Portfolio (Italian)

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miANArchi_tettura Approcio, progetti e esperienze Pauline Touranche Diplomata in Architettura (ADE)

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Progetti e esperienze significativi del mio percorso di studi.

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miANArchi_tetturaApprocio, progetti e esperienze

Pauline TourancheDiplomata in Architettura (ADE)

Perché questo titolo?

miAcome

la mia.

ANarchi come

l’anarchia di un’ebollizione, di una passione per l’architettura, per lo spazio come è abitato, vissuto e

sempre modificato.

_tetturacome

tessitura, materia, per non solo stare nel pensiero ma anche

esplorare la ricchezza fisica dello spazio.

EsperienzeAnalisi paesaggistica e urbana, parti-

colarmente in ambiente rurale

Mezzi partecipativi di analisi archi-tetturale e urbano

Cantiere di auto costruzione in terra e paglia (bauge e torchis),

e in pietra a secco.

Formazione

Diplomata in Architettura (DEA)Livello Bac + 5

Studi di Architettura presso l’ENSAde Paris la Villette, Francia

Master 1 in Erasmuspresso la facoltà LTH di Lund, Svezia

Informazioni utili

Pauline Touranche24 anni, nationalità francese

204 impasse de la gardette84330 Caromb (Francia)

0033 (0)6 87 88 52 [email protected]

2

1

2

3Tempo

Spazio eusanze

SOM

MA RIO

Materia

3

........4

....16

.......26

1Spazio e usanze

o Luoghi di relazione

Percorso...................................6

«Seguire la luce»

Inquadratura........................5

«La facciata rilassante»

Spazi comuni......................7

«Vivere i ripiani»

Edificio..................................8/9

«Vivibilità la qualità»

Nuovo quartiere......10/13

«Le amenità di Triangeln»

Piazza di paese..........14/15

«Condividere la piazza»

«Le café camion»

Foto a Montmartre, Aprile 2007.4

Non a caso questa facciata è orien-tata a Sud-Ovest. Fa penetrare la luce soffusa di fine giornata, offrendo una

atmosfera rilassante.

Scelta di un paesagio di montagna che evoca l’evasione, le sue curve sensuali ci conducono alla stanza da bagno dove il corpo si abbandonna al riposo

e alla fantasia.

Fuori, l’apertura continua con un bor-do offrente una seduta che prolunga

la contemplazione.

InquadraturaAbbinare paesaggio e usanze

Licence 1, Progetto individuale

ENSA Paris La Villette, Francia

«La facciata rilassante»

5

In questo caso la difficoltà del pro-getto di un palazzo abitativo è data dalla forma stretta e profonda della

parcella (15m X 90m).

Per massimizzare gli spazi accessibili a tutti, senza perdere in densità, è stato

liberato il suolo completamente.

L’ orientamento e la penetrazione del-la luce nell’appartamento organizza la

disposizione delle stanze.

Durante la giornata la luce attraversa tutte le stanze dell’appartamento, gui-

dando ogni percorso.«La duplice attitudine» della facciata serve a mettere in contatto con l’es-

terno l’utente .Appartamento con facciata orientata SudAppartamento con facciate orientate Est/Ovest

Via Haxo

PercorsoInvito alla passeggiata

Licence 3, Progetto individuale

ENSA Paris La Villette, Francia

«Seguire la luce»

6

Nord

Lo spazio tra gli appartamenti è parte integrante degli spazi da vivere.

La soglia, prolungamento dell’abita-zione, è allo stesso tempo un luogo comune a tutti i residenti del palazzo. Questo progetto è un invito a vivere questo spazio ed incrementare il

benessere di tutti.

L’orientamento del palazzo offre una esposizione naturale degli spazi co-muni durante tutta la giornata senza

penalizzare le abitazioni.Alcuni pianerottoli fruiscono di una doppia altezza, permettendo la cres-

cita delle piante. Le panchine sono parte dell’edificio. Queste, offrono la possibilità agli abi-tanti, di godere piccoli momenti di

svago.

