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PROCEDURA Pag. 1 di 118 PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del Rischio Elettrico P 2.03.00 REV. 04 del 01/10/2011 PRE PRESCRIZIONI INTEGRATIVE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO Revisione Natura della modifica 00 Prima emissione della procedura 01 Aggiornamento a seguito delle modifiche organizzative intercorse 02 Parziale recepimento norme CEI EN 50110-1 ed.2 e CEI 11-27 ed.3. In particolare: eliminate Dvv e Dvo dal testo e dalle tabelle, chiarito il concetto di distanza sicura, eliminati i riferimenti alla dg. Inoltre: eliminato l'obbligo di allegare le Schede Operative ai PdL/D/documenti di assegnazione, stralciato l‟Allegato A ed introdotto un rimando ad IST OP 3.03.01 03 Recepimento norme CEI EN 50110-1 ed.2 e CEI 11-27 ed.3 e revisione generale per adeguamento al nuovo assetto organizzativo. Riemissione del documento come PSA 04 Adeguamento distanze di Prossimità dall‟allegato IX del D Lgs 81/2008 e s.m.i. e revisione generale con recepimento osservazioni dopo tre anni di applicazione. Emissione Collaborazioni e verifiche Approvazione Stato Gruppo di Lavoro IR-QSA IR-QSA IR-QSA Firmato De Sanctis Marco Gianforte Antonio Gurisatti Dario Minoccari Severino Pirro Riccardo Vetrano Giovanni Quaranta Ercole Severino Nicola Brogi Anna

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PRE

PRESCRIZIONI INTEGRATIVE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO

Revisione Natura della modifica

00 Prima emissione della procedura

01 Aggiornamento a seguito delle modifiche organizzative intercorse

02 Parziale recepimento norme CEI EN 50110-1 ed.2 e CEI 11-27 ed.3. In particolare: eliminate Dvv e Dvo dal testo e dalle tabelle, chiarito il concetto di distanza sicura, eliminati i riferimenti alla dg. Inoltre: eliminato l'obbligo di allegare le Schede Operative ai PdL/D/documenti di assegnazione, stralciato l‟Allegato A ed introdotto un rimando ad IST OP 3.03.01

03 Recepimento norme CEI EN 50110-1 ed.2 e CEI 11-27 ed.3 e revisione generale per adeguamento al nuovo assetto organizzativo. Riemissione del documento come PSA

04 Adeguamento distanze di Prossimità dall‟allegato IX del D Lgs 81/2008 e s.m.i. e revisione generale con recepimento osservazioni dopo tre anni di applicazione.

Emissione Collaborazioni e verifiche Approvazione

Stato Gruppo di Lavoro IR-QSA IR-QSA IR-QSA

Firmato

De Sanctis Marco Gianforte Antonio Gurisatti Dario Minoccari Severino Pirro Riccardo Vetrano Giovanni

Quaranta Ercole Severino Nicola Brogi Anna

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INDICE

1. SCOPO................................................................................................................... 4

2. AMBITO DI APPLICAZIONE ....................................................................... 4

3. APPENDICI ED ALLEGATI .......................................................................... 4

4. DEFINIZIONI ...................................................................................................... 6

5. PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE ................................... 14 5.1. INDIVIDUAZIONE DELLE UNITÀ COMPETENTI .............................................................................................. 14 5.2. QUALIFICHE RICHIESTE AGLI OPERATORI ...................................................................................................... 14 5.3. ASPETTI OPERATIVI GENERALI ........................................................................................................................... 15 5.3.1. INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA ................................................................................................................. 15 5.3.2. RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA IL PERSONALE D’IMPRESA ................................................................. 15 5.3.3. CONDIZIONI PER L’ACCESSO AGLI IMPIANTI ELETTRICI E/O NELLE LORO VICINANZE PER

LAVORI ................................................................................................................................................................... 16 5.3.4. PROVE, VERIFICHE, MISURE ............................................................................................................................... 17 5.3.5. MESSA IN SICUREZZA DI IMPIANTI ELETTRICI INTERFERENTI CON ALTRE ATTIVITÀ ...................... 19 5.3.6. MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI ........................................................................................ 20 5.3.7. FONTI DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE ............................................................................................................. 22 5.3.8. INDIVIDUAZIONE E DELIMITAZIONE DELLA ZONA DI LAVORO ............................................................. 22 5.3.9. INDIVIDUAZIONE DELL’ELEMENTO D’IMPIANTO ELETTRICO ................................................................ 23 5.3.10. CONFERMA DELLA CORRETTA INDIVIDUAZIONE DELL’ELEMENTO D’IMPIANTO ELETTRICO ..... 23 5.3.11. LAVORI IN CASO DI ATTRAVERSAMENTI DI LINEE AEREE IN CONDUTTORI NUDI IN TENSIONE . 23 5.3.12. LAVORI SU LINEE AEREE SOGGETTE A PARALLELISMI ........................................................................... 24 5.3.13. UTILIZZO DEI DPI NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ SU IMPIANTI ELETTRICI ............................. 25

6. LAVORI IN BASSA TENSIONE ................................................................ 30 6.1. GENERALITÀ .............................................................................................................................................................. 30 6.1.1. COMPLESSITA’ DEGLI IMPIANTI ........................................................................................................................ 30 6.1.2. INDIVIDUAZIONE DELLE FIGURE DEL RI DESIGNATO E DEL PL ............................................................... 30

6.2. PRESCRIZIONI PER I LAVORI FUORI TENSIONE.............................................................................................. 30 6.2.1. COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO/ PREPOSTO AI LAVORI NEL CASO DI

LAVORI SVOLTI DA PERSONALE ENEL ........................................................................................................... 30 6.2.2. COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO NEL CASO DI LAVORI SVOLTI DA

PERSONALE DI IMPRESA .................................................................................................................................... 34 6.2.3. ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI ........................................................................................................................... 36

6.3. PRESCRIZIONI PER I LAVORI SOTTO TENSIONE ............................................................................................. 37 6.3.1. ATTIVITÀ LAVORATIVE ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE .............................................................................. 37 6.3.2. ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI ........................................................................................................................... 38

7. LAVORI IN MEDIA ED IN ALTA TENSIONE ...................................... 40 7.1. GENERALITÀ .............................................................................................................................................................. 40 7.1.1. COMPLESSITA’ DEGLI IMPIANTI ........................................................................................................................ 40 7.1.2. INDIVIDUAZIONE DELLE FIGURE DEL RI DESIGNATO E DEL PL .............................................................. 40 7.1.3. APPROVAZIONE DEI PIANI DI LAVORO E DELEGA ALLA CONDUZIONE ................................................. 40 7.1.4. COLLEGAMENTO DEI PIANI DI LAVORO ......................................................................................................... 41 7.1.5. ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE COINVOLGONO IMPIANTI DI DIVERSE UNITÀ RESPONSABILI DELLA

SICUREZZA DEGLI IMPIANTI O UNITA’ ADDETTE ALLA CONDUZIONE IMPIANTI ELETTRICI ......... 41 7.1.6. MANOVRE PER LAVORI SU ELEMENTO D’IMPIANTO INTERCONNESSO CON ELEMENTO

D’IMPIANTO DI ALTRA SOCIETÀ (CON LA QUALE È STATO STIPULATO APPOSITO PROTOCOLLO

D’INTESA) ............................................................................................................................................................... 42 7.2. PRESCRIZIONI PER I LAVORI FUORI TENSIONE.............................................................................................. 42

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7.2.1. COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO ................................................................................. 42 7.2.2. COMPITI DEL PREPOSTO AI LAVORI (PL) ENEL ............................................................................................. 46 7.2.3. ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI ........................................................................................................................... 48

7.3. PRESCRIZIONI PER I LAVORI SOTTO TENSIONE ............................................................................................. 50 7.3.1. ATTIVITÀ PREVISTE DA DECRETO MINISTERIALE ....................................................................................... 51

8. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE ...................................... 52 8.1. GENERALITÀ ............................................................................................................................................................. 52 8.2. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE IN CONDUTTORI NUDI ................................................. 53 8.3. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE BT .................................................................................................. 53 8.4. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE MT O AT ALL’INTERNO DI CABINE ....................................... 54 8.4.1 ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI ............................................................................................................................ 55

9. LAVORI IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE ....................................... 56 9.1. GENERALITÀ ............................................................................................................................................................. 56 9.2. LAVORI IN VICINANZA DI LINEE ELETTRICHE IN CONDUTTORI NUDI .................................................... 57 9.3. LAVORI IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE MT O AT ALL’INTERNO DI CABINE ......................................... 58

10. MODULI ................................................................................................................ 59 10.1. ELENCO DEI MODULI ............................................................................................................................................ 59 10.2. TABELLE DI SINTESI .............................................................................................................................................. 60 10.3. MODALITÀ DI TRASMISSIONE ............................................................................................................................. 60 Tabella A - SINTESI DELLA MODULISTICA “PRE” DI BASE (continua alla pagina seguente) ................................ 62 Tabella A - SINTESI DELLA MODULISTICA “PRE” DI BASE (Continuazione dalla pagina precedente) .................. 63 Tabella B - SINTESI DELLA MODULISTICA “PRE” COMPLEMENTARE................................................................ 63 Tabella C1 - MODULISTICA PRE SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO

ELETTRICO NEL CASO DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ A CARICO ENEL .................................................... 64 Tabella C2 - MODULISTICA PRE SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO

ELETTRICO NEL CASO DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ A CARICO IMPRESA............................................. 65 Tabella C3 - MODULISTICA PRE SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO

ELETTRICO NEL CASO DI IMPIANTI DI TERZI INTERFERENTI CON ATTIVITÀ ENEL O DI IMPIANTI DI

ENEL INTERFERENTI CON ATTIVITÀ DI TERZI ....................................................................................................... 66

11. DESCRIZIONE E MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEI MODULI 67 11.1. PIANO DI LAVORO (PdL) ........................................................................................................................................ 67 11.2. ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI (ASA) ............................................................................................. 74 11.3. ALLEGATO LINEE AT (ALAT) ................................................................................................................................ 76 11.4. PIANO DI INTERVENTO (PI) .................................................................................................................................. 78 11.5. ALLEGATO PROGRAMMA PER PROVE (APP) .................................................................................................... 84 11.6. PIANO PER CAMBIO FUSIBILI MT IN CS (CF) .................................................................................................. 86 11.7. REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM) ............................................................................................................... 89 11.8. REGISTRO MANOVRE LST (RM LST) ................................................................................................................... 95 11.9. NOTIFICA MANOVRE (NM) ................................................................................................................................... 99 11.10. CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) ........................................................................................................ 101 11.11. ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI ALLA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (ASA-CI) ...... 108 11.12. INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO (MS) ...................................... 110 11.13. INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO DI TERZO (MS TERZO) ..... 113 11.14. DELEGA OPERATIVA PER L’ESECUZIONE DI MANOVRE (DM) ......................................................... 116

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1. SCOPO

Il presente documento fornisce le prescrizioni aziendali che integrano le vigenti normative europee e nazionali, con riferimento alle norme CEI EN 50110-1 e CEI EN 50110-2 (nel seguito indicate come Norme CEI EN 50110), come recepite in Italia dalle norme CEI 11-27, da osservarsi ai fini della prevenzione del rischio elettrico nel corso di attività su impianti elettrici o in loro presenza. Le disposizioni aziendali per la prevenzione del rischio elettrico sono, pertanto, costituite dalle norme citate, non contenute nel presente documento, a cui si affiancano le presenti prescrizioni integrative, e rappresentano le condizioni necessarie e sufficienti per garantire il controllo del rischio elettrico nei luoghi di lavoro. Laddove, tuttavia, particolari e circoscritte situazioni impiantistiche ed ambientali lo richiedessero, possono essere emanate a cura del Datore di Lavoro, in aggiunta, ulteriori provvedimenti per la maggiore tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. L‟esigenza di dover integrare la normativa vigente in materia di controllo del rischio elettrico nasce, nell‟ambito degli impianti di Enel Distribuzione, soprattutto per dover tenere conto sia dell‟organizzazione con cui si esplicano i processi delle attività lavorative, che delle particolari situazioni impiantistiche presenti. Tutte le integrazioni sono apportate nel pieno rispetto dei principi generali di sicurezza delle norme di riferimento. In particolare, in alcuni casi, la prevenzione del rischio elettrico viene realizzata ponendo in essere prescrizioni di maggior rigore fra le modalità, pur ammesse, dalla normativa vigente. Per quanto attiene alle modalità operative con cui i lavori devono essere eseguiti, si rimanda alle disposizioni contenute nei metodi di lavoro unificati, nelle Istruzioni Operative e nei documenti tecnici, emessi dalla nostra azienda.

2. AMBITO DI APPLICAZIONE

Le prescrizioni integrative contenute nel presente documento trovano applicazione in ambito di Enel Distribuzione per il personale aziendale, nell‟esecuzione di attività lavorative su impianti elettrici di distribuzione od in loro presenza.

3. APPENDICI ED ALLEGATI

A completamento della documentazione con validità aziendale che è alla base della prevenzione del rischio elettrico, trovano attuazione e sono indicati in qualità di Appendice, i seguenti ulteriori documenti, non qui contenuti e soggetti ciascuno ad eventuale autonoma revisione:

a) “NOTA TECNICA” b) “REGOLAMENTI DI ESERCIZIO” c) “PROTOCOLLI D‟INTESA”

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d) “NORME PROCEDURALI PER L‟ESECUZIONE DELLE ATTIVITA‟ SULLE LINEE AT E PER L‟ACCESSO ALLE STESSE IN SICUREZZA IN ATTUAZIONE DEL RELATIVO CONTRATTO DI SERVIZIO”

e) “GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE”

Il documento di cui alla lettera a) regolamenta i rapporti tra Enel Distribuzione ed Imprese, in merito alle attività lavorative su impianti elettrici od in loro presenza, ad esse affidate. Tale documento contiene le prescrizioni, che il personale dell‟Impresa è chiamato a rispettare, e viene utilizzato quale documentazione integrativa allegata ai contratti d‟appalto, in applicazione dei disposti di legge vigenti in materia. I documenti citati alle lettere b) e c) sono costituiti dagli accordi nazionali o locali, già definiti o che saranno definiti in futuro, con altre società esercenti impianti elettrici (comprese quelle appartenenti al gruppo Enel) connessi o interferenti con quelli di Enel Distribuzione. Tali documenti sono disponibili localmente presso le specifiche unità competenti, deputate all‟esercizio della rete elettrica, e definiscono, tra l‟altro, le procedure da utilizzarsi per l‟esecuzione di attività lavorative su impianti elettrici nei punti di confine e di interferenza, di pertinenza delle diverse società firmatarie. Il documento di cui alla lettera d) definisce le modalità procedurali per l‟esecuzione delle attività sulle linee in AT di RFI o di Terzi nella disponibilità di Enel Distribuzione, nonché per l‟accesso alle stesse in sicurezza da parte dell‟Impresa di manutenzione sulle linee AT, in coerenza con il contratto di servizio in essere. Il documento di cui alla lettera e) fornisce informazioni sulle misure di sicurezza da adottarsi per la connessione e l‟esecuzione di attività lavorative su impianti elettrici nei punti di confine e di interferenza con impianti di pertinenza di Clienti produttori e passivi. Di norma i documenti di cui alle lettere b), c), d) ed e) sono conformi alla presente procedura, ma, laddove, per particolari esigenze, vi fossero contrasti, le prescrizioni specifiche si devono considerare prevalenti su quelle generali contenute nel presente documento. Costituisce, inoltre, parte integrante del presente documento l‟Allegato 1, denominato “Allegato 1 - PRE – Prescrizioni integrative per la prevenzione del rischio elettrico”, soggetto anch‟esso a revisione autonoma, che riporta integralmente il documento organizzativo che individua in azienda gli organismi e le Unità a cui sono assegnati compiti e responsabilità in merito all‟attuazione delle presenti procedure per la prevenzione del rischio elettrico. Gli elementi di primo soccorso, portati a conoscenza del personale nel corso dei periodici interventi di formazione, previsti dalla normativa in vigore, sono riportati nel documento aziendale “La sicurezza in Enel”, soggetto ad eventuale autonoma revisione, diffuso in azienda a tutto il personale.

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4. DEFINIZIONI

Si riportano di seguito le definizioni ritenute essenziali per la comprensione del presente documento. Alcune di esse sono già presenti nelle Norme CEI EN 50110 e CEI 11-27, ed in tal caso, fra parentesi, ne è riportato il riferimento, con eventuali precisazioni aziendali riportate in corsivo. IMPIANTI

4.1. ALTA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.1)

L‟Alta Tensione (AT) è la tensione nominale di sistemi oltre 30 kV sia in corrente alternata, sia in corrente continua.

4.2. MEDIA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.2)

La Media Tensione (MT) è la tensione nominale di sistemi oltre 1 kV fino a 30 kV sia in corrente alternata, sia in corrente continua.

4.3. BASSA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.3)

La Bassa Tensione (BT) è la tensione nominale di sistemi fino a 1 kV sia in corrente alternata, sia in corrente continua.

4.4. IMPIANTO ELETTRICO (rif. CEI EN 50110 – 3.1.1)

Comprende tutti i componenti elettrici atti alla produzione, alla trasmissione, alla conversione, alla distribuzione e all‟utilizzazione dell‟energia elettrica. Esso comprende fonti di energia quali batterie, condensatori ed ogni altra fonte di energia elettrica immagazzinata.

4.5. CABINA

Area elettrica chiusa contenente componenti dell‟Impianto Elettrico, come apparecchiature e/o trasformatori in reti di trasmissione o di distribuzione. Tale area è correntemente denominata Cabina Primaria (intendendosi indicare con tale termine sia la cabina di trasformazione AT/AT ed AT/MT, sia il Centro Satellite, sia la Sezione MT di Centrale, sia l‟impianto di consegna AT, ecc.) o Cabina Secondaria (intendendosi indicare con tale termine sia la cabine di trasformazione MT/BT, sia la cabina di consegna, sia la cabina di sezionamento, ecc.), indicate anche rispettivamente con gli acronimi CP e CS. Il confine dell'impianto elettrico di cabina rispetto alla linea è costituito dai codoli lato linea dell‟apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questi inclusi. Sono parte dell'impianto elettrico di cabina le apparecchiature installate all'interno dell'area o sul manufatto relativo alla cabina.

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4.6. LINEA

Complesso di componenti dell‟Impianto Elettrico destinato al trasporto e distribuzione dell'energia elettrica. Una linea può essere costituita da uno o più sistemi di conduttori nudi o di cavi. Sono parte della linea tutti i componenti e le apparecchiature installati lungo di essa: in particolare, sono parte della linea i posti di trasformazione su palo, i condensatori su palo ed i sezionatori su palo. Il confine della linea rispetto all'impianto elettrico di cabina è costituito dai codoli lato linea dell‟apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea questi esclusi. Non sono parte della linea le apparecchiature ad essa collegate ed installate all'interno dell'area o sul manufatto relativi alla cabina.

4.7. ELEMENTO D’IMPIANTO ELETTRICO

Parte di impianto elettrico funzionalmente inserita in una cabina o in una linea ed elettricamente separabile da esso.

4.8. IMPIANTO ELETTRICO INTERFERENTE

Impianto elettrico o elemento di impianto elettrico non oggetto dei lavori che può dar luogo a rischio elettrico per chi esegua attività lavorative.

4.9. IMPIANTI ELETTRICI DI TERZI FONTE DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE

Impianti elettrici di Terzi connessi ad impianti elettrici di Enel Distribuzione costituiti da fonti di ogni natura come, ad esempio, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, ecc., che siano materialmente in grado di rimettere e mantenere in tensione l‟impianto Enel Distribuzione. (rif. CEI 11-27 – nota alla definizione 3.27).

Sono costituiti da generatori o alimentazioni plurime, che risultano autorizzati al collegamento in

parallelo all’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative.

4.10. IMPIANTO E LAVORO COMPLESSO (rif. CEI 11-27 – 3.27)

Per impianto complesso, si intende un impianto o parti di impianto, ove si esegue l‟attività, i cui circuiti risultino fisicamente alquanto articolati o poco controllabili visivamente per la particolare disposizione dei componenti e dei circuiti in occasione dei lavori, o per il numero di possibili alimentazioni, o per la presenza di impianti di Alta o Media tensione (AT o MT). Un lavoro si intende complesso se viene svolto su un impianto complesso, ad esso connesso o vicino ad esso. Inoltre un lavoro può essere complesso per le particolari situazioni in cui si svolge.

Nell’ambito di applicazione del presente documento, un impianto elettrico o elemento di impianto

elettrico in Alta o Media tensione (AT o MT) deve essere sempre considerato impianto complesso.

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ATTIVITÀ

4.11. ATTIVITÀ LAVORATIVE (rif. CEI EN 50110 – 3.4.1)

Qualsiasi genere di lavoro elettrico o non elettrico dove esista la possibilità di rischio elettrico.

Tra queste devono intendersi comprese le misure, le prove, le ispezioni (queste ultime se svolte in

presenza di rischio elettrico) e le manutenzioni che vanno ricondotte di volta in volta alle tipologie

di lavori elettrici individuate dalle Norme CEI EN 50110 e CEI 11-27 (lavoro fuori tensione, lavoro

in Prossimità di parti attive e Lavoro Sotto Tensione) e dal presente documento (lavoro in Vicinanza

di parti attive).

4.12. ESERCIZIO (rif. CEI EN 50110 – 3.1.2)

Tutte le attività lavorative necessarie per permettere il funzionamento di impianti elettrici. Tali attività comprendono sia le operazioni di manovra, di controllo, di monitoraggio e di manutenzione, sia i lavori elettrici sia quelli non elettrici.

4.13. MANOVRE DI ESERCIZIO (rif. CEI EN 50110 – 5.2.1)

Le manovre di esercizio sono destinate a cambiare lo stato elettrico di un impianto. Tali manovre sono di due generi: - manovre intese a modificare lo stato elettrico di un impianto per mezzo di componenti o

apparecchiature, collegamenti, scollegamenti per avviamento o arresto di apparecchi elettrici progettati per essere usati senza rischio per quanto tecnicamente possibile;

- messa fuori servizio o in servizio per lavori su impianti.

Le manovre di esercizio possono essere eseguite con comando locale o remoto.

In ambito aziendale le Manovre di Esercizio si suddividono in Manovre di Rete e Manovre per Lavori, come di seguito definite.

4.14. MANOVRE DI RETE

Sono quelle manovre di esercizio (Norme CEI EN 50110), necessarie per la modifica dello stato elettrico di un impianto, finalizzate alla ricerca di un guasto e/o per la modifica dell‟assetto della rete.

4.15. MANOVRE PER LAVORI

Sono quelle manovre di esercizio (Norme CEI EN 50110), strettamente necessarie per la messa fuori servizio o in servizio di impianti elettrici per l‟esecuzione di lavori fuori tensione su di essi o per interferenza di questi con altri lavori.

4.16. ZONA DI LAVORO (rif. CEI 11-27 3.16)

Zona all‟interno della quale devono essere compresi tutti i lavori elettrici e garantite le misure di prevenzione. Nessun estraneo deve entrarvi senza permesso e nessun operatore deve compiere attività lavorative fuori di essa.

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4.17. ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE (rif. CEI 11-27 3.14)

La Zona di Lavoro Sotto Tensione è la zona all‟interno della quale non è ammessa la presenza di persone o di oggetti mobili estranei all‟impianto che siano collegati o accessibili a persone (ad es.: scale, attrezzi, veicoli, materiali vari) a meno che non siano adottate le misure per il Lavoro Sotto Tensione. La Zona di Lavoro Sotto Tensione può essere modificata dalla presenza di impedimenti fisici come involucri o protettori.

4.18. ZONA DI PROSSIMITÀ (O ZONA PROSSIMA) (rif. CEI 11-27 3.15)

Volume che circonda la Zona di Lavoro Sotto Tensione per uno spessore definito.

4.19. LAVORO SOTTO TENSIONE (rif. CEI 11–27 3.18)

Ogni attività in cui un operatore entra deliberatamente nella Zona di Lavoro Sotto Tensione con qualsiasi parte del corpo o con attrezzi/utensili, apparecchi o dispositivi da lui maneggiati.

4.20. LAVORO IN PROSSIMITA' (rif. CEI 11–27 13.1)

Si ha lavoro in Prossimità quando, per l‟esecuzione di un‟attività, è prevista la possibilità di invasione diretta od indiretta della Zona Prossima, con l‟esclusione della possibilità di invasione diretta od indiretta della Zona di Lavoro Sotto Tensione.

4.21. LAVORO IN VICINANZA

Si ha lavoro in Vicinanza quando, per l‟esecuzione di un‟attività, non essendo prevista la possibilità di invasione diretta od indiretta della Zona Prossima di cui alla norma CEI 11-27, vengono effettuate attività a distanza dalle parti attive inferiore ai limiti di cui alla tabella 1 dell'allegato IX del D.Lgs, 81/08 e s.m.i.

4.22. LAVORO FUORI TENSIONE (rif. CEI EN 50110 – 3.4.8) Attività lavorativa su un impianto elettrico che non è attivo e non ha carica elettrica, eseguita dopo che sono state messe in atto tutte le misure per prevenire pericoli elettrici.

4.23. LAVORO ELETTRICO

Ai fini del presente documento per lavoro elettrico si deve intendere ogni intervento su impianti od apparecchi elettrici con accesso alle parti attive, sotto tensione o fuori tensione, nell‟ambito del quale, se non si adottano misure di sicurezza, si è in presenza di rischio elettrico. Si ha accesso a parti attive, quando, nel corso del lavoro, si deve operare su parti attive, o è possibile invadere la Zona di Lavoro Sotto Tensione di parti attive non protette. Non devono essere considerati lavori elettrici i lavori di tipo edile, meccanico, agrario, ecc., anche se eseguiti in Prossimità o in Vicinanza di parti attive.

ORGANISMI E FIGURE

I compiti e le responsabilità che la norma CEI 11-27 (rif. 6.1- 6.2) pone in capo alla persona

preposta alla conduzione dell’impianto elettrico ed alla persona preposta alla conduzione

dell’attività lavorativa, sono in Enel Distribuzione ripartiti a carico di organismi e figure come nel

seguito definito.

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4.24. ORGANISMO ADDETTO AL CONTROLLO DEL SISTEMA ELETTRICO AT

Organismo che ha la responsabilità del controllo del sistema elettrico AT.

4.25. UNITÀ CONSEGNATARIA

Unità che ha in consegna gli impianti elettrici e ne cura l‟esercizio.

4.26. UNITÀ RESPONSABILE DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI

Unità che ha la responsabilità di assicurare il mantenimento degli impianti elettrici in condizioni di sicurezza, ossia nelle condizioni previste dalle norme per garantire la sicurezza e l‟incolumità delle persone durante il loro esercizio. Tale responsabilità viene assolta con l‟attuazione degli interventi pianificati e di quelli che si dovessero rendere necessari per la risoluzione di criticità non previste nei piani e rilevate tramite il presidio del territorio.

4.27. UNITÀ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO

Unità che ha la responsabilità delle manovre di esercizio condotte sull'impianto elettrico. Approva i Piani di Lavoro, verificandone la compatibilità con l‟assetto di rete. A tale Unità compete, inoltre, l‟esecuzione delle modifiche gestionali (modifica tarature, esclusione richiusure, ecc.), eseguite direttamente da remoto o fatte eseguire a cura di un Autorizzato in loco.

4.28. UNITÀ ADDETTA ALLA GESTIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE

Ha la responsabilità della pianificazione e programmazione delle attività lavorative e della stesura dei Piani di Lavoro. A tale Unità compete inoltre la programmazione delle modifiche gestionali necessarie all‟esecuzione del lavoro (esclusione richiusure) e la programmazione delle manovre per lavori.

4.29. UNITÀ ADDETTA ALLA ESECUZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE

È l‟Unità che, in caso di attività eseguite da personale Enel Distribuzione, ha la responsabilità dell‟organizzazione esecutiva delle attività lavorative e della stesura del Piano di Intervento.

4.30. IMPRESA

Organismo esterno ad Enel Distribuzione a cui questa affida l‟esecuzione delle attività lavorative.

4.31. TERZO

Ogni soggetto esterno ad Enel Distribuzione e diverso dall‟Impresa. Tra i Terzi, sono da considerarsi, in particolare, ai fini del presente documento, anche i Clienti distinti in: - “Clienti passivi”, quei soggetti che prelevano energia elettrica in un punto della rete di

Enel Distribuzione e non sono autorizzati ad immettervene (“interconnessioni passive”); - “Clienti Produttori”, quei soggetti che prelevano energia elettrica in un punto della rete di

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Enel Distribuzione e sono autorizzati ad immettervene (“interconnessioni attive”).

4.32. RESPONSABILE DELLE MANOVRE – REM

È la persona designata alla conduzione dell‟impianto elettrico appartenente all‟Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto Elettrico, che ha la diretta responsabilità delle manovre di esercizio. Il Responsabile delle Manovre (REM) può delegare la conduzione di elementi di impianto elettrico, limitatamente alle manovre per lavori e per un tempo definito, al Responsabile Impianto Designato, perdendo la possibilità di condurre l‟impianto in tale periodo. Il REM può, inoltre, per esigenze particolari, delegare ad altri la conduzione di una parte ben definita dell‟impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle manovre di rete.

4.33. RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO - RI Designato

É la persona che ha parte delle responsabilità previste dalle norme in capo al Responsabile Impianto (rif. CEI 11–27 3.23). Più precisamente è la figura delegata dal REM a condurre una parte ben definita dell‟impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle Manovre per Lavori. Se individuato nell‟ambito del personale di Enel Distribuzione, di norma appartiene all'Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività lavorative. Per lavori affidati ad Impresa e nel caso in cui Enel Distribuzione decida di farvi ricorso secondo condizioni contrattualmente definite, è la persona individuata tra il personale dell‟Impresa. Al RI Designato competono le responsabilità indicate nel seguito del documento. Qualora al RI Designato sia affidato anche il ruolo di Preposto ai Lavori (PL), ad esso fanno capo le competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli di RI Designato e di PL.

4.34. PREPOSTO AI LAVORI – PL (rif. CEI 11–27 3.24)

È la persona designata alla conduzione dell‟attività lavorativa. Appartiene all'Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative per lavori affidati a personale Enel Distribuzione. Per lavori affidati all‟Impresa secondo condizioni contrattualmente definite, è la persona nominata a tale scopo dall‟Impresa stessa. Quando su un impianto elettrico si effettuano lavori di manutenzione, il Preposto ai Lavori assume anche le funzioni di “Persona preposta all‟attività di manutenzione” (punto 7.2.2 CEI EN 50110-1). Qualora alla stessa figura sia affidato anche il ruolo di RI Designato, ad essa faranno capo le competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli di RI Designato e di PL.

4.35. AUTORIZZATO

Persona a cui il REM o l‟RI Designato, attraverso scambio di informazioni, assegna la responsabilità dell‟esecuzione di specifiche Manovre di Esercizio, di modifiche gestionali e di attività ad esse strettamente connesse (apposizione cartelli monitori, adozione di misure contro la richiusura, ecc.).

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4.36. ADDETTO

Persona che esegue materialmente l‟attività lavorativa.

4.37. MONOPERATORE

Persona che è incaricata di eseguire determinate attività lavorative e/o manovre di esercizio sugli impianti elettrici, senza l‟assistenza di una seconda persona.

DOCUMENTI

4.38. PIANO DI LAVORO (PdL) (rif. CEI 11–27 3.28)

Documento su cui sono riportate le modifiche da apportarsi all‟impianto per potersi eseguire i lavori e le altre informazioni riguardo all‟assetto che deve essere mantenuto durante i lavori.

4.39. PIANO DI INTERVENTO (PI) (rif. CEI 11–27 3.29)

Documento su cui sono riportate tutte le informazioni circa le misure di sicurezza e le modalità di intervento.

4.40. CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI)

Documento emesso per la consegna dell‟impianto elettrico da parte del RI Designato al Preposto ai Lavori (PL), e successiva restituzione da parte di quest'ultimo. Viene utilizzato, nei casi previsti, anche per chiedere al PL dell‟Impresa di effettuare la messa a terra e in corto circuito, preceduta dalla verifica di assenza di tensione, ovvero la tranciatura del cavo, ai fini della conferma della corretta individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative. È inoltre utilizzato, nei casi particolari previsti, per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza a RI di Terzi.

4.41. REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM)

Documento utilizzato per registrare le comunicazioni tra l„Autorizzato e il RI Designato o REM e/o viceversa quando si eseguono manovre per lavori. È utilizzato anche per registrare le comunicazioni per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza tra RI e REM appartenenti a società diverse.

4.42. INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO (MS)

Documento emesso da Enel Distribuzione, con valenza di dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza del proprio impianto elettrico interferente con attività di Terzo, a seguito di specifica richiesta scritta avanzata a tal riguardo dal Terzo.

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4.43. INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO DI TERZO

(MS TERZO)

Documento emesso da Terzi (in assenza di documento equivalente da questo previsto), con valenza di dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza del proprio impianto elettrico interferente con attività di Enel Distribuzione, a seguito di specifica richiesta scritta avanzata a tal riguardo da Enel Distribuzione.

4.44. DELEGA OPERATIVA PER L’ESECUZIONE DI MANOVRE (DM)

Documento utilizzato dal REM per l‟assegnazione, al RI Designato individuato tra il personale dell‟Impresa, della delega alla conduzione di una parte ben definita dell‟impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle Manovre per Lavori e relativa restituzione da parte del RI Designato d‟Impresa al REM.

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5. PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE

5.1. INDIVIDUAZIONE DELLE UNITÀ COMPETENTI

Per l‟individuazione delle Unità competenti, si rimanda all‟Allegato 1.

5.2. QUALIFICHE RICHIESTE AGLI OPERATORI

Si definiscono di seguito le qualifiche ai sensi della norma CEI 11-27 richieste alle figure operative previste.

5.2.1. RESPONSABILE DELLE MANOVRE – REM

Il ruolo di REM deve essere ricoperto da operatore qualificato come “Persona Esperta” (PES).

