Presentazione di PowerPoint · PPT file · Web view2016-12-06 · C’è così una distribuzione...
Transcript of Presentazione di PowerPoint · PPT file · Web view2016-12-06 · C’è così una distribuzione...
LrsquoAZIONE DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Carlo Petracca carlopetraccaliscianigroupcom
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALETraguardi di sviluppo delle competenze che rappresentano1Riferimenti ineludibili per lrsquoazione didattica-laquoEssi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa allo sviluppo integrale dellallievo2 Criteri per la valutazione delle competenze-Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese hellip3 Sono prescrittivi le scuole possono scegliere le modalitagrave di sviluppo -Le scuole hanno la libertagrave e la responsabilitagrave di organizzarsi e di scegliere litinerario piugrave opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOI In molti passaggi delle nuove Indicazioni si insiste sul
concetto di ldquoambiente di apprendimentordquo di ldquogestione della classerdquo di ldquocura educativardquo di coinvolgimento degli allievi nella relazione educativa
II Esistono due paragrafi specifici dedicati a questo aspetto uno per la scuola dellrsquoinfanzia e uno per il primo ciclo
III Lrsquoambiente di apprendimento oggi non coincide piugrave come nella concezione tradizionale con lo spazio fisico dellrsquoaula (banchi sedie cattedra lavagna ecc) in cui crsquoegrave un soggetto che trasmette conoscenze ed altri che le immagazzinano
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
IUn ambiente di apprendimento egrave un CONTESTO STRUTTURATO
intenzionalmente dal docente che comprende le attivitagrave pensate gli strumenti necessari le
relazioni sociali e affettive che diventa in poche parole UNO SPAZIO DI AZIONE DELLA
MENTE che puograve essere fisico e virtuale
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTODal momento in cui il costruttivismo ci dice
che il vero apprendimento egrave quello che lrsquoalunno si costruisce e non quello che
incamera come in una fotocopia (il messaggio dellrsquoinsegnante viene fotocopiato dalla mente dellrsquoalunno) non possiamo piugrave
fermarci allo spazio fisico (aula) ma prendere in considerazione tutti gli altri
fattori che intervengono in un processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali 1 Il costruttivismo sociale di Vygotskij- laquoLapprendimento piugrave efficace egrave quello che lrsquoalunno si costruisce
possibilmente insieme agli altri con lrsquoaiuto dellrsquoinsegnanteraquo2 Le relazioni di aiuto tutoring (lezioni private dei compagni)- laquoLrsquoaiuto reciproco egrave una strategia molto utile per fare in modo che anche gli
alunni piugrave deboli possano raggiungere i traguardi di competenza che sono considerati prescrittivi Spesso si apprende meglio da un compagno che dallrsquoinsegnante
3 La peer education legame tra similaritagrave percepita e influenza sociale
- laquosentire una qualche comunanza con unaltra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile di cui ci si puograve fidareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
CURRICOLO VERTICALETraguardi di sviluppo delle competenze che rappresentano1Riferimenti ineludibili per lrsquoazione didattica-laquoEssi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa allo sviluppo integrale dellallievo2 Criteri per la valutazione delle competenze-Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese hellip3 Sono prescrittivi le scuole possono scegliere le modalitagrave di sviluppo -Le scuole hanno la libertagrave e la responsabilitagrave di organizzarsi e di scegliere litinerario piugrave opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOI In molti passaggi delle nuove Indicazioni si insiste sul
concetto di ldquoambiente di apprendimentordquo di ldquogestione della classerdquo di ldquocura educativardquo di coinvolgimento degli allievi nella relazione educativa
II Esistono due paragrafi specifici dedicati a questo aspetto uno per la scuola dellrsquoinfanzia e uno per il primo ciclo
III Lrsquoambiente di apprendimento oggi non coincide piugrave come nella concezione tradizionale con lo spazio fisico dellrsquoaula (banchi sedie cattedra lavagna ecc) in cui crsquoegrave un soggetto che trasmette conoscenze ed altri che le immagazzinano
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
