Presentation Orfali

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Le Nazioni Unite: nascita e sviluppo di un modello di organizzazione internazionale Storia dell’Onu (Nascita della Società delle Nazioni, la sua evoluzione e la sua estinzione) L’organizzazione delle Nazioni Unite (Gli organi delle Nazioni Unite e loro funzionamento) Focus tematico sull’ingresso dell’Italia nell’Onu L’Onu alla prova della storia: successi e battute di arresto (analisi delle crisi nazionali e regionali maggiormente significative degli anni ’40, ‘50 e ‘60) Italian Diplomatic Academy© 1

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  • 1. Le Nazioni Unite: nascita e sviluppo di unmodello di organizzazione internazionale Storia dellOnu (Nascita della Societ delle Nazioni, lasua evoluzione e la sua estinzione) Lorganizzazione delle Nazioni Unite (Gli organi delleNazioni Unite e loro funzionamento) Focus tematico sullingresso dellItalia nellOnu LOnu alla prova della storia: successi e battute diarresto (analisi delle crisi nazionali e regionalimaggiormente significative degli anni 40, 50 e 60)Italian Diplomatic Academy1

2. La nascita della Societ delle Nazioni Lispirazione etica della politica estera del presidenteamericano Woodrow Wilson trov nella prima guerraeuropea occasione per maturare e proiettarsi in unadimensione mondiale. Il 2 aprile 1917, quando chieseal Congresso lassenso alla dichiarazione di guerracontro la Germania, parl di una crusade fordemocracy, con la volont di realizzare un nuovoordine internazionale. 18 gennaio 1918, discorso sullo Stato dellUnione.Wilson enuncia i 14 punti, inizia la New Diplomacy.Italian Diplomatic Academy 2 3. I 14 punti di Wilson Punto I: open diplomacy, fine dei trattati segreti ediplomazia aperta Punto II e III: libert dei mari e commercio internazionale Punto IV e V: riduzione degli armamenti e focus sugliinteressi delle nazioni colonizzate Punti da VI a XIII: assetto territoriale del dopoguerra,autodeterminazione dei popoli e democrazia Punto XIV: la necessit di costituire unassociazionegenerale delle nazioni al fine di garantire lindipendenzapolitica e lintegrit territoriale di grandi come piccolistatiItalian Diplomatic Academy3 4. Hurst-Miller Draft Progetto di Covenant comune affidato a due giuristi, lamericanoDavid Hunter Miller e il britannico Cecil Hurst Organizzazione della Societ delle Nazioni su tre organi:unassemblea dei delegati, un consiglio esecutivo e un segretariatopermanente. Gli Stati si impegnano a non ricorrere alla forza per la risoluzionedelle controversie, bens ad arbitrato Quale concetto di sicurezza collettiva? Si scontrano le visionibritannica (balance of power), americana (peace without victory), francese (sicurezza dalla Germania). Articolo 8: si scartava il disarmo completo e ci si limitava a imporreil dovere della limitazione degli armamenti nazionali al minimocompatibile con la sicurezza nazionaleItalian Diplomatic Academy 4 5. Hurts-Miller draft Settembre 1919, Woodrow Wilson viene colpito daparalisi. Marzo 1920, elezioni presidenziali con vittoria delcandidato repubblicano Harding. Gli Stati Unititornano alla politica storica di isolazionismo, e nonratificano il trattato istitutivo della Societ delleNazioni (motivo principale dato dallambiguitdellart.10 del Patto e dal dubbio se limpegno in essoprevisto di proteggere lindipendenza e lintegritterritoriale degli stati membri configurasse unobbligo legale o morale)Italian Diplomatic Academy 5 6. La struttura della Societ delle Nazioni Tre organi: Assemblea, Consiglio e Segretariato.Assemblea e Consiglio erano chiamati a deliberare suogni questione che rientri nella sfera di attivit dellaSociet o che minacci la pace nel mondo. Il Consiglio era formato da 4 membri permanenti (UK,Francia, Italia e Giappone) e 4 non permanenti. IlConsiglio svolgeva funzioni maggiormente esecutive eamministrative e lAssemblea funzioni pi deliberative edi controllo. Art.16 Se un membro della Societ ricorre alla guerra,contrariamente agli impegni presi ipso factoconsiderato come avente commesso un atto di guerracontro tutti gli altri membri della societ. Italian Diplomatic Academy6 7. La crisi di Corf Il 27 agosto 1923 il generale italiano Enrico Tellini viene uccisoin un attentato in territorio greco, vicino al confine albanese. Mussolini invi il 29 agosto un ultimatum in 7 punti ad Atene,ed il 30 agosto diede ordine alla marina italiana di occupareCorf. La Grecia si rivolse subito al Consiglio della Societ, chiedendointerventi concreti. La Gran Bretagna definisce il gesto come unintollerabiledestabilizzazione dellequilibrio navale dei Mediterraneo, laFrancia non si esprime ufficialmente Il 7 settembre la conferenza degli ambasciatori adotta unpiano che quasi testualmente sottoscriveva i 7 punti diMussolini. La Grecia pag unindennit e questo consentlevacuazione dellisola che avvenne il 29 settembre Italian Diplomatic Academy7 8. La Crisi di Corf Italian Diplomatic Academy 8 9. La crisi di CorfIsola di CorfItalian Diplomatic Academy9 10. La crisi della Manciuria Il 1 settembre 1931 lesercito giapponese occup Mukden (oggiShenyang), citt della Manciuria, provincia cinese ma indipendentedal governo nazionale, a seguito di unesplosione provocata daicinesi che aveva danneggiato la ferrovia transmanciuriana. Gli Stati Uniti si dimostrano pi ben disposti verso il Giappone,paese moderno, rispetto alla Cina, paese in rivoluzione. La Cina si rivolge al consiglio. Situazione di impasse. Il delegato giapponese propone di inviare una commissionedinchiesta, proposta accettata dalla Cina e dai paesi neutrali. Dottrina Stimson (dal nome del segretario di stato americanoallepoca in carica) la quale enunciava il principio del nonriconoscimento dei risultati di unaggressione Primi mesi del 1932 i giapponesi bombardano Shangai. Migliaia dimorti civili, lattacco vuole arrivare a fondo allinterno della Cina. Gliinteressi commerciali occidentali sono in pericolo Italian Diplomatic Academy 10 11. La crisi della Manciuria 11 marzo 1932, risoluzione della societ volta a creareuna formale barriera contro ogni conquista militare. In marzo il Giappone crea lo stato fantoccio delManciuku, stato nominalmente cinese, riconosciuto inagosto dal Giappone e dallo stesso occupato insettembre. Il rapporto della Commissione Lytton (commissionedinchiesta proposta dallo stesso Giappone e accettatadalla Cina) dimostrava che il Giappone non aveva agitoper autodifesa nel provocare gli incidenti a Mukden e cheil nuovo stato del