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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

è l‟espressione dell‟autonomia progettuale

e dell‟identità culturale della scuola.

Dichiara gli impegni in ordine alle finalità,

ai principi generali

e allo stile che l‟Istituto intende perseguire.

Rende visibile l‟offerta formativa

in ordine alla progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa ed organizzativa,

attraverso l‟esplicitazione di specifici progetti.

Il POF si pone pertanto quale strumento per garantire,

attraverso la trasparenza,

la qualità del servizio scolastico.

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NATURA E SCOPO DEL NOSTRO P.O.F.

L‟ Istituzione Scolastica si pone come fondamentale riferimento culturale per il nostro territorio, proponendo le seguenti finalità ( in conformità al D.P.R. 275/99) anche per quanto concerne la flessibilità:

Trasformare le potenzialità di ciascuno

alunno in competenze.

Essere attenti alle diverse esigenze formative degli alunni, nonché alle attese espresse dalle famiglie, dalle comunità locali, dai contesti sociali ed economici del territorio.

Guidare gli alunni a decodificare la realtà che li circonda in modo critico e consapevole, per operare scelte responsabili.

Ampliare l‟offerta formativa attraverso laboratori mirati alla formazione integrale della persona.

Conoscere e valorizzare il proprio territorio

al fine di promuovere il radicamento in esso.

Sviluppare una capacità imprenditoriale legata allo sviluppo sostenibile del territorio, attraverso la sua capillare diversificata conoscenza, con graduale valorizzazione e promozione.

Garantire a tutti un adeguato successo formativo nella costruzione di un percorso personalizzato.

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PREMESSA Il Piano dell‟Offerta Formativa, elaborato da questo Istituto Comprensivo, è il naturale sviluppo dei Piani Educativi delle Scuole che compongono l‟attuale Istituto.

Nella sua elaborazione si ritiene indispensabile richiamare il quadro normativo di riferimento ed il contesto socio-ambientale in cui gli alunni sono inseriti, in quanto nella individuazione delle scelte educative occorre operare una mediazione adeguata, tra obblighi istituzionali e specifiche situazioni contingenti.

Il documento sarà consegnato, in estratto, ai genitori degli alunni del primo anno di frequenza di ciascun grado scolastico e sarà messo a disposizione di tutti per consultazione e copia.

Sarà inviato inoltre a tutti gli Enti e Istituzioni che interverranno nella realizzazione delle attività con il loro contributo finanziario, con un supporto logistico e con la collaborazione organizzativa. Il P.O.F. costituisce la cornice unitaria di tutti i piani personalizzati, di tutte le attività progettuali di offerta formativa e del suo ampliamento, articolandosi in una documentazione completa depositata agli atti dell‟Istituto e costituita da:

Piani annuali di programmazione educativo-formativa delle Scuole dell‟Infanzia, Primarie e Secondarie di I° grado;

i progetti delle attività extracurricolari e di quelli sperimentali con la descrizione

analitica delle competenze, dei contenuti, delle metodologie, dei risultati attesi, dei costi di progettazione, organizzazione e realizzazione;

i progetti delle attività di formazione;

le procedure di valutazione degli alunni;

il piano attuativo dell‟Istituto, con la definizione degli impegni collegiali;

metodologia sintetica dello schema esplicativo delle UA, utilizzata per la visualizzazione delle attività educativo-formative progettuali.

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CONTESTO NORMATIVO

Con l‟emanazione del D.P.R. 8 Marzo 1999 n. 275 relativo al “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell‟art. 21, della legge 15 marzo 1997, n. 59, si è data attuazione ai principi generali concernenti l‟autonomia delle istituzioni scolastiche. Per la stesura dell‟attuale P.O.F. è stata presa in esame la legge di riforma 53/03, il decreto ministeriale del 31 Luglio 2007, la direttiva del Ministro Fioroni n. 68 del 3 Agosto 2007, le leggi n. 133 del 6/8/2008, n. 169 del 30/10/2008 e n. 189 del 4/12/2008 e la circolare ministeriale n°50 del 20 maggio 2009 del ministro Gelmini; questi ultimi provvedimenti legislativi trovano una loro prima sintesi nel Piano Programmatico previsto dall‟art. 64 della legge 133/08, L‟art. 3 del D.P.R. n 275/99 così recita:

Art. 3 (Piano dell‟offerta formativa)

1. Ogni Istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue

componenti, il Piano dell‟offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell‟identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell‟ambito della loro autonomia.

2. Il Piano dell‟offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali e educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell‟art. 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell‟offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.

3. Il Piano dell‟offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.

4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.

5. Il Piano dell‟offerta formativa è reso pubblico e consegnato alle famiglie all‟atto dell‟iscrizione.

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CONTESTO AMBIENTALE E SOCIO-CULTURALE

L‟ambiente è di media collina, l‟attività prevalente è quella agricolo-artigianale che nell‟ultimo periodo si è evoluta con nuove tipologie imprenditoriali (agriturismo, bad and breakfast); il territorio comunale conta circa 5300 abitanti; - la viticoltura e la vinificazione sono tipiche del territorio: la Vinea, con sede, nello stupendo complesso di S. Francesco, è un'associazione di produttori a livello nazionale (ne fanno parte numerose cantine private e una cooperativa sociale); - gli stabilimenti industriali sono dislocati soprattutto lungo il corso del torrente Tesino e l‟attività produttiva si occupa prevalentemente di conservazione degli alimenti, confezioni tessili, calzature, borse, metallurgia leggera, materiale elettrico; - caratteristico è l'artigianato del merletto a tombolo che oggi viene promosso in modo corretto e deciso anche attraverso il concorso del “Fusello d‟oro”; - è stata costruita una centrale fotovoltaica, in linea con le più recenti e innovative norme per il rispetto dell‟ambiente; - sul territorio operano tre istituti bancari; - l‟ospedale si è trasformato in poliambulatorio e ricovero a lunga degenza; - è presente la casa di riposo per anziani “Forlini” e il Centro diurno per anziani “Forlini” (di recente istituzione), le cui prestazioni socio- assistenziali prevedono assistenza nell‟assunzione dei pasti e delle eventuali terapie farmacologiche, nel favorire l‟autonomia degli anziani nelle attività quotidiane, nella cura dell‟igiene personale. Vengono inoltre garantite attività di animazione per stimolare le capacità creative e favorire le abilità sociali e il benessere psicologico mediante attività di tipo ludico-ricreativo: ascolto della musica, canto, proiezione di film in video cassetta, organizzazione di feste, gite; - gli impianti sportivi comprendono: un palazzetto dello sport, un campo di calcio, uno di tennis e due palestre private, dove i cittadini possono praticare basket, volley, calcio, ciclismo, karate, tennis, calcetto e ginnastica artistica; è anche attivo il “Club sommozzatori”; - l' impianto urbanistico presenta monumenti, piazze e strade dall'alto valore artistico; - il museo comunale, con sede nel palazzo De Castellotti, comprende la sezione del

“pizzo a tombolo”, quella della civiltà picena e della civiltà contadina. Esso è inserito nella rete museale “museipiceni.it”, che comprende anche i comuni di Ripatransone, Montefiore dell‟Aso e Monterubbiano. L‟obiettivo di tale sistema è quello di migliorare la potenzialità dei musei e del patrimonio storico-culturale, valorizzandolo e promuovendolo in modo da rispondere

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adeguatamente alle varie domande dei diversi utenti: turisti, scolaresche, ricercatori, singoli interessati; - Gal Piceno, con sede presso il Centro di Animazione Valtesino: valorizza le potenzialità del territorio, facilita l‟adeguamento del tessuto socio-economico locale ai cambiamenti in atto ed avvia un nuovo metodo di lavoro basato sul concorso di risorse e sulla cooperazione tra i vari attori dello sviluppo locale; - nel comune ci sono persone provenienti da culture diverse; negli ultimi anni rilevante è la presenza di individui di etnia cinese; - positiva è la partecipazione alle attività sociali con particolare riguardo a quelle del volontariato: Avis, Croce Verde, Aido, Caritas, Unitalsi. Il Samaritano opera presso l'istituto Bergalucci dove sono ospitate persone in grave difficoltà psichica, fisica e sensoriale; - è stato elaborato un progetto che prevede la realizzazione di uno stabilimento termale con annesso un centro benessere; - - Società Ecoffida, con la realizzazione della struttura che ospita la riciclerai; - Cooperativa OIKOS - attività culturali: tre compagnie teatrali (di cui una, la “Giannino Stoppani”, scolastica), una banda musicale, una scuola di danza, una scuola di musica e il centro studi “G. Allevi”; - tradizioni culinarie: funghetto, chichì ripieno, pollo ncip „nciap, coniglio in salsa e taccù. - tradizioni popolari: carnevale (Bov fint e Vlurd), festa della Croce Santa, Beato Bernardo e varie sagre.

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LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO PRESIDENZA E UFFICI DI SEGRETERIA: Ubicati provvisoriamente in Via Vicolo Rota, 28

SEDI STACCATE: o L‟edificio della Scuola dell‟Infanzia Statale sito

in P.zza Baroncelli, è costituito da 2 aule al piano terra, 3 aule al primo piano e un refettorio al piano ingresso giardino.

o La Scuola Secondaria di 1° Grado e la Scuola Primaria (tempo pieno) si trovano in un edificio, circondato da un ampio giardino, in viale della Repubblica, 38 e si sviluppa su più livelli e, oltre alle aule, è corredato di un‟aula di informatica, un‟aula-immagine, un‟aula TV, una palestra, cucina e mensa.

o Le classi 2^A, 3^A, 4^A, 5^A

(tempo normale) della Scuola Primaria sono in via Nenni, presso i locali dei Frati Cappuccini.

La classe 1^A (tempo normale) della Scuola Primaria e la Sezione Primavera sono presso i locali dell‟ edificio (ex-Sieber) in Viale Martiri Della Resistenza, 54

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COMPOSIZIONE DELL’ISTITUTO

L'Istituto Comprensivo, è composto dalla scuola dell‟infanzia, dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di 1° grado, situate nel Comune di Offida (AP). La Direzione ha sede in Via Ciabattoni, Tel. e Fax 0736/889373. È dotato di sito internet: http://www.iscoffida.it L'indirizzo di posta elettronica è: [email protected] Capo d'Istituto è il Dirigente Scolastico prof. Giovanni Isopi. Vicario: Ins. Giannino Damiani. Codice Istituto: A P I C 8 1 5 0 0 D Via Ciabattoni n.12/14 tel. 0736/889347 tel-fax 0736/889373

SEZIONI DI SCUOLA DELL‟INFANZIA N° 4

CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA N° 10

CLASSI DI SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO N° 7

ALUNNI DI SCUOLA DELL‟INFANZIA N° 98

ALUNNI DI SCUOLA PRIMARIA N° 185

ALUNNI DI SCUOLA SEC. DI I° GRADO N° 159

TOTALE ALUNNI N° 442

INSEGNANTI DI SCUOLA DELL‟INFANZIA N° 8

INSEGNANTI DI SOSTEGNO SCUOLA DELL‟INFANZIA N° 2

INSEGNANTI DI RELIGIONE SCUOLA DELL‟INFANZIA N° 1

INSEGNANTI DI SCUOLA PRIMARIA N° 17

INSEGNANTI DI INGLESE SC. PRIMARIA N° 1

INSEGNANTI DI SOSTEGNO SC. PRIMARIA N° 2

INSEGNANTI DI RELIGIONE SC. PRIMARIA N° 1

INSEGNANTI DI SCUOLA SEC. DI I° GRADO N° 18

INSEGNANTI DISOSTEGNO SC. SEC. DI I° GRADO N° 3

INSEGNANTI DI RELIGIONE SC. SEC. DI I° GRADO N° 1

TOTALE INSEGNANTI N° 54

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Scuola dell'Infanzia P.zza Baroncelli tel. 0736889498 4 sezioni A, B, C, D miste ORARIO DI FUNZIONAMENTO tutte le sezioni inizio lezioni ore 8.20 termine lezioni antimeridiane ore 13.20 termine lezioni pomeridiane ore 16.20

Scuola Primaria

Viale Martiri della Resistenza, 54 tel. 0736888598 1^A tempo normale ORARIO DI FUNZIONAMENTO inizio lezioni ore 8.10 termine lezioni ore 13.10

Scuola Primaria via Nenni tel. 0736889760, 2^A, 3^A, 4^A, 5^A tempo normale ORARIO DI FUNZIONAMENTO inizio lezioni ore 8.10 termine lezioni ore 13.10

Scuola Primaria

Viale della Repubblica, 38 tel. 0736880937 1^,2^,3^,4^,5^ tempo pieno ORARIO DI FUNZIONAMENTO dal Lunedì al Venerdì inizio lezioni ore 8.25 termine lezioni ore 16.25

Scuola Secondaria di 1° Grado

classi 1^A – 1^B – 1^C - 2^A - 2^B – 3^A – 3^B ORARIO DI FUNZIONAMENTO inizio lezioni ore 8.15 termine lezioni ore 13.15

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STAFF

Dirigente Scolastico Prof. Isopi Giovanni

Vicario Ins. Damiani Giannino

Fiduciari delle sezioni e dei plessi :

Scuola Sec di I° grado Mignucci Ermete

Scuola Primaria V.le M. della Resistenza Fracassa Giuseppina

Scuola Primaria viale della Repubblica Damiani Giannino

Scuola Primaria via Nenni Cozzolino Nella

Scuola Infanzia Spurio Donatella

Le Funzioni Strumentali:

Area 1A Giudici Emilia

Area 1B Calvaresi Giovanna

Area 2 Basso Giovanni

Area ¾ Cozzolino Nella

Area ¾ Castellucci Mario

AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi : rag. Ciarrocchi Serenella Assistenti Amministrativi Ufficio personale e ragioneria : Carli Carla, Sciullo Ottaviana, Ciarciaglini Amedeo

Collaboratori Scolastici (n°) Sede Centrale – via G.Ciabattoni: Benfaremo Giuseppe Sede Infanzia : Sciamanna Ernestina, Tanzi Lorenza, Gabrielli Silvio Scuola Primaria - Viale Martiri della Resistenza: Antonacci Pina Scuola Primaria - via Nenni: Amatucci Gisella Scuola Primaria e Sec. di I° grado -viale della Repubblica: Coccia Rosanna, Di Fortunato

Mariano, Gagliardi Nazzareno, Siliquini Gabriele, Traini Caterina

IL SERVIZIO SEGRETERIA E DI DIREZIONE

MATTINO APERTURA: h 7,30 CHIUSURA: h 14,00

RICEVIMENTO PUBBLICO: dalle h 11:00 alle h 13,30 POMERIGGIO

LUNEDI‟-MERCOLEDI‟: dalle h 15,00 alle h 18,00

RICEVIMENTO PUBBLICO : dalle 15,00 alle 18,00

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- Rapporti con il personale della A.S.U.R. per progetti di educazione alla salute e per i progetti di integrazione alunni H. - Servizi garantiti dall‟amministrazione locale e provinciale: a) Servizio Mensa e Scuolabus a carico dell‟Amministrazione locale. b) Presenza di operatori del Comune per l‟assistenza alla persona (legge 104) e per interventi di sostegno linguistico a favore degli alunni extracomunitari. – Rapporti con gli assessorati dell‟Amministrazione comunale. – Istituti superiori del territorio per il progetto orientamento. – Carabinieri e Polizia per le attività di educazione stradale. – Professionalità di genitori disposti ad effettuare lezioni integrative su argomenti di studio specifici o a collaborare nelle attività di progetto. – Amministrazione Provinciale e Regionale. – Istituti bancari del territorio.

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ISCRIZIONE ALUNNI Scuola secondaria di I grado 1. L'orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di I grado e' di complessive 99 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, piu' 33 ore annuali da destinare ad attivita' di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie. Gli orari di cui ai periodi precedenti sono comprensivi della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all'insegnamento della religione cattolica in conformita' all'Accordo modificativo del Concordato lateranense e relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese. 2. I piani di studio, in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo della scuola secondaria di I grado, sono funzionali alle conoscenze e alle competenze da acquisire da parte degli alunni in relazione alle diversita' individuali, comprese quelle derivanti da disabilita'. 5. Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline e le classi di concorso per gli insegnamenti della scuola secondaria di I grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio, e' cosi' determinato, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275: Scuola primaria 1. Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di eta' entro il 31dicembre dell'anno scolastico di riferimento. 2. Possono, altresi', essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di eta' entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. 3. Il tempo scuola della primaria e' svolto ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell'insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell'organico assegnato; e' previsto altresi' il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo pieno. Tali articolazioni riguardano a regime l'intero percorso della scuola primaria e, per l'anno scolastico 2009-2010, solo le classi prime, tenendo conto delle specifiche richieste delle famiglie. Qualora il docente non sia in possesso degli specifici titoli previsti per l'insegnamento della lingua inglese e dei requisiti per l'insegnamento della religione cattolica, tali insegnamenti sono svolti da altri docenti che ne abbiano i titoli o i requisiti. 4. Le classi successive alla prima continuano a funzionare, dall'anno scolastico 2009-2010 e fino alla graduale messa a regime del modello previsto dal precedente comma 3, secondo i modelli orario in atto:

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a) 27 ore, corrispondenti all'orario di insegnamento di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, con esclusione delle attivita' opzionali facoltative di cui al comma 2 del medesimo articolo, senza compresenze; b) 30 ore comprensive delle attivita' opzionali facoltative, corrispondente all'orario delle attivita' di cui all'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, senza compresenze e nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008/2009; c) 40 ore corrispondenti al modello di tempo pieno, nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008/2009 senza compresenze. Scuola dell‟Infanzia Su richiesta delle famiglie sono iscritti alla scuola dell'infanzia, le bambine e i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Al fine di garantire qualità pedagogica, flessibilità e specificità dell'offerta educativa in coerenza con la particolare fascia di età interessata, l'inserimento dei bambini ammessi alla frequenza anticipata è disposto alle seguenti condizioni: · disponibilità dei posti; · accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa; · disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell'agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni; · valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalità dell'accoglienza. . L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia e' stabilito in 40 ore settimanali, con possibilita' di estensione fino a 50 ore. Permane la possibilita', prevista dalle norme vigenti, di chiedere, da parte delle famiglie, un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino, per complessive 25 ore settimanali. Tali orari sono comprensivi della quota riservata all'insegnamento della religione cattolica in conformita' all'Accordo che apporta modifiche al Concordato lateranense e relativo Protocollo Nell‟anno scolastico 2006-07 è stato approvato ed attuato il progetto primavera rivolto ai bambini dai 24 ai 36 mesi.

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FORMAZIONE DELLE CLASSI E SEZIONI

Ai fini dell’assetto ordina mentale, organizzativo e didattico della scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado si fa riferimento all’art. 2 del D.P.R. 20 marzo 2009 SCUOLA INFANZIA Le sezioni di Scuola Infanzia Statale si formeranno secondo il criterio dell‟età degli alunni. Se il numero degli alunni è insufficiente le sezioni saranno formate nel seguente modo:

1. sezione con alunni di tre e quattro anni (nati entro il primo semestre dell‟anno)

2. sezione con alunni di cinque e quattro anni (entro il secondo semestre dell‟anno)

le sezioni saranno formate da un massimo di 28 alunni salvo i casi previsti dalla legge. 3. si terranno presenti i criteri stabiliti dal Consiglio d‟Istituto nella seduta del

le sezioni saranno formate da un massimo di 28 alunni salvo i casi previsti dalla legge. SCUOLA PRIMARIA Le classi parallele verranno formate dopo l‟acquisizione degli indispensabili elementi di conoscenza del livello evolutivo raggiunto dagli alunni. L‟importanza di questo criterio permette di:

- Formare classi tra loro omogenee in ordine alle caratteristiche sociali, culturali degli alunni che la compongono;

- Presentare agli insegnanti gli alunni prima dell‟inizio dell‟anno scolastico; Per l‟assegnazione degli alunni alle classi si procederà nel modo seguente:

1. Si formeranno gruppi eterogenei per caratteristiche socio-culturali; 2. Si terrà conto, nella formazione delle classi, degli alunni “segnalati” che

andranno distribuiti equamente nelle classi stesse e della presenza di eventuali alunni diversamente abili.

Per il 1° biennio sono stati formulati i seguenti criteri:

1. Gruppi di alunni omogenei per provenienza (paese, scuola infanzia, scuola primaria);

2. Tener conto delle indicazioni (per la 1° classe) fornite dalle insegnanti della Scuola Infanzia.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Criteri generali:

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1. Le classi devono essere il più possibile omogenee tra loro ed eterogenee al loro interno;

2. Gli alunni diversamente abili devono essere distribuiti equamente nei diversi corsi;

3. I ripetenti devono essere mantenuti nei propri corsi, salvo diversa e motivata richiesta del Consiglio di Classe o dei genitori;

4. In fase di formazione delle classi si tiene conto delle seguenti variabili: - colloqui condotti dagli insegnanti della Scuola Secondaria di I Grado con

gli Insegnanti della Scuola Primaria; - casi problematici emersi dai colloqui con gli insegnanti; - presenza di alunni diversamente abili; - zone di provenienza; - alunni extracomunitari secondo normativa con la possibilità di unirne

due o tre della stessa etnia. Il Dirigente Scolastico può concedere il passaggio da una sezione o da una classe all’altra di un alunno, qualora vi siano motivi chiaramente espressi dalla famiglia e dopo aver sentito gli Insegnanti interessati.

VIGILANZA ALUNNI Ogni insegnante dovrà essere a Scuola cinque minuti prima dell‟inizio delle lezioni. Le lezioni hanno inizio al secondo suono della campanella. Durante l‟orario delle lezioni l‟insegnante è responsabile dell‟incolumità degli alunni. In caso di momentanea assenza dell‟insegnante e in attesa del suo arrivo o del suo sostituto, il personale ausiliario vigilerà sulla scolaresca. Durante l‟intervallo gli alunni saranno sorvegliati dagli insegnanti in servizio nell‟ora che lo precede. Il personale ausiliario collaborerà alla sorveglianza nei pressi dei servizi igienici. Terminate le attività didattiche gli insegnanti accompagneranno gli alunni all‟uscita.

RITARDI - USCITE -ASSENZE -GIUSTIFICAZIONI

Le assenze degli alunni, indipendentemente dalla loro durata, devono essere sempre giustificate.

L‟alunno assente per malattia per cinque giorni ed oltre, sarà riammesso previo certificato del medico curante, attestante l‟idoneità alla frequenza.

L‟insegnante deve segnalare al Dirigente Scolastico i casi di assenze prolungate (es. 30 giorni).

Gli alunni possono allontanarsi dalla scuola prima del termine delle lezioni solo in compagnia di un genitore o di altro familiare maggiorenne (verrà autorizzato dall‟esercente la patria podestà).

Gli alunni ritardatari sono ammessi alle lezioni e del ritardo l‟insegnante informerà i genitori.

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UTILIZZO DEI LOCALI SCOLASTICI E DELLE ATTREZZATURE

I locali degli edifici dei tre ordini scolastici vengono utilizzati, oltre che per l‟accoglienza degli alunni delle classi dei vari corsi, anche come laboratori per i progetti programmati ed attuati; quindi oltre ai locali adibiti a palestra ci sono altri adibiti a laboratori di informatica e biblioteca.

BIBLIOTECA (attualmente la biblioteca non è funzionante perché situata nella sede di via Ciabattoni ora in fase di

ristrutturazione, per cui ogni attività ad essa legata, è momentaneamente sospesa)

REGOLAMENTO:

Art. 1 Generalità e norme transitorie La Biblioteca d‟Istituto si compone di una sezione situata nel plesso di via G.Ciabattoni (Scuola Secondaria di 1° grado.) Il sistema di classificazione, le norme di catalogazione e lo schedario amministrativo attualmente in fase di aggiornamento e riorganizzazione . Art. 2 Dotazione, catalogo, accessibilità La Biblioteca dell‟Istituto è accessibile, individualmente, a tutte le componenti della scuola entro i limiti dell‟orario stabilito annualmente dal Collegio dei Docenti ed affisso all‟ingresso. Le classi possono invece accedervi solo se accompagnate da un docente che si rende responsabile di eventuali danni od ammanchi. Art. 3 Funzioni della Biblioteca La Biblioteca intende offrire a tutte le componenti della scuola validi strumenti per la ricerca, l‟approfondimento e l‟aggiornamento personale. Per questi motivi, nei limiti del possibile, dovrà garantire modalità d‟accesso agevoli per il prestito e la consultazione.

Art. 4 Rapporti con il Territorio

La Biblioteca si ripromette di sviluppare forme di collaborazione con strutture ed enti che possiedano o gestiscano biblioteche nell‟ambito del territorio anche al fine di una generale partecipazione alle iniziative tese a curare gli interessi e lo sviluppo culturale del territorio stesso. In particolare è da prevedere:

a) l'uniformazione delle classificazioni delle biblioteche dell'istituto con quelle più importanti già presenti sul territorio;

b) l'immissione nella rete Internet del catalogo delle opere presenti nelle due biblioteche;

c) il prestito esterno.

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Art. 5 Gestione della Biblioteca

La biblioteca d‟Istituto è gestita da un Direttore, nominato dal Collegio dei Docenti e coadiuvato:

a) dagli insegnanti che garantiranno il servizio di prestito opportunamente incentivati attraverso il Fondo d‟Istituto.

b) da insegnanti, studenti e genitori che intendano offrire una collaborazione spontanea e gratuita alle attività non di prestito;

c) dal personale non docente sia nel normale espletamento del servizio, sia opportunamente incentivata attraverso il Fondo d‟Istituto. Art. 6 Direzione della Biblioteca

Il Direttore della Biblioteca:

a) entro il 30 ottobre raccoglie le adesioni spontanee di collaborazione, elabora un programma di lavoro, stabilisce l‟orario di funzionamento della Biblioteca;

b) entro il 30 novembre (per due terzi della somma disponibile) e il 20 maggio (per il restante terzo) raccoglie le proposte di nuovi acquisti presentate, individualmente o attraverso i rappresentanti, le Assemblee, ecc.., le vaglia e le presenta al Consiglio d‟Istituto;

c) tiene aggiornato lo schedario e il registro di ingresso; d) controlla l‟andamento generale e pregresso del prestito; e) controlla lo stato di conservazione e l‟effettiva presenza negli scaffali; f) nell‟ambito delle opere di facile consumo, può operare una selezione delle opere

giacenti al fine di eliminare o sostituire quelle deteriorate, mantenere un aggiornamento adeguato del materiale e garantire un‟adeguata disponibilità di spazi per i nuovi acquisti. Le opere eventualmente eliminate verranno offerte a titolo gratuito, ad altri enti territoriali, a docenti, studenti e personale non docente dell‟Istituto o, infine, inviate al macero.

Art. 7 Prestito ordinario

Il prestito ordinario viene regolamentato come segue:

a) tutto il materiale stampato e classificato presente nella Biblioteca, ad eccezione delle opere enciclopediche, è accessibile al prestito;

b) al prestito hanno diritto gli studenti, i docenti e il personale non docente; c) ogni opera data in prestito deve essere segnalata sul registro dei prestiti, con le

modalità in esso contenute, dai docenti incaricati; d) ogni opera può essere data in prestito per trenta giorni; e) tutte le opere vanno restituite entro il 20 di maggio; f) gli alunni che devono sostenere l‟esame di maturità possono ottenere il prestito

anche dopo il 20 maggio, con l‟obbligo di restituire in segreteria le opere richieste entro la data di pubblicazione dei risultati dell‟esame;

g) è vietato prendere in prestito o detenere più di quattro opere per volta a persona e contemporaneamente.

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Art. 8 Prestito straordinario Il prestito straordinario osserverà le seguenti condizioni:

a) è consentito il prestito di opere, eccetto quelle enciclopediche, agli ex alunni dell‟Istituto che eventualmente, ne facciano richiesta, con l‟obbligo di restituzione entro trenta giorni rinnovabili in casi straordinari, per altri trenta;

b) è consentito, agli studenti, ai docenti ed al personale non docente dell‟Istituto, la possibilità di richiedere in prestito opere eccetto quelle enciclopediche, per il periodo estivo. In tale caso il prestito va richiesto a partire dal 1° giugno e fino al termine delle lezioni e si intende prorogato sino al 30 settembre dello stesso anno;

Art. 9 Mancata restituzione del prestito o ritardo Nel caso in cui non venga restituita l'opera prestata entro 60 gg. dalla scadenza stabilita, il Direttore della Biblioteca, dopo gli avvertimenti di legge, applicherà le seguenti sanzioni:

a) per gli studenti e per tutti coloro che hanno usufruito del prestito: acquisto della stessa opera o di un'opera di valore equivalente;

b) per tutti coloro, studenti e non studenti, che non risponderanno agli avvisi di restituzione, la Segreteria si riserva il diritto di procedere per via amministrativa, in base alle disposizioni vigenti, al fine di ottenere la restituzione dell‟opera presa in prestito o di altra equivalente;

c) ritardi inferiori ai 60 gg. rispetto alla scadenza comporteranno l'esclusione dal prestito per il doppio del periodo di ritardo. Art. 10 Smarrimento, furto, danneggiamento

In caso di smarrimento, furto o danneggiamento dell‟opera avuta in prestito, il richiedente è tenuto, in subordine e alternativamente:

a) a reintegrare l‟opera perduta; b) se questa non è più reperibile in commercio a sostituirla con un‟altra di pari valore

e su indicazione del Direttore della Biblioteca; c) a risarcire la Biblioteca mediante una personale collaborazione lavorativa nella o

per la stessa o mediante la cessione di beni culturali personali alla medesima. Il tutto, ovviamente, dovrà essere proporzionato al danno causato ed avvenire su indicazione del Direttore della Biblioteca.

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REGOLAMENTO INTERNO DEGLI ALUNNI

1.La scuola, in collaborazione con la famiglia, svolge un‟azione educativa diretta a promuovere un‟armonica personalità dell‟alunno. 2.L‟alunno deve presentarsi a scuola puntuale, preparato nelle lezioni a seconda delle sue possibilità e del livello di partenza, portare il materiale di lavoro. Qualora ci fossero delle inadempienze, l‟insegnante le comunicherà alla famiglia tramite il diario scolastico, che va tenuto in ordine come strumento di lavoro scolastico. Se il comportamento non si modificherà, sarà compito dell‟insegnante e del Consiglio di classe mettere in atto le strategie affinché il dialogo tra scuola e famiglia sia effettivamente costruttivo e finalizzato alla promozione della personalità dell‟alunno. 3.Tutti gli alunni devono acquisire il rispetto delle persone e delle cose (aule, banchi, bagni, materiale didattico….). Se l‟alunno fosse responsabile di danni a cose, dovrà pagare ciò che ha rotto o manomesso. Del comportamento scorretto sarà data comunicazione alla famiglia, tramite diario scolastico, a cura d‟ogni insegnante, informandone anche il Docente Coordinatore o il Fiduciario e il Capo d‟Istituto: Nei casi più gravi sia di mancanza di rispetto nei confronti delle persone, sia di danni alle cose, dovrà essere informata la Dirigenza per l‟adozione degli interventi più opportuni in seduta straordinaria. 4.Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5.Gli alunni devono trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell‟inizio delle lezioni e faranno ingresso nelle aule, ricevuti dall‟insegnante della prima ora. Al secondo suono della campanella, quando verrà chiuso il portone d‟ingresso, tutti gli alunni dovranno trovarsi in classe per l‟inizio effettivo delle lezioni. Eventuali ritardi verranno annotati sul registro e comunicati ai genitori. 6.Gli alunni che entrano in ritardo o devono lasciare la classe prima del termine delle lezioni, potranno entrare o uscire solo se accompagnati dal genitore o da chi ne fa le veci, dietro autorizzazione del Dirigente Scolastico o di chi lo rappresenta. 7.Gli alunni al termine delle lezioni saranno accompagnati dai propri insegnanti fino ai pulmini, affinché l‟uscita avvenga in modo ordinato. Gli alunni possono essere affidati solo a maggiorenni; se non sono genitori, occorre un‟autorizzazione preventiva da parte della famiglia. 8.Le assenze sono giustificate dal docente della prima ora; ove l‟assenza per malattia si protrae oltre i cinque giorni, dovrà essere giustificata anche con il certificato medico.

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Il Coordinatore dell‟Equipe pedagogica o il Fiduciario comunicherà in dirigenza i nominativi degli alunni che si assentano periodicamente. Per la valutazione degli alunni è richiesta la frequenza di almeno i tre quarti dell‟orario annuale di frequenza. Gli allievi sono tenuti alla frequenza delle attività facoltative per le quali le famiglie hanno esercitato l‟opzione. 9.L‟intervallo delle lezioni si svolge sotto la vigilanza dei docenti dell‟ora precedente e del personale ausiliario in servizio, nel piano delle aule o all‟esterno se concordato con il docente. E‟ opportuno durante l‟intervallo che gli alunni escano dall‟aula. 10.Gli alunni durante l‟intervallo utilizzeranno correttamente le strutture senza abbandonarsi all‟interno a giochi che richiedono spazi diversi. 11.Gli alunni possono usufruire della biblioteca, dei laboratori e della palestra con l‟assistenza degli insegnanti; gli spostamenti all‟interno dell‟edificio scolastico devono essere autorizzati dall‟insegnante responsabile dell‟ora. 12.In caso di momentanea assenza dell‟insegnante e durante gli intervalli tra una lezione e l‟altra gli alunni devono comportarsi il più educatamente possibile dimostrando senso di responsabilità , con la vigilanza del personale ATA. 13.Nello svolgimento delle lezioni gli interventi devono essere autocontrollati per evitare confusione. Ricordarsi che le idee degli altri possono essere messe in discussione, ma in ogni caso rispettate. 14.E‟ vietato portare in aula materiale non utile alle attività scolastiche (cellulari, videogiochi…) o di appropriarsi delle cose altrui. 15.Si raccomanda la massima diligenza nella pulizia personale per il rispetto di sé e degli altri. Ogni bambino della Scuola dell‟Infanzia deve tenere a scuola un cambio completo, contrassegnato da nome e cognome per poterlo facilmente riconoscere. 16.Ogni notizia che si ritiene opportuno comunicare alla famiglia sarà dettata sul diario che l‟alunno deve sempre portare con sé e mostrare ai genitori per la dovuta firma di presa visione. Nella Scuola dell‟Infanzia le comunicazioni avvengono tramite avviso scritto, consegnato ai genitori o telefonicamente. 17.In caso di sciopero del personale scolastico si avverte che la scuola ne informerà possibilmente, con congruo anticipo, la famiglia, pur consapevole che in simili circostanze non è garantito un ordinato svolgimento delle lezioni, che potranno subire modifiche. 18.Tutti gli alunni devono rispettare le norme del presente regolamento interno, che verrà letto e illustrato agli alunni dagli insegnanti di ciascuna classe.

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19.gli alunni sono tenuti a non mostrare atteggiamenti pregiudiziali nei confronti dei cibi serviti. Si ricorda che i menù sono stati stabiliti secondo indicazioni di un dietologo per garantire una corretta alimentazione

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

Gli alunni sono tenuti a comportarsi in modo educato sia nell‟edificio scolastico che al di fuori di esso, all‟ingresso, all‟uscita della scuola e durante l‟intervallo. Saranno presi gli opportuni provvedimenti per coloro che con parole o atti dimostreranno mancanza di rispetto nei riguardi degli altri. Gli alunni non dovranno portare a scuola oggetti estranei che possono recare danno alle persone e alle cose o possono distogliere l‟attenzione dalle lezioni. Gli alunni sono tenuti a custodire i propri libri e quaderni, non arrecare danno a quelli degli altri, non sporcare i locali, non danneggiare l‟arredamento e il materiale scolastico. E‟ dovere di ogni alunno attendere diligentemente allo svolgimento delle attività scolastiche, partecipando in maniera consapevole e responsabile. Pertanto gli alunni dovranno: - Trovarsi a scuola immediatamente prima dell‟inizio delle lezioni e raggiungere la

propria aula al suono della campanella; - Presentarsi a scuola forniti di tutto l‟occorrente per le lezioni e raggiungere la

propria aula al suono della campanella; - Presentare all‟insegnante della prima ora di lezione la giustificazione scritta

dell‟eventuale assenza, firmata da un genitore o da chi ne fa le veci.

