Presentazione del Consiglio di Amministrazione della ... · • il completamento del percorso della...
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Sono trascorsi undici anni dall’avvio delle attività di Fondazione Montagna sicura - Montagne sûre. Quella che presentiamo ora è un’importante realtà operativa, consolidata nel perseguimento delle proprie fina-lità istituzionali: il nostro percorso continua ad arricchirsi nelle direzioni della ricerca applicata, dell’ana-
lisi e monitoraggio del rischio idrogeologico, dello studio dei fenomeni climatici e ambientali che condiziona-no la vita in montagna, dello studio delle problematiche legate alla sicurezza in montagna, della formazione specialistica ed accreditata - intesa quale strumento di disseminazione delle conoscenze acquisite.
Inoltre, per il settimo anno consecutivo la Fondazione si affida allo strumento del bilancio sociale e di missione per comunicare le attività svolte: da esso si evince quanto la Fondazione rappresenti, per l’alta montagna, un riferimento in termini di ricerca, innovazione e alta formazione, nonché una cellula propositiva di sinergie e progetti, in una logica di rete locale, transfrontaliera, alpina e internazionale.
Tra i qualificanti risultati ottenuti nel 2013 (ampiamente descritti nel bilancio), è prioritario rilevare:• l’implementazione delle attività di ricerca, documentali e formative afferenti al monitoraggio dei rischi
naturali in alta montagna, con particolare attenzione ai rischi glaciali e al settore neve e valanghe, in stretta sinergia con le strutture regionali competenti, che hanno affidato alla Fondazione specifici mandati operativi;
• il completamento del percorso della certificazione delle competenze interne, a garanzia del mantenimento dell’accreditamento formativo, che permette alla Fondazione di operare come referente nelle tematiche istituzionali correlate alla montagna;
• l’attivazione di nuovi percorsi formativi rivolti ai professionisti della montagna;• l’implementazione delle iniziative volte all’avvicinamento di giovani e studenti alla montagna, anche attra-
verso una maggiore strutturazione delle sinergie con le istituzioni scolastiche valdostane;• l’aggiornamento degli indicatori transfrontalieri, l’effettuazione degli audit comunali, l’alimentazione
dell’Osservatorio del Monte Bianco, banca dati territoriale a servizio delle collettività, in collaborazione con la Struttura Pianificazione e valutazione ambientale della Regione e nell’ambito dell’Espace Mont-Blanc;
• l’avvio di nuove progettualità in materia di sviluppo sostenibile dell’alta quota - con riferimento alle strut-ture ricettive - progetto Alcotra Eco innovation en altitude, allo sviluppo dei domaines skiables - progetto AlpLinks, P.O. Italia - Svizzera, sugli strumenti innovativi di pianificazione territoriale - progetto WIKIAlps, P.O. spazio alpino;
• la delega di attuazione relativa al progetto Alcotra RiskNET - capitalizzazione della rete transfrontaliera sui rischi naturali in montagna e avvio di studi comparati sulla valutazione economica e la sostenibilità del rischio;
• l’attenzione alle nuove tecnologie applicate ai settori dell’informazione e dell’educazione, con lo sviluppo di un programma di comunicazione attraverso l’utilizzo dei social network (Facebook e Twitter).
Dopo le modifiche statutarie del 2012, l’anno 2013 è stato caratterizzato dalla piena operatività degli Organi istituzionali, con particolare riferimento al Consiglio di amministrazione, unitamente al Comitato scientifico, imprescindibile organo di indirizzo per un moderno centro di ricerca, di innovazione e di alta formazione.
Al superamento del decennio di attività, ci rallegriamo di vedere capitalizzate le importanti scelte strategiche attuate negli anni precedenti in stretta sinergia con la Regione autonoma Valle d’Aosta - per la quale operia-mo quale ente strumentale - e con gli altri nostri enti soci.
Seppure confrontata ad una contrazione delle risorse economiche, la Fondazione si è in questi anni fortemente strutturata: da un lato caratterizzando operativamente i diversi servizi resi agli enti soci, agli amministratori, ai professionisti, ai cittadini (residenti e turisti); dall’altro perseguendo l’attivazione di progettualità condivise su diversi livelli, con un’attenzione particolare alla vulnerabilità della montagna correlata al cambiamento climatico in atto. In questo contesto si evidenzia anche l’importante organizzazione della filiera formativa, foriera di nuove iniziative e di rinnovate sinergie.
Courmayeur, 15 gennaio 2014
Il Consiglio di amministrazione di Fondazione Montagna sicura - Montagne sûre
Presentazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione
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Fondazione Montagna sicura - Montagne sûre è stata istituita con legge della Regione autonoma Valle d’Aosta del 24 giugno 2002, n. 9, tra Regione, Comune di Courmayeur, Soccorso alpino valdostano, Unione valdostana guide di alta montagna (enti fondatori).
Finalità della Fondazione (articolo 3 dello Statuto)
La Fondazione ha come missione il consolidamento e lo sviluppo di una cultura della sicurezza in montagna, congrua con le specifi cità del territorio della montagna in generale e dell’arco alpino in particolare e attenta alle esigenze delle popolazioni, dei turisti che frequentano questi territori, degli specialisti, delle amministrazioni locali e di enti ed organismi diversi.
In conformità con la legge istitutiva, la Fondazione opera - sulla base delle linee di indirizzo strategiche delle competenti strutture dell’Amministrazione regionale e degli enti soci - in qualità di centro operativo e di ricerca applicata con i seguenti scopi: lo studio dei fenomeni climatici e meteorologici, nonché di quelli ambientali che condizionano la vita in montagna; l’analisi del rischio idrogeologico; la promozione dello sviluppo sostenibile; la promozione della sicurezza e della prevenzione dei rischi naturali in montagna; l’analisi e lo studio degli impatti dei cambiamenti climatici sulla criosfera e sui territori di alta quota in generale - questa attività viene effettuata con il coordinamento di ARPA Valle d’Aosta, istituzionalmente preposta a tale compito.
Nell’ambito dell’attività di ricerca, la Fondazione sviluppa interventi sinergici in veste di centro di documentazione sull’alta montagna e di centro di formazione e divulgazione sulle tematiche della sicurezza in montagna, dei rischi naturali e dell’ambiente alpino.
In relazione ai propri scopi istitutivi, la Fondazione cura i rapporti con università e centri di ricerca e formazione dell’area alpina, transfrontalieri ed internazionali, per favorire Io sviluppo di progetti di ricerca e documentali, di sinergie innovative di informazione e formazione; promuove in particolare lo scambio di esperienze a livello europeo, instaurando una fattiva collaborazione con altri enti ed organismi, utilizzando a tal fi ne prioritariamente gli strumenti fi nanziari che l’Unione Europea mette a disposizione per tali iniziative.
Enti sociGli enti soci della Fondazione sono la Regione autonoma Valle d’Aosta, il Comune di Courmayeur, il Soccorso alpino valdostano, l’Unione valdostana guide di alta montagna, l’Azienda USL della Valle d’Aosta (quest’ulima dal 1° gennaio 2010).
Finalità della Fondazione
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Ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto, sono Organi di governo della Fondazione:
• il Presidente• il Consiglio di amministrazione (CdA)• il Comitato scientifico • il Segretario generale• il Collegio dei Revisori dei conti
Composizione degli Organi di governo della Fondazione
Presidente Federica Cortese ([email protected])
Vice PresidenteGianluca Tripodi ([email protected])
Consiglio di amministrazione (per enti di nomina):Guido Azzalea, nomina congiunta Unione valdostana guide di alta montagna (UVGAM) e Soccorso alpino valdostano (SAV)Marco Cocco, Regione autonoma Valle d’AostaFederica Cortese, Comune di CourmayeurIgor Rubbo, Regione autonoma Valle d’AostaGianluca Tripodi, Regione autonoma Valle d’Aosta
Il Consiglio di amministrazione, insediatosi il 23/12/2011, governa la Fondazione sino a dicembre 2014. I Consiglieri Marco Cocco e Igor Rubbo sono stati cooptati da Fondazione il 4 ottobre 2013, sulla base della nomina di competenza della Giunta regionale (di cui alla deliberazione n. 1366 del 23 agosto 2013), a se-guito delle dimissioni dei seguenti Consiglieri:Fulvio Bovet, Regione autonoma Valle d’Aosta Alberto Vaglio, Regione autonoma Valle d’Aosta
Presidente del Comitato scientificoRaffaele Rocco
Comitato scientifico (per enti di rappresentanza)Raffaele Rocco, Coordinatore del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche - RegioneGuido Giardini, Responsabile ambulatorio di medicina di montagna Azienda USL Valle d’AostaAlessandro Cortinovis, Soccorso alpino valdostano (dimessosi a novembre); sostituito a gennaio 2014 da Adriano Favre, neo Direttore del Soccorso alpino valdostanoMichele Freppaz, professore presso l’Università degli studi di Torino (LNSA)Luca Ferraris, Vice Presidente della Fondazione CIMA (Savona)Umberto Morra di Cella, Unità cambiamenti climatici dell’ARPA Valle d’Aosta
Il Comitato scientifico, insediatosi il 26/06/2012, ha durata uguale a quella del Cda.
Segretario generaleJean Pierre Fosson ([email protected])
La gestione della Fondazione è controllata da un collegio di tre Revisori dei Conti (articolo 12 dello Statuto). Presidente del collegio è Marco Lucat (nominato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta), affiancato da Claudio Vietti (nomina congiunta SAV, UVGAM e Comune di Courmayeur) e da Paolo Dellavalle (Regione autonoma Valle d’Aosta).
Organi Istituzionali di Governo
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Il Consiglio di amministrazione (articolo 9 dello Statuto) è da dicembre 2011 formato da cinque membri, dei quali tre nominati dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, uno dal Comune di Courmayeur, uno congiuntamente dal Soccorso alpino valdostano e dall’Unione valdostana guide di alta montagna - quest’ultimo scelto tra le guide alpine.
Il Consiglio di amministrazione dura in carica tre anni; esercita tutti i poteri inerenti l’amministrazione della Fondazione: adotta il proprio regolamento interno; approva il bilancio preventivo entro il mese di novembre e quello consuntivo entro il mese di aprile dell’anno successivo; delibera i regolamenti e le convenzioni; delibera sull’accettazione delle elargizioni, delle donazioni e dei lasciti; predispone i piani di lavoro della Fondazione, sentito il Comitato scientifico, e i programmi di assistenza sociale e tecnica; predispone una relazione annuale sull’attività svolta dalla Fondazione da presentare al Presidente della Regione e ai rappresentanti dei Soci fondatori e aderenti; delibera le indennità dei propri componenti; provvede alla nomina dei componenti del Comitato scientifico, sentiti gli Enti soci; delibera il compenso dei Revisori dei conti; nomina il Segretario generale e ne determina l’indennità di carica; provvede all’istituzione ed all’ordinamento degli uffici della Fondazione; delibera sulla delega alla Fondazione, da parte di altri Enti e privati, di attività di studio o di sperimentazione, fissandone le condizioni; delibera altresì sui contributi, sovvenzioni e collaborazioni da dare alle iniziative di altri Enti che corrispondano ai fini perseguiti dalla Fondazione; delibera in genere su tutti gli affari, anche di straordinaria amministrazione, che interessano la Fondazione; propone alla Giunta regionale le eventuali modificazioni da apportare allo Statuto.
Nel corso del 2013 si sono svolte cinque sedute del Consiglio di ammi-nistrazione (rispetto alle otto del 2012), per deliberare in relazione alle attribu-zioni di cui all’articolo 9 dello Statuto; in particolare, si rileva: l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 (Cda del 08/04) e l’approvazione del bilancio preventivo 2014 (Cda del 18/11); quattro aggiornamenti del bilancio consuntivo 2013; l’approvazione della relazione annuale sull’attività svolta e della relazione programmatica definita dal Comitato scientifico, denominata “attività svolte e linee di sviluppo della Fondazione Montagna sicura”, che indi-vidua gli assi prioritari di orientamento e indirizzo della Fondazione per il 2014 e gli anni successivi (Cda del 18/11).
Amministrazione trasparenteSul sito web istituzionale www.fondazionemontagnasicura.org sono disponibili i curricula degli amministra-tori, i loro recapiti e compensi, informazioni sui dipendenti e sugli incarichi conferiti ai sensi della LR 18/1998, sono pubblicate le attribuzioni superiori a 1.000 euro (ai sensi della LR 02/2013); tale sezione risponde all’esi-genza espressa dalla Regione di garantire, anche relativamente alle società partecipate, la più ampia traspa-renza sull’assetto organizzativo e sui relativi costi.
Sul sito web www.fondazionemontagnasicura.org è inoltre disponibile lo Statuto di Fondazione.
Disposizioni relative alla legge 122/2010 sulla stabilizzazione finanziariaGià a partire da gennaio 2011 il Consiglio di amministrazione, tenuto conto dei principi ispiratori della norma atti al contenimento della spesa pubblica, ha volontariamente deciso l’applicazione del comma 3, art. 6, e ha scelto di ridurre del 10% il compenso dei componenti del Cda, del Presidente e dei Revisori dei conti.
Il Consiglio di Amministrazione
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Il Comitato scientifico (articolo 10 dello Statuto) è organo consultivo della Fondazione; ha durata uguale a quella del Consiglio di amministrazione ed è preposto alle seguenti attività: formula proposte su programmi di attività e su progetti di ricerca; esprime il suo parere tecnico-scientifico su programmi di attività e su progetti sottoposti da terzi alla Fondazione; esprime il suo parere sui risultati conseguiti in ordine alle singole iniziative di ricerca, di documentazione e di formazione-informazione attuate dalla Fondazione; partecipa - per il tramite del suo Presidente - alla selezione delle risorse scientifiche ritenute idonee a collaborare nell’attuazione di dette attività; esprime il suo parere preventivo e vincolante alla stampa di pubblicazioni tecnico-scientifiche; esprime il suo parere consultivo negli ulteriori casi richiesti dal Consiglio di amministrazione.
Il Comitato scientifico è composto da cinque a sette membri esperti (attualmente sono sei), scelti tra personalità rappresentative dei settori attinenti agli scopi di ricerca e alle altre iniziative della Fondazione.
I componenti del Comitato scientifico sono nominati dal Consiglio di amministrazione sulla base delle linee di indirizzo strategiche delle competenti strutture dell’Amministrazione regionale e degli altri Enti soci, sentiti anche il socio partecipante Azienda USL della Valle d’Aosta, per la componente medicina di montagna, e l’ARPA Valle d’Aosta per le necessarie sinergie nel settore ambientale - cambiamento climatico.
La partecipazione al Comitato scientifico può dar luogo solamente a rimborso delle spese di trasferta sostenute per l’effettiva presenza alle sedute.
Il Presidente del Comitato scientifico è eletto dal Comitato medesimo fra i propri componenti.
Il 2013 ha visto la piena operatività del Comitato scientifico di Fondazione; si sono svolte quattro sedute:
28 marzo aggiornamento delle priorità di intervento 2013 e esame tecnico - scientifico di nuove proget-tualità; programmazione delle attività divulgative - scientifiche 2013;
24 aprile coordinamento delle iniziative e dei progetti in materia di cambiamento climatico e loro condi-visione con ARPA Valle d’Aosta;
11 luglio coordinamento e programmazione di iniziative formative congiunte (formazione in ambito scolastico; formazione continua e permanente dei professionisti; alta formazione) sulle tema-tiche dell’ambiente alpino, dei rischi naturali e della sicurezza - medicina di montagna;
11 novembre definizione della relazione programmatica - attività svolte e linee di sviluppo. La relazione individua, secondo uno schema a matrice, le attività svolte da Fondazione per ambiti di inter-vento e delinea, per ciascun ambito, le linee di sviluppo per il 2014 e per gli anni successivi.
Il Comitato Scientifico
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Fondazione Montagna sicura – Montagne sûre ha sede presso Villa Cameron, prestigioso edificio all’imbocco della Val Ferret (Località Villard de La Palud a Courmayeur – Valle d’Aosta), donato alla Regione autonoma Valle d’Aosta da Miss Una Cameron, alpinista scozzese, espres-samente per ospitarvi un centro dedicato alla montagna. L’Ammini-strazione regionale ha accettato la donazione, avvenuta con atto del 12 agosto 1975, al n. 1357 Vol. 259, con i patti speciali annessi, e ha acquistato l’intera proprietà. Villa Cameron, concessa in comodato d’uso nel 2003 alla Fondazione, è la sede di riferi-mento per tutta l’attività: ricopre il ruolo di centro studi e di documen-tazione e offre servizi di formazione e informazione per la comunità di utenti, sia generici che specialistici (professionisti della montagna).
L’attività della Fondazione Montagna sicura si svolge quindi in spazi flessibili e adattabili, distribuiti su quattro livelli, capaci di fruire del contatto visivo con gli elementi naturali circostanti.
Miss Cameron e la Sua Villa
Miss Una Cameron, foto tratta dal libro di Cesare Bieller (Musumeci editore)
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La Fondazione opera in qualità di centro operativo, di ricerca e applicazione di tecnologie innovative sul territorio di alta quota, con i seguenti scopi: lo studio dei fenomeni climatici e meteorologici, nonché di quelli ambientali che condizionano la vita in montagna; l’analisi del rischio idrogeologico; la promozione dello sviluppo sostenibile; la promozione della sicurezza e della prevenzione dei rischi naturali in montagna; l’analisi e lo studio degli impatti dei cambiamenti climatici sulla criosfera e sui territori di alta quota in generale.
La Fondazione opera inoltre in veste di centro di formazione accreditato sulle tematiche della sicurezza in montagna, dei rischi naturali e dell’ambiente alpino e di centro di documentazione sull’alta montagna.
Su mandato della Regione autonoma Valle d’Aosta e degli altri enti soci, l’attività della Fondazione è attual-mente riferita ai seguenti ambiti:– ghiacciai e permafrost, con particolare riguardo alla sicurezza del territorio d’alta quota (rischi glaciali) e
all’impatto dei cambiamenti climatici;– rischi naturali in montagna;– neve e valanghe;– ambiente e sviluppo sostenibile, in un’ottica di promozione e di test di best practices esistenti a livello di
arco alpino;– sicurezza e medicina di montagna - informazione & prevenzione - nella logica anche di formazione degli
operatori e di avvicinamento dei giovani alla montagna e alle professioni che alla montagna sono correlate.
Vision della Fondazione• centro alpino, a vocazione transfrontaliera, di riferimento in materia di glaciologia – criosfera, rischi
naturali, neve e valanghe, ambiente di alta montagna, sviluppo sostenibile, medicina di montagna – a livello di ricerca applicata, documentazione, informazione e alta formazione
Mission della Fondazione• sviluppare e mettere a disposizione conoscenze specifiche di eccellenza in relazione ai propri ambiti di
intervento istituzionali• formare i giovani, i professionisti e gli utenti della montagna sugli ambiti specifici della montagna e sui
suoi cambiamenti in atto
Un Centro operativo di ricerca, innovazione e alta formazione, inserito in una rete alpina
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Riferimenti Amministrativi sulle attività istituzionali
Attività istituzionali con la Regione autonoma Valle d’Aosta
La Giunta regionale, con propria deliberazione n. 1255/2013, ha confermato in capo al Dipartimento territorio e ambiente - dell’Assessorato territorio e ambiente - i compiti di indirizzo regionale sulle attività svolte da Fondazione Montagna sicura.Ai sensi della medesima deliberazione di Giunta, compete inoltre alla Struttura organiz-zativa Assessetto del territorio - dell’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica - il coordinamento dei rapporti con la Fondazione per le attività di formazione e informazione nell’ambito delle competenze del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche.
1) Attività riguardanti la glaciologia, i rischi glaciali, la prevenzione dei rischi idrogeologici, in materia di neve e valanghe - con deliberazione della Giunta regionale n. 3109 del 23/12/2011 è stata approvata la convenzione triennale 2012 - 2014 tra Fondazione e Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, articolata in quattro ambiti:• gestione e sviluppo di una rete transfrontaliera di ricerca applicata sui rischi naturali in montagna;• attività conoscitive e documentali relative ai settori glaciali e periglaciali valdostani, fi nalizzate a forni-
re elementi utili per la gestione territoriale;• attività di ricerca applicata e di monitoraggio di situazioni di rischi glaciali - piano di monitoraggio del
rischio glaciale sul territorio valdostano;• attività di ricerca applicata, documentali, di supporto tecnico, formative e informative in materia di
neve e valanghe - comprendenti il supporto all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe, l’aggiornamento del Catasto valanghe e il supporto all’emissione di pareri.
Con provvedimento dirigenziale n. 2885 del 03/07/2012, il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche ha assegnato alla Fondazione la realizzazione di attività sperimentali di monitoraggio fotogrammetrico della frana del Mont de La Saxe (Courmayeur); inoltre, con provvedimento dirigen-ziale n. 1813 del 02/05/2013, la Struttura organizzativa Attività geologiche ha affi dato l’esecuzione di un piano di indagini fi nalizzato alla conoscenza delle dinamiche del ghiacciaio di Planpincieux (Courmay-eur).
2) Attività in materia di sviluppo sostenibile - Espace Mont-Blanc - con deliberazione della Giunta regio-nale n. 2451 del 21/12/2012 è stata approvata la convenzione annuale 2013 tra Fondazione e Assessorato territorio e ambiente per iniziative di ricerca, di innovazione e documentali nell’ambito dell’Espace Mont-Blanc; inoltre, con deliberazione della Giunta regionale n. 1498/2008, alla Fondazione era stata assegnata la gestione della Casermetta Espace Mont-Blanc al Col de La Seigne - Courmayeur, per il periodo 2008 - 2013.
3) Progetti di cooperazione territoriale europea:• con deliberazione della Giunta n. 584 del 05/04/2013 alla Fondazione è stata affi data l’attuazione di
alcune azioni del progetto Alcotra RiskNET (convenzione con il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche; Fondazione è soggetto attuatore);
• con deliberazione della Giunta n. 573 del 05/04/2013 alla Fondazione è stata affi data l’attuazione di alcune azioni del progetto Alcotra Eco innovation en altitude (convenzione con la Struttura organiz-zativa Pianifi cazione e valutazione ambientale; Fondazione è soggetto attuatore);
• con deliberazione della Giunta n. 38 del 13/01/2012 è stata approvata la convenzione triennale per la realizzazione di alcune azioni comprese nel progetto Alcotra Map3 - ricerca applicata in ambito va-langhivo (convenzione con la Struttura organizzativa Assetto idrogeologico dei bacini montani).
Attività istituzionali con il Comune di Courmayeur
Con propria deliberazione n. 45 del 17/05/2013, il Comune di Courmayeur ha fi nan-ziato l’iniziativa proposta dalla Fondazione Sécurité en montagne - Courmayeur Mont-Blanc 2013, che ha comportato specifi che attività formative e di sensibilizza-zione alla sicurezza in montagna.
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E’ proseguita la collaborazione con la Fondazione Courmayeur.Si è curato un approfondimento sulla responsabilità e sul confronto giuridico in occasione dell’evento di presentazione della rete Résamont nell’ambito del convegno “Telemedicina e montagna”, organizzato da EURAC a Bressanone in data 22 ottobre, attraverso l’illustrazione dei risultati dello studio transfrontaliero sulle applicazioni di telemedicina in montagna da parte dell’avv.to Waldemaro Flick, componente del Comitato scientifico di Fondazione Courmayeur.
Nella logica di un’ampia condivisione di obiettivi di sviluppo con soggetti operanti sul territorio, sono operativi i seguenti accordi di collaborazione.
COLLABORAZIONE OGGETTO DATA DI SOTTOSCRIZIONE
Convenzione quadro tra Politecnico di Torino e Fondazione Montagna sicura
Collaborazione per iniziative riguardanti i rischi naturali in montagna e le problematiche glaciologiche
8 ottobre 2004; rinnovata
a ottobre 2013Protocollo di collaborazione tra Comitato valdostano FISI - ASIVA e Fondazione Montagna sicura
Realizzazione di interventi formativi sulla sicurezza in montagna
15 aprile 2004; rinnovato
a maggio 2013Accordo tra Funivie Monte Bianco e Fondazione Montagna sicura
Collaborazione reciproca e rispettivo utilizzo di strutture e impianti
aprile 2004; rinnovato a giugno 2013
Lettera di intenti tra Liceo linguistico di Courmayeur e Fondazione Montagna sicura
Collaborazione in ambito formativo e didattico
1° luglio 2004; rinnovata
a maggio 2013
Lettera di intenti tra Guardia di Finanza SAGF - Comando regionale Valle d’Aosta - e Fondazione Montagna sicura
Promozione di attività comuni sul tema della sicurezza in montagna
7 settembre 2004; riformulata e
rinnovata ad aprile 2013
Accordo di collaborazione tra Fondazione Courmayeur Mont-Blanc - Centro Internazionale su diritto, Società e Economia e Fondazione Montagna sicura
Sinergie reciproche con particolare riguardo alla sicurezza in montagna, alla valorizzazione delle attività alpinistiche ed escursionistiche, all’approfondimento-studio delle conoscenze relative al territorio d’alta quota
11 aprile 2005; rinnovato
ad aprile 2011
Protocollo di collaborazione tra Fondazione Montagna sicura e Fondazione CREALP (Centre de Recherche sur l’Environnement alpin di Sion - Valais)
Collaborazione nell’ambito di progetti transfrontalieri, realizzazione di un programma annuale congiunto di ricerche in materia di rischi naturali
prima formulazione dicembre 2003 -
riformulato nel 2005 - sottoscritto
ad ottobre 2005Convenzione con il Centro di addestramento alpino - Caserma Luigi Perenni - Courmayeur
Sinergie reciproche in materia di sicurezza in montagna e formazione; rispettivo utilizzo delle strutture
Sottoscritta a dicembre 2011
Convenzione quadro tra ESRI Italia Spa e Fondazione Montagna sicura
Sviluppo di progetti con impiego di tecnologie GIS; realizzazione di corsi di alta formazione professionale mirati all’utilizzo delle tecnologie GIS
Sottoscritta a marzo 2013
Polo PrévRiskMONT-BLANC - La Chamoniarde e Fondazione Montagna sicura
Capitalizzazione del progetto PrévRiskMONT-BLANC - formazione e sensibilizzazione sulla sicurezza in montagna intorno al Monte Bianco
Sottoscritta a giugno 2013
Le collaborazioni con gli Enti del territorio
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Schema generale attività
GLACIOLOGIA E RISCHI GLACIALI
CONTRIBUTI E CONVEZIONI PER ATTIVITÀ ISTITUZIONALI
PROGETTI CORRELATI ALL’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
ATTUAZIONE PROGETTI COFINANZIATI
ENTI SOCI
QUOTE ANNUE ENTI SOCI- Regione autonoma Valle d’Aosta:
63.000 € (L.R.9/02)
- Soccorso alpino valdostano: 5.000 €
- Unione valdostana guide di alta montagna: 5.000 €
- Comune di Courmayeur: 10.000 €
- Azienda USL Valle d’Aosta: 15.000 €
CONTRIBUTO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI COURMAYEUR PER ATTIVITÀ SULLA SICUREZZA IN MONTAGNA- 15.000 €
PROGETTO ALCOTRA “RESAMONT2 – RETE TRANSFRONTALIERA DI MEDICINA DI MONTAGNA”- Quota FondMS: 162.000 €
ASSESSORATO REGIONALETERRITORIO E AMBIENTE
CONVENZIONE ANNUALE “ANTENNA ESPACE MONT-BLANC”- 80.000 € / anno 2013
CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA CASERMETTA ESPACE MONT-BLANC AL COL DE LA SEIGNE- 40.000 €
CONVENZIONE PROGETTO ALCOTRA “ECO INNOVATION EN ALTITUDE”DELEGA DI ATTUAZIONE- 319.940 €
PIT H ALCOTRA – ESPACE MONT-BLANCValore complessivo del PIT: oltre 12.000.000 €
PROGETTO H5 “EDUCATION A L’ENVIRONNEMENT” - Quota FondMS: 315.000 €
CONVENZIONE CON L’ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE - PROGETTO H2 “CAMP DE BASE DE L’ESPACE MONT-BLANC” - 404.556 €
PROGETTO SPAZIO ALPINO “WIKIALPS”- Quota FondMS: 74.940 €
PROGETTO ITA-CH “ALPLINKS”- Quota FondMS: 40.000 €
ASSESSORATO REGIONALE
OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL
SUOLO E EDILIZIA
RESIDENZIALE PUBBLICA
CONVENZIONE TRIENNALE PER INIZIATIVE RIGUARDANTI LA GLACIOLOGIA, I RISCHI GLACIALI, LA PREVENZIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI, IN MATERIA DI NEVE E VALANGHE- 900.000 € / anno (DGR 3109/2011)
CONVENZIONE PROGETTO ALCOTRA “RISKNET” DELEGA DI ATTUAZIONE- 100.560 €
CONVENZIONE PROGETTO ALCOTRA “MAP3”- 260.000 €
CONVENZIONE PER PIANO DI INDAGINI FINALIZZATO ALLA CONOSCENZA DELLA DINAMICA DEL GHIACCIAIO DI PLANPINCIEUX (COURMAYEUR)- 82.080 €
CONVENZIONE PER ATTIVITÀ SPERIMENTALE DI MONITORAGGIO FOTOGRAMMETRICO DELLA FRANA DI MONT DE LA SAXE (COURMAYEUR)- 63.000 €
PROGETTO ALCOTRA “PREVRISK MONT-BLANC” (CAPOFILA)- Quota FondMS: 315.000 €
PROGETTO EU/FP7 “ACQWA”- Quota FondMS: 30.000 €
UNITÀ DI RICERCA FESR “GLACIES” PROGETTO “MALATRA’”- Quota FondMS: 109.750 €
UNITÀ DI RICERCA FESR “MOUNTAIN RISK RESEARCH TEAM” - PROGETTO “RISCHIO, RICERCA, INNOVAZIONE”- Quota FondMS: 19.980 €
FORMAZIONE
ATTIVITA FORMATIVE A PARTITA IVA- 5.253 €
CORSO FSE PERSONALE TECNICO MANUTENTORE AERONAUTICO 2012/2013- Quota FondMS: 246.230 €
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1 2 G L A C I O LO G I A E R I S C H I G L A C I A L I
ATTIVITA' SU RISCHI GLACIALI E ALTA MONTAGNAATTIVITA' GLACIOLOGICHE CRGV
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Attività ghiacciai e rischi glaciali
1 3G L A C I O LO G I A E R I S C H I G L A C I A L IG L A C I O LO G I A E R I S C H I G L A C I A L I
Coordinamento della Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani - CRGV
ATTIVITÀ CONOSCITIVE E DOCUMENTALI RELATIVE AI SETTORI GLACIALI E PERIGLACIALIFinanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -
Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011)
Durata convenzione: 09/01/2012 - 31/12/2014
Obiettivi: raccolta di dati e esecuzione di rilievi fi nalizzati allo studio delle dinamiche dell’ambiente glaciale e periglaciale del territorio valdostano e della pericolosità da esse derivante, mediante l’effettuazione di rilievi e raccolta dati e la divulgazione di tali dati
Sito web: www.fondazionemontagnasicura.org
La Cabina di regia dei ghiacciai valdostani (CRGV) è una cellula di coordinamento tra gli enti che si occupano dei ghiacciai e della criosfera sul territorio valdostano a livello di ricerca, gestione territoriale, salvaguardia e sfruttamento delle risorse legate al patrimonio glaciale. L’obiettivo generale è quello di facilitare lo scambio di conoscenze e di defi nire delle linee di indirizzo per le azioni svolte dai diversi enti, favorendo sinergie nelle attività di studio e diffondendo le conoscenze scientifi che acquisite. Presieduta dalla Regione - Struttura Attività geologiche, dell’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, e Struttura Pianifi cazione e valutazione ambientale, dell’Assessorato territorio e ambiente - la Cabina di regia riunisce la Fondazione Montagna sicura - Montagne sûre (che la gestisce operativamente), l’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione autonoma Valle d’Aosta (ARPA VdA), il Comitato Glaciologico Italiano (CGI), il Parco Nazionale del Gran Paradiso (PNGP), il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (CNR I.R.P.I.), la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna (UVGAM) e il Soccorso Alpino Valdostano (SAV). Il protocollo di collaborazione istitutivo della Cabina di regia, sottoscritto nel 2004 con durata triennale, è stato confermato nel 2013 (terzo rinnovo) ed approvato con deliberazione della Giunta regionale del 25 ottobre. Il terzo rinnovo del protocollo ha segnato i dieci anni di lavoro della Cabina di regia, celebrati con il convegno “10 anni di ghiaccio” del 29 novembre 2013 a Courmayeur, dedicato alla divulgazione delle attività CRGV ed ai dati ottenuti sui ghiacciai valdostani, con attenzione ai dati territoriali ed ai rischi glaciali. La mattina del 29 novembre, prima del convegno pubblico, si è svolta la riunione della CRGV, dedicata allo scambio di dati e di informazioni sulle attività svolte nel corso del 2013 da parte dei partner sull’ambiente glaciale e periglaciale del territorio regionale.Altro importante asse di lavoro della Cabina di regia nel 2013 è stato quello del confronto sulle procedure messe in atto da ciascun ente per la prevenzione e la riduzione del rischio per i lavoratori impegnati in attività sul campo. Con l’obiettivo di rendere i propri corsi di addestramento validati ai fi ni del d.lgs 81/2008, Fondazione ha ottenuto nel mese di novembre parere favorevole da parte del Dipartimento di Prevenzione - Struttura complessa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’Azienda U.S.L. sui corsi di addestramento alla movimentazione e alla sicurezza in montagna, organizzati con l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna e strutturati in quattro moduli (uso dell’ARTVA, movimentazione su terreni innevati, movimentazione su ghiacciaio e su terreni impervi e lavori in fune). Il 5 luglio Fondazione ha inoltre partecipato a Gressoney-La-Trinité alla riunione del Comitato Glaciologico Italiano, di cui è membro cooptato.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• terzo rinnovo del protocollo della CRGV per il triennio 2013-2016;• condivisione dei dati e delle informazioni sulle attività svolte in ambito glaciologico;• confronto metodologico sulle procedure messe in atto dai diversi enti in applicazione del d.lgs 81/2008 con partico-
lare riferimento alle misure per lo svolgimento delle attività di rilievo glaciologico - defi nizione di standard formativi unitari;
• condivisione dei corsi di formazione e addestramento utili ai fi ni della sicurezza;• organizzazione del convegno “10 anni di ghiaccio” – 29 novembre – Courmayeur.
