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    DALLA MONTAGNA

    AI CAMPIDANIFamiglia e mutamento in una

    comunità di pastori

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    • Nell’opera G.M. Corriga ha studiato il lungoprocesso che ha portato i pastori sardi ad

    abbandonare progressivamente la transumanza neiconfronti della sedentarizzazione, ovvero quellafase che li ha indirizzati a percorrere un percorsodalla montagna ai Campidani!. "a ricerca # statacondotta tra i pastori di Fonni e prende in esame i

    processi di continuità, e soprattutto dicambiamento, che hanno interessato il mondo dellapastorizia. "a Murru Corriga, inoltre, si so$erma sull’analisi della famiglia pastorale, sulle

    suddivisioni dei ruoli in base al genere diappartenenza nei lavori quotidiani, sui rapportisociali, familiari e comunitari tra cui le forme dimatrimonio e le pratiche di ereditariet deibeni!

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    C%M&'%N() "*)G+'-% M)&'"'-/ 01-%N2'%"'-/

    "% M)N-%GN% 0 "% 3'%N*%• Nel 4567 %ngius descrive Fonni come un luogo alto e in

    esposizione a venti settentrionali 89: le nevi vi cadonocos; abbondanti che in qualche sito si levino a pi< di otto

    metri, e cos; frequenti che ne resti coperto il suolo =noall’ %prile!.• >uesta situazione # alla base della -%N1*M%N2%, cio#

    la migrazione stagionale dei greggi e dei pastori. "e"annou distingue tra transumanza lontana 8stanziamento

    di gruppi pastorali provenienti dal versante sudoccidentale del Gennargentu come Fonni, Gavoi, (esulonelle pianure del Campidano , 1ulcis, )ristanese e dellaNurra: e piccola transumanza 8stanziamento in areecontigue, come colline e altopiani centro?settentrionali:.

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    3erch@ la transumanzaA• igido clima invernale• agioni orogra=che e pedologiche scarsità di terra

    agricola e per contro, relativa abbondanza di pascoliestivi portano alla specializzazione il sistemaproduttivo indigeno, fondato sulla combinazione di usi

    diversi del suolo orticolo, cerearicolo e pascolativo.

    isposta culturale separazione especializzazione dei gruppi produttivi domesticiin unità maschili e femminili, caratterizzaterispettivamente da mobilità e sedentarietà.

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    • "’)-'C)"-*% svolge un ruolo economico fondamentalenella società fonnese ed # praticata primariamente dalledonne in paese o nelle zone umide pi< vicine.

    • "a C00%"'C)"-*% si fonda sull’alternanza di vidazzone e

     pradu 8semina e riposo: e la pratica della colturatemporanea!, col =ne di assicurare cereali per il fabbisognolocale e rigenerare il manto erboso per il pascolo. 3er laresa particolarmente vantaggiosa, l’orzo era la coltura pi<di$usa.

    • "’%""0B%M0N-) # caratterizzato principalmente da capiovini, gli altri animali erano allevati per il lavoro agricolo oper il trasporto e la sussistenza familiare, ad eccezione deisuini, spesso praticato dai pastori come allevamentocomplementare o come attività specializzata. >uella

    fonnese # un tipo di pastorizia poco domesticata! # ingrande misura separato dal paese e dalla casa. *omini egreggi si spostano a lungo da un luogo all’altro, anchedurante il pascolo estivo, a causa dell’%110--)F%2')N%-) (0""% 3)3'0-à e della ('1C)N-'N*'-à(0""0 >*%"'-à (0" 1*)") e "% B%'%&'"'-à (0"M'C)C"'M%. >uesto 8insieme alla mal distribuzione delle

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    *N’'NB%1')N0 3%C'F'C%• 4544 una bolla di Bittorio 0manuele di 1avoia

    mette =ne alle contese tra Fonni e Billagrande econcede a Fonni 6DD ettari del demaniale diBillagrande.

    • % metà del secolo de=nito il con=ne tra Fonni e

    (esulo. Grazie alle mappe (e Candia si evinceche le terre privatizzate allora erano poco pi<della metà del territorio comunale eprevalentemente vicino al centro abitato.

