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Sistema Gestione Qualità Aziendale S.C. Direzione Medica Presidio Ospedaliero di Savona e Cairo M.tte S.S. “ Igiene Ambientale “ PQU 501 Gestione smaltimento rifiuti Rev. 4 del 13/03/13 Pag. 1/ 25

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4. Documenti

� Legge 25/01/1994 n. 70 “Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l’attuazione del sistema di eco-gestione e di audit ambientale”- art. 6 modello MUD;

� Direttiva Ministero dell’Ambiente del 9 aprile 2002 “Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti”;

� Legge n. 179 del 31 luglio 2002 “Disposizioni in materia ambientale”;

� Decreto L.vo 24/06/2003 n. 209 “Attuazione della direttiva 2000/53/CE reattiva ai veicoli fuori uso”;

� D.P.R. n. 254 del 15.07.03 “Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell’articolo 24 della Legge n.179 del 31 luglio 2002 “;

� Decreto L.vo 25/07/2005 n. 151 “Attuazione della direttiva 2002/95/CE, della direttiva 2002/96/CE e della direttiva 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti;

� Decreto Legislativo 3 Aprile 2006 n. 152 “ Norme in materia ambientale “(Testo Unico Ambiente ) - art. 189: avvio del SISTRI, art. 227: richiama per lo smaltimento dei rifiuti sanitari il DPR 254/03;

� Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81 “ Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro “;

� Decreto Legislativo n. 205 del 03/12/2010 “ Disposizioni di attuazione della Direttiva 2008/98/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19/11/2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (nuovo correttivo del D.L.vo 152/2006 – parte quarta);

� Legge 07/08/2012 n. 134 recante la proroga dell’avvio del SISTRI al 30/06/2013;

� DPCM 20/12/2012 “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2013;

� Decreto L.vo 13/01/2013 n. 36 “Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”, art. 6 lettera p;

� Delibera ASL 2 Savonese n. 446 del 22.04.04 di Approvazione Capitolato d’oneri per l’affidamento del servizio di pulizia delle aree dei Presidi Ospedalieri e degenziali dell’ASL 2 Savonese “;

� Determina della S.C. Provveditorato n° 27/2012 “ Convenzione tra ASL 2 Savonese e ATA S.p.A. di Savona per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati agli urbani smaltiti in discarica di prima categoria, materiale riciclabile e spazzamento aree interne del Presidio Ospedaliero di Savona “;

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� Delibera A.S.L. n°.2 “Savonese” n° 373 del 19/04/07 “Servizio di ritiro, trasporto e smaltimento rifiuti speciali sanitari, non assimilabili agli urbani, prodotti dai Presidi Aziendali ”;

� Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale degli Ospedali di Savona e Cairo M.tte, ottenuta dall’Ente di Certificazione RINA di Genova in data 20/12/07, rinnovata in data 20/12/ 2010 per il triennio 2011-2013;

� PQA 131 “Procedura Aziendale per la gestione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) rev 3 del 25/05/2011;

� PQU 503 “ Gestione smaltimento rifiuti radioattivi di prima categoria” rev.3 del 05/02/2013;

� PQU 507 “ Gestione delle non Conformità “ – rev. 1 del 03/04/06;

� PQU 508 “Azioni correttive e preventive” rev. 1 del 03/04/2006;

� PQU 620 “ Gestione del paziente portatore di sorgenti radioattive nel re-ricovero” rev. 0 del 25/01/2012;

� IQU 501 “Raccolta differenziata rifiuti assimilati agli urbani” rev.2 del 05/11/2010 -Ospedale San Paolo Savona;

� IQU 501/A “Raccolta differenziata rifiuti assimilabili agli urbani” rev 1 del 05/10/2017 Ospedale San Giuseppe Cairo M.tte;

� MODU 112/A1 Ospedale San Paolo Savona “Richiesta esami esterni”;- modulo allegato alla PQU 113;

� MODU 112/A2 Ospedale San Giuseppe Cairo M.tte “ Richiesta esami esterni”- Modulo allegato alla PQU 113;

� MODU 516 “Richiesta intervento ritiro rifiuti assimilati agli urbani “;

� MODU 517 “Ritiro rifiuti sanitari pericolosi a rischio non infettivo”;

� MODU 522 “ Rapporto di non conformità/Azione Correttiva”

� MODU 523 “ Rapporto di Azione Preventiva”;

� MODU 533 “Segnalazione pazienti sottoposti ad esami con radionuclidi”

� MODU 534 “Registro di carico e scarico rifiuti a rischio radioattivo”

� MODU 535 “ Verifica Giornaliera”;

� MODU 650 “Modulo accettazione paziente portatore di sorgenti radioattive”

� Formulario Identificazione Rifiuti;

� Registro Carico – Scarico Rifiuti.

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5. Indicatori

• Numero di rapporti di non conformità/azione correttiva redatti dalla Direzione Medica di Presidio Ospedaliero (D.M.P.O.), dalle SS.CC. degli Ospedali, certificati per il Sistema di Gestione Ambientale di Savona- Cairo M.tte ( utilizzando il MODU 522 ) o dalla Ditta Autorizzata al ritiro e trasporto dei rifiuti pericolosi;

• Numero rapporti di azione preventiva redatti dalla DMPO e/o dalle SS.CC. dei due Ospedali certificati, utilizzando il MODU 523;

• Quantità in chilogrammi di rifiuti pericolosi a ris chio infettivo prodotti dalle SS.CC. del Presidio Ospedaliero di Levante rispetto alla quantità complessiva annua prodotta. Tale indicatore sarà messo in pratica nel momento in cui sarà avviata nell’ASL 2 Savonese la tracciabilità dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo mediante rilevazione a mezzo bar-code.

