POLISPORTIVA ALTA VAL BISAGNO 1972 · Il campo da tennis è una delle ... girone a punteggio pieno...

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Sì è proprio così, la nostra Polisportiva è una realtà sempre in movimento. Le società e le associazioni che ne fanno parte offrono ogni mese iniziative e opportunità di approfondimento e partecipazione in ambito sportivo, culturale e sociale, che anche attraverso il nostro mensile cerchiamo di far conoscere e diffondere in Val Bisagno e in città. Per progredire, per guardare avanti non bisogna mai fermarsi, questo è lo spirito che anima la nostra Polisportiva ed è anche il motore di questa grande realtà territoriale che è la Val Bisagno, una vallata viva e in movimento sotto molti punti di vista, che riserva spesso piacevoli sorprese e inaspettate novità e che merita di essere apprezzata in primis dagli stessi abitanti e valorizzata dalle istituzioni e dalle realtà produttive del territorio. Ed ora partiamo con tutte le nostre proposte per il mese di maggio e un anticipo di quelle di giugno. Il Presidente della Polisportiva Carlo Mangiapane mette in evidenza l'impegno per suscitare maggiore interesse attorno alla pallavolo anche con l'avvio della collaborazione con Telegenova. Viene annunciato l'incontro internazionale di volley tra la NORMAC AVB e la squadra della Kansas University che si disputerà sabato 23 maggio al PalaMaragliano. Con questo numero si conclude la sintesi storica sulla Polisportiva illustrando gli sport praticati nel corso degli anni. Si parla anche di Under 12 e Under 13, della simpatica iniziativa che la NORMAC AVB ha realizzato in collaborazione con gli alunni e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo San Gottardo e del Torneo dei genitori, che si svolgerà domenica 7 giugno al Palazzetto di Genova Prato. La GAU presenta tutte le iniziative in programma nel mese di giugno e Danilo Mazzone racconta simpaticamente la sua esperienza di atleta nelle numerose Traversate della Valbisagno, una delle più longeve gare podistiche genovesi. Le pagine dell'ANPI questo mese sono tutte dedicate al Torneo del 25 aprile, evento clou della società. Ad Aggio fervono i preparativi per la Marciaverde in programma domenica 17 maggio. La specialità bocciofila del Volo è l'argomento che il Circolo 7 novembre ci propone. L'Associazione Pesca Prato spiega come prepararsi per la pesca primaverile in mare. Un incontro importante per il Subbuteo: conoscere un campione del mondo di questa specialità. Per la rubrica dedicata alla storia del territorio abbiamo la seconda parte de L'ultimo secolo in Valbisagno, nella pagina riservata all'esperto Tiziano Politanò ci illustra le problematiche relative alla pressione oculare. Maria Grazia Marletto Aggio POLISPORTIVA ALTA VAL BISAGNO 1972 Associazione pesca sportiva Prato P.A. anno II numero 5 maggio 2015 Sempre in movimento Sempre in movimento

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Sì è proprio così, la nostra Polisportiva è una realtà sempre in movimento. Le società e le associazioni che ne fanno parte offrono ogni mese iniziative e opportunità di approfondimento e partecipazione in ambito sportivo, culturale e sociale, che anche attraverso il nostro mensile cerchiamo di far conoscere e diffondere in Val Bisagno e in città. Per progredire, per guardare avanti non bisogna mai fermarsi, questo è lo spirito che anima la nostra Polisportiva ed è anche il motore di questa grande realtà territoriale che è la Val Bisagno, una vallata viva e in movimento sotto molti punti di vista, che riserva spesso piacevoli sorprese e inaspettate novità e che merita di essere apprezzata in primis dagli stessi abitanti e valorizzata dalle istituzioni e dalle realtà produttive del territorio.Ed ora partiamo con tutte le nostre proposte per il mese di maggio e un anticipo di quelle di giugno. Il Presidente della Polisportiva Carlo Mangiapane mette in evidenza l'impegno per suscitare maggiore interesse attorno alla pallavolo anche con l'avvio della collaborazione con Telegenova. Viene annunciato l'incontro internazionale di volley tra la NORMAC AVB e la squadra della Kansas University che si disputerà sabato 23 maggio al PalaMaragliano. Con questo numero si conclude la sintesi storica

sulla Polisportiva illustrando gli sport praticati nel corso degli anni. Si parla anche di Under 12 e Under 13, della simpatica iniziativa che la NORMAC AVB ha realizzato in collaborazione con gli alunni e gli insegnanti dell'Istituto Comprensivo San Gottardo e del Torneo dei genitori, che si svolgerà domenica 7 giugno al Palazzetto di Genova Prato. La GAU presenta tutte le iniziative in programma nel mese di giugno e Danilo Mazzone racconta simpaticamente la sua esperienza di atleta nelle numerose “Traversate della Valbisagno”, una delle più longeve gare podistiche genovesi. Le pagine dell'ANPI questo mese sono tutte dedicate al Torneo del 25 aprile, evento clou della società. Ad Aggio fervono i preparativi per la Marciaverde in programma domenica 17 maggio. La specialità bocciofila del “Volo” è l'argomento che il Circolo 7 novembre ci propone. L'Associazione Pesca Prato spiega come prepararsi per la pesca primaverile in mare. Un incontro importante per il Subbuteo: conoscere un campione del mondo di questa specialità. Per la rubrica dedicata alla storia del territorio abbiamo la seconda parte de “L'ultimo secolo in Valbisagno”, nella pagina riservata all'esperto Tiziano Politanò ci illustra le problematiche relative alla pressione oculare. Maria Grazia Marletto

Aggio

POLISPORTIVA ALTA VAL BISAGNO 1972

Associazionepesca sportiva

PratoP.A.

anno IInumero 5

maggio 2015

Sempre in movimentoSempre in movimento

La parola al Presidente

A seguito della costante crescita della nostra iniziativa, legata alla rivista “Noi in 20 pagine” che ha suscitato grande interesse nella Valbisagno, siamo riusciti a varcare i confini della nostra realtà non avendo mai nascosto l'ambizione di farla conoscere in tutto il territorio genovese.E' noto come la partecipazione della NORMAC AVB al campionato nazionale di B2 di volley femminile, nonostante l'orgoglio di pochi appassionati, non abbia mai destato grande attenzione in una città, come Genova, che è solita interessarsi prevalentemente di calcio relegando ad un ruolo secondario tutti gli altri sport, tranne che in rare circostanze di vetrina.Alla fine però l'impegno paga e con grande soddisfazione siamo riusciti a suscitare l'interesse dell'emittente locale Telegenova, che ci ha riservato uno spazio settimanale per far conoscere ai telespettatori quanto sia importante in Liguria la pallavolo, uno sport che conta più tesserati del calcio, ma che purtroppo deve affrontare mille difficoltà nel confrontarsi con regioni molto più attrezzate e sostenute nel praticarla.Nello spazio a noi dedicato ci adopereremo per sostenere tutte le società liguri che, nonostante gli sforzi profusi per far crescere le atlete, non riescono a superare i confini della massima categoria regionale della serie C, che ad oggi rappresenta l'eccellenza ligure fatta eccezione per la NORMAC AVB la quale da sette anni milita nel campionato di B2 nazionale. Auspico che ci sia in un prossimo futuro la possibilità d i disputare almeno quattro incontri di

campionato con società liguri. Purtroppo, come avviene ormai da molto tempo, la squadra che sale in B2, per molteplici ragioni in particolare economiche, non riesce a confermare la categoria per l'anno successivo e inevitabilmente retrocede. Sono speranze che mi auguro vengano realizzate e per questo motivo cercherò di fare tutto quanto è nelle mie possibilità per far crescere questo sport meraviglioso, praticato da migliaia di atlete e atleti che ad oggi, tranne alcune eccezioni, non riesce ad esprimere in Liguria tutte le proprie potenzialità. Il Presidente Carlo Mangiapane

L interesse cresce ’

Noi in 20 pagineAnno I - Numero - I 5 Maggio 2015

Periodico mensile della Società Sportiva Dilettantistica Polisportiva AltavalbisagnoPiazza Suppini, 2 - 16165 Genova - Tel. 010 8309164Registrazione Tribunale di Genova n. 14/2014 del 16/7/2014Pubblicazione non in venditaE’ autorizzata la riproduzione dei testi citando la fonte. E' vietata la riproduzione, anche parziale delle illustrazioni senza il consenso dell'editore.

