portfolio di laurea

126
Istituto Universitario di Architettura di Venezia Facoltà di Architettura Portfolio di Laurea in Scienze dell’Architettura Alvise Frasson 263587 02

description

portfolio in scienze dell'architettura

Transcript of portfolio di laurea

Page 1: portfolio di laurea

Istituto Universitariodi Architettura

di Venezia

Facoltà di Architettura

Portfolio di Laurea in Scienze dell’Architettura

Alvise Frasson263587

02

Page 2: portfolio di laurea

03

Page 3: portfolio di laurea

Giorgio Ricchelli Architettura degli Internila farfalla suona la coccinella danza

38

Antonio Musacchio Progettazione di Sistemi Costruttiviuna finestra in tasca

50

Fabrizio Gay Rilievo dell’Architetturapalazzina di Cappai Mainardis

16

Gabriella Liva Disegno dell’Architettura4x4 house di Tadao AndoEsherick house di Louis Kahn

22

Enrico Fontanari Progettazione Urbanisticacamminando i vuoti urbani

64

Renato Rizzi Teorie e Tecniche della Progettazione Architettonicaestetico etico logico

06

Francesco Venezia Progettazione Architettonica 1una collina una casa un albero

Valerio Paolo Mosco Progettazione Architettonica 2giocare in un asilo

Vittorio Spigai Progettazione Architettonica e Urbanacamminando la forma

78

90

106

04

Page 4: portfolio di laurea

05

Page 5: portfolio di laurea

06

Teoria e Tecnica della Progettazione Architettonica

Renato Rizzi

L’Architettura, come tutte le altre disci-pline estetiche, pone da sempre un pro-blema originario: il senso della forma. Un binomio epistemico in connessione con un’altra coppia di termini altrettanto fondamentale: sapere e opera. Da qui l’equazione: il senso sta alla forma come il sapere sta all’opera. L’opera è la cosa data nell’insieme della sua realtà compiu-ta ed effettuale. Il sapere è l’ampiezza o la latitudine della nostra conoscenza nei confronti dell’opera. La forma è la mol-teplicità espressiva del linguaggio che da quel sapere deriva. Il senso è l’unità metafisico-theologica, la massima densi-tà estetica, la potenza plastico-generativa del sapere. In sintesi: l’opera è realizza-zione; il sapere, conoscenza; la forma, rappresentazione; il senso, essenza. L’in-sieme del tutto: Architettura.

Page 6: portfolio di laurea

07

Il TaNaKh, il testo originario delle Sacre Scritture ebraiche, conserva una tale densità semantico theologica da destare ancora oggi profondo stupore nonostante la sua ricchezza si sia dissolta nelle nu-merose e successive traduzioni. In parti-colare, i primi quattro capitoli di Genesi (BeRe’ShiT) contengono l’intero progetto degli Elohim mesopotamici e dell’Elohim Yahvè per la creazione del nuovo mondo di Israele. Il fulcro della questione theo-logica, per noi importante, ruota attorno al versetto 1, 26. Riguarda la relazione tra immagine e somiglianza. Nella Bibbia concordata si legge: - E Dio disse: Faccia-mo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza -. Nel TaNaKh diversa-mente è scritto: - E dice l’Elohim: Faremo un ‘aDaM in immagine nostra, quando somiglianza nostra -. L’avverbio di tempo introdice una differenza formale, sostan-ziale, radicale. Non essendo un’ endiade non c’è neppure sincronia tra immagine e somiglianza. Né alcuno automatismo lega e unisce i due concetti. Piuttosto sono di-stanziati da una profonda diacronia. Diva-ricati da un cuneo temporale saldamente incastrato nelle parole e nel significato. Per essere immagine prima bisogna co-noscere e fare attraverso il vincolo di so-miglianza. Se non si elabora il proncipio di somiglianza non si diventa immagine. Nel TaNaKh il fine di Adamo e il senso della creazione dipendeno da questo quando. Adamo è l’uomo che Elohim Yahvè for-ma per elaborare e realizzare il progetto di creazione per il nuovo mondo, una moda-lità nuova di esistenza rispetto alle molte altre già presenti. Per questo Adamo rice-ve tre doni da Yahvè: l’anelito vivente, il giardino di Eden, e l’iShaH. Qeusto ultimo temine ebraico possiede un significato del tutto particolare, lontanissimo dalla

