POF Plinio 2015 - Versione 10.06.15 - liceoplinio.gov.it · 2 8.3. i disturbi specifici di...
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POF
Piano dell’offerta formativa
Anno scolastico 2014 - 2015
1
Sommario
1. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO 3
1.1. PRINCIPI ISPIRATORI 3
1.2. UBICAZIONE 3
1.3. L’OFFERTA FORMATIVA 4
1.4. INFRASTRUTTURA SCOLASTICA 4
1.4.1. INFRASTRUTTURA SEDE CENTRALE 5
1.4.2. INFRASTRUTTURA SEDE SUCCURSALE 6
2. ORGANIZZAZIONE TEMPORALE 7
2.1. QUADRO ORARIO 7
2.2. ORARIO 7
2.3. CALENDARIO DELLE LEZIONI 8
3. CRITERI ORGANIZZATIVI 9
3.1. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 9
3.2. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI 9
3.3. CRITERI PER LA FORMULAZIONEDELL'ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI 10
4. IL SERVIZIO SCOLASTICO 11
4.1. NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE E PROFILO CULTURALE DELLO STUDENTE 11
4.2. RICERCA PEDAGOGICO‐DIDATTICA 12
5. PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE 13
5.1. PROGRAMMAZIONE 13
5.2. VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI STUDENTI 14
5.3. I LIVELLI DI PROFITTO SCOLASTICO 16
5.4. TABELLA DEI CRITERI DI MASSIMA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA 19
6. VALUTAZIONI FINALI 21
6.1. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI GLI SCRUTINI FINALI 21
6.2. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO 22
6.2.1. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO 22
6.2.2. CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO 23
7. ATTIVITA' ALTERNATIVA ALL’IRC 24
8. INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI 25
8.1. RECUPERO 25
8.2. INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI ALL’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI CONBISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI 25
2
8.3. I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 26
8.4. INTERVENTI EDUCATIVO‐DIDATTICI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI
(Legge 104/92) 26
8.5. PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 27
9. VIAGGI CULTURALI 36
9.1. SCAMBI CULTURALI 36
9.2. VIAGGI D’ISTRUZIONE, USCITE DIDATTICHE 36
10. L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 38
11. ATTIVITÀ PROMOSSE DAL LICEO 42
11.1. PREMIO BRUNO NARDO 42
11.2. SETTIMANADELLO STUDENTE 42
11.3. PROGETTI 43
11.3.1. PROGETTIASSE MATEMATICO E SCIENTIFICO‐TECNOLOGICO 43
11.3.2. PROGETTIASSE STORICO‐SOCIALE 44
11.3.3. PROGETTIASSE DEI LINGUAGGI 46
11.3.4. ATTIVITA’ COORDINATE DA COLLABORATORI ESTERNI 47
12. FUNZIONI STRUMENTALI 48
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Il Liceo è a pochi passi da Porta Pia, dal Ministero dei Trasporti e dal Comando dei Carabinieri di
Roma Centro ed è facilmente raggiungibile da diverse aree della città attraverso la metropolitana
(linea B, fermata Castro Pretorio) e molte linee di autobus provenienti dalla Stazione Termini, da Via
Nomentana, da Corso d’Italia e dalla Stazione Tiburtina (linee 60, 90, 36, 490, 491, 495, 61, 62, 16 e
910). L'ingresso per il personale ed il pubblico è in Via Montebello 122, mentre gli studenti hanno
accesso alla scuola dall'ingresso in Via Mentana 5.
Dall’anno scolastico 2009‐’10, il nostro Liceo dispone inoltre di alcune aule (18 dal corrente a.s.)
situate nella sede distaccata presso l’ex I. T. C. G. Duca degli Abruzzi, in via Palestro n. 38, utilizzate,
a rotazione, da tutte le classi ad eccezione delle prime.
1.3. L’OFFERTA FORMATIVA
Nel Liceo è attivo il CORSO ORDINARIO.
1.4. INFRASTRUTTURA SCOLASTICA
A partire da questo anno scolastico, la scuola è dotata di registro elettronico che, oltre a
supportare efficacemente il lavoro di ciascun docente e del personale amministrativo, ha
soprattutto, come valore aggiunto, quello di migliorare e ottimizzare la comunicazione scuola
famiglia.
I genitori potranno accedere ai dati riguardanti i propri figli: assenze, compiti per casa, annotazioni,
voti. Avranno altresì la possibilità di adempiere, direttamente da casa, a tutta una serie di compiti
burocratici (giustificazioni, autorizzazioni, etc).
Tutte le aule, di entrambe le sedi, sono cablate e dotate di dispositivo “touch screen”
antisfondamento per consentire l’utilizzo della piattaforma di registro elettronico.
Nell’attività quotidiana di insegnamento, inoltre, l’Istituto si avvale di una buona dotazione di
laboratori ed aule speciali. Ciascun laboratorio e ciascuna struttura di servizio sono affidati a un
responsabile.
GARR è la rete telematica italiana dell’Università e della Ricerca ed il suo principale obiettivo è
quello di fornire connettività ad altissime prestazioni e servizi avanzati alla comunità scientifica ed
accademica italiana. La rete GARR è ideata e gestita dal Consortium GARR, un’associazione senza fini
di lucro fondata con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il Consortium GARR ha lo scopo primario di progettare, implementare e operare una infrastruttura
di rete atta a fornire alla comunità scientifica ed accademica italiana gli strumenti di comunicazione
idonei allo svolgimento delle proprie attività istituzionali di ricerca e insegnamento in ambito
nazionale ed internazionale.
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Il Consortium GARR fornisce ai ricercatori servizi indipendenti dalla collocazione geografica,
favorendo il coordinamento e la collaborazione nelle attività di ricerca nazionali ed internazionali e
la diffusione e sperimentazione di tecnologie di rete avanzate e nuovi servizi.
Il GARR inoltre, progetta e sperimenta la rete di domani attraverso la partecipazione a vari progetti
internazionali e nazionali, in collaborazione con università, enti istituzionali ed organizzazioni di
rilevanza internazionale. In particolare, a livello europeo ed internazionale, il GARR ha preso
attivamente parte a progetti internazionali cofinanziati dalla Commissione Europea.
L'attuazione e l'evoluzione della rete GARR e la partecipazione a vari progetti di sviluppo
rappresentano non soltanto un potente strumento per l’attività quotidiana della comunità
scientifica ed accademica italiana, ma anche un importante contributo al progresso tecnologico ed
industriale del nostro Paese, la cui rilevanza è destinata ad accrescersi nel tempo.
1.4.1. INFRASTRUTTURA SEDE CENTRALE
Sono presenti le seguenti strutture:
l’Aula Magna, attrezzata con PC, proiettore, video registratore, DVD;
Aule per i dipartimenti: utilizzate dai docenti come luogo di studio, di confronto e come
archivio di materiali e documentazioni necessari alla didattica;
Biblioteca “Bruno Nardo”: provvista di circa 12000 volumi,dove gli studenti, sotto la guida
del bibliotecario, possono anche collegarsi a Internet per effettuare ricerche individuali e di gruppo.
Le proposte d'acquisto di opere o altri materiali, anche sulla base di segnalazioni o richieste dei
docenti, sono inserite nei progetti dei dipartimenti;
Centro servizi (server): supporta le attività della scuola in ordine alla circolazione delle
informazioni, alle comunicazioni, all'informatizzazione del Liceo;
Aula per il ricevimento dei genitori, dotata di pc portatili e di rete wireless
Laboratorio informatico, dotato di 15 PC utilizzabili dagli alunni e di lavagna interattiva;
Laboratorio di disegno, dotato di lavagna interattiva;
Laboratorio di fisica, dotato di PC e di lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale, dotato di 20 PC utilizzabili dagli alunni, (dono della Fondazione
Roma);
Laboratorio di Scienze, dotato di PC e lettoreDVD;
Palestra della scuola. Le lezioni si svolgono anche presso il CUS Roma sito in piazzale del
Verano e presso gli impianti sportivi situati in località Terme di Caracalla.
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Rete locale: tutti i computer della scuola sono collegati alla rete LAN tramite un server e
consentono l'accesso a Internet e la condivisione delle risorse. L’aula d’informatica è dotata di
un filtro per i contenuti web e di una rete didattica.
E' presente un bar all’interno dell’Istituto.
1.4.2. INFRASTRUTTURA SEDE SUCCURSALE
Nella sede succursale, sita presso l’ex ITCG "Duca degli Abruzzi" di via Palestro38, sono presenti le
seguenti strutture:
palestra
laboratorio multimediale
sala professori.
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2. ORGANIZZAZIONE TEMPORALE Le lezioni iniziano alle 8,00 e finiscono alle 13,55, con un intervallo dalle 10,50 alle 11,10.
2.1. QUADRO ORARIO
Materia/Anno 1° 2° 3° 4° 5°
Italiano 4 4 4 4 4
Latino 3 3 3 3 3
Inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2
Storia e geografia 3 3
Filosofia 3 3 3
Matematica* 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze 2 2 3 3 3
Disegno 2 2 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
TOTALE 27 27 30 30 30
* (con Informatica al primo e secondo anno).
Si specifica che il piano di studi dal 1° al 5° anno segue il nuovo Regolamento di riordino dei licei
emanato con D.P. R. 89 del 15 marzo 2010 (Allegato F – Licei Scientifici).
2.2. ORARIO
L’orario d’inizio delle lezioni è stabilito per le ore 8,00. Le lezioni si succedono secondo la seguente
scansione:
PRIMA ORA 8,00 – 9,00
SECONDA ORA 9,00 – 9,55
TERZA ORA 9,55 – 10,50
INTERVALLO 10,50 – 11,10
QUARTA ORA 11,10 – 12,05
QUINTA ORA 12,05 – 13,00
SESTA ORA 13,00 – 13,55
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In relazione alla programmazione didattica si prevede una scansione delle attività distinta in:
attività ordinarie;
attività di sostegno, di recupero e/o di approfondimento;
attività pomeridiane collegate all’ampliamento dell’offerta formativa;
attività modificate nelle settimane in cui si svolgono i viaggi d'istruzione.
2.3. CALENDARIO DELLE LEZIONI
Le lezioni hanno inizio il giorno 9 settembre 2014 e terminano il giorno8giugno 2015.
L'anno scolastico è scandito in due periodi:
Primo periodo, dal9 settembre al 19 dicembre 2014;
Secondo periodo, dal 7 gennaio 2015 al 8 giugno 2015;
Non si svolgono lezioni:
dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 compresi (vacanze di Natale);
dal 16 febbraio 2015 al 20 febbraio 2015 (sospensione dell’attività didattica)
dal2 aprile al 7 aprile 2015 compresi (vacanze di Pasqua);
La scuola svolgerà attività di accoglienza ed orientamento in entrata sotto forma di open day nei
giorni sabato 24 gennaio 2015 e sabato 7 febbraio 2015.
