta nel tempo sia a livello nazionale che internazionale, proprio in virtù dei numerosi premi vinti e riconoscimenti ottenuti (Alambicco d'Oro - premio vinto senza interruzione di continuità dal 1987 ad oggi; unico 'Oro' assegnato a un prodotto italiano durante il concorso 'Les Olympiades du Vin' a Bordeaux durante Vinexpo nel 2001 aggiudicato alla Grappa di Nebbiolo da Barolo; Riconoscimento della autorevole rivista americana The Wine Enthusiast che ha incluso la nostra Grappa di Nebbiolo da Barolo tra i migliori distillati di tutti i tempi; etc, etc....).

Page 2: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

La grande passione con la quale distillano le grappe da 160 anni ha sicuramente contraddistinto questa famiglia sul mercato e l’ ha premiata. Altrettanta passione riversano sulla promozione e valorizzazione del Territorio, che da 160 anni 'pazientemente' li ospita, realizzando eventi culturali quali 'Il Teatro in Distilleria', giunto nel settembre di quest'anno alla sua quinta edizione consecutiva e che ogni anno riscuote enorme successo di pubblico e di critica; concerti in cantina con alcune prime parti dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai; e sempre fanno da cornice a queste manifestazioni mostre pittoriche, fotografiche, scultoree. Ospite illustre nell’autunno del 2004, Louis Sepulveda, scrittore cileno di fama mondiale, che ammaliato dalla magia delle nostre colline e dai sapori r odori intensi dei distillati ha iniziato una collaborazione che culminerà nella stesura di un racconto breve. L’ inaugurazione della restaurata cappella votiva di Famiglia risalente al 1808 è stato l’ultimo evento importante,che ha restituito un prezioso gioiello architettonico non solo al paese di Altavilla, bensì a tutto il Monferrato. E tanto ancora sicuramente riusciranno a realizzare...

LA STORIA DI CLAUDIA MAZZETTI

La persona • Breve biografia Claudia Mazzetti, nasce a Milano il 10 ottobre 1967, consegue il diploma di maturità linguistica al Liceo Linguistico Marcelline di Milano. Sposata, 3 figlie (Sonia, 15 – Daniela, 14 – Elena, 13 anni), riveste la carica di Responsabile Marketing e Comunicazione. Terminata la maturità, si è inserita velocemente nel mondo del lavoro in quanto nell’ azienda di papà (Flambar, ora Divisione della Mazzetti d’Altavilla) si era liberato un posto nell’ufficio commerciale che andava immediatamente rimpiazzato. ‘Catapultata’ tra listini, proposte di commissione, telefonate, fatture, aliquote IVA, etc...a fare la ‘gavetta’ fino a che, appassionata sempre più del suo lavoro e desiderosa di raccontarlo al maggior numero di persone possibile, ha cercato di maturare un’esperienza ‘home-made’ nel campo della comunicazione e nella ricerca approfondita di leve di marketing nuove per il settore, che si sono infatti rivelate vincenti, riscuotendo grande interesse di critica e pubblico.

Page 3: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

Claudia Mazzetti entra così a far parte di quella schiera di produttori ‘seri’ e ‘appassionati’, con 160 anni di tradizione e di esperienza alle spalle, che guarda comunque avanti senza dimenticare il proprio passato, le proprie origini, la propria storia, con grande attenzione al Territorio e grande rispetto nei confronti dei suoi prodotti. Doti che le appartengono sono sicuramente la passione, la pazienza, una notevole apertura mentale a tutto ciò che può essere innovativo, ma sempre nel rispetto della tradizione, la disponibilità verso collaboratori e clienti, la prontezza di spirito, e non solo, nel sapere gestire le più svariate situazioni che si presentano ogni giorno, buone capacità organizzative e gestionali. Caratterialmente le piacciono le persone che sorridono, gioiose, disponibili, che lasciano trasparire la ‘voglia di vivere e di fare’, che capiscono subito la filosofia aziendale e sembrano entrarne immediatamente in sintonia, anche già solo durante il primo colloquio. Fondamentale per lei è l’aspetto umano e il rapporto schietto e diretto con il personale, che sa c che può sempre contare su un aiuto.... Insieme ai suoi fratelli, rappresenta la SESTA GENERAZIONE di questa Famiglia di Grappaioli: il suo sogno nel cassetto.....è quello di riuscire a crescere la settima generazione (una sorella ha 5 figli, un fratello ne ha 2, un’altra sorella 1 e lei 3...ce ne sarà almeno 1 che avrà voglia di seguire le impronte di famiglia, no...???), con la stessa passione del padre e dei nonni ... DISTILLERIA DI ROSIGNANO E CELLAMONTE L’intervista alla Sig.Silvana Coppo Orecchia, presidente della Cooperativa di Rosignano-Cellamonte

