PREMESSA -...

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PREMESSA Il titolo certo, non promette nulla di buono, ma non vi preoccupate cari lettori, avrete solo qualche affetto collaterale, piccolezze s’intende! Qualche incubo la notte e la totale incapacità di parlare per la paura presa. Ma, come avrete ben capito sono piccolezze, quisquilie. Perché questo titolo, vi chiederete miei cari lettori? Per la cronaca, non state leggendo un libro di Dostoevskij, ma un libro di nostra invenzione. Il delitto è stato il nostro, per aver scritto simili pagine, il castigo è il vostro che dovrete leggerle. Prima di cominciare questa sottospecie di racconto, è consigliabile minirsi di un secchio per i deboli di stomaco. Grazie e buona lettura, volevo dire “schifura”. Gli autori Claudio P. Giacomo Z.

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PREMESSA

Il titolo certo, non promette nulla di buono, ma non vi preoccupate cari lettori, avrete solo qualche affetto collaterale, piccolezze s’intende! Qualche incubo la notte e la totale incapacità di parlare per la paura presa. Ma, come avrete ben capito sono piccolezze, quisquilie.

Perché questo titolo, vi chiederete miei cari lettori?Per la cronaca, non state leggendo un libro di

Dostoevskij, ma un libro di nostra invenzione.Il delitto è stato il nostro, per aver scritto simili pagine,

il castigo è il vostro che dovrete leggerle.Prima di cominciare questa sottospecie di racconto, è

consigliabile minirsi di un secchio per i deboli di stomaco.Grazie e buona lettura, volevo dire “schifura”.

Gli autoriClaudio P.

Giacomo Z.

Accingendoci a scrivere una storia condita stringete con veemenza la vostra cara vita

ché la dritta via era smarrita

Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate

ClaudioGiacomo

Dante

I PERSONAGGI

DETECTIVE: Mister not Find

SEGNI PARTICOLARI: Bassettoni irti di pulci, naso alla Cyrano, non vede niente, non a causa del suo grosso naso, ma perché è cieco di suo.

OCCUPAZIONE: detective mancato

ABILITA’: non commento, riesce puntualmente a combinare macelli in ogni caso che gli è stato affidato; incredibile! Incredibile ma qualcuno gli è stato affidato.

CINESE: Hop Cicici Daluo

SEGNI PARTICOLARI: Le sue ascelle funzionano come un insetticida, la sua prima e ultima doccia è stata 3… anni fa. Per tenersi in allenamento si è fatto crescere i baffi con cui dopo averli annodati salta la corda.E’ particolarmente fiero dei suoi bermuda e delle sue calzature.

OCCUPAZIONE: autista di risciò

ABILITA’: è tuttora detentore del record “procurati quaranta vesciche in meno di trenta minuti”.

ATTORE: Belloccio

SEGNI PARTICOLARI: peli sintetici sul petto,pettine impigliato ai capelli totalmente unti di gel e compressore perennemente attaccato ai suoi addominali in lattice.

OCCUPAZIONE: attore se si può definire tale: tutti i suoi film sono fatti da delle comparse!

ABILITA’: i suoi capelli sono la peggior carta moschicida sul mercato.

POETA MALEDETTO: * * * * * * * * * * * * * * * *(il nome se l’è scordato a causa della foglia di “cicoria” che s’è fatto!!)

SEGNI PARTICOLARI: Sul cappello, al posto della piuma, ha del “ROSMARINO”

OCCUPAZIONE: ricordarsi di vivere.

ABILITA’: riesce a rimanere indifferente a tutto(tranne alla “cicoria”!).

UOMO CHE PIANGE: Sir Latrato Guaiti

SEGNI PARTICOLARI: pesciolini imprecanti perennemente al suo fianco. Baffi a guisa di grondaia . I suoi latrati sono un richiamo per i porcellini d’india.

OCCUPAZIONE: Rispondere “ la vita fa schifo ” alla domanda “La vita è bella?”