Piano 5

Piano 6Piano 7

Spazi comuniFavorire le interazioni

Licence 3, Progetto individuale

ENSA Paris La Villette, Francia

«Vivere i ripiani»

7

Nord

8

Prendere posizione di fronte alla Senna rifiutando di allinearsi e salire come un segnale

Edificio

Licence 3, Progetto in gruppo

Progetto finale di Licence

ENSA Paris La Villette, Francia

«Vivibilità e qualità»

Il programma comporta 300 abitazio-ni, attività commerciali, e una scuola, via Villiot nella ZAC Rappée (Zona da Urbanizzare in Priorità), nel 12° distretto di Parigi, in riva alla Senna.Tessere un legame con lo spazio esis-tente. Dal suolo al cielo, questo pro-getto tenta di stabilire delle relazioni su diverse scale.

Liberare il suolo per ricreare una piazza urbana in via Bercy, e offrire un polmone verde che da sulla Senna, e fa schermo rispetto al traffico dell’ar-gine. Nel cuore dell’edificio si propone di sviluppare dei ballatoi e dei ripiani ampi e aperti sulla città, veri bagni di luce e vegetazione.

Il progetto vuole poter esprimere l’utopia dell’abitare orizzontale in spa-zi che si sviluppano in verticale, il tutto apparentemente senz’ordine.

Plastico degli ultimi 10 piani: cartone piuma, balsa e calchi colorati, utilizzati come ringhiera portando una luce colorata nelle abitazioni come negli spazi comuni.

Gli ultimi 10 piani dell’edificio di appartamenti e la dematerializzazione della torre.

Al 33° piano si ricrea un suolo pubblico con una biblioteca, dei servizi e un bacino come uno specchio del cielo.

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Nord

La futura stazione di Triangenl, progetto da CityTunnel

Analisi urbana dell’esistentePieni e vuoti: maggioranza di spazi pub-blici

Diversificare le attività di questa zona a dominanza residenziale e istituzionale

Potenziali assi, nodi e luoghi d’interesse

Biciclette e pedoni da valorizzare

Una nuova stazione davanti al parcheggio di un centro commerciale

Opportunità di appropria-zione degli spazi verdi grazie alle sedie spostabile.

Camminare diventa un’esperienza che sollicita tutti sensi, un gioco

Permettere piu interazioni tra gli edi-fici e la via : portare le abitazioni fuori

I residenti usano lo spazio pub-blico nella quotidianità: orto urbano

Percorsi e circolazione adat-tati e chiari

Nuovo quartiere

Master 1, Progetto individuale

LTH Lund, Svezia

«Le amenità di Triangeln»

La città di Malmö, nel sud della Svezia sta svi-luppando la sua rete di trasporto pubblico tra il progetto di un tunnel per la metro e la crea-zione di nuove stazioni. Queste figureranno come delle nuove «entrate», in luoghi inso-liti della città. E’ il caso del nostro terreno di studio : Triangeln, una piazza dietro un centro

commerciale.

La strategia per questo progetto scaturisce da una osservazione: essere protagonisti del proprio ambiente fa si che sia più piacevole viverlo e curarlo. Il progetto vuole offrire spa-zi che coinvolgano gli utenti nelle loro azioni quotidiane.

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Strategie per favorire l’appropriazione di uno spazio pub-blico residuo o frugale

Apprezza-mento degli usi attuali e potenziali

Trattamento del suolo

Impronta dell’ediliziaesistente

Proposta addizionale

Cammini – fissi omobili

Camere verdi

Vegetazione a seconda dell’atmosfera.

Sistema di illuminazione per un spostamento sicuro e leggibile anche di notte

Movimenti e centri di inte-resse

Principali assi che delineano due spazi distinti

Un palazzo ibrido: una casa di quartiere/anfiteatro

Attività commerciali al piano terra e le abitazioni ai piani su-periori...per proseguire la coreo-

grafia dell’esistente

Un cinema al’aperto

Direzioni che l’edilizia e la vegetazione sottolineano

Molteplicità dei percorsi

Come funziona oggi? cosa ne sarà domani?Dove/Cosa/Chi

Processo di valorizzazione delle dinamiche e dei potenziali esistenti

Progetto urbano : percorsi disegnati da nuove strutture (edili e vegetali)

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Nord

Come superrci di giocoModulo di seduta

Vaso per piantagioni

Struttura per una libreria aperta

Locking box per biciclettaTavolino

Un volume semplice di 60 x 60 cm puo essere utilizzato in diversi modi. Da sedia a vaso per piantagioni, passando da struttura per libreria aperta, queste box stimolano un ampio pubblico attraverso differenti usi.