Direttore Responsabile: Maria Grazia Marletto Direttore Editoriale: Carlo Mangiapane – [email protected] Editoriale: Aldo De Crignis Segretaria di Redazione: Giustina Fiorello - [email protected] collaborato a questo numero: Ennio Bosco, Paolo Burlando, Francesco Guzzardi, Matteo Marino, Danilo Mazzone, Fabrizio Pitto, Tiziano Politanò, Marco VillaRealizzazione grafica: Enzo TrovatoStampa: Ernesto Marini S.r.l. – Via Struppa, 300 - 16165 Genova

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Sempre in movimento

L’interesse cresce

Incontriamo le americane della Kansas University

Gli sport della Altavalbisagno

Il lavoro paga

Centro di S.Gottardo: fucina di pallavoliste

Il torneo dei genitori

GAU: un atleta racconta «le mie Valbisagno»

La Festa dell’età libera

Le manifestazioni in programma

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ANPI: Torneo XXV Aprile

Istituto Gaslini: il neuroblastoma infantile

Piero Fossati: «l ’Ampiotto»

Igor Viviani giovane arbitro

Aggio: la Marciaverde

7 Novembre: parliamo di bocce

Pesca Prato: la pesca primaverile

Subbuteo: un uomo, un campione, un amico

C'era una volta: l'ultimo secolo in Valbisagno

L'esperto: il glaucoma

Normac AVB Pallavolo

NORMAC AVBvs

KANSAS UNIVERSITYLa affronterà , NORMAC AVB sabato 23 maggio

in un incontro amichevole, la squadra dellaKANSAS UNIVERSITY,

attualmente in tournée in Italia, Spagna e Francia. Sarà l'occasione sia per vedere in azione le forti

pallavoliste statunitensi sia per festeggiare la squadra genovese che ha ben figurato nel campionato nazionale di serie B2.

Tutta la grande famiglia della NORMAC AVB sarà presente al Palazzetto Lino Maragliano

per questa serata di volley e di festa. Vi aspettiamo numerosi!

Normac AVB PallavoloPolisportiva Altavalbisagno: tutti i nostri sportGiunti alla terza puntata della storia della Polisportiva Altavalbisagno, parliamo delle a ttiv it à sport ive che ha nno caratterizzato questi 40 anni di vita. Agli inizi ci furono il pattinaggio, il tennis e la ginnastica per gli adulti; la pallavolo, oggi punto di forza, arrivò nei primi anni '80. Ma andiamo con ordine.Sui nuovi impianti della Canova negli anni '70 partono le attività di pattinaggio e tennis. Il campo da tennis è una delle prime vere risorse economiche per la Polisportiva; infatti il campo viene affittato per i corsi e anche a privati cittadini che vogliono giocare una partita senza doversi spostare verso il centro. Questa struttura sarà funzionante sino alla costruzione della strada in sponda sinistra del Bisagno quando, per motivi logistici, sarà smantellata. Sull'impianto di pattinaggio partono da subito le attività sia di “corsa” sia di “artistico”; la prima istruttrice che si prende cura di un bel gruppo di ragazzine è Sabrina Perasso. Quando il grande capannone diventa disponibile e, soprattutto agibile con il gran lavoro dei volontari, l'attività di pattinaggio prosegue con maggiore intensità anche durante la stagione fredda. In questo gruppo di giovani atlete emergono su tutte Katia Carrozzino (che vincerà non solo numerose gare ma anche titoli regionali) e Rossana Ghiglione che si metterà in evidenza

soprattutto nella specialità della corsa. Purtroppo ad un certo punto mancherà il ricambio generazionale e l'attività andrà, pian piano, diminuendo fino a scomparire del tutto. La ginnastica per gli adulti si svolgerà nel capannone piccolo fino al 2000; Sabrina Perasso si incaricherà - all'inizio - di seguire queste persone e poi saranno istruttori diplomati Isef a tenere le lezioni. Nel 1981 nasce un gruppo podistico amatoriale su proposta di Pier Franco Morando e sempre nello stesso periodo, sotto la spinta di Fausto Boasso

ed Enzo Scarano, vede la luce un gruppo di ciclisti con un'attività che culminerà e, purtroppo, si esaurirà nel 1983 con una grande leva ciclistica per ragazzi dai 7 agli 11 anni. Nel settembre del 1982 si avviano i primi contatti con Maurizio Baldacci (che allora guidava una squadra femminile molto forte anche a livello nazionale) per avviare l'attività pallavolistica, rivolta sia all'effettuazione di corsi di avviamento al volley sia alla formazione di una squadra per partecipare ai campionati. E' l'inizio di una storia che vede in pochi anni aumentare le iscritte e nella seconda metà degli anni '80 arrivano anche i primi risultati importanti e si inizia ad organizzare tornei. E' il 1988 quando la squadra Under 18 si classifica al primo posto nel campionato provinciale ed è finalista in quello regionale; il 12 giugno di quello stesso anno si disputa la prima edizione del Torneo “Anselmo e Rinaldo”, riservato al minivolley e nato per ricordare Anselmo Mig liavacca e Rinaldo Righetti, soci della Polisportiva prematuramente scomparsi. Seguiranno negli anni '90 e nei primi del nuovo millennio i successi in campo giovanile: le formazioni Under 14, Under 15 e Under 16 vinceranno numerosi campionati provinciali e regionali; le stesse ragazze conquisteranno le finali nazionali di categoria ai campionati dell'UISP. Anche le piccoline del minivolley ben si comporteranno andando a vincere i tornei nazionali di Novara, Alassio e, per due volte di seguito, quello di Casale Monferrato. A livello giovanile seguirà un lungo periodo di stasi dovuto soprattutto ad uno scarso ricambio generazionale; negli ultimi anni in seguito ad un grande progetto rivolto ai centri di avviamento e al reclutamento – grazie al lavoro con la scuola – la situazione sta tornando più rosea. Ne è la dimostrazione l'Under 14 che quest’anno ha vinto il proprio girone a punteggio pieno e ha ceduto solo di misura nelle fasi finali del campionato provinciale; l'Under 13 e l'Under 12 che stanno crescendo davvero bene e di cui potete leggere, nell' ar ti colo “ Il lav oro pa ga”, delle lo ro im prese.