Quanti anni fa ha assunto la guida della distilleria e con quali compiti? Ho assunto la guida della distilleria nove anni fa. Non ho avuto compiti particolari,c’era molto da fare in ogni ambito ed io mi dovevo occupare di tutto.

Quali problemi ha dovuto affrontare nel momento in cui ha rilevato l’azienda? Mi sono trovata ad affrontare moltissimi problemi dal momento che per 20

anni in questa struttura non era stato fatto nulla: impianto elettrico, serramenti, intonaci cadenti…. Un’ po’ alla volta tutto è stato rimesso in ordine. Quali cambiamenti ha introdotto? E’ stato ristrutturato l’intero edificio cercando di conservare la fisionomia caratteristica della distilleria. Mi sono preoccupata di conservare ciò che di antico era recuperabile e do scegliere colori e pavimenti che non stonassero con il preesistente. Ad esempio per le pareti è stato scelto il colore rosa che si intona con il mattone e il verde che è riposante.

Page 4: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

Ha trovato collaborazione a livello locale? Di che tipo? Relativamente e solo in parte perché molte leggi e molta burocrazia complicano il lavoro. Mi sono rivolta ad enti che si sono assunti la responsabilità di alleggerire le pratiche. Ha avuto difficoltà in quanto donna a ricoprire questo ruolo in un settore prevalentemente maschile? In quanto donna ho incontrato molte difficoltà, prima di tutto perché nella nostra zona nessuna donna si era mai occupata di questo settore, in molti pensavano che dopo due mesi avrei lasciato, invece, con la politica dei piccoli passi, poco alla volta mi sono conquistata la fiducia del mondo maschile ed il mio ruolo oggi è molto rispettato: le donne hanno una capacità di mediazione superiore a quella maschile. L’azienda ha subito nel tempo un’evoluzione eno-gastronomica: perché? Siccome la distilleria è un edificio molto grande, con tanti locali che per anni sono stati in disuso, ho pensato al modo di recuperarli e di valorizzarli, creando un ristorante e successivamente, al piano superiore, ristrutturando ambienti che ora sono diventati camere per ospiti e per turisti. La sua azienda ha attenta alle iniziative nazionali di produzione dei distillati? Partecipa a manifestazioni del settore? Per la verità non partecipiamo molto alle fiere e alle esposizioni, se non a VINITALY a Verona, dal momento che è una fiera mondiale dove si degustavano vini provenienti da ogni parte del mondo. E’ soddisfatta dei risultati raggiunti finora dalla sua azienda? Sono abbastanza soddisfatta dei risultati raggiunti; si potrebbe fare di meglio, ma il momento economico attuale non consente di ipotizzare ampliamenti. Sono comunque compiaciuta di ciò che sono riuscita a realizzare finora. Mi soddisfa tutto il lavoro di restauro effettuato e mi fa piacere aver stabilito con i clienti, ma, ad esempio, anche con la Guardia di Finanza, dei rapporti di familiarità. La mia filosofia di amministratrice non è solo quella di vendere, ma soprattutto di accontentare i clienti e capisco di esserci riuscita quando ritornano oppure quando alcuni di loro, dopo aver trascorso un certo periodo nel nostro albergo, dicono di sentirsi come a casa. Questo mi lusinga molto. Ha altri progetti per il futuro? Ho molti progetti nel cassetto, ad esempio, allestire una serie di negozietti all’interno del cortile per vendere prodotti tipici di nostra produzione (brandy e il vino chinato) oppure prodotti della zona.

