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Fattori chiave
Acquisizione delle immagini Qualità delle immagini
Invio delle immagini Predisposizione della rete dati “Video enabled”
Gestione della banda
Compressione
Archiviazione delle immagini Sistemi di Storage
Elaborazione delle immagini Potenza di calcolo
Algoritmi di nuova generazione
Gestione dei sistemi IP Surveillance management
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NVR
SAN
Vlan 10
Vlan 20
802.1q 802.3ad 802.1p
IP Multicast
PoE
System Management
802.3af 802.3at
40 Gbps
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NVR
SAN
Vlan 10
Vlan 20
IGMP Snooping
IP Multicast
System Management
Join (IGMP)
X
X
IGMP Snooping
X
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NVR
SAN
Vlan 10
Vlan 20
IGMP Snooping
IP Multicast
System Management
Join (IGMP)
X
Join (IGMP)
X
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L’acquisizione digitale avviene mediante l’utilizzo di un sensore CCD o CMOS
Scena Originale
Luce
CCD
CMOS
A/D converter
00110101110101
10010101101010
01110101011001
01101010110101
01011000101010
Dati
Raccolta delle immagini
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CCD - Charge Coupled Device
Un CCD consiste in un circuito integrato formato da una griglia di elementi semiconduttori in grado di accumulare una carica elettrica proporzionale all'intensità della radiazione elettromagnetica che li colpisce.
Genera in uscita un segnale elettrico grazie al quale è possibile ricostruire la matrice dei pixel che compongono l'immagine proiettata sulla superficie del CCD stesso.
Offrono molti vantaggi in termini di qualità, tra cui una maggiore sensibilità alla luce rispetto ai sensori CMOS. Questa maggiore sensibilità alla luce si traduce in immagini di migliore qualità anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Presentano un costo più elevato dei CMOS. Distorsione a striscia verticale di luce per lampi o raggi diretti del
sole. Un CCD consuma circa 100 volte di più di un CMOS
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CMOS
I sensori CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconductor) riducono significativamente il costo della telecamera poiché contengono tutti i componenti logici necessari per la telecamera.
Uno dei limiti più significativi dei sensori CMOS deriva dalla loro minore sensibilità alla luce, che non rappresenta un problema in condizioni di normale illuminazione ma può diventarlo se la luce è scarsa.
Le immagini generate da questi sensori in condizioni di scarsa illuminazione possono essere infatti molto scure o disturbate.
Inadatti alle telecamere che devono generare immagini di altissima qualità.
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Sensori
La scelta di una buona macchina passa per la scelta di un buon CCD/CMOS, caratterizzato dalla dimensione in pollici (1”, 2/3”, 1/2”, 1/3”, 1/4”) e dalla risoluzione in pixel.
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Risoluzione
Maggiore è la quantità di pixel di un sensore, maggiore è il potenziale per acquisire dettagli e produrre un’immagine di alta qualità.
Risoluzioni tradizionali TVCC 4CIF assicurano valori pari a 704x480 pixel (NTSC) o 704x576 pixel (PAL)
Risoluzioni Megapixel: il concetto di “megapixel” non riflette uno standard riconosciuto ma piuttosto un
adeguamento alle best practice di settore e si riferisce in particolare al numero di elementi fotosensibili di una fotocamera digitale.
Una telecamera megapixel da 1,3MP ha una risoluzione 4 volte superiore a una telecamera analogica o IP che ha una risoluzione 720x576.
Risoluzioni HDTV HDTV (High-definition television) garantisce anche una migliore fedeltà dei
colori e un formato 16:9. Definiti da SMPTE (Society of Motion Picture and Television Engineers), i due standard HDTV più importanti sono SMPTE 296M e SMPTE 274M.
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Megapixel
La tecnologia megapixel consente alle telecamere di rete di fornire immagini con una risoluzione più elevata rispetto alle telecamere TVCC tradizionali.
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Formato di visualizzazione
N. di megapixel Pixel
SXGA 1.3 megapixels 1280x1024
SXGA+(EXGA) 1.4 megapixels 1400x1050
UXGA 1.9 megapixels 1600x1200
WUXGA 2.3 megapixels 1920x1200
QXGA 3.1 megapixels 2048x1536
WQXGA 4.1 megapixels 2560x1600
QSXGA 5.2 megapixels 2560x2048
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HDTV
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Motore di
Compressione
Digitizer
00110101110101
10010101101010
01110101011001
01101010110101
01011000101010
330KB
NO compress.
3KB
Alta Compressione
10KB
Media Compress.