6. Classificazione Secondo il D.P.R. 15.07.2003 n. 254, richiamato dal D. leg.vo 152/06 e dal D. leg.vo 205/2010 avente ad oggetto “Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell’art. 24 della Legge 31.07.02, n. 179”, i rifiuti sono così classificati:

Classe Composizione Tipologie di rifiuto (esempi) Rifiuti sanitari assimilati agli urbani

Rifiuti sanitari di vario genere qualora non rientrino nei pericolosi a rischio infettivo e non infettivo, assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei rifiuti urbani

• rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie;

• residui dei pasti provenienti dalle SS.CC., ad esclusione di quelli che provengono da:

- S.C. Malattie Infettive; - pazienti nei quali sussiste un rischio

di trasmissione biologica aerea; - pazienti affetti da patologie causate

da agenti biologici di gruppo 4 di cui all’allegato XLVI del Decreto L.vo 81/08 cosiddetto “ Testo Unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro “;

• rifiuti provenienti da attività di giardinaggio effettuata nell’ambito delle strutture sanitarie;

• vetro, carta. cartone, plastica, metalli, imballaggi in genere, materiali ingombranti da conferire negli ordinari circuiti di raccolta differenziata, nonche’ altri rifiuti non pericolosi che per qualita’ e quantita’ siano assimilati agli urbani;

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• la spazzatura; • indumenti e lenzuola monouso e quelli

di cui il detentore intende disfarsi; • gessi ortopedici e bendaggi non

contaminati da materiale biologico; • assorbenti igienici anche contaminati da

sangue esclusi quelli dei degenti infettivi, pannolini pediatrici, pannoloni, i contenitori e le sacche utilizzate per le urine, nel caso in cui non sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente una patologia trasmissibile attraverso le feci e le urine.

Rifiuti pericolosi a rischio non infettivo

Rifiuti sanitari compresi a titolo esemplificativo nell’allegato II del Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari - D.P.R. 15/07/03 n.254 .

• Sostanze chimiche di scarto provenienti dal settore sanitario pericolose o contenenti sostanze pericolose ( formalina, xilolo, alcool, metanolo, OPD, disinfettanti etc…)

• Liquidi di fissaggio e di sviluppo, lastre Radiologiche

• Rifiuti di amalgama provenienti da interventi odontoiatrici

• Pile esauste • Pace-makers • Acidi • Sali e loro soluzioni contenenti sostanze

pericolose • Carbone attivato esausto • Scarti di oli minerali e sintetici per

circuiti idraulici e macchinari • Imballaggi contenenti sostanze

pericolose (anche disinfettanti) • Filtri aria esausti a rischio chimico • Rifiuti della lavorazione dell’amianto • Batterie al piombo • Elettroliti di batterie ed accumulatori • Apparecchiature fuori uso contenenti

CFC • Tubi fluorescenti (neon) o lampadine

esauste contenenti mercurio • Veicoli fuori uso

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Rifiuti pericolosi a rischio infettivo

Rifiuti contaminati da: ∗ Sangue o liquidi biologici che

contengano sangue in quantità da renderlo visibile;

∗ Feci o urine nel caso in sui sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente una patologia trasmissibile attraverso tali escreti;

∗ Liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardio o liquido amniotico

∗ Assorbenti igienici utilizzati da degenti infetti, pannolini pediatrici, pannoloni;

∗ Bastoncini cotonati per colposcopia e pap test e cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale;

∗ Bastoncini oculari non sterili e bastoncini oftalmici di TNT

∗ Cannule e drenaggi ∗ Cateteri (vescicale, venosi, arteriosi, per

drenaggi pleurici) raccordi, sonde, circuiti per circolazione extracorporea, deflussori;

∗ Fleboclisi contaminate; ∗ Filtri di dialisi, filtri esausti provenienti da

cappe (in assenza di rischio chimico); ∗ Guanti monouso; ∗ Materiale monouso: vials, pipette, provette,

indumenti protettivi, mascherine, occhiali, telini, lenzuola, calzari, soprascarpe, camici;

∗ Materiale per medicazioni: garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, maglie tubolari;

∗ Sacche (per trasfusioni, urina, stomia, nutrizione parenterale);

∗ Set di infusione; ∗ Sonde rettali e gastriche; ∗ Sondini(nasogastrici, per broncoaspirazione,

per ossigenoterapia, ecc.); ∗ Spazzole, cateteri per prelievo citologico; ∗ Speculum auricolare e vaginale monouso; ∗ Suturatrici automatiche monouso; ∗ Gessi e bendaggi; ∗ Denti e piccole parti anatomiche non

riconoscibili; ∗ Contenitori vuoti di vaccino ad antigene

vivo; ∗ Residui dei pasti provenienti da:

- S.C. Malattie Infettive; - pazienti per i quali sia ravvisata

clinicamente, dal medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui;

∗ Tutti i rifiuti provenienti da pazienti: - affetti da patologie nelle quali sussiste un rischio di trasmissione biologica aerea;

- affetti da patologie causate da agenti biologici di gruppo 4 di cui all’allegato XLVI del Decreto Leg.vo 81/08 cosiddetto “ Testo Unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro “.

Rifiuti provenienti dallo svolgimento di attività di ricerca e di diagnostica batteriologica

Piastre, terreni di colture ed altri presidi utilizzati in microbiologia e contaminati da agenti patogeni

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Rifiuti taglienti Aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungidito, venflon, testine, rasoi e bisturi monouso

Rifiuti Radioattivi di Prima Categoria o bassa attività

Rifiuti la cui radioattività decade in tempi dell’ordine di mesi o al massimo di qualche anno. Lo smaltimento segue quello dei rifiuti convenzionali.

Pannoloni, sacche delle urine, cateteri venuti a contatto con liquidi biologici contenenti i radioisotopi Tallio, Indio, Gallio e Tecnezio.

Rifiuti Sanitari che richiedono particolari sistemi di smaltimento

Farmaci scaduti o inutilizzabili, medicinali citotossici e citostatici per uso umano e veterinario, sostanze stupefacenti e altre sostanze psicotrope, organi e parti anatomiche non riconoscibili.

