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QUANDO E’ UTILE IL LASER
VINCENZO ORFEO
FLOATERS VITREALI VITREOLISI YAG O VITRECTOMIA 27 G ?
Napoli 30 Settembre 2016
Vincenzo Orfeo
Direttore Unità Operativa di Oculistica
Clinica Mediterranea Napoli
Professore a contratto Scuola Specializzazione Oftalmologia
Università di Trieste
NO FINANCIAL INTEREST
Il Vitreo è una matrice extracellulare composta al 99% di acqua, ed in minima
percentuale di una rete di fibrille collagene che possono degenerare causando
i Floaters. Inoltre sono presenti proteine solubili ed acido ialuronico che,
trattenendo acqua, forniscono la consistenza gelatinosa. L’acido ialuronico ha
un ruolo decisamente minore nella formazione dei Floaters.
Nella periferia del vitreo le fibrille collagene condensano formando la
Membrana Ialoidea.
Nell’occhio normale la Ialoide è adagiata a contatto della Membrana
Limitante Interna ( MLI ) ma con l’età ed in seguito ad altri stimoli, spesso si
separa dalla MLI e si sposta centralmente determinando il Distacco
Posteriore di Vitreo.
L’incidenza del DPV parziale è del 71.2% nei pz. tra i 50-54 anni
Zahid Syed and Michael W Stewart
Age-dependent vitreous separation
from the macula in a clinic
population Clin Ophthalmol. 2016; 10:
1237–1243.
Il distacco posteriore di vitreo è la
causa più comune dei floaters primari
sintomatici.
Frequentemente si determina l’Anello di
Weiss, esito fibroso all’incirca circolare
della pregressa adesione del vitreo al
contorno del disco ottico; generalmente
l’anello si trova nel vitreo medio. L’Anello
di Weiss ha una tendenza minima al
riassorbimento spontaneo
Possono comparire anche aggregazioni isolate di fibrille collagene
derivanti dalla liquefazione del gel vitreale che comporta la dissociazione
del collagene dalle molecole di acido ialuronico.
Le degenerazioni del vitreo più comuni sono : la liquefazione (sineresi) ,
la contrazione e la opacizzazione.
A prescindere dai meccanismi che li determinano, le opacità vitreali
possono dare al paziente la sensazione di:
macchie, ragnatele, linee o nuvole più o meno dense che si muovono,
galleggiando nell’aria.
I Floaters si notano solo in alcune condizioni di luce perchè ciò che nota il
paziente è l’ombra dell’opacità sulla sua retina.
Floaters molto piccoli ma molto vicini alla retina possono sembrare al
paziente molto grandi.
• Anello di Weiss in PVD: Floater isolato centrale
come un anello oppure come un corpo solido
• Floater isolato nel vitreo centrale
• Floater isolato nel vitreo periferico visibile
solo con il movimento dell’occhio
• Filamenti isolati
• Filamenti organizzati come ragnatele
• Nuvole
I FLOATERS TRATTABILI CON IL
LASER Nanopulsato
La Vitreolisi avviene per un
processo di vaporizzazione delle
molecole di collageno e acido
ialuronico che compongono il
vitreo che possono quindi essere
riassorbite dall’occhio.
Il processo della vitreolisi non si limita, quindi, a frammentare
i corpi mobili vitreali ma li vaporizza.
• Tipo I : Floaters ben definiti e sospesi da filamenti vitreali:
buona indicazione per la vitreolisi YAG laser
• Tipo II: Floaters multipli dispersi nel vitreo: poco idonei al
processo di vitreolisi laser
• Tipo III: Floaters ben definiti per il paziente ma invisibili
all’oculista: NON indicati alla vitreolisi laser. Spesso sono
floaters molto piccoli e vicini alla retina; frequenti nei
soggetti giovani
CLASSIFICAZIONE FLOATERS
in relazione al trattamento Laser
• Anello di Weiss 95 % di successo
• 1 o 2 floaters di dimensione medio-piccola 85 % di
successo
• Grosse clouds degenerative sospese nel vitreo 80-
90% di successo
Risultati della Vitreolisi in letteratura
Pazienti che presentano corpi mobili dovuti alla degenerazione vitreale
a forma di filamenti, aggregati, fibre e nuvole
• Non associato a patologie retiniche
• Non associato ad infiammazioni attive
• Comportamento stabile da almeno 2-3 mesi
• Assenza di flashes luminosi che suggeriscano un distacco di
vitreo incompleto ( a rischio di distacco retinico)
SELEZIONE DEL PAZIENTE
• Iniziare con pazienti pseudofachici no rischio per la lente
• Iniziare con Floaters della porzione centrale del vitreo > 3
mm dalla retina non davanti la fovea
• Gli anelli di Weiss rispondono meglio in quanto essendo
fibrosi assorbono maggiormente l’energia laser e possono
essere vaporizzati più efficacemente. Inoltre sono localizzati
sufficientemente lontani dalla retina e dal cristallino.
COME INIZIARE…
SELEZIONE DEL PAZIENTE
• Evitare sineresi vitreali a nuvola oppure opacità filamentose che
sono più difficili da visualizzare e trattare all’inizio.
• Evitare inizialmente pazienti con lOL MULTIFOCALI più difficili da
trattare per la necessità di rifocalizzare lo spot sull’opacità.
• Sebbene il rialzo pressorio sia raro, evitare pazienti in terapia con
farmaci antiglaucomatosi.
• Rassicurare il paziente che sta per sottoporsi ad una procedura
INDOLORE (differente dal laser retinico)
COME INIZIARE…
SELEZIONE DEL PAZIENTE
• L’obiettivo del trattamento è ottenere un miglioramento
funzionale per consentire al paziente di riprendere la vita
quotidiana
• Non aspettarsi una “pulizia vitreale” al 100% (come
sarebbe possibile con la vitrectomia)
• Spesso è necessario più di una sessione laser per
ottenere un risultato soddisfacente.
COME INIZIARE…
GESTIRE LE ASPETTATIVE
• Iniziare con 2 mJ, possibile incrementare fino a 5 mJ
• Prima di incrementare l’energia valutare la possibilità di
incrementare il numero di impulsi per shoot (2 – 3 impulsi)
• Più energia sarà richiesta quando l’opacità è posizionata nel
vitreo profondo (es 3mJ nel vitreo anteriore, 4 mJ intermedio,
5mJ nel posteriore)
• Raccomandati non più di 500 colpi
VITREOLISI LASER: SUGGERIMENTI TECNICI
Energia, numero di impulsi numero di colpi
• E’ consigliabile defocalizzare il breakdown ottico anteriormente o
posteriormente rispetto alla struttura da vaporizzare per ottenere un
“cono” di trattamento e non solo un punto.
• In prossimità del cristallino, defocalizzare posteriormente;
• in prossimità della retina, defocalizzare anteriormente.
• Non eseguire mai il trattamento laser a meno di 3mm dal cristallino
e dalla retina.
VITREOLISI LASER: SUGGERIMENTI TECNICI
OFFSET Anteriore e Posteriore
• Il trattamento deve essere effettuato da avanti verso dietro (in
caso di più piani da trattare)
• Evitare di trattare in direzione della macula
• Trattamento dall’alto verso il basso bolle di gas potrebbero
impedire la visualizzazione dei filamenti
• Misurare la pressione dopo 1 giorno
• Informare il paziente su eventuali effetti collaterali ( flash, corpi
mobili etc)
• Rivalutare il paziente da 2 a 4 settimane per ev. ritrattamento
VITREOLISI LASER: SUGGERIMENTI TECNICI
24 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Missione A.I.R.O.
GHANA 2007