I giorni in cui è autorizzata l'assemblea generale degli studenti le lezioni sono sospese per la durata
dell’assemblea stessa, che può comprendere l’intera mattina a partire dalla 2a ora di lezione. La
partecipazione all'assemblea è una libera scelta dello studente. Gli studenti dovranno redigere
regolare verbale della riunione.
Nel mese di luglio, da 13 al 20, verranno svolti gli esami di verifica dei debiti formativi.
N.B.In caso di occupazione della scuola e/o autogestione, i giorni di attività didattica verranno recuperati dai
viaggi di istruzione, dalla settimana dello studente e/o dalla sospensione dell’attività didattica prevista
nella settimana di febbraio.
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3. CRITERI ORGANIZZATIVI
3.1. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Le prime classi sono formate tenendo conto in via prioritaria dei seguenti criteri:
Valutazione espressa nel certificati di licenza della scuola media, assicurandone, per quanto
possibile, una loro equa e proporzionale distribuzione in tutte le classi.
Richiesta di sezioni in cui siano stati iscritti di recente fratelli o sorelle maggiori, per favorire il
riutilizzo dei "libri di testo".
Numero complessivo degli alunni maschi e femmine uniformemente distribuito nelle singole
classi.
Preferenze eventualmente espresse dall'utenza rispetto alla possibilità per due studenti di
essere iscritti nella stessa sezione.
Le classi successive alle prime sono formate, di norma, per normale prosecuzione. Nel caso
la superiore autorità scolastica disponga che si formino meno classi di quelle previste, è eliminata,
per ogni fascia, la classe meno numerosa. Gli studenti delle classi che non trovano prosecuzione
sono divisi tra le classi parallele, di preferenza in piccoli gruppi, per favorire l'integrazione con i
gruppi maggioritari.
I suddetti criteri potrebbero essere integrati con la somministrazione di test d’ingresso.
Gli studenti ripetenti sono normalmente collocati in altra sezione.
3.2. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI
Tutti i corsi, pur nella loro diversità, hanno pari dignità e forniscono un servizio di pari valore.
In via prioritaria gli insegnamenti delle classi prime sono assegnati, se possibile, a docenti stabili
nella scuola equamente distribuiti tra le sezioni del Liceo.
I docenti esprimono per iscritto le loro preferenze per posti resisi liberi all’inizio di ciascun anno
scolastico. La Presidenza potrà accogliere le richieste pervenute, purché vengano garantite agli
studenti di tutti i corsi uguali opportunità evenga rispettato ilcriterio della "continuità didattica".
Successivamente a tale prima assegnazione, i docenti sono assegnati alle classi in base al l’ordine di
priorità determinato dalla graduatoria interna di anzianità di servizio.
Nel caso in cui la Presidenza ritenga di scostarsi da tali criteri, lo farà sulla base di un preventivo
gradimento del docente interessato o, in caso contrario, motivando la sua decisione, eventualmente
in forma riservata.
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3.3. CRITERI PER LA FORMULAZIONEDELL'ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
Compatibilmente con i vincoli di legge, amministrativi e contrattuali, l'orario di servizio dei docenti è
formato tenendo conto dei seguenti criteri, in ordine di priorità.
Vincolo generale:
L'orario è lo strumento fondamentale per l’organizzazione delle attività didattiche.
Vincoli organizzativi:
l’orario è impostato, per ciascun insegnante sulla base di 18 ore di lezione;
gli insegnanti che completano il loro orario nella scuola ‐ ma non vi hanno la titolarità – sono
impiegati nei giorni in cui è accertato che non prestino servizio nella scuola di titolarità;
ai docenti in servizio su più scuole è evitato, per quanto possibile, di doversi spostare fra
l'una e l’altra nella stessa mattina; in caso contrario si consente un congruo margine di tempo per lo
spostamento;
l'orariod’insegnamento è distribuito, su cinque giorni per settimana;
si evita, per quanto possibile, che materie con due ore settimanali per classe, siano collocate
sempre come ultime della giornata;
su richiesta degli interessati – e limitatamente alla materie con almeno tre ore settimanali di
insegnamento per classe – due ore possono essere abbinate per favorire lo svolgimento delle prove
scritte di verifica;
nei periodi in cui le lezioni non si effettuano, o sono sospese, i docenti attendono alle attività
previste dalle disposizioni vigenti, a quelle approvate dal Collegio dei Docenti, e agli incarichi loro
conferiti, nel limite dell’orario di cattedra di ciascuno.
Gli insegnanti impegnati su un orario giornaliero di sei ore, saranno utilizzati, di norma, per
non più di cinque ore di lezione, come previsto dal CCNL ’06‐’09, art 28, comma 9.
Le ore da restituire in seguito alla concessione di permessi brevi dovranno essere utilizzate –
nell'arco dell'intero anno scolastico – per attività di insegnamento, attività funzionali
all'insegnamento, ovvero attività aggiuntive, a favore della scuola.
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4. IL SERVIZIO SCOLASTICO
4.1. NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE E PROFILO CULTURALE DELLO STUDENTE
La legge n. 296 del 26 dicembre 2006 ha elevato a 10 gli anni di istruzione obbligatoria e al
compimento del 18° anno di età l’obbligo formativo, finalizzato al conseguimento di un titolo di
scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale. L’obiettivo
che ci si propone è il conseguimento da parte di ogni studente al termine dei 10 anni di scuola
dell’obbligo delle competenze chiave di cittadinanza (articolate in quattro assi culturali: asse dei
linguaggi, asse matematico, asse scientifico‐tecnologico, asse storico‐sociale), atte a favorire il pieno
sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di
una positiva interazione con la realtà naturale e sociale: ne risulta un individuo capace di imparare
ad imparare, di progettare, di comunicare, di collaborare e partecipare, di agire in modo autonomo
e responsabile, di risolvere problemi, di individuare collegamenti e relazioni, di acquisire ed
interpretare informazioni.
Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana:
1. padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi necessari per
gestire la comunicazione verbale in vari contesti;
2. leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo;
3. produrre testi di vario tipo in relazione a differenti scopi.
Utilizzazione della lingua straniera:
1. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e
operativi
Altri linguaggi:
1. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole
del patrimonio artistico e letterario
1. Utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico 1. Utilizzare tecniche e procedure del calcolo aritmetico e algebrico,
rappresentandolesotto forma di grafica.
2. Confrontare e analizzare figure geometriche
3. Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi
4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico.
Asse scientifico‐
tecnologico
1. Osservare descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale, e riconoscere nelle sue forme i concetti di sistema
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e di complessità.
2. Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partiredall’esperienza
3. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
Asse storico‐sociale 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto tra le epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto tra le aree geografiche e
culturali.
2. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
3. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio‐economico
per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
4.2. RICERCA PEDAGOGICO-DIDATTICA
Per rispondere alle attuali esigenze formative degli adolescenti, il Liceo, consapevole anche
dell’importanza della dimensione europea e internazionale nei processi formativi, intende sostenere
anche nel triennio l’azione didattico‐educativa sopra delineata attraverso tre azioni prioritarie:
attenzione permanente alla "revisione" del curriculum in rapporto alle competenze disciplinari e trasversali,finalizzate al profilo sopra indicato, in accordo con la legge relativa al nuovo obbligo di istruzione a 16 anni;
realizzazione di attività di formazione e aggiornamento per i docenti sia sui temi culturali sia sorreggono leattività educative e di istruzione fin qui indicate, sia sui processi di apprendimento finalizzati alla costruzione di competenze;
formazione culturale e linguistica degli studenti attraverso la promozione e il sostegno di iniziative di mobilità internazionale, sotto varie forme.
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5. PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE
5.1. PROGRAMMAZIONE
La programmazione delle attività didattiche viene realizzata dal corpo docente del Liceo a vari livelli,
secondo il seguente schema riassuntivo:
a) Il Collegio dei Docenti stabilisce le linee guida generali;
b) I Dipartimenti disciplinari, articolazioni operative del Collegio dei Docenti (1. Materie Letterarie
– biennio; 2. Materie Letterarie – triennio; 3. Lingua straniera; 4. Matematica e Fisica; 5. Scienze; 6.
Educazione Fisica; 7. Storia e Filosofia; 8. Disegno e Storia dell’Arte; 9. Religione/Attività Alternativa;
10. Sostegno) elaborano le proposte per la programmazione didattica per ciascuna materia e per
ciascuna fascia di classi definendo, in particolare:
gli obiettivi dell’apprendimento in termini di conoscenze, competenze e capacità che
l’alunno deve conseguire, individuando e descrivendo:
il livello minimo necessario per la promozione alla classe successiva;
il livello elevato per la dichiarazione di eccellenza.
Definisce inoltre gli obiettivi dell’insegnamento in termini di:
programma minimo che ciascun insegnante è tenuto a svolgere;
azioni, iniziative, attivazioni di risorse, ecc. che il docente deve realizzare;
strumenti di formazione, di controllo e di verifica da adottare che comprendano anche lavori
di gruppo;
prove di verifica unitarie, per materia e per fasce di classi, intermedie e finali, per
l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi minimi.
Elabora infine proposte inerenti:
temi di lavoro pluridisciplinari e relative prove di verifica;
l’utilizzo dei laboratori, delle aule speciali e delle attrezzature informatiche e multimediali;
le attività d'accoglienza, di recupero e d'orientamento;
l’organizzazione e la gestione di sportelli destinati all’attività di recupero;
la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
I Dipartimenti periodicamente verificano inoltre la realizzazione delle proposte elaborate nelle varie
discipline.