Opportunità di appropriazionedello spazio pubblico per tutti quanti

Concetto di box modulabile e essibile

Per svegliare l’indentità di Triangeln, questo progetto punta sugli usi delle persone che vivono o frequentano

soltanto questo luogo.

Condividere e agire in questo spa-zio pubblico, quotidianamente, è un modo sostenibile per farlo apprezzare.

Infatti, anche il viaggiatore, la persona di passaggio per la nuova stazione di Triangeln, ha l’opportunità di crearsi un «angolino» con il modulo di seduta, oppure leggere una rivista durante l’attesa per il prossimo treno!

« Le amenità di Triangeln », come il suo nome lo lascia pensare, prova a rom-pere le barriere tra gli utenti, gli edifici e lo spazio pubblico. Prova di rilevare per gli aspetti piacevoli dell’ambiente circostante e di stimolare la creatività e il senso di appropriazione delle per-sone.

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Il progetto propone una « Casa di quartiere », il luogo di riferilento dove viene or-ganizzata la gestione dello spazio pubblico.

Funziona anche con un sito internet come lo Square Bryant a New York, «la Casa di quartiere» gestice tutti gli eventi (concerti, cinema, letture pubbliche, perfor-manze...) e i cambiamenti (per i cammini spostabili di legna, i box, il manteni-mento degli spazi verdi...) che si svolgono a Triangeln.

Luogo dove prendono forma le vostre inizia-tive, la « Casa di quartiere »mette a disposizione delle stanze comuni, sponta-nee, gratuite, accessibili a tutti, dove per un attimo di tempo libero si puo an-dare a condividere varie conoscenze e competenze, secondo il modelo del SEL (Sistema di Scambio Lo-cale), in Francia.

Luoghi appropriabili

Entrata principale in Triangeln

Verso il Palco e le Camere verdi di fianco alla chiesa.

L’entrata della scuola e l’orto urbano

La libreria aperta

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Nord

Piazza di paese

Master 2, Tirocinio

ENSA Paris La Villette, Francia

«Condividere la piazza»

Studio di valorizzazione architetto-nica e paesaggistica in prospettiva

della riabilitazione della piazza principale del paese di Formiguères

nei Pirenei Orientali.

Analisi del costruito esistente in prossimità della piazza (occupazione, attività, tipologie architetturali), per

capire chi e come vive il paese!

Appare un forte dualismo tra la volontà di impegnare la piazza (con

delle attività o semplicimente un arredamento permettendo di fruire di uno spazio comune nel cuore del paese) e la pratica moderna mangia-trice di spazio : i parcheggi urbani.

Dai rilievi giornalieri degli spostamen-ti e degli stazionamenti si evince che la piazza è spezzata dal parcheggio «ventosa» davanti ai negozi mentre la piazza è soltanto attraversata dai

pedoni.

Lo studio propone anche una dia-gnosi dello stato attuale dello spazio

pubblico (dalla carreggiata ai mar-ciapiedi) e della sua configurazione

spaziale.

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Lo studio per la riabilitazione della piazza sfocia su delle «raccomanda-

zioni di ristrutturazione» e non su un progetto univoco.

Queste raccomandazioni trattano i 5 spazzi distinti che compongono la

piazza, nel corso delle stagioni (4 mesi all’anno, Formiguères si trova sotto la neve), ma anche di giorno e di notte.

Affinchè siano presi in considera-zione gli utenti (commercianti, resi-denti, visitatori e bambini) informati

e implicati dal progetto di ristrut-turazione del loro spazio pubblico,

sono state svolte delle interviste e un laboratorio di disegno con gli alunni

della scuola vicina. Alla chiusura di questo studio è stata svolta anche

una riunione pubblica.

