Portfolio ACArchitettura

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ACA studio di architettura

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Works 06-11

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ACAstudio di architettura

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Lo studio di architettura nasce a Catania nel 2010 e si occupa di architettura, ingegneria e design industriale. Fondato da Sebastiano Amore e Angela Maria Campione, entrambi sensibili all'architettura e alle sue molteplici espressioni, sia nel settore privato che pubblico. L'esperienza accumulata dalla collaborazione con rinomati studi italiani ha permesso di sviluppare individualmente grande capacità gestionale di progetti complessi, ma anche sensibilità verso le esigenze di piccole realtà architettoniche locali. Lo studio unisce la teoria architettonica, la ricerca e la sperimentazione con la preparazione tecnica e la professionalità. Il percorso professionale sta avvenendo perseguendo i seguenti principi: praticare la realtà come unica modalità possibile per affrontare l'architettura; l'architettura è un enigma che si risolve con brillanti idee; l'architettura è la risposta specifica a un contesto specifico. Lo studio nel 2011 è stato selezionato dal critico di architettura Luigi Prestinenza Puglisi fra i migliori trenta studi under quaranta siciliani. !

Lo studio

Profilo

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Lo studio

Biografie

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Lo studio

Premi e riconoscimenti

2005 Concorso internazionale "Fiat wants you", progetto selezionato

2005 Concorso nazionale "Lo Spirito di Stella", secondo classificato

2005 Concorso internazionale "Le cinque piazze botaniche per Catania", con André T.Balla, secondo classificato

2006 Concorso internazionale "Lo spirito di Stella 2", terzo classificato

2007 Concorso nazionale "design your life", progetto menzionato

2007 Concorso internazionale "Una scuola per San Cristoforo Sud", con André T.Balla, primo classificato

2007 Concorso internazionale in workshop "Gli spazi dell' acqua", secondo classificato

2007 Concorso internazionale "Sebach", terzo classificato

2007 Concorso internazionale "Colorsdesigner Benetton", progetto menzionato

2008 Concorso nazionale "Axolute design award", selezionato

2009 Premio "Quadranti di architettura", menzione

2009 Premio "Franco Enrico Delmonte", menzione

2010 Concorso internazionale "Europan 10", riqualificazioni periferie urbane, progetto menzionato

2011 Premio "Casaidea 201", primo classificato

2011 Concorso internazionale "Complesso residenziale i Portici", menzione d'onore

2011 Concorso internazionale "Changing the face", progetto finalista

2011 Selezionati fra i 30 migliori studi siciliani under 40

Esposizioni e conferenze

2006 Salone del mobile 2006, Milano

2007 Salone del mobile 2007, Milano

2007 Triennale di architettura, Milano

2007 Ordine degli Architetti, Milano

2007 Facoltà di Ingegneria, Catania

2008 Pecha Kucha Night, Centro culture contemporanee ZO, Catania

2009 11 domande x 11 architetti, Centro culture contemporanee ZO, Catania

2009 Convegno nazionale Bioarchitettura, Eco practice/Best practice, Centro fieristico Le Ciminiere, Catania

2011 Casaidea 2011, Nuova Fiera di Roma

2011 Central House of Architects, Moscow

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I Progetti

ArchitetturaDesign

Concorsi di Architettura

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La stalla e il magazzino Casa studio in Sicilia

Luogo di realizzazione: Giarre, Catania

Progetto: AC architettura

Committente: privato

Calendario: 2009-2011

Tipo di intervento: recupero e

ristrutturazione di edifici esistenti

Dimensioni: superficie totale 400 mq,

superficie utile 140 mq

Riconoscimenti: primo premio migliore

ristrutturazione italiana del 2011

L'intervento è stato volto al recupero e alla

ristrutturazione di due antichi edifici rurali che

si relazionano per le destinazioni d' uso originarie

(si tratta di una stalla e di un magazzino) con

un' antica villa di maggior pregio architettonico

all' interno della medesima proprietà.

Carruba è una piccola località etnea in provincia di

Catania che per la sua collocazione e tradizione

presenta numerosi terreni agricoli e alcune ville

nobiliari della metà dell' '800 con analoghe

caratteristiche architettoniche.

L' intenzione progettuale è stata fin dal principio

quella di preservare il più possibile la lettura

degli elementi originali e di coniugarli con dei

tratti contemporanei ma contestualizzati, nel

rispetto non solo dell'intero sistema ma anche dei

singoli dettagli mediante forme, materiali, colori e

tecniche che rendono il tutto in armonia con il

luogo, sebbene con una nuova identità oltre che

una nuova funzione.