5.2.2. RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO – RI Designato

Il ruolo di RI Designato deve essere ricoperto da operatore qualificato come “Persona Esperta” (PES).

5.2.3. PREPOSTO AI LAVORI (PL)

Il ruolo di Preposto ai Lavori (PL) deve essere ricoperto da operatore qualificato come “Persona Esperta” (PES).

5.2.4. ADDETTO

Nel caso di lavori fuori tensione, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES), da Persona Avvertita (PAV) o anche da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES.

Nel caso di lavori sotto tensione, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES) o da Persona Avvertita (PAV), in possesso dell‟attestato di idoneità e dell‟autorizzazione espressamente rilasciati dal Datore di Lavoro, o suo delegato, per le attività lavorative che sono chiamati ad eseguire.

Nel caso di lavori in Prossimità, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES). Per attività eseguite in Prossimità di parti attive AT o MT all‟interno di Cabine Primarie o Secondarie, costruite rispettando le distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, comportanti solo l‟uso di oggetti di dimensioni contenute e che non prevedano elevazioni dal suolo, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES), da Persona Avvertita (PAV) o anche da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES.

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Nel caso di lavori in Vicinanza, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES) o da Persona Avvertita (PAV). Per attività che non prevedano elevazioni dal suolo ed eseguite in Vicinanza di parti attive AT o MT all‟interno di Cabine Primarie o Secondarie, costruite rispettando le distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, comportanti solo l‟uso di oggetti di dimensioni tali che non possano invadere la Zona Prossima, il ruolo di Addetto può essere anche ricoperto da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES. Per attività eseguite in Vicinanza di linee elettriche in conduttori nudi, costruite nel rispetto delle distanze previste dalla Norma CEI 11-4, che prevedano solo lavori al suolo con l‟utilizzo di attrezzi od oggetti (tra cui rientrano, ad esempio, le piante di piccole dimensioni) o mezzi d‟opera (nelle condizioni di massima estensione), le cui dimensioni siano tali che non possa essere invasa la Zona Prossima, il ruolo di Addetto può essere anche ricoperto da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES.

5.2.5. AUTORIZZATO

Il ruolo di Autorizzato deve essere ricoperto da operatore qualificato come "Persona Esperta" (PES).

5.2.6. MONOPERATORE

Il ruolo di Monoperatore deve essere ricoperto da operatore qualificato come “Persona Esperta” (PES). In capo a tale figura, pur non configurandosi come Preposto, ricadono anche le responsabilità proprie del PL.

5.3. ASPETTI OPERATIVI GENERALI

5.3.1. INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA

L‟Unità Responsabile della Sicurezza degli Impianti deve essere sempre a conoscenza delle attività lavorative eseguite su impianti di sua competenza.

Pertanto, qualora la suddetta Unità non coincida con l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative, quest‟ultima dovrà comunque garantirle l‟informazione, operando d‟intesa con l‟Unità Responsabile della Sicurezza anche nella redazione degli eventuali Piani di Lavoro.

5.3.2. RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA IL PERSONALE D’IMPRESA

Qualora i lavori vengano affidati ad Impresa e sia contrattualmente previsto nella “Lettera d‟ordine”, su richiesta di Enel Distribuzione, la figura di RI Designato può essere individuata tra il personale d‟Impresa, secondo condizioni contrattualmente definite che trovano attuazione con le modalità stabilite nella “NOTA TECNICA”.

Il relativo nominativo verrà inserito, in qualità di RI Designato, nel Piano di Lavoro predisposto dall‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative. È possibile ricorrere al RI Designato individuato tra il personale d‟Impresa soltanto alle seguenti condizioni:

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i lavori devono essere programmati e gestibili con un unico PdL;

la figura di RI Designato deve obbligatoriamente coincidere con quella del Preposto ai Lavori Impresa;

le attività lavorative si devono svolgere unicamente: o su linee MT; o in cabina secondaria, solo nel caso in cui la CS sia completamente

disalimentata lato MT dall‟esterno (cioè, tutte le linee MT afferenti alla CS, anche quelle non entranti nell‟impianto, devono essere messe fuori servizio ed in sicurezza);

le manovre per lavori devono potersi effettuare esclusivamente: - in CS aventi le caratteristiche nel prosieguo specificate o su organi di manovra

aerei su palo con comando rinviato; - su interruttori BT di linea di tipo magnetotermico montati su quadri con parti

attive protette, installati in CS o PTP.

Le tipologie di cabine secondarie sopra richiamate, nelle quali, al RI Designato individuato tra il personale d‟Impresa, è consentito effettuare le manovre per lavori, sono le seguenti:

1. cabine secondarie allestite con una delle seguenti modalità: - quadri MT prefabbricati, - IMS a giorno e relativi sezionatori di terra interbloccati, con comando rinviato ad

altezza d‟uomo, - IMS a giorno e relativi sezionatori di terra interbloccati, manovrabili da terra con

fioretto isolato, installati al di sotto delle sbarre o rinvio sotto le stesse, che comportino per la manovra l‟eventuale ingresso del fioretto in Zone di Lavoro Sotto Tensione per la sola porzione terminale prevista a tale scopo e contrassegnata dal costruttore;

2. cabine secondarie che non presentano particolare complessità impiantistica (esempi di casi da escludere sono: presenza di doppia sbarra MT, di collegamenti di by-pass, più di sei IMS);

3. cabine secondarie allestite in modo tale da non presentare qualsivoglia rischio di contatti diretti con parti in tensione (ad es.: quadro BT con parti attive protette, trasformatore protetto con rete metallica);

4. cabine secondarie che non presentano installazioni provvisoriamente modificate rispetto al loro assetto normale di esercizio e generanti oggettive condizioni di pericolo.

5.3.3. CONDIZIONI PER L’ACCESSO AGLI IMPIANTI ELETTRICI E/O NELLE LORO

VICINANZE PER LAVORI

E‟ vietato a chiunque accedere ad impianti elettrici, o vicino ad essi, per l‟esecuzione di attività lavorative, senza aver ricevuto l‟ordine dal Preposto ai Lavori.

Inoltre, nel caso di lavori fuori tensione, ogni operatore deve aver constatato:

1) per gli elementi di impianto in conduttori nudi a cui deve accedere, che siano state adottate sul posto di lavoro le misure di sicurezza per essi previste in funzione dei livelli di tensione e della tipologia dell‟impianto stesso, che verranno illustrati in seguito e a cui si rimanda;

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2) per le linee in cavo oggetto dei lavori, l‟avvenuta individuazione sul posto di lavoro con le modalità nel seguito illustrate e a cui si rimanda.

Prima di accedere agli impianti elettrici deve, inoltre, verificare che siano state rispettate tutte le prescrizioni relative alle proprie misure individuali di sicurezza. CASO DI ATTIVITÀ LAVORATIVE FUORI TENSIONE AFFIDATE AD IMPRESA

A) RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA PERSONALE ENEL Il personale dell‟Impresa non deve accedere ad elementi d‟impianto elettrico, prima che il RI Designato abbia formalizzato la relativa consegna con la sottoscrizione del modulo CI. A tal riguardo, all‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative, in applicazione delle disposizioni contenute nella “Nota Tecnica”, deve pervenire da parte dell‟Impresa, unitamente alla richiesta della disponibilità degli elementi d‟impianto elettrico, una comunicazione scritta (documento previsto in Nota Tecnica) contenente le dichiarazioni, a firma del Rappresentante dell‟Impresa, con la quale quest‟ultimo attesta che il Preposto ai Lavori è stato reso edotto del divieto di effettuare l‟accesso agli elementi d‟impianto elettrico prima di averne ricevuto la formale consegna, ed a firma del Preposto ai Lavori, con la quale quest‟ultimo si impegna a non effettuare l‟accesso agli elementi d‟impianto elettrico, se prima non ne ha ricevuto la formale consegna. In mancanza della citata comunicazione, l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative non deve dare seguito alla richiesta dell‟Impresa.

B) RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA PERSONALE D‟IMPRESA In questo caso, all‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative, in applicazione delle disposizioni contenute nella “Nota Tecnica”, deve pervenire da parte dell‟Impresa, unitamente alla richiesta della disponibilità degli elementi d‟impianto elettrico, una comunicazione analoga a quella sopra illustrata, modificata per tener conto del diverso ruolo del personale d‟impresa. In mancanza di tale comunicazione, completo degli elementi richiesti, l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative non deve dare seguito alla richiesta dell‟Impresa.

5.3.4. PROVE, VERIFICHE, MISURE

INTERVENTI SPECIALISTICI

In caso di interventi specialistici (prove, misure, ecc.) su elementi d‟impianto complessi, che comportino, per la loro esecuzione, la rimozione delle condizioni di sicurezza precedentemente realizzate per l‟accesso all‟impianto elettrico (per es. rimozione di dispositivi di messa in corto circuito ed a terra), e/o che possano comportare la rimessa in tensione dell‟impianto elettrico, il PL deve sempre coincidere con il RI Designato, con l‟unica eccezione del caso che viene riportato nel seguito; la sequenza delle operazioni di prova deve essere dettagliata nell‟apposito modello APP allegato al PI.

Qualora, per l‟esecuzione di tali interventi specialistici, ci si avvalga di personale di Impresa o di Terzi o di altro personale specialista di Enel Distribuzione, la responsabilità del

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coordinamento dell‟attività lavorativa rimane in capo al RI Designato/PL, al quale competono: - l‟adozione delle misure per il controllo del rischio elettrico (definite nel prosieguo); - le attività lavorative di predisposizione per l‟esecuzione degli interventi specialistici; - l‟esecuzione delle manovre che possono essere richieste nel corso di tali interventi; - le attività lavorative intermedie di predisposizione; - le attività lavorative di ripristino a fine intervento. Compete, invece, al personale specialista la responsabilità: - della conduzione degli interventi specialistici veri e propri; - del mantenimento, per la durata degli interventi specialistici, delle misure adottate dal

RI Designato/PL per la prevenzione del rischio elettrico. Il personale specialista mantiene, altresì, la responsabilità dell‟adozione delle misure di sicurezza individuali e dell‟uso delle apparecchiature utilizzate per la propria attività. CASO PARTICOLARE Per la prova degli impianti di terra di CP con utilizzo di linea MT disperdente effettuata da personale di Enel Distribuzione, non essendo richieste né attività lavorative di predisposizione intermedie per prove, né l‟esecuzione di manovre nel corso delle prove vere e proprie, non è richiesta la coincidenza tra le figure di RI Designato e di PL. Il tal caso il PL, dopo aver ricevuto la consegna dell‟impianto con il modulo CI dal RI Designato, esegue le attività di predisposizione per l‟esecuzione della prova e può trasferire il proprio ruolo di Preposto ai Lavori ad altra persona (specialista), compilando l‟idonea sezione del Piano di Lavoro. Al termine delle attività di prova, il Preposto (specialista) dovrà trasferire nuovamente il proprio ruolo di Preposto ad altro Preposto ai Lavori, avente i requisiti per l‟attività lavorative di ripristino a fine prove1. VERIFICHE A TERMINE LAVORI

Quando l‟esecuzione di lavori su un elemento di impianto preveda l‟elaborazione di un PdL ed, a conclusione, l‟esecuzione di prove, verifiche, misure, ecc., non specialistiche sotto tensione che richiedano, quindi, la rimozione delle iniziali misure di sicurezza precedentemente adottate (ad es.: la verifica del senso ciclico delle fasi, la concordanza delle fasi, le misure di tensione, ecc.), dal cui esito possa derivare la necessità dell‟esecuzione sul citato elemento d‟impianto di ulteriori attività lavorative, occorre:

1. elaborare e far approvare due PdL tra loro collegati: il primo, relativo all‟esecuzione dei lavori; il secondo, relativo all‟eventuale esecuzione delle ulteriori attività lavorative, qualora l‟esito delle verifiche fosse negativo;

1 La registrazione del trasferimento (data, ora, firme) deve essere riportata sul PdL a piè pagina.

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2. al termine dei lavori, ritenere concluse le iniziali attività lavorative e chiudere il relativo PdL, riconsegnando provvisoriamente al REM l‟impianto per l‟esecuzione delle successive verifiche previste;

3. confermare al REM il buon esito delle attività ed, in tal caso, l‟annullamento del secondo PdL o dar seguito al secondo PdL per l‟esecuzione delle ulteriori attività necessarie, qualora le verifiche effettuate le richiedessero.

5.3.5. MESSA IN SICUREZZA DI IMPIANTI ELETTRICI INTERFERENTI CON ALTRE

ATTIVITÀ

IMPIANTI ELETTRICI DI ENEL DISTRIBUZIONE INTERFERENTI CON ATTIVITÀ DI TERZI

Nel caso di attività svolte da Terzi con le quali interferiscano impianti elettrici di Enel Distribuzione, interconnessi o non interconnessi con eventuali impianti elettrici di tali Terzi , qualora sia richiesta dal Terzo si deve procedere alla loro messa in sicurezza degli impianti di Enel Distribuzione con le modalità di seguito indicate.

Terzo costituito da soggetto con il quale sia stato sottoscritto un Regolamento di Esercizio o Protocollo di Intesa (compreso Cliente Produttore)

In tal caso, si procede alla messa in sicurezza dell‟elemento di impianto a cura di personale di Enel Distribuzione come definito nei documenti sopra citati. Nel caso in cui essi non prevedano specifica documentazione, si utilizza il modulo “MS”, compilato nella parte specifica.

Terzo costituito da Cliente MT passivo In tal caso, dopo aver ricevuto richiesta scritta dal Cliente con l‟indicazione indispensabile della persona avente il ruolo di Responsabile Impianto (RI) dell‟impianto elettrico, incaricata dal Cliente stesso della ricezione e della restituzione sul posto della dichiarazione di messa in sicurezza, si procede alla messa in sicurezza dell‟elemento di impianto a cura di personale di Enel Distribuzione ed allo scambio del modulo “MS”, compilato nella parte specifica.

Terzo diverso dai precedenti (ad esempio: Impresa di costruzione in un cantiere edile) In tal caso si procede alla messa in sicurezza dell‟elemento di impianto a cura di personale di Enel Distribuzione ed alla consegna al Terzo del modulo “MS” e successiva restituzione, compilato nella parte specifica, per la relativa dichiarazione.

SCAVO IN TERRENO ESEGUITO DA IMPRESA PER RIPARAZIONE DI CAVO INTERRATO

GUASTO

In tutti i casi in cui Enel Distribuzione affidi ad Impresa l‟esecuzione di attività di scavo per la riparazione di un cavo guasto, tipicamente al termine delle attività specialistiche di ricerca del guasto, prima dell‟inizio delle attività di scavo dovrà essere accertato che il cavo guasto sia stato sezionato e messo a terra agli estremi.

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IMPIANTI ELETTRICI DI TERZI INTERFERENTI CON ATTIVITÁ ENEL DISTRIBUZIONE

Anche in occasione di attività lavorative svolte da personale di Enel Distribuzione presso impianti di Terzi, occorre attenersi ai principi generali di tutela previsti nel presente documento.

Nel caso di attività svolte da Enel Distribuzione con le quali interferiscano impianti elettrici di Terzi, interconnessi o non interconnessi con impianti di Enel Distribuzione, si deve procedere, su richiesta di Enel Distribuzione, alla loro messa in sicurezza con le modalità di seguito indicate.

Terzo costituito da soggetto con il quale sia stato sottoscritto un Regolamento di Esercizio o Protocollo di Intesa (compreso Cliente produttore)

In tal caso si deve richiedere al Responsabile Impianto del Terzo la messa in sicurezza dell‟elemento d‟impianto interferente. La conferma della messa in sicurezza avviene con la consegna al personale di Enel Distribuzione della modulistica prevista nei citati documenti. Nel caso in cui essi non prevedano al riguardo una specifica documentazione, si può utilizzare il modulo “MS TERZO”, compilato nella parte specifica, o modello equivalente in uso da parte del Terzo.

Terzo costituito da Cliente MT passivo In tal caso si deve richiedere al Responsabile Impianto del Terzo la messa in sicurezza dell‟elemento di impianto interferente, che viene confermata con la consegna al personale di Enel Distribuzione del modulo "MS TERZO" o modulo equivalente in uso da parte del Terzo. Nell'impossibilità di ricevere la conferma di avvenuta messa in sicurezza dal Responsabile Impianto, l'intervento può essere effettuato a condizione che venga garantita lato Enel Distribuzione, per tutta la durata dei lavori, la messa in corto circuito ed a terra dei terminali del cavo di connessione con l'impianto del Terzo.

Terzo diverso dai precedenti In tal caso si deve richiedere al Responsabile Impianto del Terzo la messa in sicurezza dell‟elemento di impianto interferente, che viene confermata mediante la consegna al personale di Enel Distribuzione e successiva restituzione del modulo “MS TERZO” o modulo equivalente in uso da parte del Terzo.

5.3.6. MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI

Le eventuali sostituzioni degli operatori sono possibili secondo le modalità di seguito riportate. In caso di attività di Impresa, le modalità di sostituzione sono specificate nell‟ambito della Nota Tecnica; la comunicazione a tutti gli organismi interessati sarà effettuata a cura dell‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative.

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SOSTITUZIONE DEL PREPOSTO AI LAVORI

Il Preposto ai Lavori uscente comunica al Preposto ai Lavori subentrante le misure di sicurezza adottate per consentire l'accesso agli impianti elettrici oggetto delle attività lavorative; illustra inoltre allo stesso lo stato di avanzamento dei lavori e le condizioni ambientali ed impiantistiche realizzate.

Allo scopo consegna a mano sul posto di lavoro al Preposto ai Lavori subentrante tutta la documentazione di lavoro, in particolare l‟eventuale Piano di Lavoro (con relativo Piano di Intervento) ed eventuali altri allegati, unitamente ai moduli CI correlati. Tale consegna deve essere registrata dalla persona uscente e da quella subentrante sui sopra citati documenti, laddove previsto. La sostituzione deve essere comunicata verbalmente a tutti gli altri organismi e figure destinatari dei singoli documenti di lavoro, in particolare al RI Designato, a cura del Preposto uscente. SOSTITUZIONE DEL RI DESIGNATO

Il RI Designato uscente consegna a mano al RI Designato subentrante il Piano di Lavoro (con relativo Piano di Intervento, se trattasi di lavoro di Enel Distribuzione) ed eventuali altri allegati, unitamente ai moduli (CI, NM) allo stesso correlati. Tale consegna deve essere registrata sui sopra citati documenti, laddove previsto.

La sostituzione deve essere comunicata verbalmente a tutti gli altri organismi e figure destinatari dei singoli documenti citati, in particolare al Preposto ai Lavori ed al REM, a cura del RI Designato uscente. Nel caso in cui sorga l‟esigenza della sostituzione prima dell‟inizio delle attività previste dal PdL, tale sostituzione deve essere formalizzata al REM da parte del tecnico che ha elaborato il PdL o da un tecnico dell‟Unità di appartenenza del RI Designato abilitato all‟elaborazione dei Piani di Lavoro.

CASI DI FORZATA ASSENZA DEGLI OPERATORI

Nel caso di forzata assenza di un operatore individuato nel Piano di Lavoro, le procedure di sostituzione saranno espletate da una persona di livello gerarchico superiore della rispettiva Unità di appartenenza

CASI PARTICOLARI

Qualora il Preposto ai Lavori coincida con il RI Designato, la sostituzione deve avvenire con un'unica persona che assolva anch'essa ambedue le funzioni; se ciò non può avvenire devono essere riformulati ex-novo il Piano di Lavoro e il Piano di Intervento, ove previsti.

Nel caso in cui la sostituzione citata possa avvenire regolarmente con una nuova figura che assuma entrambi i ruoli, deve essere compilata la parte del PdL relativa al trasferimento ad altro PL. Nel caso in cui occorra sostituire il PL per attività per le quali sia stato redatto il solo PI, si deve procedere alla stesura di un nuovo PI.

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5.3.7. FONTI DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE

INDIVIDUAZIONE

Con riferimento alle attività lavorative fuori tensione, ai fini dell'individuazione delle fonti di possibile alimentazione per l‟elemento d‟impianto oggetto delle attività lavorative, si devono considerare tali,

a) la rete di alimentazione; b) l‟eventuale rete connessa che può rialimentarlo tramite la chiusura di un

sezionamento normalmente aperto; c) gli eventuali impianti elettrici di Terzi, individuati ai sensi della definizione 4.9.

riportata nel presente documento.

Non sono da considerarsi fonti di possibile alimentazione: - le estremità di un circuito, sconnesse dagli impianti elettrici ed isolate; - i clienti MT e BT passivi; - i generatori BT collegati in parallelo alla rete Enel Distribuzione mediante dispositivi di interfaccia

certificati conformi alle specifiche norme tecniche.

PROVVEDIMENTI Nel caso di attività lavorative fuori tensione, occorre che - venga sezionato l‟elemento d‟impianto elettrico, su cui si opera, da tutte le fonti di

possibile alimentazione, - vengano assunti provvedimenti atti ad impedire la richiusura intempestiva dei dispositivi

di sezionamento, - vengano apposti cartelli monitori. Per la messa in sicurezza dell‟elemento d‟impianto oggetto dei lavori, le prescrizioni sopra riportate devono avere il necessario completamento nei provvedimenti che il Preposto ai Lavori deve attuare sul posto di lavoro, con le modalità descritte nel prosieguo; tali provvedimenti sono adeguati anche nei confronti di eventuali punti di possibile alimentazione costituiti da generatori BT non noti.

5.3.8. INDIVIDUAZIONE E DELIMITAZIONE DELLA ZONA DI LAVORO

L‟individuazione della zona di lavoro è sempre necessaria. La zona di lavoro deve essere anche visibilmente delimitata; per lavori su linee aeree e per lavori non complessi la delimitazione può non essere necessaria. È, tuttavia, necessaria nel caso in cui la zona di lavoro risulti accessibile a persone non autorizzate ed, in particolare, nel caso di lavori sotto tensione, nei quali devono essere in più apposti cartelli monitori, che indichino il divieto di accesso alle persone non autorizzate. La responsabilità dell‟individuazione e della delimitazione della zona di lavoro riferite alle varie tipologie di impianto, ricade sulle figure riportate di seguito nel presente documento. La delimitazione della zona di lavoro si effettua mediante catenelle, bande colorate, cartelli, ecc.

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5.3.9. INDIVIDUAZIONE DELL’ELEMENTO D’IMPIANTO ELETTRICO

L‟individuazione di un elemento di impianto elettrico interessato dai lavori, ricade sotto la responsabilità del RI Designato. A tal fine, il RI Designato:

attingendo ad informazioni che gli derivano dalla conoscenza del territorio e degli impianti, dall‟esame di schemi elettrici, di planimetrie, ecc., identifica razionalmente, tra tutti i possibili elementi d‟impianto elettrico, quell‟unico che sarà oggetto dei lavori;

successivamente, sul posto di lavoro manifesta l‟identificazione così operata, attraverso la segnalazione concreta, visibile e riconoscibile dal PL, effettuata con una delle modalità previste ed indicate nel prosieguo del presente documento (es.: messa a terra con dispositivi mobili); tale modalità deve essere riportata sul modulo CI prima dello scambio con il PL ed è, comunque, evidenziata sul PdL, laddove ne è prevista l‟emissione.

5.3.10. CONFERMA DELLA CORRETTA INDIVIDUAZIONE DELL’ELEMENTO

D’IMPIANTO ELETTRICO

Nel caso di lavori su linee affidati ad Impresa, l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative deve sempre prevedere, nell‟ambito del processo d‟individuazione, l‟esecuzione della messa a terra e in corto circuito con dispositivi mobili sul tratto di linea, o la tranciatura del tratto di cavo, oggetto dei lavori.

Le suddette attività possono essere previste a carico del RI Designato, che rende così manifesta l‟identificazione effettuata, o a carico dell‟Impresa, quale conferma della corretta individuazione precedentemente fatta dal RI Designato. Quest‟ultima opzione deve essere indicata sul modulo CI e, comunque, evidenziata sul PdL, laddove ne è prevista l‟emissione.

5.3.11. LAVORI IN CASO DI ATTRAVERSAMENTI DI LINEE AEREE IN CONDUTTORI

NUDI IN TENSIONE2

In presenza di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in tensione nella campata oggetto dei lavori o nelle campate adiacenti il posto di lavoro, occorre adottare le

2 Nel caso in cui la linea elettrica attraversata da quella oggetto dei lavori sia in cavo aereo, non si applicano le disposizioni descritte nel presente capitolo, purché sia sempre garantita l‟integrità della protezione meccanica della stessa.

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prescrizioni di seguito riportate, oltre a quanto previsto per i lavori in Vicinanza, qualora si ricada in questi casi.

A) CASO DI ATTRAVERSAMENTI

I lavori su linee aeree in presenza di altre linee elettriche aeree in conduttori nudi sottopassanti o sovrapassanti in tensione sono consentiti, purché sia comunque garantito che, durante lo svolgimento di tutte le fasi di lavoro, le distanze di rispetto fra i conduttori della linea oggetto dei lavori e quelli delle linee attraversate siano almeno pari a quelle previste per gli attraversamenti delle linee aeree esterne.

Nel caso di lavori che comportino il distacco dei conduttori dagli isolatori, devono essere verificate anche le condizioni di seguito riportate. B) CASO DI LINEE SOTTOPASSANTI LE LINEE OGGETTO DEI LAVORI

- Per i sostegni con conduttori in sospensione, non devono esservi linee elettriche aeree in tensione sottopassanti le campate adiacenti al sostegno (o ai sostegni) su cui si sta lavorando;

- per i sostegni con conduttori in amarro, non devono esservi linee elettriche aeree in tensione sottopassanti la campata in cui viene distaccato il conduttore.

C) CASO DI LINEE SOVRAPASSANTI LE LINEE OGGETTO DEI LAVORI

Durante lo svolgimento di tutte le fasi di lavoro, le distanze tra i conduttori delle linee oggetto dei lavori e delle linee sovrapassanti in tensione devono almeno essere pari alle distanze di Vicinanza (Vz), definite al punto 9.1. Se questa condizione non è verificata, si applicano le condizioni previste nel caso delle linee sottopassanti.

I lavori in tal caso sono consentiti senza alcuna prescrizione specifica, purché sia comunque garantito che, durante lo svolgimento di tutte le fasi di lavoro, le distanze fra i conduttori della linea oggetto dei lavori e quelli delle linee sovrapassanti rimangano almeno pari alle distanze che definiscono il limite esterno previsto per i lavori in Vicinanza. In caso contrario, tali lavori sono consentiti alle stesse condizioni descritte per le linee aeree in conduttori nudi sottopassanti in tensione.

5.3.12. LAVORI SU LINEE AEREE SOGGETTE A PARALLELISMI

I lavori su linee aeree soggette a parallelismi, sede pertanto di fenomeni di induzione, possono essere effettuati senza che la linea inducente sia messa fuori servizio, purché vengano rispettate le modalità operative di messa in sicurezza prescritte nel presente documento, oltre a quanto previsto per i lavori in Vicinanza, quando si ricade in questo caso.

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5.3.13. UTILIZZO DEI DPI NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ SU IMPIANTI

ELETTRICI

In occasione di attività lavorative su impianti elettrici, oltre ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), obbligatori per il rischio generico, costituiti da:

vestiario da lavoro di dotazione;

calzature da lavoro;

elmetto di protezione;

guanti da lavoro; ed a quelli previsti per la protezione di altri eventuali rischi presenti, indicati nelle relative istruzioni di lavoro, è prescritto, in funzione dell‟attività da svolgere, l‟impiego di DPI specifici per il controllo del rischio elettrico. Di tali DPI, di seguito elencati, vengono evidenziati i criteri d‟impiego, con riferimento alla protezione dal rischio elettrico. Guanti isolanti

L‟impiego di detto DPI, oltre a costituire il primo livello di isolamento nell‟esecuzione dei lavori BT sotto tensione, è previsto in tutte le attività nel corso delle quali l‟operatore è esposto al rischio elettrico derivante dall‟accidentale contatto diretto con parti attive BT, dal contatto con parti che possono trovarsi a potenziale differente a causa di tensioni trasferite sul posto di lavoro, da correnti di dispersione superficiali.

Visiera

L‟impiego di detto DPI è previsto in tutte le attività nel corso delle quali l‟operatore è esposto al rischio di arco elettrico .

Vestiario resistente all‟arco elettrico

L‟obbligo di impiego del Vestiario resistente all‟arco elettrico è previsto in tutte le attività nel corso delle quali l‟operatore sia esposto ai rischi derivanti da un arco elettrico.

Tale tipo di vestiario è costituito da:

a) vestito da lavoro (giubbetto + pantalone) resistente all‟arco elettrico, di tipo leggero o pesante;

b) sovragiaccone resistente all‟arco elettrico.

Ciascuno di tali DPI deve essere indossato, completamente abbottonato, sopra ad altro vestiario non resistente all‟arco elettrico e ricoprirlo completamente, secondo le modalità definite dalle specifiche Istruzioni di Lavoro per la Sicurezza.

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Tronchetti elettricamente isolanti L‟impiego di detto DPI è stato previsto nelle attività nel corso delle quali l‟operatore sia esposto al rischio di tensioni pericolose verso terra o di differenze di potenziale pericolose tra punti diversi del terreno.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i DPI da utilizzare nelle varie attività lavorative su impianti elettrici per la protezione dal rischio elettrico. Nel seguito le attività sono state raggruppate per comodità in tre tabelle distinte relative, rispettivamente, a Manovre, Lavori, Misure ed attività di Messa in Sicurezza.

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Tabella 1 – DPI OBBLIGATORI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO NELL‟ESECUZIONE DI MANOVRE

(oltre ai DPI per il rischio generico e per altri eventuali rischi presenti)

Attività Impianto /Elemento di Impianto elettrico Tensione

DPI obbligatori

Guanti isolanti

Vis

iera

Ve

stia

rio

resis

tente

all‟

arc

o e

lett

rico

Tro

nch

etti

ele

ttricam

ente

iso

lan

ti

Cla

sse

0

Cla

sse

00

Ma

novre

in

Cab

ina P

rim

ari

a Quadro protetto o blindato MT / AT

Apparecchiatura a giorno manovrata non a distanza

MT / AT

X

Sezionatore a giorno con comando rinviato

MT / AT

X

Sezionatore manovrato con fioretto senza possibilità di contatto con parti in tensione

MT

X

Sezionatore manovrato con fioretto con possibilità di contatto con parti in tensione

MT

X X

Quadro SA BT

Ma

novre

in

Cab

ina S

eco

nd

aria

Apparecchiatura manovrata con fioretto con possibilità di contatto dello stesso con parti in tensione

MT

X X

Apparecchiatura manovrata con fioretto senza possibilità di contatto dello stesso con parti in tensione

MT

X

Apparecchiatura a giorno con comando rinviato al suolo

MT

X

Quadro protetto o blindato MT

Quadro di distribuzione (1) BT

Ma

novre

in

lin

ea

Apparecchiatura manovrata con fioretto MT

X X

Apparecchiatura con comando rinviato al suolo

MT

X X X

Interruttore installato in linea BT

X (2)

Quadro di distribuzione di PTP (1) BT

X (2)

(1) restano salve tutte le disposizioni, comprese quelle impartite localmente ed ancora vigenti, inerenti alle modalità di manovrare alcuni ben individuati tipi di interruttori BT di vecchie unificazioni, nonché, in particolare, la responsabilità che la vigente normativa pone in capo al PL di valutare l‟esistenza delle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro. (2) da impiegarsi in caso di interruttori BT in cassette metalliche

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Tabella 2 – DPI OBBLIGATORI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO NELL‟ESECUZIONE DI LAVORI

(oltre ai DPI per il rischio generico e per altri eventuali rischi presenti)

Attività Impianto /Elemento di Impianto elettrico Tensione

DPI obbligatori

Guanti isolanti

Vis

iera

Ve

stia

rio

resis

tente

all‟

arc

o e

lett

rico

Tro

nch

etti

ele

ttricam

ente

iso

lan

ti

Cla

sse

0

Cla

sse

00

La

vo

ri f

uo

ri te

nsio

ne

M

T e

AT

Lavori su linee e cabine

Linee ed elementi di impianto in cabina messi in cortocircuito e a terra su tutti i lati del posto di lavoro con equipotenzialità sul posto di lavoro

MT / AT

X (1)

La

vo

ri s

u lin

ee in

cavo

Lavori in trincea o su sostegni

Linee in cavo i cui terminali e guaine siano metallicamente sconnessi ed isolati dalle terre delle cabine agli estremi

MT

Esecuzione di giunti in trincea

Linee in cavo collegate alle cabine agli estremi, senza equipotenzialità con dispersore locale

MT

X (2) X (3)

Esecuzione di giunti in cabina

Linee in cavo collegate alle cabine agli estremi, senza continuità metallica di almeno un conduttore o di una guaina e/o non collegati all‟impianto di terra locale

MT

X Esecuzione di terminali in cabina o su sostegni

Linee in cavo collegate alle cabine agli estremi, in assenza di connessione metallica della guaina o di almeno un conduttore all‟impianto di terra locale o all‟armatura del sostegno

MT

La

vo

ri f

uo

ri te

nsio

ne

B

T

Lavori su linee

Linee con neutro sezionato e a terra nel tratto in cui si lavora

BT

Linee con neutro non sezionato o non a terra nel tratto in cui si lavora

BT

X

Lavori in cabina

Linee ed elemento di impianto tra TR MT/BT e quadro BT (incluso), all‟interno di cabine con neutro collegato all‟impianto di terra di cabina

BT

Linee ed elemento di impianto tra TR MT/BT e quadro BT (incluso), all‟interno di cabine con neutro non collegato all‟impianto di terra di cabina

BT

X

Lavori sotto tensione (4)

Linee, cabine e gruppi di misura

BT 400 V

X X X

BT 900 V X X X

(1) solo nel caso di calata a terra di conduttori di una linea in conduttori nudi per loro taglio o giunzione, qualora non sia stato possibile

realizzare la condizione di equipotenzialità sul posto di lavoro e purché sia assicurata la continuità di almeno uno dei tre conduttori. (2) solo in assenza di continuità metallica di almeno un conduttore o di una guaina (3) da impiegare unitamente ai teli isolanti lungo le pareti dello scavo, per attività eseguite in trincea all‟esterno di impianti; (4) con riferimento esclusivamente alle attività di cui alla IST OP 3.03.01

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Tabella 3 – DPI OBBLIGATORI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO NELL‟ESECUZIONE DI MISURE ED ATTIVITÀ DI MESSA IN SICUREZZA

(oltre ai DPI per il rischio generico e per altri eventuali rischi presenti)

Attività Impianto /Elemento di Impianto

elettrico

DPI obbligatori

Tensione

Guanti isolanti

Vis

iera

Ve

stia

rio

resis

tente

all‟

arc

o e

lett

rico

Tro

nch

etti

ele

ttricam

ente

iso

lan

ti

Cla

sse

0

Cla

sse

00

Mis

ure

e

rili

evi

Misure e rilievi di grandezze elettriche effettuate a distanza con l‟uso di fioretti (inclusa la concordanza fasi)

Linee e cabine MT

X X

Verifica della concordanza fasi

Quadri in SF6 in cabina MT

X

Misure e rilievi di grandezze elettriche (1)

Linee e cabine

BT 400 V X X X

BT 900 V X X X

Att

ività

di m

essa

in

sic

ure

zza

Verifica assenza tensione a distanza con dispositivo montato su aste isolanti

Linee e Cabine Primarie AT X X

Messa a terra e in c.c. con dispositivo mobile

Elementi di impianto in cabina AT

Rilevazione di tensione e messa a terra e in c.c. con dispositivo mobile

Linee aeree in conduttori nudi ed elementi di impianto in cabina

MT

X X

Installazione e rimozione dispositivo di continuità e/o di equipotenzialità

Linee aeree in conduttori nudi MT

X (2)

Linee in cavo MT

X X (3)

Rilevazione di tensione e messa in c.c. ed a terra con dispositivo mobile

Linee ed elementi di impianto in cabina

BT

X X X

Individuazione mediante tranciatura

Linee in cavo MT/BT

X X

(1) con riferimento esclusivamente alle attività di cui alla IST OP 3.03.01 (2) solo se non si utilizza un fioretto isolato (3) da impiegarsi, unitamente ai teli isolanti, per attività eseguite in trincea all‟esterno di impianti.