Diversi progetti possibili di parcheg-gi, su un raggio massimo di 800 m

intorno alla piazza sono stati proposti per liberare la piazza dalla presenza

dei veicoli.

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2Materie

per forgiare lo spazio

Sulla carta.....................17/18

«Dare corpo allo spazio»

Argilla......................................19

«Modellare lo spazio»

Terra e paglia..............20/21

«Panta Rei»«Archintreccio»

Pietra..................................26

«Costruire senza acqua»Recupero di un sentiero

in pietra a secco

Foto a Sanfront, Giugno 2010.16

Sulla carta

Licence 2, Disegno di nudo

ENSA Paris La Villette, Francia

«Dare corpo allo spazio»

Il disegno è uno strumento essenziale per apprezzare ciò che ci circonda.Passando dalla mano, la nostra perce-zione si fa piu precisa, piu cosciente, e lo spazio intorno a noi prende corpo.

Piu che dei volumi nello spazio, il di-segno permette di communicare dei sentimenti, delle sensazioni trasmesse da uno sguardo, un attitudine, oppure un movimento.

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Sulla carta

Master 2, Rilevati a mano

ENSA Paris La Villette, France

«Dare corpo allo spazio»

18

La scelta del tratto non è un caso. Lo stile della riga a mano, leggera, quasi infantile, come nelle facciata della piazza del paese di Formiguères qui di fianco, permette di dare una tinta familiare a queste imagini destinate a parlare di spazio con gli abitanti del paese stesso.

L’uso moderato dei colori permette di creare un effetto di contrasto che intensifica la presenza della vegeta-zione o dell’acqua, come nel disegno a fianco, realizzato con l’inchiostro nero e i pastelli secchi.

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Argilla

Master 2, Progetto finale

ENSA Paris La Villette, Francia

«Modellare lo spazio»

Complementarietà degli strumenti di presentazione: associazione plastico di argilla - cartone - fotografia - disegno informatico (sopra) o a mano (sotto).

Per esperimentare e rappresentare le variazioni topografiche e le relazioni di scala di un territorio, l’argilla è stato uno strumento piacevole da manipo-lare ed allo stesso tempo, efficace!

Rue de la prisonPlace de la planete

Rue hautePlace de la fontaine

Costa Nord della roccia di Venasque

Paese di Venasque appollaiato sul suo zoccolo di roccia, Vaucluse, Francia

Costa Sud della roccia di Venasque

Taglio e piantagionedi legna Frutteto

Pannelli solari

Verso il SudVista sul lagoTrasimeno

Orti

Spazio notte

Spazio giorno

Fitodepurazionebacini piantati di bamboo Acqua piovana

raccolta

Abitazioni

Veranda davanti a un muro a forta inerzia termica

Piazza

Entrata

Terra e paglia

Licence 3, Tirocinio

ENSA Paris La Villette, Francia

«Costruire ecologico»

Vero centro pedagogico, Panta Rei offre la possibilità di sperimentare un modo di vità ecologico, ci acco-glie in strutture realizzate durante altri workshop di auto costruzione in terra e paglia.L’architettura stessa di Panta Rei è di tipo didattico, quando si realizza una nuova costruzione si fa molta atten-zione a lasciare segni che mostrino com’è stato fatto ciò che si osserva.

Panta Rei è un ecovillaggio non solo perchè è fatto della stessa argilla che si trova nel suo sito, ma anche perchè dispone di numerosi dispositivi bio-climatici (fotovoltaico, termosolare, biomasse) che hanno lo scopo di ren-dere la struttura energeticamente autosufficiente al 70%.

Panta Rei significa «tutto scorre», in ef-fetti, qua niente si perde, anche i rifiuti alimentano nuove sorgenti di energia (i resti delle olive dopo la loro spremi-tura servono ad accendere la caldaia a legna del centro.)

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Piu che una vera e propria formazione, questo tirocinio è stato uno scambio di conoscenze, di saper fare, di forza

e di gioia.