ABILITA’: riesce ad inondare intere metropoli con il suo pianto incessante, infatti è detto “ diluvio universale, la vendetta”

BECCHINO: Rosario CianureoSEGNI PARTICOLARI: Labbra rifatte, parrucchino che

fa le fusa, cappello con omaggio fluviale raccontato da qualche tomba, coltellino tascabile.

OCCUPAZIONE: Becchino e, quando occorre, omicida

ABILITA’: Maestro di kung-fu e di quattro stili diversi di judo, ha imparato la arte di uccidere dalla serie “Il padrino”.

DONNA LICANTROPO: Congéttha Struccapolli. Ahhh !SEGNI PARTICOLARI: Beh ! E’ una tipa che sa come

farsi notare !OCCUPAZIONE: Nobildonna \ Terminator

ABILITA’: Ha contribuito a far accrescere la produzione delle valvole cardiache artificiali ed ha aiutato a far suonare un bel gruzzoletto nelle tasche del suo “buon ”vecchio amico Rosario Cianureo.

LA STORIA

Io ero, sono stato e sempre sarò. Chi sono? Lascio a voi scoprirlo! Anche se dubito che voi, menti primordiali riuscirete alla fine a svelare l’arcano. Comunque la storia non si racconterà da sé, anche se sarebbe stato comodo! Iniziamo…ZzZzzz… Oh, scusate, ieri ho dato un party in paradiso fino a tardi e Buddha mi si è addormentato sul divano e ho dovuto trascinarlo sino in Asia, sapete, la levitazione con più di due quintali sulle spalle riesce male e così….Ma non cambiamo discorso, anche sé dovevate vedere le lattine di nettare sparse sulla moquette! Ma non ri-cambiamo discorso. Sinceramente non ho gran fantasia nelle storie, ma ad infliggere atroci sofferenze non mi batte nessuno, a parte, forse Shiva. Ma…tiriamo via!

Un giorno… Pierino va dal macellaio e… ma quello che voglio raccontare non è una barzelletta, ma un racconto moooooolto serio, seéé, come i berretti di Qui, Quo e Qua! Accipicchia, stò perdendo un po’ di colpi nel narrare storie, come ero bravo nel fiore degli anni quando ho ispirato degli umili uomini a scrivere la Bibbia, aaah che bei tempi quelli…

Non immaginatevi certo una di quelle storie strappalacrime che piacciono tanto a quelle oche di adolescenti aviariate dei giorni d’oggi, ma sarà abitata da becchini esperti di karatè, da poeti incompresi amanti della “cicoria jamaicana” e da attori che hanno preso il loro primo incarico coi punti della COOP.

Ma… ciancio alle bande, storiamo la comincia!

C’era una volta un re, direte miei cari piccoli lettori … no, vi sbagliate, un becchino.

Camminava, beatamente squartando i furetti che gli passavano attorno mentre l’ avvoltoio dilaniava i corpi morti e si faceva un cocktail di budella. Bello eh!!? Finalmente arrivò alla sua beneamata città, logicamente era una città

fantasma che sfortunatamente non era abitata da anima viva che potesse morire.

Tutta colpa della sua amica CongettHa, con la sua bellezza medusica, che invece di trasformare in statue di pietra, tramutava in centometristi pronti a scappare da lei tutti gli individui del sesso opposto che incontrava! Nemmeno di notte scherzava; la sua veemenza nel distruggere era tale da fare invidia a Bin Laden!

Si, quello stesso giorno glielo avrebbe detto; le avrebbe detto di smetterla con tutti quegli omicidi, stermini e ogni altro genere di efferatezze. Il solito tipo: predica bene e razzola male. Con passo deciso e sbattendo anche un po’ i piedi per terra lasciando impronte di sangue, si avvicinò alla casa della racchia stile “Trottolino amoroso Du-du da-da-da”.

Siccome il crepuscolo era ormai giunto da un pezzo, CongettHa con sguardo assassino e imbracciata l’artiglieria non gli ricambia la cortesia1.

