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PREMESSA: SU 26 MILIONI DI TONNELLATE ALL’ANNO DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, 8 MILIONI DI TONNELLATE SONO RIFIUTI DI IMBALLAGGIO CHE, PER IL 60%, VENGONO ANCORA SMALTITE IN DISCARICA.

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PREMESSA:

SU 26 MILIONI DI TONNELLATE ALL’ANNO DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, 8 MILIONI DI TONNELLATE SONO RIFIUTI

DI IMBALLAGGIO CHE, PER IL 60%, VENGONO ANCORA SMALTITE IN

DISCARICA.

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SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI BASATO SULLA DISCARICA

SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI:

•RRiduzione•RRiutilizzo•RRecupero

•RRiciclo

(la cosiddetta “politica delle 4R”4R”)

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•CHI INQUINA PAGA

•LA RESPONSABILITA’CONDIVISA

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Decreto RONCHIDecreto RONCHI

la gestione dei rifiuti deve conformarsi

ai principi di responsabilizzazione e cooperazione di

tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella

distribuzione e nel consumo di beni da cui hanno

origine i rifiuti.

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Nell’ambito del nuovo sistema di gestione basato sui principi della “responsabilità condivisa” e “chi inquina paga”,

il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) è lo strumento che garantisce il necessario raccordo fra la raccolta

differenziata ( che resta compito della Pubblica Amministrazione) e il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio,

attraverso il coordinamento dell’attività dei sei Consorzi diFiliera previsti dal Decreto Ronchi per avviare materialmente

al riciclo i rifiuti dei principali materiali di imballaggio:

•ACCIAIO•ALLUMINIO

•CARTA•LEGNO

•PLASTICA•VETROVETRO

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Decreto RONCHIDecreto RONCHIgestione degli imballaggi: gli attori del

nuovo sistema

• il CONAI: – elabora il programma generale di prevenzione; – concorda con i Comuni i sistemi di raccolta, gli obiettivi ed

i corrispettivi; – può sostituirsi ai COMUNI in caso di loro inadempienza;– coordina il lavoro delle filiere– ripartisce tra produttori e utilizzatori di imballaggi i costi

• i Comuni: effettuano la raccolta e ricevono un corrispettivo per il materiale consegnato alla filiera materiale

• le filiere (una per ogni materiale): provvedono al riciclo ed al recupero dei rifiuti di imballaggio

il tutto secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità (3E)

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Decreto RONCHIDecreto RONCHI

gestione degli imballaggi: la politica delle 4 R4 R

RRIDUZIONE: •minimizzazione dell’imballaggio•ma anche prevenzione verso l’ambiente:

—l’imballaggio deve essere facilmente recuperabile, riciclabile—la cessione verso l’ambiente di metalli pesanti deve essere contenuta

RRIUTILIZZO: incremento della quota di imballaggi riutilizzati

RRECUPERO TOTALE (entro il 2003): dal 50 al 65% in peso di tutti gli imballaggi

RRICICLO (entro il 2003):•totale dal 25 al 45% in peso •minimo per materiale 15% in peso

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CONTENITORE anni '80 anni '90 '2000 %

(anni '80-'00)

bottiglia per birra 66 cl 310 280 250 -19%

bottiglia per birra 66 cl cauz. 593 541 450 -24%

bottiglia spumante 75 cl 730 640 525 -28%

bottiglia bordolese 75 cl 410 390 360 -12%

aperitivi monodose 275 ml 305 280 210 -31%

bottiglia latte 550 470 360 -35%

CONTENITORE anni '80 anni '90 '2000 %

(anni '80-'00)

bottiglia per birra 66 cl 310 280 250 -19%

bottiglia per birra 66 cl cauz. 593 541 450 -24%

bottiglia spumante 75 cl 730 640 525 -28%

bottiglia bordolese 75 cl 410 390 360 -12%

aperitivi monodose 275 ml 305 280 210 -31%

bottiglia latte 550 470 360 -35%

ANDAMENTO DEI PESI DI ALCUNI CONTENITORI STANDARD IN VETRO (GR.)