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6. LAVORI IN BASSA TENSIONE

6.1. GENERALITÀ

Nel presente capitolo con il termine “conduttori”, se non diversamente specificato, devono intendersi sia i tre conduttori di fase che il conduttore neutro.

6.1.1. COMPLESSITA’ DEGLI IMPIANTI

Gli impianti elettrici BT di Enel Distribuzione, compresi gli impianti a 1000 V, non sono considerati impianti complessi. I lavori su tali impianti non sono considerati “lavori complessi” ai sensi della norma CEI 11-27.

6.1.2. INDIVIDUAZIONE DELLE FIGURE DEL RI DESIGNATO E DEL PL

In caso di lavori eseguiti da personale Enel, le figure di RI Designato e di PL devono essere ricoperte da personale Enel e coincidere.

In caso di lavori eseguiti da Impresa, la figura di RI Designato è sempre ricoperta da personale Enel, mentre il PL è la persona individuata dall‟impresa. In ogni caso le figure di RI Designato e di PL devono essere univocamente individuate prima dell‟inizio dell‟attività lavorativa .

6.2. PRESCRIZIONI PER I LAVORI FUORI TENSIONE

6.2.1. COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO/ PREPOSTO AI LAVORI

NEL CASO DI LAVORI SVOLTI DA PERSONALE ENEL

Prima dell’inizio dei lavori Al RI Designato/PL, con riferimento a quanto in merito previsto dalle norme, compete la responsabilità di: a) eseguire i sezionamenti da tutti i punti di possibile alimentazione; tali sezionamenti

devono essere effettuati su tutti i conduttori di fase e, qualora sia consentito dall‟organo di manovra, sul conduttore di neutro;

b) adottare i provvedimenti per evitare richiusure intempestive, utilizzando, ove possibile,

dispositivi di blocco degli interruttori BT appositamente previsti, ovvero impedendo alle persone eventualmente non autorizzate l‟accesso alle aree, al locale o al contenitore dove è stato eseguito il sezionamento, ovvero sorvegliando per impedire manovre indebite;

c) apporre i cartelli monitori nei punti di sezionamento;

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d) individuare l‟impianto elettrico, o parte di esso, interessato dai lavori.

L‟individuazione dell‟elemento d‟impianto elettrico viene effettuata attraverso i due momenti dell‟identificazione e della successiva manifestazione dell‟identificazione operata.

In particolare, nella fase dell‟identificazione:

nel caso di linee aeree, il RI Designato/PL, laddove possibile, segue lo sviluppo a vista fino al posto di lavoro, a partire da un punto di sezionamento in cui l‟identificazione della linea è certa. Lo sviluppo può essere seguito anche a partire da un punto in cui sia possibile effettuare la verifica di assenza tensione (ad esempio, cassetta di sezionamento, armadio stradale, ecc.);

nel caso di linee in cavo interrato, il RI Designato/PL effettua, eventualmente, anche rilievi strumentali (pinza amperometrica, voltmetro, apparecchiatura per la ricerca del tracciato sui cavi BT di energia, ecc.).

Rende conseguentemente manifesta sul posto di lavoro l‟identificazione da lui stesso effettuata della parte di impianto elettrico oggetto dei lavori, attraverso una delle modalità di seguito indicate:

1) facendo riferimento ai cartelli fissi presenti sul posto (ad es. i cartelli fissi riportanti la denominazione delle linee BT uscenti da quadro BT in cabina secondaria, ecc.), che identificano inequivocabilmente l‟impianto elettrico;

2) apponendo un idoneo contrassegno su parti non attive dell‟elemento d‟impianto elettrico (ad es. sul sostegno di una linea);

3) apponendo sull‟elemento d‟impianto elettrico (con le precisazioni di cui al successivo punto g) i dispositivi di messa a terra ed in corto circuito sul posto di lavoro, previa verifica di assenza tensione (effettuata con le modalità riportate al successivo punto f);

4) per le linee in cavo, effettuando la tranciatura sul posto di lavoro, dopo la realizzazione della messa a terra ed in corto circuito nei punti accessibili più vicini, a monte ed a valle3 del punto in cui si effettua la tranciatura; tale modalità (tranciatura) può essere utilizzata solo nel caso in cui non fosse possibile attuare i provvedimenti previsti ai precedenti punti;

e) delimitare, se necessario, la Zona di Lavoro;

3 È tollerata l’omissione della messa a terra ed in corto circuito a valle del punto in cui avviene la tranciatura, solo nei rari

casi in cui non fosse possibile realizzarla.

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f) verificare l‟assenza di tensione, tramite l‟apposito rivelatore, tra tutti i conduttori e la terra (per le linee in cavo, previa installazione di morsetti a perforazione d‟isolante4); in presenza di circuiti sezionati senza conduttore di neutro a terra, la verifica deve essere effettuata anche tra i conduttori di fase; la verifica deve, inoltre, riguardare anche le masse accessibili, quali funi di sospensione, ecc.;

g) eseguire la messa a terra ed in corto circuito delle parti attive sezionate o misure equivalenti. La misura che deve essere adottata, ogniqualvolta sia possibile, consiste nell‟esecuzione della messa a terra ed in corto circuito dei conduttori sul posto di lavoro da tutti i lati. Se non vi è interruzione dei conduttori durante i lavori, è possibile installare un solo dispositivo di messa a terra e in corto circuito.

Caso di linee aeree in conduttori nudi Se il neutro è scollegato o sezionato e messo a terra per funzionamento nel tratto in cui si lavora, il collegamento a terra si ritiene già effettuato ed è sufficiente realizzare soltanto il collegamento in corto circuito dei conduttori.

Caso di linee in cavo L‟applicazione del dispositivo di messa a terra ed in corto circuito deve avvenire previa installazione dei morsetti a perforazione d‟isolante sul posto di lavoro o sui punti accessibili vicini al posto di lavoro, quanto più ragionevolmente e praticamente possibile. Ferma restando la realizzazione del collegamento in corto circuito dei conduttori, nell‟impossibilità di realizzare la messa a terra, le misure equivalenti attuabili, in funzione dello stato del neutro, sono riportate nella sottostante tabella.

4 L’installazione di morsetti a perforazione d’isolante su un cavo a neutro concentrico deve essere preceduta dall’operazione

di spellatura del cavo, eseguita secondo la descrizione delle fasi operative riportata nella scheda EM/LST C 3.1.4 (punti da 7

a 10) dell’IST,OP.3.03.01.

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STATO DEL NEUTRO

A TERRA

NON A TERRA SUL POSTO DI LAVORO

NEL TRATTO IN CUI SI LAVORA

SEZIONATO O SCOLLEGATO

Il collegamento a terra si considera già effettuato

Il collegamento a terra si considera già effettuato

uso di guanti isolanti

NON SEZIONATO O COLLEGATO

Il collegamento a terra si considera già effettuato

uso di guanti isolanti uso di guanti isolanti

Per lavori su linee in cavo all‟interno di cabine MT/BT, a valle del quadro BT:

nel caso di neutro intenzionalmente separato dall‟impianto di terra di cabina, non si deve effettuare il collegamento a terra sul posto di lavoro e devono essere utilizzati i guanti isolanti;

nel caso di neutro non sezionato e collegato all‟impianto di terra di cabina, tale messa a terra costituisce misura equivalente ed il collegamento a terra si ritiene già effettuato.

Soltanto nel caso in cui le condizioni impiantistiche non consentono l‟applicazione delle misure sopra evidenziate, la misura equivalente da adottarsi consiste nell‟adozione delle metodologie dei lavori sotto tensione (DPI; applicazione di cappucci isolanti, ecc.); in questo caso, agli operatori non occorre il possesso dell‟idoneità e dell‟autorizzazione previste per i lavori sotto tensione, ferma restando una specifica formazione.

h) verificare e controllare le condizioni ambientali prima e durante l‟esecuzione dei lavori;

i) adottare le procedure previste per i lavori in Prossimità nei confronti di parti attive prossime, potenziali fonti di pericolo;

j) mettere in opera ulteriori misure di protezione a fronte dell‟insorgenza di rischi elettrici e non elettrici non valutati preventivamente, o sospendere i lavori nel caso non sia in grado di farvi fronte;

k) gestire e trasferire al personale a lui subordinato le informazioni necessarie per il lavoro e la sicurezza;

l) organizzare le risorse lavorative assegnate o necessarie, compreso il coordinamento di eventuali lavoratori appartenenti ad unità specialistiche che svolgono la loro attività lavorativa all‟interno della zona di lavoro, rendendoli edotti dei rischi ai quali sono esposti ed adottando le eventuali misure di sicurezza necessarie per evitarli;

m) accertare l‟adeguatezza delle attrezzature, della strumentazione e dei mezzi speciali necessari al lavoro.

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Al termine dei lavori Al RI Designato/PL compete la responsabilità di:

a) assicurarsi che i lavori siano terminati e che l‟impianto possa essere rimesso in tensione;

b) concentrare gli addetti in una posizione non pericolosa; c) eseguire o far eseguire sotto la sua responsabilità:

1) la rimozione delle messe a terra ed in corto circuito sul posto di lavoro; 2) la rimozione dei cartelli monitori da ogni sezionamento aperto; 3) la rimozione dei provvedimenti precedentemente adottati per impedire richiusure

intempestive; 4) il ripristino delle previste condizioni di esercizio dell‟impianto.

6.2.2. COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO NEL CASO DI LAVORI

SVOLTI DA PERSONALE DI IMPRESA

Prima dell’inizio dei lavori Al RI Designato compete la responsabilità delle attività da a) a c) da effettuarsi “prima dell‟inizio dei lavori”, indicate al precedente paragrafo.

Successivamente, in applicazione delle disposizioni contenute nella “Nota Tecnica”, il RI Designato esplica nell‟ordine le attività di seguito descritte. Nel caso di lavori su linee, ispeziona la parte di linea interessata insieme al PL dell‟Impresa, perché quest‟ultimo possa prendere visione sia del tronco su cui devono essere eseguite le attività lavorative, sia della Zona di Lavoro. Seguendo i criteri riportati nella lettera d) del paragrafo 6.2.1., identifica l‟elemento dell‟impianto elettrico oggetto dei lavori. Successivamente rende manifesta sul posto di lavoro l‟identificazione, operando secondo le modalità di seguito precisate. Effettua la messa a terra ed in corto circuito dei conduttori sul posto di lavoro, previa la verifica dell‟assenza di tensione; con la precisazione che nel caso di linee in cavo,

effettua l‟applicazione del dispositivo di messa a terra ed in corto circuito previa l‟installazione dei morsetti a perforazione d‟isolante sul posto di lavoro;

laddove le condizioni impiantistiche non rendessero agevole l‟applicazione del dispositivo di messa a terra ed in corto circuito sul posto di lavoro, applica tali

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dispositivi, da tutti i lati del posto di lavoro5, nei punti accessibili ad esso vicini; successivamente, se da uno di essi può seguirne lo sviluppo a vista fino al posto di lavoro, applica un idoneo contrassegno; se non gli fosse possibile seguirne lo sviluppo a vista, esegue la tranciatura.

In alternativa, la realizzazione della messa a terra ed in corto circuito con dispositivi mobili su linee aeree in conduttori nudi, ovvero su linee in cavo previa applicazione dei morsetti a perforazione d‟isolante, nonché la tranciatura, possono essere richieste al PL dell‟Impresa, nei limiti e con le modalità previste nell‟ambito della Nota Tecnica. In questo caso la messa a terra ed in corto circuito, o la tranciatura, rappresentano conferma della corretta individuazione dell‟elemento d‟impianto, a seguito dell‟esito positivo della quale il PL Impresa può dare inizio alle altre attività lavorative. Dopo l‟esecuzione di queste ultime attività, ricadono, inoltre, sotto la responsabilità del RI Designato:

la delimitazione, se necessario, della Zona di Lavoro. Nel caso di lavori su linee, se necessario, la delimitazione viene effettuata dal PL di impresa;

la consegna dell‟impianto elettrico al PL dell‟Impresa, mediante il modulo CI. L‟obbligo del trasferimento al PL dell‟Impresa delle eventuali informazioni sui rischi ambientali ed elettrici dell‟impianto oggetto dei lavori, viene attuato attraverso le informazioni contenute nel modulo CI e nella comunicazione dei rischi specifici di cui al D.Lgs 81/08 e s.m.i. con le modalità vigenti in azienda. Al termine dei lavori Al RI Designato, in applicazione delle disposizioni contenute nella “Nota Tecnica”, compete la responsabilità di: a) acquisire dal PL dell‟Impresa le informazioni sulle eventuali condizioni particolari in cui

si trova l‟elemento di impianto elettrico che è stato oggetto dei lavori; b) richiedere verbalmente al PL dell‟Impresa la rimozione dei dispositivi di mobili di messa

a terra ed in corto circuito, qualora precedentemente gliene fosse stata richiesta l‟effettuazione a conferma della corretta individuazione;

c) riprendere in consegna l‟elemento di impianto elettrico precedentemente consegnato al PL dell‟Impresa, mediante il modulo CI;

d) rimuovere gli eventuali dispositivi di messa in corto circuito o eventuali altri contrassegni apposti dal RI Designato sull‟elemento di impianto elettrico sul posto di lavoro per la sua individuazione;

5 È tollerata l’omissione della messa a terra ed in corto circuito a valle del posto di lavoro, solo nei casi in cui non fossero

presenti punti accessibili (es.: cassette di derivazione) idonei all’applicazione dei dispositivi di corto circuito.

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e) rimuovere i cartelli monitori e gli eventuali dispositivi di messa a terra ed in corto circuito nei punti accessibili vicini al posto di lavoro precedentemente apposti;

f) rimuovere i provvedimenti precedentemente adottati per evitare richiusure intempestive dei sezionamenti;

g) ripristinare le previste condizioni di esercizio dell‟impianto.

6.2.3. ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI

LAVORI NEL TRATTO COMPRESO TRA IL TRASFORMATORE MT/BT ED IL QUADRO BT INCLUSO

Per lavori che interessano l‟elemento di impianto elettrico BT nel tratto compreso tra il trasformatore MT/BT ed il quadro BT incluso in cabina secondaria/PTP, e tra il trasformatore servizi ausiliari ed il quadro generale BT incluso in cabina primaria, devono essere emessi il Piano di Lavoro ed il relativo Piano di Intervento.

Come trattazione di caso particolare, sul Piano di Lavoro occorre specificare anche le manovre di apertura di tutti gli interruttori BT. Sul Piano di Intervento devono essere evidenziate le seguenti operazioni, necessarie per le messe in sicurezza, in funzione delle attività lavorative da svolgersi e dello stato del neutro (sezionato o non sezionato, separato o non separato dall‟impianto di terra di cabina secondaria): a) messa a terra ed in corto circuito delle linee BT uscenti, preceduta dalla verifica di

assenza tensione o, in alternativa, sconnessione ed isolamento con cappucci isolanti di protezione provvisoria delle linee BT uscenti;

b) messa in corto circuito ed a terra a monte del trasformatore MT/BT.

Qualora sul cavo di collegamento tra il trasformatore MT/BT ed il quadro BT siano installati i morsetti a perforazione di isolante unificati, l‟attività di messa in sicurezza delle linee BT uscenti, in relazione al tipo di attività lavorativa da effettuarsi, può essere sostituita/integrata dalla messa in corto circuito e a terra effettuata su tale cavo, impiegando i morsetti citati.

Nel caso in cui il conduttore neutro sia separato dall‟impianto di terra di cabina secondaria e si può venire in contatto con esso, è sufficiente utilizzare i guanti isolanti. L‟eventuale installazione dei morsetti a perforazione di isolante unificati sul cavo di collegamento tra il trasformatore MT/BT ed il quadro BT deve essere effettuata fuori tensione, dopo che siano state eseguite la messa fuori tensione ed in sicurezza del lato MT del trasformatore MT/BT e l‟apertura degli interruttori di tutte le linee BT uscenti.

INSTALLAZIONE TEMPORANEA DI GRUPPI ELETTROGENI BT MOBILI IN CABINA SECONDARIA/

PTP/SERVIZI AUSILIARI DI CABINA PRIMARIA

Per l‟effettuazione di attività lavorative MT che determinerebbero la disalimentazione dell‟impianto elettrico BT, è spesso prevista l‟alimentazione di quest‟ultimo mediante l‟adeguata connessione di un idoneo Gruppo Elettrogeno (GE) in cabina secondaria/PTP/SA di CP. In tal caso, nell‟ipotesi che il GE venga installato nel tratto compreso tra il trasformatore MT/BT ed il quadro BT, devono essere sempre emessi, oltre

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ai PdL necessari per l‟esecuzione della specifica attività, anche un apposito Piano di Lavoro per la connessione ed un ulteriore Piano di Lavoro per la sconnessione del GE. Tali PdL devono essere collegati tra loro.

Per quanto attiene agli aspetti operativi relativi all‟installazione del GE previsto, occorre che siano predisposti appositi Piani di Intervento (distinti e separati da quello compilato per la realizzazione del lavoro principale). Per tutto il tempo in cui il GE resterà in funzione per alimentare l‟elemento d‟impianto previsto, qualora comporti un temporaneo esercizio dell‟impianto in un assetto di sicurezza modificato, con rimozione di ripari o possibile presenza di parti attive non protette, sarà necessario prevedere una segregazione o, in alternativa, un‟adeguata sorveglianza o adottare misure di sicurezza equivalenti. Di questo dovrà essere data evidenza nell‟ambito del Piano di Intervento. Inoltre, nei casi in cui il GE sia installato per alimentare, tramite il trasformatore MT/BT, in isola porzioni di rete MT temporaneamente private della naturale alimentazione, terminata la sua installazione, questo e la relativa rete MT sono formalmente riconsegnati dal RI Designato all‟Unità Addetta alla Conduzione dell‟impianto elettrico all‟atto della chiusura del relativo PdL.

ATTIVITÀ SU CIRCUITI AUSILIARI DI REGOLAZIONE, TELETRASMISSIONE, TELECONTROLLO,

MISURA, SEGNALAZIONE ALLARME, ECC.

Per lo svolgimento di attività fuori tensione su circuiti ausiliari di regolazione, teletrasmissione, telecontrollo, misura (alimentati dai circuiti secondari di TA e TV), segnalazione allarme, ecc., non è richiesto il collegamento in corto circuito e a terra dei conduttori, ferma restando l‟attuazione delle altre misure di sicurezza previste.

ATTIVITÀ SU IMPIANTI ELETTRICI DI PROPRIETÀ DI TERZI

Nel caso di esecuzione di attività lavorative in ambienti e su impianti di proprietà di terzi, in genere Clienti produttori, come ad esempio l‟installazione, la manutenzione e/o la verifica di un gruppo di misura, fermo restando l‟obbligo da parte del personale operativo di attuare tutte le prescrizioni e le misure di sicurezza previste nel presente documento e nelle Istruzioni di lavoro applicabili, tale personale deve attenersi anche alle indicazioni operative con valenza per la sicurezza, in particolare a quelle previste in merito allo scambio di informazioni con il Terzo, definite negli specifici documenti aziendali, specialmente in quelli che regolano le modalità di allacciamento di impianti di produzione alla rete BT di Enel Distribuzione.

6.3. PRESCRIZIONI PER I LAVORI SOTTO TENSIONE

6.3.1. ATTIVITÀ LAVORATIVE ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE

Le attività lavorative eseguibili sotto tensione BT sono solo quelle previste nell‟Istruzione Operativa del Sistema Gestione Sicurezza e Ambiente, IST OP 3.03.01 - “Istruzione e schede operative per lavori su installazioni elettriche BT sotto tensione”. Per l‟esecuzione

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delle attività lavorative sotto tensione previste, ciascun operatore deve applicare le apposite prescrizioni aziendali e quelle delle norme CEI 11-27 e CEI 50110-1, riportate nel medesimo documento.

6.3.2. ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI

Nell‟esecuzione delle attività lavorative BT sotto tensione devono essere rispettate le seguenti ulteriori prescrizioni aziendali integrative.

È vietato eseguire attività lavorative sotto tensione sugli impianti elettrici a 900 V, fatta eccezione per:

- le misure di grandezza elettriche;

- l‟installazione di morsetti a perforazione d‟isolante, quale attività preliminare della messa a terra ed in corto circuito dei cavi, previa verifica assenza tensione.

E‟ vietato effettuare interruzione di circuiti sotto carico, se non agendo su adeguati organi di manovra. In assenza di tali organi possono tollerarsi interruzioni di piccoli carichi, effettuate su conduttori di sezione non superiore a:

- per il rame, 6 mm2 o, nel caso di prese singole, 10 mm2 ;

- per l‟alluminio, 10 mm2 o, nel caso di prese singole, 16 mm2. E‟ vietato eseguire attività lavorative sotto tensione sugli impianti elettrici BT nel tratto compreso tra il trasformatore MT/BT ed il quadro BT incluso in cabina secondaria/PTP, e tra il trasformatore servizi ausiliari ed il quadro generale BT incluso in cabina primaria, fatta eccezione per la misura di corrente con metodo induttivo e la verifica dell‟assenza di tensione effettuata con l‟apposito rilevatore di tensione, usato in modalità unipolare, tramite i previsti morsetti a perforazione di isolante, quale attività preliminare alla messa in sicurezza del cavo di collegamento. La misura di tensione e la verifica del senso ciclico delle fasi devono essere effettuate a valle degli interruttori BT; qualora queste ultime attività vengano effettuate a seguito della sostituzione del trasformatore o in attività di ricerca guasti, si dovrà accertare preventivamente che il centro stella del trasformatore sia comunque collegato a terra7. Tale divieto vale anche nel caso di attività lavorative da svolgersi su tratti di impianto elettrico in BT di proprietà di terzi, non adeguatamente protetti contro il corto circuito.

7 Nel caso di neutro non sezionabile e non collegato all’impianto di terra della cabina secondaria, ma a terra in linea, è

consentito effettuare la misura della tensione tra il conduttore di neutro (attraverso i morsetti perforazione d’isolante) e

l’impianto di terra della cabina, ai fini della verifica di detto impianto.

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Trattasi nella generalità dei casi di impianti di Clienti con fornitura in MT e gruppo di misura in BT installato sul cavo di bassa tensione in uscita dal trasformatore, a monte dell‟interruttore generale del quadro BT. Dal divieto in esame sono escluse, e costituiscono pertanto un‟eccezione, le sole attività di verifica eseguibili, con le metodologie previste dei lavori sotto tensione, con la prova a carico reale su tale tipologia di gruppi di misura, tramite contatore campione con connettori voltmetrici di tipo “antisbaglio” 8. Dal divieto sono altresì escluse eventuali attività espressamente autorizzate dal Datore di Lavoro, a carattere sperimentale, condotte in conformità ad istruzioni di lavoro appositamente emesse, che illustrino modalità ed accorgimenti operativi, nonché l‟uso di appropriate attrezzature.

La zona d‟intervento deve essere di estensione ragionevolmente contenuta. In relazione alla tipologia ricorrente degli impianti BT di Enel Distribuzione, tale zona d‟intervento si può in generale assumere di dimensioni indicativamente pari a cm 40x40x15 (LxHxP). Nelle attività in cui, oltre a chi sta eseguendo attività lavorative sotto tensione, sia necessaria la presenza di altri operatori, qualora questi operino ad una distanza inferiore a 1,50 m dagli elementi in tensione sui quali sta operando il primo operatore, essi devono comunque adottare tutti i DPI previsti per l‟attività sotto tensione. Anche nelle attività lavorative sotto tensione su impianti elettrici a tensione nominale verso terra non superiore a 50 V in c.a. ed a 120 V in c.c. ed alimentati da circuiti BT, occorre usare i DPI specifici per il controllo del rischio elettrico (vestiario resistente all‟arco elettrico, visiera, guanti isolanti). Sugli impianti SELV o PELV a 24 V in c.c. è consentita l’esecuzione di lavori sotto tensione senza precauzioni contro i contatti diretti; ove non sia possibile l’accertamento della certificazione del trasformatore di sicurezza, occorre procedere al sezionamento della fonte primaria di alimentazione in c.a. Contro gli effetti di eventuali archi occorre comunque utilizzare i previsti DPI.

8 La metodologia di lavoro prevista per l’attività descritta è riportata nelle schede BTS-1 e BTS-2 del documento “Istruzione

operativa N.1 – Attività di verifica dei complessi di misura dell’energia elettrica. EC0010 – 2a Edizione”.

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7. LAVORI IN MEDIA ED IN ALTA TENSIONE

7.1. GENERALITÀ9

7.1.1. COMPLESSITA’ DEGLI IMPIANTI

Gli impianti elettrici MT ed AT di distribuzione dell‟Enel sono considerati impianti complessi. Ai sensi della norma CEI 11-27, i lavori su tali impianti sono, pertanto, considerati “lavori complessi” e per la loro esecuzione devono essere, quindi, sempre predisposti il Piano di Lavoro ed il Piano di Intervento.

7.1.2. INDIVIDUAZIONE DELLE FIGURE DEL RI DESIGNATO E DEL PL

L‟individuazione del RI Designato e del PL avviene con l‟apposizione della firma sul Piano di Lavoro da parte del tecnico individuato all‟interno dell‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative.

Per lavori eseguiti da personale Enel RI Designato e PL possono coincidere.

7.1.3. APPROVAZIONE DEI PIANI DI LAVORO E DELEGA ALLA CONDUZIONE

L‟Unità Addetta alla Conduzione dell‟Impianto Elettrico, verificata la compatibilità dei lavori previsti nel PdL con le esigenze di esercizio della rete, conferma l‟eseguibilità degli stessi con i riferimenti temporali indicati emettendo, per via informatica, telefonica o a mezzo fax, un apposito codice univoco di dispacciamento identificativo di quel PdL.

Tale codice costituisce attestazione dell‟esito positivo della verifica di compatibilità richiesta al PdL, ma in nessun caso può costituire approvazione del contenuto del documento per quanto attiene agli aspetti di sicurezza, i quali restano di esclusiva responsabilità dell‟Unità che ha emesso il documento stesso.

L‟emissione del citato codice di dispacciamento da parte dell‟Unità Addetta alla Conduzione dell‟Impianto Elettrico costituisce inoltre concessione della delega alla conduzione dell‟impianto elettrico indicato sul PdL, limitatamente alle manovre per lavori e per il tempo in esso previsti, dal REM al RI Designato individuato sullo stesso PdL.

E‟ obbligo di tale RI Designato individuato tra personale Enel Distribuzione richiedere, via radio o a mezzo telefono, al momento di dare effettivo inizio all‟esecuzione dei lavori, la comunicazione di “via libera” da parte del REM.

9 L’esercizio della rete di media tensione di distribuzione con neutro compensato è pressoché analogo a quello con neutro

isolato, anche con automazione FNC, e non comporta la necessità che siano apportate particolari modifiche alle procedure

di sicurezza esistenti per il controllo del rischio elettrico. Occorre solo adottare sui cavi le precauzioni aggiuntive previste.

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Nel caso di RI Designato individuato tra il personale d‟Impresa, questi deve ricevere dal REM la delega formale, mediante il modulo di fonogramma “DELEGA OPERATIVA PER L‟ESECUZIONE DI MANOVRE (DM)”. Solo a valle di tale comunicazione/fonogramma la delega concessa per la conduzione dell‟impianto elettrico acquisisce efficacia operativa.

7.1.4. COLLEGAMENTO DEI PIANI DI LAVORO

L‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative deve collegare più Piani di Lavoro tra di loro, quando le attività, compreso le manovre, da eseguirsi su un impianto e previste in uno dei Piani di Lavoro, possono influenzare le condizioni di sicurezza previste negli altri Piani di Lavoro.

In particolare, più Piani di Lavoro devono essere tra loro collegati nei casi seguenti:

lavori contemporanei su elementi d‟impianto interconnessi, che prevedono almeno una manovra in comune (ovvero almeno un punto di sezionamento individuato risulti in comune);

lavori contemporanei su elementi di impianto non interconnessi, per l‟esecuzione dei quali potrebbero determinarsi interferenze;

lavori che necessitano dell‟emissione di più Piani di Lavoro per la messa in sicurezza di impianti elettrici interferenti;

lavori il cui completamento sia stato pianificato in più fasi immediatamente consecutive (che si svolgono in sequenza senza interruzioni), i quali: - interessino parti del medesimo elemento d‟impianto elettrico, oppure - prevedano almeno una manovra in comune, oppure - pur interessando elementi di impianto non interconnessi, potrebbero tuttavia

influenzare le condizioni di sicurezza previste negli altri Piani di Lavoro.

Se i PdL collegati sono emessi per attività su impianti di competenza della stessa Unità Responsabile della Sicurezza degli Impianti, il RI Designato individuato sui documenti, di norma, deve essere lo stesso. Nei casi in cui non sia possibile far coincidere le due figure, il coordinamento delle manovre previste nei Piani di Lavoro è svolto dal REM.

7.1.5. ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE COINVOLGONO IMPIANTI DI DIVERSE UNITÀ

RESPONSABILI DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI O UNITA’ ADDETTE ALLA

CONDUZIONE IMPIANTI ELETTRICI

1) Qualora per l‟esecuzione dell‟attività lavorativa siano necessarie manovre per lavori su impianti elettrici di competenza di Unità Responsabile della Sicurezza degli Impianti diversa da quella competente per l‟impianto elettrico oggetto del lavoro:

l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative che ha richiesto i lavori redige il Piano di Lavoro;

per effettuare le manovre nei punti di sezionamento ricadenti nell‟ambito di competenza di altra Unità Responsabile della Sicurezza degli Impianti, a seguito di

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accordi con la stessa, il RI Designato si avvale eventualmente di Autorizzati a questa appartenenti.

2) Nei casi in cui, per l‟esecuzione di attività lavorative, si renda necessaria la messa fuori

tensione e in sicurezza di impianti elettrici interferenti di competenza di Unità Responsabili della Sicurezza degli Impianti diverse:

l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative redige Piani di Lavoro distinti per Unità Responsabili della Sicurezza degli Impianti;

gli RI Designati potranno essere assunti anche coincidenti; nel caso di RI Designati diversi, il coordinamento delle manovre previste nei Piani di Lavoro è svolto dal REM dell‟Unità che ha avuto l‟iniziativa dei lavori;

i Piani di Lavoro emessi devono essere collegati tra loro. 3) Qualora un‟attività lavorativa coinvolga impianti elettrici di competenza di diverse Unità

Addette alla Conduzione dell‟Impianto Elettrico, la verifica di congruenza dei Piani di Lavoro deve essere effettuata di comune accordo tra le Unità interessate.

7.1.6. MANOVRE PER LAVORI SU ELEMENTO D’IMPIANTO INTERCONNESSO CON

ELEMENTO D’IMPIANTO DI ALTRA SOCIETÀ (CON LA QUALE È STATO

STIPULATO APPOSITO PROTOCOLLO D’INTESA)

Nel caso di attività lavorative su elementi d‟impianto posti in punti di confine e/o interferenti con impianti di altre Società, in cui è necessaria la messa in sicurezza dell‟impianto interferente, mediante manovre che coinvolgono REM e personale Autorizzato di Società diverse, si opera secondo le seguenti modalità:

lo scambio delle comunicazioni tra REM ed Autorizzato relative alle richieste di esecuzione e di conferma dell‟avvenuta esecuzione delle manovre per lavori, deve essere formalizzato mediante fonogramma, i cui elementi vengono riportati sul modulo “Registro Notifica Manovre (RM)”, o sul modulo “Notifica Manovre (NM)”;

l‟esecuzione della verifica dell‟assenza della tensione, quale attività preliminare all‟apposizione della messa a terra, deve essere strumentale.