    • 1econda metà del secolo avviene la completaprivatizzazione del territorio grazie aprovvedimenti per l’alienazione delle terrecomunali residue e alla liquidazione delle terre

    ecclesiastiche.

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    • "a mobilità delle terre e l’andamento del mercato del

    formaggio 8nel primo E7DD insediamento casei=ci industriali:creano le condizioni favorevoli per l’arricchimento del cetopastorale a danno della piccola proprietà contadina e deisennores 8piccola nobiltà: che =no ad allora possedevanogran parte delle terre agricole e del bestiame ma che nonriescono a stare al passo del pi< dinamico ceto pastorale eson costretti a cedere progressivamente la terra, e con essa ilprestigio sociale.

    • *n processo analogo nei paesi agricoli della pianura, allostesso modo, favorisce la formazione di una proprietàpastorale fonnese nei campidani, a partire da metà ottocento

    e coinvolgendo poche famiglie, per diventare poi unfenomeno pi< esteso nel primo E7DD.

    • Negli anni fra le due guerre l’espansione dei pastori fonnesiarriva anche alle aree del 1ulcis, 1arcidano, )ristanese, allaNurra e alla marina di Balledoria.

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    Flussi di emigrazione e aree di insediamento stabile deipastori di Fonni

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    3astorizia agricoltura

    • "a conquista delle terre agricole, causando unriassetto delle terre agricole, crea un riassettoetnico e una nuova funzione produttiva dellaterra, che diviene per i pastori mezzo di

    produzione. 'l pastore diviena agricoltore e lavorala terra per i prodotti del consumo animale.1oprattutto nelle pianure, i pastori, abbandonatala transumanza, fondano sulla stabilità le capacità

    produttive dell’azienda, con pratiche agricole perla produzione di erbai e scorte foraggere pergarantirsi l’autonomia dal mercato dei mangimi.

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    • Ba attenuandosi la simbiosi a distanza tra

    pianura e montagna e accanto allasedentarizzazione della pianura avvieneanche quella della montagna. ' pascoli nonpi< utilizzati dai pastori stanziatisi in

    pianura son presi in atto da nuovi piccoliimprenditori che coltivano il prato e creanostrutture per il ricovero degli animali. 1ide=nisce la distinzione tra produzione dipianura e di montagna e lagerarchizzazione delle produzioni il latteprodotto in montagna # di qualità

    superiore, ma la pastura # fortemente

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    3%1-)' 0 C)N-%('N'

    • 4565 un censimento rivela che aFonni ci sono HHI famiglie, 6pastorali e 6I agricole. 3astorizia e

    agricoltura paiono essere due attivitàdistinte.

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    I matharjos

    • Ceto costituito da piccoli epiccolissimi proprietari di terraarabile e orti. "avoravano la propria

    terra e quella dei sennores,propietari di gran parte delpatrimonio fondiario.

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    • ' =gli maschi della famiglia pastorale apprendonoalmeno i rudimenti dell’arte aratoria, ma la

    manodopera non puJ essere sottratta al lavoro inovile. 3er questo motivo, ci si ada al lavorocontadino esterno.

    • "a divisione del prodotto avveniva poi con le forme asu battoro una 8una parte su quattro: e a mess’a pare

    8a metà:. "e stesse pratiche erano utilizzate dalledonne che lavoravano gli orti altrui, dalle famiglie chedovevano procurarsi la legna e dai contadini che nonavevano di che allevare il maiale.

    • "e famiglie pi< dotate di terra patevano disporre di unthera’ u matharju, cio# un servo contadino, concontratto annuale e stagionale che svolgeva mansioninon solo agricole.

    • Nelle fasi di lavoro pi< intenso i manobras 8contadini

    pi< poveri: lavoravano a giornata. 1i trattava spesso didonne s esso res onsabili di alcuni com iti

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    "% F%M'G"'% 3%1-)%"0

    • Conta sull’apporto lavorativo di maschi efemmine ma con =ni di$erenti.

    • M%1C+' dediti soprattutto ad attività di

    allevamento, lavorano per produrre latte,formaggi, carni. 3roducono beni per ilmercato.

    • F0MM'N0 dedite ad ortocultura ecerealicoltura nelle terre in paese.3roducono beni per la sussistenza dellafamiglia, per l’autoconsumo.

