Polizia Penitenziaria Domani

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Il Supermodernocarcere 1 GENNAIO 2011 - 1 GENNAIO 2011 - Un robot per l’accoglienza e macchinette automatiche per il ticket colloquio. Solo un sogno... Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 3 - 9 marzo 2009 DISTRIBUZIONE GRATUITA LA GIUSTIZIA SI METTE IN MOSTRA PER LE MISSIONI PRENDI TRE, PAGHI UNO PRIMI ATTI DEL NEO COMMISSARIO ALL’EDILIZIA EMERGENZA STUPRI: ALLARME NAZIONALE BLOCK NOTES BLOCK NOTES CONCORSI CONCORSI AT T U A L I TA’ AT T U A L I TA’ ZAPPING ZAPPING Un Salone sulla giustizia per 'toc- care con mano' il funzionamento della 'macchina' che va dalla for- mazione delle leggi, alle indagini, passando per il processo... PAG. 3 PAG. 3 Il commissario straordinario per l'emergenza carceri Franco Ionta ha chiesto con una nota alcune modifiche per poter effettuare nel migliore dei modi il suo lavoro. PAG. 5 PAG. 5 Negli ultimi mesi, quasi ogni gior- no assistiamo sulle cronache a fatti di violenza contro le donne. Un brutale fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta la penisola. PAG. 7 PAG. 7 In sede periferica sono maestri nell'interpretare ed applicare in maniera assolutamente discre- zionale le disposizioni che dovrebbero... PAG. 4 PAG. 4

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N. 3 del 9 marzo 2009

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Il Supermodernocarcere1 GENNAIO 2011 - 1 GENNAIO 2011 - Un robot per l’accoglienza e macchinette automatiche per il ticket colloquio. Solo un sogno...

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 3 - 9 marzo 2009DISTRIBUZIONE GRATUITA

LA GIUSTIZIA

SI METTE IN

MOSTRA

PER LE MISSIONI

PRENDI TRE,

PAGHI UNO

PRIMI ATTI DEL

NEO COMMISSARIO

ALL’EDILIZIA

EMERGENZA

STUPRI: ALLARME

NAZIONALE

BLOCK NOTESBLOCK NOTES CONCORSICONCORSI ATTUALITA’ATTUALITA’ ZAPPINGZAPPING

Un Salone sulla giustizia per 'toc-care con mano' il funzionamentodella 'macchina' che va dalla for-mazione delle leggi, alle indagini,passando per il processo...

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Il commissario straordinario perl'emergenza carceri Franco Iontaha chiesto con una nota alcunemodifiche per poter effettuare nelmigliore dei modi il suo lavoro.

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Negli ultimi mesi, quasi ogni gior-no assistiamo sulle cronache afatti di violenza contro le donne.Un brutale fenomeno che si stadiffondendo a macchia d’olio intutta la penisola. PAG. 7PAG. 7

In sede periferica sono maestrinell'interpretare ed applicare inmaniera assolutamente discre-zionale le disposizioni chedovrebbero...

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Era bello, sembrava vero. Siamonel 2009, la voce è quella solita ericonoscibile dell'agente che mi

invita ad entrare. Cerco il robotcon la macchinetta ed i ticket,trovo Pasquale che di ticket cono-sce solo quelli che gli chiede lafarmacista per pagare i medicinali.Mi giro intorno e vedo edifici vec-chi, quasi in disarmo. Quale eco-sostenibilità, quale riciclo. Qui ininverno non ci sono stufe, in esta-te non c'è aria condizionata, itopo invadono le stanze, la caser-ma agenti è spesso inagibile, gliarmadietti del personale sonoammassati in piccoli locali, unsolo bagno e doccia per tutti gliagenti. E questo, purtroppo, non èun sogno. Ma Ionta? Non è che c'èil rischio che fallisca?