7.2. PRESCRIZIONI PER I LAVORI FUORI TENSIONE

7.2.1. COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO

Prima di iniziare i lavori Al RI Designato, con riferimento a quanto in merito previsto dalle norme, compete la responsabilità di: a) richiedere al REM, verbalmente, la conferma di “via libera” al momento dell‟inizio dei

lavori;

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b) richiedere al REM la conferma dell‟avvenuta esecuzione delle modifiche gestionali, eventualmente previste nel Piano di Lavoro assegnato (esclusione richiusure);

c) eseguire i sezionamenti da tutte le fonti di possibile alimentazione, previsti sul PdL, eventualmente avvalendosi di uno o più Autorizzati10;

d) adottare uno dei seguenti provvedimenti per evitare richiusure intempestive:

1. chiusura del sezionatore di terra interbloccato con la manovra del sezionatore di linea;

2. impiego di un lucchetto o di altra soluzione tale da impedire l‟azionamento del dispositivo (es.: inserimento di apposite spine metalliche, uso di catena, legatura con nastro band-it, ecc., che possono essere attuate anche sull‟organo di manovra di un sezionatore da palo con comando rinviato – nel caso di sezionatori aerei senza comando rinviato, l‟azione inibitrice equivalente s‟intende realizzata con l‟impedimento all‟accesso di personale non autorizzato, insito nella tipologia dell‟impianto);

3. estrazione completa dell‟interruttore nella sezione MT in Cabina Primaria;

nell‟impossibilità di attuare uno dei provvedimenti descritti è necessaria la diretta sorveglianza dell‟organo di sezionamento; tale sorveglianza si ritiene realizzata anche se l‟organo di sezionamento rimane sotto il controllo del Preposto ai Lavori; per le apparecchiature di sezionamento di Cabina Secondaria per la cui manovra è richiesta una sorgente di energia ausiliaria (es.: IMS in versione motorizzata), si deve prevedere anche la disattivazione di tale sorgente (es.: disalimentazione della motorizzazione);

e) in caso di linee in cavo, salvo quanto specificato al successivo paragrafo 7.2.3, realizzare le messe a terra ed in corto circuito in entrambi gli estremi del cavo;

f) apporre i cartelli monitori nei punti di sezionamento;

g) individuare l‟impianto elettrico, o parte di esso, interessato dai lavori.

L‟individuazione dell‟elemento d‟impianto elettrico viene effettuata attraverso i due momenti della identificazione e della successiva manifestazione dell‟identificazione operata.

In particolare, nella fase dell‟identificazione:

10 Nel caso in cui non fosse possibile eseguire una manovra di sezionamento per difettosità dell’apparecchiatura, l’attività

deve essere interrotta. Per il ripristino della corretta funzionalità dell’apparecchiatura o sua sostituzione, devono essere

pianificati appositi lavori, con redazione di un nuovo Piano di Lavoro con relativo Piano di Intervento. In particolare nel

Piano di Intervento devono essere previste le modalità per l’eventuale accesso alle parti attive dell’apparecchiatura difettosa.

Prima dell’effettuazione di tale accesso, la rimozione dei ripari deve essere preceduta dall’accertamento dell’assenza di

tensione eseguito con tutte le modalità possibili all’esterno dell’apparecchiatura, nonché seguita dall’accertamento

dell’assenza di tensione con rilevatore sulle parti attive divenute accessibili e la conseguente loro messa in corto circuito e a

terra con dispositivi mobili.

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nel caso di linee aeree, il RI Designato, laddove possibile, segue lo sviluppo a vista, a partire da un punto di sezionamento in cui l‟identificazione della linea è certa, fino al posto di lavoro; nel caso di linee in cavo interrato, il RI Designato effettua, eventualmente, anche rilievi strumentali.

Rende conseguentemente manifesta sul posto di lavoro l‟identificazione da lui stesso effettuata della parte di impianto elettrico oggetto dei lavori, attraverso una delle modalità di seguito indicate: 1) utilizzando cartelli fissi presenti sul posto (ad es. sugli stalli linea AT o MT, sulle

cabine secondarie, ecc.), che identificano inequivocabilmente l‟impianto elettrico;

2) apponendo un idoneo contrassegno sulle parti non attive dell‟elemento d‟impianto o sistema equivalente (ad es. sul sostegno nel caso di linee aeree);

3) apponendo la messa a terra e in corto circuito, secondo le modalità previste, sull‟impianto elettrico nelle prossimità del luogo di lavoro;

4) in caso di linee in cavo:

effettuando la tranciatura sul cavo sul posto di lavoro, laddove non fosse stato possibile seguirne a vista lo sviluppo e poi apporvi un idoneo contrassegno;

apponendo la messa a terra ed in corto circuito, secondo le modalità previste, sui giunti sconnettibili, laddove esistono.

Qualora, per l‟individuazione di una linea in cavo MT, si rendesse necessaria la tranciatura, deve essere prevista ed esplicitamente richiesta sul Piano di Lavoro l'esclusione programmata delle richiusure automatiche presenti su tutte le linee in cavo in esercizio sul posto di lavoro (anche se appartenenti a Centri Operativi diversi, e tenendo conto di eventuali richiusure automatiche lungo linea), per tutta la durata della fase di individuazione delle stesse. La tranciatura deve essere sempre effettuata contemporaneamente sulle tre fasi 11, anche se il cavo è del tipo ad elica visibile. E‟ consentita la tranciatura unipolare solo nei casi di seguito indicati: 1) in caso di rete MT esercita esclusivamente a neutro isolato;

2) in caso di rete MT esercita con neutro compensato, a condizione che le linee MT interessate siano uscenti da cabine primarie nelle quali siano stati realizzati i previsti

11

In tal modo, in caso di errore nell’individuazione del cavo, si provoca l’intervento della protezione di massima corrente

che determina l’apertura dell’interruttore di linea con tempi di ritardo intenzionale nulli.

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provvedimenti atti a determinare la contrazione dei tempi d‟intervento della protezione direzionale di terra a seguito della esclusione del DRA 12;

h) chiedere al REM, a valle della fase di individuazione delle linee in cavo effettuata mediante la tranciatura, l‟eventuale intervento delle protezioni a conferma, o meno, della corretta individuazione della linea, autorizzandolo ad includere nuovamente gli eventuali DRA precedentemente esclusi;

i) delimitare la Zona di Lavoro, se necessario;

j) trasferire al PL le eventuali informazioni sui rischi ambientali ed elettrici specifici dell‟impianto oggetto dei lavori, con le modalità vigenti in azienda;

k) consegnare l‟impianto elettrico al PL, mediante l‟impiego del modulo CI.

CASO DI LAVORI SVOLTI DA IMPRESA

a) RI Designato individuato tra personale Enel Al RI Designato compete la responsabilità delle attività sopra elencate nei punti da a) a k), con le particolarità di seguito descritte, in applicazione delle disposizioni contenute nella “Nota Tecnica”. Nel caso di lavori su linee, ispezione la parte di linea interessata, insieme al PL dell‟Impresa, perché quest‟ultimo possa prendere visione sia del tronco su cui devono essere eseguite le attività lavorative, sia della Zona di Lavoro. Seguendo i criteri esplicitati nel precedente punto g), rende manifesta l‟identificazione dell‟impianto elettrico, o parte di esso, interessato dai lavori, effettuando esclusivamente:

in caso di linee aeree in conduttori nudi, la messa a terra ed in corto circuito vicino al posto di lavoro;

in caso di linee in cavo, in presenza di giunti sconnettibili, la messa a terra ed in corto circuito sul posto di lavoro, secondo le modalità previste, o, laddove non esistono tali giunti, la tranciatura.

In alternativa, la realizzazione delle attività di messa a terra ed in corto circuito vicino al posto di lavoro, nel caso di linee aeree in conduttori nudi, nonché di tranciatura, nel caso di linee in cavo, può essere richiesta al PL dell‟Impresa (vedi Nota Tecnica), nel qual caso la messa a terra ed in corto circuito o la tranciatura rappresentano conferma della corretta individuazione, a seguito dell‟esito positivo della quale il PL Impresa può dare inizio alle altre attività lavorative.

12

In tal modo, in caso di errore nell’individuazione del cavo, si provoca l’intervento della protezione direzionale di terra che

dopo l’esclusione del DRA interviene in tempi inferiori al secondo.

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Le operazioni di conferma della corretta individuazione devono essere svolte in presenza del RI Designato, ma sotto la responsabilità del PL dell’Impresa.

L‟obbligo del trasferimento al PL dell‟Impresa delle eventuali informazioni sui rischi ambientali ed elettrici dell‟impianto oggetto dei lavori, viene attuato attraverso le informazioni contenute nel modulo CI e nella comunicazione dei rischi specifici di cui al D.Lgs 81/08 e s.m.i. con le modalità vigenti in azienda.

Al termine dei lavori Al termine dei lavori al RI Designato compete la responsabilità di:

a) acquisire dal PL le informazioni sulle eventuali condizioni particolari in cui si trova l‟elemento di impianto che è stato oggetto dei lavori;

b) riprendere in consegna l‟elemento di impianto elettrico precedentemente consegnato al PL mediante l‟impiego del modulo CI;

c) rimuovere gli eventuali contrassegni apposti sull‟elemento di impianto elettrico sul posto di lavoro per la sua certa individuazione;

d) rimuovere i cartelli monitori precedentemente apposti in tutti i punti di sezionamento;

e) rimuovere i provvedimenti precedentemente adottati per evitare richiusure intempestive dei sezionamenti;

f) effettuare, quando necessario, la verifica della concordanza delle fasi;

g) eseguire o far eseguire le manovre necessarie per il ripristino delle previste condizioni di esercizio dell‟impianto, previa comunicazione verbale al REM;

h) restituire al REM la delega alla conduzione dell‟impianto elettrico comunicando verbalmente l‟avvenuta ultimazione dei lavori.

b) RI Designato individuato tra personale d’Impresa Prima di dare inizio alla sua attività, il RI Designato individuato tra il personale d‟Impresa deve ricevere formalmente dal REM di competenza la Delega, mediante il modulo di fonogramma “DELEGA OPERATIVA PER L‟ESECUZIONE DI MANOVRE (DM)”. Successivamente, in applicazione delle disposizioni contenute nella “Nota Tecnica” e delle condizioni contrattualmente previste, ha la responsabilità di effettuare le attività di sua competenza. Dovendo, inoltre, ricoprire anche il ruolo di Preposto ai Lavori (PL), assume successivamente tale ruolo. Al termine dei lavori, nel ruolo di RI Designato, dopo aver ripristinato le condizioni per la ripresa del servizio, restituisce formalmente la delega al REM con lo stesso modulo.

7.2.2. COMPITI DEL PREPOSTO AI LAVORI (PL) ENEL

Prima di iniziare i lavori Al PL competono le responsabilità di:

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a) apporre la firma sul Piano d‟Intervento predisposto dall‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative, eventualmente dopo aver concordato proposte di modifica. Con l‟apposizione della sua firma il PL prende visione e condivide il contenuto del Piano di Intervento, accettandolo totalmente, senza alcuna riserva;

b) ricevere l‟impianto elettrico o l‟elemento di impianto elettrico oggetto dei lavori dal RI Designato, mediante l‟impiego del modulo CI;

c) adottare le misure necessarie per il controllo del rischio elettrico sul posto di lavoro, in particolare operando come segue: 1) in caso di linee aeree in conduttori nudi

verificando l‟assenza di tensione, per le sole linee MT, esclusivamente tramite l‟apposito rivelatore unipolare, tra ciascun conduttore e la terra;

mettendo in corto circuito e a terra su tutti i lati del posto di lavoro e su tutti i conduttori, con almeno un dispositivo di messa a terra visibile dal posto di lavoro; è accettabile l‟installazione di un solo dispositivo di messa a terra dove non si realizzi un‟interruzione dei conduttori durante il lavoro;

realizzando le condizioni di equipotenzialità tra i conduttori e tutte le parti metalliche a potenziale diverso (sostegni, mezzi d‟opera, ecc.), accessibili all‟operatore;

2) in caso di linee in cavo sul cavo, già messo a terra ed in corto circuito agli estremi ed individuato sul posto di lavoro dal RI Designato:

in caso di interruzione della continuità, usando i guanti isolanti fino a che non viene ripristinata la continuità di almeno uno dei conduttori dei tronconi di cavo, oppure di almeno una delle guaine metalliche;

usando tappeti e tronchetti isolanti o mettendo a terra sul posto di lavoro;

3) in caso di lavori su elementi di impianto elettrico all‟interno di CP o CS mettendo a terra ed in corto circuito i conduttori interessati dai lavori, da tutti i lati del posto di lavoro ed in posizione da questo visibile, previa verifica dell‟assenza della tensione da effettuarsi con rilievo strumentale, se la messa in corto circuito ed a terra avviene con dispositivi mobili.

d) verificare e controllare le condizioni ambientali prima e durante l‟esecuzione dei lavori;

e) adottare le procedure previste per i lavori in Prossimità od in Vicinanza nei confronti delle parti attive, potenziali fonti di pericolo;

f) mettere in opera ulteriori misure di protezione a fronte dell‟insorgenza di rischi elettrici e non elettrici non valutati preventivamente, o sospendere i lavori nel caso non sia in grado di farvi fronte;

g) gestire e trasferire al personale a lui subordinato le informazioni necessarie per il lavoro e la sicurezza;

h) organizzare le risorse lavorative assegnate o necessarie, compreso il coordinamento di eventuali lavoratori appartenenti ad Unità specialistiche che svolgono la loro attività

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lavorativa all‟interno della zona di lavoro, rendendoli edotti dei rischi ai quali sono esposti ed adottando le eventuali misure di sicurezza necessarie per evitarli;

i) accertare l‟adeguatezza delle attrezzature, della strumentazione e dei mezzi speciali necessari al lavoro.

Al termine dei lavori Al termine dei lavori, al PL compete la responsabilità di: a) assicurarsi che i lavori siano terminati e che l‟impianto possa essere rimesso in

tensione; b) concentrare gli addetti in una posizione non pericolosa; c) eseguire o far eseguire sotto la sua responsabilità la rimozione dei dispositivi di

equipotenzialità e delle messe in corto circuito ed a terra sul posto di lavoro; d) comunicare al RI Designato le informazioni sulle eventuali condizioni particolari in cui si

trova l‟elemento di impianto che è stato oggetto dei lavori; e) riconsegnare l‟elemento di impianto elettrico al RI Designato impiegando l‟apposito

modulo CI.

7.2.3. ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI

LAVORI SU LINEE MT IN CAVO IN USCITA DA CP IN PRESENZA DI POTENZIALI TRASFERITI

PERICOLOSI

L‟impianto di terra di CP, a causa di guasti, potrebbe assumere un valore di tensione pericoloso e trasferire sul posto di lavoro una differenza di potenziale non contenibile con i DPI e i dispositivi in dotazione per il controllo del rischio elettrico, qualora la tensione totale di terra fosse superiore a 1kV.

Pertanto, in tal caso, per lavori sul primo tronco in cavo di linea MT in uscita da Cabina Primaria, si rende necessario precauzionalmente effettuare la sconnessione completa del cavo da entrambi gli estremi. Per ”primo tronco in cavo” si intende il tratto interamente in cavo della linea MT compreso tra la CP e la prima CS. Per “sconnessione completa” si intende la sconnessione, sia dei conduttori, che delle guaine del cavo. Per quanto riguarda la sconnessione lato cabina primaria:

l‟estrazione completa dell‟interruttore di linea MT in CP è equivalente alla sconnessione dei soli conduttori;

nelle sezioni MT a giorno, il doppio sezionamento in serie e relativa assicurazione contro la richiusura effettuato sul sezionatore di linea e di sbarra è equivalente alla sconnessione dei soli conduttori;

la presenza di giunti di isolamento costituisce sconnessione delle guaine, in relazione alla posizione del posto di lavoro.

Laddove è richiesta la sconnessione completa, deve essere sempre assicurato l‟isolamento di conduttori e guaina del cavo MT dall‟impianto di terra a cui fanno capo e prevista l‟apposizione di cartelli monitori sul posto.

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In ogni caso, prima dell‟esecuzione dei lavori, deve essere garantita la scarica completa del cavo.

In relazione alle informazioni disponibili, riguardo all‟area di influenza dell‟impianto di terra della CP e ai provvedimenti impiantistici in essere per impedire il trasferimento dei potenziali pericolosi, si possono adottare, in alcuni casi, misure alternative rispetto alla sconnessione completa, riportate nella seguente tabella.

Provvedimenti impiantistici che

impediscono il trasferimento di potenziali pericolosi

Ubicazione posto di lavoro

All’interno di CP Tra CP e CS

In area di influenza Fuori area di influenza

Presenza di giunti di isolamento sul cavo (presso la recinzione

della CP)

In CP: messa in c. c. e a terra in CS: sconnessione conduttori

In CP:

sconnessione conduttori

in CS:

sconnessione completa

In CP:

sconnessione conduttori

in CS:

messa in c. c. e a terra

Guaine scollegate in corrispondenza dei terminali in

cabina primaria

In CP: messa in c. c. e a terra in CS: sconnessione completa

Guaine scollegate in corrispondenza dei terminali in

cabina secondaria

In CP: messa in c. c. e a terra in CS: sconnessione conduttori

In CP: sconnessione completa in CS: sconnessione conduttori

In CP: sconnessione completa in CS: messa in c. c. e a terra

Resta inteso che, una volta individuati i provvedimenti aggiuntivi da porsi in atto, per l‟esecuzione delle attività lavorative, devono essere utilizzati i dispositivi e i DPI per il controllo del rischio elettrico indicati precedentemente.

LAVORI SU SBARRE MT ED AT IN CABINA

Nel caso di lavori sulle sbarre MT od AT di una Cabina, non è necessaria la realizzazione della messa a terra ed in corto circuito su dette sbarre, se vengono apposte le messe a terra ed in cortocircuito su tutti i lati del posto di lavoro ed in posizione da esso visibile. Qualora venga meno una delle condizioni poste, (es.: rimozione di uno o più elementi d‟impianto su cui sono state apposte le suddette messe a terra; mancanza della visibilità di uno dei dispositivi), è comunque necessaria l‟apposizione di messe a terra ed in corto circuito che ripristinino le condizioni di sicurezza iniziali.

PROCEDURA SEMPLIFICATA PER SOSTITUZIONE DI FUSIBILI MT IN CABINA SECONDARIA

Premessa

La procedura di seguito descritta deve essere applicata esclusivamente nei casi in cui i fusibili MT da sostituire si trovino all‟interno di cabine secondarie nelle seguenti soluzioni impiantistiche:

A. A valle di IMS (*) a parete, isolato in aria;

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B. A valle di IMS (*) in quadro MT, isolato in aria, a giorno protetto;

C. A valle di IMS (*) in quadro MT, segregato unificato, o protetto con segregazione del vano fusibili dalle parti attive.

(*) o organo di manovra in grado di interrompere la corrente a vuoto del trasformatore.

Dato l‟esiguo numero di provvedimenti da prendere per la riduzione del rischio elettrico, in considerazione della semplicità e della ripetitività degli interventi, solo per l‟attività in questione, in luogo dei previsti Piano di Lavoro e Piano di Intervento, può essere utilizzato l'apposito modulo semplificato, che riporti le informazioni necessarie. La medesima procedura può essere applicata per i fusibili MT a protezione del trasformatore dei servizi ausiliari di CP, a condizione che la soluzione impiantistica sia del tipo C sopra descritto.

Procedura a) Il Preposto ai Lavori prende atto che è necessario sostituire i fusibili ed informa il

Tecnico, anche eventualmente in reperibilità, dell‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle attività lavorative;

b) il tecnico, - in collaborazione con il PL, valuta che la sostituzione dei fusibili è eseguibile

secondo le modalità previste dall‟istruzione; - ne dà comunicazione verbale al REM, al fine di ottenere autorizzazione verbale ad

effettuare la sostituzione dei fusibili; - compila il modulo CF e lo scambia via fonogramma con il PL.

Dopo aver effettuato la sostituzione del fusibile, prima di eseguire la chiusura dell‟IMS, il PL informa il REM. Ad attività conclusa, il tecnico ne dà comunicazione verbale al REM.

Solo per questa attività non si applicano “in toto” le prescrizioni riportate per la generalità dei casi dei lavori in media tensione nel presente capitolo. Questa procedura costituisce, pertanto, unica eccezione nella normale modalità sia di operare sugli impianti complessi, sia di emettere, approvare ed eseguire i piani di lavoro ed i piani di intervento.

7.3. PRESCRIZIONI PER I LAVORI SOTTO TENSIONE

Le attività di seguito riportate, ancorché eseguite su impianti elettrici in tensione, non costituiscono lavori sotto tensione (CEI EN 50110-1 cap. 6.3; CEI 11-15; Decreto 4 febbraio 2011), purché realizzate a distanza, con l‟impiego delle attrezzature previste in Azienda:

Uso di rilevatori e comparatori di tensione (come, ad esempio, l‟impiego di fioretti con rilevatori di presenza assenza tensione);

Misura della corrente elettrica mediante amperometro a gancio;

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Operazioni di apertura e di chiusura di organi di manovra (come, ad esempio, le manovre mediante fioretti o effettuate direttamente sugli apparecchi di sezionamento, di interruzione, di commutazione e di regolazione, nelle condizioni normali di impiego);

Operazioni di verifica o prove (come, ad esempio, la verifica della concordanza fasi eseguita con apparecchiatura a radiofrequenza).

Per le attività sopra indicate non è prevista la redazione di un apposito Piano di Intervento. Tali attività devono essere eseguite da personale PES o PAV.

La sostituzione di fusibili MT degli IMS all’interno di CS, effettuata con l’impiego di apposite aste isolanti, rappresenta una particolare attività, che, sia per le modalità di esecuzione, sia per le precauzioni da adottarsi, è del tutto assimilabile alle attività sopraindicate, eseguite mediante fioretti isolanti, nelle normali condizioni di esercizio. Pertanto, la citata sostituzione di fusibili con l’impiego di aste isolanti non deve essere considerata Lavoro Sotto Tensione.

Le operazioni di messa a terra ed in corto circuito (come, ad esempio, l‟applicazione mediante fioretti di dispositivi di messa a terra ed in corto circuito), eseguite con dispositivi portatili installati manualmente, costituiscono un caso particolare di Lavoro Sotto Tensione che:

deve essere eseguito da personale PES o PAV;

deve essere eseguito con l‟uso di attrezzature rispondenti alla vigente normativa;

può essere effettuato da persone che abbiano ricevuto specifica formazione, anche se prive dell‟idoneità ai lavori sotto tensione MT/AT.

7.3.1. ATTIVITÀ PREVISTE DA DECRETO MINISTERIALE

È possibile eseguire attività lavorative sotto tensione in media tensione, purché nel rispetto del Decreto Interministeriale, a firma del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro della Salute del 4 febbraio 2011 e del documento attualmente vigente in azienda: “Procedura per l’esecuzione di lavori sotto tensione in MT”, approvata dal Comitato Lavori Sotto Tensione.

Per il controllo del rischio elettrico in occasione di svolgimento di attività lavorative sotto tensione MT si rimanda pertanto al documento sopra citato. Le persone che possono operare sotto tensione in media tensione sono solo quelle che hanno conseguito apposita idoneità e ricevono annualmente l‟abilitazione dal Datore di Lavoro.

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8. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE

8.1. GENERALITÀ Un operatore lavora in Prossimità quando, eseguendo un lavoro su un elemento di impianto elettrico o meno, pur potendo superare nel corso dei lavori il limite DV della “Zona Prossima”, non può comunque mai raggiungere, né con parti del corpo né con attrezzi od oggetti maneggiati, per quanti movimenti possa fare, il limite esterno della “Zona di Lavoro Sotto Tensione” (DL). Si riportano di seguito le misure del limite della Zona di Lavoro Sotto Tensione e della Zona Prossima in funzione delle tensioni di esercizio adottate negli impianti di Enel Distribuzione.

Tensione nominale

del sistema

[kV]

Limite della Zona

di Lavoro Sotto

Tensione

(DL) [mm]

Limite della Zona

Prossima

(Dv)

[mm]

< = 1 150 650

10 150 1150

15 200 1200

20 280 1280

30 400 1400

66 780 1780

132 1520 3520

150 1670 3670

220 2300 4300 Se il lavoro si svolge in Prossimità di parti attive che non possono essere messe fuori tensione, oltre alle misure di sicurezza previste per il lavoro, devono essere adottate specifiche precauzioni aggiuntive. Per il controllo del rischio elettrico rispetto ad ogni altra parte attiva Prossima si deve adottare uno dei seguenti provvedimenti, riportati in ordine prioritario: 1) “protezione mediante impedimento fisico”, realizzata con installazione, prima dell‟inizio

dei lavori, di appositi dispositivi di protezione (schermi o protettori isolanti, barriere, blocchi meccanici o sistemi equivalenti) che fisicamente impediscano l‟invasione della Zona di Lavoro Sotto Tensione;

2) se non è possibile attuare le misure sopra descritte, occorre adottare il metodo della “distanza sicura”; in questo caso l‟operatore deve posizionarsi, rispetto alle parti attive prossime, a distanze tali, da avere comunque la garanzia che non gli sia fisicamente possibile raggiungere mai, né con il corpo, né con attrezzi od oggetti da lui stesso maneggiati, né con macchine operatrici da lui stesso manovrate, ecc., per quanti movimenti possa fare e per quanto improbabili essi siano, il limite esterno della “Zona di Lavoro Sotto Tensione” (DL). In tal caso può anche essere necessaria l‟effettuazione di una sorveglianza continua del personale che opera;

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3) quando non è possibile adottare alcuna delle due soluzioni previste, l‟impianto o l‟elemento d‟impianto attivo posto in Prossimità del posto di lavoro deve essere messo fuori tensione ed in sicurezza.

Prima dell'inizio del lavoro, il Preposto ai lavori deve istruire il personale sul mantenimento delle distanze di sicurezza, sulle misure di sicurezza che sono state messe in atto e sulla necessità di una ininterrotta consapevolezza della sicurezza ad ogni istante. L'operatore stesso deve assicurarsi che, per quanti movimenti possa fare, non possa raggiungere la Zona di Lavoro Sotto Tensione né con parti del proprio corpo, né con attrezzi od oggetti da lui maneggiati. Si deve fare particolare attenzione nel caso in cui vengano maneggiati oggetti lunghi, per esempio attrezzi, estremità di cavi, tubi, scale, ecc.

8.2. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE IN CONDUTTORI

NUDI

È vietato eseguire lavori in Prossimità di linee elettriche aeree in conduttori nudi in tensione.

8.3. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE BT

Le distanze limite DL della Zona di Lavoro Sotto Tensione e DV della Zona Prossima (vedi tabella del paragrafo precedente), nel caso di impianti a tensione non superiore a 1000 V, sono pari rispettivamente a 0,15 m e 0,65 m.

Poiché, se si lavora in Prossimità di una parte attiva BT, le dimensioni ridotte della Zona Prossima rendono difficoltosa l‟adozione della “distanza sicura”, deve essere attuata la protezione, realizzata mediante l‟installazione di un idoneo “impedimento fisico”. L‟impedimento, in genere un protettore costituito da un telo isolante o da barriere rigide isolanti, deve essere fissato da una persona idonea e autorizzata ai lavori BT sotto tensione, in modo idoneo, in punti stabili della struttura. La sua rimozione deve poter avvenire solo con azione volontaria. Qualora l‟attività lo consenta, in alternativa all‟installazione di un impedimento fisico, possono essere usati i guanti isolanti per proteggere le mani che potrebbero entrare nella Zona di Lavoro Sotto Tensione, unitamente agli altri DPI previsti per l‟esecuzione di lavori sotto tensione BT, fermo restando il vincolo che l‟operatore sia una persona idonea e autorizzata ai lavori BT sotto tensione. L‟eventuale installazione di schermi o barriere non isolanti deve essere effettuata con la parte attiva interessata posta fuori tensione; il posizionamento deve essere esterno alla Zona di Lavoro Sotto Tensione.

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8.4. LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE MT O AT ALL’INTERNO DI

CABINE

Per lavori in Prossimità di parti attive MT o AT all‟interno di cabine, deve essere predisposto il Piano di Intervento.

All‟interno di Cabine Primarie o Secondarie, costruite nel rispetto delle distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, le attività che, pur in Prossimità di parti attive AT o MT, comportino solo l‟uso di oggetti di dimensioni contenute e che non prevedano elevazioni dal suolo, non richiedono l‟emissione del Piano di Intervento. Limitatamente a tali casi non è necessario adottare le misure previste per i Lavori in Prossimità. Non risultando possibile, nella generalità dei casi, provvedere alla protezione mediante “Impedimento Fisico”, ed assumendo le dimensioni della Zona Prossima valori che si prestano alla realizzazione della protezione mediante “Distanza Sicura”, quest‟ultima risulta la misura di sicurezza maggiormente adottabile. Per garantire la distanza sicura, pertanto, nel Piano di Intervento si dovranno, tra l‟altro, specificare:

i confini della Zona di Lavoro;

il posizionamento delle eventuali attrezzature per lavori in elevazione;

il posizionamento di eventuali mezzi speciali;

le modalità di esecuzione dei lavori per evitare in ogni situazione l‟invasione della Zona di Lavoro Sotto Tensione.

In considerazione delle attività svolte, dei relativi metodi di lavoro adottati e dell‟esperienza maturata, l‟operatore, qualora utilizzi attrezzi di dimensioni contenute, deve posizionarsi rispetto alle parti in tensione a distanza maggiore od uguale alle distanze di vincolo verticale ed orizzontale definite dalla Norma CEI 11-1, di seguito riportate.

Tensione nominale del sistema

[kV]

Distanza di Vincolo Verticale

(dvv)

[mm]

Distanza di Vincolo Orizzontale

(dvo)

[mm]

10 3100 2000

15 3150 2000

20 3200 2000

30 3300 2000

66 3660 2030

132 3770 2770

150 3920 2920

220 4550 3550

Per uso di attrezzi o materiali di dimensioni maggiori, deve essere aumentata in egual misura la distanza di posizionamento. A queste condizioni, il posizionamento così determinato garantisce il rispetto della “distanza sicura”.

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La protezione mediante “Impedimento Fisico” è ammessa applicando, per l‟installazione dell‟impedimento, la metodologia dei lavori fuori tensione; l‟impedimento deve essere posizionato a distanza maggiore di DL. In caso di lavori affidati ad Impresa, qualora non fosse possibile operare diversamente se non con il metodo della “distanza sicura”, l‟Unità addetta alla Gestione delle Attività Lavorative, prima della predisposizione del PdL deve aver sentito il parere del Responsabile gerarchicamente superiore.

8.4.1 ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI

ATTIVITÀ IN CABINA PRIMARIA CHE PREVEDONO L’UTILIZZO DI MACCHINE CON PARTI IN

MOVIMENTO

Attività che prevedono l’impiego di un autocestello o altri mezzi d’opera L‟eventuale autocestello o il mezzo d‟opera (ad es. autocarro con gru) devono essere posizionati in modo tale che, nelle condizioni di massima estensione ed in tutte le posizioni che possono essere assunte, anche accidentalmente, dalla navicella o dalle parti in movimento (compresi i carichi sospesi), sia garantito sempre il rispetto di una distanza non inferiore alla distanza di vincolo (dvv, dvo) dalle parti in tensione. Il rispetto di tale distanze può essere ottenuto mediante l‟utilizzo di impedimenti fisici, quali ostacoli già esistenti o barriere, nonché anche l‟utilizzo di blocchi meccanici od elettrici.

Movimentazione di trasformatori di potenza In particolare, l‟attività di movimentazione di trasformatori di potenza AT/MT mediante gru deve svolgersi nell‟ambito di una Zona di Lavoro posta completamente al di fuori della Zona Prossima. In considerazione delle caratteristiche dei mezzi impiegati nell‟attività in esame, per garantire questa condizione, una persona esperta dell‟Unità Addetta alla Esecuzione delle Attività lavorative deve essere dedicata alla sorveglianza del rispetto di tale Zona di Lavoro definita nel cantiere, per tutta la durata del funzionamento della gru. Tale persona deve essere dotata dei mezzi di segnalazione più opportuni, in grado di ordinare l‟arresto dei movimenti per prevenire il superamento del limite della Zona di Lavoro.

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9. LAVORI IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE

9.1. GENERALITÀ

Un operatore lavora in Vicinanza quando, eseguendo un lavoro, pur potendo superare nel corso dei lavori la “Distanza di Vicinanza” VZ, non può comunque mai raggiungere, né con parti del corpo né con attrezzi od oggetti maneggiati, per quanti movimenti possa fare, il limite esterno della “Zona Prossima” (DV).

Si riportano di seguito le misure del limite della Zona Prossima e della distanza di Vicinanza in funzione delle tensioni di esercizio adottate negli impianti di Enel Distribuzione.

Tensione nominale

del sistema

[kV]

Limite della Zona

Prossima

(DV)

[m]

Distanza di Vicinanza

(VZ)

[m]

≤ 1 0,65 3,00

10 1.15 3,50

15 1,20 3,50

20 1,28 3,50

30 1,40 3,50

66 1,78 5,00

132 3,52 5,00

150 3,67 7,00

Se il lavoro si svolge in Vicinanza di parti attive che non possono essere messe fuori tensione, oltre alle misure di sicurezza previste per il lavoro, devono essere adottate specifiche precauzioni aggiuntive. Per il controllo del rischio elettrico in caso di lavori eseguiti in Vicinanza di parti attive, si adottano, il provvedimento della “protezione mediante impedimento fisico”, o il metodo della “distanza sicura”, già definiti nel caso di lavori eseguiti in Prossimità, con la precisazione che il limite da non superarsi è il limite esterno della “Zona Prossima” (DV). Quando non è possibile adottare alcuna delle due soluzioni previste, deve essere valutata la possibilità dell‟esecuzione dell‟attività secondo le procedure previste nel caso di lavori in Prossimità, a cui si rimanda. In particolare, se si utilizza il metodo della distanza sicura, le distanze devono essere misurate tra i conduttori e l‟Addetto che non deve mai poter superare il limite esterno della

Zona Prossima (Dv) né con parti del proprio corpo, né con attrezzi od altri oggetti, per

qualunque movimento anche involontario possa fare. L‟eventuale autocestello o il mezzo d‟opera (ad es. autocarro con gru) devono essere posizionati in modo tale che, nelle condizioni di massima estensione ed in tutte le posizioni

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che possono essere assunte, anche accidentalmente, dalla navicella o dalle parti in movimento (compresi i carichi sospesi), sia garantita sempre la non invasione della Zona Prossima. Prima dell'inizio del lavoro, il Preposto ai lavori deve istruire il personale sul mantenimento delle distanze di sicurezza, sulle misure di sicurezza che sono state messe in atto e sulla necessità di una ininterrotta consapevolezza della sicurezza ad ogni istante. L'operatore stesso deve assicurarsi che, per quanti movimenti possa fare, non possa raggiungere la Zona Prossima né con parti del proprio corpo, né con attrezzi od oggetti da lui maneggiati. Si deve fare particolare attenzione nel caso in cui vengano maneggiati oggetti lunghi, per esempio attrezzi, estremità di cavi, tubi, scale, ecc.