Diversi impasti, con 4 materiali di base (terra argillosa, sabbia, acqua e paglia e la calce per le finiture es-terne) sono stati realizzati in situ con l’aiuto di una betoniera e una molazza.il cantiere è stato guidato da Nico-las Panelli, artista della terra cruda.

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Terra + Sabbia + Acqua + Paglia

Base della parete: mattoni in terracotta, massetto di terra e sabbia con un po di paglia.

PRIMA

DOPO

Parete Nord, sale piano piano orizzontalmente contro un muro realizzato in bancali di legno, per aumentare la sua inerzia termica.

Parete Est in tavole di legna riempita di terra e paglia, viene coperta con un into-naco di terra e sabbia e poca paglia.

Struttura esistente in legna.

Piano InvernaleTutto l’arredamento, pieghevole, puo essere sistemato in uno spazio chiuso. Al Nord, una parete a forte inertia termica protegge la cucina delle temperature basse.

Prospettiva della nuova cucina che si piega verso l’esterno

Piano di tettoPiano EstivoLo stesso arredamento che puo essere chiuso d’inverno puo stare all’ombra del-la tettoia d’estate. Il trattamento del suolo invita a stendere la cucina fuori, verso il forno a legna.

Creazione di una cucina estiva flessibile da una struttura esistente

Obbiettivo : • Offrire una grande apertura della cucina

verso l’esterno durante l’estate.• Garantire la protezione dell’arredamen-

to durante il periodo invernale.

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Nord

Piano del pianoterra

Piano mezzanino Nord

Solstizio d’estate< 63°

Solstizio d’inverno< 22°

Orientata a sud, la veranda e le ca-mere da letto godono di una veduta sul lago. A nord si collocano le stanze umide che affacciano sul bosco (cuci-na, cantina e stanza a bagno).

Il progetto è concepito in una strut-ture di legno riempita di terra e paglia . Il tetto a nord è rivestito in materiale vegetale mentre a sud lascia spazio ai panneli solari.

Come mostra lo schema in basso a destra, le aperture sono state posi-zionate e dimenzionate secondo i dif-ferenti angoli di inclinazione del sole che si succedono nel corso dell’anno.

Progetto di un modulo abitativo-realizzabile in auto-costruzione con

le tecniche di terra e paglia.

Obbiettivo : • Concepire un modulo abitabile com-patto di 36m2 e 4,5m di altezza maxi, per accogliere le persone che fanno lunghe permananze a Panta Rei(SEV,

SIV, Woofing).• sfruttare l’ambiente e l’orientamento

della particella.• Prendere in considerazione i materiali locali e proseguire nella realizzazione

con tecniche di auto-construzione

23

Nord

Terra e paglia

Estate 2010, Cantiere

Concettore : Francesco D’Ingiullo

Palmoli, Italia

«Archintreccio»

Realizzazione di una struttura circo-lare in canne intrecciate con riempi-

mento in terra e paglia.

Obbiettivo:Realizzare un modulo abitativo in poco tempo, con materiali locali e in

auto-costruzione.

circa. 1000 cannecirca 10 m3 di terra

20-25 balle di paglia

4 m di diametro interno2 m di altezza (ai muri)

35-40 cm lo spessore delle pareti

22 persone coivolte nel cantiere14 giorni di costruzione

24Cucina a legno

Facciata Sud al 10° giorno

Al 4° giorno

Pietra

Estate 2010, Cantiere

con l’associazione AURIATE

Sanfront, Italia

«Costruire senza acqua»

Cantiere per il «salvataggio della cultu-ra materiale alpina del Piemonte».

Recupero di sentieri e pareti secondo la tecnica della «pietra a secco», con la

roccia disponibile in situ.Un sistema costrutivo dove la scelta e il posizionamento delle pietre ha piu

impatto rispetto la forza fisica.

25Recupero di un sentiero Valeria mette delle pietre piccole negli spazi vuoti Cecco cerca la pietra giusta

Fusione spettacolare!

3Tempo Spessore del tempo

.......................................................27

«Dei bei ruderi»

Memoria.........................28/31

«La Peyra Escrita»

Patrimonio....................32/37

«Quale futuro?»«La casa che fa roccia»

Foto di Jean-Pierre Touranche,

nella Lozère, 197826

Mi sono sempre chiesta il perchè della bellezza intrinseca, quasi scontata di

un rudere.