Il docente coordinatore del dipartimento è nominato dal Dirigente Scolastico tra quelli indicati dal
dipartimento. Responsabile della conduzione dei lavori, raccoglie le proposte significative dei
colleghi, svolge una funzione di iniziativa nella ricerca di informazioni di interesse del dipartimento,
garantisce la comunicazione all’interno del proprio dipartimento e con gli altri dipartimenti,
collabora con gli organi e le strutture di servizio della scuola per realizzare l’informatizzazione e
l’automazione delle attività di routine. I Coordinatori dei Dipartimenti si riuniscono al bisogno allo
scopo di confrontarne le attività, promuovere iniziative comuni, indicare le linee guida per la
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programmazione didattica individuale e dei Consigli di Classe, per proporre schemi o modelli, temi
di ricerca e di studio e per la formazione in servizio. I Dipartimenti possono affidare a una o più
persone l'incarico di produrre materiali didattici o di studio per specifici progetti, nei limiti delle
risorse assegnate ad essi.
c) i singoli docenti elaborano la propria programmazione individuale entro la seconda metà del
mese di ottobre; al termine dell’a.s. presentano una relazione sulle attività svolte;
d) i consigli di classe elaborano ed approvano, sulla base delle programmazioni dei singoli docenti,
entro la fine del mese di ottobre, un documento di programmazione che integri in modo coerente le
proposte dei docenti delle varie discipline, avanzate sulla base delle proposte dei Dipartimenti, e
che definisca esplicitamente gli obiettivi educativi e didattici, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi
del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione da adottare. I consigli scelgono i
temi di interesse pluridisciplinare e organizzano il lavoro didattico necessario su di essi e le relative
prove di verifica. Al termine dell’a.s. i coordinatori dei consigli presentano una relazione sulle
attività svolte. Predispongono i Piani Didattici Personalizzati (PDP) e monitorano le strategie di
intervento messe in atto durante l'anno;
e) compiti del docente coordinatore di classe:
periodicamente controlleranno il numero delle assenze e dei ritardi degli studenti della
classe in carico. Qualora dovessero rilevare un numero di assenze/ritardi eccessivo o
ingiustificato, avranno cura di avvisare le famiglie;
periodicamente dovranno controllare che le assenze siano state regolarmente giustificate
dai genitori;
alla scadenza dei termini per la consegna delle programmazioni iniziali e finali,
verificheranno che esse siano state inserite nel registro elettronico.
viste le indicazioni emerse nei Consigli di classe di ottobre, dovranno predisporre la
redazione dei piani di lavoro iniziali;
a conclusione dell’anno scolastico avranno cura di redigere il documento finale;
illustreranno il POF e la programmazione di classe agli studenti e alle famiglie;
coordina la predisposizione e l'approvazione dei PDP.
f) Il Referente di istituto per D.S.A.(Disturbi Specifici di Apprendimento), insieme ai docenti del
Consiglio di Classe, attiva una serie di interventi finalizzati al superamento degli ostacoli che gli
studenti DSA incontrano nei processi di apprendimento e si preoccupa della loro piena integrazione
nella classe; cura i rapporti con le ASL e le famiglie, fornisce informazioni e consulenza ai Consigli di
Classe anche sulla compilazione del Piano Didattico Personalizzato.
5.2. VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI STUDENTI
Il Liceo si pone come obiettivo primario, quello di elevare, accanto alle capacità di espressione orale,
le capacità di espressione scritta, coerentemente con le modalità di svolgimento delle prove
dell'Esame di Stato Conclusivo e in considerazione del fatto che la formazione universitaria si fonda
sempre più sull’uso di verifiche scritte.
15
Il Collegio dei Docenti stabilisce la possibilità di fare uso di esercitazioni e compiti scritti o grafici per la valutazione in tutte le discipline, anche in quelle orali. Le tipologie delle prove di verifica utilizzabili sono le seguenti: 1) per l'attribuzione del voto orale (prove eseguite in classe):
verifiche orali
interventi in discussioni su argomenti proposti dal docente o da studenti;
quesiti a risposta semplice, quesiti a risposta multipla e tipologie affini (vero/falso, corrispondenze, completamento di frasi con lacune);
problemi a soluzione rapida;
presentazioni di progetti o temi di ricerca.
2) per l'attribuzione del voto scritto (prove eseguite in classe o a casa):
verifiche scritte;
riassunti;
traduzioni;
articoli di giornale, recensioni, saggi brevi, trattazione sintetica di argomenti;
quesiti a risposta semplice;
relazioni di laboratorio;
scritture creative (racconti, interviste reali o immaginarie…);
prove grafiche, pratiche;
progetti o ricerche con produzione di materiali scritti, ipertestuali o multimediali. Scansione temporale e frequenza delle verifiche Il Collegio dei Docenti ritiene necessario che ogni singolo insegnante abbia periodicamente elementi utili di giudizio, che gli consentano di rilevare tempestivamente le difficoltà dei singoli studenti e di individuare gli opportuni interventi di recupero. Il Collegio indica, attraverso il seguente prospetto, il numero minimo di elementi di giudizio necessari e indispensabili per poter formulare le valutazioni finali:
n° ore per materia primo periodo secondo periodo
materie con più di 3 ore settimanali almeno 3 valutazioni almeno5 valutazioni
materie fino a 3 ore settimanali almeno 2 valutazioni almeno3 valutazioni
Perché gli elementi di giudizio siano significativi è opportuno che le prove che li determinano siano tra loro temporalmente distanziate. Trasparenza La valutazione svolge un essenziale ruolo di guida dell'allievo orientandolo nel suo percorso formativo. I Consigli di classe e i docenti rendono noti agli studenti i criteri specifici utilizzati per la valutazione delle prove di verifica e i tempi massimi previsti, di norma, per la comunicazione dei risultati dei vari tipi di prove. Non vengono svolte più di due prove scritte di verifica per classe al giorno. La frequenza delle verifiche orali è regolata da principi di equilibrio e di opportunità. Le verifiche orali sono svolte dai docenti esclusivamente all’interno del loro orario di servizio, salvo necessarie e motivate esigenze particolari. I risultati di tutte le verifiche (scritte, orali e pratiche) sono comunicati e motivati dal docente.
16
5.3. I LIVELLI DI PROFITTO SCOLASTICO
VOTO INDICATORI DI CONOSCENZA
INDICATORI DI ABILITÀ INDICATORI DI COMPETENZA
LIVELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE (DM 9 DEL 27 GENNAIO
2010)
1 Totale mancanza di conoscenze.
Incapacità di utilizzare strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Gravissime difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Incapacità di orientarsi nell'analisi di problemi semplici e di applicare regole o elementari operazioni risolutive.
Lo studente non è in grado di svolgere compiti semplici in situazioni note e non è in grado di applicare regole e procedure fondamentali, mostrando una totale mancanza di partecipazione e di interesse.
NON HA RAGGIUNTO IL LIVELLO BASE DELLE COMPETENZE
2 Gravissime lacune nelle conoscenze più elementari.
Gravissime difficoltà nell’utilizzare strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Gravissime difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Gravissime difficoltà ad orientarsi nell'analisi di problemi semplici e ad applicare regole o elementari operazioni risolutive.
Lo studente evidenzia gravissime difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, mostrando scarsissima partecipazione e interesse .
3 gravi lacune nelle conoscenze più elementari.
Gravi difficoltà nell’utilizzare strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Gravi difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Gravi difficoltà ad orientarsi nell'analisi di problemi semplici e ad applicare regole o elementari operazioni risolutive.
Lo studente evidenzia gravi difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, mostrando scarsa partecipazione e interesse.
4 diffuse e gravi lacune nelle conoscenze di base
Difficoltà nell’utilizzo di strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e
Lo studente mostra difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure
17
orale.
Notevole difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Difficoltà nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di risoluzione.
fondamentali, partecipando in modo discontinuo all’attività didattica.
5 conoscenze parziali e poco approfondite
Incertezza nell’utilizzo di strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Capacità di analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti.
Applicazione, non sempre adeguata, di semplici procedure risolutive.
Lo studente è incerto nello svolgimento di compiti semplici in situazioni note e nell’applicazione di regole e procedure fondamentali, partecipa in modo discontinuo all’attività didattica
6 Conoscenze essenziali
Utilizza strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Comprende testi scritti semplici di vario tipo
E’ in grado di analizzare problemi semplici e di orientarsi nella scelta e nell’applicazione delle strategie di risoluzione.
Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Partecipa in modo adeguato all’attività didattica.
LIVELLO BASE: B
7 Conoscenze adeguate al percorso didattico
Utilizza in modo appropriato strumenti espressivi ed argomentativi adeguati alla comunicazione scritta e orale in vari contesti.
Comprende e interpreta testi scritti di vario tipo
E’ in grado di impostare problemi di media complessità e di formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione.
Lo studente svolge compiti complessi in situazioni note, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in modo appropriato e sicuro. Partecipa attivamente al dialogo scolastico, mostrando interesse.
LIVELLO INTERMEDIO: I
18
8 Conoscenze pienamente adeguate al percorso didattico
Ha una buona padronanza degli strumenti espressivi ed argomentativi necessari alla comunicazione scritta e orale in vari contesti.
Comprende, interpretaed è in grado di rielaborare autonomamente testi scritti di vario tipo e difficoltà.
E’ in grado di individuare strategie di risoluzione di problemi complessi.
Lo studente svolge compiti e problemi complessi anche in situazioni non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità, partecipando con interesse e in modo costruttivo al dialogo scolastico.
9 Conoscenze approfondite, acquisite anche grazie a un lavoro autonomo.
Ha un’ottima padronanza degli strumenti espressivi ed argomentativi necessari alla comunicazione scritta e orale in vari contesti.
Comprende,interpretaed è in grado di rielaborare autonomamente testi scritti di vario tipo e difficoltà, mostrando spirito critico e autonomia di giudizio.
Sa impostare percorsi di studio autonomi e risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi.
Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. sa proporre e sostenere le proprie opinioni. partecipa con molto interesse all’attività didattica, contribuendo positivamente al dialogo scolastico.
10 Vaste conoscenze proficuamente arricchite da un lavoro di approfondimento autonomo e originale.
Ha un’ottima padronanza degli strumenti espressivi e argomentativi che utilizza in modo originale nei vari contesti della comunicazione scritta e orale.
Comprende, interpreta ed è in grado di rielaborare autonomamente testi scritti di notevole complessità, mostrando spirito critico e autonomia di giudizio.
Sa impostare percorsi di studio autonomi che sviluppa con ricca pertinenza di riferimenti e sa risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi.
Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Partecipa con molto interesse all’attività didattica, contribuendo in modo significativo al dialogo scolastico.
LIVELLO AVANZATO: A
19
5.4. TABELLA DEI CRITERI DI MASSIMA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Approvato dal Collegio dei docenti il 9 febbraio 2015.
VOTO DI
CONDOTTA INDICATORI MOTIVAZIONI DELLA SANZIONE DISCIPLINARE
5 Allontanamento dalla comunità scolastica
(sospensione)
L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica
può essere disposto anche quando siano stati commessi
reati che violano la dignità e il rispetto della persona
umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone.
6
Presenza di UNO dei seguenti indicatori:
Sanzione disciplinare che preveda lo
studio individuale a scuola o altra
attività;
Un richiamo scritto comminato dal
Dirigente Scolastico;
Richiami scritti comminati dai docenti
in numero pari o superiore a cinque
(due per il primo periodo);
Assenze superiori al 20% delle ore di
lezione (frequenza gravemente
irregolare).