ATTIVITÀ CONOSCITIVE E DOCUMENTALI RELATIVE AI SETTORI GLACIALI E PERIGLACIALI F inanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011) Durata convenzione: 09/01/2012 -‐ 31/12/2014 Obiett iv i : raccolta di dati e esecuzione di rilievi finalizzati allo studio delle dinamiche dell’ambiente glaciale e periglaciale del territorio valdostano e della pericolosità da esse derivante mediante l’effettuazione di rilievi e raccolta dati e la divulgazione di tali dati Budget FondMS: 475.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org
COORDINAMENTO DELLA CABINA DI REGIA DEI GHIACCIAI VALDOSTANI -‐ CRGV La Cabina di regia dei ghiacciai valdostani (CRGV) è una cellula di coordinamento tra gli enti che si occupano dei ghiacciai e della criosfera sul territorio valdostano a livello di ricerca, gestione territoriale, salvaguardia e sfruttamento delle risorse legate al patrimonio glaciale. L’obiettivo generale è quello di facilitare lo scambio di conoscenze e di definire delle linee di indirizzo per le azioni svolte dai diversi enti, favorendo sinergie nelle attività di studio e diffondendo le conoscenze scientifiche acquisite.
Presieduta dalla Regione -‐ Struttura Attività geologiche, dell’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, e Struttura Pianificazione e valutazione ambientale, dell’Assessorato territorio e ambiente -‐ la Cabina di regia riunisce la Fondazione Montagna sicura -‐ Montagne sûre (che la gestisce operativamente), l’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione autonoma Valle d’Aosta (ARPA VdA), il Comitato Glaciologico italiano (CGI), il Parco Nazionale del Gran Paradiso (PNGP), il Consiglio Nazionale delle Ricerche -‐ Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (CNR I.R.P.I.), la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna (UVGAM) e il Soccorso Alpino Valdostano (SAV).
Il protocol lo di col laborazione ist itutivo del la Cabina di regia, sottoscritto nel 2004 con durata triennale, è stato confermato nel 2013 (terzo r innovo) ed approvato con deliberazione della Giunta regionale del 25 ottobre.
Il terzo rinnovo del protocollo ha segnato i d ieci anni di lavoro del la Cabina di regia , celebrati con il convegno “10 anni di ghiaccio” del 29 novembre 2013 a Courmayeur, dedicato alla divulgazione delle attività CRGV ed ai dati ottenuti sui ghiacciai valdostani, con attenzione ai dati territoriali ed ai rischi glaciali. La mattina del 29 novembre, prima del convegno pubblico, si è svolta la r iunione del la CRGV, dedicata allo scambio di dati e di informazioni sulle attività svolte nel corso del 2013 da parte dei partner sull’ambiente glaciale e periglaciale del territorio regionale.
Altro importante asse di lavoro della Cabina di regia nel 2013 è stato quello del confronto sulle procedure messe in atto da ciascun ente per la prevenzione e la r iduzione del r ischio per i lavoratori impegnati in att iv ità sul campo. Con l’obiettivo di rendere i propri corsi di addestramento validati ai fini del d.lgs 81/2008, Fondazione ha ottenuto nel mese di novembre parere favorevole da parte del Dipart imento di Prevenzione -‐ Struttura complessa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’Azienda U.S.L. sui corsi d i addestramento al la movimentazione e al la s icurezza in montagna, organizzati con l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna e strutturati in quattro moduli (uso dell’ARTVA, movimentazione su terreni innevati, movimentazione su ghiacciaio e su terreni impervi e lavori in fune).
Il 5 luglio Fondazione ha inoltre partecipato a Gressoney-‐La-‐Trinité alla r iunione del Comitato Glaciologico Ital iano, di cui è membro cooptato.
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La Fondazione dedica un ruolo specifico alla divulgazione dei risultati ottenuti con l’attività di ricerca, met-tendo a disposizione le proprie conoscenze. Da una parte, quindi, viene fornito supporto all’allestimento di spazi espositivi dedicati alla criosfera e ai cambiamenti climatici, in sinergia con il Dipartimento pro-grammazione, difesa del suolo e risorse idriche e la Struttura organizzativa Attività geologiche della Regione; dall’altra vengono organizzate iniziative divulgative sulla glaciologia: ai workshop scientifici, si affiancano l’assistenza alla realizzazione di materiali ed eventi divulgativi pensati per scuole, turisti e residenti.L’iniziativa del Museo delle Scienze di Trento “Ghiacciai di una volta - un secolo di cambiamenti climatici nei ghiacciai delle Alpi - una proposta per favorire un progetto scientifico con il coinvolgimento diretto della società che diventa figura protagonista e partecipe alle attività di ricerca”, avviata lo scorso anno, ha impe-gnato la Fondazione anche nel 2013, con la redazione di un rapporto circa le osservazioni condotte sulle fotografie che i turisti hanno scattato ai ghiacciai valdostani nell’estate 2012. I risultati del progetto sono pubblicati sul sito www.ghiacciaidiunavolta.it e comprendono i migliori confronti fotografici selezionati dal Museo e i rapporti redatti dal comitato scientifico, del quale Fondazione fa parte. Una descrizione dell’inizia-tiva si trova anche pubblicata sulla rivista 360 Montagne del CAI. Il 3 dicembre Fondazione ha partecipato alla conferenza stampa di chiusura del progetto presso il Muse di Trento.“Ghiacciai di una volta” è stato anche l’occasione per rafforzare le sinergie con il Museo delle Scienze di Tren-to. Fondazione è stata ospite all’inaugurazione del Muse, nuova sede del Museo, che si configura come il nucleo centrale di una rete diffusa di centri di divulgazione della scienza su tutto il territorio trentino e rap-presenta un esempio di un nuovo modo di fare ricerca e contestualmente di diffondere le conoscenze scientifiche.Sempre nell’ambito della divulgazione diretta al grande pubblico e non solo, Fondazione è stata impegnata nel 2013 in numerose iniziative:– giornata per le scuole, organizzata il 18 febbraio con la Sovrintendenza agli studi nell’ambito del convegno
internazionale sui cambiamenti climatici “MUW 13 - mountains under watch” (20 - 21 febbraio, Forte di Bard), curata da Fondazione, ARPA Valle d’Aosta, Compagnia valdostana delle acque e Forte di Bard; nello stesso ciclo di iniziative si è inserita la serata grand public alla Cittadella di Aosta, condotta da Luca Mercalli e con l’intervento di Fondazione per gli aspetti relativi ai ghiacciai valdostani;
– supporto al Comune di La Thuile per la preparazione di un evento, previsto per l’estate 2014, dedicato al ghiacciaio del Rutor e alle sue cascate; a Fondazione è stato richiesto di redigere una relazione storica sull’origine delle cascate rutorine per valutare la fattibilità della messa in atto dell’evento;
– intervento a Chamonix all’incontro-dibattito “Le Mont-Blanc face aux changements climatiques”, dedi-cato al grande pubblico (27 maggio), in occasione della messa online dell’Atlas du Mont Blanc (cui Fonda-zione ha contribuito), coordinato dal CREA (Centre de Recherche sur les Ecosystèmes d’altitude);
– interventi didattici sul tema della glaciologia in due edizioni dei “Trekking Nature 2013” (trekking semi-itineranti della durata di 6 giorni), svoltisi in Val Ferret nei giorni 11 e 18 luglio; Fondazione ha accompagna-to i bambini, di età compresa tra i 9 e i 12 anni, lungo il trasferimento dal rifugio Bonatti al rifugio Bertone;
– lezioni di glaciologia alla Casermetta Espace Mont-Blanc al Col de La Seigne nelle tre edizioni dei “séjours pédagogiques transfrontaliers”, gestiti mediante una sinergia tra la Fondazione (in convenzione con la Struttura Pianificazione e valutazione ambientale), la Communauté des Communes de la Vallée de Chamo-nix e il Cantone del Vallese;
– formazione delle Guide escursionistiche naturalistiche dell’AGENVA, impegnate a loro volta nella valo-rizzazione al pubblico del territorio regionale; il 6 settembre i tecnici di Fondazione hanno accompagnato i partecipanti in una giornata di aggiornamento nella Val Veny (Courmayeur);
– intervento nell’escursione in Val Veny e Val Ferret (Courmayeur) dell’ottava “International conference on geomorphology”, della IAG (International Association of Geomorphologists), sempre il 6 settembre, per presentare al gruppo di esperti le attività di monitoraggio svolte da Fondazione;
– partecipazione alle registrazioni di una puntata della trasmissione RAI “Linea Verde” (trasmessa il 17 novembre), con un intervento sugli ambienti glaciali valdostani ed in particolare i ghiacciai del Monte Bian-co;
– redazione di un articolo tecnico-divulgativo per un numero speciale dedicato ai ghiacciai della rivista “Neve e valanghe” dell’AINEVA, sul monitoraggio dei rischi glaciali in Valle d’Aosta;
– supporto all’organizzazione della mostra-laboratorio 2013-14 “Connessioni logiche e connessioni impre-viste: itinerari di scoperta e di investigazione nella natura della Valle d’Aosta”, organizzata dall’Asses-sorato Istruzione e cultura della Regione.
Attività divulgative sulla criosfera e sui rischi naturali in alta montagna
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Dedicati ad un pubblico più specialistico sono i poster presentati ai convegni scientifici “AGM2013 - Alpine Glaciological Meeting 2013” (Grenoble, 14-15 febbraio) e “MUW2013 - Mountain Under Watch 2013” (Forte di Bard, 20-21 febbraio), incentrati su diversi argomenti: monitoraggio dei rischi glaciali in Valle d’Aosta, indagini geotecniche condotte sui depositi glaciali e caratteristiche geomorfologiche delle aree di recente de glacia-zione (progetto GlaRiskAlp), tecniche applicate negli ultimi anni per la valutazione dell’evoluzione della fronte ghiacciaio di Pré de Bard. I metodi sperimentali (GPS, sismico) di valutazione delle velocità del ghiacciaio pensile delle Grandes Jorasses, testati nell’ambito del progetto GlaRiskAlp, sono stati l’oggetto di una presen-tazione orale all’AGM 2013. Si è inoltre partecipato a due workshop internazionali con due presentazioni sulla gestione del rischio glaciale in Valle d’Aosta: Changement global et risques naturels (Autrans – Francia, 21-22 marzo) e Warning Criteria for Active Slides – IWWAS (Courmayeur, 10-12 giugno).Di taglio più tecnico sono invece i due articoli per le riviste italiane “Nimbus” della Società Meteorologica italiana e “Neve e valanghe” dell’AINEVA, rispettivamente focalizzati sull’analisi a scala regionale delle ca-ratteristiche delle aree coperte da ghiacciai e recentemente deglacializzate (sulla base dei dati del progetto GlaRiskAlp) e sul monitoraggio dei rischi glaciali in Valle d’Aosta, con un approfondimento sulle tecniche sperimentali applicate.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• coinvolgimento in cinque iniziative rivolte al grande pubblico (“Ghiacciai di una volta” – progetto, articolo e
conferenza stampa; evento sulle Cascate del Rutor del Comune di La Thuile; incontro-dibattito in occasione della pubblicazione dell’Atlas du Mont Blanc; serata grand pubblic nell’ambito del “MUW 13 - mountains under watch”; trasmissione RAI “Linea Verde”);
• docenza nell’ambito di tre iniziative rivolte alle scolaresche (giornata per le scuole del “MUW 13 - mountains under watch”; “Trekking Nature 2013”; “séjours pédagogiques transfrontaliers”);
• un intervento rivolto agli specialisti dell’International Association of Geomorphologists;• una giornata di aggiornamento specialistica per le Guide escursionistiche naturalistiche;• partecipazione a due convegni scientifici internazionali con quattro poster e una presentazione orale;• partecipazione a due worskshop internazionali; • due articoli tecnici-divulgativi.
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Il Catasto ghiacciai è una banca dati che raccoglie tutte le informazioni disponibili sugli apparati glaciali val-dostani. Il Catasto si articola in due sezioni: la parte cartografica (WebGIS) permette di visualizzare i perimetri dei ghiacciai, localizzandoli sul territorio valdostano; la seconda raccoglie invece dati informativi come altitu-dine, dimensioni, dati sull’evoluzione (variazioni frontali e bilanci di massa), aggiungendo documentazione e notizie storiche. A questi elementi si affianca un archivio fotografico e iconografico, contenente immagini sia attuali che storiche. Le informazioni coprono un arco temporale dal XIX secolo circa, fino al 2005/2006, data dell’ultimo aggiornamento.
Il Catasto è inserito nel Sistema informativo terri-toriale regionale ed è gestito da Fondazione Mon-tagna sicura in collaborazione con la Regione (Di-partimento territorio e ambiente e Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche). Il Catasto è indispensabile come base documentale per qualunque tipo di ricerca applicata sui ghiac-ciai, dalla quantificazione della riduzione delle masse glaciali all’individuazione delle situazioni di potenziale pericolosità glaciale. Inoltre, il Catasto ha anche funzione di strumento di informazione e divulgazione grazie alla disponibilità sul web: tutti i dati sono liberamente accessibili sia dal sito della Regione che da quello della Fondazione.L’aggiornamento cartografico era in programma nel 2013, in quanto era prevista la disponibilità di materiale ortofotografico aggiornato al 2012, disponibilità che non si è verificata. Si è proceduto ad utilizzare le imma-gini satellitari SPOT acquistate nell’anno 2009 per realizzare un aggiornamento a tale data; tuttavia la qualità di queste immagini, inferiore rispetto alle ortofoto usate in precedenza, e la visibilità solo parziale di alcuni settori, non permettono di ottenere una perimetrazione dei ghiacciai completa per l’intero territorio regionale né con la stessa accuratezza degli anni precedenti, pertanto tali dati non sono stati integrati all’interno del Catasto web. La perimetrazione dei ghiacciai è stata oggetto di uno stage di una studentessa francese dell’U-niversité de Chambéry (Agathe Payre), che ha anche effettuato un’attività sperimentale di individuazione semi-automatica delle aree di ghiacciaio ricoperte da detrito (sfruttando la classificazione dei valori associati ai pixel delle immagini raster), elemento utile per affinare l’analisi dei processi che portano allo sviluppo delle aree deglacializzate.E’ in fase di stipulazione una convenzione di collaborazione con l’Università degli Studi di Milano (UNIMI), che si occupa, nel biennio 2012-2014, dello sviluppo del “Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani”, in collaborazione con il Comitato EvK2CNR. In base a tale accordo, in cui rientra in qualità di proprietaria dei dati la Regione, i dati relativi ai ghiacciai del territorio valdostano, ricavati ed elaborati dalla Fondazione, e validati in base agli standard qualitativi internazionali del WGMS (World Glaciers Monitoring Service), confluiranno anche nel database del suddetto nuovo Catasto nazionale.Nell’ambito del “Piano di monitoraggio del rischio glaciale sul territorio valdostano”, nell’autunno è stato ef-fettuato un volo in elicottero che ha permesso di riprendere immagini fotografiche di tutti i ghiacciai del territorio regionale. Le immagini sono state catalogate e permetteranno di aggiornare la sezione fotografica del Catasto.Il Catasto è consultabile online a partire dal sito web di Fondazione Montagna sicura (www.fondazione-montagnasicura.org/catasto-ghiacciai-valle-d-aosta.aspx) e dal sito web della Regione autonoma Valle d’Ao-sta (www.regione.vda.it), dalla pagina “territorio e ambiente”.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• perimetrazione dei ghiacciai sulla base di immagini satellitari SPOT del 2009 ortorettificate;• convenzione di collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e contributo alla realizzazione di un database
italiano;• effettuazione di un volo fotografico su tutti i ghiacciai del territorio regionale.
Aggiornamento del Catasto ghiacciai della Valle d’Aosta
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Le campagne glaciologiche della Fondazione permettono di effettuare valutazioni su scala regionale dell’evo-luzione glaciale in relazione all’andamento meteoclimatico annuale; l’obiettivo viene raggiunto attraver-so l’esecuzione di rilievi puntuali effettuati su apparati glaciali rappresentativi di diversi settori orografici, per la misura dello spessore, delle caratteristiche fisiche e dell’evoluzione dell’accumulo nevoso e delle variazioni morfologiche dei ghiacciai.Le attività comprendono la misura dell’accumulo nevoso, la misura dell’ablazione tramite l’installazione e la lettura di paline ablatometriche, il rilievo GPS della posizione della fronte e di eventuali altri margi-ni glaciali (quali il margine delle cavità di collasso del ghiacciaio di Mont Gelé) e la ripresa fotografica da caposaldo: tutte queste iniziative permettono di effettuare valutazioni sull’evoluzione glaciale in relazione all’andamento meteoclimatico annuale. Gli interventi riguardano ghiacciai di particolare interesse (per la continuità della serie storica o per la presen-za di specifiche dinamiche glaciali) o ghiacciai ritenuti esemplificativi per il settore di appartenenza, nonché tutti gli apparati per i quali viene misurato il bilancio di massa. Tra giugno e ottobre, le attività hanno interes-sato gli apparati Tsanteleina (Rhêmes Notre Dame), Chérillon (Valtournenche), Grande di Verra (Ayas) e Mont Gelé (Ollomont).Tutti gli apparati glaciali mostrano una progressiva contrazione areale, con arretramenti frontali variabili da ghiacciaio a ghiacciaio. Purtroppo, l’estate 2013 è stata contrassegnata da forte maltempo e la neve so-praggiunta precocemente a settembre ha reso impossibile eseguire l’annuale rilievo autunnale al ghiacciaio di Chérillon, presso il quale in questa stagione veniva eseguita la misura dell’ablazione alla quota indicativa di 2800 m e la misura della posizione della fronte. Per lo stesso motivo, sia sul ghiacciaio dello Chérillon che sugli altri ghiacciai monitorati, è stato impossibile individuare la quota linea della neve al termine dell’estate, parametro di grande interesse in ambito glaciologico.I risultati dei rilievi sono pubblicati all’interno della sezione dedicata alle attività glaciologiche del sito della Fondazione (www.fondazionemontagnasicura.org/rilievi-e-bilanci-di-massa.aspx).
DATA TIPO ATTIVITÀ
5/06/2013 Rilievo dell’accumulo nevoso del ghiacciaio di Chérillon (Valtournenche).
5/06/2013 Rilievo dell’accumulo nevoso del ghiacciaio di Verra Grande (Ayas) - previsto ai fini dell’avvio delle analisi delle condizioni nivo-glaciologiche del settore del Monte Rosa nell’ambito del progetto Italia-Svizzera ALPLINKS.
13/06/2013 Rilievo dell’accumulo nevoso del ghiacciaio di Tsanteleina (Rhêmes Notre Dame).
20/09/2013 Rilievo dell’accumulo nevoso e dell’ablazione al ghiacciaio di Tsanteleina (Rhêmes Notre Dame).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• quantificazione dell’accumulo nevoso massimo su tre ghiacciai (Verra Grande, Chérillon e Tsanteleina, a inizio
estate);• quantificazione dell’accumulo nevoso residuo su un ghiacciaio (Tsanteleina, al termine dell’estate);• misura puntuale dell’ablazione su un ghiacciaio (Tsanteleina, al termine dell’estate);• misura della posizione della fronte su tre ghiacciai (Tsanteleina, Grande di Verra e Mont Gelé).
Campagne di monitoraggio dei ghiacciai valdostani
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Il bilancio di massa è la misura delle variazioni della massa di un ghiacciaio in un periodo limitato, corrispon-dente di norma ad un anno idrologico, dovute agli accumuli e all’ablazione. Si parla di bilancio di massa nega-tivo quando il ghiacciaio è in una fase di contrazione del suo volume, di bilancio positivo quando il ghiacciaio è in fase di espansione. Il bilancio tra perdite ed accumuli è strettamente legato a fattori meteorologici (pre-cipitazioni e temperature) ed è pertanto un indicatore importante delle condizioni climatiche. I bilanci quasi costantemente negativi e la riduzione areale che ne consegue, costituiscono la testimonianza ambientale più sicura e più accettata negli ambienti scientifici dell’incremento termico che caratterizza l’atmosfera del nostro pianeta.Dal 2004, Fondazione misura il bilancio di massa di alcuni apparati glaciali ritenuti rappresentativi del terri-torio valdostano in collaborazione con ARPA Valle d’Aosta. Rispetto all’operato degli anni scorsi, le campagne di rilievo 2013 hanno subito qualche modifica. La prima è legata al fatto che è stata sospesa la misura del bilancio di massa sul ghiacciaio di Pré de Bard (Courmayeur) per ragioni legate alla difficoltà di accesso, che imporrebbero un oneroso impiego dell’elicottero per garantire la sicurezza degli operatori. A supporto della conoscenza complessiva delle dinamiche glaciali del massiccio del Monte Bianco, si è però stabilito di prose-guire le misure di bilancio di massa sul ghiacciaio del Toula – avviate già nel 2012, quando hanno mostrato una buona correlazione con le misure ancora in essere sul Pré de Bard – e di avviare il rilevamento del bilancio del ghiacciaio del Petit Grapillon, adiacente al Pré de Bard. Sul ghiacciaio del Petit Grapillon, la determina-zione dei tassi di ablazione e di ritiro della fronte si colloca nel quadro delle attività di studio della dinamica periglaciale avviata da ARPA VdA nella medesima zona nell’ambito del progetto Alcotra GlaRiskAlp.La seconda modifica riguarda il ghiacciaio di Indren (Gressoney-La-Trinité), dove si è voluto ridurre lo sforzo di campionamento sulla base dei risultati ottenuti negli anni precedenti, spesso di difficile interpretazione nella zona di accumulo del ghiacciaio. Non è stata effettuata quindi la campagna intermedia normalmente eseguita a metà estate, mentre la campagna conclusiva di fine estate è stata orientata soprattutto alla misura dell’ablazione.Sugli altri ghiacciai monitorati (Rutor – La Thuile, Timorion – Valsavarenche, Grand Vallon – Cogne) le atti-vità sono rimaste invariate e sono consistite – come sui ghiacciai di Petit Grapillon e Toula – in:– una campagna primaverile/di inizio estate per la quantificazione del bilancio invernale (misura dell’accumu-
lo massimo);– una campagna intermedia di metà estate utile per disporre di misure di supporto alle altre due uscite sul
campo, nell’ambito delle quali possono essere riscontrate difficoltà di varia natura;– una campagna conclusiva di fine estate/autunno per la definizione del bilancio di massa relativo all’anno
idrologico in corso (misura dell’accumulo residuo e misura dell’ablazione totale).
Il 2013 è stato un anno caratterizzato da nevicate primaverili tardive e nevicate autunnali precoci. Questo, per quanto possa aver giovato allo stato dei ghiacciai, ha invece notevolmente influito sull’attività di rilievo. Le prime uscite sul campo sono state notevolmente ritardate dal maltempo (e di conseguenza anche le uscite intermedie, altrimenti troppo ravvicinate nel tempo alle prime), così come le campagne conclusive. Queste, inoltre, sono state rese particolarmente difficoltose dalla presenza di innevamento recente su ghiacciaio, che ha impedito l’individuazione esatta dalla quota della linea dell’innevamento residuo – con una conseguente imprecisa valutazione dell’accumulo residuo – così come il mancato ritrovamento di molte delle paline abla-tometriche installate sugli apparati e fondamentali per la quantificazione dalla fusione del ghiaccio. Si capisce così l’importanza dei rilievi di metà stagione, senza i quali si disporrebbe di un numero troppo scarso di dati. In particolare, nessuna delle paline ablatometriche installate sul ghiacciaio di Indren sono state ritrovate e questo fa sì che il risultato finale del bilancio di massa sia incopleto, in quanto tiene conto solo della fusione della neve e non di quelle del ghiaccio.Le frequenti precipitazioni hanno favorito l’instaurarsi di condizioni meno negative per i ghiacciai valdostani, per l’anno idrologico 2012/13, rispetto a quelle registrate in precedenza, poiché da un lato hanno determinato un forte accumulo invernale e dall’altro hanno ridotto il periodo di ablazione estivo.I risultati delle misure del bilancio di massa saranno pubblicati alla pagina www.fondazionemontagnasicura.org/rilievi-e-bilanci-di-massa.aspx.
Bilanci di massa
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GHIACCIAIO
VALORE BILANCIO DI MASSA
PER L’ANNO IDROLOGICO 2012/13
INIZIO DELLE ATTIVITÀ(ANNO IDROLOGICO)
VOLUME TOTALE DI ACQUA
PERSO DALL’INIZIO DELL’ATTIVITÀ
Petit Grapillon (Courmayeur) 0,25 mwe 2012/13 –
Toula (Courmayeur) 0,45 mwe 2011/12 1’363’388 m3
Rutor (La Thuile) 0,19 mwe 2004/05 665’511’572 m3
Timorion (Valsavarenche) -0,20 mwe2001/02
(inizialmente solo da ARPA Valle d’Aosta)
4’415’250 m3
Grand Vallon (Cogne) -0,07 mwe 2011/12 314’236 m3
Indren (Gressoney-La-Trinité)0,54 mwe
***NB: dato incorretto (vedi testo)
2007/081166344 m3
***NB: dato incorretto (vedi testo)
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• revisione delle modalità operative per implementare la qualità dei dati, dello sforzo di campionamento e delle
condizioni di lavoro;• misura del bilancio di massa di sei ghiacciai valdostani;• pubblicazione online dei risultati.
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Il progetto Ghiacciai della Val Ferret sorvegliati speciali prosegue dal 2004 con la realizzazione di immagini periodiche ad alta definizione da postazioni fisse. I capisaldi fotografici sono localizzati lungo il sentiero che unisce il rifugio Bertone al rifugio Elena (Courmayeur), che viene percorso da un tecnico della Fondazione più volte durante l’estate per seguire l’evoluzione morfologica dei ghiacciai della Val Ferret e della loro copertura nevosa. Nel corso del 2013 sono state eseguite quattro serie di riprese, nelle date 28 giugno, 4 luglio, 11 luglio e 23 agosto. A causa delle frequenti situazioni di scarsa visibilità, anche la realizzazione delle fotografie ha subito numerose variazioni di programma rispetto a quanto preventivato a inizio anno, al pari delle altre attività glaciologiche. Tuttavia, in un anno così difficile per l’individuazione della quota della linea della neve al termine dell’estate, le fotografie del 23 agosto rappresentano un valido supporto alla valutazione qualitativa di questo parametro.I Trekking nature 2013 promossi dalla Regione autonoma Valle d’Aosta hanno rappresentato una buona oc-casione di valorizzazione del progetto Ghiacciai della Val Ferret sorvegliati speciali. I ragazzi che vi hanno partecipato, infatti, hanno seguito lo stesso percorso interessato dal progetto e hanno apprezzato la presenza di un tecnico che ha fatto provare loro l’esperienza del “glaciologo per un giorno”, coinvolgendoli nell’attività di raccolta dei dati fotografici.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• realizzazione di 4 serie di riprese fotografiche dei ghiacciai della Val Ferret – Courmayeur;• supporto all’individuazione di parametri glaciologici chiave (quota della linea della neve al termine dell’estate);• valorizzazione nell’ambito dei Trekking nature.
Ghiacciai della val Ferret sorvegliati speciali
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Fondazione gestisce, sotto la direzione della Struttura Attività geologiche della Regione autonoma Valle d’Aosta, un piano di monitoraggio del rischio glaciale per l’intero territorio valdostano, per il periodo 2012-2014. Gli obiettivi generali del piano sono:– censire le situazioni di pericolosità e rischio glaciale presenti sul territorio regionale;– definire le differenti tipologie di potenziali fenomeni di dissesto legati alla dinamica glaciale;– recensire le metodologie ad oggi disponibili, a livello scientifico, per lo studio, la previsione e la prevenzione
dei rischi legati alle dinamiche glaciali;– individuare i settori in cui esistono potenziali rischi per dinamiche legate alla presenza o alla degradazione
del permafrost;– predisporre un piano di studio e monitoraggio per tutti i casi di potenziale rischio individuati, differenziati
secondo il tipo di dinamica e il grado di pericolosità.
A seguito di un’analisi storica e geomorfologica effettuata nel 2012, sono stati individuati i ghiacciai del territorio regionale che presentano potenziali situazioni di pericolosità per fenomeni di crollo di seracchi, collasso o rotta glaciale. Per questi apparati sono state compilate delle schede monografiche (ad oggi 22), che costituiscono la base informativa per attuare un piano di controllo/monitoraggio dell’evoluzione dei ghiacciai stessi e consentire di individuare l’insorgere di possibili situazioni di rischio. All’analisi delle diverse caratteristiche si affianca così la valutazione dell’evoluzione recente, con la stima delle aree potenzialmente esposte ai rischi.
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA E DI MONITORAGGIO DI SITUAZIONI DI RISCHI GLACIALIFinanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale
pubblica - Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011)Durata convenzione: 09/01/2012 - 31/12/2014Obiettivi: studio delle caratteristiche dei ghiacciai con rischio noto, monitoraggio dei ghiacciai del
territorio valdostano e valutazione delle nuove situazioni di rischioSito web: www.fondazionemontagnasicura.org
Piano di monitoraggio del rischio glaciale sul territorio Valdostano
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Le informazioni disponibili sono state raccolte all’interno di un geodatabase, che facilita la consultazione e l’aggiornamento, con informazioni di tipo cartografico. L’evoluzione viene valutata anzitutto attraverso l’ef-fettuazione annuale di un volo fotografico e il confronto delle immagini per ogni ghiacciaio, per rilevare indizi di potenziale pericolosità. Nel 2013 il volo è stato effettuato alla fine del mese di settembre ed ha per-messo l’esecuzione di circa 1200 immagini ad alta risoluzione (12 Mpx) dei ghiacciai e dei settori circostanti. Le immagini sono state catalogate per ghiacciaio consentendo un confronto con quelle dell’anno precedente.Con le informazioni derivanti da tale confronto sono state aggiornate le schede monografiche relative ai 22 ghiacciai attualmente definiti a maggiore pericolosità in base all’analisi storica e alle valutazioni geomorfolo-giche. In generale, il confronto 2012-2013 non evidenzia forti variazioni morfologiche che possano far presu-mere un aumento della pericolosità. Le situazioni che allo stato attuale comportano una maggiore necessità di attenzione a lungo termine, oltre a quelle già oggetto di monitoraggio specifico, riguardano i ghiacciai sospesi del settore della Val Ferret (es. Pra Sec). Per alcuni ghiacciai, l’evoluzione osservata nel periodo 2011-13 mostra una forte riduzione e assottigliamento e sembra escludere la possibilità che si ripresentino situazioni di pericolosità come quelle storicamente registrate e utilizzate per la prima classificazione del piano rischi. Tale valutazione riguarda in particolare i ghiacciai di Gran Neyron (Valsavarenche), Lauson (Cogne), Money (Cogne), Mont Velan (Etroubles), Ormelune (Valgrisenche), Patri (Cogne), Trajo (Cogne).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• effettuazione di un volo fotografico in elicottero su tutto il territorio glacializzato valdostano e catalogazione di
1210 immagini di tutti i ghiacciai del territorio regionale riprese da elicottero;• analisi qualitativa dell’evoluzione dei ghiacciai tramite confronto fotografico e aggiornamento delle schede
monografiche e del geodatabase.
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Il ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses è oggetto dal 2009 di un monitoraggio integrato, che affianca un sistema topografico ad altre tecniche di tipo sperimentale (progettate e testate in particolar modo nell’ambito del progetto GlaRiskAlp), per la previsione di possibili crolli che possano interessare il fondovalle. Le diverse iniziative sono svolte sotto la supervisione scientifica del Laboratorio di idraulica, idrologia e gla-ciologia (VAW) dell’ETH di Zurigo, con a capo il prof. Martin Funk. Di seguito sono elencati i quattro diversi percorsi di intervento, pensati anche per dare vita a un sistema integrato che possa produrre esperienze riproducibili in altri contesti.
Monitoraggio topograficoIl monitoraggio topografico consente di rilevare gli spostamenti di punti materializzati sulla superficie del ghiacciaio da prismi, collocati su paline infisse nel ghiaccio, e di rilevare eventuali accelerazioni ai fini della previsione dei crolli, a protezione del fondovalle. Attualmente sono presenti tre prismi, i cui spostamenti vengono misurati ogni due ore, compatibilmente con le condizioni meteorologiche. I dati sono controllati con una frequenza minima di 1 volta ogni tre giorni (in genere giornalmente) ed elaborati dai tecnici della Fondazione mediante un apposito codice di calcolo sviluppato dal VAW, che consente di ricavare le velocità di spostamento applicando le necessarie correzioni topografiche. Nell’anno 2013 le misure di velocità non hanno portato a situazioni di potenziale allerta.