Agli alunni è fatto divieto di uscire dalla propria aula nel momento del cambio degli insegnanti. Durante le ore di lezione gli alunni potranno uscire dall‟aula previa autorizzazione dell‟insegnante; In caso di continue negligenze o atti che, oltre a compromettere l‟attività didattica, arrechino danni a persone o a cose, verranno adottati nei confronti degli alunni responsabili i seguenti provvedimenti: - Avviso da parte del Dirigente Scolastico con annotazioni scritte alla famiglia; - Rimborso spese per danneggiamenti alle cose, sentito il parere della Giunta

Esecutiva; - Sospensione dalla scuola sentito il parere degli insegnanti del Consiglio di classe,

(Scuola Secondaria di I Grado)

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IL COMPORTAMENTO E LA SUA VALUTAZIONE

Obiettivi: promuovere negli alunni la capacità di riflettere e autovalutare il proprio comportamento, sia nel senso del rispetto alla norma sia e soprattutto in senso etico, esercizio imprescindibile per lo sviluppo della coscienza civile morale. Modalità e strumento per valutazione del comportamento:

a) L‟osservazione e la registrazione del comportamento avverrà attraverso la scheda sottoindicata:

COMPORTAMENTI DOVEROSI RIFERIMENTI

Frequenza regolare dei corsi D.P.R. 249/1998; D.L. 59/2004

Assolvimento assiduo agli impegni di studio D.P.R. 249/1998; D.L. 59/2004

Atteggiamento di rispetto, anche formale, nei confronti del D.S., dei docenti, del personale scolastico

D.P.R. 249/1998; D.L. 59/2004

Atteggiamento di rispetto nei confronti dei compagni D.P.R. 249/1998; D.L. 59/2004

Osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti

D.P.R. 249/1998; D.L. 59/2004

Utilizzo corretto delle strutture, macchinari, sussidi, così da non arrecare danni

D.P.R. 249/1998;

Responsabilità nel rendere accogliente e nella cura dell‟ambiente scolastico e dell‟ambiente in senso più generale

D.P.R. 249/1998; D.L. 59/2004

Cura della propria persone D.L. 59/2004

Cura e promozione del benessere per sé e per gli altri ad ogni livello

D.L. 59/2004

Rispetto degli impegni assunti D.L. 59/2004

Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento

D.L. n. 137

Circolare Ministeriale n. 50 20 Maggio

b) La valutazione del comportamento La valutazione prevede per la Scuola Primaria l‟elaborazione di un giudizio che potrà essere sintetico con l‟uso di una scala graduata di aggettivi (suff. –buono-distinto-ottimo). Per la Scuola Secondaria di 1° grado il giudizio sarà espresso in decimi.

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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La crescita e la valorizzazione della persona dell‟alunno avvengono nel rispetto delle scelte educative della famiglia. La scuola instaurerà con la famiglia rapporti partenariali e di corresponsabilità formativa che si esprimeranno attraverso la partecipazione, l‟interazione e la collaborazione. Da tale rapporto l‟alunno dovrà percepire che la scuola e la famiglia s‟interessano a lui e si muovono all‟unisono per il suo bene.

I rapporti con la famiglia sono regolati dai seguenti criteri:

1. Il Dirigente Scolastico, riceve i genitori tutti i giorni presso la sede centrale di via Ciabattoni.

2. Ciascun docente della Scuola Secondaria di I Grado riceve i genitori durante un‟ora della prima settimana di ogni mese (oltre a poter consultare l‟orario settimanale di lezione di ogni docente e individuare la lettera “R” che significa ricevimento, all‟alunno sarà dettato dai singoli docenti ) e su appuntamento nelle altre settimane del mese. Il ricevimento in forma assembleare avviene cinque volte l‟anno;

3. I docenti della Scuola Primaria e della Scuola dell‟Infanzia riceveranno i genitori degli alunni nei giorni e negli orari fissati nella calendarizzazione annuale;

4. In caso di esigenze particolari i docenti possono convocare i genitori per iscritto; in caso di urgenza possono comunicare con loro a mezzo telefono;

5. I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, allargati ai rappresentanti dei genitori, vengono convocati nei giorni e negli orari fissati dalla calendarizzazione.

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CALENDARIO DEGLI INCONTRI COLLEGIALI :

COLLEGIO DOCENTI (per tutto l’a.s.)

Martedì 01/09/09 dalle ore 10.00 alle ore 12,00 2 ore

Venerdì 11/09/09 dalle ore 09.00 alle ore 12.00 3 ore

Martedì 24/11/09 dalle ore 16,45 alle ore 19,45 3 ore

Mercoledì 17/02/10 dalle ore 16,45 alle ore 19,45 3 ore

Martedì 13/04/10 dalle ore 16,45 alle ore 18,45 2 ore

Mercoledì 05/05/10 dalle ore 16,45 alle ore 18.45 2 ore

Mercoledì 30/06/10 dalle ore 10.30 alle ore 12.30 2 ore

Totale ore programmate 17

RINNOVO CONSIGLI

Mercoledì 14/10/09 Intersezione – Scuola Infanzia ( Docenti di classe))

Giovedì 15/10/09 Interclasse – Scuola Primaria(docenti di classe)

Venerdì 16/10/09 Classe – Scuola secondaria 1° G. (coordinatori di classe)

CONSIGLI DI CLASSE

Martedì 27/10/09 Corso A-C dalle ore 15,00 alle ore 20.00 (1^C- 3^-1^-2^ A)

Giovedì 29/10/09 Corso B dalle ore 15,00 alle ore 18,45 (3^-1^-2^ )

CONSIGLIO INTERCLASSE/INTERSEZIONE

Martedì 17/11/09 Consiglio Interclasse (scuola primaria)

Mercoledì 18/11/09 Consiglio Intersezione (scuola infanzia)

CONSIGLI DICLASSE(scuola secondaria1°grado

Mercoledì 18/11/09 Corso A - C dalle ore 15.00 alle ore 20,00 (1^C- 3^-1^-2^A)

Venerdì 20/11/09 Corso B dalle ore 15,00 alle ore 18.45 (3^-1^-2^)

INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA

Lunedì 23/11/09 scuola primaria (Pagellina intermedia)

Martedì 24/11/09 scuola primaria (Pagellina intermedia)

Mercoledì 25/11/09 scuola dell’infanzia

Martedì 24/11/09 scuola secondaria 1° grado dalle 16,00 alle 19,00 Pag. Int.

CONSIGLI DI CLASSE

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Martedì 26/01/10 Corso A - C dalle ore 15.00 alle ore 20,00 (1^C - 3^-1^-2^A)

Giovedì 28/01/10 Corso B dalle ore 15.00 alle ore 18.45 (3^-1^-2^)

CONSIGLIO INTERSEZIONE

Mercoledì 27/01/10 scuola dell’infanzia dalle ore 17,00 alle ore 20,00

CONSIGLIO INTERCLASSE

Lunedì 25/01/10 scuola primaria dalle ore 16,45 alle ore 20,00

SCRUTINI 1° Q. SCUOLA PRIMARIA

Martedì 02/02/10 scuola primaria dalle ore 14,30 alle ore 20,00

SCRUTINI 1°Q SECONDARIA 1° GRADO

Mercoledì 03/02/10 Corso B dalle ore 15,00 alle ore 18,45 (3^-1^-2^)

Venerdì 05/02/10 Corso A - C dalle ore 15,00 alle ore 20,00 (1^C-3^-1^-2^A)

CONSEGNA SCHEDE (COORDINATORI DI CLASSE)

Lunedì 22/02/10 Primaria

Martedì 23/02/10 Secondaria 1° Grado

INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA

Mercoledì 24/02/10 Scuola dell’Infanzia

CONSIGLI DICLASSE(scuola secondaria 1°grado)

Lunedì 22/03/10 Corso A - C dalle ore 15.00 alle ore 20.00 (1^C -3^-1^-2^A)

Mercoledì 24/03/10 Corso B dalle ore 15,00 alle ore 18,45 (3^-1^-2^)

INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA Lunedì 26/04/10 Scuola Secondaria 1° grado

Martedì 27/04/10 Scuola Primaria

Mercoledì 28/04/10 Scuola Primaria

Mercoledì 28/04/10 Scuola dell’Infanzia

CONSIGLI DI CLASSE (scuola secondaria 1°grado)

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Lunedì 17/05/10 Corso A – C dalle ore 15.00 alle ore 20,00 (1^C - 3^-1^-2^A)

Mercoledì 19/05/10 Corso B dalle ore 15,00 alle ore 18,45 (3^-1^-2^)

CONSIGLIO INTERCLASSE

Martedì 18/05/10 Scuola Primaria dalle ore 16,45 alle ore 19,45

CONSIGLIO INTERSEZIONE

Giovedì 27/05/10 Scuola dell’Infanzia dalle ore 16,45 alle 19,15

SCRUTINI SCUOLA PRIMARIA

Lunedì 07/06/10 primaria dalle ore 14,30 alle ore 19,30

SCRUTINI SECONDARIA 1° GRADO

Mercoledì 02/06/10 Corso A - C dalle ore 15.00 alle ore 20.00 (1^C -3^-1^-2^A)

Giovedì 03/06/10 Corso B dalle ore 15.00 alle ore 18.45 (3^-1^-2^)

Scuola Secondaria di 1° Grado

Sabato 12/06/10 Riunione preliminare esame di Licenza Media ore 10.00 *

Lunedì 14/06/10 Inizio Esami di Licenza Media ore 08,15*

* salvo diversa indicazione del Presidente di Commissione

CONSIGLIO INTERSEZIONE (sede centrale)

Giovedì 10/06/10 Scuola dell’Infanzia dalle ore 16,45 alle 19,15

riservata ai soli docenti

CONSEGNA SCHEDE(COORDINATORI DI CLASSE)

Lunedì 21/06/10 Scuola secondaria di 1°grado dalle ore 09,00 alle ore 12,30

Lunedì 21/06/10 Scuola Primaria dalle ore 16,30 alle ore 19,30

** Le date sono puramente indicative e potrebbero subire variazioni.

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LA NOSTRA RETE OPERATIVA INTERNA

La nostra rete operativa interna si articola in 4 nodi:

Il Consiglio di Istituto e la sua Giunta.Esecutiva. Il Collegio dei Docenti. Il Consiglio di Classe e di Interclasse , Intersezione Le Commissioni di lavoro.

La partecipazione dei Rappresentanti dei Genitori alla vita attiva della scuola attraverso la presenza collaborativa nei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione e di Istituto, costituisce un utile apporto alla gestione stessa della nostra scuola, alla ricerca di soluzioni, alla trasmissione di informazioni e all‟innovazione della didattica. Volute ed animate dagli insegnanti, le COMMISSIONI DI LAVORO analizzano bisogni e risorse e formulano proposte operative.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio di Istituto risulta così composto: N. 6 rappresentanti dei genitori degli alunni; N. 6 rappresentanti del personale insegnante; N. 1 rappresentante del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario; Dirigente Scolastico. Il Consiglio di Istituto è un Organo importantissimo nella vita della Scuola: a diverse componenti compete il compito di mediare le rispettive esigenze e di trovare le soluzioni più appropriate, nell‟ottica che la scuola operi per la formazione degli alunni; è inoltre un Organo deliberativo in quanto ad esso compete di determinare le scelte e la politica scolastica, soprattutto tenendo conto del fatto che la scuola realizza l‟Autonomia; esamina e ratifica quanto deliberato dal Collegio dei Docenti in merito ai nuovi progetti didattici; delibera le spese della scuola, assegnando la priorità a quelle più urgenti, ratifica, con o senza correzioni sulle varie voci, il Bilancio Preventivo e quello Consuntivo. Il Consiglio di Istituto è anche e soprattutto un Organo nel quale ci si confronta e si discute, si portano le varie proposte, si valutano le possibilità affinché la Scuola operi al meglio ed offra un servizio efficiente e rispondente alla realtà d‟oggi nonché alle richieste che vengono dalla società.

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IL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei Docenti rappresenta la sede decisionale e di coordinamento per tutte le attività didattiche che si svolgono nella scuola; in questo senso rappresenta il luogo di coordinamento per tutte le altre istanze organizzative (Consigli di Classe, ecc…) Nelle riunioni di settembre e di ottobre definisce le scelte di fondo per la programmazione dell‟intervento formativo e approva il piano di Istituto per l‟anno scolastico appena avviato. Definisce le scelte relativamente a: - Responsabilità di coordinamento delle diverse strutture; - Priorità di lavoro; - Sperimentazione; - Aggiornamento.

CONSIGLI

DI CLASSE - INTERCLASSE - INTERSEZIONE

- I Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione si riuniscono nei locali della Scuola Secondaria di I Grado/Primaria/Infanzia;

- Presiede il Consiglio il Dirigente Scolastico o un suo delegato;

- L‟avviso di convocazione deve contenere l‟ordine del giorno e deve pervenire ai convocati almeno 5 gg. prima della data di convocazione. In caso di emergenza sono sufficienti 3 gg. Le elezioni dei rappresentanti dei genitori di ogni classe avverranno secondo disposizioni ministeriali;

- La richiesta di convocazione del Consiglio può essere presentata da genitori (almeno 3) o da insegnanti con l‟indicazione dell‟ordine del giorno, 10 gg. prima della data di effettuazione;

- Il Consiglio si riunisce con la sola presenza dei Docenti quando all‟ordine del giorno vi sono argomenti di coordinamento didattico, di verifica o quando si tratta della

non ammissione di eventuali alunni alla classe successiva.

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LE COMMISSIONI DI LAVORO

Le Commissioni di lavoro rappresentano uno strumento funzionale del Collegio dei Docenti. La funzione delle Commissioni è quella di realizzare iniziative e progetti sul mandato del Collegio dei Docenti. Le Commissioni prevedono un coordinatore, sono divise per aree di competenze specifiche e individuano gli aspetti fondamentali di funzionamento organizzativo, progettuale, didattico dell‟Istituto con particolare attenzione al raccordo e all‟indirizzo generale. All‟interno dell‟Istituto operano le seguenti Commissioni:

LO STAFF DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI OFFIDA

Anno Scolastico 2009 / 2010

Cognome e Nome Compiti assegnati

1. Spurio Donatella Fiduciaria (Plesso P.zza Baroncelli)

2. Damiani Giannino Fiduciario ( Primaria - Plesso Via Repubblica)

3. Cozzolino Nella* Fiduciaria (Primaria - Plesso Via Nenni 2)

4. Fracassa Giuseppina Fiduciario (Primaria - plesso ex Sieber)

5. Mignucci Ermete Fiduciario (Secondaria - Plesso Via Repubblica)

6. Capocasa Loriana Funz. Coord. Equipe Pedagogica (2^A)

7. Brandimarti Patrizia Funz. Coord. Equipe Pedagogica (3^A)

8. Mignucci Ermete Funz. Coord. Equipe Pedagogica (2^B)

9. (Supplente di) Vittori Sandra Funz. Coord. Equipe Pedagogica (3^B)

10. Straccia Fulvia Funz. Coord. Equipe Pedagogica (1^A)

11. Camilli Stefania Funz. Coord. Equipe Pedagogica (1^B)

12. Sudrab Adolfo Funz. Coord. Equipe Pedagogica (1^C)

13. Poli Angela Funz. Coord. Equipe Pedagogica 1° T.P.

14. Traini Claudia Funz. Coord. Equipe Pedagogica 2° T.P.

15. Calza Gabriella Funz. Coord. Equipe Pedagogica 3° T.P.

16. Capriotti Rita Funz. Coord. Equipe Pedagogica 4° T.P.

17. Capponi Edmea Marta Funz. Coord. Equipe Pedagogica 5° T.P.

18. Fracassa Giuseppina Funz. Coord. Equipe Pedagogica 1° A T.M.

19. Valentini Valeria Funz. Coord. Equipe Pedagogica 2° A T.M.

20. Cozzolino Nella Funz. Coord. Equipe Pedagogica 3° A T.M.

21. De Santis Carla Funz. Coord. Equipe Pedagogica 4° A T.M.

22. Cameli Maria Rita Funz. Coord. Equipe Pedagogica 5° A T.M.

23. Ciminà Patrizia Funz. Coord. Equipe Pedagogica 1° A Inf.

24. Carosi Mafalda Funz. Coord. Equipe Pedagogica 1° B Inf.

25. Politi Giulietta Funz. Coord. Equipe Pedagogica 1° C Inf.

26. Giudici Emilia Funz. Coord. Equipe Pedagogica 1° D Inf.

27. D’Angeli Licia (referente) Gruppo H lavoro / studio

28. Petrocchi Caterina Gruppo H lavoro / studio

29. Pretrocchi Dolores Gruppo H lavoro / studio

30. Croceri Emi Gruppo H lavoro / studio

31. Poli Angela Gruppo H lavoro / studio

32. Capponi Edmea Marta Gruppo H lavoro / studio

33. Malavolta Daniela Gruppo H lavoro / studio

34. Brandimarti Patrizia Gruppo H lavoro / studio

35. Giudici Emilia Segretaria Verbalizzante Collegio Docenti

36. Brandimarti Patrizia Referente legalità

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37. Cameli M. Rita Referente Ed. Ambientale

38. Brandimarti Patrizia Referente Orientamento

39. Cozzolino Nella Referente Promozione ed Educazione alla Salute

40. Cozzolino Nella Referente Rete Au-Mi (Autovalutazione)

41. Castellucci Mario Referente per l’Educazione Stradale e Patentino

42. D’Angeli Licia Referente Centro Territoriale Alunni H

43. Damiani Giannino Referente Informatica Scuola Primaria

44. Castellucci Mario Referente Informatica Scuola Secondaria 1° Grado

45. Sudrab Adolfo Referente Orario Scuola Secondaria 1° Grado

46. Giudici Emilia* - referente F.S. Commissione Autonomia e Progetti

47. Calvaresi Giovanna* referente F.S Commissione Autonomia e Progetti

48. Spurio Donatella Commissione Autonomia e Progetti

49. Croceri Emi Commissione Autonomia e Progetti

50. Calza Gabriella Commissione Autonomia e Progetti

51. Cameli M. Rita Commissione Autonomia e Progetti

52. Fracassa Giuseppina Commissione Autonomia e Progetti

53. Sudrab Adolfo Commissione Autonomia e Progetti

54. Brandimarti Patrizia Commissione Autonomia e Progetti

55. Basso Giovanni * (referente) F.S. Commissione Valutazione (Scheda Informatica)

56. Castellucci Mario F.S. Commissione Valutazione (Scheda Informatica)

57. Damiani Giannino Commissione Valutazione (Scheda Informatica)

58. Cozzolino Nella* (Referente) F.S. Commissione Continuità e aggiornamento

59. Castellucci Mario F.S Commissione Continuità e aggiornamento

60. Petrocchi Dolores Commissione Continuità e aggiornamento

61. Cameli Maria Rita Commissione Continuità e aggiornamento

62. Capponi Edmea Marta Commissione Continuità e aggiornamento

63. De Santis Carla Commissione Continuità e aggiornamento

64. Poli Angela Commissione Continuità e aggiornamento

65. Camilli Stefania Commissione Continuità e aggiornamento

66. Capocasa Loriana Commissione Continuità e aggiornamento

67. Sudrab Adolfo Commissione Continuità e aggiornamento

68. Straccia Fulvia Commissione Continuità e aggiornamento

69. Giudici Emilia F.S. Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

70. Sergiacomi Rosita (Referente) Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

71. Spurio Donatella Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

72. Rendina Milena Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

73. Peci Vittoria Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

74. D’Angeli Licia Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

75. Malavolta Daniela Commissione Accoglienza-Integrazione alunni stranieri

76. Giudici Emilia F.S. 1/A Referente Progetti d’Istituto

77. Calvaresi Giovanna F.S. 1/B Referente Progetti d’Istituto

78. Brandimarti Patrizia Referente Progetti d’Istituto

79. Cozzolino Nella * (Referente) Commissione Qualità - Autovalutazione

80. Giudici Emilia Commissione Qualità - Autovalutazione

81. Capriotti Rita Commissione Qualità - Autovalutazione

82. Damiani Giannino Commissione Qualità - Autovalutazione

83. Castellucci Mario Commissione Qualità - Autovalutazione

84. Camilli Stefania Commissione Qualità - Autovalutazione

85. Mignucci Ermete Commissione Qualità - Autovalutazione

86. Tofani Ermanno Referente. Att. / sportive Scuola Secondaria 1° Grado

87. Damiani Giannino Referente. Att. / sportive Scuola Primaria

88. Croceri Emi Commissione Collaudo / acquisti

89. Fracassa Giuseppina Commissione Collaudo / acquisti

90. Capponi Edmea Marta Commissione Collaudo / acquisti

91. Sudrab Adolfo Commissione Collaudo / acquisti

Page 43: POF Offida a.s.2009-2010

43

SERVIZI AMMINISTRATIVI

Organizzazione dei servizi amministrativi La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standards e garantendone altresì l‟osservanza ed il rispetto i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

- celerità delle procedure; - trasparenza; - informatizzazione dei servizi di Segreteria; - tempi di attesa agli sportelli; - flessibilità degli Uffici a contatto con il pubblico.

Standards specifici delle procedure Nell‟ottica dell‟obiettivo finale dell‟informatizzazione dei servizi di segreteria gli standards fissati per le procedure sono:

1. la distribuzione dei moduli per l‟iscrizione si effettua a vista nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace;

2. le procedure di iscrizione alle classi o sezioni avviene in modo immediato; 3. il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di servizio;

- entro il tempo massimo di 3 giorni lavorativi per i certificati di iscrizione e

frequenza; - entro 5 giorni, con votazioni e/o valutazione; - a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei

risultati finali per attestati e documenti sostitutivi del diploma; - entro 5 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio dell‟ultima classe in

calendario. Per ogni tipo di richiesta, il richiedente deve restare nell‟Ufficio il tempo strettamente necessario senza disturbare il lavoro del personale.

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44

DIVISIONE DELLE COMPETENZE

DEGLI INSEGNANTI

SCUOLA DELL’INFANZIA Via BARONCELLI

Sezione “A”: CIMINA‟ PATRIZIA MASSICCI PATRIZIA

Sezione “B”: CAROSI MAFALDA CROCERI EMI

Sezione “C”: PETROCCHI CATERINA POLITI GIULIETTA

Sezione “D” GIUDICI EMILIA SPURIO DONATELLA

RELIGIONE C. DE BERARDINIS KATIA 4,30h

SOSTEGNO H. - Sezione “B” PETROCCHI DOLORES 25h

SOSTEGNO H. - Sezione “C” CALABRESI MARIELLA 8h

Orario: 08,20– 16, 20 Accoglienza dalle ore 07,30

Page 45: POF Offida a.s.2009-2010

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SCUOLA PRIMARIA:

PROSPETTO INSEGNANTI CLASSI - DISCIPLINE A.S. 2009-2010

INSEGNANTE DISCIPLINE CLASSE / I ORE MENSE

BAGLIONI MARIELLA Storia – Geografia – Motoria

Informatica - Motoria 1^ A

4^ - 5^ TP

10

12

1 + 1

BASSO GIOVANNI Matematica – Scienze – Informatica

Informatica

Progetto Integrazione

5^ A

1^ - 2^ TP

10

6

6

1

CALVARESI GIOVANNA Matematica – Scienze

Matematica – Scienze

1^ TP

4^ A

14

8

3

CALZA GABRIELLA Italiano – Storia – Geografia – Musica -

Immagine

Progetto Integrazione

3^ TP

20

2

2

CAPPONI EDMEA M. Italiano – Musica

Italiano – Musica 4^ TP

5^ TP

11

11

1

1

CAPRIOTTI RITA Matematica – Scienze

Matematica – Scienze - Motoria 4^ TP

5^ TP

10

12

1

2

COZZOLINO NELLA Italiano – Storia – Musica - Motoria - Immagine

Storia - Opzionali

3^ A

2^ A

17

5

DAMIANI GIANNINO Matematica – Scienze – Motoria – Informatica

Motoria

3^ TP

1^ TP

20

2

3

DE SANTIS CARLA Italiano – Storia – Geografia - Musica -

Informatica - Immagine - Motoria

4^ A

22

FRACASSA GIUSEPPINA Italiano – Matematica – Scienze – Immagine –

Musica - Informatica

1^ A

22

LUCARELLI ANGELO Storia – Geografia – Immagine

Storia – Geografia – Immagine 4^ TP

5^ TP

10

12

2

1

MAURIZI MERI Religione Tutte 20

Sostegno

PECI VITTORIA Matematica – Scienze - Informatica

Matematica – Scienze - Informatica

Progetto integrazione

2^ A

3^ A

8

11

3

RENDINA MILENA Matematica – Scienze – Immagine – Motoria

Progetto integrazione

2^ TP

19

3

3

SERGIACOMI ROSITA Inglese Tutte 22 + 2

TRAINI CLAUDIA Italiano – Storia – Geografia – Musica

Progetto integrazione

2 ^ TP

20

2

2

CAMELI MARIA RITA Italiano – Storia – Musica - Motoria – Immagine

- Geografia

5^ A

22

POLI ANGELA Italiano – Storia – Musica - Geografia –

Immagine

1^ TP

22

1

VALENTINI VALERIA

Italiano – Geografia – Immagine – Musica -

Motoria

Geografia

Progetto integrazione

2^ A

3^ A

19

2

1

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46

Scuola Secondaria I° grado

ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO OFFIDA

Anno scolastico 2009 –2010

CLASSE 1° A

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Brandimarti Patrizia Ital. – Storia – Geografia- Citt. e Cost.

Baldini Paola Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Straccia Fulvia Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

Stipa Emanuela Sostegno

CLASSE 2° A

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Capocasa Loriana Ital. – Storia – Geografia- Citt. e Cost.

Capocasa Loriana Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Straccia Fulvia Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

Malavolta Daniela Sostegno

Page 47: POF Offida a.s.2009-2010

47

CLASSE 3° A

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Brandimarti Patrizia Ital. – Storia – Geografia- Citt. e Cost.

Capocasa Loriana Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Sudrab Adolfo Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

D’Angeli Licia Sostegno

Malavolta Daniela Sostegno

CLASSE 1° B

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Camilli Stefania Ital. – Storia – Geografia- Citt. e Cost.

Camilli Stefania Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Mignucci Ermete Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

Page 48: POF Offida a.s.2009-2010

48

CLASSE 2° B

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Sellitti Domenica Ital. – Storia – Geografia- Citt. e Cost.

Camilli Stefania Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Mignucci Ermete Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

Stipa Ermelinda Sostegno

CLASSE 3° B

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Sellitti Domenica Ital. – Storia – Geografia- Citt. e Cost.

Baldini Paola Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Mignucci Ermete Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

Stipa Ermelinda Sostegno

Page 49: POF Offida a.s.2009-2010

49

CLASSE 1° C

DOCENTI

NOME COGNOME DISCIPLINA

Capocasa Loriana Italiano

Baldini Paola Storia –Geografia- Cittad. e Cost.

Baldini Paola Italiano - Approfondimento

Pagnoni Eufrasia Inglese

Balena Francesca II° Ling. Comun. Francese

Sudrab Adolfo Matematica- Scienze

Castellucci Mario Tecnologia - Informatica

Pellei Gabriella Musica

Derna Perozzi Fausta Arte e Immagine

Tofani Ermanno Scienze Motorie

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50

FUNZIONI STRUMENTALI Coordinano e dirigono le attività delle commissioni assegnate

Funzione coordinativa dell’equipe pedagogica

FUNZIONE STRUMENTALE

RUOLO GESTIONALE Funzioni Strumentale

Area n. 1/A

Il docente incaricato, in stretta collaborazione e sinergia con la Presidenza ,provvede all‟elaborazione del POF controlla e mantiene il sistema di coerenza interna del POF, garantisce il rispetto delle procedure e dei criteri definiti, documenta l‟iter progettuale ed esecutivo, predispone il monitoraggio e la verifica finale, coordina le attività dell‟esecutivo, appronta il monitoraggio e la verifica finale. Coordina gli incontri di programmazione e gli incontri dell‟Intersezione. Coordina i progetti della Scuola dell‟Infanzia: progetti d‟Istituto interni e con associazioni o/e enti (ASUR, Integrazione, Raccordo, Continuità, Ambiente….), Coordina le Uscite e le Visite Guidate della Scuola dell‟Infanzia. Coordina l‟ acquisto del materiale di facile consumo in accordo con il Responsabile di Plesso. E‟ di supporto al Collegio dei Docenti. Predispone e coordina in accordo con il Responsabile di Plesso l‟orario scolastico, delle attività curriculari e progettuali.

Area n. 1/B

Il docente incaricato, in stretta collaborazione e sinergia con la Presidenza, coordina la stesura del POF integrandola di volta in volta sulla base delle delibere degli organi collegiali e dei documenti prodotti dalle altre funzioni strumentali e delle Commissioni. Cura inoltra la stesura della sintesi del POF. Coordina gli incontri di programmazione e gli incontri dell‟Interclasse. Coordina i progetti della Scuola Primaria: progetti d‟Istituto interni e con associazioni o/e enti ( ASUR, Integrazione, Raccordo, Continuità, Ambiente….), Coordina le Uscite e le Visite Guidate della Scuola Primaria. E‟ di supporto alle riunioni collegiali. Predispone e coordina in accordo con il Responsabile di Plesso l‟orario scolastico delle attività curriculari, opzionali e progettuali. Coordina l‟ acquisto del materiale, sussidi e libri di testo in accordo con il Responsabile di Plesso. Collabora con la presidenza e con le altre FF.SS.

Area n. 2

Il docente incaricato, in stretta collaborazione e sinergia con la Presidenza, coordina la gestione e manutenzione dei sussidi tecnologici, il supporto logistico alla realizzazione dei progetti. Individua i fabbisogni di attrezzature tecnologiche. Collabora con l‟ins. Giannino Damiani, la Commissione collaudo.acquisti e il DSGA per disporre eventuali acquisti di sussidi e apparecchiature autorizzati dal Dirigente. Presta sostegno informatico al lavoro dei Docenti. Gestisce il sito dell‟Istituto. Gestisce la scheda informatizzata di valutazione, in collaborazione con la commissione preposta. Predispone e produce schede progettuali in collaborazione con i rispettivi responsabili. Collabora con la presidenza e con le altre FF.SS..

Area n. 3/4-A

Il docente incaricato, in stretta collaborazione e sinergia con la Presidenza, cura i rapporti con il territorio e il mondo del sociale, il coordinamento e la revisione dei lettori della scheda informatizzata, lo studio assistito e recupero, l‟integrazione degli alunni extracomunitari, il successo scolastico. I patti educativi di corresponsabilità con le famiglie, l‟ampliamento del progetto prevenzione disagio. Predispone calendari e impegni per corsi pomeridiani rivolti agli alunni. Personalizza i curricula degli alunni diversamente abili. Segue gli incontri dell‟ AUMI . Segue i Progetti d‟Istituto interni alle attività opzionali e progettuali esterni con associazioni o/e enti ( ASUR, Integrazione, Progetti sul volontariato, Continuità, Ambiente). Coordina la revisione dei lettori della scheda informatizzata. Collabora con la presidenza e con le altre FF.SS.. Gestisce il personale esterno: assistenza educativa, sostegno linguistico … Coordina le visite guidate e i viaggi d‟istruzione della scuola secondaria di primo grado.

Area n. 3/4-B

Il docente incaricato, in stretta collaborazione e sinergia con la Presidenza, cura i rapporti con il territorio e il mondo del sociale, il coordinamento e la revisione dei lettori della scheda informatizzata, la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, lo studio assistito e il recupero, l‟ integrazione degli alunni extracomunitari, il successo scolastico. I patti educativi con le famiglie, l‟ampliamento del progetto prevenzione disagio. Predispone calendari e impegni per corsi pomeridiani rivolti agli alunni. Segue gli incontri dell‟ AUMI . Cittadinanza e Costituzione Coordina l‟ acquisto materiale didattico, adozione libri di testo in accordo con il Responsabile di Plesso. Aggiornamento e formazione Docenti. Gestione della rilevazione degli apprendimenti degli alunni (INVALSI). Coordinamento della revisione dei lettori per la scuola primaria della scheda informatizzata.

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ASPETTI PECULIARI DELL’ISTITUTO SOTTO IL PROFILO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO

L‟Istituto Comprensivo di Offida è formato da scuole di diverso ordine e grado (infanzia –primaria –secondaria di I grado), prevede nell‟impianto organizzativo la presenza, con funzioni di promozione e di coordinamento, di FUNZIONI STRUMENTALI e di COMMISSIONI con specifiche competenze, che curano: - Il raccordo tra i tre ordini scolastici per la continuità dell‟Offerta Formativa;

- Il coordinamento di attività e progetti in armonia con l‟indirizzo specifico dell‟Istituto

e con l‟esigenza dell‟utenza, previsto dall‟ampliamento dell‟Offerta Formativa; - Propongono interventi e soluzioni idonei a rimuovere ostacoli; - Stimolano l‟interazione tra i soggetti in formazione e l‟ambiente, inteso come

sommatoria di risorse economiche, culturali e professionali; - Curano strategie per effetti positivi sui processi educativi; - Effettuano azioni periodiche di monitoraggio per il controllo della qualità delle azioni

educative in atto, dell‟organizzazione, delle relazioni interne ed esterne, dei “prodotti” finali e prima ancora delle attese ed esigenze dell‟utenza.

Nel PROGETTO ORGANIZZATIVO vengono tutelati: - Il raccordo tra le esigenze locali e le indicazioni generali dei programmi; - L‟intenzionalità pedagogico-didattica tendente a coinvolgere tutti i soggetti; - L‟assunzione di specifiche responsabilità; - La testimonianza dell‟orientamento pedagogico dell‟Istituto; - La trasparenza dell‟azione della scuola, del suo contratto formativo, Patto di

Corresponsabilità, resi visibili nel P.O.F. (documento pubblico e strumento di lavoro per i soggetti interessati alla vita della scuola);

- La sinergia educativa tra scuola e territorio.

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52

ORGANI COLLEGIALI

COMITATO DI VALUTAZIONE E‟ costituito da: - il Dirigente Scolastico che presiede Valuta il servizio dei docenti nell‟anno di prova - n° 4 docenti ed anche dei docenti che ne facciano richiesta

CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE E DI CLASSE E‟ costituito da:

- 1/4 genitore per ogni sez./classe * - formula proposte sull‟organizzazione e sull‟azione - gli insegnanti di ogni sezione/classe educativa e didattica e sulle sperimentazioni.

- il Dirigente Scol. o suo delegato - Agevola ed estende i rapporti tra docenti e genitori

che presiede - Esamina i problemi e propone soluzioni. *(1 genitore infanzia e primaria - 4 genitori scuola sec. I° grado)

COLLEGIO DEI DOCENTI E ‟costituito da

- docenti di Suola d‟Infanzia - Delibera il funzionamento didattico della Scuola, le - docenti di Scuola Primaria le attività di Sperimentazione, il Piano di

- docenti di Scuola Sec. di I° grado aggiornamento, la scelta dei libri di testo. - Dirigente Scol. che presiede - Cura la stesura del POF e della Programmazione

Educativa.