9.2. LAVORI IN VICINANZA DI LINEE ELETTRICHE IN CONDUTTORI NUDI

È consentita l‟esecuzione di lavori in Vicinanza di linee elettriche in conduttori nudi, purché, durante i lavori, non sia mai possibile invadere la Zona Prossima: - né da parte degli Addetti, per qualunque movimento possano fare, anche involontario,

con parti del proprio corpo o con attrezzi utilizzati od altri oggetti (tra cui rientrano, ad esempio, le piante anche in fase di caduta);

- né da parte dei mezzi d‟opera e/o speciali utilizzati (quali autogru, autocestelli, ecc.), nelle condizioni di massima estensione, tenendo conto di tutte le possibili posizioni raggiungibili, anche accidentalmente, non solo dagli stessi mezzi, ma anche dai carichi eventualmente movimentati.

In caso di attività lavorative in Vicinanza di linee elettriche in conduttori nudi, è necessario compilare il Piano di Intervento, nel quale deve essere riportata, a seguito di attenta valutazione, la descrizione delle misure di sicurezza da porsi in atto sul posto di lavoro, con particolare riferimento a: i confini della Zona di Lavoro;

il posizionamento delle eventuali attrezzature per lavori in elevazione;

il posizionamento di eventuali mezzi speciali;

le modalità di esecuzione dei lavori, tra cui, in particolare, l‟eventuale attività di taglio piante, perché si eviti in ogni situazione, nel caso delle piante anche nella fase di caduta, l‟invasione della Zona Prossima.

Le linee elettriche di Enel Distribuzione sono costruite in conformità alle distanze di rispetto dal terreno o dal piano delle strade previste dalla Norma CEI 11-4. Pertanto, non è necessaria la predisposizione di un Piano di Intervento nei casi di attività da eseguirsi in Vicinanza di tali linee, che prevedano solo lavori al suolo con l‟utilizzo di attrezzi od oggetti (tra cui rientrano, ad esempio, le piante di piccole dimensioni) o mezzi d‟opera (nelle condizioni di massima estensione) le cui dimensioni siano tali che non possa essere invasa la Zona Prossima.

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9.3. LAVORI IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE MT O AT ALL’INTERNO DI

CABINE

Nel caso di lavori elettrici e manovre eseguiti in Vicinanza di parti attive, non è prevista l‟emissione di specifico Piano di Intervento e non sono previste particolari prescrizioni per l‟esecuzione dell‟attività.

Nel caso di lavori non elettrici eseguiti in Vicinanza di parti attive, deve essere predisposto il Piano di Intervento. All‟interno di cabine costruite nel rispetto delle distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, in caso di attività che, eseguite in Vicinanza di parti attive, comportino solo l‟uso da parte dell‟operatore di oggetti di dimensioni tali che, per quanti movimenti, anche involontari, possa fare non invada la Zona Prossima, e che non prevedano elevazioni dal suolo, non sono previste particolari prescrizioni. Nella generalità dei casi, per il controllo del rischio elettrico si adotta il metodo della “Distanza Sicura”. Per garantire la distanza sicura, nel Piano di Intervento si devono, tra l‟altro, specificare:

i confini della Zona di Lavoro;

il posizionamento delle eventuali attrezzature per lavori in elevazione;

il posizionamento di eventuali mezzi speciali;

le modalità di esecuzione dei lavori per evitare in ogni situazione l‟invasione della Zona Prossima.

La protezione mediante “Impedimento Fisico” è ammessa applicando, per l‟installazione dell‟impedimento, la metodologia dei lavori fuori tensione o dei lavori in Prossimità. Qualora, nel corso dell‟attività, sia possibile l‟invasione della Zona Prossima, si ricade nel caso dei lavori in Prossimità, a cui si rimanda. Nel caso di movimentazione di trasformatori di potenza AT/MT mediante gru, l‟attività deve svolgersi nell‟ambito di una Zona di Lavoro posta completamente al di fuori della Zona Prossima. In considerazione delle caratteristiche dei mezzi impiegati nell‟attività in esame, per garantire questa condizione, una persona esperta dell‟Unità Addetta alla Esecuzione delle Attività lavorative deve essere dedicata alla sorveglianza del rispetto di tale Zona di Lavoro definita nel cantiere, per tutta la durata del funzionamento della gru. Tale persona deve essere dotata dei mezzi di segnalazione più opportuni, in grado di ordinare l‟arresto dei movimenti per prevenire il superamento del limite della Zona di Lavoro.

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10. MODULI

10.1. ELENCO DEI MODULI

Nel presente documento si utilizzano, laddove previsti, i seguenti moduli, ai fini dello scambio delle informazioni durante lo svolgimento dell'attività lavorativa su elementi d‟impianto elettrico.

1 MODULO - PdL PIANO DI LAVORO (ed 4)

2 MODULO – ASA ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI (ed 2) Eventuale allegato al PdL

3 MODULO – ALAT ALLEGATO LINEE AT (ed 2) Eventuale allegato al PdL

4 MODULO – PI PIANO DI INTERVENTO (ed 2)

5 MODULO – APP ALLEGATO PROGRAMMA PER PROVE (ed 4) Eventuale allegato al PI

6 MODULO – CF PIANO PER CAMBIO FUSIBILI MT IN CS (ed 2)

7 MODULO – RM REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (ed 5)

8 MODULO – RM LST REGISTRO NOTIFICA MANOVRE LST (ed 2)

9 MODULO – NM NOTIFICA MANOVRE (ed 5)

10 MODULO – CI CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (ed 4)

11 MODULO – ASA-CI ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI ALLA CI (ed 2) Eventuale allegato alla CI

12 MODULO – MS INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA

(ed 2) IMPIANTO ELETTRICO

13 MODULO – MS TERZO INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA

(ed 1 ) IMPIANTO ELETTRICO DI TERZO

14 MODULO – DM DELEGA OPERATIVA PER L’ESECUZIONE DI

(ed 1) MANOVRE

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10.2. TABELLE DI SINTESI

Tutta la modulistica prevista nel presente documento viene sinteticamente illustrata nelle Tabelle A e B. Nelle Tabelle C1, C2 e C3 è, inoltre, riportato un quadro riepilogativo relativo all‟utilizzo della parte di modulistica specificatamente dedicata alla valutazione e prevenzione del rischio elettrico, in relazione alla tipologia dell'attività lavorativa ed all‟operatore che la esegue.

Al termine delle attività lavorative, tutta la documentazione impiegata deve essere adeguatamente archiviata, eventualmente anche per via informatica, a cura dell‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative per un tempo di tre anni.

10.3. MODALITÀ DI TRASMISSIONE

E' consentito trasmettere i documenti relativi alle presenti disposizioni a mano (sempre ammessa) o con i sistemi di trasmissione dati normalmente in uso, telefono, radio, fax, applicativo informatico STWeb, purché siano registrate le generalità di chi trasmette e di chi riceve, la data e l'ora di trasmissione. Nella descrizione di ogni Modulo sono specificate le modalità di trasmissione ammesse.

CONSEGNA A MANO

La persona che consegna il documento compila la parte di sua competenza e firma le copie del documento stesso. La persona che riceve il documento, presa visione di quanto in esso contenuto, firma le copie dove previsto.

Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento.

RESTITUZIONE A MANO

La persona che deve restituire il documento sovrappone il suo documento originale sulla copia in possesso della persona che lo deve ricevere, alla cui presenza, utilizzando i moduli prestampati in carta chimica o una idonea carta copiativa, lo compila per la parte di propria competenza; firma entrambe le copie e ritira nuovamente l'originale.

Alla persona che riceve il documento rimane la copia debitamente compilata in ogni sua parte.

TRASMISSIONE PER FONOGRAMMA

In caso di trasmissione a mezzo fonogramma, la persona che riceve, a dettatura ultimata, deve rileggere il contenuto del messaggio alla persona che lo ha trasmesso per avere conferma dell‟esattezza dello stesso. Al termine di questa operazione, ciascuna delle due persone scrive, nello spazio appositamente predisposto all'interno dei moduli, sequenze numeriche casuali di quattro cifre identificative dei due fonogrammi ed appone la firma sulla copia in proprio possesso.

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TRASMISSIONE PER FAX O POSTA ELETTRONICA

Nel caso di invio tramite fax, la persona che trasmette deve accertarsi che la ricezione sia avvenuta correttamente. Con il termine “fax” si intende indicare anche l‟invio a mezzo posta elettronica di documenti in formato non modificabile, ottenuti per scansione dell‟originale con visibilità della firma.

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Tabella A - SINTESI DELLA MODULISTICA “PRE” DI BASE (continua alla pagina seguente)

NOME MODELLO CAMPO DI IMPIEGO FIGURE INTERESSATE MODALITÀ DI

TRASMISSIONE

PIANO DI LAVORO

(PdL)

Documento utilizzato per la pianificazione:

- di lavori complessi;

- di attività svolte su impianti non complessi o lavori non elettrici per la cui esecuzione si renda indispensabile la messa fuori

servizio e in sicurezza di elemento/i d’impianto elettrico complesso interferente.

REM

RI Designato

Preposto ai Lavori (PL)

fax;

appl. inf. STMWEB o altri

appl. inf. autorizzati e

specificatamente dedicati

fonogramma nei soli casi

specificati

PIANO DI

INTERVENTO

(PI)

1) Documento complementare al Piano di Lavoro (PdL) per attività lavorative a cura di Enel Distribuzione.

2) Documento per l’esecuzione, a cura di Enel Distribuzione, di lavori non complessi (per i quali non necessita quindi l’emissione

del Piano di Lavoro) o lavori non elettrici, quando questi vengano svolti in Prossimità di parti attive di impianti complessi.

Tecnico dell’Unità Addetta alla

Esecuzione delle Attività

Lavorative

Preposto ai Lavori (PL)

fax;

fonogramma nei soli casi

specificati

PIANO PER CAMBIO

FUSIBILI MT IN CS

(CF) Documento utilizzabile nei casi previsti per la sostituzione di fusibili MT in Cabina Secondaria

Tecnico dell’Untà addetta alla

esecuzione delle attività

lavorative

Preposto ai Lavori (PL)

fonogramma

REGISTRO

NOTIFICA

MANOVRE

(RM)

Documento utilizzato per registrare lo scambio di informazioni, tra le figure interessate, inerenti l'effettuazione di manovre per

l'esecuzione di lavori fuori tensione su impianti elettrici MT e AT e per effettuare la consegna a distanza di tali impianti elettrici a

soggetti con i quali sia stata prevista tale modalità di consegna in appositi Protocolli di Intesa.

REM

RI Designato

Persona Autorizzata

RI di altre società

fonogramma

REGISTRO

NOTIFICA

MANOVRE

LST

(RM LAST)

Documento utilizzato per lo scambio di informazioni relative alla esclusione/inclusione delle richiusure per l’esecuzione di lavori

sotto tensione AT.

REM

RI Designato

Persona Autorizzata

RI di altre società

fonogramma

NOTIFICA

MANOVRE

(NM)

Documento analogo al REGISTRO NOTIFICA MANOVRE, utilizzato in alternativa a questo quando una o entrambe le figure

interessate non si trovano presso un impianto o ufficio munito di detto registro.

REM

RI Designato

Persona Autorizzata

RI di altre società

fonogramma

CONSEGNA

IMPIANTO

ELETTRICO

(CI)

1) Documento utilizzato per la consegna da parte del RI Designato al Preposto ai Lavori (PL) dell'Enel Distribuzione (qualora non

coincidenti) o della Impresa, e successiva restituzione da parte di quest'ultimo, degli elementi di impianto elettrico interessati dai

lavori.

2) Documento utilizzato, nei casi particolari previsti, per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza a RI

di Terzi che abbiano sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa o regolamento d’esercizio.

1)

RI Designato

Preposto ai Lavori (PL)

2)

RI Designato

RI di Terzi

A mano sul posto di lavoro

(è possibile la trasmissione a

mezzo fonogramma solo per

lavori Enel Distribuzione su

linee)

INDIVIDUAZIONE E

MESSA IN

SICUREZZA

IMPIANTO

ELETTRICO

(MS)

Documento utilizzato per la dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza impianto elettrico, a fronte di specifica richiesta

scritta, da rilasciarsi a Terzi che siano:

1) classificabili Persone Comuni ai sensi della norma CEI EN 50110, per l’esecuzione di lavori, di norma non elettrici, ove

necessiti la messa fuori tensione di un impianto elettrico di Enel Distribuzione interferente;

2) RI di impianto interconnesso, per il quale il Terzo non abbia sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa o regolamento

d’esercizio.

RI Designato

Terzo Solo a mano sul posto di lavoro

INDIVIDUAZIONE E

MESSA IN

SICUREZZA

IMPIANTO

ELETTRICO DI

TERZO

(MS TERZO)

Documento proposto per la dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza di impianto elettrico da rilasciarsi a Enel

Distribuzione da Terzi che siano:

- RI di impianti interconnessi o non interconnessi, per i quali il Terzo non abbia sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa o

regolamento d’esercizio.

RI Designato

Terzo Solo a mano sul posto di lavoro

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Tabella A - SINTESI DELLA MODULISTICA “PRE” DI BASE (Continuazione dalla pagina precedente)

NOME MODELLO CAMPO DI IMPIEGO FIGURE INTERESSATE MODALITÀ DI

TRASMISSIONE

DELEGA

OPERATIVA PER

L’ESECUZIONE DI

MANOVRE PER

LAVORI

(DM)

Documento utilizzato per l’assegnazione, al RI Designato individuato tra il personale dell’Impresa, della delega operativa alla

conduzione dell’elemento d’impianto elettrico oggetto dei lavori, limitatamente al tempo della loro durata, e della relativa

restituzione.

RI Designato

d’Impresa

REM

Fonogramma

Tabella B - SINTESI DELLA MODULISTICA “PRE” COMPLEMENTARE

NOME MODELLO CAMPO DI IMPIEGO FIGURE INTERESSATE MODALITÀ DI

TRASMISSIONE

ALLEGATO

SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI

(ASA)

Documento da allegare al Piano di Lavoro (PdL) quando necessita

specificare più punti su cui effettuare i sezionamenti rispetto a quelli

riportati sul PdL

Figure e organismi destinatari del

Piano di Lavoro (PdL) Le stesse del Piano di Lavoro (PdL)

ALLEGATO

LINEE AT

(ALAT)

Documento da allegare al Piano di Lavoro (PdL) quando le attività

lavorative interessano linee AT

Figure e organismi destinatari del

Piano di Lavoro (PdL) Le stesse del Piano di Lavoro (PdL)

ALLEGATO

PROGRAMMA PER PROVE

(APP)

Documento, da allegare al Piano di Intervento (PI) per la descrizione

della sequenza delle operazioni di prova quando devono essere svolte

attività di prove su elemento/i di impianti elettrici complessi.

Figure e organismi destinatari del

Piano di Intervento (PI) Le stesse del Piano di Intervento (PI)

ALLEGATO

SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI

ALLA CONSEGNA IMPIANTO

ELETTRICO

(ASA-CI)

Documento da allegare alla Consegna impianto (CI) quando necessita

specificare più punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti rispetto

a quelli riportati sulla CI

Figure e organismi destinatari della

Consegna Impianto Elettrico (CI) Le stesse della Consegna Impianto

Elettrico (CI)

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Tabella C1 - MODULISTICA PRE SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO

ELETTRICO NEL CASO DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ A CARICO ENEL

TIPO DI

ATTIVITÀ

CONDIZIONI DI PROSSIMITÀ CONDIZIONI DI VICINANZA A

NON IN

PROSSIMITÀ

IN PROSSIMITÀ DI LINEE IN CONDUTTORI

NUDI

IMPIANTI ELETTRICI MT O

AT ALL’INTERNO DI CABINE PARTI ATTIVE

BT

PARTI ATTIVE MT

O AT Lavoro elettrico su

impianti elettrici

BT sotto tensione Nessun

documento

Nessun documento (1)

PIANO DI

INTERVENTO (PI) (3)

PIANO DI INTERVENTO (PI)

Nessun documento(6)

Lavoro elettrico su

impianti elettrici

BT fuori tensione

Nessun documento (2)

Lavoro elettrico

su impianti elettrici

MT o AT fuori

tensione (4)

PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO DI INTERVENTO (PI) + CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) (5)

Sostituzione

fusibili MT in CS

Piano cambio fusibili MT in CS

(CF)

Piano cambio fusibili MT

in CS (CF)

Lavoro non

elettrico Nessun

documento Nessun documento

(2)

PIANO DI

INTERVENTO (PI) (3)

PIANO DI INTERVENTO (PI) PIANO DI INTERVENTO (PI)

(1) L'operatore dell’Enel Distribuzione, idoneo e autorizzato ad effettuare lavori sotto tensione BT, adotta in conformità ai metodi di lavoro BT sotto tensione, la protezione mediante impedimento fisico (ad es. teli isolanti).

(2) In analogia a quanto avviene per i lavori sotto tensione BT, il controllo della Prossimità di parti attive BT avviene con la protezione mediante impedimento fisico (ad es. teli isolanti, che saranno apposti da una persona idonea e autorizzata ai lavori BT sotto tensione).

(3) In impianti in Media Tensione e Alta tensione, costruiti rispettando le distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, le attività che pur in Prossimità di parti attive AT o MT comportino solo l’uso di oggetti di dimensioni contenute e che non prevedano elevazione dal suolo, non richiedono la stesura del Piano di Intervento.

(4) Anche per lavori non complessi e/o non elettrici per la cui esecuzione si renda indispensabile la messa fuori servizio e in sicurezza di elemento/i d’impianto elettrico complesso interferente. (5) Per attività lavorative eseguite da Enel Distribuzione, la Consegna Impianto Elettrico (CI) è prevista solo nel caso non vi sia coincidenza tra RI Designato e Preposto ai Lavori (PL). (6) Ugualmente non è richiesta l’emissione di alcun documento, per l’esecuzione di manovre in Vicinanza di impianti elettrici all’interno di cabine.

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Tabella C2 - MODULISTICA PRE SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO

ELETTRICO NEL CASO DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ A CARICO IMPRESA

TIPO DI

ATTIVITÀ

MODULI INCLUSI QUELLI EMESSI DA IMPRESA(1)

Lavoro elettrico su

impianti elettrici BT

sotto tensione

NOTIFICA LAVORI SOTTO TENSIONE (NLST) – vedi Nota Tecnica

Lavoro elettrico su

impianti elettrici BT

fuori tensione

CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) + COMUNICAZIONE PER RICHIESTA MESSA FUORI SERVIZIO

ELEMENTI D’IMPIANTO ELETTRICO (CG1) – vedi Nota Tecnica

Lavoro elettrico su

impianti elettrici MT o

AT fuori tensione

PIANO DI LAVORO (PdL) + CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) + COMUNICAZIONE RICHIESTA MESSA

FUORI SERVIZIO IMPIANTI ELETTRICI (CG1) – vedi Nota Tecnica

Lavoro elettrico su

impianti elettrici MT

fuori tensione con RI

Designato di Impresa

PIANO DI LAVORO (PdL) + COMUNICAZIONE ESECUZIONE ATTIVITÀ LAVORATIVE COMPRESE LE

MANOVRE PER LAVORI (CG2) + DELEGA OPERATIVA PER L’ESECUZIONE DI MANOVRE (DM) – vedi Nota

Tecnica

(1) Il Piano di Intervento che si rendesse necessario è a cura dell’Impresa, della cui organizzazione fa parte il Preposto ai Lavori (PL).

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Tabella C3 - MODULISTICA PRE SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO

ELETTRICO NEL CASO DI IMPIANTI DI TERZI INTERFERENTI CON ATTIVITÀ ENEL O DI IMPIANTI DI ENEL

INTERFERENTI CON ATTIVITÀ DI TERZI

ESECUZIONE TIPO DI ATTIVITÀ MODULI

Enel Distribuzione

Richiesta da parte di Enel Distribuzione

di disalimentazione di Impianto Elettrico

di TERZO (che abbia sottoscritto un

Protocollo d’Intesa o un Regolamento di

Esercizio o che sia TERZO Produttore),

interferente con le attività di Enel

Distribuzione

Consegna impianto elettrico interferente da RI di Terzo a personale

Enel, in base a quanto previsto dal Protocollo d’Intesa o

Regolamento di Esercizio;

se non è prevista specifica documentazione, si utilizza il modello

“MS TERZO” o modello equivalente in uso da parte del Terzo.

Richiesta da parte di Enel Distribuzione

di disalimentazione di Impianto Elettrico

di TERZO (diverso dal precedente),

interferente con le attività di Enel

Distribuzione

Messa in sicurezza da parte del Terzo dell’elemento d’impianto

interferente formalizzata con modulo “MS TERZO” o modello in

uso da parte del Terzo(1)

.

Terzo che abbia

sottoscritto un

Protocollo d’Intesa o

un Regolamento di

Esercizio o che sia

Terzo Produttore

Richiesta da parte del Terzo di

disalimentazione di impianto elettrico

Enel interferente con le attività del Terzo

PIANO DI LAVORO (PdL) se MT o AT + CONSEGNA

IMPIANTO ELETTRICO (CI) e/o REGISTRO NOTIFICA

MANOVRE (RM) In base a quanto previsto dal Protocollo d’Intesa o Regolamento d’Esercizio; se non

è prevista specifica documentazione si utilizza il modello “MS”

Terzo diverso dal

precedente PIANO DI LAVORO (PdL) se MT o AT + INDIVIDUAZIONE E

MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO (MS)

(1) Nel caso di Terzi costituiti da Clienti passivi MT, nell'impossibilità di ricevere la conferma di avvenuta messa in sicurezza dal Responsabile Impianto, l'intervento può essere

effettuato a condizione che venga garantita lato Enel Distribuzione, per tutta la durata dei lavori, la messa in corto circuito ed a terra dei terminali del cavo di connessione con l'impianto

del Terzo.

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11. DESCRIZIONE E MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEI MODULI

Vengono di seguito proposti singolarmente i moduli e fornite le relative descrizioni, istruzioni per l‟impiego, la compilazione e la trasmissione.

11.1. PIANO DI LAVORO (PdL)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere sempre emesso per l‟esecuzione di lavori complessi, ossia per la pianificazione delle attività lavorative fuori tensione su elemento/i d‟impianto elettrico complesso (Media e Alta tensione, come da definizione), o svolta su impianti non complessi o per lavori non elettrici, ma per la cui esecuzione si renda indispensabile la messa fuori servizio e in sicurezza di elemento/i d‟impianto elettrico complesso interferente.

Di norma, l‟emissione di un Piano di Lavoro deve riguardare una singola attività lavorativa; le attività lavorative descritte nel documento possono comunque essere più di una purché siano tutte vere le seguenti condizioni:

l‟elemento di impianto elettrico interessato sia lo stesso per tutti i lavori (ovvero tutti i punti di sezionamento individuati risultino in comune);

vi sia un solo Preposto ai Lavori (PL);

durante i lavori non risultino variati i punti/le fonti di possibile alimentazione.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

Il Piano di Lavoro è emesso dall‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative e contiene:

i dati necessari per l'individuazione delle figure coinvolte;

i dati relativi all‟elemento/gli elementi di impianto elettrico, oggetto delle attività lavorative ed eventualmente di quelli in Prossimità o interferenti;

la descrizione delle attività lavorative da eseguirsi, con l‟indicazione dei riferimenti cronologici previsti per la loro esecuzione;

lo schema della parte dell‟impianto interessato dai lavori e/o interferente con essi;

le informazioni necessarie per l‟individuazione univoca dei punti, nei quali è necessaria l‟effettuazione dei sezionamenti, per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico; se sono presenti anche punti di sezionamento BT, questi devono essere indicati nel PdL;

l‟indicazione dei punti delle eventuali messe a terra di sezionamento;

le eventuali prescrizioni per l‟inserzione o esclusione delle protezioni o automatismi.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

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PROCEDURA

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A) la DTR tramite indicazione;

A1) l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative che emette il PdL, tramite indicazione. Qualora tale Unità, in regime di reperibilità, non coincida con quella di appartenenza del Tecnico che elabora il PdL, deve essere indicata l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative che, al di fuori del regime di reperibilità, sarebbe stata chiamata ad emettere il PdL;

B) il numero progressivo che individua, in maniera univoca, il Piano di Lavoro, seguito dal numero apposto dall'Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto Elettrico, per attestazione di compatibilità dei lavori con le esigenze di rete e conferma di assegnazione al RI Designato della responsabilità delle manovre per lavori previste, necessarie per l'esecuzione dell'attività lavorativa o per la messa in sicurezza delle linee interferenti;

C) i numeri dei Piani di Lavoro eventualmente collegati;

D) la descrizione dettagliata delle attività lavorative da eseguirsi;

E) le indicazioni utili per la definizione del luogo di lavoro (ubicazione, indirizzo, località, ecc.);

F) la data e l‟orario previsti per l‟esecuzione delle attività lavorative; l‟orario indicato è comprensivo sia delle attività di competenza del RI Designato che del Preposto ai Lavori;

G) il tempo di riconsegna in caso di necessità;

H) spunta se il lavoro è eseguito a cura di personale Impresa o di ENEL Distribuzione; in questo secondo caso indicare l‟Unità Addetta alla Esecuzione delle Attività Lavorative;

I) indicare il nome del richiedente, che può essere dell‟Impresa o un Terzo, e specificare la denominazione dell‟Impresa o Terzo e la data della richiesta;

J) il nominativo del RI Designato e la relativa Unità di appartenenza;

K) il nominativo del Preposto ai Lavori (PL) e la relativa Unità di appartenenza o il nominativo del PL dell‟Impresa e la denominazione dell‟Impresa.

L) il nominativo del REM della società che conduce normalmente l'impianto elettrico, la cui messa in sicurezza sia stata richiesta dalla società che ha emesso il PdL; segue l'indicazione della relativa Unità di appartenenza.

In ambito Enel Distribuzione, in generale, il REM coincide con l‟Operatore in turno al Centro Operativo. In occasione di lavori programmati, qualora non sia possibile conoscere in anticipo tale nominativo, è consentito fare riferimento al ruolo e non al nominativo, ed indicare in tale campo, ad esempio, la figura dell‟ "Operatore in turno";

M) l‟esatta denominazione della linea o della linea/cabina interessata dalle attività lavorative, il suo codice identificativo e la relativa tensione di esercizio;

M1) l‟esatta denominazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico da porsi fuori tensione ed in sicurezza per lavori o interferenza e, se necessario, la relativa tensione di esercizio;

N) l‟esatta denominazione dell‟eventuale elemento di impianto elettrico attivo posto in Prossimità, il suo codice identificativo, se presente, e la relativa tensione di esercizio;

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PROCEDURA

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O) utilizzando il numero di righe necessario, indicare l‟esatta denominazione di ogni punto nel quale effettuare il sezionamento per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico da mettersi fuori tensione ed in sicurezza per lavori o per interferenza, come identificati al punto M1; in particolare, per i sezionamenti all‟interno delle Cabine, riportare, individuandoli con la relativa denominazione, gli organi di manovra da sezionare (nei casi in cui è prevista l‟apertura di tutti gli interruttori BT, non è necessario nominarli individualmente); nelle stesse righe vanno altresì riportati eventuali ulteriori sezionamenti, anche non riferibili a fonti di possibile alimentazione, ma necessari ai fini della sicurezza (ad es.: nuove cabine da inserire in esercizio, ecc.) , che, a seguito di valutazione in sede di stesura del Piano di Lavoro, si sia deciso di effettuare;

O1) per ogni punto di sezionamento, spuntare se la manovra viene eseguita per lavoro o interferenza;

O2) per ogni punto di sezionamento, spuntare (ed eventualmente specificare, come nel caso della sorveglianza a cura del RI Designato o del PL) quale provvedimento si adotta per assicurarsi contro la richiusura intempestiva del dispositivo di sezionamento;

O3) per ogni punto di sezionamento, spuntare se in corrispondenza dello stesso è necessaria una messa in corto circuito e a terra (ad esempio nel caso di linee in cavo, salvo quanto specificato al paragrafo 7.2.3); spuntare “SI” anche nel caso sia di fatto realizzata quale assicurazione contro la richiusura;

P) spunta della presenza o assenza di Modulo “Allegato Sezionamenti Aggiuntivi” (ASA) e, in caso affermativo, specificare il numero di fogli di cui è composto;

Q) la sigla (nel caso di compilazione manuale) del tecnico indicato al punto T che ha elaborato il documento;

R1) spunta e descrizione per l‟identificazione univoca del o dei dispositivi, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia prevista con dispositivi fissi di messa a terra e in corto circuito;

R2) spunta e indicazione dell‟ubicazione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia prevista con dispositivi mobili di messa a terra e in corto circuito;

R3) spunta ed indicazione del punto di tranciatura, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia prevista con tranciatura del cavo;

R4) spunta e indicazione del punto di apposizione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia prevista tramite idoneo cartello;

R5) spunta e indicazione dell‟ubicazione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia prevista con dispositivi mobili per la messa in corto circuito ed al neutro (utilizzata quando, per l‟esecuzione del lavoro, si rende necessario individuare anche un elemento di impianto BT);

R6) spunta, indicazione dell‟ubicazione e specificazione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia prevista con altri mezzi diversi dai precedenti (ad esempio, tramite l‟apposizione di un idoneo contrassegno);

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PROCEDURA

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R7) spunta nel caso in cui si preveda di affidare all‟Impresa l‟esecuzione della messa a terra e in corto circuito con dispositivi mobili, ovvero della tranciatura del cavo, a conferma della corretta individuazione;

S1) spunta e specificazione, nel caso di affidamento di lavori a Impresa, dei dati di riferimento, ovvero dati di riferimento, in caso di attività (tipicamente messa in sicurezza di impianti interferenti) richieste da Terzi;

S2) spunta e specificazione dell‟eventuale elenco delle linee, sulle quali sarà richiesta l‟esclusione delle richiusure al momento dell‟individuazione mediante tranciatura cavo MT, qualora prevista, anche se appartenenti a Centri Operativi diversi;

S3) spunta, se ricorre la necessità di fornire informazioni aggiuntive, riportate in planimetria di Cabina Primaria, per l‟indicazione della presenza di parti circostanti che restano in tensione;

S4) spunta, se ricorre la necessità di segnalare, in caso di lavori in Cabina Secondaria, la presenza di impianti elettrici di tipo aperto (impianti, i cui componenti non hanno protezione completa contro i contatti diretti), qualora i lavori siano giudicati eseguibili, senza la loro messa fuori servizio;

S5) spunta e specificazioni, se ricorre la necessità di fornire ulteriori prescrizioni relative alla delimitazione della zona di lavoro;

S6) spunta e specificazioni, se ricorre la necessità di fornire ulteriori informazioni;

T) il nominativo e l‟Unità di appartenenza del Tecnico incaricato che ha elaborato ed approvato il Piano di Lavoro e ha pianificato ed organizzato la messa in sicurezza dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative;

U) la data di elaborazione del Piano di Lavoro e la firma del Tecnico indicato al punto T che ha elaborato ed approvato il PdL; se il PdL viene gestito nell‟ambito dell‟applicativo STWeb, l‟approvazione della documentazione da parte dell‟elaboratore avviene con modalità elettronica e tale documentazione non necessita di ulteriori firme o visti autografi; l‟approvazione del PdL effettuata con modalità elettronica, vale anche per tutti i relativi allegati prodotti dall‟applicativo;

V) le indicazioni per registrare l‟eventuale sostituzione del RI Designato e più precisamente: nominativo RI Designato subentrante, notifiche ed elenco documenti trasferiti congiuntamente al PdL, data, ora e firme del RI Designato uscente e del RI Designato subentrante;

W) le indicazioni per registrare l‟eventuale sostituzione del Preposto ai Lavori (PL), e più precisamente: nominativo PL subentrante, notifiche ed elenco documenti trasferiti congiuntamente al PdL, data, ora e firme dei PL uscente e subentrante;

X1) spunta obbligatoria dell‟allegato schema elettrico della porzione di rete interessata dalle attività lavorative, che dovrà portare l‟evidenziazione: 1) dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative; 2) dei punti di sezionamento; 3) delle eventuali messe a terra e in corto circuito nei punti di sezionamento; 4) dei punti di installazione delle messe a terra e in corto circuito di lavoro (in caso

di attività svolte da Enel Distribuzione); 5) dell‟eventuale punto di installazione delle messe a terra e in corto circuito per

la conferma dell'individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività

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PROCEDURA

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lavorative, ovvero dell'eventuale punto ove eseguire la tranciatura del cavo (nel caso tali operazioni vengano affidate a Impresa);

X2) spunta e indicazione del numero del Piano di Intervento allegato (solo per attività svolte da Enel Distribuzione);

X3) spunta se viene allegata, quando necessaria, una planimetria del posto di lavoro.

In tal caso questa dovrà riportare l'ubicazione degli impianti elettrici, oggetto dei lavori o interferenti o in Prossimità, l‟indicazione della Zona di Lavoro e del percorso di accesso degli eventuali automezzi e mezzi speciali (autocestelli, autogrù, ecc.) da impiegarsi;

X4) spunta, se esiste l‟Allegato Sezionamenti Aggiuntivi;

X5) spunta, se esiste l‟Allegato Linee AT;

X6) spunta e specificazione di eventuali altri allegati;

Y) spunta dei destinatari della copia del PdL;

Z) in caso di trasmissione per fonogramma, un numero costituito da una successione di cifre casuali;

Z1) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali, e la firma del trasmettente/ricevente nella rispettiva copia.