Manciuku era stato reso possibiledalla presenza delle truppe giapponesi. Il 27 marzo 1933 il Giappone si ritira dalla Societ.Italian Diplomatic Academy 11 12. La crisi della Manciuria Il Giappone aveva realizzato i suoi obiettivi; unaconquista di carattere imperialistico era diventata,con lesistenza della Societ, una sfida a principiuniversalmente accettati; la Societ mancava di forzamateriale per imporre i suoi principi e le potenze inpossesso di una flotta come gli Stati Uniti e la GranBretagna, erano fuori dalla Lega, la prima, edesiderosa di non impegnarsi la seconda. Italian Diplomatic Academy12 13. La Crisi della Manciuria: mappa del ManciukuItalian Diplomatic Academy13 14. Il Plebiscito della Saar, la crisi di Leticia 1935, conclusione dellamministrazione internazionaledella Saar, che durava dal 1920. Organizzazione delplebiscito. Costituzione della prima forza e ultima forzainternazionale della Lega, 3.300 uomini che permisero ilregolare svolgimento delle elezioni. Il Territorio di Leticia ceduto dal Per alla Colombia era inuna posizione importante poich permetteva allaColombia laccesso al rio delle Amazzioni. Bench ildiritto fosse dalla parte della Colombia, il Per nonvoleva cedere. Un comitato della Lega ristabil lautoritdella Colombia e lo stesso amministr il territorio diLeticia per un annoItalian Diplomatic Academy 14 15. Il Plebiscito della Saar, la crisi di Leticia Italian Diplomatic Academy 15 16. Il Plebiscito della Saar, la crisi di Leticia Italian Diplomatic Academy 16 17. La crisi etiopica: requiem per la Lega Nel 1932 Mussolini faceva dellEtiopia il punto di riferimentoverso cui avrebbe indirizzato le mire imperiali dellItalia. Il 5 dicembre 1934 presso i pozzi dacqua di Ual Ual(conosciuta anche come Walvel), nella zona contesa tra laSomalia italiana e lOgaden provincia dellEtiopia, si verificuno scontro tra le forza armate dei due stati. Francia ed Inghilterra inizialmente badarono a tenere buonirapporti con lItalia, avevano bisogno infatti del suo aiuto perrespingere laggressivit nazista. Gennaio 1935 Accordi di Roma fra la Francia e lItalia, Etiopiacontro Tunisia. LEtiopia spinge il Consiglio della societ affinch affronti iltema dellaggressione portata dallItalia Italian Diplomatic Academy 17 18. La crisi etiopica: requiem per la LegaItalian Diplomatic Academy18 19. La crisi etiopica La commissione arbitrale, completata il 3 agosto 1935 si pronuncia il 3settembre con una formula compromissoria: si attribuiva a entrambe lenazioni la responsabilit degli avvenimenti del 5 e 6 dicembre, mentre gliincidenti successivi erano di carattere accidentale e da essi non si potevatrarne alcuna responsabilit internazionale. Francia ed Inghilterra si dimostrarono disposte ad eventuali rettificheterritoriali fra lItalia e lEtiopia e a riconoscere alla prima uno specialeinteresse nello sviluppo economico dello stato africano. Il 21 settembre lItalia rifiuta, scatta lembargo sulle armi e linterruzionedelle importazioni dallItalia (con la mediazione della Francia le sanzionisul petrolio furono rinviate di riunione in riunione): il 3 ottobre 1935 iniziala guerra Il 9 maggio del 1936 lItalia proclama la fondazione dellimpero fascista, ilre dItalia viene proclamato imperatore dEtiopia 13 dicembre 1937 lItalia abbandona la SdNItalian Diplomatic Academy19 20. Il collasso della Societ delle Nazioni La SdN non aveva mantenuto la pace, non aveva protettouno dei suoi membri, non aveva distolto n punito unaggressore e, a causa di questo fallimento, usc dalla guerraitalo-etiopica umiliata e sconfitta in quanto istituzionepolitica La crisi della SdN fu favorita dalla politica di appeasementverso la Germania, imboccata dallInghilterra gi dal 1935 eaccentuata nel 1938. Il problema Cecoslovacco non venne mai sollevato di fronteallAssemblea (invasione nazista della Boemia e delleRutenia sub carpatica) Ultimo atto: nel dicembre 1939 viene votata lespulsionedallorganizzazione dellUrssItalian Diplomatic Academy20 21. Dalla Carta Atlantica a San Francisco Settembre 1939: scoppia la Seconda Guerra Mondiale Marzo 1941, il Congresso Americano approva il Lend Lease Act, lalegge affitti e prestiti. 11 agosto 1941, dichiarazione congiunta anglo-americana: CartaAtlantica. La Carta Atlantica rendeva noto che i due paesi rifiutavanoingrandimenti territoriali, erano favorevoli a consultare i popoli suicambiamenti territoriali, rispettavano il diritto dei popoli a scegliersila forma di governo, desideravano realizzare luguaglianza diaccesso alle materie prime, la collaborazione economica, la libertdei mari, la garanzia della pace, la rinuncia allimpiego della forza La Carta Atlantica costitu un punto centrale allinterno del governoamericano, per pianificare il ruolo che il paese doveva svolgere nelmondo nel dopoguerra.Italian Diplomatic Academy 21 22. Dalla Carta Atlantica a San Francisco I Four Policemen: secondo Roosevelt solo i quattrograndi alleati (USA, UK, URSS e Cina) avrebberopotuto detenere armamenti pesanti nel dopoguerraed esclusivamente per proteggere il mondo. Conferenza di Teheran (28-11/1-12 1943), in unincontro privato Roosevelt present a Stalin la suaconcezione dei quattro poliziotti come lunica ingrado di mantenere la pace dopo la guerra. La nuova organizzazione doveva essere dunquefornita di pi poteri e autorit rispetto a quelli dellaLega della NazioniItalian Diplomatic Academy 22 23. Dalla Carta Atlantica a San Francisco Conferenza di Dumbarton Oaks, (21/08/1944-7/10/1944). Obiettivi dellorganizzazione includevano sia ilmantenimento della pace e della sicurezza, che ilperseguimento della cooperazione internazionale deiproblemi internazionali economici, sociali e umanitari Organizzazione articolata in unAssemblea ampiamenterappresentativa, un piccolo e selettivo Consiglio, unaCorte di Giustizia e un Segretariato Lassemblea sarebbe stata considerata come un forumper discutere i problemi generali; le decisioni importantisarebbero state prese a maggioranza dei 2/3Italian Diplomatic Academy 23 24. Dalla Carta Atlantica a San Francisco Consiglio di Sicurezza: una grande potenza avrebbe potutoporre il veto contro qualsiasi azione le fosse stata intentata,lautorit delle Nazioni Unite non avrebbe potuto essere usatacontro una delle grandi potenze Conferenza di San Francisco (presenti 50 delegazioni), si apr il25 aprile 1945 Aspetti fondamentali trattati: Problema dellamministrazione fiduciaria delle colonie Approvazione degli artt.51 (legittima difesa) e 52 (possibilitper gli stati di istituire accordi