Qual’è il significato dell’estetica dell’abbandonato?

Secondo Marc Augé, sta nel fatto che questi ruderi evocano il «tempo vero»

(in Le temps en ruines)

Un tempo che la nostra società della fretta e del profitto ha distrutto.

Questi ruderi tengono nella loro roc-cia, intatte, le traccie dell’usura, del tempo che passa, come l’erosione che scava un burrone nel paesaggio, come

delle rughe su un viso.

Nel nostro mondo della velocità, lo spessore del tempo, la durata delle

cose sono ridotte al minimo.

Cosi, secondo Marc Augé, la nostra so-ciétà dell’era dell’industrializzazione i, non è piu in grado di produrre dei «bei ruderi», cioè, degli edifici che sarano ancora belli da guardare fra 30, 50, 100

anni!

Per quanto mi riguarda, non smetto di essere attratta, di emozionarmi di fronte ai resti di un periodo dove il

tempo era vissuto intensamente.

Vere tracce dell’esperienza, dei luoghi dei suoi utenti. I ruderi hanno tanto da

insegnarci.

Spessore del tempo

Riflessioni e letture personali

Foto del Piemonte, Italia, Estate 2010

«Dei bei ruderi»

27Balma Boves a Sanfront

Memoria

Tesi di Master 2

ENSA Paris La Villette, Francia

«La Peyra Escrita»

28

La Peyra Escrita: Tracie, luoghi e me-morie d’incisioni rupestri.

Studio di un luogo chiamato la Peyra Escrita (la pietra scritta), localizzato in montagna nel comune di Formi-

guères, sui Pirenei Orientali.

Alla Peyra Escrita ritroviamo 8 placche di roccia intagliata.

Oggi, possiamo vedere su ognuna di loro diverse tipologie di intaglio e di

registro.

Per quello che riguarda il senso di tutti questi diversi intagli, solo delle inter-pretazioni possono avvicinarsi al loro significato originale, visto che i loro autori non sono più presenti, e nella maggior parte di loro, appartengono

a tempi antichi.

Cronologicamente (la maggior parte delle incisioni sono datate), possiamo dire che si passa dal simbolo, al segno, alla scrittura cosi’ come la conosciamo

oggi.

L’arte all’origine della scrittura?

Uno studio archeologico guidato ne-gli anni 80, ha stabilito che alcune di queste incisioni risalgono a 3000 anni

prima di Cristo.

Le incisioni attribuite all’epoca protos-torica sono considerate come appar-tenenti «all’arte schematico lineare», une delle più antiche tracce di espres-

sione artistica dell l’Uomo.

Una targa rocciosa della Peyra Escrita Roccia A Roccia E

Dall’osservazione delle incisioni, dall’intuizione degli attrezzi utilizzati e dalla grafia, possiamo estrapolare tante indicazioni sugli autori stessi, sulle loro attitudini e quindi sulle loro intenzioni, a volte anche quelle degli

incoscienti.

Le incisioni più recenti sono essenzial-mente i nomi e cognomi degli incisori stessi accompagnati della data di ese-

cuzione.

Questo registro di incisioni è realizzato dai camminatori del mondo intero, ma anche da generazioni di famiglie del

paese di Formiguères.

Un secondo gruppo di incisioni, meno recente, probabilmente localizzata tra i XV° e XIX° secoli è quella dei segni pastorali effettuati dai pastori che por-tavano le loro pecore al pascolo nella

prateria della Peyra Escrita.Come un passa tempo, inscrivevano nella roccia il segno distintivo del

gregge.

Il confine tra arte e scrittura, tra le prime incisioni e le ultime in data, non è cosi evidente se pensiamo alle cele-bri fotografie (sotto) di incisioni rupes-tri contemporanee di Brassaï, nella

Parigi degli anni 20...

Infine, distinguiamo dei disegni molto più sottili degli altri, circa 5 000 anni. Sono dei simboli che, secondo gli ar-cheologi, ripresentano degli elementi della natura (sole, alberi, fulmini, ac-qua, cervi), ma anche dei personaggi in uno stile semplificato, da cui l’es-

pressione «arte schematico lineare».