- Formula proposte per la formazione e composizione delle classi e l‟assegnazione dei docenti

- Valuta la realizzazione di quanto indicato nel POF. - Elegge il Comitato di valutazione e le Funzioni Strumentali

CONSIGLIO D’ISTITUTO E‟ costituito da:

n° 6 genitori di cui uno presiede - Elabora e adotta gli indirizzi generali (POF)

n° 6 docenti - Delibera il Bilancio e l‟impiego dei mezzi finanziari n° 1 personale A.T.A. - Predispone il regolamento interno

Il Dirigente Scolastico - Adatta il Calendario Scolastico - Delibera in merito alle uscite scolastiche

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53

Nell’AREA DIDATTICA vengono tutelati: - La qualità delle attività educative e l‟adeguatezza alle esigenze culturali e formative,

nel rispetto degli obiettivi generali del processo formativo, validi per il raggiungimento delle finalità dell‟Istituto, fissati all‟inizio dell‟anno dai Consigli di Classe.Interclasse-Intersezione ed approvati dal Collegio dei Docenti (principale responsabile della qualità delle attività educative, ed articolato in commissioni di lavoro cui è affidata la progettazione e l‟organizzazione).

- La promozione di un armonico sviluppo della personalità dell‟alunno nella continuità

educativa tra i diversi ordini e gradi d‟istruzione con specifiche iniziative: acquisizione ed integrazione del fascicolo personale dell‟alunno nuovo iscritto – compilazione e scambio di questionari sociologici, psicologici, socio-affettivi, cognitivi e culturali (conoscenza di tutti gli aspetti dell‟alunno) – colloqui con i docenti del precedente ciclo di studi tendenti ad accertare il livello delle conoscenze e delle capacità maturate dagli alunni nuovi iscritti – Commissione Continuità –per la messa a punto di una strategia di interventi comuni alle tre scuole- organizzazione nel corso dell‟anno scolastico di momenti di incontro e di attività comuni tra gli alunni delle classi ponte per conoscersi e per avviare tra gli insegnanti la progressiva armonizzazione delle concezioni didattiche e degli stili educativi – progetti comuni di attività – attività di programmazioni in comune.

- La validità culturale e la funzione educativa come criteri di riferimento nella scelta

dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche . In particolare per quanto riguarda l‟adozione dei libri di testo si tiene conto della corrispondenza del testo agli obiettivi formativi, dell‟oggettività informativa, dell‟organicità, della fruibilità, della dinamicità intesa come capacità del testo di far partecipe l‟alunno al proprio processo di apprendimento, della graduale differenza di difficoltà di comprensione tra i diversi ordini e gradi scolastici.

- La razionale distribuzione dei tempi settimanali di studio, nell‟assegnazione dei

compiti da svolgere a casa, in modo da offrire agli alunni la possibilità di disporre di tempi da dedicare al gioco, all‟attività sportiva, ai laboratori distribuendo a giorni alterni le materie per evitare concentrazioni in giorni consecutivi, con l‟alternanza, nella stessa giornata, di insegnamenti teorici, ad attività sportive e a laboratori.

- L‟elaborazione e l‟adozione di strategie didattiche finalizzate ad una funzione

educativa non intimidatoria, né mortificante, né punitiva, ma stimolo di un rapporto sereno e “teso al convincimento”.

L’AZIONE DIDATTICA dei docenti dell‟Istituto, inoltre, è di raccordo e di approfondimento in continuità con i programmi delle classi di provenienza. Un‟attività intesa a valutare i livelli di partenza attraverso test d‟ingresso, nonché attraverso la raccolta di informazioni finalizzate alla definizione della situazione iniziale, e

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all‟impostazione dell‟azione didattica susseguente, ciò in modo particolare per gli alunni inseriti nelle classi prime sia primarie che secondarie di I grado. I docenti nell‟avviare la PROGETTAZIONE DIDATTICA per classi parallele, fissano gli O.A. di ciascuna disciplina e gli obiettivi formativi personalizzati: Le conoscenze Le abilità Le competenze I percorsi formativi didattici, individuati nella progettazione, sono soggetti a momenti di verifica e valutazione dei risultati, ciò al fine di adeguare l‟azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”. Nella progettazione vengono definiti in modo interagente: - Le finalità dell‟Offerta Formativa; - Le finalità dell‟Ampliamento dell‟Offerta Formativa; - Gli obiettivi Formativi O.A. di ciascun insegnamento; - L‟articolazione dei contenuti divisi in percorsi formativi modulari, specifici delle

discipline e quelli previsti da ciascun progetto e da ciascun laboratorio dell‟ampliamento dell‟Offerta Formativa;

- Le indicazioni metodologiche; - Le modalità di valutazione. Le progettazioni didattiche di ogni singola disciplina, integrate con attività ed iniziative inerenti i progetti dell‟ampliamento dell‟offerta formativa, vengono compilate entro il mese di ottobre, depositate in Segretaria e consultate come documento pubblico.

DIRITTO-DOVERE ALL’ISTRUZIONE E FREQUENZA

L'Istituto riconosce che l'utente abbia la facoltà di scegliere tra le istituzioni che erogano il servizio scolastico e che la libertà di scelta si eserciti tra le istituzioni statali dello stesso tipo. Qualora si verificassero casi di eccedenza di domande, l'Istituto garantisce criteri oggettivi nella individuazione degli aventi diritto alla frequenza: - daranno diritto di precedenza all'iscrizione in caso di eccedenza di domande: la residenza, il domicilio, la sede di lavoro di uno dei familiari e per quanto riguarda la scuola materna avranno precedenza di iscrizione gli alunni di cinque anni. L'Istituto si impegna a prevenire e controllare l‟evasione e la dispersione scolastica mediante forme di monitoraggio, tendenti ad orientare, recuperare ed integrare quanti, soprattutto nei primi mesi di scuola, incontrano difficoltà di apprendimento o di socializzazione, con conseguenti strategie didattiche mirate.

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PARTECIPAZIONE – EFFICIENZA-EFFICACIA E TRASPARENZA

Per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della scuola, l'Istituto considera fondamentale la trasparenza nei rapporti interni amministrativi e quelli con l‟utenza.

A tal fine garantisce:

- una bacheca presente in ogni sede scolastica dove verranno mantenute affisse una copia del Regolamento di Istituto,della Carta dei Servizi, l‟organigramma degli Uffici, le modalità di utilizzazione degli spazi interni ed esterni;

- la pubblicizzazione, tramite affissione in bacheca , per un minimo di 15 giorni degli Atti del Consiglio di Istituto, dei Collegio dei Docenti, della Giunta Esecutiva e di servizi offerti alla scuola da soggetti esterni;

- una bacheca del personale A.T.A con organigramma, mansioni, ordini di servizio, turnazioni e incarichi speciali;

- una bacheca contenente l'elenco del personale docente con la materia insegnata, l'orario di servizio, l'orario di ricevimento e quello delle disponibilità, le mansioni assegnate a ciascun docente nell'ambito delle Commissioni;

- una bacheca sindacale per i dipendenti. Al fine di favorire le attività extrascolastiche che caratterizzano la scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, l‟Istituto consente l‟uso degli edifici e delle attrezzature anche fuori dall‟orario del servizio scolastico. L‟utilizzo delle strutture da parte di terzi deve essere autorizzato dal Consiglio di Istituto, che fissa le modalità, i tempi e gli oneri.

LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

La libertà di insegnamento si realizza nel rispetto della personalità dell‟alunno, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e viene riconosciuta ed assicurata nell‟ambito della programmazione. L‟esercizio della libertà di insegnamento si fonda sul presupposto della conoscenza aggiornata delle teorie psico-pedagogiche, delle strategie didattiche e sul confronto collegiale con gli altri operatori. L‟aggiornamento è un diritto per il docente e un obbligo per l‟Amministrazione che organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed Enti culturali. L‟aggiornamento può essere di 4 tipi:

a) aggiornamento interno svolto con mezzi propri, autoaggiornamento; b) aggiornamento con interventi esterni svolto con fondi da richiedere al CSA

nell‟ambito del Piano Provinciale di Aggiornamento. Tale tipo di aggiornamento può essere fatto anche in collegamento con altre scuole e con la collaborazione dell‟IRRSAE Marche;

c) aggiornamento a livello nazionale con il coinvolgimento di docenti di altri Istituti dello stesso o diverso tipo, con finanziamento diretto del Ministero della Pubblica Istruzione;

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d) aggiornamento connesso ad iniziative promosse e realizzate da terzi. Le tematiche dell‟aggiornamento interno vengono fissate ogni anno dal Collegio dei Docenti e deliberate dal Consiglio di Istituto per ciò che riguarda le spese.

LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO

L‟Istituto, nel corrente anno scolastico, predispone il proprio Piano di Formazione/Aggiornamento secondo le seguenti esigenze:

- impostare rapporti esterni ed interagire con gli Enti Locali e le Associazioni del territorio

- approfondire lo sviluppo dei contenuti dell‟insegnamento - migliorare ed innovare i metodi e l‟organizzazione dell‟insegnamento

- conoscere le norme di sicurezza dell‟ambiente di lavoro - conoscere la normativa sulla privacy - sviluppare le competenze nell‟ambito dell‟utilizzo delle nuove tecnologie

(informatica) - approfondire le tematiche dell‟integrazione scolastica degli alunni disabili,

stranieri e del disagio Le attività di formazione sono rivolte agli insegnanti, al personale non docente, in occasioni particolari anche ai genitori.

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PIANO AGGIORNAMENTO

ANNO SCOLASTICO 2009/2010

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO

ANNO SCOLASTICO 2009/2010 VISTO l‟art. 282 / 2 del D.L.gs 297 / 94 che recita: “L‟aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale

del personale ispettivo, direttivo, docente”; VISTO l‟art. 26 del CCNL / 06-09, che al comma 2 recita:” La funzione docente si fonda sull‟autonomia

culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio”;

VISTO l‟art. 64 (Fruizione del diritto alla formazione) comma 1 del CCNL / 06-09 che recita: “ La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità”;

CONSIDERATO che la partecipazione del docente ai corsi di formazione non è più retribuita: il contratto ha abolito sia il numero di ore per la carriera sia il pagamento delle ore di aggiornamento che in un anno superano le 30 ore (art. 13.5 Ccnl 98 – 01). La partecipazione è agevolata con l‟esonero dal servizio e dà un credito utilizzabile nella carriera professionale;

CONSIDERATO che il Collegio dei docenti delibera (art. 66 CCNL / 06-09) il piano annuale dell’attività di aggiornamento e formazione la quale ― tiene conto dei contenuti della Direttiva annuale del Ministro e si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’Amministrazione centrale e periferica e/o soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati”;

VISTO l‟art. 5 della Legge n. 53/03 inerente la FORMAZIONE degli insegnanti; TENUTO CONTO dei bisogni professionali e delle opzioni personali degli insegnanti; TENUTO CONTO delle esigenze del personale A.T.A.; TENUTO CONTO della proposta avanzata dal docente Funzione Strumentale;

P R O P O N E

La seguente articolazione del piano di aggiornamento e formazione in servizio

Le motivazioni ―La formazione, nell’ambito dei progetti di riforma e di innovazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale docente, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione ed in servizio.‖ (Art. 63 CCNL 2006 e direttiva n.48/ 2004). Lo sviluppo professionale dei docenti va inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento e aggiornamento delle competenze, che permetta di realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell‟istituzione scolastica nel suo complesso e,conseguentemente, dei risultati degli studenti. In questa prospettiva svolgono un ruolo fondamentale ambienti di formazione che permettano l‟acquisizione e il potenziamento di competenze didattiche più rispondenti alle necessità e alle modalità di apprendimento dei giovani, ambienti che possono essere realizzati grazie all‟autonomia scolastica, soprattutto nelle sue dimensioni di autonomia didattica e di ricerca sviluppo.(art. 6 del D.P.R. n.275/99) L‟Istituto Comprensivo si propone quale laboratorio professionale (learning community) dove i docenti (learning professional) non seguono i processi innovativi ma li anticipano partecipando attivamente alla loro costruzione.

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Nella scuola dell‟Autonomia, infatti, cambia il senso della Formazione e dell‟Aggiornamento, perché aumenta la responsabilità professionale per i docenti nell‟elaborazione del Piano delle Opportunità formative dell‟Istituto. La formazione in servizio costituisce un diritto personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria personalità (5° comma art.7 del D.L.vo n. 59/2004). In questo senso il processo di valorizzazione professionale e di carriera per il personale docente va visto in coerenza con lo sviluppo dei processi di valutazione del sistema nazionale: La richiesta di formazione da parte dei docenti dell‟Istituto va verso modelli più interattivi centrati sul soggetto (sviluppo professionale) sulla scuola (autonomia e scuola come laboratorio di ricerca, formazione e autoaggiornamento) e sulla costituzione di comunità di pratiche (formazione a distanza, sistemi telematici). La formazione e l‟aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di : - Costruzione dell‟identità dell‟Istituto. - Valorizzazione professionale. - Innalzamento della qualità della proposta formativa di ciascuna scuola. - Valore per il sistema formativo del paese.

I settori di intervento Nell‟impostare il Piano Annuale per la formazione e l‟aggiornamento di cui all‟art.66 del CCNL Cap IV secondo le esigenze e/ o le proposte dei diversi profili professionali particolare attenzione viene riservata a: Iniziative dell‟Amministrazione Scolastica, destinate in particolare: -Revisione e elaborazione delle Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell‟Infanzia e del primo ciclo d‟Istruzione. Il possibile processo di formazione e/o aggiornamento sarà supportato da un piano di iniziative tese a favorire la reciproca informazione e il dialogo tra l‟Amministrazione, le Istituzioni Scolastiche autonome e la società civile. - Formazione sulla attuazione di un sistema di valutazione del Sistema scolastico e delle singole scuole. - Formazione per i docenti neo assunti. - Formazione del personale neo-immesso in ruolo. - Formazione ed aggiornamento di Lingua Straniera. - Abilitazione all‟insegnamento della Lingua Inglese dei docenti di Scuola Primaria (docenti generalisti). - Sicurezza e Prevenzione degli infortuni nella scuola ( DL.vo 626/94). - Interventi formativi previsti per l‟attuazione del decreto legislativo 626/94 sulla sicurezza nelle scuole e specificatamente : a) conoscenza del Piano di Gestione dell‟Emergenza, elaborato in ciascun Plesso sulla scorta del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi;

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b) aggiornamento delle competenze del personale in materia di Primo Soccorso e di prevenzione degli incendi; c) interventi formativi connessi con la adozione del D.P.S. in attuazione delle misure minime di sicurezza previste dal D.Lvo n. 196/2003. - Insegnamento e Apprendimento disciplinare. - Interventi per lo sviluppo di competenze trasversali e disciplinari, con particolare riferimento alla formazione scientifica, matematica tecnologica e linguistica secondo le recenti Indicazioni Nazionali. - didattica laboratoriale quale asse metodologico portante e come occasione privilegiata per la “personalizzazione” dei percorsi formativi. - TIC. - Consolidare la capacità d‟uso e ampliare le competenze didattiche in ambito T.I.C. da parte dei docenti per sviluppare e potenziare l‟innovazione didattica attraverso l‟uso delle tecnologie informatiche. - Educazione e promozione alla salute. - Formazione per docenti e genitori su iniziative di Educazione alla Salute e al benessere proposte dall‟U.S.R. - Educazione alla convivenza civile. Percorsi di formazione, aggiornamento e autoformazione su problematiche relative all‟Educazione alla Convivenza civile, interculturale, alle pari opportunità, alla solidarietà allo sviluppo di un personale progetto di vita di ogni bambino e all‟accoglienza e all‟integrazione degli alunni stranieri - Orientamento Formazione di docenti, in collaborazione con altre scuole del territorio, per l‟Orientamento contro la dispersione scolastica ed il disagio giovanile. - Formazione a domanda individuale. - Disabilità e svantaggio. Formazione, aggiornamento e gruppi di ricerca-azione tra i docenti, dei tre ordini di scuola dell‟Istituto, per la programmazione e realizzazione del Piano Educativo Individualizzato degli alunni disabili.. - Attuazione degli obblighi contrattuali. - Interventi formativi per il personale ATA, volti allo sviluppo delle professionalità.

La metodologia Per dare al presente piano un carattere di funzionalità, la metodologia sarà caratterizzata dai seguenti elementi: - Prospettiva di uno sviluppo professionale continuo, personale e permanente (le biografie degli insegnanti sono percorsi unici e individuali). - Riflessione sulle esperienze collegiali ed individuali (team, collegio, interclasse) come momento formativo essenziale. - Valorizzazione delle esperienze innovative e professionali realizzate nella scuola che diviene”comunità di pratiche”. - Attivazione di metodologie come la ricerca-azione.

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- Modello e-learning attraverso cui si attivano aspetti inerenti a: tecnologie, contenuti, risorse umane, gruppi d‟apprendimento e processi d‟integrazione con il contesto. - Attività residenziali con esperti, chiamati nella scuola, così da favorire lo scambio interpersonale tra docenti che vivono esperienze comuni. - Collaborazione con le Università, Istituti di ricerca ed Enti territoriali. - Promozione di una cultura formativa per capire, raccogliere i dati su quanto è stato prodotto e regolarne lo sviluppo. - Raccordo e collaborazione tra le diverse figure professionali presenti nell‟Istituzione scolastica MIUR, INDIRE, USP, USR, IRRE, soggetti accreditati e qualificati, associazioni disciplinari e professionali al fine di contestualizzare le finalità nazionali con i differenti bisogni formativi. Tipologie di formazione: - Laboratori didattici disciplinari. - Reti di scuole. - Corsi di formazione Universitari. - Master o stage. - Formazione on line in collegamento con iniziative della piattaforma INDIRE. - Corsi brevi residenziali. - Corsi per una progettazione verticale. - Consulenza e assistenza consulenziale.

Il piano specifico della formazione si sviluppa nel rispetto delle seguenti priorità: 1. Iniziative di Formazione e Aggiornamento progettate autonomamente dall‟Istituto secondo la dir. N.48/ 2004, iniziative consorziate in rete e le iniziative promosse dal MIUR e dal U.S.P.(Ufficio Scolastico Provinciale). 2. Attività formative proposte dall‟Amministrazione Scolastica a livello centrale e periferico, Università, i consorzi universitari,gli IRRE, gli istituti pubblici di ricerca, gli Enti, le Istituzioni e le Associazioni accreditate dal MIUR. 3. Attività formative proposte in collaborazione con Soggetti del territorio, coerenti con gli obiettivi strategici delineati nei settori d‟intervento. 4. Autoaggiornamento, che diviene una serie articolata di opportunità formative, all‟interno delle quali il singolo docente può individuare il percorso che ritiene più idoneo in funzione sia delle proprie esigenze sia del contesto in cui opera, perché il suo apprendimento divenga apprendimento dell‟organizzazione scolastica in cui opera. Le azioni di Formazione e Aggiornamento saranno accompagnate da misure che mettano in luce le modalità di certificazione delle competenze, di monitoraggio in modo da rendere conto dei processi innovativi da esse promossi e da consentire le eventuali modifiche e implementazioni delle stesse. Un portfolio reale nei contenuti, di abilità, di competenze e di conoscenze.

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L‟individuazione di obiettivi ad ampio respiro e di settori d‟intervento riflette un impianto a maglie larghe per permettere integrazioni e imprescindibili adeguamenti in itinere. La definizione operativa dei singoli progetti sarà realizzata nell‟ambito del Programma Annuale, tenendo conto di quanto indicato e delle priorità espresse nel P.O.F. Il piano annuale di aggiornamento e formazione destinato ai docenti è deliberato dal Collegio coerentemente con gli obiettivi e i tempi del P.O.F. (art.66 CCNL). Come per ogni strumento di programmazione si prevedono azioni di monitoraggio, valutazione e autovalutazione delle azioni formative svolte e dei loro esiti sulla qualità del servizio.

Le prospettive La vita professionale dei docenti si configura come ciclo dinamico che investe le scelte dei singoli nei momenti della formazione iniziale, nella induzione professionale e nella formazione continua in servizio. La formazione in servizio va considerata come una dimensione coessenziale alla professionalità docente, costituita da un‟autonomia professionale e un codice deontologico, e ne rappresenta una delle fondamentali dimensioni. Il nuovo sistema che si basa sul “diritto alla formazione” deve essere in grado di offrire ai docenti una vasta gamma di opportunità, per : - Promuovere una formazione permanente per tutto il personale della scuola; - collegare al meglio le attività d‟aula con i percorsi formativi - facilitare la frequenza ai corsi qualificati; - favorire la riflessione sull‟esperienza, la capacità di utilizzo delle informazioni e delle nuove conoscenze acquisite, quindi la capitalizzazione delle buone pratiche e delle politiche di successo; - aiutare a leggere ed interpretare le istanze innovative sollecitate dal sistema nazionale attraverso la valorizzazione della cultura della scuola; - sviluppare i diversi servizi per i docenti (servizi di documentazione, reti di scuola, laboratori di ricerca); -controllare la qualità delle offerte attraverso standard funzionali, organizzativi e di costo; - riconoscere con crediti i percorsi di formazione; - accertare le competenze acquisite con apposite certificazioni; - costruire rapporti con l‟Università attraverso protocolli, convenzioni, tale che le azioni formative possano essere riconosciute in vari settori lavorativi anche in vista di una riconversione professionale; - incrementare collegamenti produttivi con le agenzie formative e con le associazioni professionali anche attraverso opportune convenzioni. - Creare criteri guida per il monitoraggio finale, “la lettura” di nuovi bisogni/criticità, il miglioramento continuo per i docenti e personale A.T.A.

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Iniziative progettate autonomamente dall’Istituto:

Indicazioni per il curricolo (per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione)

Periodo: Settembre/ Dicembre Durata: h. Destinatari: Insegnanti Scuola Infanzia – Primaria –Secondaria di I Grado.

Compiti e responsabilità del Docente oggi Periodo: Gennaio / Marzo

Durata: h. 9/12 h Destinatari: Insegnanti Scuola Infanzia – Primaria –Secondaria di I Grado.

Strategie e tecniche di apprendimento per alunni in difficoltà Periodo Gennaio / Marzo Durata h 9/12 Destinatari: Insegnanti Scuola Infanzia – Primaria –Secondaria di I Grado.

Ricostruzione carriera personale scolastico Periodo: gennaio- aprile

Durata: h. Destinatari: Personale A.T.A.

CORSI DI FORMAZIONE ESTERNI FREQUENTATI SU INIZIATIVA DEI SINGOLI DOCENTI Si intendono assunti all‟interno del Piano di aggiornamento dell‟Istituto i corsi di aggiornamento, di formazione, i convegni/seminari organizzati e realizzati all‟esterno della scuola e frequentati su iniziativa e autofinanziamento dei singoli docenti. La certificazione/documentazione relativa sarà acquisita a fascicolo personale degli interessati. Le iniziative si intendono senza oneri per l‟Amministrazione scolastica.

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Il Dirigente Scolastico allo scopo di evitare la ripetuta convocazione del Collegio dei Docenti per valutare tutte le proposte di aggiornamento, alla data odierna non conosciute, propone di ritenere comprese nel Piano della scuola quelle future iniziative di aggiornamento che rispondano rigorosamente ai seguenti requisiti:

a) Siano iniziative promosse dall‟Amministrazione Scolastica a livello nazionale e periferico;

b) Siano iniziative promosse da Enti/Associazioni autorizzati dall‟amministrazione scolastica;

c) Siano iniziative promosse da altre scuole/istituti della provincia;

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

delibera altresì di dare mandato al Dirigente Scolastico: 1) di autorizzare gruppi o singoli docenti a partecipare alle iniziative di aggiornamento, alla data odierna non conosciute, con i seguenti vincoli, da considerare nel rigoroso ordine di precedenza: i contenuti dei corsi devono • avere una ricaduta diretta nei processi formativi-didattico-professionale; • siano coerenti con le finalità generali, obiettivi e tematiche in materia di formazione ricavabili dalla direttiva del M.I.U.R. • essere pertinenti con gli incarichi aggiuntivi e/o particolari ricoperti dal docente e personale A.T. A. che chiede di partecipare all‟iniziativa; i corsi si devono svolgere senza esonero dagli obblighi di servizio 2) di designare gli insegnanti che l‟Amministrazione chiede di formare quali tutors, referenti, coordinatori di gruppi, figure di riferimento, figure strumentali ecc. Con i seguenti criteri tenere conto degli interessi, se conosciuti, degli insegnanti; preferire gli insegnanti impiegali nell'ambito oggetto di formazione; non designare uno stesso insegnante, possibilmente, per più incontri formativi;.

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A R E A D I D A T T I C A

1. L‟Istituto con l‟apporto delle competenze professionali del personale e con la

collaborazione ed il concorso determinante delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l‟adeguatezza alle esigenze culturali e formative, nel rispetto degli obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Gli obiettivi comportamentali e cognitivi sono fissati classe per classe ad inizio d‟anno in fase di programmazione dai Consigli di classe, interclasse e intersezione ed approvati dal Collegio dei Docenti. Quest‟ultimo, quale principale responsabile della qualità delle attività educative, si articola in commissioni di lavoro a cui vengono affidati l‟organizzazione e la progettazione di attività specifiche.

2. L‟istituto al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni

garantisce la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell‟istruzione con specifiche iniziative:

- acquisizione ed integrazione del fascicolo personale dell‟alunno nuovo iscritto; - compilazione e scambio di questionari sociologici, psicologici, socio-affettivi,

cognitivi e culturali per la conoscenza degli alunni; - colloqui con i docenti del precedente ciclo di studi, tendenti ad accertare il

livello delle conoscenze e delle capacità maturate dagli alunni nuovi iscritti; - messa a punto di una strategia di interventi comuni ai tre ordini scolastici con

la Commissione Autonomia; - organizzazione nel corso dell‟anno scolastico di momenti di incontro e di

attività comuni tra gli alunni delle classi-ponte per offrire l‟opportunità ad alunni e docenti di conoscersi reciprocamente e di avviare gli insegnanti alla progressiva armonizzazione delle concezioni didattiche e degli stili educativi;

- progetti comuni di attività; - attività di programmazione in comune.

3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, l‟Istituto assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzione educativa. In particolare per quanto riguarda l‟adozione dei libri di testo si terrà conto della rispondenza del testo agli obiettivi formativi, dell‟oggettività informativa, dell‟organicità, della fruibilità, della dinamicità intesa come capacità del testo di far partecipe l‟alunno al proprio processo d‟ apprendimento. Nella programmazione dell‟azione educativa e didattica i docenti adotteranno criteri tali da realizzare una ripartizione delle ore di lezione nei vari giorni della settimana per fornire all‟allievo un‟equa distribuzione giornaliera dei testi scolastici. (dal DL 137/2008) Fermo restando quanto disposto dall'articolo 15 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel

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quinquennio, salvo le appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili. Salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio. Il dirigente scolastico vigila affinché le delibere del collegio dei docenti concernenti l'adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti.

4. Nell‟assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti dell‟Istituto operano in coerenza con la programmazione del Consiglio di Interclasse o di Classe, tenendo presente la necessità di una razionale distribuzione dei tempi settimanali di studio in modo da offrire agli alunni la possibilità di disporre di tempi da dedicare al gioco, all‟attività sportiva, ad attività artistiche. Nell‟ambito dell‟orario settimanale le materie vengono distribuite possibilmente a giorni alterni evitando concentrazioni in giorni consecutivi. Nell‟ambito della stessa giornata si cercherà di alternare ad insegnamenti teorici, esercitazioni di laboratorio ed attività sportive.

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO PER ALUNNI SVANTAGGIATI

Il servizio scolastico che si realizza nell‟Istituto Comprensivo di Offida si ispira a tre criteri fondamentali: 1. Valorizzazione delle attitudini e delle abilità individuali per permettere a

tutti, ai bambini con deficit, agli stranieri, ai bambini in situazione di disagio, pari opportunità nello sviluppo del potenziale educativo tramite l‟acquisizione dei fondamentali tipi di linguaggio ed un uso costante della pluralità dei linguaggi stessi, valorizzando le diversità, garantendo il raggiungimento del successo formativo.

2. Conquista dell’autonomia personale intesa come capacità di orientarsi, di

prendere coscienza della realtà, di compiere scelte autonome e di acquisire senso critico e libertà di pensiero.

3. Valorizzazione delle molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali,

associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e assuma un più ampio ruolo di promozione culturale, sociale e territoriale.

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Da questi criteri discendono anche alcuni principi generali ai quali la scuola intende attenersi nella concreta organizzazione del servizio. Uguaglianza La scuola si adopera per impedire che le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche possano in qualche modo limitare l'esercizio effettivo del diritto all'istruzione. Uguale successo formativo, attraverso Percorsi Personalizzati dove l‟arricchimento formativo sarà realizzato con attività non strettamente curriculari, finalizzate anche a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale, considerando l‟alunno, persona nella sua interezza (complessità). a) ogni attività didattica è rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne; b) nessun alunno può essere escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative del curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico (per esempio: visite didattiche - attività teatrali - ecc..); c)la fruizione del servizio di mensa non può essere limitata o ridotta per motivi religiosi o d'opinione: la famiglia ha diritto di chiedere che taluni cibi vengano sostituiti con altri di pari valore nutrizionale.

Imparzialità e regolarità Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale: a) nella formazione delle classi e delle sezioni; b) nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori; c) nell‟assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti delle risorse umane messe a disposizione dell‟Istituto da parte del C.S.A.; d) nella formulazione degli orari dei docenti. Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, la scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio sia in occasione di assemblee sindacali, sia in occasione di scioperi. Nel primo caso le lezioni possono essere sospese unicamente nelle classi i cui docenti partecipano alle assemblee; in caso di sciopero la scuola si impegna a fornire adeguata informazione scritta alle famiglie con almeno 5 giorni di anticipo. In entrambi i casi la scuola può offrire servizi di assistenza e sorveglianza compatibilmente con la disponibilità di personale.

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

L'Istituto si impegna a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni attraverso:

1) l'allestimento di un ambiente idoneo alle esigenze degli alunni;

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2) l‟organizzazione di attività di accoglienza da parte dei collaboratori scolastici al mattino dalle ore 7.50 sino all‟inizio delle lezioni, in ogni plesso dell‟ISC

3) iniziative volte a far conoscere ai nuovi iscritti, forme organizzative, progetti di Istituto e la Carta d‟Identità dell‟Istituto prevista dal P.O.F.

4) iniziative che permettano una conoscenza adeguata degli alunni nuovi iscritti quali questionari, lettura di documenti di valutazione, colloqui tra docenti per impostare una corretta ed efficace programmazione educativo-didattica annuale;

5) consegna, a richiesta e dietro rimborso del costo di duplicazione di copia del POF, della Carta dei Servizi e del Regolamento interno;

6) l‟organizzazione, entro il secondo mese di lezione, di un incontro tra i genitori di nuovi iscritti e docenti delle classi per una reciproca conoscenza.

L’ INTEGRAZIONE

L‟integrazione degli alunni disabili L'inserimento degli alunni disabili nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; la scuola, offrendo ogni possibile opportunità formativa, si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. L'integrazione degli alunni disabili impegna docenti, alunni e genitori nel percorso di valorizzazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Per ciascun alunno con handicap la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale dell'ASUR, predispone un apposito "piano educativo individualizzato". Per favorire l'integrazione la scuola si avvale di insegnanti "di sostegno" e, se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali. In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori, riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno con handicap; le attività di tipo individuale sono precisate nel piano operativo. Nell'Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro formato da docenti delle classi e da docenti di sostegno, da rappresentanti dei genitori,degli Enti Locali e dell'ASUR che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento di inserimento/integrazione.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Fin dal primo ingresso nella scuola dell‟Infanzia la famiglia è coinvolta in una partecipazione attiva con l‟Istituzione Scolastica in termini di reciproca fiducia e condivisione di percorsi programmati volti all‟obiettivo comune: lo sviluppo integrato della personalità del bambino. Art.5 L.104 –

a) Assicurare alla famiglia una informazione di carattere sanitario e sociale per facilitare la comprensione delle situazioni anche in relazione alle possibilità di recupero e di integrazione nella società.

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b) Garantire alla famiglia adeguato sostegno psicologico e psico-pedagogico. LE FINALITA‟EDUCATIVE Il fine dell‟istituzione scolastica è lo sviluppo integrato di tutte le dimensioni della personalità: biologica, affettiva, relazionale, sociale e operativa. Obiettivo specifico nel quadro generale di tali finalità è lo sviluppo delle potenzialità della persona che vanno indagate, fatte emergere e potenziate in modo equilibrato fra loro per un armonico sviluppo. INTERVENTI EDUCATIVI Gli interventi educativi devono essere programmati e attivati in modo intenzionale e devono essere sistematicamente orientati alle effettive capacità residue rilevate (art. 3 comma 2 legge quadro n.104 del 92 in ciascun alunno diversamente abile. Gli interventi educativi devono essere finalizzati a:

1. acquisizione e/o sviluppo della piena accettazione e comprensione del sé e dell‟altro e della fiducia in sé e nell‟altro;

2. acquisizione e/o sviluppo di comportamenti che rendono consapevoli e partecipi del gruppo sociale;

3. acquisizione di una autonomia personale e sociale; 4. motivazione all‟apprendimento e sviluppo dei centri di interesse (non solo relativi

al quotidiano); 5. sviluppo dei processi mentali in vista dell‟acquisizione di conoscenze e abilità 6. sviluppo di abilità pratiche

PRESENZA NEL GRUPPO CLASSE E RELAZIONE La presenza di un alunno diversamente abile deve aggiungere un elemento al processo di crescita dei compagni di classe .L‟interazione e la compartecipazione alle attività educative rafforza il senso di collaborazione e solidarietà tra i compagni del gruppo classe: La presenza di un compagno diversamente abile deve rappresentare una occasione per acquisire altresì il senso di responsabilità umana e sociale, individuale e collettiva. La classe pertanto dovrà essere educata al rispetto delle differenze di ciascuno, le quali nel caso specifico possono essere percepite come dimensioni di vita diversa e perciò rappresentano una ricchezza sia dal punto di vista educativo che affettivo. Le diverse capacità devono essere considerate un valore importante nell‟orizzonte valoriale che la scuola deve proporre.

a) LEGGE 104 La legge quadro sull‟handicap n.104 del 1992 apprezzata in Europa e considerata all‟avanguardia per la sua dimensione sociale e civile, fornisce criteri ormai universalmente riconosciuti nell‟offrire risposte concrete alle problematiche del disagio sociale e dell‟handicap in tutte le sue applicazioni.

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(1) La diagnosi funzionale è il principale supporto medico diagnostico su cui sono descritti in modo analitico i livelli di risposta dell‟alunno riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili; è redatto dall‟equipe medica 2)PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Il PDF è realizzato sulla base dei dati riportati nella diagnosi funzionale redatta dagli esperti. Il POF deve comprendere, a seconda dei casi, oltre alla descrizione funzionale, l‟analisi dello sviluppo potenziale ai vari livelli riportati attraverso i seguenti assi: relazionale, comunicazionale, linguistico-espressivo, sensoriale, motorio-prassico, cognitivo, affettivo, neuro-psicologico e dell‟autonomia. 3) IL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PEP Il piano educativo deve essere il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati fra di loro, predisposti per l‟alunno in situazione di handicap. Esso va redatto congiuntamente dagli operatori sanitari e dal personale insegnante, in collaborazione con i genitori. Sulla base delle diagnosi e del profilo dinamico- funzionale, individuate le possibili acquisizioni da realizzare nei vari ambiti cognitivi e/o affettivi, si stabilisce l‟itinerario educativo da percorrere: Esso dovrà delineare:

1. gli obiettivi da conseguire a medio e lungo termine; 2. il tipo di intervento della scuola con la modalità di utilizzo delle ore di sostegno; 3. il tempo e le modalità di verifica; 4. gli interventi della ASL e/o di altri operatori; 5. i compiti della famiglia.