TRASMISSIONE

Il Piano di Lavoro deve essere trasmesso:

a) all‟Unità Addetta alla Conduzione dell‟Impianto Elettrico, che provvede a trasmetterlo all‟Organismo addetto al controllo del sistema elettrico AT, quando il lavoro richieda modifiche dell‟assetto della rete AT o potenziali limitazioni della disponibilità degli impianti elettrici AT;

b) al RI Designato; c) al Preposto ai Lavori (PL), ovvero al Preposto ai Lavori dell‟Impresa, in caso di

attività lavorative affidate alla stessa.

Il Piano di Lavoro può essere trasmesso agli interessati: 1) con consegna a mano; 2) via fax; 3) con applicativo informatico STWeb.

In casi del tutto eccezionali o in occasione di interventi su guasto o per emergenza, nell'impossibilità di effettuare detta comunicazione con uno dei mezzi sopra indicati, il modulo PdL può essere trasmesso a mezzo fonogramma, fermo restando l'obbligo di ottenere, con lo stesso mezzo, l‟attestazione di compatibilità dei lavori con le esigenze di rete e conferma di assegnazione della delega di conduzione dell‟impianto elettrico al RI Designato da parte dell'Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto Elettrico. In tali casi, con la stessa modalità saranno trasmessi tutti i documenti che costituiscono allegato al PdL (ad esclusione dello schema elettrico), formalizzando la trasmissione complessiva con i numeri di fonogramma e le firme previste all‟uopo sul PdL.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …….………………… ………… A …………… PIANO DI LAVORO (PdL)

N° ................... B ..............… / …………………....

Emesso dalla Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative

.………… A1 ………....……… ………..…. Collegato con PdL N° ..………. C.…………..

…………………………………..…………………..

Descrizione delle attività lavorative: ………………………………………………………………….… Fonogramma N° ………… Z ……………

……………………………………………………………… D ………………………………………………………………………..………………………..

Luogo di Lavoro (ubicazione/indirizzo, ecc.): ………….…..…… E ………………………………………………………………...…..

Data e orario previsti per l'esecuzione delle attività lavorative: dalle ore ……… F …………….. del …………… F …………

Tempo di riconsegna in caso di necessità: …… G …………… alle ore …….…. F ……………. del …….……… F …………

Lavoro a cura: ENEL Distribuzione - Unità Addetta alla Esecuzione delle Attività Lavorative …………………… .. H …………………..………….

… H… Impresa Richiesto da …………… I ………….…….. dell’Impresa/Terzo ………… I …..………………. il ……….. I ………..…

RI Designato: …………………… J …………………….………… del ……………………………… J …………………….……………..…..…………

Preposto ai Lavori (PL): …………………… K …………………… del ………………………………………...………… K ………….…………………

REM: ……… L ………………………………………..……………... del ……………..………………… L ……..…………………………….……………

Denominazione linea o linea/cabina interessata dai lavori:

………………………………………………… M ………………..………………..…… cod. ……… M ….….. a kV ……… M ……..

Elemento / Elementi d’impianto Elettrico da mettere fuori tensione e in sicurezza per lavori / interferenza (denominazione/cod./kV)

(da indicare sempre nello schema elettrico): ……..……………………………………………………………….………………………….

………..……………………………………………… M1 ………………………………………………………………………………

Eventuale Elemento / Elementi d’impianto Elettrico attivo in Prossimità (denominazione/cod./kV) (NB: se presente vedi Prescrizioni sul Piano di Intervento):

………………………………………………….…..……………………………………………………………………..……..

……..……………………………………………………… N …………………………………………………………………

Punti su cui effettuare i sezionamenti / Assicurazione contro la richiusura / Messa a terra e in c.c. nel punto di sezionamento / Apposizione cartelli monitori

Lavoro / interferenza

…O11… Assicurazione contro richiusura … O2…. Eventuale M. a t. e in c.c. nel

punto di sezionamento O3

Cartello

monitore

Punto di sezionamento: …… O ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) …………..…….……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione cartello monitore

Punto di sezionamento: …… O ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… O ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione cartello monitore

Punto di sezionamento: …… O ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… O ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione

cartello monitore

Eventuali altri sezionamenti su “ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI”: No Sì … P.. ( se Sì, spec. n° fogli) … P ..

Sigla del Tecnico che ha elaborato il PdL ……… Q ..……

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA'

COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Mod. PdL ed. 4 (pagina 1 di 2)

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PdL N° …………………….. B / ……………..

INDIVIDUAZIONE ELEMENTO DI IMPIANTO ELETTRICO

M. a t. e in c.c. con dispositivi fissi - denominazione ………………………...…… R1 ………….………………………………………………....….

M. a t. e in c.c. con dispositivi mobili - ubicazione ………………………………..… R2 ……………………………………….………………………..

(N.B: nel caso di M. a t. e in c.c. di individuazione con dispositivi mobili è obbligatorio eseguire la verifica di assenza di tensione con metodo strumentale)

Tranciatura del cavo - ubicazione …………………………….…… R3 ………………………………………………………………….

Cartello - ubicazione ………….. R4 …………………………………….……………………..…..………………………..

Messa in c.c. e al neutro con dispositivi mobili - ubicazione ………….. R5 ………………………………………..……………………..………………….…….

Altro (specificare, ad es.: “idoneo contrassegno” ) ………………………………… R6 ……………… - ubicazione………………………………..……………

Conferma della corretta individuazione (linee MT e/o BT) richiesta all’Impresa … R7…. (vedere anche apposita sezione del mod. CI)

NOTE:

Recapito telefonico Impresa o Terzo: …………… S1 ……………… Nome del responsabile: ……………….…… S1 ………….……………………..

Eventuale elenco delle linee su cui escludere le richiusure …………………………..………… S2 ……………………………………………………...

………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………...

In Cabina Primaria, vedere planimetria per l’indicazione della delimitazione della Zona di lavoro e della presenza di parti circostanti in tensione …. S3….

In Cabina Secondaria, presenza di impianti elettrici di tipo aperto (impianti i cui componenti non hanno protezione completa contro i contatti diretti) … S4…

Eventuali prescrizioni relative alla delimitazione della Zona di lavoro: ...………………..……… S5 ……………………………………………………..

…………………………………………………………………………………………………………………...…………………………………………...

Altro (specificare): ..………………………………………………………………...………… S6 ………………………………………………………..

Elaborato da …………………………………….……… T ………………………………………. del ……………………………………………………….

Data

………………… U ……………….

Firma del Tecnico che ha elaborato il PdL

…………………… U ………………………………………

Fonogramma corrispondente N° ……………… Z1 …………… Firma ……………………… Z1 …………………………………

TRASFERIMENTO AD ALTRO RI DESIGNATO

Il RI Designato subentrante sig. ……………………………… V ………………………………………. dichiara di ricevere il presente Piano di Lavoro

e relativi allegati, unitamente alle seguenti notifiche……………………………………………………………………………………………………………..

Data …………… V ………. ora …… V ……….. Firme dei RI Designati: uscente: ………………..………….…… V …………………………

subentrante: ……………………………… V ……………………………

TRASFERIMENTO AD ALTRO PL

Il Preposto ai Lavori (PL) subentrante sig. ………………..……… W ………………………………………. dichiara di ricevere il presente PdL e relativi

allegati, in particolare il PI che viene condiviso integralmente, unitamente alle seguenti notifiche ……………….……………………………………………

……….…………………………………………… e di aver preso visione di quanto prescritto nel PdL e dello stato di avanzamento delle attività lavorative.

Data ………… W ……………. ora …… W ……….. Firme dei PL: uscente: ………………………………….………… W………………………

subentrante: ……………………………..………… W …..………………………… ALLEGATI:

Schema elettrico della rete (obbligatorio) …X1… Piano di Intervento (PI) N° … X2 …………….

Planimetria del posto di lavoro (quando necessaria) …X3…. Allegato/i Sezionamenti Aggiuntivi (ASA) (se barrata casella Sì di pag 1) …X4….

Allegato Linee AT (ALAT) …X5….

Altro (specificare) …………………………………………………………… X6 ……………………………………………………………………..

COPIA PER: ….Y…

Centro Operativo

RI Designato

Preposto ai Lavori (PL)

…………………….

Nota: a intervento ultimato il Piano di Lavoro (PdL) andrà archiviato, completo di allegati, con il/i relativo/i Modulo/i Consegna Impianto elettrico (CI) (compilato

quando il RI Designato non coincide con il Preposto ai Lavori).

Mod. PdL ed. 4 (pagina 2 di 2)

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA'

COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

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PROCEDURA

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11.2. ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI (ASA)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere emesso, quale allegato al Piano di Lavoro (PdL), quando necessita specificare più punti su cui effettuare i sezionamenti rispetto a quelli riportati sul PdL.

COMPETENZE DI EMISSIONE

L‟Allegato Sezionamenti Aggiuntivi è emesso dalla stessa Unità che emette il PdL.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

A1) l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative, tramite indicazione;

B) il numero del Piano di Lavoro a cui l‟Allegato è riferito;

C) numerazione dei fogli che compongono l‟Allegato;

D) utilizzando il numero di righe necessario, indicare l‟esatta denominazione di ogni punto nel quale effettuare il sezionamento per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico da mettersi fuori tensione ed in sicurezza per lavori o per interferenza, come identificato al punto M1) delle istruzioni di compilazione del PdL;

D1) per ogni punto di sezionamento, spuntare se la manovra viene eseguita per lavoro o interferenza;

D2) per ogni punto di sezionamento, spuntare (ed eventualmente specificare, come nel caso della sorveglianza a cura del RI Designato o del PL) quale provvedimento si adotta per assicurarsi contro la richiusura intempestiva del dispositivo di sezionamento;

D3) per ogni punto di sezionamento, spuntare se in corrispondenza dello stesso è necessaria una messa in corto circuito e a terra (ad esempio nel caso di linee in cavo, salvo quanto specificato al paragrafo 7.2.3); spuntare “SI” anche nel caso sia di fatto realizzata quale assicurazione contro la richiusura;

E) la data e la firma del Tecnico incaricato dell‟Unità Addetta Gestione Attività Lavorative che ha elaborato ed approvato il PdL e l‟Allegato;

F) spunta dei destinatari della copia dell‟Allegato.

TRASMISSIONE

L‟Allegato Sezionamenti Aggiuntivi deve essere trasmesso, con le stesse modalità del Piano di Lavoro, agli organismi destinatari del Piano di Lavoro a cui è allegato.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …………… A ……..…… ….……………………

Allegato (ASA)

SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI

Emesso dalla Unità

Addetta alla Gestione

delle Attività Lavorative

………… A1 ………………….……....…. Relativo al PdL N° ……… B ….... / ……..…...

foglio n° … C ….. di totale fogli … C ……

Il presente modulo ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI è riferito esclusivamente al PdL sopra citato, di cui fa parte integrante.

Questo modulo non può in nessun caso essere utilizzato senza il relativo Piano di Lavoro al quale deve sempre essere accompagnato e del quale a tutti gli

effetti costituisce un allegato.

Punti su cui effettuare i sezionamenti / Assicurazione contro la richiusura / Messa a terra e in c.c. nel punto di sezionamento / Apposizione cartelli monitori

Lavoro / interferenza

D1 Assicurazione contro richiusura D2

Eventuale M. a t. e in c.c. nel

punto di sezionamento D3

Cartello

monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……...

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo apposizione

cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione cartello monitore

Punto di sezionamento: …… D ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Obbligo

apposizione

cartello monitore

Data

…………………… E ………………………

Firma del Tecnico che ha elaborato il PdL e il presente Allegato

…………………………… E ……………………………………….

COPIA PER: F

Centro Operativo

RI Designato

Preposto ai Lavori (PL)

…………………….

Nota: a intervento ultimato il presente Modulo andrà archiviato insieme al Piano di Lavoro (PdL) di cui è parte integrante.

Mod. ASA ed. 2 (pagina 1 di 1)

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Rischio Elettrico

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del 01/10/2011

11.3. ALLEGATO LINEE AT (ALAT)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere emesso, quale allegato al Piano di Lavoro (PdL), per attività lavorative in Cabina Primaria in cui sia necessaria la messa fuori servizio e in sicurezza di una linea AT di Enel Distribuzione.

COMPETENZE DI EMISSIONE

L‟Allegato Linee AT è emesso dalla stessa Unità che emette il PdL.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

A1) l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative, tramite indicazione;

B) il numero del Piano di Lavoro cui l‟Allegato è riferito;

C) numerazione dei fogli che compongono l‟Allegato;

D) il numero identificativo o la denominazione, la tensione di esercizio e l'Unità emittente relative alle terne consegnate per lavori o per interferenza;

E) i tratti di linea da mettersi fuori servizio o da lasciarsi in servizio per lavori o per interferenza;

F) la località di sezionamento e di messa a terra o di solo sezionamento per lavori o per interferenza;

G) l'indicazione dei numeri identificativi dei sostegni in Prossimità dei quali è prevista l‟apposizione delle terre di lavoro;

H) la data ed i tempi concordati per l'esecuzione dei lavori;

I) il tempo di riconsegna in caso di necessità;

L) la data e la firma del Tecnico incaricato dell‟Unità Addetta Gestione Attività Lavorative che ha elaborato ed approvato il PdL e l‟Allegato;

M) spunta dei destinatari della copia dell‟Allegato.

TRASMISSIONE

L‟Allegato Linee AT deve essere trasmesso, con le stesse modalità del Piano di Lavoro, agli organismi destinatari del Piano di Lavoro cui è allegato.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR ………………… A ………..… ………….……

Allegato (ALAT)

LINEE AT

Emesso dalla Unità Addetta

alla Gestione delle Attività

Lavorative

.………… A1 ………....…. Relativo al PdL N° ……… B ….... / ……..…...

foglio n° … C ….. di totale fogli … C ……

Il presente modulo ALLEGATO LINEE AT è riferito esclusivamente al PdL sopra citato, di cui fa parte integrante.

Questo modulo non può in alcun caso essere utilizzato senza il relativo Piano di Lavoro al quale deve sempre essere accompagnato e del quale a tutti gli effetti costituisce un allegato.

Da utilizzarsi solo per attività che interessano LINEE AT

Terne

consegnate

PER LAVORI PER INTERFERENZA

numero o

denominazione D

kV D

Unità emittente D

Tratto

di

Linea

da mettere fuori

servizio E

da lasciare E

in servizio

Località

di sezionamento e

messa a terra F

di solo

sezionamento F

Messa a

terra sul

posto di

lavoro

ai pali G

Periodo

concordato

esecuzione

lavori

dalle ore H

Del H

alle ore H

Del H

Tempo per la riconsegna in caso di

necessità I

Data

…………………… L ………………………

Firma del Tecnico che ha elaborato il PdL e il presente Allegato

…………………………… L ……………………………………….

COPIA PER: M

Centro Operativo

RI Designato

Preposto ai Lavori (PL)

…………………….

Nota: a intervento ultimato il presente modulo andrà archiviato insieme al Piano di Lavoro di cui è parte integrante.

Mod. ALAT ed. 2 (pagina 1 di 1)

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PROCEDURA

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11.4. PIANO DI INTERVENTO (PI)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere sempre emesso per attività lavorative (comprese le prove) a cura di Enel Distribuzione, congiuntamente al Piano di Lavoro, per l‟esecuzione di lavori complessi (Media e Alta tensione, come da definizione) o svolti su impianti non complessi, ma per la cui esecuzione si renda indispensabile la messa fuori servizio e in sicurezza di elemento/i d‟impianto elettrico complesso interferente.

In tal caso il Piano di Intervento deve sempre essere accompagnato al relativo PdL, di cui a tutti gli effetti costituisce un allegato. Deve inoltre essere emesso nel caso di esecuzione di lavori elettrici non complessi o lavori non elettrici (per i quali non necessita, quindi, l‟emissione del Piano di Lavoro), quando questi vengano svolti in Prossimità di parti attive di impianti elettrici complessi (solo nei casi previsti al precedente capitolo 8, a cui si rimanda) o in Vicinanza di linee elettriche in conduttori nudi o di impianti elettrici all‟interno di cabine (solo nei casi previsti al precedente capitolo 9, a cui si rimanda). Si specifica che, quando l‟attività da eseguirsi consiste solamente nell‟individuazione e messa in sicurezza sul posto di lavoro di un elemento di impianto (compresa l‟eventuale tranciatura in caso di linee in cavo), finalizzata o meno alla successiva emissione di un modulo CI o MS, l‟emissione del PI non è prevista. Infatti, in questo caso, non dovendosi svolgere un‟attività lavorativa vera e propria, si ritengono sufficienti le informazioni contenute nel PdL e nelle schede dei relativi Metodi di Lavoro aziendali.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

Nel caso di attività lavorative svolte da personale Enel Distribuzione, il Piano di Intervento è emesso dall‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative e condiviso dal Preposto ai Lavori (PL).

Nel caso di attività lavorative affidate a personale dell‟Impresa il Piano di Intervento è emesso dall‟Impresa stessa, in conformità alla Norma CEI 11-27, anche sulla scorta delle informazioni contenute nel Piano di Lavoro (PdL) che fornisce:

- la descrizione delle attività lavorative, del luogo di lavoro, dell‟elemento/degli elementi d‟impianto elettrico da mettere fuori tensione e in sicurezza per lavori/interferenza;

- la data ed il tempo previsti per l'esecuzione delle attività lavorative; - i nominativi del RI Designato ed eventualmente del REM, del Preposto ai Lavori

nel caso di affidamento all‟Impresa; - le modalità adottate per l‟individuazione dell‟elemento/degli elementi di impianto

elettrico ed eventuali delimitazioni realizzate.

Il Piano di Intervento redatto dall‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative e condiviso dal Preposto ai Lavori (PL) contiene:

i dati necessari per la correlazione con l‟eventuale Piano di Lavoro (PdL) corrispondente;

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la descrizione delle modalità adottate per il controllo del rischio nel caso di attività lavorative in Prossimità di parti attive;

le modalità per l‟installazione dei dispositivi di protezione collettiva per la prevenzione dal rischio elettrico;

l‟indicazione dei DPI e delle attrezzature necessari per la prevenzione e protezione dal rischio elettrico nell‟esecuzione delle attività oggetto dell‟intervento;

una sintesi delle modalità di organizzazione ed esecuzione del lavoro.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

A1) l‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative, tramite e indicazione;

B) il numero che individua in maniera univoca il Piano di Intervento. Se il PI è allegato ad un Piano di Lavoro si deve riportare lo stesso numero del PdL; in caso contrario, un numero progressivo univoco.

Nella Sezione A del “Piano di Intervento”,da compilarsi solo nel caso di lavori elettrici non complessi (lavori su impianti elettrici BT) o lavori non elettrici, svolti in Prossimità di parti attive di impianti elettrici complessi o in Vicinanza di linee elettriche in conduttori nudi o di impianti all‟interno di cabine, per i quali non è prevista l‟emissione del Piano di Lavoro (PdL), devono essere riportati i seguenti dati:

C) la descrizione dettagliata delle attività lavorative da eseguirsi, spuntando se trattasi di lavori elettrici BT eseguiti in tensione o fuori tensione o se trattasi di attività non elettriche;

D) le indicazioni utili per la definizione del luogo di lavoro (ubicazione, indirizzo, località, ecc.);

E) il nominativo del Preposto ai Lavori (PL) (coincidente con il RI Designato nel caso di lavori elettrici non complessi) e la relativa Unità di appartenenza;

F) l‟esatta denominazione dell‟elemento di impianto elettrico attivo, MT o AT, posto in Prossimità od in Vicinanza, il suo codice identificativo (se presente) e la relativa tensione di esercizio;

Nella Sezione B del “Piano di Intervento”, da compilarsi sempre, vanno inserite le procedure/istruzioni operative/prescrizioni fondamentali per il controllo del rischio elettrico; nel dettaglio:

G) spunta delle modalità utilizzate per la verifica di assenza di tensione sul posto di lavoro, della/e eventuale/i “Scheda/e Impiego Dispositivi, Strumenti, DPI, …” di riferimento per tali modalità (selezionata dalla Raccolta EM 0003 delle Istruzioni di Lavoro per la Sicurezza) e la descrizione dell‟ubicazione ove sarà eseguita. A titolo indicativo, in quanto di uso presumibilmente più frequente, è già prestampato il metodo EM 1148;

H) spunta delle modalità utilizzate per le operazioni di messa a terra e in corto circuito sul posto di lavoro, della/e “Scheda/e Impiego Dispositivi, Strumenti, DPI,

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…” di riferimento per tali modalità (selezionata dalla Raccolta EM 0003 delle Istruzioni di Lavoro per la Sicurezza) e la descrizione dei dispositivi fissi, se si adotta tale modalità. A titolo indicativo, in quanto di uso presumibilmente più frequente, è già prestampato il metodo EM 1141;

I) spunta delle modalità utilizzate per la realizzazione dei collegamenti di equipotenzialità sul posto di lavoro. A titolo indicativo, in quanto di uso presumibilmente più frequente, è già prestampato il metodo EM 1144. In tale campo è indicata l‟eventuale adozione di misure equivalenti, qualora previste dalle disposizioni aziendali (es..: guanti isolanti, tronchetti isolanti, tappeti isolanti);

J) spunta ed eventuale specificazione dei mezzi speciali (già correlati al relativo metodo d‟impiego) per l‟accesso e l‟esecuzione delle attività previste;

K) eventuale descrizione sintetica (che può proseguire in seconda pagina) delle ulteriori procedure, istruzioni operative o prescrizioni che si ritenesse necessario od opportuno adottare per il controllo del rischio elettrico, solo nel caso che queste non siano già contemplate in altre parti del PI, del PdL, se esistente, o in altri documenti aziendali (es.: divieto di utilizzo di particolare attrezzatura, ecc.);

L) la sigla di chi ha elaborato il documento, che deve coincidere con la firma in seconda pagina del Tecnico incaricato dell‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative che ha elaborato il PI;

Nella Sezione C del “Piano di Intervento”, da compilarsi solo se ricorre il caso di un lavoro svolto in Prossimità od in Vicinanza di parti attive, devono essere riportati i seguenti dati:

M) spunta se ricorre o meno l‟ipotesi di impianto attivo in Prossimità/Vicinanza;

N) descrizione delle misure di prevenzione adottate per il lavoro in Prossimità/Vicinanza, qualora queste prevedano l‟adozione di un impedimento fisico, ossia siano riferite all‟adozione di protettori, barriere, ecc. che impediscano l‟invasione della Zona di Lavoro Sotto Tensione o della Zona Prossima;

O) descrizione delle misure di prevenzione adottate per il lavoro in Prossimità/Vicinanza, qualora queste siano riferite all‟adozione della distanza sicura, ossia relative al posizionamento controllato degli operatori e degli oggetti maneggiati o movimentati, eventualmente anche con sorveglianza (in tal caso evidenziare che “deve essere attuata la sorveglianza”), ad una distanza sicura tale per cui sia impossibile invadere la Zona di Lavoro Sotto Tensione o la Zona Prossima, anche con atti involontari;

P) descrizione delle modalità adottate per la delimitazione della Zona di Lavoro, attuata al fine di ottenere il medesimo scopo di cui al punto O);

Dopo la sezione C, la compilazione del modulo continua con:

Q) il nominativo del Tecnico incaricato dell‟Unità Addetta all‟Esecuzione delle Attività Lavorative che ha elaborato il Piano di Intervento;

R) la data e la firma del Tecnico incaricato dell‟Unità all‟Esecuzione delle Attività Lavorative che ha elaborato il PI;

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PROCEDURA

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S) la data e la firma del Preposto ai Lavori (PL), per condivisione dei contenuti del documento;

T) spunta se esiste l‟Allegato Programma per Prove;

U) spunta dei destinatari della copia del PI.

TRASMISSIONE

Il Piano di Intervento deve essere trasmesso:

al RI Designato, se non coincidente col Preposto ai Lavori (PL);

al Preposto ai Lavori (PL).

Il Piano di Intervento può essere trasmesso agli interessati:

con consegna a mano;

via fax;

a mezzo fonogramma, solo nei casi in cui il PI costituisca allegato al PdL e la trasmissione di quest‟ultimo sia consentita tramite questo mezzo.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …….… A ………………………… …………… PIANO DI INTERVENTO (PI)

N° .................................… B …….... Emesso dalla Unità Addetta alla Esecuzione

delle Attività Lavorative

………………….……… A1 …….….

Il presente PIANO DI INTERVENTO, se correlato ad un Piano di Lavoro, fa proprie le informazioni contenute nel PdL stesso, in particolare per quanto riguarda:

la descrizione delle attività lavorative, il luogo di lavoro, Elemento / Elementi d’impianto Elettrico da mettere fuori tensione e in sicurezza per lavori o interferenza, data e tempo previsti per l'esecuzione delle attività lavorative, RI Designato, Preposto ai Lavori (PL), Responsabile delle Manovre (REM), individuazione

dell’impianto ed eventuali delimitazioni realizzate.

In tal caso il presente documento deve sempre essere accompagnato al relativo PdL, se emesso, di cui a tutti gli effetti costituisce un allegato.

SE

ZIO

NE

A

Riquadro da compilarsi solo nel caso di lavori elettrici non complessi o lavori non elettrici, svolti in

Prossimità/Vicinanza di parti attive di impianti elettrici complessi, per i quali non è stato emesso il Piano di Lavoro

(PdL)

Descrizione delle attività lavorative in Prossimità/Vicinanza di parti attive MT o AT: BT In tensione BT Fuori tensione Non elettriche

……………………………………………….……………… C …………………………………………………………………………………….…….…

………………………………………………….……………………………………………………………………………………..………………………..

Luogo di Lavoro (ubicazione/indirizzo, ecc.): ………….…..…… D ……………………………………………………………...…..

Preposto ai Lavori (PL): ……………………….……… E …………… del ……………………………..……… E …………………….………………

Elemento / Elementi d’impianto Elettrico attivo MT o AT in Prossimità o in Vicinanza (denominazione/codice/kV):

..…………………………………………………………………………………………………………………………………

……..………………..………………………………… F ……………………………………………………….…………

SE

ZIO

NE

B

VERIFICA DI ASSENZA DI TENSIONE SUL POSTO DI LAVORO (modalità, ubicazione del punto, strumentazione da usare, ecc.): G

Con metodo strumentale come da Scheda/e EM 1148 EM …..…… EM …..……; Con inserimento sezionatore di terra;

Con controllo lampade presenza di tensione sui quadri prefabbricati; Altro: ………………………….……………………………;

ubicazione del punto di verifica: …………..…………….………………………………..…………………………………………………………….……

MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO: H

M. a t. e in c.c. con dispositivi mobili realizzata/e come da Scheda/e EM 1141 EM …………… EM ……………

ubicazione del punto di apposizione: ………………………………………………..………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………..………………;

M. a t. e in c.c. con dispositivi fissi (descrizione) …………………………………………………………………………………………….………..

REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITÀ SUL POSTO DI LAVORO O MISURE EQUIVALENTI

già realizzata con la messa a terra e in corto circuito …I…

installazione dispositivo/i di equipotenzialità (descrizione/ubicazione) ………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…………

come da Scheda/e EM 1144 EM …............…… EM ….........……;

Misure equivalenti: EM …………… …………………………………………………………………………………….

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) PER LA PROTEZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO:

Secondo quanto indicato nel Documento “Prescrizioni integrative per la prevenzione del rischio elettrico (PRE)” e/o nei metodi di lavoro aziendali,

in relazione alle attività oggetto del presente Piano di Intervento.

MEZZI SPECIALI UTILIZZATI PER L’ACCESSO E NELL’ESECUZIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA: … J ..

Autocestello come da Scheda EM 1059 Gru montata su autocarro come da Scheda EM 1033

Altro ………………………………………………………………………………………………………………………..…..……………….…….

ALTRE PROCEDURE/ISTRUZIONI OPERATIVE/PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO

(qualora non ricomprese in altri documenti aziendali):

………………………………………………………………K……………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Sigla del Tecnico che ha elaborato il PI ………..…… L ………

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI

EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Mod. PI ed. 2 (pagina 1 di 2)

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PI N° …………………….………..

seg

ue

- S

EZ

ION

E B

segue - ALTRE PROCEDURE/ISTRUZIONI OPERATIVE/PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO

(qualora non ricomprese in altri documenti aziendali):

………………………………………………………………………………………………………….………………….…………………………………..

………………………………………………………………… K …………………………………….……………………………………………………..

………………………………………………………………………………………………………………………………..………………………………..

……………………………………………………………………………………………………..……………………………………………..……………

……………………………………………………………………………………………………..……………………………………………..……………

……………………………………………………………………………………………………..……………………………………………..……………

……………………………………………………………………………………………………..……………………………………………..……………

……………………………………………………………………………………………………..……………………………………………..……………

SE

ZIO

NE

C

Trattasi di lavoro

in Prossimità? No Si M (se Si, compilare il presente riquadro)

in Vicinanza? No Si M (se Si, compilare il presente riquadro)

Misure da adottarsi per il controllo del rischio elettrico in caso di lavoro in Prossimità/Vicinanza

Impedimento fisico (protettori o barriere o sistemi di blocco meccanico di mezzi d’opera o sistemi equivalenti):

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………… N ………………………………………………………………………...………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Distanza sicura:

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………… O ………………………………………………………………….……………………………….

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Modalità di delimitazione della "Zona di Lavoro":

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………… P ……………………………………………………………………..…………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Elaborato da ………………………… Q ………………………………………………………………... dell’ Unità Addetta Esecuzione Attività Lavorative

Data

…………………… R ………………………

Firma del Tecnico che ha elaborato il PI

……………………………………… R …………………………………..

Il Preposto ai Lavori incaricato e responsabile dell’esecuzione del lavoro, sulla base della suddivisione delle responsabilità indicate dalle prescrizioni aziendali

PRE, a valle di eventuali integrazioni, fa proprie le prescrizioni contenute nel presente documento “Piano di Intervento” e suoi allegati.

Data

…………………… S ………………………

Firma Preposto ai Lavori (PL)

………………………………… S ………………………………………..

ALLEGATI:

Allegato Programma per Prove (obbligatorio in caso di prove complesse) T

COPIA PER: U RI Designato Preposto ai Lavori (PL) ………………………………….…….

Nota: a intervento ultimato il Piano di Intervento andrà archiviato (qualora indicato, insieme al Piano di Lavoro (PdL) cui si riferisce)

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA'

COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Mod. PI ed. 2 (pagina 2 di 2)

Sigla del Tecnico che ha elaborato il PI …… L ……… Mod. PI ed. 1 (pagina 1 di 2)

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11.5. ALLEGATO PROGRAMMA PER PROVE (APP)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere emesso, quale allegato al Piano di Intervento (PI), quando devono essere svolte attività di prove su elemento/i di impianti elettrici complessi.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

L‟Allegato Programma per Prove è emesso, sulla scorta delle indicazioni fornite dall'Unità specialistica, il cui personale esegue le prove vere e proprie, dalla stessa Unità che emette il PI e contiene la descrizione della sequenza delle operazioni di prova relative a:

- prove vere e proprie con l'indicazione delle eventuali manovre da richiedere durante le stesse;

- eventuali attività lavorative di predisposizione intermedie.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

A1) l‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività Lavorative, tramite indicazione;

B) il numero del Piano di Intervento a cui l‟Allegato è riferito;

C) numerazione dei fogli che compongono l‟Allegato;

D) l'indicazione delle eventuali attività lavorative di predisposizione, qualora necessarie;

E) la descrizione dettagliata delle prove vere e proprie;

F) la specificazione delle eventuali manovre da richiedere durante lo svolgimento delle prove;

G) la descrizione dettagliata delle attività lavorative intermedie, qualora necessarie;

H) l'indicazione delle eventuali attività lavorative di ripristino a fine prove, quando necessarie;

I) le notizie ritenute necessarie.

L) la data e la firma del Tecnico incaricato dell‟Unità Addetta Gestione Attività Lavorative che ha elaborato ed approvato il PI e l‟Allegato;

M) spunta dei destinatari della copia dell‟Allegato.

TRASMISSIONE

L‟Allegato Programma per Prove deve essere trasmesso, con le stesse modalità del Piano di Intervento, ai destinatari del Piano di Intervento a cui è allegato. Deve, inoltre, essere trasmesso all‟Unità Specialistica, a cui appartiene il personale che esegue le prove vere e proprie

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …………………… A ………….… ……………

Allegato (APP)

PROGRAMMA PER PROVE

Emesso dalla Unità Addetta alla

Gestione delle Attività Lavorative

.………… A1 ………....…………….. Relativo al PI N° ……… B ..…….…..……...

foglio n° ..… C….... di totale fogli …… C ……..…

Il presente modulo ALLEGATO PROGRAMMA PER PROVE è riferito esclusivamente al PI sopra citato, di cui fa parte integrante.

Questo modulo non può in nessun caso essere utilizzato senza il relativo Piano di Intervento al quale deve sempre essere accompagnato e del quale a tutti gli effetti costituisce un allegato.

SEQUENZA DELLE OPERAZIONI DI PROVA

1) attività lavorative di predisposizione per prova:

………………………………………………………D…………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

2) prove vere e proprie

………………………………………………………E…………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

2A) specificazione delle manovre che potranno essere richieste nel corso delle prove vere e proprie:

……………………………………………………………………………………………………………………..

………………………………………..……F………………….………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………..

3) attività lavorative di predisposizione intermedie per prove:

……………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………….……G………..………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

4) attività lavorative di ripristino a fine prove:

……………………………………………………………………………………………………………………………….

…………………………………………………..……H…………….…………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

NOTE:

……………………………………………………I……………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

Data

……………………L………………………

Firma del Tecnico che ha elaborato il PI e il presente Allegato

…………………………… L ……………………………………….

COPIA PER: M RI Designato Preposto ai Lavori (PL) ………………………………….…….

Nota: a intervento ultimato il presente modulo andrà archiviato insieme al Piano di Intervento di cui è parte integrante.