regionali) della Carta Il CdS (su suggerimento cinese) autorizzato a prendere misureprovvisorie per gestire minacce alla pace prima che fosseraggiunta una decisione su una azione di imposizioneItalian Diplomatic Academy24 25. LOrganizzazione delle Nazioni Unite: gli aspetti giuridici LOnu un ente dotato di soggettivit internazionale, avente dirittipropri sia nei rapporti con gli stati membri che con quelli ad essaestranei. LOnu non uno Stato o un super-stato, ma una persona del dirittointernazionale, avente la capacit di essere titolare di diritti e doveriinternazionali e di far valere tali diritti per mezzo di un reclamointernazionale. (vedi Corte Internazionale di Giustizia, parere del 19-4-1949 relativo al caso Riparazione per danni subiti al servizio delleNazioni Unite) LOnu caratterizzata dal principio di specialit, unorganizzazionedotata dagli Stati di competenze di attribuzione. Ha dunquecapacit di concludere accordi internazionali. LOnu gode nel territorio di ciascuno dei suoi membri della capacitgiuridica necessaria allesercizio delle sue funzioni e alperseguimento dei suoi fini (art.104)Italian Diplomatic Academy 25 26. Gli Organi principali dellOnu:LAssemblea Generale Tutti gli stati membri (193 paesi) fanno parte didiritto dellAssemblea Generale, e ad ognuno di essi attribuito un seggio e un voto (artt. 9, par.1, e 18,par.1). Le decisioni relative a questioni importanti(raccomandazioni in materia di mantenimento dellapace e della sicurezza internazionale, ammissione,sospensione e espulsione dei membri, bilancio) sonoadottate a maggioranza qualificata dei due terzi deimembri presenti e votanti; le altre questioni sonoadottate a maggioranza semplice Italian Diplomatic Academy 26 27. LAssemblea Generale Procedura del consensus (consolidata a partire dagli annisettanta): unampia convergenza di posizioni fra gli Statimembri che conduce alladozione di delibere senza votole quali, pur non essendo riflesso di unanimit, sonoespressione di un accordo generalizzato fra gli Staticomponenti lorgano e dellassenza di opposizionimanifeste. Is there any objection? If not, it is so approved LAssemblea dotata di potere auto-organizzativo(artt.21 e 22 della Carta), relativo alla creazione di organisussidiari necessari allespletamento delle sue funzioni.Italian Diplomatic Academy27 28. LAssemblea Generale Laspetto pi rilevante del potere di auto-organizzazionedellAssemblea generale riguarda le sei grandi commissioni incui essa articolata: Commissione sul disarmo e la sicurezza internazionale Commissione economica e finanziaria Commissione sociale, umanitaria e culturale Commissione sulla decolonizzazione e le questioni politichespeciali Commissione amministrativa e di bilancio Commissione giuridica Le funzioni dellAssemblea possono essere divise in funzioni distudio, funzioni di indirizzo della condotta degli stati membrie funzioni operative Italian Diplomatic Academy 28 29. LAssemblea Generale Tra le sue competenze troviamo il potere di discussione e di indirizzareraccomandazioni sia agli Stati, membri e non, che agli organi delle NazioniUnite Art.11, par.2: LAssemblea generale pu discutere ogni questione relativaal mantenimento della pace e della sicurezza internazionale che le siasottoposta da membri delle Nazioni Unite. LAssemblea per tenuta a deferire al Consiglio di sicurezza qualsiasiquestione del genere per cui si renda necessaria unazione, prima o dopola discussione. La Carta stessa attribuisce infatti alle risoluzioni dellAssemblea il valore dimere raccomandazioni (artt.10-14). Le raccomandazioni hanno perlimitata efficacia giuridica, esse autorizzano gli stati membri a tenere undato contegno o a svolgere una determinata attivit, e a favorire unanalogo atteggiamento da parte di altri membri, richiamandosi al principiodi cooperazione con lorganizzazione e al principio di buona fede.Italian Diplomatic Academy29 30. Il Consiglio di Sicurezza Il Consiglio di Sicurezza quello tra gli organi principali dellOnuelencati nellart.7, par.1, della Carta al quale attribuita laresponsabilit principale del mantenimento della pace e dellasicurezza internazionali. Secondo lart.23, par.1, dei quindici membri del Consiglio, cinquesono permanenti (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) edieci eletti dallAssemblea generale a maggioranza dei due terzi.Vengono eletti (per un periodo di due anni e non sono rieleggibili)come membri non permanenti tre Stati dellAfrica, due dellAsia,uno dellEuropa orientale, due dellAmerica Latina e due dellEuropaoccidentale ed altri (espressione che, nel caso del Consiglio disicurezza, comprende lAustralia, il Canada e la Nuova Zelanda) Attualmente i membri non permanenti sono Bosnia Erzegovina,Brasile, Gabon, Libano, Nigeria, Colombia, Germania, India,Portogallo e Sud AfricaItalian Diplomatic Academy30 31. Il Consiglio di Sicurezza Ciascun membro del Consiglio ha un voto; il potere di veto deimembri permanenti motivato dalle speciali responsabilit di talistati nel mantenimento della pace, alla luce delle vicende delsecondo conflitto mondiale. I membri elettivi sono a loro volta dotati del cosiddetto potere diveto collettivo o di blocco, laddove almeno sette di essi sioppongano alla deliberazione che il Consiglio si accinge ad adottare Durante il periodo della guerra fredda, il ricorso al veto statomolto frequente, inizialmente da parte dellUrss in relazione alleproposte sullammissione dei nuovi membri o sulladozione dimisure di sicurezza collettiva. A partire dagli anni settanta, il potere di veto stato esercitatoquasi esclusivamente dagli Stati Uniti, soprattutto in relazione aproposte di condanna di Israele per i comportamenti nei territoriarabi occupati e degli interventi statunitensi in America Centrale Italian Diplomatic Academy 31 32. Il Consiglio di Sicurezza Un membro permanente deve astenersi dal voto nel caso siaparte di una controversia (anche di carattere locale); puastenersi poi su base volontaria e questo non impedisceladozione di una delibera consiliare Il Consiglio di sicurezza ha il potere di istituire gli organisussidiari necessari alladempimento delle sue funzioni (artt.7,par.2 e 29 della Carta). Appartengono alla categoria degliorgani sussidiari operanti nel settore del mantenimento dellapace e della sicurezza le missioni di fact-finding, lecommissioni di inchiesta, le operazioni di peace-keeping, itribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e il Ruanda, i comitatidelle sanzioni istituiti per controllare lapplicazione