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Rossana Ghiglione Katia Carrozzino

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Fine anni ‘90 - La prima squadra maschile

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Normac AVB Pallavolo

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Il lavoro, alla fine, paga! E' un vecchio detto di cui forse si abusa un poco, ma i risultati ottenuti dalle nostre ragazzine agli ultimi tornei a cui hanno partecipato confermano proprio queste parole. La vittoria delle Under 12 – guidate da Paolo Bottaro ed Andrea Regazzoni - al Torneo di Castione della Presolana (BG) ed il 6° posto delle Under 13 di Sabrina Piccinich e Thomas Ghiglione a quello della Ceramica di Mondovì sono infatti il frutto del grande lavoro che inizia nei centri di mini volley e prosegue con quello dello staff tecnico delle formazioni giovanili a cui gli istruttori dei centri indirizzano, appena individuate, la bimbe talentuose e desiderose di migliorarsi. Al torneo

bergamasco la soddisfazione di tutti, già grande per il primo posto, è aumentata ancora di più quando i tecnici presenti hanno assegnato ad Andrea Crisafulli il premio come “Miglior giocatrice” del torneo. Le ragazze di Sabrina, che

av eva no g ià pa r tecipat o al t or neo m on reg ales e emozionandosi per il debutto e per la conquista di un set, quest'anno hanno portato a casa un 6° posto che, pur essendo il miglior risultato delle formazioni liguri presenti, sta un po' stretto alla squadra che ha messo tra l'altro in seria difficoltà l'Alba Volley poi vincitrice del torneo. Sono risultati che fanno ben sperare in un roseo futuro che ripeta gli ottimi risultati delle giovanili degli anni '90. Intanto sabato 18 aprile il Presidente Carlo Mangiapane ha mantenuto la promessa offrendo il pranzo alle ragazze dell'Under 12 per la vittoria a Bergamo. Dopo una divertente partita – al mattino – tra squadre miste giocatrici, tecnici e genitori, tutti insieme

a pranzo e nel pomeriggio, per concludere degnamente la bella giornata, doppia affermazione su Volare Volley Rossa e Pol. AGV nel girone A del campionato provinciale Under 12.

Aldo De Crignis

Il lavoro paga

Intanto sabato 25 aprile la seconda divisione ha chiuso al primo posto il proprio girone e si prepara alla finale per una storica promozione in prima divisione. Di pari passo all'attività giovanile c'è quella delle “grandi”: nel 1989 Cristina Procacci è giocatrice e allenatrice; nel 1990 Anna Del Vigo (attuale Presidente regionale Fipav) è il

Direttore Tecnico con Roberto Maragliano primo allenatore della C2 e Paolo Ferrari e Paolo Canessa come secondi; Carlo Noceti allena con Enzo Trovato la prima divisione mentre Sabrina Ma rag liano è l'a llena trice della seconda divisione. Agli inizi degli anni '90 Carlo Mangiapane entra come sponsor con la Elevatori Normac, una svolta determinante per la crescita della società. Negli anni 2000 la squadra maschile raccoglie buone soddisfazioni fino ad arrivare nel 2007 alla promozione in B2. Saranno poi le ragazze che dai campionati regionali di serie D e C vengono promosse nel 2009 alla B2 dove militano tuttora con lusinghieri piazzamenti in questa difficile

categoria.Forse abbiamo dimenticato qualche nom o qualche vittoria, ma non era facile condensare in un articolo oltre 40 anni di attività sportiva; non ci serbi rancore chi non è stato citato sappia che chi dato qualcosa alla Polisportiva Altavalbisagno sarà sempre nei nostri cuori.

Aldo De Crignis

Fine anni ‘80 - una squadra giovanile

Il gruppo under 12 al completo Le vincitrici del torneo della Presolana - under 12

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Normac AVB Pallavolo

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Centro Volley di San Gottardo: fucina di pallavolisteDa molti anni la NORMAC AVB organizza nella palestra dell'Istituto Comprensivo San Gottardo, di via De Vincenzi, i corsi di avviamento al volley. Bimbe e bimbi, dalla 1^ alla 5 ̂elementare frequentano questi corsi due volte alla settimana al termine delle lezioni. Quest'anno sono suddivisi tra baby, newmini e mini e vengono seguiti da Emilio Noli e Aldo De Crignis. La collaborazione tra società e scuola si concretizza inoltre nei corsi di volley rivolti alle singole classi dell'Istituto, in orario scolastico e totalmente gratuite. Nell'anno scolastico 2014/2015 una volta alla settimana in gli alunni, con grande entusiasmo e impegno, si sono avvicinati ai movimenti di base della pallavolo. Quest'attività ha permesso alla scuola di iscrivere due squadre all'edizione 2015 del Trofeo Ravano, organizzato dalla famiglia Mantovani. Inoltre al termine dei corsi gli istruttori hanno chiesto ai bambini, seguiti dai loro docenti, di fare un disegno su come loro vedono il volley. L'iniziativa ha prodotto un considerevole numero di lavori molto originali che sono stati esposti nell'atrio della scuola e sulla nostra pagina facebook. A coordinare l'attività sportiva della scuola è il maestro Marco Bolleri, da anni insegnante in questo istituto ed è con lui che, durante un allenamento in vista del Ravano, scambiamo alcune opinioni. Bolleri ha evidenziato come l'attività sportiva in generale sia assolutamente importante nella formazione dei ragazzi per molti motivi e afferma “Gli alunni imparano a lavorare in gruppo, a sostenersi a vicenda, conoscono l'importanza del rispetto degli altri e delle regole che consentono a tutti una civile convivenza; da aggiungere, nel caso specifico dell'Istituto Comprensivo San Gottardo, che vista la

mancanza di spazi all'aperto disponibili, i ragazzi devono rimanere per tutta la giornata all'interno della scuola e quindi qualsiasi attività che permetta loro di muoversi fuori dall'aula è salutare”. La collaborazione di tutti i docenti alla nostra iniziativa è stata sempre totale. Marco Bolleri, concludendo la nostra chiacchierata, ci ha detto una cosa che riteniamo sia molto importante per la nostra società e cioè che “tut ti i docenti h ann o es press o il lo ro apprezzamento sia per il lavoro svolto dagli istruttori sia per l'organizzazione stessa dell'attività; anche l'idea del disegno sul volley è stato vissuta positivamente”. La mole di lavori prodotti dai bambini ne è certamente la prova.

Aldo De Crignis

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La Polisportiva Altavalbisagno, con lo Sponsor ufficiale ELEVATORI NORMACorganizza:

1° TORNEO DEDICATO AI GENITORILa manifestazione si svolgerà , presso il Palazzetto “Lino Maragliano “ di Piazza Suppini 2 a Genova domenica 7 giugno 2015Prato. Il ritrovo è fissato alle ore 14 e l'inizio delle partite avrà luogo alle 14.30. Condizione fondamentale per partecipare è quella di essere genitore di un atleta tesserato per la Fipav. Al termine del torneo, previsto per le ore 17.30-18 si terrà la premiazione e, a seguire, un simpatico apericena. Regolamento del torneo e moduli di iscrizione sono disponibili sul sito www.normacavb.com e sulla pagina Facebook della NORMAC AVB.Sarà una bella occasione per divertirsi, a ruoli invertiti giocando a pallavolo (gli arbitri saranno i ragazzi e le ragazze).Per informazioni: Roberto Maragliano tel. 010 8309164 – cell. 338 9081048

I partecipanti al Trofeo Ravano: In piedi da sinistra: Andrea, Sofia, Mattia, Fulvio, Lorenzo, Francesco Accosciati da sinistra: Davide, Tommaso, Elisa, Silvia, Giulia