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    %*-)C)N1*M)

    • ruolo fondamentale per l’autonomia della famiglia• permette all’azienda di concentrare gli sforzi per il

    mercato esterno e %*M0N-%0 '" 3%-)M)N').• ' pasti erano frugali e consumati seduti a terra, intorno

    al focolare 8una patata bollita o alla brace, un pezzo dipane e lardo o un piatto di fagioli: e distinti tra prattu deomine e prattu de vemina.

    • 3ane di orzo consumato anche dai pi< ricchi e daiproduttori di grano, destinato invece ad esser vendutosul mercato.

    • %utoconsumo perseguito anche per corredo domesticoe abbigliamento, ad opera delle donne della famiglia.

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    '" 3%-'M)N')

    • "e strategie di produzione e accumulazionedel patrimonio poggiano innanzitutto sullestrategie di stoccaggio di scorte alimentari

    e di consumo domestico.• Nelle strategie di accumulazione rientra la

    (0B)"*2')N0 (0' &0N'. -endenza afavorire la linea maschile nella devoluzione

    della terra, ra$orzata dalla pratica delmatrimonio tra consanguinei permettonola creazione di grandi patrimoni fondiari.

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    • "a F%M'G"'% # il centro dell’aziendapastorale, # un’organizzazione produttiva epatrimoniale fondata su legami a$ettivi e di

    assistenza. 3roduce beni di sussistenza esurplus, sfruttando la manodopera maschilee quella femminile. 'l valore fondamentale #la solidariet e vincola specialmente le

    donne e la loro convivenza sia in presenza oin assenza di consanguineità 8madri e =glie,sorelle, manche suocera e nuora:.

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    • "a F%M'G"'% si divide in (*0 *N'-à )30%-'B0 013%2'%"'. "e donne in paese e i maschi nell’ovile 8inmontagna o in pianura:.

    1i delineano tre forme di produzioneKcoabitazioneKconsumo•Sunt tottu a unu: cio# hanno tutto in comune. Messa incomune locali abitativi e scorte alimentari. 1olitamente attuatequando l’unità femminile era fondata su consanguineità.•Istant tottu pares: cio# stanno tutti insieme.•Sunt ambos vrades pares: cio# stanno due fratelli insieme."e altre due forme prevedono l’utilizzo della stessa unitàabitativa ma cucine separate e autonomia nelle scorte e nelconsumo.

    0ntrambe le unità si fondano sui rapporti di

    cooperazione e di lavoro familiari. 0sse hannoperJ un peso economico di$erente. "’unitàfemminile si fonda esclusivamente surelazioni di parentela, quella maschile puro

    fondandosi su legami di parentela ha unriconoscimento formale autonomo erch@

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    %lcune di$erenze9

    • 'l lavoro delle donne produce beni destinati all’usocomune, fruibili da tutti. N)N produce per il circuitoeconomico, non # cio# quanti=cabile in denaro e

    ricchezza, al contrario di quello degli uomini.• aggiunta l’età adulta le =glie N)N ricevono retribuzione

    per il lavoro svolto. icevono in dono l’orto o animali dalavoro come riconoscimento del loro ruolo di'3)(*--'C'.

    • 'l =glio pastore dopo i vent’anni riceve retribuzione annuain capi ovini, arrivando a costituire in circa D anni, ungregge di circe 4LD capi. 1i puJ cos; associare ad altripastori e puJ essere bogau a tholu, cio# emancipato.

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    "% F%M'G"'%, "% C%1%, '" -0M3)

    "a struttura della casa, a prescindere dalladistanza che la separa dai luoghi dellaproduzione, # funzionale alla produzione,oltre che all’abitare e al consumare

    insieme della famiglia. 'n casa si svolgonotutte le attività complementari ai lavori neicampo, trovano ricovero animali estrumenti ed # il deposito di scorte di cibo,

    sementi e prodotti per lo scambio. 'l livellodi funzionalità della casa, a di$erenza diquanto a$ermato da "e "annou, non variasolamente in relazione al paesaggio e allaforma di sfruttamento del territorio, ma

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    • "o studio condotto a Fonni rileva –  le connessioni esistenti tra la pratica sistematica

    della coresidenza e i comportamenti parentali e

    comunitari –  la funzione svolta dalle pratiche residenziali nella

    formazione e nel consolidamento del ceto dei pastoriproprietari

    "a casa si rivela un contenitore di comportamenti

    familiari, ideologie, sentimenti e aspirazioni soggettivema anche colletive."a struttura insediativa del paese era fortementeaccentrata, per contro ovili e dimore di supporto

    temporanee si presentavano come insediamenti dispersi."a famiglia # divisa tra una frazione mobile e unasedentaria e la comunità # formata da un grupponomade e da un polo sedentario. "a transumanza dividela famiglia ma non intacca le relazioni.