delledecisioni implicanti misure coercitive di carattere economico. Italian Diplomatic Academy 32 33. Il Consiglio di Sicurezza Il sistema della Carta per il mantenimento della pace e dellasicurezza internazionali basato su uno schema dualistico, delquale i capp.VI (soluzione pacifica delle controversie) e VII (azioni incaso di minacce alla pace, violazioni della pace e atti daggressione)costituiscono i pilastri. Mentre il primo conferisce al CdS poteri di natura esclusivamenteconciliativa rispetto alle controversie e situazioni che gli vengonosottoposte, il secondo prevede poteri coercitivi molto incisivi eattribuisce al Consiglio il monopolio delluso della forza nellerelazioni internazionali. Art.33, par.1, lobbligo delle parti di una controversia la cuicontinuazione sia suscettibile di mettere in pericolo ilmantenimento della pace e della sicurezza internazionali diperseguire una soluzione mediante negoziati, inchieste,mediazione, conciliazione, arbitrato, regolamento giudiziale, ricorsoad organizzazioni o accordi regionali.Italian Diplomatic Academy33 34. Il Consiglio di Sicurezza Linchiesta consiste nellaccertamento degli elementi di fattodella controversia ad opera di una commissione istituita dalleparti; oltre allinchiesta vi poi la mediazione, che comportalinterposizione di un terzo. Essa si traduce sia in unattivitprocedurale, sia nelleventuale predisposizione di un piano dasottoporre alle parti La conciliazione invece un procedimento per il quale lacontroversia sottoposta ad una commissione incaricata diformulare una valutazione nel merito, in forma diraccomandazione alle parti. Seguono poi i mezzi giudiziari,larbitrato e il regolamento giudiziario, che consentono dipervenire alla soluzione della controversia mediante sentenza,con efficacia obbligatoria per le parti. Italian Diplomatic Academy34 35. Il Consiglio di Sicurezza Fino agli anni 80 il Consiglio effettuava per lo piinchieste in modo diretto, inviando sui luoghi di crisialcuni suoi membri. Nella prassi pi recente, il Consiglio si avvale dicommissioni create dal Segretario Generale diesperti, con il mandato di indagare su fatti specifici,acquisendo ed esaminando in primo luogo leinformazioni provenienti da Stati e organizzazioniinternazionali, nonch gli ulteriori dati che lecommissioni riescano ad acquisire direttamente,attraverso attivit ispettiveItalian Diplomatic Academy35 36. Il Consiglio di Sicurezza Con la Carta delle Nazioni Unite arriviamo al passo pidecisivo verso la messa al bando della guerra, vietandoespressamente luso della forza e delineando, negli artt.42 eseguenti del cap.VII, un sistema istituzionalizzato dicoercizione militare nei confronti degli Stati responsabili diminacce alla pace, violazioni della pace e atti daggressione. Art.39: il Consiglio deve determinare lesistenza di unaminaccia alla pace o di un atto di aggressione prima didecidere unazione coercitiva Art.40: al fine di prevenire laggravarsi di una situazione, ilConsiglio potr, prima di fare le raccomandazioni o decideresulle misure previste dallart.41, invitare le parti interessate adottemperare a quelle misure provvisorie che esso considerinecessarie o desiderabiliItalian Diplomatic Academy 36 37. Il Consiglio di Sicurezza Art.41: misure non implicanti luso della forza adottatenei confronti di uno Stato che, a giudizio del CdS, haminacciato la pace, violato la pace o compiuto un atto diaggressione. (le cosidette sanzioni) Art.42: il CdS pu intraprendere, con forze aeree, navali,e terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenereo ristabilire la pace e la sicurezza internazionali Art.43: tutti i membri delle Nazioni Unite dovrebberomettere a disposizione del CdS, dietro richiesta di questoe in conformit ad accordi speciali, le forze armate elassistenza necessarie per il mantenimento della pace edella sicurezza internazionali Italian Diplomatic Academy 37 38. Il Consiglio di Sicurezza In base allart.41 il Consiglio pu chiedere a tutti gliStati membri di adottare misure coercitive,normalmente denominate sanzioni. A partire dagli anni 90 le misure short of warcomprendono lembargo generale e completo sulcommercio di armi, di materie prime, di petrolio eprodotti petroliferi, la sospensione dei rapporticommerciali, il congelamento di beni o valoripatrimoniali. Tra le condizioni fondamentali di applicabilit dellesanzioni c il principio di proporzionalit Italian Diplomatic Academy 38 39. Il Consiglio di Sicurezza Art. 51 della Carta: nessuna disposizione dello Statutopregiudica il diritto naturale di legittima difesa individuale ocollettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato controun membro delle Nazioni Unite, fintantoch il CdS non abbiapreso le misure necessarie per mantenere la pace e lasicurezza internazionali Il diritto di legittima difesa viene legato a due vincoliprocedurali: le misure adottate dagli Stati membrinellesercizio della legittima difesa devono essereimmediatamente portate a conoscenza del Consiglio disicurezza; in secondo luogo, tali misure possono avere luogosoltanto finch il Consiglio non abbia preso le misurenecessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale Italian Diplomatic Academy39 40. Il Consiglio di Sicurezza La prassi ha portato a due categorie di interventi:quelli posti in essere in reazione a violazioni dellapace (vedi risoluzione 678 gli Stati membri checooperano con il Kuwaitdel 29-11-1990, a seguitodellinvasione del Kuwait da parte dellIraq), quelli realizzati in connessione a minacce alla pacecausate da emergenze di natura umanitariaallinterno dei paesi sconvolti da guerre civili (vedirisoluzione 836 del 04-06-1993, sulle misure pergarantire la sicurezza a sei citt mussulmane inBosnia Erzegovina assediate dalle truppe serbe).Italian Diplomatic Academy 40 41. Il Consiglio di Sicurezza Lo strumento del peace keeping (nel decennio 90vennero realizzati i due terzi del totale delle operazioni) stato impiegato per promuovere la riconciliazionenazionale e il rispetto dei diritti umani, perlorganizzazione e la verifica delle elezioni Le truppe svolgono un ruolo di assistenza delle particoinvolte in un conflitto armato, con obiettivi dimantenimento della pace e della sicurezza internazionali. Luso della forza durante le missioni di peace keeping puessere utilizzato solo in legittima difesa e rappresentauneccezione.Italian Diplomatic Academy41 42. Il Segretariato dellOnu Il Segretariato lorgano che assicura la continuit dellazioneamministrativa delle organizzazioni e che allo