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Resoconti Parlamentari 1337 Assemblea Regionale Siciliana
VI Legislatura Cli SEDUTA 4 Maggio 1968
GII S E D U T A(Pomeridiana)
SABATO 4 MAGGIOT1968
Presidenza del Presidente LANZA indi
del Vice Presidente GRASSO NICOLOSI indi
del Vice Presidente GIUMMARRA
I N D I C EPag.
Commissione legislativa perm anente:
(Sostituzione di com ponente in una riunione) 1339
Commissione parlam entare d’indagine sugli enti regionali (CJbneessione di p roroga ):
P R E S I D E N T E ............................................. 1339, 1340G I U M M A R R A ................................................ 1339DE P A S Q U A L E ............................................. ........ . 1340
Disegni di legge:
(Annunzio di presentazione) . . . . 1338
« Concessione dì una indennità di attesa agli ex dipendenti deU’Elsi d i Palerm o e della Sats dì Messina » , (243-245/A ) (D iscussione) :
PRESIDENTE 1340, 1341, 1342, 1343, 1344, 1345, 1347, 1349, 13501351, 1352
MUCCIOLI, rela tore ............................................. 1340LA PO R TA . . . ,.............................. 1341C O R A L L O ..................................................... 1342. 1349G R A M M A T I C O .............................................. - - 1343, 1349PASINO . ............................................................... 1344,CAROLLO, P residen te della R egione . . . 1345l a TORRE . . . 1347M AZZAG LIA, P residen te della Com m issione 1350, 1351, 1352CELI, A ssessore alla s a n i t à ............................. 1350, 1351, 1352
(Votazione per appello nom inale) . , . 1354
(Risultato della v o t a z i o n e ) ..................... 1355
«M odifica aU’àrt. 10 della legge regionale 4 giugno 1964, num ero 10, concernente la m unicipalizzazione degli autoservìzi com unali dì linea »(248-249/A) (D iscussione) :
P R E S I D E N T E ............................................. 1352, 1353CAPRIA, P residen te della Com m issione . . 1352, 1353c e l i , Assessore alla s a n i t à ..................... 1352CAROLLO, P residen te della R egione . . . 1353
(Votazione per appello norninale) . . . 1355
(Risultato della votazione) . . . . . 1355
« N orm e integrative e di controllo della legislazione agrìcola in S ic ilia » (199/A ):
(Votazione per appello nom inale)
(Risultato della v o t a z i o n e ) ....................................
« A pprovazione del piano ' di riorganizzazione dell’industria zolfifera in Sicilia » (236-255/A) :
(Votazione per appello nom inale)
(Risultato della v o t a z i o n e ) ....................................
« N uova norm a sui cantieri di lavoro per la vo ratori disoccupati » (204/A) (Discussione) :
PRESIDENTE 1356, 1357, 1358, 1359, 1360, 1361, 1362,
M AZZAG LIA,. Presidente della Com m issione e relatore . . 1356, 1357, 1358, 1359, 1361, 1362,
RINDONE . . . . . . . . 1356,MACALUSO, A ssessore al lavoro ed alla co o p e
razione ............................................ 1357, 1358, 1359,FASINO .......................................................................CAROLLO, Presidente della R egione . . .
1363, 1364,
Interpellanza:
( A n n u n z i o ) ..............................................................
Interrogazioni:
( A n n u n z i o ) ..............................................................
Inversione deU’ordine del giorno:
PRESIDENTE . ......................................................DE P A S Q U A L E ....................................- .
SuU’ ordine dei lavori:
PRESIDENTE . . ............................................. 1355, 1356M U C C I O L I ....................................................................... 1355S A L A D I N O ....................................- . . . . 1355Ì)E PASQUALE . 1355CORALLO . ..................................................... 1356
1363, 1364 1365, 1366
1363, 1364 1365, 1366 1360, 1361
1360, 1361 1360
1361, 1362 1365, 1366
13401340
Resoconti, £. 186 (500)
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VI Legislatura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
La seduta è aperta alle ore 17,15.
MUCCIOLI, segretario ff., dà lettura del processo verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, s’intende approvato.
Annunzio di presentazione di disegni di legge.
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge nelle date a fianco di ciascuno segnate:
« Provvidenze a favore dei comuni, delle province e delle camere di commercio nel. cui territorio ricadono giacimenti di idrocarburi liquidi e gassosi » (256), dagli onorevoli Maz- zaglia e Dentini: in data 2 maggio 1968;
« Contributo aU’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordomuti » (257), dagli onorevoli Nicoletti, Mattarella, Traina, Mannino, Mazzaglia, Grillo, Sallicano, Coral- io, Russo Michele, Rizzo, Parisi e Cadili: in data 4 maggio 1968.
Annunzio di interrogazioni.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
MUCCIOLI, segretario ff.:
« All’Assessore alla sanità per sapere:— quali sono i motivi per cui l ’ospedale
« Giambalvo » di Mentì (provincia di Agrigento) distrutto dal terremoto, sia- stato scartato dal « piano di pronto intervento regionale per la ripresa dell’attività sanitaria ». Questo malgrado il comune di Mentì sia un centro di 13 mila abitanti rimasto totalmente privo di ogni forma di assistenza ospedaliera mentre si sono aggravate le condizioni sanitarie ed igieniche a seguito del terremoto di gennaio;
— per sapere, inoltre, sulla base di quale «consulenza tecnica», invece di approntare locali prefabbricati (tecnicamente progettati per là funzione cui devono essere destinati), si offra alla popolazione ed ai sanitari una « baracca in lamiera per primatìcci » dove
sarà impossibile, per comprensibili motivi, svolgere anche la più elementare opera sanitaria». (290)
A ttardi - R omano - Scaturro.
« A ir Assessore aU’agricoltura e foreste per conoscere :
a) i motivi per cui non si provvede a restituire agli organi normali i Comitati provinciali della caccia;
b) se intendono disporre con immediatezza i provvedimenti relativi, evitando così il danno e i disagi che derivano ai cacciatori dalle attuali gestioni commissariali ». (291) (L’interrogante chiede lo svolgmento con urgenza)
Grammatico.
« Al Presidente della Regione e all’Assessore al turismo, comunicazioni e trasporti — in ordine alla gravissima situazione dei commercianti, agricoltori e lavoratori della zona di Giarre a causa della impossibilità di esportare le patate per mancanza di vagoni ferroviari; in atto sono giacenti a Giarre ingenti quantitativi di patate impossibilitate ad essere esportate per mancanza di vagoni — se non ritengano di estrema urgenza intervenire presso il Ministero dei trasporti e il Capo compartimento per la Sicilia onde eliminare il gravissimo inconveniente e predisporre quanto è dovuto perchè non abbia più a verificarsi per l’avvenire ». (292) (L’interrogante chiede la risposta scritta con urgenza)
Cardillo.
« Air Assessore agli enti' locali per sapere:— se è a sua conoscenza che il Commis
sario straordinario alla provincia di Ragusa è candidato, per il partito della DC, nel collegio senatoriale di Ragusa;
— se non ritenga urgente e necessaria la revoca del prof. La Rosa da Commissario della Provincia per motivi di etica politica e di legittimità amministrativa.
L’utilizzo, infatti, sfacciato dell’ente locale da lui diretto ai fini smaccatamente elettorali ha creato gravissimo disagio negli elettori del collegio, pone gli altri candidati in condizioni di inferiorità elettorale, solleva problemi evidenti di incompatibilità fra la carica
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rivestita e la candidatura dello stesso professore La Rosa ». (293) (Gli interroganti chiedono la risposta scritta con urgenza)
Cagnes - R ossitto - Russo Michele.
PRESIDENTE. Avverto che, delle interrogazioni testé annunziate, quelle con risposta scritta sono già state inviate al Governo, quelle con risposta orale saranno iscritte all’ordine del giorno per essere svolte al loro turno.
Annunzio dì interpellanza.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura della interpellanza pervenuta alla Presidenza.
MUCCIOLI, segretario jf.:
« All’Assessore agli enti locali per sapere se è a conoscenza che il Commissario straordinario delFAmministrazione provinciale di Ragusa, Prof. La Rosa, è candidato in quel collegio senatoriale.
Motivi di etica politica ed amministrativa oltre che legali avrebbero dovuto indurre il candidato a rassegnare le dimissioni da Commissario straordinario, e se non è stata avvertita dall’interessato tale sensibilità non può il Governo regionale avallare con il suo silenzio un simile scorretto comportamento.
Il Prof. La Rosa rimane all’Amministrazione provinciale strumentalizzandola a fini elettorali, come dimostrano le numerose pubblicazioni che vengono distribuite agli elettori del ragusano, per cui è opportuno che ^Assessore interrogato provveda a revocarlo immediatamente». (87) (Gli interpellanti chiedono lo svolgimento con l’urgenza che i tempri impongono)
Sallicano - Tomaselli - D i Benedetto.
PRESIDENTE. Avverto che, trascorsi tre giorni dall’odierno annunzio senza che il Governo abbia dichiarato che respinge la interpellanza o abbia fatto conoscere il giorno.in cui intende trattarla, l ’interpellanza stessa sarà iscritta all’ordine del giorno per essere svolta al suo turno.
Sostituzione di componente in seduta di Commissione legislativa.
PRESIDENTE. Comunico che nella riunione del 2 maggio 1968 l ’onorevole Mazza- glia ha sostituito l ’onorevole Dato nella IV Commissione legislativa.
Concessione di proroga alla Commissione parlamentare di indagine sugli enti regionali.
GIUMMARRA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUMMARRA. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, ho chiesto di parlare nella qualità di Presidente della Commissione parlamentare di indagine sugli enti regionali costituita a seguito della approvazione di una mozione unitaria da parte di questa Assemblea nella seduta del 7 dicembre, con successivo decreto del Presidente dell’Assemblea del 14 dicembre 1967 ed insediata in data 22 dicembre 1967. In tale seduta la medesima iniziava prontamente a svolgere i suoi lavori, sia stabilendo i criteri per rassolvimento dei propri compiti, sia richiedendo agli organi competenti gli elementi necessari in ordine al censimento degli enti regionali, nonché in ordine alla raccolta di dati sulla loro struttura, sulla loro attività, sugli organici, sui bilanci, sui programmi.
Per quanto riguarda il censimento dei predetti sono stati interessati il Presidente della Regione e gli Assessori regionali tramite lettere agli stessi indirizzate, mentre le richieste di dati e di documenti acquisiti o in corso di acquisizione sono state rivolte ai seguenti enti; Espi, Ems, Ast, Istituto regionale per il credito alle cooperative. Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane, Esa, Azasi, Azienda foreste demaniali, Azienda autonoma terme di Sciacca, Azienda autonoma Terme di Acireale, Azienda autonoma turistico alberghiera. Altre notizie sono state sollecitate circa trenta altri enti regionali.
La Commissione, quindi, ha iniziato un lavoro che si ritiene proficuo, essendosi ascoltato già il Presidente della Regione, onorevole Carollo, nonché gli amministratori di alcuni enti interessati alla indagine: in particolare il Vice Presidente e il Consigliere delegato, il Direttore facente funzioni, il Presi
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dente del collegio sindacale della Azasi, il Commissario straordinario, il Direttore generale, il Presidente del collegio sindacale del- l’Ast, il Presidente dell’Azienda autonoma delle Terme di Sciacca, il Presidente del collegio dei revisori di tale azienda ed il Presidente del collegio sindacale dell’Azienda turistico alberghiera. Attraverso colloqui diretti anche con i rappresentanti dei collegi sindacali, in massima parte costituiti da magistrati della Corte dei conti, sono stati rilevati gli aspetti struttruali, finanziari, produttivistici degli enti locali.