Nella ricerca dei materiali da impiegare

(cocciopesto per l'intonaco esterno, legno, coppi

siciliani originari…) la volontà è stata quella di

rimanere legati alla tradizione soprattutto

nell' involucro esterno, facendo accettare al

“Luogo” il “nuovo” ma senza creare un' entità

avulsa dalle nuove esigenze architettoniche

contemporanee.

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Prospetto est su cortile interno

Sequenza di apertura dell'infisso in legnoVista del rudere prima della ristrutturazione

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Sezione tecnica della grande vetrata Particolare della grande vetrata

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3

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8 9

11

1213

1 cordolo in cls armato2 infisso a taglio termico con vetro camera blindato

3 muratura in conci di pietra lavica locale

4 infisso in legno di rovere con persiane fisse

5 infisso in legno di rovere con vetro unica lastra

6 pavimentazione esterna in ghiaia di fiume

7 pavimentazione interna in legno di rovere industriale

8 massetto di livellamento 9 massetto in cls armato

10 igloo in pvc anti risalita dell'acqua11 scala in ferro presso-piegata

12 arcarecci in legno lamellare 13 strato protettivo in coppi siciliani

Sezione tecnica

Grande pannello scorrevole chiuso

Zona giorno

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Il cantiere

Grande pannello scorrevoleLavabo della zona di lavoro Scala interna Giardino

Zona conversazione

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N

sezione

pianta piano terra pianta piano primo

3m1

principali materiali

legno di rovere ferro ossidato ghiaia di fiume intonaco naturale

studio di esposizione al sole

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Casa MCRistrutturazione di

un appartamento

Luogo di realizzazione: Acicastello, Catania

Progetto: AC architettura

Committente: privato

Calendario: 2011

Tipo di intervento: recupero e ristrutturazione

di un appartamento con veranda

Dimensioni: superficie totale 60 mq

L’appartamento prima della ristrutturazione

appariva stretto e poco luminoso, quindi

poco vivibile.

L’intervento mira principalmente a creare

spazio e luce, una nuova veranda esterna

diventa cucina per il piccolo appartamento,

lasciando così il suo precedende spazio ad

un’ampia zona conversazione.

Gli spazi sono neutri creando un forte

contrasto con il vecchio parquet in legno di

iroko in attesa dell’ impronta unica del

proprietario.

La zona conversazione è ampliata grazie a

un mobile che diviene grande seduta

interrompendo la grande parete attrezzata

che farà da scena all’apertura della porta

di ingresso.

Page 13: Portfolio ACArchitettura

Zona conversazione Sezione esecutiva

Zona conversazione

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Pianta del progetto Nuova veranda ottenuta dalla chiusura del balcone

Nuova veranda con schermature solariPianta prima della ristrutturazione

Cucina

Bagno

Soggiorno-Pranzo

Camera

Cucina

Soggiorno-Pranzo

Camera

Bagno

Loggia

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Bagno prima della ristrutturazione

Mobile per lavabo

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Page 17: Portfolio ACArchitettura

Ambiente cucina

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Monumento FunerarioProgetto di una tomba

familiare

Luogo di realizzazione: Sant'Agata li Battiati

Progetto: AC architettura

Committente: privato

Calendario: 2010 -2011

Tipo di intervento: nuova costruzione

Il tema dell' architettura sacra è molto

delicato, poichè nell'immaginario collettivo

si pensa a un luogo quasi eterno che

svolga il compito di proteggere e

rappresentare la vita umana.

Il progetto è legato al simbolismo di un

luogo di riposo, quale un letto, definito da

una croce che si estende per tutto il

monumento.

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Il progetto

Vista laterale

Vista frontale

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Fasi costruttive

Sezioni tecniche

Page 21: Portfolio ACArchitettura

Wine barCentro commerciale

"Le Porte di Catania"

Luogo di realizzazione: Catania

Progetto: AC architettura, Anna Polisano

Committente: privato

Calendario: 2009

Tipo di intervento: nuova costruzione

Progetto di un wine bar contemporaneo,

un luogo caldo e accogliente che con le

sue atmosfere permette la degustazione di

specialità locali.

L'arredamento interno prevede un grande

bancone attrezzato centrale e dei piccoli

tavolini decentrati.

Page 22: Portfolio ACArchitettura

Gli interni

Il cantiere

Page 23: Portfolio ACArchitettura

Pianta

Sezione

Page 24: Portfolio ACArchitettura

I ChioschiCentro commerciale

"Le Porte di Catania"

Luogo di realizzazione: Catania

Progetto: AC architettura, Anna Polisano

Committente: privato

Calendario: 2009

Tipo di intervento: nuova costruzione

Diverse tipologie di chioschi per bevande

da distribuire lungo i grandi percorsi del

centro commerciale "Le Porte di Catania".

L'idea principale è la realizzazione di

banconi a diverse altezze che diversificano

il tipo di consumatore e le consumazioni.