Il piano è nato dall‟esigenza di personalizzare una forma di intervento calibrato sulle possibilità dell‟alunno, basato sullo sviluppo delle capacità fondamentali per la formazione di personalità autonome, consapevoli e integrate. Poiché l‟alunno in difficoltà va considerato un alunno speciale, è necessaria la creazione di opportunità che favoriscano i processi di integrazione, di apprendimento e di autonomia. L‟integrazione degli alunni stranieri All'interno delle varie scuole dell'Istituto Comprensivo sono inseriti alunni stranieri. Sono infatti ormai presenti nelle varie classi, coinvolgendo in pratica quasi tutti i team di docenti, alunni provenienti dalla ROMANIA,ALBANIA, CINA, KOSOVO, MAROCCO ecc. La Scuola si impegna a creare un clima di accoglienza tale da poter favorire l'inserimento degli alunni stranieri: si promuoveranno approfondimenti storici, geografici, religiosi e culturali riguardanti i paesi di provenienza per evidenziare che la presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta un'occasione di crescita importante per una più allargata conoscenza reciproca e per una educazione alla pace tra i popoli. A questo proposito, per facilitare lo scambio di informazioni tra scuola e famiglia, si è assegnato all'insegnante con funzione strumentale al POF e alla commissione integrazione, l'incarico di accogliere i genitori degli alunni stranieri, ai quali viene spiegato il funzionamento della scuola, la sua organizzazione oraria e didattica.

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Dal gennaio 2006 una Commissione, composta dai referenti per l‟intercultura delle tre scuole , si è riunita per portare avanti il Progetto Provinciale “Intercultura: dall‟accoglienza all‟integrazione”. E‟ stato predisposto un documento che riassume alcuni CRITERI GUIDA E FASI D‟AZIONE PER LA DEFINIZIONE DI UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA . Oltre tutto ciò nel nostro Istituto si è ritenuto opportuno attivare altre procedure.

- Nell‟orario settimanale delle attività didattiche sono state destinate 10 ore di sostegno linguistico per alunni stranieri, distribuite secondo un calendario concordato.

- I progetti d‟istituto prevedono attività mirate e scambi interculturali. - Nel momento in cui, in corso d‟anno, si iscrivono alunni provenienti direttamente

da un paese straniero, che per età anagrafica debbono essere inseriti in classi della scuola secondaria di primo grado, questi vengono inizialmente inseriti, per un breve periodo di tempo, in una classe della scuola primaria e viene garantito loro un insegnamento intensivo individualizzato da parte dei docenti che hanno dato la disponibilità ad effettuare orario aggiuntivo e inseriti in un apposito elenco.

- Nel secondo quadrimestre , a tutti gli alunni stranieri presenti in ogni ordine e grado, sono rivolte ulteriori ore di sostegno linguistico distribuite tenendo presente che si dà priorità agli alunni neo-iscritti e a quelli che devono passare al grado successivo d‟istruzione

La scuola si impegna inoltre ad organizzare un centro di documentazione "interculturale" contenente: 1) tutto il materiale che sarà progressivamente acquisito ( libri, video, cd-rom...), a sostegno degli insegnanti e degli alunni; 2) i prodotti realizzati nei vari plessi: progetti di integrazione, quaderni di lavoro, sussidi vari... L'Istituto inoltre in collaborazione con gli Enti locali e l'ASUR, nell'ambito dei progetti elaborati a livello provinciale o di Distretto, potrà richiedere l'intervento di esperti esterni ( mediatori culturale/linguistici... ).

L’ ORIENTAMENTO

Incontro con gli alunni per illustrare gli indirizzi che caratterizzano il 2' ciclo del sistema scolastico. (Dirigente Scolastico prof. Giovanni Isopi; prof. Brandimarti Patrizia). Incontro con le professioni per avere un quadro del mondo del lavoro. Incontro con i soli genitori degli alunni delle 3° classi per fornire consigli utili al fine di assumere comportamenti positivi durante la delicata fase della scelta. (Dirigente Scolastico prof. Giovanni Isopi; prof. Brandimarti Patrizia).

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Incontro con gli studenti del 2' ciclo per avere utili informazioni maturate durante l'esperienza realmente vissuta. Incontro tra gli insegnanti del 2° ciclo, gli alunni e i genitori per avere informazioni dettagliate sui singoli percorsi formativi. Colloqui individuali tra coordinatori, genitori ed alunno per un ultimo e definitivo confronto. 1. Agli alunni verrà distribuito tutto il materiale informativo a disposizione. 2. Gli alunni verranno invitati a visitare i licei e gli istituti professionali che maggiormente interessano: scuola aperta. 3. Visita guidata all'Istituto Agrario ed Industriale di Ascoli Piceno.

SCUOLA DELL 'INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA Incontro con i genitori delle classi 5° per illustrare il P.O.F. riguardante la Scuola Secondaria di 1 ° grado. (Dirigente Scolastico prof. Giovanni Isopi). Incontro con i genitori dei bambini di 3 anni per illustrare l' offerta formativa della scuola dell'Infanzia. (Dirigente Scolastico prof. Giovanni Isopi; ins. Giudici Emilia). Incontro con i genitori dei bambini che frequentano le terze sezioni, per illustrare l'offerta formativa della Scuola Primaria. (Dirigente Scolastico prof. Giovanni Isopi; ins. Calvaresi Giovanna).

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INTERVENTI STRUTTURALI RAPPORTI CON GLI ENTI TERRITORIALI

Tramite l‟interazione tra i diversi enti territoriali (art. 27 legge 8 giugno 1990 n.142) si adeguano le strutture e le funzioni:

a)provvedimenti che assicurino la fornibilità dei mezzi di trasporto (enti: SCUOLA – COMUNE);

b) superamento delle barriere fisiche e architettoniche; c) adeguamento delle attrezzature; d) adeguamento del numero del personale qualificato (figure professionali a favore

dell‟integrazione come educatori, operatori per l‟assistenza e la comunicazione ecc..);

e) adeguamento dei servizi educativi; f) adeguamento dei servizi sportivi; g) reperimento di materiale idoneo; h) disponibilità da parte del personale docente e non docente ai bisogni dell‟alunno; i) misure atte a favorire l‟integrazione futura nel mondo del lavoro INTERVENTI DIDATTICI- MODALITA‟ DI SVOLGIMENTO 1) ATTIVITA‟ DI CLASSE Le attività devono essere svolte in classe soprattutto quando si evidenzia la reale possibilità che l‟alunno possa essere integrato attraverso le attività che si svolgono. 2)ATTIVITA‟ FUORI CLASSE Talvolta può risultare efficace attuare interventi personalizzati fuori della classe, ma preferibilmente in piccoli gruppi di alunni. 3)ATTIVITA‟ DI GRUPPO PER PROGETTI E/O LABORATORI Si possono operare interventi didattici coinvolgendo gruppi di alunni della classe frequentata dall‟alunno diversamente abile e alunni di classi parallele o di vario livello: In tale contesto si possono attuare anche strategie di recupero e potenziamento.

PERCORSI Presenza di personale specializzato (previsto dalla legge n.517 del 4 agosto

1977 e legge quadro n.104 del 1992); Rapporto numerico compatibile D.M. n.141/99; Piano educativo personalizzato (gruppo H); Verifica periodica; Definizione dei ruoli e delle competenze; Sensibilizzazione delle famiglie e del territorio,attraverso iniziative permanenti

di informazione.

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GRUPPO DI STUDIO E LAVORO Operanti nelle singole scuole e nominati dal Dirigente Scolastico (art.15 comma 2 legge 104/92) hanno il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo. -GLH di Circolo e di Istituto- Partecipano le seguenti componenti:

a) Dirigente Scolastico b) Docenti curriculari c) Docenti specializzati d) ASUR/Specialisti e) Personale ente locale f) Genitori

GLH di Circolo e di Istituto convoca il gruppo H di lavoro operativo- Partecipano le seguenti componenti:

a) Insegnanti di sostegno b) Genitori degli alunni H c) Funzione strumentale (nel caso sia stata nominata)

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L‟IMPOSTAZIONE METODOLOGICA E DIDATTICA

TRASVERSALE AI 3 SEGMENTI SCOLASTICI Le scelte metodologiche che gli insegnanti compiono sono orientate al raggiungimento degli obiettivi formativi e allo sviluppo delle competenze ritenute essenziali nel percorso formativo degli alunni. Le modalità di conduzione del lavoro di classe sono finalizzate a favorire la partecipazione attiva dell‟alunno nel processo di apprendimento, indispensabile all‟acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.

Si ritiene importante partire dalle esperienze e dagli interessi personali di

ciascuno, facendo loro assumere consapevolezza del rapporto con la vita stessa, creando intorno a loro un clima sociale positivo e favorevole. Gli insegnanti, pertanto, predispongono le condizioni di apprendimento più favorevoli: adeguata motivazione dell‟alunno, utilizzo di metodologie di lavoro appropriate in relazione all‟età, ai bisogni dei ragazzi e ai contenuti, coerenti attività di osservazione e verifica degli apprendimenti conseguiti.

Nella Scuola dell‟Infanzia ampio spazio viene dato alle attività a carattere ludico,

manipolativo ed espressivo. Nelle Scuole Primarie e Secondarie di I° grado, in particolare, si intende

promuovere l‟acquisizione di conoscenze e competenze attraverso la metodologia della discussione, della problematizzazione e della ricerca anche per favorire l‟apprendimento di un adeguato metodo di studio.

Particolare rilevanza viene attribuita ai progetti didattici a carattere trasversale,

per realizzare quell‟unitarietà del sapere indispensabile a garantire processi di apprendimento equilibrati ed efficaci. Per arricchire l‟offerta formativa, per corrispondere maggiormente ai diversi stili di apprendimento dei ragazzi e per rinforzare l‟attività di prevenzione/recupero delle situazioni di disagio e di disadattamento scolastico ogni gruppo di docenti organizza a seconda delle situazioni:

attività con articolazioni differenziate, individualizzate, di gruppo, all‟interno della sezione/classe o con altre sezioni/moduli/classi;

attività in specifici laboratori, biblioteche interne ed esterne, palestre, teatro…. uscite sul territorio per visitare centri storici, musei, ambienti naturali, attività

ludico-sportive; visite guidate e viaggi di istruzione in stretto rapporto con l‟attività didattica;

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collaborazioni con Enti/Associazioni o esperti esterni al fine di proporre mirate attività di tipo specialistico;

collaborazioni di docenti fra i tre ordini di Scuola.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 marzo 2009, n. 89

Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (09G0099)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 33, 87 e 117 della Costituzione; Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto l'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, che ha, tra l'altro, previsto nella scuola primaria la costituzione di classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali, superando in tale modo la precedente organizzazione modulare; Visto il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297; Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53, recante «Delega al governo per la definizione delle norme generali dell'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale»; Visto il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, recante

… in tutti gli ordini di scuola particolare attenzione

verrà riservata alla modalità laboratoriale, perché la scuola sia il luogo della progettazione e della

realizzazione di idee che vadano oltre noi stessi...

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«Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo di istruzione a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53»; Visto l'articolo 25 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, recante «Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53»; Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)», ed in particolare l'articolo 1, comma 622; Visto il decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, recante «Disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008»; Visto l'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che prevede, al comma 3, la predisposizione di un piano programmatico di interventi e misure finalizzati ad un piu' razionale utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili e ad una maggiore efficacia ed efficienza del sistema scolastico e, al comma 4, in attuazione del piano e in relazione agli interventi e alle misure annuali ivi individuati, l'adozione di uno o piu' regolamenti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con i quali si provvede, anche modificando le disposizioni legislative vigenti, ad una revisione dell'attuale assetto ordinamentale organizzativo e didattico del sistema scolastico; Visto il piano programmatico predisposto in data 4 settembre 2008 dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ai sensi del citato articolo 64, comma 3; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il «Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche»; Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, concernente il «Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione»; Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 31 luglio 2007, recante «Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo dell'istruzione. Indicazioni per il curricolo», pubblicato nel supplemento ordinario n. 198 alla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 1° ottobre 2007; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del

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18 dicembre 2008; Sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, nell'adunanza del 12 febbraio 2009; Sentita la Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nella seduta del 28 gennaio 2009; Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 6 febbraio 2009; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 febbraio 2009; Sulla proposta del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per i rapporti con le regioni;

Emana il seguente regolamento:

Art. 1.

Previsioni generali

1. Fermo restando quanto previsto dalla legge 28 marzo 2003, n. 53; dal decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59; dal capo IV del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226; dall'articolo 1, commi 1 e 7 del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione sono disciplinati dal presente regolamento. 2. Il presente regolamento provvede, anche attraverso modifiche delle disposizioni legislative vigenti, ad introdurre, nell'organizzazione e nel funzionamento della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, misure di riorganizzazione e qualificazione, al fine di assicurare migliori opportunita' di apprendimento e di crescita educativa, e dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione. 3. In sede di prima attuazione del presente regolamento, e comunque per un periodo non superiore a tre anni scolastici decorrenti dall'anno scolastico 2009-2010, si applicano le Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 31 luglio 2007. Con atto di indirizzo del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sono individuati i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal presente regolamento.

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4. Nel corso del triennio scolastico 2009/2010-2011/2012, l'eventuale revisione delle Indicazioni nazionali, di cui al comma 3, da adottarsi mediante regolamento ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e' effettuata, sulla base degli esiti di apposito monitoraggio sulle attivita' poste in essere dalle istituzioni scolastiche, affidato all'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (ANSAS) e all'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).

Art. 2.

Scuola dell'infanzia

1. La scuola dell'infanzia accoglie bambini di eta' compresa tra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento. 2. Su richiesta delle famiglie sono iscritti alla scuola dell'infanzia, le bambine e i bambini che compiono tre anni di eta' entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Al fine di garantire qualita' pedagogica, flessibilita' e specificita' dell'offerta educativa in coerenza con la particolare fascia di eta' interessata, l'inserimento dei bambini ammessi alla frequenza anticipata e' disposto alle seguenti condizioni: a) disponibilita' dei posti; b) accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa; c) disponibilita' di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell'agibilita' e funzionalita', tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di eta' inferiore a tre anni; d) valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalita' dell'accoglienza. 3. Analogamente e' prevista la possibilita', previo accordo in sede di Conferenza unificata, di proseguire nelle iniziative e negli interventi relativi all'attivazione delle «sezioni primavera», ai sensi dell'articolo 1, commi 630 e 634, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, stabilendo gli opportuni coordinamenti con l'istituto degli anticipi, nell'ambito delle risorse finanziarie destinate allo scopo a legislazione vigente. 4. L' istituzione di nuove scuole e di nuove sezioni avviene in collaborazione con gli enti territoriali, assicurando la coordinata partecipazione delle scuole statali e delle scuole paritarie al sistema scolastico nel suo complesso. 5. L'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia e' stabilito in 40 ore settimanali, con possibilita' di estensione fino a 50 ore. Permane la possibilita', prevista dalle norme

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vigenti, di chiedere, da parte delle famiglie, un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino, per complessive 25 ore settimanali. Tali orari sono comprensivi della quota riservata all'insegnamento della religione cattolica in conformita' all'Accordo che apporta modifiche al Concordato lateranense e relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese. Le istituzioni scolastiche organizzano le attivita' educative per la scuola dell'infanzia con l'inserimento dei bambini in sezioni distinte a seconda dei modelli orario scelti dalle famiglie. 6. Le sezioni della scuola dell'infanzia con un numero di iscritti inferiore a quello previsto in via ordinaria, situate in comuni montani, in piccole isole e in piccoli comuni, appartenenti a comunita' privi di strutture educative per la prima infanzia, possono accogliere piccoli gruppi di bambini di eta' compresa tra i due e i tre anni, la cui consistenza e' determinata nell'annuale decreto interministeriale sulla formazione dell'organico. L'inserimento di tali bambini avviene sulla base di progetti attivati, d'intesa e in collaborazione tra istituzioni scolastiche e i comuni interessati, e non puo' dar luogo a sdoppiamenti di sezioni.

Art. 3.

Primo ciclo di istruzione

1. L'istituzione e il funzionamento di scuole statali del I ciclo devono rispondere a criteri di qualita' ed efficienza del servizio, nel quadro della qualificazione dell'offerta formativa e nell'ambito di proficue collaborazioni tra l'amministrazione scolastica e i comuni interessati anche tra di loro consorziati.

Art. 4.

Scuola primaria

1. Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di eta' entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento. 2. Possono, altresi', essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di eta' entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. 3. Il tempo scuola della primaria e' svolto ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell'insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell'organico assegnato; e' previsto altresi' il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo pieno. Tali

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articolazioni riguardano a regime l'intero percorso della scuola primaria e, per l'anno scolastico 2009-2010, solo le classi prime, tenendo conto delle specifiche richieste delle famiglie. Qualora il docente non sia in possesso degli specifici titoli previsti per l'insegnamento della lingua inglese e dei requisiti per l'insegnamento della religione cattolica, tali insegnamenti sono svolti da altri docenti che ne abbiano i titoli o i requisiti. 4. Le classi successive alla prima continuano a funzionare, dall'anno scolastico 2009-2010 e fino alla graduale messa a regime del modello previsto dal precedente comma 3, secondo i modelli orario in atto: a) 27 ore, corrispondenti all'orario di insegnamento di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, con esclusione delle attivita' opzionali facoltative di cui al comma 2 del medesimo articolo, senza compresenze; b) 30 ore comprensive delle attivita' opzionali facoltative, corrispondente all'orario delle attivita' di cui all'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, senza compresenze e nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008/2009; c) 40 ore corrispondenti al modello di tempo pieno, nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2008/2009 senza compresenze. 5. Le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia e sulla base delle richieste delle famiglie e fermo quanto disposto ai commi precedenti, adeguano i diversi modelli orario agli obiettivi formativi e ai piani di studio allegati al decreto legislativo n. 59 del 2004, come aggiornati dal decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 31 luglio 2007. 6. La dotazione organica di istituto e' determinata sulla base del fabbisogno del personale docente necessario per soddisfare l'orario delle attivita' didattiche. Relativamente alle classi funzionanti secondo il modello previsto dall'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la dotazione e' fissata in 27 ore settimanali. La dotazione complessiva comprende, in aggiunta, il fabbisogno di organico per l'integrazione degli alunni disabili e per il funzionamento delle classi a tempo pieno autorizzate. 7. A livello nazionale rimane confermato, per le classi a tempo pieno, il numero dei posti attivati complessivamente per l'anno scolastico 2008/2009. Le classi a tempo pieno sono attivate, a richiesta delle famiglie, sulla base di specifico progetto formativo integrato e delle disponibilita' di organico assegnate all'istituto, nonche' in presenza delle necessarie strutture e servizi. Per la determinazione dell'organico di dette classi e' confermata l'assegnazione di due docenti per classe, eventualmente coadiuvati da

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insegnanti di religione cattolica e di inglese in possesso dei relativi titoli o requisiti. Le maggiori disponibilita' di orario derivanti dalla presenza di due docenti per classe, rispetto alle 40 ore del modello di tempo pieno, rientrano nell'organico d'istituto. Per il potenziamento quantitativo e qualitativo del servizio del tempo pieno sul territorio sono attivati piani pluriennali sulla base di intese con le rappresentanze dei comuni, precedute da un accordo quadro con le autonomie locali in sede di Conferenza unificata. 8. Qualora non sia possibile procedere alla aggregazione delle ore disponibili nei plessi della medesima istituzione scolastica, sono costituiti posti di insegnamento anche con orario inferiore a quello d'obbligo. 9. Per l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione» si applica l'articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008. 10. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, avente natura non regolamentare, sono individuati, nell'ambito dell'istituto o di reti di scuole, i titoli prioritari per impartire l'insegnamento di musica e pratica musicale. 11. Sono organizzati, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, lettera d), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, corsi di formazione professionale per i docenti, finalizzati all'adattamento al nuovo modello organizzativo.

Art. 5.

Scuola secondaria di I grado

1. L'orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di I grado e' di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, piu' 33 ore annuali da destinare ad attivita' di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie. Nel tempo prolungato il monte ore e' determinato mediamente in 36 ore settimanali, elevabili fino a 40, comprensive delle ore destinate agli insegnamenti e alle attivita' e al tempo dedicato alla mensa. Gli orari di cui ai periodi precedenti sono comprensivi della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all'insegnamento della religione cattolica in conformita' all'Accordo modificativo del Concordato lateranense e relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese. 2. I piani di studio, in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo della

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scuola secondaria di I grado, sono funzionali alle conoscenze e alle competenze da acquisire da parte degli alunni in relazione alle diversita' individuali, comprese quelle derivanti da disabilita'. 3. Le classi a «tempo prolungato» sono autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata a ciascuna provincia e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di insegnamenti e attivita' di 36 ore. In via eccezionale, puo' essere autorizzato un orario settimanale fino ad un massimo di 40 ore solo in presenza di una richiesta maggioritaria delle famiglie e in base a quanto previsto al comma 4. Ulteriori incrementi di posti per le stesse finalita' sono attivati, in sede di definizione degli organici, sulla base di economie realizzate, fermi restando gli obiettivi finanziari di cui all'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e subordinatamente alla preventiva verifica da parte del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, circa la sussistenza di economie aggiuntive. 4. Le classi funzionanti a «tempo prolungato» sono ricondotte all'orario normale in mancanza di servizi e strutture idonei a consentire lo svolgimento obbligatorio di attivita' in fasce orarie pomeridiane e nella impossibilita' di garantire il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato. 5. Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline e le classi di concorso per gli insegnamenti della scuola secondaria di I grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio, e' cosi' determinato, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275:

===================================================================== |settimanale|annuale ===================================================================== Italiano, Storia, Geografia | 9 | 297 --------------------------------------------------------------------- Attivita' di approfondimento in materie | | letterarie | 1 | 33 --------------------------------------------------------------------- Matematica e scienze | 6 | 198 --------------------------------------------------------------------- Tecnologia | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Inglese | 3 | 99 --------------------------------------------------------------------- Seconda lingua comunitaria | 2 | 66

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--------------------------------------------------------------------- Arte e immagine | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Scienze motorie e sportive | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Musica | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Religione cattolica | 1 | 33

6. L'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall'articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, e' inserito nell'area disciplinare storico-geografica. 7. I corsi ad indirizzo musicale, gia' ricondotti ad ordinamento dalla legge 3 marzo 1999, n. 124, si svolgono oltre l'orario obbligatorio delle lezioni di cui al primo periodo del comma 1 del presente articolo. Le indicazioni relative all'insegnamento della musica per valorizzarne l'apprendimento pratico, anche con l'ausilio di laboratori musicali, nei limiti delle risorse esistenti, sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, avente natura non regolamentare. Con il medesimo provvedimento sono fissati i criteri per l'eventuale riconoscimento dei percorsi formativi extracurricolari realizzati dalle scuole secondarie di primo grado nel rispetto del decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 6 agosto 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 235 del 6 ottobre 1999, per la loro equiparazione a quelli previsti dall'articolo 11, comma 9, della legge 3 maggio 1999, n. 124. 8. Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline per gli insegnamenti della scuola secondaria di I grado a tempo prolungato e' cosi' determinato fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999:

===================================================================== |settimanale|annuale ===================================================================== Italiano, Storia, Geografia | 15 | 495 --------------------------------------------------------------------- Matematica e scienze | 9 | 297 --------------------------------------------------------------------- Tecnologia | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Inglese | 3 | 99 --------------------------------------------------------------------- Seconda lingua comunitaria | 2 | 66

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--------------------------------------------------------------------- Arte e immagine | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Scienze motorie e sportive | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Musica | 2 | 66 --------------------------------------------------------------------- Religione cattolica | 1 | 33 --------------------------------------------------------------------- Approfondimento a scelta delle scuole nelle | | discipline presenti nel quadro orario | 1 o 2 | 33/66

9. L'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall'articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 169 del 2008, e' inserito nell'area disciplinare storico-geografica. 10. A decorrere dall'anno scolastico 2009/2010, a richiesta delle famiglie e compatibilmente con le disponibilita' di organico e l'assenza di esubero dei docenti della seconda lingua comunitaria, e' introdotto l'insegnamento dell'inglese potenziato anche utilizzando le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria o i margini di autonomia previsti dai commi 5 e 8. Le predette ore sono utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana nel rispetto dell'autonomia delle scuole.

Art. 6.

Norme finali

1. La regione autonoma Valle d'Aosta e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono alle finalita' del presente regolamento nell'ambito delle competenze ad esse spettanti ai sensi dei rispettivi statuti speciali e delle relative norme di attuazione e secondo quanto disposto dai rispettivi ordinamenti. 2. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche alle scuole con lingua di insegnamento slovena, fatte salve le modifiche ed integrazioni per gli opportuni adattamenti agli specifici ordinamenti di tali scuole, nel limite massimo di 36 ore settimanali per le classi funzionanti a tempo normale di cui all' articolo 5, comma 6. 3. Ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 le disposizioni del presente regolamento non possono essere disapplicate o derogate da norme contrattuali.

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Art. 7.

Abrogazioni

1. Sono abrogate le seguenti disposizioni: a) articolo 1, comma 630, quarto periodo, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; b) articolo 6 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59; c) articolo 12, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59. 2. E' altresi' abrogata ogni altra disposizione comunque incompatibile con quelle del presente regolamento.

Art. 8.

Entrata in vigore

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi' 20 marzo 2009 NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri

Gelmini, Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca

Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze

Fitto, Ministro per i rapporti con le regioni

Visto, il Guardasigilli: Alfano Registrato alla Corte dei conti il 25 giugno 2009

Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 5, foglio n. 159

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LABORATORI facoltativi/opzionali

LABORATORI LARSA

Sono quelle attività di approfondimento e recupero previste all‟interno dell‟orario obbligatorio. Verranno progettate e proposte dai docenti tenendo conto delle diverse modalità di apprendimento degli alunni ( i laboratori da attivare saranno 4 ).

LA SCUOLA DI OFFIDA E IL FAI

Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano è una Fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 Suoi scopi statutari sono:

educare la collettività alla difesa dell‟ambiente e del patrimonio artistico e monumentale;

promuovere tra l‟uomo e l„ambiente un rapporto armonico, rispettoso e consapevole;

salvaguardare il paesaggio e l‟arte del nostro Paese; integrare la tutela dei beni artistici con la conservazione del patrimonio naturale.

Grazie al suo impegno educativo, il FAI ha siglato un protocollo d‟intesa col Ministero della Pubblica Istruzione, nell‟ambito del quale si è avviata una stretta collaborazione finalizzata alla formazione delle giovani coscienze sui temi della conoscenza, rispetto, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio d‟Arte e Natura italiano.

Inoltre, in virtù delle proprie finalità e del proprio operato, il FAI è stato riconosciuto Ente di Protezione Ambientale dallo Stato, con Decreto del Ministero dell‟Ambiente.

Il Settore Scuola Educazione

Nella profonda consapevolezza che l‟opera educativa debba essere rivolta innanzitutto alle nuove generazioni, il Settore Scuola Educazione del FAI, insieme alle Delegazioni territoriali, propone a insegnanti e studenti molteplici progetti per la scoperta, la ricerca, la presa in carico dell‟arte e del paesaggio italiano

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Gli obiettivi del FAI-scuola ▪ sensibilizzare e responsabilizzare le giovani generazioni nei confronti del patrimonio culturale e ambientale;

▪ promuovere iniziative culturali e formative che integrino lo studio in classe sui temi dell‟arte, della natura e del paesaggio;

▪ fornire strumenti innovativi e interdisciplinari per sostenere il lavoro scolastico di educazione ambientale, civile, alla legalità, come richiesto dai curricula e dalle Organizzazioni Mondiali (v. l‟UNESCO che ha dedicato all‟Educazione alla sostenibilità il Decennio 2005/2014);

▪ proporre visite scolastiche qualificate ai Beni del FAI, adattabili alle diverse esigenze degli studenti.

La metodologia

Il FAI propone una metodologia incentrata sulla Pedagogia della scoperta e sul Fare scuola nel territorio. Gli studenti sono coinvolti attivamente nel percorso di conoscenza e stimolati a più livelli: emotivo, sensoriale, percettivo, cognitivo, manuale...

Lo studio del territorio e delle tematiche ad esso connesse (storia, geografia, arte, economia, scienze ambientali…) procede attraverso l‟osservazione e l‟analisi, lo studio dei particolari e dell‟insieme, in un lavoro che vede i bambini e i ragazzi protagonisti attivi, esploratori in prima persona.

Il processo di conoscenza, complesso e interdisciplinare, è vantaggiosamente integrato da un‟attività di laboratorio, in cui il sapere si misura col fare, si rinsalda la motivazione, se ne verificano i risultati.

La scoperta, lo studio, la meraviglia trasformeranno facilmente la conoscenza in amore e rispetto, quindi in assunzione di responsabilità verso il patrimonio artistico e naturalistico: obiettivo primario di tutto l‟iter formativo del FAI.

In occasione della giornata FAI di Primavera, tradizionale appuntamento in cui in tutta Italia si aprono centinaia di monumenti normalmente chiusi al pubblico, la Delegazione FAI di Ascoli Piceno propone agli studenti di Offida di trasformarsi in CICERONI per guidare nelle visite il numerosissimo pubblico che partecipa alla manifestazione.

Gli apprendisti ciceroni, studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, dopo aver approfondito a scuola gli aspetti storici, artistici e paesaggistici dei Beni aperti per l‟occasione sul territorio affidano, li illustrano ai visitatori sotto la guida degli insegnanti.

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SCELTE FORMATIVE E DIDATTICHE

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La Scuola dell‟Infanzia concorre all‟educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine1 che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all‟ingresso nella scuola primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell‟identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie.

Operando in questa direzione con sistematica professionalità pedagogica, essa contribuisce alla realizzazione del principio dell‟uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l‟uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l‟effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all‟organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art.3 della Costituzione).

La Scuola dell‟Infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell‟agire relazionale, dell‟esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini.

Richiede attenzione e disponibilità da parte dell‟adulto, stabilità e positività di relazioni umane, flessibilità e adattabilità alle situazioni, adozione di interazioni sociali cooperative, clima caratterizzato da simpatia e curiosità, affettività costruttiva, gioiosità ludica, volontà di partecipazione e di comunicazione significative, intraprendenza progettuale ed operativa.

Esclude impostazioni scolasticistiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali e, attraverso le apposite mediazioni didattiche, riconosce come connotati essenziali del proprio servizio educativo:

- la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza, come condizione per pensare, fare ed agire;

- la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni (e, in particolare, del gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo della capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze): la strutturazione ludiforme dell‟attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità;

- il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l‟ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la

SCUOLA DELL’INFANZIA

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naturale curiosità in percorsi via via più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca.

All‟interno dello scenario delineato, la Scuola dell‟Infanzia si propone come luogo di incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare a coloro che la frequentano la massima promozione possibile di tutte le capacità personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino.

Obiettivi generali del processo formativo

La Scuola dell‟Infanzia rafforza l’identità personale, l’autonomia e le

competenze dei bambini. Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo (art. 8 del 275/99), collocandoli all‟interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l‟importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.

In relazione alla maturazione dell‟identità personale, e in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti (biologici, psichici, motori, intellettuali, sociali, morali e religiosi), essa si premura che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca; vivano in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, esprimendo e controllando emozioni e sentimenti e rendendosi sensibili a quelli degli altri; riconoscano ed apprezzino l‟identità personale ed altrui nelle connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle rispettive famiglie, comunità e tradizioni di appartenenza.

In relazione alla conquista dell‟autonomia, la Scuola dell‟Infanzia fa sì che i bambini, mentre riconoscono le dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza del loro ambiente naturale e sociale di vita, siano capaci, in tale contesto, di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte anche innovative. Inoltre, si impegna affinché, come singoli e in gruppo, si rendano disponibili all‟interazione costruttiva con il diverso e l‟inedito e si aprano alla scoperta, all‟interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri e dell‟ambiente, della solidarietà, della giustizia, dell‟impegno ad agire per il bene comune.

In relazione allo sviluppo delle competenze, infine la Scuola dell‟Infanzia, consolidando le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino, impegna quest‟ultimo nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di esplorazione e scoperta intenzionale ed organizzata della realtà di vita (in senso sociale, geografico e naturalistico, artistico e urbano), nonché della storia e delle tradizioni locali. In particolare, mette il bambino nella condizione di produrre messaggi, testi e situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di strumenti linguistici e di modalità rappresentative; di comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità relative a specifici campi di esperienza;

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di dimostrare ed apprezzare coerenza cognitiva e di comportamenti pratici, insieme a intuizione, immaginazione, creatività, gusto estetico e capacità di conferimento di senso.

Obiettivi specifici di apprendimento

Il percorso educativo della Scuola dell‟Infanzia, nella prospettiva della

maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente atteso per la conclusione del primo ciclo dell‟istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati di seguito per progettare Unità di Apprendimento che, a partire da obiettivi formativi, mediante apposite scelte di metodi e contenuti, trasformino le capacità personali di ciascun bambino in competenze.

Il sé e l’altro

1. Rafforzare l‟autonomia, la stima di sé, l‟identità 2. Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e

sentimenti; rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda. 3. Accorgersi se, e in che senso, pensieri, azioni e sentimenti dei maschi e delle

femmine mostrino differenze, e perché. 4. Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme

e imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni. 5. Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e quella di altri

bambini (vicini e lontani) per confrontare le diverse situazioni anche sul piano del loro „dover essere‟.

6. Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, sgomento, diffidenza, ammirazione, disapprovazione, compiacimento estetico, gratitudine, generosità, simpatia, amore, interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno questi sentimenti e come sono, di solito, manifestati.

7. Soffermarsi sul senso della nascita e della morte, delle origini della vita e del cosmo, della malattia e del dolore, del ruolo dell‟uomo nell‟universo, dell‟esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza.

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Corpo, movimento, salute

1. Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana; interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in movimento; maturare competenze di motricità fine e globale.

2. Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli arti.

3. Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni ecc.

4. Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l‟ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell‟ordine.

5. Controllare l‟affettività e le emozioni in maniera adeguata all‟età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento.

Fruizione e produzione di messaggi 1. Parlare, descrivere, raccontare, dialogare, con i grandi e con i coetanei,

lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione e scambiandosi domande, informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti.

2. Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti.

3. Riconoscere testi della letteratura per l‟infanzia letti da adulti o visti attraverso mass media (dal computer alla tv), e motivare gusti e preferenze.

4. Individuare, su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell‟ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell‟immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato.

5. Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta. 6. Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all‟esperienza,

individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé.

7. Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche col canto, da soli e in gruppo; utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni e rumori, anche in modo coordinato col gruppo.

8. Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali corrispondono ai propri gusti e consentono una più creativa e soddisfacente espressione del proprio mondo.

9. Sperimentare diverse forme di espressione artistica del mondo interno ed esterno attraverso l‟uso di un‟ampia varietà di strumenti e materiali, anche multimediali (audiovisivi, tv, cd-rom, computer), per produzioni singole e collettive.

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Esplorare, conoscere e progettare

1. Coltivare, con continuità e concretezza, propri interessi e proprie inclinazioni.

2. Osservare chi fa qualcosa con perizia per imparare; aiutare a fare e realizzare lavori e compiti a più mani e con competenze diverse.

3. Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la proprietà dei termini.

4. Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e raggruppare per colore, forma, grandezza ecc.

5. Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali.

6. Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali, eseguire percorsi o organizzare spazi sulla base di indicazioni verbali e/o non verbali, guidare in maniera verbale e/o non verbale il percorso di altri, oppure la loro azione organizzativa riguardante la distribuzione di oggetti e persone in uno spazio noto.