Sistema sperimentale GNSSLa misura degli spostamenti mediante sensori GNSS permette di integrare le misure topografiche da stazione totale, funzionando anche in condizioni di assenza di visibilità. Il sistema, installato nel 2009 nell’ambito del progetto GlaRiskAlp, pur mostrando ottime potenzialità a livello dei dati forniti, ha evidenziato numerose criticità legate soprattutto alla trasmissione dati (via ponte radio) ed all’alimentazione (a pannelli solari). I dati sono stati infatti trasmessi in modo discontinuo ed i sensori sono stati coperti dal manto nevoso per gran parte della stagione. Nel corso del 2013 è stato quindi progettato un nuovo sistema con sensori a basso costo e con trasmissione via modem GPRS anziché ponte radio. I due sensori ingegnerizzati sono in corso di instal-lazione e si prevede a breve di avviare l’elaborazione dei dati in continuo, confrontandoli con quelli derivanti dal sistema topografico.
Sistema sperimentale sismicoIl sistema di misura dell’attività sismica è stato installato a partire dal 2009 per rilevare le onde sismiche generate dagli spostamenti e dalla fratturazione del seracco. Nonostante i ripetuti interventi di manuten-zione, l’esame dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto GlaRiskAlp ha messo in evidenza che il sistema ha funzionato in modo estremamente discontinuo soprattutto per quanto riguarda la trasmissione, portando a dati sulla base dei quali non è possibile stabilire una chiara correlazione tra eventi sismici e condizioni di instabilità del seracco. Pertanto il sistema è stato rimosso dal sito in quota e trasportato a valle.
Fotocamera in sito e sistema sperimentale fotogrammetrico A monte del ghiacciaio è stata installata il 20/08/2010 una camera fotografica fissa a controllo remoto: le im-magini, trasmesse tramite ftp, vengono utilizzate per il controllo qualitativo dell’evoluzione morfologica del seracco e per il controllo dello stato delle paline di misura del sistema topografico. Nel mese di settembre la fotocamera è stata portata a valle e sottoposta ad intervento di manutenzione e se ne prevede il riposizio-namento in sito non appena consentito dalle condizioni di innevamento.Il sistema fotogrammetrico, ideato nel progetto GlaRiskAlp, per la ripresa di immagini stereoscopiche, è stato installato nel mese di settembre sulle rocce in destra orografica antistanti la parte bassa del seracco; le imma-gini, trasmesse via ftp, sono utilizzate per il controllo dell’evoluzione del settore frontale.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• gestione e mantenimento in efficienza del sistema di misura topografico;• controllo ed elaborazione delle misure di spostamento con cadenza minima ogni tre giorni; 20 rapporti di sintesi
(ogni 15 giorni) e 6 rapporti di dettaglio (ogni 2 mesi); • progettazione di un nuovo sistema di misura degli spostamenti mediante sensori GNSS;• monitoraggio qualitativo in continuo (1 foto/ora) mediante fotocamera posta in sito (fino ad agosto);• installazione di due camere per la ripresa di immagini stereoscopiche, utilizzabili per l’esame della zona frontale del
seracco.
Monitoraggio strumentale del ghiacciaio Whymper (Grandes Jorasses - Val Ferret, Courmayeur)
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La fotocamera digitale a controllo remoto “Paolo Obert” (fotocamera P.O.), installata presso la stazione funiviaria di Punta Helbronner, permette un monitoraggio visivo dei ghiacciai sospesi del Bacino della Brenva e delle Grandes Jorasses, nel gruppo del Monte Bianco. In condizioni di piena operatività la fotocamera scatta quattro fotografie del versante orientale della cima del Monte Bianco ogni mattina tra le 7 e le 7:45 ed una fotografia ogni ora delle Grandes Jorasses tra le 9:00 e le 18:00. L’obiettivo della raccolta e dell’archiviazione delle immagini è eseguire un’analisi qualitativa dell’evoluzione morfologica dei ghiacciai sospesi che caratterizzano questi due settori.Il 2012 ha visto lo spostamento del sistema di monitoraggio, a causa dei lavori di ammodernamento della stazione funiviaria. Nei primi mesi del 2013, a seguito di varie circostanze che hanno ostacolato il normale funzionamento del sistema di monitoraggio qualitativo, la fotocamera è stata portata a valle per effettuare un intervento di riparazione, cui è seguita una nuova installazione in sito il primo settembre. La comunicazione da remoto è stata ripristinata attraverso l’aggiunta di un modem GSM che consente di inviare le fotografie di-rettamente alla sede di Fondazione. A seguito di alcune interruzioni della corrente, tuttavia, la comunicazione con la telecamera è ancora difficoltosa e necessita di ulteriori approfondimenti.Per sopperire alla mancanza di dati durante il periodo di malfunzionamento del sistema di monitoraggio, il 17 aprile e l’11 agosto sono state scattate manualmente delle fotografie dei seracchi della Brenva e delle Grandes Jorasses dalle terrazze del Rifugio Torino. Il confronto qualitativo delle immagini, riprese sia in automatico sia manualmente, ha permesso di rilevare che nell’anno in corso non si sono prodotte sostanziali modifiche nella morfologia generale degli apparati monitorati.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• riparazione e riposizionamento della fotocamera e installazione di un modem GSM per la trasmissione delle
immagini in remoto;• due rapporti contenenti le analisi qualitative effettuate per i ghiacciai del bacino della Brenva sulla base di immagini
automatiche e scattate manualmente.
Studio qualitativo delle dinamiche dei ghiacciai sospesi del bacino della Brenva e delle Grandes Jorasses (Monte Bianco)
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A partire dal 2005, sulla sinistra idrografica della fronte del ghiacciaio del Lys si è sviluppato un lago di con-tatto glaciale a seguito della rapida evoluzione morfologica della fronte stessa, che si è staccata dalla zona di alimentazione e sta andando incontro ad una rapida fusione. Il lago ha raggiunto dimensioni considerevoli ed è stato oggetto a partire dal 2011 di uno studio specifico per esaminare potenziali fenomeni di aumento del livello e conseguenti rotte glaciali. In collaborazione con la Struttura organizzativa Opere idrauliche ed il Centro funzionale della Regione sono stati definiti possibili scenari in relazione a ipotetici volumi di invaso in caso di ostruzione, evidenziando la sostanziale assenza di condizioni di rischio per il fondovalle. E’ comunque proseguito, nell’estate 2013, il monitoraggio al fine di tenere sotto controllo l’evoluzione del lago e dell’intero settore della fronte fossile del ghiacciaio. Un sistema di aste idrometriche ha permesso di monitorare il livello idrico con regolari sopralluoghi. Il livello mostra modeste oscillazioni stagionali, legate sia all’apporto idrico sia all’apertura o allargamento di canali nel ghiaccio per fusione e conseguente aumento del deflusso. Nel mese di settembre, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino, è stato inoltre realizzato un modello digitale del terreno dell’intero settore mediante laser scanner, che permetterà di determinare con maggiore precisione la topografia del settore, oltre a ricavare le dimensioni attuali del lago (che non è misurabile direttamente mediante GPS, a causa dell’impossibilità a percorrere l’intero perimetro).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• 4 sopralluoghi per la misura del livello idrico su aste idrometriche;• modello digitale del terreno dell’intero settore mediante rilievo laser scanner.
Indagini e monitoraggio sul lago di contatto del ghiacciaio del Lys (Gressoney-La-Trinité)
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Nel 2012 è stata individuata una potenziale situazione di pericolosità, relativa alla possi-bilità di crollo di volumi di ghiaccio dal set-tore frontale del ghiacciaio di Planpincieux (Val Ferret – Courmayeur). Al fine di valutare la pericolosità, ed il conseguente rischio, sono state effettuate un’analisi relativa agli scena-ri valanghivi conseguenti a diverse ipotesi di volumi di crollo (istituto SLF di Davos) e valu-tazioni sulla dinamica del ghiacciaio (prof. M. Funk – ETH Zurigo). Il ghiacciaio di Planpincieux appartiene alla categoria dei ghiacciai cosiddetti “politermi-ci”, ossia ghiacciai in cui nella parte inferiore è presente acqua allo stato liquido, in particola-re al contatto tra ghiaccio e substrato. La pre-senza dell’acqua gioca un ruolo fondamentale nel determinare fenomeni di crollo, che pos-sono avvenire in modo improvviso senza possibilità di previsione con parametri misurabili (ad es. velocità di spostamento). Per questa categoria di ghiacciai risulta fondamentale osservare l’evoluzione morfologica allo scopo di migliorare la conoscenza della dinamica e quindi della pericolosità. A seguito di un’approfondita analisi delle conoscenze disponibili e valutate diverse soluzioni tecniche, si è scelto di mettere in atto un si-stema di monitoraggio sperimentale qualitativo fotografico installato sul versante opposto (Mont de la Saxe). Il sistema, realizzato in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group - GMG del CNR-IRPI di Torino, è composto da due diversi apparecchi, uno a minore risoluzione, progettato per operare lungo tutto l’arco dell’anno, l’altro ad elevata risoluzione, per ottenere immagini di dettaglio in particolare nel periodo estivo. Su queste ultime, tramite la tecnica IDMS (Image Detection Monitoring System) brevettata dal GMG, di correlazione di immagini, si punta ad ottenere, oltre ad un controllo di tipo qualitativo, anche misure quan-titative di spostamenti e deformazioni. I due apparecchi sono stati installati nel mese di agosto 2013 e sono attualmente operativi; le immagini vengono riprese con cadenza oraria e riversate su un ftp da cui possono essere scaricate. Il controllo qualitativo delle immagini viene eseguito con cadenza giornaliera, in presenza di condizioni di visibilità favorevoli, secondo una procedura standard. In particolare, viene effettuato il con-fronto delle immagini e l’osservazione di alcuni elementi morfologici specifici, quali la posizione e la portata del torrente glaciale, le variazioni nell’apertura di crepacci, la comparsa di nuove fratture, i crolli avvenuti. Dall’installazione alla fine del 2013 sono state analizzate circa 65 immagini ad alta risoluzione del settore frontale e 30 immagini a minore risoluzione. Il GMG ha effettuato una prima fase di prove di elaborazione delle immagini, mirate ad arrivare ad individuare in maniera semi automatica quei settori nei quali si sono avuti dei crolli o delle mutazioni repentine.
REALIZZAZIONE DI INDAGINI SPERIMENTALI FINALIZZATE ALLA CONOSCENZA DELLE DINAMICHE DEL GHIACCIAIO DI PLANPINCIEUX (COURMAYEUR)Finanziamento: convenzione con la Struttura Attività geologiche dell’Assessorato opere pubbliche, difesa
del suolo e edilizia residenziale pubblica della Regione autonoma Valle d’Aosta (PD 1813 del 02/05/2013)
Durata convenzione: 10/05/2013 - 31/12/2014Obiettivi: approfondire la conoscenza della dinamica del ghiacciaio di Planpincieux mediante un sistema
di monitoraggio sperimentale qualitativo fotograficoBudget FondMS: 82.080 euroSito web: www.fondazionemontagnasicura.org
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Per una migliore definizione delle caratteristiche geometriche del ghiacciaio, ed in particolare per determinare lo spessore di ghiaccio e la forma del substrato roccioso nella parte terminale, sono state rilevate, in colla-borazione con ARPA VdA, alcune sezioni tramite georadar elitrasportato. L’interpretazione dei dati acquisiti, data la particolare complessità morfologica del ghiacciaio, è stata affidata ad un esperto (prof. H. Maurer, ETH Zurigo) specializzato in geofisica applicata ai ghiacciai. L’interpretazione di tali dati, affidata ad una società specializzata svizzera, è particolarmente complessa a causa della morfologia del ghiacciaio, tuttavia è possibile ricavare con una buona probabilità che lo spessore del ghiacciaio nella zona frontale è di circa 30 m.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• realizzazione di un piano di indagini per la conoscenza della dinamica del ghiacciaio di Planpincieux;• progettazione ed installazione di un sistema di monitoraggio qualitativo fotografico (operativo da settembre);• analisi qualitativa delle immagini effettuata giornalmente (compatibilmente con le condizioni di visibilità); • prime elaborazioni di immagini per la misura quantitativa di deformazioni e spostamenti;• effettuazione di profili georadar elitrasportati.
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Il tema centrale e portante del progetto ACQWA, conclusosi a settembre 2013, è l’idrosfera in tutte le sue forme, con particolare attenzione agli impatti causati dai cambiamenti climatici in atto nelle regioni di montagna. La componente acqua è stata considerata nella sua globalità, includendo a pieno titolo anche i ghiacciai. Il progetto ha permesso di migliorare e sviluppare modelli per l’analisi delle interconnessioni tra diverse componenti, quali clima, idrologia, neve, ghiacciai e vegetazione, al fi ne di determinarne l’e-voluzione su uno scenario di medio termine, ovvero sui prossimi 50 anni, e di analizzare gli effetti a livello ambientale e socio-economico, su settori quali la produzione di energia idroelettrica, l’agricoltura, il turismo e la gestione dei rischi naturali.Fondazione Montagna sicura è stata coinvolta in una sotto-azione del work package intitolato “Impact of climate warming on the stability of hanging glaciers in the Alps”, con a capo il prof. Martin Funk (VAW-ETHZ - Zurigo). L’obiettivo dell’azione è stato quello di analizzare come gli scenari di cambiamenti climatici po-tranno infl uire sulla stabilità dei ghiacciai pensili, a seconda delle differenti tipologie. Sito prescelto per questa attività, lato valdostano, è stato il ghiacciaio pensile delle Grandes Jorasses, sul ter-ritorio di Courmayeur, oggetto di una ricca serie di analisi. La Fondazione ha messo a disposizione tutti i dati raccolti nelle varie azioni conoscitive e di ricerca condotte: dati di spostamento (misure topografi che e GPS), misurazioni dell’attività sismica, modelli digitali del terreno derivanti da rilievi fotogrammetrici e immagini della webcam installata nei pressi della punta Whymper. Tali informazioni sono state analizzate unitamente ai dati derivanti dagli altri casi studio per trarre indicazioni circa l’evoluzione delle condizioni di stabilità nel medio e nel lungo periodo dei ghiacciai pensili, in funzione delle differenti tipologie (ghiacciai freddi, ghiacciai in parte temperati, lingue glaciali temperate su versanti ripidi), considerando anche le possibilità di monitoraggio esistenti attualmente nei diversi casi, per una previsione dei rischi associati a crolli e collassi. Tali indicazioni sono confl uite nel report On the stability of steep glaciers in the Alps, facente parte del deliverable Glacier response to climate change, disponibile sul sito web del progetto.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• raccolta, organizzazione e trasmissione di tutti i dati disponibili, derivanti da azioni conoscitive e di monitoraggio
delle Grandes Jorasses, per la condivisione con gli altri partner di progetto;• report “On the stability of steep glaciers in the Alps”;• supporto alla defi nizione dei fi nal report - www.acqwa.ch - e partecipazione agli eventi conclusivi del progetto.
PROGETTO ACQWA - CLIMATE IMPACTS ON THE QUANTITY AND QUALITY OF WATERModalità di partecipazione: partner istituzionale - EU FP 7 - settimo programma quadro di ricerca europeaDurata: 01/10/2008 - 30/09/2013Altri partner: capofi la - Università degli Studi di Ginevra (CH), prof. Martin Beninston; totale: 35
partner tra Unione europea, Svizzera, Cile, Argentina e Kyrgyzstan; altri partner valdostani - ARPA VdA, Compagnia Valdostana delle Acque
Obiettivi: valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sui sistemi idrici di montagna, con particolare attenzione verso quantità e qualità delle acque che si originano nelle zone di montagna dove la componente neve-ghiaccio è particolarmente rilevante
Budget FondMS: 30.000 euroSito web: www.acqwa.ch
PROGETTO ACQWA -‐ CLIMATE IMPACTS ON THE QUANTITY AND QUALITY OF WATER
Modalità di partecipazione: partner istituzionale -‐ EU FP 7 -‐ settimo programma quadro di ricerca europea Durata: 01/10/2008 -‐ 30/09/2013 Altr i partner: capofila -‐ Università degli Studi di Ginevra (CH), prof. Martin Beninston; totale: 35 partner tra Unione europea, Svizzera, Cile, Argentina e Kyrgyzstan; altri partner valdostani -‐ ARPA VdA, Compagnia Valdostana delle Acque Obiett iv i : valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sui sistemi idrici di montagna, con particolare attenzione verso quantità e qualità delle acque che si originano nelle zone di montagna dove la componente neve-‐ghiaccio è particolarmente rilevante Budget FondMS: 30.000€ S ito web: www.acqwa.ch
Il tema centrale e portante del progetto ACQWA, conclusosi a settembre 2013, è l'idrosfera in tutte le sue forme, con particolare attenzione agli impatti causati dai cambiamenti c l imatic i in atto nelle regioni di montagna. La componente acqua è stata considerata nella sua globalità, includendo a pieno titolo anche i ghiacciai. Il progetto ha permesso di migl iorare e svi luppare modell i per l ’anal is i del le interconnessioni tra diverse componenti , qual i c l ima, idrologia, neve, ghiacciai e vegetazione, al fine di determinarne l ’evoluzione su uno scenario di medio termine, ovvero sui prossimi 50 anni, e di analizzare gli effetti a livello ambientale e socio-‐economico, su settori quali la produzione di energia idroelettrica, l’agricoltura, il turismo e la gestione dei rischi naturali.
Fondazione Montagna sicura è stata coinvolta in una sotto-‐azione del work package intitolato "Impact of climate warming on the stability of hanging glaciers in the Alps", con a capo il prof. Martin Funk (VAW-‐ETHZ -‐ Zurigo). L’obiettivo dell’azione è stato quello di anal izzare come gl i scenari di cambiamenti c l imatic i potranno inf luire sul la stabi l i tà dei ghiacciai pensi l i , a seconda del le differenti t ipologie.
Sito prescelto per questa attività, lato valdostano, è stato il ghiacciaio pensile delle Grandes Jorasses, sul territorio di Courmayeur, oggetto di una ricca serie di analisi. La Fondazione ha messo a disposizione tutti i dati raccolti nelle varie azioni conoscitive e di ricerca condotte: dati di spostamento (misure topografiche e GPS), misurazioni dell’attività sismica, modelli digitali del terreno derivanti da rilievi fotogrammetrici e immagini della webcam installata nei pressi della punta Whymper. Tali informazioni sono state analizzate unitamente ai dati derivanti dagli altri casi studio per trarre indicazioni circa l’evoluzione del le condizioni di stabi l i tà nel medio e nel lungo periodo dei ghiacciai pensi l i , in funzione delle differenti tipologie (ghiacciai freddi, ghiacciai in parte temperati, lingue glaciali temperate su versanti ripidi), considerando anche le possibi l i tà di monitoraggio esistenti attualmente nei diversi casi, per una previsione dei rischi associati a crolli e collassi. Tali indicazioni sono confluite nel report On the stabi l i ty of steep glaciers in the Alps , facente parte del deliverable Glacier response to c l imate change , disponibile sul sito web del progetto.
Risultati conseguiti nel 2013
• Raccolta, organizzazione e trasmissione di tutti i dati disponibili, derivanti da azioni conoscitive e di monitoraggio delle Grandes Jorasses, per la condivisione con gli altri partner di progetto;
• report “On the stability of steep glaciers in the Alps”; • supporto alla definizione dei final report -‐ www.acqwa.ch -‐ e partecipazione agli eventi conclusivi del progetto.
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All’interno del progetto ALPLINKS, che prevede lo studio di un master plan per una mobilità multimodale (cen-trata su impianti a fune, ma in maniera non esclusiva) e la valutazione degli effetti territoriali (ambientali, so-ciali, economici) che derivano dalla riqualificazione e dall’integrazione progressiva dei comprensori sciistici del Cervino e del Monte Rosa, Fondazione si occupa dell’analisi delle condizioni nivo-glacio-meteorologiche: tale attività è finalizzata a fornire dati riguardanti le condizioni della criosfera (ghiacciai, innevamento) del settore in esame (condizioni attuali ed evoluzione recente), quali elementi funzionali per la definizione del master plan. La prima fase di lavoro ha visto Fondazione impegnata, grazie alle risorse interne degli Uffici neve e valanghe e ghiacciai e permafrost, per il reperimento, la raccolta e l’organizzazione dei dati esistenti per ghiacciai e neve, in particolare sul versante valdostano dell’area del Cervino e Monte Rosa. Nello specifico, per quanto riguarda la neve, sono stati richiesti agli uffici regionali di competenza (Centro funzionale e Assetto idroge-ologico dei bacini montani) i dati delle stazioni meteorologiche automatiche e dei rilievi nivologici (modelli AINEVA) ed è stata realizzata una scheda anagrafica contenente i metadati dei punti di misura; sono inoltre state reperite indicazioni riguardanti la produzione di neve artificiale presso i comprensori sciistici; analogamente, sono state catalogate ed esaminate le informazioni a disposizione per i ghiacciai della zona. Sulla base dei dati disponibili e delle indicazioni emerse dall’analisi di materiale bibliografico, si è iniziato a definire i tipi di elaborazioni che sarà possibile eseguire, al fine di fornire informazioni utili allo sviluppo del master plan ed alle valutazioni delle diverse alternative di integrazione tra i comprensori. Oltre a partecipare attivamente alle riunioni di partenariato, Fondazione è stata anche implicata nel gruppo tecnico di lavoro per la definizione del capitolato per l’affidamento dell’incarico della redazione del master plan. Infine, Fondazione ha partecipato all’International Conference on Mountains and Climate Change - High Summit (Lecco, 23-25 ottobre), realizzando un poster di presentazione del progetto, a nome di tutto il par-tenariato.A dicembre 2013 è stata attivata la specifica consulenza tecnico-scientifica per la realizzazione delle attività di analisi nivologica e glaciologica.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• censimento, raccolta e organizzazione dei dati riguardanti neve e ghiacciai per il versante valdostano dell’area
Cervino-Monte Rosa;• utilizzo e trattamento dei dati nivologici forniti dagli Uffici regionali competenti;• contributo alla stesura del capitolato per la realizzazione del master plan;• un poster presentato alla conferenza internazionale High Summit.
PROGETTO ALPLINKSModalità di partecipazione: partner di progettoDurata: 27/03/2013 - 26/03/2015Altri partner: Comune di Valtournenche (capofila), Comune di Ayas, Comune di Gressoney-La-
Trinité, Comune di Gressoney-Saint-Jean, Comune di Zermatt; sponsor: Cervino Spa, Monterosa Spa, Zermatt Bergbahnen
Obiettivi: definire un master plan per lo sviluppo della mobilità nel settore Cervino - Monte Rosa ed analizzare gli effetti territoriali (ambientali, sociali, economici) derivanti da un’integrazione progressiva dei comprensori esistenti in questo settore (Zermatt-Cervinia-Valtournenche - Monterosa ski)
Budget FondMS: 40.000 euroSito web: www.fondazionemontagnasicura.org
PROGETTO ALPLINKS
Modalità di partecipazione: partner di progetto
Durata: 27/03/2013 -‐ 26/03/2015
Altr i partner: Comune di Valtournenche (capofila), Comune di Ayas, Comune di Gressoney-‐La-‐Trinité, Comune di Gressoney-‐Saint-‐Jean, Comune di Zermatt; sponsor: Cervino Spa, Monterosa Spa, Zermatt Bergbahnen
Obiett iv i : definire un master plan per lo sviluppo della mobilità nel settore Cervino -‐ Monte Rosa ed analizzare gli effetti territoriali (ambientali, sociali, economici) derivanti da un’integrazione progressiva dei comprensori esistenti in questo settore (Zermatt-‐Cervinia-‐Valtournenche -‐ Monterosa ski)
Budget FondMS: 40.000€ S ito web: www.fondazionemontagnasicura.org
All’interno del progetto ALPLINKS, che prevede lo studio di un master plan per una mobilità multimodale (centrata su impianti a fune, ma in maniera non esclusiva) e la valutazione degli effetti territoriali (ambientali, sociali, economici) che derivano dalla riqualificazione e dall’integrazione progressiva dei comprensori sciistici del Cervino e del Monte Rosa, Fondazione si occupa dell’anal is i del le condizioni nivo-‐glacio-‐meteorologiche : tale attività è finalizzata a fornire dati riguardanti le condiz ioni del la cr iosfera (ghiacciai, innevamento) del settore in esame (condizioni attuali ed evoluzione recente), quali elementi funzionali per la definiz ione del master plan . La prima fase di lavoro ha visto Fondazione impegnata, grazie alle risorse interne degli Uffici neve e valanghe e ghiacciai e permafrost, per il reperimento, la raccolta e l ’organizzazione dei dati esistenti per ghiacciai e neve, in particolare sul versante valdostano dell'area del Cervino e Monte Rosa. Nello specifico, per quanto riguarda la neve, sono stati richiesti agli uffici regionali di competenza (Centro funzionale e Assetto idrogeologico dei bacini montani) i dati delle stazioni meteorologiche automatiche e dei rilievi nivologici (modelli AINEVA) ed è stata realizzata una scheda anagrafica contenente i metadati dei punti di misura; sono inoltre state reperite indicazioni riguardanti la produzione di neve artificiale presso i comprensori sciistici; analogamente, sono state catalogate ed esaminate le informazioni a disposizione per i ghiacciai della zona. Sulla base dei dati disponibili e delle indicazioni emerse dall’analisi di materiale bibliografico, si è iniziato a definire i t ip i di e laborazioni che sarà possibile eseguire, al fine di fornire informazioni utili allo sviluppo del master plan ed alle valutazioni delle diverse alternative di integrazione tra i comprensori. Oltre a partecipare attivamente alle riunioni di partenariato, Fondazione è anche implicata nel gruppo tecnico di lavoro per la definizione del capitolato per l’affidamento dell’incarico della redazione del master plan. Infine, Fondazione ha partecipato all'International Conference on Mountains and Climate Change -‐ High Summit (Lecco, 23-‐25 ottobre), realizzando un poster di presentazione del progetto, a nome di tutto il partenariato. A dicembre 2013 è stata attivata la specifica consulenza tecnico-‐scientifica per la realizzazione delle attività di analisi nivologica e glaciologica.
Risultati conseguiti nel 2013
• Censimento, raccolta e organizzazione dei dati riguardanti neve e ghiacciai per il versante valdostano dell’area Cervino-‐Monte Rosa;
• utilizzo e trattamento dei dati nivologici forniti dagli Uffici regionali competenti; • contributo alla stesura del capitolato per la realizzazione del master plan; • un poster presentato alla conferenza internazionale High Summit.
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Il progetto operativo MALATRÀ - Monitoraggio dell’Ambien-te Glaciale mediante Tecnologia Rfid - si inserisce nel quadro più ampio del programma dell’Unità di Ricerca (UdR) GLA-CIES - GLaciers And Cryosphere International Expert Study group, che mira a creare i presupposti per progettare e svi-luppare strumenti innovativi per supportare il monitoraggio dell’ambiente di alta montagna. Il progetto MALATRÀ è incen-trato sullo sviluppo di un sistema da utilizzare per le misure in ambito glaciale, costituito da tag (dispositivi elettronici di piccole dimensioni e a basso costo, associati a sensori per la misura di diverse grandezze fisiche, come ad es. pressione e temperatura, anche all’interno del ghiaccio) da dislocare in campo e da un reader per la ricerca dei tag, sfruttando la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification).Il progetto ha avuto avvio operativo nell’autunno 2012, grazie ad un importante lavoro di studio bibliografico ed al confronto tra gli esperti glaciologi di Fondazione, di ARPA Valle d’Aosta e gli ingegneri delle telecomu-nicazioni ed informatici di EnviSens Technologies. Il sistema è così progettato: sono state individuate le gran-dezze da misurare (temperatura, pressione, inclinazione e posizione del tag) e le modalità operative di utilizzo e sono state definite le specifiche tecniche di tutti i componenti. È stata successivamente avviata la fase di sviluppo, comprendente la progettazione e la produzione dei prototipi e la scrittura del firmware ad hoc, in particolare per la verifica della comunicazione in radio frequenza. Si sono quindi eseguiti diversi test, sia in laboratorio, sia sul terreno per la verifica della resistenza meccanica e dell’impermeabilità della capsula (test effettuato dal coronamento della diga di Place Moulin), del funzionamento in aria delle due tipologie di antenne e della comunicazione radio tra reader e tag in neve e ghiaccio (test effettuato sul ghiacciaio del Colle del Gigante).Ad ottobre, dopo diverse procedure di selezione e valutazione di candidati, è stata attivata la borsa di ricerca FSE per un ricercatore valdostano, ing. Salvatore Barone, che lavora a tempo pieno sul progetto per i restanti dieci mesi di attività.Come previsto dallo studio di fattibilità, sono state effettuate due riunioni plenarie dell’Unità di ricerca (13 maggio e 25 settembre) e sono stati redatti due report semestrali.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• ideazione del sistema e definizione delle specifiche tecniche del sistema (DELIVERABLE WP3 Specifiche tecniche di
sistema);• progettazione e acquisto di 10 capsule contenitrici;• progettazione, produzione e assemblaggio di 8 schede a circuito stampato (PCB);• esecuzione dei primi test in campo;• redazione e pubblicazione sui siti web di Fondazione ed EnviSens del 1° report semestrale e della relazione tecnica
annuale.
UNITÀ DI RICERCA GLACIES - PROGETTO MALATRÀModalità di partecipazione: capofila di progettoDurata: 22/08/2012 - 21/08/2014Altri partner: EnviSens Technologies - partner; soggetti facenti parte dell’Unità di Ricerca senza
finanziamento: Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche - Regione, ARPA VdA, Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI) - SUPSI di Lugano, Versuchsanstalt für Wasserbau, Hydrologie und Glaziologie (VAW) - ETH di Zurigo
Obiettivi: progettare e sviluppare un sistema di tracking and identification basato sulla tecnologia RFID per studiare le dinamiche glaciali, con fase di test sugli apparati valdostani
Budget FondMS: 109.750 euroSito web: www.fondazionemontagnasicura.org
UNITÀ DI RICERCA GLACIES -‐ PROGETTO MALATRÀ
Modalità di partecipazione: capofila di progetto Durata: 22/08/2012 -‐ 21/08/2014 Altr i partner: EnviSens Technologies -‐ partner; soggetti facenti parte dell’Unità di Ricerca senza finanziamento: Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche -‐ Regione, ARPA VdA, Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI) -‐ SUPSI di Lugano, Versuchsanstalt für Wasserbau, Hydrologie und Glaziologie (VAW) -‐ ETH di Zurigo Obiett iv i : progettare e sviluppare un sistema di tracking and identification basato sulla tecnologia RFID per studiare le dinamiche glaciali, con fase di test sugli apparati valdostani Budget FondMS: 109.750€ S ito web: www.fondazionemontagnasicura.org
Il progetto operativo MALATRÀ -‐ Monitoraggio dell'Ambiente Glaciale mediante Tecnologia Rfid -‐ si inserisce nel quadro più ampio del programma dell’Unità di Ricerca (UdR) GLACIES -‐ GLaciers And Cryosphere International Expert Study group, che mira a creare i presupposti per progettare e sviluppare strumenti innovativi per supportare il monitoraggio dell’ambiente di alta montagna. Il progetto MALATRÀ è incentrato sullo sviluppo di un sistema da utilizzare per le misure in ambito glaciale, costituito da tag (dispositivi elettronici di piccole dimensioni e a basso costo, associat i a sensori per la misura di diverse grandezze fisiche, come ad es. pressione e temperatura, anche all’interno del ghiaccio) da dislocare in campo e da un reader per la ricerca dei tag, sfruttando la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentif icat ion ) .
Il progetto ha avuto avvio operativo nell’autunno 2012, grazie ad un importante lavoro di studio bibliografico ed al confronto tra gli esperti glaciologi di Fondazione, di ARPA Valle d’Aosta e gli ingegneri delle telecomunicazioni ed informatici di EnviSens Technologies. Il sistema è così progettato: sono state individuate le grandezze da misurare (temperatura, pressione, inclinazione e posizione del tag) e le modalità operative di utilizzo e sono state definite le specifiche tecniche di tutti i componenti. È stata successivamente avviata la fase di sviluppo, comprendente la progettazione e la produzione dei prototipi e la scr ittura del f irmware ad hoc, in particolare per la verifica della comunicazione in radio frequenza. Si sono quindi eseguiti
diversi test, s ia in laboratorio, s ia sul terreno per la verifica della resistenza meccanica e dell’impermeabilità della capsula (test effettuato dal coronamento della diga di Place Moulin), del funzionamento in aria delle due tipologie di antenne e della comunicazione radio tra reader e tag in neve e ghiaccio (test effettuato sul ghiacciaio del Colle del Gigante).