Parti Anatomiche Riconoscibili

Arti inferiori, superiori, le parti di essi, di persona o di cadavere a ci sono stati amputati

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7. Contenuto A) RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO NON INFETTIVO (rischio chimico) OSPEDALE DI SAVONA: • lastre radiografiche: vengono raccolte in siti di deposito specifici e, decorso il periodo previsto

dalla normativa vigente di conservazione pari a 10 anni, a seguito di Deliberazione del Direttore Generale 373 del 19.04.2007 , vengono smaltite da Ditta autorizzata;

• batterie esauste ( pile ): solo le batterie al nichel-cadmio e quelle contenenti mercurio sono

classificate come rifiuti pericolosi, mentre le batterie alcaline sono smaltite come rifiuti speciali non pericolosi. Quelle di piccole dimensioni vengono raccolte in apposito contenitore rigido a tenuta situato al piano – 4 nei pressi del Magazzino Economale e sono successivamente consegnate a Ditta Autorizzata del loro smaltimento;

• acidi, sali e loro soluzioni, sostanze chimiche di scarto e imballaggi contenenti sostanze

pericolose: sono raccolti a cura del personale del personale della S.C. di produzione in contenitori in polipropilene rigidi (taniche) di diversa capacità e depositati in spazi individuati dalla Direzione Medica e consegnati a Ditta incaricata del loro smaltimento. I contenitori predetti dovranno essere omologati all’uso secondo le vigenti normative, riportare la dicitura prevista dalle normativa vigente, nonché l’identificazione della S.C. produttrice e dell’Azienda Sanitaria di Provenienza e la data di chiusura. Ciascun contenitore dovrà contenere una singola tipologia di rifiuto e dovrà infine essere fornito di etichetta adesiva inamovibile, di colore giallo, recante la lettera “R” di colore nero indicante la categoria di pericolo. I contenitori devono essere accompagnati dal modulo MODU 517 “Ritiro rifiuti sanitari pericolosi a rischio non infettivo” compilati dal Coordinatore Infermieristico; sul medesimo modulo il personale della D.M.P.O. provvederà ad apporre il codice identificativo (codice CER) del rifiuto, da smaltire, quale rifiuto pericoloso non a rischio infettivo.

• scarti di olio minerale per motori diesel, ingranaggi, ecc.: sono raccolti in bidoni a tenuta, depositati in locale apposito del Dipartimento Tecnologico e consegnati a Ditta autorizzata al loro smaltimento;

• Batterie al piombo: classificate come rifiuti pericolosi, sono raccolte in scatole chiuse,

depositate a cura del Dipartimento Tecnologico in luogo apposito e consegnate a Ditta autorizzata al loro smaltimento;

• Disinfettanti e loro imballaggi: è in corso di elaborazione la procedura da parte delle SS.CC. . Farmacia Ospedaliera e D.M.P.O di Levante;

• Apparecchi fuori uso contenenti CFC e/o componenti pericolosi (monitor e stampanti), veicoli fuori uso: vengono raccolti in locali predisposti dalla S.C. Economato e consegnati a Ditta autorizzata al loro smaltimento;

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• Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio se possibile sono reintrodotti negli

imballaggi di origine dagli operatori del Dipartimento Tecnologico e raccolti in locale apposito fino al loro successivo smaltimento.

OSPEDALE DI CAIRO M.TTE: • Lastre radiografiche: sono raccolte in appositi siti e, decorso il periodo di conservazione di 10

anni, vengono smaltite, previa Deliberazione dell’Azienda, come scarto d’atti d’ufficio, con Deliberazione del Direttore Generale n. 373 del 19.04.2007;

• Pile: sono raccolte in appositi contenitori rigidi situati all’esterno dell’Ospedale, predisposti dal

Comune di Cairo M.tte.;

• batterie esauste ( pile ): solo le batterie al nichel-cadmio e quelle contenenti mercurio sono classificate come rifiuti pericolosi, mentre le batterie alcaline sono smaltite come rifiuti speciali non pericolosi. Quelle di piccole dimensioni vengono raccolte in apposito contenitore rigido a tenuta situato al piano – 4 nei pressi del Magazzino Economale e sono successivamente consegnate a Ditta autorizzata al loro smaltimento;

• Batterie al piombo: classificate come rifiuti pericolosi, sono raccolte in scatole chiuse,

depositate, a cura del Dipartimento Tecnologico in luogo apposito e consegnate a Ditta autorizzata al loro smaltimento;

• Apparecchi fuori uso contenenti CFC e/o componenti pericolosi (monitor e stampanti),

veicoli fuori uso: vengono raccolti in locali appositi del Magazzino Economale e consegnati a Ditta incaricata al loro smaltimento;

• Disinfettanti e loro imballaggi: : è in corso di elaborazione la procedura da parte delle SS.CC. .

Farmacia Ospedaliera e D.M.P.O di Levante;

• Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio se possibile sono reintrodotti negli imballaggi di origine dagli operatori del Dipartimento Tecnologico e raccolti in locale apposito fino al loro successivo smaltimento.

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B) RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO

1) CONFEZIONAMENTO I contenitori possono essere: • monouso in polipropilene da inserire in contenitori rigidi di cartone a perdere, capacità 40

litri, per i rifiuti solidi pericolosi a rischio in fettivo

Il contenitore esterno di colore giallo deve avere la capacità di circa litri 40, essere a forma di parallelepipedo, realizzato con due maniglie; avere coperchio con chiusura ad incastro ed essere automontante in modo da facilitarne l’immagazzinamento. Il sacco interno, in polipropilene, di colore giallo, posto all’interno e incollato al cartone deve essere chiuso dal personale della S.C.; durante la manovra occorre che gli operatori facciano uso di guanti monouso. I contenitori non devono essere riempiti per più dei 2/3 della loro capacità, per permetterne una corretta chiusura. Nel caso eccezionale in cui si dovesse verificare la rottura del sacco o del contenitore si dovrà utilizzare un altro contenitore rigido esterno munito di sacco interno giallo di rivestimento, nel quale riporre il primo, utilizzando i guanti monouso. Entrambi i contenitori, esterni e interni, dovranno riportare stampata la seguente scritta: “ Regione LIGURIA – ASL 2 Savonese – Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo – CER 180103* “; su quello esterno inoltre il personale in turno deve apporre il nome della S.C. produttrice dei rifiuti e la data di chiusura del contenitore stesso. • monouso in polipropilene da inserire in contenitori rigidi esterni ( bidoni ) capacità 20-40-