Compressione
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Algoritmi di Compressione
Algoritmo di compressione = regola per la compressione dei dati
Compressione “Loss-less” – i dati vengono compressi senza alcuna perdita di informazioni Es. WinZip (file dati), TIF (fax)
Compressione “Lossy” – i dati vengono compressi con una
perdita “accettabile” di informazioni Es. Motion JPEG (Joint Photographic Experts Group),
MPEG-4 (Motion Picture Experts Group), H.26x. H.264 è lo standard di compressione video più recente ed
efficace.
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H.264 o MPEG-4 Parte 10/AVC
Lo standard H.264, noto anche come MPEG-4 Parte 10/AVC, dove AVC è l’acronimo di Advanced Video Coding, è lo standard MPEG più recente per la codifica video. È sicuramente destinato a diventare lo standard video più diffuso in futuro.
Un codificatore che supporta lo standard H.264 è infatti in grado di ridurre le dimensioni dei file video digitali di oltre l’80% rispetto al formato Motion JPEG e fino al 50% rispetto allo standard MPEG-4, senza compromessi in termini di qualità delle immagini.
Ciò significa che per la gestione dei file video sono necessari meno spazio di memorizzazione e larghezza di banda, ovvero che è possibile ottenere immagini di qualità più elevata a parità di velocità di trasmissione in bit.
Lo standard H.264 è frutto del lavoro congiunto delle organizzazioni responsabili della definizione di standard per i settori delle telecomunicazioni (Video Coding Experts Group di ITU-T) e IT (Moving Picture Experts Group di ISO/IEC)
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Predisposizione della rete dati
Separazione del traffico Nelle reti locali utilizzare le VLAN per separare
il traffico video dal traffico dati (802.1q).
Utilizzo di Circuiti Virtuali nelle reti WAN ATM, Frame-relay, MPLS.
Gestione della Qualità del Servizio Utilizzo di eventuali meccanismi di CoS - Class
of Service (802.1p) a layer2
Utilizzo del DSCP (modello DiffServ) a livello IP (layer3)
Dare priorità sulle code di uscita al traffico Video
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Predisposizione della rete dati
Utilizzo del PoE e PoE+
802.3af (PoE) (power that is delivered does not exceed 12.95W, supported on Category 3, 5,
5e and 6 cable)
802.3at (PoE+) per telecamere Pan-Tilt-Zoom (PTZ) 25.5 W
Property 802.3af (802.3at Type 1) 802.3at Type 2
Power available at PD[note 2] 12.95 W 25.50 W per mode
Maximum power delivered by PSE
15.40 W 34.20 W per mode
Voltage range (at PSE) 44.0–57.0 V[12] 50.0–57.0 V[12]
Voltage range (at PD) 37.0–57.0 V[13] 42.5–57.0 V[13]
Maximum current 350 mA[14] 600 mA[14] per mode
Maximum cable resistance 20 Ω (Category 3) 12.5 Ω (Category 5)
Supported cabling Category 3 and Category 5[1] Category 5[1][note 3]
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Predisposizione della rete dati
Disponibilità di banda trasmissiva
Reti LAN
Gigabit Ethernet e 10 Gigabit Etrhernet ampliamente diffuse.
Tecnologie di aggregazione 802.3ad
In sviluppo 40 Gbps e 100 Gbps
Reti di accesso
NGAN (Next Generation Access network) - 100 Mbps per utenze domestiche e 1Gbps per utenze business
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Predisposizione della rete dati
Gestione della Sicurezza
Utilizzo di Firewall/Proxy/IDS ..
Predisposizione di opportune Security Policy
Attenzione al NAT
Garanzia della Raggiungibilità
Gestione del piano di Indirizzamento IP e del routing unicast/multicast
Utilizzo appropriato del DNS e DDNS
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Ricevitori
Sorgente
Protocollo Multicast
I router creano l’ALBERO di distribuzione attraverso il quale fluisce il traffico Multicast.
DVMRP
MOSPF
PIM
L’Host sorgente NON utilizza alcun protocollo.
Traffico
Multicast
Il PIM costruisce l’albero con l’aiuto di un protocollo di routing interno (OSPF, EIGRP, ….)
I benefici del Multicasting
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IGMP – Internet Group Management Protocol
Il ricevitore invia un messaggio di Join IGMP espicito che dichiara il suo interesse ad un determinato gruppo di Multicast (es. 224.1.2.3).
Attraverso l’intercettazione di questi messaggi I router della rete costruiscono l’albero di raggiiungibilità dalla sorgente ai ricevitori.