• Alleggerimento medio nel periodo ’80 – ’00: 15%

• Il processo di alleggerimento è assolutamente compatibile con l’incremento dei quantitativi di rottame riciclati

ALLEGGERIMENTO DEGLI IMBALLAGGI IN VETRO

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•LA PREVENZIONE DELLA FORMAZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO

•L’ATTIVITA’ DI RECUPERO E RICICLO

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CO.RE.VE.CO.RE.VE.(CONSORZIO RECUPERO VETRO)(CONSORZIO RECUPERO VETRO)

I produttori di imballaggi in vetro, (se non si organizzano autonomamente -alternativa che

peraltro risulta concretamente piuttosto teorica- ), debbono aderire al

Consorzio di filiera CO.RE.VE.Il Consorzio è soggetto di diritto privato e retto da

Statuto approvato dai Ministri dell’Industria e dell’Ambiente ( D.M. 15 luglio 1998).

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CO.RE.VECO.RE.VE. ha il compito di razionalizzare ed organizzare:

•la ripresa degli imballaggi usati

•il ritiro, su indicazione del CONAI, dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico, nonché

•il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggio

il tutto, secondo i criteri di

EFFICACIA, EFFICIENZA ed ECONOMICITA’(3E)

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ENTRO IL 31 MARZO DI OGNI ANNO IL CO.RE.VE.CO.RE.VE.TRASMETTE A CONAI:

•L’elenco degli associati e

•una relazione sulla gestione, comprensiva:

del Programma Specifico di Prevenzione

dei risultati conseguiti nel recupero e riciclo del vetro

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Raccolta diff erenziata vetrole condizioni per ottenere le 3 “E”

• raccolta monomateriale (e conferimento attraversoapposite aperture di diametro adeguato)– il riciclo inizia in campana: buona qualità, alto riciclo– non occorre separare i materiali– più semplice evolvere verso la raccolta separata per colore

• contenitori stradali– meccanizzazione operazioni e impiego mezzi semplici– maggiore libertà per l’utente e per il gestore del servizio

• rete di raccolta diff usa sul territorio (circa 1 cont. ogni500 abit.)

• partecipazione del cittadino– sensibilizzazione– gratificazione– controllo

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RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO IN ITALIA

CENTRO

MEZZOGIORNO

NORD

1997 1998 2002

t. 555.000 590.000 700.000 Kg/ab./a. 22 23 27

Var. 6 % 19 %

1997 1998 2002

t. 35.000 45.000 180.000 Kg/ab./a. 1,7 2,1 8,5

Var. 29 % 300 %

1997 1998 2002

t. 110.000 125.000 220.000 Kg/ab./a. 10 11 20

Var. 14 % 76 %

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Misure di prevenzione

Il Consorzio, per lo sviluppo delle misure di prevenzione, si è attenuto alla definizione di “PREVENZIONE” contenuta nell’art. 35, comma 1, lettera g) del D. Lgs. 22/97 che qui si riporta integralmente:

“g) prevenzione: riduzione, in particolare attraverso lo sviluppo di prodotti e di tecnologie non inquinanti, della quantità e della nocività per l’ambiente:

sia delle materie prime e delle sostanze utilizzate negli imballaggi e nei rifiuti di imballaggio, sia degli imballaggi e rifiuti di imballaggio

nella fase del processo di produzione, nonché in quella della commercializzazione, della distribuzione,dell’utilizzazione e della gestione post-consumo.”