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    • )riginariamente il paese era diviso in I rioni, nelE7DD ne sorgono di nuovi, divorando orti, fruttetie vigneti e nel secondo dopoguerra sorgono

    anche gli alloggi popolari.• %ncora oggi i B'C'N%-' riuniscono parenti o

    familiari stretti per esigenze di cooperazione8aiuto reciproco,mutuo soccorso in casi diemergenza: o per la gestione comune di risorse ebeni familiari. ' rapporti non erano tuttavia prividi tensione e implicavano delle obbligazionicome – sa manda: l’invio del dono, che vincolava le famiglie

    rinnovandone il legame – su latt’e s’anima: il primo latte munto nei con=ni del

    paese dai pastori che rientravano dalla transumanza8a parenti e vicini ma soprattutto poveri del paese perdare solennità al primo giorno de sa muda).

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    • "a casa aveva sempre la porta

    spalancata, dal primo mattino – segno della sollecitudine della padrona

    di casa a voler avviare le attivitàdomestiche

     – costituisce una soglia debole, varcabileda tutti, # una dimostrazione della labileprivac e degli intensi rapporti di

    vicinato, che in questo modo svolgeanche una funzione di controllo suicomportamenti dei membri dellacomunità.

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    • "a famiglia sarda si caratterizza per nuclearità eneolocalità.

    (allo studio di Fonni emergono, accanto allaprevalente nuclearità, la presenza di formecomplesse di aggregazione familiare.

    • Nel corso dell’5DD, la patrivirilocalità, la

    coabitazione di pi< =gli maschi nella casa paternae la trasmissione preferenziale delle terre dipianura ai maschi 8insieme alla trasmissione delbestiame:,convergono in un sistema parentaleche favorisce la linea maschile.

    • O a partire dalla metà del E7DD che cade la praticadi$usa di frérèche 8coabitazione di fratelli:, di cuiresta segno nella contiguità abitativa.

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    • "a coabitazione era di$usa sia tra i ricchiche i poveri, ma in maniera

    qualitativamente di$erente e per motividiversi – ' poveri si ammucchiavano nelle domos

    veccias 8cucina e dormitori distinti pergruppi sessuali: per assicurare un tetto atutti i membri della famiglia.

     – ' pastori abbandonano le vecchie case per le

    case a palathiu, strutture per pi< nucleiconiugali, con spazi ampi che rispondonoalle nuove esigenze della produzione emagazzini per lo stoccaggio.

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    • "a coabitazione richiede la M011% 'N

    C)M*N0 di risorse e lavoro e l’attuazionedi un sistema in cui l’%N(%0 (’%CC)()ha un valore fondamentale. >uesto # verosoprattutto per le donne che trascorrevano

    a casa la maggior parte del tempo e che senon si assoggettavano al sistema,andavano incontro ad una vita di solitariadurezza.

    • "a coabitazione si riPette anche nelle formedi sepoltura comuni. Coesione comerisposta alla scarsità.

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    "e domos antigas• 1enza fondamenta, muri perimetali in pietra e ludu.• La più povera ed elementare:

     – coghina: cottura e consumo del cibo, dispensa, locale perdormire, per gli attrezzi e per il ricovero degli animali. % voltesoppalcata “su pithu e linna”. Nei primi decenni del secolo il“foghile” in mezzo alla stanza, in seguito trasferito nella“giminera” che occupa spesso un’intera parete. 'n un angolo

    il forno del pane, interno e privo di fumaiolo.