Ricevitori
Sorgente
Protocollo Multicast
Traffico
Multicast
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IGMP – Internet Group Management Protocol
Il ricevitore invia un messaggio di Leave IGMP che dichiara la sua uscita dal gruppo di Multicast al quale si era unito.
Attraverso l’intercettazione di questi messaggi i router della rete ricalcolano l’albero di raggiiungibilità dalla sorgente ai ricevitori.
Ricevitori
Sorgente
Protocollo Multicast
Traffico
Multicast
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Archiviazione Visualizzazione in diretta cioè in tempo reale dei flussi video (live).
Funzione registrazione (play back) per la riproduzione di eventi differiti. La ricerca è solitamente affidata a menù che permettono di richiamare gli eventi per data e ora o per tipologia di allarme (motion, sensore, etc.).
L’archiviazione dei dati video è realizzata da dispositivi specializzati denominati DVR (Digital Video Recorder) o NVR (Network Video Recorder).
Il DVR è un apparato di gestione video per il controllo, la registrazione e l’archiviazione di flussi video da telecamere di videosorveglianza su uno o più Hard Disk. Esistono differenti tipologie di DVR sul mercato che differiscono tra loro non solo per caratteristiche legate al numero di ingressi video o prestazioni.
Gli NVR sono apparecchiature di notevole capacità di elaborazione e memorizzazione, collegate generalmente in rete LAN o Internet, che differiscono dai DVR per l’assenza dell’interfacciamento diretto con telecamere analogiche.
L’operazione di copiatura su supporti esterni all’Hard Disk del DVR (backup) di eventi registrati si rende necessario quando le informazioni necessitano di essere archiviate in modo da garantirne la totale protezione. Si possono utilizzare a tal guisa supporti NAS o SAN a secondo delle necessità.
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Archiviazione
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Soluzioni di archiviazione Direct Attached Storage (DAS)
Detached Storage Storage Area Network (SAN) o Network Attached
Storage (NAS)
Sistemi RAID (Redundant Array of Independent Disks) Disponibilità di Hdisk da 2 Tera a 80 euro, NAS 8 Tera da 600-1000 neuro
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Applicazioni
Sviluppo e raffinamento degli algoritmi di rilevazione/elaborazione delle immagini per l’implementazioni di funzionalità come il tracking, motion-detection, object-detection, Focus-of-attention, riconoscimento parti/comportamenti, rilevamento e conteggio, …
Algoritmi di segmentazione: Pixel Processing, Frame processing, ..
Algoritmi di detection statici o con immagine di riferimento, template matching, ..
Algoritmi di tracking: region based, feature based, active contour based, D model based, probabilistic approach, hybrid approach.
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Appicazioni
La 2a generazione dei processori Intel ® Core™ (nome in codice “Sandy Bridge”) stravolgerà l’attuale panorama del design delle CPU.
I processori, realizzati con processo a 32nm, utilizzano una nuova microarchitettura che consente alte prestazioni associate ad una elevata efficienza energetica.
Per la prima volta questi processori, oltre a un controller di memoria e PCI Express, integrano completamente la grafica e la CPU su un singolo die.
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Apertura all programmazione
Sistemi aperti alla programmazione mediante disponibilità di API (Application Programming Interface) per sviluppare programmi di terze parti.
Utility di sviluppo per Windows; ad esempio componenti ActiveX per la visualizzazione dei flussi Motion JPEG, MPEG-2, MPEG-4 e H.264 generati dai vari prodotti video.
Utility di scripting
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Conclusioni
Gli sviluppi delle tecnologie di acquisizione, compressione, di gestione della potenza elettrica, della disponibilità di banda trasmissiva, di protocolli di reti efficienti, di disponibilità di spazio disco e di sistemi di storage ad altissime prestazioni, permettono oggi di realizzare sistemi di controllo video altamente sofisticati e performanti.
La sfida si giocherà: sui sistemi di gestione che avranno il compito di presiedere al corretto
funzionamento dell’intero sistema controllando flussi, apparati, processi di memorizzazione e funzionalità attraverso l’impiego di interfacce di amministrazione efficaci e facilmente gestibili.
sullo sviluppo di algoritmi di trattamento delle immagini facilitato dalle nuove potenze di calcolo.
Ma anche sull’impiego degli apparati di controllo video per nuove applicazioni grazie all’utilizzo della rete IP, dei sui protocolli e delle sue tecnologie che continuano ad evolversi offrendo sempre maggiori potenzialità.