destra, mi chiede di strisciare la cartadi credito e mi 'sputa' un passmagnetico con cui acceddo alla strut-

tura. Appena dentro la lunga linguadi vetrate che si affaccia su serrepiene di fiori e piante degne delmiglior ortobotanico, vedostrutture sportive, officine,magazzini, spazi verdi. Mi sem-bra quasi di sognare. Una voceacuta con un marcato accentomi fa sbalzare. “Senta camm'af-fà, si decide ad entrare o no? Ilsupermodernocarcere svanisceimprovvisamente. E' capitato di

nuovo. Stavosognando adocchi aperti.Questa voltami dispiaceancora di più.

freddezza il robot – qui è tutto diver-so. Siamo nel supermodernocarcerenon lo dimentichi. Tutto qui è control-

lato con sensori e rivoluzionariemisure di sicurezza. I vecchi problemidella Polizia Penitenziaria sono finiti.Niente aggressioni, niente turnimassacranti, niente sovraffolla-mento. Venga qui, smetta di fare

domande e faccia iltest per il rilascio delpermesso per il collo-quio”. Mi avvicino aduna macchinetta dal-l'aria familiare. Sem-bra simile a quelledel ticket del par-cheggio. Mi chiede imiei dati, li digito,inserisco il pollice el'indice della mano

2 Numero 3 - Anno XI - Lunedì 9 marzo 2009

in primain prima

[email protected]

di

Leo

Beneduci

Il Supermodernocarcere

1 gennaio 2011

Impatto zero, pannelli solari,

autoproduzione di viveri e riciclo.

“Benvenuti nel supermoderno-carcere di Iontana memoria”. Unpuntatore laser che disegna unascritta variopinta su una paretevirtuale mi accoglie. Quasi spa-ventato cerco l'ingresso. Lo trovoed entro. Vengo accolto da unrobot che mi ricorda che il Peni-tenziario è ad impatto zero, l'elet-tricità è fornita dai pannelli solari,ci si autoproduce i viveri, e si rici-cla tutto il riciclabile. Mi sembra diessere in un sogno. Gli chiedo ilgiorno e l'ora, mi risponde genti-le: sono le 10.30 dell'1 gennaio2011. Allora è vero. Il progetto perla realizzazione di nuove emoderne carceri studiato dalCommissario Straordinario perl'edilizia carceraria, nonché capodel DAP, Franco Ionta è diventatorealtà! E pensare che nessuno,anni fa, ci avrebbe scommesso uneuro. Mi giro e mi rigiro, mi sembratutto diverso da come ricordavo.“Ma..., scusi...- chiedo al robot - laPolizia Penitenziaria dov'è?” L'am-masso di plastica e circuiti accennaad un sorriso. Non pensavo che unessere inumano potesse avereil senso dell'umorismo edaddirittura deridermi.“Scusi – faccio ancora –non mi ha risposto. Gliagenti...i funzionari... dovesono?Non faccia il furbo...Voglioparlare con il diretto-re!” “Nonsi alteri –rispondenella suag e n t i l -

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3Numero 3 - Anno XI - Lunedì 9 marzo 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

La Giustizia si mette in mostraUn Salone sulla giustizia per

'toccare con mano' il funzionamentodella 'macchina' che va dalla forma-zione delle leggi, alle indagini, pas-sando per il processo e la detenzionein carcere. E' il primo Salone dellaGiustizia di Rimini che terra' il suobattesimo alla Fiera della cittadinaromagnola dal 3 al 6 dicembre pros-simi e che e' stato presentato aPalazzo Giustiniani dal presidentedella commissione Giustizia delSenato, Filippo Berselli.