60 litri. I contenitori esterni in materiale plastico rigido ( polipropilene ad alta densità) o“ Bidoni “ contengono di solito i rifiuti pericolosi a rischio infettivo di natura liquida e devono essere idonei all’incenerimento, resistenti in caso di perforazione, rovesciamento, caduta, urto e schiacciamento, dotati di stabilità sul piano di appoggio, sovrapponibili dopo l’uso, con coperchio di chiusura a pressione ed a tenuta, per evitare versamenti, manomissioni di liquidi e garantire la sicurezza del trasporto. Devono essere altresì dotati di sistemi atti ad una presa sicura e di colore distinguibile dai contenitori usati per la raccolta di altri tipi di rifiuto. Possono contenere: -rifiuti sanitari liquidi a rischio infettivo prodo tti da Strutture Complesse in cui sussiste un grado di complessità assistenziale elevata (sale operatorie; servizi di endoscopia…);

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-contenitori di soluzione per infusione, privati di cannule o di aghi, visibilmente contaminati da materiale biologico e/o provenienti da pazienti ricoverati in ambienti di isolamento infettivo; - pannoloni intrisi da feci od urine, il cui peso, potrebbe causare la rottura dell’halipak durante il trasporto, qualora sussista una patologia infettiva diffusiva accertata dal medico. Il sacco interno in polipropilene di colore facilmente distinguibile, dovrà avere caratteristiche adeguate di resistenza ed impermeabilità ed essere dotato di sistema di chiusura atto ad evitare spargimenti accidentali del contenuto anche liquido. Il sacco dovrà essere pre-inserito all’interno di ogni contenitore. Entrambi i contenitori, esterni ed interni, dovranno riportare stampata la seguente scritta: “ Regione LIGURIA – ASL 2 Savonese – Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo – CER 180103* “; su quello esterno, inoltre, il personale in turno dovrà apporre il nome della S.C. produttrice dei rifiuti e la data di chiusura del contenitore stesso. • rigidi monouso per oggetti pungenti e/o taglienti come ad esempio aghi, lame di bisturi,

etc…(capacità 8 litri): I predetti contenitori non devono essere riempiti per più dei 2/3 della loro capacità per permetterne una corretta chiusura e ridurre il rischio infortunistico. Il contenitore dovrà essere successivamente posto all’interno del contenitore rigido in cartone monouso o del bidone rigido in materiale plastico.

2) MOVIMENTAZIONE INTERNA OSPEDALE DI SAVONA I contenitori correttamente chiusi ed identificati devono essere collocati dal personale della S.C. nello spazio ( deposito temporaneo provvisorio ) a tal fine adibito e successivamente prelevati, tutti i giorni dell’anno, compresi i festivi, dal personale della ditta appaltatrice del Servizio ritiro e smaltimento rifiuti pericolosi, per essere trasferiti al deposito temporaneo centrale. Il personale della S.C. deve altresì verificare che il locale di deposito temporaneo dove giornalmente trasportano i rifiuti sia chiuso e pertanto non accessibile ad estranei. La Ditta suindicata non dovrà determinare intralci nella esecuzione delle attività istituzionali e delle Ditte Appaltatrici di altri sevizi e lavori. Gli incaricati alla raccolta dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo sono tenuti a non ritirare i contenitori privi dei dati di identificazione richiesti (data e indicazione della S.C. di provenienza) e/o non correttamente confezionati ed a segnalare subito all’ Infermiere Coordinatore della S.C. di produzione l’inconveniente rilevato affinché venga subito rimosso; successivamente il Responsabile della Struttura Semplice “ Igiene Ambientale “ della Direzione Medica di Presidio Ospedaliero di

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Levante, nel caso in cui il fatto dovesse ripetersi, provvederà a redigere il rapporto di non conformità MODU 522 e ad inviarlo alla S. C. di competenza. La Ditta Appaltatrice del Servizio dovrà provvedere, con proprio personale, oltreché al ritiro dei contenitori dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo anche alla distribuzione dei contenitori vuoti nei punti di deposito temporaneo già individuati dalla D.M.P.O. OSPEDALE DI CAIRO M.TTE La movimentazione interna fa capo al personale della S.C. di produzione che vi provvede conferendo i contenitori di cartone o i bidoni nell’apposito deposito centrale sito nel cortile interno del Presidio Ospedaliero; detti contenitori vengono prelevati dalla Ditta Appaltatrice del Servizio ritiro e smaltimento rifiuti pericolosi ogni Martedì e Venerdì .

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3) TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI, RIUTILIZZO DEI CONTENIT ORI E

STERILIZZAZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO IN FETTIVO L’ASL 2 Savonese, richiamando la normativa di riferimento nel campo della gestione dei rifiuti speciali sanitari pericolosi (artt. 177 e 178 D. L.vo 205/2010 e art. 8 DPR 254/2003) intende focalizzare la sua attenzione sulla tracciabilità dei rifiuti, sul riutilizzo dei contenitori rigidi e sulla sterilizzazione dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo, ritenendoli elementi indispensabili per il contenimento dei costi, il controllo di gestione, una maggiore sicurezza, il rispetto dell’ambiente e l’efficienza del servizio. La tracciabilità dei rifiuti permette di tenere sotto controllo sia il ciclo di vita di un contenitore rigido in polipropilene sia la produzione del rifiuto da parte della struttura sanitaria di riferimento. Il riutilizzo dei contenitori presenta diversi vantaggi rispetto al sistema che prevede solo l’utilizzo dei contenitori monouso cartaceo: riduzione del quantitativo dei rifiuti prodotti in quanto calcolati al peso netto, maggiore sicurezza per gli operatori durante la chiusura dei contenitori e il trasporto, maggior grado di riempimento per una maggiore resistenza al peso. La sterilizzazione dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo, così come la termodistruzione degli stessi, rappresenta una forma alternativa di smaltimento dei rifiuti. La sterilizzazione dovrà rispettare le disposizioni degli artt. 7 e 11 del DPR. 254 del 2003. Nel nuovo capitolato d’oneri, che farà parte integrante della prossima gara di appalto per l’affidamento del servizio di ritiro, trasport o e smaltimento di rifiuti speciali sanitari pericolosi e non pericolosi, la ditta aggiudicataria di detto servizio sarà tenuta ad eseguire tutte le prestazioni necessarie al suo corretto svolgimento, in particolare al rispetto della tracciabilità dei rifiuti, riutilizz o dei contenitori e sterilizzazione dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo.

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C) RIFIUTI SANITARI RADIOATTIVI DI PRIMA CATEGORI A o a bassa intensità Per tale tipologia di rifiuti è stata redatta, congiuntamente con la S.C. Fisica Sanitaria, una procedura specifica ( PQU 503- rev. 3 del 05/02/2013 ) a cui si rimanda per una maggiore completezza e approfondimento della delicata tematica. Detta procedura tratta norme di comportamento in materia di protezione e di sicurezza che il personale di ogni Struttura Complessa è tenuto ad osservare quando è in presenza di pazienti ricoverati che si sottopongono ad esami di Scintigrafia e/o a Studi di Neoplasie in S.C. di Medicina Nucleare presso altri presidi e poi rientrano nella struttura ospedaliera di appartenenza. I pazienti che effettuano detti esami strumentali non costituiscono di norma particolari pericoli di radioprotezione per gli operatori né per gli altri pazienti. Come prescrizioni generali valgono l’utilizzo di guanti monouso se si viene in contatto con liquidi biologici del paziente e la raccomandazione di non assegnare all’assistenza personale in stato di gravidanza certa o presunta. Vanno distinti i casi seguenti: Se il paziente è deambulante ed autosufficiente non vi sono particolari accortezze sui rifiuti e gli escreti, indipendentemente dal radioisotopo iniettato, perché vengono eliminati nelle acque reflue ospedaliere e poi nella condotta del depuratore consortile. Se il paziente è invece allettato e non autosufficiente è necessario seguire le indicazioni della richiamata procedura al fine di garantire una corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti originati da tali pazienti. I radioisotopi o radionuclidi che normalmente vengono iniettati ai pazienti per l’esecuzione di scintigrafie o per lo studio di neoplasie sono i seguenti: simbolo chimico Esame Tallio Tl-201 Scintigrafia - paratiroidi o studio di neoplasie Indio In-111 Scintigrafia – studio di neoplasie–studio flogosi Gallio Ga-67 studio di neoplasie Tecnezio Tc-99 m Scintigrafia ossea/miocardica

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In questo caso i rifiuti ospedalieri quali pannoloni, sacche delle urine, sacchi di raccolta di liquidi drenati, cateteri etcc., venuti a contatto con i liquidi biologici del paziente sono classificati come rifiuti radioattivi di prima categoria o a bassa attività. Questi vanno detenuti per un tempo supplementare prima di essere consegnati alla Ditta autorizzata alla raccolta e smaltimento dei rifiuti pericolosi. Tale tempo è calcolato in funzione del radioisotopo somministrato e dovrà essere pari a:

Tallio Tl-201 7 giorni Indio In-111 7 giorni Gallio Ga-67 7 giorni Tecnezio Tc-99 m 3 giorni Altri radioisotopi Contattare la S.C. Fisica Sanitaria oppure

esperto qualificato

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D) RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI SIST EMI DI GESTIONE

1 FARMACI SCADUTI O INUTILIZZABILI: sono rifiuti speciali sanitari non pericolosi avviati alla termodistruzione tramite ditta autorizzata. I farmaci scaduti vengono inviati dalle singole SS. CC. in sacchetti di plastica alla Farmacia Ospedaliera che provvede ad inserirli in contenitori a doppio involucro, di cartone rigido all’esterno e sacco interno in polipropilene impermeabile. Il contenitore esterno dovrà riportare stampata la seguente scritta: “ Regione LIGURIA – ASL 2 Savonese – FARMACI SCADUTI CER 180109 “.

2 MEDICINALI CITOTOSSICI E CITOSTATICI : sono rifiuti sanitari pericolosi avviati alla termodistruzione tramite ditta autorizzata. Tutti i materiali derivanti dalle operazioni di manipolazione dei chemioterapici antiblastici sono considerati rifiuti pericolosi a rischio non infettivo: il materiale utilizzato per la preparazione dei farmaci antiblastici (guanti, camici, ecc.); i residui di farmaco; aghi e taglienti; le urine dei pazienti trattati con antiblastici ed infine i filtri delle cappe, come di seguito descritto:

Tipo di rifiuto Pericoloso CER

Materiale utilizzato per preparazione CTA (guanti, camici, DPI monouso, telini, garze, ogni altro oggetto non tagliente )

Citotossico-citostatico 18 01 08*

Farmaci antiblastici utilizzati sotto cappa Citotossico-citostatico 18 01 08*

Aghi e taglienti utilizzati sotto cappa Citotossico-citostatico 18 01 08*

Fleboclisi e Deflussori contenente chemioterapico Citotossico-citostatico 18 01 08*

Urine dei pazienti trattate con gel chimico Citotossico- citostatico/ infettivo

18 01 08*

Aghi e taglienti utilizzati al letto del paziente Citotossico-

citostatico/Infettivo

18 01 08*

Filtri cappe non infettivo 15 02 02* 2.1 CONFEZIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE INTERNA PRESIDIO DI SAVONA E CAIRO M.TTE UTILIZZO CORRETTO DEL CONTENITORE RIGIDO PER RIFIUT I TAGLIENTI ED ACUMINATI e FARMACI, SOTTO CAPPA (HALIBOX di circa 11 LITRI )→ CER 18 01 08*