7. Manipolare, smontare, montare, piantare, legare ecc., seguendo un progetto proprio o di gruppo, oppure istruzioni d‟uso ricevute.

8. Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza.

9. Adoperare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, come, perché?” per risolvere problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi.

10. Commentare, individuare collegamenti, operare semplici inferenze, proporre ipotesi esplicative di problemi.

11. Negoziare con gli altri spiegazioni di problemi e individuare i modi per verificare quali risultino, alla fine, le più persuasive e pertinenti.

12. Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione quello che si è visto, fatto, sentito, e scoprire che il ricordo e la ricostruzione possono anche differenziarsi.

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ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE NELLA SCUOLA D‟INFANZIA

La Scuola dell‟Infanzia si propone come significativo luogo di apprendimento, socializzazione e animazione. Una funzione fondamentale di questa scuola è quella di contribuire al rafforzamento dei processi di costruzione dell‟identità, per favorire la promozione dell‟autonomia intellettuale e dell‟equilibrio affettivo, per sviluppare l‟intelligenza creativa e il pensiero scientifico. Le attività didattiche sono organizzate in “campi di esperienza” e fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilità ed inventività operativa. Le attività vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini: attività di gruppo in sezione; attività di piccolo gruppo; attività per gruppi di età omogenea; attività a sezioni aperte Le attività di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali e lo scambio di esperienze tra bambini; l‟apprendimento è basato sulla ricerca e sulla produzione con possibilità di seguire individualmente gli alunni. Riveste particolare importanza l‟allestimento di angoli di attività in cui i bambini possono toccare, manipolare, costruire e inventare. Si utilizzano vari tipi di materiali come la carta, la creta, la plastilina, il das, il polistirolo, il legno, la gommapiuma, il sughero….

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PROGETTO PRIMAVERA

TITOLO: PROGETTO DI_ISTITUZIONE “ SEZIONE PRIMAVERA O PONTE” (SEZIONI SPERIMENTALI AGGREGATE) per L‟INSERIMENTO DI BAMBINI ANTICIPATARI IN UN PICCOLO GRUPPO

OBIETTIVI

- RIDURRE IL NUMERO DEGLI ALUNNI NELLA/E SEZIONE/I IN CUI SARANNO INSERITI I BAMBINI ANTICIPATARI PER FAVORIRE LA LORO CRESCITA MEDIANTE UN RAPPORTO INDIVIDUALIZZATO .

- CREARE UN CLIMA SERENO E POSITIVO PER ATTUARE LA MASSIMA INDIVIDUALIZZAZIONE NELL‟INSEGNAMENTO.

- COSTITUIRE PICCOLI GRUPPI OPERATIVI PER FAVORIRE L‟AUTONOMIA E L‟ACQUISIZIONE DELL‟IDENTITA‟ DEL BAMBINO.

- ATTIVARE UN‟ INTENSA RELAZIONE DI CONTINUITA‟ TRA SCUOLA, FAMIGLIA E ASILO NIDO PER EVITARE DISTACCHI TRAUMATICI CHE POTREBBERO COMPROMETTERE L‟EMOTIVITA‟ ED IL NORMALE SVILUPPO PSICOLOGICO DEL BAMBINO.

-FAR ACQUISIRE CONOSCENZE E COMPETENZE SPECIFICHE RELATIVE A QUESTA FASCIA D‟ETA‟ (ANNI DUE E MEZZO) MEDIANTE ATTIVITA‟ E STRUMENTI PARTICOLARI. ( TAPPETI, GIOCATTOLI , SCIVOLI , MATERIALI PER LA MANIPOLAZIONE, ECC..)

- SPERIMENTARE LE DIVERSE ATTIVITA‟ MOTORIE CHE PROMUOVANO L‟AUTOCONTROLLO , IL CONTROLLO SFINTERICO L‟ACQUISIZIONE DEL SЀ CORPOREO E DEGLI SCHEMI DINAMICI DI BASE.

ATTIVITA’

- ESPERIENZE CONCRETE RELATIVE ALL‟ACQUISIZIONE DELL‟AUTONOMIA ED ALLA PADRONANZA DI SE‟ NELLE DIVERSE ATTIVITA‟: ( AL BAGNO, A TAVOLA, PER LE SCALE, NELL‟USO DEI VARI STRUMENTI).

- ESPERIENZE DI SOCIALIZZAZIONE FORMANDO PICCOLI GRUPPI OMOGENEI ED ETEROGENEI.

- ESPERIENZE LINGUISTICHE PARTICOLARI VOLTE ALL‟ACQUISIZIONE CORRETTA DI TUTTI I FONEMI.

- ESPERIENZE ESPRESSIVO/COMUNICATIVE PER SOLLECITARE L‟ACQUISIZIONE DI STRUMENTI ED ABILITA‟ ATTI A FAVORIRE LA COMPRENSIONE , LA FRUIZIONE DI MESSAGGI E LA RELATIVA ESPRESSIONE.

- ESPERIENZE LOGIHE EFFETTUATE ATTRAVERSO IL CORPO RELATIVE ALLA COMPRENSIONE DEI CONCETTI SPAZIALI, TEMPORALI, DIMENSIONALI, TOPOLOGICI E DEI CONNETTIVI LOGICI..

FINALITA’

-RISPONDERE AL MEGLIO ALLE ESIGENZE DEI GENITORI.

-VALORIZZARE LE RISORSE DISPONIBILI EVITANDO , OVE POSSIBILE LISTE D‟ATTESA.

- AGEVOLARE L‟INSERIMENTO DEI BAMBINI DI DUE ANNI E MEZZO EVITANDO LA CONFUSIONE ED IL RUMORE CHE INEVITABILMENTE IL GRANDE GRUPPO COMPORTA E CHE POTREBBERO DESTABILIZZARE I BAMBINI MOLTO PICCOLI PROVOCANDO INSICUREZZE E PAURE.

FAVORIRE L‟INTEGRAZIONE DEI BAMBINI STRANIERI.

- FAVORIRE LA SPECIFICA E PECULIARE FORMAZIONE. DEI BAMBINI DI DUE ANNI E MEZZO.

- VIVERE ED OPERARE IN UN PICCOLO GRUPPO ATTIVANDO LE RELATIVE CORRETTE DINAMICHE CHE FAVORISCANO L‟ACQUISIZIONE DELLE PRIME REGOLE DI COMPORTAMENTO.

- EFFETTUARE ESPERIENZE DIDATTICHE MIRATE AD UN INSERIMENTO GRADUALE NELLA SCUOLA DELL‟INFANZIA RISPETTANDO TEMPI E RITMI DEI BAMBINI IN CONTINUITA‟ CON LA FAMIGLIA E/O

L‟ASILO NIDO.

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METODOLOGIE UTILIZZATE

- ESPERIENZE CONCRETE FINALIZZATE ALL‟ACQUISIZIONE DELL‟AUTONOMIA ED ALLA PADRONANZA DEL SE‟ CORPOREO.

- ESPERIENZE RELATIVE ALL‟ACQUISIZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE , DINAMICI E POSTURALI.

- ESPERIENZE RELAZIONALI IL CUI RAPPORTO SIA INDIVIDUALIZZATO , A DUE O NEL PICCOLO GRUPPO, OVE IL CONTATTO FISICO RAPPRESENTI LA PRIMA FONTE DI CONOSCENZA E DI ACCETTAZIONE DELL‟ALTRO.

- RICERCA DI NUOVE STRATEGIE CHE PERMETTANO UNA MIGLIORE SINTONIA CON IL BAMBINO AL FINE DI FAVORIRNE LO SVILUPPO ARMONICO DELLA PERSONALITA‟.

DURATA

- PLURIENNALE

DESTINATARI

- TUTTI I BAMBINI DAI 24 AI 36 MESI

- TUTTI I BAMBINI ISCRITTI ALLA SCUOLA DELL‟INFANZIA.

PERSONALE INTERNO COINVOLTO

Collaboratori scolastici

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

- OSSERVAZIONE SISTEMATICA/VIDEOREGISTRAZIONI/SCHEDE

- DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA/ RILEVAZIONE DATI.

RAPPORTI CON LE ALTRE ISTITUZIONI (specificare)

ASSENSO FORMALE A FORNIRE STRUMENTI E SERVIZI NECESSARI ALL‟ACCOGLIENZA DA PARTE DEL COMUNE DI OFFIDA .

STATO, REGIONE MARCHE E PROVINCIA DI ASCOLI PICENO.

CONSULENZE / INTERVENTI DI ESPERTI (specificare)

SERVIZIO DI PREVENZIONE DELL‟ASUR ZONA TERRITORIALE 13.

IL REFERENTE DEL PROGETTO Ins. Giudici Emilia

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… al fine di garantire a tutti l‟esercizio effettivo del diritto/dovere di partecipare alla vita sociale. In tale ottica la Scuola tende a valorizzare e stimolare:

La Scuola Primaria ricerca l‟interazione formativa con la famiglia, sede primaria dell‟educazione del bambino.

La Scuola Primaria è l’ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni fanciullo trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale.

SCUOLA PRIMARIA

Promozione della formazione dell‟uomo e del cittadino sulla

base dei principi della Costituzione della Repubblica Italiana…

L‟impegno personale

la responsabilità

rispetto delle regole della

convivenza democratica

l’accettazione della diversità

Le capacità critiche

la creatività l‟acquisizione di tutti i

linguaggi la prima alfabetizzazione

culturale

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Obiettivi generali del processo formativo Valorizzare l‟esperienza del fanciullo.

I fanciulli che entrano nella Scuola Primaria hanno già maturato concettualizzazioni intuitive, parziali e generali, che impiegano per spiegare tutti i fenomeni che incontrano; anche quelli più complessi. Si può dire che abbiano maturato in famiglia, nei rapporti con gli altri e con il mondo, nella scuola dell‟infanzia non soltanto una «loro» fisica, chimica, geologia, storia, arte ecc. «ingenue», ma che abbiano elaborato anche una «loro» altrettanto «ingenua», ma non per questo meno unitaria, organica e significativa visione del mondo e della vita. La Scuola Primaria si propone, anzitutto, di apprezzare questo patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo, e di dedicare particolare attenzione alla sua considerazione, esplorazione e discussione comune.

La corporeità come valore.

La Scuola Primaria è consapevole che ogni dimensione simbolica che anima il fanciullo e le sue relazioni familiari e sociali è inscindibile dalla sua corporeità. Nella persona, infatti, non esistono separazioni e il corpo non è il «vestito» di ogni individuo, ma piuttosto il suo modo globale di essere nel mondo e di agire nella società. Per questo l‟avvaloramento dell‟espressione corporea è allo stesso tempo condizione e risultato dell‟avvaloramento di tutte le altre dimensioni della persona: la razionale, l‟estetica, la sociale, l‟operativa, l‟affettiva, la morale e la spirituale religiosa. E viceversa.

Esplicitare le idee e i valori presenti nell‟esperienza.

La Scuola Primaria, coinvolgendo la famiglia e nel rispetto della coscienza morale e civile di ciascuno, mira, inoltre, a far esplicitare ai fanciulli l‟implicito e lo scontato presente nel patrimonio di visioni, teorie e pratiche che ha accumulato, e ad assumere consapevolmente queste ultime, insieme ai valori che contengono, in armonia con la Costituzione della Repubblica Italiana.

Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali.

La Scuola Primaria accompagna i fanciulli a passare dal mondo e dalla vita ordinati, interpretati ed agiti solo alla luce delle categorie presenti nel loro patrimonio culturale, valoriale e comportamentale al mondo e alla vita ordinati ed interpretati anche alla luce delle categorie critiche, semantiche e sintattiche, presenti nelle discipline di studio e negli ordinamenti formali del sapere accettati a livello di comunità scientifica. In questo passaggio, tiene conto che gli allievi „accomodano‟ sempre i nuovi apprendimenti e comportamenti con quelli già interiorizzati e condivisi, e che il ricco patrimonio di precomprensioni, di conoscenze ed abilità tacite e sommerse già posseduto da ciascuno influisce moltissimo sui nuovi apprendimenti formali e comportamentali. Alla luce di questa dinamica, la Scuola Primaria favorisce l'acquisizione da parte dell'alunno sia della lingua italiana, indispensabile per tutti i fanciulli alla piena fruizione delle opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche,

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sia di una lingua comunitaria, l‟inglese, privilegiando, ove possibile, la coltivazione dell‟eventuale lingua madre che fosse diversa dall‟italiano. Parallelamente, essa favorisce l‟acquisizione delle varie modalità espressive di natura artistico-musicale, dell'approccio scientifico e tecnico, delle coordinate storiche, geografiche ed organizzative della vita umana e della Convivenza civile, mantenendo costante l'attenzione alla parzialità di ogni prospettiva di ordinamento formale dell‟esperienza e al bisogno continuo di unità della cultura pur nella distinzione delle prospettive in cui si esprime.

Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale. La Scuola Primaria, grazie a questo graduale e progressivo percorso di riflessione

critica attivato a partire dall‟esperienza, sempre in stretta collaborazione con la famiglia, si propone di arricchire sul piano analitico e sintetico la «visione del mondo e della vita» dei fanciulli, di integrare tale visione nella loro personalità e di stimolarne l‟esercizio nel concreto della propria vita, in un continuo confronto interpersonale di natura logica, morale e sociale che sia anche affettivamente significativo. In questo senso, tutte le maturazioni acquisite dai fanciulli vanno orientate verso la cura e il miglioramento di sé e della realtà in cui vivono, a cominciare dalla scuola stessa, e verso l‟adozione di «buone pratiche» in tutte le dimensioni della vita umana, personale e comunitaria.

La diversità delle persone e delle culture come ricchezza.

La Scuola Primaria utilizza situazioni reali e percorsi preordinati per far acquisire ai fanciulli non solo la consapevolezza delle varie forme, palesi o latenti, di disagio, diversità ed emarginazione esistenti nel loro ambiente prossimo e nel mondo che ci circonda, ma anche la competenza necessaria ad affrontarle e superarle con autonomia di giudizio, rispetto nei confronti delle persone e delle culture coinvolte, impegno e generosità personale. Parimenti, essa porta ogni allievo non solo alla presa di coscienza della realtà dell' handicap e delle sue forme umane, ma lo stimola anche ad operare e a ricercare con sensibilità, rispetto, creatività e partecipazione allo scopo di trasformare sempre l‟integrazione dei compagni in situazione di handicap in una risorsa educativa e didattica per tutti.

Praticare l‟impegno personale e la solidarietà sociale. La Scuola Primaria opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla

realizzazione dei propri fini ed ideali, possano sperimentare l'importanza sia dell'impegno personale, sia del lavoro di gruppo attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l'altro, dialogare e partecipare in maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. In questo senso, trova un esito naturale nell'esercizio competente di tutte le “buone pratiche” richieste dalla Convivenza Civile a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale.

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In conclusione, il percorso complessivamente realizzato nella Scuola Primaria promuove l’educazione integrale della personalità dei fanciulli, stimolandoli all‟autoregolazione degli apprendimenti, ad un‟elevata percezione di autoefficacia, all‟autorinforzo cognitivo e di personalità, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l‟esercizio dell‟autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico.

Obiettivi specifici di apprendimento Il percorso educativo della Scuola Primaria, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla conclusione del I ciclo dell‟istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento per progettare Unità di Apprendimento. Queste partono da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, definiti anche con i relativi standard di apprendimento, si sviluppano mediante appositi percorsi di metodo e di contenuto e valutano, alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo (art. 8 del Dpr. 275/99).

Obiettivi formativi e Piani di Studio Personalizzati Il «cuore» del processo educativo si ritrova, quindi, nel compito delle istituzioni

scolastiche e dei docenti di progettare le Unità di Apprendimento caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi che si affidano al loro peculiare servizio educativo, compresi quelli in situazione di handicap, e volte a garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze.

Gli obiettivi formativi fino al primo biennio: nel primo anno e nel primo biennio

vanno sempre esperiti a partire da problemi ed attività ricavati dall‟esperienza diretta dei fanciulli. Tali problemi ed attività, per definizione, sono sempre unitarie e sintetiche, quindi mai riducibili né ad esercizi segmentati ed artificiali, né alla comprensione assicurata da singole prospettive disciplinari o da singole „educazioni‟. Richiedono, piuttosto, sempre, la mobilitazione di sensibilità e prospettive pluri, inter e transdisciplinari, nonché il continuo richiamo all‟integralità educativa. Inoltre, aspetto ancora più importante, esigono che siano sempre dotate di senso, e quindi motivanti, per chi le svolge. Sarà, allo stesso tempo, preoccupazione dei docenti far scoprire agli allievi la progressiva possibilità di aggregare i quadri concettuali a mano a mano ricavati dall‟esperienza all‟interno di repertori via via più formali, che aprano all‟ordinamento disciplinare e interdisciplinare del sapere.

Gli obiettivi formativi nel secondo biennio: nel secondo biennio, quasi a conclusione di un itinerario formativo che ha portato i fanciulli a scoprire riflessivamente nella loro unitaria e complessa esperienza personale e socio-ambientale la funzionalità interpretativa, sistematicamente ordinatoria e, soprattutto, critica della semantica e della sintassi disciplinari, è possibile cominciare a coniugare

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senso globale dell‟esperienza personale e rigore del singolo punto di vista disciplinare, organicità pluri, inter e transdisciplinare e svolgimento sistematico delle singole discipline, integralità dell‟educazione e attenzione a singoli e peculiari aspetti di essa. Per questo, senza voler mai abbandonare l‟aggancio globale all‟esperienza e l‟integralità di ogni processo educativo, è possibile organizzare le singole attività scolastiche per discipline e per una o più „educazioni‟ appartenenti all‟unica convivenza civile. L‟insieme di tutte le unità di apprendimento costituisce il piano di studi personalizzato ed effettivamente realizzato.

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Nella Scuola Primaria le attività sono organizzate in modo da riservare a ciascun ambito disciplinare tempi adeguati.

Le “Indicazioni Nazionali” forniscono indicazioni molto ampie sui possibili contenuti di insegnamento: i docenti, nell‟ambito della programmazione che svolgono a inizio anno scolastico, operano una selezione ragionata dei contenuti, anche in relazione ai tempi effettivamente disponibili. La gestione delle risorse umane è improntata a criteri di efficacia e flessibilità, anche tenuto conto di quanto previsto dalle norme in materia di organico e delle competenze specifiche in possesso dei docenti. L’attività didattica mira: allo sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a

responsabilizzarsi e ad organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro;

alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all‟interno dei quali l‟apprendere sia esperienza piacevole e gratificante;

a creare biblioteche scolastiche aggiornate per stimolare il piacere della lettura; all‟impiego di strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti,

offrono risorse per valorizzare l‟intelligenza intuitiva, empirica ed immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi.

Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere efficace l‟intervento formativo:

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Lezione collettiva di classe Si utilizza tale modalità per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili da un gruppo. Attività di piccolo gruppo E‟ essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell‟apprendimento che su quello relazionale). Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità. Attività a classi aperte Questa organizzazione, oltre a un diverso uso degli spazi e delle attrezzature a disposizione, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali. Interventi personalizzati L‟individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno. Per realizzare tale interventi sono necessari l‟analisi delle pre-conoscenze, l‟individuazione delle potenzialità, l‟adeguamento delle proposte didattiche alle reali potenzialità dei singoli alunni e la verifica continua dei progressi effettuati. Attività di documentazione Un elemento didattico di notevole importanza riguarda la “memoria storica‖ della classe: cartelloni, giornalini di classe, mostre… sono strumenti importanti per consolidare l‟identità individuale e di gruppo degli alunni. Tali strumenti assolvono, inoltre, una significativa funzione comunicativa nei confronti delle famiglie.

Utilizzo della ―contemporaneità‖ dei docenti

Nell‟organizzazione della Scuola Primaria la contemporaneità rappresenta una risorsa importante per migliorare il processo di insegnamento – apprendimento e per una migliore attuazione dei vari laboratori.

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La Scuola Secondaria di 1° grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all‟adolescenza, ne prosegue l‟orientamento educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e didattici conformi alla sua natura „secondaria‟, la premessa indispensabile per l‟ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione.

Il passaggio dall‟istruzione primaria all‟istruzione secondaria di 1° grado, pur nella continuità del processo educativo che deve svolgersi secondo spontaneità e rispetto dei tempi individuali di maturazione della persona anche e soprattutto nella scuola, esprime, sul piano epistemologico, un valore simbolico di „rottura‟ che dispiegherà poi le sue potenzialità nell‟istruzione e nella formazione del secondo ciclo.

Obiettivi generali del processo formativo L‟istruzione secondaria di 1° grado anima tutte le proprie attività educative di

apprendimento con le consapevolezze prima ricordate. Tali consapevolezze trovano, a partire dalla prima classe della Scuola Secondaria di 1° grado. lo stimolo per uno sviluppo progressivamente sempre più organico e annunciano la loro piena sistematicità che sarà raggiunta nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. La Scuola Secondaria di 1° grado impiega queste consapevolezze per avvalorare i seguenti tratti educativi.

Scuola dell’educazione integrale della persona.

La Scuola Secondaria di 1° grado, confermando una tradizione avviata nel 1963 e

consolidata nel 1979, rinnova il proposito di promuovere processi formativi in quanto si preoccupa di adoperare il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità), che è tenuta ad insegnare, come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, operative, creative ecc…) e quindi per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile.

Scuola che colloca nel mondo.

La Scuola Secondaria di 1° grado aiuta lo studente ad acquisire una immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale, a riconoscere le attività tecniche con cui l‟uomo provvede alla propria sopravvivenza e trasforma le proprie condizioni di vita, a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali e politiche, le aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

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singolo. Le conoscenze e le abilità che lo studente è sollecitato a trasformare in competenze personali offrono, in questo quadro, un contributo di primaria importanza ai fini dell‟integrazione critica delle nuove generazioni nella società contemporanea.

Scuola orientativa.

La Scuola Secondaria di 1° grado mira all‟orientamento di ciascuno, favorisce l‟iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri nonchè di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale. È un processo formativo continuo cui debbono concorrere, unitariamente, anche le varie strutture non formali e informali del territorio, così come il grado di scuola successivo. La possibilità del preadolescente di operare scelte realistiche nell‟immediato e nel futuro, portando avanti lo sviluppo di un progetto di vita personale, deriva dal consolidamento di competenze decisionali fondate su una verificata conoscenza di sé e su un intelligente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui ad autenticare le capacità, gli interessi e le attitudini di ogni ragazzo.

Il carattere orientativo è intrinseco allo studio delle discipline e alle attività interdiscplinari e transdisciplinari. L‟uno e le altre, infatti, sono volte alla scoperta di sé (un sé sottoposto agli straordinari dinamismi delle trasformazioni psicofisiche e a cambiamenti negli stili di apprendimento, negli interessi, nelle abitudini, nei sentimenti, nell‟immagine di sé), della cultura e dell‟arte, del mondo in generale (contatti, scambi, scoperte, ecc.) e della produzione umana in particolare, attraverso l‟ incontro con i diversi ambienti della produzione tecnica o intellettuale. Lo studio e le attività possono essere amplificate nella loro efficacia con un impiego accorto dei percorsi formativi facoltativi offerti ai preadolescenti per il migliore sviluppo possibile delle loro capacità, fino ai livelli dell‟eccellenza.

Scuola dell’identità.

La Scuola Secondaria di 1° grado assolve il compito di accompagnare il preadolescente, nella sua maturazione, globale fino alle soglie dell‟adolescenza. Dalla prima alla terza classe, egli si pone in maniera sempre più forte la domanda circa la propria identità. Si affollano risposte parziali, mai definitive, che è tuttavia necessario apprendere a saggiare, coltivare, abbandonare, riprendere, rimandare, integrare, con uno sforzo e con una concentrazione che assorbe la quasi totalità delle energie. Questa „fatica‟ interiore del crescere, che ogni preadolescente pretende quasi sempre di reggere da solo o al massimo con l‟aiuto del gruppo dei pari, ha bisogno, in realtà, della presenza di adulti coerenti e significativi disposti ad ascoltare, aiutare, consigliare, fornire strumenti di ricerca, di comprensione, di gestione positiva dei problemi. In particolare, i genitori, e più in generale la famiglia, a cui competono in modo primario e originario le responsabilità, anche per quanto concerne l‟educazione

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all‟affettività e alla sessualità (secondo il patrimonio dei propri valori umani e spirituali), devono essere coinvolti nella programmazione e nella verifica dei progetti educativi e didattici posti in essere dalla scuola.

Scuola della motivazione e del significato.

Poiché i ragazzi sono massimamente disponibili ad apprendere, ma molto resistenti agli apprendimenti, di cui non comprendano motivazione e significato, che vogliano sottometterli e non responsabilizzarli, che non producano frutti di rilevanza sociale o di chiara crescita personale, ma si limitino ad essere autoreferenziali, la Scuola Secondaria di 1° grado è impegnata a radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, perché egli possa esercitarle, sia individualmente, sia insieme agli altri, sia dinanzi agli altri. Motivazione e bisogno di significato sono del resto premesse fondamentali di qualsiasi apprendimento. Senza queste due dimensioni risulta molto difficile coniugare lo sforzo richiesto da qualsiasi apprendimento (tanto più se lontano dagli interessi immediati dell‟allievo e di natura secondaria), con la pertinenza e il grado di complessità delle conoscenze e abilità che si intendono insegnare.

Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi.

La migliore prevenzione è l‟educazione. Disponibilità umana all‟ascolto e al

dialogo, esempi di stili di vita positivi, testimonianza privata e pubblica di valori, condivisione empatica di esperienze, problemi e scelte, significatività del proprio ruolo di adulti e di insegnanti, conoscenze e competenze professionali diventano le occasioni che consentono alla Scuola Secondaria di 1° grado di leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e di intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni. Il suo primo punto di forza in questa strategia è rappresentato dal coinvolgimento delle famiglie; i genitori, infatti, sono chiamati in prima persona a confrontarsi non solo con gli eventi scolastici dei figli, ma anche e soprattutto con l‟evoluzione della loro peculiare personalità. Laddove tale coinvolgimento mancasse, la scuola stessa è chiamata ad affrontare questo punto di debolezza, utilizzando tutte le proprie risorse, a cui si aggiungono quelle delle istituzioni della società civile presenti sul territorio.

In secondo luogo, e coerentemente con l‟offerta formativa di istituto, la Scuola Secondaria di 1° grado è chiamata a proporre, in accordo con le famiglie, scelte il più possibile condivise dagli altri soggetti educativi nell‟extrascuola (enti locali, formazioni sociali, comunità religiose, volontariato, la società civile intera).

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Per gli alunni che hanno un retroterra sociale e culturale svantaggiato, comunque, la Scuola Secondaria di 1° grado programma i propri interventi mirando a rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare le situazioni di svantaggio culturale e da favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. Così essa mira a «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale» che, limitando di fatto la libertà, «impediscono il pieno sviluppo della persona umana» indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche e dalle condizioni personali e sociali (art. 3 della Costituzione).

Scuola della relazione educativa.

In educazione, e particolarmente quando si è preadolescenti, è molto difficile impadronirsi delle conoscenze (sapere) e delle abilità (fare) e trasformarle in competenze di ciascuno, in nome e per conto di una logica di scambio: la scuola dà una cosa allo studente che contraccambia con qualcos‟altro (impegno, attenzione, studio, correttezza).

È difficile anche nel caso in cui alla logica dello scambio si sostituisca quella del rapporto. Avere rapporti tra soggetti dentro l‟istituzione scuola, tra docente e allievi, tra docenti e genitori, significa infatti far sempre riferimento all‟incontro di ruoli e competenze comunque formalizzate in statuti, norme, contratti, gerarchie, ecc.

Con lo scambio, e anche con il rapporto, il rischio dell‟estraneità tra i soggetti coinvolti nel processo educativo e della sostituzione del coinvolgimento pieno e diretto, libero e gratuito di ciascuno, con la prestazione pattuita o corretta, ma agìta più per dovere che per intima adesione, resta sempre rilevante.

Questo accade molto meno, invece, se alle logiche dello scambio e del rapporto si sostituisce e si vive quella della relazione educativa. La relazione educativa tra soggetti supera, infatti, lo scambio di prestazioni che può rimanere ancora impersonale, così come il rapporto tra figure che esercitano poteri legittimi in modo corretto, ma non per questo si mettono in gioco come persone.

La relazione educativa, pur nella naturale asimmetria dei ruoli e delle funzioni tra docente ed allievo, implica, infatti, l‟accettazione incondizionata l‟uno dell‟altro, così come si è, per chi si è, al di là di ciò che si possiede o del ruolo che si svolge. Nella relazione educativa ci si prende cura l‟uno dell‟altro come persone: l‟altro ci sta a cuore e si sente che il suo bene è, in fondo, anche la realizzazione del nostro.

Quando si entra in questo clima, gli studenti apprendono meglio. La Scuola Secondaria di 1° grado, perciò, è chiamata a considerare in maniera adeguata l‟importanza delle relazioni educative interpersonali che si sviluppano nei gruppi, nella classe, nella scuola e ciò soprattutto in presenza di ragazzi in situazione di handicap.

Avere attenzione alla persona; valorizzare, senza mai omologare o peggio deprimere; rispettare gli stili individuali di apprendimento; incoraggiare e orientare; creare confidenza; correggere con autorevolezza quando è necessario; sostenere;

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condividere: sono solo alcune delle dimensioni da considerare per promuovere apprendimenti significativi e davvero personalizzati per tutti.

Obiettivi specifici di apprendimento

Il percorso educativo della Scuola Secondaria di 1° grado, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla conclusione del I ciclo dell‟istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il primo biennio e per la terza classe, per progettare Unità di Apprendimento. Queste partono da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, definiti anche con i relativi standard di apprendimento, si sviluppano mediante appositi percorsi di metodo e di contenuto e valutano, alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo (art. 8 del Dpr. 275/99).

Gli obiettivi specifici di apprendimento sono ordinati per discipline, da un lato, e per „educazioni‟ che trovano la loro sintesi nell‟unitaria educazione alla Convivenza civile, dall‟altro.

Dagli obiettivi specifici di apprendimento agli obiettivi

formativi Il «cuore» del processo educativo si ritrova, quindi, nel compito delle istituzioni

scolastiche e dei docenti di progettare le Unità di Apprendimento caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi che si affidano al loro peculiare servizio educativo, compresi quelli in situazione di handicap, e volte a garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze.

La scelta degli obiettivi formativi. L‟identificazione degli obiettivi formativi può

scaturire dalla armonica combinazione di due diversi percorsi. Il primo è quello che si fonda sull‟esperienza degli allievi e individua a partire da essa le dissonanze cognitive e non cognitive che possono giustificare la formulazione di obiettivi formativi da raggiungere, alla portata delle capacità degli allievi e, in prospettiva, coerenti con il Profilo educativo, culturale e professionale, nonché con il maggior numero possibile di obiettivi specifici di apprendimento. Il secondo è quello che si ispira direttamente al Profilo educativo, culturale e professionale e agli obiettivi specifici di apprendimento; questo percorso considera se e quando aspetti dell‟uno e degli altri possono inserirsi nella storia narrativa personale o di gruppo degli allievi, dopo averli rielaborati attraverso apposite mediazioni professionali di tempo, di luogo, di qualità e quantità, di relazione, di azione e di circostanza e averli resi percepibili, nella prospettiva della

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crescita individuale, come traguardi importanti e significativi per ciascun ragazzo e la sua famiglia, nel contesto della classe, della scuola e dell‟ambiente.

Nell‟uno e nell‟altro caso, comunque, gli obiettivi formativi sono dotati di una intrinseca e sempre aperta carica problematica e presuppongono una dinamicità che li rende, allo stesso tempo, sempre, per ogni allievo e famiglia, punto di partenza e di arrivo, condizione e risultato di ulteriori maturazioni. Inoltre, non possono essere mai formulati in maniera atomizzata e previsti quasi corrispondenza di performance tanto analitiche quanto, nella complessità del reale, inesistenti. A maggior ragione, infatti, a livello di obiettivi formativi si ripete, anzi si moltiplica, l‟esigenza di riferirsi al principio della sintesi e dell‟ologramma, già menzionato a proposito degli obiettivi specifici di apprendimento. Se non testimoniassero la traduzione di questo principio nel concreto delle relazioni educative e delle esperienze personali di apprendimento che si svolgono nei gruppi di lavoro scolastici, difficilmente, del resto, potrebbero essere ancora definiti «formativi».

Per questo, sebbene formulati dai docenti in maniera analitica e disciplinare, vanno sempre esperiti a partire da problemi ed attività che, per definizione, sono sempre unitari e sintetici, quindi mai riducibili né ad esercizi che pretendono di raggiungerli in maniera atomistica, né alla comprensione dell‟esperienza assicurata da singole prospettive disciplinari o da singole “educazioni”. Richiedono, piuttosto, sempre, la mobilitazioni di sensibilità e prospettive pluridisciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari, nonché il continuo richiamo all‟integralità educativa. Inoltre, aspetto ancora più importante, esigono che siano sempre dotate di senso, e quindi motivanti, per chi le svolge e per chi le propone.

1) EDUCARE ALLA CONOSCENZA E ALLA CONSAPEVOLEZZA DI SE’; ALL’ORIENTAMENTO E ALLA PARTECIPAZIONE SOCIALE

L‟alunno dovrà essere in grado di:

capire quali sono i propri atteggiamenti abituali nel rapporto con gli altri, le attività che svolge, l‟ambiente che lo circonda;

imparare a progettare, organizzare, elaborare il lavoro scolastico, formulando anche ipotesi circa le risorse, le difficoltà, i limiti e le modalità del proprio agire;

imparare a curare la propria persona; imparare a controllarsi nelle parole e nei gesti; imparare a sviluppare le proprie capacità. 2) EDUCARE AD AVERE UN POSITIVO RAPPORTO CON I COMPAGNI, CON

GLI ADULTI, CON L’AMBIENTE SCOLASTICO ED EXTRA-SCOLASTICO. L‟alunno dovrà:

imparare a conoscere i compagni e a farsi conoscere; accettare gli altri ed essere disponibile alla collaborazione; ascoltare gli altri;

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rispettare le opinioni diverse dalle proprie; usare un linguaggio ed un comportamento corretti ed educati; essere disponibile nell‟accettare le indicazioni degli adulti; usare correttamente gli spazi, il materiale e le strutture scolastiche; conoscere, comprendere e rispettare le norme del regolamento interno. 3) EDUCARE AD ORGANIZZARE LA PROPRIA ATTIVITA’ E AD ACQUISIRE UN

VALIDO METODO DI STUDIO E DI LAVORO. L‟alunno dovrà: rispettare gli altri; portare regolarmente il materiale ed usarlo in modo corretto; svolgere con regolarità i compiti e rispettare le consegne; organizzare il tempo studio/gioco;

acquisire nello studio autonomia e sistematicità; approfondire i contenuti e gli argomenti; organizzare attività, sia individuali sia di gruppo, anche con alunni di altre classi.

COMPETENZE TRASVERSALI

Il Consiglio di Classe, lavorando nella piena collegialità tra tutti i docenti, dovrà sviluppare le seguenti competenze: capacità di ascolto; capacità di lettura (correttezza nella pronuncia, intonazione, espressività); capacità di osservazione (saper cogliere l‟insieme e/o i particolari); capacità motoria, sensoriale, manuale e di percezione; capacità di comunicazione e di produzione (riferire, raccontare, rispondere a

semplici domande articolate, esprimere la propria opinione); capacità di comprendere e usare correttamente e in modo personale i linguaggi

specifici nelle diverse situazioni comunicative (afferrare il senso di un contenuto semplice e/o complesso, interpretare, riorganizzare, dedurre, estendere);

conoscenza degli elementi propri delle discipline; capacità di applicazione (utilizzare regole, metodi, procedimenti, mezzi e strumenti); capacità di orientamento nel tempo e nello spazio; capacità di analisi e di sintesi capacità di valutazione.