Il primo nel mondo nel suo genere

Il Salone, nel suo genere il primo nonsolo in Europa ma nel mondo, saràun formidabile punto d’incontro e diconfronto tra i cittadini e tutte le real-tà che compongono il mondo dellaGiustizia. Politica e magistratura,avvocature e forze dell’ordine, ordiniprofessionali, imprenditori e informa-zione, potranno discutere pubblica-mente e liberamente idee, progetti,problemi e iniziative. Nei 40 milametri quadrati della Fiera di Riminiriservati al Salone sarà possibileseguire la nascita e l’iter di una legge;vedere dal vivo le attività investigati-ve dell’Arma dei Carabinieri, dellaGuardia di Finanza e della Polizia diStato e i loro più sofisticati strumentidi indagine per fronteggiare il crimi-ne; esaminare le realtà, l’ambito e glisviluppi del processo; affrontare tutti iproblemi legati alla detenzione. Unpercorso multisettoriale attraverso imeccanismi delle investigazioni,della sicurezza e del giudizio, com-prendente le difficoltà e le soluzioni,

ANNO XI - n. 3 Lunedì 9 marzo 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano

Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di PoliziaPenitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

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DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.poliziadomani.it - www.osapp.it

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VETRINA - Presentata l’iniziativa che terrà il suo battesimo alla Fiera di Rimini. Esposizione dal 3 al 6 dicembre

le proposte e le innovazioni. Nellequattro sale destinate ai convegni siaffronteranno i temi maggiormentesentiti dalla collettività e le iniziativelegislative che possono risolverli.L’ingresso gratuito al Salone favoriràuna significativa partecipazione delpubblico, in particolare degli studentidi scuole e università, che potrannoavere un contatto diretto con chiopera per la giustizia. L’esposizione

[email protected]

di

Domenico

Nicotra

sarà a costo zero per la pubblicaamministrazione, perché molte dellepiù importanti aziende che operanosul territorio italiano hanno visto nelSalone non solo un’opportunitàimprenditoriale ma anche l’occasionedi sostenere una iniziativa finalizzataa far meglio conoscere un settorestrategico qual è quello della giusti-zia, che deve mettersi davvero alpasso coi tempi. Non mancheranno i

momenti tipici di una expo: il Diparti-mento dell’amministrazione peniten-ziaria ha messo a disposizione ireperti più sensazionali del Museocriminologico; un intero padiglionesarà riservato ai mezzi speciali deiCarabinieri, della Polizia di Stato edella Guardia di Finanza che porte-ranno elicotteri e motovedette d’altu-ra, mezzi d’assalto dei gruppi di inter-vento speciali e gipponi blindati.

dal sito www.salonedellagiustizia.it

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Prendi tre, paghi uno

4 Numero 3 - Anno XI -Lunedì 9 marzo 2009

CONCORSI E MISSIONI - Disattese in sede periferica le disposizioni emanate dal Dap

In sede periferica sono maestrinell'interpretare ed applicare inmaniera assolutamente discrezio-nale le disposizioni che dovrebberoavere attuazione univoca in ambitonazionale in quanto emanate dagliorgani del Dipartimento dell'Ammi-nistrazione Penitenziaria. Tra le“svilite” e “bistrattate” disposizionirientrano pienamente quelle che laDirezione Generale del Personalee della Formazione invariabilmenteemana per quanto riguarda i perio-di di missione (ed i relativi tratta-menti economici) da concedere alPersonale del Corpo per la parteci-pazione ai concorsi interni quali eda ultimo quelli da Vice Sovrinten-dente e da Vice Ispettori.Per l’imminente concorso da ViceSovrintendente i tre giorni di mis-sione stanno diventando per moltesedi 2 giorni o persino un unicogiorno fino al caso della Casa diReclusione di Milano-Bollate in cuisi concedono 3 giorni di missione“virtuali” pari ad 1 giorno e 5 oreeffettivi con 1 sola giornata di rim-borso forfettario secondo questoprogramma:

1° Ipotesi Forfetaria concorso

ore 8,30

1) giorno antecedentepartenza da Milano ore 14,30 arrivoa Roma ore 18,292) concorso in corso impiego nellaprova dalle ore 8,30 alle ore 13,30

BB brevi

Dopo la Lombardia

è toccato a Piemonte

e Liguria

Il “tour” del Capo del DAPFranco Ionta è continuato in Pie-monte e in Liguria. L’incontro inPiemonte è finito oltre le 22,00, manon sembra avere destato eccessi-vi entusiasmi. Purtroppo Ionta varipetendo sempre lo stesso “ritor-nello” dell'occasione irripetibile. Giàil neo commissario per l'emergenzacarceri aveva esordito con questeargomentazioni in Lombardia edora ha ripetuto le stesse parole siain Piemonte che in Liguria.