Page 5: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

Conosce qualche aneddoto legato alla storia della distilleria da raccontarci? Più che aneddoti, vi posso raccontare un episodio: qualche tempo fa è venuto in visita da noi un signore di ben 90 anni, che aveva lavorato in distilleria da bambino. Ritornato dopo moltissimi anni, ricordava ancora tutti i particolari del lavoro svolto. Si è commosso quando gli abbiamo donato una bottiglia di grappa e la copia del libro “Cento anni di ricordi”. E’ mancato qualche mese dopo.

Le bottiglie sono diventate nel tempo oggetti di collezionismo? Alcune bottiglie sono oggetto di collezionismo, in particolare, le prime bottiglie erano addirittura numerate ed ancora esemplari che risalgono al 1908.

La sua azienda è attenta alle iniziative nazionali di produzione di distillati? La mia azienda partecipa, come già precedentemente accennato, a manifestazioni di settore a livello locale.

Che ruolo ritiene ricopra la distilleria nel panorama produttivo locale?

La distilleria ha una bellissima storia che altre non hanno e che rappresenta comunque una realtà ancora oggi nella nostra zona. Oggi la grappa risulta tra gli alcolici più bevuti ed è quello che non ha risentito della crisi che ha colpito il settore. Il numero di addetti è al momento di uno, ma nel passato, quando la produzione di vinacce era maggiore, il numero degli addetti era di sei unità e spesso lavoravano turnando anche di notte. Questa attività non richiede particolari competenze, per cui chiunque potrebbe farlo. I giovani sono sollecitati sia ad essere sempre più attenti ai danni legati all’ inquinamento sia ad adottare stili di vita che preservino il più possibile il pianeta. L’attività legata alla distilleria come si pone di fronte a questa problematica? Potrebbe essere abbastanza inquinante per quanto riguarda gli scarti, che un tempo venivano usati come concime nei campi. Oggi la legge prevede che questi scarti debbano essere eliminati tramite apposite discariche. Il consumo degli alcolici è controindicato per i giovani e comunque deve essere sempre moderato. Oltre al consumo tradizionale, come vengono usati i distillati?

A livello gastronomico la grappa viene usata in pasticceria, nei cioccolatini alla crema e in altre specialità. Ha qualche ricetta che richiede la grappa tra i suoi ingredienti? Conosco il semifreddo alla grappa e il coniglio alla grappa.

Page 6: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

L’ INTERVISTA Risponde Claudia Mazzetti L’azienda • Presentazione dell’azienda: produzione e sue principali destinazioni, fatturato, export Quali sono i paesi dove esportate? Quali sono i vostri clienti?

- Il ‘core-business’ della nostra produzione è la Grappa di qualità, ovvero 14 grappe di singolo vitigno – tutte derivanti da vitigni piemontesi -, le grappe barricate, invecchiate e una stravecchia, oltre ai Distillati d’uva di cui uno anche barricato, produciamo anche grappa in bottiglie particolari e da regalo, nonché Frutta al Liquore con il prestigioso marchio FLAMBAR . Distribuiamo il 90% del prodotto in Italia, nel segmento Ho.Re.Ca e nel dettaglio specializzato (Bar, Gelaterie, Pasticcerie, Enoteche, Gastronomie, Negozi specializzati...) oltre che in Gdo e Do (con linee di prodotto e brand diverso: Antica Grapperia)