9a) richiamo verbale per condotta non conforme ai principi
di cui all’Art.1(con esclusione dei commi 5 e 6):
scorrettezze verso i compagni, verso insegnanti o il
personale non docente, disturbo durante le lezioni;
9b) richiamo scritto (nota sul registro) o, nei casi più gravi,
richiamo scritto comminato dal DS, per mancanze plurime
ai doveri di cui all'Art. l (con esclusione dei commi 5 e 6):
frequenti scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il
personale non docente, disturbo continuato durante le
lezioni, violazioni non gravi alle norme di sicurezza ; per
violazione dei commi 5 e 6 dell’Art. 1;
9c) studio individuale a scuola o altra attività per un
periodo non più lungo di cinque giorni per gravi
scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale
non docente, assenza ingiustificata o arbitraria,
turpiloquio, ingiurie e offese ai compagni, insegnanti o
personale non docente, danneggiamento volontario di
oggetti di non grande valore di proprietà della scuola,
molestie continuate nei confronti di altri, per gravi
violazioni della privacy;
9d) studio individuale a scuola o altra attività per un
periodo non superiore ai dieci giorni (ovvero da sei a dieci
giorni) per recidiva dei comportamenti di cui alla lettera
precedente;
9e) temporaneo allontanamento dello studente dalla
comunità scolastica (sospensione) per periodi non
superiori ai quindici giorni in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari, quali violenza intenzionale, offese
gravissime alla dignità della persona e alla sua privacy, uso
o spaccio di sostanze stupefacenti, atti e molestie anche di
carattere sessuale; denuncia penale per fatti avvenuti
all'interno della scuola che possano rappresentare un
pericolo per l'incolumità delle persone e per il sereno
funzionamento della scuola; allontanamento dalla
comunità scolastica.
7
Presenza di UNO dei seguenti indicatori:
Da due a quattro richiami scritti
comminati dai docenti;
Frequenti e reiterati richiami verbali;
Ritardi, entrate e uscite anticipate
superiori a 15 (primo trimestre
superiori a 6);
Frequente violazione delle norme che
regolano la vita e le attività della
comunità scolastica.
20
8
Presenza di TRE elementi positivi di
comportamento
ELEMENTI POSITIVI DI COMPORTAMENTO
Frequenza assidua (assenze fino ad un massimo di 9% e
ritardi e uscite anticipate inferiori a 10);
comportamento responsabile durante tutto il periodo di
permanenza a scuola (cambi d’ora, intervallo, ingresso e
uscita);
rispetto delle regole e rispetto degli altri;
partecipazione attiva al dialogo educativo e al progetto
didattico della classe;
partecipazione alle attività ed iniziative extracurricolari
della scuola (gare, olimpiadi, certamina, visite pomeridiane
ai musei, teatro, cinema ecc., Gruppo sportivo, ecc.)
9‐10
Presenza di QUATTRO elementi positivi di
comportamento
Il Consiglio di classe ha la facoltà di non conteggiare nel numero delle assenze un minimo di 10
giorni complessivi, purché debitamente documentate e dovute a malattia o altri motivi ugualmente
validi.
Non si tiene inoltre conto delle assenze determinate dalla partecipazione ad attività programmate
dalla scuola (ad esempio: attività di orientamento e attività sportive), né dei giorni impegnati in atti
di culto prescritti dalla propria religione. Sono inoltre esclusi dal computo i ritardi dovuti ad uno
stato di generale necessità.
21
6. VALUTAZIONI FINALI
6.1. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI GLI SCRUTINI FINALI
Si ricorda che il DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 14 comma 7, ha stabilito che, a decorrere dall’a. s.
2010‐ ’11, “ai fini della validità dell'anno scolastico, (…) per procedere alla valutazione finale di
ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, (…), motivate e
straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e
continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento
del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione
dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo".
Nel quadro dell’autonomia di giudizio di ogni Consiglio di classe, criteri comuni di giudizio sono i
seguenti:
lo studente è promosso alla classe successiva qualora abbia conseguito almeno voto di
sufficienza in tutte le materie;
lo studente non è promosso qualora risulti insufficiente in quattro o più materie, oppure
gravemente insufficiente in almeno tre materie.
Il giudizio è rinviato qualora allo scrutinio di giugno lo studente presenti insufficienze in non più di
tre materie, di cui almeno una non grave.
In quest’ultimo caso, nello scrutinio definitivo lo studente è promosso se:
ha raggiunto una preparazione adeguata ad affrontare l’anno di corso successivo.
Per preparazione adeguata si intende :
avere raggiunto una preparazione sufficiente nelle materie il cui giudizio era rimasto
sospeso; si precisa che in tale caso, ai fini della valutazione della media dei voti per
l’assegnazione del credito, il voto di ammissione alla classe successiva nella materia con
sospensione di giudizio non può essere superiore a 6, qualunque sia l’esito della prova di
recupero. (come stabilito dal Collegio dei docenti nella riunione del 16.09.2010).
nell’assumere una decisione di promozione o meno, il Consiglio di classe tiene conto:
della qualità e del livello delle conoscenze, delle competenze e delle capacità come risulta
dall’insieme delle proposte di voto e dai giudizi che le sostengono;
della storia personale dello studente, quindi dei livelli di partenza, del percorso e dei livelli
raggiunti da ogni singolo studente.
22
6.2. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
6.2.1. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per le classi terze, quarte e quinte, il D.M. 99 del 16 dicembre 2009, ha stabilito la seguente
tabella per l’assegnazione dei punti di credito.
TABELLA PER ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNI
M = media 3° anno 4° anno 5° anno
M=6 3 ‐ 4 3 ‐ 4 4 ‐ 5
6<M<=7 4 ‐ 5 4 ‐ 5 5 ‐ 6
7<M<=8 5 ‐ 6 5 ‐ 6 6 ‐ 7
8<M<=9 6 ‐ 7 6 ‐ 7 7 – 8
9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
Con M si indica la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il
credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,
anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
La frequenza assidua viene valutata in sede di scrutinio finale e consiste in un numero di assenze
complessivo non superiore al 9% del numero di ore di lezione effettuato per lo specifico anno di
corso.
La frequenza alle lezioni è considerata gravemente irregolare quando, in sede di scrutinio finale, il
numero delle assenze complessivo risulti superiore al 20% del numero di ore di lezione effettuato
per lo specifico anno di corso; tale profilo di frequenza annulla tutti gli altri elementi positivi e non
consente pertanto allo studente di ottenere il punteggio più alto previsto per la banda di credito
determinata dalla media delle valutazioni nelle singole discipline.
Il Consiglio di classe ha la facoltà di non conteggiare nel numero delle assenze un minimo di 10
giorni complessivi, purché debitamente documentate e dovute a malattia o altri motivi ugualmente
validi.
Non si tiene inoltre conto delle assenze determinate dalla partecipazione ad attività programmate
dalla scuola (ad esempio: attività di orientamento e attività sportive), né dei giorni impegnati in atti
di culto prescritti dalla propria religione. Sono inoltre esclusi dal computo i ritardi dovuti ad uno
stato di generale necessità.
I ritardi e le uscite anticipate che non abbiano valida giustificazione in uno stato di generale
necessità riconosciuto dall’Ufficio di Presidenza sono considerati elemento negativo per la
partecipazione al dialogo educativo; quando il loro numero complessivo superi i 15, sono
considerati elemento gravemente negativo. Un tale profilo di frequenza non consente allo studente
23
di ottenere il punteggio più alto previsto per la banda di credito determinata dalla media delle
valutazioni nelle singole discipline.
6.2.2. CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
L’attribuzione del credito formativo è regolamentata dal D.M. n. 49/2000, in particolare:
"art. 1, comma 1: Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, sono
acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare,
alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al
volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport."
"art. 1, comma 2: La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo
all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di
appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico."
"art. 3, comma 1 La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve
comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i
quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza
stessa."
Nell’attribuzione del credito scolastico una media dei voti almeno pari o superiore al 6,6 per la
prima fascia, al 7,6 per la seconda e all’8,6 per la terza determina automaticamente l’attribuzione
del punteggio massimo della fascia relativa. Agli studenti che, considerando la media conseguita e
gli altri elementi di valutazione, abbiano raggiunto un punteggio compreso tra 8.2 e 8.5 verrà
assegnato il punteggio intermedio del credito scolastico previsto per la fascia alta.
24
7. ATTIVITA' ALTERNATIVA ALL’IRC In alternativa all’insegnamento della religione cattolica (IRC), la scuola offre agli studenti che lo
desiderino la possibilità di dedicarsi allo studio individuale o assistito, in biblioteca. Gli studenti che
non si avvalgono dell’IRC e che intendono concorrere all’attribuzione del credito dovranno
dimostrare di aver aderito ad una delle attività proposte nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta
formativa tramite la produzione di materiale che verrà valutato dal Consiglio di classe.
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8. INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI 8.1. RECUPERO
Oltre alle attività di recupero e sostegno in itinere, che verranno normalmente svolte dai docenti
durante l’orario curricolare, la scuola potrà attivare una o più delle seguenti tipologie di recupero
compatibilmente con i finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e
dell’Università:
1. corsi di recupero pomeridiani;
2. "sportelli" pomeridiani;
3. attività di recupero mattutine che utilizzano la quota del 20% del curricolo ( D.M. n. 47 del 13
giugno 2006) e che prevedono la contemporanea promozione delle eccellenze.
Tra le possibili modalità di recupero, il Consiglio di classe prenderà in considerazione forme di
didattica alternative rispetto a quelle tradizionali (cooperative learning, peer‐education, attività
laboratoriali, e‐learning).
Ai corsi pomeridiani parteciperanno studenti provenienti da classi parallele e con carenze
omogenee.
Le attività di sportello per il recupero e di tutoraggio per la promozione delle eccellenze potrà
rivolgersi ad un minimo di quattro studenti.
Le attività pomeridiane di recupero saranno affidate ai docenti disponibili del liceo o a docenti
abilitati esterni.
Le famiglie che non intendessero avvalersi dei corsi e degli sportelli dovranno comunicare la loro
decisione per iscritto. Al termine delle attività di recupero verranno effettuate prove di verifica. Agli
studenti che per certificati motivi di salute non potessero svolgere le prove nella data stabilita dal
Consiglio verrà garantita la possibilità di una sessione suppletiva.
8.2. INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI ALL’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI CONBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’area dello svantaggio scolastico comprende problematiche diverse e viene indicata come area dei
Bisogni Educativi Speciali (BES). Vi sono comprese tre grandi sottocategorie: quella della disabilità,
dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio‐economico, linguistico e culturale. Per
disturbi evolutivi specifici si intendono oltre i disturbi specifici dell’ apprendimento, anche i deficit
del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, comprendendo anche quelli
dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato
un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche,
ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non venir certificate ai sensi della
Legge 104/92, non dando, pertanto, diritto all’insegnante per il sostegno. La Legge 170/2010, a tal
punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di cura educativa,
26
concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella Legge 53/2003,
nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare
e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.