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ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

La Scuola Secondaria di I° grado ha la seguente organizzazione:

OOffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa: curricolo nazionale

3300 oorree sseettttiimmaannaallii

LLaabboorraattoorriioo eexxttrraaccuurrrriiccuullaarree::

rreeccuuppeerroo –– ccoonnssoolliiddaammeennttoo ddii IInngglleessee,, MMaatteemmaattiiccaa ee LLaattiinnoo

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PPrrooggeettttoo TTeeaattrroo

Metodologie

Le metodologie di insegnamento ed apprendimento utilizzate dai docenti sono diverse, a seconda delle necessità operative del momento: Lezione frontale, attiva per stimolare l‟alunno a conoscere e a ricercare; attività di ricerca guidata;

attività di laboratorio; conversazione, discussione guidata tra gli alunni e con l‟insegnante; esercitazioni collettive, di gruppo e individuali; lavoro individuale di riflessione e di approfondimento; lavoro individuale di recupero; lavoro di gruppo per un confronto di idee e per indagini e ricerche; attività a classi aperte; uscite didattiche nel territorio; visite guidate e viaggi di istruzione, di uno o più giorni, in stretto rapporto con

l‟attività didattica; incontri con esperti; attività di cineforum; giochi della gioventù e giornate di formazione sportiva. attività di potenziamento per dare spazio alle eccellenze

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Mezzi e strumenti

Nel lavoro quotidiano a scuola si utilizzano i sussidi in dotazione; per alcune attività ( informatica, ed. fisica, ed. artistica, ed. musicale, ed tecnica), vi sono locali appositamente attrezzati e sussidi didattici specifici. I mezzi e gli strumenti utilizzati sono i seguenti: libri di testo adottati;

fotocopie e altro materiale preparato dagli insegnanti; libri della biblioteca scolastica; carte geografiche; lavagna a muro; sussidi audiovisivi (lavagna interattiva multimediale - TV - videoregistratore – lettore CD - lavagna

luminosa – registratore) laboratorio tecnico; laboratorio artistico;

laboratorio musicale; laboratorio multimediale; palestra e attrezzature sportive.

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PROGETTO (ACCOGLIENZA) ― BENVENUTI…BENTORNATI A …BORDO‖

Il Progetto “Benvenuti…Bentornati a …bordo” rappresenta un momento fondamentale per l‟inserimento dei nuovi alunni e per la ripresa delle attività di tutti gli alunni dell‟ISC di Offida. Consiste in specifici percorsi atti a favorire l‟integrazione, la conoscenza, il sentirsi parte attiva nel gruppo, lo “stare bene insieme”. Per gli insegnanti è un momento di osservazione dei comportamenti, utile per integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso i test d‟ingresso e i colloqui con i docenti.

FINALITA’ DEL PROGETTO

- Favorire l‟inserimento nella scuola Primaria degli alunni provenienti dalla scuola dell‟Infanzia

- Favorire l‟inserimento nella scuola Secondaria di 1° grado degli alunni provenienti dalla scuola Primaria

- Conoscere la personalità di ciascun ragazzo - Far crescere nei ragazzi la stima di sé e la disponibilità a

socializzare ed apprendere - Esplorare con proposte varie e divertenti le risorse e le

lacune presenti nella classe - Esplorare l‟ambiente circostante con occhi e modalità

diverse e divertenti.

OBIETTIVI EDUCATIVI

- Favorire un atteggiamento di curiosità, di interesse, di attesa

- Favorire le relazioni interpersonali con compagni ed adulti - Compiere una prima esplorazione e appropriazione

dell‟ambiente - Effettuare confronti tra ambiti, tempi organizzativi ed

attività - Imparare a star bene con sé e con gli altri - Sentirsi parte di un gruppo affiatato - Accrescere la stima di sé e degli altri - Prendere coscienza delle proprie emozioni - Condividere con altri le emozioni

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OBIETTIVI DIDATTICI

- Potenziare abilità di base quali: Saper ascoltare Saper parlare saper scrivere Saper osservare Saper descrivere Potenziare il coordinamento nella manualità, nel gesto,

nel movimento

DURATA

- 1^ settimana

SPAZI UTILIZZATI

- Classi – Palestra – Laboratori – Ingresso – Spazio esterno

ATTIVITA’ DELLA GIORNATA

-Momenti ludici con attività di brainstorming, gioco dei nomi, gioco della palla. -Conversazione sulle aspettative riferite alla nuova scuola e attività di confronto. -Visita agli spazi e ai laboratori, illustrazione della diversa organizzazione e scansione temporale. -Conversazioni per il ritorno in memoria di esperienze vissute nel contesto extrascolastico e scolastico, per ricavare elementi comuni al gruppo classe e per inserirsi in modo efficace nei percorsi futuri. -Attività di dialogo e ascolto che agevolino la riattivazione dei rapporti con i compagni e gli insegnanti. -Lettura del Regolamento d‟Istituto e revisione del Regolamento di classe, riflessione sulla necessità di regole condivise, che si traducano in comportamenti coerenti nei tempi e negli spazi in cui gli alunni condividono i momenti della giornata scolastica. -Utilizzo di linguaggi diversi per rappresentare e socializzare le attività svolte.

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PROGETTO CONTINUITA’

La Scuola attiva iniziative per la continuità tra i vari ordini di con le seguenti modalità:

Scuola dell'Infanzia - Scuola Primaria Incontro preliminare tra insegnanti dei due ordini di scuola per analizzare i programmi e l'organizzazione scolastica al fine di individuare possibili elementi di continuità didattica sui quali avviare un progetto di accoglienza. Visita degli alunni della Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria per conoscere l'edificio e gli insegnanti con predisposizione di attività comuni (gioco, cartelloni, ecc.). Compilazione di un questionario per l'individuazione delle caratteristiche di ogni bambino a cura delle insegnanti della Scuola dell'Infanzia e dei genitori. Accoglienza: incontro preliminare del Dirigente Scolastico con i genitori degli alunni; attività di accoglienza con i genitori e i bambini nei primi giorni di scuola. Rapporto Scuola Primaria - Scuola Secondaria di I Grado Predisposizione, durante l'anno, di un'attività comune (es. giornale scolastico,escursioni.) che possa fungere da ponte tra le due istituzioni ed avviare l'integrazione tra i gruppi. Incontri tra i docenti dei due ordini di scuole per individuare i livelli di acquisizione delle competenze e delle conoscenze degli alunni, le modalità di apprendimento,gli aspetti relazionali ecc.. Incontri dei docenti per aree-ambiti disciplinari per definire ipotesi di curricoli verticali. Rapporto Scuola Secondaria di I grado - Scuola Secondaria di Il Grado Informazioni sui percorsi formativi offerti dai vari Istituti Superiori e dai Centri di formazione professionale; partecipazione alle attività dell'orientamento proposte dalla sociologa; incontri con docenti e/o studenti dei vari Istituti per la presentazione dei modelli organizzativi e/o di progetti. In collaborazione con gli insegnanti e su richiesta degli alunni interessati verranno organizzate visite agli Istituti superiori. Trasmissione di elementi conoscitivi dei singoli alunni al momento del passaggio alla nuova scuola. A riguardo si segnalano le seguenti attività che si realizzano con regolarità già da diversi anni: - ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Scuola Primaria e Secondaria di I Grado - PROGETTO DI ORIENTAMENTO PER I TRE ORDINI DI SCUOLA - POTENZIAMENTO NELLE CLASSI PONTE

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PROGETTO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Inserimento degli allievi stranieri: processi di accoglienza e ruolo del mediatore. Svolgimento attività ACCOGLIERE COME Interrogarsi sui bisogni degli allievi immigrati soprattutto nella fase del preenserimento e dell‟inserimento significa interrogarsi sull‟organizzazione didattica generale, sulle modalità comunicative adottate per tutti sui contenuti, sulla identità dell‟Istituto e sulla relazione con l‟altro. L‟interrogativo fondamentale è: come accogliere nella scuola per tutti senza negare le storie e le appartenenze di ciascuno? Tre sembrano essere le parole/chiave e le attenzioni pedagogiche da Promuovere: accoglienza, approccio interculturale, attenzione allo sviluppo linguistico. L’ACCOGLIENZA E‟ il primo momento in cui vengono trattati i vari aspetti che riguardano il primo contatto dell‟alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica. La normativa relativa all‟inserimento degli allievi stranieri fornisce alcune indicazioni sulle modalità di accoglienza e sulla scelta della classe. Fino ad oggi le circolari ministeriali prescrivevano che essi fossero “iscritti alla classe successiva, per numero di anni di studio, a quella frequentata con esito positivo nel paese di provenienza”. Suggerivano inoltre che solo “… in presenza di situazioni di particolare difficoltà i consigli di classe valuteranno responsabilmente la possibilità di iscrivere l‟alunno alla classe immediatamente precedente a quella cui aspira per numero di anni di studio” (C.M. n. 301 del 1989 e n. 205 del 1990). Le indicazioni di legge più recenti sottolineano invece come prioritario il criterio dell‟età dell‟alunno straniero e non più quello della scolarità precedente. Infatti il capo VII art. 45 del DPR 31 agosto 1999, n. 394 (regolamento di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell‟immigrazione), concernente le disposizioni in materia di istruzione – diritto allo studio e professioni, prescrive: -L‟iscrizione dei minori alla scuola dell'obbligo può essere richiesta, anche per minori irregolarmente soggiornanti, in qualunque periodo dell'anno scolastico -L‟iscrizione è disposta d'ufficio alla classe corrispondente all'età anagrafica del minore. -L'iscrizione può essere disposta per classe diversa sulla base delle determinazioni adottate dal collegio dei docenti, tenendo conto del diverso ordinamento degli studi (in tal caso, iscrizione in una classe immediatamente superiore o immediatamente inferiore), della preparazione del minore, del corso di studi svolto, del titolo di studi posseduto -Il collegio dei docenti propone la ripartizione degli studenti stranieri nelle classi, evitando che si formino classi con presenza straniera predominante

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-Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento: allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Per l'approfondimento della conoscenza della lingua italiana possono essere attivati corsi intensivi nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l‟arricchimento dell‟offerta formativa. Ciò dovrebbe eliminare, o quantomeno ridurre, il tasso di "ritardo scolastico", e cioè la disparità fra età anagrafica e scolastica, che penalizza una parte significativa dei bambini e dei ragazzi stranieri. Inseriti in certi casi con uno scarto di alcuni anni rispetto ai compagni italiani. Dovendo interagire con bambini molto più piccoli, con esperienze e interessi troppo distanti dai loro, alcuni allievi immigrati hanno manifestato reazioni di chiusura e apatia oppure di rifiuto, demotivazione. E‟ fondamentale stabilire criteri precisi rispetto all‟inserimento dell‟alunno nelle singole classi e fare una ricognizione completa di ciò che sa fare per avere elementi su cui decidere. La scuola si trova quindi a dover rivedere le proprie modalità organizzative per accogliere in maniera positiva chi viene da lontano, per conoscerne la storia e i percorsi di arrivo,per riconoscerne i saperi e le competenze. Accogliere in maniera positiva vuol dire organizzare modalità di inserimento non casuali e penalizzanti; costruire luoghi educativi aperti e disponibili al confronto con l'altro; applicare la normativa individuando gli spazi e le risorse per realizzare un progetto di integrazione adeguato e valido. Tutto questo anche nella consapevolezza che la fase dell'accoglienza rappresenta il primo contatto del minore e della famiglia straniera con la scuola italiana, con gli insegnanti e i dirigenti scolastici, l‟imprinting fondamentale che segna in maniera profonda le successive tappe dell‟inserimento. UNA COMMISSIONE PER L’ACCOGLIENZA Per organizzare l'accoglienza, sia dei minori che vengono iscritti nei tempi previsti, sia soprattutto di coloro che arrivano nel corso dell‟anno, è stata istituita una "commissione per l'inserimento degli allievi stranieri” con un referente per l‟accoglienza. Compiti della commissione: - organizza la fase di "osservazione" del minore straniero neoarrivato (colloquio con la famiglia, colloqui e/o test con il bambino) - propone le prove di rilevazione della situazione iniziale (non verbali e non connotate dal punto di vista culturale) - propone la classe e la sezione di inserimento dell‟allievo neo-arrivato - organizza uno spazio/laboratorio linguistico per l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda (raccolta di testi, progetti, risorse, materiali didattici ... ) - stabilisce i contatti con altre scuole, con istituzioni ed enti diversi, con i servizi del territorio per acquisire strumenti, materiali, indicazioni progettuali e didattiche

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occasione preziosa per interrogarsi e ripensare e rivedere stili e modalità arricchire

la proposta didattica,la preparazione psicologica, la diversificazione metodologica con la predisposizione di strumenti particolari e di momenti individualizzati e socializzanti. E‟ fondamentale per gli insegnanti trovare un atteggiamento equilibrato tra accompagnarli nel percorso personale di apprendimento, che richiede tempi e modalità particolari e saper riconoscere le differenze e saperle tenere nella giusta considerazione; nel senso che devono essere garantite uguali opportunità formative. ISCRIZIONE Un addetto di segreteria è incaricato a ricevere l‟ iscrizione dell‟ alunno. Al momento dell'iscrizione è vincolante la presenza di un genitore dell'alunno o di un suo tutore per: – raccogliere i dati personali e documenti scolastici – acquisire l'opzione di avvalersi o no dell'insegnamento della religione cattolica – fornire il libretto scolastico per le giustificazioni, ritardi e assenze e il regolamento di

istituto Una volta effettuata l'iscrizione e sentito il parere del DIRIGENTE, l'addetto di segreteria contatta il docente referente commissione stranieri del plesso dell'eventuale inserimento, il quale si occuperà di: – fare un colloquio con la famiglia o il tutore dell'alunno – compilare il modulo relativo alla biografia linguistica – fare un colloquio ed eventualmente un test d‟ingresso all‟alunno per rilevare le

competenze linguistiche in italiano (in occasione del quale il docente presenta la scuola e i suoi spazi all‟alunno)

– richiedere una copia dei documenti scolastici del paese d'origine – dare ulteriori informazioni su

a) regolamento e funzionamento dell'Istituto b) uso del diario e del libretto dei voti c) modalità dei colloqui con i docenti d) modalità per richiedere un contributo per gite scolastiche e viaggi di istruzione - fornire all‟alunno un Kit di accoglienza dove oltre alla presentazione della scuola

ci sia un questionario che dovrrà compilare con l‟aiuto del mediatore - fornire un Kit plurilingue di presentazione della scuola del suo POF della sua

identità, anche con una lista di materiali da acquisire e da portare a scuola.

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E' OPPORTUNO CHE, TRA L'ATTO DELL'ISCRIZIONE E L'INIZIO DELLA FREQUENZA SCOLASTICA, INTERCORRANO ALMENO TRE GIORNI. Questo lasso di tempo e' necessario per : effettuare le attività descritte nell'accoglienza dare il tempo al Dirigente scolastico e al docente referente di decidere, previa

consultazione con gli insegnanti interessati (responsabile di team per la scuola primaria), la classe di assegnazione e consegnare ad essi il materiale raccolto

comunicare la nuova iscrizione a tutto il personale coinvolto se fosse necessario inserire il bambino a scuola immediatamente, si deve avvisare la famiglia che, per i primi tre/quattro giorni sarà semplicemente ospitato in una classe CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE In base a quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 349, i bambini stranieri devono essere inseriti nella classe corrispondente all‟età anagrafica, in quanto l‟inserimento in classi inferiori a causa dell‟insufficiente padronanza linguistica risulterebbe penalizzante e ostacolerebbe il processo di socializzazione e integrazione. Pertanto

Se all‟inizio dell‟anno, l‟alunno presenta una corrispondenza fra età e classe, comprovata da documentazione scolastica, inserimento avviene nella classe successiva (C.M.301/89: “L‟iscrizione deve avvenire nella classe successiva a quella frequentata con esito positivo nel paese di provenienza”)

L’iscrizione in una classe diversa (immediatamente precedente o successiva) avverrà tenendo conto: a) dell‟ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell‟alunno b) dell‟accertamento di competenze, abilità, e livelli di preparazione dell‟alunno c) del corso di studi eventualmente seguito dall‟alunno nel Pese di provenienza d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall‟alunno

La scelta della sezione avverrà invece sulla base dei seguenti criteri: Il numero degli allievi per classe: per cui verrà inserito in quella meno

numerosa

la presenza di altri stranieri: si cercherà di evitare di concentrare gli allievi stranieri in un‟unica classe e di inserire allievi provenienti dallo stesso paese nelle stesse classi. Ciò sia per dare a tutte le classe l‟opportunità di conoscere e imparare ad interagire con diverse culture, sia per facilitare l‟integrazione con il gruppo classe.

la presenza di altre situazioni problematiche: per distribuire equamente fra tutti i consigli di classe/interclasse il compito delle programmazioni individualizzate

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In questo momento iniziale gli aspetti da approfondire e i punti di attenzione da considerare sono molteplici, così come può essere sintetizzato dallo schema: I DIVERSI ASPETTI DELL'ACCOGLIENZA amministrativo/burocratico

d‟origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza, informazioni sulla scuola nel paese d‟origine, accertare lo stato di salute, la situazione giuridica e quella familiare (composizione del nucleo familiare, cause dell‟emigrazione, progetto migratorio) educativo/didattico osservare i comportamenti e le abilità, rilevare le competenze già acquisite e i bisogni specifici di apprendimento individuare la classe e la sezione in cui inserire l‟allievo elaborare percorsi didattici individualizzati rivedere la programmazione della classe comunicativo facilitare l'informazione e la comunicazione tra la scuola e la famiglia straniera prestare attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione fare ricorso eventualmente a interpreti e mediatori culturali per facilitare la comunicazione e superare le difficoltà linguistiche relazionale prestare attenzione al “clima” e alla relazione per ridurre l'ansia, la diffidenza, la distanza del minore e della famiglia prestare attenzione ai momenti iniziali di socializzazione dell‟allievo neo-arrivato e ai rapporti con i compagni prevenire situazioni di rifiuto, non accettazione, chiusura sociale prendere contatti con enti e associazioni del territorio per collaborazioni e intese acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione e attraverso contatti con altre scuole che hanno da più tempo un inserimento di allievi stranieri

NODI CRITICI DA SCIOGLIERE

L‟intervento di inserimento dell‟alunno presenta dei limiti:

mancanza di organicità negli interventi: la scuola decide secondo le contingenze, richiede l‟intervento in questa prima fase di un mediatore culturale alle associazioni che operano nel settore o nella zona; poi si organizza come meglio crede, in termini di durata e di modalità dell‟intervento;

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vaghezza nella definizione dei ruoli rispettivi degli operatori nell‟intervento (insegnanti e mediatori culturali): questo è demandato al buon senso individuale, spesso notevole, di insegnanti e mediatori;

mancanza di un momento di raccordo, di confronto e di coordinamento tra gli operatori (docenti , componenti segreteria) e tra i mediatori culturali e insegnanti;

scarsa disponibilità di strumenti concreti per l‟intervento, come testi e materiali didattici, griglie di valutazione, per l‟accertamento del livello culturale posseduto .

I mediatori linguistici e culturali Questa figura professionale, va intesa quale supporto al ruolo educativo della scuola. Si possono individuare i seguenti quattro ambiti di intervento. dove il mediatore può collaborare: compiti di accoglienza, tutoraggio e facilitazione nei confronti degli allievi neo arrivati e delle loro famiglie; compiti di mediazione nei confronti degli insegnanti; fornisce loro informazioni sulla scuola nei paesi di origine, sulle competenze, la storia scolastica e personale del singolo alunno; compiti di interpretariato e traduzione (avvisi, messaggi, documenti orali e scritti) nei confronti delle famiglie e di assistenza e mediazione negli incontri dei docenti con i genitori, soprattutto nei casi di particolare problematicità; compiti relativi a proposte e a percorsi didattici di educazione interculturale, condotti nelle diverse classi, che prevedono momenti di conoscenza e valorizzazione dei Paesi, delle culture e delle lingue d‟origine. Dal punto di vista della normativa, le leggi sull‟immigrazione (Legge n. 40 del 6 marzo 1998 e n. 189 del 30 luglio 2002) fanno esplicitamente riferimento a questa figura professionale: “lo Stato,le Regioni, le Province e i Comuni nell‟ambito delle proprie competenze favoriscono la realizzazione di convenzioni con associazioni per l‟impiego, all‟interno delle proprie strutture, di stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore a due anni, in qualità di mediatori interculturali, al fine di agevolare i rapporti tra le singole amministrazioni e gli stranieri appartenenti ai diversi gruppi etnici, nazionali, linguistici e religiosi” (Legge n. 40/98, art. 40, comma 1). L‟art. 36 della stessa legge indica, inoltre, la necessità di stabilire “i criteri e le modalità di comunicazione con le famiglie degli alunni stranieri, anche con l‟ausilio di mediatori culturali qualificati” e, ove possibile, delle famiglie stesse. Resta fermo che la funzione di mediazione, nel suo insieme, è compito generale e prioritario della scuola stessa, quale istituzione preposta alla formazione culturale della totalità degli allievi nel contesto di territorio.

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Il ruolo del mediatore

In linea di principio e da un punto di vista strettamente tecnico (insegnamento della lingua italiana come L2), il mediatore non è essenziale. Lo è invece dal punto di vista della preparazione e della prima fase di inserimento. Posto che si tratta non di un semplice corso di lingua straniera per principianti, ma del primo momento di un intervento ben più ampio, entrano in gioco componenti diverse, non solo linguistiche: si tratta infatti di introdurre l‟alunno straniero in un universo di linguaggio, di comportamenti e di modi di apprendere il mondo che possono essere anche marcatamente diversi da quelli in cui è abituato a muoversi. La presenza di un mediatore, possibilmente dello stesso paese di origine, è prima di tutto una forma di sostegno psicologico notevole per chi comincia questo processo, oltre che un elemento di avviamento rapido all‟apprendimento della lingua italiana e di valorizzazione e di interazione con l‟universo di provenienza. Ed è un elemento di spinta alla trasformazione dei metodi di insegnamento degli insegnanti in una scuola che sempre di più dovrà diventare “interculturale”. Il ruolo del mediatore è perciò molteplice e di non secondaria importanza, una volta che siano chiariti il suo ambito e i suoi compiti. In prima approssimazione, e affidando anche al progetto il compito di definire meglio la questione, si potrebbero ipotizzare per il mediatore i compiti seguenti:

preparazione dell‟inserimento: contatti preliminari e continuativi con gli insegnanti e le famiglie degli alunni interessati; rilevazione della situazione dell‟alunno migrante dal punto di vista della storia

personale, delle conoscenze linguistiche e del contesto di provenienza; primo contatto con l‟ambiente scolastico, apprendimento degli spazi, dei tempi delle

relazioni e dei ruoli degli operatori nella scuola, con annesso lessico di base ed espressioni funzionali; presenza in classe e mediazione comunicativa per quel che riguarda le consegne, le

indicazioni e istruzioni fondamentali in rapporto alle varie discipline.

APPENDICE NORMATIVA Come accogliere l’alunno straniero nelle linee guida. Con il termine accoglienza ci si riferisce all‟insieme degli adempimenti e dei provvedimenti attraverso i quali viene formalizzato il rapporto dell‟alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica. Gli ambiti entro cui tale rapporto si sviluppa attengono a tre aree distinte: A. Area amministrativa; B. Area comunicativo-relazionale; C. Area educativo-didattica.

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A. Area amministrativa L’iscrizione L‟obbligo scolastico, integrato nel più ampio concetto di diritto-dovere all‟istruzione e alla formazione (art. 68 della Legge 17 maggio 1999, n. 144, ripreso nell‟art. 2 della Legge n. 53/2003 e nell‟art..1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 relativi al diritto-dovere all‟istruzione e alla formazione) concerne evidentemente anche i minori stranieri che abbiano tra i 15 e i 18 anni indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al soggiorno in Italia (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n. 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99). Le iscrizioni, pertanto, possono essere richieste in qualsiasi momento dell‟anno scolastico (D.P.R. n. 394/99, art. 45; C.M. del 23 marzo 2000, n. 87; C.M. del 5 gennaio 2001, n. 3; C.M. del 28 marzo 2002, n. 87; C.M. del 23 dicembre 2005, n. 93). Gli alunni privi di documentazione anagrafica o in posizione di irregolarità, vengono iscritti con riserva in attesa della regolarizzazione. L'iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado.(art. 45 del D.P.R. n. 394/99). L´iscrizione scolastica con riserva non costituisce un requisito per la regolarizzazione della presenza sul territorio italiano, né per il minore, né per i genitori. E‟ necessario, sin dall‟iscrizione, una chiara ricognizione del pregresso scolastico dell‟alunno per interventi specifici e la stretta collaborazione della famiglia per la definizione del suo percorso formativo. La documentazione All‟atto dell‟iscrizione, devono essere richiesti i documenti appresso elencati e compilata la domanda di iscrizione predisposta dall‟istituto. Permesso di soggiorno e documenti anagrafici Il permesso di soggiorno viene rilasciato direttamente all‟alunno straniero che abbia compiuto il 14° anno d‟età, in caso contrario ad uno dei due genitori. Nell‟attesa del rilascio del permesso di soggiorno, il dirigente scolastico accetterà la ricevuta della Questura attestante la richiesta. Per i documenti anagrafici (carta di identità, codice fiscale, certificato di nascita, atto di cittadinanza) la recente normativa estende ai cittadini stranieri, regolarmente soggiornanti, il diritto all‟autocertificazione (Leggi n. 15/68 e n. 127/97, D.P.R. n. 403/98), fermo restando il dovere di esibire il documento di riferimento, se richiesto e se reperibile agli atti di uffici italiani. In caso di eventuale discrepanza tra le informazioni contenute nell‟autocertificazione e documenti di riferimento, oppure tra i dati di due documentazioni distinte – di per sé

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valide – (ad es. per quanto concerne i dati anagrafici), potranno essere ritenuti validi i datidel permesso di soggiorno. In mancanza dei documenti, la scuola iscrive comunque il minore straniero, poiché la posizione di irregolarità non influisce sull‟esercizio di un diritto-dovere riconosciuto. Il contenuto delle norme citate nel precedente paragrafo esclude che vi sia un obbligo da parte degli operatori scolastici di denunciare la condizione di soggiorno irregolare degli alunni che stanno frequentando la scuola e, quindi, esercitano un diritto riconosciuto dalla legge. Qualora la scuola riscontri il caso di minori stranieri “non accompagnati” (ossia che risultino abbandonati o privi di genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro tutela) deve darne subito segnalazione all‟autorità pubblica competente per le procedure di accoglienza e affido, ovvero di rimpatrio assistito (art. 32 del D.L.vo. n. 286/98). Per quanto concerne l‟accertamento della cittadinanza dell‟alunno, si ricorda che, secondo la normativa in vigore nel nostro Paese, chi nasce in Italia da genitori stranieri acquisisce la cittadinanza dei genitori. Si segnala, altresì, che i figli di coppie miste possono avere doppia cittadinanza. Documenti sanitari Il documento attestante le vaccinazioni obbligatorie effettuate deve essere tradotto in italiano. Di recente è stato chiarito che i dirigenti degli istituti di istruzione statale, o non statali, sono tenuti ad accertare se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa certificazione. Se il minore ne è privo, la famiglia può rivolgersi ai servizi sanitari perché rilevino la situazione vaccinale ed eseguano l‟intervento sanitario eventualmente necessario. In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l‟ingresso a scuola, né la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non volerlo vaccinare, il Capo d‟istituto comunica la circostanza alla ASL di competenza (Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998). E‟ stato, infatti, di recente chiarito che i dirigenti degli istituti di istruzione statale o non statale sono tenuti ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa certificazione. Documenti scolastici E‟ richiesto il certificato attestante gli studi compiuti nel paese d´origine, o la dichiarazione del genitore dell‟alunno o di chi ha la responsabilità del minore, attestante la classe e il tipo d´istituto frequentato. Il dirigente scolastico, per le informazioni e le conferme del caso, può prendere contatto con l´autorità diplomatica o consolare italiana che rilascia una dichiarazione sul carattere legale della scuola estera di provenienza dell‟alunno. Il documento scolastico - qualora redatto in una lingua non facilmente comprensibile nel nostro Paese, può essere tradotto da traduttori ufficiali accreditati presso il tribunale.

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B. Area comunicativo-relazionale La gestione dell‟accoglienza implica all‟interno dell‟istituto un lavoro costante di formazione del personale, attraverso gli strumenti che la scuola nella sua autonomia riterrà di adottare. Potrebbe essere utile, come risulta da molte esperienze, una commissione di lavoro formata da un gruppo ristretto di docenti I genitori sono la risorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico: pertanto le diverse culture di appartenenza richiedono alla scuola di individuare gli strumenti migliori di dialogo. Di particolare importanza risulta la capacità della scuola di facilitare la comunicazione con la famiglia dell‟alunno, prestando attenzione anche agli aspetti non verbali, facendo ricorso, ove possibile a mediatori culturali o ad interpreti, per superare le difficoltà linguistiche ed anche per facilitare la comprensione delle scelte educative della scuola. Utile a tal proposito potrebbe essere un foglio informativo, tradotto nelle diverse lingue, che spieghi l‟organizzazione della scuola e le diverse opzioni educative; riporti il calendario degli incontri scuola-famiglia ed una breve sintesi delle modalità di valutazione delle competenze. Rileviamo altresì l‟importanza del ruolo facilitatore vicendevole che le famiglie possono svolgere, l‟una a supporto delle altre, come dimostrano alcune esperienze significative in atto. C. Area educativo-didattica Per l‟approfondimento e la rilevazione dei dati relativi al bambino straniero ed alla sua famiglia è opportuno fissare un incontro successivo all‟iscrizione. Risulta utile a tal proposito che la scuola, attraverso la commissione accoglienza o intercultura, si doti di una traccia tipo per lo svolgimento di questo colloquio che sia utile a comunicare informazioni sull‟organizzazione della scuola, sulle modalità di rapporto scuola-famiglia che faciliti la raccolta di informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e scolastica dell‟alunno, nonché sulle aspirazioni educative della famiglia. La presenza del mediatore culturale, ove necessaria, potrà contribuire a creare un clima sereno di comunicazione reale. Sarà importante – in ogni caso – mantenere un atteggiamento di estremo rispetto ad evitare un approccio che possa essere frainteso come invasivo. Il primo colloquio, fondamentale per un sereno e proficuo ingresso dell‟alunno a scuola, va preparato coinvolgendo tutti i soggetti interessati. E‟ utile riuscire ad accertare alcuni livelli di competenze ed abilità per definirel‟assegnazione alla classe. Rimane però fondamentale il criterio generale di inserire l‟alunno secondo l‟età anagrafica (art. 45 del D.P.R. 394/99). Slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati con molta attenzione in relazione ai benefici che potrebbero apportare e sentita la famiglia. Scelte diverse andranno valutate caso per caso dalle istituzioni scolastiche.

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Per un pieno inserimento è necessario che l‟alunno trascorra tutto il tempo scuola nelgruppo classe, fatta eccezione per progetti didattici specifici, ad esempio l‟apprendimento della lingua italiana, previsti dal piano di studio personalizzato. L‟immersione, in un contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni, facilita l‟apprendimento del linguaggio funzionale.

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA INFANZIA-SEZIONE PRIMAVERA

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

PROGETTO CLASSE “ PRIMAVERA”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

GIORGI IRENE

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

ATTIVARE LA CONTINUITA’ TRA FAMIGLIA E/O ASILO NIDO E SCUOLA PER EVITARE DISTACCHI TRAUMATICI CHE POTREBBERO COMPROMETTERE L’EMOTIVITA’ ED IL NORMALE SVILUPPO PSICOLOGICO DEL BAMBINO. ATTIVARE ESPERIENZE DIDATTICHE PER PREPARARE IL BAMBINO AL PASSAGGIO ALL’ORDINE DI SCUOLA SUPERIORE, PARTECIPANDO ATTIVAMENTE AD ATTIVITA’ CONCORDATE CON LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA D’INFANZIA. VIVERE ED OPERARE IN UN PICCOLO GRUPPO MISTO PER SPERIMENTARE PRIME FORME DI SOCIALIZZAZIONE. SPERIMENTARE LE DIVERSE ATTIVITA’ MOTORIE CHE PROMUOVANO L’AUTOCONTROLLO, IL CONTROLLO SFINTERICO, L’ACQUISIZIONE DEL SE’ CORPOREO E DEGLI SCHEMI DINAMICI DI BASE. FAVORIRE ESPERIENZE ESPRESSIVO/ COMUNICATIVE ATTRAVERSO FILASTROCCHE, CANZONI MIMATE, PICCOLE STORIE PER SVILUPPARE IL SENSO DEL RITMO, LA MEMORIA E L’ACQUISIZIONE CORRETTA DI TUTTI I FONEMI. AGEVOLARE LA CONOSCENZA E L’ESPLORAZIONE DEGLI SPAZI INTERNI ED ESTERNI (CORTILE) MESSI A DISPOSIZIONE DAL PLESSO SCOLASTICO.

FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEI BAMBINI STRANIERI.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

OTTOBRE 2009/GIUGNO 2010

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

INSEGNANTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, DOCENTI SEZIONE PRIMAVERA, INSEGNANTI DELL’ASILO NIDO

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

- MATERIALE DIDATTICO SPECIFICO

Data 09 / 10 / 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO GIORGI IRENE

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10

SINTESI ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA Classe 1^A

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione Attività

Indicare Codice e denominazione del progetto

Modalità di utilizzo delle ore di compresenza tra le insegnanti Baglioni e Fracassa

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

BAGLIONI MARIELLA – FRACASSA GIUSEPPINA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Comprendere la successione delle azioni e delle situazioni; comprendere la ciclicità di fenomeni ed eventi; introiettare il concetto di durata; riconoscere le trasformazioni e i mutamenti; rilevare la reversibilità o meno dei mutamenti; riconoscere l’organizzazione spaziale e temporale; orientarsi correttamente nello spazio; padroneggiare i concetti di regione e confine; rappresentare graficamente lo spazio vissuto; localizzare oggetti nello spazio fisico, sia rispetto a se stessi, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati; eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno e viceversa; ritrovare un luogo attraverso una semplice mappa; individuare la posizione di caselle o incroci sul piani quadrettato; raccogliere dati e informazioni e saperli organizzare con rappresentazioni iconiche secondo opportune modalità; tenere comportamenti corretti e rispettosi delle regole nei diversi luoghi e contesti.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico nelle ore di compresenza del mercoledì dalle 8,10 alle 10,10

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Le docenti contitolari della classe Baglioni e Fracassa.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula , aree esterne di pertinenza del plesso scolastico “Sieber”, scuolabus, personale ATA in orario di servizio.

Data 09/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Baglioni Mariella - Fracassa Giuseppina

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 2^ A

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“Recupero e consolidamento delle abilità linguistiche”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

VALENTINI VALERIA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Agevolare lo sviluppo di comportamenti di autonomia.

Creare l'abitudine ad affrontare gli impegni con responsabilità.

Potenziare le capacità di ascolto e di attenzione.

Acquisire metodi e mezzi per organizzare le proprie esperienze e comunicare le proprie

conoscenze.

Progredire nelle conoscenze applicando strategie adeguate alla propria et à.

Sperimentare i diversi aspetti della realtà per conoscerla e interpretarla.