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Fondazione Montagna sicura trova nella cooperazione transfrontaliera uno dei propri maggiori punti di forza, presentandosi come centro propositivo di progettualità e partner accreditato per la ricerca in tema di rischi naturali. Anche il 2013 ha visto il consolidamento della rete transfrontaliera sui rischi naturali in montagna e la promozione di nuove relazioni con università ed enti di ricerca. Attività fondamentale in questo senso è la gestione e il continuo sviluppo della rete transfrontaliera rischi naturali, nata nell’ambito del progetto strategico RiskNat (concluso nel 2012) ed ora attiva nel progetto Alcotra RiskNET (descritto nel seguito), nel quale Fondazione, in qualità di soggetto attuatore del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche (capofila), svolge un importante ruolo di coordinamento tecnico.
Per quanto riguarda gli altri progetti (dettagliati nel seguito) del Programma operativo Alcotra, misura rischi naturali, Fondazione Montagna sicura ha curato:– la valorizzazione del progetto GlaRiskAlp (rischi glaciali nelle Alpi occidentali), in qualità di capofila
(progetto concluso il 12/01/2013);– la gestione delle attività di propria competenza in qualità di partner del progetto H5 Éducation à l’envi-
ronnement, compreso nel PIT Espace Mont-Blanc (progetto concluso il 28/02/2013);– l’attuazione del progetto PrévRiskMONT-BLANC (sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione dei
rischi in montagna), in qualità di capofila, attuato in collaborazione con La Chamoniarde (progetto concluso l’11/10/2013);
– la gestione delle attività di propria competenza del progetto Map3, in materia di rischio valanghivo.
La Fondazione ha inoltre fornito supporto tecnico all’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica nel seguito dell’avanzamento del progetto strategico STRADA - Strategia di Adatta-mento al Cambiamento Climatico nel Territorio Transfrontaliero del P.O. Italia - Svizzera, per quanto attiene alla gestione del rischio valanghivo. Sempre nell’ambito del P.O. Italia-Svizzera, la Fondazione è partner del progetto semplice AlpLinks (detta-gliato in precedenza), avente come finalità lo studio della mobilità integrata nel settore Cervino - Monterosa, mediante collegamento trasportistico Zermatt - Monterosa (anche sciistico intervallivo Cervinia - Zermatt - Ayas), considerando un nuovo concetto di comprensorio, sostenibile dal punto di vista socio-economico e ambientale. Nell’ambito del bando per la creazione e lo sviluppo di Unità di ricerca - FESR - dell’Assessorato regionale attività produttive, energia e politiche del lavoro, Fondazione è partner di due progetti operativi:– MALATRÀ (Monitoraggio dell’Ambiente glaciale mediante Tecnologia Rfid) dell’Unità di Ricerca GLACIES
(GLaciers And Cryosphere International Expert Study group), volto allo sviluppo di sensori che sfruttano la tecnologia RFID da utilizzare in ambiente glaciale (avviato nel 2012);
– Rischio, ricerca e innovazione dell’Unità di Ricerca Mountain Risk Research Team, incentrato sullo studio, la previsione e la gestione tecnico-economica delle valanghe di neve umida (avviato nel 2013).
La Fondazione ha contribuito e fornito supporto all’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica e all’Assessorato territorio e ambiente per l’organizzazione del 54° Comitato Perma-nente della Convenzione delle Alpi e del workshop internazionale Sicurezza stradale e sostenibilità del rischio nelle Alpi, svoltisi il 15-16 ottobre a Saint-Vincent - centro congressi Grand Hotel Billia.
GESTIONE E SVILUPPO DI UNA RETE TRANSFRONTALIERA DI RICERCA APPLICATA SUI RISCHI NATURALI IN MONTAGNAFinanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale
pubblica - Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011)Durata convenzione: 09/01/2012 - 31/12/2014Obiettivi: promuovere collaborazioni con università ed enti di ricerca europei, nell’intento di sviluppare
la rete di ricerca applicata sui rischi naturali in montagna; assistere l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica nella gestione delle relazioni transregionali e nella predisposizione di nuove progettualità; supportare l’organizzazione di eventi divulgativi e informativi sul tema dei rischi naturali in montagna
Sito web: www.fondazionemontagnasicura.org
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Si è inoltre supportata l’organizzazione, a Courmayeur dal 10 al 12 giugno, del workshop internazionale Warning Criteria for Active Slides - IWWAS, sulla definizione di criteri di allertamento per frane, curato all’Università Bicocca di Milano (Dipartimento di scienze dell’ambiente e del territorio) e dall’Université de Laval (Québec - Canada), al quale tre tecnici hanno partecipato con due interventi (sulla gestione dei rischi glaciali e del rischio valanghivo).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• avvio del progetto Alcotra n.180 RiskNET;• avvio del progetto Italia-Svizzera AlpLinks;• avvio del progetto Mountain Risk Research Team, bando per unità di ricerca FESR;• supporto all’organizzazione del 54° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e di due workshop
internazionali sui rischi naturali.
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Su richiesta della Struttura organizzativa Attività geologiche, Fondazione Montagna sicura, in collaborazione con GeoDigital Solutions srl (spin off dell’Università di Parma) e l’ing. Fabrizio Diotri (aggiudicatario del servizio tecnico), sta sviluppando un sistema fotogrammetrico sperimentale per il monitoraggio della frana del Mont de La Saxe. L’obiettivo è quello di ottenere ulteriori informazioni su questo caso specifico, da affiancare a quelle derivanti dagli altri sistemi di monitoraggio esistenti, ma anche di mettere a punto un ap-parato che possa essere utilizzato in altre situazioni di dissesto e permetta di ottenere dati quali-quantitativi (evoluzione della morfologia, spostamenti) da posizione remota, senza dover operare direttamente sul sito in esame. Il sistema fotogrammetrico fisso è costituito da due centraline di acquisizione poste nei pressi di Villa Ca-meron, dunque sul versante opposto rispetto alla frana, composte da fotocamera, modem per la trasmissione dati e alimentazione con pannello solare, e controllabili da remoto (controllo e variazione dei parametri foto-grafici di scatto - esposizione, diaframma, tempo di scatto, risoluzione immagine, tipo di compressione - e di trasmissione dei dati - frequenza di acquisizione). A partire dalla primavera 2013 il sistema è operativo e ogni due ore acquisisce due fotogrammi (uno per ogni fotocamera, costituenti una “stereocoppia”) che ven-gono trasmessi ad un server, quindi elaborati da un software per ottenere modelli digitali della superficie (Di-gital Surface Model - DSM) della zona del corpo frana in esame. La gestione da remoto è resa possibile anche mediante un sistema di diagnostica e di segnalazione di malfunzionamenti via email sviluppato ad hoc. Per quanto riguarda l’ottenimento dei DSM, è stato necessario provvedere all’implementazione del software ini-zialmente sviluppato, per inserire una parte in grado di correggere in automatico gli orientamenti esterni delle fotocamere, dovuti a movimenti accidentali con conseguenti variazioni dell’inquadratura (es. presenza di vento), senza dover ricorrere all’installazione di punti di controllo materializzati sul versante in esame (es. tabelloni in posizione fissa). Inoltre, per permettere la gestione e l’utilizzo del sistema anche da parte di utenti non esperti, è stata proget-tata e sviluppata un’interfaccia web che permette di eseguire una diagnostica del sistema e di esaminare i dati e i risultati ottenuti (DSM e mappe di differenze tra DSM successivi su webGIS).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• installazione in sito delle due centraline di acquisizione delle immagini e avvio del sistema di acquisizione,
trasmissione, salvataggio ed elaborazione dei fotogrammi - due immagini ogni due ore; • sviluppo e messa in opera del sistema di controllo da remoto, comprensivo di email di allerta per malfunzionamenti; • progettazione di un’interfaccia web (comprensiva di un webGIS) per la gestione del sistema e l’esame dei dati e dei
risultati ottenuti da parte di utenti non esperti.
ATTIVITÀ SPERIMENTALI DI MONITORAGGIO FOTOGRAMMETRICO DELLA FRANA DEL MONT DE LA SAXE (COURMAYEUR)Finanziamento: convenzione con la Struttura organizzativa Attività geologiche dell’Assessorato opere
pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica - Regione autonoma Valle d’Aosta (PD 2885 del 03.07.2012)
Durata convenzione: 09/07/2013 - 31/12/2014Obiettivi: progettare, installare e gestire un sistema di monitoraggio fotogrammetrico sperimentale della
frana, attraverso modelli digitali della superficie e analisi dei dati ottenuti, confrontati con gli altri sistemi di monitoraggio esistenti
Budget FondMS: 63.000 euroSito web: www.fondazionemontagnasicura.org
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RiskNET nasce dal progetto strategico Alcotra RiskNat, quale estrinsecazione delle priorità politiche e dei fabbisogni tecnici, rilevati da tre anni di intensa cooperazione transfrontaliera, e si caratterizza come:• “progetto di capitalizzazione” di alcune esperienze strategiche di RiskNat (pilotaggio politico, geoportale,
comunicazione istituzionale, formazione e sensibilizzazione, etc.);• “progetto innovativo” (per le nuove tematiche affrontate, strategiche e di ampio respiro, vedasi ad esempio
l’avvio dell’impiego dei social network e la valutazione economica dei rischi);• “progetto cerniera”, tra l’attuale programmazione, l’esperienza di RiskNat e dei diversi progetti semplici ad
esso “sinergici” e la prossima programmazione UE, lanciando in tal senso nuovi temi “forti” e di plausibile sviluppo ed approfondimento nel periodo 2015 - 2020.
Fondazione Montagna sicura è incaricata dalla Regione del coordinamento tecnico del progetto, alla luce dell’esperienza condotta nel precedente progetto RiskNat, e cura la gestione e l’alimentazione del sito web istituzionale (www.risknet-alcotra.org), che intende configurarsi sempre più come un portale di riferimen-to per quanto attiene all’informazione sui rischi naturali. Inoltre, fornisce il proprio supporto tecnico per l’organizzazione di alcune attività di formazione previste dal progetto. In particolare, nel 2013, ha assistito il Pôle Alpin Risques Naturels nella definizione dell’Université Européenne d’Eté per tecnici transfrontalieri che si terrà a Grenoble dal 16 al 20 giugno 2014 (Mouvements de terrain, crues torrentielles: quels outils pour mesurer le relief et son évolution? laserscan, photogrammétrie,etc.) e il Centre Méditerranéen de l’environnement - CME per il campus stanziale multidisciplinare ed internazionale dal titolo “Topoguide Vallée de la Roya”, cui hanno preso parte per tre settimane dieci studenti italo - francesi (di cui tre selezionati da Fondazione), impegnati nella redazione di una guida sui rischi naturali che incom-bono su tale area transfrontaliera. Sempre nel 2013 si è avviata la pianificazione degli eventi di formazione che si terranno in Valle d’Aosta nel 2014: un corso di formazione per professionisti sugli audit post-sismici (primavera 2014) e la seconda Université Européenne d’Eté (Gressoney-La-Trinité, autunno 2014).Infine, Fondazione assiste il capofila - Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche - nel coordinamento del gruppo di lavoro transfrontaliero per l’analisi delle metodologie esistenti volte alla valutazione economica applicata alla gestione dei rischi naturali. In questa prima fase, il lavoro di Fon-dazione si è concentrato sulla definizione e condivisione con i partner di una scheda utile alla recensione di metodi di valutazione economica o basati su altri tipi di valutazioni (es. uso di indicatori) per la deter-minazione di priorità di intervento, oltre ad occuparsi dell’organizzare delle due sessioni di lavoro del gruppo transfrontaliero.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• riorganizzazione ed alimentazione del sito web di progetto www.risknet-alcotra.org;• tre riunioni del Gruppo di pilotaggio tecnico;• due riunioni di lavoro del gruppo transfrontaliero valutazione economica applicata alla gestione dei rischi naturali;• definizione di una scheda utile alla recensione di metodi di valutazione economica dei rischi.
PROGETTO ALCOTRA N.180 RISKNETModalità di partecipazione: soggetto attuatore - in convenzione con il Dipartimento programmazione, difesa del
suolo e risorse idriche della Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 584/2013)Durata: 12/03/2013 - 31/12/2014Partner: il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione è
capofila, in partenariato con le Regioni Liguria e Piemonte, la Provincia di Torino, le Regioni francesi Provence-Alpes-Côte d’Azur e Rhône-Alpes, la DREAL Rhône-Alpes, il BRGM, il Centre Méditerranéen de l’Environnement ed il Canton du Valais
Obiettivi: capitalizzazione e sviluppo della rete transfrontaliera sui rischi naturali nel territorio delle Alpi Occidentali, per proseguire nella direzione di un’identità transfrontaliera creando le condizioni per una riflessione strategica comune su concetti quali la “cultura del rischio” ed il “rischio sostenibile”, in una prospettiva di “sviluppo sostenibile”
Budget FondMS: 100.565 euroSito web: www.risknet-alcotra.org
PROGETTO ALCOTRA N.180 RISKNET Modalità di partecipazione: soggetto attuatore -‐ in convenzione con il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 584/2013) Durata: 12/03/2013 -‐ 31/12/2014 Partner: il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione è capofila, in partenariato con le Regioni Liguria e Piemonte, la Provincia di Torino, le Regioni francesi Provence-‐Alpes-‐Côte d’Azur e Rhône-‐Alpes, la DREAL Rhône-‐Alpes, il BRGM, il Centre Méditerranéen de l’Environnement ed il Canton du Valais Obiett iv i : capitalizzazione e sviluppo della rete transfrontaliera sui rischi naturali nel territorio delle Alpi Occidentali, per proseguire nella direzione di un'identità transfrontaliera creando le condizioni per una riflessione strategica comune su concetti quali la "cultura del rischio" ed il "rischio sostenibile", in una prospettiva di "sviluppo sostenibile" Budget FondMS: 100.565€ S ito web: www.risknet-‐alcotra.org
R iskNET nasce dal progetto strategico Alcotra RiskNat, quale estrinsecazione delle priorità politiche e dei fabbisogni tecnici, rilevati da tre anni di intensa cooperazione transfrontaliera e si caratterizza come:
! “progetto di capital izzazione” di alcune esperienze strategiche di RiskNat (pilotaggio politico, geoportale, comunicazione istituzionale, formazione e sensibilizzazione, etc.);
! “progetto innovativo” (per le nuove tematiche affrontate, strategiche e di ampio respiro, vedasi ad esempio l’avvio dell’impiego dei social network e la valutazione economica dei rischi);
! “progetto cerniera”, tra l’attuale programmazione, l’esperienza di RiskNat e dei diversi progetti semplici ad esso “sinergici” e la prossima programmazione UE, lanciando in tal senso nuovi temi “forti” e di plausibile sviluppo ed approfondimento nel periodo 2015 -‐ 2020.
Fondazione Montagna sicura è incaricata dalla Regione del coordinamento tecnico del progetto, alla luce dell’esperienza condotta nel precedente progetto RiskNat, e cura la gestione e l ’a l imentazione del s ito web ist ituzionale (www.risknet-‐alcotra.org), che intende configurarsi sempre più come un portale di riferimento per quanto attiene all’informazione sui rischi naturali. Inoltre, fornisce il proprio supporto tecnico per l 'organizzazione di a lcune att iv ità di formazione previste dal progetto. In particolare, nel 2013, ha assistito il Pôle Alpin Risques Naturels nella definizione dell’Université Européenne d'Eté per tecnici transfrontalieri che si terrà a Grenoble dal 16 al 20 giugno 2014 (Mouvements de terrain, crues torrentielles: quels outils pour mesurer le relief et son évolution? laserscan, photogrammétrie,etc.) e il Centre Méditerranéen de l’environnement -‐ CME per il campus stanziale multidisciplinare ed internazionale dal titolo “Topoguide Vallée de la Roya”, cui hanno preso parte per tre settimane dieci studenti italo -‐ francesi (di cui tre selezionati da Fondazione), impegnati nella redazione di una guida sui rischi naturali che incombono su tale area transfrontaliera. Sempre nel 2013 si è avviata la pianificazione degli eventi di formazione che si terranno in Valle d’Aosta nel 2014: un corso di formazione per professionisti sugli audit post-‐s ismici (primavera 2014) e la seconda Université Européenne d'Eté (autunno 2014). Infine, Fondazione assiste il capofila -‐ Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche -‐ nel coordinamento del gruppo di lavoro transfrontal iero per l 'anal is i del le metodologie esistenti volte al la valutazione economica applicata al la gestione dei r ischi natural i . In questa prima fase, il lavoro di Fondazione si è concentrato sulla definizione e condivisione con i partner di una scheda uti le al la recensione di metodi di valutazione economica o basati su altri tipi di valutazioni (es. uso di indicatori) per la determinazione di priorità di intervento, oltre ad occuparsi dell’organizzare delle due sessioni di lavoro del gruppo transfrontaliero.
Risultat i conseguit i nel 2013 • Riorganizzazione ed alimentazione del sito web di progetto www.risknet-‐alcotra.org; • tre riunioni del Gruppo di pilotaggio tecnico; • due riunioni di lavoro del gruppo transfrontaliero valutazione economica applicata alla gestione dei rischi naturali;
PROGETTO ALCOTRA N.180 RISKNET Modalità di partecipazione: soggetto attuatore -‐ in convenzione con il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 584/2013) Durata: 12/03/2013 -‐ 31/12/2014 Partner: il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione è capofila, in partenariato con le Regioni Liguria e Piemonte, la Provincia di Torino, le Regioni francesi Provence-‐Alpes-‐Côte d’Azur e Rhône-‐Alpes, la DREAL Rhône-‐Alpes, il BRGM, il Centre Méditerranéen de l’Environnement ed il Canton du Valais Obiett iv i : capitalizzazione e sviluppo della rete transfrontaliera sui rischi naturali nel territorio delle Alpi Occidentali, per proseguire nella direzione di un'identità transfrontaliera creando le condizioni per una riflessione strategica comune su concetti quali la "cultura del rischio" ed il "rischio sostenibile", in una prospettiva di "sviluppo sostenibile" Budget FondMS: 100.565€ S ito web: www.risknet-‐alcotra.org
R iskNET nasce dal progetto strategico Alcotra RiskNat, quale estrinsecazione delle priorità politiche e dei fabbisogni tecnici, rilevati da tre anni di intensa cooperazione transfrontaliera e si caratterizza come:
! “progetto di capital izzazione” di alcune esperienze strategiche di RiskNat (pilotaggio politico, geoportale, comunicazione istituzionale, formazione e sensibilizzazione, etc.);
! “progetto innovativo” (per le nuove tematiche affrontate, strategiche e di ampio respiro, vedasi ad esempio l’avvio dell’impiego dei social network e la valutazione economica dei rischi);
! “progetto cerniera”, tra l’attuale programmazione, l’esperienza di RiskNat e dei diversi progetti semplici ad esso “sinergici” e la prossima programmazione UE, lanciando in tal senso nuovi temi “forti” e di plausibile sviluppo ed approfondimento nel periodo 2015 -‐ 2020.
Fondazione Montagna sicura è incaricata dalla Regione del coordinamento tecnico del progetto, alla luce dell’esperienza condotta nel precedente progetto RiskNat, e cura la gestione e l ’a l imentazione del s ito web ist ituzionale (www.risknet-‐alcotra.org), che intende configurarsi sempre più come un portale di riferimento per quanto attiene all’informazione sui rischi naturali. Inoltre, fornisce il proprio supporto tecnico per l 'organizzazione di a lcune att iv ità di formazione previste dal progetto. In particolare, nel 2013, ha assistito il Pôle Alpin Risques Naturels nella definizione dell’Université Européenne d'Eté per tecnici transfrontalieri che si terrà a Grenoble dal 16 al 20 giugno 2014 (Mouvements de terrain, crues torrentielles: quels outils pour mesurer le relief et son évolution? laserscan, photogrammétrie,etc.) e il Centre Méditerranéen de l’environnement -‐ CME per il campus stanziale multidisciplinare ed internazionale dal titolo “Topoguide Vallée de la Roya”, cui hanno preso parte per tre settimane dieci studenti italo -‐ francesi (di cui tre selezionati da Fondazione), impegnati nella redazione di una guida sui rischi naturali che incombono su tale area transfrontaliera. Sempre nel 2013 si è avviata la pianificazione degli eventi di formazione che si terranno in Valle d’Aosta nel 2014: un corso di formazione per professionisti sugli audit post-‐s ismici (primavera 2014) e la seconda Université Européenne d'Eté (autunno 2014). Infine, Fondazione assiste il capofila -‐ Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche -‐ nel coordinamento del gruppo di lavoro transfrontal iero per l 'anal is i del le metodologie esistenti volte al la valutazione economica applicata al la gestione dei r ischi natural i . In questa prima fase, il lavoro di Fondazione si è concentrato sulla definizione e condivisione con i partner di una scheda uti le al la recensione di metodi di valutazione economica o basati su altri tipi di valutazioni (es. uso di indicatori) per la determinazione di priorità di intervento, oltre ad occuparsi dell’organizzare delle due sessioni di lavoro del gruppo transfrontaliero.
Risultat i conseguit i nel 2013 • Riorganizzazione ed alimentazione del sito web di progetto www.risknet-‐alcotra.org; • tre riunioni del Gruppo di pilotaggio tecnico; • due riunioni di lavoro del gruppo transfrontaliero valutazione economica applicata alla gestione dei rischi naturali;
PROGETTO ALCOTRA N.180 RISKNET Modalità di partecipazione: soggetto attuatore -‐ in convenzione con il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 584/2013) Durata: 12/03/2013 -‐ 31/12/2014 Partner: il Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche della Regione è capofila, in partenariato con le Regioni Liguria e Piemonte, la Provincia di Torino, le Regioni francesi Provence-‐Alpes-‐Côte d’Azur e Rhône-‐Alpes, la DREAL Rhône-‐Alpes, il BRGM, il Centre Méditerranéen de l’Environnement ed il Canton du Valais Obiett iv i : capitalizzazione e sviluppo della rete transfrontaliera sui rischi naturali nel territorio delle Alpi Occidentali, per proseguire nella direzione di un'identità transfrontaliera creando le condizioni per una riflessione strategica comune su concetti quali la "cultura del rischio" ed il "rischio sostenibile", in una prospettiva di "sviluppo sostenibile" Budget FondMS: 100.565€ S ito web: www.risknet-‐alcotra.org
R iskNET nasce dal progetto strategico Alcotra RiskNat, quale estrinsecazione delle priorità politiche e dei fabbisogni tecnici, rilevati da tre anni di intensa cooperazione transfrontaliera e si caratterizza come:
! “progetto di capital izzazione” di alcune esperienze strategiche di RiskNat (pilotaggio politico, geoportale, comunicazione istituzionale, formazione e sensibilizzazione, etc.);
! “progetto innovativo” (per le nuove tematiche affrontate, strategiche e di ampio respiro, vedasi ad esempio l’avvio dell’impiego dei social network e la valutazione economica dei rischi);
! “progetto cerniera”, tra l’attuale programmazione, l’esperienza di RiskNat e dei diversi progetti semplici ad esso “sinergici” e la prossima programmazione UE, lanciando in tal senso nuovi temi “forti” e di plausibile sviluppo ed approfondimento nel periodo 2015 -‐ 2020.
Fondazione Montagna sicura è incaricata dalla Regione del coordinamento tecnico del progetto, alla luce dell’esperienza condotta nel precedente progetto RiskNat, e cura la gestione e l ’a l imentazione del s ito web ist ituzionale (www.risknet-‐alcotra.org), che intende configurarsi sempre più come un portale di riferimento per quanto attiene all’informazione sui rischi naturali. Inoltre, fornisce il proprio supporto tecnico per l 'organizzazione di a lcune att iv ità di formazione previste dal progetto. In particolare, nel 2013, ha assistito il Pôle Alpin Risques Naturels nella definizione dell’Université Européenne d'Eté per tecnici transfrontalieri che si terrà a Grenoble dal 16 al 20 giugno 2014 (Mouvements de terrain, crues torrentielles: quels outils pour mesurer le relief et son évolution? laserscan, photogrammétrie,etc.) e il Centre Méditerranéen de l’environnement -‐ CME per il campus stanziale multidisciplinare ed internazionale dal titolo “Topoguide Vallée de la Roya”, cui hanno preso parte per tre settimane dieci studenti italo -‐ francesi (di cui tre selezionati da Fondazione), impegnati nella redazione di una guida sui rischi naturali che incombono su tale area transfrontaliera. Sempre nel 2013 si è avviata la pianificazione degli eventi di formazione che si terranno in Valle d’Aosta nel 2014: un corso di formazione per professionisti sugli audit post-‐s ismici (primavera 2014) e la seconda Université Européenne d'Eté (autunno 2014). Infine, Fondazione assiste il capofila -‐ Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche -‐ nel coordinamento del gruppo di lavoro transfrontal iero per l 'anal is i del le metodologie esistenti volte al la valutazione economica applicata al la gestione dei r ischi natural i . In questa prima fase, il lavoro di Fondazione si è concentrato sulla definizione e condivisione con i partner di una scheda uti le al la recensione di metodi di valutazione economica o basati su altri tipi di valutazioni (es. uso di indicatori) per la determinazione di priorità di intervento, oltre ad occuparsi dell’organizzare delle due sessioni di lavoro del gruppo transfrontaliero.
Risultat i conseguit i nel 2013 • Riorganizzazione ed alimentazione del sito web di progetto www.risknet-‐alcotra.org; • tre riunioni del Gruppo di pilotaggio tecnico; • due riunioni di lavoro del gruppo transfrontaliero valutazione economica applicata alla gestione dei rischi naturali;
G L A C I O LO G I A E R I S C H I G L A C I A L I
3 5
Si è concluso ad inizio 2013 GlaRiskAlp, progetto di cui Fondazione Montagna sicura era capofi la, sviluppato per dare risposte pratiche e teorico-applicative ai rischi legati alla riduzione della massa e della superfi cie dei ghiacciai nelle Alpi occidentali. Oltre a realizzare studi a scala regionale, al fi ne di quantifi care il ritiro gene-rale dei ghiacciai ed evidenziare attraverso una cartografi a geomorfologica delle aree deglacializzate le potenziali aree pericolose (ad es. correlate allo svuotamento di laghi glaciali, all’innesco di colate detritiche o a collassi di morena), il progetto ha permesso lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche innovative da applicare per lo studio ed il monitoraggio di situazioni di rischio glaciale. Nello specifi co, Fondazione ha spe-rimentato le tecniche GPS, sismica e fotogrammetrica sul sito pilota del ghiacciaio pensile delle Grandes Jorasses - Courmayeur, ed ha condotto indagini in campo e in laboratorio per la determinazione delle caratteristiche geotecniche di siti deglacializzati, quali l’area proglaciale del ghiacciaio della Tsanteleina - Val di Rhêmes e la morena del ghiacciaio di Verra Grande - Val d’Ayas.L’ultimo mese di attività è stato dedicato alla fi nalizzazione delle attività di ricerca e al confezionamento dei prodotti consistenti in report scientifi ci (in particolare report dell’azione 2b - sito pilota Grandes Jorasses e dell’azione 2d - siti pilota aree deglacializzate, con relazioni specifi che allegate), contenenti le risultanze dei tre anni di sperimentazione eseguiti, e cartografi e GIS (cartografi a degli ambienti glacializzati, di epoche diverse, e cartografi a geomorfologica degli ambienti recentemente deglacializzati). Tutti i risultati del progetto sono stati pubblicati sul sito web www.glariskalp.eu, che permette di consultare i dati cartografi ci (ghiacciai e aree deglacializzate delle Alpi valdostane, piemontesi e francesi) in ambiente webGIS e di visualizzare i report prodotti dai diversi partner. E’ stato inoltre realizzato, stampato e caricato sul sito web il Documento conclu-sivo del progetto, documento bilingue e destinato ad un pubblico non tecnico, che illustra sinteticamente i prodotti delle diverse attività.L’11 gennaio si è tenuta al Centro Congressi di Courmayeur la giornata di studi conclusiva del progetto, organizzata da Fondazione in cui sono state presentate le diverse attività realizzate al grande pubblico; a conclusione dell’evento è stata organizzata una tavola rotonda sul rapporto tra ricercatori, tecnici e gestori del rischio.Infi ne, in qualità di capofi la, Fondazione ha coordinato le procedure di chiusura del progetto.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• documento conclusivo del progetto;• report scientifi ci fi nali delle diverse azioni di studio;• pubblicazione di tutti i risultati del progetto sul sito www.glariskalp.eu, compreso un webGIS per la consultazione
delle cartografi e realizzate (ghiacciai in diverse epoche, geomorfologia delle aree deglazializzate);• giornata di studi conclusiva (11 gennaio, Centro congressi di Courmayeur) con presentazione dei risultati del
progetto.
PROGETTO GLARISKALP - “RISCHI GLACIALI NELLE ALPI OCCIDENTALI”Modalità di partecipazione: capofi la del progettoDurata: 28/01/2010 - 12/01/2013Altri partner: ARPA VdA; CNR-Irpi; CNRS (Laboratoire Edytem); Université de Savoie (Laboratoires
LGGE, Listic, Gipsa)Obiettivi: riconoscimento dei rischi potenziali nei settori glacializzati e recentemente
deglacializzati delle Alpi occidentali, anche attraverso studi a carattere locale su siti pilota caratterizzati da reali situazioni di rischio
Sito web: www.glariskalp.eu
Progetto GlaRiskAlp -‐ “Rischi glacial i nel le Alpi occidental i”
Modalità di partecipazione: capofila del progetto Durata: 28/01/2010 -‐ 12/01/2013 Altr i partner: ARPA VdA; CNR-‐Irpi; CNRS (Laboratoire Edytem); Université de Savoie (Laboratoires LGGE, Listic, Gipsa) Obiett iv i : riconoscimento dei rischi potenziali nei settori glacializzati e recentemente deglacializzati delle Alpi occidentali, anche attraverso studi a carattere locale su siti pilota caratterizzati da reali situazioni di rischio S ito web: www.glariskalp.eu
Si è concluso ad iniz io 2013 GlaRiskAlp, progetto di cui Fondazione Montagna sicura era capofila, sviluppato per dare risposte pratiche e teorico-‐applicative ai rischi legati alla riduzione della massa e della superficie dei ghiacciai nelle Alpi occidentali. Oltre a realizzare studi a scala regionale, al fine di quantificare il ritiro generale dei ghiacciai ed evidenziare attraverso una cartografia geomorfologica del le aree deglacial izzate le potenziali aree pericolose (ad es. correlate allo svuotamento di laghi glaciali, all’innesco di colate detritiche o a collassi di morena), il progetto ha permesso lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche innovative da applicare per lo studio ed il monitoraggio di situazioni di rischio glaciale. Nello specifico, Fondazione ha sperimentato le tecniche GPS, s ismica e fotogrammetrica sul sito pilota del ghiacciaio pensi le del le Grandes Jorasses -‐ Courmayeur, ed ha condotto indagini in campo e in laboratorio per la determinazione del le caratterist iche geotecniche di s it i deglacial izzati , quali l’area proglaciale del ghiacciaio della Tsanteleina -‐ Val di Rhêmes e la morena del ghiacciaio di Verra Grande -‐ Val d’Ayas.
L’ultimo mese di attività è stato dedicato alla f inal izzazione del le att iv ità di r icerca e al confezionamento dei prodotti consistenti in report scientif ic i (in particolare report dell’azione 2b -‐ sito pilota Grandes Jorasses e dell’azione 2d -‐ siti pilota aree deglacializzate, con relazioni specifiche allegate), contenenti le risultanze dei tre anni di sperimentazione eseguiti, e cartografie GIS (cartografia degli ambienti glacializzati, di epoche diverse, e cartografia geomorfologica degli ambienti recentemente deglacializzati). Tutti i risultati del progetto sono stati pubblicati sul s ito web www.glariskalp.eu , che permette di consultare i dati cartografici (ghiacciai e aree deglacializzate delle Alpi valdostane, piemontesi e francesi) in ambiente webGIS e di visualizzare i report prodotti dai diversi partner. E’ stato inoltre realizzato, stampato e caricato sul sito web il Documento conclusivo del progetto, documento bilingue e destinato ad un pubblico non tecnico, che illustra sinteticamente i prodotti delle diverse attività. L’11 gennaio si è tenuta al Centro Congressi di Courmayeur la giornata di studi conclusiva del progetto, organizzata da Fondazione in cui sono state presentate le diverse attività realizzate al grande pubblico; a conclusione dell’evento è stata organizzata una tavola rotonda sul rapporto tra ricercatori, tecnici e gestori del rischio. Infine, in qualità di capofila, Fondazione ha coordinato le procedure di chiusura del progetto.
Risultati conseguiti nel 2013
• Documento conclusivo del progetto; • report scientifici finali delle diverse azioni di studio; • pubblicazione di tutti i risultati del progetto sul sito www.glariskalp.eu, compreso un webGIS per la consultazione
delle cartografie realizzate (ghiacciai in diverse epoche, geomorfologia delle aree deglazializzate); • giornata di studi conclusiva (11 gennaio, Centro congressi di Courmayeur) con presentazione dei risultati del
progetto.