Mod. APP ed. 4 (pagina 1 di 1)

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11.6. PIANO PER CAMBIO FUSIBILI MT IN CS (CF)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Può essere usato esclusivamente nei casi di sostituzione di fusibili MT a valle di IMS, in cabina secondaria, che abbiano soluzioni impiantistiche previste nella relativa scheda Istruzione di Lavoro e richiamate nel modulo.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

Il Piano per Cambio Fusibili è emesso dal Tecnico dell‟Unità addetta all‟esecuzione delle attività lavorative e contiene:

le informazioni relative all‟IMS, che deve trovarsi in una delle soluzioni impiantistiche evidenziate nella relativa scheda Istruzione di Lavoro e richiamate nel modulo;

la denominazione della CS in cui viene effettuata la sostituzione dei fusibili;

le informazioni sul sezionamento MT e le modalità con cui avviene l‟assicurazione contro la richiusura lato MT, nonché ai provvedimenti da prendere lato BT;

l'indicazione di quale modalità ricorre tra le tre previste per la sostituzione dei fusibili e descritte nell‟Istruzione di Lavoro;

i dati necessari per l'individuazione delle figure coinvolte;

i numeri scambiati dei fonogrammi e la firma del Tecnico incaricato.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Il fonogramma deve riportare i seguenti dati.

A) le informazioni relative alla DTR ed all‟Unità addetta all‟esecuzione delle attività lavorative nel cui territorio la CS è ubicata;

B) un numero di fonogramma, costituito da una successione di cifre casuali;

C) l‟indicazione, non modificabile, che l'attività lavorativa prevista è la sostituzione di fusibili MT in una delle possibili soluzioni impiantistiche previste per l‟IMS;

D) la data e l‟ora in cui viene scambiato il fonogramma;

E) il nominativo e l'Unità di appartenenza del Preposto ai Lavori (che in questo caso assume anche il ruolo di RI Designato) che effettua l'attività;

F) le informazioni sulla CS nella quale viene effettuata la sostituzione dei fusibili;

G) le informazioni relative al punto di sezionamento ed ai provvedimenti da assumere per assicurarsi contro la richiusura lato MT;

H) le informazioni relative all‟apertura degli interruttori BT ed all‟eventuale messa in corto circuito ed a terra sul posto di lavoro lato BT, nel caso in cui non è possibile realizzare la m. a t. ed in c.c. sul sezionatore MT;

I) l‟informazione che l‟attività lavorativa verrà eseguita secondo una delle tre modalità A o B o C, da annotare, descritte nell‟Istruzione di Lavoro;

J) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali, e la firma del trasmittente/ricevente nella rispettiva copia;

K) il nominativo e l‟Unità del tecnico che ha elaborato il modulo e la firma.

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TRASMISSIONE

E‟ utilizzato, sempre a mezzo fonogramma, per lo scambio di informazioni tra il Tecnico incaricato ed il Preposto ai Lavori, sentito il REM.

Page 88: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …….…… A …………… ……...… ……………

PIANO (CF)

PER CAMBIO FUSIBILI MT IN CS

Emesso dalla Unità Addetta alla Esecuzione

delle Attività Lavorative

.………… A ………....……… ………..…. Fonogramma N°

.……… B …….....

Descrizione delle attività lavorative:

SOSTITUZIONE DI FUSIBILI MT A VALLE DI IMS C (O ORGANO DI MANOVRA IN GRADO DI INTERROMPERE LA CORRENTE A VUOTO DEL TRASFORMATORE)

ISOLATO IN ARIA, A PARETE

IN QUADRO MT, ISOLATO IN ARIA, A GIORNO, PROTETTO

IN QUADRO MT, SEGREGATO UNIFICATO O PROTETTO CON SEGREGAZIONE DEL VANO FUSIBILI

Data e orario delle attività lavorative: ore ……… D …………………………….….. del …….........……… D …………

Preposto ai Lavori (PL): …………………… E …………………… del ……………………… E………...…………

………….…………………

Individuazione della Cabina Secondaria interessata dai lavori:

Denominazione……………………F……..… Indirizzo ………………F……………..…… cod. …… F .….. a kV ..…F…….

LATO MT G

Punto su cui effettuare il SEZIONAMENTO per la completa disalimentazione / ASSICURAZIONE CONTRO LA

RICHIUSURA

Punto di sezionamento per lavori:

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Messa a terra e in corto circuito interbloccata Apertura sezionamento e diretta sorveglianza

LATO BT H

INTERRUZIONI ED EVENTUALE MESSA A TERRA SUL POSTO DI LAVORO

Apertura di tutti gli interruttori delle linee BT in

uscita

Messa in corto circuito ed al neutro di tutti i conduttori ed a terra sul

cavo BT del TR

Altro (specificare)

…………………………………………………………………….

I LA SOSTITUZIONE DEI FUSIBILI DELL’IMS SOPRA INDIVIDUATO VIENE EFFETTUATA SECONDO LA SOTTO INDICATA MODALITÀ

DESCRITTA NELL’ISTRUZIONE DI LAVORO EM 2025 PER LA SOSTITUZIONE DI FUSIBILI MT IN CS, ALLA VOCE

A. SOSTITUZIONE DI FUSIBILI MT A VALLE DI IMS (*) A PARETE ISOLATO IN ARIA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI FIORETTO

ISOLANTE DI MANOVRA

B. SOSTITUZIONE DI FUSIBILI MT A VALLE DI IMS (*) IN QUADRO MT ISOLATO IN ARIA, A GIORNO PROTETTO, MEDIANTE

L’IMPIEGO DI FIORETTO ISOLANTE A MORSA

C. SOSTITUZIONE DI FUSIBILI MT A VALLE DI IMS (*) IN QUADRO MT SEGREGATO UNIFICATO O PROTETTO CON

SEGREGAZIONE DEL VANO FUSIBILI DALLE PARTI ATTIVE

(*) o organo di manovra in grado di interrompere la corrente a vuoto del TR

J

FONOGRAMMA CORRISPONDENTE N° ……………………….… FIRMA ………………………………………………..…………………

K

ELABORATO DA …………………………………………………………… DEL …………………………………………………………………...

FIRMA …………………………………………………….……..

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI

EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Mod. CF ed. 2 (pagina 1 di 1)

Page 89: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

PROCEDURA

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PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

11.7. REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere utilizzato per registrare le comunicazioni tra l„Autorizzato ed il RI Designato o REM e/o viceversa quando si eseguono manovre per l‟esecuzione di lavori fuori tensione. E' utilizzato anche per registrare le comunicazioni per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza tra RI e REM appartenenti a società diverse.

CONTENUTI GENERALI

Il Registro Notifica Manovre contiene:

le informazioni relative all‟elemento/agli elementi di impianto elettrico a cui si riferiscono le richieste/conferme di manovre per lavori o che sono oggetto di consegna/riconsegna tra RI di società diverse;

l'indicazione dei punti dove sono stati effettuati, o richiusi, i sezionamenti e delle relative assicurazioni adottate contro le richiusure;

le informazioni relative all‟inserimento delle eventuali messe a terra e in corto circuito, preceduta dalla verifica dell‟assenza della tensione, o alla loro rimozione;

gli eventuali impianti elettrici o elementi d‟impianto elettrico che sono rimasti in tensione;

i dati necessari per l'individuazione delle figure coinvolte.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

La compilazione del registro riguarda le seguenti quattro fasi:

richiesta di esecuzione di manovre per lavori;

conferma di avvenuta esecuzione di manovre per lavori;

richiesta di esecuzione di manovre per rimessa in tensione;

conferma di esecuzione di manovre per rimessa in tensione.

Nel caso di utilizzo tra RI Designato ed Autorizzato appartenenti a Enel Distribuzione, è prevista la compilazione delle sole fasi di:

conferma di avvenuta esecuzione di manovre per lavori;

richiesta di esecuzione di manovre per rimessa in tensione.

N.B: Solo in caso di comunicazioni tra società diverse è obbligatorio:

registrare tutte le parti di comunicazione relative alle richieste di esecuzione e di conferma di avvenuta esecuzione di manovre per lavori;

effettuare la verifica strumentale di assenza della tensione, preliminare all‟inserimento del dispositivo fisso di messa a terra.

Nella prima parte (pagina di sinistra - “comunicazioni di richiesta/conferma manovre per lavori o di consegna di impianti elettrici tra RI e REM”), devono essere riportati i seguenti dati:

A) le informazioni relative all'Unità Consegnataria o l'Impianto Elettrico presso i quali è reso disponibile il modulo in esame;

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PROCEDURA

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PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

per comunicazioni di Richiesta Manovre per Lavori (obbligo di registrazione solo per comunicazioni tra società diverse):

B) un numero di fonogramma, costituito da una successione di cifre casuali;

C) il riferimento al numero del Piano di Lavoro nel quale è prevista la manovra oggetto della comunicazione;

D) gli eventuali Piani di Lavoro collegati;

E) la data e l‟ora della comunicazione;

F) il nominativo della persona che effettua la comunicazione, e l‟Unità di appartenenza;

G) il nominativo della persona che riceve la comunicazione, e l‟Unità di appartenenza;

H) la denominazione dell‟impianto elettrico/elemento di impianto elettrico/stallo oggetto della comunicazione, e la relativa tensione di esercizio;

J) l‟indicazione dei punti dell‟impianto elettrico nei quali viene richiesto di effettuare o verificare il sezionamento e devono essere apposti i cartelli monitori, nonché viene data assicurazione dei provvedimenti assunti contro la richiusura dei sezionamenti;

L) l‟indicazione dei punti dove l‟elemento d‟impianto elettrico oggetto della comunicazione deve essere messo a terra ed in corto circuito, previa la verifica dell‟assenza della tensione;

O) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali;

P) eventuali note;

per comunicazioni di Conferma Manovre per Lavori o di consegna di impianti elettrici in sicurezza tra RI e REM appartenenti a società diverse:

B) un numero di fonogramma, costituito da una successione di cifre casuali;

C) il riferimento al numero del Piano di Lavoro, nel quale è prevista la manovra, oggetto della comunicazione;

D) gli eventuali Piani di Lavoro collegati;

E) la data e l‟ora della comunicazione;

F) il nominativo della persona che effettua la comunicazione, e l‟Unità di appartenenza;

G) il nominativo della persona che riceve la comunicazione, e l‟Unità di appartenenza;

H) la denominazione dell‟impianto elettrico/elemento di impianto elettrico/stallo oggetto della comunicazione, e la relativa tensione di esercizio;

K) l'indicazione dei punti dove sono stati effettuati i sezionamenti e dove sono stati apposti i cartelli monitori, nonché sono stati adottati provvedimenti per assicurarsi contro la richiusura;

M) l'indicazione dei punti, dove sono state realizzate le messe a terra e in corto circuito;

N) l‟indicazione relativa agli elementi d‟impianto elettrico che rimangono in tensione, con l‟aggiunta di eventuali note;

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PROCEDURA

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PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

O) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali;

P) eventuali note. In caso di comunicazione tra RI e REM di società diverse, finalizzata alla consegna dell'impianto elettrico, in tale campo dovrà essere riportata l'informazione in merito a qual è l‟RI che a valle di quella comunicazione assume la conduzione dell'impianto elettrico.

In tale campo deve essere indicata anche l'eventuale sostituzione del RI o del PL riportando il nuovo nominativo.

.

Nella seconda parte (pagina di destra - “comunicazione di richiesta/conferma manovre per rimessa in tensione o restituzione di elementi d‟impianto elettrico tra RI e REM”) devono essere indicati i seguenti dati:

A) le informazioni relative all'Unità Consegnataria o l'Impianto Elettrico presso i quali è reso disponibile il modulo in esame;

per comunicazioni di Richiesta Manovre per rimessa in servizio o di restituzione di impianti elettrici in sicurezza tra RI e REM appartenenti a società diverse:

B) un numero di fonogramma, costituito da una successione di cifre casuali;

C) il riferimento al numero del Piano di Lavoro nel quale è prevista la manovra oggetto della comunicazione;

D) gli eventuali Piani di Lavoro collegati;

E) la data e l‟ora della comunicazione;

F) il nominativo della persona che effettua la comunicazione e l‟Unità di appartenenza;

G) il nominativo della persona che riceve la comunicazione e l‟Unità di appartenenza;

H) la denominazione dell‟impianto elettrico/elemento di impianto elettrico/stallo oggetto della comunicazione e la relativa tensione di esercizio;

J) l'indicazione dei punti nei quali viene chiesto di togliere le terre e di rimuovere i cartelli monitori;

L) l'indicazione dei punti nei quali viene chiesto di chiudere i sezionamenti;

N) la denominazione dell'impianto elettrico che può essere rimesso in servizio, a seguito della dichiarazione, per conferma, della persona che effettua la comunicazione;

O) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali;

P) eventuali note. In caso di comunicazione tra RI e REM di società diverse finalizzata alla restituzione dell'impianto elettrico ad Enel Distribuzione, in tale campo dovrà essere riportata l'informazione di quale RI assume nuovamente la conduzione dell'impianto elettrico a valle di quella comunicazione;

per comunicazioni di Conferma Manovre per rimessa in servizio (obbligatorio registrarle solo per comunicazioni tra società diverse):

B) un numero di fonogramma, costituito da una successione di cifre casuali;

Page 92: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

PROCEDURA

Pag. 92 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

C) il riferimento al numero del Piano di Lavoro nel quale è prevista la manovra oggetto della comunicazione;

D) gli eventuali Piani di Lavoro collegati;

E) la data e l‟ora della comunicazione;

F) il nominativo della persona che effettua la comunicazione e l‟Unità di appartenenza;

G) il nominativo della persona che riceve la comunicazione e l‟Unità di appartenenza;

H) la denominazione dell‟impianto elettrico/elemento di impianto elettrico/stallo oggetto della comunicazione e la relativa tensione di esercizio;

K) l'indicazione dei punti nei quali sono state tolte le terre e rimossi i cartelli monitori;

M) l'indicazione dei punti nei quali sono stati chiusi i sezionamenti;

O) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali;

P) eventuali note.

TRASMISSIONE

E‟ utilizzato, sempre a mezzo fonogramma, per lo scambio di informazioni tra l„Autorizzato ed il RI Designato e/o viceversa o tra RI e REM appartenenti a società diverse.

Page 93: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

93

REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM) Unità Consegnataria o A Prima Parte

Impianto Elettrico Edizione 5

COMUNICAZIONE DI RICHIESTA/CONFERMA DI MANOVRE PER LAVORI FUORI TENSIONE O DI CONSEGNA DI ELEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI TRA RI E REM

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NOTE

1)

Eventuali errori devono essere corretti in modo tale che le parole o i numeri errati rimangano leggibili. 2) La persona che riceve la dichiarazione, prima dello scambio dei numeri di fonogramma, deve barrare le colonne inutilizzate e rileggere il testo alla persona che trasmette, per conferma che la comunicazione sia stata ricevuta correttamente.

3) In caso di sostituzione del RI Designato o del Preposto ai Lavori (PL) il nuovo nominativo è riportato nel campo note della parte sinistra. 4) In caso di consegna di Impianti Elettrici ad altro RI di una Società Terza, nel campo note in corrispondenza della comunicazione dovrà essere evidenziato che da quel momento la conduzione dell'impianto elettrico è a cura di detta Società

5) Con la dizione “AVVISI MONITORI” s’intende riferirsi ai “cartelli monitori”, normalmente in uso in Enel Distribuzione

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA'

COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Page 94: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

94

REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM) Unità Consegnataria o A Seconda Parte

Impianto Elettrico Edizione 5

COMUNICAZIONE DI RICHIESTA/CONFERMA DI MANOVRE PER RIMESSA IN TENSIONE O RESTITUZIONE DI ELEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI TRA RI E REM

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B C D E E F F G G H H J K L M N O P

NOTE 6)

In caso di restituzione di Impianti Elettrici da RI di una Società Terza al RI Designato di Enel Distribuzione, nel campo note in corrispondenza della comunicazione dovrà essere evidenziato che da quel momento la conduzione dell'impianto elettrico torna a cura di Enel Distribuzione

7) La compilazione delle colonne con l'ombreggiatura è obbligatoria solo per le comunicazioni tra Società diverse

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Page 95: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

PROCEDURA

Pag. 95 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

95

11.8. REGISTRO MANOVRE LST (RM LST)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Viene utilizzato per registrare le comunicazioni tra IL REM (Terna) / Centro Operativo (Enel) / Persona Autorizzata quando si mettono in atto adempimenti in Regime Speciale di Esercizio per Lavori Sotto Tensione (LST) AT.

Il Regime Speciale di Esercizio per Lavori Sotto Tensione (LST) AT è attuato esclusivamente da personale di Terna. Il Regime Speciale di Esercizio per LST in linea e/o stazione comporta l‟esclusione delle richiusure automatiche, se presenti, e l‟eventuale modifica delle protezioni dei montanti di linea AT agli estremi.

CONTENUTI GENERALI

Il Registro Notifica Manovre LST (RM LST), contiene:

i dati necessari per l'individuazione delle figure coinvolte;

le informazioni relative all‟elemento/agli elementi di impianto elettrico a cui si riferiscono le richieste/conferme;

le informazioni relative all‟esclusione/ripristino delle richiusure automatiche e all‟apposizione/rimozione degli avvisi monitori “Lavori Sotto Tensione in corso non effettuare manovre”.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Il RM LST deve essere compilato obbligatoriamente sia nelle parti di comunicazione relative alle richieste di esecuzione di manovre per lavori che di avvenuta esecuzione di manovre per la rimessa in tensione.

Nella prima e seconda parte devono essere riportati i seguenti dati:

A) le informazioni relative all'Unità Consegnataria o l'Impianto Elettrico presso cui è reso disponibile il modulo in esame;

B) un numero di fonogramma, costituito da una successione di cifre casuali;

C) il riferimento al numero del Piano di Lavoro LST in cui sono riportate gli adempimenti relativi al RSE per LST AT;

D) gli eventuali Piani di Lavoro LST collegati;

E) la data e l‟ora della comunicazione;

F) il nominativo della persona che effettua la comunicazione, e l‟Unità di appartenenza;

G) il nominativo della persona che riceve la comunicazione, e l‟Unità di appartenenza;

H) la denominazione/codice dell‟elemento di impianto elettrico oggetto della comunicazione, e la relativa tensione di esercizio;

J) l'indicazione dei punti nei quali viene richiesta l‟esclusione/ripristino delle richiusure automatiche e l‟apposizione/rimozione degli avvisi monitori “Lavori Sotto Tensione in corso non effettuare manovre”;

Page 96: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

PROCEDURA

Pag. 96 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

96

K) l'indicazione dei punti dove sono state escluse/ripristinate le richiusure automatiche e dove sono stati apposti/rimossi gli avvisi monitori “Lavori Sotto Tensione in corso non effettuare manovre”;

L) l'indicazione dei punti nei quali viene richiesta solo l‟apposizione/rimozione degli avvisi monitori “Lavori Sotto Tensione in corso non effettuare manovre”;

M) l'indicazione dei punti dove sono stati apposti/rimossi gli avvisi monitori “Lavori Sotto Tensione in corso non effettuare manovre”;

N1) l‟indicazione che sono stati effettuati tutti gli adempimenti previsti e che la linea “È nella configurazione prevista del Piano di Lavoro LST”;

N2) l‟indicazione che i lavori sono interrotti/terminati e che sulla linea non esiste più alcun tipo di vincolo per lavori e pertanto possono essere ripristinate le condizioni di normale esercizio;

O) eventuali altre indicazioni e/o note;

P) il numero di fonogramma corrispondente, costituito da una successione di cifre casuali;

TRASMISSIONE

E‟ utilizzato, sempre a mezzo fonogramma, per lo scambio di informazioni tra la Persona Autorizzata ed il Centro Operativo e tra il REM ed Centro Operativo.

Page 97: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

97

REGISTRO NOTIFICA MANOVRE LST

(RM LST)

Unità Consegnataria o A Prima Parte

Impianto Elettrico Edizione 2

COMUNICAZIONE DI RICHIESTA/CONFERMA MANOVRE O CONSEGNA DI LINEA PER LST

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1) I fonogrammi devono essere compilati , in ordine progressivo secondo le indicazioni che seguono: i fonogrammi scambiati con l’Autorizzato dell’esecuzione delle manovre devono essere compilati con tratto di colore scuro, preferibilmente nero e devono limitarsi alle sole colonne con dicitura in nero; i fonogrammi scambiati con il Responsabile Impianti (RI)

devono essere compilati con tratto di colore rosso e devono essere compilati in ogni loro parte.

2) La persona che riceve la dichiarazione, prima dello scambio dei numeri di fonogramma, deve sbarrare le colonne inutilizzate e deve rileggere il testo alla persona che trasmette, per conferma che la dichiarazione sia stata recepita correttamente.

Page 98: PRE · lavori in caso di attraversamenti di linee aeree in conduttori nudi in ... nelle istruzioni operative e ... “guida per le connessioni alla rete ...

98

REGISTRO NOTIFICA MANOVRE LST

(RM LST)

Unità Consegnataria o A Seconda Parte

Impianto Elettrico Edizione 2

COMUNICAZIONE DI RRESTITUZIONE O TRASFERIMENTO O RIPRISTINO ESERCIZIO DI LINEA DOPO LAVORI LST

Fo

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B C D E E F F G G H H J K L M N O P Q

3) Eventuali correzioni possono essere svolte in modo tale che le parole o i numeri errati rimangano leggibili.

4) Nel caso di trasferimento ad altro Responsabile Impianti (RI), il Responsabile Manovre riporta nella sezione destra del registro la dichiarazione di trasferimento; immediatamente dopo deve compilare una nuova riga della sezione sinistra del registro, riportandovi il testo della dichiarazione di conferma di manovre per attività lavorative già registrata, annotando questa volta il nominativo del RI subentrante ed indicando, come numero di fonogramma corrispondente, quello con il quale è stato comunicato il trasferimento.

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99

11.9. NOTIFICA MANOVRE (NM)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Può essere utilizzato in luogo del modulo Registro Notifica Manovre (RM), quando uno o entrambi gli operatori non si trovino presso un impianto o un ufficio munito di tale Registro. Ne è previsto l‟utilizzo anche in caso di lavori di Enel Distribuzione che richiedano la messa in sicurezza di impianti AT di Terzi connessi.

CONTENUTI GENERALI

Il contenuto è identico a quello del modulo "Registro Notifica Manovre” (RM).

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Le modalità di compilazione del modulo sono identiche a quelle del modulo Registro Notifica Manovre (RM) (con la corrispondenza della prima sezione del modulo NM con la pagina sinistra del modulo RM e della seconda sezione del modulo NM con la pagina destra del modulo RM), avendo cura di depennare le voci che non ricorrono, con l'aggiunta dell'apposizione della firma da parte di chi riceve il fonogramma.

TRASMISSIONE

E‟ utilizzato, sempre a mezzo fonogramma, per lo scambio di informazioni tra l„Autorizzato ed il RI Designato e/o viceversa o tra RI e REM appartenenti a società diverse.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR ……………………… A …………………….……… NOTIFICA MANOVRE (NM)

Unità Consegnataria

.………… A …………………...….

COMUNICAZIONE DI RICHIESTA / CONFERMA MANOVRE PER LAVORI FUORI TENSIONE O

CONSEGNA DI ELEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI TRA RI E REM (Prima Parte) Fonogramma N° …… B ………

Con riferimento al Piano di Lavoro (PdL) N° ……… C …..…… / ………….. del ………… C …………………

collegato ai Piani di Lavoro N° …………………..D ……………….

In data …… E …. alle ore ……E … il sottoscritto sig. ………………F…………….….. del ………..…F…..……………

comunica al sig. ………………………G………………… del ………………G………………………..………………..

che l'Elemento di impianto Elettrico …………………………………………………………………H……………………….

………………………………………………………………………………… a kV ………H……………………

Deve essere sezionato o verificato il sezionamento con assicurazione contro la richiusura dei sezionatori ed esposizione di

avvisi monitori a: ………………………J…………………………………………………………………………………..

È sezionato, assicurato contro la richiusura dei sezionatori e sono stati esposti gli avvisi monitori a: ………………………

…………………………………………………………K………………………………………………………………...

Previa verifica di assenza tensione , deve essere messo a terra a: …………………L…………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………………...

È messo a terra a: ………………M…………………………………………………………………………………….. ….

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Rimane in tensione il tratto: ……………………….N.………………………………………………………………….

………………………………………….……………………………………………………………………………………….

NOTE: ………………………………………………P………………………………………………………………………..

…………………….………………………………………………………………………………………..………………

Fonogramma corrispondente N° ……………O ……………… Firma ………………………………………………………

COMUNICAZIONE DI RICHIESTA / CONFERMA MANOVRE PER RIMESSA IN TENSIONE O

RESTITUZIONE DI ELEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI TRA RI E REM (Seconda Parte)

Fonogramma N° ….. B ………

Con riferimento al Piano di Lavoro (PdL) N° ………C………….. del ………C………………..…… collegato ai Piani di

Lavoro N° ……………………D………………………………………………………………………………………..….

In data ………E……….. alle ore …E…. il sottoscritto sig. ………………F…………………. del ……F……………….

comunica al sig. …………………G………………..… del ………………G…………………………..………………..

che per l'Elemento di impianto Elettrico …………………………………..…………….…………………………………….

………………………………………………………H……………………………………...…………. a kV ……H……..

possono/devono essere/sono state tolte le terre a: …………………………………………………………………………….

…………………………………………………………J……………………………………………………..…………...

Sono state tolte le terre a: …………………………………K…………………………………….………………….......

possono/devono essere chiusi o predisposti alla chiusura i sezionamenti a: ……………….…….………………................

…………………….………………………………….L.………………………………………………..…………………

Sono stati chiusi o predisposti alla chiusura i sezionamenti a: ……………………………………………………………….

.…………………………………………………….………………… M ……………………………………………………………

e che per quanto lo riguarda può essere messo in servizio l’elemento di Impianto Elettrico:

………………………………………………………N………………………………………………………..……………..

………………………………………………………………………………………………………………………………..

Fonogramma corrispondente N° ……………… O …………… Firma ………………………………………………………

Note: ……………………………………………………………………………………………………………….……………

………………………………………………………………P………………………………………..…………………...

…………………………………………………………………………………………………………………………………...

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA'

COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Mod. NM ed. 5 (pagina 1 di 1)

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11.10. CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Di norma deve essere emesso per la consegna da parte del RI Designato al Preposto ai Lavori (PL) dell'Enel Distribuzione (qualora non coincidenti) o dell‟Impresa, e successiva restituzione, da parte di quest'ultimo, dell‟impianto elettrico di proprietà di Enel Distribuzione, sul quale sono già state effettuate le manovre per lavori, perché sia posto nelle condizioni di sicurezza necessarie per l'esecuzione delle attività lavorative o per interferenza, come indicato nel Piano di Lavoro (PdL) o nei documenti di preventivazione del lavoro.

Viene utilizzato anche per chiedere al PL dell‟Impresa, ai fini della conferma della corretta individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative, precedentemente effettuata dallo stesso RI Designato, che effettui: per le linee aeree in conduttori nudi MT e BT: la messa a terra e in corto circuito, preceduta dalla verifica di assenza di tensione; per le linee in cavo MT: la tranciatura; per le linee in cavo BT: la messa a terra ed in corto circuito, previa installazione dei morsetti a perforazione d‟isolante, preceduta dalla verifica dell‟assenza di tensione, o la tranciatura. E‟ utilizzato, nei casi particolari previsti, per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza a RI di Terzi o di altre Società. Non può essere utilizzato per la consegna di un impianto elettrico di Enel Distribuzione a Terzi che ne abbiano chiesto la disalimentazione per proprie esigenze, qualora detti Terzi non abbiano la titolarità a riceverlo, ovvero non abbiano sottoscritto con Enel Distribuzione uno specifico protocollo d‟intesa o regolamento di esercizio. In tale caso non potrà essere effettuata la consegna dell‟impianto elettrico, ma si dovrà predisporre la prevista dichiarazione per la comunicazione al Terzo della sua avvenuta messa in sicurezza e per la successiva rimessa in servizio (Modello MS).

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

Il modulo “Consegna Impianto Elettrico (CI)” è emesso dal RI Designato. È suddiviso in quattro sezioni:

- SEZIONE “A” INFORMATIVA; - SEZIONE “B1” CONSEGNA A PL; - SEZIONE “B2” CONSEGNA A PL CON CONFERMA CORRETTA INDIVIDUAZIONE

RICHIESTA AD IMPRESA; - SEZIONE “C” RESTITUZIONE. La sezione “A” deve essere sempre compilata. Contiene informazioni di carattere generale, come sulle figure coinvolte nel processo della consegna, sul luogo di lavoro, ecc., nonché specifiche, come sui punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti, sulle misure adottate

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per assicurarsi contro la richiusura, sulle modalità con cui viene resa manifesta l‟identificazione dell‟elemento d‟impianto elettrico, ecc. La sezione “B1” deve essere compilata solo nel caso in cui il RI Designato, dopo aver effettuato l‟individuazione dell‟elemento d‟impianto elettrico con le modalità indicate nella sezione “A”, successivamente consegna formalmente tale elemento d‟impianto a PL di Enel Distribuzione o di Impresa. La sezione “B2” deve essere compilata, in luogo della sezione “B1”, allorché viene richiesta all‟Impresa l‟operazione di messa a terra ed in corto circuito o di tranciatura del cavo, a conferma della corretta individuazione, già fatta dal RI Designato con idoneo contrassegno, delle linee oggetto della consegna. Si compone di due fasi: la prima è la richiesta rivolta all‟Impresa della messa a terra ed in corto circuito o della tranciatura della linea, sottoscritta dal RI Designato e dal PL Impresa; la seconda è la dichiarazione del PL Impresa di avvenuta esecuzione, con esito positivo, della messa a terra ed in corto circuito o della tranciatura della linea, sottoscritta dal PL Impresa e dal RI Designato. La sezione “C” deve essere sempre compilata, in quanto formalizza la restituzione da parte del PL degli elementi d‟impianto consegnatigli in precedenza dal RI Designato, secondo i criteri sopra esposti.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Nel modulo “CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI)” devono essere riportati i dati di seguito evidenziati.

SEZIONE “A”

A) la DTR, tramite indicazione;

B) gli estremi del Piano di Lavoro (qualora sia stato emesso);

C) i numeri dei Piani di Lavoro eventualmente collegati;

D) un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma);

E) il nominativo del RI Designato e la relativa Unità di appartenenza;

F) il nominativo del Preposto ai Lavori (PL) e la relativa Unità di appartenenza o il nominativo del PL dell‟Impresa e la denominazione dell‟Impresa.

Qualora venga utilizzato, nei casi particolari previsti, per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza a RI di Terzi o di altre Società, sostituire la dicitura di “Preposto ai Lavori” con “Responsabile Impianto” del Terzo e riportare il nominativo e la ditta/società di appartenenza;

G) l‟esatta denominazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico, oggetto delle attività lavorative e, se necessario, i relativi codice e tensione di esercizio; occorre depennare la voce “per lavori” o “interferenza” che non ricorre;

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H) le indicazioni utili per la definizione del luogo di lavoro (ubicazione, indirizzo, località, ecc.);

I) utilizzando il numero di righe necessario, indicare l‟esatta denominazione di ogni punto nel quale sono stati effettuati i sezionamenti per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico da mettere fuori tensione ed in sicurezza per lavori o per interferenza, come identificato al punto G);

I1) per ogni punto di sezionamento, spuntare se la manovra è stata eseguita per lavoro o interferenza;

I2) per ogni punto di sezionamento, spuntare (ed eventualmente specificare, come nel caso della sorveglianza a cura del RI Designato o del PL) quale provvedimento si adotta per assicurarsi contro la richiusura intempestiva del dispositivo di sezionamento;

I3) per ogni punto di sezionamento, spuntare se in corrispondenza dello stesso è necessaria una messa in corto circuito e a terra (ad esempio nel caso di linee in cavo, salvo quanto specificato al paragrafo 7.2.3); spuntare “SI” anche nel caso sia di fatto realizzata quale assicurazione contro la richiusura;

J) spunta della presenza o assenza di Modello Allegato Sezionamenti Aggiuntivi – CI (ASA-CI), e, in caso affermativo, il numero di fogli di cui è composto;

K1) spunta e descrizione per l‟identificazione univoca del o dei dispositivi, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia stata effettuata con dispositivi fissi di messa a terra;

K2) spunta e indicazione dell‟ubicazione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia stata effettuata con dispositivi mobili di messa a terra;

K3) spunta e indicazione del punto di tranciatura, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia stata effettuata con tranciatura del cavo;

K4) spunta e indicazione del punto di apposizione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia stata effettuata tramite idoneo cartello o contrassegno;

K5) spunta e indicazione dell‟ubicazione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia stata effettuata con dispositivi mobili per la messa in corto circuito ed al neutro (utilizzata quando, per l‟esecuzione del lavoro, si è reso necessario individuare anche un elemento di impianto BT);

K6) spunta e specificazione, qualora l‟individuazione dell‟impianto sia stata effettuata con altri mezzi diversi dai precedenti;

K7) spunta qualora sia richiesta all‟Impresa la conferma della corretta individuazione della linea; in tal caso occorre compilare la sezione “B2”;

L1) nel caso di consegna di elementi di impianto BT, specificazione dello stato del neutro in relazione al suo sezionamento o meno effettuato con l‟organo di manovra;

L2) a completamento dell‟informazione di cui al punto L1, specificazione dello stato del neutro in relazione alla sua messa a terra o meno nel tratto dell‟elemento d‟impianto su cui si lavora;

L3) a completamento dell‟informazione di cui al punto L1 ed L2, specificazione dello stato del neutro in relazione al suo collegamento o meno a terra in cabina secondaria;

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M1) spunta, se sono state fornite informazioni aggiuntive, riportate in planimetria di Cabina Primaria, per l‟indicazione della presenza di parti circostanti che restano in tensione;

M2) spunta, se sono state fornite informazioni aggiuntive, in Cabina Secondaria, per segnalare la presenza di impianti elettrici di tipo aperto (impianti i cui componenti non hanno protezione completa contro i contatti diretti);

M3) spunta e specificazioni, se ricorre la necessità di indicare ulteriori informazioni fornite.