Tuttavia, poiché i lavori hanno subito un ritardo per gli eventi sismici, la Commissione non ha potuto esaurire il suo compito nel termine fissato da questa Assemblea, cioè quattro mesi dalla data del suo msediamento. D’altro canto l’ampiezza deU’indagine in corso di svol- ghuento, l’esigenza di sospendere i lavori in relazione a quelli dell’Assemblea, l’imminenza delle elezioni politiche nazionali spingono, onorevoli colleghi, a richiedere la concessione di una proroga affinchè la Commissione, ove l ’Assemblea voglia, possa portare a compimento il mandato ricevuto, che si appalesa alquanto complesso e delicato.
PRESIDENTE. Quanti giorni di proroga chiede, onorevole Giummarra?
CARBONE. Un anno rinnovabile!
GIUMAtARRA. Onorevole Presidente, ritengo l’Assemblea abbastanza consapevole dell’importanza di questo compito, per cui rimetto alla medesima la valutazione del tempo necessario per ultimare i lavori. Penso, però, che un termine che vada da quattro a sei mesi sia il minimo per consentire di condurre in porto l ’indagine con proficuità di risultati.
Sei mesi, comunque, mi sembrano giusti, sempre! ai fini di una indagine positiva, ed anche per evitare ulteriori possibili richieste di proroga.
DE PASQUALE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PASQUALE. Non ritengo si possa concedere un termine superiore alla durata già prefissata dall’Assemblea, cioè di quattro mesi.
PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, pongo ai voti la proposta di proroga di quattro mesi alla Commissione di indagine sugli enti regionali.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvata)
Inversione dell’ordine del giorno.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, propongo che gli argomenti posti ai punti II e III dell’ordine del giorno vengano trattati in altra seduta, per consentire, ai deputati rm più approfondito esame dei medesimi.
Non sorgendo osservazioni, così resta stabilito. •
DE PASQUALE. Chiedo l’inversione dell’ordine del giorno nel senso che si passi al punto V.
PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, pongo ai voti la proposta.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvata)
Discussione del disegno di legge: « Concessionedi una indennità di attesa agli ex dipendentidell’Elsi di Palermo e della Sats di Messina »(243-245/A).
PRESIDENTE. Si passa, pertanto, alla discussione del disegno di legge posto al numero 1 del punto V dell’ordine del giorno: « Concessione di una indennità di attesa agli ex dipendenti dell’Elsi di Palermo e della Sats di Messina».
Invito i componenti della settima Commissione a prendere posto neU’apposito banco. Dichiaro aperta la discussione .generale. Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Muccioli.
MUCCIOLI, relatore. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge sottoposto alla approvazione deirAssemblea ha lo scopo di assicurare una indennità continuativa agli ex dipendenti della Raytheon-Elsi. Questa particolare forma di provvidenza in favore dei lavoratori della suddetta Azienda, che ha iniziato la procedura fallimentare, e stata già prevista dalla legge 13 marzo 1959, numero 4, titolo III, all’articolo 17, per quanto
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concerneva la riorganizzazione deU’industria zolfifera. Niente dì nuovo quindi, giacché esistono precedenti legislativi in materia.
Questo provvedimento, inoltre riguarda anche i lavoratori della Sats di Messina, ed ha il medesimo scopo di venire incontro ai dipendenti di questa Società sul punto di essere municipalizzata. L ’iniziativa, pertanto, tende a far superare il periodo critico che attraversa la Elettronica Sicula, dal momento in cui la medesima è stata chiusa fino al momento in cui avrà inizio la nuova Società di gestione; mentre, per la Sats, dal momento in cui sono stati licenziati questi lavoratori, fino a quando le procedure per la municipalizzazione avranno pratica, attuazione. Si tratta, dunque di un provvedimento che non ha carattere continuativo ma limitato ad un periodo che non supererà i tre mesi.
Noi ci auguriamo che entro questo margine si possa pervenire ad una soluzione, soprattutto per quanto riguarda l’Elsi —- perchè per la Sats siamo - certi di farcela — in ordine alla quale era stato chiesto un lasso di tempo maggiore. D’altro canto la Commissione « Finanza », per non aggravare l’onere, ha ritenuto opportuno restringere i termini a tre mesi, che scadrebbero alla fine di maggio. Il Presidente della Regione ha assicurato alle organizzazioni sindacali che entro la settimana ventura avrà un colloquio con il Presidente del Consiglio per definire la questione. Noi insistiamo affinchè unà rappresentanza di ogni gruppo politico partecipi alle trattative. Riteniamo, altresì, che attraverso questo dialogo si possa finalmente definire questa triste vicenda, la cui mancata soluzione significherebbe per Palermo mille posti di lavoro in meno. Pertanto raccomando questo disegno di legge all’Assemblea affinchè voglia esaminarlo con benevola attenzione.
LA PORTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LA PORTA. Onorevole Presidente, la questione che viene ancora una volta oggi in discussione in Assemblea ha visto il Governo assumere parecchi impegni, alla cui formulazione, credo, si possa dire, abbia collaborato l’Assemblea tutta. Con l ’Elsi si affrontano in definitiva alcuni dei temi essenziali inerenti al futuro della Sicilia. Uno di questi concerne
i rapporti tra la Regione siciliana e lo Stato, e la partecipazone, quindi, degli enti economici nazionali allò sviluppo economico, industriale della medesima. Ora, onorevole Presidente, in ordine a questo problema dobbiamo dire che l ’opinione pubblica siciliana, e quella palermitana, in particolare, hanno attraversato momenti di grande ottimismo e di depressione acuta, poiché ci siamo trovati di fronte all’atteggiamento dell’Iri, di altalena tra continui dinieghi e mezze promesse. Talvolta sembrava addirittura di trattare con un ente estraneo allo Stato italiano, un organismo in cui si attuava una politica incontrollata, senza possibilità nè capacità di intervento-da parte dello Stato stesso. Eppure in parecchie altre vicende, quando il Governo centrale ha ritenuto necessario costringere Tiri ad una determinata operazione, lo ha fatto giungendo alla conclusione in termini di tempo rapidissimi. Dobbiamo, quindi, pensare che sull’atteggiamento di quest’ultimo, così diverso da un giorno all’altro, pesi, e fortemente, l ’inde- cisione del primo, nonché una certa politica dal medesimo adottata che tende ad estraniare la Sicilia dai programmi di intervento dell’Iri stesso. D’altro canto, però, abbiamo avuto una serie di dichiarazioni di vari Ministri e del Presidente della Regione nel senso che Tiri avrebbe partecipato alla costituenda società di gestione dell’Elsi impegnandosi a costruire un nuovo stabilimento elettronico nella città di Palermo.
Per quanto riguarda il primo impegno, onorevole Presidente, dobbiamo dire che non era chiaro prima e non è chiaro ora quale sarà e quale deve essere l ’apporto dell’Iri a questa società di gestione. In una riunione di capigruppo con la partecipazione del Governo, quest’ultimo ha sostenuto che la partecipazione deve avere un carattere maggioritario. Ebbene, noi vorremmo che questo impegno fosse riconfermato dal Presidente della Regione in occasione della discussione di- questo provvedimento. Vorremmo ancora chiedergli se non ritenga sia giunto il momento di ritornare a Roma per cercare un incontro che abbia carattere conclusivo con il Governo centrale. Il colloquio, cui dovrebbero partecipare i Presidenti dei gruppi e le organizzazioni sindacali, dovrebbe aver luogo entro la prossima settimana; e possibilmente, davanti ad un notaio, si dovrebbe registrare l ’atto di costituzione della società di gestione. Si do-
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\irebbero, altresì fissare le percentuali di partecipazione dell’Iri, che non possono non essere di maggioranza.
Inoltre noi pensiamo che la suddetta società di gestione dovrebbe avere, nel suo programma, lo scopo dì partecipare al rilevamento della azienda. I padroni americani, cioè, hanno deciso il fallimento dell’Elsi? Ebbene, per dirla con le parole del Presidente della Regione, noi siamo nella rhigliore condizione per concorrere ali-acquisto dell’Elettronica a basso prezzo: come usa dire negli ambienti della magistratura, a « prezzo fallimentare ». Io credo infatti che noi non si debba rinunziare all’idea di avere due stabilimenti elettronici in Sicilia. Obiettivo questo che ci consente di rafforzare la candidatura della nostra isola come regione da scegliere per l ’insediamento della futura industria elettronica nazionale.
CORALLO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORALLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nelTintervenire in sede di discussione generale sul disegno di legge, illustro ad un tempo l ’ordine del giorno presentato da me e dai colleglli del mio gruppo su questa materna.
Il provvedimento al nostro esame questa sera sopperisce ad una esigenza immediata, che è quella di garantire il salario ai dipendenti dell’Elettronica Sicula, onde non disperdere questo patrimonio siciliano, che indubbiamente andrebbe perduto, trattandosi di mano d’opera altamente qualificata e specializzata che non ha difficoltà obbiettive a trovare una occupazione fuori di Palermo. Il problema di fronte al quale ci troviamo è quello di salvare l’industria, di mantenere uniti i lavoratori, di evitare la fuga. Naturalmente, però, vi sono delle scadenze, giacché non si può pensare che queste forme di assistenza possano essere a lungo termine. Ed allora si impone l ’esigenza dì una soluzione definitiva entro limiti di tempo ragionevole.
Noi dobbiamo esprimere qui la nostra viva preoccupazione, la nostra insoddisfazione per il modo con il quale sono andate le cose fino a questo momento. Devo imputare al Presidente della Regione un eccessivo ottimismo, cui fin’ora non ha trovato riscontro nessuna soluzione concreta, mentre invece è stata regi
strata una certa smobilitazione da parte dell ’opinione pubblica, che toglie alla lotta dello Elsi quella solidarietà indispensabile per condurre in porto l ’azione. Il suo ottimismo, onorevole Carollo, ha raggiunto vette di responsabilità veramente sorprendenti. Voglio qui ricordare ai colleghi l’ultimo episodio: su richiesta mia e dell’onorevole De Pasquale vi è stato un incontro nello studio del Presidente dell’Assemblea con i componenti della famosa Commissione che si recò a Roma. In quella sedè, il Presidente della Regione ci informò dello stato delle trattative per la costituzione della società di gestione; e tra i punti illustrativi vi fu quello relativo alla partecipazione della Raytheon alla società di gestione; unico dubbio: se al trenta o al quaranta per cento.
L’onorevole Carollo, anzi, aveva fretta di abbandonare la riunione perchè attendeva dalla Raytheon la risposta circa questo punto. Fu dunque con mia grande sorpresa che l ’indomani mattina, sull’aereo diretto a Roma, appresi dal giornale della dichiarazione di fallimento della suddetta società. Ora è evidente che la notizia corrispondeva ad una decisione già maturata al momento in cui lei, onorevole Carollo, ci dava altre assicurazioni in tutta tranquillità.
Oggi la situazione è completamente diversa: sappiamo che la Raytheon non partecipa. A questo punto i protagonisti della trattativa sono due: la Regione e lo Stato. Ebbene, io vorrei sapere da lei quali sono stati i contatti con i rappresentanti del Governo centrale, a quali risultati si è giunti e se siamo ancora fermi alla partecipazione dell’Iri nella misura del venti o trenta per cento. Il che, evidentemente, costituirebbe una soluzione pericolosissima oltre che finanziariamente disastrosa per la Regione; pericolosissima nel senso che non darebbe alcuna garanzia circa la. jiossibilità di avviare completamente la produzione ed assicurare a questa i canali commerciali necessari.