tradizione acquisita. Non traduce donna, Eva la compagna di Adamo. La parola contiene una visione straordinaria, stupe-facente. Yahvè preleva da ciascun Ada-mo, dai molti Adamo, dunque non da uno solo, un frammento d’osso per edificare l’iShaH: la comunità di Israele, la sposa di Yahvè Elohim, il tempio. La comunità-sposa-tempio è una forza che trascina, che sta davanti agli Adamo, una guida, un desiderio innato per unificare nella co-munità la solitudine e la debolezza nella quale Adamo si trova. Il senso dell’ iShaH assume un’importanza etico-theologica: edificare la comunità e l’integrità perduta dagli Adamo, indebiliti per la sottrazione di una loro parte. Dunque due principi indistinguibili. L’Adamo per diventare anima vivente deve quindi impregnarsi e coltivare la terra fertile (eReTs) e la so-stanza (aDaMah) dell’anima per produrre quelle opere da edificare con l’aiuto della comunità-sposa-tempio. Solo in questo modo Adamo potrà recuperare la propria originaria integrità elaborando per la co-munità delle opere adatte alla costruzione del nuovo giardino (GaN) di Eden. Sono dunque le operre di Adamo a condurlo verso la somiglianza con l’immagine di Yahvè Elohim. Solo allora, dopo un seve-ro lavoro, Adamo potrà finalmente diven-tare immadine divina come prescritto in Genesi 1, 26, tramite le opere fatte e re-alizzate secondo il progetto di creazione. Altrimenti l’uomo non diverrà Adamo, ma rimarrà polvere, pulviscolo inerte disper-so nel vento. Le opere di Adamo sono quindi il compendio etico della sua fatica, avendo l’estetico come unico mezzo at-traverso il quale realizza il vincolo di somi-glianza tra l’anima vivente e l’immagine del progetto di Yahvè Elohim. Immagini da ricreare, non da imitare.

Page 7: portfolio di laurea

08

Page 8: portfolio di laurea

09

progetto

creare

fare

opera

edificare

comunità

somiglianza

immagine

Page 9: portfolio di laurea

10

TaNaKh

BeRe’ShiT

Elohim

‘aDaM

iShaH

eReTs

aDaMah

GaN

Page 10: portfolio di laurea

11

A fianco:Plastici della sezione verticale.

Page 11: portfolio di laurea

12

A fianco:Plastici della sezione verticale.

Page 12: portfolio di laurea

13

A pagina seguente:Plastico della sezione orizzontale.

L’unità dell’opera è

L’unità dell’opera è

Il theologico è

Il fenomenico è

L’estetico è

Il simbolo è

Il simbolo è

Il simbolo è

l’oggetto della domanda iniziale sul senso della forma

la relazione sovrana con il molteplice fenomenico

l’ambito estetico dell’unità

l’ambito estetico del molteplice

il piano indissolubile tra il theologico e il fenomenico

il medio figurativo tra il theologico e il fenomenico

il completamente estetico del concetto logico

emanazione del theologico

Page 13: portfolio di laurea

14

Page 14: portfolio di laurea

15

Page 15: portfolio di laurea

16

Rilievo dell’Architettura Fabrizio Gay

Il corso si prefigge di trasmettere allo studente la capacità critica di saper leg-gere larchitettura attraverso una com-plessa e dettagliata operazione di rile-vamento, intesa come unindagine sulla realtà più profonda dellorganismo archi-tettonico mirata a coglierne tutti i valori, da quelli formali a quelli dimensionali, da quelli percettivi a quelli storico-co-struttivi. Verranno forniti allo studente gli strumenti tecnici per progettare un rilievo in tutte le sue fasi operative for-nendo competenze specifiche afferenti a diversi ambiti di indagine.

Page 16: portfolio di laurea

17

Page 17: portfolio di laurea

18

Page 18: portfolio di laurea

19

Page 19: portfolio di laurea

20

Page 20: portfolio di laurea

21

Page 21: portfolio di laurea

22

Disegno dell’Architettura Gabriella Liva

Il corso ha l’obiettivo di fornire allo stu-dente la comprensione dei principi pro-iettivi della rappresentazione attraverso la loro concreta applicazione al disegno di architettura. La perfetta applicazio-ne delle proiezioni ortogonali, delle assonometrie e della prospettiva sarà propedeutica alla comprensione dei principi compositivi sottesi dal progetto architettonico. Obiettivo preliminare è quello di forni-re all’allievo la capacità di prefigurare l’idea architettonica attraverso l’uso del disegno a mano libera. In seguito do-vrà produrre delle piante quotate, con i relativi prospetti e sezioni, adeguati alla normativa moderna del disegno tecni-co. Saprà rappresentare assonometrie e spaccati assonometrici coerenti con il progetto architettonico di studio ap-plicando anche la teoria delle ombre. Ulteriore obiettivo è quello di fornire una adeguata conoscenza della storia della prospettiva, dalla sua codificazio-ne rinascimentale fino alle definizioni moderne della geometria proiettiva. In seguito applicherà tali conoscenze in un esercizio di restituzione prospettica. Saprà infine redigere una rappresen-tazione prospettica utilizzando metodi diversi e provvedrà ad inserire il model-lo prospettico eseguito in un contesto naturale.

