Por Puglia 2000-2006, FSE, Asse III, Misura 3.2, Azione C)

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San Severo, 13 novembre 2 007 Por Puglia 2000-2006, FSE, Asse III, Misura 3.2, Azione C) Euromediterranea Smile Puglia Bisogni sociali, risorse umane e qualità dei servizi: percorsi di ricerca nell’Alto Tavoliere

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San Severo, 13 novembre 2007

Por Puglia 2000-2006, FSE, Asse III, Misura 3.2, Azione C)

Euromediterranea Smile Puglia

Bisogni sociali, risorse umane e qualità dei servizi:

percorsi di ricerca nell’Alto Tavoliere

San Severo, 13 novembre 2007

Art. 21 Legge 328/2000Lo Stato, le regioni, le province e i comuni

istituiscono un sistema informativo dei servizi sociali per assicurare una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali e poter disporre tempestivamente di dati ed informazioni necessari alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali, per la promozione e l’attivazione di progetti europei, per il coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro e dell’occupazione.

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Art. 13 L.r. 19/2006“La Regione, nell’ambito del sistema

informativo dei servizi sociali di cui all’articolo 21 della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), in collaborazione con le Province e i Comuni, singoli e/o associati, istituisce il sistema informativo regionale dei servizi socio-assistenziali.”

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Art. 13 L.r. 19/2006

“Il sistema informativo di cui al comma 1 è strumento per la tempestiva acquisizione dei dati e delle informazioni necessarie alla conoscenza dei bisogni sociali finalizzata alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali. ”

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Art. 13 L.r. 19/2006 “La Giunta regionale emana le direttive di coordinamento

cui le Province e i Comuni devono attenersi per la raccolta dei dati e per l'acquisizione, in particolare, di tutti gli elementi relativi:

a) alla realizzazione della banca dati riferita ai servizi, ai progetti, alle risorse finanziarie e alla loro destinazione per aree d’intervento di attività;

b) alla conoscenza dei bisogni sociali e della domanda sociale espressa;

c) alla conoscenza delle risorse umane e professionali impegnate nell’organizzazione ed erogazione dei servizi sociali e sociosanitari. ”

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Art. 14 L.r. 19/2006

“E’ istituito presso l’Assessorato alla solidarietà l’Osservatorio regionale delle politiche sociali. L’Osservatorio promuove, coordina e realizza le azioni di monitoraggio sul sistema di offerta dei servizi sociali, sulla domanda di servizi, sulla spesa sociale della Regione e degli enti locali, nonché il monitoraggio periodico sullo stato di attuazione dei Piani sociali di zona e la progettazione del sistema informativo sociale.”

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Art. 14 L.r. 19/2006

La Giunta regionale disciplina il funzionamento dell’Osservatorio regionale delle politiche sociali e del Centro regionale di documentazione per le politiche per l’infanzia e l’adolescenza, al quale fornisce risorse e strumenti adeguati per il pieno svolgimento del programma di attività.

L’Osservatorio regionale delle politiche sociali si articola per aree tematiche, nella forma di articolazioni organizzative interne, con programmi di attività e risorse specifiche, e tra loro connesse e con un coordinamento unico, secondo quanto disciplinato dalla Giunta regionale.

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Art. 14 L.r. 19/2006

La Regione, nell'ambito dell'Osservatorio delle politiche sociali, istituisce l’Osservatorio permanente sulle famiglie e le politiche familiari. In particolare l'Osservatorio:

– a) studia e analizza l'evoluzione delle condizioni di vita delle famiglie, con particolare attenzione alle situazioni di disagio e di violenza, al rapporto famiglia-lavoro e famiglia-servizi, al fine di individuare le problematiche emergenti e l'evoluzione complessiva delle esigenze familiari;

– b) verifica l'efficacia degli interventi in favore delle famiglie realizzati dalla Regione, da enti e istituzioni pubbliche e private;

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Art. 14 L.r. 19/2006

c) si avvale, per le sue attività, delle strutture e dei servizi di ricerca e analisi della Regione;

d) si rapporta con altri Osservatori istituiti nell'ambito della sicurezza sociale, anche al fine di creare un sistema informativo coordinato;

e) focalizza i fenomeni di devianza e studia i rimedi atti a prevenire e assistere le situazioni sociali marginali per la piena tutela della dignità di ciascuna persona.

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Art. 14 L.r. 19/2006

L’Osservatorio regionale delle politiche sociali si articola sul territorio in una struttura regionale di coordinamento e di raccordo operativo e nella rete degli Osservatori sociali provinciali, che concorrono alla realizzazione del sistema informativo sociale regionale, di cui all’articolo 13, nonché alla realizzazione del piano di attività annuale dell’Osservatorio regionale, e che possono promuovere con risorse proprie iniziative di rilevazione, analisi e ricerca connesse al fabbisogno conoscitivo specifico del territorio di riferimento.