Segni pastorali, combinazioni di croci e simboli Graffiti, foto da Brassaï, 1924Rubrica delle incisioni protostoriche paragonate ad altri siti di Europa. 29

Tabella cronologica degli attrezzi e delle tecniche d’incisioni praticati alla Peyra Escrita

Lo studio del sito stesso della Peyra Escrita, confrontato con altri siti di inci-sioni rupestri, ha permesso di mettere in rilievo degli «ingredienti» comuni, come se certi luoghi richiamassero

all’incisione.

La presenza di una sorgente, a più di 2500 metri d’altitudine, e la natura misteriosa delle sue rocce ne fanno un luogo particolare della montagna di

Formiguères.

In effetti, lo scisto è una roccia abbas-tanza morbida, facile da incidere, che, per di più, si presenta sottoforma di foglie a superficie piane, invitando

all’incisione.

L’architettura propria del sito della Peyra Escrita è un altro fattore deter-minante che spiegherebbe perché l’uomo ha inciso e continua ad inci-dere queste rocce, in questo spazio confinato, nel cui cuore scorre un rus-

cello. Peyra Escrita

Autres sites rupestres

Peyra Escrita

Autres sites rupestres

Partizione dei siti d’incisione rupestre nei Pirenei Orientali, rispetto alla geologia del suolo (1) e alla sua idrografia (2).

Il lago del DiabloEntrata sud nel sito (1), Estremità sud (2), Estremità nord (3).

30

Cio’ che ha spinto i primi incisori a lasciare traccia in questi luoghi, si sup-pone sia stata la celebrazione di riti religiosi, a giudicare dai motivi incisi in

onore delle forze della natura. Per di più, un sito notevole, non lonta-no dalla Peyra Escrita, sostiene questa ipotesi: è il lago del Diablo, ovale scuro con delle pendenze demoniache, che inghiottono le pecore troppo avven-

turose.

31

In termini di evoluzione, se conside-riamo le tre grande famiglie d’incisioni della Peyra Escrita, possiamo dire che siamo passati dalla cerimonia (religio-sa) alla consuetudine (o l’abitudine dei pastori e delle famiglie locali) al’even-

to (di una gita in alta montagna).

Questa considerazione fa pensare che stiamo assistendo a un fenomeno di allontanamento dal luogo, che non viene più considerato per i suoi ele-menti costitutivi, ma per le manifes-tazioni che vi hanno luogo e l’espres-sione di un bisogno unico: lasciare

traccia (per sentirsi esistenti?)

Questo fenomeno sveglia l’interesse dei sociologi e degli antropologi, pero’ al contrario, gli storici e gli archeologi denunciano il vandalismo e la degra-dazione delle incisioni contempora-nee sulle più antiche, uniche possess-

rici di valore reale.

Punti di vista?

La nozione di «Patrimonio», è guar-dando da più vicino, un concetto recente (dopo della 2nd guerra mon-diale, legata alla paura di perdere le radici, davanti allo spavento di tanti scempi), e non condiviso da tutte le

culture umane.Nel Sahara dove perdurano dei riti d’incisioni rupestri religiose, non c’è preoccupazione quanto alla conserva-

zione di queste incisioni.

Alla Peyra Escrita, il tempo e l’azione dell’uomo giocano a sfavore della conservazione delle incisioni, degli spigoli interi di roccia si staccano sotto l’azione del gelo o del martello, travol-

gendo con loro tracce misteriose.

Cosa fare?

Ancora una volta le opinioni sono diverse, ma in alcuni siti come la Valle delle Meraviglie, nelle Alpi Francesi, dei dispositivi specifici sono stati ins-tallati per proteggere le incisioni più importanti: perimetri salvaguardati (accessibili solo con una guida), op-pure alcuni pezzi sono stati prelevati e riposti in teche nei musei della valle.

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Patrimonio

Master 2, Progetto finale

ENSA Paris La Villette, Francia

«Quale futuro?»