Page 22: portfolio di laurea

23

Esherick house, Louis Kahnesploso assonometricoscala 1:200

Page 23: portfolio di laurea

24

Esherick house, Louis Kahnassonometria

scala 1:200

Page 24: portfolio di laurea

25

A A’

B

B’

A A’

B

B’

Esherick house, Louis Kahnpiantescala 1:200

Page 25: portfolio di laurea

26

Esherick house, Louis Kahnprospetti

scala 1:200

Page 26: portfolio di laurea

27

Esherick house, Louis Kahnsezioniscala 1:200

1 sezione A-A’

2 sezione B-B’

Page 27: portfolio di laurea

28

Esherick house, Louis Kahnpianta con lotto

scala 1:500

Page 28: portfolio di laurea

29

Esherick house, Louis Kahnfoto

Page 29: portfolio di laurea

30

Esherick house, Louis Kahnfoto

Page 30: portfolio di laurea

31

4x4 house, Tadao Andopiantescala 1:100

Page 31: portfolio di laurea

32

4x4 house, Tadao Andosezione

scala 1:100

Page 32: portfolio di laurea

33

4x4 house, Tadao Andoprospettiscala 1:200

Page 33: portfolio di laurea

34

Page 34: portfolio di laurea

35

Page 35: portfolio di laurea

36

Page 36: portfolio di laurea

37

Page 37: portfolio di laurea

38

Architettura degli Interni Giorgio Ricchelli

Il progetto affronta la complessità nelle sue relazioni fra patrimonio esistente e inserimento originale risolvendo le necessità funzionali con le aspirazioni compositive e progettuali della nuova destinazione duso.

Page 38: portfolio di laurea

39

Preesistenze

Spazialmente l’edificio è diviso in tre navate scandite da una maglia regolare di pilastri in mattoni. La copertura, a due falde, è in legno, costituita da un sistema di capriate per ogni navata. L’accesso all’edificio è consentito da due ingressi posti sul lato ovest e uno all’estremità del lato sud.Progetto. All’interno si è scelto di progettare due teatri uti-lizzando un modulo dettatoci dalla maglia dei pilastri pree-sistenti (6 x 4,5 m). Concettualmente si è partiti dall’idea di una scatola che seguisse questo modulo, dove la base avrebbe costituito il palco mentre le facce laterali aperte le platee, permettendoci così di mantenere il forte segno dei pilastri che caratterizzano la ritmicità dell’edificio.

I teatri

Il primo, rialzato da terra, è costituito da un palco centrale e due platee che si sviluppano nella navata centrale. L’idea di progetto era quella di ottenere una struttura che sembras-se sospesa da terra e che mettesse in evidenza la longitu-dinalità dell’edificio. Per ottenere l’effetto desiderato si è pensato ad un sistema costruttivo di travi in legno lamellare ancorate ai pilastri permettendoci così di avere un ambien-te strutturalmente indipendente da tutto il resto. Tutta la struttura è pensata in legno, differenziandosi per materiale dal resto. Gli spazi di servizio sono posti nella navata mi-nore e si sviluppano su due livelli, il secondo connesso con il palco.Il secondo teatro, diviso dal primo per mezzo di una parete che è per i primi tre metri di muratura in laterizio e per il resto dell’altezza in vetro, è costituito da un palco rialzato un metro da terra e da tre platee, una si sviluppa nella nava-ta centrale mentre le altre sulle due navate laterali. Alzato da terra, per mantenere una propria indipendenza dal pre-esistente, ha una struttura di ancoraggio ai pilastri uguale a quella dell’altro teatro. Anche qui tutta la struttura è in legno. Sul fondo del palco si trova una parete attrezzata per il materiale di scena e utilizzabile dagli attori o eventuali musicisti. Dietro al teatro, diviso da due pareti nelle navate laterali, si trova uno spazio di servizio costituito da camerini, bagni e magazzino.

Passaggi

I due teatri sono collegati tra loro per mezzo di una piastra con struttura in acciaio posta all’altezza del palco del primo teatro e che permette l’accesso anche al secondo con un ingresso sulla platea della navata centrale. La piastra è an-corata ai pilastri e sostenuta da pilotis ed è collegata con il piano terra tramite una rampa, quest’ultima permette l’ac-cessibilità al primo teatro. Biglietteria e servizi sono posti al piano terra nella navata laterale posta a nord.