Esportiamo il 10% circa in Germania, Spagna, Portogallo, Francia, Usa, Russia, ed altri Paesi • Quanti dipendenti avete? In stagione il nostro organico raggiunge l’ottantina di unità • Qual è stato il vostro atteggiamento nei confronti della certificazione? (se ne esiste una) La domanda di certificazione per le aziende del nostro settore, al di là delle procedure HACCP obbligatorie, è sempre stata marginale. Ciononostante, la nostra azienda ha implementato sistemi automatici di tracciabilità, particolarmente apprezzati dai clienti stranieri. In aggiunta, facciamo parte dell’ Istituto Grappa Piemonte, che proprio recentemente sta elaborando un disciplinare produttivo per garantire la originalità e la qualità dei prodotti delle Distillerie associate, e che sfocerà in una certificazione volontaria di prodotto. • Quale deve essere la missione di un’azienda come la vostra? Puntare il tutto per tutto sulla Qualità, nel massimo rispetto della Tradizione, dei ‘Terroir’ di provenienza della materia prima (Vinacce e mosti, questi ultimi per la produzione di distillati d’uva) e continuando in quell’opera di ingentilimento di un prodotto grezzo, retaggio contadino legato al freddo e alla fame, ma che ultimamente si è trasformato in prezioso distillato salottiero. • Quali sono oggi le chiavi del successo di un’azienda che opera nel vostro. comparto? Produrre mantenendo costante il livello qualitativo del prodotto finale, senza voler a tutti i costi soddisfare la richiesta producendo grosse quantità a discapito della qualità. Inoltre importante è riuscire a incrementare la conoscenza e cultura di questo prodotto, anche con strategie di marketing innovative, quali quella culturale che noi attuiamo ormai da alcuni anni a questa parte, per esempio organizzando e realizzando pièces teatrali all’interno della nostra distilleria e ospitando mostre pittoriche, scultoree e fotografiche. • Qual è il contributo più significativo che ritenete di aver dato al settore? Quello di aver aiutato ad innalzare il livello di un prodotto rude e aggressivo qual era la Grappa di qualche decina di anni fa, assolutamente ‘maschia’ e inavvicinabile per esempio dall’ ”altra metà del Cielo”, distillando vinacce freschissime, poco pressate e in periodi brevi – entro la fine dell’anno di riferimento – e quindi di averle regalato anche un “vestito” nuovo, adatto a un prodotto di alta classe qual era diventato questo prezioso distillato, investendo nella ricerca di packaging innovativi, curati nei minimi particolari, addirittura disegnando le nostre bottiglie e facendole soffiare a bocca dai Maestri Soffiatori di Vetro.

Page 7: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

• Quale apporto avete dato alla soluzione dei problemi di carattere ecologico-ambientale? La distillazione a vapore, specie se di piccole quantità come la nostra, di per sé non apporta particolari inconvenienti ambientali. Diverso è il discorso del riutilizzo dei sottoprodotti della distillazione: infatti le vinacce possono essere essiccate per poi essere bruciate nella produzione di vapore, e si possono ottenere derivati dell’acido tartarico mediante l’utilizzo di acido solforico ed altri composti chimici. Tutte queste pratiche, che da una parte abbassano notevolmente i costi di produzione, dall’altra creano gravi inconvenienti ambientali: la nostra azienda da moltissimi anni ha rinunciato a qualsiasi sfruttamento dei sottoprodotti, proprio in nome della conservazione dell’ambiente. Il settore • Qual è lo stato di salute del settore, come vede il suo futuro? La Grappa si conferma come il distillato che ha fatto registrare le migliori performances sul mercato nazionale, con un’apprezzabile crescita rispetto agli anni precedenti, anche se ancora oggi la Grappa è un prodotto italiano che in larga parte si vende solo in Italia (anche perché molti Paesi esteri hanno propri distillati ‘di bandiera’, che hanno consumi fortemente localizzati). Nel futuro, se i produttori riusciranno ad unirsi nel sostegno e nella promozione del prodotto (le forze infatti sono molto frazionate, e piccole rispetto alle multinazionali degli spirits, per cui è proprio vero che in questo caso l’unione fa la forza..) credo che potremo ottenere ulteriori benefici e miglioramenti, non solo economici ma anche qualitativi. • Quali sono i problemi più importanti e ricorrenti? La varietà di produzioni esistente, e la differenza tra gli impianti produttivi consente di ottenere grappe con caratteristiche organolettiche – e costi - estremamente differenti, che possono creare qualche disorientamento nel consumatore. La preponderanza della GDO nel settore commerciale tende purtroppo a selezionare i fornitori, e le marche trattate, principalmente sulla base del prezzo e delle condizioni commerciali, piuttosto che sulla qualità, lasciando la promozione dei prodotti di classe appannaggio di un numero ristretto di negozi specializzati e di ristoratori di qualità. Il frazionamento del mercato di riferimento crea richieste di volumi limitati, che creano problemi logistici e anche finanziari non indifferenti: si pensi per esempio ai ritardi di pagamento che purtroppo si registrano numerosi, e che incidono pesantemente sulle distillerie, le quali sono chiamate a pagare le elevatissime accise (imposte di fabbricazione sull’alcol) nel momento in cui spediscono il prodotto, e quindi con molto anticipo rispetto al ricevimento del pagamento delle merci. • Da un confronto con gli altri paesi tecnologicamente più avanzati secondo lei come esce il nostro Paese? Ritiene che abbiamo più cose da imparare o da insegnare? Il nostro settore è tradizionale, e la tecnologia – fatti salvi i casi di utilizzo ottimale delle fonti energetiche – non ha particolari incidenze sulle nostre economie. Parlando invece in generale, ritengo che l’Italia abbia numerosi punti di forza, basati sulla intelligenza, flessibilità e spesso genialità del nostro popolo rispetto a molti altri Paesi, tuttavia una gestione assolutamente inefficace dei sistemi (a partire da quelli governativi) ci penalizza oltremodo. • Vede in futuro nuovi mercati di sbocco per il vs. comparto? Abbiamo ampie aree geografiche estere nelle quali la Grappa non è conosciuta, che necessitano di essere pionierizzate, magari con la complicità della cucina e della ristorazione italiana, che per prodotti come vino e grappa è uno strumento promozionale efficacissimo. La Comunità Europea sta