Page 25: Portfolio ACArchitettura

L'edificio, oggetto di studio, veste oggi il

ruolo di una magnifica residenza: una vera

e propria villa in cui la disposizione degli

ambienti è ben distante dalle rustiche case

dell'800 con vaste sale disimpegnate da un

lungo e ampio corridoio.

Casa nobiliareProgetto di restauro

Luogo di realizzazione: Giarre (CT)Progetto: AC architettura Committente: privatoCalendario: 2011Tipo di intervento: restauro

Prospetto est

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Pianta del piano terra con proiezione delle volte

Sezione

Page 27: Portfolio ACArchitettura

Prospetto sud Prospetto est

Sezone tecnica di intervento per ostacolare l'umidità di risalita

Page 28: Portfolio ACArchitettura

I Progetti

Architettura

Design Concorsi di Architettura

Page 29: Portfolio ACArchitettura

Il contenitoreMobile per un

ambiente giorno

Luogo di realizzazione: Acicastello, Catania

Progetto: AC architettura

Committente: privato

Calendario: 2011

Tipo di intervento: arredo per interni

Dimensioni: 80 cm x 80 cm x 40 cm

Il mobile nasce dall'esigenza di creare un elemento di arredo

contemporaneo con finiture di altissimo livello, una

cassettiera con una libreria soprastante interamente in

vetro.

Page 30: Portfolio ACArchitettura

Un mobile nato per muoversi, ruotarsi e aprirsi in un ambiente bagno ristretto. I cassetti sono inseriti tramite un taglio a 45° nel telaio del mobile, scomparendo così al suo interno. Un mobile nato per muoversi, ruotarsi e aprirsi in un ambiente bagno ristretto. I cassetti sono inseriti tramite un taglio a 45° nel telaio del mobile, scomparendo così al suo interno.

Vista frontale

Il cassetto

Vista laterale

Page 31: Portfolio ACArchitettura

Un mobile nato per muoversi, ruotarsi e aprirsi in un ambiente bagno ristretto. I cassetti sono inseriti tramite un taglio a 45° nel telaio del mobile, scomparendo così al suo interno. Un mobile nato per muoversi, ruotarsi e aprirsi in un ambiente bagno ristretto. I cassetti sono inseriti tramite un taglio a 45° nel telaio del mobile, scomparendo così al suo interno.

Quattro cassettiMobile per ambiente

bagno

Luogo di realizzazione: Acicastello, Catania

Progetto: AC architettura

Committente: privato

Calendario: 2011

Tipo di intervento: arredo per interni

Dimensioni: 60 cm x 80 cm x 50 cm

Page 32: Portfolio ACArchitettura

L’idea nasce dal considerare l’acqua come elemento predominante all’interno del bagno, essa con le sue morbide curve unifica le varie funzioni e servizi. L’innovazione è rappresentata dalla molteplicità di sensazioni che suscita lo spazio; un doppio specchio su due profondità permette una visione particolare e globale allo stesso tempo, i servizi igienici sono rivestiti da una pelle continua che ne maschera la funzione e ne amplifica l’utilità. Le suggestioni vengono completate da una semplice tenda che suddivide gli spazi all’occorrenza e che raccoglie le vaporizzazioni d’acqua limitandole alla zona benessere. All’occorrenza lo spazio diventerà unico, queste le nuove istanze della contemporaneità.

Mobile in laboratorio

Page 33: Portfolio ACArchitettura

L’idea nasce dal considerare l’acqua come elemento predominante all’interno del bagno, essa con le sue morbide curve unifica le varie funzioni e servizi. L’innovazione è rappresentata dalla molteplicità di sensazioni che suscita lo spazio; un doppio specchio su due profondità permette una visione particolare e globale allo stesso tempo, i servizi igienici sono rivestiti da una pelle continua che ne maschera la funzione e ne amplifica l’utilità. Le suggestioni vengono completate da una semplice tenda che suddivide gli spazi all’occorrenza e che raccoglie le vaporizzazioni d’acqua limitandole alla zona benessere. All’occorrenza lo spazio diventerà unico, queste le nuove istanze della contemporaneità.

Mobile in laboratorio

Nel segno dell'acquaNuovo concept di

ambiente bagno

Progetto: AC architettura

Committente: Pozzi Ginori

Calendario: 2009

Tipo di intervento: concept

Riconoscimenti: progetto secondo classificato

Collaboratore: ing. Manuel Di Martino

Page 34: Portfolio ACArchitettura

Vista della doccia

Vista dell'alto

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Portoni d'ingressoProgetto dei portoni della

nuova Chiesa di S. G.