Page 39: portfolio di laurea

40

Page 40: portfolio di laurea

41

Page 41: portfolio di laurea

42

Page 42: portfolio di laurea

43

Page 43: portfolio di laurea

44

Page 44: portfolio di laurea

45

Page 45: portfolio di laurea

46

0 10 25 50

Page 46: portfolio di laurea

47

0 10 25 50

Page 47: portfolio di laurea

48

Page 48: portfolio di laurea

49

Page 49: portfolio di laurea

Progettazione di Sistemi Costruttivi Antonio Musacchio

L’uso dei materiali, sia appartenenti alla tradizione costruttiva che composti in innovativi quanto complessi sistemi co-struttivi, richiede conoscenze che atten-gono alle relazioni tra forma e funzione quanto alle esigenze di comfort, fruibi-lità, sicurezza, sostenibilità ambientale, nonché con le logiche imposte dalla produzione e dal mercato dell’industria delle costruzioni, e determina di volta in volta le precisazioni necessarie al progetto nel percorso che muove dalla concezione alla realizzazione di un edi-ficio, offrendo soluzioni costruttive alle intenzioni compositive.

50

Page 50: portfolio di laurea

51

La villa è circondata da edifici in stile liberty tipi-co dell’epoca e l’edificio appare completamente in contrasto con questi. Dalla via dove si trova la villa il prospetto è modesto, mentre dal giardino dimostra l’unicità e il funzionalismo della villa. Le peculiari ca-ratteristiche della villa la resero molto costosa; solo una famiglia molto ricca poteva permettersi la spesa. Venne realizzata da mano d’opera morava anche se inizialmente l’architetto non mostrava molta fiducia nella capacità degli operai locali. L’edificio è distribu-ito su tre piani, con la vista sul centro storico della città. È sostenuto da una struttura metallica costituita da pilastri d’acciaio a “croce” ottenuti saldando insie-me due profili angolari rivestiti poi in acciaio inossida-bile; i pilastri, oltre a sostenere la struttura hanno un notevole effetto estetico. La più interessante e più conosciuta parte di questo gioiello architettonico è

senza dubbio la parte abitabile del primo piano sotto-strada. Tutto il piano è sviluppato in un unico volume il quale è magistralmente diviso in alcuni spazi legati l’uno all’altro senza soluzione di continuità. Di rilievo sono le pareti di onice e di ebano. Un effetto partico-larmente affascinante si ottiene al tramonto, quando il sole discende verso il giardino e la luce, penetrando dalle ampie finestre, colpisce la preziosissima parete color rosa semitrasparente in onice, lunga quasi quat-tro metri, diffondendosi in tutto l’ambiente del sog-giorno. L’ambiente è semplice e ricerca la massima luminosità e trasparenza. Il prospetto sud è costitui-to, essenzialmente, da enormi finestre che rientrando nel pavimento, con un ingegnoso sistema automati-co, possono aprire completamente tutta la parete del soggiorno verso il giardino. Singolare è pure il piccolo giardino d’inverno situato sul lato sud del soggiorno.

Villa Tugendhatdi

Ludwig Mies Van Der Rohe

Page 51: portfolio di laurea

52

Sopra:Piana del primo e secondo piano

disegnate da Mies Van Der Rohe.

Page 52: portfolio di laurea

53

Di seguito: Il ridisegno delle piante.

A pagina seguente:Esploso assonometrico

della villa.

Page 53: portfolio di laurea

54

Page 54: portfolio di laurea

55

Page 55: portfolio di laurea

56

Page 56: portfolio di laurea

57

L’interno di questo ambiente è arredato da oggetti singolari progettati e collocati nel luogo dallo stesso architetto, il quale ha curato moltissimo i dettagli, in partico-lare le famose poltrone del soggiorno. Le porte non hanno architravatura, l’infisso giunge al soffitto con un sopraluce che aumenta la sensazione di continuità de-gli ambienti. In una parete del soggiorno c’è una piccola finestra chiusa da un ve-tro verso un retrostante ripostiglio. Appa-rentemente poco significativa, in realtà la piccola finestra serviva per la proiezione di film. Nella stanza, adiacente alla scala, c’era un proiettore e in quella piccola fine-stra si poteva proiettare dal dietro in una specie di “schermo televisivo”. La televi-sione infatti non esisteva ancora: venne inventata in USA nel dopoguerra e giunse in Europa solo negli anni cinquanta. Fa parte dell’arredamento anche il moderno impianto di riscaldamento o climatizzazio-ne. Le enormi superfici vetrate avrebbero creato, con il clima invernale molto fred-do, grossi problemi di condensa. L’archi-tetto fece porre in opera radiatori alti po-chi centimetri su tutta l’estensione delle finestre, come un battiscopa o fermapie-de. In tal modo il riscaldamento e la lama di aria conseguente sulla finestra, evitava l’appannamento dovuto alla condensa.

