Pres tristano e Isotta

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Progetto All'Opera le Scuole al Maggio 2013/14

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LA FIABA DI TRISTANO E ISOTTA

Il vecchio servitore - Adesso sono vecchio ma ero già oltre la maturità quando avvennero le cose che stiamo per raccontare . Gli anni che seguirono quell’avvenimento adesso mi appaiono più indistinti e sbiaditi di quelli che lo precedettero perché, come per molti vecchi, anch’io vedo il passato recente avvolto nella nebbia mentre le scene più lontane sono chiare e hanno colori vividi. I ricordi che guardo dentro al buio sono visti con gli occhi di nuovo giovani, arrivano caldi e sfumati, cose viste nel fuoco, perché lì, le raccolgo. Questo è quanto accadde a Tristano e Isotta, io lo vidi ed è una cosa vera.....Quella volta...no, no, non è questo il modo di iniziare, pensereste subito ad una fiaba e non lo è, eppure della favola possiede gli ingredienti e la magia, ma a quei tempi la magia era cosa di tutti i giorni. Tristano era un giovane e

coraggioso principe inglese, che viveva alla corte di re Marco di Cornovaglia, Isotta era invece figlia del re irlandese. Il regno irlandese era molto potente a quel tempo e pretendeva dalle contee inglesi tributi in oro e giovani. I genitori di Tristano erano morti durante una delle numerose aggressioni irlandesi, e Tristano era cresciuto fra le braccia di re Marco come se fosse un padre.

Fra i due regni la guerra continuava fino a quando in una delle terribili battaglie Tristano uccise il gigante Morold, promesso sposo di Isotta. Ma Morold morendo aveva ferito Tristano con una spada avvelenata che fece credere il giovane Principe morto. Marco si disperò, il corpo del ragazzo fu affidato secondo i riti di allora al mare e scomparve all’orizzonte. Ma la barca non affondò.

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Approdò invece sulle cose irlandesi in un giorno di sole, proprio mentre Isotta e la sua ancella camminavano sul la spiaggia. La giovane principessa alla vista del ragazzo addormentato sulla barca si prodigò in mille cure e con le arti magiche e gli elisir che aveva imparato dalla madre, curò lo straniero, che rivelò chiamarsi Tantris. Passarono i giorni, Tristano guariva con gli unguenti di Isotta ma proprio quando la ferita stava per rimarginarsi Isotta estrasse dalla ferita proprio il frammento avvelenato rimasto sul corpo del giovane, il frammento apparteneva alla spada del suo promesso, Morold. La principessa alzò la spada su di lui, per ucciderlo, poichè AVEVA CAPITO CHE egli era il nemico. Ma Tristano guardano con gli occhi supplichevoli e ormai stregati dalla ragazza le chiese di risparmiarlo e Isotta ormai caduta nella passione acconsentì.

Ma il tempo era venuto, i rischi per il principe inglesi erano altissimi e i due giovani si separarono certi di non vedersi mai più. Ma il destino aveva in serbo per loro un altro incontro.

Gli Irlandesi proposero agli inglesi una tregua e un possibile accordo di pace. Il re d’Irlanda avrebbe dato in sposa sua figlia Isotta a re Marco di Cornovaglia, in modo da creare un legame

familiare fra i due regni e unificare tutte le contee inglesi sotto un unico re. Marco Accettò l’accordo e Tristano si offrì volontario per andare sull’isola a prendere la principessa.

Poveri giovani vinti dal silenzio e dal dolore.

Tristano giunse sulle rive dell’Irlanda per imbarcare la fanciulla e quale sconcerto e angoscia e paura s’impossessò di Isotta quando scoprì che il cavaliere che l’avrebbe accompagnata al suo triste destino di sposa non era altro che il giovane che lei aveva guarito !

La storia che stiamo per raccontarvi comincia qui. Sulla nave guidata da tristano che sta portando Isotta in sposa al re. Tutti noi nella vita siamo provocati incessantemente dalle scelte. E anche il giovane Tristano fu costretto scegliere: tacere sul suo amore e benedire il matrimonio fra le due famiglie, interrompere la guerra che tanti morti aveva mietuto fra i due paesi e rinunciare per sempre alla dolcezza di Isotta o abbandonarsi alla passione del suo giovane cuore? L’amore per il suo paese, o l’amore per una donna? Rimanere o fuggire....? Tristano scelse di sacrificare il suo amore al re Marco e al nascente regno d’Inghilterra!