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Misure di prevenzione

Produzione• I mpiego rottame vetro

in sostituzione materieprime– riduzione quantità

materie prime edenergia

– riduzione emissioni eminore impattoambientale nellaproduzione dellematerie prime

• alleggerimento deicontenitori

Gestione post- consumo separazione vetro per

colore innovazione tecnologica

della f ase ditrattamento enormalizzazione sistemidi raccolta

• valorizzazione scartivetrosi nellecostruzioni e/ o neirilevati stradali

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RISPARMI ENERGETICI INDIRETTI 123.000 TEP (-40% rispetto all'impiego di materie prime originarie)

RISPARMI ENERGETICI DIRETTI 24.000 TEP (-9,75% rispetto all'impiego di materie prime originarie)

RISPARMI ENERGETICI COMPLESSIVI 147.000 TEP pari a circa 1.029.000 barili di petrolio

1.596.000 Tonn. di cui:

-         sabbia 880.000 tonn.

-         soda 313.000 tonn.

-         calcare 280.000 tonn.

-         altro 123.000 tonn.

RIDUZIONE DEL CONSUMO DI MATERIE PRIME A PARITÀ DI VETRO PRODOTTO

RISPARMI ENERGETICI INDIRETTI 123.000 TEP (-40% rispetto all'impiego di materie prime originarie)

RISPARMI ENERGETICI DIRETTI 24.000 TEP (-9,75% rispetto all'impiego di materie prime originarie)

RISPARMI ENERGETICI COMPLESSIVI 147.000 TEP pari a circa 1.029.000 barili di petrolio

1.596.000 Tonn. di cui:

-         sabbia 880.000 tonn.

-         soda 313.000 tonn.

-         calcare 280.000 tonn.

-         altro 123.000 tonn.

RIDUZIONE DEL CONSUMO DI MATERIE PRIME A PARITÀ DI VETRO PRODOTTO

RIDUZIONE DELLA QUANTITÀ E DELLA NOCIVITÀ PER L'AMBIENTE DELLE MATERIE

PRIME UTILIZZATE NEGLI IMBALLAGGI

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Piano specifico di prevenzione vetro

Obiettivi• al 2002: riciclo del 50% dell’immesso al consumo stimato in

2.200.000 t., cioè circa 1.100.000 t.nel 1998 sono già state riciclate circa 730.000 t. di rifiuti divetro di imballaggio raccolt i sul territorio nazionale pari al 33,2%del consumo. A queste si aggiungono altre 290.000 t. traimportazioni e altre t ipologie di rottame di vetro per un totalericiclato nel 1998 di 1.020.000 t.

Azioni• miglioramento qualitativo del vetro grezzo attraverso

l’adeguamento dei sistemi di raccolta agli standard europei:raccolta monomateriale e selettiva per colore del vet romediante contenitor i stradali (campane)

• potenziamento, ove occorre, della rete di raccolta (obiet tivo

una campana ogni 500 abitanti)

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D.M. 4 agosto 1999D.M. 4 agosto 1999(Convenzione)(Convenzione)

•MODALITA’ DI RACCOLTA E RITIRO DEGLI IMBALLAGGI IN VETRO

•CORRISPETTIVI

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CORRISPETTIVICORRISPETTIVI

Ai fini del riconoscimento del corrispettivo e degli oneri di smaltimento si applica quanto previsto dalla seguente tabella.

Frazioni estranee in peso % corrispettivo oneri di smaltimentoSino al 3% ………….. 100% ConvenzionatoDal 3,1 sino al 5% ….. 50% ConvenzionatoOltre il 5% ………….. 0% Conferente

Nel caso le frazioni estranee siano presenti in misura superiore al 5% il COREVE, o i produttori non associati al predetto Consorzio, avranno facoltà di respingere l'intero conferimento e non sarà riconosciuto alcun corrispettivo.

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Anno% di riciclo su

immesso al consumo*

Quantità (Tonn.)

2003 52% 1.040.000

2004 54% 1.080.000

2005 55% 1.110.000

Anno% di riciclo su

immesso al consumo*

Quantità (Tonn.)

2003 52% 1.040.000

2004 54% 1.080.000

2005 55% 1.110.000

* Calcolata su un immesso al consumo di imballaggi in vetro max di 2.020.000 tonn.

OBIETTIVI