L’eliminazione degli aghi, degli altri oggetti taglienti e farmaci utilizzati sotto cappa per la preparazione dei chemioterapici deve avvenire con cautele idonee ad evitare punture accidentali. In particolare gli aghi

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e gli altri materiali acuminati o taglienti monouso vanno riposti per l’eliminazione, in appositi contenitori rigidi in polietilene, imperforabili a bocca larga e con chiusura ermetica. Non devono essere riempiti oltre i 2/3 della loro capacità. Tali contenitori devono essere chiusi ermeticamente, prima di essere inseriti nel contenitore per rifiuti pericolosi sanitari a rischio non infettivo, di colore blu, sul quale è riportata la scritta “ Materiale contaminato da farmaci citotossici e citostatici “il codice CER 180108*, la Struttura Complessa di provenienza e la data di chiusura. UTILIZZO CORRETTO DEL CONTENITORE PER RIFIUTI PERIC OLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO di colore BLU (materiale utilizzato per l a preparazione dei Chemioterapici ). CER 180108* I rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo tipo telini, DPI monouso, garze, ogni altro oggetto non tagliente, sono immessi in contenitori monouso di cartone plastificato, di colore blu, riportanti la scritta “ Materiale contaminato da farmaci citotossici e citostatici “e il codice CER 180108*. I contenitori devono possedere idonee caratteristiche di tenuta, resistenza chimica e meccanica e devono essere provvisti di etichette riportanti la Struttura complessa produttrice, il simbolo relativo alla tipologia di rifiuto e la data di chiusura. UTILIZZO CORRETTO DEL CONTENITORE PER RIFIUTI PERIC OLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO (HALIBOX 22 LITRI )- CER 180108* I rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo quali fleboclisi, deflussori utilizzati al letto del paziente oncologico sono immessi in contenitori rigidi di plastica di colore giallo, di litri 22, riportanti la scritta “ Materiale contaminato da farmaci citotossici e citostatici e il codice CER 180108*, a tenuta e con chiusura ermetica. I contenitori devono possedere idonee caratteristiche di tenuta, resistenza chimica e meccanica e devono essere provvisti di etichette riportanti: la Struttura Complessa produttrice, il simbolo relativo alla tipologia di rifiuto e la data di chiusura. UTILIZZO CORRETTO DEL CONTENITORE PER URINE PAZIENT I. CER 180108* Le urine dei pazienti vanno raccolte in contenitori monouso contenenti gel chimico e inseriti nei contenitori rigidi di polietilene di colore giallo ai fini dello smaltimento. UTILIZZO CORRETTO DEL CONTENITORE RIGIDO PER RIFIUT I TAGLIENTI ED ACUMINATI (HALIBOX 8 LITRI ) CER 18 01 08* (aghi e taglienti), fuori cappa L’eliminazione degli aghi e degli altri oggetti taglienti, utilizzati nei confronti di qualsiasi paziente, deve avvenire con cautele idonee ad evitare punture accidentali. In particolare gli aghi e gli altri materiali acuminati o taglienti monouso non debbono essere rimossi dalle siringhe o da altri supporti né in alcun modo manipolati o reincappucciati, ma riposti per l’eliminazione, in appositi contenitori rigidi in polietilene recanti sulla superficie esterna il CER 18 01 08*. Non devono essere riempiti oltre i ¾ della loro capacità. Tali contenitori devono essere chiusi ermeticamente, prima di essere inseriti nel contenitore monouso di cartone plastificato di colore blu sul quale è riportata la scritta”Materiale contaminato da farmaci citotossici citostatici” e sul quale devono essere annotate la S.C. produttrice e la data di chiusura del contenitore stesso.

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Tutte le tipologie di contenitori sopraccitate sono fornite, su richiesta mediante apposito modulo, dall’impresa appaltatrice per il ritiro e lo smalti mento dei rifiuti sanitari pericolosi “ Eco-Eridani a S.r.l. con sede ad Arenzano. 3. ORGANI E PARTI ANATOMICHE NON RICONOSCIBILI : sono rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo che vanno avviati a termodistruzione tramite ditta autorizzata e seguono il percorso dei contenitori Halipack. . 4. SOSTANZE STUPEFACENTI E ALTRE SOSTANZE PSICOTROPE:Tali farmaci vengono inviati dalle SS.CC. del Presidio Ospedaliero di Savona e Cairo M:tte alla Farmacia Ospedaliera di Savona che provvederà a porli in contenitori a doppio involucro per la termodistruzione finale, secondo le normative vigenti. 5. PARTI ANATOMICHE RICONOSCIBILI : disciplinati specificamente dall’Art.3 del

DPR 254/03 le parti anatomiche riconoscibili sono gli arti inferiori, superiori, le parti di essi, di persona o di cadavere a cui sono stati amputati:

• In caso di amputazione, le parti anatomiche riconoscibili sono avviate a sepoltura o a

cremazione a cura della struttura sanitaria che ha curato la persona amputata;

• La persona amputata può chiedere, espressamente, che la parte anatomica riconoscibile amputata venga tumulata, inumata o cremata con diversa modalità. In tal caso la richiesta deve avvenire e deve essere inoltrata all’Ufficio preposto dell’Azienda Sanitaria locale competente per territorio, attraverso la struttura sanitaria di cura e ricovero, non oltre le 48 ore dall’amputazione.

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E) RIFIUTI ASSIMILATI AGLI URBANI CONFEZIONAMENTO Sacco di plastica nero su cui è riportata l’indicazione della struttura di produzione del rifiuto e la dicitura “ ASL 2 SAVONESE - RIFIUTI ASSIMILATI AGLI URBANI “

Il sacco di plastica nera va chiuso a cura del personale dipendente e riposto nello spazio riservato, appositamente individuato.