Un atleta racconta: Le mie Valbisagno

G.A.U. Giovani Amici Uniti

Settembre 1977. Un'estate noiosa, passata sui libri, con qualche allenamento di corsa nella campagna di Uscio. Sto salendo sulla corriera che porta verso il paesello quando noto una massa di gente accaldata che corre avanti e indietro in piazza della Vittoria. C'è un piccolo camper con un cartello dalla scritta “Traversata Valbisagno – iscrizioni”. Amore a prima vista. Il giorno dopo su “Il Lavoro” c'è un ampio resoconto della gara di dieci chilometri con le fotografie di Marco Pari, Rosolino Damele, Claudio Benzini. I “ras” su strada dell'epoca. Settembre 1978. Sono schierato alla partenza. Dopo l'esame di Fisica2 all'Università ho passato tutto agosto a correre. Ma, quando sono all'altezza del tunnel di Brignole insieme ad altri cinquecento, la benzina è già finita. Via Canevari è un budello con un tifo infernale, quasi da corrida. Buio, poi di nuovo gente a San Gottardo. Un tizio mi spara letteralmente in faccia una secchiata d'acqua. All'epoca si usava così. Per scusarsi mi grida: “Dagghe, balletta!”. Effetto elettroshock. Reagisco e finisco 35° a Struppa. Sergio Salomone mi dice: “Bravo come prima esperienza!”. L'anno dopo mi piazzo al nono posto. Sono ormai diventato un'acciuga, oltre che cussino. Inizia a materializzarsi un sogno: “Chissà se riuscirò mai a vincerla”. Non so quanti chilometri faccio in quegli anni. Settembre 1980. Marco Pari parte come un fulmine. Si buttano in tre o quattro a seguirlo. Faccio una gara di rimonta e arrivo quarto. Non mi sembra vero. Ormai divento uno da “toto Valbisagno”. Sono diventato campione ligure di maratona a Ronco Scrivia nell'ottobre del 1981 con 2h35'20” alla prima esperienza. Il giornalista Giorgio Cimbrico si esalta: “Andrai in nazionale!”. Divento anche campione ligure dei 5.000 m due volte (nel 1982 e 1983). E allora, perché non si realizza il sogno? Quinto nel 1981, terzo per tre volte consecutive: 1982 (dietro a Penone e Pari); 1983 (dietro a Pari e Penone); 1984 (dietro a Pari e Cugnasco). Settembre 1985. Siamo in testa in due a Molassana: io e Vittorio Medica. Siamo partiti forti, sul piede dei 20 km orari. Si rischia di scoppiare. Con la coda dell'occhio lo guardo e parto in prossimità dell'edificio dell'allora Molassana Boero. Venti metri di vantaggio, cinquanta. Il rettilineo di Struppa è fatto di luci e di tante mani che mi fanno il “cinque”. Ma non posso

rilassarmi. A un chilometro dalla fine mi vengono in mente i vecchi tempi, le estati passate a correre su tutti i percorsi possibili. La voce di Pier Franco Morando mi accompagna sul traguardo. Sono quasi intorpidito, stordito. Il sogno si è avverato. Mi chiamano sul palco e mi danno un trofeo alto quasi come me. Mi devono aiutare a caricarlo sulla macchina perché sono letteralmente stremato, completamente fuso (citazione di Vasco Rossi). Ho attraversato una parte della città, una valle, in testa dal primo all'ultimo metro. E' come se le mie gambe avessero memorizzato i dieci chilometri in una sorta di blues fatto di sudore, sguardi tesi, falcate, passi, allunghi. La corsa è tutto questo. Senti pulsare un quartiere, perché la “Valbi” è entrata nei cuori della gente. Anche se interpreti la corsa nel modo più serio possibile, è come se stabilissi un dialogo con un quartiere per il quale il podismo rappresenta una festa popolare fatta anche di bancarelle, ballo liscio, gastronomia. Il fascino è proprio questo: la Valbisagno ha un cuore di podista.

Danilo Mazzone

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Danilo Mazzone e Pierfranco Morando

G.A.U. Giovani Amici Uniti

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Anche quest'anno, come ormai da sette anni, fervono i preparativi per organizzare la Festa del nostro

territorio che ha il suo punto di forza nella collaborazione tra Enti, Associazioni, Commercianti e

Cittadini; questa sinergia dà maggiore forza alle iniziative di tutti, ne potenzia gli effetti e rappresenta

una buona opportunità per dare nuova vita alla nostra vallata e renderla capace di attrarre. Nella pagina di fianco proponiamo il programma previsto per i tre giorni di festa.

Programma

Giardini Doria - SeraMinestrone gratuito per tutti

Serata danzante con orchestra di ballo liscio

Giardini Doria – PomeriggioBattesimo della sella per i bambini

Esibizioni equestri a cura ADS Amico Cavallo: Volteggio, Gimkana, Giochi a cavallo

Piazza Suppini – PomeriggioTombolata presso Centro Sociale – ore 15.30

Passeggiata nei Rioni Fioriti in visita alle creazioni floreali – ore 18.00

Giardini Doria –SeraAsado e frittelle

Serata danzante con orchestra di ballo liscio

Piazza Suppini – Sera43° Traversata Valbisagno -

Gara Podistica Partenza da Corte Lambruschini ore 20.30Gastronomia a partire dalle ore 18.00

Esibizione Gruppo Folk

GAU ore 21.30Premiazione 43°Traversata Valbisagno ore 22.30

Via Struppa dalla Doria a Prato - ore 8.00/20.00Grande Fiera Mercato: stands dei creativi, espositivi, bancarelle di merci varie

Sede GAU Via Struppa, 27Giochi per bambini

Musica con il Gruppo Folk GAUPanini – Patatine Fritte – Hamburger

Giardini DoriaBattesimo della sella per i bambini

Esibizioni equestri a cura ADS Amico Cavallo: volteggio, gimkana, giochi a cavalloGastronomia mezzogiorno e sera

Piazza Suppini - mattinoPartenza “7° Trekking Struppa Medievale” sugli antichi sentieri della Media Val

Bisagno tra emergenze storico-naturalistiche Gastronomia: Ristorante, Frittelle dolci e salate, Bar

Piazza Suppini - pomeriggioSi balla con l'Orchestra Roberto Perazzoli ore 16.30

Premiazione Rioni Fioriti “7° Trofeo Struppa in Fiore” ore 17.30

Piazza Suppini – seraGastronomia: Ristorante, Frittelle dolci e salate, Bar

FRANCA LAI con l'orchestra Roberto Perazzoli – ore 21

materiale filatelico

Si è concluso nel migliore dei modi e sotto ogni più rosea aspettativa, l'edizione 2015 del Trofeo Stella D'Oro. Anpi Casassa, Anpi Gaslini, Ligorna, Genova Calcio, Sampierdarenese e Campomorone hanno dato vita a una “sette giorni” piena di colpi di scena ma soprattutto caratterizzati da tanta gioia e allegria. Proprio quello che desideravano gli organizzatori, in primis e senza nulla togliere agli altri , autentica punta Antonio Lignanidi diamante che, alla fine, stanco ma soddisfatto si rilassa e pensa già a come migliorare il prossimo anno: “Sono e siamo davvero sodddisfatti - la partecipazione è – dichiara Lignanistata numerosa e festosa, i ragazzi si sono divertiti e lo dimostrano le tante persone che si sono riversate sul prato durante la manifestazione. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno”. Alcuni illustri personaggi, quali (presidente Eros Paramontidella GAU), (presidente Polisportiva Carlo MangiapaneAltav albis agno ) e (già Commiss ario Piero Fossatistraordinario della Provincia) hanno spontaneamente

partecipato alla premiazioni spendendo parole d'elogio per l'ottima riuscita della manifestazione e per ricordare i valori del 25 aprile. Un finale pirotecnico ha coinvolto tutti i giocatori e i genitori direttamente sul campo, decretando la festosa fine della kermesse. Francesco Guzzardi

Torneo XXV Aprile Stella d oro“ ”'

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Non è passato inosservato lo stand allestito dall'Associazione Italiana per la cura al neuroblastoma, dove i volontari hanno distribuito gadget e volantini e raccolto le offerte volte alla ricerca per la cura del neuroblastoma infantile, una malattia che colpisce i bambini nei primi anni di vita e difficilmente curabile. La dottoressa Sonia Scaramuccia, responsabile della comunicazione, al termine della manifestazione e dopo aver ritirato la Coppa come rappresentante della squadra Anpi-Gaslini, che si è aggiudicata il titolo di miglior scuola calcio del torneo, si è dichiarata soddisfatta della collaborazione che da quattro anni va avanti e a gonfie vele, con la società valligiana dell' Anpi Casa ssa: "Quest'an no r icorre il ventiquattresimo anniversario di questa importante associazione – ha dichiarato - nata a Genova e presente ora su

tutto il territorio nazionale, siamo lieti di affiancare il nostro nome a questa manifestazione sportiva con la quale condividiamo appieno un unico obiettivo: crescere al meglio i "nostri" bambini”.