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    • Quelle più elaborate:

     – sa loggia la loggia, vano d’ingresso della casa, spazioper il telaio e altri arnesi e allogio per sa mannalita

     – sa domo ‘ e ‘ ara stanza da letto dei genitori, vi siriponevano i beni e si svolgevano i riti pi< solenni

     – s’appossentu  stanza – su ma’assinu rimessa, magazzini –

    su pithu per conservare cereali e ortaggi, talvolta, sepresenti pi< stanze, anche per dormire – su cortileddu cortile interno con la scorta di legna e

    ricovero per il maiale – sa istalla stalla –

    su pagiargiu pagliaio – su pinnetteddu spazio con la struttura di un ricovero di

    campagna, usato per le operazioni pi< sporche! dellavoro domestico

     – sa litrina solo nelle case dei pi< ricchi, piccolo gabinetto

    a pozzo morto con smaltimento a calce viva.

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    "e case a palathiu

    • 1ono il prodotto delbalzo tecnologico,comportano unanuovaconnotazionesociale dell’abitaree tengono in contoanche il latoestetico.

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    C%%--0'1-'C+0• "’ elemeno strutturale innovativo # il B%N) 1C%"0, in base al

    quale le stanze vengono disposte secondo nuove esigenze diautonomia.

    • 1cala in legno sostituita da quella in granito, impreziosita dalferro battuto.

    •  Apposentos e salas acquistano volume e regolarità• "a sala bona diventa esclusivamente una stanza di

    rappresentanza•

    'l pithigheddu 8solaio: resta destinato alla conservazione dicereali e ortaggi ed eventualmente ad abitazione• "a cucina si a$accia sulla corte interna invece che alla strada• Su ma’assinu # ricavato nel seminterrato e organizzato in spazi

    specializzati 8conservazione formaggio, cantina, rimessa attrezzi

    pani=cazione etc.:•  -ra le due guerre si di$onde il palazzo con anditu a grughe e

    scala centrale. appresenta la soluzione pi< funzionale per laconciliazione di coabitazione e autonomia per i diversi gruppiconiugali e la distribuzione simmetrica sui due corpi dell’edi=ciosi presta meglio alla divisione ereditaria della casa.

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    • Nelle case a palazzo si realizza il desiderio diriscatto della famiglia pastorale. "a coghina passadalla multifunzionalità tradizionale alla pluralità dispazi in cui viene suddivisa, e alla uale vengonoassegnate funzioni specializzate cucina, cucinotto,magazzino9

    • )ggi le case sono sovradimensionate per ampiezzae numero rispetto alle reali esigenze abitative delpaese. "’ansia di accedere ad un bene a lungosognato ha portato alla distruzione dei segni della

    condizione passata. "e poche case tradizionalisopravvissute, ma private dell’intero contesto che lecircondava, sono oggi solamente delle isole, sistemidi abitazione obsoleti, oggetti da laboratorio nonosservabili all’interno del sistema di cui erano parte.

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    (ono nuziale e formazione delpatrimonio coniugale

    • 'n 0uropa occidentale, la trasmissione dei beniavviene tramite un sistema &'"%-0%"0 o('B0G0N-0. CiJ signi=ca che una parte dei benisi trasmette sempre attraverso le donne, qualunue

    sia il primato accordato ad una delle lineeparentali. 'n 1ardegna il sistema consuetudinario siispira alla devoluzione divergente nella sua formamassimale! maschi e femmine ereditano da

    entrambi i genitori, trasmettono beni ai =gli diambo i sessi e ai collaterali di ambo i sessi e iconiugi si trasmettono reciprocamente i beni. 3erquesto motivo il sistema # detto 0G*%"'-%').

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    • Con le dovute attenuazioni, il sistema ereditario della1ardegna agricola meridionale puJ essere de=nitoegualitaristico

    • 'l caso sembra esser diverso per le comunità pastoralidelle regioni interne. 'l sistema di trasmissione #fortemente marcato da principi selettivi che escludonoin parte i due presupposti del concetto di

    egualitarismo l’uguaglianza astratta di tutti i =gli el’acquisizione del patrimonio in base ai meriti acquisiti."’ispirazione egualitaristica # presente ma dominatadal nesso funzionale, socialmente stabilito, tra usoproduttivo di un bene e disponibilità giuridica di esso.'n una società fortemente strati=cata dal punto di vistasociale e sessuale, la distribuzione dei beni ha comefondamento i ruoli attribuiti dalla società.