Approfondire e consolidare le strumentalità di base.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico nelle ore di attività opzionali

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti della classe 2^ A

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Materiale in dotazione alla classe; Attrezzature a disposizione del plesso scolastico;

Schede predisposte o fotocopiate dagli insegnanti; Testi vari e pubblicazioni.

Data 09/10/ 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Page 133: POF Offida a.s.2009-2010

133

Valentini Valeria

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 3^ A

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“Recupero e consolidamento in italiano e matematica”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

COZZOLINO NELLA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Agevolare lo sviluppo di comportamenti di autonomia.

Creare l’abitudine ad affrontare gli impegni con responsabilità.

Potenziare le capacità di ascolto e di attenzione.

Acquisire metodi e mezzi per organizzare le proprie esperienze e comunicare le proprie conoscenze.

Progredire nelle conoscenze applicando strategie adeguate alla propria età.

Sperimentare i diversi aspetti della realtà per conoscerla e interpretarla.

Acquisire varie strategie di ragionamento logico.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico nelle ore di attività opzionali e nelle ore di compresenza

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti della classe 3^ A

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Materiale in dotazione alla classe; Attrezzature a disposizione del plesso scolastico;

Schede predisposte o fotocopiate dagli insegnanti; Testi vari e pubblicazioni.

Data 09/10/ 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Page 134: POF Offida a.s.2009-2010

134

Cozzolino Nella

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA':SCUOLA PRIMARIA – ClassI 2°A/3°A

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“Christmas songs”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

COZZOLINO NELLA – VALENTINI VALERIA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Possibilità di migliorare l’immagine di sé. Percepire la propria corporeità e il rapporto con lo spazio. Eseguire per imitazione semplici canti. Collegare alla musica la gestualità e il movimento di tutto il corpo realizzando

semplici coreografie.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Metà Novembre – Febbraio

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Insegnanti: Cozzolino Nella, Valentini Valeria, Peci Vittoria, (nelle ore opzionali, Sergiacomi Rosita) Collaboratori scolastici Esperto Progetto scienze motorie I genitori degli alunni: senza oneri

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Personale docente coinvolto nel progetto Genitori degli alunni Personale ATA

Data 09/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Valeria Valentini Nella Cozzolino

Page 135: POF Offida a.s.2009-2010

135

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - CLASSI 2^ A – 3^ A

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“INSIEME A TEATRO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

COZZOLINO NELLA – VALENTINI VALERIA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Possibilità di migliorare l’immagine di sé.

Percepire la propria corporeità e il rapporto con lo spazio.

Sperimentare come un messaggio può essere trasmesso attraverso una scenografia, costumi e dialoghi.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

FEBBRAIO-MARZO 2010

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

I docenti coinvolti nel progetto: Valentini Valeria, Cozzolino Nella e Peci Vittoria nelle ore opzionali delle classi indicate.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Trasporto degli alunni con lo scuolabus dal plesso di via Nenni al Teatro Serpente Aureo per le prove in orario scolastico e relativa disponibilità del teatro negli orari da concordare. Personale docente coinvolto nel progetto Genitori degli alunni. Personale ATA

Data 09/10/ 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Page 136: POF Offida a.s.2009-2010

136

Cozzolino Nella - Valentini Valeria

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 4^ A

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“L.A.R.S.A. – RECUPERO E SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI – AMBIENTALE ANCHE CON L’UTILIZZO DEL COMPUTER”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

De Santis Carla

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Acquisire ed ampliare conoscenze per operare in modo autonomo e più sicuro nelle attività linguistiche e logico-matematiche.

Acquisire adeguate capacità di ascolto e concentrazione sia durante la lezione che in fase operativa.

Conoscere il proprio ambiente al fine di rispettarlo e salvaguardarlo.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Da ottobre 2009 a maggio 2010 Giovedì dalle ore 8.10 alle ore 11.10

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Insegnanti De Santis Carla e Calvaresi Giovanna.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Utilizzo dello Scuolabus Collaboratori scolastici

Data 09/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO DE SANTIS CARLA

Page 137: POF Offida a.s.2009-2010

137

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 4^ A

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ RECUPERO LINGUISTICO E LOGICO-MATEMATICO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

De Santis Carla – Calvaresi Giovanna

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Acquisire adeguate capacità di ascolto e concentrazione.

Acquisire conoscenze e abilità linguistiche e logico/matematiche per operare in modo autonomo.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico 2009/2010.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Insegnanti De Santis Carla e Calvaresi Giovanna.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Materiale in dotazione alle classi. Attrezzature a disposizione del plesso scolastico. Schede predisposte o fotocopiate dagli insegnanti. Testi vari e pubblicazioni.

Data 09/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

De Santis Carla - Calvaresi Giovanna

Page 138: POF Offida a.s.2009-2010

138

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA'- SCUOLA PRIMARIA – classe 5^A

Sezione 1 – Descrittiva. 1.1 Denominazione progetto didattico.

Indicare Codice e denominazione del progetto didattico.

" RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO DELLE ABILITA’ ANCHE CON L’UTILIZZO

DEL COMPUTER.”

1.2 Responsabile progetto didattico.

Indicare Il responsabile del progetto didattico.

CAMELI MARIA RITA - BASSO GIOVANNI .

1.3 Obiettivi.

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

RECUPERARE, CONSOLIDARE E POTENZIARE ABILITA’ DISCIPLINARI ANCHE CON

L’UTILIZZO DEL COMPUTER MEDIANTE IL QUALE POTER ESEGUIRE ATTIVITA’ E

GIOCHI DIDATTICI FINALIZZATI A SVILUPPARE CONOSCENZE ED ABILITA’

DISCIPLINARI. DESTINATARI DEL PROGETTO DIDATTICO: ALUNNI DELLA CLASSE QUINTA SEZIONE A (TEMPO ORDINARIO) DI SCUOLA PRIMARIA (PLESSO DI PIAZZA VIA NENNI, (OFFIDA)

1.4 Durata.

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamante da quelle da svolgere in un altro.

I GIORNI DI LUNEDI’ DALLE ORE 12,10 ALLE ORE 13,10 E DI MARTEDI’ DALLE ORE 11,10

ALLE ORE 13,10 PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO 2009/2010.

1.5 - Risorse umane.

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

GLI INSEGNANTI CAMELI MARIA RITA E BASSO GIOVANNI NELLA CLASSE QUINTA

SEZIONE A (TEMPO ORDINARIO).

1.6 - Beni e servizi.

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

==================================================================================

Data 09 OTTOBRE 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Cameli Maria Rita Basso Giovanni

Page 139: POF Offida a.s.2009-2010

139

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA – classe 1^ tempo pieno

Sezione 1 – Descrittiva. 1.1 Denominazione progetto didattico.

Indicare Codice e denominazione del progetto didattico.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO: CONSOLIDAMENTO, POTENZIAMENTO E

RECUPERO DELLE ABILITA’ STRUMENTALI DI BASE ANCHE CON L’USO DEL COMPUTER.

1.2 Responsabile progetto didattico.

Indicare Il responsabile del progetto didattico.

POLI ANGELA

1.3 Obiettivi Formativi.

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

RECUPERARE, CONSOLIDARE E POTENZIARE ABILITA’ STRUMENTALI DI BASE CON

PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI AMBITI LINGUISTICO – ESPRESSIVO – COMUNICATIVO E

LOGICO – MATEMATICO - SCIENTIFICO.

1.4 Durata.

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamante da quelle da svolgere in un altro.

I GIORNI DI MARTEDI’ DALLE ORE 11,25 ALLE ORE 12,25 E GIOVEDI’ DALLE ORE 14,25 ALLE ORE

16,25 PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO 2009/2010.

1.5 - Risorse umane.

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per

anno finanziario.

GLI INSEGNANTI POLI ANGELA, CALVARESI GIOVANNA E BASSO GIOVANNI CHE OPERANO

NELLA CLASSE PRIMA SEZIONE TEMPO PIENO.

1.6 - Beni e servizi.

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

==================================================================================

Data: 09 OTTOBRE 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Poli Angela

Page 140: POF Offida a.s.2009-2010

140

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009-2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - CLASSE 2^ TP

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“Recupero e consolidamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

TRAINI CLAUDIA-RENDINA MILENA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Agevolare lo sviluppo di comportamenti di autonomia.

Creare l’abitudine ad affrontare gli impegni con responsabilità.

Potenziare le capacità di ascolto e di attenzione.

Acquisire metodi e mezzi per organizzare le proprie esperienze e comunicare le proprie conoscenze.

Progredire nelle conoscenze applicando strategie adeguate alla propria età.

Sperimentare i diversi aspetti della realtà per conoscerla e interpretarla.

Approfondire e consolidare le strumentalità di base.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico, il martedì e il venerdì, nelle ore di compresenza.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti della classe 2 ^ TP Traini e Rendina

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Materiale in dotazione alle classi; Attrezzature a disposizione del plesso scolastico;

Schede predisposte o fotocopiate dagli insegnanti; Testi vari e pubblicazioni.

Data 09-10-2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Traini Claudia Rendina Milena

Page 141: POF Offida a.s.2009-2010

141

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009-2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - CLASSE 2^ TP

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“AMICO COMPUTER”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

TRAIN CLAUDIAI- BASSO GIOVANNI

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Collaborare con i compagni per realizzare un prodotto comune. Ascoltare,comprendere ed eseguire correttamente indicazioni e procedure. Mettere in atto comportamenti di autonomia e di autocontrollo. Acquisire padronanza nell’uso del computer e dei principali programmi. Sperimentare l’impiego della videoscrittura per scrivere testi. Consolidare ed approfondire le strumentalità di base.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Ogni lunedì per l’intero anno scolastico nelle ore di compresenza

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti della classe 2 ^ TP

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Materiale in dotazione alle classi; Computers e stampante presenti nell’aula multimediale;

Data 09-10-2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Traini Claudia Basso Giovanni

Page 142: POF Offida a.s.2009-2010

142

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 3^Tempo Pieno

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“L.A.R.S.A. – RECUPERO E POTENZIAMENTO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Calza Gabriella

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Imparare dai propri errori adottando strategie varie per riconoscerli e superarli.

Creare l’abitudine ad affrontare gli impegni con responsabilità.

Potenziare le capacità di ascolto e di attenzione.

Usare un linguaggio adatto a scopi comunicativi diversi.

Riflettere, parafrasare, sintetizzare, sviluppare modalità operative per imparare a pensare e a comprendere.

Acquisire metodi e mezzi per organizzare le proprie esperienze e comunicare le proprie conoscenze.

Progredire nelle conoscenze applicando strategie adeguate alla propria età.

Affrontare positivamente l’impegno personale, con disponibilità alla collaborazione, per contribuire con il proprio apporto alla realizzazione di obiettivi comuni.

Fruire in modo consapevole degli strumenti e del materiale multimediale e audiovisivo.

Acquisire varie strategie di ragionamento logico.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Da ottobre 2008 a maggio 2009 per un totale di c.a 30 ore durante le ore di contemporanea azione

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Insegnanti Calza Gabriella e Damiani Giannino.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 09/10/2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Calza Gabriella

Page 143: POF Offida a.s.2009-2010

143

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 4^ tempo pieno

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“LABORATORIO LARSA DISCIPLINARE/LABORATORIO ESPRESSIVO ”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

CAPPONI EDMEA MARTA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Acquisire ed ampliare conoscenze per operare in modo autonomo e più sicuro nelle attività linguistiche. Scoprire le proprie potenzialità comunicative ed espressive attraverso i linguaggi verbali, iconici, gestuali e sonori. Essere capaci di porsi in relazione in modo collaborativo e costruttivo nel piccolo e grande gruppo, rispettando i ruoli assegnati, le esigenze ed i bisogni dell’altro.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico 2009/2010: il martedì dalle 10,25 alle 12,25 ( insegnanti Capponi/Baglioni).

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti Capponi, Baglioni

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Spazi della scuola quali palestra, aula immagine, il Teatro Serpente Aureo, lo scuolabus.

Data 09 Ottobre 2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Capponi Edmea Marta

Page 144: POF Offida a.s.2009-2010

144

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 4^ tempo pieno

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ LABORATORIO ARTE – INFORMATICA”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

LUCARELLI ANGELO

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti. Comunicare sensazioni, sentimenti, stati d’animo attraverso il linguaggio iconico. Usare i linguaggi propri dell’arte e dell’informatica per la comprensione della realtà in cui il bambino opera e vive. Recuperare e potenziare abilità e conoscenze relative all’area storico – geografica anche con l’utilizzo del computer.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico 2009/2010: il martedì dalle 14,25 alle 15,25 ( insegnanti Lucarelli/Baglioni).

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti Lucarelli, Baglioni

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Spazi della scuola quali palestra, aula immagine, aula multimediale.

Data 09 Ottobre 2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Lucarelli Angelo

Page 145: POF Offida a.s.2009-2010

145

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 5^ tempo pieno

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ LABORATORIO LARSA DISCIPLINARI – LABORATORIO ESPRESSIVO ”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

CAPRIOTTI RITA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

- Acquisire ed ampliare conoscenze per operare in modo autonomo e più sicuro nelle attività

linguistiche e logico – matematiche. - Scoprire le proprie potenzialità comunicative ed espressive attraverso i linguaggi verbali, iconici, gestuali e sonori. - Essere capaci di porsi in relazione in modo collaborativo e costruttivo nel piccolo e grande gruppo, rispettando i ruoli assegnati, le esigenze ed i bisogni dell’altro.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico 2009/2010: il martedì dalle 10,25 alle 12,25 ( insegnanti Lucarelli / Capriotti ); il venerdì dalle 10,25 alle 11,25 ( insegnanti Lucarelli / Capponi ).

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti Capriotti, Capponi, Lucarelli

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Spazi della scuola quali palestra, aula immagine, aula multimediale; il Teatro Serpente Aureo, lo scuolabus.

Data 09 Ottobre 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Capriotti Rita

Page 146: POF Offida a.s.2009-2010

146

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 5^ tempo pieno

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ ANTROPOLOGICO VIA CAVO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

LUCARELLI ANGELO

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Acquisire ed ampliare conoscenze per operare in modo autonomo e più sicuro nelle attività legate all’ambito storico-geografico.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico 2009/2010: il giovedì dalle 14.25 alle 16.25 ( insegnanti Lucarelli/Baglioni).

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti Lucarelli, Baglioni

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula multimediale.

Data 09 Ottobre 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Lucarelli Angelo

Page 147: POF Offida a.s.2009-2010

147

STITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“PROGETTO DI ALFABETIZZAZIONE E RECUPERO ALUNNI EXTRACOMUNITARI”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

COZZOLINO NELLA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Creare momenti d’incontro e conoscenza fra i bambini che frequentano la classe.

Favorire un inserimento il più possibile rispondente ai bisogni degli alunni.

Individuare percorsi comuni all’interno delle discipline scolastiche.

Creare una collaborazione tra famiglia e scuola.

Far assumere consapevolezza della varietà linguistica nel mondo, allargando gli orizzonti di tutti i bambini.

Dare ai bambini bilingui l’occasione di dimostrare le loro abilità linguistiche.

Superare atteggiamenti negativi o di vergogna verso lingue e culture.

Rimuovere gli impedimento di ordine linguistico-comunicativo per favorire l’alfabetizzazione.

Consolidare l’apprendimento linguistico attraverso programmazioni individualizzate e percorsi mirati d’apprendimento.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

11 ore settimanali per Intero anno scolastico

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Gli insegnanti Calza Gabriella, Rendina Milena, Basso Giovanni, Valentini Valeria e Peci Vittoria nell’ambito della flessibilità oraria dell’autonomia scolastica.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 09/10/2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Cozzolino Nella

Page 148: POF Offida a.s.2009-2010

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Page 149: POF Offida a.s.2009-2010

149

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA INFANZIA

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

" PROGETTO INGLESE INFANZIA”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

GIUDICI EMILIA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

IL PROGETTO E’ RIVOLTO AI BAMBINI DI CINQUE ANNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA CON LA FINALITA’ DI AVVIARE I BAMBINI AD ALTRE SONORITA’. LA LINGUA INGLESE RAPPRESENTA UN VEICOLO ECCELLENTE PER AVVIARE AD ALTRI SUONI E PERMETTE INOLTRE UNA EFETTIVA EDUCAZIONE ALLA MULTICULTURALITA’. GLI OBIETTIVI PERTANTO RISULTANO ESSERE:

- ASCOLTARE E COMPRENDERE SEMPLICI MESSAGGI, - -DISTINGUERE E RIPRODURRE SEMPLICI CATENE DI SUONI - ASSOCIARE IMMAGINI A SUONI - COMPRENDERE GLOBALMENTE SEMPLICI CONSEGNE E FORMULE DI SALUTO - SAPER SOSTENERE UNA FACILE CONVERSAZIONE UTILIZZANDO UN LESSICO

APPROPRIATO

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamante da quelle da svolgere in un altro.

DA GENNAIO A MAGGIO

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario. DOCENTE D’INGLESE :PAGNONI EUFRASIA( ORE FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO N° 33)

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 09__/_10_/_2009_

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO GIUDICI EMILIA

Page 150: POF Offida a.s.2009-2010

150

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA INFANZIA

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

" PROGETTO INTEGRAZIONE INFANZIA”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

SPURIO DONATELLA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

IL PROGETTO E’ RIVOLTO A BAMBINI PROVENIENTI DA NAZIONALITA’ DIVERSE E SI PREFIGGE LA FINALITA’ DI FARLI STAR BENE NEL NOSTRO PAESE E QUINDI NELLA NOSTRA SCUOLA. GLI OBIETTIVI RIGUARDANO “ L’INTEGRAZIONE “E L’ACQUISIZIONE DI LINGUAGGI E TECNICHE CHE PERMETTONO IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI STESSI ATTRAVERSO IL GIOCO E LE ATTIVITA’ AD ESSO CONNESSE

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

DA GENNAIO 2009 A MAGGIO 2010, PER UN TOTALE PRO CAPITE DI 2 (DUE) ORE. TOTALE 14 ORE.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

I DOCENTI INFANZIA: CAROSI MAFALDA, CROCERI EMI, PETROCCHI CATERINA, POLITI GIULIETTA, GIUDICI EMILIA , SPURIO DONATELLA.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

UTILIZZO DI SCUOLABUS , PERSONALE ATA, COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

Data 09__/_10_/__2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

SPURIO DONATELLA

Page 151: POF Offida a.s.2009-2010

151

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA INFANZIA

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

" LEGGIAMO L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

GIUDICI EMILIA (FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1/A)

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

IL PROGETTO SI RIVOLGE A TUTTI I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, LE FINALITA’ COME LE METODOLOGIE SI PREFIGGONO I SEGUENTI OBIETTIVI: - CONOSCERE L’AMBIENTE IN CUI SI VIVE. (IL PAESE, LA PERIFERIA, I DIVERSI PLESSI SCOLASTICI: Il PLESSO DI VIA NENNI , Il PLESSO “SIEBER”, IL PLESSO DI VIA DELLA REPUBBLICA;IL MARE, LA MONTAGNA) - CONOSCERE IL LUOGO IN CUI SONO UBICATI I DIVERSI PLESSI SCOLASTICI: - EFFETTUARE ESPERIENZE DIDATTICHE RELATIVE AI DIVERSI AMBIENTI; -COLLOCARSI NELLO SPAZIO FISICO, EFFETTUARE PERCORSI,ANIMAZIONI,OPERAZIONI , TRASFORMAZIONI CREATIVE CON MATERIALI VARI. - LEGGERE ATTRAVERSO TUTTI I CANALI PERCETTIVI:VISIVO,UDITIVO,TATTILE GUSTATIVO, OLFATTIVO. - ANIMARE UTILIZZANDO: ILPROPRIO CORPO, MUSICHE, CANTI. - RAPPRESENTARE CON TECNICHE DIVERSE: GRAFICO/PITTORICHE E PLASTICHE. - RISPETTARE LE REGOLE CONDIVISE RELATIVE AI DIVERSI AMBIENTI.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

DA NOVEMBRE A MAGGIO

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario. DOCENTI : GIUDICI EMILIA, SPURIO DONATELLA, PETROCCHI CATERINA, POLITI GIULIETTA, CAROSI MAFALDA, CROCERI EMI, MASSICCI PATRIZIA, PETROCCHI DOLORES. ORE PREVISTE: N. 7.5 PRO CAPITE FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO. PERSONALE ATA

1.6 - Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario UTILIZZO DEI PULMINI, DELLE STRUTTURE COMUNALI , PROVINCIALI , REGIONALI.

Data 09__/_10_/_2009_

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

GIUDICI EMILIA (F. S. AREA 1/A)

Page 152: POF Offida a.s.2009-2010

152

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA INFANZIA

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

" RACCORDO INFANZIA / PRIMARIA”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

SPURIO DONATELLA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

IL PROGETTO E’ RIVOLTO A TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, PARTICOLARMENTE A QUELLI DI CINQUE ANNI ED AGLI ALUNNI DELLE CLASSI DI 1°T.P E 1° T.M SCUOLA PRIMARIA. LE FINALITA’ SI RIFERISCONO ALLA CONTINUITA’ SCOLASTICA TRA SEZIONI INFANZIA E L’ORDINE DI SCUOLA SUCCESSIVO (PRIMARIA) PER NON PROVOCARE DISTACCHI TRAUMATICI O BRUSCHE ACCELERAZIONI CHE POTREBBERO OSTACOLARE UN SERENO APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI. GLI OBIETTIVI PROPOSTI SONO I SEGUENTI:

- CONOSCERE L’ORDINE DI SCUOLA SUCCESSIVO , I SUOI SPAZI E LA SUA SPECIFICA ORGANIZZAZIONE RISPETTANDO LE REGOLE CONDIVISE.

- SPERIMENTARE PERCORSI EDUCATIVI PARTICOLARI MIRATI AL CONSEGUIMENTO - DI PREREQUISITI NECESSARI AGLI APPRENDIMENTI DELLE SPECIFICHE DISCIPLINE

(DAI CAMPI D’ESPERIENZA ALLE DISCIPLINE) SARA’ NECESSARIA LA COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DI SCUOLA SUCCESSIVO CON IL PERSONALE ATA E CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

DA NOVEMBRE A MAGGIO

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

DOCENTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA 1°T.P/1°T.M PRIMARIA . GIUDICI EMILIA, SPURIO DONATELLA, PETROCCHI CATERINA, POLITI GIULIETTA, CAROSI MAFALDA, CROCERI EMI, MASSICCI PATRIZIA, PETROCCHI DOLORES. ORE PREVISTE: N. 7.5 PRO CAPITE “FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO” PERSONALE ATA.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

- UTILIZZO DEGLI SCUOLABUS E DI MATERIALE DIDATTICO SPECIFICO

Data 09__/_10_/2009__

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO SPURIO DONATELLA

Page 153: POF Offida a.s.2009-2010

153

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA – classe 1^ tempo pieno

Sezione 1 – Descrittiva.

1.1 Denominazione progetto didattico.

Indicare Codice e denominazione del progetto didattico.

“PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE”

1.2 Responsabile progetto didattico.

Indicare Il responsabile del progetto didattico.

Poli Angela – Calvaresi Giovanna.

1.3 Obiettivi.

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Obiettivi formativi:

Conoscere il proprio territorio sotto l’aspetto naturalistico-ambientale.

Comprendere che l’ambiente è un bene prezioso per tutti gli esseri viventi e come tale va salvaguardato.

Riflettere sulla relazione uomo-ambiente: l’uomo, con le sue attività, artefice della fruizione e della tutela delle risorse del pianeta.

DESTINATARI DEL PROGETTO DIDATTICO: Alunni della classe prima sezione tempo pieno - Scuola Primaria di Offida Via della Repubblica.

1.4 Durata.

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamante da quelle da svolgere in un altro.

INTERO ANNO SCOLASTICO 2009/2010.

1.5 - Risorse umane.

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Poli Angela per un totale di 15 ore per attività di programmazione, ricerca e preparazione di materiali e uscite sul territorio. Calvaresi Giovanna per un totale di 5 ore per attività di programmazione, ricerca e preparazione di materiali e uscite sul territorio.

1.6 – Beni e servizi.

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Utilizzo dello scuolabus Collaboratori scolastici.

Data 10 OTTOBRE 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Poli Angela

Page 154: POF Offida a.s.2009-2010

154

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009-2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - CLASSE 2^ TP

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“FINALMENTE… E’ NATALE!”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

TRAINI CLAUDIA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità di invenzione sonoro-musicale.

Ascoltare, comprendere e memorizzare testi poetici anche in lingua inglese.

Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimenti.

Collaborare per raggiungere un obiettivo comune.

Recitare con espressività e dizione corretta testi poetici.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Novembre e Dicembre nelle ore di compresenza e il venerdì nelle ore di Inglese.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario. DocentiTraini, Rendina, Sergiacomi. N° 10 ORE complessive per programmazione attività, ricerca di materiale, allestimento e assistenza durante la manifestazione.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

CD musicali. Impianto stereo. Attrezzature presenti a scuola.

Data 10-10-09 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

TRAINI CLAUDIA

Page 155: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - CLASSI 2^ A – 3^ A

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ A SCUOLA DI TEATRO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

COZZOLINO Nella – VALENTINI Valeria

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Possibilità di migliorare l’immagine di sé.

Percepire la propria corporeità e il rapporto con lo spazio.

Sperimentare come un messaggio può essere trasmesso attraverso una scenografia, costumi e dialoghi.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

FEBBRAIO-MARZO- APRILE 2010

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Cozzolino Nella-8 ore per programmazione, ricerca materiale e rappresentazione finale. Valentini Valeria-8 ore per programmazione, ricerca materiale e rappresentazione finale. Peci Vittoria- 8 ore per programmazione, ricerca materiale e rappresentazione finale. Basso Giovanni 2 ore per programmazione, ricerca materiale e rappresentazione finale. Sergiacomi Rosita-4 ore per programmazione, ricerca materiale e rappresentazione finale.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Trasporto degli alunni con lo scuolabus dal plesso di via Nenni al Teatro Serpente Aureo per le prove in orario scolastico e relativa disponibilità del teatro negli orari da concordare. Personale docente coinvolto nel progetto - Genitori degli alunni.- Personale ATA

Data 09/10/ 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Cozzolino Nella Valentini Valeria

Page 156: POF Offida a.s.2009-2010

156

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 3^ Tempo Pieno

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

CONTINUO A “PRENDERMI A CUORE” L’AMBIENTE

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

DAMIANI Giannino

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Favorire la presa di coscienza della realtà in cui si vive. Conoscere la morfologia, la flora e la fauna dei luoghi esplorati. Conoscere le forme espressive dell’uomo nel passato (tradizioni, lavoro,

alimentazione, feste…). Prendere coscienza dell’evoluzione - trasformazione della vita quotidiana. Educare i bambini ad osservare la realtà che li circonda. Analizzare l’azione operata dall’uomo sull’ambiente. Maturare il senso di responsabilità nell’impatto con la natura. Problematizzare la conoscenza, stimolare la capacità di porsi domande, dare delle ipotesi,

cercare connessioni, verificare sul terreno nozioni e domande emerse in classe, osservare e registrare luoghi ed eventi.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Mesi da Ottobre a Maggio.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Calza Gabriella – 10 ore per programmazione, ricerca e sistemazione materiali, uscite. Damiani Giannino – 10 ore per programmazione, ricerca e sistemazione materiali, uscite. Esperti nella conoscenza dell’ambiente locale (senza oneri)

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Utilizzo dello scuolabus.- Collaboratori scolastici.

Data 10 / 10 / 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

DAMIANI GIANNINO

Page 157: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - classe 3^ Tempo Pieno

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

"TIPI DA LIBRO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

CALZA Gabriella

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Trasmettere il piacere della lettura. Favorire una circolarità fra libro, mondo e costruzione della persona. Educare all'ascolto e alla convivenza. Scoprire il linguaggio visivo. Favorire gli scambi di idee fra lettori. Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco. Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse. Favorire un rapporto completo con il territorio e la sua storia. Trasformare una storia e/o un libro in copione teatrale. Consolidare e potenziare le abilità psicomotorie ed espressive.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Da ottobre a maggio

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Calza Gabriella – 13 ore per programmazione, ricerca, produzione materiali ed eventuale rappresentazione teatrale. Damiani Giannino – 12 ore per programmazione, ricerca, produzione materiali ed eventuale rappresentazione teatrale.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Gli insegnanti coinvolti nel progetto.- Genitori e nonni degli alunni (senza oneri).

Data10 / 10 / 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

CALZA GABRIELLA

Page 158: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA - Classe 4^ A

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

DE SANTIS CARLA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Conoscere il proprio ambiente al fine di rispettarlo e salvaguardarlo.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Da ottobre 2009 a maggio 2010 Giovedì dalle ore 11.10 alle ore 12.10

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

De Santis Carla 20 ore per attività di programmazione, ricerca e preparazione di materiali, uscite sul territorio. Calvaresi Giovanna 10 ore per attività di programmazione, ricerca e preparazione di materiali, uscite sul territorio

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Utilizzo dello Scuolabus Collaboratori scolastici

Data 10/10/2009 IL RESPOSABILE DEL PROGETTO

DE SANTIS CARLA

Page 159: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA – classe 5^A

Sezione 1 – Descrittiva. 1.1 Denominazione progetto didattico.

Indicare Codice e denominazione del progetto didattico.

“TANTI CODICI PER COMUNICARE”

1.2 Responsabile progetto didattico.

Indicare Il responsabile del progetto didattico.

CAMELI MARIA RITA.

1.3 Obiettivi Formativi.

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Esprimersi utilizzando linguaggi diversi. Rafforzare autostima e fiducia in sé e nell’altro.

Valorizzare la spontaneità e l’espressività . Migliorare l’attenzione, la memoria e l’ascolto. Stimolare processi di simulazione, di improvvisazione e creatività. Comunicare, esprimere emozioni, raccontare utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente, individualmente, a coppie, in gruppo, attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali. Utilizzare il linguaggio grafico pittorico per rappresentare e comunicare stati d’animo e situazioni varie. DESTINATARI DEL PROGETTO DIDATTICO: ALUNNI DELLA CLASSE: QUINTA SEZIONE A (T.O.) DI SCUOLA PRIMARIA (PLESSO DI VIA NENNI, OFFIDA).

1.4 Durata.

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro. ARCO TEMPORALE: FEBBRAIO, MAGGIO 2010.

IL NUMERO DI ORE CHE SONO STATE PREVISTE PER LA PROGRAMMAZIONE E PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE

DIVERSE ATTIVITA’ RELATIVE AL SUDDETTO PROGETTO DIDATTICO CORRISPONDE A DIECI PRO-CAPITE PER

UN TOTALE DI QUARANTA ORE.

1.5 - Risorse umane.

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

I DOCENTI CAMELI MARIA RITA, BASSO GIOVANNI, MAURIZI MERY, SERGIACOMI ROSITA.

1.6 - Beni e servizi.

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

==================================================================================

Data: 10 OTTOBRE 2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Cameli Maria Rita

Page 160: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' - SCUOLA PRIMARIA – classe 5^A

Sezione 1 – Descrittiva. 1.1 Denominazione progetto didattico.

Indicare Codice e denominazione del progetto didattico.

“L’ENERGIA CHE MUOVE IL MONDO”

1.2 Responsabile progetto didattico.

Indicare Il responsabile del progetto didattico.

CAMELI MARIA RITA.

1.3 Obiettivi Formativi.

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Comprendere che l’ambiente è un bene prezioso per tutti gli esseri viventi e come tale va salvaguardato.

Riflettere sulla relazione uomo-ambiente:l’uomo, con le sue attività, artefice della fruizione e della tutela delle

risorse del pianeta.

Focalizzare l’attenzione sui concetti di risorse, spreco, rifiuto, riciclaggio, risparmio di risorse ed energetico.

Assumere comportamenti corretti per la tutela del patrimonio naturale del territorio, per diventare futuri

cittadini consapevoli e responsabili, capaci di rapportarsi correttamente e costruttivamente con l’ambiente .

Cooperare per il raggiungimento di un obiettivo comune.

CLASSE QUINTA SEZIONE A (T.IO.) DI SCUOLA PRIMARIA VIA P.NENNI (OFFIDA)

1.4 Durata.

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

I ARCO TEMPORALE: MARZO-APRILE-MAGGIO, 2010;

IL NUMERO DI ORE CHE SONO STATE PREVISTE PER LA PROGRAMMAZIONE E PER

L’ORGANIZZAZIONE DELLE DIVERSE ATTIVITA’ RELATIVE AL SUDDETTO PROGETTO

DIDATTICO CORRISPONDE A DIECI PRO-CAPITE PER UN TOTALE DI QUARANTA ORE.

1.5 - Risorse umane.

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

I DOCENTI CAMELI MARIA RITA, BASSO GIOVANNI, MAURIZI MERY, SERGIACOMI ROSITA.

1.6 - Beni e servizi.

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

======================================================================================

Data: 10 OTTOBRE 2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

CAMELI M. RITA

Page 161: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA PRIMARIA Classi: 4^tp e 5^tp

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ ARTE – TEATRO – MUSICA ”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

CAPPONI EDMEA MARTA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

- Scoprire le proprie potenzialità comunicative ed espressive attraverso i linguaggi verbali, iconici, gestuali e sonori. - Essere capaci di porsi in relazione in modo collaborativo e costruttivo nel piccolo e grande gruppo, rispettando i ruoli assegnati, le esigenze ed i bisogni dell’altro.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Intero anno scolastico

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docenti: Baglioni 10 ore, Capponi 40 ore, Capriotti 5 ore, Lucarelli 20 ore, Sergiacomi 5 ore per programmare le attività, ricercare materiali e predisporli, allestire spettacoli e mostre.

Collaboratori scolastici.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Spazi della scuola quali palestra, aula immagine, aula multimediale; il Teatro Serpente Aureo, lo scuolabus.

Data 10 Ottobre 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

CAPPONI EDMEA MARTA

Page 162: POF Offida a.s.2009-2010

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Page 163: POF Offida a.s.2009-2010

163

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 2010

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' - SCUOLA PRIMARIA – classe 5^A

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“SI ALZI IL SIPARIO…”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

CAMELI MARIA RITA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Attivare atteggiamenti di ascolto, conoscenza di sé e di relazioni positive nei confronti di compagni e adulti Rafforzare autostima e fiducia in sé e nell’altro Acquisire consapevolezza del proprio corpo per favorirne la padronanza ed il controllo Valorizzare la spontaneità e l’espressività degli alunni Migliorare l’attenzione, la memoria e l’ascolto Stimolare processi di simulazione, di improvvisazione e creatività Comunicare, esprimere emozioni, raccontare utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente, individualmente, a coppie, in gruppo Utilizzare il linguaggio corporeo per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali

1.4 Durata

FEBBRAIO-MARZO-APRILE 2010, PER UN TOTALE DI N.8 RIENTRI EXTRACURRICULARI POMERIDIANI, DA EFFETTUARSI UNA VOLTA A SETTIMANA (MARTEDI’) NEL PLESSO DI VIA REPUBBLICA, DALLE ORE 13,10 ALLE ORE 16,25

1.5 - Risorse umane

I DOCENTI CAMELI MARIA RITA E BASSO GIOVANNI EFFETTUERANNO 10 ORE AGGIUNTIVE PRO-CAPITE DI DOCENZA EXTRACURRICULARE E PRESTERANNO ASSISTENZA A MENSA PER UN TOTALE DI N.3 ORE PRO-CAPITE CHE VERRANNO RECUPERATE DURANTE LE ORE DI CONTEMPORANEA AZIONE DI PIU’ DOCENTI NELLA MEDESIMA CLASSE.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 10 OTTOBRE 2010 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Cameli Maria Rita

Page 164: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA

di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' - SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

LABORATORIO DEL FARE - CLASSI: I Sez. A, B, C.