NON HO COPIATO DE ANDRE’, L’HO ISPIRATO IO!

Con scatto felino Rosario tirò l’avvoltoio a mo’ di giavellotto contro il grugno della posseduta ma quest’ultima, facendo una capriola che aveva imparato dai film di Bruce Lee schivò il povero pennuto che andò a schiantarsi contro un cornicione. La lotta si susseguì con colpi di mortaio esplosioni di molotov e scarpate in faccia col tacco e senza, non confondetevi, non è una cronaca di una giornata in Irak. Finalmente la lotta si concluse con i primi raggi candidi del sole che penetravano attraverso la grande cappa di fumo causata da tutti quei botti. Il carattere terribile di CongettHa

1 Da:”La guerra di Piero” di Fabrizio De André.

si ammansì, e lei si trovò immersa in un mare di bossoli, cartucce tricche e ballacche.

La sua voglia omicida si tramutò in una voglia di tante, tante, ma taaaaaaante cacc..Ops scusate! Coccole. Si appoggiò, con un ricciolo che le cadeva davanti al viso e chiese, con voce autoritaria: - Che cosAAAAAAAAHH… - Era caduta dal balcone, atterrando su un sacco di… NON PENSATE MALE: sabbia!! Cianureo chiese con voce alla “Biutifull” :-Cos’hai Victoria, stai bene?- E lei: -Ambescille farnetichi? Io m’appello CongettHa.-

-Ah scusa Kendy, è vero…- Sempre con la stessa voce…

-Vieni amore mio, sto male, ho bisogno di te, svengo. - esclamò la sciagurata portando il dorso della mano dalle unghie corvine alla fronte, impataccata dalle pomate che si spalmava a tonnellate, un po’come Elvis col gel o, se preferite come Bob Marley con la Marijuana oppure come Prodi con la sua mortadella.

Cianureo mise un braccio sotto la testa di CongettHa, avvicinò la sua a quella di lei, che stava già fremendo dall’emozione di quel momento così romantico. La sgorbia chiuse gli occhi e porse le labbra per strappare un bacio all’uomo che la sorreggeva, alla fine Cianureo disse: - CongettHa, ci sei ? Ehvvaiii, questa ha tirato le cuoia! –

- Aiowè, ma tu si’ sciuto pazzo. Io non sono crepata, screanzato. Hai forse imparato a trattare così le signore da un branco di camionisti oppure lo hai imparato dal film “il Padrino“? –

- Se permetti Leonardo di Caprio era ancora un bamboccio che pensava al ciuccio, se non fossi arrivato io a dargli qualche dritta nel campo. Vabbé, lasciamo perdere, comunque sono venuto qui per un problema molto importante. Io per causa tua sto per chiudere bottega. Con la tua mania di

trasformarti quando arriva la notte, dei possibili clienti scappano via terrorizzati da qui e vanno ad arricchire le tasche di un concorrente in affari di un’altra città. Non resta che muoia io stesso per farmi una bara e guadagnare qualche soldo, ma se muoio non posso farmi una bara, anche perché è un po’ difficile tenere in mano un martello mentre un verme ti mangia un occhio, comunque ti prego, va lungi da questo luogo oppure sarò costretto a darmi all’uncinetto. Ho fatto anche la rima. E’ vero, pensandoci meglio posso darmi alla poesia, decantando le notti funeree di luna piena oppure di qualche sabato allegro. Ho già un inizio: “La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole col suo fascio dell’erba e reca in mano un mazzolin di crauti e di…”hmm, un po’ strano, ma per me fila, comunque devo affinare la mia arte. E detto questo se ne andò per la sua strada lasciando CongettHa in balia delle mine inesplose e dei vari ordigni sepolti nella cenere. Si girò, ed in quel momento, un sole rossastro alle spalle ed una brezza leggera che gli faceva sventolare i …EHEMM… capelli lo fece sembrare un eroe di qualche film d’avventura stile “Rambo” o “Indiana Jones.”Arrivò a casa, prese le Pagine Nere e cercò qualche maestro di versi che gli potesse insegnare “ a sciacquare i panni in Arno”