Galermo (CT)

Luogo di realizzazione: Catania

Progetto: AC architettura

Committente: Don Giuseppe Catalfo

Calendario: 2011

Tipo di intervento: nuova realizzazione

Collaboratore: ing. Serena Russo

Prospetto portone est

Prospetto portone aperto

Sezione

Cancellata di sicurezza

Il progetto della nuova Chiesa nel quartiere di S. G. Galermo

ha dovuto subire delle variazioni per motivi di sicurezza, a

questo scopo sono stati realizzati dei portoni in ferro che

prevedono un massimo spessore in profondità e minimo

dalla vista frontale per ottenere così un effetto di leggerezza

alla vista.

Page 36: Portfolio ACArchitettura

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Pushkin Square, Moscow. A snow-white object arises between crowded streets. The pure volume perceived in the distance dematerializes going closer. A willowy and sinuous curtain, made of single twisted elements, gradually discloses the sight of the stately building: the Pushkinsky Cinema Hall becomes again an emblematic place for the city.The project of a new skin for the building becomes an opportunity to redefine the relation with the context. The facade acts like a filter between interior and exterior, establishing uncommon links between the surrounding pre-existing buildings and the green belt of the opposite mini-park, a traditional meeting place for Moscovite and important stage for the tourists. The underlying concept of the project is to wrap the existing structure with a curtain, tribute to the theatre and cinema world. The building becomes an ideal stage for Pushkin Square: crossing the permeable skin, the show takes place. Through a process of abstraction, the initial idea changes: the sinuous look of a velvet curtain is realized with a sequence of slender twisted elements, taking advantage from versatility of DuPont Corian. Each of these elements is an high and thin parallelepiped, twisted around its main axis. Six different torsion angle create six kind of elements, whose repetition, with a wheelbase of 1,10 m, composes the curtain. The formal return of these elements goes with an extremely simple constructive system: the lifting body is a steel tubular fixed to the ground with a metal board platen; the top of the tubular is joint to the roof of the building through the horizontal terminal part.

The casing of Corian divided horizontally into regular portions, bands fixed upon the tubular through metal rings. One meter large strips ensure the possibility to go across the skin next to the primary staircase, where the rotation of adjacent elements makes them parallel, generating large passages. In the night, oblique lighting, coming from below, accentuates the dynamism of the shapes. The surface of the covering can be used like a screen on which to project images that suggest what’s happening on the inside. The proposal counts the replacement of the hall’s full-length window with another one with better thermal-sound insulation characteristics and a light metal frame, so that the view from within toward the outside is as clear as is possible. The choice to position the new skin beyond the terrace gives to the latter innovative worthiness and functions; this space, in fact, external but protected, screened from the outside but in dialectic relationship with it, allows to organize outdoor events, to mount stands, to receive journalists during Moscow International Film Festivals or simply to have a pleasant place where to stop for a rest.

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I Progetti

Architettura

Design

Concorsi di Architettura

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Pushkin Square, Moscow. A snow-white object arises between crowded streets. The pure volume perceived in the distance dematerializes going closer. A willowy and sinuous curtain, made of single twisted elements, gradually discloses the sight of the stately building: the Pushkinsky Cinema Hall becomes again an emblematic place for the city.The project of a new skin for the building becomes an opportunity to redefine the relation with the context. The facade acts like a filter between interior and exterior, establishing uncommon links between the surrounding pre-existing buildings and the green belt of the opposite mini-park, a traditional meeting place for Moscovite and important stage for the tourists. The underlying concept of the project is to wrap the existing structure with a curtain, tribute to the theatre and cinema world. The building becomes an ideal stage for Pushkin Square: crossing the permeable skin, the show takes place. Through a process of abstraction, the initial idea changes: the sinuous look of a velvet curtain is realized with a sequence of slender twisted elements, taking advantage from versatility of DuPont Corian. Each of these elements is an high and thin parallelepiped, twisted around its main axis. Six different torsion angle create six kind of elements, whose repetition, with a wheelbase of 1,10 m, composes the curtain. The formal return of these elements goes with an extremely simple constructive system: the lifting body is a steel tubular fixed to the ground with a metal board platen; the top of the tubular is joint to the roof of the building through the horizontal terminal part.

The casing of Corian divided horizontally into regular portions, bands fixed upon the tubular through metal rings. One meter large strips ensure the possibility to go across the skin next to the primary staircase, where the rotation of adjacent elements makes them parallel, generating large passages. In the night, oblique lighting, coming from below, accentuates the dynamism of the shapes. The surface of the covering can be used like a screen on which to project images that suggest what’s happening on the inside. The proposal counts the replacement of the hall’s full-length window with another one with better thermal-sound insulation characteristics and a light metal frame, so that the view from within toward the outside is as clear as is possible. The choice to position the new skin beyond the terrace gives to the latter innovative worthiness and functions; this space, in fact, external but protected, screened from the outside but in dialectic relationship with it, allows to organize outdoor events, to mount stands, to receive journalists during Moscow International Film Festivals or simply to have a pleasant place where to stop for a rest.