stesso temposvolge un importante ruolo politico-diplomatico. Lart.7, par.1, della Carta qualifica il Segretario come organoprincipale delle Nazioni Unite; egli tenuto a non sollecitaren ricevere istruzioni da alcun governo o da alcuna autoritestranea allOrganizzazione e deve astenersi da qualunqueazione che possa compromettere la sua posizione difunzionario internazionale. Art.100, gli obblighi a cui deve attenersi il Segretario sono:imparzialit e indipendenza rispetto agli interessi nazionali;incompatibilit totale con funzioni e doveri stataliItalian Diplomatic Academy42 43. Il Segretariato dellOnu Il Segretario svolge inoltre funzioni di depositariodelle convenzioni multilaterali concluse sotto gliauspici delle Nazioni Unite; svolge ancora funzionipolitico-diplomatiche (buoni uffici, mediazione,inchiesta) e di organizzazione e direzione delleoperazioni di mantenimento della paceItalian Diplomatic Academy 43 44. La Corte Internazionale di Giustizia La Corte Internazionale di Giustizia lorganogiurisdizionale delle Nazioni Unite (art.92), aventecompetenza contenziosa per la soluzione dicontroversie internazionali fra Stati e consultiva perla formulazione di pareri richiesti dagli organi a ciautorizzati. La Corte formata da quindici giudici, essi durano incarica nove anni e sono rieleggibili Con lentrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite,tutti gli Stati membri dellOnu sono diventati ipsofacto parti dello Statuto della Corte.Italian Diplomatic Academy 44 45. La Cooperazione Economica e Sociale Tra i fini dellOrganizzazione rientrano la soluzione dei problemiinternazionali di carattere economico, sociale, culturale eumanitario (art.1, par.3) Parlando degli scopi dellOnu elencati dalla Carta abbiamo quello diconseguire la cooperazione internazionale nella soluzione diproblemi internazionali di carattere economico, sociale, culturale eumanitario Il cap.X della Carta disciplina la composizione e il funzionamento delConsiglio economico e sociale, organo a composizione ristretta delquale fanno parte 54 membri (art.61, par.1) Tra le principali funzioni del Consiglio economico e sociale vi quella di fare raccomandazioni al fine di promuovere losservanzadei diritti delluomo (art.62); unimportante funzione collegata,sviluppata a partire dagli anni 70, riguarda il controllo del rispettodei diritti delluomo da parte degli Stati membri dellOnu Italian Diplomatic Academy 45 46. Il contesto internazionale e lingresso dellItalia nelle Nazioni Unite Il 14 dicembre 1955 lItalia veniva ammessanellOrganizzazione delle Nazioni Unite assieme ad altri15 paesi; erano trascorsi 10 anni dalla Conferenza di SanFrancisco iniziata il 25 aprile 1945 con la partecipazionedi cinquanta stati, la quale aveva ufficialmente dato vitaalle discussioni per la stesura dello Statuto della nuovaorganizzazione internazionale e 8 dalla prima richiestadellItalia (7 maggio 1947) di aderire allOnu. Lobiettivo primario che i decision makers italianivolevano raggiungere era quello di inserire lItalia nellacoalizione delle Nazioni Unite per porre immediatamentefine al regime armistiziale e dare il via alla elaborazionedi un mite trattato di pace Italian Diplomatic Academy46 47. Il contesto internazionale e lingresso dellItalia nelle Nazioni Unite La linea che il Dipartimento di Stato americano intendeva perseguireper facilitare la rapida indipendenza politica e la ripresaeconomica della penisola era quella di una immediata ammissionealle Nazioni Unite; la dichiarazione di guerra italiana al Giappone (15luglio 1945) veniva vista come loccasione propizia per manifestarele intenzioni di appoggiare lingresso dellItalia alle Nazioni Unite aglialtri due partners, Gran Bretagna e Unione Sovietica. Sottoscritto il trattato di pace, il Governo italiano il 7 maggio 1947 siaffrettava a presentare la domanda ufficiale di ammissioneallOrganizzazione delle Nazioni Unite senza attendere la ratifica daparte dellAssemblea Costituente Quali le motivazioni di tanta fretta? Italian Diplomatic Academy47 48. Il contesto internazionale e lingresso dellItalia nelle Nazioni Unite La motivazione era data dal fatto che il paese potevaessere sottoposto a atti di aggressione e azioni di forzasenza che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,potesse sindacarne la legittimit. LItalia sperava poi che, con lingresso nelle Nazioni Unite,ci sarebbe stata la revisione del trattato di pace,prospettata ancora dal leader socialista Pietro Nenninellottobre 1946, allatto del suo insediamento alministero degli Esteri; che avrebbe potuto far valere lesue opinioni sulla nomina del governatore del TerritorioLibero di Trieste; e avrebbe potuto inoltre condizionare ledecisioni dei Grandi sul destino delle sue colonie.Italian Diplomatic Academy48 49. Il contesto internazionale e lingresso dellItalia nelle Nazioni Unite La ratifica del trattato di pace italiano, veniva ribaditodallUrss, non significava ammissione allOnu. Il 21 agosto1947 lUrss poneva il veto, mettendo sul piatto dellabilancia lingresso di Romania, Bulgaria e Ungheria. Linteresse del governo italiano nei primi mesi del 1948andava focalizzandosi su altri argomenti: lItaliapartecipava su un piede di parit alle trattative perlinserimento nel piano Marshall. Il 4 aprile 1949 lItalia veniva inserita nel Pattonordatlantico, risolvendo il problema della sicurezza econfermando il paese come membro alla pari dellacomunit occidentaleItalian Diplomatic Academy49 50. Il contesto internazionale e lingressodellItalia nelle Nazioni Unite 23-26 settembre 1951: viaggio di De Gasperi (ministro degli esteri)negli Stati Uniti. Reazioni: il 26 settembre veniva diramata unadichiarazione congiunta anglo-franco-americana su una revisioneristretta del trattato di pace, che non toccasse diritti acquisiti diterzi, governi e individui, tendente allabolizione di limiti o didiscriminazioni unilaterali che riguardassero la sovranit italiana. L11 ottobre lUrss dichiara di non aver obiezioni alla revisione deltrattato di pace con lItalia, allammissione della stessa allOnu acondizione di analoga revisione dei trattati di pace con la Bulgaria,lUngheria, la Finlandia e la Romania, e la loro ammissione allOnu. La Francia, il 19 dicembre, faceva notare lambiguit data dal fattoche lItalia svolgeva lazione di amministrazione fiduciaria in Somalia(mandato che sarebbe durato dal 1 gennaio 1950 al 1 luglio 1960),con la conseguente anomalia di una potenza amministratrice nonmembro del Consiglio di amministrazione fiduciaria.Italian Diplomatic Academy 50 51. Il contesto internazionale e lingressodellItalia nelle Nazioni Unite Il 20 settembre 1955 il Canada, per sbloccare la situazione,proponeva lammissione simultanea di 18 Stati richiedenti, tra cuilItalia. Il principio della universalit, imponeva agli Stati membrilobbligo di accettare tutti i richiedenti senza discriminazione. Stati Uniti e Francia si astennero nella votazione della mozionecanadese. Laccettazione da parte degli Stati Uniti della tesi sovietica delpackage deal fu lunico modo per soddisfare la richiesta delgoverno italiano. 