Di seguito: Sezione della villa.A pagina segente:

Spaccato assonometrico del primo piano.

Page 57: portfolio di laurea

58

Page 58: portfolio di laurea

59

A pagina seguente: Spaccato assonometrico dei nodi strutturali. Il Parapet-to di mattoni intonacati. La costruzione della copertura è in tegole forate di laterizio coperte con massetto di calcestruzzo supportate da travi di acciaio; la pavimen-tazione esterna è di asfalto rivestito di lastre in traverti-no. L’infisso verticale scorrevole: controtelaio di acciaio, telaio di bronzo, l’infisso scompare dentro il muro gra-zie a una fondazione con tasca cortuita appositamente per ricevere la finestra scorrevole. La costruzione del pavimento èsimile a quella del solaio, con finiture di li-noleum. La costruzione della parete: muro in mattoni di laterizio con intoaco cementizio all’esterno, isolamento in torfoleum intonacato all’interno.

Piante e assonometria della colonna di acciaio: quattro angolari di acciaio ad L avvitati assieme, rivestiti di una copertura di pannello di bronzo cromato.

Page 59: portfolio di laurea

60

Page 60: portfolio di laurea

61

Page 61: portfolio di laurea

62

Page 62: portfolio di laurea

63

Page 63: portfolio di laurea

64

Progettazione Urbanistica Enrico Fontanari

Il corso si propone di affrontare i temi dell’analisi e progettazione della città e del territorio urbanizzato, approfon-dendo in particolare i rapporti tra lettura del contesto territoriale in cui si colloca la città e dei caratteri socio-economici prevalenti nell’area , da una parte, e scelte di carattere formale e funziona-le che definiscono le proposte di pro-gettazione urbana dall’altra. Particolare attenzione viene data alla relazione con i temi dell’accessibilità e della mobilità in generale, studiando con maggior pro-fondità le possibilità di integrazione tra sistema dei trasporti collettivi, mobilità ciclo-pedonale e gerarchia degli spazi aperti urbani. Si tratta di un tema progettuale com-plesso, che presuppone un lavoro mol-to articolato di analisi, a diverse scale territoriali e urbane, finalizzato alla ela-borazione di proposte progettuali che riescano a rispondere a specifiche esi-genze funzionali (ad es. la residenza, la mobilità, i servizi interurbani, la qualità sdegli spazi aperti, ecc.), garantendo contemporaneamente il rispetto dei ca-ratteri fisici e naturali dei siti in cui si interviene e le relazioni con il paesaggio periurbano.

Page 64: portfolio di laurea

65

COMB

MOTICHIARIMANERBIO

BSMI

MILC

SO

VA

PVLOCR

MN

EDOLO

DARFOBOARIOTERME

ISEO

ROVATO

ORZICHIARI

BRESCIALUMEZZANE

SALO’

DESENZANO DEL GARDA

MOMPIANO7.707

VILLAGGIO PREALPINO4.254

BORGO TRENTO7.091

SAN ROCCHINO6.110

SAN BARTOLOMEO5.127

CASAZZA2.967

SANT’ EUSTACCHIO8.517

EST28.070

NORD41.772OVEST

37.337

SUD44.281

CENTRO41.856

Page 65: portfolio di laurea

66

50 km

100 km

150 km

200 km

250 km

GE

TO

MIVACO

BG

SO

BS

CRLO

PVVR PD

VI TVVE

TNBZCH

A

SLO

PRMO

CR

BO RV

FI

MN

VB

BINO

VC

CU

FPI

20 km

40 km

60 km

80 km

BG

MI BS

VR

CR

PC

MN

BOVEZZOGUZZAGO

CAS TEGNATO

RONCADELLE

CASTEL MELLA

DESENZANO DEL GARDA

SALO’