Page 8: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

riconoscendoci una protezione della denominazione ‘grappa’ che sarà di estrema utilità, se proseguiremo in questo obiettivo di ‘esportare’ la cultura del nostro prodotto, senza timore di imitazioni locali. La concorrenza • Come descriverebbe invece il rapporto con la concorrenza? Esiste un Istituto di tutela del prodotto Grappa (Istituto Nazionale Grappa, ora presieduto da mio fratello Cesare Mazzetti) al quale la quasi totalità dei distillatori in Italia sono associati, e quindi ci si impegna tutti per lo stesso fine, ovvero quello di promuovere e controllare il prodotto, e di controllare l’etica di chi lo produce. Esistono circa 130 distillerie in Italia, ognuna caratterizzata da impianti e tecnologie specifiche, spesso artigianali, che offrono un eccezionale panorama qualitativo, quindi c’è posto per tutti. • Quali sono le principali difficoltà che incontrate? • Si fanno ancora le guerre a colpi di …sconti?? Le nostre difficoltà (se così vogliamo chiamarle…) sono quelle di avere abbastanza prodotto per fare fronte alla domanda… Distilliamo infatti in alambicchi discontinui a vapore diretto e a bagnomaria – con tempi di distillazione più lunghi e quantitativi relativamente piccoli - e non abbiamo la forza produttiva di alcuni produttori che utilizzano alambicchi in continuo e disalcolatori. La nostra produzione è quindi limitata, e non punta sul prezzo, bensì unicamente sulla qualità. Non possiamo certamente parlare, nel nostro caso, di guerre a colpi di sconti, tanto che ogni tanto ci capita di trovare chi ci offra di pagare più del prezzo di listino, pur di accaparrarsi partite pregiate dei nostri prodotti. Poi, purtroppo, a scaffale, comunque, si trova di tutto, a partire dai primi prezzi alle offerte che lasciano pensare.... I clienti • Quali caratteristiche ha il suo rapporto con i clienti? Il rapporto con la Clientela è particolarmente curato e seguito direttamente su tutto il Territorio Nazionale tramite la nostra Rete Vendita composta da circa 90 agenti che visitano i Clienti periodicamente e ne attivano sempre di nuovi. Un Key Account nazionale invece segue la Gdo, mentre l’export viene seguito direttamente dal responsabile Export, Simone Zenoni. Fidelizzare i Clienti è una delle imprese più difficili oggigiorno: ecco perché ogni anno, da 12 consecutivi, invitiamo i nostri clienti a partecipare al concorso ‘La Vetrina Più Bella dell’Anno’, ovvero ad allestire nel periodo natalizio le proprie vetrine con i nostri prodotti in maniera accattivante, a fotografarle e ad inviarci le stesse foto in azienda dove, una volta selezionate, vengono premiate – una per provincia – e i vincitori vengono invitati in azienda per trascorrere una giornata, solitamente in ottobre dell’anno successivo, vengono premiati e viene estratto un meraviglioso viaggio di una settimana per due persone. In più, si aggiungano le varie visite dei tanti Clienti che, a loro piacimento, nel periodo della campagna distillatoria o in altri, vengono a trovarci in azienda per una visita culturale di accrescimento della conoscenza di questo meraviglioso prodotto tipicamente italiano. • Quali sono le principali richieste ed esigenze della clientela? Ovviamente il Cliente vuol essere seguito, assecondato e ...mai sentirsi abbandonato al caso...! Con noi è impossibile che si senta ‘un numero’, cosa che lo infastidirebbe non poco. Ad ogni singola esigenza cerchiamo di rispondere prontamente e le nostre collaboratrici in questo sono fantastiche e sanno come trattare anche i Clienti più esigenti. Organizziamo spesso seminari informativi, diretti sia ai nostri clienti (professionisti della ristorazione) sia ai loro stessi clienti, per fare capire le differenze tra le grappe, il loro metodo di assaggio e le loro peculiarità.