Il secondo punto sul quale desidero dei chiarimenti dal Presidente della Regione è quello relativo alla destinazione.deU’industria. Egli ci ha detto che la società di gestione avrà vita relativamente ìsreve, perchè il suo obiettivo non può essere che quello di trovare un acquirente che garantisca la soluzione definitiva. Io non ho nulla da obiettare circa questo proponimento, senonchè una frase del Presi-
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dente della Regione mi preoccupa: ed è quando egli afferma che naturalmente Tacqui- rente — e secondo lui già ve ne sarebbero diversi potenziali — sarebbe interessato ad alcuni settori della produzione dell’attuale stabilimento. Il giorno in cui questi mettesse in funzione soltanto una parte degli impianti, quali possibilità vi sarebbero di occupare tutta la mano d’opera? Questo suo accenno lascia pesare sui dipendenti la minaccia di un licenziamento, almeno per molti di essi.
Il terzo punto riguarda Tiri. Dalle indiscrezioni trapelate attraverso la stampa, ci pare di comprendere che si veglia creare un nuovo stabilimento sostitutivo di quello Elsi. Ed il riferimento alle capacità occupazionali non inferiori a quelle di quest’ultimo lascia chiaramente intendere che si vuole soltanto tranquillizzare, affermando che il nuovo impianto sarà in grado di assorbire tutti i dipendenti dell’attuale Azienda. Tutto ciò, tradotto in_ lingua italiana ancor più volgare, significa che quando sorgerà il nuovo impianto il vecchio non avrà più ragione di esistere. Da parte nostra, onorevole Presidente, abbiamo sempre insistito perchè Tiri investisse in Sicilia nuovi capitali per nuove attività industriali, non soltanto per sostituirne una con un’altra, il che non condurrebbe a nessuno sviluppo per quanto riguarda l ’economia palermitana, a nessun sollievo per la disoccupazione, a nessun incremento del reddito medio della città di Palermo. Su questi punti, onorevole Presidente della Regione io credo che oggi si debba giungere a chiarezza, approfittando della discussione di questo disegno di legge che ci dà soltanto quel minimo motivo di respiro necessario per arrivare in porto. ■
Certamente non è con questo provvedimento che noi risolviamo il problema dell’Elsi al quale abbiamo cercato di dare una soluzione stabile, definitiva, rassicurante. Io mi associo a quanto ha affermato l ’onorevole La Porta circa l’opportunità di un nuovo intervento a Roma. Però vorrei che su questo piano ognuno di noi assumesse le proprie responsabilità; non è possibile, infatti alternare le tattiche, e cioè quella unitaria quando ci si vede in pericolo, ci si trova in difficoltà, per decollare invece da soli nel momento in cui si pensa di avere aperto uno spiraglio. E lei, onorevole Carello, ha scelto questa tattica poco corretta; che poi le sia andata male, è Un altro aspetto. Non v ’è dubbio, però, che
eravamo partiti con una impostazione unitaria che ella ha ritenuto di dover abbandonare, marciando da solo, nella speranza di tornare qui come il vincitore della Targa Fiorio, con la corona di alloro. Ha perduto; è tornato piuttosto sconfitto; ed adesso si trova in difficoltà.
Torniamo a premere tutti assieme, non per breve momento, non alternando le tattiche a seconda delle convinzioni del Presidente della Regione, ma nella certezza generale che questo problema lo potremo risolvere se le difficoltà le affronteremo compatti e se faremo pesare sulla bilancia la volontà unitaria di tutta l ’Assemblea.
Queste cose, con molta franchezza dovevo dirle, onorevole Presidente della Regione. E mi auguro che lei, raccogliendo gli inviti che le ho rivolto, ci possa dare una risposta chiara e gettare le basi di questa azione unitaria alla quale noi saremo sempre lieti di partecipare, a condizione che vi sia correttezza di rapporti, dato che siamo tutti interessati alla soluzione di questo problema; dobbiamo anche essere coscienti che soltanto la
■nostra coesione potrà far pendere la bilancia dalla nostra parte.
GRAMMATICO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GRAMMATICO. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, un mese fa circa ebbi a presentare, a nome del Gruppo del movimento sociale, una interrogazione nella quale chiedevo al Presidente della Regione quali interventi intendesse svolgere per provvedere al pagamento dei salari ai dipendenti dell’Elsi. Evidentemente nel presentare quel documento ritenevo che il Governo dovesse affrontare e risolvere il problema in forma diversa da quella che ci viene ora prospettata. Ossia, da un canto accelerando la costituzione della Società di gestione e dall’altro realizzando ciò con la partecipazione Iri che avrebbe dovuto rilevare lo stabilimento e inquadrarlo in quelli che sono i programmi generali dello sviluppo della elettronica in Italia.
La soluzione invece, odierna, relega la Regione al ruolo di « Pantalone » : nessuna garanzia, fino a questo momento, da parte del- riri per una cospicua e consìstente partecipazione. Essa procede immediatamente al
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pagamento degli stipendi, per i mesi di marzo, aprile e maggio, senza che peraltro vi siano garanzie per quanto riguarda i mesi futuri; il che significa che sulla base di questo precedente potremmo trovarci benissimo, a fine maggio, ad essere chiamati ad approvare un altro disegno di legge, per sanare una situazione in cui la Regione siciliana, a vuoto, viene a pagare i salari agli operai di uno stabilimento, come quello dell’Elsi, in fallimento.
Presidenza del Vice Presidente GRASSO NICOLOSI
Ora, noi ci rendiamo conto della importanza sociale del problema, e riteniamo sia giusto intervenire in favore del personale. Infatti, sotto questo profilo, siamo favorevoli al provvedimento, ma in termini di assoluta eccezionalità, perchè non è concepibile inaugurare il sistema di interventi di questo tipo, anche perchè fanno cadere veramente nel ridicolo e nel discredito la Regione siciliana. Nello stesso tempo richiamiamo il Governo regionale ad una sua precisa responsabilità,, quella di risolvere immediatamente questo problema che ormai si trascina da parecchi mesi e per il quale abbiamo ricevuto costantemente assicurazioni, che sono rimaste tali senza trasformarsi in realtà concreta. Anzitutto, quindi, occorre far presenti al Governo nazionale ed all’Iri i propri doveri nei confronti della politica meridionalistica e degli interessi della Sicilia.
Attraverso la stampa e da alcune relazioni del Presidente della Regione, abbiamo appreso che esiste un orientamento dell’Iri nel senso di intervenire con una partecipazione del venti o trenta per cento alla società da costituire. Ebbene, una impostazione di questo genere, onorevole Presidente della Regione, non è accettabile, perchè la suddetta partecipazione, a nostro avviso, dovrebbe essere più consistente, addirittura al 100 per 100, e, comunque al di là del 50 per cento. Non siamo neppure d’accordo con la tesi di rilevare il personale qualificato e specializzato per inserirlo in un nuovo tipo di stabilimento da istituirsi, quando quest’ultimo potrebbe essere introdotto nel circolo di produzione della elettronica in Italia nonché di distribuzione dei pezzi sul piano internazionale. Ma quello che noi rileviamo è la volontà negativa da parte del Governo centrale da un lato e dell’Iri
dall’altro, per quanto riguarda l ’inserimento della Sicilia in questo programma di sviluppo e di finanziamento dell’industria elettronica. Ed è per questo motivo che si vuole mandare in malora un patrimonio consistente di macchinari, di apparecchiature, di immobili, come quello dell’Elsi. Ed allora, si impone la necessità di creare uno stabilimento che abbia carattere sussidiario, inquadrato in quelli che sono i pro.grammi di carattere generale. Più volte m Assemblea noi ne abbiamo sottolineato l ’esigenza; ed in rapporto ai torti che ha subito costantemente la Sicilia, questo è il momento buono per richiamare il Governo centrale e Tiri ad operare degli interventi consistenti in Sicilia. Noi riteniamo che si debba ■ iniziare, appunto, dalla soluzione del problema della Elettronica sicula per dare il via a questa politica nuova, di giustizia per la nostra ìsola. Ci auguriamo, pertanto, che il Governo regionale, sulla base delle osservazioni effettuate dall’onorevole La Porta, delle domande poste daU’onorevole Corallo nonché sulla base di queste nostre considerazioni si renda veramente conto come attraverso l’Elsi occorre condurre fino in fondo una battaglia in favore degli interessi siciliani, per una seria, concreta azione, capace di venire incontro al meridione d’Italia.
FASINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FASINO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il mio è un brevissimo intervento nella qualità di Presidente della Commissione « Finanza », la quale ha espresso il suo parere favorevole a questo provvedimento con il solo voto contrario del rappresentante del gruppo liberale. Tuttavia, in quella sede è stato sottolineato — e, quindi, mi incombe l’obligo di trasferire questo concetto in Aula — che si tratta di una iniziativa a carattere assoluta- mente straordinario. Mai la Regione siciliana, in venti anni di vita, ha adottato un provvedimento simile; sono stati approvati altri tipi di interventi in favore di dipendenti, di lavoratori che avessero avuto la disgrazia di perdere temporaneamente o definitivamente il loro posto di lavoro.
Ora, la straordinarietà consiste, appunto, nella impostazióne che è stata data al problema. L’Assemblea regionale siciliana desidera
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che questo complesso tecnico di dirigenti e di lavoratori deU’Elettronica sicula non vada disperso, ma attende con tenacia la soluzione di una questione che appassiona tutta la Sicilia. Diciamo questo perchè non vorremmo trovarci domani nei confronti di altre maestranze, nelle medesime condizioni, che chiedono provvedimenti analoghi, non sólo perchè speriamo non si verifichino situazioni del genere ma perchè,comunque, riteniamo che questo caso non sia ripetibile. Questo ho ritenuto di dover fare presente all’Assemblea e alla Sicilia, onde evitare anche facili critiche circa il modo con cui noi spendiamo il denaro della Regione siciliana. Vi è un’impostazione tecnica politica alla quale noi siamo rimasti fedeli in Commissione di finanza; e siamo certi che l’Assemblea vorrà seguire questo voto di consenso, che la medesima ha sottolineato, riveste carattere di assoluta eccezionalità dato il frangente.
CAROLLO, Presidente della Regione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAROLLO, Presidente della Regione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono costretto a spendere più parole questa sera di quanto non avessi pensato dal momento che sapevo che tutti i colleghi, i quali hanno parlato, erano a conoscenza della situazione. Nonostante, quindi, l’ora, che, per accordi intervenuti, incalzerebbe, non posso esimermi dallo illustrare i validi aspetti del problema.
Per prima cosa desidererei rassicurare l ’onorevole Fasino circa la eccezionalità del provvedimento, anche se una ragione esiste. L ’Iri, infatti, ha deciso, a seguito della delibera del Cipe e del Comitato interministeriale presieduto dal Presidente del Consiglio, di impiantare in Sicilia uno stabilimento elettronico. Ora, io sono fermamente convinto che, se non vi fosse stata l’azione responsabile, ma ferma degli operai dell’Elsi, se non si fosse- determinato questo caso scatenante, per quanti sforzi avessimo effettuato, come già è avvenuto per anni, molto probabilmente non avremmo ottenuto così prontamente questi risultati.