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Pushinsky CinemaRe-think moscow's

classic cinema

Progetto: AC architettura

Committente: Moscow, Russian Federation

Calendario: 2011

Tipo di intervento: rifacimento nuova facciata

Riconoscimenti: project shortlisted

Collaboratori: ing. Serena Russo

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0 20 40 60 80 100 m

Pushkin square, Moscow

View from square

Top view

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Plan

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Pushkin Square, Moscow. A snow-white object arises between crowded streets. The pure volume perceived in the distance dematerializes going closer. A willowy and sinuous curtain, made of single twisted elements, gradually discloses the sight of the stately building: the Pushkinsky Cinema Hall becomes again an emblematic place for the city.The project of a new skin for the building becomes an opportunity to redefine the relation with the context. The facade acts like a filter between interior and exterior, establishing uncommon links between the surrounding pre-existing buildings and the green belt of the opposite mini-park, a traditional meeting place for Moscovite and important stage for the tourists. The underlying concept of the project is to wrap the existing structure with a curtain, tribute to the theatre and cinema world. The building becomes an ideal stage for Pushkin Square: crossing the permeable skin, the show takes place. Through a process of abstraction, the initial idea changes: the sinuous look of a velvet curtain is realized with a sequence of slender twisted elements, taking advantage from versatility of DuPont Corian. Each of these elements is an high and thin parallelepiped, twisted around its main axis. Six different torsion angle create six kind of elements, whose repetition, with a wheelbase of 1,10 m, composes the curtain. The formal return of these elements goes with an extremely simple constructive system: the lifting body is a steel tubular fixed to the ground with a metal board platen; the top of the tubular is joint to the roof of the building through the horizontal terminal part.

The casing of Corian divided horizontally into regular portions, bands fixed upon the tubular through metal rings. One meter large strips ensure the possibility to go across the skin next to the primary staircase, where the rotation of adjacent elements makes them parallel, generating large passages. In the night, oblique lighting, coming from below, accentuates the dynamism of the shapes. The surface of the covering can be used like a screen on which to project images that suggest what’s happening on the inside. The proposal counts the replacement of the hall’s full-length window with another one with better thermal-sound insulation characteristics and a light metal frame, so that the view from within toward the outside is as clear as is possible. The choice to position the new skin beyond the terrace gives to the latter innovative worthiness and functions; this space, in fact, external but protected, screened from the outside but in dialectic relationship with it, allows to organize outdoor events, to mount stands, to receive journalists during Moscow International Film Festivals or simply to have a pleasant place where to stop for a rest.

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View from street

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Un luogo simbolo per la città, ricco di verde e vissuto da tutti gli abitanti di Frosinone. Un nuovo polo attrattore nel contesto urbano, in rapporto dialettico con il verde pubblico dell’adiacente Villa Comunale e con le dinamiche della zona a vocazione commerciale di Via Aldo Moro. L’occasione per

promuovere la riqualificazione dell’area sotto il profilo urbano, edilizio, ambientale e sociale. Sono questi i presupposti da cui prende le mosse l’idea progettuale, giungendo alla creazione di un brano di città che racchiude, pur nella scala ridotta, un sistema polifunzionale, complesso ed altamente riconoscibile nella pulizia formale del linguaggio architettonico adottato. esigenze architettoniche contemporanee.

La struttura del progetto: Il programma funzionale richiesto prevede lo sviluppo del progetto su 3 livelli, distinti tra loro sotto ogni aspetto: 1. Autorimessa 2. Piazza pedonale e area commerciale 3. Residenze L’autorimessa, con accesso dalla strada di nuova progettazione, consta di 136 posti auto, 28 box, 98 cantine e 1 locale tecnico. Tutti gli spazi sono stati studiati in modo da garantire la massima fruibilità in relazione alle diverse esigenze funzionali. Il locale tecnico, situato in posizione centrale, garantisce il funzionamento ottimale degli impianti e bassi costi di esercizio. Led spotlight