G L A C I O LO G I A E R I S C H I G L A C I A L IG L A C I O LO G I A E R I S C H I G L A C I A L I
B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 33 6
B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 3 B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 3 3 7
NEVE E VALANGHE
3 8 N E V E E VA L A N G H E
Le attività legate all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe si articolano su assi diversi: al coordinamento dei tecnici -previsori (periodicamente soggetti a formazioni nazionali e internazionali) si affiancano lo svolgimento di sopralluoghi e il coordinamento di una rete di rilevatori composta da osservatori nivologici titolati AINEVA, guardie forestali, guide alpine, soccorso alpino della Guardia di Finanza, dipendenti della Compagnia valdostana delle acque e degli impianti sciistici, nonché l’analisi giornaliera dei dati nivometeorologici delle stazioni automatiche.Cuore dell’attività dell’Ufficio neve e valanghe è il supporto alla redazione e all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe, che ha visto 73 pubblicazioni nel 2013; a queste si sono aggiunte 12 note informative e 163 bollettini/avvisi di criticità. La Fondazione ha proseguito, insieme al CELVA, il supporto gestionale, formativo, tecnico e amministrativo alle Commissioni locali valanghe (CLV), definendo, coordinando e verificando gli adempimenti previsti dalla normativa, nonché realizzando un tutorial divulgativo sull’attività delle CLV e sulla correlata l.r. 29/2010. Inoltre, nel corso dell’anno, sono proseguiti e si sono conclusi i lavori per la realizzazione di un bollettino-avviso di criticità unico per i rischi meteo-idrogeologico-valanghe, in collaborazione con il Centro funzionale regionale. Nei periodi gennaio-maggio e novembre-dicembre, la gestione della rete nivo-meteorologica ha portato ad analizzare e archiviare una grande mole di dati, raccolti secondo modalità differenti (91 rilievi itineranti, 462 rilievi stratigrafici, 353 osservazioni nivologiche, 4823 osservazioni meteonivometriche giornaliere), grazie anche alla rete di rilevatori, regolarmente supportati e aggiornati dai tecnici previsori di Fondazione, e alle relazioni con l’Associazione valdostana impianti a fune, in particolare con il personale delle singole società impianti. E’ proseguito il ruolo di coordinamento del gruppo previsori Italia afferenti all’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), nonché la partecipazione e lo sviluppo delle attività del gruppo previsori europeo (EAWS).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• redazione di 73 Bollettini neve e valanghe, 12 note informative, 163 Bollettini/avvisi di criticità;• coordinamento, acquisizione e analisi di 5.285 rilievi per la redazione del Bollettino attraverso la collaborazione
giornaliera di circa 70 osservatori nivologici;• gestione, coordinamento e verifica di 17 registri attività mensili in capo alle CLV;• coordinamento e partecipazione a 13 riunioni AINEVA - gruppi di lavoro previsori valanghe Italia ed Europa e
Comitati tecnici direttivi;• tutorial “la gestione locale del rischio valanghe attività delle CLV in Valle d’Aosta”;• supporto a enti diversi per l’analisi dei dati relativi alle dinamiche valanghive sul territorio valdostano.
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA, DOCUMENTALI, DI SUPPORTO TECNICO, FORMATIVE E INFORMATIVE IN MATERIA DI NEVE E VALANGHEFinanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale
pubblica - Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011)Durata convenzione: 09/01/2012 - 31/12/2014Obiettivi: supportare la Regione nell’emissione del Bollettino neve e valanghe, nell’implementazione
del Catasto valanghe, nella predisposizione di pareri tecnici, nella formazione AINEVA, nella divulgazione; fornire supporto tecnico alle Commissioni locali valanghe
Siti web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.aineva.it; www.celva.it
Supporto alla redazione e all’emissione del Bollettino neve e valanghe
La Rete nivo-meteorologica
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA, DOCUMENTALI, DI SUPPORTO TECNICO, FORMATIVE E INFORMATIVE IN MATERIA DI NEVE E VALANGHE
F inanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011) Durata convenzione: 09/01/2012 -‐ 31/12/2014 Obiett iv i : supportare la Regione nell’emissione del Bollettino neve e valanghe, nell’implementazione del Catasto valanghe, nella predisposizione di pareri tecnici, nella formazione AINEVA, nella divulgazione; fornire supporto tecnico alle Commissioni locali valanghe Budget FondMS = 425.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.aineva.it; www.celva.it
SUPPORTO ALLA REDAZIONE E ALL’EMISSIONE DEL BOLLETTINO NEVE E VALANGHE Le attività legate all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe si articolano su assi diversi: al coordinamento dei tecnici -‐previsori (periodicamente soggetti a formazioni nazionali e internazionali) si affiancano lo svolgimento di sopralluoghi e il coordinamento di una rete di rilevatori composta da osservatori nivologici titolati AINEVA, guardie forestali, guide alpine, soccorso alpino della Guardia di Finanza, dipendenti della Compagnia valdostana delle acque e degli impianti sciistici, nonché l’analisi giornaliera dei dati nivometeorologici delle stazioni automatiche.
Cuore dell’attività dell’ufficio neve e valanghe è il supporto al la redazione e al l ’emissione del Bol lett ino regionale neve e valanghe, che ha visto 72 pubblicazioni nel 2013; a queste si sono aggiunte 13 note informative e 160 bollettini/avvisi di criticità. La Rete nivo-‐meteorologica
La Fondazione ha proseguito, insieme al CELVA, il supporto gestionale, formativo, tecnico e amministrativo al le Commissioni local i valanghe (CLV), definendo, coordinando e verificando gli adempimenti previsti dalla normativa, nonché realizzando un tutorial d ivulgativo sull’attività delle CLV e sulla correlata l.r. 29/2010. Inoltre, nel corso dell’anno, sono proseguiti e conclusi i lavori per la realizzazione di un bol lett ino-‐avviso di cr it ic ità unico per i rischi meteo-‐idrogeologico-‐valanghe, in collaborazione con il Centro funzionale regionale.
Nei periodi gennaio-‐maggio e novembre-‐dicembre, la gestione della rete nivo-‐meteorologica ha portato ad anal izzare e archiviare una grande mole di dati , raccolti secondo modalità differenti (91 rilievi itineranti, 462 rilievi stratigrafici, 353 osservazioni nivologiche, 4823 osservazioni meteonivometriche giornaliere), grazie anche alla rete di rilevatori e alle relazioni con l’Associazione valdostana impianti a fune e con i suoi singoli membri, regolarmente supportati e aggiornati dai tecnici previsori di Fondazione. E’ proseguito il ruolo di coordinamento del gruppo previsori Italia afferenti all’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), nonché la partecipazione e lo sviluppo delle attività del gruppo previsori europeo (EAWS).
Risultati conseguiti nel 2013
• Redazione di 72 Bollettini neve e valanghe, 13 note informative, 160 Bollettini/avvisi di criticità; • coordinamento, acquisizione e analisi di 5.285 rilievi per la redazione del Bollettino attraverso la collaborazione
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA, DOCUMENTALI, DI SUPPORTO TECNICO, FORMATIVE E INFORMATIVE IN MATERIA DI NEVE E VALANGHE
F inanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011) Durata convenzione: 09/01/2012 -‐ 31/12/2014 Obiett iv i : supportare la Regione nell’emissione del Bollettino neve e valanghe, nell’implementazione del Catasto valanghe, nella predisposizione di pareri tecnici, nella formazione AINEVA, nella divulgazione; fornire supporto tecnico alle Commissioni locali valanghe Budget FondMS = 425.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.aineva.it; www.celva.it
SUPPORTO ALLA REDAZIONE E ALL’EMISSIONE DEL BOLLETTINO NEVE E VALANGHE Le attività legate all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe si articolano su assi diversi: al coordinamento dei tecnici -‐previsori (periodicamente soggetti a formazioni nazionali e internazionali) si affiancano lo svolgimento di sopralluoghi e il coordinamento di una rete di rilevatori composta da osservatori nivologici titolati AINEVA, guardie forestali, guide alpine, soccorso alpino della Guardia di Finanza, dipendenti della Compagnia valdostana delle acque e degli impianti sciistici, nonché l’analisi giornaliera dei dati nivometeorologici delle stazioni automatiche.
Cuore dell’attività dell’ufficio neve e valanghe è il supporto al la redazione e al l ’emissione del Bol lett ino regionale neve e valanghe, che ha visto 72 pubblicazioni nel 2013; a queste si sono aggiunte 13 note informative e 160 bollettini/avvisi di criticità. La Rete nivo-‐meteorologica
La Fondazione ha proseguito, insieme al CELVA, il supporto gestionale, formativo, tecnico e amministrativo al le Commissioni local i valanghe (CLV), definendo, coordinando e verificando gli adempimenti previsti dalla normativa, nonché realizzando un tutorial d ivulgativo sull’attività delle CLV e sulla correlata l.r. 29/2010. Inoltre, nel corso dell’anno, sono proseguiti e conclusi i lavori per la realizzazione di un bol lett ino-‐avviso di cr it ic ità unico per i rischi meteo-‐idrogeologico-‐valanghe, in collaborazione con il Centro funzionale regionale.
Nei periodi gennaio-‐maggio e novembre-‐dicembre, la gestione della rete nivo-‐meteorologica ha portato ad anal izzare e archiviare una grande mole di dati , raccolti secondo modalità differenti (91 rilievi itineranti, 462 rilievi stratigrafici, 353 osservazioni nivologiche, 4823 osservazioni meteonivometriche giornaliere), grazie anche alla rete di rilevatori e alle relazioni con l’Associazione valdostana impianti a fune e con i suoi singoli membri, regolarmente supportati e aggiornati dai tecnici previsori di Fondazione. E’ proseguito il ruolo di coordinamento del gruppo previsori Italia afferenti all’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), nonché la partecipazione e lo sviluppo delle attività del gruppo previsori europeo (EAWS).
Risultati conseguiti nel 2013
• Redazione di 72 Bollettini neve e valanghe, 13 note informative, 160 Bollettini/avvisi di criticità; • coordinamento, acquisizione e analisi di 5.285 rilievi per la redazione del Bollettino attraverso la collaborazione
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA, DOCUMENTALI, DI SUPPORTO TECNICO, FORMATIVE E INFORMATIVE IN MATERIA DI NEVE E VALANGHE
F inanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011) Durata convenzione: 09/01/2012 -‐ 31/12/2014 Obiett iv i : supportare la Regione nell’emissione del Bollettino neve e valanghe, nell’implementazione del Catasto valanghe, nella predisposizione di pareri tecnici, nella formazione AINEVA, nella divulgazione; fornire supporto tecnico alle Commissioni locali valanghe Budget FondMS = 425.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.aineva.it; www.celva.it
SUPPORTO ALLA REDAZIONE E ALL’EMISSIONE DEL BOLLETTINO NEVE E VALANGHE Le attività legate all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe si articolano su assi diversi: al coordinamento dei tecnici -‐previsori (periodicamente soggetti a formazioni nazionali e internazionali) si affiancano lo svolgimento di sopralluoghi e il coordinamento di una rete di rilevatori composta da osservatori nivologici titolati AINEVA, guardie forestali, guide alpine, soccorso alpino della Guardia di Finanza, dipendenti della Compagnia valdostana delle acque e degli impianti sciistici, nonché l’analisi giornaliera dei dati nivometeorologici delle stazioni automatiche.
Cuore dell’attività dell’ufficio neve e valanghe è il supporto al la redazione e al l ’emissione del Bol lett ino regionale neve e valanghe, che ha visto 72 pubblicazioni nel 2013; a queste si sono aggiunte 13 note informative e 160 bollettini/avvisi di criticità. La Rete nivo-‐meteorologica
La Fondazione ha proseguito, insieme al CELVA, il supporto gestionale, formativo, tecnico e amministrativo al le Commissioni local i valanghe (CLV), definendo, coordinando e verificando gli adempimenti previsti dalla normativa, nonché realizzando un tutorial d ivulgativo sull’attività delle CLV e sulla correlata l.r. 29/2010. Inoltre, nel corso dell’anno, sono proseguiti e conclusi i lavori per la realizzazione di un bol lett ino-‐avviso di cr it ic ità unico per i rischi meteo-‐idrogeologico-‐valanghe, in collaborazione con il Centro funzionale regionale.
Nei periodi gennaio-‐maggio e novembre-‐dicembre, la gestione della rete nivo-‐meteorologica ha portato ad anal izzare e archiviare una grande mole di dati , raccolti secondo modalità differenti (91 rilievi itineranti, 462 rilievi stratigrafici, 353 osservazioni nivologiche, 4823 osservazioni meteonivometriche giornaliere), grazie anche alla rete di rilevatori e alle relazioni con l’Associazione valdostana impianti a fune e con i suoi singoli membri, regolarmente supportati e aggiornati dai tecnici previsori di Fondazione. E’ proseguito il ruolo di coordinamento del gruppo previsori Italia afferenti all’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), nonché la partecipazione e lo sviluppo delle attività del gruppo previsori europeo (EAWS).
Risultati conseguiti nel 2013
• Redazione di 72 Bollettini neve e valanghe, 13 note informative, 160 Bollettini/avvisi di criticità; • coordinamento, acquisizione e analisi di 5.285 rilievi per la redazione del Bollettino attraverso la collaborazione
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA, DOCUMENTALI, DI SUPPORTO TECNICO, FORMATIVE E INFORMATIVE IN MATERIA DI NEVE E VALANGHE
F inanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011) Durata convenzione: 09/01/2012 -‐ 31/12/2014 Obiett iv i : supportare la Regione nell’emissione del Bollettino neve e valanghe, nell’implementazione del Catasto valanghe, nella predisposizione di pareri tecnici, nella formazione AINEVA, nella divulgazione; fornire supporto tecnico alle Commissioni locali valanghe Budget FondMS = 425.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.aineva.it; www.celva.it
SUPPORTO ALLA REDAZIONE E ALL’EMISSIONE DEL BOLLETTINO NEVE E VALANGHE Le attività legate all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe si articolano su assi diversi: al coordinamento dei tecnici -‐previsori (periodicamente soggetti a formazioni nazionali e internazionali) si affiancano lo svolgimento di sopralluoghi e il coordinamento di una rete di rilevatori composta da osservatori nivologici titolati AINEVA, guardie forestali, guide alpine, soccorso alpino della Guardia di Finanza, dipendenti della Compagnia valdostana delle acque e degli impianti sciistici, nonché l’analisi giornaliera dei dati nivometeorologici delle stazioni automatiche.
Cuore dell’attività dell’ufficio neve e valanghe è il supporto al la redazione e al l ’emissione del Bol lett ino regionale neve e valanghe, che ha visto 72 pubblicazioni nel 2013; a queste si sono aggiunte 13 note informative e 160 bollettini/avvisi di criticità. La Rete nivo-‐meteorologica
La Fondazione ha proseguito, insieme al CELVA, il supporto gestionale, formativo, tecnico e amministrativo al le Commissioni local i valanghe (CLV), definendo, coordinando e verificando gli adempimenti previsti dalla normativa, nonché realizzando un tutorial d ivulgativo sull’attività delle CLV e sulla correlata l.r. 29/2010. Inoltre, nel corso dell’anno, sono proseguiti e conclusi i lavori per la realizzazione di un bol lett ino-‐avviso di cr it ic ità unico per i rischi meteo-‐idrogeologico-‐valanghe, in collaborazione con il Centro funzionale regionale.
Nei periodi gennaio-‐maggio e novembre-‐dicembre, la gestione della rete nivo-‐meteorologica ha portato ad anal izzare e archiviare una grande mole di dati , raccolti secondo modalità differenti (91 rilievi itineranti, 462 rilievi stratigrafici, 353 osservazioni nivologiche, 4823 osservazioni meteonivometriche giornaliere), grazie anche alla rete di rilevatori e alle relazioni con l’Associazione valdostana impianti a fune e con i suoi singoli membri, regolarmente supportati e aggiornati dai tecnici previsori di Fondazione. E’ proseguito il ruolo di coordinamento del gruppo previsori Italia afferenti all’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), nonché la partecipazione e lo sviluppo delle attività del gruppo previsori europeo (EAWS).
Risultati conseguiti nel 2013
• Redazione di 72 Bollettini neve e valanghe, 13 note informative, 160 Bollettini/avvisi di criticità; • coordinamento, acquisizione e analisi di 5.285 rilievi per la redazione del Bollettino attraverso la collaborazione
ATTIVITÀ DI RICERCA APPLICATA, DOCUMENTALI, DI SUPPORTO TECNICO, FORMATIVE E INFORMATIVE IN MATERIA DI NEVE E VALANGHE
F inanziamento: convenzione triennale con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (DGR 3109/2011) Durata convenzione: 09/01/2012 -‐ 31/12/2014 Obiett iv i : supportare la Regione nell’emissione del Bollettino neve e valanghe, nell’implementazione del Catasto valanghe, nella predisposizione di pareri tecnici, nella formazione AINEVA, nella divulgazione; fornire supporto tecnico alle Commissioni locali valanghe Budget FondMS = 425.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.aineva.it; www.celva.it
SUPPORTO ALLA REDAZIONE E ALL’EMISSIONE DEL BOLLETTINO NEVE E VALANGHE Le attività legate all’emissione del Bollettino regionale neve e valanghe si articolano su assi diversi: al coordinamento dei tecnici -‐previsori (periodicamente soggetti a formazioni nazionali e internazionali) si affiancano lo svolgimento di sopralluoghi e il coordinamento di una rete di rilevatori composta da osservatori nivologici titolati AINEVA, guardie forestali, guide alpine, soccorso alpino della Guardia di Finanza, dipendenti della Compagnia valdostana delle acque e degli impianti sciistici, nonché l’analisi giornaliera dei dati nivometeorologici delle stazioni automatiche.
Cuore dell’attività dell’ufficio neve e valanghe è il supporto al la redazione e al l ’emissione del Bol lett ino regionale neve e valanghe, che ha visto 72 pubblicazioni nel 2013; a queste si sono aggiunte 13 note informative e 160 bollettini/avvisi di criticità. La Rete nivo-‐meteorologica
La Fondazione ha proseguito, insieme al CELVA, il supporto gestionale, formativo, tecnico e amministrativo al le Commissioni local i valanghe (CLV), definendo, coordinando e verificando gli adempimenti previsti dalla normativa, nonché realizzando un tutorial d ivulgativo sull’attività delle CLV e sulla correlata l.r. 29/2010. Inoltre, nel corso dell’anno, sono proseguiti e conclusi i lavori per la realizzazione di un bol lett ino-‐avviso di cr it ic ità unico per i rischi meteo-‐idrogeologico-‐valanghe, in collaborazione con il Centro funzionale regionale.
Nei periodi gennaio-‐maggio e novembre-‐dicembre, la gestione della rete nivo-‐meteorologica ha portato ad anal izzare e archiviare una grande mole di dati , raccolti secondo modalità differenti (91 rilievi itineranti, 462 rilievi stratigrafici, 353 osservazioni nivologiche, 4823 osservazioni meteonivometriche giornaliere), grazie anche alla rete di rilevatori e alle relazioni con l’Associazione valdostana impianti a fune e con i suoi singoli membri, regolarmente supportati e aggiornati dai tecnici previsori di Fondazione. E’ proseguito il ruolo di coordinamento del gruppo previsori Italia afferenti all’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), nonché la partecipazione e lo sviluppo delle attività del gruppo previsori europeo (EAWS).
Risultati conseguiti nel 2013
• Redazione di 72 Bollettini neve e valanghe, 13 note informative, 160 Bollettini/avvisi di criticità; • coordinamento, acquisizione e analisi di 5.285 rilievi per la redazione del Bollettino attraverso la collaborazione
3 9N E V E E VA L A N G H EN E V E E VA L A N G H E
Il Catasto regionale valanghe (CRV) viene aggiornato costantemente grazie al lavoro dell’Uffi cio neve e valanghe. Elemento essenziale è la sintesi su supporto cartografi co di tutta la documentazione, fotografi ca e non, raccolta durante la stagione invernale; tale attività viene effettuata con l’ausilio di software GIS. Per la raccolta dati, l’Uffi cio effettua nel corso di inverno, primavera ed estate un congruo numero di sopralluoghi (anche con l’elicottero); questi vengono svolti su tutto il territorio regionale per censire l’attività valanghiva, concentrandosi maggiormente sui fenomeni che hanno lambito abitati e raggiunto strade (rilievi fotografi ci, rilievi con ausilio di GPS). I numeri del 2013 danno il senso di un’attività dettagliata e approfondita, che permette di monitorare una situazione in continua evoluzione. Le fotografi e catalogate per la stagione 2012/2013 sono state 1.980, con il censimento di 461 eventi valanghivi: 59 di questi erano in precedenza totalmente nuovi per il Catasto regionale. Le stazioni forestali hanno segnalato 83 valanghe inviando all’Uffi cio le corrispondenti Schede segnalazione valanghe informatizzate, correlate di foto e tracce GPS, grazie all’utilizzo del nuovo portale web dei dissesti, sviluppato di concerto con il Centro funzionale regionale. Lo studio delle valanghe non si ferma ai dati più recenti. Nel corso dell’anno è proseguita l’informatizzazione dei dati fotografi ci e alfanumerici degli eventi della stagione 2011/2012 e anche di quelle passate: quest’attività rende possibile la sintesi e la consultazione dei dati sul web. Del 2011/2012 sono state informatizzate ben 274 Schede segnalazione valanghe alle quali sono state correlate 1.282 foto. Dal 2012 il Catasto valanghe è consultabile sul web. All’indirizzo http://catastovalanghe.partout.it si accede all’home page dalla quale si possono visitare due geonavigatori e due applicativi di consultazione della banca dati. Nel corso del 2013 si è proseguito ad implementare la base dati, informatizzando altri eventi valanghivi e relative fotografi e. Sono stati digitalizzati inoltre i dati storici di 67 fenomeni valanghivi, ai quali sono state correlate 308 fotografi e e documentazioni varie: l’esame di tale materiale, dagli anni settanta al 2011, ha portato in alcuni casi all’aggiornamento o alla validazione dei limiti cartografi ci dei fenomeni. Ad esempio per la valanga 03-042 detta “Perruchon” del Comune di Champorcher sono state raccolte testimonianze dirette dell’evento calamitoso del 1972, grazie alle quali è stato possibile apportare in cartografi a limiti più consoni alla magnitudo dell’evento e alla conformazione topografi ca dei pendii. Si è anche proceduto sviluppando un nuovo applicativo denominato “Pericolo valanghe l.r. 11/98 art.37” ed uno specifi co tutorial. Scopo primario di questa componente software è quella di facilitare l’incrocio dei dati relativi alle valanghe (Catasto valanghe e l.r. 11/98 - art. 37) con il Catasto terreni Sigmater ed ottenere degli estratti di mappa esaustivi da poter allegare alle autorizzazioni per la realizzazione di progetti in area valanghiva.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• riordino e catalogazione di circa 1.980 fo-
tografi e di eventi valanghivi della stagione 2012/2013;
• censimento di 461 eventi valanghivi per la sta-gione 2012/2013, 59 dei quali totalmente nuo-vi per il Catasto regionale valanghe;
• prosecuzione dello sviluppo e del migliora-mento delle funzionalità del Catasto valanghe web - applicativo “Pericolo valanghe l.r. 11/98 art.37”;
• prosecuzione dell’aggiornamento del Catasto opere paravalanghe e dello sviluppo di nuovi strati informatici in ambiente GIS riguardanti zone di distacco e accumulo e collocazione di testimoni muti (posizionamento spaziale delle piante di cui è possibile stimare l’età);
• implementazione del Catasto valanghe infor-matizzato con 247 nuove Schede segnalazione valanghe ed aggiunta dei dati storici relativi a 67 fenomeni valanghivi facenti parte dei com-prensori 02-Ayas e 09-Valpelline; caricamento all’interno del Catasto informatizzato di più di 1.590 foto relative a eventi valanghivi.
Aggiornamento del Catasto regionale valanghe
Il nuovo applicativo web Modello 7 per il Corpo forestale della Valle d’Aosta
Il nuovo applicativo web Modello 7 per il Corpo forestale della Valle d’Aosta
SUPPORTO ALLA FORMULAZIONE DI PARERI E ALL’ANALISI DI CARTOGRAFIA TEMATICA La Fondazione supporta la Struttura organizzativa regionale Assetto idrogeologico dei bacini montani nella formulazione di pareri ai fini dell’autorizzazione per la realizzazione di progetti in area valanghiva, ai sensi dell’art. 37 della l.r. 11/98 (di cui è in corso la revisione). L’attività prevede l’analisi del progetto, la verifica della compatibilità dell’intervento della sua resistenza alle massime pressioni di impatto valanghivo attese. Altra attività è quella che riguarda l’analisi della correttezza della cartografia tematica presentata dai Comuni: la Fondazione collabora nelle diverse fasi di concertazione, approvazione e verifica delle eventuali modifiche apportate.
Risultati conseguiti nel 2013
• Supporto all’emissione di 186 pareri; • supporto tecnico alla revisione dell’art 37 della l.r. 11/98 e s.m.i.; • predisposizione del tutorial dal titolo “Pericolo valanghe l.r. 11/98 art. 37 geonavigatore” nell’ambito del progetto Alcotra PrévRiskMont-‐Blanc.
Risultati conseguiti nel 2013
• Riordino e catalogazione di circa 1.980 fotografie di eventi valanghivi della stagione 2012/2013;
• censimento di 461 eventi valanghivi per la stagione 2012/2013, 59 dei quali totalmente nuovi per il Catasto regionale valanghe;
• prosecuzione dello sviluppo e del miglioramento delle funzionalità del Catasto valanghe web -‐ applicativo “Pericolo valanghe l.r. 11/98 art.37”;
• prosecuzione dell’aggiornamento del Catasto opere paravalanghe e dello sviluppo di nuovi strati informatici in ambiente GIS riguardanti zone di distacco e accumulo e collocazione di testimoni muti (posizionamento spaziale delle piante di cui è possibile stimare l’età);
• implementazione del Catasto valanghe informatizzato con 247 nuove Schede segnalazione valanghe ed aggiunta dei dati storici relativi a 308 fenomeni valanghivi facenti parte dei comprensori 02-‐Ayas e 09-‐Valpelline; caricamento all’interno del Catasto informatizzato di più di 1.550 foto relative a eventi valanghivi.
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La Fondazione supporta la Struttura organizzativa regionale Assetto idrogeologico dei bacini montani nelle valutazioni tecniche ai fini dell’autorizzazione per la realizzazione di progetti in area valanghiva, ai sensi dell’art. 37 della l.r. 11/98 (di cui è in corso la revisione).
L’attività prevede l’analisi del progetto, la verifica della compatibilità dell’intervento, della sua resistenza alle massime pressioni di impatto valanghivo attese. Altra attività è quella che riguarda l’analisi della correttezza della cartografia tematica presentata dai Comuni: la Fondazione collabora nelle diverse fasi di concertazione, approvazione e verifica delle eventuali modifiche apportate.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• supporto all’emissione di 194 pareri;• supporto tecnico alla revisione dell’art 37 della l.r. 11/98 e s.m.i.;• predisposizione del tutorial dal titolo “Pericolo valanghe l.r. 11/98 art. 37 geonavigatore” nell’ambito del progetto
Alcotra PrévRiskMont-Blanc;• confronto cartografia l.r. 11/98- art. 37 con cartografia CRV dell’intera Valle d’Aosta.
Supporto alla formulazione di pareri e all’analisi di cartografia tematica
N E V E E VA L A N G H E
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Elemento essenziale per poter mantenere l’efficacia e l’efficienza del sistema di previsione e gestione dei rischi valanghivi è la costante attività di formazione. Le iniziative in questa direzione fanno capo principalmente ai diversi livelli di formazione previsti nell’ambito dei corsi istituzionali dell’Associazione interregionale neve e valanghe (AINEVA), cui si aggiungono la formazione continua offerta ai rilevatori che collaborano con l’Ufficio (affiancamento durante i rilievi, aggiornamenti periodici) e i singoli moduli di nivologia e di scienza delle valanghe.
Tra le numerose attività svolte nel 2013 è opportuno ricordare: - corso di formazione per i membri delle Commissioni locali valanghe e per il Corpo forestale valdostano
(Aosta - gennaio);- organizzazione, docenza e svolgimento del corso 2b AINEVA , svoltosi a Courmayeur e nel comprensorio
del Monterosa Ski a marzo, e del corso 2a AINEVA tenutosi a Quart e nel comprensorio di Pila a dicembre; quest’ultimo quasi esclusivamente riservato agli allievi del Corso regionale di formazione professionale per aspiranti guide alpine, e al personale del Corpo forestale valdostano;
- commissioni d’esame nell’ambito del corso 2b AINEVA (Quart - maggio);- docenze negli atelier formativi sulla sicurezza in montagna (progetto Alcotra PrévRiskMONT-BLANC; in
tutta la Regione - da gennaio ad aprile);- realizzazione di 3 pannelli didattici/educativi sulla nivologia e sul Bollettino neve e valanghe;- docenza e sessione d’esame nell’ambito del 40° C.so regionale di formazione per aspiranti maestri di
disciplina alpina biennio 2013-2014 e del 18° C.so regionale di formazione aspiranti maestri di fondo biennio 2013-2014 (Aosta - settembre e ottobre).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• coordinamento e gestione di due corsi AINEVA;• organizzazione e docenza per 35 giornate formative rivolte a vari enti;• realizzazione di 3 pannelli didattici in materia di neve e valanghe per la formazione scolastica.
Attività di formazione in materia di neve e valanghe
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La divulgazione e l’informazione al pubblico in materia di neve e valanghe costituiscono un’importante iniziativa trasversale sia al Bollettino neve e valanghe sia al Catasto regionale valanghe. Tale attività si traduce nella partecipazione e nell’organizzazione di eventi pubblici quali conferenze, seminari e workshop - con lo scopo di promuovere lo scambio di idee, di progetti di ricerca e di introdurre e condividere i più recenti strumenti nell’ambito della prevenzione e previsione delle valanghe - nonché nella produzione di report, pubblicazioni e articoli tecnico/scientifici. A questo si aggiunge la divulgazione al grande pubblico tramite mezzi di comunicazione sia tradizionali (organi di stampa, radio, tv) sia multimediali (sito web, social network, blog).Il 2013 ha visto la Fondazione impegnata su molti fronti. Il primo, come ogni anno, è stato quello della diffusione radiofonica e televisiva del Bollettino neve e valanghe, in collaborazione con la sede regionale della Rai. Relativamente alla produzione di articoli tecnico/scientifici su periodici del settore, ha visto la pubblicazione di due articoli, riguardanti l’esperienza valdostana in ambito di ricerca applicata, sulla rivista “Neve e valanghe” dell’AINEVA. La Fondazione ha partecipato attivamente (con numerosi interventi, poster e articoli) ad importanti eventi pubblici quali Mountain Under Watch (MUW 2013) al Forte di Bard, lo European Goscience Union (EGU 2013), la 14a Conferenza Italiana Utenti ESRI, il 1st International workshop on warning criteria for active slides (IWWCAS), il Davos Atmosphere Cryosphere and Assembly (DACA-13), il 17th European Avalanche Warning meeting (EAWS) e, ultimo, ma molto importante, l’International Snow Science Workshop, svoltosi a Grenoble (ISSW2013), per il quale sono stati presentati ben tredici lavori.Altra essenziale attività di divulgazione è il supporto fornito alla Struttura organizzativa Assetto idrogeologico dei bacini montani per la redazione del “Rendiconto nivometeorologico”, elaborato esclusivo dell’Ufficio neve e valanghe, che con l’Inverno 2012/2013 giunge alla sua ottava edizione. Il volume, presentato al pubblico il 18 dicembre, ha impegnato il personale di Fondazione nell’elaborazione dei dati salienti, nivometeorologici, di pericolo valanghe e catastali, della stagione passata, curandone totalmente l’impaginazione grafica. La pubblicazione si presenta come un contributo volto a migliorare la conoscenza dell’ambiente alpino e la sicurezza di chi lo frequenta, nonché un utile strumento per tutti coloro che a titolo professionale, di studio, di interesse personale o per semplice curiosità vogliano approfondire le conoscenze in materia di meteorologia locale, neve e valanghe.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• pubblicazione del volume “Rendiconto nivometeorologico - inverno 2012/2013”;• pubblicazione di due articoli sulla rivista “Neve e Valanghe” dell’AINEVA;• interviste radiofoniche e televisive per la diffusione del Bollettino neve e valanghe su RAI3 regionale e Top Italia
Radio;• partecipazione attiva a eventi nazionali e internazionali dedicati a neve e valanghe;• realizzazione di materiali divulgativi (filmati-documentario, tutorial e un manuale tecnico sui test di stabilità).
E’ stata sottoscritta una convenzione tra Fondazione, Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta (CELVA) e Regione autonoma Valle d’Aosta (approvata dalla Giunta regionale il 22 novembre 2013) per la realizzazione di specifiche attività di ricerca, documentali e formative a supporto del funzionamento delle Commissioni locali valanghe.Nel periodo novembre 2013 - ottobre 2014, sono contemplate le seguenti iniziative: - assistenza operativa per la visualizzazione dei dati delle stazioni automatiche, finalizzate al monitorag-
gio delle condizioni nivometeorologiche sul territorio;- analisi e ottimizzazione dei dati nivometeorologici (rilievi manuali e stazioni automatiche) per la previ-
sione del pericolo valanghe a scala locale e per l’analisi di dettaglio delle condizioni nivometeorologiche predisponenti l’attività valanghiva spontanea;
- installazione di una palina nivometrica “elettronica” (NIVEXC) finalizzata allo studio e sviluppo delle conoscenze nivologiche in area di distacco valanghe;
- attivazione del primo step di un percorso sperimentale di formazione degli operatori sul territorio sul pericolo valanghe.