Francesco Guzzardi

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Lo stand dell’Istituto Gaslini La premiazione della Dott.ssa Sonia Scaramuccia

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Piero Fossati, vecchia conoscenza dell'Anpi sport Emilio Casassa, come ogni anno non poteva mancare alla fase finale del Trofeo Stella d'Oro e quindi, puntuale come un orologio, si è presentato al XXV Aprile con lo spirito che lo ha sempre contraddistinto: semplice e gentiluomo. Non a caso è stato accolto dalla tanta gente che lo conosce con affetto e simpatia, la stessa che lui nutrì per la maglia dell'Anpi Sport Emilio Casassa e di tutto ciò che ruota intorno a essa. Ha concesso anche una parte del suo tempo a “Noi in 20 pagine”, pregandoci di salutare a nome suo tutti i lettori. Signor Fossati, quello del 25 aprile su questo campo da calci o per l ei è di ventata una tradizi one e un appuntamento immancabile, perchè? “ – esordisce - Si è verostringo legami con questa società fin da quando ero ragazzo; eravamo un gruppo di baldi giovani che condividevano la gran passione per il pallone e alla fine riuscimmo ad ottenere la rete per recintare quello che poi sarebbe diventato il mitico Ligorna B, ossia l'attuale 25 Aprile. Quindi vi ho giocato e nonostante le vicende naturali della vita che mi hanno fatto allontanare sono rimasto anpiotto nel cuore.‘ ’In più questa è la giornata della liberazione… “Questa è una giornata della quale non bisogna perderne memoria, è una occasione più unica che rara per incontrare così tanti ragazzini ai quali vanno insegnati i valori di questa giornata non dimenticando il vero significato della parola “libertà”. Nessuno de ve dim ent ic a re c he qu est e gio rn at e d i g ioi a e commemorazione sono costate tanti sacrifici e vite umane dei nostri avi e che Genova è stata la prima città a liberarsi prima dell'arrivo degli alleati”.

Quindi per lei il “connubio” Festa della Liberazione e Anpi Sport Emilio Casassa è imprescindibile? “ E' esattamente ed inevitabilmente così entrambe mi – afferma con fierezza - rappresentano la stessa cosa, la vita e la libertà, non a caso i valori dell'Emilio Casassa sposano proprio i valori principali che contraddistinguono questa giornata, ovvero la possibilità di capire cosa vuol dire appartenenza alla famiglia, alla società e alle regole. E solo attraverso la non dimenticanza si potranno portare avanti questi assoluti valori di vita”. Nell'occasione della gradita visita di hanno fatto gli onori di casa Piero FossatiDanilo Parigi: “E' un onore avere alla premiazione una persona sincera e umana come Fossati “Piero è uno ”. : Mauro Costigliolodi noi e non poteva di certo mancare” “Quella con Piero è . : Nicoraun'amicizia che si perde nel tempo, non sono certo io a dover spiegare chi è”. : “Non potevo mancare alla Carlo Mangiapanefesta del Torneo del 25 Aprile Stella d' Oro, non dimentichiamoci che apparteniamo tutti alla stessa Polisportiva”.

Francesco Guzzardi

Il ritorno dell Anpiotto : Piero Fossati�' “ ”

A.N.P.I. Sport E. Casassa

Quando si parla di una m a n i f e s t a z i o n e sportiva come quella appena trascorsa del Trofeo Stella d 'Oro, v eng on o su bit o in m en te ra ga zzi ch e giocano a pallone e i genitori che seguono con occhi fasciati di ammirazione i propri f i g l i . U n ' a r m o n i a generale che coinvolge tutti i presenti. Pochi di noi però avranno mai pensato che a quella

manifestazione e con lo stesso spirito gioioso e di aggregazione, partecipano anche gli arbitri: si proprio loro, quelle persone spesso e sovente prese di mira da tutti (giocatori, genitori e dirigenti) ma che sono li con gli stessi motivi dei calciatori: divertirsi, correre e gioire per qualsiasi bel gesto atletico. Abbiamo mai applaudito un arbitro? Gli abbiamo mai dedicato un coro, un'ovazione o fatto qualche complimento? Abbiamo mai pensato che dietro a un arbitro, o meglio sugli spalti, ci stanno anche persone che si trovano li proprio per lui? Anche loro hanno una nonna, i genitori, la

fidanzata o gli amici che li seguono. Ecco, questa introduzione per raccontare che a questa manifestazione ha partecipato anche un giovanissimo arbitro della nostra vallata, tal Igor Viviani, passato per lo più inosservato ma non per chi era sugli spalti in disparte, a seguire con gioia e amore suo figlio, e nemmeno per me, che conoscendolo da molto piccolo, e immaginando (erroneamente) di vederlo un giorno a calcare i campi nell'unica veste che noi possiamo immaginare, ossia il calciatore, oltre che sorprendermi mi ha incuriosito. Igor ha arbitrato due finali in maniera impeccabile, come solo un “esperto” saprebbe fare e ciò, deriva dalla passione che il ragazzo mette nello svolgere quello che per lui, e dovrebbe esserlo anche per noi, viene considerato a tutti gli effetti uno sport. Al pari degli altri. Igor, nato a San Pietroburgo il 27 luglio del 1999, sta frequentando il secondo anno del Liceo Scientifico Cassini e direttamente lui stesso, spiega con una semplicità disarmante la sua scelta. “Ho scelto di arbitrare perchè sono una persona che ha un profondo rispetto delle regole e ho quindi ritenuto dare il mio contributo al calcio sotto questa veste. Inoltre - conclude Igor - svolgo uno sport che mi piace e mi fa sentire utile”. Ecco, da oggi quando assisterò ad una partita, mi “ricorderò” con profondo rispetto anche dell'arbitro e di chi lo sta seguendo. Una piccola sfumatura utile a chi intende stare nell'ambiente in maniera sana e socievole. Grazie Igor.

Francesco Guzzardi

Anche arbitrare è uno sport: incontro con Igor Viviani

La nostra gara parte, come da tradizione, dal piazzale della

chiesa di Aggio.

Il vicoletto che scorre lungo tutta la chiesa si riempie di

gente ansiosa di cimentarsi con gli altri, e soprattutto con se

stessa, per una delle corse più interessanti dell'intera

Valbisagno. Appena finito il vicoletto si gira a sinistra e si

imbocca salita Landolfo, una caratteristica "creuxa" che

porta alla strada provinciale sopra la chiesa.

La creuxa, seppur breve, ha una pendenza abbastanza

importante e diciamo che è il primo piccolo assaggio della

nostra splendida gara.

Una volta attraversata la strada, aiutati dai nostri validi soci

sul percorso, inizia il tratto che porta alla casa di Doasco,

immersa nel bosco.