15 stati ammessi contemporaneamente (Giordania, Islanda,Portogallo, Austria, Finlandia, Ceylon, Nepal, Libia, Cambogia, Laos,Spagna, Ungheria, Romania, Bulgaria, Albania) per far entrarelItalia Italian Diplomatic Academy51 52. Lorganizzazione alla prova della storia:successi e battute di arresto Sia a Yalta che a San Francisco si era notato che lavvicinarsidella fine del conflitto e della vittoria sullAsse avevaaccentuato le divergenze tra Usa e Urss su punti non marginalidella Carta. Il sogno di Roosevelt dei Four Policemen fin a Postdam, allaconferenza (17 luglio, 2 agosto 1945) convocata dai tre alleatiper affrontare i problemi territoriali e politici rimasti nel vagoa Yalta. Il risultato pratico di Postdam fu linizio di un processo chedivise lEuropa in due sfere di influenza, proprio lo scenarioche i leader del tempo di guerra erano ben determinati aevitare; la divisione si trasfer immediatamente nella nuovaorganizzazione, facendola diventare oggetto della politica,luogo dove le tensioni esplodevanoItalian Diplomatic Academy52 53. Lorganizzazione alla prova della storia:successi e battute di arresto Gli Stati Uniti disponevano della maggioranza dei dueterzi sia al CdS che allAssemblea (due seggi nonpermanenti al CdS allAmerica Latina, uno per lEuropaOccidentale e uno per quella Orientale, uno per ilCommonwealth e uno per le poche nazioni asiatichepresenti) LUrss di conseguenza ricorreva al veto con frequenza esu questioni marginali, allo scopo di difendersidallinferiorit numerica nella quale si trovavanellorganizzazione Per i primi dieci anni la guerra fredda domin econdizion le Nazioni Unite Italian Diplomatic Academy53 54. Lorganizzazione alla prova della storia:successi e battute di arresto Problema numero uno: i contingenti di truppe perdotare lorganizzazione di reali poteri dintervento. Divergenze Usa Urss: numero di forze, tempi diintervento, luogo dove localizzare le truppe. Problema numero due: la questione del disarmonucleare. 24 gennaio 1946, istituzione di una commissione perlenergia atomica, composta dai membri del CdS pi ilCanada. Viene proposto un piano di controllo edistruzione degli armamenti nucleari esistenti Italian Diplomatic Academy54 55. Lorganizzazione alla prova della storia:successi e battute di arresto Piano criticabile sotto molteplici punti di vista: lapropriet di materiali atomici e di produzione atomicaveniva data a un organismo delle Nazioni Unite sotto ilcontrollo della maggioranza occidentale; questo avrebbemantenuto di fatto il monopolio nucleare statunitense eimpedito il libero sviluppo dellenergia atomica per scopipacifici. I sovietici si dichiararono favorevoli solamente ad affidareogni problema riguardante lenergia atomica a unacommissione Onu che avrebbe dovuto operare secondole regole del CdS, dunque con luso del veto.Italian Diplomatic Academy 55 56. Lorganizzazione alla prova della storia:successi e battute di arresto Nonostante il clima di guerra fredda si raggiunse allAssemblea unimportante risultato, la Dichiarazione dei diritti delluomo. Inizialmente gli Stati Uniti proposero di proclamare solamente idiritti civili e politici, tralasciando quelli economici e sociali. Difronte allostilit dei paesi socialisti e su mediazione dei paesi latinoamericani, i diritti economici e sociali furono accolti nel dibattitopreparatorio della Dichiarazione universale. La Dichiarazione finale poggi su quattro pilastri: diritti delle persone, diritti che spettano allindividuo nei suoi rapporti coi gruppi socialiai quali partecipa, diritti politi diritti economici e sociali. Italian Diplomatic Academy56 57. Le crisi nazionali e regionali: la crisi greca 21 gennaio 1946: lUrss chiede al CdS di aprire undibattito sulla questione greca. Febbraio 1945: accordi di Varzika firmati dallarcivescovodi Atene Damaskinos e le forze di resistenza di sinistra,che prevedevano ladozione di metodi democratici, laliberazione degli ostaggi, la fusione dei partigiani in unsolo esercito e un plebiscito Conseguenza degli accordi: guerra civile, combattuta inmodo aperto dal governo greco e dagli inglesi da unaparte e dalla direzione del partito comunista grecodallaltra. Italian Diplomatic Academy 57 58. La crisi greca Il ministro degli esteri britannico Ernst Bevin sosteneva che incoincidenza con larrivo in Grecia delle truppe britanniche, purinviate in accordo con Stalin, era iniziata una guerra civilescatenata dai comunisti allo scopo di costituire un governo diminoranza. Il 3 dicembre 1946 la Grecia stessa si appella al CdS: chiede diesaminare una situazione che stava mettendo in pericololordine e lintegrit territoriale del paese, minacciava la pacee la sicurezza internazionale e generava discordia fra la Greciae i suoi vicini Su proposta americana la risoluzione n.15 del 19 dicembre1946, approv allunanimit una commissione di inchiesta peraccertare i fatti relativi alle violazioni di confine lungo lefrontiere grecheItalian Diplomatic Academy58 59. La crisi grecaItalian Diplomatic Academy59 60. La crisi greca Gli Stati Uniti si impegnavano ad appoggiare i popoliliberi che lottavano contro i tentativi di sopraffazioneda parte di minoranze armate o di pressioni esterne. La dottrina Truman rese noto a tutti la conseguenzadella guerra fredda, ladozione della politica dicontainment, continuata in giugno con lavvio delpiano Marshall e la divisione dellEuropaItalian Diplomatic Academy 60 61. La crisi di Corea A Yalta, nel 1945, si stabil che in un primo tempo lapenisola venisse posta sotto loccupazione militarerussa e americana in attesa di un accordo; in seguitoallentrata in guerra dellUrss contro il Giappone (8agosto), la Corea fu divisa allaltezza del 38 parallelo Il 17 settembre 1947 la delegazione statunitenseallOnu propose per lordine del giorno della secondasessione dellAssemblea generale il problemadellindipendenza coreana. 