Cement mortar

Corian cover

Steel pipe

BaseSteel base

Floor

Mounting system

Anchor to facade

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Pushkin Square, Moscow. A snow-white object arises between crowded streets. The pure volume perceived in the distance dematerializes going closer. A willowy and sinuous curtain, made of single twisted elements, gradually discloses the sight of the stately building: the Pushkinsky Cinema Hall becomes again an emblematic place for the city.The project of a new skin for the building becomes an opportunity to redefine the relation with the context. The facade acts like a filter between interior and exterior, establishing uncommon links between the surrounding pre-existing buildings and the green belt of the opposite mini-park, a traditional meeting place for Moscovite and important stage for the tourists. The underlying concept of the project is to wrap the existing structure with a curtain, tribute to the theatre and cinema world. The building becomes an ideal stage for Pushkin Square: crossing the permeable skin, the show takes place. Through a process of abstraction, the initial idea changes: the sinuous look of a velvet curtain is realized with a sequence of slender twisted elements, taking advantage from versatility of DuPont Corian. Each of these elements is an high and thin parallelepiped, twisted around its main axis. Six different torsion angle create six kind of elements, whose repetition, with a wheelbase of 1,10 m, composes the curtain. The formal return of these elements goes with an extremely simple constructive system: the lifting body is a steel tubular fixed to the ground with a metal board platen; the top of the tubular is joint to the roof of the building through the horizontal terminal part.

The casing of Corian divided horizontally into regular portions, bands fixed upon the tubular through metal rings. One meter large strips ensure the possibility to go across the skin next to the primary staircase, where the rotation of adjacent elements makes them parallel, generating large passages. In the night, oblique lighting, coming from below, accentuates the dynamism of the shapes. The surface of the covering can be used like a screen on which to project images that suggest what’s happening on the inside. The proposal counts the replacement of the hall’s full-length window with another one with better thermal-sound insulation characteristics and a light metal frame, so that the view from within toward the outside is as clear as is possible. The choice to position the new skin beyond the terrace gives to the latter innovative worthiness and functions; this space, in fact, external but protected, screened from the outside but in dialectic relationship with it, allows to organize outdoor events, to mount stands, to receive journalists during Moscow International Film Festivals or simply to have a pleasant place where to stop for a rest.

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Un luogo simbolo per la città, ricco di verde e vissuto da tutti gli abitanti di Frosinone. Un nuovo polo attrattore nel contesto urbano, in rapporto dialettico con il verde pubblico dell’adiacente Villa Comunale e con le dinamiche della zona a vocazione commerciale di Via Aldo Moro. L’occasione per

promuovere la riqualificazione dell’area sotto il profilo urbano, edilizio, ambientale e sociale. Sono questi i presupposti da cui prende le mosse l’idea progettuale, giungendo alla creazione di un brano di città che racchiude, pur nella scala ridotta, un sistema polifunzionale, complesso ed altamente riconoscibile nella pulizia formale del linguaggio architettonico adottato. esigenze architettoniche contemporanee.

La struttura del progetto: Il programma funzionale richiesto prevede lo sviluppo del progetto su 3 livelli, distinti tra loro sotto ogni aspetto: 1. Autorimessa 2. Piazza pedonale e area commerciale 3. Residenze L’autorimessa, con accesso dalla strada di nuova progettazione, consta di 136 posti auto, 28 box, 98 cantine e 1 locale tecnico. Tutti gli spazi sono stati studiati in modo da garantire la massima fruibilità in relazione alle diverse esigenze funzionali. Il locale tecnico, situato in posizione centrale, garantisce il funzionamento ottimale degli impianti e bassi costi di esercizio.

I portici, complesso polifunzionaleProgetto di residenze,

spazi pubblici e

commerciali

Progetto: AC architettura

Committente: Nuova Immobiliare, Imprese Vellucci

Calendario: 2011

Tipo di intervento: nuova costruzione

Riconoscimenti: segnalazione di merito

Collaboratori: ing. Salvatore Di Dio, arch. Rossana

Di Mauro, ing. Serena Russo, ing. Maria Luisa Valenti

Led spotlight

Cement mortar

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Vista dall'alto

Planimetria

Villa comunale

Via Giacomo De Matthaeis

Via Aldo Moro

principale

secondario

principale

secondario

principale

secondario

Flusso pedonale

Spazi di relazione

esternipubbliciprivati

Via Giacomo De Matthaeis

Villa comunale

Asse commerciale

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La piazza scoperta, ubicata in posizione d’angolo tra via Tommaso Landolfi e via Giacomo De Matthaeis, è idealmente abbracciata dall’edificio residenziale. Quest’ultimo, a seconda delle esigenze, si solleva, si piega e si riaggancia a terra: ciò consente di rievocare l’archetipo del portico e al tempo stesso garantisce un’elevata permeabilità visiva. In particolare, il distacco dal suolo nella porzione d’angolo tra le suddette vie consente di mantenere continuità visiva tra la strada e la piazza e offre la possibilità di un attraversamento pedonale trasversale al lotto. All’interno della piazza sono presenti numerose aree verdi, luoghi d’incontro e dello stare.Il piano terra dell’edificio residenziale dei ospita locali commerciali, il cui taglio modulare consente molteplici possibilità di accorpamento e grande flessibilità nell’impiego. La cubatura commerciale complessiva, pari a 7000 mc, comprende anche altri spazi posizionati in corrispondenza del viale pedonale previsto nello schema planimetrico, coperti e protetti da un elemento monolitico: la piastra porticata. Quest’ultima si interseca e dialoga con l’edificio residenziale, creando un gioco di pieni e vuoti. I volumi vetrati posizionati al di sotto della piastra racchiudono i singoli esercizi commerciali, pur mantenendo una forte continuità visiva; tali elementi costituiscono le quinte della piazza interna coperta. Al di sotto della piastra trovano posto anche numerose funzioni di interesse collettivo: un teatro all’aperto per manifestazioni pubbliche o private, aree a verde, una sala proiezioni e spazi aperti adatti ad ospitare tavoli di eventuali attività ricettive. Sulla parte superiore della piastra trovano posto ampi spazi verdi di socializzazione e aggregazione; il sollevamento puntuale del blocco residenziale consente a tale elemento di protendersi verso la Villa Comunale, offrendone una visuale privilegiata.