Purtroppo rispetto agli scorsi anni il percorso sarà meno

agevole a causa delle numerose frane ch e hanno

letteralmente portato via ampi tratti di sentiero.

Comunque anche grazie al volontariato dei nostri soci e

degli abitanti del paese siamo riusciti a creare un nuovo

passaggio più a monte che permetterà il transito degli atleti

che dovranno fare un po' più di attenzione.

Alla casa di Doasco c'è un primo ristoro, ovviamente

soltanto per chi vuole solo camminare visto che è al km 1,4.

Superata la casa c'è una discesa, in cui bisogna fare

attenzione, che porta al rio Recci; una volta attraversato il rio

comincia la salita attraverso i sentieri che portano alle case

di "Gave", territorio di San Martino di Struppa; da quel

momento in poi senza prendere respiro si affronta la salita,

in parte in cemento e in parte mulattiera, che porta alla gola

di Sisa.

Che salita! Per chi ama il trail running è una salita da dieci e

lode, terreno misto e pendenze davvero importanti.

Dal "rio Recci" alla gola del Sisa c'è un dislivello di quasi 400

metri in poco più di 2 Km!

Lungo la salita, all'altezza di una casa in costruzione, c'è un

ristoro, solo idrico, per chi ha bisogno di idratarsi durante la

fatica dell'ascesa.

Una volta arrivati alla gola il panorama è eccezionale: prati,

animali al pascolo, colline verdeggianti, cielo blu e sullo

sfondo il mare! Una vista meravigliosa e soprattutto il terzo

ristoro, idrico e alimentare, con la particolarità della salsiccia

cotta sul fuoco, ovviamente solo per chi decide di percorrere

la Marciaverde ad una andatura da "camminata".

Da quel momento termina la salita e, dopo una breve ma

tecnicamente piuttosto impegnativa discesa attraverso un

bosco di noccioli, inizia il percorso lungo "l'Alta Via dei Monti

Liguri" che dalla gola di Sisa porta fino a Creto attraversando

lo splendido sentiero, con boschi, prati e splendidi scenari

naturalistici: in particolare il grande prato a metà del

sentiero che conduce verso Creto detto "Fundega Grande",

dove si possono trovare anche mucche e cavalli al pascolo.

Arrivati a Creto, dove ci sarà l'ultimo ristoro idrico, dietro il

ristorante "Barcabà", comincia la discesa verso Aggio;

all'inizio si è immersi nel verde dei boschi e poi una volta

attraversata la strada provinciale, sempre aiutati dai nostri

volontari, attraverso le case del paese.

All'arrivo, al termine della gara così come in tutte le

manifestazioni come la nostra, vi è il ristoro con focaccia,

pizza e quant'altro preparato dai nostri soci e bevande, tutto

in abbondanza, per accogliere al meglio i runners provati

dalla fatica della corsa.

Verso le 11.00 – 11.30 si svolge la premiazione di varie

categorie, sia maschili che femminili, con ricchi cesti

alimentari.

La festa prosegue, per chi vuole, al nostro circolo con un

ottimo pranzo casalingo a prezzi più che modici.

Nelle ultime due edizioni la vittoria è andata al nostro Marco

Molinari che ha concluso la gara con ottimi tempi; vedremo

se ci sarà qualcuno in grado, nell'edizione 2015, di

strappargli lo scettro di campione.

Paolo Burlando

Al via la Marciaverde

Gruppo Sportivo Ricreativo Dilettantistico Aggio

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Parliamo di bocce: il Volo

Circolo A.R.C.I. 7 Novembre

Continuando ad illustrare le specialità del gioco delle bocce più diffuse in Liguria tratteremo in questo numero quella

del “Volo”.Per quanto riguarda questo tipo di gioco valgono, per l'assegnazione dei punti, le stesse regole della Pétanque

(illustrate nel precedente numero del notiziario), mentre diverse e più articolate sono le regole con cui si gioca. La

partita si svolge su uno spiazzo rettangolare chiamato “campo”, le cui dimensioni variano a seconda della categoria (seniores, Under 18 o 14, donne) tra i 26.50 e i 27.50 m. di

lunghezza e tra i 2.50 e i 4 m. di larghezza. Nelle competizioni internazionali ufficiali dovrà essere rispettata la larghezza

minima di 3 m. Il numero dei punti non deve essere inferiore a 7 e non superiore a 13. La durata massima attribuita a ciascuna partita è di 3 ore. I programmi delle competizioni

devono indicare i punti da fare e, quando ciò è previsto, la durata massima della partita.

La composizione delle squadre può essere la seguente:- Individuale: 1 contro 1 con quattro bocce per giocatore;

- A coppie: 2 contro 2 con due o tre bocce per giocatore;- A terne: 3 contro 3 con due bocce per giocatore;

- A quadrette: 4 contro 4 con due bocce per giocatore.

Uno strumento essenziale nel Volo è la bacchetta: un

oggetto metallico a forma di “L” di dimensioni di 50 cm nella sua parte più lunga e tra i 4 e i 6 cm in quella più corta. Viene

usata per marcare la posizione del pallino e delle bocce e per tracciare le righe di tiro come pure le linee del campo.

Sia il pallino sia tutte le bocce devono infatti essere “marcate” con due tratti a 90° che ne identificano la

posizione in caso di spostamento accidentale o irregolare. La bacchetta serve inoltre per la misurazione della distanza della boccia dal pallino in caso di contestazione o di

difficoltà a stabilire a occhio nudo la boccia vincente. Durante la partita si possono riscontrare due differenti modi

di giocare la boccia: si può accostare (o puntare) o si può tirare (o bocciare) da cui nascono anche le specializzazioni di ogni singolo giocatore: accostatore o bocciatore.

L'accosto si effettua cercando di giocare una boccia met tendo la nel ca mpo, in un luo go des idera to ,

generalmente il più vicino possibile al pallino. Il tiro o bocciata consiste nel tentativo di smuovere uno o più oggetti (bocce avversarie) lanciando, dopo una serie di

passi, una boccia con traiettoria parabolica. Anche in questo caso è fondamentale l'utilizzo della bacchetta per la

regolarità della prestazione: davanti alla boccia che si dichiara di voler colpire viene tracciato con la bacchetta, a distanza di 50 cm, un arco di cerchio che rappresenta il

punto di caduta massimo entro il quale la boccia tirata deve cadere per essere considerata regolare. Il bocciatore è

dunque colui che ha il ruolo più spettacolare: il massimo della sua prestazione si ha con il “fermo” ( in genovese) cianta in cui un tiro preciso manda via la boccia avversaria

lasciando la propria al suo posto; con il fermo oltre ad eliminare un punto avversario ovviamente si aggiunge un

punto proprio: è una giocata però rara e difficile. Ennio Bosco

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La pesca primaverile

Associazione Pesca Sportiva Prato

1515

SPIGOLA (Dicentrarchus labrax)

ORATA (Sparus aurata)

SARAGO (Diplodus)

Le tiepide giornate primaverili invogliano gli amanti della pesca in mare a

sfoderare - dopo alcuni mesi di forzata inattività - canne, mulinelli ed

attrezzatura varia.

Rieccoci operativi da spiagge, scogliere e moli prima che l'orda dei

bagnanti releghi il nostro sport agli orari notturni o di primissima

mattina.

Finalmente il tempo ci permette di trascorrere una giornata di relax a

contatto con il mare.