Ritengo pertanto che, quanto meno per queste ragioni morali, sociali, consentitemi
di dirlo esplicitamente, per un motivo di gratitudine nei confronti degli operai dell’Elsi, questa iniziativa che prevede un trattamento speciale, eccezionale, straordinario, deve essere approvata. Ed è stato proprio questo il motivo preminente, che mi ha indotto a non considerare con un parametro diverso e inferiore a quello qui delineato'il pagamento dei salari che costoro non hanno ricevuto a seguito delle ben note disastrose vicende.
Detto questo desidero puntualizzare che non ho agito con una tattica anfibia, come mi è sembrato di cogliere dalle parole piuttosto ingenerose dell’onorevole Corallo, il quale ha affermato che avrei operato con poca correttezza o, addirittura, con scorrettezza.
Per ricordare i fatti devo precisare di aver partecipato alla riunione che ha avuto luogo presso il Ministero del bilancio, alla quale presenziammo tutti e dalla quale scaturì l’impegno di ritrovarmi, nella qualità di Presidente della Regione, il mercoledì successivo, a Palazzo Chigi per una riunione interrnini- steriale cui avrebbero partecipato i dirigenti deU’Iri. Ho fatto male a . recarmìci, oppure avrei dovuto dire che sarei intervenuto solo- se fossimo andati tutti insieme?
DE PASQUALE. Avrebbe dovuto mantenere nella riunione l’orientamento comune.
CAROLLO, Presidente della Regibne. Non credo che l ’onorevole Corallo abbia voluto dir questo. Comunque, io che sono andato da solo, e non potevo fare altrimenti nella qualità, non sono stato scorretto. ,Ebbene, cosa è stato concluso in quella riunione? Quali impegni ha assunto il Presidente della Regione al di fuori e indipendentemente da una decisione maturata da tutti i Presidenti dei gruppi parlamentari, vale a dire da quella Commissione speciale che è stata qui formata?
Io affermo di non aver assunto nessun impegno di carattere definitivo per quanto attiene l ’ammontare della partecipazione azionaria della Regione alla Società di gestione. Cosa ho registrato però? Le seguenti decisioni, che non posso non reputare ancora una volta positive, soprattutto se confrontate con le richieste iniziali avanzate in questa Assemblea, e già da anni da tutta la opinione pubblica siciliana.
Primo fatto positivo: Tiri costruisce a Palermo rimpianto elettronico. A questo punto
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l’onorevole Corallo mi chiede: ma è in sostituzione dell’Elsi? Mi permetto di risponderle dopo avere preliminarmente ragionato per assurdo. Noi qui abbiamo sempre affermato che Tiri avrebbe dovuto prelevare l ’Elsi o conservarla quale fonte di occupazione permanente di lavoro. Ciò significa che abbiamo posto il problema della garanzia del lavoro dei mille operai tramite Tiri invece che tramite la proprietà privata.
Ebbene, se Tiri avesse detto: io non istituisco un nuovo stabilimento .ma prelevo l’Elsi, certo non avremmo avuto un operaio in più, sarebbe rimasta la garanzia di occupazione per quelli già esistenti, che avrebbero avuto come datore di lavoro Tiri invece che la Raytheon. Sicché, ai fini di una comparazione tra la istanza iniziale, condotta sul piano politico e la decisione dell’Iri di impiantare un nuovo stabilimento, non si sarebbe riscontrato alcun guadagno; mille operai con l ’Elsi, mille senza. Nella economia generale della città di Palermo e della Sicilia, quindi, non vi sarebbe stato alcun mutamento.
Ma Tiri ha affermato: noi non intendiamo avere rapporti con la Raytheon, perchè que- st’ultima vuole raggiungere il solo obiettivo di vendere attraverso le varie forme di liquidazione, o alla Regione o all’Iri — noi dicevamo Tiri — , per 11 miliardi di lire, la fabbrica. Orbene, noi non intendiamo dare questa cifra alla Raytheon che, tra l’altro si è mossa in termini antisociali, con uno spirito fazioso e con una visione dei suoi doveri, che, se fosse adottata quale metro per qualsiasi investimento americano in Europa, sarebbe indubbiamente preferibile lasciare i capitali oltré oceano invece di averli qui artificiosamente impiegati in una prospettiva economica che sostanziahnente non esiste, perchè è un tradimento. E’ chiaro, evidentemente, che con il ricatto Raytheon non vi era e non può esservi trattativa. Non è possibile che questa profitti dellà situazione per ricapitalizzare 11 miliardi dei sedici di debiti che ha nei confronti delle banche e di terzi. Non è possibile, cioè, che la Raytheon, dimostratasi senza alcuna coscienza nei confronti del mondo operaio, pretenda quasi come un assurdo che i debiti siano pagati dal Governo italiano o dall’Iri per conto di quest’ultimo.
L’Iri infatti, ha risposto picche; tuttavia ha riconfermato il deliberato del Cipe nel senso che lo stabilimento a Palermo si costruirà.
anche se non con carattere sostitutivo di quello deU’Elsi, perchè avrà una diversa produzione.
Ma poiché il tempo per la costruzione necessario non è inferiore a due anni, come garantire alle maestranze il lavoro? Fu questo il motivo che ci indusse a proporre la costituzione di una società di gestione con la partecipazione della Regione, dell’Iri e della proprietà privata Raytheon. E’ evidente che io posso rispondere delle prime due e, per quanto attiene l ’aspetto politico, del Governo centrale.
Comunque mentre il centro. Tiri si erano costantemente opposti alla formazione di una società di siffatto genere, ritenendola non utile 0 addirittura dannosa, giusto in quella riunione decisero di parteciparvi.
Ma in che misura?Ecco il punto, onorevole Corallo. Hanno
avanzato ima proposta che non ha accettato. Evidentemente mi sono riservato di informarne l’Assemblea, anche se ho delineato determinate prese di posizioni dell’Iri, anche se ho illustrato certi ostacoli ai fini del quantum della partecipazione azionaria. Però non ho detto che già avevo accettato la misura del 20 per cento dell’Iri e dell’80 per cento della Regione, perchè a quel momento non potevo essere sicuro del fallimento della Raytheon.
Vi era un terzo elemento da considerare sotto il profilo della aritmetica partecipazione di quest’ultima, eventualmente alla società di gestione. Tutto questo è impregiudicato.'Ed allora, per concludere, la Regione non può non prendere atto di due cose: primo che l’Iri viene a Palermo; secondo, che è disposta ad entrare nella società di gestione. Si tratta soltanto di concordare l ’entità della partecipazione, vuoi della Regione, vuoi dell’Iri. L ’Assemblea ha presentato degli ordini del giorno. L’onorevole Grammatico ha addirittura affermato che la suddetta partecipazione dovrebbe essere del cento per cento: sta bene. In qualche altro ordine del giorno si parla soltanto di maggioranza invece che di assorbimento. Ebbene, io accetto le une e le altre tesi, perchè su questo punto non esiste alcun impegno che leghi la Regione ad una partecipazione minoritaria dell’Iri. La Commissione esiste ancora; io sono pronto a continuare ad agire a Roma in termini unitari. Evidentemente se poi in determinate sedi dovrà andare solo il Presidente della
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Regione, per la qualità, per la carica che riveste, essendo riunioni ufficiali, è evidente che non potrò rifiutarmi. Ma sia ben chiaro: intendo mantenere un atteggiamento ' conforme alle istanze unitarie che sono state avanzate un mese fa in questa Assemblea e che fino ad oggi mi pare contraddistinguano le richieste di tutti i settori. E poiché, ripeto, non v ’è nulla al riguardo di pregiudicato, la settimana futura sarò pronto a ritornare a Roma, perchè per quanto riguarda la società di gestione ■ dobbiamo pur chiudere la partita, tanto più che esiste una istanza di fallimento volontario. Il tutto, evidentemente, nei termini voluti dall’Assemblea.
Presidenza del Presidente LANZA
Se Roma accetta, bene; se non accfetta, certamente assumeremo ciascuno le proprie responsabilità.
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti ordini del giorno;
« L’Assemblea regionale sicilianaconsiderato che Tiri continua a rifiutare di
assumere precisi impegni per assicurare la gestione delTazienda Elsi;
ritenuto necessario dare ulteriore sviluppo all’iniziativa unitaria dell’Assemblea regionale siciliana, del Governo e dei Sindacati;
impegna il Presidente della Regione
a proseguire nelle trattative con il Governo centrale, in collaborazione con la Commissione parlamentare, per ottenere:
1) una partecipazione maggioritaria dello Iri nella società di gestione dell’Elsi;
2) la dislocazione in Sicilia del nuovo settore elettronico nazionale ». (45)
La Torre - La P orta - La D uca.
« L ’Assemblea regionale sicilianaconsiderato che ancora oggi non risultano
definiti gli accordi con il Governo centrale per garantire la gestione dell’Elsi e la immediata ripresa dell’attività produttiva;
considerato che, contrariamente alle assicurazioni date dal Ministro Pieraccini, Tiri non si è impegnato a partecipare in posizione maggioritaria alla società di gestione;
considerato che la progettata realizzazione di un nuovo stabilimento industriale operante nel settore elettronico da parte delTIri deve essere considerata come un contributo alla industrializzazione della Sicilia e quindi non può essere sostitutiva delle attività esistenti;
impegna il Governo
1) a concludere rapidamente le trattative con il Governo centrale per la costituzione di una società di gestione alla quale Tiri partecipi nella misura di almeno il 50 per cento;
2) a portare avanti con fermezza la rivendicazione della realizzazione a Palermo di una nuova industria Iri operante nel settore elettronico da affiancare alTElsi ». (46)
Corallo - Russo M ichele.
Avverto gli onorevoli colleghi che l’ordine del giorno numero 45, così come è stato formulato è improponibile in quanto è identico, nel testo, ad altro ordine del giorno respinto dall’Assemblea in questa stessa sessione.
LA TORRE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LA TORRE. Onorevole Presidente, come primo firmatario di uno dei due ordini del giorno intendo ribadire alcuni punti, anche facendo tesoro delle conclusioni del Presidente della Regione. Prendo atto che da parte dell ’onorevole Carollo si è affermata in questa sede l’intenzione di proseguire nella azione intrapresa. Tuttavia, con la massima franchezza vogliamo esprimere il nostro disappunto in ordine ad alcune preoccupazioni.
Non si può, a nostro avviso, con tanta leggerezza esprimere soddisfazione per taluni risultati ottenuti nel corso di una battaglia che insieme avevamo iniziata e che è soltanto agli albori per quanto riguarda gli obiettivi fondamentali che essa si è prefìssa, perchè questo indebolisce terribilmente la nostra capacità di contrattazione a Roma. Nelle prime battute della nostra lotta abbiamo fissato alcuni punti di marcia, e cioè che Tiri dovesse
Resoconti Parlamentari 1348 Assemblea Regionale Siciliana
VI Legislatura Cn SEDUTA 4 Maggio 1968
rilevare l’Elsi e che poi il nuovo settore elettronico nazionale si dovesse dislocare in Sicilia. Le due questioni erano strettamente connesse: una antecedente ed una conseguente.
Ora, il risultato che il Presidente della Regione viene ad esaltare in Aula questa sera rovescia completamente questa impostazione, indebolendo fortemente quella originaria. Infatti, il dire che Tiri nel prossimo biennio costruirà un impianto a Palermo con capacità di occupare altrettanti dipendenti quanti quelli che ha l ’Elsi, di fronte al tipo di pressione politica determinatosi in Sicilia, al dramma dei dipendenti e di tutta la situazione palermitana e siciliana, rappresenta una maniera di limitarsi a promesse.