BRESCIA

SAN ZENO NAVIGLIO

CASTELENEDOLO

2 km

4 km

6km

8km

10km

12km

COLLEBEATO

BOTTICINO

REZZATO

STRADE & AUTOSTRADE

FERROVIA

CORSI D’ ACQUA & LAGHI

STRADE & AUTOSTRADE

CORSI D’ ACQUA & LAGHI

MONTAGNE

STRADE & AUTOSTRADE

FERROVIA

CORSI D’ ACQUA & LAGHI

MONTAGNE

Page 66: portfolio di laurea

67

COLLEGAMENTI

SERVIZI

RESIDENZALE

INDUSTRIALE

METROPOLITANA

VIA TRIUMPLINA

STRADE & AUTOSTRADE

FERROVIA

CORSI D’ ACQUA

Page 67: portfolio di laurea

68

TERRENO AGRICOLO

CENTRI STORICI

TERRENO E MONTAGNE

N

Page 68: portfolio di laurea

69

N

COMMERCIALE2%

INDUSTRIALE20%

SERVIZI3%

CENTRO STORICO10%

VERDE30%

RESIDENZIALE35%

MONTAGNE

VIA TRIUMPLINA

Page 69: portfolio di laurea

70

PERCORSI CICLABILI

PERCORSI PEDONALI

STANZE URBANE

MOVIMENTO DELL’EDIFICATO

MOVIMENTO DEI PERCORSI CICLABILI

MOVIMENTO DEI PERCORSI PEDONALI

MOVIMENTI DEL MASTERPLAN

VERTICALE

ORIZZONTALE

ORIZZONTALE

Page 70: portfolio di laurea

71

COMMERCIALE

INDUSTRIALE

SERVIZI

CENTRO STORICO

VERDE

RESIDENZIALE

MONTAGNE

VIA TRIUMPLINA

FERROVIA

PISTA CICLABILE

MASTERPLAN

Page 71: portfolio di laurea

72

N

Page 72: portfolio di laurea

73

Immagine planivolumetrica

Page 73: portfolio di laurea

74

PLANIMETRIA 1/1000

LEGENDA ACCESSI

ALBERI

VERDE

PRE_ESISTENTE

COSTRUITO

Attacchi a terra del progetto scala 1:25.000

Page 74: portfolio di laurea

75

Immagine planivolumetrica

Page 75: portfolio di laurea

76

Particolare attacchi a terra del progetto scala 1:10.000

Page 76: portfolio di laurea

77

Page 77: portfolio di laurea

Progettazione Architettonica 1 Francesco Venezia

Il tema proposto è il progetto di una piccola abitazione per i fine settima-na, un rifugio, realizzato attraverso la combinazione di sette cubi, aventi 2,26 metri di lato, la misura di massimo in-gombro del corpo umano, definita dal modulor di Le Corbusier. Ai sette cubi, riparo per il corpo in una condizione di natura, si aggiunge un ottavo elemento architettonico semplice, fattore di me-diazione fra l’ astrazione dei cubi e la naturalità del sito. Esso potrà di volta in volta assumere un ruolo di transizione con il suolo – piattaforma, sostruzione – o di delimitazione rispetto al paesag-gio – muro, recinto -, oppure diventare elemento aereo – portico, copertura – o dispositivo di collegamento – scala, rampa -. L’ esercizio intende ribadire, pur nella limitatezza di dimensioni e di programma, che scopo dell’ architettu-ra è quello di contenere uomini, verità elementare ma sovente dimenticata.

78

Page 78: portfolio di laurea

Nel settembre del 1949 viene dato alle stampe il Mo-dulor, “saggio su una misura armonica a scala umana universalmente applicabile all’ architettura e alla mec-canica”. Esso rappresenta il tentativo –o per meglio dire il “sogno”- di Le Corbusier di riportare prepo-tentemente in corpo dell’ uomo al centro del mon-do della costruzione, corpo dell’ uomo inteso come generatore di misura. Il Modulor fornisce le misure dei punti decisivi d’ ingombro nello spazio di un uomo alto sei piedi ed è costruito a partire dall’ altezza del plesso solare -113 cm-, dalla sua sezione aurea -183 cm, la sommità del capo- e dal suo doppio – 226 cm, l’ estremità delle dita essendo il braccio alzato -. Il quadrato di 226 cm è quello che circoscrive la figura umana nella posizione di massima occupazione dello spazio. La sua estensione alle tre dimensioni porta alla definizione di un volume di ingombro umano: il cubo di 226 cm di lato. Questa unità volumetrica rac-chiude uno spazio abitabile, contenitore dell’ uomo e dei suoi prolungamenti (outils) e di tutte le sue mi-sure.

79

Page 79: portfolio di laurea

7 cubi

7 cubi + 1 elemento(muro)

7 cubi + 1 elemento + localizzazione(muro) (piatto)

pensare

mangiare

dormire

necessità

Fasi compositive

Schema distributivo

80

Page 80: portfolio di laurea

Sopra:Prospetti del progetto.

226 cm

81

Page 81: portfolio di laurea

Di seguito:Pianta del progetto.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminati

spazi di là da quella, e sovrumanisilenzi, e profondissima quïete

io nel pensier mi fingo, ove per pocoil cor non si spaura. E come il vento

odo stormir tra queste piante, io quelloinfinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l’eterno,e le morte stagioni, e la presente

e viva, e il suon di lei. Così tra questaimmensità s’annega il pensier mio:

e il naufragar m’è dolce in questo mare.

l’infinito, Giacomo Leopardi

226 cm

82

Page 82: portfolio di laurea

Sopra:Viste del progetto.

83

Page 83: portfolio di laurea

Di seguito:Assonometrie del progetto.