3) partenza per Milano da Romaore 15,00 arrivo a Milano ore 19,134) durata della missione 1 giorno e5 ore circa5)spettano di forfetaria €.110,00

2° Ipotesi Forfetaria concorso

ore 14,30

1) giorno del concorsopartenza da Milano ore 07,00 arrivoa Roma ore 10,452) concorso in corso impiego nellaprova dalle ore 14,30 alle ore 19.00

3) partenza per Milano il giornosuccessivo partenza da Roma ore8,15 arrivo a Milano ore 11,454) durata della missione 1 giorno e5 ore circa5) spettano di forfetaria €.110,00=Rimborso spese documentate1) durata della missione 1 (uno)giorno e 5 ore circa2) 2 pasti €.44,26;3) Pernotto €.110.00;4) Rimborso diaria €.8.18 giornalie-re; Totale €.162,44

RICORRENZE

Decennale del GOM,

meglio il silenzio

Lo scorso 25 febbraio il Gruppooperativo mobile della Polizia peni-tenziaria ha celebrato il suo decen-nale. Alla cerimonia, presso laScuola di formazione del personaledell'Amministrazione Penitenziariadi Roma, hanno partecipano il sot-tosegretario alla Presidenza delConsiglio Gianni Letta, il ministrodella Giustizia Angelino Alfano ed ilCapo del Dap Franco Ionta.Il Grup-po operativo mobile della PoliziaPenitenziaria e' impiegato nellagestione dei detenuti sottoposti alregime di 41/bis. Attualmente idetenuti affidati al Gom sono 529,di cui 7 collaboratori di giustizia. Idetenuti sottoposti al regime di car-cere duro sono ristretti in 12 repartidi altrettante sedi penitenziarie,dislocate sull'intero territorio nazio-nale. L'importanza del GOM è stra-tegica ma bisognerebbe approfon-dire i criteri di accesso. Si aspettaancora l'emanazione di un interpel-lo nazionale che segni regole preci-se per fare parte di questo corpospeciale. Il silenzio, quindi, hasignificati profondi. Innanzituttobisognerebbe innalzare l'età, inmaniera tale da non escludere inpartenza personale di Polizia Peni-tenziaria più che idoneo fisicamen-te ed in possesso del necessariobagaglio di esperienza e di profes-sionalità.

DAP IN TOUR

Quasi tremila agenti in più per le strade. Il Viminale l’aveva scritto neldecreto sicurezza contro le violenze sessuali approvato nei giorniscorsi dal consiglio dei ministri ed ora lo ha confermato: «È stato defi-nito - si legge in una nota del ministero dell’Interno - il piano di assun-zioni di 2.876 nuove unità, appartenenti alle Forze di polizia e al Corponazionale dei vigili del fuoco».Verranno così assunti 826 agenti di polizia e 80 tra funzionari e ufficia-li. All’Arma dei carabinieri andranno 700 agenti e 200 tra ispettori emarescialli. Nuove assunzioni anche nella Guardia di Finanza: 231agenti e 152 tra ispettori e marescialli.Ma verrà rinforzato anche il Corpo della polizia penitenziaria: 296agenti in più, mentre 94 posti sono messi a disposizione per entrarenei forestali. Infine i vigili del fuoco: arriveranno entro poche settimanequasi 300 pompieri in più. Il piano del Viminale prevede infatti 297nuovi contratti.Tutte queste assunzioni saranno possibili grazie a un fondo di 100milioni di euro sequestrati alla criminalità organizzata. È il primo utiliz-zo diretto da parte dello Stato dell’«oro» della mafia.

