Porsél, masadur e coro

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Porsél, Masadùr E Coro. Professione E Riti Attorno Al Maiale. Di T. Zana pag. 187-192, in atlante della Bassa. I. Uomini, vicende, paesi dall’oglio al mella, ed. Grafo, bs 1984. La massera da be’ di galeazzo Degli orzi , a cura di G. Tonna, pag. 190. EL MASADUR LA TURTÖ DEL PURSEL MAZÀ I PORZÈI A SANT’ANDRÉ

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Porsél, Masadùr E Coro.

Professione E Riti Attorno Al Maiale.

Di T. Zana pag. 187-192, in atlante dellaBassa. I. Uomini, vicende, paesi dall’oglio al mella, ed. Grafo, bs 1984. La massera

da be’ di galeazzoDegli orzi , a cura di G. Tonna, pag. 190.

EL MASADUR

LA TURTÖ DEL

PURSEL

MAZÀ I PORZÈI A

SANT’ANDRÉ

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‘Dopo che lo scanì è penetrato nella parte sinistra, al cuore, e l’acqua bolle annebbiando le stanze, il maiale viene tirato con delle sirèle (le carrucole) in

crocifissione, quindi depilato, scotennato e squartato; si predispone un sapiente impasto di droghe e sale

per l’insaporimento e la conservazione; le budella, estratte dal masadúr,

vengono accuratamente preparate; mani abili, dopo una ripetuta tritatura, preparano l’insaccato, mischiandolo e

spalmandolo con forza; il pestöm viene pesato, per sapere quanto la bestia renderà in salumi vari; dagli stampi

(cortèi), applicati a tritacarne, esce il pestöm, variamente sminuzzato per

infilarsi nel budello, attenti ad eliminare ogni bolla d’aria, che rovinerebbe il

salame, poi ricucito e legato da un unico spago, rigirato e annodato: l’involucro

verrà infine bucato con aghi infilati in un grosso sughero, perché nel «maturare», stagionando, colino le umidità residue;

la stessa operazione viene compiuta per preparare le «rosette»; ed ecco, sulla tavola, il maiale ridotto ad un prodotto

trasformato e gustoso: «rosette» in primo piano, e poi cotechini e salami.’

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Il mestiere e la conseguente liturgia sono antichi come i bisogni o le abitudini della

gente della Bassa.

Il norcino (el masadur nel dialetto bresciano-

bergamasco-cremonese, cervelè nel milanese di Carlo Porta) c’è da qualche secolo perché da centinaia di anni si ha fame di questa bestia,

facile da allevare, e soprattutto ricca nel dare.

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‘‘La turtö del pursel’’«Si raccoglie il sangue del

maiale, si aggiunge del sale per non permettere coaguli, poi latte, pane macinato, uva passita, un poco di olio e una lenta cottura produce il dolce, si fa per dire; si giura ottimo

all’abboccato…»

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Lavoro di

Lissoni Rebecca,Riboni Noemi,

Ghidini Matilde(classe 1^A)

Il presente lavoro è svolto a puro titolo didattico e senza alcun scopo di lucro