84

Page 84: portfolio di laurea

Di seguito:Fotopiano del sito di progetto.

85

Page 85: portfolio di laurea

Di seguito:Foto del sito di progetto.

86

Page 86: portfolio di laurea

A pagina seguente:Particolare in foto del sito di progetto.

87

Page 87: portfolio di laurea

88

Page 88: portfolio di laurea

89

Page 89: portfolio di laurea

90

Progettazione Architettonica 2 Valerio Paolo Mosco

Il tema proposto è sviluppare una scuo-la materna in località Ponzano, in pro-vincia di Prato.La capacità compositiva ed espressiva del progetto è stata raggiunta addizio-nando le funzioni delle singole parti di-stributive che compongono la scuola: questa consente di partire da un modu-lo base (quello dell’unità didattica ) e da questo tessere un progetto che modula gli spazi gradualmente in ragione delle singole funzioni. Così a partire dalla cel-lula base è possibile modulare gli spazi da quelli più strettamente privati, per passare a quelli comuni per poi arrivare a quelli pubblici.

Page 90: portfolio di laurea

91

aule

aule + ingresso

aule + ingresso + mensa

aule + ingresso + mensa + bagni

Fasi compositive

spazio ricreativo

bagni

ingresso

mensa

aule

concept distributivo

Page 91: portfolio di laurea

92

concept distributivo

lotto

progetto

Page 92: portfolio di laurea

93

percorsi possibili

sovratetto

0

30 m

Page 93: portfolio di laurea

94

0

5 m

Page 94: portfolio di laurea

95

Page 95: portfolio di laurea

96

0

40 m

Page 96: portfolio di laurea

97

A pagina seguente:viste prospettiche interne

Page 97: portfolio di laurea

98

Page 98: portfolio di laurea

99

Sezione A-A’

0

1 m

Page 99: portfolio di laurea

100

Sezione B-B’

0

1 m

Page 100: portfolio di laurea

101

1

234

5

6

1

2345

6

7

7

8

8

9

9

10

10

1

234

5

6

1 Vetrocamera - 3,1 cm

2 Calcestruzzo

3 Fermavetro in acciaio - 3,5/5 cm

4 Staffa in acciaio - 1 cm

5 Vite in acciaio - 0,9/4,5 cm

6 Intonaco per interni - 1,5 cm

1 Vetrocamera - 3,1 cm

2 Telaio infisso verticale - 10,2 cm

3 Staffa in acciaio - 2 cm

4 Controtelaio in acciaio - 4 cm

5 Setto in calcestruzzo armato - 22 cm

6 Tondino in acciaio - 1,5 cm

7 Isolante termico - 3 cm

8 Barriera al vapore - 1 cm

9 Vite in acciaio - 0,9/4,5 cm

10 Intonaco per interni - 1,5 cm

1 Vetrocamera - 3,1 cm

2 Telaio infisso verticale - 10,2 cm

3 Staffa in acciaio - 2 cm

4 Controtelaio in acciaio - 4 cm

5 Setto in calcestruzzo armato - 22 cm

6 Tondino in acciaio - 1,5 cm

7 Barriera al vapore - 1 cm

8 Isolante termico - 3 cm

9 Intonaco per interni - 1,5 cm

10 Copri piana in legno - 4 cm

Particolari, scala 1:10

Page 101: portfolio di laurea

102

1

2

6354

1

2

3

4

5

1

2

345

6

1 Vetrocamera - 3,1 cm

2 Staffa in acciaio - 1 cm

3 Fermavetro in acciaio - 3,5/5 cm

4 Vite in acciaio - 0,9/4,5 cm

5 Calcestruzzo

6 Intonaco per interni - 1,5 cm

1 Calcestruzzo

2 Intonaco per interni - 1,5 cm

3 Staffa in acciaio - 1 cm

4 Coprifilo in legno

5 Pannelli scorrevoli in legno - 4,5 cm

1 Pannelli scorrevoli in legno - 4,5 cm

2 Parqet in legno - 150/30/2 cm

3 Barriera al vapore - 1 cm

4 Massetto con rete metallica elettrosaldata - 4 cm

5 Isolante termico - 3 cm

6 Calcestruzzo armato - 28 cm

Particolari, scala 1:10

Page 102: portfolio di laurea

103

Page 103: portfolio di laurea

104

Page 104: portfolio di laurea

105

Page 105: portfolio di laurea

106

Progettazione Architettonica e Urbana Vittorio Spigai

Il Corso e le relative esercitazioni fan-no riferimento a una teoria semiotica della interpretazione e della progetta-zione che si rivolge, oltre che all’archi-tettura, anche alle altre arti plastiche e visive (in particolare pittura, scultura, grafica, fotografia). All’interno di tale teoria generale, l’architettura è intesa come competenza artistica e tecnica che produce progetti rispondenti alle funzionalità assegnate e ai requisiti di costruibilità, confort, durabilità e costo. I progetti sono anche portatori di istan-ze culturali e poetiche e pertanto costi-tuiscono messaggi, che, essendo rivolti ad un luogo e ai suoi utenti, sono obbli-gatoriamente legati ad un determinato contesto socio-culturale.