8.3. I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) descrivono più profili neuro‐psicologici che insorgono in
età evolutiva. E’ possibile distinguere quattro tipologie di disturbo:
• Dislessia o disturbo della lettura
• Disortografia o disturbo della codifica ortografica
• Disgrafia o disturbo della calligrafia
• Discalculia o disturbo del calcolo.
La Legge 170/2010 cerca di garantire il diritto allo studio degli alunni con queste problematiche,
mettendo in atto adeguati interventi di supporto (strumenti compensativi e misure dispensative). E’
nata anche la figura del Referente di Istituto per i DSA, il quale si occupa dell’accoglienza di questi
alunni, provvede a curare i rapporti con le famiglie, a fornire informazioni e consulenza ai colleghi
anche nella compilazione del PDP, a tenere i contatti con le Asl. Il PDP rappresenta un patto,
un’alleanza tra l’alunno con DSA, la sua famiglia, i professionisti del sistema sanitario e i
professionisti della scuola. Nel corso dell'anno i Consigli di Classe si riuniscono per monitorare la
situazione degli alunni DSA e all’occorrenza per integrare, modificare, o confermare la validità del
PDP.
8.4. INTERVENTI EDUCATIVO-DIDATTICI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI (Legge 104/92)
Il Liceo Scientifico “Plinio Seniore” è impegnato attivamente nell’integrazione degli alunni
diversamente abili. Nella scuola sono presenti quattro docenti di Sostegno delle aree AD02
(umanistico‐letteraria) e AD01 (scientifico‐matematica). Il lavoro effettuato dall’insegnante di
sostegno è riconosciuto valido all’interno della classe e tutti i ragazzi hanno la possibilità di
sperimentare nuove metodologie di insegnamento‐apprendimento. All’interno della classe si
instaura un sistema di presa in carico dell’allievo con difficoltà da parte di tutti i docenti e questo fa
sì che il lavoro conclusivo sia organico e didatticamente valido. La diversità è vissuta come valore
aggiunto e arricchimento ed è per questo che si arriva con serenità all’Esame di Stato.
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8.5. PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’Istituto “Plinio Seniore” si propone di accrescere la cultura dell’inclusione per rispondere in modo
adeguato alle esigenze di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti
Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine si intende:
creare un ambiente accogliente e di supporto ;
sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione
educativa in tutta la scuola;
favorire l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
sostenere l’acquisizione di competenze collaborative;
coinvolgere il maggior numero di agenzie formative del territorio nell’azione e nei progetti
educativi della Scuola (Comune, ASL, Provincia, cooperative).
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione
sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che
personali.
Destinatari
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti:
‐disabilità (ai sensi della Legge 104/92);
‐disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010);
‐alunni con svantaggio socio‐economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva di
funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta
all’interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF (Classificazione Internazionale del
Funzionamento, della Disabilità e della Salute) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) , e
che necessita di educazione speciale individualizzata.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno necessità di interventi individualizzati, tagliati
accuratamente su misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o
mantengono. Questi interventi possono essere ovviamente i più vari nelle modalità, nelle
professionalità coinvolte, nella durata.
Risorse umane
Dirigente Scolastico
Coordinatore per le attività di sostegno
Referente DSA
Coordinatore gruppo accoglienza
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Coordinatore gruppo stranieri
Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto
Figura strumentale per l’orientamento in entrata
Figura strumentale per l’orientamento in uscita
Docenti per le attività di sostegno
Coordinatori di classe
Personale ATA
Organi collegiali
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) L’Istituto ”Plinio Seniore” istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) con l’intento di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 giugno 2013, dalla Nota Ministeriale n. 1551 del 27 giugno 2013 e dalla Nota Ministeriale n. 2563 del 22 novembre 2013 attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”.
Compiti e funzioni del GLI 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo‐didattici
3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai GLH operativi
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”
6. Suggerimento ed elaborazione di eventuali strategie di intervento qualora l’inserimento o l’apprendimento risultassero problematici.
7. Interfaccia con CTS (Centri Territoriali di Supporto) e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. 8. Informazioni e indicazioni in merito ai corsi di formazione e aggiornamento per i docenti. Composizione del gruppo E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo di sostegno, dal coordinatore del progetto di accoglienza e dal referente L2, dalle figure strumentali, da una rappresentanza dei docenti coordinatori.
Consiglio di Classe
1. Individuazione (Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia); 2. Coordinamento con il GLI;
3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti;
4. Predisposizione del PDP (Il Consiglio di classe deve predisporre un "Piano Didattico Personalizzato" (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico).
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GLH operativo (Compiti e funzioni)
Il GLH operativo elabora il "Piano Educativo Individualizzato" (PEI) in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla Legge 104/92.
GLH d’Istituto (Compiti e funzioni)
E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’Inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di "Piano Annuale per l’Inclusione" in base alle risorse assegnate alla scuola.
Collegio dei Docenti
‐ Discute e delibera il piano annuale. ‐ All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel "Piano Annuale per l'Inclusione". ‐ Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Risorse strumentali Nell’arco degli anni la scuola ha adottato attrezzature e ausili informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali (lavagna interattiva multimediale). L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. A tal fine il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, oltre a riunirsi collegialmente, si suddividerà in gruppi di lavoro per raggiungere la massima efficacia d’intervento. 1) A livello di istituto
Organizzazione scolastica generale: ‐classi aperte ‐compresenza ‐uso specifico della flessibilità
Sensibilizzazione generale: ‐Promozione di attività di sensibilizzazione generale.
Articolazione degli spazi e delle posizioni ‐accessibilità interna ed esterna ‐ubicazione delle classi ‐posizione dei banchi
Rapporti extrascolastici ‐ASL ‐ famiglie
Formazione L’Istituto propone attività di aggiornamento e formazione per tutti i docenti sui temi dell’educazione inclusiva con l’intento dimigliorare le strategie metodologiche mirate all’apprendimento cooperativo e al peer tutoring.
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2) A livello di gruppo‐ classe
‐ Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring; ‐potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; ‐ attivazione di percorsi inclusivi; ‐ elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline. 3) Specifico per l’alunno con BES
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo‐didattiche. A) Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano Educativo Individualizzato ad opera del GLH operativo. B) Piano Didattico Personalizzato (PDP) ‐ Per gli alunni con DSA certificati, ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative; ‐ Per gli alunni non certificati ma che abbiano evidenziato Bisogni Educativi Speciali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche. L’attivazione del PDP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili. 8.5.1 Alunni con disabilita’
L’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti educativi comunali, di tutto il personale docente ed ATA. Il docente specializzato
Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di osservazione, stabilisce in accordo con il Dirigente scolastico un orario didattico temporaneo. A tal fine, si individuano insieme al CdC, le discipline in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il PEI ed il PDF; partecipa ai GLHO, ai GLH d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale. GLH d’Istituto Composizione
Dirigente scolastico, referente dei docenti di sostegno, docenti per le attività di sostegno, referente Asl, genitori degli studenti disabili, referente Enti locali, operatori specialistici. Si riunisce due volte all’anno oppure ogni volta che venga ritenuto necessario.
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Compiti
‐Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità. ‐Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili. ‐Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto. ‐Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun PEI. GLH operativi Composizione
Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore, Docenti curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, AEC se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile. Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire GLH straordinari, concordando la presenza degli operatori sanitari. Funzioni
‐ progettazione e verifica del PEI; ‐ stesura e verifica del PDF; ‐ individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile. Referente per le attività di sostegno Funzioni Competenze di tipo organizzativo (Gestione delle risorse personali, mantenere contatti con i referenti della Asl, collaborare con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle attività di sostegno, richiedere la convocazione del Gruppo di lavoro, coordinare il Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività). Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, promozione di materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche). Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formulazione di progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di lavoro per le attività di sostegno). Scelte metodologiche e didattiche All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo, il tutoring e le attività di tipo laboratoriale. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari.
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Verifica e valutazione
Gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI. Il PEI può essere: ‐ curricolare, globalmente riconducibile alla programmazione oppure totalmente differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento
Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti gli accordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe. Procedure di accoglienza
Il referente per le attività di sostegno, o un docente di sostegno delegato, incontra i genitori dell’alunno per formulare progetti per l’integrazione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta AEC, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc…). Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione per gli alunni diversamente abili. Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attività volte ad accogliere l’alunno diversamente abile, assieme al docente referente dell’accoglienza. Gli alunni con disabilità grave saranno affiancati da un alunno tutor. Durante l’accoglienza, il docente di sostegno assieme al CdC proporrà attività di orientamento volte a migliorare l’efficacia dello studio. Orientamento in entrata
Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni disabili possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte del referente per le attività di sostegno, o altro docente di sostegno delegato. In base ai diversi bisogni educativi evidenziati, ai colloqui con i genitori e con i docenti della scuola di provenienza, si cerca di individuare il corso di studi più adatto all’alunno. Orientamento in uscita
In base al “progetto di vita” individuato nel PEI l’alunno e la famiglia possono usufruire di varie attività di orientamento. Tali attività vengono progettate in collaborazione con la figura strumentale competente.
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8.5.2 ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
1) Alunni con DSA (Legge 170/2010 e al D.M. 5669/2011)
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in
Dislessia o disturbo della lettura;
Disgrafia o disturbo della calligrafia;
Disortografia o disturbo della codifica ortografica;
Discalculia o disturbo del calcolo. Tali difficoltà riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PdP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio BES. Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe.
Redazione del PdP
Famiglia
Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PDP. Assume la corresponsabilità del progetto educativo‐didattico, collaborando alla stesura. Si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti del Consiglio di classe e il coordinatore di classe.
La certificazione
La certificazione presentata dalla famiglia può essere rilasciata esclusivamente dalla ASL di residenza dell’alunno. In corso d'anno le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (Nota USR Lazio n. 13348 del 20 maggio 2014 e Circolare Regione Lazio n. 212522/14 dell'8 aprile 2014 – Modifica alla Circolare Regione Lazio n. 18157/D4/00 del 13 febbraio 2009).
Segreteria didattica
Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione. Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della scuola.
Responsabile DSA
Consegna la documentazione al CdC, nel primo consiglio dopo il ricevimento della documentazione. Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al CdC, su esplicita richiesta della famiglia.
Consiglio di classe e coordinatore
Valuta la necessità di un PDP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito modello previsto dall’istituto. Consegna il PDP al Dirigente. Il CdC monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno, il coordinatore comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio.
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Dirigente scolastico
Prende visione del PDP e lo firma.