IUn ambiente di apprendimento egrave un CONTESTO STRUTTURATO
intenzionalmente dal docente che comprende le attivitagrave pensate gli strumenti necessari le
relazioni sociali e affettive che diventa in poche parole UNO SPAZIO DI AZIONE DELLA
MENTE che puograve essere fisico e virtuale
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTODal momento in cui il costruttivismo ci dice
che il vero apprendimento egrave quello che lrsquoalunno si costruisce e non quello che
incamera come in una fotocopia (il messaggio dellrsquoinsegnante viene fotocopiato dalla mente dellrsquoalunno) non possiamo piugrave
fermarci allo spazio fisico (aula) ma prendere in considerazione tutti gli altri
fattori che intervengono in un processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali 1 Il costruttivismo sociale di Vygotskij- laquoLapprendimento piugrave efficace egrave quello che lrsquoalunno si costruisce
possibilmente insieme agli altri con lrsquoaiuto dellrsquoinsegnanteraquo2 Le relazioni di aiuto tutoring (lezioni private dei compagni)- laquoLrsquoaiuto reciproco egrave una strategia molto utile per fare in modo che anche gli
alunni piugrave deboli possano raggiungere i traguardi di competenza che sono considerati prescrittivi Spesso si apprende meglio da un compagno che dallrsquoinsegnante
3 La peer education legame tra similaritagrave percepita e influenza sociale
- laquosentire una qualche comunanza con unaltra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile di cui ci si puograve fidareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOI In molti passaggi delle nuove Indicazioni si insiste sul
concetto di ldquoambiente di apprendimentordquo di ldquogestione della classerdquo di ldquocura educativardquo di coinvolgimento degli allievi nella relazione educativa
II Esistono due paragrafi specifici dedicati a questo aspetto uno per la scuola dellrsquoinfanzia e uno per il primo ciclo
III Lrsquoambiente di apprendimento oggi non coincide piugrave come nella concezione tradizionale con lo spazio fisico dellrsquoaula (banchi sedie cattedra lavagna ecc) in cui crsquoegrave un soggetto che trasmette conoscenze ed altri che le immagazzinano
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
IUn ambiente di apprendimento egrave un CONTESTO STRUTTURATO
intenzionalmente dal docente che comprende le attivitagrave pensate gli strumenti necessari le
relazioni sociali e affettive che diventa in poche parole UNO SPAZIO DI AZIONE DELLA
MENTE che puograve essere fisico e virtuale
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTODal momento in cui il costruttivismo ci dice
che il vero apprendimento egrave quello che lrsquoalunno si costruisce e non quello che
incamera come in una fotocopia (il messaggio dellrsquoinsegnante viene fotocopiato dalla mente dellrsquoalunno) non possiamo piugrave
fermarci allo spazio fisico (aula) ma prendere in considerazione tutti gli altri
fattori che intervengono in un processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali 1 Il costruttivismo sociale di Vygotskij- laquoLapprendimento piugrave efficace egrave quello che lrsquoalunno si costruisce
possibilmente insieme agli altri con lrsquoaiuto dellrsquoinsegnanteraquo2 Le relazioni di aiuto tutoring (lezioni private dei compagni)- laquoLrsquoaiuto reciproco egrave una strategia molto utile per fare in modo che anche gli
alunni piugrave deboli possano raggiungere i traguardi di competenza che sono considerati prescrittivi Spesso si apprende meglio da un compagno che dallrsquoinsegnante
3 La peer education legame tra similaritagrave percepita e influenza sociale
- laquosentire una qualche comunanza con unaltra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile di cui ci si puograve fidareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
IUn ambiente di apprendimento egrave un CONTESTO STRUTTURATO
intenzionalmente dal docente che comprende le attivitagrave pensate gli strumenti necessari le
relazioni sociali e affettive che diventa in poche parole UNO SPAZIO DI AZIONE DELLA
MENTE che puograve essere fisico e virtuale
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTODal momento in cui il costruttivismo ci dice
che il vero apprendimento egrave quello che lrsquoalunno si costruisce e non quello che
incamera come in una fotocopia (il messaggio dellrsquoinsegnante viene fotocopiato dalla mente dellrsquoalunno) non possiamo piugrave