Page 106: portfolio di laurea

107

Analisi dell’opera

Di fronte alla frequente ricorrenza del termine “polifonia” negli scritti e nei titoli delle opere di Klee non è il caso di cercarne un corrispettivo stilistico preciso nell’ambito della musica, ma conviene accettare l’interpretazione, offerta da Klee stesso, di polifonia come simultaneità, e di scoprirne le valenze all’inter-no del suo percorso teorico e artistico. Il tempo costituisce la condizione dell’essere della musica; la pittura invece assorbe il tempo nel proprio fare, superandone lo scorrere lineare attra-verso la contemporaneità di più punti di vista e l’immediatezza percettiva che caratterizza la sua fruizione. Un’immagine può rendere percepibile il divenire temporale, che può essere in-vece semplicemente vissuto - ma non afferrato - nell’ascolto di un brano musicale. La musica riesce in parte a sfuggire a questa condizione di inafferrabilità mediante la polifonia che, introducendo una strutturazione verticale, apre uno spazio in cui è possibile il darsi contemporaneo di più temi autonomi. Rovesciando le posizioni più diffuse nell’avanguardia, che ve-devano nell’essenza della musica la massima condizione di astrattezza cui ogni arte doveva aspirare, Klee considera la po-lifonia pittorica superiore a quella musicale, in quanto la pittura è in grado di assorbire e rendere con più efficacia la natura del movimento, senza soccombere alla fuggevolezza percettiva dell’elemento tempo. E’ nei Diari che troviamo l’espressione più estesa ed esplicita del concetto kleeiano di polifonia pittori-ca: «Il semplice movimento ci sembra banale. L’elemento tem-po va eliminato. Ieri e oggi come contemporaneità. La polifonia nella musica può sfuggire in parte a questa esigenza. Se nella musica l’elemento tempo potesse venir superato da un movi-mento a ritroso, penetrante nella coscienza, sarebbe possibile una seconda fioritura. La pittura polifonica supera la musica, in quanto qui il tempo è qualcosa di più che spazio... Il concetto della contemporaneità vi si manifesta più intensamente. Per rendere evidente il movimento a ritroso che concepisco nella musica, richiamo l’attenzione sull’immagine riflessa nei vetri di una vettura tramviaria in corsa». La pittura dunque non rende semplicemente spazio il tempo, immobilizzandolo, ma sintetiz-za nel movimento della “figurazione” (Gestaltung) la dialettica tra i due termini: non rappresenta il movimento, ma lo presen-ta, dal primo punto in cui si origina la crescita dell’immagine, fino alla sua, temporanea, interruzione in una forma.

Page 107: portfolio di laurea

108

[...] risuonando più voci contemporaneamen-te si crea una dimensione di profondità; l’idea musi-cale non viene espressa da una sola voce, e questa è la forma di esposizione polifonica di un’idea musicale.

Anton Webern, Il cammino verso una nuova musica

Page 108: portfolio di laurea

109

Page 109: portfolio di laurea

110

Page 110: portfolio di laurea

111

movimenti della scultura

pianta prospetto

composizione prospetti

composizione scultura

Scultura

Page 111: portfolio di laurea

112

Page 112: portfolio di laurea

113

Foto del Metaprogetto: il vuoto e le ombre

Page 113: portfolio di laurea

114

Foto del Metaprogetto: il volume

Page 114: portfolio di laurea

115

Ricostruzione della Città

Page 115: portfolio di laurea

116

Fotopiano della Città

Page 116: portfolio di laurea

117

Prospetti

est

nord

ovest

sud

0

25 m

Page 117: portfolio di laurea

118

Schizzo assonometrico

Page 118: portfolio di laurea

119

Vista secondo piano

Page 119: portfolio di laurea

120

Pianta secondo piano

0

5

10

25 m

Page 120: portfolio di laurea

121

Vista piano terra

Page 121: portfolio di laurea

122

Pianta pianoterra

0

5

10

25 m

Page 122: portfolio di laurea

123

Esploso

Page 123: portfolio di laurea

124

Scovratetto

0

5

10

25 m

Page 124: portfolio di laurea

125

Viste del progetto

Page 125: portfolio di laurea

126

Assonometrie del progetto

Page 126: portfolio di laurea

127