Proviamo ad insidiare saraghi, orate, cefali e spigole con la tecnica del feeder;

questa strana parola dal sapore anglofono altro non è che la pesca con il

pasturatore, pratico accessorio reperibile presso i negozi specializzati. L'azione

di pesca è molto semplice, una volta individuato un posto che ci piace, ci

procuriamo un chilogrammo di bigattini, l 'esca e la pastura che

utilizzeremo per il feeder.

Caricheremo il nostro pasturatore con una manciata di scodinzolanti

larvette, uniremo un terminale con un ametto del n. 12/14 sul quale

innescheremo un ciuffetto di bigattini. Lanceremo cercando di essere precisi

e costanti nei lanci in modo che i bigattini che fuoriusciranno dal pasturatore

funzionino da richiamo per molte specie ittiche.

Le più frequenti saranno gli sparlotti, i saraghi e le occhiate; i più fortunati

potranno anche allamare qualche bella orata.

Ora dettagliamo la nostra attrezzatura: un paio di canne da feeder lunghe

dai 3,60 ai 5 m. con la vetta sensibile a cui abbineremo due mulinelli

taglia 5.000, che saranno imbobinati con almeno 200 m. di monofilo

dello 0,22. I pasturatori avranno un peso oscillante dai 20 ai 50 grammi

(ottimi i feeder bombs Drennan) e li monteremo direttamente su un

tubetto metallico ( ) di 10-15 cm. a cui tramite una piccola girellina antitangle

uniremo il terminale, formato da 1 metro di ottimo fluorocarbon

dello 0,16 che terminerà con un amo del 10/14.

Non manca nulla . . . quindi pronti per trascorrere qualche ora in

riva al mare sperando che i nostri amici pinnuti siano

collaborativi.

Fabrizio PittoCome funziona un pasturatore

Come innescareil bigattino

Il feeder

Club Subbuteo Green HawkUn uomo, un campione, un amico Eh già ! Siamo ancora qui ...

oggi vi rivelerò un piccolo segreto che rappresenta per me, malgrado sia alle soglie dei 52 anni, motivo di commozione

e gioia insieme.

Quando ero ragazzo e giocavo per le prime volte a Subbuteo, rimanevo sempre colpito dall'immag ine,

impressa sui cataloghi contenuti nelle scatole del gioco più

bello del mondo, di un ragazzino che, con una maglia dell'Italia recante sul petto uno scudetto tricolore davvero

troppo grande, stringeva un Trofeo che nessuno mai ha

conquistato a quell'età... e cioè la Coppa del Mondo di

Subbuteo.Si sa gli anni passano, gli impegni aumentano, il tempo è

sempre troppo poco e si rischia di perdere di vista il proprio

passato, ma se qualcuno ha amato qualcosa o qualcuno non può dimenticare.

Fu così che un giorno, di getto, decisi di scrivere a quel

rag azzino, og gi brillante docen te universitario ed

economista di fama per chiedergli se poteva concedermi l'onore di stringergli un giorno la mano.

Essendo lui un affermato professore di una grandissima

università italiana non fu difficile trovare la sua mail di facoltà e così gli inviai le mie impressioni e la mia febbrile

richiesta.

In verità pensavo che non avrei mai avuto riscontro, ma il desiderio di fare un qualcosa che potesse dare nuova vita ad

un mio vecchio ma fantastico desiderio mi stuzzicava.

Passarono alcuni giorni e finalmente con mia grande

sorpresa arrivò la tanto agognata risposta ... e pensate un po' non solo il professore mi manifestava grande simpatia, ma si

diceva molto colpito dalle mie parole e addirittura mi

invitava a pranzo con la mia famiglia nella sua splendida casa situata nel pieno centro storico di una stupenda e

famosa città italiana.

Quando dopo aver raggiunto il luogo prefissato per l'incontro lo incontrammo, devo dire lo riconobbi subito in

mezzo alla folla a dispetto delle centinaia di turisti che lo

circondavano, fu come rivedere dopo molto tempo un

vecchio amico e cioè adrenalina pura ed emozione alle stelle.

Non posso esprimervi la mia gioia nel constatare come

spiritualmente il ragazzino di ieri fosse l'uomo maturo di oggi e quel che più conta intriso di umiltà e calore umano.

Pranzammo insieme alla sua fantastica famiglia (a proposito

è un ottimo cuoco come la moglie) e dopo il caffè, mentre i

nostri figli giocavano come se si conoscessero da sempre, mi concesse un onore che credo pochi hanno avuto e cioè

vedere il suo studio privato colmo di memorie fotografiche

ed oggetti riguardanti il Subbuteo, gelosamente conservati con cura certosina e soprattutto con grande amore.

Da quel giorno credo di poter dire che siamo diventati

grandi amici e quando telefonicamente ci sentiamo non manca mai qualche riferimento al Subbuteo che ancora

oggi vediamo continua ad affascinare e cattura l'attenzione

di tante , tantissime persone.Il suo lavoro densissimo di impegni non gli consente di

continuare a giocare con continuità, ma quando il tempo

liber o g liel o co ns en te co n pia cere pa r tecipa a manifestazioni e kermesse subbuteistiche non ultima la sua

co r tes e e s im pat ic a pa r teci pazi on e a d u n fi lm

documentario italo-inglese sulla storia del subbuteo e che

vi invito a vedere (Subbuteopia).Siamo amici , mi ha invitato a pranzo, amiamo il subbuteo ,

mi piacerebbe ricambiare in qualche modo la sua cortesia e

gentilezza; il 14 Giugno 2015 faremo il nostro torneo annuale presso il palazzetto "Lino Maragliano" di Genova

Pr a t o c on l a c ol la bo r a zio n e del la Po li s po r t iv a

Altavalbisagno e chissà magari potrebbe onorarci della sua

visita, chissà... Rimanete sintonizzati! Grazie Andrea

Marco Villa

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Andrea Piccaluga e Marco Villa

C’era una volta

Continuiamo, in questo numero, il nostro cammino attraverso l'ultimo secolo di storia della Vallata con l'architetto Matteo Marino.

Oltre le costruzioni di difesa, la valle sin dal 200 a.C. fu munita dai romani di un

acquedotto, le cui più antiche vestigia si ammirano sotto via Menini dove si staglia un arco dell'acquedotto romano. Successivamente la Repubblica aristocratica di Genova dispiega sempre più a monte le prese dell'acquedotto, risalendo la sponda di ponente del Bisagno, per Molassana col Ponte sifone di fine '700 sul Geirato, studiato e valorizzato con grande impegno dal Circolo Sertoli in un decennio di lavoro.L'acquedotto storico riforniva molti mulini come quello del

ponte sul rio Torbido, altri ponti risalgono più a monte la valle come quello imponente di Cavassolo. Qui a Cavassolo il ponte dell'acquedotto non era accessibile ai pedoni, costretti a guadare il torrente nel greto. Si provò ad aprirne l'accesso, ma l'osteria sottostante perdeva i clienti carichi di merce e così non se ne fece più nulla. Le case popolari, come quelle di San Gottardo, coesistevano con retrostanti concerie ed orti che ora hanno lasciato posto ad alti condomini. Quelle dell'area popolarmente chiamata Arizona ospitavano molti ragazzi che facevano grandi scorpacciate solo di frutta colta dagli alberi dietro ai palazzi. Siamo in via Sertoli, a Molassana, case popolari furono realizzate negli anni trenta e destinate inizialmente agli abitanti del centro storico di Genova, i cui originari rioni, nella zona di piazza Ponticello (Piano di Sant'Andrea) venivano demoliti. Nel secondo dopoguerra s'inizia a costruire anche sul Lungobisagno Dalmazia, quelle più recenti sono in via Adamoli; prima delle casette di piazzale Adriatico c'erano le baracche.Il tram di recente lascia posto alle automobili private, come il treno industriale a vapore che partiva dallo scalo merci di Terralba e che, dopo aver attraversato corso Sardegna, dove serviva il Mercato ortofrutticolo, si spingeva sino alle Gavette dalle officine del gas dinanzi a ponte Carrega, portando carbone alle officine e rifornendo poi anche i macelli ed altre fabbriche della zona. Tra i ragazzi che rubavano il carbone, e gli incidenti, il treno viaggiava scortato a passo d'uomo: a sancire l'abbandono della linea fu la demolizione del ponte ferroviario in diagonale, dinanzi alle Gavette, che venne