Coordinatore
Condivisione del PDP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori, dall’alunno e dagli specialisti se presenti. Il PDP deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto. 2) Alunni con altri disturbi evolutivi specifici
Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano didattico personalizzato (PDP) e delle misure previste dalla Legge 170/2010. Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: ‐deficit del linguaggio; ‐deficit delle abilità non verbali; ‐deficit nella coordinazione motoria; ‐deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico); ‐funzionamento cognitivo limite; ‐disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla Legge 104/92) ecc.
Individuazione
Il Consiglio di classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia. Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia.
Predisposizione del Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Il Consiglio di classe predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico‐didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché progettazioni e strategie didattico‐educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata, il CdC dovrà motivare opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Il coordinatore di classe può chiedere la consulenza del GLI.
La famiglia collabora alla stesura del PDP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo. Il CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato. Il piano di studi personalizzato può essere attivato solo se la famiglia lo sottoscrive. In caso di rifiuto la famiglia firma la non accettazione del piano.
Documentazione
Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere consegnata al Dirigente Scolastico che prende visione del PDP e lo firma.
Monitoraggio
Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi.
Valutazione
Il Consiglio di classe assume la responsabilità pedagogico‐didattica ai fini valutativi.
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8.5.3 ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO‐ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE Tali tipologie di BES, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge 517/77
Legge 104/92
Nota MIUR n. 339/01
Legge 53/2003
Nota Ministeriale 4798/05
C.M. 24/06
Legge 18/2009
D.P.R. 122/09 artt. 9‐10‐11
Circ. Regione Lazio 18157/09
Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 4 agosto 2009
Legge 170/10
C.M. 2/10
D.M. 5669/11 con allegate Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
D.M. 27.12.2012
Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano 140/12
N.M. 1551/13
N.M. 2563/13
C.M. 8/13
Nota USR Lazio n. 13348 del 20 maggio 2014
Circolare Regione Lazio n. 212522/14 dell'8 aprile 2014 – Modifica alla Circolare Regione Lazio n.
18157/D4/00 del 13 febbraio 2009
O.M. 316/14 artt. 17‐18
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9. VIAGGI CULTURALI
9.1. SCAMBI CULTURALI
Il Liceo “Plinio Seniore” promuove iniziative che favoriscano la formazione linguistica e culturale
degli studenti, su iniziativa dei Consigli di classe, proponendo le seguenti attività:
stage: partecipazione delle classi quarte e quinte, a stage linguistici di una settimana
comprendenti quattro o cinque giorni di lezione con insegnanti madrelingua e alloggio in
famiglia. Le mete scelte possono essere città o luoghi di rilevante importanza storica e
artistica;
scambiculturali: verranno favoriti contatti con istituti di altri paesi, per attuare scambi
reciproci con alloggio in famiglia. Gli scambi culturali verranno attuati all’interno di
programmi istituzionali o per accordi tra singole scuole;
progetti europei: si promuovono rapporti con i Paesi dell’UE attraverso la realizzazione di
progetti vagliati e finanziati dall’Agenzia dell’UE, che implicano l’eventuale mobilità di
studenti e docenti.
Assistenza alla mobilità individuale: si favorisce l’accoglienza e il reinserimento nella classe
di provenienza di studenti che abbiano trascorso un intero anno scolastico o un periodo di
studi presso una scuola estera. A tal riguardo, inoltre, Il Liceo “Plinio Seniore” promuove le
seguenti iniziative:
a. assistenza di nostri studenti durante il loro soggiorno all’estero nell’arco dell’intera permanenza
all’estero attraverso la nomina di un insegnante tutor;
b. contatti regolari del Consiglio di classe con studenti e famiglie mediati dall’insegnante tutor.
Il nostro Liceo collaboracon diverse scuole europee per la organizzazione di scambi culturali
bilaterali allo scopo di favorire la consapevolezza della cittadinanza europea.
I docenti individuano annualmente le classi cui proporre il gemellaggio, anche rispetto alla
disponibilità ad ospitare gli studenti stranieri.
E’ in via di completamento la procedura di iscrizione al Progetto Comenius+: il Collegio proporrà
progetti di aggiornamento e formazione per docenti e scambi culturali per studenti.
9.2. VIAGGI D’ISTRUZIONE, USCITE DIDATTICHE
Per la regolamentazione dei viaggi d’istruzione e delle diverse tipologie di uscite didattiche si
rimanda al Regolamento viaggi e visite didattiche.
Le mete dei viaggi d’istruzione si intendono, di norma, scelte in coerenza con la programmazione
didattica della classe limitate all’Italia per le prime tre classi, con possibilità di mete estere solo per
le ultime due classi.
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Ogni classe può partecipare ad una sola delle seguenti attività:
viaggio d’istruzione
scambio culturale
progetti che prevedono un allontanamento dalla scuola superiore ad un giorno.
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10. L’ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA UFFICIO DI PRESIDENZA
L’Ufficio di Presidenza è formato dal Dirigente Scolastico e dai suoi Collaboratori. Ha la
responsabilità della gestione quotidiana della scuola. I Collaboratori svolgono le funzioni loro
assegnate dal Dirigente Scolastico. Coordinano l’attività didattica. Organizzano gli interventi didattici
finalizzati al recupero (attivazione sportelli e corsi pomeridiani).
Dirigente Scolastico
Ing. Carlo Palmiero
Collaboratori
prof.ssa Maria Laura Casale (vicario del DS) e prof. Emanuele Casalena.
Per le classi della sede distaccata viene nominato fiduciario del DS la prof.ssa Nerina Diaco
DSGA
Dot.ssa Stefania Costantini
FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali hanno l’incarico di curare l’organizzazione e la gestione di settori di attività
che il Collegio dei docenti ha identificato come essenziali per il funzionamento del Liceo.
Esse sono:
FS1. Orientamento in ingresso
prof. Vincenzo De Simone
FS2. Orientamento in uscita
prof. Antonio Fanelli
FS3. Salute e territorio
prof.ssa Anna Rita Paiella
FS4. Autovalutazione ed aggiornamento
prof.ssa Maria Ida Foglia
COMMISSIONE ELETTORALE
La Commissione è formata da due docenti indicati dal Collegio dei docenti, un membro del
personale ATA, uno studente e un genitore. Ha il compito di favorire la partecipazione di tutte le
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componenti alla vita della scuola e di organizzare e gestire tutte le votazioni per l'elezione degli
Organi Collegiali previsti dai Decreti Delegati.
Docenti responsabili: prof.ssa Nerina Diaco e prof. Claudio Vitagliano
COMMISSIONE FORMAZIONE DELLE CLASSI
La Commissione è formata da docenti di diverse discipline e ha l'incarico di disporre l'assegnazione
degli alunni alle classi secondo i criteri stabiliti a pag. 4 del POF.
Docenti responsabili: prof.ssa Caterina Cosimati, prof.ssa Maria Teresa Delladio, prof.ssa
Mariarosaria Russo.
COMMISSIONE POF
La Commissione è formata da docenti delle diverse discipline e ha l'incarico di proporre al Collegio
dei docenti, sulla base delle richieste espresse dalle varie componenti scolastiche e della valutazione
dei risultati ottenuti, aggiornamenti ed eventuali modifiche del Piano dell’Offerta Formativa, e di
curarne la redazione. Predispone inoltre le griglie di valutazione del POF, ne organizza la
distribuzione tra i soggetti interessati, provvede alla lettura dei dati emersi e ne dà comunicazione al
Collegio dei docenti.
Docenti responsabili: prof.ssa Francesca Coppa, prof. AntonioFanelli,prof.ssa AnitaLalle, prof.ssa
Anna Rita Paiella.
COMMISSIONE VIAGGI D’ISTRUZIONE
Docenti responsabili: prof.ssa Paola Berna, prof.ssa Nerina Diaco.
COMMISSIONE ORARIO
Prof.ssa Maria Laura Casalee Prof.Vincenzo De Simone.
COMMISSIONE SETTIMANA DELLO STUDENTE
Prof. Gino Agazzani, prof.ssa Norma Andriani, prof.ssa Maria Benimeo, prof. Marco Bocconi,
prof.ssa MarinaFattapposta, prof.ssa Anna Maria Fichera.
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ALTRI INCARICHI
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (R.S.P.P.)
Assolve tutti i compiti previsti per questa figura dal Decreto Legislativo 626/94, L.242/96.
Docente responsabile: prof. Emanuele Casalena.
RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Designato dalla RSU, ha il compito di vigilare sulla sicurezza degli ambienti e delle strutture e di
segnalare eventuali situazioni di disagio o pericolo al Dirigente e al R.S.P.P.
Responsabile: Donatella Pallavicino.
RESPONSABILE D.S.A. Disturbi Specifici di Apprendimento
Docente responsabile: prof.ssa Giovanna Turco
COMITATO DI VALUTAZIONE
Prof.ssa NormaAndriani, prof.ssa Paola Calisti, prof.ssa Marina Fattapposta, prof.ssa Anna Petrucci.
Membri supplenti prof.ssa. Valeria Attinà e prof.ssa Eliana Elia.
DIRETTORI DI LABORATORIO
Laboratorio di Chimica: prof.ssa Anna Rita Paiella.
Laboratorio di Fisica: prof. Marco Bocconi.
Laboratorio di Informatica: prof. Antonio Fanelli.
Laboratorio di lingua: prof.ssa Maria Benimeo.
Aula di disegno: prof. De Simone.
Palestre: prof. Marcello Catalano.
I responsabili dei laboratori e delle strutture di servizio elaborano le proposte dei Dipartimenti e
definiscono progetti di lavoro per l'anno scolastico in corso, anche come parte di progetti
pluriennali, che il Collegio dei docenti e il Consiglio d'Istituto approvano entro ottobre. Propongono
adeguamenti e innovazioni delle strutture loro affidate.
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DIRETTORI DI DIPARTIMENTO
Lettere biennio: prof.ssa Patrizia Fares
Lettere triennio: prof.ssa Piera Filippi
Inglese: Prof.ssa MariaBenimeo
Matematica e fisica: prof.ssa NerinaDiaco
Scienze prof. Claudio Vitagliano
Storia e filosofia: prof.ssa MarinaFattapposta
Disegno e storia dell'arte: prof. Emanuele Casalena
Scienze motorie: prof. Marcello Catalano
Religione: Prof.ssa Maria Rosaria Nappi
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11. ATTIVITÀ PROMOSSE DAL LICEO
11.1. PREMIO BRUNO NARDO
La scuola indice ogni anno un premio dedicato alla memoria del prof. Bruno Nardo, preside del liceo
per più di 10 anni. Il premio, riservato agli studenti dell’Istituto, è diviso in due sezioni, musicale e
letteraria. La selezione delle opere degli studenti è affidata a una Commissione che di anno in anno
pubblica un bando apposito. L’iniziativa è resa possibile dalla generosità della sig.ra Rita Nardo.