Ma se fosse vero quello che ha affermato l ’onorevole Carollo, e cioè che l’ostacolo principale era l’esistenza della Raytheon per quanto riguarda la formazione della società di gestione e, quindi, il prelievo dell’Elettronica da parte di una società a partecipazione maggioritaria deU’Iri, allora, il giorno in cui la Raytheon ha annunziato l’apertura della procedura fallimentare dell’Elsi non doveva esservi più un attimo di rinvio: da quel momento doveva prendere corpo la decisione deiriri, di procedere alla costituzione della società. Invece siamo ancora in alto mare.
Io sono d’accordo con l’onorevole Fasino che il prov\'edimento che l ’Assemblea regionale siciliana si accinge a votare è un atto assolutamente eccezionale, giustificato da un impegno unitario, teso a condurre in porto la battaglia per salvare quello stabilimento, per garantirne la ripresa produttiva. Se questo obiettivo venisse a mancare, avremmo commesso uno degli errori più colossali nella storia della nostra autonomia.
Dunque, se la portata del problema è questa, dobbiamo essere cauti, perchè non si può obiettare che quando al Consiglio dei Ministri partecipa il Presidente della Regione in quella veste, non possono essere presenti i Capigruppo.
Questo è un aspetto puramente formale, onorevoli colleghi. Infatti, l’onorevole Carollo, prima di rendere nota la sua soddisfazione per le decisioni del Consiglio dei Ministri, può, convocati i Capigruppo, concertare con questi ultimi l’atteggiamento da tenere. Tutto ciò prima di osannare al « Gazzettino di Sicilia » i due stabilimenti conquistati!
Queste sono le posizioni che indeboliscono la nostra azione!
Lungi da noi, data la drammaticità e la portata della questione, il pensiero di volere alimentare la polemica elettorale, che conduciamo in altra sede. Ma se, come Assemblea, in ordine a questo problema dobbiamo ottenere rm risultato occorrono idee chiare, dobbiamo sapere dove andiamo e cosa vogliamo.
Abbiamo appreso in questi giorni da fonte molto seria e attendibile —■ mi sento autorizzato a riferire questa notizia riportata da qualche organo di stampa, in questa sede, come elemento di estrema preoccupazione e credo anche di protesta di questa Assemblea — che mentre noi si discute con Tiri, quest’ultimo avrebbe già effettuato la sua scelta, nel senso che il nuovo complesso elettronico si andrebbe a costruire in Liguria, utilizzando da parte del suddetto istituto gli impianti della An- saldo-S. Giorgio che offrono una possibilità di riconversione. Nei confronti dei lavoratori liguri noi non abbiamo nessuna critica da muovere. Hanno i loro problemi e fanno bene a battersi, ad organizzare gli scioperi generali, magari con maggior vigore e capacità di iniziativa unitaria, con un potenziale di forza operaia, e dunque di coagulo ben diverso da quello che abbiamo noi in Sicilia. Ma proprio per questo, alle debolezze strutturali dobbiamo sapere sopperire con una volontà politica e con una lungimiranza e una fermezza di iniziativa da parte delle forze politiche, che, purtroppo, sono state invece quanto mai carenti.
Ed allora, prirha di andare a Roma, votiamo stasera questa nuova presa di posizione. Stabiliamo che la società di gestione si faccia subito, e a maggioranza Iri, tralasciando se al cento per cento o meno: ormai sappiamo che deve esservi una partecipazione mista Stato- Regione; e quando parliamo di maggioranza non si tratta di quantità, perchè siamo di fronte ad un fatto politico. Noi chiediamo, cioè, che sia lo Stato, con le sue attrezzature tecniche e con i mezzi finanziari di cui dispone ad assumere il pilotaggio di questo settore, per fare poi dell’Elettronica, salvata e rinnovata, la base dei nuovi interventi dello Iri. Questa è rimpostazione originaria alla quale dobbiamo ricondurci. Se in questo quadro trova ingresso la tesi che deve essere costruito il nuovo stabilimento che Tiri ha
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VI L e g is l a t u r a GII SEDUTA 4 M aggio 1968
promesso, ben venga. Ma la direzione da seguire è quella che ho indicato..
Per concludere, onorevoli colleghi, se noi abbiamo la consapevolezza dei reali termini della situazione, e cioè che vi è un atteggiamento del Governo nazionale sfuggente ed ambiguo, per cui le decisioni sono già state prese e noi ci si trae in inganno offrendoci le briciole, allora dobbiamo recarci alle trattative con la volontà di condurre una battaglia sino m fondo nello interesse della Regione che diciamo di rappresentare.
GRAMMATICO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GRAMMATICO. Onorevole Presidente, in ordine a questo problema è stata assunta, una posizione unitaria precedentemente espressa attraverso l’approvazione di una mozione e la costituzione di una Commissione rappresentativa di tutti i gruppi politici. Questo dibattito ha ribadito questo atteggiamento dell’Assemblea al quale si è rifatto anche il Governo.
Ora a me sembra logico che si giunga alla conclusione per quanto riguarda gli ordini del giorno con un testo concordato, onde evitare di votare vari documenti che, in fondo hanno la medesima sostanza. Mi permetto pertanto, di avanzare una richiesta in questo senso.
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente ordine del giorno:
« L ’Assemblea regionale siciliana
considerato che ancora oggi non risultano definiti gli accordi con il Governo centrale per garantire la gestione deU’Elsi e la immediata ripresa dell’attività produttiva;
considerato che, contrariamente alle assicurazioni date dal Ministro Pieraccini, Tiri non si è impegnato a partecipare in posizione maggioritaria alla società di gestione;
considerato che la progettata realizzazione di un nuovo stabilimento industriale operante nel settore elettronico da parte dell’Iri deve essere considerata come contributo alla industrializzazione delle attività esistenti,
impegna il Governo
1) a concludere rapi.damente le trattative con il Governo centrale per la costituzione di una società di gestione alla quale Tiri partecipi in posizione maggioritaria;
2) a determinale i tempi della realizzazione a Palermo di una nuova industria Iri operante nel settore elettronico da affiancare all’Elsi ». (47)
Tepedino - Lombardo - Grammatico - Saladino - Mazzaglia - Corallo - La Torre.
CORALLO. Anche a nome dell’altro firmatario dichiaro di ritirare l’ordine del giorno numero 46.
PRESIDENTE. L ’Assemblea ne prende atto. Pongo ai voti l’ordine del giorno numero 47. Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.(E’ approvato)
Dichiaro chiusa la discussione generale e pongo ai voti il passaggio all’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 1.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARE!’, segretario jf.:
« Art. 1.
L ’Assessore regionale per il lavoro e per la cooperazione è autorizzato a corrispondere con proprio decreto ai lavoratori già dipendenti della Raytheon-Elsi di Palermo per i mesi di marzo, aprile e maggio 1968 una indennità mensile straordinaria di attesa pari alla retribuzione mensile di fatto percepita.
Ai lavoratori licenziati m data successiva al mese di marzo l’indennità sarà erogata a partire dal 1" maggio 1968 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
Resoconti Parlamentari — 1350 — Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislatura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
Comunico che all’articolo 1 è stato presentato il seguente emendamento, dagli onorevoli De Pasquale, La Porta,. Rossitto, Messina, Capria e Rizzo:
sostituire le parole: « con proprio decreto ai lavoratori già dipendenti delle», con le seguenti: « ai dipendenti licenziati dalla » e aggiungere alla fine del prifno comma le parole: « fino al mese di febbraio 1968 ».
La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 1 nel testo risultante dallo emendamento approvato.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 2.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARFF, segretario jf.:
« Art. 2.
L ’Assessore regionale per il lavoro e per la cooperazione è autorizzato a corrispondere con proprio decreto, a tutti i lavoratori dipendenti dalla Sats di Messina, a partire dal 1“ aprile 1968 data in cui hanno cessato di percepire la retribuzione — una indennità mensile straordinaria di attesa pari alla retribuzione mensile di fatto percepita. Detta indennità verrà corrisposta fino alla ripresa della gestione e comunque non oltre il 31 maggio 1968 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti;
— dagli onorevoli De Pasquale, La Porta, Rossitto, Messina, Capria e Rizzo:
sostituire le parole : « con proprio decreto a tutti i lavoratori dipendenti » con le seguenti:« ai dipendenti licenziati » ;
al terzo rigo, sopprimere le parole: « data in cui hanno cessato di. percepire la retribuzione »,
La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’emendamento sostitutivo aU’articolo 2 De Pasquale ed altri.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con-, trario si alzi.
(E’ approvato) ' .
Pongo ai voti l ’emendamento soppressivo al terzo rigo dell’articolo 2 a firma De Pasquale ed altri.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Pongo ora ai- voti l’articolo 2 nel testo risultante dagli emendamenti approvati.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvalo)
Si passa all’articolo 3.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARPI’, segretario jf.:
« Art. 3.
L ’indennità di cui agli articoli 1 e 2 sarà commisurata all’importo del salario di fatto percepito rapportato a 26 giornate per ogni mese».
!
PRESIDENTE, Dichiaro aperta la discussione.
La Commissione?
Resoconti Parlamentari — IS SI
VI L e g is l a t u r a
Assemblea Regionale Siciliana
GII SEDUTA 4 M aggio 1968
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 3.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E' approvato)
Comunico che è stato presentato dagli onorevoli De Pasquale, La Porta, Capria, Messina e Rizzo il seguente articolo 3 bis:
« Articolo 3 bis. - Per l’attuazione della presente legge si applicano le disposizioni della legge regionale 2 agosto 1954, numero 33 ».
Dichiaro aperta la discussione.La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e lo pongo ai voti.
Chi è favorevole resti seduto; chi-è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 4.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARFI’, segretario ff.:
« Art. 4.
E 'autorizzata la spesa di lire 300 milioni per le finalità di cui alTart. 1 e di lire 70 milioni per quelle di cui all’articolo 2.
Dette somme saranno versate al Fondo siciliano per Tassistenza éd il collocamento dei lavoratori disoccupati, istituito con D. L. P. Reg. 18 aprile 1951, numero 25». tura
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 4.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 5,Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARFI’, segretario jf.:
« Art. 5.
Agli oneri derivanti dalla presente legge si fa fronte attingendo ai fondi stanziati al capitolo 20911 del Bilancio di previsione della spesa per l’esercizio finanziario 1968 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 5.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 6.Invito il deputato segretario a darne let-
Resoconti Parlamentari — 1352 Assemblea Regionale Siciliana
VI L e g is l a t u r a GII SEDUTA 4 M aggio 1968
CARFI', segretario ff.:
« Art. 6.
La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di faida osservare come legge della Regione».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE, Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 6.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con-, trario si alzi.
(E’ approvato)
Propongo che venga dato mandato alla Presidenza per il coordinamento formale della legge. ^
Chi è favorevole resti seduto; chi e contrario si alzi.
(E’ approvato)
Avverto che il disegno di legge nel suo complesso sarà posto ai voti successivamente.
Discussione del disegno di legge; « Modifica all’articolo 10 della legge regionale 4 giugno 1964, numero 10, concernente la municipalizzazione degli autoservizi comunali di linea » (248-249/A).
PRESIDENTE; Si passa all’esame del disegno di legge; « Modifica all’articolo 10 della legge regionale 4 giugno 1964, numero 10, concernente la municipalizzazione degli auto- servizi comunali di linea ».
Invito i componenti della prima Commissione a prendere posto nell’apposito banco.
Dichiaro aperta la discussione generale.