Un progetto sperimentale per svelare i potenziali rurali :

-Dimensioni ed esperienze del luogo- Ragionare e costituire degli argomenti- Confronto e negoziazione del progetto

- Prendere il tempo- Indire i confini del progetto e chiudere il disegno

Venasque conosce un fenomeno frequente nel mondo rurale, le città si sono estese e i centri svuotati al beneficio delle periferie. Laddove ci accorgiamo degli inconvenienti del tarmaggio e dello spalmamento urbano, il cuore di un paese

non sarebbe il perfetto compromesso per vivere bene domani?

Un paese quasi vuoto =

Camminare a Venasque, senso e forme per la vita di domani in questo paese

del Vaucluse.

Il termine «rurale» in discussione?

Che cosa significa vivere in un paese oggi? Quali sono le scommesse?

Quali passi di analisi e di progetta-zione utilizzare?

Una delle consequenze della crescità demografica : gentrificazione delle periferie e pauperismo dei centri.

Spalmamento urbanoAppollaiamento

33

Tappa 1 : Vicenda dei punti di vista per leggere il paese come un paesaggio.

Buona la definizione di Michel Corajoud che definisce il paese:

« il luogo della relazione, dove tutte le località possono far riferimento a un tutto che si inserisce in un complesso più

ampio».

Ho tradotto i principi costitutivi del paesaggio di Venasque dal concetto

di «marcia».

34

35

Tappa 3 : Nuove prospettive per migliorare la qualità della vita nel paese di Ve-nasque.

Tappa 5 : Priorità all’accoglienza.Come arrivare, parcheggiare e muoversi?

Proposte di parcheggi articolati con altri progetti e usanze.

Stato attuale del parcheggio in un perimetro di 800 m intorno al centro

del paeseAmpi parcheggi poco

utilizzati perchè il collegamento con il

centro del paese non è evidente.

Moltiplicità di «micro parcheggi» che inva-

dono lo spazio pubblico

Parcheggi / fruttetoserviti da navette in periodi di forte

affollamento

Parcheggi quotidiani accessibili da sentieri comunali in 5 minuti

di marcia

36

Tappa 5: Un programa misto che coinvolge i monumenti, l’utopia di domani è di vi-

vere il patrimonio !

Sfruttare l’abbandono dei ruderi per offrire nuovi spazi a Venasque

Questo progetto proponne alla municipa-lità di impegnarsi nello scopo di fruire del suo patrimonio in modo ambizioso e per il

beneficio di tutti. Un programma plurale: dalla biblioteca alla piazza passando dallo studio per gli ar-tisti, fondendo vità quotidina e touristica.

«Le marce», o gli spostamenti, verso e nella piazza delle Torri, sono stati considerati per

primi. Sono stati poi concepiti gli usi e le forme degli spazi intorno alla piazza, in relazione all’esistente: per esempio di fronte alla scuola che beneficia di un piccolo cortile, la piazza, offre un ampio spazio circondato da gradini della dimenzione di un campo da calcio. Di fronte all’entrata principale della piazza, venedo dal parcheggio pub-blico vicino, una passerella attraversa tutta la piazza ed invita ad accedere allo studio

artistico e alla biblioteca.

Processo creativo: Dopo rilievo in situ, l’idea concepita è stata realiz-zata con un plastico in scala 200° (in cartone grig-

gio per l’esistente e in bianco per il proggetto).

Fig. 1 - Taglio del suolo, ricerca di accesso al di sopra delle Torri.

Fig. 2 - Miglioramento del suolo, dettaglio dell’edificio sopra le Torri.

Fig. 3 - Definizione degli spazi costruiti

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L’idea difesa da questo progetto è che vivere in un paese antico, implica una visione progressista del patrimonio, dove si fruisce pienamente di esso, sensa denaturalo, alla luce dei bisogni e delle

scommesse attuali.

Trasparenze e percorsi ludici

Piano della nuova piazza delle Torri Un programma misto fondendo vita quotidiana e svago in un luogo atipico

Verso il sentiero comunale e il parcheggio visitatori Sulla passerella in direzione del rudere Incontro delle marce : dialogo tra l’uso, l’acqua e la vegetazione