Il premio ha lo scopo di incentivare l’espressione artistica degli studenti del nostro Liceo in ambito
letterario e musicale, attraverso due concorsi.
Finalità generali:
1 Promozione del concorso in tutte le classi, con particolare attenzione alle prime.
2 Valutazione degli scritti del Concorso Letterario e elaborazione scritta delle motivazioni
delle opere premiate
3 Organizzazione e realizzazione del Concorso Musicale e della Premiazione.
11.2. SETTIMANADELLO STUDENTE Anche quest'anno, se ci sarà una espressa richiesta degli studenti, si svolgerà, dal 15 al 19dicembre
2014, la settimana di didattica alternativa che prevede un ampio ventaglio di corsi proposti da tutte
le componenti del Liceo e organizzati da un Comitato composto da docenti.
Se si verificassero forme di autogestione e/o occupazione queste comprometteranno
l’autorizzazione allo svolgimento della settimana dello studente.
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11.3. PROGETTI
Di seguito vengono presentati i progetti adottati per il corrente anno scolastico, suddivisi per assi
culturali caratterizzanti l’identità del liceo scientifico.
11.3.1. PROGETTIASSE MATEMATICO E SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI COINVOL
TE 1. Progetto Educarsi al
futuro in collaborazione con ENEA
prof.ssa Anna Rita Paiella
Progetto, bandito dalla Provincia di Roma e dall'ENEA ‐ Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile ‐ si colloca nell'ambito di un programma finalizzato ad avviare una collaborazione tra il mondo della scuola e della ricerca. Il progetto si articola in una serie di incontri con ricercatori ed esperti Enea, incentrati sulle problematiche connesse allo sviluppo sostenibile, con lo scopo di sviluppare la progettualità nelle scuole e coinvolgere gli alunni in attività di approfondimento di tematiche, per le quali normalmente dimostrano interesse.
Tutte
2. Progetto Bioform in collaborazione con la EBRI Fondazione Santa Lucia
prof.ssa Anna Rita Paiella
Corso didattico – sperimentale su argomenti di Genetica è rivolto ad alunni delle classi 4 Finalità generali: partecipare ad una attività sperimentale in laboratori attrezzati e assistiti da personale specializzato per la tipizzazione di un sequenza di DNA non codificante
Classi quarte
3. Giochi della chimica
prof.ssa Anna Rita Paiella
Partecipazione ai giochi della chimica 2014, presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Classi quarte e quinte
4. Olimpiadi della biologia
prof.ssa Paola Calisti
Preparare gli alunni che devono partecipare ai giochi della biologia 2014, proponendo approfondimenti su argomenti di biologia soprattutto in riferimento alla nuove scoperte e agli sviluppi più recenti della ricerca in campo medico, biologico, farmaceutico.
Classi quarte
5. Progetto “Museo delle Scienze”
prof.ssa Anna Rita Paiella
Allestire una serie di vetrine in cui sono catalogati e organizzati in una forma fruibile, i materiali scientifici e le strumentazioni di chimica e fisica del nostro Liceo.
Tutte
6. Olimpiadi di matematica, giochi matematici (Univ. Bocconi), Kangourou
prof.Antonio Fanelli
Partecipazione ad Olimpiadi e giochi matematici.La finalità del progetto è quella di coinvolgere il maggior numero di studenti possibile nella partecipazione a gare matematiche (Olimpiadi della Matematica, Giochi della Bocconi). Si prevede inoltre una serie di incontri, detti "allena‐menti" della durata di un’ora in vista delle prove. Si propone inoltre la partecipazione di 6‐8 studenti ad un laboratorio PLS dal titolo "la matematica nelle gare di matematica" con incontri che si dovrebbero svolgere nelle università "La Sapienza" e "Roma Tre"
Tutte
7. Progetto “Chimici per prof.ssa Anna Il progetto, patrocinato dal Dipartimento di Classi
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un’ora” Rita Paiella Chimica dell’Università degli Studi “La Sapienza”, dal Museo Multipolare dell’Informazione Scientifica e Tecnologica – MUSUIS, Laboratorio di Chimica Spettacolare mira a familiarizzare gli studenti con tecniche e metodi tipici della chimica, a lavorare con materiale di uso quotidiano. Gli studenti saranno impegnati in attività ”hands on” e a documentare il lavoro svolto con relazioni.
quarte e quinte.
11.3.2. PROGETTIASSE STORICO-SOCIALE
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI COINVOLTE
1. “Roma ricorda: occupazione e deportazione, resistenza e liberazione” ‐ Dedicato alla memoria della Shoah.
Comune di ROMA CAPITALE
prof.ssa Marina Fattapposta
Conoscenza della persecuzione antisemita e dello sterminio degli ebrei nell’Europa centro‐orientale. È previsto un viaggio di istruzione a Cracovia, Auschwitz e Birkenau.
V C e V B
2. “Viaggi della memoria. ‐Per non dimenticare la tragedia del ‘900”
Provincia di Roma
prof.ssa Marina Fattapposta
La politica nazista e lo sterminio degli ebrei nell’Europa centro‐orientale. È previsto un viaggio di istruzione a Cracovia, Auschwitz e Birkenau
Classi V Totale numero degli studenti: 4
3. “La memoria per il futuro” Progetto promosso da: Pyrgos Travel Agency Impronte Viaggi 2000 Società Filosofica Romana
prof.ssa Marina Fattapposta
Studio, approfondimento e ricerca degli eventi storici del ‘900 che hanno determinato mutamenti nel mondo e sugli assetti internazionali È previsto un viaggio di istruzione a Berlino
tutte le classi IV
4. “Oltre ogni
frontiera”.UNESCO
2014
prof.ssa Marina Fattapposta
Sviluppo delle tematiche sulla pace, sui diritti umani e sull’educazione interculturale.
Studenti del Triennio
5. Progetto Eliseo Scuola
prof.ssa Norma Andriani
Attraverso incontri didattici,visione di uno spettacolo teatrale,Lectiomagistralis su questi due temi portare a conoscenza dei ragazzi tematiche di rilevante importanza storico, sociale
3°B, 3°F, 3°I, , 5°A, 5°B, 5°C, 5°D
6. Educazione alla cittadinanza e alla legalità
prof.ssa Norma Andriani
Attraverso degli incontri con magistrati antimafia, giornalisti, associazione Libera, visite in luoghi istituzionali,nave della legalità, percorsi didattici sulla storia d’Italia dall’unità agli anni ’70 cercare di sviluppare una
4°A ; 4°B; 4°F; 4°G,5°B; 5°C; 5°D .
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coscienza morale e civile negli studenti.
7. Mille di Miguel
prof. Marcello Catalano
Il progetto prevede una serie di incontri nelle scuole per raccontare alcune delle più grandi battaglie al razzismo nella storia dello sport, da Gretel Bergmann a Mohammad Ali fino a Tommie Smith e John Carlos, per poi arrivare ai giorni nostri, con la questione sempre viva del razzismo nel calcio.
Tutte
8. Organizzazione di eventi sportivi e giornate di studio e conferenze: Gli Studenti Incontrano i “Campioni”.
prof. Marcello Catalano
Organizzazione di convegni e giornate di studio da svolgersi in aula Magna relativamente ad incontri con atleti, tecnici e docenti del mondo dello sport, dedicate a tematiche, fenomeni di tipo sociale culturale e promozionale delle attività sportive di grande rilievo sino ad i cosiddetti sport minori.
Tutte
9. Centro sportivo scolastico – salute statica e salute dinamica
prof. Marcello Catalano
Promozione ed avviamento alle attività sportive per gli studenti, con organizzazione di giochi e tornei interclasse, e preparazione per i Giochi Sportivi Studenteschi. Partecipazione ad attività sportive a livello interscolastico(Comunale‐Provinciale‐Regionale ecc.)con rappresentative d’Istituto che partecipano ad i Giochi Sportivi Studenteschi 2013/14.
Tutte
10. Progetto nazionale pilota “Prevenzione‐azione” (educazione alimentare, alcool, fumo)
prof.ssa Anna Rita Paiella
Discussione aperta su temi legati alla salute, presentati nelle altre classi da studenti della 4 e 5 A. La finalità generale è di approfondire argomenti relativi ai corretti stili di vita per la prevenzione dei comportamenti a rischio.
Classi seconde e terze
11. UNPLUGGED di LAZIOSANITA’ – con l’Agenzia di Sanità pubblica della Regione Lazio
prof.ssa Anna Rita Paiella
Progetto di LAZIOSANITA’ – Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio Finalità generali: è un programma di prevenzione del disagio e dell’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive.
1°A; 2°A ; 1°B; 2°B.
12. Educazione alla pace (Emergency)
prof.ssa Paola Garelli
Progetto attuato in collaborazione con i volontari di Emergency. Finalità generali: 1 ‐ Educare alla cittadinanza attiva 2 ‐ Sviluppare una cultura fondata sulla pace. Rendere consapevoli gli studenti della realtà delle guerre e dei loro effetti sulla popolazione civile a breve e lungo termine.
Classi prime e seconde.
13. Preparazione agli esami First Certificate
prof. Maria Benimeo
E’ rivolto a tutti gli studenti che abbiano già raggiunto un buon livello di conoscenza della lingua inglese e prevede 40 ore di corso pomeridiano per sostenere poi a fine anno un esame per conseguire una certificazione che ha un valore legale.
tutte
14. In vino veritas prof. Galliano Maria Speri
Un ciclo di conferenze a cura della prestigiosa Associazione Italiana Sommelier rivolta agli studenti dell’ultimo anno per educarli al bere responsabile che privilegi il gusto e la cultura, in contrapposizione agli eccessi del sabato sera.
Classi quinte
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15. Biblioteca 2.0 prof. Galliano Maria Speri
I docenti coordinatori stanno raccogliendo audiolibri, registrazioni di lavori teatrali, registrazioni digitali di lezioni su argomenti storici, letterari, artistici, sociali, di costume etc. che vengono messi a disposizione di tutti i docenti (soprattutto di Italiano, Storia, Arte) che possono utilizzarle per rendere più vivace la lezione frontale. Gli studenti possono inoltre scaricare tutte le registrazioni digitali sul telefonino, sull’iPod o sul computer per poi riascoltarle e studiarle a casa.
quarte
11.3.3. PROGETTIASSE DEI LINGUAGGI
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI COINVOLTE
1. Sette teste per un voto
prof.ssa Piera Filippi
Progettazione ed organizzazione di una simulazione di prima prova per le classi quinte e successiva correzione comune, a campione, degli elaborati per confrontare criteri di lavoro e validità della griglia proposta per l’Esame di Stato.