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    • 'l M%-'M)N') # il risultato di scelte operate alivello di cerchia familiare e parentale.

    • Fasi rituali del matrimonio combinato – S’assicurongiu accordo riservato – S’accrarimentu comunicazione all’esterno – S’accabu de sa ojua presentazione dei relativi

    parenti stretti.• 3er il controllo delle riorse materiali, a Fonni #

    di$usa la pratica dei matrimoni omogamici e traconsanguinei. >uesti aumentano

    signi=cativamente nell’ E5DD e nel primocinquantennio del E7DD. 'noltre, # elevatal’incidenza delle unioni tra cugini primi. 455LQmatrimoni tra consanguinei 67R sul totale delleunioni.

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    3erch@ i matrimoni traconsanguineiA

    • 3ermettono l’acquisizione e il mantenimento dellaproprietà fondiaria

    • Creano un’unione stabile tra persone la cui esperienza e ilcarattere sono prevedibili 8F)N(%M0N-%"0 per i pastori

    transumanti che trascorrono la maggior parte dell’annolontano da casa, adando alle donne la gestione, lasussistenza della famiglia e la convivenza con il resto delgruppo:.

    • "’introduzione di una strangia comporterebbe un

    disordine nella pratica residenziale 8campidanesi pi

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    • 0sistono due modi di possedere edereditare, distinti su base sessuale – gli uomini possiedono ed ereditano

    bestiame 8perch@ sono loro che lolavoranoS:, terra, attrezzi e animali dalavoro e casa 8la patrilocalità favorisce la

    trasmissione al =glio che coabita colpadre:

     – le donne possiedono ed ereditano terra8in quantità inferiore:, su vestire 8ilcorredo modesto per la casa:, attrezzi dalavoro e casa 8subordinatamente aibisogni dei fratelli:.

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    Nozze e dono nuziale

    • "e nozze sanciscono un apporto di beni daparte di entrambe le famiglie ma con unosquilibrio fra le parti. 'l contributo dello

    sposo e della sua famiglia # pi< rilevantee questo squilibrio giusti=ca il fatto che imaschi ricevessero di pi< nell’eredità.

    I terreni devono andare ai gli maschi,

     perch! per voi penseranno i maschi chesposate!

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    Su donu

    • 'l trasferimento dei beni aveva ilcarattere formale dello scambio deldono!. 'l rito # altamente cerimoniale

    e si svolge in tre fasi distinte, nelcorso di tre giornate il giorno cheprecede le nozze, il giorno delle

    nozze e il giorno successivo.

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    'l sabato

    • "a sposa chiede cerimonialmente perdono ai futuri suoceri,nella loro casa, e ai suoi genitori nella propria casa.

    • 0st ora Ee donare –  il padre dello sposo dona alla sposa un anello e due

    bottoni d’oro – lo sposo dona alla sposa sa loria e conca – lo sposo dona un anello a ciascuna sorella e cognata, una

    somma di denaro a ciascun fratello e cognato, una sommadi denaro alla madre della sposa.

    ' doni dello sposo dimensionano i doni della famiglia dellasposa. "a prima fase si conclude con l’invio della banda esa ojua con doni di cibo e dolci per il pranzo nuziale deigenitori della sposa.

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    "a domenica

    • nozze celebrate alla prima messa, presenti i parenti strettima non i genitori

    • dopo la cerimonia gli sposi si recano a casa dei genitoridello sposo, la madre da la benedizione e dona alla sposaun fazzoletto di seta che userà per adornarsi per la messasolenne

    • al pranzo nuziale sono presenti i familiari e i parenti dellosposo e i fratelli, le sorelle e i cugini primi della sposa. 'genitori, in compagnia dei parenti stretti, piangoni ildistacco dalla =glia e consumano il pasto inviato daigenitori dello sposo.

    • !st ora e donare: fratelli, sorelle e parenti dello sposodanno un contributo in oggetti o denaro al costituirsi delnuovo nucleo. Negli anni ED nelle famiglie benestanti,

    iniziano a contribuire anche i fratelli della sposa.