10 maggio 1948 elezioni democratiche in Corea delSud convalidate dalla Commissione Onu Italian Diplomatic Academy61 62. La crisi di Corea Italian Diplomatic Academy 62 63. La crisi di Corea Giugno 1949: gli Stati Uniti ritirano le loro truppe dioccupazione dalla penisola, quelle sovietiche erano stateritirate gi nel 1948 25 giugno 1950: le forze armate della Corea del Nordoltrepassano il 38 parallelo e iniziano linvasione dellaCorea del Sud. 7 luglio 1950: il CdS adotta la proposta anglofrancese dicreazione di un comando unificato diretto dagli StatiUniti, il generale Mac Arthur viene designatocomandante della forza internazionale. 15 settembre 1950: le truppe Onu si avvicinano al 38parallelo Italian Diplomatic Academy 63 64. La Crisi di Corea 27 settembre: Truman ordina a Mac Arthur didistruggere le forze nord coreane. Le operazioni nondovevano sconfinare in territorio cinese, n inManciuria o in territorio sovietico Novembre: le forze Onu si scontrano con unit cinesie nordcoreane e vengono respinte su tuttalestensione del fronte. 1 febbraio 1951: lAssemblea Generale approva unarisoluzione sulla necessit di continuare la resistenzaallaggressione. Il governo cinese viene accusato diaggressione alla CoreaItalian Diplomatic Academy64 65. La Crisi di Corea L11 aprile 1951 Truman destituisce Mac Arthur dalla guidadel contingente Onu Dopo due anni di estenuanti trattative, il 27 luglio 1953 sigiunse alla firma dellarmistizio. Si concludeva senza vincitorin vinti la prima e per certi versi unica guerra fino al 1991,considerata da molti osservatori un successo per lOnu. Qualile particolari condizioni che portarono a questo? Lassenza dellUrss al seggio del Cds nei momenti dellevotazioni cruciali (avrebbe posto il veto) Il numero limitato di stati che parteciparono allazione (16). Il dominio esercitato dagli Stati Uniti sullintera operazioneItalian Diplomatic Academy 65 66. La crisi in Palestina 1917: il ministro degli esteri inglese Lord Balfour dichiara albanchiere inglese Edmon Rotschild che il governo di suaMaest considerava con favore listituzione in Palestina di unfocolare nazionale ebraico (National home) Accordo Sykes Picot (il primo alto diplomatico britannico, ilsecondo diplomatico francese di stanza a Beirut) firmato aMosca nel 1917 cedeva alla Francia il protettorato sulla Siria,in precedenza promessa alle popolazioni arabe Nuovo atteggiamento del governo inglese: per mantenere lasua posizione privilegiata in Medio Oriente assume unapolitica filo-araba, patrocinando il patto istitutivo della Legaaraba, firmato al Cairo il 23 marzo 1945, al quale aderironoEgitto, Siria, Libano, Arabia saudita, Yemen e Transgiordania. Italian Diplomatic Academy 66 67. La crisi in Palestina 16 novembre 1944 assassinio di Lord Moyne, ministro inglese per ilMedio Oriente, al Cairo. 22 luglio 1946 attentato allhotel King David di Gerusalemme,quartier generale dellamministrazione britannica, da parte delgruppo indipendentista ebraico Irgun (91 morti) Primavera del 1947, viene istitutito lUNSCOP (United NationsSpecial Committee on Palestine), il quale propone due soluzioni perla regione: un piano di maggioranza che suggeriva la spartizionedella Palestina in due stati, uno ebraico e laltro arabo e una zonainternazionale sotto giurisdizione dellOnu per le citt diGerusalemme e Betlemme e un piano di minoranza che prevedevauna soluzione di tipo federale, attraverso la creazione di uno statoindipendente arabo-ebraico con Gerusalemme come capitale. Gli ebrei si dichiarano favorevoli al piano di maggioranza,lepopolazioni arabe lo rifiutano Italian Diplomatic Academy 67 68. Laccordo Sykes Picot Italian Diplomatic Academy 68 69. La crisi in Palestina Sessione speciale dellAssemblea dal 16 aprile al 14maggio 1948. Con una risoluzione esonera dalle suefunzioni la commissione per la Palestina e nomina unmediatore delle Nazioni Unite, con i compiti diesercitare i buoni uffici presso le autorit palestinesiper organizzare i comuni servizi necessari allasicurezza, cooperare con la commissione di treguadelle Nazioni Unite, assicurare la protezione deiluoghi Santi. Accetta lincarico il conte svedese Folke Bernadotte,presidente della Croce Rossa del suo paese.Italian Diplomatic Academy 69 70. La crisi in Palestina Il 14 maggio 1948, alla scadenza del mandato britannicosulla palestina veniva proclamato lo stato dIsraelericonosciuto da Mosca in primis, poi da Washington. Inizia la guerra: il 15 maggio gli eserciti regolari di Siria,Egitto, Transgiordania, Arabia Saudita, Iraq e Libanoinvadono la Palestina. Il 17 settembre 1948 il conte Bernadotte ed il colonnelloSrot osservatore delle Nazioni Unite vennero assassinatiad opera di estremisti ebrei nella citt nuova diGerusalemme, posta sotto controllo ebraico Italian Diplomatic Academy 70 71. La Crisi in Palestina Gennaio 1949, termine del primo conflittoarabo-israeliano. Israele non solo riconquista tutti iterritori ad esso assegnati dal piano di spartizionedellOnu, ma aveva anche esteso il suo controllo su altrezone arabe, per un 77,40% del territorio palestineseinvece del 56,40% assegnato dal piano di spartizione. Come valutare lazione delle Nazioni Unite? Certamente gli sforzi per mettere fine alla guerra e dareun assetto definitivo furono intensi e continui, eportarono ad una (sia pure fragile ed incerta)pacificazione. Luso del mediatore e della commissione diconciliazione facilitarono i risultati e diedero prestigioallOnu. Italian Diplomatic Academy 71 72. I nuovi confini al termine del conflitto Italian Diplomatic Academy 72 73. La crisi del Kashmir India 1946, elezioni politiche. Successi per il Partitodel Congresso (favorevole allunit indiana) e la LegaMusulmana (che reclamava la creazione di unPakistan indipendente). 19 aprile 1947 il partito del Congresso accetta didividere lIndia britannica in due parti, nei DominionsdellIndia e del Pakistan. Non viene decisa la sorte del Kashmir, regione dimontagna con popolazione musulmana, ma conmaharajah indItalian Diplomatic Academy 73 74. La crisi del Kashmir Kashmir: posizione strategica rilevante, tra le suemontagne nasceva il fiume Indo, vitale per lirrigazionedel Pakistan 20 febbraio 1948, creazione dellUNCIP (United NationsCommission on India and Pakistan), con fini di inchiesta emediazione. 