Previsto l’incremento di organici nelle Forze di Polizia

296 nuove assunzioni

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5Numero 3 - Anno XI - Lunedì 9 marzo 2009

Primi atti del Commissario IontaDOCUMENTI - Varate le linee guida e le ipotesi di lavoro per la realizzazione di nuove carceri da 400 posti

Modello di Penitenziario da 400 posti

Il commissario straordinarioper l'emergenza carceri FrancoIonta ha chiesto con una nota alcu-ne modifiche per poter effettuarenel migliore dei modi il suo lavoro.Innanzitutto Ionta ha chiesto dipoter nominare esperti esterni enon soltanto, come segnalato dalGoverno, Dirigenti dello Stato oPrefetti a riposo. A questi esperti Ionta chiede sianoaffidati dei compensi. Tra le richie-ste c'è l'elevazione a 100.000,00euro il limite (attualmente è di50.000,00 euro) per lavori in eco-nomia o in amministrazione diretta.Si chiede anche di sostituire l'art.37 della Legge 15/12/90 n. 395nella parte riguardante la cifra dieuro 103.291,37 con euro500.000,00 allo scopo di snellire leprocedure e consentire il ricorso alcottimo fiduciario.

Il primo schema prevede proget-

ti ottocenteschi - Lo schemamesso a punto dal commissariostraordinario Ionta, quello dell'istitu-to di pena a 400 posti a formaradiale, che formerebbe la base peril piano di rilancio per l'edilizia car-ceraria, non e' efficace ed è anchesuperato.E' un prototipo strautilizzato, comequelli che il ministro della Giustiziacritica puntualmente quando parladi carceri antichi e ottocenteschinelle sue uscite ufficiali. Un model-lo non da i risultati voluti comedimostrano Regina Coeli e PoggioReale. Questa non è l'idea di 'car-cere leggero' che il commissariostraordinario aveva illustrato allesigle sindacali in sede di riunione.La tipologia che Ionta propone e' ditipo panottico: moltiplica i posti diservizio e non li riduce.

Il problema delle risorse econo-

miche – Franco Ionta nella suarelazione iniziale fissa anche gliobiettivi finanziari dell'operazione.Per reperire adeguate risorsefinanziarie necessarie a soddisfareinteramente il differenziale deglioneri sono state individuate trestrade. “1) Le nuove infrastrutture potreb-bero essere realizzate tramite l'isti-tuto della permuta di cosa presentecon cosa futura (alienazione diimmobili ad uso penitenziario sitinei centri storici contro corrispettivodella costruzione di nuovi e moder-ni istituti penitenziari in altro sito).2) Dismissioni di immobili ad usopenitenziario con ricavo da devol-vere al potenziamento dell'ediliziapenitenziaria mediante riassegna-zione allo stato di previsione delMinistero della Giustizia Diparti-mento dell'Amministrazione Peni-

tenziaria; 3) Rifinanziamento dell'art. 6 dellalegge n. 259 del 14 novembre 2002in sede di predisposizione dellalegge finanziaria 2010 anche pre-vedendo limiti di impegno per unperiodo temporale compatibile con

l'utilizzo della locazione finanziaria.Infine, unitamente allo studio di fat-tibilità per l'eventuale util izzodella finanza di progetto, sipotrebbe considerare la possi-bilità della alienazione di partedel patrimonio edilizio peniten-

ziario, con vincolo di locazioneultranovennale all'Amministra-zione penitenziaria; preveden-do l'utilizzo in parte dei proven-ti della vendita degli immobiliper la costruzione di nuovi istitutipenitenziari”.