Studio dell'irraggiamento solare

Vista della piazza/corte interna

Page 43: Portfolio ACArchitettura

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La piazza scoperta, ubicata in posizione d’angolo tra via Tommaso Landolfi e via Giacomo De Matthaeis, è idealmente abbracciata dall’edificio residenziale. Quest’ultimo, a seconda delle esigenze, si solleva, si piega e si riaggancia a terra: ciò consente di rievocare l’archetipo del portico e al tempo stesso garantisce un’elevata permeabilità visiva. In particolare, il distacco dal suolo nella porzione d’angolo tra le suddette vie consente di mantenere continuità visiva tra la strada e la piazza e offre la possibilità di un attraversamento pedonale trasversale al lotto. All’interno della piazza sono presenti numerose aree verdi, luoghi d’incontro e dello stare.Il piano terra dell’edificio residenziale dei ospita locali commerciali, il cui taglio modulare consente molteplici possibilità di accorpamento e grande flessibilità nell’impiego. La cubatura commerciale complessiva, pari a 7000 mc, comprende anche altri spazi posizionati in corrispondenza del viale pedonale previsto nello schema planimetrico, coperti e protetti da un elemento monolitico: la piastra porticata. Quest’ultima si interseca e dialoga con l’edificio residenziale, creando un gioco di pieni e vuoti. I volumi vetrati posizionati al di sotto della piastra racchiudono i singoli esercizi commerciali, pur mantenendo una forte continuità visiva; tali elementi costituiscono le quinte della piazza interna coperta. Al di sotto della piastra trovano posto anche numerose funzioni di interesse collettivo: un teatro all’aperto per manifestazioni pubbliche o private, aree a verde, una sala proiezioni e spazi aperti adatti ad ospitare tavoli di eventuali attività ricettive. Sulla parte superiore della piastra trovano posto ampi spazi verdi di socializzazione e aggregazione; il sollevamento puntuale del blocco residenziale consente a tale elemento di protendersi verso la Villa Comunale, offrendone una visuale privilegiata.

L'impianto planimetrico dell'area circostante appare fortemente caratterizzato da edilizia a corte con ampi spazi verdi riservati agli abitanti delle residenze. Tutte le cortine edilizie sono servite da collegamenti capillari. Le corti interne sono adibite a verde privato, parcheggio condominiale e connessione fra i singoli edifici.Il progetto del nuovo Auditorium non può slegarsi dal contesto, tuttavia la sua destinazione pubblica è facilmente Coniugabile con un sistema misto; le corti si aprono, nasce una grande piazza e a scena diventa il nuovo Auditorium di Acilia-Dragona. L'Auditorium riprende lo schema della corte, l'ingresso nasce sollevando dal terreno un angolo del blocco consentendo l'uso di una corte più protetta dai rumori della città e utilizzabile anche in orari in assenza di spettacoli. Il nuovo volume si inserisce all'interno del sistema di relazioni del quartiere di Acila propone la tipologia edilizia a corte, ricorrente negli edifici circistanti; la peculiarità di questa “nuova” corte è che essa se pur racchiusa dall'edificio, si apre alla città offrendo a questa una piazza pubblica aperta non solo agli utenti dell'auditorium durante orari prestabiliti ma utilizzabile in tutte le ore del giorno incoraggiando così la partecipazione alla vita collettiva. L'edificio, si presenta come unica struttura monolitica; le caratteristiche che ne definiscono la forma permettono di controllarne anche le caratteristiche acustiche.