Attività di informazione e divulgazione in materia di neve e valanghe
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Il progetto è suddiviso in diverse attività di ricerca, seguite dalla Fondazione e da altri enti, sia di ricerca sia tecnici, individuati dal capofi la: tra questi fi gurano l’Università di Firenze - Dipartimento scienza della terra, l’Università di Torino - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) e Centro di ricerca sui rischi naturali in ambiente montano e collinare NatRisk - LNSA, il Politecnico di Torino - Dipartimento di ingegneria strutturale, edile e geotecnica, iTEM srl (Integrated technologies for environmental monitoring) e Ad Hoc 3D solutions Srl.Per quanto riguarda la ricerca sul distacco artifi ciale, la Fondazione ha raccolto dati in merito alla bonifi ca artifi ciale dei versanti e sulle condizioni nivo-meteorologiche all’interno dei comprensori sciistici della Cervino S.p.A. e Monterosa S.p.A. Con i dati raccolti sono stati creati due database correlati da immagini e riprese video dell’attività di bonifi ca eseguita. Si stanno inoltre analizzando le caratteristiche della frattura in manto nevoso ai fi ni della previsione e della comprensione dei meccanismi di distacco, anche artifi ciale.Per la parte relativa al trasporto della neve da parte del vento - snowdrift, Fondazione ha supportato gli enti di ricerca incaricati nella prima analisi dei dati, relativi alla stagione invernale 2012-13, registrati da un nivometro, un anemometro, un anemoscopio e 4 sensori WENGLOR (conta particelle) installati nella zona di cresta del sito sperimentale di P.ta Seehore (nella Valle di Gressoney, già studiato durante il progetto Alcotra Dynaval). Inoltre, sia per caratterizzare il sito dal punto di vista eolico sia per avere una migliore comprensione dell’azione che lo stesso ha sulla ridistribuzione del manto nevoso, durante la stagione estiva - grazie al supporto dei tecnici del Centro funzionale regionale - sono state eseguite le prime campagne di misura in loco dei venti per confrontarli con i venti sinottici derivanti dai modelli di previsione.Il progetto si propone altresì di implementare e validare l’utilizzo della procedura di utilizzo di “foto solide” e della tecnica della “fotogrammetria” per la zonizzazione rapida delle valanghe. Fondazione ha eseguito numerose campagne fotografi che di eventi valanghivi, sia nei tre siti sperimentali individuati all’inizio dl progetto sia altrove, sia da terra sia da elicottero, utilizzando una macchina fotografi ca opportunamente calibrata. L’ente incaricato ha fornito una prima ‘demo’ del software con il quale, grazie alle immagini
PROGETTO ALCOTRA MAP3 “MONITORING FOR AVALANCHE PREVISION, PREDICTION AND PROTECTION”Modalità di partecipazione: convenzione con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale
pubblica - Regione autonoma Valle d’Aosta (Assetto idrogeologico dei bacini montani) per l’attuazione di alcune azioni di progetto (DGR 38/2012)
Durata: 16/01/2013 - 15/07/2014Budget FondMS: 260.000 euro (103.800 euro 2013) Altri partner: Regione autonoma Valle d’Aosta - Assetto idrogeologico dei bacini montani (capofi la);
Institut national de recherche en sciences et technologies pour l’environnement et l’agriculture - Irstea - unité de recherche Erosion torrentielle, neige et avalanches - UR ETNA
Obiettivi: creare strumenti operativi per censire e monitorare le valanghe in tempo reale, approfondendo la conoscenza sui meccanismi di distacco anche attraverso un maggior numero di test site; sviluppare gli attuali modelli di propagazione delle valanghe
Sito web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.risknat-alcotra.org
PROGETTO ALCOTRA MAP3 “MONITORING FOR AVALANCHE PREVISION, PREDICTION AND PROTECTION”
Modalità di partecipazione: convenzione con l’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta (Assetto idrogeologico dei bacini montani), per l’attuazione di alcune azioni di progetto (DGR 38/2012) Durata: 16/01/2013 -‐ 15/07/2014 Budget FondMS: 260.000€ (103.800€ 2013) Altr i partner: Regione autonoma Valle d’Aosta -‐ Assetto idrogeologico dei bacini montani (capofila); Institut national de recherche en sciences et technologies pour l’environnement et l’agriculture -‐ Irstea -‐ unité de recherche Erosion torrentielle, neige et avalanches -‐ UR ETNA Obiett iv i : creare strumenti operativi per censire e monitorare le valanghe in tempo reale, approfondendo la conoscenza sui meccanismi di distacco anche attraverso un maggior numero di test site; sviluppare gli attuali modelli di propagazione delle valanghe S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.risknat-‐alcotra.org
Il progetto è suddiviso in diverse attività di ricerca, seguite dalla Fondazione e da altri enti sia di ricerca sia tecnici individuati dal capofila: tra questi figurano l’Università di Firenze -‐ Dipartimento scienza della terra, l’Università di Torino -‐ Dipartimento di valorizzazione e protezione delle risorse agroforestali e Centro di ricerca sui rischi naturali in ambiente montano e collinare (DIVAPRA-‐NatRisk), il Politecnico di Torino -‐ Dipartimento di ingegneria strutturale, edile e geotecnica, iTEM srl (Integrated technologies for environmental monitoring) e Ad Hoc 3D solutions Srl.
Per quanto riguarda la ricerca sul distacco art if ic ia le, la Fondazione ha raccolto dati in merito alla bonifica artificiale dei versanti e al monitoraggio delle condizioni nivo-‐meteorologiche all’interno dei comprensori sciistici della Cervino S.p.A. e Monterosa S.p.A. Grazie ai numerosi dati raccolti sono stati creati due database correlati da immagini e riprese video dell’attività di bonifica eseguita. Si stanno inoltre analizzando le caratteristiche della frattura in manto nevoso in relazione ai dati dei rilievi effettuati ai fini della previsione e della comprensione dei meccanismi di distacco, anche artificiale.
Per la parte relativa al trasporto del la neve da parte del vento -‐ snowdrift, Fondazione ha supportato gli enti di ricerca incaricati nella prima analisi dei dati relativi alla stagione invernale 2012-‐13 registrati da un nivometro, un anemometro, un anemoscopio e 4 sensori WENGLOR (conta particelle) installati nella zona di cresta del sito sperimentale di P.ta Seehore (nella Valle di Gressoney, già studiato nel progetto Alcotra Dynaval). Inoltre, sia per caratterizzare il sito dal punto di vista eolico che per avere una migliore comprensione dell’azione che lo stesso ha sulla ridistribuzione del manto nevoso, durante la stagione estiva -‐ grazie al supporto dei tecnici del Centro funzionale regionale, sono state eseguite le prime campagne di misura in loco dei venti per confrontarli con i venti sinottici dati dai modelli di previsione.
Il progetto si propone altresì di implementare e validare l’utilizzo della procedura di “foto sol ide” e della tecnica della “fotogrammetria” per la zonizzazione rapida delle valanghe. Fondazione ha eseguito numerose campagne fotografiche di eventi valanghivi, sia nei tre siti sperimentali individuati all’inizio dl progetto che altrove, sia da terra che da elicottero, utilizzando una macchina fotografica opportunamente calibrata per la validazione della procedura di zonizzazione rapida delle valanghe. L’ente incaricato ha fornito una prima demo del software con il quale, grazie alle immagini scattate, è stato possibile un primo test e l’implementazione del programma.
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scattate, è stato possibile un primo test e l’implementazione del programma.Per l’attività di monitoraggio in tempo reale di valanghe tramite “array infrasonici”, Fondazione ha supportato l’ente di ricerca incaricato fornendo: un database completo di tutta l’attività di bonifi ca artifi ciale eseguita sia all’interno del comprensorio sciistico del Cervino sia del Monterosa Ski; un secondo database completo di tutte le valanghe naturali censite nelle tre valli di Valtournenche, Ayas e Gressoney ricadenti all’interno del raggio di misura del network di array infrasonici installato; infi ne, un terzo database completo degli esperimenti eseguiti presso il sito sperimentale di P.ta Seehore. Sono state inoltre eseguite analisi nivo-metereologiche mirate relative a periodi specifi ci riscontrati durante la stagione invernale, per analizzare in modo più completo la situazione valanghiva e metereologica in corso, utile per una migliore interpretazione del segnale infrasonico registrato. Grazie alla numerosa mole di dati ed informazioni raccolte, Fondazione ha così supportato l’ente di ricerca incaricato nel riconoscimento e successiva discriminazione del segnale infrasonico variabile con le diverse dinamiche valanghive censite per avere una prima taratura del sistema. Per la calibrazione dei modelli di propagazione del fl usso valanghivo, la Fondazione ha individuato tre siti in cui poter acquisire dati reali inerenti il distacco di valanghe da utilizzare per la validazione del programma RAMMS (Rapid Mass MovementS) dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe - SLF di Davos. A tal fi ne, il programma è già stato testato, in collaborazione con gli altri enti di ricerca, per riprodurre alcuni eventi monitorati nelle passate stagioni invernali, presso il sito sperimentale di P.ta Seehore a Gressoney, utilizzando i dati raccolti in campo (altezza di distacco, area di distacco, densità). I risultati delle simulazioni sono stati confrontati con la distanza di arresto reale e con le misure disponibili relative a pressione, velocità del fronte, quantitativi di massa erosa e depositata. Nel corso della stagione invernale, Fondazione, in collaborazione con gli altri enti di ricerca, ha inoltre eseguito rilievi nivologici e valanghivi a seguito di esperimenti di distacchi artifi ciali presso il sito sperimentale di P.ta Seehore per l’individuazione dei parametri caratteristici del manto nevoso in zona di distacco, scorrimento e deposito.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• analisi dati nivo-meteorologici per le fi nalità di progetto (periodo 2012-2013) - 1525 osservazioni nivometeorologiche
giornaliere (Mod 1), 9 rilievi nivologici itineranti e 38 rilievi nivologici in campi fi ssi (Mod. 2-3-4-6 AINEVA), informazioni da comprensori sciistici, Commissioni locali valanghe, personale del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Guardia di Finanza e guide alpine e tutti i dati orari giornalieri relativi a nivometri, termometri, anemoscopi e anemometri acquisiti da 9 stazioni automatiche;
• creazione di 2 database relativi al distacco artifi ciale di valanghe con Gaz-Ex e DaisyBell (614 detonazioni) e 1 database per le valanghe spontanee nei comprensori sciistici di Cervinia e Monterosa Ski ed aree adiacenti, con relativi 21 video e 130 immagini;
• caratterizzazione della tipologia di frattura nel manto nevoso mediante “shear quality” e “fracture character” di rilievi ECT (Extended Column Test) e RB (RutschBlock Test);
• n.23 eventi valanghivi (di cui 5 con simulazione in RAMMS) censiti, perimetrati e seguiti nei relativi siti pilota in funzione delle sperimentazioni previste, con relativa reportistica.
Per l’attività di monitoraggio in tempo reale di valanghe tramite “array infrasonici”, Fondazione ha supportato l’ente di ricerca incaricato dal capofila fornendo: un database completo di tutta l’attività di bonifica artificiale eseguita sia all’interno del comprensorio sciistico del Cervino che del Monterosa; un secondo database completo di tutte le valanghe naturali censite nelle tre valli di Valtournenche, Ayas e Gressoney ricadenti all’interno del raggio di misura del network di array infrasonici installato; infine, un terzo database completo degli esperimenti eseguiti presso il sito sperimentale di P.ta Seehore. Sono state inoltre eseguite analisi nivo-‐metereologiche mirate relative a periodi specifici riscontrati durante la stagione invernale, per analizzare in modo più completo la situazione valanghiva e metereologica in
corso utile per una migliore interpretazione del segnale infrasonico registrato. Grazie alla numerosa mole di dati ed informazioni raccolte, Fondazione ha così supportato l’ente di ricerca incaricato nel riconoscimento e successiva discriminazione del segnale infrasonico variabile con le diverse dinamiche valanghive censite per avere una prima taratura del sistema.
Per la cal ibrazione dei modell i d i propagazione del f lusso valanghivo, la Fondazione ha individuato tre siti in cui poter acquisire dati reali inerenti al distacco di valanghe da utilizzare per la validazione del programma RAMMS (Rapid Mass MovementS) dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe -‐ SLF di Davos. A tal fine, il programma è già stato testato, in collaborazione con gli altri enti di ricerca, per riprodurre alcuni eventi monitorati nelle passate stagioni invernali, presso il sito sperimentale di P.ta Seehore a Gressoney, utilizzando i dati raccolti in campo (altezza di distacco, area di distacco, densità…). I risultati delle simulazioni sono stati confrontati con la distanza di arresto reale e con le misure disponibili relative a pressione, velocità del fronte, quantitativi di massa erosa e depositata.
Nel corso della stagione invernale, Fondazione, in collaborazione con gli altri enti di ricerca, ha inoltre eseguito r i l ievi nivologic i e valanghivi a seguito di esperimenti di distacchi artificiali presso il sito sperimentale di P.ta Seehore per l’individuazione dei parametri caratteristici del manto nevoso in zona di distacco, scorrimento e deposito.
Tra il 7-‐11 ottobre si è svolto a Grenoble l’International Snow Science Workshop 2013, che ha visto la partecipazione dei tecnici di Fondazione con la presentazione di numerosi lavori relativi al progetto.
R isultat i conseguit i nel 2013
• Raccolta e analisi dati nivo-‐meteorologici (periodo 2012-‐2013) -‐ 1525 osservazioni nivometeorologiche giornaliere (Mod 1), 9 rilievi nivologici itineranti e 38 rilievi nivologici in campi fissi (Mod. 2-‐3-‐4-‐6 AINEVA), informazioni da comprensori sciistici, Commissioni locali valanghe, personale del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Guardia di Finanza e guide alpine e tutti i dati orari giornalieri relativi a nivometri, termometri, anemoscopi e anemometri acquisiti da 9 stazioni automatiche;
• creazione di 2 database relativi al distacco artificiale di valanghe con Gaz-‐Ex e DaisyBell (614 detonazioni) e 1 database per le valanghe spontanee nei comprensori sciistici di Cervinia e Monterosa ed aree adiacenti, con relativi 21 video e 130 immagini;
• caratterizzazione della tipologia di frattura nel manto nevoso mediante “shear quality” e “fracture character” di rilievi ECT (Extended Column Test) e RB (RutschBlock Test);
• n.23 eventi valanghivi (di cui 5 con simulazione in RAMMS) censiti, perimetrati e seguiti nei relativi siti pilota in funzione delle sperimentazioni previste, con relativa reportistica;
• n.6 poster e 2 presentazioni orali presentati al convegno internazionale ISSW 2013; • n.1 articolo pubblicato sulla rivista “Neve e Valanghe” (n. 79 -‐agosto 2013).
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Il progetto operativo RRI - Rischio Ricerca e Innovazione - si inserisce nell’ambito del programma dell’Unità di Ricerca (UdR) MRRTeam - Mountain Risk Research Team, un team giovane e multi-disciplinare, che focalizza la propria attività sul tema dei rischi naturali in ambiente montano, e che nasce dal consolidamento di una rete di soggetti collocati sul territorio valdostano sotto la supervisione dell’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica - Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche.
L’Unità di Ricerca si prefi gge obiettivi legati a tre tematiche: • la valutazione del pericolo di valanghe di neve umida; • la dinamica dei versanti (suoli di piste da sci);
• il bosco come fattore di protezione da valanghe.
I tecnici dell’uffi cio neve e valanghe di Fondazione partecipano attivamente alle attività relative all’analisi dell’umidità del manto nevoso, dell’interazione neve/suolo e dello scivolamento della neve (snow gliding), fi nalizzate alla previsione e gestione del pericolo di valanghe di neve umida e per scivolamento (glide-snow avalanches), tramite l’individuazione di indicatori nivometeorologici - tra cui ad esempio la temperatura dell’aria, le precipitazioni nevose, le proprietà del manto nevoso (altezza, temperatura, umidità, densità) - e pedologici (temperatura e umidità del suolo), mediante una raccolta dati con tecnologie innovative e tramite la strumentazione di siti di monitoraggio all’interno del comprensorio del Monterosa Ski. La linea di ricerca in oggetto si sviluppa come prosecuzione del Dottorato di ricerca in Scienze Agrarie, Forestali ed Agroalimentari, svolto nell’ambito del progetto “Alcotra DynAval” dalla dott.ssa Elisabetta Ceaglio, tecnico di Fondazione, conclusosi a febbraio 2013. Una parte del Dottorato è stata incentrata proprio sull’analisi dei fattori predisponenti lo scivolamento del manto nevoso (snow gliding), a partire dal caso studio di Mont de La Saxe (Courmayeur). Nel progetto MRRTeam due dei siti sperimentali previsti e realizzati all’interno del comprensorio del Monterosa Ski sono infatti mirati al riutilizzo della strumentazione utilizzata precedentemente nel sito di Courmayeur e volti alla valorizzazione ed implementazione dei dati già raccolti ed analizzati sinora.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• avvio e strutturazione del progetto (riunioni organizzative e sopralluoghi in campo);• strumentazione di n. 5 siti di monitoraggio nel comprensorio del Monterosa Ski;• inizio raccolta dati durante la stagione invernale 2013-2014.
UNITÀ DI RICERCA MRRTEAM - PROGETTO OPERATIVO RRIModalità di partecipazione: partner di progettoDurata: marzo 2013 - febbraio 2015Altri partner: Università della Valle d’Aosta (capofi la), Politecnico di Torino (sede di Verrès), Centro
interdipartimentale sui rischi – NatRisk dell’Università degli studi di Torino, Monterosa S.p.A.Obiettivi: defi nire metodologie, norme e tecnologie innovative di supporto a tecnici, amministratori
e responsabili del settore per una gestione condivisa dei rischi naturali in montagnaBudget FondMS: 19.980 euroPagina Facebook: Mountain Risk Research Team
UNITÀ DI RICERCA MRRTEAM -‐ PROGETTO OPERATIVO RRI
Modalità di partecipazione: partner di progetto Durata: marzo 2013 -‐ febbraio 2015 Altr i partner: Università della Valle d’Aosta (capofila), Politecnico di Torino (sede di Verrès), Centro interdipartimentale sui rischi – NatRisk dell’Università degli studi di Torino, Monterosa SpA Obiett iv i : definire metodologie, norme e tecnologie innovative di supporto a tecnici, amministratori e responsabili del settore per una gestione condivisa dei rischi naturali in montagna Budget FondMS = 19.980€ Pagina Facebook: Mountain Risk Research Team
Il progetto operativo RRI -‐ Rischio Ricerca e Innovazione -‐ si inserisce nell’ambito del programma dell’Unità di Ricerca (UdR) MRRTeam -‐ Mountain Risk Research Team, un team di ricerca giovane e multi-‐disciplinare, che focalizza la propria attività sul tema dei r ischi natural i in ambiente montano, e che nasce dal consolidamento di una rete di soggetti collocati sul territorio valdostano sotto la supervisione dell’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica -‐ Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche.
L’Unità di Ricerca si prefigge obiett iv i legati a tre tematiche: • la valutazione del pericolo di valanghe di neve umida; • la dinamica dei versanti (suoli di piste da sci); • il bosco come fattore di protezione da valanghe.
I tecnici dell’Ufficio neve e valanghe di Fondazione partecipano attivamente alle attività relative all’anal is i del l ’umidità del manto nevoso, del l ’ interazione neve/suolo e del lo scivolamento del la neve (snow gliding), finalizzate alla previsione e gestione del pericolo di valanghe di neve umida e per scivolamento (glide-‐snow avalanches), tramite l’individuazione di indicatori nivometeorologici -‐ tra cui ad esempio la temperatura dell’aria, le precipitazioni nevose, le proprietà del manto nevoso (altezza, temperatura, umidità, densità ecc..) -‐ e pedologici (temperatura e umidità del suolo), mediante una raccolta dati con tecnologie innovative e tramite la strumentazione di sit i d i monitoraggio all’interno del comprensorio del Monterosa Ski .
La linea di ricerca in oggetto si sviluppa come prosecuzione del Dottorato di r icerca in Scienze Agrarie, Forestal i ed Agroal imentari , svolto nell’ambito del progetto “Alcotra DynAval” dalla dott.ssa Elisabetta Ceaglio, tecnico di Fondazione, conclusosi a febbraio 2013. Una parte del Dottorato di ricerca è stata incentrata proprio sull’analisi dei fattori predisponenti lo scivolamento del manto nevoso (snow gliding), a partire dal caso studio di Mont de La Saxe (Courmayeur). Nel progetto MRRTeam due dei s it i sperimental i previsti e realizzati all’interno del comprensorio del Monterosa Ski sono infatti mirati al riutilizzo della strumentazione utilizzata precedentemente nel sito di Courmayeur e volti alla valorizzazione ed implementazione dei dati già raccolti ed analizzati sinora.
Risultati conseguiti nel 2013
• Avvio e strutturazione del progetto (riunioni organizzative e sopralluoghi in campo); • strumentazione di n. 4 siti di monitoraggio nel comprensorio del Monterosa Ski; • inizio raccolta dati durante la stagione invernale 2013-‐2014.
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B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 34 6
B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 3 B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 3 4 7SICUREZZA E MEDICINA DI MONTAGNA
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In una logica di continuità con gli anni 2005-2012, durante i quali la collaborazione tra la Fondazione e il Comune di Courmayeur ha avuto l’obiettivo di sviluppare una frequentazione consapevole della montagna, anche quest’anno l’iniziativa è stata correlata alle fi nalità inerenti alla sicurezza in montagna (informazione e sensibilizzazione) e soprattutto all’avvicinamento ad essa dei giovani.Per l’anno 2013 la Fondazione ha voluto proprio concentrarsi sui giovani, proponendo due iniziative:– per la prima volta si è voluto inserire un’attività completamente nuova - 5 giorni di avventura ai piedi del
Monte Bianco, indirizzata ai ragazzi dai 10 ai 14 anni, organizzata dal 5 al 9 agosto, per cercare di avvicina-re e far conoscere tutti gli sport praticabili in estate in montagna: arrampicata, ferrata, ghiacciaio, mountain bike e canyoning. I partecipanti hanno potuto soggiornare in 4 rifugi diversi per incrementare ancora di più l’esperienza in montagna. Le due guide alpine, che hanno accompagnato i partecipanti durante i cinque giorni, hanno fornito gli strumenti di base per avvicinarli ai diversi sport di montagna, sensibilizzando ai pericoli nei quali potrebbero incorrere e facendo capire che prendendo semplici precauzioni ed assumendo un comportamento corretto si può ridurre il rischio di incidenti senza limitare la libertà e il divertimento;
– nel programma del Comune Mini Mont-Blanc Mania, invece, la Fondazione ha contribuito all’organizza-zione di cinque pomeriggi di arrampicata (22 e 29 luglio, 5, 12 e 19 agosto), per bambini dai 6 ai 12 anni, dedicati all’arrampicata e al boulder presso il muro del Forum sport Center di Courmayeur (122 giovani coinvolti).
Altro tema centrale delle progettualità messe in atto in sinergia con il Comune di Courmayeur è stato lo svi-luppo di una rete territoriale online congrua con le specifi cità del territorio della montagna, attenta alle esigenze delle popolazioni e dei turisti che frequentano questi territori, degli enti che operano e delle ammi-nistrazioni locali. A questo fi ne si è sperimentato un sistema di azioni di rete: lavorare insieme per obiettivi strategici simili, qualifi care ed innovare l’informazione, impegnarsi in modo condiviso e coordinato per creare una comunità di professionisti della montagna in una logica di cooperazione e di promozione di servizi ope-rativi agili ed effi caci rivolti ai cittadini ed ai turisti. Cuore del sistema è stato rappresentato, per Fondazione, dall’inserimento delle informazioni montagna sul proprio sito e social network (Facebook e Twitter).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• formazione “5 giorni di avventura ai piedi del Monte Bianco”, per 11 ragazzi dai 10 ai 14 anni;• organizzazione di 5 pomeriggi di “boulder” all’interno del programma Mini Mont-Blanc Mania per bambini dai 6 ai
12 anni (122 partecipanti);• 17 giornate guide alpine;• 9600 visualizzazioni di pagina condizioni montagna sul sito dedicato nel corso del 2013;• 45 aggiornamenti aggiornamenti condizioni montagna editi da FMS e pubblicati sui siti FMS e La Chamoniarde;• 50 aggiornamenti editi da La Chamoniarde e pubblicati sui siti FMS e La Chamoniarde;• 95 aggiornamenti sulle condizioni montagna.
INIZIATIVA SECURITE EN MONTAGNECOURMAYEUR MONT-BLANC 2013Modalità di partecipazione: Fondazione è proponente dell’iniziativa annuale, fi nanziata con contributo straordinario
dal Comune di CourmayeurDurata: 17/05/2013 - 12/12/2013Obiettivi: realizzare iniziative di formazione e di sensibilizzazione alla sicurezza in montagna e di
educazione ambientale, cercando di promuovere la conoscenza della montagna tra i giovaniBudget FondMS 2013: 15.000 euroSiti web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.courmayeur.it
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PrévRiskMONT-BLANC = progetto per eccellenza dedicato alla sensibilizzazione ed informazione sulla pre-venzione dei rischi in montagna, che, con le sue numerose attività, si è rivolto a diversi target di utenti con svariati interventi.Fondazione da sempre rivolge molta importanza alle attività dedicate ai bambini e ai ragazzi e, anche per il 2013, le iniziative rivolte a loro sono state numerose.Il gioco Res Game, dedicato a bambini di 7 e 8 anni, ha voluto essere un approccio completamente nuovo per cercare di trasmettere, attraverso un prodotto piacevole, l’importanza di vivere la montagna in sicurezza facendo riferimento ai rischi naturali. Nella stessa ottica sono stati creati dei pannelli con grafica personaliz-zata utili a promuovere azioni di sensibilizzazione per una migliore interpretazione del Bollettino nivologico e meteorologico. Durante l’inverno, per dare continuità a quanto organizzato nell’ambito del progetto PEEF dal 2011, Fonda-zione ha curato 19 atelier formativi PrévRisk-Enfants sulla sicurezza nelle varie stazioni sciistiche per le scuole primarie e secondarie di I° grado della Valle d’Aosta (800 partecipanti). A completamento del percorso formativo sul campo, presso il Courmayeur Forum Sport Center, Fondazione ha realizzato la seconda Fête de la Montagne, per oltre 300 allievi delle scuole primarie valdostane e di Chamonix: evento clou, caratteriz-zato da una nuova logica di approccio ai bambini, con giochi, atelier, momenti comuni di approfondimento, riscuotendo un alto successo.Nel mese di settembre e ottobre 2013 sono state organizzate ulteriori cinque giornate sulla sicurezza in montagna dedicate all’arrampicata per i ragazzi delle scuole secondarie di I° grado di Courmayeur e Morgex, per fare provare l’emozione dell’arrampicata e le basi di questa disciplina (108 partecipanti). Il 1° di ottobre è stata altresì organizzata una giornata sul ghiacciaio per le classi del Liceo Linguistico di Courmayeur e l’Isti-tuto Tecnico Professionale regionale di Aosta, per sensibilizzare sulla corretta movimentazione sul ghiacciaio, sui rischi oggettivi (crepacci, seracchi, terminali etc.), sul materiale fondamentale da usare quando si decide di fare una gita sul ghiacciaio (43 partecipanti).
PROGETTO ALCOTRA PRÉVRISKMONT-BLANCModalità di partecipazione: capofila di progettoDurata: 30/08/2011 – 11/10/2013Altro partner: Association La Chamoniarde Obiettivi: azioni comuni di sensibilizzazione e di informazione sulla prevenzione dei rischi in
montagna, indirizzate alla popolazione, in particolare ai giovani e agli amministratori localiBudget FondMS: 350.000 euroSiti web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.ohm-chamonix.com
PROGETTO ALCOTRA PRÉVRISKMONT-‐BLANC
Modalità di partecipazione: capofila di progetto Durata: 30/08/2011 – 11/10/2013 Altro partner: Association La Chamoniarde Obiett iv i : azioni comuni di sensibilizzazione e di informazione sulla prevenzione dei rischi in montagna, indirizzate alla popolazione, in particolare ai giovani e agli amministratori locali Budget FondMS: 350.000€ S it i web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.ohm-‐chamonix.com
PrévRiskMONT-‐BLANC = progetto per eccellenza dedicato alla sensibilizzazione ed informazione sulla prevenzione dei rischi in montagna, che, con le sue numerose attività, si è rivolto a diversi target di utenti con svariati interventi.
Fondazione da sempre rivolge molta importanza alle attività dedicate ai bambini e ai ragazzi e, anche per il 2013, le iniziative rivolte a loro sono state numerose. Il gioco Res Game , dedicato a bambini di 7 e 8 anni, ha voluto essere un approccio completamente nuovo per cercare di trasmettere, attraverso un prodotto piacevole, l’importanza di vivere la montagna in sicurezza facendo riferimento ai rischi naturali. Nella stessa ottica sono stati creati dei pannell i con grafica personalizzata utili a promuovere azioni di sensibilizzazione per una migliore interpretazione del Bollettino nivologico e meteorologico.
Durante l’inverno, per dare continuità a quanto organizzato nell’ambito del progetto PEEF dal 2011, Fondazione ha curato 19 atel ier formativi PrévRisk-‐Enfants sulla sicurezza nelle varie stazioni sciistiche per le scuole primarie e secondarie di I° grado della Valle d’Aosta (800 partecipanti). A completamento del percorso formativo sul campo, presso il Courmayeur Forum Sport Center, Fondazione ha realizzato la seconda Fête de la Montagne, per oltre 300 allievi delle scuole primarie valdostane e di Chamonix: evento clou, caratterizzato da una nuova logica di approccio ai bambini, con giochi, atelier, momenti comuni di approfondimento, riscuotendo un alto successo.
Nel mese di settembre e ottobre 2013 sono state organizzate ulteriori c inque giornate sul la s icurezza in montagna dedicate all’arrampicata per i ragazzi delle scuole secondarie di I° grado di Courmayeur e Morgex, per fare provare l’emozione dell’arrampicata e le basi di questa disciplina (108 partecipanti). Il 1° di ottobre è stata altresì organizzata una giornata sul ghiacciaio per le classi del
Liceo Linguistico di Courmayeur e l’Istituto Tecnico Professionale regionale di Aosta, per sensibilizzare sulla corretta movimentazione sul ghiacciaio, sui rischi oggettivi (crepacci, seracchi, terminali etc.), sul materiale fondamentale da usare quando si decide di fare una gita sul ghiacciaio (43 partecipanti).
In estate, nell’ambito del programma A spasso sul ghiacciaio sono state inserite tre giornate dedicate ai bambini dagli 8 ai 13 anni nelle località di Cervinia, Courmayeur e Gressoney sulla movimentazione sul ghiacciaio (15 partecipanti).
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In estate, nell’ambito del programma A spasso sul ghiacciaio, sono state inserite tre giornate dedicate ai bambini dagli 8 ai 13 anni nelle località di Cervinia, Courmayeur e Gressoney sulla movimentazione sul ghiac-ciaio (15 partecipanti).Anche le attività rivolte agli adulti (residenti e turisti) sono state numerose e qualificanti; in inverno Fondazione ha organizzato otto giornate formative sulla sicurezza in montagna, durante le quali i 73 partecipanti hanno potuto scoprire il fascino del fuoripista, in diverse località valdostane, imparando sem-plici precauzioni da prendere per praticarlo, con la supervisione delle guide alpine: tipo di attrezzatura, come usarla, cenni di nivologia. Per l’estate sono state riproposte le giornate di sicurezza in montagna A spasso sul ghiacciaio, alle quali hanno partecipato 90 persone. Particolare successo ha riscontrato l’organizzazione di appuntamenti non solo a Courmayeur (ghiacciaio del Dente del Gigante), ma anche a Cervinia (ghiacciaio del Plateau Rosà) e Gressoney-La-Trinité (ghiacciaio dell’Indren).Lo studio sull’accidentologia in montagna, effettuato sul lato francese del Monte Bianco con comparazione dei dati sul lato valdostano, è servito a Fondazione e al suo partner La Chamoniarde per orientare le future azioni di sensibilizzazione ed informazione.
La necessità di sfruttare le migliori strategie di comunicazione della prevenzione e della sensibilizzazione sulla sicurezza in montagna ha portato Fondazione alla creazione del profilo di Fondazione sui principali social network e al potenziamento del proprio sito web per gli appassionati in montagna, in modo da essere più incisivi e performanti, e consolidare così la vocazione di strumento di riferimento, di educazione e infor-mazione per gli appassionati della montagna.
Per dare continuità e maggiore strutturazione alle sinergie attivate dal 2005 con La Chamoniarde, con il sup-porto dei Comuni di Courmayeur e Chamonix è stata sottoscritta a giugno la convenzione di cooperazione istitutiva del Polo PrévRiskMONT-BLANC, operativo intorno al Monte Bianco per la formazione e l’infor-mazione sulla sicurezza in montagna; dal 2014 il Polo sarà chiamato ad attivare un proprio piano di attività (atelier formativi e informazione online), catalizzando a tal fine contributi istituzionali e sponsor privati, con un’attenzione particolare alla definizione di nuove progettualità condivise.