fermarci allo spazio fisico (aula) ma prendere in considerazione tutti gli altri
fattori che intervengono in un processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali 1 Il costruttivismo sociale di Vygotskij- laquoLapprendimento piugrave efficace egrave quello che lrsquoalunno si costruisce
possibilmente insieme agli altri con lrsquoaiuto dellrsquoinsegnanteraquo2 Le relazioni di aiuto tutoring (lezioni private dei compagni)- laquoLrsquoaiuto reciproco egrave una strategia molto utile per fare in modo che anche gli
alunni piugrave deboli possano raggiungere i traguardi di competenza che sono considerati prescrittivi Spesso si apprende meglio da un compagno che dallrsquoinsegnante
3 La peer education legame tra similaritagrave percepita e influenza sociale
- laquosentire una qualche comunanza con unaltra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile di cui ci si puograve fidareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTODal momento in cui il costruttivismo ci dice
che il vero apprendimento egrave quello che lrsquoalunno si costruisce e non quello che
incamera come in una fotocopia (il messaggio dellrsquoinsegnante viene fotocopiato dalla mente dellrsquoalunno) non possiamo piugrave
fermarci allo spazio fisico (aula) ma prendere in considerazione tutti gli altri
fattori che intervengono in un processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali 1 Il costruttivismo sociale di Vygotskij- laquoLapprendimento piugrave efficace egrave quello che lrsquoalunno si costruisce
possibilmente insieme agli altri con lrsquoaiuto dellrsquoinsegnanteraquo2 Le relazioni di aiuto tutoring (lezioni private dei compagni)- laquoLrsquoaiuto reciproco egrave una strategia molto utile per fare in modo che anche gli
alunni piugrave deboli possano raggiungere i traguardi di competenza che sono considerati prescrittivi Spesso si apprende meglio da un compagno che dallrsquoinsegnante
3 La peer education legame tra similaritagrave percepita e influenza sociale
- laquosentire una qualche comunanza con unaltra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile di cui ci si puograve fidareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali 1 Il costruttivismo sociale di Vygotskij- laquoLapprendimento piugrave efficace egrave quello che lrsquoalunno si costruisce
possibilmente insieme agli altri con lrsquoaiuto dellrsquoinsegnanteraquo2 Le relazioni di aiuto tutoring (lezioni private dei compagni)- laquoLrsquoaiuto reciproco egrave una strategia molto utile per fare in modo che anche gli
alunni piugrave deboli possano raggiungere i traguardi di competenza che sono considerati prescrittivi Spesso si apprende meglio da un compagno che dallrsquoinsegnante
3 La peer education legame tra similaritagrave percepita e influenza sociale
- laquosentire una qualche comunanza con unaltra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile di cui ci si puograve fidareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni interpersonali Efficacia didattica ed efficacia formativabull I ragazzi vengono a contatto con psico-fisiche sociali ed etniche
ed anche diversitagrave cognitivebull laquoLe formae mentisraquo di H Gardner bull laquoIl vero pensiero egrave quello capace di contemplare le negazioni di
seacuteraquo J Guittonbull laquoIl vero pensiero egrave quello che interconnetteraquo J Morinbull laquoIl principio di prospettivaraquo J Brunerbull Il principio di tolleranzabull Interculturalitagrave dalla pedagogia del confronto alla pedagogia
del consenso
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La densitagrave delle relazioni affettivebull laquoNessuno apprende dal collo in suraquo K Rogersbull Fattori di insuccesso scolastico sono da natura affettiva ed
emotivabull Non solo dominio dei saperi e delle metodologie ma una buona
relazione affettivabull laquoA partire dal periodo preverbale esiste uno stretto parallelismo fra lo
sviluppo dellaffettivitagrave e quello delle funzioni intellettuali in quanto si tratta di due aspetti indissociabili dogni azioneraquo J Piaget
bull Il clima positivo laquovoler beneraquobull Lrsquoaffetto per il saperebull Le emozioni di riuscita
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- I FATTORI DELLrsquoAMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lo spazio accogliente caldo curato- Lrsquoalunno che si sente atteso