MOVIMENTAZIONE INTERNA PRESIDIO DI SAVONA I rifiuti sanitari assimilati agli urbani sono giornalmente movimentati dalle zone di “deposito sporco”, tramite personale della ditta appaltatrice di Pulizia, fino agli appositi contenitori ( vasche scarrabili) dei rifiuti assimilati agli urbani, contenenti ciascuno una diversa tipologia di rifiuto urbano differenziato, che vengono ritirati dalla Ditta ATA S.p.a. di Savona previa richiesta, alla medesima, tramite il MODU 516 “Richiesta intervento ritiro rifiuti assimilati agli urbani”, da parte della D.M.P.O. PRESIDIO DI CAIRO M.TTE La movimentazione interna avviene sempre a cura dell’ impresa di pulizia che provvede a deporre i sacchi neri contenenti i rifiuti negli appositi contenitori multimateriali di nettezza urbana situati nell’area esterna antistante l’Ospedale. F) RIFIUTI SANITARI OGGETTO DI RACCOLTA DIFFER ENZIATA

PRESIDIO DI SAVONA

Modalità Operative

Con la raccolta differenziata si intende ridurre la quantità dei rifiuti prodotti e smaltiti dalla struttura sanitaria dell’Ospedale San Paolo di Savona. In questo modo si rende possibile il recupero, il riciclaggio e il reimpiego di materiale che sarebbe di grande utilità alla comunità. Le tipologie di rifiuti oggetto di raccolta differenziata nell’Ospedale San Paolo di Savona sono:

- Carta e cartone, - Vetro, - Legno, - Rifiuti metallici ingombranti, - Toner.

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Carta e cartone

Tale rifiuto verrà raccolto nella Struttura Complessa dove viene prodotto e deposto in sacchi di polietilene grandi di colore bianco, contenenti all’esterno il loco dell’ASL 2 Savonese, forniti dalle Imprese di pulizia operanti in Ospedale.

Detti sacchi sono a loro volta contenuti in contenitori rigidi (cartabag) di colore bianco forniti invece dalla ditta ATA S.p.A. di Savona.

Le Imprese di pulizia provvederanno a ritirare dalle SS.CC. i sacchi colorati estraendoli dai contenitori rigidi e li conferiranno, tramite carrelli metallici chiusi su tutti i lati, nell’apposito autocompattatore della carta, sito nell’area esterna deposito isola ecologica interna dell’Ospedale S. Paolo, adibita alla raccolta dei rifiuti differenziati.

Le Imprese di pulizia dovranno inoltre provvedere all’azionamento del compattatore della carta, tramite proprio personale appositamente istruito.

Nelle SS.CC. il personale dipendente dovrà verificare che la raccolta differenziata dei rifiuti venga svolta correttamente, istruendo i pazienti e i parenti dei pazienti all’utilizzo dei nuovi contenitori.

Plastica

L’Ospedale San Paolo di Savona per venire incontro alle esigenze delle SS.CC. e di procedere alla raccolta della plastica sta prendendo accordi con ATA S.p.A. di Savona, che provvede alla gestione dei rifiuti assimilati agli urbani, per poter collocare contenitori di piccola e media capacità in aree individuate e destinate alla raccolta. In questo caso le imprese di pulizie aggiudicatarie del servizio, provvederanno a ritirare il materiale plastico per il riciclo e a depositarlo in appositi cassonetti esterni.

Vetro

La raccolta del vetro avviene in contenitori di capacità adeguata a contenerli. Al fine di una corretta raccolta differenziata, nel rispetto delle norme igienico sanitarie e delle norme di prevenzione e protezione, il personale della Struttura Complessa deve verificare che:

- non vi siano set da infusioni o aghi collegati ai contenitori in vetro; - le fleboclisi siano vuotate del loro contenuto prima di essere avviate allo smaltimento.

La raccolta dei flaconi in vetro fa carico all’Impresa di Pulizia che ha in appalto il Servizio, la quale con proprio personale e mezzi li conferisce nella apposita vasca metallica scarrabile da 17 mc, fornita a noleggio dall’ATA S.p.a. di Savona e sita nell’Isola Ecologica. La D.M.P.O. provvederà a compilare e consegnare all’autista che effettua il ritiro il formulario di identificazione dei rifiuti, se richiesto.

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Legno e rifiuti metallici ingombranti

Dopo il fuori uso, la modulistica viene consegnata alla S.C. Economato per le procedure di alienazione. Il legname, depositato in apposita benna esterna, verrà prelevato dall’ATA di Savona che impiegherà un autocarro munito di benna mordente e cassone ribaltabile. Per il materiale ferroso invece l’ATA S.p.a provvedera’ a ritirare una vasca metallica da 17 mc posizionata all’interno dell’Ospedale S. Paolo. Il materiale ritirato sarà accompagnato dal formulario dei rifiuti, se richiesto.

Toner

Nei contenitori “Ecobox” allocati nelle SS.CC. del Monoblocco, Padiglione Astengo e Padiglione Vigiola dell’Ospedale San Paolo vengono deposti i seguenti prodotti consumabili esausti di sistemi di stampa elettronica: - cartucce per stampanti laser - cartucce per stampanti ink Jet - nastri per stampanti ad aghi.

Il ritiro dei contenitori Ecobox pieni viene effettuato da un’Impresa autorizzata, periodicamente, su chiamata , da parte della D.M.P.O. , previa richiesta del personale della S.C. interessata.