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RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• completamento del gioco Res Game sulla sicurezza in montagna per bambini di 7 e 8 anni;• organizzazione di 19 atelier formativi sul campo per le scuole primarie e secondarie di I° grado della Valle d’Aosta
(800 partecipanti);• organizzazione della festa della montagna per le scuole primarie valdostane e di Chamonix (300 partecipanti);• 5 giornate di arrampicata per le scuole secondarie di I° grado di Courmayeur e Morgex (108 partecipanti);• 1 giornata sul ghiacciaio per il Liceo Linguistico di Courmayeur e l’Istituto Tecnico Professionale regionale (43
partecipanti);• 3 giornate sul ghiacciaio nell’ambito dell’iniziativa A spasso sul ghiacciaio per bambini dagli 8 ai 13 anni (15
partecipanti);• 8 atelier rivolti agli adulti sulla pratica del fuoripista (73 partecipanti);• 8 atelier sulla corretta movimentazione su ghiacciaio nell’ambito dell’iniziativa A spasso sul ghiacciaio per residenti
e turisti (90 partecipanti), sui ghiacciai del Dente del Gigante (Courmayeur), del Plateau Rosà (Cervinia) e dell’Indren (Gressoney);
• 65 giornate guide alpine;• realizzazione di 6 pannelli per migliorare gli interventi formativi sul Bollettino nivologico e meteorologico; acquisto
di brochure sulla nivologia di AINEVA per bambini/ragazzi (10.000).
Fête de la Montagne - I bambini valdostani e della Valle di Chamonix riuniti all’insegna della sicurezza in montagna
Il 7 maggio Fondazione Montagna sicura, in collaborazione con La Chamoniarde, ha organizzato la seconda edizione della Festa della montagna presso il Forum sport Center di Courmayeur. I numeri dell’evento sono stati i seguenti:
• 300 bambini delle scuole primarie valdostane e della Valle di Chamonix;• 6 atelier; 1 crieur de rue - attore professionista;• 4 guide della natura;• 8 guide alpine;• 8 tecnici dell’ufficio neve e valanghe della Fondazione;• 14 dipendenti della Fondazione;• 6 volontari della Croce Rossa valdostana;• 4 finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
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Résamont2 è il progetto nell’ambito del quale si è estrinsecata, nel biennio 2011-2013, l’attività della rete Résamont, rete transfrontaliera di ricerca, attività clinica, formazione e informazione sulla medicina di montagna attorno al Monte Bianco. Oltre ad aver fornito una cornice istituzionale nella quale dare conti-nuità agli scambi di competenze e conoscenze tra operatori sanitari, responsabili sanitari del soccorso alpino, medici e ricercatori della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia, Résamont2 si è contraddistinto quale strumento di ottimizzazione e diffusione dei risultati conseguiti in anni di collaborazione transfrontaliera e quale innovati-vo progetto di ricerca nel campo dello studio della risposta adattativa dell’organismo umano all’ipossia d’alta quota. Nel 2013 l’attività della Fondazione si è incentrata prevalentemente sul coordinamento del progetto e della rete di medicina di montagna. Sul versante della diffusione del sapere, Fondazione Montagna sicura ha supportato l’Ifremmont nella con-cezione e organizzazione della seconda edizione dell’evento divulgativo “Résamont2: medicina di mon-tagna attorno al Monte Bianco”, tenutosi a Chamonix il 12, 13 e 14 maggio. Nel pomeriggio di domenica 12 maggio, gli stand del Villaggio Résamont2 allestito sulla Place du Mont-Blanc sono stati aperti al grande pubblico che ha potuto così incontrare per consigli ed informazioni medici urgentisti, cardiologi, traumatologi neurologi, pediatri e soggetti che si occupano di prevenzione e soccorso in montagna. Le giornate del 13 e 14 maggio sono state invece interamente dedicate ai giovani: 250 studenti di alcune scuole secondarie di se-condo grado dell’Alta Savoia e di Courmayeur (Liceo linguistico) sono stati guidati dai medici e dai gendarmi del PGHM in un percorso che, grazie a video clip, pannelli esplicativi ed esercitazioni pratiche, li ha portati alla scoperta di preziose raccomandazioni per frequentare la montagna. Ad arricchire i tre giorni è stata la proiezione, seguita da un dibattito animato dai medici, del fi lm documentario “Un hiver avec les sauveteurs du Mont-Blanc” di Nicolas Moscara. Sempre in materia di divulgazione, Fondazione ha curato l’attività di progettazione, coordinamento editoriale e supporto all’elaborazione dei testi e dei contenuti della pubblicazione scientifi co-divulgativa realizzata per presentare gli obiettivi, la metodologia e i risultati dei protocolli di ricerca “identifi cazione genetica della predisposizione al male acuto di montagna” e “detezione ed incidenza del micro-embolismo cerebrale in ipossia ipobarica acuta”. Nell’ottica dell’avvio di scambi e confronti con altre realtà alpine e della perennizzazione della rete di medicina di montagna, la Fondazione si è impegnata in prima linea nell’attivazione di nuove relazioni con università ed enti di ricerca: in questa direzione si è preso parte al convegno “Telemedicine and mountains: an alternative or aid in the treatment on the fi eld?”, organizzato il 22 ottobre a Bressanone nell’ambito dell’International mountain summit, evento che riunisce per una settimana i maggiori esponenti dell’alpinismo contemporaneo.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• realizzazione di una pubblicazione scientifi co-divulgativa di presentazione dei risultati dei due protocolli di ricerca
realizzati; • organizzazione di un evento di sensibilizzazione rivolto al grande pubblico e a 250 studenti dei licei dell’Alta Savoia
e di Courmayeur (Chamonix, 12, 13 e 14 maggio 2013); • benchmarking della rete Résamont e costruzione di relazioni con partner alpini (Istituto per la Medicina d’emergenza
in montagna dell’EURAC ).
PROGETTO ALCOTRA RESAMONT2Modalità di partecipazione: Fondazione è partner istituzionaleDurata: 30/08/2011 - 11/10/2013Altri partner: Azienda USL Valle d’Aosta (capofi la); Ifremmont di Chamonix Obiettivi: promuovere e valorizzare la rete di eccellenza di medicina di montagna costituita intorno
al massiccio del Monte Bianco, capitalizzando da un lato i risultati conseguiti nell’ambito dei progetti MedMont e Résamont1, attuando dall’altro linee di intervento innovative
Budget FondMS: 180.000 euroSiti web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.ifremmont.com; www.ausl.vda.it
PROGETTO ALCOTRA RESAMONT2 Modalità di partecipazione: Fondazione è partner istituzionale Durata: 30/08/2011 -‐ 11/10/2013 Altr i partner: Azienda USL Valle d’Aosta (capofila); Ifremmont di Chamonix Obiett iv i : promuovere e valorizzare la rete di eccellenza di medicina di montagna costituita intorno al massiccio del Monte Bianco, capitalizzando da un lato i risultati conseguiti nell’ambito dei progetti MedMont e Résamont1, attuando dall’altro linee di intervento innovative Budget FondMS: 180.000€ S ito web: www.fondazionemontagnasicura.org; www.ifremmont.com; www.ausl.vda.it
Résamont2 è il progetto nell’ambito del quale si è estrinsecata, nel biennio 2011-‐2013, l’attività della rete Résamont, rete transfrontal iera di r icerca, att iv ità c l in ica, formazione e informazione sul la medicina di montagna attorno al Monte Bianco. Oltre ad aver fornito una cornice istituzionale nella quale dare continuità agli scambi di competenze e conoscenze tra operatori sanitari, responsabili sanitari del soccorso alpino, medici e ricercatori della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia, Résamont2 si è contraddistinto quale strumento di ottimizzazione e diffusione dei risultati conseguiti in anni di collaborazione transfrontaliera e quale innovativo progetto di ricerca nel campo dello studio della risposta adattativa dell’organismo umano all’ipossia d’alta quota. Nel 2013 l’attività della Fondazione si è incentrata prevalentemente sul coordinamento del progetto e della rete di medicina di montagna. Sul versante della diffusione del sapere, Fondazione Montagna sicura ha supportato l’Ifremmont nella concezione e organizzazione della seconda edizione dell’evento divulgativo “Résamont2: medicina di montagna attorno al Monte Bianco”, tenutosi a Chamonix il 12, 13 e 14 maggio. Nel pomeriggio di domenica 12 maggio, gli stand del Vil laggio Résamont2 allestito sulla Place du Mont-‐Blanc sono stati aperti al grande pubblico che ha potuto così incontrare per consigli ed informazioni medici urgentisti, cardiologi, traumatologi neurologi, pediatri e soggetti che si occupano di prevenzione e soccorso in montagna. Le giornate del 13 e 14 maggio sono state invece interamente dedicate ai giovani: 250 studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado dell’Alta Savoia e di Courmayeur (Liceo linguistico) sono stati guidati dai medici e dai gendarmi del PGHM in un percorso che, grazie a video clip, pannelli esplicativi ed esercitazioni pratiche, li ha portati alla scoperta di preziose raccomandazioni per frequentare la montagna. Ad arricchire i tre giorni è stata la proiezione, seguita da un dibattito animato dai medici, del film documentario “Un hiver avec les sauveteurs du Mont-‐Blanc” di Nicolas Moscara. Sempre in materia di divulgazione, Fondazione ha curato l’attività di progettazione, coordinamento editoriale e supporto all’elaborazione dei testi e dei contenuti della pubblicazione scientif ico-‐divulgativa realizzata per presentare gli obiettivi, la metodologia e i risultati dei protocolli di ricerca “identif icazione genetica del la predisposiz ione al male acuto di montagna” e “detezione ed incidenza del micro-‐embolismo cerebrale in ipossia ipobarica acuta”. Nell’ottica dell’avvio di scambi e confronti con altre realtà alpine e della perennizzazione della rete di medicina di montagna, la Fondazione si è impegnata in prima linea nell’attivazione di nuove relazioni con università ed enti di ricerca: in questa direzione si è preso parte al convegno “Telemedicine and mountains: and alternative or aid in the treatment on the field?” organizzato il 22 ottobre a Bressanone nell’ambito dell’International mountain summit, evento che riunisce per una settimana i maggiori esponenti dell’alpinismo contemporaneo. Risultati conseguiti nel 2013 • Realizzazione di una pubblicazione scientifico-‐divulgativa di presentazione dei risultati dei due protocolli di ricerca
realizzati; • organizzazione di un evento di sensibilizzazione rivolto al grande pubblico e a 250 studenti dei licei dell’Alta Savoia
e di Courmayeur (Chamonix, 12, 13 e 14 maggio 2013);
S I C U R E Z Z A E M E D I C I N A D I M O N TA G N A
B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 3 5 3
ESPACE MONT-BLANCS I C U R E Z Z A E M E D I C I N A D I M O N TA G N A
5 4 E S PA C E M O N T - B L A N C
La Fondazione è dal 2003 Antenna Espace Mont-Blanc, sede sul territorio della Valdigne di attività co-muni e progetti, nonché luogo deputato allo svolgi-mento di conferenze, colloqui transfrontalieri e centro di documentazione. In tale veste, nel 2013 ha fornito assistenza alla Struttura organizzativa Pianifi cazione e valutazione ambientale ed è intervenuta nell’organizza-zione e nella gestione delle diverse riunioni istituzionali dell’EMB: Conférences transfrontalières e riunioni tecnico-politiche.Dal 2013 Fondazione è impegnata con la Regione (che lo presiede) e i partner dell’Espace Mont-Blanc nella gestione dell’Osservatorio del Monte Bianco, lo stru-mento transfrontaliero - realizzato con il PIT dell’Espace Mont-Blanc - progetto Alcotra Camp de base - di informazione e valutazione del massiccio del Monte Bianco a servizio delle collettività e delle amministrazioni locali e a supporto delle politiche di sostenibilità del territorio dell’Espace Mont-Blanc. Nell’intento di svilup-pare le funzioni analitiche e di modellazione di scenari dell’Osservatorio, Fondazione ha provveduto all’ag-giornamento dei 32 indicatori ambientali - sociali ed economici propri dell’Osservatorio, alla defi nizione della metodologia per la realizzazione di audit, ossia analisi di specifi ci ambiti geografi ci - territoriali dell’Espace Mont-Blanc che permettono di apprezzare l’evoluzione nel tempo dei fenomeni e dei processi in atto, delle problematiche principali, ma anche dei punti di eccellenza e delle potenzialità. Nell’intento di fi nalizzare sinergie transfrontaliere con esperienze similari all’Osservatorio del Monte Bianco e di estendere la rete di riferimento, Fondazione ha inoltre partecipato, insieme ad un partenariato rappresen-tativo di sei diversi paesi dell’arco alpino e comprendente, oltre alla Fondazione, altri quattro istituti di ricerca (EURAC di Bolzano - capofi la, IRSTEA - Institut national de Recherche en Sciences et Technologies pour l’Envi-ronnement et l’Agriculture, Scientifi c Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts - Anton Melik Geographical Institute, Austrian Academy of Sciences - Institute for Interdisciplinary Mountain Rese-arch), un’associazione (Swiss Center for Mountain Regions) e uno studio di consulenza (Ifuplan - Institute for Environmental Planning and Spatial Development) alla costruzione del progetto Spazio alpino “WIKIAlps - A wiki for capitalising on spatial development projects”. Il progetto, approvato nel mese di luglio e avviato il 1° ottobre, rappresenta la logica estensione della fi losofi a dell’Osservatorio del Monte Bianco, in quanto si confi gura quale strumento di sostegno, a livello di Spazio alpino, delle decisioni delle autorità ed attori locali, in merito allo sviluppo territoriale. Nell’ambito di WIKIAlps saranno defi nite metodologie e base dati di informazioni utili a rafforzare ulteriormente l’effi cacia dell’Osservatorio del Monte Bianco quale strumento di sostegno alla pianifi cazione e gestione strategica dell’Espace Mont-Blanc. La Fondazione ha curato l’organizzazione, sotto il coordinamento della Struttura organizzativa Pianifi cazione e valutazione ambientale, e congiuntamente all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Valle d’Aosta (ARPA), alla Compagnia valdostana delle acque (CVA) e al Forte di Bard, del convegno internazionale sui cambiamenti climatici dal titolo “MUW 13 - Mountains under watch 2013”, svoltosi in data 20 - 21 febbraio 2013 presso il Forte di Bard, unitamente a due eventi correlati (giornata con le scuole del 18 febbraio e serata aperta alla popolazione del 20 febbraio). Al convegno internazionale sui cambiamenti climatici si sono avuti interventi di altissimo livello sulle tematiche dei cambiamenti climatici e gli impatti su criosfera e biosfera di fronte ad un'ampia platea di oltre 170 presenti, provenienti da diverse parti del mondo. Alla gior-nata per le scuole organizzata con la Sovrintendenza (tre classi del Liceo classico e tre classi dello scientifi co tecnologico) sono stati coinvolti 120 studenti; infi ne, mercoledì 20 febbraio si è tenuta la serata grand-public
INIZIATIVE NELL’AMBITO DELL’ESPACE MONT-BLANCFinanziamento: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente - Regione autonoma Valle d’Aosta -
Struttura organizzativa Pianifi cazione e valutazione ambientale (DGR 2451 del 21.12.2012)Durata convenzione: 08/01/2013 - 31/12/2013Obiettivi: realizzazione di iniziative di ricerca, di innovazione e documentali nell’ambito delle attività di
cooperazione transfrontaliera dell’Espace Mont-BlancBudget FondMS: 80.000 euroSiti web: www.espace-mont-blanc.com; www.fondazionemontagnasicura.org
INIZIATIVE NELL’AMBITO DELL’ESPACE MONT-‐ BLANC Finanziamento: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta -‐ Struttura organizzativa Pianificazione e valutazione ambientale (DGR 2451 del 21.12.2012) Durata convenzione: 08/01/2013 -‐ 31/12/2013 Obiett iv i : realizzazione di iniziative di ricerca, di innovazione e documentali nell’ambito delle attività di cooperazione transfrontaliera dell’Espace Mont-‐Blanc Budget FondMS: 80.000€ S ito web: www.espace-‐mont-‐blanc.com; www.fondazionemontagnasicura.org
La Fondazione è dal 2003 Antenna Espace Mont-‐Blanc , sede sul territorio della Valdigne di attività comuni e progetti, nonché luogo deputato allo svolgimento di conferenze, colloqui transfrontalieri e centro di documentazione. In tale veste, nel 2013 ha fornito assistenza alla Struttura organizzativa Pianificazione e valutazione ambientale ed è intervenuta nell’organizzazione e nella gestione delle diverse riunioni istituzionali dell’EMB: Conférences transfrontal ières e r iunioni tecnico-‐pol it iche.
Dal 2013 Fondazione è impegnata con la Regione (che lo presiede) e i partner dell’Espace Mont-‐Blanc nella gestione dell’Osservatorio del Monte Bianco , lo strumento transfrontaliero -‐ realizzato con il PIT dell’Espace Mont-‐Blanc -‐ progetto Alcotra Camp de base -‐ di informazione e valutazione del massiccio del Monte Bianco a servizio delle collettività e delle amministrazioni locali e a supporto delle politiche di sostenibilità del territorio dell’Espace Mont-‐Blanc. Nell’intento di sviluppare le funzioni analitiche e di modellazione di scenari dell’Osservatorio, Fondazione ha provveduto all’aggiornamento dei 32 indicatori ambientali -‐ sociali ed economici propri dell’Osservatorio, alla definizione della metodologia per la realizzazione di audit, ossia analisi di specifici ambiti geografici -‐ territoriali dell’Espace Mont-‐Blanc che permettono di apprezzare l’evoluzione nel tempo dei fenomeni e dei processi in atto, delle problematiche principali, ma anche dei punti di eccellenza e delle potenzialità. Nell’intento di finalizzare sinergie transfrontaliere con esperienze similari all’Osservatorio del Monte Bianco e di estendere la rete di riferimento, Fondazione ha inoltre partecipato, insieme ad un partenariato rappresentativo di sei diversi paesi dell’arco alpino e comprendente, oltre alla Fondazione, altri quattro istituti di ricerca (EURAC di Bolzano -‐ capofila, IRSTEA -‐ Institut national de Recherche en Sciences et Technologies pour l’Environnement et l’Agriculture, Scientific Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts -‐ Anton Melik Geographical Institute, Austrian Academy of Sciences -‐ Institute for Interdisciplinary Mountain Research), un’associazione (Swiss Center for Mountain Regions) e uno studio di consulenza (Ifuplan -‐ Institute for Environmental Planning and Spatial Development) alla costruzione del progetto Spazio alpino “WIKIAlps -‐ A wiki for capitalising on spatial development projects”. Il progetto, approvato nel mese di luglio e avviato il 1° ottobre, rappresenta la logica estensione della filosofia dell’Osservatorio del Monte Bianco, in quanto si configura quale strumento di sostegno, a livello di Spazio alpino, delle decisioni delle autorità ed attori locali, in merito allo sviluppo territoriale. Nell’ambito di WIKIAlps saranno definite metodologie e base dati di informazioni utili a rafforzare ulteriormente l’efficacia dell’Osservatorio del Monte Bianco quale strumento di sostegno alla pianificazione e gestione strategica dell’Espace Mont-‐Blanc.
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ad Aosta (Cittadella), condotta da Luca Mercalli, con l’intervento di un tecnico di Fondazione per illustrare le attività glaciologiche, a cui hanno partecipato una settantina di persone.Si è promossa la partecipazione congiunta del parte-nariato regionale (Regione, Fondazione, altri enti in-teressati) e transfrontaliero dell’Espace Mont-Blanc alla Journée Européenne del 4 marzo 2013 a Lione e alle EEDD «ASSISES Nationales sur l’Education à l’Environnement et Développement Durable», del 5 marzo, sempre a Lione, evento di riferimento per l’educazione ambientale e la costituzione di reti tematiche internazionali; si è predisposto un inter-vento di presentazione delle attività svolte in materia di sviluppo sostenibile condotte a livello valdostano, unitamente ad un video promozionale del PIT EMB.La Fondazione si è inoltre occupata dell’organizzazione di tre edizioni dei “séjours pédagogiques transfron-taliers” - itineranti intorno al Monte Bianco - con i partner francesi e svizzeri dell’Espace Mont-Blanc: dopo la fase di promozione, curata congiuntamente ai trekking nature, i tre séjours si sono svolti dal 15 luglio al 3 agosto. Questi soggiorni, della durata di 6 giorni ciascuno (con pernottamento in rifugio), hanno visto la par-tecipazione di 36 giovani, di cui 15 valdostani. Si è trattato per i partecipanti di un’esperienza unica, come vita in montagna, avvicinamento alla natura e anche dal punto di vista linguistico, essendo il francese la lingua di riferimento.
PROGETTI PIT ESPACE MONT-BLANC
DATA DI CONCLUSIONE PRODOTTI REALIZZATI NEL 2013
PIT H2 Camp de Base de l’Espace Mont-Blanc
28/02/2013
– completamento della raccolta dei dati statistici e scientifi ci provenienti dai partner
– sviluppo e completamento di 32 indicatori di sviluppo sostenibile suddivisi secondo sei tematiche
– supporto alla messa online del Geoportale;– realizzazione di due pubblicazioni multimediali divulgative– realizzazione di un video promozionale in italiano, francese e inglese– realizzazione del motore di ricerca che permette l’individuazione di
tutti i prodotti realizzati nell’ambito del PIT www.sycoemb.eu
PIT H4 Autour du Mont-Blanc
24/01/2013
– riorganizzazione e ottimizzazione dell’home page e delle principali sezioni del portale web www.autourdumontblanc.com
– stampa delle brochure promozionali del portale www.autourdumontblanc.com
PIT H5 Educationà l’environnement
28/02/2013 – stampa delle brochure promozionali della Casermetta
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• istituzionalizzazione dell’Osservatorio del Monte Bianco - aggiornamento dei 32 indicatori transfrontalieri di
sviluppo sostenibile; defi nizione della metodologia per l’effettuazione di audit del territorio dell’Espace Mont-Blanc; • predisposizione nell’ambito della 5a call del Programma Spazio alpino del progetto WIKIAlps, approvato dall’Autorità
di gestione ed ammesso a fi nanziamento il 04/07/13;• partecipazione alle EEDD – assises de l’éducation à l’environnement - presentazione delle attività svolte e sviluppo
delle reti di riferimento; • organizzazione del convegno Mountain under Watch con altri enti, cui hanno partecipato 170 esperti mondiali -
svoltosi al Forte di Bard; organizzazione di due eventi correlati - conferenza aperta al pubblico il 20 febbraio (70 partecipanti); giornata con le scuole superiori di Aosta il 18 febbraio (120 studenti);
• organizzazione dei tre séjours pédagogiques transfrontaliers intorno al Monte Bianco, con 15 giovani partecipanti valdostani su 36 totali, della durata di 6 giorni ciascuno (estate 2013).
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La Casermetta Espace Mont-Blanc al Col de La Seigne, situata in Val Veny a 2.365 m di altitudine (Courmayeur), è un ex demanio militare di proprie-tà regionale, ristrutturato grazie ai fondi comuni-tari (Interreg) e dato in gestione alla Fondazione perché curi la logistica e il coordinamento dello spazio informativo, espositivo e di accoglienza per gli escursionisti che percorrono il Tour du Mont-Blanc.
Nella stagione estiva, la Casermetta è stata aper-ta dal 2 luglio (avvio ritardato di una settimana a causa degli ingenti quantitativi di neve in zona) sino al 15 settembre, per un totale di 76 giorni consecutivi di servizio. La stagione 2013 non ha deluso le aspettative, risultando terza a livello di presenze dietro alle stagioni 2009 (6554 presenze) e 2012 (8817 presenze). L’incremento è del 2,5% rispetto alla stagione 2008, dell’11% rispetto al 2010 e del 19% rispetto al 2011. Nonostante questa stagione sia stata penalizzata inizialmente dall’apertura tardiva e dal persistere di nevai nei dintorni, si è tuttavia registrato un buon affl usso di escursionisti sempre più piacevolmente attratti dalla struttura: nell’insieme, dai dati raccolti dal personale, risulta che i visitatori che sono transitati alla Casermetta sono stati complessivamente 6.363. Il picco massimo di 170 visitatori è stato raggiunto il 25 luglio. Anche il 2013 conferma la consistente frequentazione da parte di escursionisti francesi (39%), così come l’eterogeneità delle nazionalità che percorrono tale itinerario (più di quaranta, tra cui fi gurano anche la Lituania, la Romania, il Sud Africa e Israele).
Nell’ambito del progetto Alcotra Eco innovation en altitude sono stati attuati venti “laboratori naturalistici in quota” organizzati su richiesta - con 319 partecipanti; questi vertevano sulle seguenti tematiche: fl o-ra e fauna, storia della Casermetta e delle fortifi cazioni, meteorologia, ghiacciai e tecnologie ecosostenibili. Inoltre, per tre settimane, per un totale di tre giornate, il personale della Casermetta ha accolto i ragazzi di Valle d’Aosta, Alta Savoia e Vallese che hanno preso parte ai séjours pédagogiques transfrontaliers de l’Espace Mont-Blanc, organizzati dalla Fondazione in collaborazione con i partner dell’Espace Mont-Blanc francesi e svizzeri (20, 23 e 31 luglio).
Particolare attenzione è dedicata alla sostenibilità della struttura: i consumi sono stati coperti dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e dalla turbina idroelettrica installati in loco. Una fi nestra sul territorio è infi ne proposta dal servizio di trasmissione dalla webcam installata nel 2010, che rende fruibili le immagini via internet sui siti della Fondazione e dell’Espace Mont-Blanc. La connettività della struttura è garantita attraverso GSM.
GESTIONE DELLA CASERMETTA ESPACE MONT-BLANC AL COL DE LA SEIGNE, SUL TOUR DU MONT-BLANCFinanziamento: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente - Regione autonoma Valle d’Aosta -
Struttura organizzativa Pianifi cazione e valutazione ambientale (DGR n. 1498/2008 integrata nel 2013 con PD 1607)
Durata convenzione: 06/2008 - 12/2013Obiettivi: gestione operativa e logistica della Casermetta; attività di informazione ed educazione
ambientaleBudget FondMS: 30.000 euro (più 10.000 euro aggiuntivi per interventi di funzionamento e manutentivi)Siti web: http://www.fondazionemontagnasicura.org/la-casermetta.aspx; www.espace-mont-blanc.com
GESTIONE DELLA CASERMETTA ESPACE MONT-‐BLANC AL COL DE LA SEIGNE, SUL TOUR DU MONT-‐BLANC Finanziamento: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta -‐ Struttura organizzativa Pianificazione e valutazione ambientale (DGR n. 1498/2008 integrata nel 2013 con PD 1607) Durata convenzione: 06/2008 -‐ 12/2013 Obiett iv i : gestione operativa e logistica della Casermetta; attività di informazione ed educazione ambientale Budget FondMS = 30.000€ (più 10.000€ aggiuntivi per interventi di funzionamento e manutentivi) S ito web: http://www.fondazionemontagnasicura.org/la-‐casermetta.aspx; www.espace-‐mont-‐blanc.com
La Casermetta Espace Mont-‐Blanc al Col de La Seigne , situata in Val Veny a 2.365 m di altitudine, è un ex demanio militare di proprietà regionale, ristrutturato grazie ai fondi comunitari (Interreg) e dato in gestione alla Fondazione perché curi la logistica e il coordinamento dello spazio informativo, espositivo e di accoglienza per gli escursionisti che percorrono il Tour du Mont-‐Blanc. Nella stagione estiva, la Casermetta è stata aperta dal 2 lugl io (avvio ritardato di una settimana a causa degli ingenti quantitativi di neve in zona) sino al 15 settembre, per un totale di 76 giorni consecutivi di servizio. La stagione 2013 non ha deluso le aspettative, risultando terza a livello di presenze dietro alle stagioni 2009 (6554 presenze) e 2012 (8817 presenze). L’incremento è del 2,5% rispetto alla stagione 2008, dell’11% rispetto al 2010 e del 19% rispetto al 2011. Nonostante questa stagione sia stata penalizzata inizialmente dall’apertura tardiva e dal persistere di nevai nei dintorni, si è tuttavia registrato un buon aff lusso di escursionist i sempre più piacevolmente attratti dalla struttura: nell’insieme, dai dati raccolti dal personale, risulta che i v is itatori che sono transitat i a l la Casermetta sono stati complessivamente 6.363. Il picco massimo di 170 visitatori è stato raggiunto il 25 luglio. Anche il 2013 conferma la consistente frequentazione da parte di escursionist i francesi (39%), così come l’eterogeneità del le nazional ità che percorrono tale it inerario (più di quaranta, tra cui figurano anche la Lituania, la Romania, il Sud Africa e Israele). Nell’ambito del progetto Alcotra Eco innovation en altitude sono stati attuati venti “ laboratori natural ist ic i in quota” organizzati su richiesta -‐ con 319 partecipanti ; questi vertevano sulle seguenti tematiche: flora e fauna, storia della Casermetta e delle fortificazioni, meteorologia, ghiacciai e tecnologie ecosostenibili. Inoltre, per tre settimane, per un totale di tre giornate, il personale della Casermetta ha accolto i ragazzi di Valle d’Aosta, Alta Savoia e Vallese che hanno preso parte ai séjours pédagogiques transfrontaliers de l’Espace Mont-‐Blanc, organizzati dalla Fondazione in collaborazione con i partner dell’Espace Mont-‐Blanc francesi e svizzeri (20, 23 e 31 luglio).
INIZIATIVE NELL’AMBITO DELL’ESPACE MONT-‐ BLANC Finanziamento: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta -‐ Struttura organizzativa Pianificazione e valutazione ambientale (DGR 2451 del 21.12.2012) Durata convenzione: 08/01/2013 -‐ 31/12/2013 Obiett iv i : realizzazione di iniziative di ricerca, di innovazione e documentali nell’ambito delle attività di cooperazione transfrontaliera dell’Espace Mont-‐Blanc Budget FondMS: 80.000€ S ito web: www.espace-‐mont-‐blanc.com; www.fondazionemontagnasicura.org
La Fondazione è dal 2003 Antenna Espace Mont-‐Blanc , sede sul territorio della Valdigne di attività comuni e progetti, nonché luogo deputato allo svolgimento di conferenze, colloqui transfrontalieri e centro di documentazione. In tale veste, nel 2013 ha fornito assistenza alla Struttura organizzativa Pianificazione e valutazione ambientale ed è intervenuta nell’organizzazione e nella gestione delle diverse riunioni istituzionali dell’EMB: Conférences transfrontal ières e r iunioni tecnico-‐pol it iche.
Dal 2013 Fondazione è impegnata con la Regione (che lo presiede) e i partner dell’Espace Mont-‐Blanc nella gestione dell’Osservatorio del Monte Bianco , lo strumento transfrontaliero -‐ realizzato con il PIT dell’Espace Mont-‐Blanc -‐ progetto Alcotra Camp de base -‐ di informazione e valutazione del massiccio del Monte Bianco a servizio delle collettività e delle amministrazioni locali e a supporto delle politiche di sostenibilità del territorio dell’Espace Mont-‐Blanc. Nell’intento di sviluppare le funzioni analitiche e di modellazione di scenari dell’Osservatorio, Fondazione ha provveduto all’aggiornamento dei 32 indicatori ambientali -‐ sociali ed economici propri dell’Osservatorio, alla definizione della metodologia per la realizzazione di audit, ossia analisi di specifici ambiti geografici -‐ territoriali dell’Espace Mont-‐Blanc che permettono di apprezzare l’evoluzione nel tempo dei fenomeni e dei processi in atto, delle problematiche principali, ma anche dei punti di eccellenza e delle potenzialità. Nell’intento di finalizzare sinergie transfrontaliere con esperienze similari all’Osservatorio del Monte Bianco e di estendere la rete di riferimento, Fondazione ha inoltre partecipato, insieme ad un partenariato rappresentativo di sei diversi paesi dell’arco alpino e comprendente, oltre alla Fondazione, altri quattro istituti di ricerca (EURAC di Bolzano -‐ capofila, IRSTEA -‐ Institut national de Recherche en Sciences et Technologies pour l’Environnement et l’Agriculture, Scientific Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts -‐ Anton Melik Geographical Institute, Austrian Academy of Sciences -‐ Institute for Interdisciplinary Mountain Research), un’associazione (Swiss Center for Mountain Regions) e uno studio di consulenza (Ifuplan -‐ Institute for Environmental Planning and Spatial Development) alla costruzione del progetto Spazio alpino “WIKIAlps -‐ A wiki for capitalising on spatial development projects”. Il progetto, approvato nel mese di luglio e avviato il 1° ottobre, rappresenta la logica estensione della filosofia dell’Osservatorio del Monte Bianco, in quanto si configura quale strumento di sostegno, a livello di Spazio alpino, delle decisioni delle autorità ed attori locali, in merito allo sviluppo territoriale. Nell’ambito di WIKIAlps saranno definite metodologie e base dati di informazioni utili a rafforzare ulteriormente l’efficacia dell’Osservatorio del Monte Bianco quale strumento di sostegno alla pianificazione e gestione strategica dell’Espace Mont-‐Blanc.
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Grazie agli sforzi degli anni passati, questa stagione la Casermetta ha reso pienamente fruibili i prodotti divulgativi realizzati con il PIT Espa-ce Mont-Blanc - progetto Alcotra éducation à l’environnement: pan-nelli esterni (uno panoramico, uno sulla fl ora e fauna), video ghiacciai e infi ne uno schermo interno tou-chscreen.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• accoglienza nella struttura di 6.363 visitatori, con più di 40 nazionalità differenti, con una media giornaliera di 77
passaggi a luglio, 98 ad agosto e 65 a settembre;• realizzazione di venti “laboratori naturalistici in quota” - con 319 partecipanti.