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Art. 17 L.r. 19/2006: Competenze delle Province

Le Province concorrono:

– b) alla raccolta dei dati sui bisogni e sulle risorse rese disponibili dai Comuni e da altri soggetti istituzionali ai fini dell’attuazione del sistema informativo regionale, a cui le Province concorrono mediante le attività dell’Osservatorio sociale provinciale di cui all’articolo 14;

– c) all'analisi della domanda e dell’offerta assistenziale, per promuovere approfondimenti mirati sui fenomeni sociali più rilevanti in ambito provinciale fornendo, su richiesta degli enti locali interessati, il supporto necessario per il coordinamento degli interventi territoriali

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Art. 53 L.r. 19/2006: Registri

Presso il Settore sistema integrato servizi sociali della Regione sono istituiti i seguenti registri regionali articolati per provincia:

– a) registro delle strutture e dei servizi autorizzati all’esercizio delle attività socio-assistenziali destinate ai minori;

– b) registro delle strutture e dei servizi autorizzati all’esercizio delle attività socio-assistenziali destinate ai disabili;

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Art. 58 L.r. 19/2006: Registri

I soggetti erogatori definiscono una propria Carta dei servizi che contenga almeno i seguenti elementi:

– a) tipologia delle prestazioni;

– b) tariffa per ciascuna prestazione;

– c) partecipazione/compartecipazione alla spesa da parte degli utenti;

– d) modalità d’informazione sui servizi;

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Art. 58 L.r. 19/2006: Registri

e) modalità di rilevazione periodica della qualità erogata e percepita dei servizi, nonché di partecipazione degli utenti al controllo della qualità dei servizi e alla vita comunitaria;

f) modalità per i ricorsi da parte degli utenti nei confronti dei responsabili dei servizi;

g) informazione sul regolamento interno;

h) standard generali e specifici di qualità dei servizi.

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Art. 11 . 19/2006: Registric) registro delle strutture e dei servizi autorizzati

all’esercizio delle attività socio-assistenziali destinate agli anziani;

d) registro delle strutture e dei servizi autorizzati all’esercizio delle attività socio-assistenziali destinate alle persone con problematiche psico-sociali;

e) registro delle strutture e dei servizi autorizzati all’esercizio delle attività socio-assistenziali destinate agli adulti con problematiche sociali.

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Art. 3 Reg. 4/2007: PUALe Porte Uniche di Accesso forniscono

informazioni ed orientamento ai cittadini sui diritti e le opportunità sociali, sui servizi e gli interventi del sistema locale, nel rispetto dei principi di semplificazione, trasparenza e pari opportunità nell’accesso.

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Art. 3 Reg. 4/2007: PUA

con riferimento specifico alle funzioni di informazione, analisi dei bisogni, anche inespressi, e orientamento, connesse alla articolazione territoriale della Porta Unica di Accesso, l’ambito può avvalersi dei soggetti

di cui all’art. 19 comma 1 della legge regionale.

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Art. 3 Reg. 4/2007: PUALe Porte Uniche di Accesso forniscono

informazioni ed orientamento ai cittadini sui diritti e le opportunità sociali, sui servizi e gli interventi del sistema locale, nel rispetto dei principi di semplificazione, trasparenza e pari opportunità nell’accesso.

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Art. 11 Reg. 4/2007: Assetto istituzionale dell’ambito territoriale

All’Ufficio di piano compete:

5. d) implementare modalità e strumenti per il

monitoraggio e la valutazione del Piano

Sociale di Zona, nonché per la rendicontazione

delle risorse utilizzate.

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Art. 37 Reg. 4/2007: Requisiti comuni ai servizi

d) adozione di un registro degli utenti del

servizio con l’indicazione dei piani individualizzati di assistenza e, per i minori,

di un progetto educativo individuale

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Art. 38 Reg. 4/2007: Autorizzazioni

5. Nel provvedimento di autorizzazione l’Ambitodeve indicare:a) la denominazione della struttura e del servizio;b) l’ubicazione della struttura;c) la sede legale e amministrativa del soggetto proprietario e/o

gestore;d) il legale rappresentante;e) le tipologie di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari

erogati;f) la ricettività;g) la natura pubblica o privata.

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Sistema informativo sociale:

insieme organizzato di tecniche e procedure volto a raccogliere il minor numero di dati possibile da tradurre in informazioni il più possibile esaustive e mirate agli obiettivi conoscitivi ed operativi dei soggetti amministrativo-decisionali.