- Lo stile educativo improntato allrsquoascolto alla cooperazione alla fiducia
- Lrsquoascolto attivo- Il messaggio laquoioraquo
- Lrsquoesplosione delle potenzialitagrave individuali- Lrsquooriginalitagrave dellrsquoio- La valutazione proattiva
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO- Lrsquoindividualizzazionebull forme articolate di mediazione e di comunicazione (canale
operativo iconico simbolico) - Lrsquoambientazione didattica dei saperi deve saper raggiungere
diversi tipi di intelligenza- La classe si modula su stimoli intellettivi differenziati- Non egrave in gioco solo il recupero di una modernitagrave multimediale
ma anche di un ambiente fisico di un faccia a faccia di un incontro di corpi che ldquopensanordquo
- La cognizione situata e distribuita- Il curricolo (come lrsquoapprendimento) deve essere ldquosituatordquo in un
laquocontesto arricchitoraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTObull Costruire un ambiente ldquoeducativordquo di apprendimento significa
operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi Ma significa anche riscoprire la centralitagrave della motivazione delle
emozioni del dare un ldquosensordquo allrsquoesperienza della scuola (oggi il 38 dei ragazzi vive male la scuola) Significa riscoprire uno scenario scolastico positivo di fiducia di recupero della comunicazione di
sostegno allrsquoimpegno alla fatica
bull Lrsquoautonomia organizzativa e didattica puograve assumere un significato ldquonobilerdquo se egrave finalizzata alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento se riscopre la centralitagrave del ldquofare scuolardquo se mette
a disposizione dellrsquoaula le necessarie risorse pedagogiche metodologiche organizzative
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO bullPossiamo riassumere dicendo che lrsquoambiente di apprendimento1 ha una forte caratterizzazione sociale nel senso che crea comunitagrave di apprendimento in cui i bambini collaborano nella risoluzione di compiti e problemi si scambiano pareri e punti di vista imparano a confrontarsi e rispettare le opinioni di altri a negoziare idee e concetti In questo senso lrsquoambiente di apprendimento si ispira alla cognizione situata e distribuitabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 2 ha una forte caratterizzazione metacognitiva nel senso che lrsquoalunno mentre costruisce insieme ad altri il proprio apprendimento impara dal confronto a riconoscere i propri limiti e i propri pregi gli errori che compie e le modalitagrave per evitarli apprende non solo contenuti ma anche le modalitagrave e le strategie per svolgere un compito si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attivitagrave cognitivabull
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3 ha una forte caratterizzazione emotiva e affettiva nel senso che esprime il gusto della
scoperta della conoscenza lo stupore e lrsquoammirazione per il nuovo che viene appreso
lrsquoemozione del prodotto finito lrsquoorgoglio di una realizzazione riuscita la fiducia in seacute e negli altri
laquoLe emozioni di riuscitaraquo (P Boscolo La fatica e il piacere di imparare)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
AMBIENTE DI APPRENDIMENTOIL PASSAGGIO DAL CONCETTO DI AULA AL CONCETTO DI AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI1 valorizzare lrsquoesperienza e le conoscenze degli alunni2 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversitagrave3 favorire lrsquoesplorazione e la scoperta4 incoraggiare lrsquoapprendimento collaborativo5 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere6 realizzare percorsi in forma di laboratorio
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
CURRICOLO VERTICAL3EPRIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo e discontinuo nello stesso tempo
Identitagrave e diversitagrave si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico psichico cognitivo spirituale etc)
Continuitagrave e discontinuitagrave inoltre non si pongono in alternativa nel processo formativo ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo
Le ragioni psicologicheJ PiagetNessuna cultura sempre secondo Piaget egrave mai riuscita ad invertire o sovvertire
questa continuitagrave tra il prima ed il dopo nello sviluppo cognitivo nessun bambino di nessuna cultura ha mai operato prima nello stadio delle operazioni formali o astratte e poi nello stadio delle operazioni concrete