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6 Numero 3 - Anno XI - Luned’ 9 marzo 2009

Nei giorni scorsi il mondo penitenziarioè stato scosso da una nuova inchiesta delCorriere della Sera che ha puntato il dito sui'trucchi' per farsi trasferire al Sud. Nonentrando nel merito dell'inchiesta si devonoassolutamente sottolineare alcune 'disatten-zioni' che non possono passare inosservati.Nell'articolo si parla di “agenti carcerari”, di“secondini”, di “agenti di custodia”. Di “Poli-zia Penitenziaria” se ne parla sporadica-mente ma solo quando vengono riportati ivirgolettati del Tar e del Giornale di Sicilia.Sorprende come ancora oggi il mondo del-l'informazione non conosce il vero nome diquesta Forza di Polizia. Ma siamo in buonacompagnia visto che nell'articolo è sbagliatoanche il nome del Ministero della Giustizia.Infatti tra le anomalie si legge “Ministero diGrazia e Giustizia”.

Per la cronaca riportiamo uno stralcio

dell’inchiesta di Gian Antonio Stella:

Chi canta le arie liriche? I cantanti lirici. Chipedala in bicicletta? I ciclisti. Chi avvia leimprese? Gli imprenditori, direte voi. No: gliagenti carcerari. Almeno ad Agrigento. Dovei secondini (nominati dalla politica) sonoquasi un terzo dei membri dell'Asi, il consor-zio che dovrebbe sviluppare il sistema indu-striale locale. Hanno scoperto un trucco: undipendente pubblico che ricopre un incaricopubblico può chiedere d'essere trasferitovicino a casa sua. Sia chiaro: non dipendeda questi furbetti se esiste da anni l'andaz-zo di segretari, impiegati, postini, tecnicicatastali e lavoratori pubblici vari che,assunti per coprire i buchi di organico nelNord del Paese, cercano appena possibiledi tornare vicino alla famiglia. Diciamolo, iltentativo di rientrare nei dintorni dei luoghi incui magari vivono i vecchi genitori, lamoglie, i parenti è umanamente comprensi-bile. Che però debbano rimetterci il funzio-namento dei pubblici uffici e i cittadini che sene servono, è assai discutibile. Anzi, è inac-cettabile. Tanto più quando la sproporzionenella copertura degli organici nelle diverseparti del paese grida vendetta. Prendiamo,appunto, le guardie di custodia. [...] Una risposta è, appunto, nella storia dell'Asidi Agrigento. Cosa sia lo lasciamo dire alsito internet ufficiale: è un «ente di dirittopubblico» che «mira a favorire l'insediamen-to delle piccole e medie imprese nelle areegià individuate della Regione Siciliana».Presieduto dall'avvocato Stefano Catuara,un ex-comunista di Raffadali che da anni èdiventato uomo di fiducia del suo compae-sano Totò Cuffaro (al punto che se gli chie-di di che partito è risponde: «Udc: Unione diCuffaro»), il consorzio ha otto membri delcomitato direttivo e 49 consiglieri, nominatida comuni, sindacati, alcune associazioni dicategoria, partiti. Teste d'uovo scelte per lapreparazione, gli studi alla London Schoolof Economics e la capacità di aiutare lanascita di nuove imprese in un territorio dif-ficile? Magari! Quindici dei 49 consiglieri,quasi uno ogni tre, fanno gli agenti di custo-dia. Cosa c'entrano con l'industrializzazionedi aree disperate come quella di cui parlia-

Sempreal centro del mirinoINCHIESTE - Il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo sui trasferimenti al Sud e sulle cariche elettive

mo? Niente: zero carbonella. La poltronaserve però ai titolari per lavorare, inveceche in Friuli o in Piemonte, nelle carceri diAgrigento e di Sciacca. La prova è in unasentenza di pochi giorni fa emessa dal Tardel Lazio che, come ha raccontato «Il Gior-nale di Sicilia», ha dato torto al Ministero diGrazia e Giustizia che inutilmente avevacercato di smistare «alcuni agenti di poliziapenitenziaria, componenti del consigliogenerale del consorzio industriale di Agri-gento» in penitenziari del Nord dove pote-vano essere più utili. Sono consiglieri delconsorzio? Devono restare dove stanno,almeno per ora. Un'altra sentenza del Tar,stupefacente, aveva dato ragione pochesettimane fa a un altro siciliano refrattarioagli spostamenti. [...]