E S PA C E M O N T - B L A N CE S PA C E M O N T - B L A N C
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Il progetto Eco innovation en altitude - avviato nel 2013 - ha l’obiettivo di individuare, nella dimensione transfrontaliera dell’Espace Mont-Blanc, strumenti comuni per la gestione sostenibile delle strutture ricettive in quota (rifugi), proponendo soluzioni innovative ai problemi di trattamento delle acque, di gestione del ciclo dei rifiuti e di efficienza energetica.Nello specifico, Fondazione Montagna sicura - quale soggetto delegato della Struttura regionale Pianificazio-ne e valutazione ambientale - si occupa del coordinamento del réseau technique - momento di condivisione e di capitalizzazione delle diverse iniziative condotte dai partner di progetto, unitamente a puntuali iniziative tecniche - operative sul campo nel seguito dettagliate.Installazioni sperimentali di trattamento delle acque - sono state avviate le procedure per la progetta-zione e l’installazione di due sistemi innovativi per il trattamento dei reflui e delle acque di scarico: il primo intervento consiste nell’implementazione dell’impianto esistente presso il Rifugio Guide del Cervino (Plateau Rosa, Cervinia - Comune di Valtournenche) - in sinergia con la Società delle Guide (scelto in quanto rifugio rappresentativo come frequenza e posizionamento in ambito glaciale); il secondo presso La Caser-metta Espace Mont-Blanc (Col de La Seigne, Val Veny - Comune di Courmayeur, gestita da Fondazione; realizzazione impianto sperimentale).Valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici - è stato realizzato un questionario per la valu-tazione della percezione, da parte dei gestori di rifugio dell’Espace Mont-Blanc, della problematica dei cambiamenti climatici e degli impatti che questi hanno sulle attività in quota. A ciò si affianca l’attività di recensione delle soluzioni adottate, in tutto l’Arco alpino, per la messa in sicurezza e la gestione degli accessi ai rifugi. Lo scopo finale è la redazione di schede tecniche operative che permettano di rendere applicabili e trasferibili le best practice individuate dallo studio. In tale contesto è stata attivata una convenzione con l’Università della Valle d’Aosta per lo studio degli aspetti giuridici correlati alla responsabilità degli ammi-nistratori in questo ambito.Audits ambientali: è stata svolta un’importante attività di supporto alla definizione e alla redazione di un cahier des charges comune e condiviso per la realizzazione, nel corso del 2014, degli audit ambientali presso i rifugi dell’Espace Mont-Blanc (attività in carico al capofila).Formazioni partecipative per gestori di rifugio: Fondazione è incaricata del coordinamento di quattro sessioni di formazione per gestori di rifugio - in materia di eco gestione delle strutture ricettive. Nello specifico, Fondazione curerà direttamente i temi della gestione dei rifiuti (primavera 2014) e il ciclo dell’acqua (autunno 2014). In questo contesto si è proceduto alla predisposizione dei contenuti e della metodologia formativa relativi alle diverse sessioni transfrontaliere in accordo con i partner di progetto. La brochure promozionale è stata lanciata da fine anno, mentre le iscrizioni dei rifugisti dei territori dell’Espace Mont-Blanc sono state aperte fino a dicembre 2013 (la prima sessione è stata realizzata a Chamonix a gennaio 2014).
PROGETTO ALCOTRA ECO INNOVATION EN ALTITUDEModalità di partecipazione: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente - Pianificazione e valutazione
ambientale (capofila) - Regione autonoma Valle d’Aosta - Fondazione soggetto delegato
Durata: 04/2013 – 01/2012Altri partner: Assessorato territorio e ambiente - Pianificazione e valutazione ambientale (capofila),
Communauté de Communes de la Vallée de Chamonix Mont-Blanc, Fédération française des Clubs alpins et de montagne, Commune des Contamines Montjoie, Canton du Valais
Obiettivi: applicare strategie comuni alla gestione sostenibile delle strutture ricettive in quota e proporre soluzioni adatte ai problemi di trattamento delle acque, di gestione del ciclo rifiuti e di efficienza energetica
Budget FondMS: 319.940 euroSiti web: www.espace-mont-blanc.com; www.fondazionemontagnasicura.org;
www.autourdumontblanc.com
Progetto Alcotra Eco innovation en alt itude Modalità di partecipazione: convenzione con l’Assessorato territorio e ambiente -‐ Pianificazione e valutazione ambientale (capofila) -‐ Regione autonoma Valle d’Aosta -‐ Fondazione soggetto delegato Durata: 05/02/2013 – 14/01/2014 Altr i partner: Assessorato territorio e ambiente -‐ Pianificazione e valutazione ambientale (capofila), Communauté de Communes de la Vallée de Chamonix Mont-‐Blanc, Fédération française des Clubs alpins et de montagne, Commune des Contamines Montjoie, Canton du Valais Obiett iv i : applicare strategie comuni alla gestione sostenibile delle strutture ricettive in quota e proporre soluzioni adatte ai problemi di trattamento delle acque, di gestione del ciclo rifiuti e di efficienza energetica Budget FondMS = 319.940 € S ito web: www.espace-‐mont-‐blanc.com; www.fondazionemontagnasicura.org; www.autourdumontblanc.com; Il progetto Eco innovation en alt itude -‐ avviato nel 2013 -‐ ha l’obiettivo di individuare, nella dimensione transfrontaliera dell’Espace Mont-‐Blanc, strumenti comuni per la gestione sostenibile delle strutture ricettive in quota (r i fugi), proponendo soluzioni innovative ai problemi di trattamento delle acque, di gestione del ciclo dei rifiuti e di efficienza energetica. Nello specifico, Fondazione Montagna sicura -‐ quale soggetto delegato della Struttura regionale Pianificazione e valutazione ambientale -‐ si occupa del coordinamento del réseau technique -‐ momento di condivisione e di capitalizzazione delle diverse iniziative condotte dai partner di progetto, unitamente a puntuali iniziative tecniche -‐ operative sul campo nel seguito dettagliate. Instal lazioni sperimental i d i trattamento del le acque -‐ sono state avviate le procedure per la progettazione e l’installazione di due s istemi innovativi per i l trattamento dei ref lui e del le acque di scarico: il primo intervento consiste nell’implementazione dell’impianto esistente presso il Rifugio Guide del Cervino (Plateau Rosa, Cervinia -‐ Comune di Valtournenche) -‐ in sinergia con la Società del le Guide (scelto in quanto rifugio rappresentativo come frequenza e posizionamento in ambito glaciale); il secondo presso La Casermetta Espace Mont-‐Blanc (Col de La Seigne, Val Veny -‐ Comune di Courmayeur, gestita da Fondazione; realizzazione impianto sperimentale).
Valutazione degl i impatti dei cambiamenti c l imatic i -‐ è stato realizzato un questionario per la valutazione della percezione, da parte dei gestori di rifugio dell’Espace Mont-‐Blanc, della problematica dei cambiamenti climatici e degli impatti che questi hanno sulle attività in quota. A ciò si affianca l’attività di recensione delle soluzioni adottate, in tutto l’Arco alpino, per la messa in sicurezza e la gestione degli accessi ai rifugi. Lo scopo finale è la redazione di schede tecniche operative che permettano di rendere applicabili e trasferibili le best practice individuate dallo studio. In tale contesto è stata attivata una convenzione con l ’Università del la Val le d’Aosta per lo studio degli aspetti giuridici correlati alla responsabilità degli amministratori in questo ambito.
Audits ambiental i : è stata svolta un’importante attività di supporto alla definizione e alla redazione di un cahier des charges comune e condiviso per la realizzazione, nel corso del 2014, degli audit ambientali presso i rifugi dell’Espace Mont-‐Blanc (attività in carico al capofila).
Formazioni partecipative per gestori di r i fugio: Fondazione è incaricata del coordinamento di quattro sessioni di formazione per gestori d i r i fugio -‐ in materia di eco gestione delle strutture ricettive. Nello specifico, Fondazione curerà direttamente i temi della gestione dei rifiuti (primavera 2014) e il ciclo dell’acqua (autunno 2014).
E S PA C E M O N T - B L A N C
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Atelier di educazione ambientale: nel corso dell’estate 2013 sono stati realizzati 20 atelier di educazione allo sviluppo sostenibile presso La Casermetta Espace Mont-Blanc - in tema di glaciologia, geologia, flora e fauna, meteorologia e storia della Casermetta - ai quali hanno preso parte 319 turisti nei mesi di luglio, agosto e settembre.
Promozione web: la promozione dei contenuti del progetto Eco innovation en altitude è stata assicurata attraverso la pubblicazione di notizie e informazioni sui canali web dell’Espace Mont-Blanc, in particolare sul portale www.autourdumontblanc.org, sul sito www.espace-mont-blanc.com e sulla pagina Facebook di Fondazione.ll portale www.autourdumontblanc.org si è confermato il veicolo principale di accesso alle informazioni sull’e-scursionismo intorno al Monte Bianco, riscuotendo un elevato gradimento - con rinvio al sito per le prenota-zioni online, punto di riferimento per la clientela internazionale (volume di affari generato di 659.876 euro).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• pubblicazione della gara aperta per la progettazione degli impianti di trattamento dei reflui presso il Rifugio Guide
del Cervino e la Casermetta Espace Mont-Blanc;• redazione e diffusione di un questionario per gestori di rifugio per la valutazione della percezione della problematica
dei cambiamenti climatici; attivazione di una convenzione con l’Università della Valle d’Aosta per gli approfondimenti giuridici correlati;
• realizzazione di 20 atelier di educazione ambientale presso La Casermetta Espace Mont-Blanc (319 turisti);• costante aggiornamento del portale web www.autourdumontblanc.com e pubblicazione di post sulla pagina
Facebook di Fondazione.
E S PA C E M O N T - B L A N CE S PA C E M O N T - B L A N C
B I L A N C I O S O C I A L E D I M I S S I O N E 2 0 1 3 6 1
FORMAZIONE
6 2 F O R M A Z I O N E
L’accreditamento è il dispositivo attraverso il quale il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, dell’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro della Regione autonoma Valle d’Aosta, rico-nosce - sulla base della verifica della presenza di standard qualitativi e modalità specifiche di organizzazione delle strutture - l’idoneità dei soggetti ai fini della loro candidatura alla gestione, in regime di concessione, delle attività formative relative al Fondo sociale europeo e ai fondi di origine statale.
Dal 2008 Fondazione Montagna sicura è iscritta all’albo pubblico degli Enti accreditati per le due macro-tipologie formative di riferimento:– formazione continua e permanente (interventi formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze di
tutte le persone in età lavorativa, occupate e non, in una prospettiva di sviluppo del capitale umano lungo tutto l’arco della vita - life long learning);
– formazione superiore (interventi formativi aventi lo scopo di finalizzare i contenuti dei processi formativi agli specifici fabbisogni delle imprese, formando figure professionali in grado di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro).
Il 2013 ha visto la Fondazione completare il percorso di certificazione delle competenze degli operatori della formazione - con due ulteriori risorse che integrano l’organico della Struttura formazione.
Per lo svolgimento dell’attività formativa, Fondazione dispone di apposita partita IVA, che comporta un regime separato (categoria “corsi di formazione e di aggiornamento professionale”).
Nel corso del 2013 Fondazione ha progettato diversi interventi che si realizzano dal 2014 (3/4 corsi).
Al fine di sviluppare sinergie nell’ambito della formazione professionale, si è creato un gruppo di lavoro con gli altri enti formativi accreditati della Valle d’Aosta, per cercare di instaurare un dialogo condiviso con le strut-ture del Dipartimento della formazione e dell’occupazione della Regione; Fondazione partecipa attivamente a tali lavori.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• completamento del percorso di certificazione delle competenze degli operatori della formazione;• organizzazione di 2 giornate di aggiornamento “utilizzo dell’ARTVA” e “ghiacciai e rockglaciers - caratteristiche
morfologiche degli ambienti glaciali e periglaciali” per le guide escursionistiche valdostane (36 partecipanti);• supporto alla progettazione di un corso di freeride per il 2014 con Ettore Personettaz, dell’Associazione
Whitexperience, e Guido Azzalea, presidente dell’UVGAM; • proposta a catalogo del corso “Utilizzo dei GIS per il trattamento dei dati territoriali” per i professionisti e tecnici
interessati ad apprendere l’utilizzo di base dei sistemi informativi geografici, in collaborazione con ESRI Italia.
Centro di formazione accreditato
6 3F O R M A Z I O N EF O R M A Z I O N E
Il progetto ha comportato la realizzazione di un percorso formativo pensato per il personale delle aziende elicotteristiche, fi nalizzato al rilascio della Licenza di Manutenzione Aeronautica (categorie ENAC B.1.3 e C), oppure alla rimozione di limitazioni a tale licenza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente ENAC.
La formazione erogata ha persmesso di:– rendere disponibile una forza lavoro “nuova” e competente, senza le limitazioni operative sulle licenze
(LMA) frutto della messa a regime della normativa europea; – migliorare l’integrazione tra il sistema del lavoro e la formazione professionale;– qualifi care e valorizzare le risorse umane occupate attraverso la creazione di professionalità sempre
richieste dal mercato; – favorire l’innovazione e la produttività attraverso una organizzazione e qualità del lavoro, foriera di un
mercato dotato di nuove e maggiori competenze.
L’azione formativa si è inquadrata nel processo life long learning, nel complesso delle azioni di formazione e di sviluppo dell’adattabilità della forza lavoro. Il progetto, in coerenza con il programma FSE regionale, ha rappresentato l’inizio di un percorso di formazione continua all’interno di un piano pluriennale nell’ottica di costruire un territorio dinamico e relazionale e di migliorare la capacità di adattamento, di innovazione e competitività delle risorse umane e degli attori economici del sistema. Le tre aziende aeronautiche coinvolte (Aeroclub, Helops, Pellissier) hanno permesso la partecipazione a 25 dipendenti al corso, articolato in moduli sulla base delle esigenze formative individuali. Le lezioni hanno generato un volume totale di 11.683 ore di frequenza: l’attività formativa dispensata da Vulcanair ha preso il via il 15 maggio 2012 e, dopo la pausa estiva, è proseguita intensamente a partire da ottobre fi no al termi-ne di aprile 2013. Ogni modulo formativo si è concluso con gli esami volti a verifi care l’apprendimento delle materie studiate in aula. A partire dal mese di dicembre 2012 hanno avuto luogo anche le lezioni di offi cina (parte pratica, curata da Giuseppe Galzerano) per una durata complessiva di 300 ore. Il corso è terminato il 28 maggio 2013.
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• realizzazione dei 15 moduli formativi, per 25 dipendenti di aziende aeronautiche valdostane;• erogazione modulo “Montagna ostile”;• 300 ore di pratica in offi cina;• rilascio licenze Enac B.1.3 e C ai partecipanti;• 11.683 ore di formazione in totale.
CORSO FSE - PERSONALE TECNICO MANUTENTORE AERONAUTICO Finanziamento: FSE, in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 3006 del 9/12/2012 -
convenzione del 14/02/2012 tra Fondazione Montagna sicura e la Regione autonoma Valle d’Aosta
Tipo di partecipazione: Fondazione soggetto proponente/attuatoreAltri partner: Vulcanair spa in qualità di soggetto incaricato di erogare il servizio di formazione; Aeroclub
Valle d’Aosta, Helops, Pellissier Helicopters (aziende benefi ciarie) Durata: 15/05/2012 - 28/05/2013Budget FondMS: 246.230 euro
CORSO FSE -‐ PERSONALE TECNICO MANUTENTORE AERONAUTICO Finanziamento: FSE, in attuazione della deliberazione regionale n. 3006 del 9/12/2012 -‐ convenzione del 14/02/2012 tra Fondazione Montagna sicura e la Regione autonoma Valle d’Aosta T ipo di partecipazione: Fondazione soggetto proponente/attuatore Altr i partner: Vulcanair spa in qualità di soggetto incaricato di erogare il servizio di formazione; Aeroclub Valle d’Aosta, Helops, Pellissier Helicopters (aziende beneficiarie) Durata: 15/05/2012 -‐ 28/05/2013 Budget FondMS: 246.230€
Il progetto ha comportato la realizzazione di un percorso formativo pensato per il personale delle aziende elicotteristiche, finalizzato al rilascio della L icenza di Manutenzione Aeronautica (categorie ENAC B.1.3 e C), oppure alla r imozione di l imitazioni a tale licenza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente ENAC. La formazione erogata ha persmesso di: - rendere disponibile una forza lavoro “nuova” e competente, senza le limitazioni operative sulle licenze (LMA)
frutto della messa a regime della normativa europea; - migliorare l’integrazione tra il sistema del lavoro e la formazione professionale; - qualificare e valorizzare le risorse umane occupate attraverso la creazione di professional ità sempre
r ichieste dal mercato; - favorire l’innovazione e la produttività attraverso una organizzazione e qualità del lavoro, foriera di un
mercato dotato di nuove e maggiori competenze. L’azione formativa si è inquadrata nel processo l i fe long learning , nel complesso delle azioni di formazione e di sviluppo dell’adattabilità della forza lavoro. Il progetto, in coerenza con il programma FSE regionale, ha rappresentato l’in iz io di un percorso di formazione continua all’interno di un piano pluriennale nell’ottica di costruire un territorio dinamico e relazionale e di migliorare la capacità di adattamento, di innovazione e competitività delle risorse umane e degli attori economici del sistema.
Le tre aziende aeronautiche coinvolte (Aeroclub, Helops, Pellissier) hanno permesso la partecipazione a 25 dipendenti a l corso, articolato in moduli sulla base delle esigenze formative individuali. Le lezioni hanno generato un volume totale di 11.683 ore di frequenza: l’attività formativa dispensata da Vulcanair ha preso il via il 15 maggio 2012 e, dopo la pausa estiva, è proseguita intensamente a partire da ottobre fino al termine di aprile 2013. Ogni modulo formativo si è concluso con gli esami volti a verificare l’apprendimento delle materie studiate in aula. A partire dal mese di dicembre 2012 hanno avuto luogo anche le lezioni di officina (parte pratica, curata da Giuseppe Galzerano) per una durata complessiva di 300 ore. Il corso è terminato il 28 maggio 2013.
Risultati conseguiti
• Realizzazione dei 15 moduli formativi, per 25 dipendenti di aziende aeronautiche valdostane; • erogazione modulo “Montagna ostile”;
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Grazie al progetto VINCES - “Valle d’Aosta Internet Network for Community, Enterprise, Schools”, chiuso nel 2012, la Fondazione è al centro di un sistema di rete territoriale permanente così articolato:– Villa Cameron - cuore del sistema e sede di un internet point, con aula multimediale;– Rifugio Monzino - della Società Guide di Courmayeur;– Casermetta Espace Mont-Blanc al Col de La Seigne (gestita dalla Fondazione).
Convenzione annuale con IN.VA. Spa
Nel 2013 Fondazione ha rinnovato la collaborazione avviata nel 2010 con la Società IN.VA. Spa per attività di assistenza sistemistica e informatica: tale sinergia risponde all’esigenza di attivare reti tra enti regionali e ha altresì come obiettivo condiviso la definizione di nuove progettualità.
Progetto pilota nell’ambito del Programma Operativo europeo competitività regionale Nell’ambito del Programma Operativo competitività regionale, la sede di Villa Cameron è stata individuata per un progetto pilota che ha comportato la messa in opera, nel 2013, di un doppio impianto di produzione di energia pulita: da una parte è stato installato un sistema fotovoltaico, nella copertura della saletta riunioni e in parte in facciata, dall’altra è stato allestito un impianto solare termico integrale, sempre nella copertura della saletta riunioni (1° piano).
E’ stata sottoscritta, nel 2009, una convenzione tra Regione (Struttura per l’attuazione del piano energetico dell’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro), Finaosta SpA (Centro di osservazione) e Fondazione, volta a disciplinare gli interventi del progetto pilota e le modalità operative. Dal 2014 Fondazione sarà così chiamata a monitorare il funzionamento degli impianti e accogliere visite didattiche-informative organizzate con il Centro di osservazione di Finaosta.
Dotazioni multimediali, connettività, innovazione tecnologica - sede di villa Cameron
S T R U T T U R A E S E R V I Z I
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Nel 2013 Fondazione ha implementato - seppur in un’ottica di contenimento delle spese - le proprie attività informative e di comunicazione istituzionale, mettendo in atto le seguenti iniziative:– sviluppo della comunicazione online (www.fondazionemontagnasicura.org) e su social network;– contributo alla gestione delle informazioni sui portali avviati nell’ambito di diversi progetti - www.risknet-
alcotra.org (rete transfrontaliera sui rischi naturali); www.espace-mont-blanc.com (sito istituzionale dell’EMB); www.autourdumontblanc.com (escursionismo intorno al Monte Bianco);
– redazione della newsletter mensile di Fondazione - FMS en direct (800 contatti);– edizione del bilancio sociale e di missione 2012, reso anche fruibile online; – stampa del company profile di Fondazione in lingua francese (brochure “conoscere la Fondazione”).Sono state organizzate, promosse e realizzate manifestazioni, conferenze e seminari tecnici, prioritaria-mente nell’ambito dei progetti di cooperazione territoriale (attività di disseminazione ampiamente descritta nel bilancio).La flagship story 2013 è stata la “Fête de la montagne”, organizzata nell’ambito del progetto Alcotra PrévRiskMONT-BLANC, presso lo sport forum center di Courmayeur (7 maggio 2013), che ha visto impegnati oltre 300 bambini delle scuole primarie valdostane e della valle di Chamonix in atelier sulla sicurezza e la co-noscenza della montagna, attraverso giochi - momenti di condivisione innovativi e coinvolgenti, riscuotendo un altissimo apprezzamento (v. apposita sezione del progetto).
RISULTATI CONSEGUITI NEL 2013• 48.000 visite annuali al sito web di Fondazione; 122.000 visite annuali al portale autourdumontblanc e 5.800 al
portale RiskNET; • oltre 1900 like su Facebook;• stampa (300 copie) del bilancio sociale e di missione 2012, online sul sito web di Fondazione;• 25 conferenze - seminari internazionali correlati ai progetti cofinanziati e alle convenzioni in corso;• raccolta di oltre 90 notizie stampa e articoli dedicati;• realizzazione di oltre 25 interviste a mezzo radio, televisione e stampa;• redazione e invio a oltre 800 utenti della newsletter di Fondazione FMS en direct.
Nell’ambito del progetto PrévRiskMONT-BLANC (v. apposita sezione) è stata avviata nel 2012 una comunica-zione mirata sulla sicurezza in montagna e sui rischi naturali su social network, dando priorità alle reti esistenti: è così attiva da oltre un anno la pagina Facebook della Fondazione, destinata più propriamente alle informazioni sulla sicurezza, alla promozione delle attività formative e divulgative, ad aggiornamenti sui rilievi e sulle condizioni dei ghiacciai e a informazioni su neve, valanghe e rischi. L’esperienza ha dato risultati sinora estremamente soddisfacenti, in quanto si sono superati 1900 “like”, con una portata settimanale che ha toccato sino a 15.800 unità.
L’informazione su social si è così dimostrata il veicolo più adatto per catalizzare l’attenzione alla sicurezza in montagna e per comunicare le diverse iniziative; se il sito web è il vettore istituzionale, il social è lo strumento più incisivo per aprire un dialogo con il target dei frequentatori della montagna, giovani, professionisti, dando un’immagine dinamica e attenta al dialogo a Fondazione, mirando nel contempo su quegli strumenti che sono diventati i canali indiscutibili per la comunicazione - messa in contatto, in particolare con i giovani.Alla luce dei risultati conseguiti, si è avviata la presenza di Fondazione anche su altri social, quali Twitter e Youtube, così come si è avviato un programma di restyling del sito web - contenitore di tutti gli studi e docu-menti - e di sua maggiore sinergia con la comunicazione su social - immediata e di impatto. Si è consolidata inoltre la collaborazione con l’Assessorato regionale turismo, sport, commercio e trasporti per quanto attiene alle sinergie di informazione e di promozione sulla montagna, lavorando altresì con altri enti similari per l’attivazione di nuove progettualità, nell’intento di creare una rete innovativa e territoriale, dalle evidenti ricadute turistiche, di attivare una competenza in web marketing, unitamente ad appositi interventi formativi a beneficio dei professionisti della montagna.
Comunicazione istituzionale
Comunicazione su social network - Facebook e Twitter
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La vocazione principale della Fondazione, sin dalla sua nascita, è quella di inserire in un percorso altamente professionalizzante dei giovani neolaureati valdostani, affinché questi possano operare sul loro territorio e costruirsi una specifica professionalità, senza dover necessariamente lasciare la regione per svolgere attività di ricerca.
La Fondazione ha come missione la crescita professionale dei giovani valdostani.
Coordinamento della FondazioneJean Pierre Fosson, Segretario generale; Michèle Curtaz, Responsabile tecnica dei progetti;Paola Dellavedova, Coordinatrice ufficio neve e valanghe.
Dipendenti e collaboratori della Fondazione • 20 dipendenti (di cui 14 con contratto a tempo indeterminato e 6 con contratto part-time); riduzione di 2 unità
rispetto al 2012;• 2 collaborazioni a progetto attivate nel 2013;• 2 dipendenti stagionali assunti nel periodo estivo alla Casermetta Espace Mont-Blanc;• 5 collaboratori - professionisti con contratto superiore a 80 giornate annue;• un’insegnante distaccata presso la sede di Villa Cameron (al 50%) per lo sviluppo di un progetto didattico afferente
all’insegnamento della sicurezza in montagna;• 2 stagiaire nel periodo estivo alla Casermetta Espace Mont-Blanc; • 5 stagiaire accolti presso la sede di Villa Cameron nel 2013;• 80 guide alpine valdostane inserite in tre diversi elenchi operatori che hanno collaborato con la Fondazione nel 2013
(sulle 209 circa in attività).
Inoltre• dei 20 dipendenti, 13 sono donne (65%), 7 uomini (35%);• l’età media è di 37 anni (molto bassa);• 17 su 20 sono laureati; tre hanno conseguito un dottorato di ricerca;• 19 sono residenti in Valle d’Aosta (7 nella Valdigne).
Formazione interna• 12 corsi di formazione interna per 142 ore in totale
Il valore dei dipendenti e collaboratori
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Le entrate in competenza 2013 della Fondazione sono attestate in 1.845.868,00€. Rispetto al consuntivo 2012 si registra un decremento del - 14% (entrate 2012 = 2.155.939,36€).
Scomponendo le entrate 2013 si rilevano le seguenti ripartizioni:– le quote Soci rappresentano meno del 6% (incluso il contributo straordinario del Comune di Courmayeur);– il 58% delle entrate è dato dalle specifiche convenzioni istituzionali con la Regione autonoma Valle
d’Aosta. Il riferimento è in particolare all’Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia resi-denziale pubblica (convenzione per attività glaciologiche, sui rischi glaciali e sui rischi naturali, in materia di neve e valanghe, più convenzioni per attività sperimentali fotogrammetriche e monitoraggio Planpincieux) e all’Assessorato territorio e ambiente (convenzione Espace Mont-Blanc; gestione Casermetta EMB);
– il 36% delle entrate è rappresentato dalla partecipazione diretta o indiretta a progetti cofinanziati - 7 progetti Alcotra (RiskNET, Eco innovation en altitude, 2 progetti compresi nel PIT Espace Mont-Blanc, PrévRiskMONT-BLANC, MAP3 e Résamont2); 1 progetto alpine space (WIKIAlps); 1 progetto 7° PQ UE (ACQWA); 2 unità di ricerca FESR (GLACIES; MRRT); 1 progetto FSE (Personale tecnico manutentore aero-nautico); attività formative a partita IVA.
Per la sua natura di ente senza scopo di lucro, il valore economico generato dalla Fondazione è rivolto prioritariamente:
– ai propri dipendenti e collaboratori;– ai professionisti della montagna;– a università ed enti di ricerca dell’arco alpino.
Il valore economico generato dalla Fondazione
Sintesi dati del bilancio consuntivo 2013
STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICOATTIVO 31/12/2013 ENTRATE 31/12/2013Immobilizzazioni nette 992.130 € Quote soci e altri ricavi 108.991 €
Crediti 718.726 € Contributi Regione autonoma Valle d’Aosta 1.251.100 €
Disponibilità liquide 16.699 € Contributo straordinario Comune Courmayeur 15.000 €
Risconti attivi 5.545 € Progetti UE - cofinanziati 470.777 €
TOTALE ATTIVITÀ 1.733.100 € TOTALE ENTRATE 1.845.868 €
PASSIVO 31/12/2013 USCITEPatrimonio indisponibile 930.000 € Materiale di consumo e divulgativo 151.288 €
Avanzi esercizi precedenti 287.075 € Servizi 600.200 €
Disavanzo esercizio –138.731 € Formazione 193.530 €
Trattamento di fine rapporto 173.555 € Costi del personale 951.134 €
Totale debiti 481.201 € Ammortamenti e svalutazioni 28.988 €
TOTALE PASSIVITÀ 1.733.100 € Oneri diversi di gestione e finanziari 32.727 €
Imposte (IRAP) 26.732 €
TOTALE USCITE 1.984.599 €
DISAVANZO DI ESERCIZIO 138.731 €
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La Fondazione guarda al futuro affiancando la prosecuzione dei percorsi già avviati all’impegno in nuovi campi di azione, capitalizzando l’esperienza maturata negli anni allo scopo di restituire ai soci e alla comunità i risultati di un lavoro di squadra che sta raggiungendo importanti risultati. Per il 2014 e per gli anni successivi il Comitato scientifico ha individuato i temi prioritari di ricerca e di sviluppo di Fondazione, suddivisi per settori di intervento, come mostrato di seguito.
Attività prioritaria 1 - Centro operativo, di ricerca e applicazione di tecnologie innovative sul territorio di alta montagna:• implementazione del piano di monitoraggio del rischio glaciale sul territorio valdostano, in sinergia con la
Struttura regionale Attività geologiche e definizione di nuove progettualità in materia di ricerca applicata e innovazione tecnologica nel campo dei rischi glaciali e dei rischi correlabili all’evoluzione del permafrost;
• sviluppo delle tematiche economiche, sociali ed ambientali legate alla valutazione dei rischi, in sinergia con l’attività Rischio sostenibile del progetto Alcotra RiskNET;
• studio delle dinamiche valanghive attraverso progetti di ricerca applicata e di innovazione tecnologica, in sinergia con l’unità di ricerca MRRT (Mountain Risk Research team) e scaturenti dalle esperienze del progetto Alcotra MAP3;
• applicazione e sviluppo di modelli per l’analisi dell’evoluzione del manto nevoso e di dinamica valanghiva di valanghe frequenti ai fini previsionali per l’emissione del Bollettino neve e valanghe e la gestione locale del rischio, a supporto delle Commissioni locali valanghe;
• applicazione di modelli della dinamica glaciale e dell’evoluzione della copertura nevosa per la definizione di scenari di rischio glaciale e a supporto della pianificazione strategica dello sviluppo dei comprensori sciistici, correlata agli scenari di cambiamento climatico in collaborazione con università, centri di ricerca referenti istituzionali;
• sviluppo di progetti di ricerca e di innovazione tecnologica con l’Ambulatorio di medicina di montagna USL - ed in rete con l’Ifremmont di Chamonix - con riferimento all’innovazione, test operativi di telemedicina, ricerca clinica applicata;
• attivazione di interventi sull’innovazione tecnologica in alta quota in sinergia con università, centri di ricerca e referenti istituzionali, in particolare sperimentazioni adatte ad una eco gestione delle strutture ricettive d’alta quota.
Attività sinergica - Centro di documentazione sull’alta montagna:• sviluppo ed aggiornamento del Catasto dei ghiacciai della Valle d’Aosta e del Catasto regionale valanghe
per ambiti prioritari;• implementazione dell’Osservatorio del Monte Bianco mediante l’alimentazione dati, la realizzazione di
audit territoriali, lo sviluppo di sinergie con altri osservatori e la valorizzazione a livello europeo attraverso il progetto WIKIALPS;
• valorizzazione e divulgazione delle attività condotte su ghiacciai e rischi glaciali, neve e valanghe, rischi naturali in montagna, cambiamenti climatici;
• sviluppo dell’informazione via web inerente ghiacciai, neve e valanghe, rischi naturali in montagna e sperimentazioni attraverso l’utilizzo di nuovi canali informativi, quali i social network;
• implementazione di una nuova strategia di comunicazione per le attività di informazione e sensibilizzazione alla sicurezza in montagna, mediante l’utilizzo di nuovi canali (es. social network).
Attività prioritaria 2 - Centro di formazione accreditato, sulle tematiche dell’ambiente alpino, dei rischi naturali, della sicurezza e della medicina di montagna:• sviluppo di un polo formativo transfrontaliero con La Chamoniarde - Chamonix - Courmayeur – sulla
sicurezza in montagna e sui rischi naturali;• strutturazione di un centro formativo specializzato ed internazionale;• sviluppo di nuovi percorsi inerenti i rischi naturali, la sicurezza e la medicina di montagna per la formazione
in ambito scolastico, i giovani, i turisti e per i professionisti (tecnici operanti in montagna - in collaborazione con gli ordini e gli albi professionali - professionisti della montagna quali guide alpine e guide naturalistiche e escursionistiche, operatori turistici commerciali – rifugisti, albergatori.
Lo sguardo verso il futuro
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