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
CURRICOLO VERTICALEORIMO PRINCIPIOCONTINUITAgrave COME differenziazione progressiva e non uniformitagrave o salti
Lo sviluppo dellrsquoindividuo egrave continuo o discontinuo nello stesso tempo
L Vygotskij con la sua teoria della ldquozona dello sviluppo prossimalerdquo
Lo sviluppo quindi richiede ldquodiscontinuitagraverdquo con lo stadio di ldquosviluppo effettivordquo e si deve scostare in un certo senso da esso il vero insegnamento - dice Vygotskij ndash egrave quello che precorre lo sviluppo che corre davanti allo sviluppo e che quindi si pone in discontinuitagrave con lo sviluppo e non in sua stretta aderenza
Psicologia dellrsquoarco di vitaSecondo tale teoria il processo di sviluppo non prevedibile e creativo egrave
laquodiscontinuoraquo non solo ma si estende a tutto lrsquoarco di vita affermando anzi che al di lagrave dellrsquoetagrave evolutiva i cambiamenti e le ristrutturazioni sono piugrave decisivi e sorprendenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
CURRICOLO VERTICALESuperamento della programmazione per obiettivi e del
comportamentismo
Evitare1 Atomizzazione dellrsquoatto educativo che invece ha sempre un carattere globale e
olistico2 Parcellizzazione dellrsquoapprendimento
Andare verso1 Modularitagrave dei contenuti
2 Costruire panorami non sentieriltlt Educare non significa portare a destinazione
ma viaggiare tra diversi panorami gtgt (Richard Stanley Peters)3 Lrsquoapprendimento significativo
4Un modello sistemicoSe resti confinato alle parti ti sfugge il significato del tutto
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquoABOLIZIONE DELLE AREE DISCIPLINARI1 Ecco la motivazione laquoNelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite
per non favorire unaffinitagrave piugrave intensa tra alcune rispetto ad altre volendo rafforzare cosigrave trasversalitagrave e interconnessioni piugrave ampie e assicurare lunitarietagrave del loro insegnamento Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse egrave comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola hellip
CollegialitagraveI docenti in stretta collaborazione promuovono attivitagrave significative
nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzareraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
CURRICOLO VERTICALE
TERZO PRINCIPIO TRASVERSALIArsquo
Aree disciplinari e discipline
ltlt Le discipline cosigrave come noi le conosciamo sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali hellip
Oggi inoltre le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da unintrinseca complessitagrave e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni gtgt
Esiste un legame molto forte con il paragrafo della premessa laquoPer un nuovo umanesimoraquo
Ersquo una caratteristica fondamentale del curricolo di istituto Ersquo un impegno prioritario delle scuole e dei docenti
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
LE RAGIONI DELLA TRASVERSALITArsquobull a) I saperi frazionati e suddivisi in discipline sono inadeguati ad
affrontare realtagrave e problemi che sono multidimensionali ltltDi fatto lrsquoiperspecializzazione impedisce di vedere il globale (che
frammenta in particelle) cosigrave come lrsquoessenziale ( che dissolve) gtgt
bull b)Le discipline consentono un approccio riduzionista ai problemibull ltlt Le discipline ci ingiungono di ridurre il complesso al semplice cioegrave di
separare ciograve che egrave legato di scomporre e non di comporre gtgt
bull c)Le discipline non sono in grado di dare risposte allrsquoentitagrave globali bull Le entitagrave globali ltlt erano state affettate come salami ed alla fine
disintegrate nella convinzione che derivassero dallrsquoingenuitagrave prescentifica ma in realtagrave percheacute comportavano al loro interno una complessitagrave insostenibile per il pensiero disgiuntivogtgt (E Morin)
bull Il vero pensiero egrave quello che interconnette
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
PEDAGOGICA
TIPOLOGIE DI TRASVERSALITArsquo
DIDATTICA
PER OMOLOGIA MATERIALEPER OMOLOGIA FORMALE
OPERATIVACentro Lisciani di Formazione e
Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
INDICAZIONI - CURRICOLOTERZO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
Quale trasversalitagrave