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7Numero 3 - Anno XI - Lunedì 9 marzo 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

a cura di

Giada

Ariani

Museo della ‘Ndrangheta in CalabriaL'Istituto Italiano di Cultura diBerlino in collaborazione conla Regione Calabria ha inau-gurato il 3 marzo il Museodella ‘Ndrangheta con loscopo di accrescere ed evi-denziare i rapporti tra Germa-nia e Calabria. La ricerca,l’analisi, il lavoro di formazionee l’espressione artistica sonogli elementi necessari per ren-dere comprensibile un feno-meno complesso e strutturatoquale lo è l’‘Ndrangheta. Ilmuseo, dunque, si pone comeobiettivo quello di sottolinearegli aspetti peculiari di questofenomeno al fine di agire cultu-ralmente contro una diffusamentalità omertosa. Intenzio-ne è utilizzare la cultura perscardinare nelle menti lo ste-reotipo diffuso dell’impossibili-tà di cambiare una società“inquinata” dalle organizzazio-ni criminali. In un museo ogni oggettoesposto esprime la logica dichi lo ha materialmente pro-dotto, di chi lo ha selezionato eha deciso di mostrarlo. Nontutti in una società complessacondividono gli stessi valori,resta di conseguenza difficilecoinvolgere tutti i cittadini chenon si sentono rappresentatidalle scelte compiute. Ilrischio è quello di non espri-mere a pieno la cultura e latradizione di un popolo, rima-nendo di fatto una mera tra-sposizione artistica priva dellavera cultura e memoria chel’ha generata. Questo museo, proprio perarginare questo ostacolo,cerca di andare oltre l’oggettoin sé, spiegando le logicheanziché dare giudizi definitivi,trovando i mezzi per dialogarecon i visitatori più diversi, inse-gnando, dando la possibilità dipartecipare vivamente allequestioni e discussioni sullamateria. E’ un museo che stu-dia “le culture in vivo e non invitro”. Durante l’inaugurazione èstata presentata una mostrafotografica intitolata Percorsisvelati. Natura, arte e storiadell'Aspromonte (fotografie diEnzo Galluccio, Marco Salu-stro, e Adriana Sapone).

L’Aspromonte, sempre sinonimo diluogo di sequestri e nascondiglidella 'Ndrangheta, mostra in questaesposizione fotografica un lato bendiverso della Regione Calabria. Ilfascino del paesaggio e della natu-ra, un aspetto un tempo sottovalu-tato dall’opinione comune, risaltaagli occhi del visitatore e di conse-guenza la visione negativa delluogo passa in secondo piano. Altra iniziativa, degna di lode, pro-

mossa dall’Istituto è il progetto AMani Libere che raccoglie testimo-nianze e racconti di studenti dellescuole medie superiori della Pro-vincia di Reggio Calabria sullandrangheta come fenomeno radi-cato nella società e mentalità cala-brese. È stato inoltre proposto dal-l’Istituto uno scambio tra le scuolegemellate calabresi, berlinesi edella Pomerania.Questo museo ci insegna che la

cultura è necessaria per combatte-re la criminalità, come diceva infat-ti Paolo Borsellino “La lotta alla mafianon doveva essere soltanto una distac-cata opera di repressione, ma un movi-mento culturale e morale che coinvol-gesse tutti e specialmente le giova-ni generazioni, le più adatte a sen-tire subito la bellezza del fresco pro-fumo di libertà che fa rifiutare il puzzo delcompromesso morale, dell'indifferenza,della contiguità e quindi della complicità”.

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