Speriamo che Giacomo Leopardi non m’ammazzi per quei versi che ho fatto dire a Cianureo. Oh ! Ciao Già, dai non fare così per ciò che ho detto prima, lo sai che sono un buontempone, come te vecchio mio, beh, non si direbbe. Non mi guardare così, con quel tuo sguardo malinconico. Oh no! Ti prego, non cominciare a declamare una delle tue poesie,

le avrò sentite un migliaio di volte. No, ti supplico, no, no, NOOOOOOO …

Arrivato alla “P” lesse: Panificio, e fu allora che intravide in caratteri satanici la parola poeti maledetti. Tra questi c’era il nome di **** **** e, siccome lì accanto al suo nome, che era **** **** c’era il teschio più evidente e nel numero del suo cellulare erano sbandierate tre file di 6, decise di chiamarlo. Si proprio lui: **** ****. Ma lo conoscete veramente? Sì, dai, è quel bel ragazzetto che è arrivato nel mezzo del cammin di sua vita che si chiama **** ****. Ora basta però, devo eliminare questo tic di dire sempre ***… basta! Questo deve essere un racconto, non un codice fiscale. Comunque, Cianureo prese il suo telefonino 3 “videchiamò” Valeria Marini, direte miei piccoli marpionacci!, Ma non è così, chiamò anzi “videochiamò” il poeta.

- Pronto sono **** e la serie di asterischi che non sto a precisare – ciancicò il poeta.

- Pronto sono il signor Cianureo Rosario, egregio **** vorrei chiederle di impartirmi qualche lezione.

- Devo venire io a picchiarla o viene lei da me?- No, che hai capito, la sua cicoria jamaicana le fa

brutti scherzi. Siccome mi è balenata nella mente - diceva Rosario gonfiandosi tutto come il gatto nero di Edgar Allan Poe - una lieta novella, ho raggiunto tosto di appellarmi alla sua oratoria così sinistramente sublime e ai suoi versi maledetti. In poche parole me poi ‘mparà a scrive poesie?

- Certamente ma come ogni allievo che si rispetti devi portare una penna, un foglio e non le “baleni alla mente”, come dice lei, di portarsi quelle belle mele rosse che si donano ai maestri. Mi regali

invece un po’ di oppio, sa l’ispirazione ha bisogno di un aiutino.

Detto questo Rosario staccò una penna dal suo fido avvoltoio, prese l’elenco dei deceduti della città ormai, sfortunatamente per Rosario, per la maggior parte vuoto e si recò con passo rachitico a causa delle ulcere alle gambe verso il “Parnaso”.

Arrivò alla scuola, come la chiamava lui, ma in realtà era una sporca bettola dai muri pieni di muffa, era nota comunque per l’ottimo gorgonzola che vi si produceva. Entrò in una stanza. Sedute al bancone c’erano numerose persone, come un signore che indossava ciambella e costume in pieno inverno e continuava a piangere e i suoi???? erano perennemente intrisi di lacrime. L’avrebbe pagato fior di milioni se l’avesse trovato il regista di Titanic, serve pur qualcuno che pianga con lacrime vere! C’erano inoltre un investigatore dalle apparenti origini inglesi, il naso alla Cirano, la classica lente di ingrandimento macchiata di tè e le soluzioni degli enigmi in tasca, compreso fra i 5 e i 7, e inclusa c’era il caso dell’omicidio sull’ Orient Express, di cui poteva trovare la soluzione leggendo il libro di Agata Cristhie; un cinese dai boxer firmati che nel salto dei baffi aveva un posto nel guinnes dei primati. A spazzare le mosche che uccideva il cinese con la sua puzza ascellare, la quale faceva invidia al migliore pesticida in commercio, c’era un culturista fallito in grembiule con gl’ultimi rimasugli di gel fra i capelli. Al bancone… volevo dire alla cattedra c’era l’insegnante, un tipo, anzi un topo dall’aria nebbiosa, marsina al contrario e pistola infilata nelle mutande, speriamo che abbia fatto il porto d’armi. – Ben arrivateo signooor Scianureo sci vuole sedere?-