1 Trasversalitagrave pedagogicaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi formativi
comuni quelli indicati nel Profilo di uscita dello studente
2 Trasversalitagrave didatticaConvergenza di discipline ciascuna con la propria specificitagrave su obiettivi didattici
comuni
3 Trasversalitagrave per omologia materiale (contenutistica)bull Le scuole nuove lrsquoattivismo in primo pianobull Sorge la proposta della laquoscuola su misuraraquo di Clapareacutede bull Scuola centrata sui bisogni del fanciullo proposta da Decroly bull laquoCentri drsquointeresseraquo e laquoNuclei tematiciraquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
TEMA DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
PROBLEMA
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINEDISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE
DISCIPLINE DISCIPLINE
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
4 Trasversalitagrave per omologia formale
bull C Scurati ritiene che lrsquointerdisciplinaritagrave a livello didattico puograve essere meglio assicurata attraverso lrsquoomologia formale che deriva dallrsquoapplicazione dei principi dello strutturalismo
bull Lrsquoomologia formale privilegia il momento metodologico e logico rispetto a quello meramente contenutistico
bull Spesso la stessa metodologia viene utilizzata da discipline diverse bull la generalizzazione ad esempio egrave una procedura che appartiene alle scienze alla
matematica alla storia ma anche allrsquoitaliano in quanto per poter riassumere occorre saper generalizzare ossia condensare e sussumere piugrave informazioni di dettaglio in una espressione piugrave sintetica
bull la relazione causa-effetto la si trova in storia ma anche in scienze matematicaecc
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
INDICAZIONI - CURRICOLOPRIMO PRINCIPIO TRASVERSALITArsquo
5 Trasversalitagrave operativaEsame finale del primo e secondo ciclo parlano di colloqui
pluridisciplinare Per la realizzazione di una qualsiasi delle forme di trasversalitagrave finora indicate
abbiamo bisogno di un altro tipo di interdisciplinaritagrave di cui si parla poco quella operativa
Esiste una interdisciplinaritagrave operativa che la scuola non attua in modo adeguato e che viene a coincidere con
la collegialitagrave
Lrsquoinsegnante nella nostra epoca storica non egrave piugrave una figura solitaria quasi sacrale che celebra il proprio rito al riparo delle mura scolastiche
allrsquointerno delle propria aula in un rapporto individualistico con i suoi allievi e con il suo sapere
L Apostel Lrsquointerdisciplinaritagrave non si impara e non si insegna si vive
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
28
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull (DHJonassen 1994) bull 1048713 porre enfasi sulla costruzione della conoscenza e non solo sulla sua
riproduzione bull 1048713 evitare eccessive semplificazioni nel rappresentare la complessitagrave
delle situazioni reali bull 1048713 presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre) bull 1048713 offrire ambienti di apprendimento derivati dal mondo reale basati
su casi piuttosto che sequenze istruttive predeterminate bull 1048713 offrire rappresentazioni multiple della realtagrave bull 1048713 favorire la riflessione e il ragionamento bull 1048713 permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal
contenuto bull 1048713 favorire la costruzione cooperativa della conoscenza attraverso la
collaborazione con gli altri
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
29
SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull laquoIl fine ultimo non egrave lrsquoacquisizione totale di
specifici contenuti prestrutturati e dati una volta per tutte bensigrave lrsquointeriorizzazione di una metodologia di apprendimento che renda progressivamente il soggetto autonomo nei propri percorsi conoscitivi Scopo della formazione non saragrave piugrave quello di proporre al soggetto del sapere codificato bensigrave quello di assumersi il compito di far conoscere al soggetto stesso le specifiche conoscenze di cui ha bisogno il vero sapere che si promuove egrave quello che aiuteragrave ad acquisire altro sapereraquo ( S Papert 1994 )
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEbull NO ALLE TEORIE CLASSICHE
DELLrsquoAPPRENDIMENTObull Le teorie dellrsquoapprendimento inizialmente hanno