SEZIONE “B1”

N) il giorno e l'ora in cui il RI Designato effettua la consegna;

P) la firma del RI Designato, che effettua la consegna, e la firma del Preposto ai Lavori dell‟Impresa, che dichiara di essere stato reso edotto e di prendere in consegna l‟elemento d‟impianto;

O1) il numero del fonogramma corrispondente, in caso di consegna effettuata con fonogramma;

O2) la firma di chi riceve il fonogramma.

SEZIONE “B2”

- PRIMA FASE

Q) la data e l'ora in cui il RI Designato effettua la richiesta;

R) ubicazione della messa a terra ed in corto circuito della linea aerea, ovvero della tranciatura del cavo;

S) la firma del RI Designato che effettua la richiesta e la firma del Preposto ai Lavori dell‟Impresa che riceve la richiesta.

- SECONDA FASE

T) la data e l'ora in cui il PL dichiara di aver eseguito con successo le operazioni richieste (verifica assenza di tensione e messa a terra e in corto circuito ovvero tranciatura del cavo);

U) le firme del RI Designato e del PL Impresa, a conferma che le operazioni necessarie per la conferma della corretta individuazione dell'elemento di impianto elettrico, oggetto della consegna, sono state effettuate ed hanno avuto esito positivo.

SEZIONE “C”

V) un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma);

X) il nominativo del Preposto ai Lavori di Enel o dell‟Impresa, che aveva ricevuto la consegna.

Qualora venga utilizzato, nei casi particolari previsti, per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza a RI di Terzi o di altre Società, sostituire la dicitura di “Preposto ai Lavori” con “Responsabile Impianto” del Terzo e riportare il nominativo della ditta/società di appartenenza;

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Y) il nominativo del RI Designato e dell‟Unità di appartenenza;

W) la data e l‟ora in cui è restituita la consegna;

Z) la firma della persona che aveva ricevuto la consegna (Preposto ai Lavori) e del RI Designato. Come sopra, nei casi particolari previsti, sostituire la dicitura di “Preposto ai Lavori” con “Responsabile Impianto” del Terzo;

AA) un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali e la firma della persona che lo trasmette/riceve (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma nei casi specificatamente previsti).

TRASMISSIONE

E‟ consegnato prima dell‟inizio delle attività lavorative, dal RI Designato al Preposto ai Lavori o, nei casi previsti, al Responsabile Impianto del Terzo o di altre Società; viceversa, al termine delle attività lavorative, è riconsegnato dalla figura che lo ha ricevuto al RI Designato.

Copia sottoscritta del documento deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e, al termine delle attività lavorative, deve essere archiviata unitamente al Piano di Lavoro (o, in assenza del Piano di Lavoro, al documento di preventivazione del lavoro). La Consegna Impianto Elettrico è consegnata a mano sul posto di lavoro; solo per attività lavorative su linee eseguite da personale dell'Enel Distribuzione, può essere trasmessa agli interessati a mezzo fonogramma.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …………… A ………….….…………………

CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI)

In conformità al Piano di Lavoro (PdL) N° ………………… B ……..……… / ………………………....…….. del …………… B ……………………..

collegato ai Piani di Lavoro N° …………………………………………………… C ……………………………………………………………………….

SEZIONE “A” - INFORMATIVA Fonogramma N° …………D…………………….

Il RI Designato è il sig. ………………E ………………………… del ……………………… E ……………...……...............................................

Il Preposto ai Lavori (PL) è il sig. ……………..……… F ………………. del……………………… F…………...……........................................

L’Elemento / Elementi d’impianto Elettrico messo/i nelle condizioni di sicurezza previste dal citato Piano di Lavoro per lavori / interferenza è/sono:

………..………………………………………………G……………….……………………..…………..…….…………………….

………..…………………………..…….…………… cod. ………… G …………….. a kV ……… G ………….

Luogo di Lavoro (ubicazione/indirizzo, ecc.): ………….…..………… H ……………………………………..…..……………………..

Punti su cui sono effettuati i sezionamenti / Assicurazione contro la richiusura / M. a t. e in c.c. nel punto di sezionamento / Apposizione cartelli monitori

Lavoro / interferenza

I1 Assicurazione contro richiusura I2

Eventuale M. a t. e in c.c. nel

punto di sezionamento I3

Cartello

monitore

Punto di sezionamento: …… I ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… I ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… I ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… I ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… I ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Eventuali altri sezionamenti su foglio/i aggiuntivo/i “ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI - CI”: No Sì J ( se Sì, spec. n° fogli) .. J .

INDIVIDUAZIONE ELEMENTO DI IMPIANTO ELETTRICO

M. a t. e in c.c. con dispositivi fissi - denominazione ………………………………………..K1--………………………………………………………...

M. a t. e in c.c. con dispositivi mobili - ubicazione …………………………………………….K2……………………….……………………………………..

Tranciatura del cavo - ubicazione …………………………………………….K3…………………………………….……………………

Cartello - ubicazione ………………………………………………………………………… K4……………………………………………………….…

Messa in c.c. e al neutro con dispositivi mobili - ubicazione ……………………………………………..K5……………………………………………..………………

Altro (specificare, ad es.: “idoneo contrassegno”) ……………………... K6……………… - ubicazione ………………….…………….………...…………

Conferma della corretta individuazione (solo linee MT e/o BT) richiesta ad Impresa (in tal caso compilare la PARTE B2 della SEZIONE “B”) K7

Elemento/Elementi d’impianto Elettrico BT: NEUTRO SEZIONATO No Sì L1 NEUTRO A TERRA nel tratto in cui si lavora No Sì L2

NEUTRO COLLEGATO A TERRA IN CS No Sì L3

NOTE:

In Cabina Primaria, vedere planimetria per l’indicazione della delimitazione della Zona di lavoro e della presenza di parti circostanti in tensione M1

In Cabina Secondaria, presenza di impianti elettrici di tipo aperto (impianti i cui componenti non hanno protezione completa contro i contatti diretti) M2

Altro (specificare): ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

…………………………………………………………………M3………………………………………………………………………………………………….

ATTENZIONE!

LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA'

COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE

Mod. CI ed. 4 (pagina 1 di 2)

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SEZIONE “B1” - CONSEGNA A PL

Giorno ……………… N ……………. ore ………… N ………

Il Preposto ai Lavori dichiara di aver preso visione della Zona di lavoro e delle eventuali delimitazioni; dichiara, altresì, di essere stato reso edotto in relazione all’ambiente di lavoro in cui deve operare ed alle misure

di sicurezza sopraindicate ed a quelle riportate nel Piano di Lavoro. Pertanto, il RI Designato dopo aver provveduto ad effettuare l’individuazione dell’Elemento /

Elementi d’impianto Elettrico come indicato/i nella Sezione A, CONSEGNA al Preposto ai Lavori (PL) tale/tali elemento/elementi d’impianto.

Firma RI Designato ……………………P…………………… Firma Preposto ai Lavori (PL) .………….P ………………………

Fonogramma corrispondente N° O1

Firma ………… …… O2 …………………..

SEZIONE “B2” - CONSEGNA A PL CON CONFERMA CORRETTA INDIVIDUAZIONE RICHIESTA AD IMPRESA

DA COMPILARSI, IN LUOGO DELLA SEZIONE B1, SE VIENE RICHIESTA ALL’IMPRESA L’OPERAZIONE DI MESSA A TERRA ED IN CORTO

CIRCUITO O DI TRANCIATURA DEL CAVO, QUALE CONFERMA DELLA CORRETTA INDIVIDUAZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO

(SOLO LINEE MT E/O BT) OGGETTO DELLA CONSEGNA

PRIMA FASE

RICHIESTA A PL IMPRESA DI MESSA A TERRA O DI TRANCIATURA

Giorno ……………… Q …………… ore ……… Q ………….. Il Preposto ai Lavori dichiara di aver preso visione della Zona di lavoro e delle eventuali delimitazioni; dichiara, altresì, di essere stato reso edotto in relazione

all’ambiente di lavoro in cui deve operare ed alle misure di sicurezza sopraindicate ed a quelle riportate nel Piano di Lavoro. Pertanto, il RI Designato, DOPO AVER

EFFETTUATO L’INDIVIDUAZIONE CON IDONEO CONTRASSEGNO dell’elemento / elementi d’impianto elettrico indicato /i nella sezione A del presente modulo e NELL’EFFETTUARNE LA CONSEGNA, chiede al Preposto ai Lavori (PL) di eseguire o far eseguire in sua presenza, ma sotto la responsabilità dello

stesso Preposto ai Lavori (PL), per la CONFERMA DELLA CORRETTA INDIVIDUAZIONE, la verifica di assenza tensione e la messa a terra ed in corto circuito,

ovvero la tranciatura del cavo, che deve avvenire nella seguente ubicazione ……………………R……………………………………………………………………

Firma RI Designato …………………S………………….. Firma Preposto ai Lavori (PL) …………………S………………, ………..

SECONDA FASE

DICHIARAZIONE DEL PL IMPRESA DI AVVENUTA ESECUZIONE MESSA A TERRA O TRANCIATURA

Data ………………T…………… Ora ……………T……………….

Il Preposto ai Lavori, dopo aver provveduto ad eseguire, o fatto eseguire, sotto la propria responsabilità le operazioni di messa a terra e in corto circuito precedute dalla verifica di assenza di tensione, ovvero la tranciatura del cavo, DICHIARA CHE L'INDIVIDUAZIONE DELL'ELEMENTO / ELEMENTI DI IMPIANTO

ELETTRICO OGGETTO DELLA CONSEGNA È STATA EFFETTUATA CORRETTAMENTE e che da questo momento inizierà le altre attività lavorative.

Firma Preposto ai Lavori (PL) ………………….… U………………………. Firma RI Designato …………………… U……..……….

SEZIONE “C” - RESTITUZIONE

RESTITUZIONE Elemento / Elementi d’impianto Elettrico indicato/i nella Sezione A Fonogramma N° ………V……….

Il Preposto ai Lavori (PL) sig. ………………………………… X ……………………… del …………………………… X ……………………………………

dichiara al RI Designato sig. ………………………………… Y ……………………… del ……………………………………… Y …………………. che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte e per quanto lo riguarda, l'Elemento / Elementi d'impianto Elettrico sopra descritto/i può essere rimesso in servizio.

Data ………… W ………………. Ora ………… W …………

Firma Preposto ai Lavori (PL)

……………………… Z ………………………

Firma RI Designato

…… Z ………………………….

Fonogramma corrispondente N° …… AA ……

Firma ………………… AA …………………..

ATTENZIONE!

È FATTO ASSOLUTO DIVIETO DI EFFETTUARE L’ACCESSO ALL’ELEMENTO D’IMPIANTO OGGETTO DEI LAVORI

PRIMA DELLA FORMALE CONSEGNA DA PARTE DEL RI DESIGNATO

Nota: A intervento ultimato la Consegna Impianti Elettrici andrà archiviata, completa dell’eventuale Allegato Sezionamenti Aggiuntivi, con il relativo

Modulo "Piano di Lavoro".

Mod. CI ed. 4 (pagina 2 di 2)

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Pag. 108 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

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11.11. ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI ALLA CONSEGNA

IMPIANTO ELETTRICO (ASA-CI)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere emesso, quale allegato alla Consegna Impianto Elettrico (CI), quando necessita specificare più punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti rispetto a quelli riportati sulla CI.

COMPETENZE DI EMISSIONE

L‟Allegato Sezionamenti Aggiuntivi alla Consegna Impianto Elettrico è emesso dalla stessa persona che emette la CI.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

B) numerazione dei fogli che compongono l‟Allegato;

C) gli estremi del Piano di Lavoro (qualora sia stato emesso);

D) i numeri dei Piani di Lavoro eventualmente collegati;

E) utilizzando il numero di righe necessario, indicare l‟esatta denominazione di ogni punto nel quale sono stati effettuati i sezionamenti per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico da mettere fuori tensione ed in sicurezza per lavori o per interferenza;

E1) per ogni punto di sezionamento, spuntare se la manovra è stata eseguita per lavoro o interferenza;

E2) per ogni punto di sezionamento, spuntare (ed eventualmente specificare come nel caso della sorveglianza a cura del RI Designato o del PL) quale provvedimento si adotta, per assicurarsi contro la richiusura intempestiva del dispositivo di sezionamento;

E3) per ogni punto di sezionamento, spuntare se in corrispondenza dello stesso è necessaria una messa in corto circuito e a terra (ad esempio nel caso di linee in cavo, salvo quanto specificato al paragrafo 7.2.3); spuntare “SI” anche nel caso sia di fatto realizzata quale assicurazione contro la richiusura;

F) la firma della persona che consegna la notifica (RI Designato) e la firma della persona che riceve la notifica (Preposto ai Lavori).

TRASMISSIONE

L‟Allegato Sezionamenti Aggiuntivi alla Consegna Impianto Elettrico è trasmesso, con le stesse modalità della CI, alla persona destinataria della stessa.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR …………………… A……….… ………………

Allegato (ASA-CI)

SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI ALLA

CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO

foglio n° ……… B …….….. di totale fogli …………..B…………………

In conformità al Piano di Lavoro (PdL) N° ………………… C ……..……… / ………………………....…….. del ………………… C …………………..

collegato ai Piani di Lavoro N° ………………………………………………… D ……………………………………………………..……………………….

Il presente modulo ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI ALLA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO è riferito esclusivamente alla

Consegna Impianto Elettrico inerente il PdL sopra citato. Questo modulo non può in nessun caso essere utilizzato senza la relativa Consegna Impianto

Elettrico al quale deve sempre essere accompagnato e del quale a tutti gli effetti costituisce un allegato.

Punti su cui sono effettuati i sezionamenti / Assicurazione contro la richiusura / M. a t. e in c.c. nel punto di sezionamento / Apposizione cartelli monitori

Lavoro / interferenza

E1 Assicurazione contro richiusura E2

Eventuale M. a t. e in c.c. nel

punto di sezionamento E3

Cartello

monitore

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Punto di sezionamento: …… E ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare)……………..……..

dispositivi fissi No Sì dispositivi mobili

Apposto

cartello

Firma RI Designato Firma Preposto ai Lavori (PL)

……………… F .…………………………… ………………………… F ……………………..

Mod. ASA-CI ed. 2 (pagina 1 di 1)

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PROCEDURA

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PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

11.12. INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO

(MS)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere emesso, a fronte di specifica richiesta scritta, per la dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza di impianto elettrico da rilasciarsi a Terzi:

classificati Persone Comuni, ai sensi della norma CEI EN 50110, per l‟esecuzione di lavori, di norma non elettrici, ove necessiti la messa fuori tensione di un impianto elettrico di Enel Distribuzione;

titolari di impianto elettrico interconnesso, per il quale il Terzo non abbia sottoscritto uno specifico protocollo d‟intesa o regolamento d‟esercizio (ad esempio Clienti MT). In tal caso la richiesta del Terzo deve contenere il nominativo della persona che riceverà la notifica, avente il ruolo di Responsabile Impianto (RI) dell‟impianto elettrico interconnesso.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

L‟Individuazione e Messa in sicurezza Impianto Elettrico è emessa dal RI Designato e contiene:

gli estremi della richiesta del Terzo;

la specificazione della figura che riceve la dichiarazione, se trattasi, cioè, di Persona Comune o RI di Terzi;

la denominazione dell‟elemento di impianto elettrico, oggetto della dichiarazione, e la descrizione delle condizioni di individuazione e messa in sicurezza attuate.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

B) gli estremi della richiesta del Terzo;

C) le indicazioni utili per la definizione del luogo di lavoro (ubicazione, indirizzo, località, ecc.);

D) gli estremi del Piano di Lavoro (qualora sia stato emesso);

E) il nominativo del RI Designato, la relativa Unità di appartenenza e il numero telefonico, a cui può essere rintracciato;

F) il nominativo della persona del Terzo, a cui viene rilasciata la dichiarazione, la relativa Ditta/Impresa di appartenenza e il numero telefonico a cui può essere rintracciato;

F1) spunta, se la persona che riceve la dichiarazione è individuato dal Terzo quale RI dell‟impianto elettrico interconnesso;

G) l‟esatta denominazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico, oggetto della richiesta di messa in sicurezza, e la relativa tensione di esercizio (se necessario, dettagliare anche la descrizione fisica dell‟elemento di impianto messo in sicurezza);

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PROCEDURA

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PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

H) l‟esatta denominazione del punto nel quale è stato effettuato il sezionamento per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico oggetto della richiesta, come identificato al punto G);

H1) spunta (ed eventuale specificazione) di quale provvedimento si è adottato, per assicurarsi contro la richiusura intempestiva del dispositivo di sezionamento;

H2) spunta, se in corrispondenza del punto di sezionamento è stata apposta una messa in corto circuito e a terra (spuntare “SI” anche nel caso sia di fatto realizzata quale assicurazione contro la richiusura);

H3) spunta dell‟accertamento visivo dell‟avvenuta apposizione del dispositivo fisso o mobile di messa in corto circuito e a terra sulla sezione di impianto elettrico del Terzo, obbligatoriamente messo in opera dal RI dello stesso (in mancanza non si effettua la consegna del modulo), a conferma della corretta individuazione dell‟impianto elettrico oggetto della dichiarazione;

I) la descrizione inequivocabile ed il più possibile precisa del punto ove è stata apposta la messa in corto circuito ed a terra dell‟elemento di impianto elettrico;

L) la data e l‟ora in cui viene consegnata la dichiarazione;

M) le firme del RI Designato e della persona del Terzo che riceve la dichiarazione;

Al termine dei lavori

N) il nominativo della persona del Terzo che restituisce la dichiarazione e la relativa Ditta/Impresa di appartenenza;

O) il nominativo del RI Designato e la relativa Unità di appartenenza;

P) la data e l‟ora in cui viene restituita la dichiarazione;

Q) le firme della persona del Terzo che restituisce la dichiarazione e del RI Designato;

R) il numero telefonico che il Terzo può contattare per segnalazioni urgenti (se diverso dal recapito telefonico del RI Designato).

TRASMISSIONE

E‟ consegnato, esclusivamente a mano sul posto di lavoro, dal RI Designato al Terzo classificato Persona Comune od al RI di Terzi, e viceversa al termine delle attività lavorative del Terzo.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR ……………………… A …….… …………………

INDIVIDUAZIONE E (MS)

MESSA IN SICUREZZA

IMPIANTO ELETTRICO Emesso da Unità Addetta

alla Esecuzione delle Attività lavorative

.……… A ……....….

Richiesta di messa in sicurezza pervenuta con lettera/fax n° ……............. B ...…...........…….….. del …... B …......….......….

Luogo di Lavoro (ubicazione/indirizzo, ecc.): ……………………… C ……………………………………………………………….…………………...…...

………….…..……………………………………………………………………......................................………………………………….....................…..…..

Eventuale Rif. Piano di Lavoro N° …...... D ……………....../....…………........ del ……………..………

DICHIARAZIONE DI INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO

Il RI Designato dell'ENEL Distribuzione Sig. …………… E …………… del ………………… E …………………………………… n° Tel. …. E ………..

dichiara al Sig. ……………… F …..………..…… Responsabile Impianto (RI) dell’impianto elettrico di Terzo ..F1..

della Ditta/Impresa ……...…………………… F …………………….................................................…………… n° Tel ……….… F ……….....………..…..

che l’ Elemento/gli Elementi d’impianto Elettrico, esercito/i alla tensione di ………… G …………. Volt, denominato/i

…………………………………………………………… G ………………………………………………………………………………………………....…

….……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…….

è/sono stato/i individuato/i e disalimentato/i.

Riquadro da compilarsi solo se la dichiarazione è resa a RI di Terzi per impianti interconnessi.

Punti su cui sono effettuati i sezionamenti / Assicurazione contro la richiusura / M. a t. e in c.c. nel punto di sezionamento / Apposizione cartelli monitori

Lavoro /

interferenza Assicurazione contro richiusura

Eventuale M. a t. e in c.c. nel punto

di sezionamento

Cartello

monitore

Punto di sezionamento: …… H ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……… H1 ………

dispositivi fissi No Sì H2 dispositivi mobili

Apposto

cartello

Accertamento visivo di avvenuta m.a t. e in c.c. sull’impianto elettrico interconnesso,

a cura e responsabilità di RI di Terzi, per conferma individuazione ..H3..

Riquadro da compilarsi solo se la dichiarazione è resa a RI di Terzi per impianti non interconnessi, o a Terzo classificato Persona

Comune ai sensi della norma CEI EN 50110.

Il RI Designato dell'ENEL Distribuzione dichiara inoltre che per l’Elemento/gli Elementi d’impianto Elettrico sopra indicato/i sono state adottate le seguenti misure di sicurezza:

è/sono stata/e eseguita/e la/e messa a terra e in corto circuito in corrispondenza di

………………………………………....... I ..........................................................................………………………………...……………..................................

………………………………………........................................................................................…………………………...………………...................................

che rappresenta anche l’individuazione dell’Elemento/degli Elementi d’impianto Elettrico; assicura da parte propria il mantenimento delle condizioni di sicurezza sopra elencate e che le stesse non saranno rimosse per tutta la durata dei lavori prevista nella richiesta di messa in sicurezza.

La persona che riceve il presente modulo MS dichiara di: - aver preso visione del contenuto in essa riportato ed in particolare dell’individuazione e delle misure di sicurezza adottate sull’elemento/sugli elementi di

impianto elettrico di competenza di Enel Distribuzione, oggetto della richiesta di messa in sicurezza;

- essere consapevole che dette misure di sicurezza sono garanzia contro il rischio elettrico, e di impegnarsi di conseguenza a non rimuoverle o manometterle in alcun modo né per alcun motivo;

- impegnarsi a non andare in alcun modo, né direttamente, né con attrezzi o materiali, a contatto con l’elemento/gli elementi d’impianto elettrico di

competenza di Enel Distribuzione individuato/i, restando pienamente responsabile per danni arrecati a persone o cose in conseguenza della propria attività.

Data ........................ L ............ Ora ........... L ..........

Firma del RI Designato dell'ENEL Distribuzione

....................................... M ......................................

Firma della persona che riceve il Modulo MS

.................................................. M ...............................

DICHIARAZIONE DI TERMINE LAVORI

Il Sig. ……………………………………………… N..…………............................................................................…...........................................………...

della Ditta/Impresa …………………………………… N …………………………………….........………………………….…..………….………..………...

dichiara al RI Designato dell'ENEL Distribuzione Sig. .………………......… O …….....................................................……...….......................................……

del ….....…………………………………………………… O ………………………………………………………………………………..……….………... che per quanto lo riguarda, l’Elemento/gli Elementi d’impianto Elettrico sopra descritto/i può/possono essere rimesso/i in servizio e che per eventuali

ulteriori necessità provvederà ad inoltrare formalmente all'ENEL Distribuzione una nuova richiesta di messa in sicurezza.

Data ................... P ................ Ora ............ P .........

Firma della persona che restituisce il Modulo MS

............................................ Q .................................

Firma del RI Designato dell'ENEL Distribuzione

......................................... Q ........................................

NOTE: In caso di urgente necessità contattare il n° telefonico ENEL: ....................... R ..........................

Mod. MS ed. 2 (pagina 1 di 1)

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PROCEDURA

Pag. 113 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

11.13. INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO DI

TERZO (MS TERZO)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Deve essere emesso a seguito della necessità di Enel Distribuzione di eseguire attività lavorative su suoi impianti, interferenti con impianti di Terzi. A tal riguardo Enel Distribuzione avanza specifica richiesta scritta, a fronte della quale deve essere rilasciata dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza di impianto elettrico da parte del Responsabile Impianto del Terzo, secondo le modalità indicate al precedente punto 5.3.5.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

L‟Individuazione e Messa in sicurezza dell‟Impianto Elettrico del Terzo interferente è richiesta da Enel Distribuzione e deve essere emessa dal RI del Terzo. Il Modulo proposto contiene:

gli estremi della richiesta di Enel Distribuzione;

la specificazione della figura che emette la dichiarazione, che trattasi, cioè, di RI di Terzi;

la denominazione dell‟elemento di impianto elettrico, oggetto della dichiarazione, e la descrizione delle condizioni di individuazione e messa in sicurezza attuate.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati i seguenti dati:

A) la DTR, tramite indicazione;

B) gli estremi della richiesta di Enel distribuzione;

C) le indicazioni utili per la definizione del luogo di lavoro (ubicazione, indirizzo, località, ecc.);

D) gli estremi del Piano di Lavoro (qualora sia stato emesso);

E) il nominativo del RI del Terzo, della relativa Ditta/Impresa di appartenenza e il numero telefonico a cui può essere rintracciato;

F) il nominativo del RI Designato, a cui viene rilasciata la dichiarazione, la relativa Unità di appartenenza e il numero telefonico, a cui può essere rintracciato;

G) l‟esatta denominazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico, oggetto della richiesta di messa in sicurezza, e la relativa tensione di esercizio (se necessario, dettagliare anche la descrizione fisica dell‟elemento di impianto messo in sicurezza);

H) l‟esatta denominazione del punto nel quale è stato effettuato il sezionamento per la completa disalimentazione dell‟elemento/degli elementi di impianto elettrico oggetto della richiesta, come identificato al punto G);

H1) spunta (ed eventuale specificazione) di quale provvedimento si è adottato, per assicurarsi contro la richiusura intempestiva del dispositivo di sezionamento;

H2) spunta, se in corrispondenza del punto di sezionamento è stata apposta una messa in corto circuito e a terra (spuntare “SI” anche nel caso sia di fatto realizzata quale assicurazione contro la richiusura);

L) la data e l‟ora in cui viene consegnata la dichiarazione;

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PROCEDURA

Pag. 114 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

M) le firme del RI del Terzo che emette la dichiarazione e del RI Designato;

Al termine dei lavori

N) il nominativo del RI Designato e la relativa Unità di appartenenza;

O) il nominativo del RI del Terzo e la relativa Ditta/Impresa di appartenenza;

P) la data e l‟ora in cui viene restituita la dichiarazione;

Q) le firme del RI Designato che restituisce la dichiarazione e del RI del Terzo;

R) il numero telefonico che il RI Designato può contattare per segnalazioni urgenti.

TRASMISSIONE

E‟ consegnato, esclusivamente a mano sul posto di lavoro, dal RI del Terzo al RI Designato, e viceversa al termine delle attività lavorative di Enel Distribuzione.

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DIVISIONE INFRASTRUTTURE E RETI

DTR ……………………… A …….… …………………

INDIVIDUAZIONE E (MS TERZO) MESSA IN SICUREZZA

IMPIANTO ELETTRICO

DI TERZO

Emesso da Unità Addetta alla Esecuzione delle

Attività lavorative

.……… A ……....….

Richiesta di messa in sicurezza inviata con lettera/fax n° ……............. B ...…...........…….….. del …... B …......….......….

Luogo di Lavoro (ubicazione/indirizzo, ecc.): ……………………… C ……………………………………………………………….…………………...…...

………….…..……………………………………………………………………......................................………………………………….....................…..…..

Eventuale Rif. Piano di Lavoro N° …...... D ……………....../....…………........ del ……………..………

DICHIARAZIONE DI INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO DI TERZO

Il Responsabile Impianto (RI) Sig. ……………………………………E …………… della Ditta/Impresa ………………..… E ………………………………

n° Tel. …………... E ……………………….. F1 Responsabile Impianto (RI) dell’impianto elettrico di Terzo

dichiara al RI Designato di ENEL Distribuzione Sig. ………………….. F ………del ….....................…………..……… n° Tel ………… F.………..…..

che l’ Elemento/gli Elementi d’impianto Elettrico, esercito/i alla tensione di ………… G …………. Volt, denominato/i ……………………………………

…………………………………………………………… G ………………………………………………………………………………………………....…

è/sono stato/i individuato/i e messo/i in sicurezza.

Riquadro da compilarsi solo se la dichiarazione è resa da RI di Terzi per impianti interconnessi.

Punti su cui sono effettuati i sezionamenti / Assicurazione contro la richiusura / M. a t. e in c.c. nel punto di sezionamento / Apposizione cartelli monitori

Lavoro /

interferenza Assicurazione contro richiusura

Eventuale M. a t. e in c.c. nel punto

di sezionamento Cartello monitore

Punto di sezionamento: …… H ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………...

per lavoro

per interferenza

M. a t. e in c.c. interbloccata Lucchetto Estrazione interruttore

Disattivazione motorizzazione Altro (specificare) ……… H1 ………

dispositivi fissi No Sì H2 dispositivi mobili

Apposto

cartello

Data ........................ L ............ Ora ........... L ..........

Firma del RI che emette il Modulo MS

....................................... M ......................................

Firma del RI Designato dell'ENEL Distribuzione

.................................................. M ...............................

DICHIARAZIONE DI TERMINE LAVORI

Il RI Designato di ENEL Distribuzione Sig. ……………………………N…………………….. del ……………………… N …………………………

dichiara al Sig ……………......................... O............................................della Ditta/Impresa …………………………………… O ….………..………...

che per quanto lo riguarda, l’Elemento/gli Elementi d’impianto Elettrico sopra descritto/i può/possono essere rimesso/i in servizio.

Data ................... P ................ Ora ............ P .........

Firma del RI Designato dell'ENEL Distribuzione

............................................ Q .................................

Firma del RI che riceve in restituzione il Modulo MS

......................................... Q ........................................

NOTE: In caso di urgente necessità contattare il n° telefonico del RI dell’impianto elettrico di Terzo: ....................... R ..........................

Mod. MS TERZO ed. 1 (pagina 1 di 1)

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PROCEDURA

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Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

11.14. DELEGA OPERATIVA PER L’ESECUZIONE DI MANOVRE (DM)

EMISSIONE E CAMPO D’APPLICAZIONE

Il presente fonogramma viene emesso per l‟assegnazione e la restituzione della delega, a seguito della comunicazione del RI Designato di inizio delle manovre previste nel Piano di Lavoro a cui sta per dare attuazione.

Si applica solo al caso in cui nel Piano di Lavoro il ruolo di RI Designato, a seguito di richiesta dell‟Unità Addetta alla Gestione delle Attività lavorative di Enel Distribuzione, viene ricoperto da personale d‟Impresa.

COMPETENZE DI EMISSIONE E CONTENUTI GENERALI

Viene emesso dal REM in fase di assegnazione della delega, e dal RI Designato nella fase di restituzione della predetta delega.

Il modulo è un fonogramma, che si scambia per via telefonica tra REM e RI Designato d‟Impresa, nel quale si dà evidenza dell‟avvenuta concessione e restituzione della delega alla conduzione della porzione di Impianto elettrico, come previsto nel Piano di Lavoro, e dei relativi tempi.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE

Devono essere riportati, in particolare, i seguenti dati:

A) il numero del Piano di Lavoro;

B) la data in cui è stato emesso il Piano di Lavoro;

C) la sequenza casuale di un numero di quatto cifre individuata dal REM;

D) la sequenza casuale di un numero di quatto cifre individuata dal RI Designato d‟Impresa;

E) il nominativo del REM operatore al CO;

F) indicazione del CO nel cui ambito ricade l‟elemento d‟impianto su cui si attua il PdL;

G) il nominativo del RI Designato d‟Impresa;

H) la ragione sociale ed la denominazione dell‟Impresa che fornisce il RI Designato;

I) indicazione dell‟orario in cui il REM assegna la delega;

L) la data in cui viene assegnata la citata delega;

M) le firme di chi trasmette il fonogramma e di chi lo riceve.

Al termine dei lavori per la restituzione della delega devono essere riportati i seguenti dati.

O) la sequenza casuale di un numero di quatto cifre individuata dal RI Designato d‟Impresa;

P) la sequenza casuale di un numero di quatto cifre individuata dal REM;

Q) il nominativo del RI Designato d‟Impresa;

R) la ragione sociale ed la denominazione dell‟Impresa che fornisce il RI Designato;

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PROCEDURA

Pag. 117 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

S) indicazione dell‟orario in cui il RI Designato d‟Impresa restituisce la delega;

T) la data in cui viene restituita la citata delega;

U) il nominativo del REM operatore al CO;

V) indicazione del CO nel cui ambito ricade l‟elemento d‟impianto su cui si attua il PdL;

Z) le firme di chi trasmette il fonogramma e di chi lo riceve.

TRASMISSIONE

E‟ trasmesso per via telefonica dal REM al RI Designato d‟Impresa, e viceversa al termine delle attività lavorative e delle manovre per lavori effettuate dal RI Designato d‟Impresa, sentito il REM.

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PROCEDURA

Pag. 118 di 118

PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del

Rischio Elettrico

P 2.03.00 REV. 04

del 01/10/2011

DELEGA OPERATIVA PER L’ESECUZIONE DI MANOVRE (DM)

RIFERIMENTO PIANO DI LAVORO N° ……..................... A ........ ..................…........…….….. del …... …..... B .….......….

FONOGRAMMA N° …………….……C…….……….… DI ASSEGNAZIONE DELEGA

FONOGRAMMA CORRISPONDENTE N° ………………………D--……………. Il sig. …………………………E…………….……….. REM del CO di…………………….F……………………

con riferimento al documento sopra riportato, concede la DELEGA

al Signor ………………G………………… dell‟IMPRESA ……………H……………………..

per dare inizio all‟esecuzione delle manovre per lavori/interferenza di cui al citato documento, evidenziando che gli impianti elettrici sui quali andrà ad operare sono in tensione

alle ore …………I ……….. del ……………… L………………….

□ Nominativo di chi trasmette ……………M……………….. □ Firma di chi riceve ……………M…………

FONOGRAMMA N° ……………..… O ................ DI RESTITUZIONE DELEGA

FONOGRAMMA CORRISPONDENTE N° …………P…………………. Il Signor …………………Q………………………… dell‟Impresa ……………R……………………… alle ore ………………S………………… del ………………T………………………. RESTITUISCE LA DELEGA

al Signor ………………U…………………… REM del CO di …………V……………..……………………

e prende atto che da tale momento non è più autorizzato ad eseguire alcuna manovra sugli impianti elettrici. □ Nominativo di chi trasmette …………Z………… □ Firma di chi riceve ……………Z……………….

Mod. DM ed. 1 (pagina 1 di 1)