Tutte le classi quinte
2. Musica al Plinio
prof. MaurizioBattaglia
Il progetto diviso in due parti:
Guida alla pratica musicale: gestito dal docente proponente, indirizzato agli alunni di tutte le classi offrendo la possibilità agli studenti che suonano uno strumento di praticare la musica d’insieme e, per gli altri, di creare il Coro del Liceo Plinio. Associazione Amici di Santa Cecilia: a) Laboratorio di alfabetizzazione di base: alunni del biennio inferiore b) L'offerta musicale: alunni del triennio
Tutte le classi
3. Ballate inglesi prof.ssa Paola Berna
Seminario/concerto del Prof. Giordano Dall`Armellina sulle ballate medievali inglesi.
Terze
4. All’Opera con Filosofia
prof.ssa Eliana Elia
Attività del progetto:‐ n° 6 incontri preparatori con docenti Università ROMA TRE, ‐partecipazione agli spettacoli proposti del calendario del teatro dell’opera di Roma stagione 2013/2014.
Tutte
5. Olimpiadi di italiano prof.ssa Lalle Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere il maggior numero di studenti possibile nella partecipazione alle Olimpiadi di Italiano. Si prevede inoltre una serie di incontri, detti "allena‐menti" della durata di un’ ora in vista delle prove. Il numero degli incontri di allenamento dipenderà dagli esiti delle prove.
le gare sono rivolte agli studenti di tutte le classi dell'istituto. numero massimo degli alunni: 30 (15 del biennio e
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15 del triennio).
6. Segni di Integrazione prof.ssa LalleLo scopo del progetto è quello di sviluppare e sostenere un processo di interazione positiva tra i soggetti appartenenti a diverse culture , sostenendo e promuovendo l'integrazione, non solo di tipo etnico, ma anche di comunicazione, valorizzando le ricchezze emergenti, fronteggiando gli ostacoli che possono portare a fenomeni di disagio, di esclusione e di marginalità sociale.Ilprogettovienepresentatoallascuola dall' associazione “Interculturando” che con i fondi a sua disposizione realizzerà attività di laboratorio in due classi sui temi dell'integrazione.
Due classi del Liceo
7. Giuria Premio “David di Donatello‐scuola
prof.ssa Bortolin Gli alunni partecipano alla giuria del premio David di Donatello edassisteranno alla proiezione di circa 20 film italiani della stagione in corso, da ottobre a marzo. Gli studenti faranno parte della giuria del premio David Giovani 2014.
Classi quarte e quinte (10 alunni)
8. Cinema e società prof.ssa Andriani
Far conoscere agli studenti le realtà storico‐sociali del nostro tempo attraverso la visione di film quali:Il capitale umano‐la mafia uccide solo d’estate,BlueJasmine,Jersey boys per avviare una riflessione critica sul nostro tempo.
Classi quarte
9. Laboratorio teatrale
prof.ssa Mariarosaria Russo
Si intende costruire un gruppo coeso in grado di condividere, comunicare e relazionarsi in modo sempre più stretto. L’obiettivo finale è l’allestimento di uno spettacolo teatrale.
Tutte
10. Premio “Bruno Nardo”
Prof.ssa Carla Giacobbe
Il premio, intitolato alla memoria del Preside Bruno Nardo e sostenuto dalla generosità della Sig.ra Rita Nardo, ha lo scopo di incentivare l’espressione artistica degli studenti del nostro Liceo in ambito letterario e musicale, attraverso due concorsi.
Tutte
11.3.4. ATTIVITA’ COORDINATE DA COLLABORATORI ESTERNI
Rapporti Famiglie e Associazioni Referenteprof.ssa Lorenzoni; Progetto di psicologia scolastica “Sportello di ascolto e consulenza” referente dott. Mazzullo; Corsi pomeridiani di potenziamento di Lingua inglese finalizzato alle certificazioni dell’Università di Cambridge referenteprof.ssaMariaBenimeo
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12. FUNZIONI STRUMENTALI FS1: ORIENTAMENTO IN ENTRATA Referente: prof. Vincenzo De Simone
L’attività di promozione si sviluppa in varie fasi ed in un progetto:
• individuazione delle scuole di provenienza dei nostri studenti e di altri istituti esistenti nel
territorio. Al termine di questa indagine viene compilata una lista di scuole medie a cui dare la
priorità nell’attività di promozione.
• predisposizione del materiale necessario alla promozione: manifesti, volantini, stampati ecc.
• progetto “Adotta una scuola media”: la costruzione di un’immagine positiva dell’istituto
proiettata verso l’opinione pubblica e privata sono all’origine del progetto “Adotta una scuola
media”. Questo progetto coinvolge numerosi docenti che cureranno le presentazioni presso le
scuole medie, durante le quali sono illustrati gli elementi caratterizzanti del percorso formativo
offerto dal liceo. In alcuni casi i docenti potranno essere accompagnati da ex studenti delle scuole
medie che già frequentano il nostro istituto.
• organizzazione degli incontri con i genitori degli alunni di terza media. L’iniziativa in genere
coinvolge numerosi docenti e anche molti alunni del nostro istituto e si sviluppa attraverso sia visite
guidate nelle aule specializzate / laboratori della nostra scuola che mediante presentazioni delle
caratteristiche dell’indirizzo di studi del liceo scientifico.
FS2: ORIENTAMENTO IN USCITA Referente: prof. Antonio Fanelli
Per favorire una scelta consapevole e facilitare il passaggio dalla scuola superiore all’università, il Liceo Plinio Seniore attiva e propone ogni anno agli studenti delle classi quarte e quinte varie iniziative, tra le quali:
uno sportello informativo, consultabile a scuola su appuntamento;
incontri presso la scuola con un esperto sulle problematiche relative al mondo del lavoro e
sulle diverse scelte universitarie e professionali;
incontri con docenti universitari a scuola e/o presso le Università di Roma;
incontri “Porte Aperte” presso le Università di Roma;
somministrazione di test di autovalutazione forniti dalle università;
Progetto “Saperi minimi” (facoltà scientifiche dell’Università “La Sapienza” di Roma);
Progetto Orientamento in Rete (Facoltà di Medicina e Farmacia dell’Università “La Sapienza”
di Roma);
seminari di Fisica presso i Laboratori Nazionali di Frascati – INFN;
conferenza di Informazione e Orientamento a cura di INFOTEM (Esercito Italiano);
esame di Inglese scientifico (presso l’Università “La Sapienza” di Roma);
Progetto “Piano Lauree Scientifiche” (presso l’Università “La Sapienza” di Roma).
Il Liceo Plinio aderirà inoltre ad altre eventuali iniziative di interesse proposte dalle Università di Roma nel corso dell’anno scolastico 2014‐2015.
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FS3: SALUTE E TERRITORIO Referente: prof.ssa Anna Rita Paiella
Le iniziative proposte sono riferibili a due aree di intervento: 1) ATTIVITA’ DI PREVENZIONE È da sempre riconosciuta la difficoltà dei giovani nel passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore. Spesso gli studenti si sentono disorientati nella nuova realtà scolastica, con difficoltà di adattamento e criticità che possono influire negativamente sul piano motivazionale e sul loro rendimento. Sin dal primo anno, quindi, è importante investire sul benessere relazionale tra i compagni e su come poter affrontare e risolvere gli inevitabili conflitti che possono sorgere all’interno della classe e tra pari. A questo scopo già da due anni nel nostro liceo sono attivi due progetti nazionali: “Unplugged” e “Prevenzione Azione”. Gli altri progetti inseriti in questa area si propongono di sensibilizzare i giovani sul tema dell’educazione alla salute, sulla promozione dei corretti stili di vita e ampliare le conoscenze in relazione a fumo, alcool ed alimentazione. 2) SCIENZE NATURALI I progetti inseriti in questa area hanno come finalità generale sia di offrire agli studenti occasioni diapprofondimento interdisciplinari in ambito scientifico sia di integrare l’attività didattica frontale. La maggior parte derivano da collaborazione con le Università e vari enti di ricerca e si realizzano attraverso lapartecipazione degli studenti a Seminari presso l'Aula Magna del Liceo o ad attività sperimentali “hands on” inlaboratori attrezzati.
FS4: AUTOVALUTAZIONE ED AGGIORNAMENTO Referente: prof.ssa Maria Ida Foglia
L’art. 6 del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia d’istruzione e formazione,
approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 agosto 2012, individua l’autovalutazione come fase iniziale
del processo di valutazione delle istituzioni scolastiche. Ciascuna scuola, sulla base di vari strumenti
a sua disposizione, sarà chiamata a redigere un rapporto di autovalutazione sul quale poi formulare
un piano di miglioramento. Strumenti essenziali per tale processo sono:
Dati prove INVALSI;
Fascicolo “scuola in chiaro”;
Strumenti di autovalutazione della scuola;
La normativa, sebbene ancora in attesa di applicazione, suggeriscedunque a ciascun istituto di
avviare un processo che miri a:
Formare personale in grado di leggere e interpretare i dati utili all’autovalutazione
scolastica, in vista della formazione di un nucleo di autovalutazione interno;
Elaborare strumenti che possano integrare i dati forniti dalle prove Invalsi e dal fascicolo
“scuola in chiaro”;
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Stimolare una riflessione, all’interno del corpo docente, sull’importanza e la finalità del
processo di autovalutazione.
In base a quanto premesso, la funzione strumentale autovalutazione e aggiornamento, nel corso
dell’anno scolastico 2014/2015, si propone di conseguire i seguenti obiettivi:
studiare e comunicare i risultati delle prove INVALSI 2013/2014 e confrontare i dati con
quelli emersi negli anni precedenti; coordinare la somministrazione e la correzione delle
prove INVALSI 2014/2015;
Studiare e comunicare i dati Pisa 2012 relativi al nostro istituto;
promuovere occasioni di aggiornamento all’interno dell’istituto sul tema della valutazione‐
autovalutazione;
�elaborarestrumenti di autovalutazione della scuola non solo in relazione agli esiti formativi
ed educativi degli studenti, ma anche all’organizzazione scolastica; a questo proposito si
intende:
Proporrel'elaborazione di prove comuni di italiano e matematica, da somministrare alle classi
prime nel corso dell'anno scolastico, per registrare i livelli di apprendimento raggiunti
rispetto alle prove di ingresso somministrate nei primi giorni di scuola;
elaborare un questionario, da somministrare a delle classi campione (alunni/genitori) dell'istituto,
per valutare l'organizzazione della scuola (infrastrutture, scansione dell’anno scolastico,
servizi, ampliamento dell’offerta formativa ecc…); in tal modo sarà possibile avere a
disposizione un sistema organico di dati che, integrati con i risultati delle prove INVALSI e
con i dati del fascicolo “scuola in chiaro”, consentirà di avviare il processo di autovalutazione
del nostro istituto.