CAPRIA, Presidente della Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAPRIA, Presidente della Commissione. La Commissione si è trovata unanime nel licenziare questo disegno di legge, soprattutto in considerazione della situazione in cui versa il comune di Messina in attesa della risoluzione definitiva del problema dei trasporti urbani. E’ un provvedimento del tutto eccezionale, non ripetibile e che viene incontro al suddetto Comime, rimuovendo le difficoltà di ordine economico in cui il medesimo versa.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e pongo ai voti il passaggio aU’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
■ (E’ approvato)
Si passa aU’articolo 1.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARPI’, segretario jf.:
« Art. 1.
L’Assessore regionale del turismo, comunicazioni e trasporti è autorizzato a concedere al comune di Messina un contributo straordinario di lire 140 milioni per la gestione diretta dei servizi di trasporto urbano deliberata dal medesimo Comune in attesa del perfezionamento degli atti e procedure per la costituzione ed il funzionamento dell’Azienda municipale autotrasporti ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. . - -
La Commissione?
CAPRIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla samtó. Favorevole.
Resoconti Parlamentari 1353 Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislatura CII SEDUTA 4 Maggio 1968
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti Tarticolo 1.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 2.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
CARFT, segretario ff.:
, « Art. 2.
Per le finalità previste dall’articolo 1 è autorizzata per l ’esercizio in corso la spesa di lire 140 milioni cui si fa fronte mediante prelevamento di corrispondente somma dal capitolo 29501 dello stato di previsione della spesa della Regione siciliana ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
La Commissione?
, CAPRIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CELI, Assessore alla sanità. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 2.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Presidenza del Vice PresidenteGIUMMARRA
Comunico che è stato presentato dal Governo il seguente emendamento sostitutivo del titolo : « Provvedimenti straordinari in favore del Comune di Messina »«
Non sorgendo osservazioni lo pongo ai voti. Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.(E’ approvato)
Si passa all’articolo 3.Invito il deputato segretario a darne let
tura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 3.
La presente legge sarà pubblicata nellaGazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti diosservarla e di farla osservare come leggedella Regione».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
La Commissione?
CAPRIA, Presidente della Commissione. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo? .
CAROLLO, Presiderite della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 3.
Chi è favorevole rèsti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Votazione per appello nominale.
PRESIDENTE. Si passa ora al punto IV dell’ordine del giorno: Votazione finale di disegni di legge. Si procede alla votazione per appello nominale del disegno di legge: « Norme integrative e di controllo della legislazione agricola in Sicilia » (199/A).
Chiarisco il significato del voto: sì favorevole al disegno di legge; no, contrario.
Procedo all’estrazione a sorte del nominativo del deputato dal quale avrà inizio la votazione; risulta estratto il nominativo del deputato, onorevole Aleppo.
Invito il deputato segretario a fare Tap- pello, iniziando dall’onorevole Aleppo.
ATTARDI, segretario ff., fa l’appello.
R esoconti, f. 188 (500)
Resoconti Parlamentari — 1354 Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislatura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
Rispondono sì: Avola, Bonfiglio, Canepa,, Capria, Carollo Celi, Coniglio, D’Acquisto, D’Alia, Dato, Fagone, Fasino, Germanà, Giummarra, Graiumatico, Grillo, locolano, Lentini, Lombardo, Macaiuso, Mangione, Mannino, Marino Giovanni, Mazzaglia, Mon- giovì, Muccioli, Muratore, Nicoletti, Occhi- pinti, Ojeni, Parisi, Recupero, Russo Giuseppe, Saladino, Sammarco, Santalco, Sardo, Scalorino, Seminara, Tepedino, Traina, Trincanato.
Rispondono no: Attardi, Cagnes, Colajanni, Corallo, De Pasquale, Giacalone Vito, Giubilato, Grasso Nicolosi, La Duca, La Porta, La Torre, Messina, Rindone, Rizzo, Romano, Rossitto, Russo Michele, Scaturro.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione. Prego i deputati segretari di procedere al computo dei voti.(I deputati segretari ff. Attardi e D’Alìa pro
cedono al computo dei voti)
Risultato della votazione.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione per appello nominale del disegno di legge 199/A.
Presenti e votanti . . 60Maggioranza . . . . 31 Hanno risposto sì . . 42Hanno risposto no . . 18
(L’Assemhlea approva)
Votazione per appello nominale.
PRESIDENTE. Si procede alla votazione per appello nominale del disegno di legge: « Approvazione del piano di riorganizzazione deU’industria zolfifera in Sicilia » (236-255/A)..
Chiarisco il significato del voto: sì, favorevole al disegno di legge; no, contrario.
Procedo aU’estrazione a sorte del nominativo del deputato dal quale avrà inizio la votazione; risulta estratto il nominativo del deputato onorevole Aleppo.
Prego il deputato segretario di fare Tap- pello, iniziando dall’onorevole Aleppo.
ATTARDI, segretario jf., fa l’appello.
Rispondono sì: Attardi, Avola, Bonfiglio, Cagnes, Canepa, Capria, Carbone, Carfì, Carollo, Celi, Colajanni, Coniglio, Corallo, D’Acquisto, D ’Alia, Dato, De Pasquale, Fagone, Germanà, Giacalone Vito, Giubilato, Giummarra, Grammatico, Grasso Nicolosi, locolano, La Duca, La Porta, La Torre, Lentini, Lombardo, Macaiuso, Mangione, Mannino, Marino Giovanni, Mazzaglia, Messina, Mongiovì, M uc-. cioli. Muratore, Nicoletti, Ojeni, Parisi, Recupero, Rindone, Rizzo, Romano, Rossitto, Russo Giuseppe, Russo Michele, Saladino, Sammarco, Santalco, Sardo, Scalorino, Scaturro, Seminara, Tepedino, Traina, Trincanato.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione. Prego i deputati segretari di procedere al computo dei voti.(I deputati segretari Attardi jf. e D’Alia ff.
procedono al computo dei voti)
Risultato della votazione.
PRESIDENTE. Proclamo il risulato della votazione per appello nominale del disegno di legge (236-255/A).
Presenti e votanti . . 59Maggioranza . . . . 30Hanno risposto sì . . 59Planno risposto no . . —
(L’Assemblea approva)
Votazione per appello nominale.
PRESIDENTE. Si procede alla votazione per appello nominale del disegno di legge testé discusso : « Concessione di una indennità di attesa agli ex dipendenti dell’Elsi di Palermo e della Sats di Messina » (243-245/A).
Chiarisco il significato del voto: sì, favorevole al disegno di legge; no, contrario.
Procedo all’estrazione a sorte del nominativo del deputato dal quale avrà inizio la votazione; risulta estratto il nominativo del deputato, onorevole Aleppo.
Prego il deputato segretario di fare l’ap- pello, iniziando dall’onorevole Aleppo.
ATTARDI, segretario jf., fa l’appello.
Rispondono sì: Attardi, Avola, Bonfiglio» Cagnes, Canepa, Capria, Carbone, Carfì, Carollo, Celi, Colajanni, Coniglio, Corallo, D’Ac-
Resoconti Parlamentari — 1355 — Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislatura GII SEDUTA 4 M aggio 1968
quisto, D’Alia, Dato, De Pasquale, Fagone, Fasino, Germanà, Giacalone Vito, Giubilato, Giummarra, Grammatico, Gfasso Nicolosi, locolano, La Duca, La Porta, La Torre, Len- tini, Lombardo, Macaiuso, Mangione, ’Man- nino, Marino Giovanni, Mazzaglia, Messina, Mongiovì, Muccioli, Muratore, Nicoletti, Ojeni, Parisi, Recupero, Rindone, Rizzo, Romano, Rossitto, Russo Giuseppe, Russo Michele, Saladino, Sammarco,’Sardo, Scalorino, Scatarro, Seminara, Tepedino, Traina, Trincanato.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione. Prego i deputati segretari di procedere al computo dei voti.(I deputati segretari jf. Attardi e D’Alia pro
cedono al computo dei voti)
Risultato della votazione.
PRESIDENTE.'Proclamo il risultato della votazione per appello nominale del disegno di legge (243-245/A).
Presenti e votanti . . 59 Maggioranza . . . . 30 Hanno risposto sì . . 59 Hanno risposto no . . —
{UAssemblea approva)
Votazione per appello nominale.
PRESIDENTE. Si procede alla votazione per appello nominale del disegno di legge;« Provvedimenti straordinari per il Comune di Messina » (248.-249/A)., Chiarisco il significato del voto: sì, favorevole al disegno di legge; no; contrario.
Procedo all’estrazione a sorte del nominativo del deputato dal quale avrà inizio la votazione; risulta estratto il nominativo del deputato Aleppo.
Prego il deputato segretario di fare l ’appello, iniziando daU’onorevole Aleppo.
ATTARDI, segretario jf., fa l’appello.
Rispondono sì: Attardi, Avola, Bonfiglio, Cagnes, Canepa, Capria, Carbone, Carfì, Ca- rollo. Celi, Colaj anni, Coniglio, Corallo, D’Alia, Dato, De Pasquale, Fagone, Fasino, Germanà, Giacalone Vito, Giubilato, Giummarra, Grasso Nicolosi,, Grillo, locolano. La Duca, La Porta, La Torre, Lentini, Lombardo, Maca
iuso, Mangione, Mazzaglia, Messina, Mongiovì, Muccioli, Muratore, Ojeni, Recupero, Rindone, Rizzo, Romano, Rossitto, Russo Giuseppe, Russo Michele, Saladino, Sammarco, Sardo, Scalorino, Scaturro, Tepedino, Traina, Trincanato.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione. Prego i deputati segretari di procedere al computo dei voti.(I deputati segretari jf. Attardi e D’Alia pro- , cedono al computo dei voti)
Risultato della votazione.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione per appello nominale del disegno di legge (248-249/A).
Presenti e votanti . . 53Maggioranza . . . . 27 Hanno risposto sì . . 53Hanno risposto no . . —
(L’Assemblea approva)
Sull’ordine dei lavori.
MUCCIOLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUCCIOLI. Onorevole Presidente, desidero un chiarimento; questa sera sarà esaurito l’ordine del giorno o è stato stabilito un orario di chiusura? In questo caso chiedo il prelievo del disegno di legge posto al numero 9 dell’ordine del giorno riguardante l ’integrazione del ruolo unico ad esaurimento dei servizi periferici deU’Amministrazione regionale.
PRESIDENTE. Onorevole Muccioli, l’orientamento è quello di seguire l’ordine del giorno secondo i numeri di iscrizione dei vari disegni di legge.
CORALLO. Nulla vieta che si possa chiedere un prelievo.
PRESIDENTE. Nulla vieta.
SALADINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Resoconti Parlamentari 1356 Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislaiura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
SALADINO. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, ho Timpressione che aleggi in questa Aula una certa atmosfera che prelude ad una chiusura-trappola della seduta, per impedire la discussione di alcune iniziative. A nome del mio gruppo vorrei far presente, signor Presidente, che riteniamo assolutamente indispensabile mantenere l ’accordo raggiunto in sede di riunione dei capigruppo, che, se sarà il caso ripeteremo al fine di ottenere una conferma piena degli impegni assunti. In tal modo ciascuno schieramento assumerà in pieno la propria responsabilità.
Vorrei aggimigere ancora — ed ho finito — che sono d’accordo con l ’onorevole Muccioli. Mi interessa però sottolineare che noi daremo un significato politico ben chiaro e preciso, come' gruppo, se, da qualunque parte dell’As- semblea, anche all’interno della maggioranza, si determineranno azioni che tendessero ad impedire la discussione dei provvedimenti concordati in quella riunione.