sostenuto che il conoscere procede dal particolare allrsquouniversale dal semplice al complesso (associazionismo connessionismo comportamentismo istruzione programmata tassonomie hellip)
bull ltlt Non sarebbe possibile avere la padronanza di una abilitagrave complessa senza prima avere la padronanza degli elementi distintigtgt (M Crahay)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONE
bull RAPPORTO TRA MENTE E MEDIAD de KERCKOVE
ltlt Il cervello umano egrave un ecosistema in costante dialogo con la tecnologia e la cultura Le tecnologie basate sul linguaggio hellip possono incorniciare il cervello sia fisiologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione neuronale che psicologicamente sul piano dellrsquoorganizzazione cognitiva gtgt
bull Concezione del tempo oralitagrave e scritturabull Concezione dello spazio cannocchiale e microscopiobull Retta gradualmente ascendente
bull Le tecnologie della comunicazione spingono ad un apprendimento trasversale e non lineare (Vedere ipertesto)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONEbull IL COSTRUTTIVISMObull Il costruttivismo viene a costituire un nuovo quadro teorico
di riferimento pedagogico che vede il soggetto che apprende quale reale protagonista di un processo di costruzione della propria conoscenza
bull In Piaget troviamo un ldquocostruttivismo interazionistardquo che considera lrsquointerazione del soggetto con i dati provenienti dallrsquoambiente esterno non meglio definito
bull In Vygotskij assume una rilevanza determinante lrsquointerazionebull sociale consentendoci di definire il suo pensiero
ldquocostruttivismo socialerdquobull Bruner sottolineando il ruolo della cultura contribuisce a dare
unrsquoulteriore connotazione il ldquocostruttivismo socio-culturalerdquo
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONE
bull Il CULTURALISMOMente e cultura nei processi di apprendimentobull La mente egrave modellata dalla cultura di appartenenza
ltlt Ersquo la cultura che plasma la mente gtgt J BRUNER
bull Lrsquoapproccio culturalista di Bruner si concentra sul modo in cui gli individui costruiscono realtagrave e significati cioegrave attraverso le proprietagrave della mente e i sistemi simbolici che la mente utilizza primo fra tutti il linguaggio
laquo La cultura dunque pur essendo essa stessa una creazione dellrsquouomo al tempo stesso plasma e rende possibile lrsquoattivitagrave di una mente tipicamente umana Da questo punto di vista lrsquoapprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dallrsquoutilizzazione di risorse culturaliraquo (La cultura dellrsquoeducazione p 17)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONEbull CULTURALISMO
- Il vero apprendimento egrave quello ecologizzante laquonel senso che esso situa ogni evento informazione o conoscenza in una relazione di inseparabilitagrave con il suo ambiente culturale sociale economico politico e beninteso naturaleraquo (E Morin)
- Compiti di realtagrave
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA E DISTRIBUITA
Il termine cognizione situata egrave venuto ad indicare unrsquoampia raccolta di teorie e di prospettive che propongono un punto di vista contestualizzato (e perciograve particolare) e sociale della natura del pensare e dellrsquoapprendere
La competenza in un individuo dipende non solo da ciograve che sa ma anche da come la sua conoscenza si inserisce in quella degli altri con i quali si trova a operare
laquoInoltre lrsquoattivitagrave egrave anche condivisa con strumenti e anche con materiali fisici quotidiani con i quali le persone lavorano Crsquoegrave cosigrave una distribuzione del lavoro cognitivo non solo tra le persone ma anche tra le persone e gli strumentiraquo (Resnick 1996 p 342-343)
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONEbull SI ALLrsquoAPPRENDIMENTO COME COGNIZIONE SITUATA
- lrsquoapprendimento efficace non egrave quello che si basa sulla segmentazione del contenuto ma quello che avviene in contesti complessi e situati ossia in situazioni il piugrave possibile vicine al mondo reale
- La nostra tradizione didattica ha considerato sempre la pratica come luogo di validazione e applicazione della teoria mentre per la cognizione situata la pratica egrave il luogo di produzione della conoscenza
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONEbull COGNIZIONE SITUATA