Si configura come un sistema informativo d’area finalizzato alla programmazione regionale e locale e alla gestione dei processi di monitoring dei servizi sociali (efficienza, efficacia, qualità)

Il SISR: definizioneIl SISR: definizioneIl SISR: definizioneIl SISR: definizione

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Unitarietà del modello (unicità della titolarità)

TempestivitàSistematicità e organicitàEsaustività ed attendibilitàInternalizzazione (autoproduzione di dati)Partecipazione di tutti i soggetti del sistema

integratoCircolarità delle informazioni

Il SISR: caratteristicheIl SISR: caratteristicheIl SISR: caratteristicheIl SISR: caratteristiche

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Capace di rispondere ai fabbisogni informativi del territorio

Promozione del raccordo tra ricerca/conoscenza, (programmazione), erogazione dei servizi

Flessibilità rispetto all’innovazione ed aperto all’utilizzo di tutti i più moderni strumenti di ricerca

Saldo positivo tra informazioni acquisite e informazioni fornite dai singoli soggetti

Aperto al confronto con il livello nazionale e il livello interregionale

Il SISR: caratteristicheIl SISR: caratteristicheIl SISR: caratteristicheIl SISR: caratteristiche

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Osservazione ed analisi dei fenomeni sociali e di marginalità sociale

Monitoraggio e valutazione del sistema di offerta di servizi

Definizione e gestione dei flussi informativi e del loro sistema di circolazione

Garanzia della circolarità delle informazioni dal livello nazionale a quello regionale, provinciale e locale in entrambe le direzioni e tra i vari livelli

Il SISR: funzioniIl SISR: funzioniIl SISR: funzioniIl SISR: funzioni

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Garantire un supporto conoscitivo per:- La definizione strategica di obiettivi e

priorità- L’allocazione e la gestione delle varie risorse

del sistema (professionali, finanziarie e strutturali)

- Tutte quelle decisioni di intervento, in particolare quelle regionali, per le quali non esistono elementi conoscitivi sufficienti

Il SISR: funzioniIl SISR: funzioniIl SISR: funzioniIl SISR: funzioni

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Dati/informazioni sulla domanda

Dati/informazioni sui bisogni sociali

Dati/informazioni sull’offerta di servizi e prestazioni

Il SISR: gli assi portanti Il SISR: gli assi portanti Il SISR: gli assi portanti Il SISR: gli assi portanti

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Il SISR deve operare su tre macro-aree informative e di analisi sul versante

1. dell’offerta di servizi e prestazioni

1. dei bisogni e della domanda sociale

2. della qualità dei servizi

Il SISR: le direttrici Il SISR: le direttrici Il SISR: le direttrici Il SISR: le direttrici

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Osservatorio regionale delle politiche sociali

Osservatori provinciali sociali Osservatori zonali

Il SISR: gli Osservatori Il SISR: gli Osservatori Il SISR: gli Osservatori Il SISR: gli Osservatori

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Assicurare l’integrazione con il livello nazionale

Integrare e sistematizzare tutti i flussi informativi attivati

Promuovere e realizzare il collegamento con altri sistemi informativi

Gestire il patrimonio dati e l’archivio fisico Promuovere l’accessibilità della base

informativa

L’Osservatorio regionale: funzioni L’Osservatorio regionale: funzioni L’Osservatorio regionale: funzioni L’Osservatorio regionale: funzioni

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Realizzare annualmente la Relazione Sociale Regionale

Supportare l’Autorità di Gestione del POR 2007-2013 per l’Asse Inclusione Sociale

Ricerca sociale Monitoraggio fisico e finanziario dei piani Progettazione e implementazione del SISR Formazione, assistenza tecnica,

comunicazione sociale e diffusione

L’Osservatorio regionale: funzioni L’Osservatorio regionale: funzioni L’Osservatorio regionale: funzioni L’Osservatorio regionale: funzioni

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Famiglia Prima infanzia e minori Non autosufficienza Anziani Salute mentale Povertà Immigrazione Innovazione di processo e di prodotto –

Sviluppo e governance

L’Osservatorio regionale: le aree L’Osservatorio regionale: le aree di interventodi intervento

L’Osservatorio regionale: le aree L’Osservatorio regionale: le aree di interventodi intervento

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Collaborare e supportare gli Ambiti Realizzare analisi mirate a livello locale Promuovere processi collaborativi con il

personale dei servizi integrati Favorire l’attenzione della comunità locale

su problematiche particolari Individuare bisogni emergenti e best

practices Progettare e coordinare interventi formativi

L’Osservatorio provinciale: L’Osservatorio provinciale: funzionifunzioni

L’Osservatorio provinciale: L’Osservatorio provinciale: funzionifunzioni

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Contribuire alla definizione dei bisogni informativi del sistema

Diffondere sul territorio le informazioni elaborate dal SISR e dall’Osservatorio provinciale

Promuovere ricerche ad hoc territoriali Riservare all’interno del Piano attività di

ricerca Raccogliere informazione per

l’Osservatorio provinciale

L’Osservatorio provinciale: L’Osservatorio provinciale: funzionifunzioni

L’Osservatorio provinciale: L’Osservatorio provinciale: funzionifunzioni

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Condurre analisi sui bisogni e sull’offerta finalizzate alla programmazione dei Piani sociali di zona

Promuovere la circolarità dei dati e delle informazioni

Promuovere la collaborazione intersettoriale tra gli uffici dei comuni (anagrafe, ragioneria, servizi sociali)

Raccordarsi con il privato sociale territoriale

Gli ambiti e gli uffici di piano: Gli ambiti e gli uffici di piano: funzionifunzioni

Gli ambiti e gli uffici di piano: Gli ambiti e gli uffici di piano: funzionifunzioni