Per informazione, non sto sbagliando io a scrivere, io che sono l’ onnipotentissimissimissimo supremo, ma è che il poeta prima della lezione si è preparato spiritualmente, come dice lui! E ora cominciamo.

Appena il teacher…

Ammazzate sò pure poliglotta.

Appena il teacher si sedette perse l’equilibrio e cadde rovinosamente a terra e siccome gli alunni, ai quali i maestri d’asilo avevano insegnato di seguire l’esempio dei loro tutori, caddero anch’essi dai loro sgabelli e cominciarono ad imprecare, proprio come faceva il loro luminare. Quando si dice che l’Italia è patria di uomini di cultura! - Scilenchio, gridò **** ****. La classe obbediente ripeté a sua volta, ma il professore, andato su tutte le furie, esclamò sarcastico o almeno era ciò che voleva far sembrare: - Gli alunni sono degli asinacci – Imperterriti gli alunni ripeterono all’unisono tali parole. Il dibattito, che se si può dire, assomiglia molto a quelli di Prodi e Berlusconi a base di “venditore di tappeti”, “mangia mortadella” e “cogl**ni” si concluse non poco presto, anzi finì al suono dello sciacquone del water. – Vaaa biene la lesione è finirta. Ah una coscia demani criedo chi avriò compresciensa. Ogghi dievo fare un viaggo per iuna selva oscura . Mi spaventerò un piò a vedere strani chani con tre tescte e vedere la mia compiagna deceduta. Ma ci scarà il mio grian maesctro, Baudelaire. Voliete vienire con mie?--Sciiiiiiiiiiiiii…Così al seguito del buon professore, entrarono in una selva oscura, dove persero la via giusta, purtroppo avevano un navigatore satellitare.

Incontrarono Baudelaire, il beneamato maestro di **** ****, che previdente aveva portato con sé una cartina.Visitarono vari luoghi pittoreschi abitati da strani personaggi come un diavolo di nome Pluto (no, non state leggendo un fumetto!) che esclamava: -Papé Satan, Papé Satan Aleppe-. Sentito questo, il poeta maledetto lo abbracciò calorosamente dicendo: -Compagno incompreso! Anche tu parli come me, quando mi fumo un po’ della mia cicoria jamaicana!-Incontrarono anche un cane a tre teste (sai che rumore?), un vecchio cespuglioso, l’amata di **** ****, deceduta un po’ di anni prima (credo non sia stata molto felice di rincontrarlo) e altri personaggi, alcuni buoni e alcuni cattivi, ma dalla parte dei buoni c’erano Mister Hide, Jack lo squartatore e al posto mio, volevo dire, al posto del meraviglioso Dio, c’era Bob Marley.Credo che quel viaggio lo riportò su carta, molta carta devo dire, di certo gli ha fruttato un bel gruzzoletto la sua vendita.

Comunque la storia è finita, avete capito chi sono?Sì, sono proprio io, il veneratissimo Dio, l’Unico, il Solo. Eh! Che colpo di scena, vi ho creato una bella suspence, vero? Eh! Perché non siete sorpresi, non sono stato bravo a non farmi scoprire? Va bene, vili esseri umani, vi darò vedere io! Prosi non riuscirà a mangiare i panettoni per Natale e farò rieleggere Berlusconi, vedremo se farete delle facce stupite, ahahahahahahahahah! em, ahahahahahah!

P.S. Speriamo che Don Gianni non ci scomunichi. Era solo uno scherzo, un insignificante scherzo. Ma ormai l’abbiamo fatta la cresima. Fiuuuuh!