Page 9: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

STORIA DELLE BOTTIGLIE DELLA “MAZZETTI D’ALTAVILLA” L’azienda Mazzetti, pur nel rispetto della tradizione, non si è limitata a conservare forme ed immagini da tempo note al grande pubblico, ma ha voluto andare oltre, creando una stabile collaborazione con la nota ditta Swarosvky. Il distillato ha cosi realizzato una fusione ideale con la trasparenza del cristallo, solleticando il desiderio di molti collezionisti dal palato e dal gusto raffinati. Molte sono le confezioni artistiche in cristallo di Bohemia, che danno un tocco di eleganza e di prestigio alle preziose grappe di barbera, di moscato, di dolcetto, di malvasia, di cortese, di arneis, di grignolino e di pigato. I distillati di pera e di ciliegia hanno incontrato la maestria dei soffiatori di vetro veneziani. L’eleganza, la raffinatezza e la passione permettono a questi capolavori di celebrare momenti speciali, rendendoli esclusivi ed indimenticabili. Particolarmente interessante è la storia di una bottiglia: la bottiglia storica della Distilleria: si tratta della famosa Graspanera, liquore tonico digestivo. Nel corso dell’evoluzione degli stili e del gusto, ha saputo sempre essere fedele a se stessa e non ha perso la genuinità tipica della terra monferrina.

Page 10: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,
Page 11: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,
Page 12: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,
Page 13: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,

STORIA DELLE ETICHETTE DELLA DISTILLERIA COOPERATIVA ROSIGNANO CELLAMONTE

Nel rispetto della tradizione a cui l’azienda si è sempre ispirata, l’evoluzione dell’immagine legata alla forma delle bottiglie e delle etichette non ha subito variazioni rilevanti negli anni al fine di conservare l’identità originaria del prodotto. A testimoniare ciò ecco una carrellata di etichette identiche nel soggetto e nella dicitura, ma contraddistinte le une dalle altre dalle dimensioni e dal colore della cornice. Il colore rosso identifica la grappa dal contenuto alcoolico più basso, il colore blu indica una gradazione media, mentre i colori grigio e dorato sono utilizzati per le gradazioni più elevate.

Page 14: Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) · Presentazione moduli didattici( video introduttivo 1 e 2 ) 1° MODULO: ... una buona grappa di Barbera, per esempio,