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    (onu Ee lunis

    • Gli sposi si recano a messa e poi in municipio• "o sposo si reca da solo a casa dei genitori della sposa• "a suocera chiede ritualmente “! cummente dassa

    acattada"” lo sposo risponde di non essere

    soddisfatto e di volerla rimandare a casa 8secondoaltre fonti da una risposta rassicurante:

    • "’obiettivo # la chiusura del ciclo del dono la madredella sposa o$re il proprio dono, che puJ variare perquantità e qualità. 1olitamente o$re una prathida eortu, a volte un cavallo oppure una somma di denaro8almeno il doppio della somma donata dallo sposo:

    • Sa banda e sa ojua, composta dalle amiche dellasposa, trasporta su vestire a casa degli sposi

    'l padre della sposa prende parte al proseguo del

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    1truttura del dono

    • 1i articola in tre tempi• +a mittenti e destinatari diversi• ' vari trasferimenti hanno funzioni diverse

     – 'l dono del padre dello sposo ha carattereprettamente cerimoniale

     – 'l dono dello sposo alla famiglia della sposaha lo scopo di suscitare una risposta calibrata

    nella restituzione dei beni, # l’apporto pi<signi=cativo al matrimonio

     – 1u dono Ee lunis # un contributo per lacostituzione del nuovo patrimonio coniugale

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    • 1ul piano della proprietà giuridica i beni deldonu Ee lunis vengono intestati alla moglie.

    "e tipologie di beni del donu e lunisappartengono sempre alla sfera delleattività produttive pertinenti alle donne8riproduzione e sussistenza:

    • "’orto ha una profonda valenza sociale ilpossesso dell’orto viene ad identi=carsi conil possesso di quelle qualità morali chedanno valore alla donna nel mercato

    matrimoniale. "’ideale di sposa fonnese # samatharja bona, la brava massaia, capacedi produrre e generare risorse per la casa.

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    '" C%M&'%M0N-) (0""’%2'0N(%C)N-%('N%

    • %zienda tradizionale Q azienda contadina chesi a$erma tra la prima metà del 45DD e laprima metà del 47DD. %ttività produttiva edomestica non sono separate e l’obiettivoeconomico fodamentale # assicurare a tutti imembri la sussistenza. 'l successo # misuratoin base ai beni ottenuti per la famiglia, primache in termini monetati o di pro=tto. "aF%M'G"'% # l’unità economica di base e vigeuna divisione del lavoro sulla base del sesso edell’età.

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    3%-'M)N') 00('-à%nche nel campidano di Cagliari la proprietà fondiaria

    si presenta frammentata. 3er quali ragioniA•Consuetudini giuridiche locali che regolano latrasmissione dei beni.•3rocesso attraverso il quale, accanto all’uso

    comunitario delle terre, si sono a$ermate forme dipossesso consuetudinario prima e di proprietà poi.•"a terra # un valore in senso lato, il mercato dellaterra non # sviluppato per cui, non si comprano leterre con=nanti, ma le poche che si trovano invendita."’azienda dispone quindi di sa propiedadi, costituitada appezzamenti dispersi che avevano nella casa delpaese un naturale prolungamento, in quanto centro di

    gestione e attività complementari alla produzione.

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    • Frammentazione dei territori attenuata dall’usodi$uso della pratica testamentaria nella

    devoluzione dei beni. -01-%M0N-)Q funzione di =ltro dell’ideologiaegualitaria dei sessi nella divisione dei beni. 'nquesto modo

    tutti i =gli hanno diritto ad una parte dei beni paterni ematerni, ma sulla base dei meriti acquisiti. Come simisurano i meritiA – in relazione all’apporto lavorativoKassistenziale

    e$ettivamente prestato – in relazione al valore socialmente riconosciuto

    all’apporto lavorativoKassistenziale(ai dati del vecchio Catasto emerge una fortesperequazione sessule dei 44L7 possessori censiti, 54L

    sono maschi, LT femmine e 55 eredi collettivi.

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    "a frammentazione era attenuata

    anche da altre strategie a monte delladivisione stessa• avviamento di alcuni dei =gli ad

    attività artigianali o commerciali e incaso di famiglie abbienti agli studi,

    • omogamia ed endogamia parentalematrimoni all’interno del proprio cetoo addirittura all’interno dellafamiglia.

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    'l caso di 1innai• 'n caso di matrimonio omogamico tra famiglie pi<

    abbienti si usava dotare la sposa di terra o altro 8sadoda:.

    • % volte era lo sposo stesso a dotare la sposa sia di terrache di case

    3er salvare il proprio prestigio la famiglia dovevaassicurare ai =gli che si sposavano uno stocU di beni chevariavano in base a quantità e qualità – Per i "gli maschi# sa domu# terra# bestiamini# su

    vittu e s’annu8grano, fave, formaggio, olio:

     – Per le "glie femmine# terras 8nelle famiglie pi<ricche:, is arrobas# che comprendeva su vardellu8biancheria per la casa e corredo personale: e samobilia, su tre$iu e venu 8cesti di giunco utilizzatiper il pane o per ornare la casa : e sa mola e molli

    trigu 8mola asinaria:. "a famiglia della sposa’ ’

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    • "’azienda tradizionale media ma soprattuttogrossa si fondava quanto pi< possibilesull’associazione di attività agricola epastorale. 1ino agli anni ’LD il lavoro nellecampagne era svolto con mezzi a energiaanimale. -ra le guerre grazieall’introduzione dell’aratro di ferro e alleattività di assistenza e formazione dellaCattedra %mbulante di %gricoltura di Cagliarisi realizza un aumento della capacitàproduttiva.

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    )rganizzazione del lavoro

    • Piccola a$ienda autosuciente, ricorrono a s’aggiudu torrau incaso di necessità

    • Media a$ienda presenza di lavoratori salariati, presenza delledonne in base alla composizione demogra=ca della famiglia, chein ogni caso tendeva a non mandare le =glie in campagna 8segno

    di benessere e prestigio:• Grossa a$ienda lavoro svolto in buona misura da manodopera

    servile e bracciantile, lavoratori a contratto annuale e salariati agiornata. "’azienda era gestita e coordinata da su meri mannu,cio# l’anziano padre di famiglia che teneva associati nell’aziendafamiliare i =gli maschi. "e =glie femmine erano destinate adiventare meris de dommu# =gura di grande rilevanzanell’azienda contadina media e grossa in quanto responsabiledella gestione delle scorte alimentari e coordinatrice del settoredomestico di alcune attività aziendali.

    S t d i i ti

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    Su tempu de is meris estiaccabau

    (opo gli anni ETD l’immissionemassiccia di mezzi meccanici modi=caprofondamente sia il lavoro nei campi

    che la struttura dell’azienda familiare.'l "%B)) 10B'"0 viene eliminato ed# svolto oggigiorno soprattutto da

    lavoratori stagionali e sempre meno dasalariati =ssi. (urante le fasi diraccolta 8non meccanicizzate: oltre a

    s’aggiudu torrau si ricorre a

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    Cambiano anche i rapportifamiliari9

    • ' =gli si associano sempre meno ai padri,attratti da altre opportunità e disincentivatidallo scarso reddito ricavabile.

    1e si associano al padre, # mutatol’atteggiamento verso il padre padrone, delquale non si accetta pi< l’autoritàindiscussa. ' =gli mirano ad ottenere

    quanto prima una parte della proprietà dagestire per poterne gestire oltre che i fruttianche il potere gestionale.

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    • 1u meri , status conferito ai proprietari era anche unruolo carico di prestigio sociale. )ggi l’agricolturariveste un ruolo marginale e il proprietario divienesempre pi< una =gura professionale. 'l nuovo

    rapporto terra lavoro, grazie al balzo tecnologico eall’immissione dei prodotti chimici nelle colture hadelineato una nuova =gura, il C)"-'B%-)0 ('0--).'l produttore riassume competenze gestionali especializzate e i =gli intervengono solo nelle fasi di

    intensi=cazione del lavoro. "a produzione non # pi<rivolta all’autoconsumo e la famiglia non # pi< l’unitàstabile di prioduzione e consumo tradizionale.

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    isvolti sociali

    • "a famiglia, impoverita di produttoriagricoli e privata del ricambiogenerazionale perde la funzione di

    riproduttrice delle condizioni generali diriproduzione svolta in passato. 3erch@ABengono meno alcuni fattori il controllo dello scambio matrimoniale

     strategie di divisione e ricomposizione delpatrimonio familiare legame stretto di interdipendenza genitori

    =gli fondato sul rapporto di scambio eredità