abbattuto 10 anni fa.Resistono il Ponte di Sant'Agata, lungo la via romana, per la maggior parte interrato, ed il ponte Carrega tagliato a sei arcate delle 14 d'un tempo e attualmente sotto cura di un gruppo di amici che stanno restituendo al ponte anche la Madonnina a metà carreggiata. Un tempo, a levante, sbarcava sulla seconda rotonda, dal lato del Mermi, a filo d'una bella osteria.In valle, nel dopoguerra fioriscono i cinema, ed anche una discoteca di gran moda. Il Cinema nazionale di Molassana, Il Perla, con la sua

conchiglia e la perla al centro nell'insegna, costruito in via Piacenza verso la fine degli anni '50. Sul retro una grossa piazza, nei periodi estivi fungeva da cinema all'aperto, caso unico in tutt a la Valbisagno. Il Cinema Esperia in Lungobisagno Dalmazia, presso piazzale Adriatico aveva il tetto apribile durante l'estate. In via San Felice c'era "La Soffitta” dove sono passati tutti i cantanti di successo, e chi non aveva i soldi del biglietto, dietro l'archivolto davanti all'osteria, poteva arrampicarsi sugli alberi per vedere i cantanti.Lo stadio è stato rifatto per i mondiali del '90, demolendo il vecchio campo del Genoa, nato come stadio ed ippodromo, nella tenuta di villa Piantelli - dono del padrone di casa- appassionato di calcio e cavalli. La spianata del Bisagno ha accolto anche il circo di Buffalo Bill. (Seconda Parte) Arch. Matteo Marino

Centro Culturale Terralba

L ultimo secolo in Val Bisagno’

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La parola all’Esperto Il ladro silenzioso della vista: il glaucoma

Esiste una ma la ttia oculare mo lt o per icolos a ch e nonostante l'evoluzione della medicina può procurare ingenti danni irreversibili alla visione: il glaucoma. Questa patologia provoca una notevole riduzione del campo visivo che può portare alla .perdita della vista

Che cos'è il glaucoma?Il glaucoma è una malattia oculare dovuta ad un aumento della pressione all'interno dell'occhio che provoca danni permanenti ed irreversibili al nervo ottico e alla visione. Si caratterizza con l'aumento del , un deficit del tono ocularecampo visivo e l'alterazione della papilla. Questa patologia e' una delle più frequenti cause di cecità nel mondo (colpisce circa il 2% dei soggetti di età superiore ai 35 anni), in Italia colpisce un milione di persone e solo la metà sa di averlo. La cecità legata al glaucoma si può quasi sempre prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente.

Che cos'è la pressione oculare?L'occhio ha una forma sferica e la sua tonicità é data dalla quantità di liquido che lo riempie chiamato . L'umor umor acqueoacqueo viene prodotto dal muscolo ciliare, posizionato vicino al cristallino, nella camera posteriore dell'occhio. Attraverso la pupilla circola poi nella camera anteriore dell'occhio per poi essere espuls o nell'a ng olo irido-corneale tramite il trabecolato e quindi n el c a n a le d i Sch l em m. L a s ua produzione e il suo deflusso sono in equilibrio perfetto da cui ne deriva la pressione oculare. Quando si altera questo equ i li br io a ca u s a d i u n 'e cce ss i v a produzione di umor acqueo o un ridotto drenaggio si ha un aumento del tono oculare.

Il glaucoma si può prevenire?Il glaucoma ha un'evoluzione molto lenta, non

dà disturbi o sintomi e il soggetto si rende conto della mala ttia so lo quan do è in fa se ava nzata. L'ar ma fondamentale ed efficace per combattere questa malattia è quindi la , soprattutto perché una delle prevenzionecaratteristiche principali di questa patologia è l'assenza di sintomi. La prevenzione del glaucoma si esegue tramite la tonometria.

Come si misura la pressione oculare?La pressione oculare è determinata dall'equilibrio tra la produzione ed il drenaggio dei liquidi all'interno. Il metodo utilizzato per quantificarla è chiamato , che tonometriaesprime la misura in millimetri di mercurio (mmHg). Per la corretta funzione dell'occhio e delle sue strutture, è molto importante mantenere la pressione intraoculare entro valori compresi tra .10 e 20 mmHgLa tonometria può essere eseguita con due metodi:Tonometro ad applanazione di Goldmann, che consiste nel contatto dello strumento (simile ad un bilancino) sulla cornea, reso possibile solo attraverso l'applicazione di un liquido anestetico che solo il medico oculista può eseguire.Tonometro a soffio, un esame che non richiede alcun contatto con la cornea, in quanto lo strumento riesce ad effettuare la misurazione tramite dei soffi assolutamente indolori sulla cornea. Il grande vantaggio di questa tecnica è che lo strumento può essere usato senza anestesia. In genere per ottenere valori più precisi vengono effettuate diverse misurazioni, data la possibile variabilità tra una misurazione e l'altra. Questo tipo di controllo può essere eseguito anche presso i che si Centri Ottici d'eccellenzaavvalgono delle strumentazioni di ultima generazione sempre più efficienti nella misurazione della pressione del tono oculare Il è un importante mezzo per un primo tonometro a soffioscreening e in caso di necessità, indirizzare la persona presso l'unica figura preposta nel curare questa particolare patologia: il . medico oculista

Quali sono i fattori di rischio?Età, il glaucoma, pur non essendo una malattia esclusiva dell'anziano, aumenta progressivamente con il passare

dell'età. E' buona norma che un soggetto dopo i 35 anni si sottoponga ad un controllo del

tono oculare;Precedenti familiari, coloro che hanno avuto un familiare affetto da glaucoma devono sottoporsi a frequenti controlli in quanto il g la uco ma presenta forti caratteri di ereditarietà.

Tiziano Politanò

Tiziano Foto Ottica

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Noi in 20 pagine: Le Società della Polisportiva

Società Sportiva Dilettantistica Polisportiva AltavalbisagnoPiazza Suppini, 2 - 16165 GenovaTel. 010 8309164

Società Sportiva Dilettantistica Normac Avb PallavoloPiazza Suppini, 2 - 16165 GenovaTel. 010 8309164 mail: [email protected] sito: www.normacavb.comfacebook: www.facebook.com/NormacAvbGenovaVolley

Associazione GAU - Giovani Amici UnitiPiazza Suppini, 4 - 16165 Genova Tel. segreteria 010 802344

ANPI Sport Emilio Casassa 1953 Via Gualco, 3 - 16165 Genova Tel. 010 8596506 Fax 010 0986032

Associazione Pesca Sportiva “Sergio Ghiglione” PratoPiazza Suppini, 2 - 16165 Genova

S.M.S. “7 Novembre”Viale dei Cipressi, 2 - 16165 GenovaTel. 010 809401

Club Subbuteo Green Hawk Piazza Suppini, 2 - 16165 Genovamail: [email protected]

Gruppo Sportivo Ricreativo Dilettantistico AggioSalita Aggio, 1 - 16165 GenovaCell. 339 3218005

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