PRESIDIO di CAIRO M.TTE

Le tipologie di rifiuto oggetto di raccolta differenziata nell’Ospedale di Cairo M.tte sono:

Carta e Cartone Gli imballaggi, una volta ripiegati, vengono ritirati quotidianamente dal personale della Ditta Appaltatrice delle Pulizie, che provvede poi a deporli negli appositi cassonetti multimateriali sito all’esterno dell’Ospedale;

Vetro la raccolta deve avvenire in contenitori di capacità adeguata a contenerli. Al fine di una corretta raccolta differenziata, nel rispetto delle norme igienico sanitarie e delle norme di prevenzione e protezione, il personale della Struttura Complessa deve verificare che non vi siano set da infusioni o aghi collegati ai contenitori in vetro. Le fleboclisi devono essere vuotate del loro contenuto prima di essere avviate allo smaltimento. L’impresa di pulizia una volta raccolti i contenitori, li deposita nel cassonetto esterno ( campana ) del vetro.

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Plastica L’impresa di pulizia provvede a ritirare il materiale plastico e a depositarlo negli appositi cassonetti esterni multimateriali. Toner: Nei contenitori “Ecobox” allocati nelle SS.CC. dell’Ospedale vengono deposti i seguenti prodotti consumabili esausti di sistemi di stampa elettronica:

- cartucce per stampanti laser - cartucce per stampanti ink Jet - nastri per stampanti ad aghi.

Il ritiro dei contenitori Ecobox pieni viene effettuato, periodicamente, su chiamata, da una Impresa autorizzata, da parte della D.M.P.O., previa richiesta del personale della S.C. interessata.

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N.B. Per tutti i rifiuti prodotti nel Presidio Ospedaliero di Savona e Cairo M.tte sono applicate le norme previste dal Testo Unico dell’Ambiente D.lvo. 152/06 e D.lvo. 205/10 e s.m.i. in merito alla loro registrazione sugli appositi registri di carico e scarico, con la compilazione dei corrispondenti formulari di identificazione, fino al momento in cui sarà reso operativo il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti o SISTRI, dove ogni rifiuto dovrà essere tracciato informaticamente.

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8. RACCOMANDAZIONI E DIVIETI

1) Si raccomanda a tutti gli operatori interessati di indossare i dispositivi di protezione individuale o DPI durante le vari fasi di raccolta, chiusura e confezionamento, movimentazione e deposito temporaneo, quali:

a) guanti ( quando si chiudono e si trasportano i sacchi di plastica ); b) filtranti facciali ( nel caso di prolungata permanenza in vicinanza di contenitori di

rifiuti pericolosi a rischio non infettivo, quali r eattivi di laboratorio o sostanze chimiche che possano generare aerosol di particelle pericolose );

c) mascherina chirurgica, visiera facciale e camice monouso ( quando si prevede la

produzione di schizzi provenienti dallo svuotamento delle sacche per la raccolta delle urine o quando lo smaltimento dei rifiuti contaminati da liquidi biologici del paziente possa comportare un rischio di infezione per l’operatore sanitario )

2) E’ fatto divieto di introdurre nel sacco nero per la raccolta dei rifiuti assimilati agli urbani materiale tagliente e/o presidi, che vanno raccolti nel contenitore rigido cartaceo ai fini della sicurezza e della salvaguardia dei dipendenti ASL, operatori Ditta e/o visitatori;

3) E’ fatto divieto di introdurre nel contenitore rigi do cartaceo o nel bidone rigido in

materiale plastico, adibiti alla raccolta di rifiut i pericolosi a rischio infettivo solidi o liquidi, rifiuti assimilabili agli urbani e viceve rsa;

4) Qualsiasi difformità o irregolarità riscontrata dal personale ASL o dal personale delle Ditte Autorizzate in tema di raccolta e smaltimento dei rifiuti sopraccitati va prontamente comunicata alla Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, Struttura Semplice “ Igiene Ambientale “ per i successivi adempimenti e/o prescrizioni.

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9. Definizioni ( desunte dalla normativa vigente: Decreto Leg.vo 3.12.2010 n. 205 ) Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi; Rifiuto Pericoloso: rifiuto che presenta una o più caratteristiche ( di pericolo ) di cui allegato I della parte quarta del Decreto Leg.vo 205/10 Rifiuto Radioattivo: materiale prodotto o utilizzato nell’impiego pacifico dell’energia nucleare contenente sostanze radioattive e per il quale non è previsto il riutilizzo. I rifiuti radioattivi si dividono in Prima, Seconda Terza Categoria a secondo del tempo di decadimento ella radioattività: quelli in uso in ospedale sono di Prima Categoria o a bassa intensità; Produttore: il soggetto la cui attività produce rifiuti ( produttore iniziale ) o chiunque effetti operazioni di pre-trattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione dei rifiuti; Detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso; Gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi il controllo di tali operazioni e gli interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento, nonché le operazioni effettuate in qualità di commerciante o intermediario; Raccolta: il prelievo dei rifiuti, compresi la cernita preliminare e il deposito, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta ai fini del loro trasporto in un impianto di trattamento; Raccolta differenziata: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico; Riutilizzo: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti; Trattamento: operazioni di recupero o smaltimento, inclusa la preparazione prima del recupero o dello smaltimento; Smaltimento: qualsiasi operazione diversa dal recupero anvche quando l’operazione ha come conseguenza secondaria il recupero di sostanze o di energia. L’allegato B alla parte quarta del Decreto Legislativo 205/10 riporta un elenco non esaustivo delle operazioni di smaltimento; Recupero: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione all’interno dell’impianto o

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nell’economia in generale. L’allegato C della parte quarta del Decreto Legislativo 205/10 riporta un elenco non esaustivo di operazioni di recupero; Riciclaggio: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini… Stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dell’allegato B alla parte quarta del Decreto Legislativo 205/10, nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di materiali di cui al punto R 13 dell’allegato C alla medesima parte quarta; Deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato prima dell a raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, rispettando particolari condizioni:

� I rifiuti deve essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero e smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalla quantità in deposito; quando il quantitativo dei rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorchè il quantitativo dei rifiuti non superi il predetto lim ite all’anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;

� Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;

� Devono essere rispettate le norme che disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura delle sostanze pericolose.

Prevenzione: misure adottate prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventi rifiuto che riducono:

� La quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita;

� Gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sull’ambiente e la salute umana; � Il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti.