Postazione di Civillina

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NOTIZIE STORICHE SU CIVILLINA Importanza strategica Il monte di Civillina faceva parte dello sbarramento fortificato ossidionale settore Agno – Posina comprendente anche le fortificazioni di Tagliata Bariola e Maso in val Leogra, Enna e batteria Rione sopra Schio nonché le fortezze e le batterie di val Posina. Civillina era il naturale diaframma tra le valli Agno e Leogra. Una mulattiera militare collegava direttamente Valdagno con Torrebelvicino e Schio transitando al passo del Colombo, poco prima del monte. Nessuna camionabile militare collegava i fondovalle con Civillina. La strada era approntata prima dello scoppio della guerra allo scopo di attrezzare sul monte una postazione fortificata per artiglieria d’assedio (quattro pezzi da 149G). Collegava il passo dello Zovo con la rotabile monte Magrè – Schio. 1915 febbraio: ultimate le trincee sommitali e coperture ricoveri. Allo scoppio della guerra è operativa una batteria di cannoni da 149G la 502ª (4 pezzi d’artiglieria da fortezza). In zona operavano le seguenti unità: VIII btg. Presidiarlo (cp. 14-16-27-33) – 118º btg. Milizia Territoriale – 6º regg. Art. fortezza: (I gruppo E.P. con le cp. 1-2-3 - V gruppo M.M. con le cp. 15-16 – comp. M.T. 22-23). (in neretto le unità di Civillina). 1916 Al 15 maggio del 1916 operava in Civillina la 502ª batteria da fortezza (d’assedio) con quattro pezzi da 149G. Civillina viene ufficialmente proposto come caposaldo di una linea arretrata che parte dal Novegno e s’appoggia a Enna, Civillina, Campodavanti ed Obante. Sul monte esiste una Stazione Ottica per comunicazioni di artiglieria collegata al passo Zovo ed a Valdagno. 1917 La linea del Civillina si appoggiava ai caposaldi di monte Rove, Anghebe, Spitz e Civillina. L’attraversamento della rotabile Valdagno – Recoaro avveniva sotto la contrada Beschi ai Bonomini dove esisteva un appostamento blindato per MITRAGLIATRICI. Altri 6 posti MITRAGLIATRICI proteggevano il fondovalle. Il torrente era attraversato presso il Molino della Fame (Molin dell’Agno). La linea (trincee con rivestimenti di telai e tavolette di legno salvo che verso Civillina dove s’era usato pietrame)

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Postazione sulla terza linea di resistenza 1917-18

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Page 1: Postazione di Civillina

NOTIZIE STORICHE SU CIVILLINA

Importanza strategicaIl monte di Civillina faceva parte dello sbarramento fortificato ossidionale settore Agno – Posina comprendente anche le fortificazioni di Tagliata Bariola e Maso in val Leogra, Enna e batteria Rione sopra Schio nonché le fortezze e le batterie di val Posina. Civillina era il naturale diaframma tra le valli Agno e Leogra. Una mulattiera militare collegava direttamente Valdagno con Torrebelvicino e Schio transitando al passo del Colombo, poco prima del monte. Nessuna camionabile militare collegava i fondovalle con Civillina.La strada era approntata prima dello scoppio della guerra allo scopo di attrezzare sul monte una postazione fortificata per artiglieria d’assedio (quattro pezzi da 149G). Collegava il passo dello Zovo con la rotabile monte Magrè – Schio.

1915febbraio: ultimate le trincee sommitali e coperture ricoveri.Allo scoppio della guerra è operativa una batteria di cannoni da 149G la 502ª (4 pezzi d’artiglieria da fortezza). In zona operavano le seguenti unità: VIII btg. Presidiarlo (cp. 14-16-27-33) – 118º btg. Milizia Territoriale – 6º regg. Art. fortezza: (I gruppo E.P. con le cp. 1-2-3 - V gruppo M.M. con le cp. 15-16 – comp. M.T. 22-23). (in neretto le unità di Civillina).

1916Al 15 maggio del 1916 operava in Civillina la 502ª batteria da fortezza (d’assedio) con quattro pezzi da 149G. Civillina viene ufficialmente proposto come caposaldo di una linea arretrata che parte dal Novegno e s’appoggia a Enna, Civillina, Campodavanti ed Obante.Sul monte esiste una Stazione Ottica per comunicazioni di artiglieria collegata al passo Zovo ed a Valdagno.

1917La linea del Civillina si appoggiava ai caposaldi di monte Rove, Anghebe, Spitz e Civillina. L’attraversamento della rotabile Valdagno – Recoaro avveniva sotto la contrada Beschi ai Bonomini dove esisteva un appostamento blindato per MITRAGLIATRICI. Altri 6 posti MITRAGLIATRICI proteggevano il fondovalle. Il torrente era attraversato presso il Molino della Fame (Molin dell’Agno). La linea (trincee con rivestimenti di telai e tavolette di legno salvo che verso Civillina dove s’era usato pietrame) si arrampicava sino ai Fracassi (ricovero per 60 uomini in collegamento con l’antistante trincea) collegandosi a Civillina (altri tre ricoveri nel tratto che gira verso est in prossimità della cima) e proseguendo per passo Manfron.Il Civillina era servito da una camionabile che portava alla batteria dallo Zovo attraverso Castrazzano. (In guerra era stata completata una camionabile da Novale a passo Zovo).

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SCHEDA SECONDO LIVELLO N. 6Cima Civillina

Il monte di Civillina faceva parte dello sbarramento fortificato ossidionale settore Agno – Posina comprendente anche le fortificazioni di Tagliata Bariola e Maso in val Leogra, Enna e batteria Rione sopra Schio nonché le fortezze e le batterie di val Posina. In guerra era assegnata a Civillina la 502ª batteria da fortezza (d’assedio) con quattro pezzi da 149G; era una batteria detta “in barbetta” ovvero non riparata da caverne o strutture fortificate, ma a “cielo aperto” nascosta da terrapieni o sacchi di terra da trincea. Oltre alle postazioni per cannoni, alle riservette ed ai ricoveri per gli artiglieri sul monte esisteva una Stazione Ottica per comunicazioni di artiglieria collegata al passo Zovo ed a Valdagno, elementi di trincea, inizialmente poco diffusi (servivano alla protezione della batteria in caso di attacchi di fanteria nemica) poi inseriti in una linea arretrata che partiva dal Novegno e s’appoggiava a forte Enna, Civillina, Campodavanti ed Obante.

SCHEDA SECONDO LIVELLO N. 7Retassene – cima Civillina

Il percorso della linea arretrata difensiva del 1917 si appoggiava ai caposaldi di monte Rove, Anghebe, Spitz e Civillina. L’attraversamento della rotabile Valdagno – Recoaro avveniva sotto la contrada Beschi ai Bonomini dove esisteva un appostamento blindato per mitragliatrici. Altri sei posti mitragliatrici proteggevano il fondovalle. Il torrente era attraversato presso il Molino della Fame (Molino dell’Agno). La linea (trincee con rivestimenti di telai e tavolette di legno eccetto la parte verso la cima di Civillina dove s’era usato pietrame) si arrampicava sino alla contrada Fracassi (dove esisteva un ricovero per 60 uomini in collegamento con l’antistante trincea) collegandosi a Civillina (lì c’erano altri tre ricoveri nel tratto di linea che girava verso est in prossimità della cima) e proseguiva sino al passo Manfron.Il Civillina era servito da una camionabile che portava alla batteria dallo Zovo attraverso Castrazzano. (In guerra era stata completata una camionabile da Novale a passo Zovo).