- Il vero apprendimento non procede solo dal semplice al complesso ma anche dal globale al semplice
- Lrsquoapprendimento della lettura- La comprensione di un testo scritto- La linguistica testuale- I processi bottom-up e top-down- Gli studi sulla percezione
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONEbull Lapprendistato cognitivo (cognitive
apprenticeship) egrave una metodologia didattica sviluppata dai ricercatori americani Allan Collins John Seely Brown e Susan Newman sostenitori della teoria pedagogica del costruttivismo sociale
bull Si tratta di una proposta di organizzazione delle attivitagrave didattiche che riprende i principi dellapprendistato tradizionale della cosiddetta bottega artigiana di un tempo della didattica basata sulle competenze della laquoconcettualizzazione della praticaraquo e si concretizza in un approccio che riserva maggiore attenzione agli aspetti metacognitivi e ai diversi contesti di applicazione del processo di apprendimento
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
COGNIZIONE
bull Lapprendistato cognitivo (cognitive apprenticeship)
bull Lo sviluppo delle funzioni cognitive piugrave complesse in un individuo emergono secondo lapprendistato cognitivo con la collaborazione di individui esperti che fungono per il soggetto come modelli lesperto esibisce la propria prestazione guida orienta e conduce lapprendista verso nuove competenze
bull Un esempio di apprendistato cognitivo sono le comunitagrave di pratica contesti di apprendimento basati sulla condivisione collaborazione e aiuto reciproco in cui si genera conoscenza In esse lapprendente matura quella particolare energia psichica che sostiene il processo di apprendimento la motivazione soprattutto se le situazioni di problem solving a lui prospettate sono reali
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-
APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAAVV La scuola dellrsquoobbligo tra conoscenze e competenze Treelle Genova 2010AM AIELLO La competenza Il Mulino Bologna 2002G BERTAGNA Valutare tutti valutare ciascuno Editrice La Scuola Brescia 2004F CAMBI Saperi e competenze Laterza Bari 2004M CASTOLDI Valutare le competenze Percorsi e strumenti Roma Carocci 2009M COMOGLIO La ldquo valutazione autenticardquo in ltltOrientamenti pedagogicigtgt n1 2002LGUASTI Didattica per competenze Erickson Trento 2012ISFOL Apprendimento di competenze strategiche F Angeli Milano 2004 D MACCARIO Insegnare per competenze SEI Torino 2006D MACCARIO A scuola di competenze SEI Torino 2012P MEIRIEU Imparare hellip ma come Cappelli Editore Bologna 1990A MONASTA Organizzazione del sapere discipline e competenze Carocci Roma 2002PH PERRENOUD Costruire competenze a partire dalla scuola Anicia Roma 2000M PELLEREY Le competenze individuali e il Portfolio ETAS Milano 2004M PELLEREY Competenze Tecnodid Napoli 2010C PETRACCA Progettare per competenze Elmedi Milano 2003C PETRACCA Progettare per competenze in ltltDirigenti scuolagtgt n 7 2004C PETRACCA Guida alla nuova scuola Elmedi Milano 2004C PETRACCA Guida al portfolio Elmedi Milano 2005C PETRACCA Voto in decimi in G CERINI M SPINOSI Voci della scuola Vol X Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Lrsquoapproccio per competenze nella scuola ABaldiniU La Rosa Certificare le competenze Tecnodid Napoli 2011C PETRACCA Cultura scuola persona e idea di cittadinanza in S Loiero ndash M Spinosi Fare scuola con le indicazioni Tecnodid Napoli 2012C PETRACCA Cultura e prospettive della valutazione in PEllerani ndash MRZanchin Valutare per apprendere Apprendere a valutare Erickson Trento 2013C PETRACCA Didattica per competenze e Piani di Studio Provinciali in ltltRicercAzionegtgt Erikson giugno 2013C PETRACCA Valutazione e certificazione delle competenze in ltltLa Scuola e Lrsquouomogtgt n 5-6 2013C PETRACCA Ripensare la scuola con le Indicazioni in ltltCNOS-SCUOLAgtgt newsletter n 6 2013C PETRACCA Didattica per competenze in ltlt Scuola Italiana Modernagtgt Editrice La Scuola n 1 2013B REY Ripensare le competenze trasversali Franco Angeli Milano 2003M SPINOSI Valutazione e portfolio Tecnodid Editrice Napoli 2005M SPINOSI (a cura) Sviluppo di competenze per una scuola di qualitagrave Tecnodid Napoli 2010C TORRIGIANI I VAN DER VLIET Formazione integrata e competenze Carocci Roma 2002
Centro Lisciani di Formazione e Ricerca
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
-