1 gennaio 1949 il Pakistan accetta un accordo sul cessateil fuoco e lOnu crea lo United Military Observer Group inIndia and Pakistan Il mediatore Onu, sir Owen Dixon, propose unaspartizione del territorio, lovest al Kashmir, lest allIndiae un plebiscito per la parte centrale Italian Diplomatic Academy74 75. La crisi del Kashmir Nessuno sviluppo e nomina di un nuovo mediatore,lamericano Frank Graham. Nel 1954 il Pakistan divenne alleato degli Stati Unitiattraverso i patti di Baghdad e Manila, mentre lIndiasi avvicinava allUrss. Il Kashmir diventava un problema di guerra fredda. Italian Diplomatic Academy 75 76. La crisi del Kashmir Italian Diplomatic Academy 76 77. La crisi del Kashmir Italian Diplomatic Academy 77 78. La crisi di Suez 1954: il generale Nasser prende il potere in Egitto. Ottobre 1955 stipula da parte dellEgitto di un patto di mutuadifesa assieme a Siria e Arabia Saudita, militarmente direttocontro Israele. 1956: Nasser riconosce la Cina comunista. Per risposta gli Stati Uniti e la Gran Bretagna decidono diritirare la loro offerta per la costruzione della Diga di Assuan(attualmente in grado di provvedere a met del fabbisognoenergetico nazionale egiziano) Il 26 luglio, una settimana dopo il ritiro dellofferta, Nassernazionalizza tramite legge dello stato la Compagnia Universaledel Canale di Suez, giustificando liniziativa col fatto che iproventi incassati annualmente dalla Compagnia avrebberofinanziato la costruzione della diga Italian Diplomatic Academy 78 79. La crisi di Suez Conferenza di Londra il 16 agosto 1956: approvazione diuna dichiarazione comune che prevedeva listituzione diun regime per luso del Canale e la stipulazione di unanuova convenzione per dare la gestione del canale a unConsiglio del Canale di Suez amministrato dallOnu Seconda Conferenza di Londra 19-21 settembre, ilSegretario di Stato Americano John Foster Dulles proponela creazione di una Suez Canals Users Association,costituita dai diciotto stati fruitori del Canale di Suez cheavrebbe dovuto operare in concorrenza con lenteegiziano.Italian Diplomatic Academy 79 80. La crisi di Suez Nasser rifiuta, i francesi e gli inglesi sono pronti allazione militare, iltutto da attuare prima della discussione della crisi allOnu. Accordo con Israele: lo stato ebraico avrebbe fatto il lavoro sporcoattaccando lEgitto e sarebbe stato coperto in ambito Onu dai vetifrancesi e britannici. (fonte David Ben Gurion, Diari) Il 29 ottobre le truppe israeliane entrano in Egitto. La risoluzione del 5 novembre istituisce lo United NationsEmergency Force (UNEF), stabiliva le regole che anche in seguitoavrebbero caratterizzato le misure di peacekeeping: necessit delconsenso delle parti, il non uso della forza se non per autodifesa, ilcontributo volontario delle forze da parte di paesi neutrali,limparzialit e il non intervento, il controllo da parte del SegretarioGeneraleItalian Diplomatic Academy80 81. La crisi di Suez Le Nazioni Unite svolsero un ruolo positivo nelripristinare la pace; in maniera efficace la presenzadelle truppe lungo il confine tra Israele ed Egittoevit fino al 1967 scontri tra i due eserciti ed impedanche lattivit dei fedayn che prima del 56operavano con il sostegno dellautorit di confine. Il merito maggiore fu linvenzione del peacekeepingItalian Diplomatic Academy81 82. La crisi di Suez Italian Diplomatic Academy 82 83. La crisi in Congo Il Belgio concede lindipendenza al Congo il 30 giugno1960. 11 luglio Moise Ciomb, leader del Katanga (regionericca di giacimenti minerari) proclama lindipendenzadella provincia dal governo congolese. Il segretario Onu, Dag Hammarskioeld, porta la crisidi fronte al CdS. Formazione di un contingente Onudi 11.000 soldati da inviare in luogo. Con larrivo delle truppe Onu abbiamo il ritiro delletruppe belghe, resta il problema del Katanga Italian Diplomatic Academy 83 84. La crisi in Congo Contestualmente il premier congolese, Lumumba,viene deposto da Joseph Kasavubu. Il 13 dicembreAntoine Gizenga, vice primo ministro, siautoproclamava unico e legittimo rappresentante delgoverno congolese e stabiliva la capitale del paese aStanleyville Nel Congo cerano cos tre governi in competizionetra loro con sedi a Stanleyville (oggi Kisangani),Lopoldville (oggi Kinshasa) e Elisabethville (oggiLubumbashi). Italian Diplomatic Academy84 85. La crisi in CongoItalian Diplomatic Academy85 86. La crisi in CongoItalian Diplomatic Academy86 87. La crisi in Congo 21 febbraio 1961, il Cds approva una bozza di risoluzionepresentata da Ceylon, Liberia e RAU (Repubblica arabaunita) Nella prima parte si prevedeva luso della forza, qualorafosse altrimenti impossibile evitare lo scatenarsi di unaguerra civile; si chiedeva inoltre limmediata espulsionedei mercenari belgi (che combattevano nelle filedellesercito katanghese) o di altra nazionalit euninchiesta sulla morte di Lumumba. 13 settembre 1961, i caschi blu sono posti sotto il fuocodel personale militare belga e di gendarmeria katanghese Italian Diplomatic Academy87 88. La crisi in Congo 18 settembre. Dag Hammarskioeld, mentre si recavaad un colloquio con Ciomb, precipit con laereo sucui viaggiava nella foresta, vicino alla citt rhodesianadi NDola. 31 luglio 1962, a seguito dellennesimo incidentecontro i caschi blu, il neo segretario Onu U Thant siappella ai membri delle Nazioni Unite invitandoli adaderire alle sanzioni economiche (in primis lembargodelle esportazioni del rame) contro il Katanga. Le forze Onu rimasero ancora in Congo fino al 30giugno 1964Italian Diplomatic Academy88 89. La crisi in Congo Successo o fallimento delle Nazioni Unite? Esse dovettero certamente svolgere un compitofrustrante e superiore alle loro capacit;probabilmente si pu concordare con il segretario UThant quando, alla fine della crisi, disse chelorganizzazione aveva adempiuto il suo compito,attuando il ritiro delle forze belghe, eliminandolintervento straniero, mettendo fine alla secessionedel Katanga, favorendo il ritorno della legge edellordine. Italian Diplomatic Academy89 90. Bibliografia generale Pasquale Villani, Trionfo e crollo del predominio europeo, Bologna ,Editore Il Mulino, 1983 LItalia e LOnu. Esperienze e prospettive (a cura di Anna BedeschiMagrini), Padova, CEDAM, 1997 Sergio Marchisio, LOnu. Il diritto delle Nazioni Unite, Bologna,Editore Il Mulino, 2000 Ennio Di Nolfo, Dagli imperi militari agli imperi tecnologici. Lapolitica internazionale nel XX secolo, Roma-Bari, Editori Laterza,2002 Carla Meneguzzi Rostagni, Lorganizzazione internazionale trapolitica di potenza e cooperazione, Padova, CEDAM, 2004 Antonio Papisca, Marco Mascia, Le relazioni internazionali nelleradellinterdipendenza e dei diritti umani, Padova, CEDAM, 2004 Giuseppe Sabbatucci, Vittorio Vidotto, Il mondo contemporaneo dal1848 ad oggi, Roma-Bari, Editori Laterza, 2004 Italian Diplomatic Academy 90