Vista dell'accesso pedonale

Pianta del parcheggio ipogeo

Page 44: Portfolio ACArchitettura

L'impianto planimetrico dell'area circostante appare fortemente caratterizzato da edilizia a corte con ampi spazi verdi riservati agli abitanti delle residenze. Tutte le cortine edilizie sono servite da collegamenti capillari. Le corti interne sono adibite a verde privato, parcheggio condominiale e connessione fra i singoli edifici.Il progetto del nuovo Auditorium non può slegarsi dal contesto, tuttavia la sua destinazione pubblica è facilmente Coniugabile con un sistema misto; le corti si aprono, nasce una grande piazza e a scena diventa il nuovo Auditorium di Acilia-Dragona. L'Auditorium riprende lo schema della corte, l'ingresso nasce sollevando dal terreno un angolo del blocco consentendo l'uso di una corte più protetta dai rumori della città e utilizzabile anche in orari in assenza di spettacoli. Il nuovo volume si inserisce all'interno del sistema di relazioni del quartiere di Acila propone la tipologia edilizia a corte, ricorrente negli edifici circistanti; la peculiarità di questa “nuova” corte è che essa se pur racchiusa dall'edificio, si apre alla città offrendo a questa una piazza pubblica aperta non solo agli utenti dell'auditorium durante orari prestabiliti ma utilizzabile in tutte le ore del giorno incoraggiando così la partecipazione alla vita collettiva. L'edificio, si presenta come unica struttura monolitica; le caratteristiche che ne definiscono la forma permettono di controllarne anche le caratteristiche acustiche.

La struttura portante in cemento armato presenta nella zona di ingresso un ampio sbalzo che sarà risolto con una struttura a travi in ferro reticolari. La sala dell'auditorium è concepita in modo da ricreare una completa assenza di riflessioni del suono (camera anecoica), attraverso l'u so di elementi mobili fonoassorbenti.

L'aspetto apparentemente chiuso, compatto e unitario favorisce un minor contatto con le attività esterne per ciò che concerne rumori e suoni in generale preservando l'interno. La forma finale assunta dall'edificio è un unico blocco che come un nastro avvolge la corte e la vita pubblica proteggendo all'interno di sé gli spazi destinati allo spettacolo, al pubblico, agli interpreti, gli spazi principali e gli spazi accessori; esso distaccandosi da terra consente l'ingresso alla piazza esternando contemporaneamente l'articolazione interna dell'auditorium. Attività interne ed esterne riescono così a trovare un dialogo pur mantenendo la propria identità e intimità.

AuditoriumProgetto per il nuovo

auditorium di Acilia

Progetto: AC architettura

Committente: Comune di Roma

Calendario: 2011

Tipo di intervento: progetto preliminare

Superficie: 2000 mq

Page 45: Portfolio ACArchitettura

La struttura portante in cemento armato presenta nella zona di ingresso un ampio sbalzo che sarà risolto con una struttura a travi in ferro reticolari. La sala dell'auditorium è concepita in modo da ricreare una completa assenza di riflessioni del suono (camera anecoica), attraverso l'u so di elementi mobili fonoassorbenti.

L'aspetto apparentemente chiuso, compatto e unitario favorisce un minor contatto con le attività esterne per ciò che concerne rumori e suoni in generale preservando l'interno. La forma finale assunta dall'edificio è un unico blocco che come un nastro avvolge la corte e la vita pubblica proteggendo all'interno di sé gli spazi destinati allo spettacolo, al pubblico, agli interpreti, gli spazi principali e gli spazi accessori; esso distaccandosi da terra consente l'ingresso alla piazza esternando contemporaneamente l'articolazione interna dell'auditorium. Attività interne ed esterne riescono così a trovare un dialogo pur mantenendo la propria identità e intimità.

Via di Saponara

Vista ingresso auditorium

Planimetria

Page 46: Portfolio ACArchitettura

Via di Saponara

grande corte interna

aree accessorie

spazi per lo spettacolo

spazi per il pubblico

spazi per gli interpreti

spazi per gli addetti

spazi accessori

950 mq

620 mq

100 mq

110 mq

250 mq

1925 mq

1165 mq

+ 1.50

- 4.00

+ 0.00

+ 1.00+ 0.00

+ 0.00

+ 0.00 + 0.00

+ 0.00

+ 3.00 + 0.00

+ 3.00

+ 6.00

+ 6.00

+ 0.00

+ 1.00

+ 3.00

bb

aa

c c

aa

cc

bb

bb

c

bb

c

aa

+ 0.00

+ 3.00

+ 1.00

+ 6.00

+ 12.00

- 4.00

+ 12.00

+ 6.00

+ 1.00+ 0.00+ 0.00

-4.00

+ 6.00 + 6.00

+ 3.00

+ 0.00

- 4.00

+ 0.00 + 0.00+ 0.00

Sezioni

Piante

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ACAstudio di architettura

Contatti AC Architettura

strada 10 n°9,

Carrubba di Giarre,

95014, Catania

Tel/Fax 095964425Mobile 3387959116email [email protected] www.sebastianoamore.com