DE PASQUALE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DE PASQUALE. Onorevole Presidente, in sede di riunione dei capigruppo si è stabilito un calendario dei lavori che è condensato nell’ordine del giorno; contemporaneamente, tutti i Presidenti dei gruppi si sono impegnati a non chiedere prelievi. Si è inoltre concordato di por termine ai lavori entro le' 20, 20,30.
Nessun nervosismo, quindi; ma si proceda nella discussione dei disegni di legge come abbiamo fatto. L ’onorevole Saladino ha chiesto una riunione dei capigruppo, alla quale aderisco nel caso in cui si appalesasse necessario.
CORALLO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORALLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio soltanto precisare che ieri non mi sono associato per quanto riguardava l’ordine del giorno da compilare per la seduta di oggi. Tuttavia devo sottolineare che il gruppo del Partito socialista di unità proletaria è presente in Aula con tre deputati. Erano tre stamattina, sono tre questa sera e sono di
sposti a restare tutti e tre find all’esaurimento dell’ordine del giorno. Per quanto ci riguarda, infatti, non esiste un problema di limiti di orario. Circa la riunione dei capi gruppo non ne vedo l ’utilità, se non per ribadire quanto ho testé affermato.
Discussione del disegno di legge: « Nuove normesui cantieri di lavoro per lavoratori disoccupati » (204/A).
PRESIDENTE. Si passa pertanto all’esame del disegno di legge posto al numero 7 punto V dell’ordine del giorno : « Nuove norme sui cantieri di lavoro per lavoratori disoccupati».
Invito i componènti della settima commissione a prendere posto nell’apposito banco.
Ha facoltà di parlare il relatore onorevole Mazzaglia.
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.
Presidenza del Presidente DANZA
RINDONE. Chiedo dì parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RINDONE. Onorevole Presìden-fe, onorevoli colleghi, da parte del nostro gruppo erano state sollevate alcune richieste di modifica rispetto al testo della Commissione. Tenuto conto però della esigenza di concludere rapidamente la discussione nonché della necessità che da parte dell’Assessorato si provveda soprattutto al finanziamento per quanto riguarda i cantieri nazionali per i quali non ci sono, fondi, rinunziamo a proporre emendamenti al dise,gno di legge.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare dichiaro chiusa la discussione generale e pongo ai voti il passaggio aU’esame degli articoli.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 1. Invito il deputato segretario a darne lettura.
Resoconti Parlamentari 1357 Assemblea Regionale Siciliana
VI L e g is l a t u r a GII SEDUTA 4 M aggio 1968
ATTARDI, segretario jf.:
Capo I
Cantieri di lavoro promossi o autorizzati dalla Regione.
« Art. 1.L’Assessore regionale per il lavoro e
per la cooperazione autorizza, sentita la Commissione regionale per ravviamento al lavoro, per la massima occupazione in agricoltura e per l’assitenza ai lavoratori involontariamente disoccupati, l’apertura di cantieri di lavoro, per disoccupati, per. la. sistemazione di strade dei comuni dell’Isola o per la costruzione di altre opere di pubblica utilità.
La gestione dei predetti cantieri è affidata ad enti pubblici e ad altri enti giuridicamente riconosciuti, nei confronti dei quali le opere di cui al 1° comma si pongono in connessione diretta con il raggiungimento delle relative finalità istituzionali ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 1.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
{E’ approvato)
Si passa all’articolo 2. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 2.I progetti delle opere da eseguire nei can
tieri debbono essere sottoposti all’approva
zione degli uffici del Genio civile o degli uffici tecnici delle amministrazioni provinciali competenti per territorio.
L ’ammontare della spesa relativa non può superare, per ogni cantiere, l’importo di L. 10.000.000.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 2.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 3. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 3.
Possono essere ammesse a finanziamento,, entro i limiti d’importo di cui alTarticolo
precedente, le spese concernenti:a) la retribuzione della mano d’opera
occorrente;b) il costo del materiale e del relativo
trasporto;c) il costo degli eventuali noli e trasporti
di materiale di risulta, limitatamente agli enti autarchici territoriali.
Il finanziamento delle spese indicate nelle precedenti lett. b) e c), non può, in ogni caso, superare la spesa occorrente per la retribuzione della mano d’opera ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
Resoconti Parlamentari 1358 Assemblea Regionale Siciliana
VI Legislattjea GII SEDUTA 4 Maggio 1968
PRESIDENTE. Il Governo?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 3.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E‘ approvato)
Si passa all’articolo 4. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATT ARIDI, segretario jf.:
« Art. 4.
Il trattamento economico dei lavoratori disoccupati avviati ai cantieri di lavoro previsti dal presente Capo, nonché del personale direttivo ed istruttore addetto ai cantieri medesimi è fissato nella misura seguente.
I lavoratori hanno diritto, oltre alla indennità di disoccupazione, eventualmente ad essi spettante, ad un assegno giornaliero di L. 1.500 e, qualora non percepiscano indennità di disoccupazione, ad un ulteriore assegno giornaliero di L. 200, aumentato di L. 100 per la moglie, per ogni figlio e per i genitori, purché siano a carico.
Al direttore del cantiere è corrisposto, a carico dell’Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione, un assegno giornaliero di L. 2.800; gli istruttori un assegno giornaliero di L. 2.500 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole. '
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 4.
Chi é favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa aU’articolo 5. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 5.
Gli uffici tecnici di cui al precedente art., 2 provvedono alla consegna dei lavori ed esercitano il controllo tecnico nei cantieri sulla esecuzione delle opere progettate.
I predetti uffici sono tenuti a trasmettere all’Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione durante la esecuzione dei lavori almeno due relazioni sullo stato di avanzamento dei lavori medesimi, con le proprie osservazioni.
E’ in facoltà deU’Assessorato regionale del lavoro e della, cooperazione disporre ispezioni straordinarie tecniche ed amministrative.
AH’uopo, esso può avvalersi di funzionari designati dall’Ispettorato tecnico dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici e dal Provveditorato regionale per le opere pubbliche, oltre che di funzionari del proprio ruolo amministrativo e del ruolo degli uffici del lavoro e della massima occupazione ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE.' Il Governo?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti rarticolo 5.
Chi é favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Resoconti Parlamentari 1359 Assemblea Regionale SicilianaV I L egislatura CII SEDUTA 4 M aggio 1968
Si passa all articolo 6. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 6.L ’Assessorato regionale del lavoro e della
cooperazione accredita all’ente gestore, dopo 1 inizio dei lavori, il 90 ^ della somma autorizzata presso un istituto di credito, indicato dallo stesso ente. Se l ’ente gestore è un ente autarchico territoriale, la somma predetta deve essere accreditata presso il tesoriere comunale e provinciale.
I pagamenti sono effettuati, a cura dèlio istituto di credito e dei tesorieri, diretta- mente ai creditori, sulla base di ordini di pagamento rilasciati in loro favore da legali rappresentanti degli enti gestori».
I pagamenti sono effettuati, a cura dello istituto di credito e dei tesorieri, diretta- mente ai creditori, sulla base di ordini di pagamento rilasciati in loro favore da legali rappresentanti degli enti gestori.
Qualora l’istituto di cui al comma precedente si trova in un Comune diverso da quello in cui è ubicato il cantiere di lavoro, il rappresentante dell’ente gestore, limitatamente alle spese per retribuzioni della mano d’opera, è autorizzato ad effettuare prelevamenti quindicinali per i relativi pagamenti.
Alla corresponsione del saldo si provvede direttamente in favore dell’ente gestore su presentazione dei documenti giustificativi della spesa, previo il collaudo delle opere di cui al successivo articolo 7 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
Comunico che è stato presentato dall’Assessore al lavoro, onorevole Macaiuso, il seguente emendamento:
— al primo comma delVarticolo 6, dopo la parola: «comunale», sostituire la parola: « e » con: « o ».
La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, pongo ai voti l’emendamento.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 6 nel testo risultante dall’emen- damento approvato.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa -airarticolo 7. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 7.Il collaudo delle opere realizzate nei
cantieri è disposto a cura dell’Assessorato ■ regionale del lavoro e della cooperazione che si avvale, all’uopo, di collaudatori iscritti nell’elenco previsto dall’art. 8 della legge 2 agosto 1954, n. 32 e successive modifiche ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Com7nis- sione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 7.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa aU’articolo 8. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
Capo IIPartecipazione finanziaria della Regione ai
cantieri di lavoro po-omossi o autorizzati dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
Resoconti Parlamentari — 1360 Assemblea Regionale Siciliana
VI Legislatura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
« Art. 8.
L ’Assessore regionale per il lavoro e per la cooperazione è autorizzato ad erogare spese per finanziare l’acquisto di materiali occorrenti nei cantieri di lavoro istituiti nel territorio della Regione in applicazione della legge 29 aprile 1949, n. 264, il cui costo della mano d’opera è a carico dello Stato.
L’intervento finanziario della Regione non può superare, in via generale, l’ammontare della somma erogata per la retribuzione della mano d’opera ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
FASINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FASINO. Onorevole Presidente, vorrei chiedere al Governo cosa ritiene che avverrà in seguito all’approvazione della prima parte del provvedimento, per quei cantieri di lavoro i cui decreti sono stati firmati e registrati alla Corte dei Conti, ma i cui lavori...
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Continuano.
FASINO. ... non sono ancora iniziati. Poniamo il caso in cui vi siano cantieri di lavoro dati in gestione non solo ad enti pubblici o ad enti giuridicamente riconosciuti ma ad altri enti non giuridicamente riconosciuti, perchè la legge prima non era limitativa. In questo caso che cosa avviene? Credo che occorra specificarlo.
Potremmo risolvere il problema con l ’articolo 19. Ma la questione investe anche la capacità giuridica.
MACALUSO', Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. A me pare che non vi sia motivo di discussione, in quanto il decreto che autorizza la gestione di un cantiere prima
dell’entrata in vigore di questa legge, è a tutti gli effetti operante e non si può revocare! —- a meno che ciò non avvenga per altri motivi sol perchè il nuovo provvedimento non autorizza più gli enti ai quali aveva ■ in precedenza dato tale facoltà.
RINDONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RINDONE. L ’onorevole Assessore ha dato una spiegazione di ordme, diciamo, tecnico; io voglio qui effettuare una valutazione di ordine politico. In sede di Commissione noi ci siamo battuti perchè i cantieri di lavoro venissero affidati soltanto agli enti...
FASINO. Io parlo del passato, non del futuro. , .
RINDONE. ... locali: comuni, province, e così via. In sede di Commissione questa nostra proposta non è passata. Vi è stata una limitazione, poi per quanto riguarda tutti gli enti giuridicamente riconosciuti. Noi non riproponiamo, per motivi che ho esposto allo inizio, un emendamento limitativo a questo proposito; ma è ovvio che ci opporremo — ed in questo caso si riapre una discussione perchè non riteniamo la cosa di poco momento e lo consideriamo un indirizzo di ordine generale che invece noi vogliamo correggere ove avvenissero mutamenti nella situazione.
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato dalla Commissione il seguente emendamento:
al secondo comma delVart. 8, sopprimere le parole: « in via generale»;
RINDONE. In via generale, ed in via particolare, cioè per nessuna via, perchè le vie del Signore sono infinite.
FASINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FASINO. Signor Presidente, vorrei 'Chie- dere al Governo perchè l ’intervento integrativo sì limita al materiale. Noi sappiamo, salvo che non vi siano state novità recentis-
Resoconti Parlamentari 1361 Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislatura CII SEDUTA 4 M aggio 1968
sime, che i contributi dello Stato per i lavoratori sono inferiori a quelli che noi diamo per i nostri cantieri. Di conseguenza cantieri statali non ne avremo.
RINDONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RINDONE. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, è intervenuto in questi ultimi tempi un provvedimento dello Stato con il quale il salario dei lavoratori occupati nei cantieri di lavoro, viene corrisposto in lire 1.420. Io vorrei sapere dall’onorevole Assessore se questa misura è valida anche per i cantieri che il Ministero ha finanziato con decreti antecedenti a questa legge; perchè nel caso in cui queste norme non fossero immediatamente operanti anche per questi cantieri, in definitiva verremmo a vanificare, almeno per la parte attuale, cioè per la parte più urgente, il provvedimento che stiamo adottando, nel senso che le richieste di finanziamento, da parte dei comuni alla Regione, attengono a cantieri per i quali già esistono decreti da uno 0 da due anni.
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Non avendo notizia in merito non possiamo dare risposta in ordine a questo argomento. I cantieri che il Ministero ha in corso sono ad esclusiva conoscenza di quest’ultimo. Noi provvediamo per nostro conto per i cantieri in corso. Cosa cambia per ' quelli passati, i quali si esauriscono con il salario che avevano?
PRESIDENTE. Il Governo sull’emenda- mento?
MACALUSO, Assessore al lavoro ed alla cooperazione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, pongo ai voti l ’emendamento della Cominissione all’articolo 8.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
CAROLLO, Presidente della Regione.. Chiedo di parlare. '
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAROLLO, Presidente della Regione. Signor Presidente, ogni anno il' Ministero del lavoro elabora un programma di finanziamento di cantieri e 'fissa un termine per gli enti gestori, ai fini dell’inizio dei lavori. Il termine non va mai oltre l ’esercizio finanziario. Ora, quando i medesimi non hanno ottempe- ' rato a questi obblighi, in quel momento il decreto viene revocato.
Pertanto, se la legge nazionale ha già modificato i salari passandoli da 600 lire a 1.420 lire, ne deriva che allo stato degli atti non possono esistere decreti con finanziamenti ai livelli bassi di cui al decreto legislativo del 1951.
Dunque le preoccupazioni sollevate da vari colleghi non hanno fondamento. D’altra parte non' è assolutamente concepibile che la Regione intervenga, anche in via transitoria, in via parentetica all’integrazione della voce salario.
Quest’ultima, infatti ha sempre sostenuto il principio della integrazione per il costo del materiale, tenuto conto che espressamente i cantieri dello Stato non prevedono una spesa superiore del 30 per cento.
E’ per questo che, in ogni caso, ove i colleghi presentatori dell’emendamento non dovessero prendere atto delle spiegazioni che ho dato, e dovessero presentare, nonostante tutto un emendamento, il Governo si dichiara contrario al medesimo.
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAZZAGLIA, Presidente della. Commissione e relatore. Onorevoli colleghi, poiché il provvedimento adottato in sede nazionale comporta una differenza minima nel salario io credo che non vi sia alcuna esigenza dì integrare, perchè ciò. comporterebbe soltanto una perdita di tempo. Pertanto insìstiamo nella nostra posizione.
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato dagli onorevoli Rindone, Scaturro e
R esoconti, i. 189 (500)
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De Pasquale il seguente emendamento aggiuntivo all’articolo 8:
— « E’ autorizzato altresì ad erogare spese per rintegrazione del trattamento economico dei lavoratori occupati sino alla misura di cui all’articolo 4 ».
PRESIDENTE. Pongo ai voti l’emendamento.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(Non è approvato)
Dichiaro chiusa la discussione sull’articolo 8 e lo pongo ai voti nel testo risultante daU’emendamento della Commissione che è stato approvato.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 9. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
: Art. 9.
Gli enti gestori interessati, per ottenere il finanziamento, devono presentare all’Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione apposita domanda corredata delle copie del progetto relative alle opere da eseguire e del decreto ministeriale istitutivo del cantiere ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Conmiissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 9.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 10. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
« Art. 10.
L ’Assessore regionale pér il lavoro e per la cooperazione, a seguito di apposita dichiarazione rilasciata daH’Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione, competente per territorio, comprovante l ’avvenuto iniziò dell’attività del cantiere, accredita all’ente gestore, nei modi stabiliti dal precedente articolo 6 presso gli istituti e tesorieri ivi indicati, il 90 per cento della spesa autorizzata.
L ’erogazione delle spese avviene secondo quanto previsto dall’articolo 6 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus- | sione. La Commissione? I
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo. .
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 11. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario
« Art. 11.
Alla corresponsione del saldo si provvede direttamente in favore dell’ente gestore su presentazione dei documenti giustificativi della spesa.
A tal fine, l’ente gestore, ad ultimazione dei lavori, deve inoltrare al competente Ufficio del Genio civile, per il visto di con-
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VI L egislatura GII SEDUTA 4 M aggio 1968
gruità dei prezzi, le fatture quietanzate dai fornitori.
L ’Ufficio del Genio civile, dopo eseguiti i necessari accertamenti, appone sulle fatture apposita dichiarazione attestante l ’effettivo impiego nel cantiere del materiale fatturato ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo-11.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 12. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
«Art. 12.
Le varianti al progetto originario che si rendessero necessarie durante la esecuzione dei lavori, debitamente autorizzate dai competenti uffici del Genio civile, debbono essere comunicate tempestivamente all’Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione.
Eventuali maggiorazioni di spesa rispetto a quella prevista nel progetto originario ammesso a finanziamento sono a totale carico deU’ente gestore.'
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non sorgendo altre osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 12.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 13. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
Capo III
Cantieri di lavoro istituiti in forza della legge 18 marzo 1959, n. 1 e successive modificazioni.
Art. « 13
Il 1” comma dell’articolo 2 della legge 18 marzo 1959, n. 7 e successive modificazioni è sostituito dal seguente:
« Art. 2 - L’Assessore regionale per. il lavoro e per la cooperazione ripartisce, con proprio decreto da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Regione, le somme disponibili fra i comuni indicati nell’articolo precedente in ragione di lire 500 per abitante in base ai dati ufficiali deU’ultimo censimento.
Le somme attribuite a ciascun comune non debbono in ogni caso essere inferiori a L. 1.000.000. Detto limite è elevato a L. 5.000.000 per i comuni delle isole minori ».
_ PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
della Commis-MAZZAGLIA, Presidente sione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
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VI L egislatura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 13.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 14. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
« Art. 14.
Il 1“ comma dell’articolo 4 della legge indicata neU’articolo precedente è così modificato :
” L ’Assessore regionale per il lavoro e per la cooperazione, provvede entro venti giorni, sulle richieste dei comuni, udito un apposito comitato da istituire con decreto dell’Assessorato medesimo e composto:
— del Direttore regionale dell’Assessorato del lavoro e della cooperazione che lo presiede;
— dell’Ispettore centrale dell’Assessorato predetto preposto al Fondo siciliano per l’assistenza ai lavoratori disoccupati, con funzioni di Vice presidente;
— di tre funzionari della carriera direttiva del ruolo tecnico dell’Assessorato dei lavori pubblici, di cui uno supplente;
— di due funzionari della carriera direttiva del ruolo tecnico dell’Assessorato agricoltura e foreste, di cui uno supplente.
Espleta le funzioni di Segretario! un funzionario della carriera -direttiva dell’Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione ” ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 14.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 15. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
« Art. 15.La prima parte del 1° comma dell’arti
colo 5 della legge citata agli articoli precedenti è così sostituita:
” I lavori previsti dalla presente legge, sotto la diretta responsabilità del sindaco, debbono essere iniziati entro il 31 dicembre dell’anno in cui vengono autorizzati ed ultimati entro il 30 aprile dell’anno successivo ” ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo? .
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 15.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa aU’artieolo 16. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
« Art. 16.Il trattamento economico dei lavoratori
avviati al cantieri di lavoro previsti dal presente Capo e quello del personale direttivo ed istruttore addetto ai cantieri medesimi è fissato in naisura pari a quello previsto nel precedente articolo-4 ».
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VI L egislatura CII SEDUTA 4 M aggio 1968
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 16.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 17. Invito il deputato segretario a dame lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
C apo IV
Disposizioni finanziarie
«Art. 17.
Agli oneri derivanti dalla presente legge a carico dell’anno finanziario 1968 si fa fronte:
a) per le finalità del Capo I, nonché per il finanziamento dei corsi professionali, con lo stanziamento iscritto al capitolo numero 16851 dello stato di previsione della spesa del bilàncio della Regione per l’anno finanziario in corso;
b) per le finalità del Capo II con la somma di L. 1.000.000.000 da prelevarsi dal fondo iscritto al capitolo numero 20911 dello stato di previsione della spesa del bilancio ideila Regione per l’anno finanziario in corso;
c) per le finalità del Capo III con lo stanziamento annuo previsto dalla legge 18 marzo 1959, numero 7.
Per gli esercizi finanziari successivi, alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si provvede, annualmente con
la legge di bilancio nei limiti della disponibilità del bilancio stesso.
Il Presidente della Regione è autorizzato ad apportare con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della , Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 17.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa àU’articolo 18. .Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario ff.:
Capo VDisposizioni transitorie e finali
« Art. 18.
Dalla data di entrata in vigore della presente legge, anche in deroga a quanto previsto dal 2“ comma del precedente articolo 2, l ’Assessorato regionale del lavoro e della cooperazione provvederà ad adeguare, limitatametne alle gipmate lavorative ancora da effettuare, il trattamento economico dei lavoratori e del personale dei cantieri in corso di svolgimento, alle nuove misure previste dal precedente articolo 4 ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
Resoconti Parlamentari 1366 Assemblea Regionale Siciliana
VI L egislatura GII SEDUTA 4 Maggio 1968
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 18.
Chi è favorévole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa aU’articolo 19. Invito il deputato segretario a darne lettura.
ATTARDI, segretario jf.:
«Art. 19.
Restano ferme le disposizioni del D. L.Pres. Reg. 18 aprile 1951, numero 25 e delD. L. Pres. Reg. 31 ottobre 1951, numero* 31ed ogni altra norma non incompatibile conla presente legge».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente detta Commissione e relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
p r e s id e n t e . Non avendo altri chiesto di parlare, dichiarò chiusa là discussione é pongo ài voti l’articolo 19.
Chi è favorévole resti seduto; chi è contràrio si alzi.
(E’ approvato)
Si passa àiràftiealo 2Ò; Invito il députato segretàrio à dàfné lettura^
ATTARDI, segretario jf.: ,
« Art. 20.
La presente lègge sarà pubblicata, nellaGazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti diosservarla e di farla osservare come leggedella Regione ».
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. La Commissione?
MAZZAGLIA, Presidente della Commissione e relatore, Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
CAROLLO, Presidente della Regione. Favorevole.
PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l ’articolo 20.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.'
(E’ approvato)
Onorevoli colleghi, avverto che alla votazione del disegno di légge testé discusso nel suo complesso si procederà nella prossima sédlità.
Ih ottèmpérarizà àllà décìsionè àdóttàta dai Presidenti dei gruppi parlamentari; là seduta è tolta. Dichiaro chiusa la quarta sessione ordinaria.
I deputati saranno convocati a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 20,3Ó.
DALLA DIREZIONE DEI BESOGONTI Il Dirèttófe Génetalé
Avv. Giuseppe Vaceatino
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