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Prof. Mario Castellucci

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Operare con metodi di osservazione, ipotizzare, realizzare oggetti creativi. Lavorare in maniera cooperativa con docenti e compagni, rispettando le regole della convivenza civile, compreso l’aver cura del materiale e dell’ambiente di lavoro. Obiettivi generali: saper raggiungere un risultato intenzionale e verificabile.

Obiettivi operativi: saper disegnare i singoli pezzi sui materiali, saper impugnare gli utensili e guidarli in modo corretto sul materiale per ottenere pezzi di precisione accettabile, assemblare l’oggetto con buona precisione, verificare la corrispondenza delle misure con il progetto o lo schema di partenza.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

L’attività di laboratorio prevede un orario extracurriculare di 20 ore. Il laboratorio verrà attuato nel secondo quadrimestre per un totale di 8 rientri settimanali da due ore e mezza, dalle ore 14,00 alle ore 16,30 con una pausa pranzo dalle 13,15 alle 14,00.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docente Mario Castellucci: responsabile del progetto ed esecutore con un impegno di n. 20 in presenza.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 10/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof. Mario Castellucci

Page 165: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA

di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' - SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

LABORATORIO DEL FARE - CLASSI: II Sez. A, B.

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Prof. Mario Castellucci

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Operare con metodi di osservazione, ipotizzare, realizzare oggetti creativi. Lavorare in maniera cooperativa con docenti e compagni, rispettando le regole della convivenza civile, compreso l’aver cura del materiale e dell’ambiente di lavoro. Obiettivi generali: individuare le varie tipologie edilizie, saper raggiungere un risultato intenzionale e verificabile. Obiettivi operativi: saper disegnare i singoli pezzi sui materiali, saper impugnare gli utensili e guidarli in modo corretto sul materiale per ottenere pezzi di precisione accettabile, assemblare l’oggetto con buona precisione, verificare la corrispondenza delle misure con il progetto o lo schema di partenza.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

L’attività di laboratorio prevede un orario extracurriculare di 20 ore. Il laboratorio verrà attuato nel secondo quadrimestre, per un totale di 8 rientri settimanali da due ore e mezza, dalle ore 14,00 alle ore 16,30 con una pausa pranzo dalle 13,15 alle 14,00.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docente Mario Castellucci: responsabile del progetto ed esecutore con un impegno di n. 20 in presenza.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 10/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof. Mario Castellucci

Page 166: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2008- 09 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

" Progetto recupero di italiano”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Prof.ssa Loriana Capocasa

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

1 – Acquisizione della consapevolezza delle carenze pregresse. 2 – Recupero conoscenze e abilità (da individuare con l’insegnante curricolare). 3 – Rielaborazione dei contenuti.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamante da quelle da svolgere in un altro.

16 ore da effettuarsi nel periodo fine gennaio-marzo 2009-2010

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Prof.ssa Loriana Capocasa. TOTALE 16 ORE

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 10 /Ottobre / 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Loriana Capocasa

Page 167: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009 - 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO- CLASSI PRIME. (SEZ. A

– B – C ) EXTRACURRICULARE

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“RECUPERO MATEMATICA CLASSI PRIME”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

SUDRAB ADOLFO

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali ra/pporti con altre istituzioni.

RECUPERO SU COGNIZIONI DI BASE E PROCESSI OPERATIVI NEL CAMPO DELLA MATEMATICA.

CONOSCENZA ED USO DELLE OPERAZIONI CON I NUMERI RAZIONALI.

CONOSCENZA DI ELEMENTI DI GEOMETRIA PIANA.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

PERIODO GENNAIO/ MARZO. A.S. 2009/2010 TOTALE 20 ORE.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

DOCENTE INTERNO : PROF. SUDRAB ADOLFO.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula di pertinenza del plesso scolastico personale ATA in orario di servizio.

Data 10/10/2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Prof. Sudrab Adolfo

Page 168: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009 - 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO- CLASSI TERZE (SEZ. A –

B )- EXTRACURRICULARE

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“RECUPERO MATEMATICA CLASSI TERZE”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

SUDRAB ADOLFO

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali ra/pporti con altre istituzioni.

RECUPERO SU COGNIZIONI DI BASE E PROCESSI OPERATIVI NEL CAMPO DELLA MATEMATICA DEL 2° E TERZO ANNO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

ELEMENTI FONDAMENTALI DI CALCOLO ALGEBRICO:

RECUPERO CONOSCENZE DI ELEMENTI DI GEOMETRIA SOLIDA.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

PERIODO FEBBRAIO/APRILE A.S. 2009/2010 TOTALE 20 h.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

DOCENTE INTERNO : PROF. SUDRAB ADOLFO.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula di pertinenza del plesso scolastico personale ATA in orario di servizio.

Data 10/10/2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Prof. Sudrab Adolfo

Page 169: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009 - 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO- CLASSI SECONDE.

(SEZ. A – B ) EXTRACURRICULARE

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“RECUPERO MATEMATICA CLASSI SECONDE”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

STRACCIA FULVIA

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali ra/pporti con altre istituzioni.

RECUPERO CONTENUTI DI MATEMATICA PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI SECONDE CHE MANIFESTINO INCERTEZZE, DIFFICOLTA’ E TEMPI PIU’ LUNGHI NELL’ APPRENDIMENTO NEL CORSO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CURRICULARE.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

IL GIOVEDI’ POMERIGGIO DALLE 14.25 ALLE 16.25, IN ORARIO EXTRACURRICULARE, CON DATA DA DEFINIRSI NEL 1° QUADRIMESTRE.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

20 ORE DI LEZIONE FRONTALE DA PARTE DELLA PROF.SSA FULVIA STRACCIA.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula di pertinenza del plesso scolastico personale ATA in orario di servizio.

Data 10/10/2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Prof.ssa Fulvia Straccia

Page 170: POF Offida a.s.2009-2010

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA

di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA'- Scuola Secondaria 1° Grado- Classi 1°-2°-3°

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

" PROGETTO TEATRO “

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Gabriella Pellei

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

- Sviluppare le capacità di autocontrollo; - Favorire i rapporti di collaborazione e comunicazione; - Valorizzare la creatività e il pensiero divergente degli alunni; - Acquisire il senso dell'organizzazione della realtà, dei propri sentimenti e delle proprie idee. - Potenziare le capacità creative; - Controllare l'emotività; - Potenziare la socializzazione; - Riuscire ad esibirsi in pubblico; - Mettere in scena una rappresentazione teatrale; - Avvicinare gli alunni al mondo del teatro; - Socializzare una esperienza significativa; - Acquisire autonomia ed autostima per superare i condizionamenti ambientali e personali; - Organizzare e realizzare un’attività insieme agli altri per acquisire capacità critica; - Perfezionare l’uso di più linguaggi per comunicare una esperienza condivisa dal gruppo.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

dal mese di gennaio al mese di giugno (seguirà calendario): 15 incontri di 2 ore; 15 mense; due prove generali e una rappresentazione

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Prof. ri: Gabriella Pellei: 28 ore aggiuntive ; Stefania Camilli: 28 ore aggiuntive ; Licia D’Angeli 14 ore aggiuntive. Totale 70 ore. Ausiliari ATA

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Registratori, computer, cd per basi musicali; fotocopie; costumi, materiale per scenografia, impianto stereo, teatro “Serpente aureo”

Data __/__/ 2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

PELLEI GABRIELLA

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009 - 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO- CLASSI 2°/2B

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“LA LINGUA ITALIANA NELLE RADICI LATINE ”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

PAOLA BALDINI

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

AVVIARE ALLA CONOSCENZA DELLE RADICI LATINE DELLA LINGUA ITALIANA PER COMPRENDERE L’EVOLUZIONE NEL TEMPO E LE STRUTTURE DI BASE.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamante da quelle da svolgere in un altro.

DA FEBBRAIO A MAGGIO ( 15 INCONTRI DI 2 ORE A SETTIMANA – IL MARTEDI’). TOTALE 30 ORE.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

DOCENTE INTERNO 30 ORE TOTALI.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula di pertinenza del plesso scolastico personale ATA in orario di servizio.

Data 08/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof.ssa Paola Baldini

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009 - 10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO- CLASSI TERZE (SEZ. A –

B) EXTRACURRICULARE

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“NEL LATINO SONO LE RADICI DELLA LINGUA ITALIANA”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

PATRIZIA BRANDIMARTI

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali ra/pporti con altre istituzioni.

CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI BASILARI DELLA FONETICA LATINA. CONOSCENZA DELLE FONDAMENTALI STRUTTURE MORFOLOGICHE E SINTATTICHE DELLA LINGUA LATINA. ACQUISIZIONE DI UN LESSICO DI BASE. CONOSCENZA DI ELEMENTI DI MITOLOGIA ROMANA. CONOSCENZA DI ELEMENTI DI CIVILTA’ ROMANA.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Percorso modulare di 15 (quindici) incontri, con scansione settimanale, di 2 (due) ore ciascuno, in orario extracurriculare, dal 14/01/2010 al 30/05/2010, il giovedì, dalla ore 14.25 alle ore 16.25.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

DOCENTE INTERNO : Prof.ssa Patrizia Brandimarti.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Aula di pertinenza del plesso scolastico personale ATA in orario di servizio.

Data 05/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof.ssa Patrizia Brandimarti

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA

di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’ - SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“La Scuola per il territorio….. Noi Miniguide” Classi coinvolte 5°A / 5° T.P. Scuola Primaria, Classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria di 1° Grado.

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Prof. Mario Castellucci

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

CONOSCERE IL TERRITORIO; CONOSCERE I CRITERI FONDAMENTALI DELLA COMUNICAZIONE E DELL’ACCOGLIENZA IN UN MUSEO; ACQUISIRE ELEMENTI BASILARI PER LA COMPRENSIONE DELL’ARTE; COMUNICARE AUTONOMAMENTE LE CONOSCENZE ACQUISITE A COETANEI ADULTI.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

GENNAIO/MARZO 2010: 6 RIENTRI EXTRACURRICULARI PER GRUPPI DI ALUNNI DELLE CLASSI COINVOLTE, PER UN TOTALE DI 28 ORE.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

DOCENTI COINVOLTI NEL PROGETTO: BRANDIMARTI PATRIZIA, CASTELLUCCI MARIO, CAMILLI STEFANIA, CAPOCASA LORIANA, CAPPONI EDY, CAMELI M. RITA, BAGLIONI MARIELLA. 1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 09/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof. Mario Castellucci

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA

di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009- 10

SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' - SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

Sezione 1 - Descrittiva 1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

CORSO PER IL CONSEGUIMENTO DEL “PATENTINO”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto

Prof. Mario Castellucci

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Far conoscere le norme del codice della strada, la segnaletica e le norme di circolazione; far acquisire comportamenti di

sicurezza; educare alla legalità sulla strada.

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Il corso si svolgerà durante il secondo quadrimestre con durata di 20 ore, suddivise in 8 ore di educazione alla

convivenza civile (da tenersi in orario curriculare) e 12 in orario extracurriculare per 6 incontri a corso dalle ore 14,15

alle 16,15 con una pausa pranzo dalle 13,15 alle 14,15.

1.5 - Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.

Docente Mario Castellucci: responsabile del progetto ed esecutore con un impegno di n. 24

ore in presenza e n. 12 ore funzionali per assistenza per la mensa o eventuale assistenza in

aula per il pranzo.

Agente di Polizia Municipale del comune di Offida a costo zero.

1.6 - Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 10/10/2009 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

Prof. Mario Castellucci

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ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009-10 SINTESI PROGETTO/ATTIVITA' SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

Sezione 1 - Descrittiva

1.1 Denominazione progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

“ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI”

1.2 Responsabile progetto

Indicare Il responsabile del progetto D’Angeli Licia, Malavolta Daniela, Stipa Ermelinda

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Finalità

Favorire l’integrazione degli alunni stranieri di recente immigrazione nel contesto scolastico evitando fenomeni di rifiuto, esclusione, o “invisibilità”.

Promuovere l’apprendimento della lingua italiana come strumento base per ulteriori conoscenze.

consolidare le competenze linguistiche per instaurare rapporti paritari fra cittadini di diversa estrazione. Obiettivi

Creare un luogo di accoglienza e di apprendimento nel quale gli alunni possano sentirsi a loro agio.

Sviluppare le capacità di ascolto, comprensione e produzione dell’italiano orale per comunicare e agire nelle situazioni ricorrenti della vita quotidiana e per interagire con i pari e gli insegnanti. Organizzazione delle attività L’ alfabetizzazione linguistica verrà effettuata su tutte le classi che accolgono gli alunni stranieri per gruppi articolati in livelli: 1° livello:

a) studio delle parole chiave e dei termini più usati; b) studio dei fonemi; c) dal fonema alla sillaba alla parola; d) semplici lettura.

2° livello a) comprensione di testi semplici; b) produzione di testi semplici scritti e orali; c) uso dei codici; d) consolidamento di competenze linguistiche. Strategie Si utilizzeranno giochi linguistici, forme di drammatizzazione, uso di sussidi linguistici utilizzando un lessico base il più vicino possibile al contesto in cui si opera. Verifica-valutazione La valutazione formativa avverrà in itinere e sarà basata sull’osservazione dei comportamenti e delle produzioni orali e scritte degli alunni.

1.4 Durata Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro

Il progetto si svolgerà durante l’anno scolastico 2009/10 a partire dal mese di febbraio per un totale di ore 30 suddivise fra le tre insegnanti per 4 incontri settimanali di 2 ore e 30 minuti.

1.5 - Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario. Il progetto vede il coinvolgimento dei docenti di sostegno: D’Angeli Licia, Malavolta Daniela, Stipa Ermelinda

1.6 - Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.

Data 10/ 10 / 2009

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO

D’ANGELI – MALAVOLTA - STIPA

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PROGETTO: Educazione stradale

“Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore”

Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. del 8/7/03 n.156) prevede, dal 1° luglio 2004, per i minorenni che vogliono guidare un ciclomotore, l‟obbligo di possedere il certificato di idoneità alla guida. Il patentino si consegue dopo aver frequentato un corso di educazione stradale tenuto gratuitamente dalla scuola o a pagamento presso una autoscuola. I corsi organizzati dalla scuola hanno la durata di 20 ore di cui 12 tenute in orario extrascolastico ed 8 in orario curricolare in modo pluridisciplinare. Sono ammessi agli esami gli studenti che non hanno fatto più di 3 ore di assenza delle 12 pomeridiane.

1 Denominazione Progetto/Attività: Educazione stradale “Certificato di idoneità alla guida del ciclomotore” 2 Responsabile del progetto: Prof. Mario Castellucci 3 Obiettivi generali — Destinatari — Finalità — Metodologie

3.1 Obiettivi generali: a) Far conoscere le norme della strada, la segnaletica e le norme della circolazione, con particolare riferimento agli obblighi e ai divieti per i ciclomotori; b) Far acquisire comportamenti di sicurezza relativi a: - condizioni tecniche di sicurezza e comportamenti idonei; - accorgimenti e comportamenti utili alla reciproca visibilità degli utenti della strada; - appropriata percezione delle intenzioni degli altri utenti e delle distanze; direzione e velocità dei veicoli; - corretto uso del ciclomotore; - eventuali gravi situazioni di pericolo o difficoltà nella circolazione e comportamenti conseguenti; c) Educare alla legalità sulla strada, al fine di far comprendere che l‟insieme di leggi, regolamenti e normative hanno lo scopo di disciplinare ed armonizzare la circolazione stradale, considerato anche che il bene individuale non è in contrapposizione con il bene collettivo. 3.2 Destinatari: Tutti gli studenti che ne faranno richiesta, che hanno compiuto 14 anni o coloro che li compiranno nell‟anno scolastico. 3.3 Finalità: - Il conseguimento del certificato di idoneità alla conduzione di ciclomotori (patentino A) D.L.vo 9/02 del 15.01.02. - Attestato di frequenza del corso, valido come credito formativo. 3.4 Metodologie: Avendo l‟educazione stradale una dimensione spiccatamente etico- sociale bisognerà

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evitare di impostare l‟insegnamento in modo teorico-formale. Saranno privilegiate esperienze di apprendimento connesse all‟ambiente in cui vivono i ragazzi in modo che la loro vita affettiva ed etico-sociale ne risulti coinvolta. Si useranno il metodo della ricerca, del lavoro di gruppo in modo da coinvolgere attivamente i ragazzi che si trovano a vivere una fase evolutiva in cui affermano il loro senso di autonomia e di responsabilità con: - la motivazione e problematiche degli argomenti - l‟attivazione delle esperienze operative - l‟attuazione di attività operative - l‟attuazione di attività ludiche adeguate - usi di materiali audiovisivi ed informatici. 4 Durata: - La durata del corso è di 20 ore, suddivise in 8 ore di educazione alla convivenza civile (da tenersi in orario curriculare) e 12 in orario extracurriculare. ―L’operatore responsabile della gestione dei corsi‖ organizzati in ambito scolastico (art 6 D.Leg.vo 9/02) provvede che siano espletati i seguenti adempimenti: · organizzazione, assistenza, coordinamento dei corsi per gli studenti e collaborazione agli insegnanti nel rispetto della normativa vigente (D.Leg.vo 9/02 e art. 230 del Codice della strada) · gestione amministrativo e contabile delle attività connesse alla realizzazione dei corsi · verifica del registro delle presenze, documento ufficiale per la presentazione dei candidati all‟esame · identificazione dei candidati prima dell‟esame · lettura delle istruzioni per la compilazione delle schede d‟esame · co - presenza alla prova finale 5 Risorse Umane: · Progettazione del corso: prof. Mario Castellucci · Operatore responsabile dei corsi, gestione e coordinamento delle attività: prof. Mario Castellucci . Docenza al singolo corso: (n° 20 ore) prof. Mario Castellucci ed Agente di Polizia Municipale del comune di Offida

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PROGETTI IN RETE -I.S.S -PROGETTO INTERCULTURA “DALL‟ACCOGLIENZA ALL‟INTEGRAZIONE -C.S.A “IL VOLO” - PROGETTO REGIONALE Au.Mi.

-FIAB@INRETE

ALTRI PROGETTI…

-CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI -BORSA DI STUDIO “C. GABRIELLI” -CORSO DI SCACCHI PROGETTO LETTURA CONCORSO "" CITTA' di OFFIDA - JOYCE LUSSU " II Premio Nazionale Annuale di Narrativa , riservato a volumi di racconti , giunto alla sua terza edizione nel 2008 , è stato indetto nel 2006 , anno in cui ha esordito . La premiazione si svolge , solitamente , a cavallo tra luglio e agosto . In un periodo in cui la lettura , immeritatamente ed erroneamente , ha spesso il ruolo della cenerentola , a vantaggio di altre discipline ritenute più "degne", grande attenzione pone ad essa la Scuola sostenuta da quanti ruotano intorno al "Premio Citta di Offida - Joyce Lussu ". Gli studenti delle terze , della Scuola Sec. di 1 Grado "G.Ciabattoni" di Offida , sono chiamati , verso fine anno scolastico , a stilare una breve recensione dell'opera vincitrice del Premio Letterario dell'edizione precedente . La recensione , ritenuta migliore a giudizio della Commissione Giudicatrice , verra premiata nell'ambito della manifestazione del Premio successivo : ottima occasione per soddisfare il piacere di leggere .

-ASUR DI AP EDUCAZIONE AI CORRETTI STILI DI VITA, PROMOZIONE - ALLA SALUTE -MINIGUIDE -PROGETTO CINEMA -I MERCOLEDI‟ DELLA FRUTTA -SCUOLA E SPORT

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LA VALUTAZIONE

I docenti dei tre ordini di Scuola sono concordi nel considerare la valutazione parte integrante della programmazione, uno strumento, quindi, che permette non solo il controllo degli apprendimenti, ma la verifica dell‟intervento didattico, al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione accompagna tutti i processi di insegnamento/apprendimento consentendo ai docenti di: conoscere la situazione iniziale di ciascun alunno;

valorizzare le risorse e le mete raggiunte da ogni singolo ragazzo; offrire ad ogni alunno spunti ed aiuti per favorire il superamento delle difficoltà che

si presentano in itinere; predisporre collegialmente piani individualizzati per i soggetti in situazione di

insuccesso; documentare il processo di maturazione degli alunni. Questa valutazione assume carattere promozionale, formativo, orientativo, in quanto concorre ad adeguare il percorso didattico alle esigenze degli alunni. E‟ in questo contesto generale di valutazione che gli insegnanti rilevano e registrano in modo sistematico i progressi degli alunni per quanto concerne competenze, abilità e conoscenze nelle varie discipline, nonché l‟impegno e la partecipazione in classe e a casa. Operativamente le procedure e gli strumenti adottati per le rilevazioni degli apprendimenti differiscono nei tre ordini di scuola a causa sia dell‟età dei discenti che del diverso livello di trattazione e approfondimento delle tematiche oggetto di studio. Nella Scuola dell‟Infanzia, l‟osservazione sistematica e la documentazione dell‟esperienza assumono un ruolo privilegiato. L‟osservazione attenta dei bambini nel corso di tutte le attività permette alle insegnanti di tenere sotto controllo il livello di maturazione corporea, affettiva, relazionale, nonché l‟acquisizione di abilità logico-operative. L‟osservazione qualitativa e sistematica viene utilizzata anche nelle Scuole Primarie e secondarie di I° grado accompagnata da prove scritte, orali e pratiche ( questionari, tests, tabelle, testi….) volte a verificare il grado di acquisizione degli obiettivi programmati. I docenti, nel corso delle riunioni di programmazione settimanale e nei Consigli di classe, preparano le prove strutturate e concordano i criteri generali da adottare nell‟assegnazione dei giudizi, ciò per seguire una linea valutativa comune.

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SCUOLA – FAMIGLIA

La famiglia entra nella scuola come rappresentante dei ragazzi e, come tale, partecipe del contratto educativo, condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. L‟Istituzione Scolastica è tenuta nei confronti della famiglia a: socializzare le proposte educative e didattiche;

fornire su di esse informazioni chiare e continue; rendere periodicamente conto degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro

progredire in ambito disciplinare e sociale; individuare le iniziative per il sostegno e il recupero dei soggetti in situazione di

handicap, disagio, difficoltà. I rapporti tra scuola e famiglia sono organizzati nella duplice modalità di incontri in assemblea e incontri individuali. Nei primi si privilegia il dibattito e il confronto su aspetti culturali, pedagogici ed organizzativi; è in questa sede che viene presentato il piano dell‟offerta formativa, la programmazione didattica prevista per la classe e i servizi specifici attivi nell‟Istituto. La scuola prevede momenti di incontro individuali con i genitori allo scopo di raccogliere informazioni utili alla conoscenza dell‟alunno fuori dal contesto scolastico e per comunicare i livelli di apprendimento e il grado di maturazione raggiunto da ciascuno. Nella Scuola Secondaria di I° grado ogni docente mette a disposizione un‟ora nella prima settimana di ogni mese. Inoltre, al termine del primo quadrimestre e dell‟anno scolastico, i docenti presentano il Documento di Valutazione. Qualora se ne presenti la necessità e a seguito della richiesta della famiglia, gli insegnanti sono disponibili a colloqui individuali fuori dalle date previste. La famiglia dovrebbe impegnarsi a: intervenire alle assemblee, ai colloqui individuali e alle riunioni che la scuola indice; tenersi informata sulle iniziative promosse dalla scuola; incoraggiare i ragazzi nel mantenimento degli impegni assunti a scuola; cooperare perché, a casa e a scuola, il ragazzo trovi atteggiamenti educativi

generali analoghi ( pur nel rispetto delle scelte specifiche di ciascuna famiglia).

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (Scuola Primaria)

La scuola è l‟ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno attraverso l‟interazione sociale in un contesto relazionale positivo. La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, perseguirà costantemente l‟obiettivo di costruire un‟alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

Il Genitore/Affidatario e il Dirigente Scolastico

Sottoscrivono il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità

Quale strumento di trasparenza attraverso il quale i Docenti esprimono la propria proposta formativa e sono garanti del rispetto delle decisioni assunte dagli Organi Collegiali di competenza, gli Alunni sono progressivamente resi consapevoli e partecipi del progetto educativo e didattico che la scuola elabora per loro, le Famiglie conoscono ed esprimono pareri sull‟offerta formativa e collaborano alle attività. Il Genitore/Affidatario, sottoscrivendo l‟istanza d‟iscrizione, assume l‟impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità, nei documenti qui richiamati e a sollecitarne l‟osservanza da parte dell‟alunno. Il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell‟Istituzione Scolastica e responsabile gestionale, assume l‟impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

IMPEGNO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Presentare in modo chiaro il Piano dell‟Offerta Formativa Favorire l‟espressione di nuove progettualità, in particolare nell‟ottica delle innovazioni Progettare percorsi personalizzati finalizzati al successo formativo, nel rispetto delle capacità

potenziali di ogni alunno

Garantire il rispetto dell‟orario scolastico e lo svolgimento regolare delle lezioni Valutare l‟efficienza e l‟efficacia delle proposte Garantire che tutto il personale scolastico metta in atto comportamenti conformi alle finalità

educative dell‟Istituto Favorire la formazione e l‟aggiornamento continuo dei propri docenti Garantire la trasparenza e il miglioramento continuo del sistema

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Il patto educativo di corresponsabilità vede i Docenti impegnati a:

rispettare il proprio orario di servizio; creare a scuola un clima di serenità, cooperazione e armonia; promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto e di reciprocità per accoglierne il

vissuto e per motivarlo all‟apprendimento;

realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel Piano dell‟Offerta Formativa.

motivare alla famiglia, negli incontri periodici programmati, la valutazione relativa al processo formativo e qualsiasi altra difficoltà riscontrata nel rapporto con l‟alunno (carenza d‟impegno, violazione delle regole…)

ricevere i genitori compatibilmente con il proprio orario di servizio. La famiglia si impegna a :

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti. rispettare l‟orario d‟ingresso a scuola e limitare le uscite anticipate. giustificare sempre le assenze (quelle per malattia superiori a cinque giorni saranno

giustificate con certificato medico);

controllare quotidianamente il diario e il quaderno delle comunicazioni scuola-famiglia; controllare attraverso un contatto frequente con i docenti che l‟alunno rispetti le regole della

scuola ( corredo scolastico, divisa, divieto di cellulare, soldi e oggetti di valore, rispetto delle cose proprie e altrui, dell‟ambiente scolastico ecc…), che partecipi attivamente e responsabilmente alla vita della scuola e curi l‟esecuzione dei compiti;

partecipare con regolarità alle riunioni previste. Il sottoscritto Prof. Giovanni Isopi Dirigente Scolastico del’I.S.C. di Offida dichiara che il Collegio dei Docenti è in accordo con quanto sopra riportato. Offida li 07/10/2009 FIRMA ____________________________ Il sottoscritto _____________________________________ Genitore/Affidatario dell’alunno_____________________________ Classe_______________ dichiara di aver preso visione di quanto sopra riportato e di condividere in pieno gli obiettivi e gli impegni. Offida li____________ FIRMA _____________________________________ I DOCENTI Approvato dal Consiglio d’Istituto il 22 settembre 2008 delibera n. 4

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(Scuola Secondaria di 1° Grado)

Il Genitore/Affidatario e il Dirigente Scolastico

Visto l‟art. 3 del DPR 235/2007; Visto il comma 2 dell‟art. 1 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti; PRESO ATTO CHE la formazione e l‟educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell‟alunno, della scuola, della famiglia e dell‟intera comunità scolastica; VISTI i documenti fondamentali d‟Istituto ( Carta dei Servizi, Regolamento d‟Istituto, Piano del‟‟Offerta Formativa)

Sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità

Quale strumento di trasparenza attraverso il quale i Docenti esprimono la propria proposta formativa e sono garanti del rispetto delle decisioni assunte dagli Organi Collegiali di competenza, gli Alunni sono progressivamente resi consapevoli e partecipi del progetto educativo e didattico che la scuola elabora per loro, le Famiglie conoscono ed esprimono pareri sull‟offerta formativa e collaborano alle attività. Il Genitore/Affidatario, sottoscrivendo l‟istanza d‟scrizione, assume l‟impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità, nei documenti qui richiamati e a sollecitarne l‟osservanza da parte dell‟alunno. Il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell‟Istituzione Scolastica e responsabile gestionale, assume l‟impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

IMPEGNO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Presentare in modo chiaro il Piano dell‟Offerta Formativa Favorire l‟espressione di nuove progettualità, in particolare nell‟ottica delle innovazioni Progettare percorsi personalizzati finalizzati al successo formativo, nel rispetto delle capacità potenziali

di ogni alunno

Garantire il rispetto dell‟orario scolastico e lo svolgimento regolare delle lezioni Valutare l‟l‟efficienza e l‟efficacia delle proposte Garantire che tutto il personale scolastico metta in atto comportamenti conformi alle finalità educative

dell‟Istituto

Favorire la formazione e l‟aggiornamento continuo dei propri docenti Garantire la trasparenza e il miglioramento continuo del sistema

IMPEGNO DEI DOCENTI

Garantire competenza e professionalità Trovarsi in classe cinque minuti prima dell‟inizio delle lezioni per accogliere gli alunni; Vigilare durante l‟intervallo affinché gli alunni possano fruire in maniera intelligente e responsabile della

pausa studio;

Rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua, irripetibilità, singolarità e unicità;

Rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all‟interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo;

Favorire l‟uguaglianza e l‟integrazione scolastica di tutti gli alunni

Page 185: POF Offida a.s.2009-2010

185

Favorire l‟acquisizione di autonomia organizzativa Seguire gli alunni nel loro lavoro e attivare strategie di recupero e di rinforzo in caso di difficoltà Sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;

collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando. Partecipare in modo attivo ai Consigli di classe, contribuendo all‟individuazione di comuni strategie

d‟intervento

Incontrare i genitori negli incontri Istituzionali, o qualora sorgessero esigenze particolari Fare rispettare le regole di classe stabilite dagli organi competenti

IMPEGNO DEI GENITORI/AFFIDATARI

Riconoscere il valore educativo della scuola

docenti;

Sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; Essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza;

scolastico dello studente;

Rispettare e fare rispettare ai figli le norme, gli orari, l‟organizzazione Invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi.

La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non autorizzate e comunque, lesive dell‟immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici;

Intervenire tempestivamente e collaborare con l‟ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;

nelle ore di ricevimento dei docenti;

Partecipare agli incontri collegiali e ai momenti di vita scolastica Partecipare agli incontri individuali richiesti dai docenti Collaborare alle iniziative della scuola, per la loro realizzazione sul piano operativo.

Il presente regolamento è applicabile immediatamente dopo la sua approvazione. Approvato dal Consiglio d’Istituto il 22 Settembre 2008 delibera n. 4 Il sottoscritto Giovanni Isopi Dirigente Scolastico del’I.S.C. di Offida dichiara che il Collegio dei Docenti è in accordo con quanto sopra riportato. Offida li 10/10/2009 FIRMA ___________________________________ Il sottoscritto _____________________________________ Genitore/Affidatario dell’alunno_____________________________ Classe_______________ dichiara di aver preso visione di quanto sopra riportato e di condividere in pieno gli obiettivi e gli impegni. Offida li_____________________ FIRMA _____________________________________ p. i Docenti ______________________________

Page 186: POF Offida a.s.2009-2010

186

CONTRATTO OFFERTA EDUCATIVA

Scuola Primaria Offida classe … CONTENUTI DEL CONTRATTO FORMATIVO CON I GENITORI

La situazione della classe. Gli alunni della classe sono……di cui maschi e….. femmine. I livelli di competenza raggiunti dagli alunni sono… … si riscontra la presenza di alunni con problemi comportamentali o con particolari difficoltà di apprendimento. II clima psicologico della classe è ….. Gli alunni, opportunamente stimolati, partecipano attivamente alla vita della classe e a tutte le

attività proposte con ….si riscontrano aspetti della situazione della classe rispetto ai quali è necessario intensificare l'attenzione.

Le finalità educative. Le finalità educative sono: 1. valorizzare l'esperienza dell'alunno; 2. tener conto della corporeità come valore, cioè del modo di esprimersi del bambino attraverso il

corpo, facendogli comprendere la positività delle sue individuali caratteristiche;

3. esplicitare le idee e i valori presenti nell'esperienza; 4. partire dal mondo delle categorie empiriche per poi passare al mondo delle categorie formali (dal

fare al pensare); 5. stimolare un continuo confronto interpersonale di natura logica, morale e sociale che sia

affettivamente significativo; 6. valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza; 7. praticare l'impegno personale e la solidarietà sociale per favorire atteggiamenti di responsabilità e

di cooperativismo.

Gli obiettivi generali del processo educativo. Il percorso educativo tende a promuovere l'educazione integrale della personalità degli alunni, stimolando le loro potenzialità e l'autovalutazione delle risorse di ognuno, attraverso l'esercizio dell'autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico.

I percorsi curriculari. Le discipline scolastiche previste sono conformi alle Indicazioni Nazionali. Nell'ambito di ciascuna classe ogni docente, in virtù della propria libertà d'insegnamento, personalizzerà il percorso educativo in base alle esigenze formative dei propri alunni.

Nel corso dell'anno scolastico verranno attivati i seguenti progetti – laboratori: durante le tre ore opzionali: 1. 2. 3. 4.

Page 187: POF Offida a.s.2009-2010

187

progetti curriculari: 1. progetto cardine del POF, "Forme, aspetti, colori e suoni del territorio Offidano – attualità e

prospettive" - ;

2. progetto di scienze motorie con esperto esterno "Scuola e sport"; 3. 4.

Le scelte metodologiche. Le scelte metodologiche condivise: 1. seguono i principi della gradualità, della progressività e saranno a misura dell'alunno; 2. partono dagli interessi di ciascuno e dal vissuto, tengono costantemente presenti le capacità e gli

stili cognitivi degli alunni, al fine di personalizzare il percorso formativo, anche attraverso la didattica laboratoriale.

Per potenziare l'impegno, il senso di responsabilità e la capacità di riferire verbalmente, con coerenza logica e linguaggio specifico, le conoscenze acquisite, si prevede lo svolgimento dell'attività di studio anche a casa.

Le relazioni con gli alunni. Le relazioni con gli alunni sono disciplinate da regolamento interno condiviso tra docenti e tra docenti-alunni, deliberato dagli Organi Collegiali competenti. I criteri di valutazione. Le verifiche, che dovranno consentire di render conto delle reali competenze acquisite da ciascun alunno, sono formative, cioè si somministrano in itinere e al termine di ciascuna Unità d'apprendimento e sommative, cioè vengono somministrate alla fine di ogni quadrimestre. La valutazione, anche del comportamento, verrà effettuata con votazioni in decimi. Gli esiti delle valutazioni vengono comunicati alle famiglie con incontri bimestrali (Novembre, Febbraio, Aprile, Giugno) attraverso la consegna della pagellina intermedia, negli incontri di Novembre e Aprile, e della scheda personale di valutazione del percorso formativo di ciascun alunno negli altri incontri.

L’organizzazione della scuola e della classe.

L'organizzazione delle attività della classe è esplicata nell'orario interno, allegato al presente contratto ed è flessibile, può essere modificata nel corso dell'anno scolastico qualora si verifìcassero particolari esigenze didattiche ed organizzative. I tempi orari da dedicare alle discipline non sono predeterminati perché saranno gli alunni, con i loro personali tempi e modi di apprendimento, che suggeriranno ai docenti del team la distribuzione settimanale dei carichi disciplinari.

Le relazioni con le famiglie.

I genitori partecipano alla vita della scuola tramite gli Organi Collegiali: Consiglio di Interclasse, Consiglio di Istituto, assemblee e colloqui individuali periodici.

Page 188: POF Offida a.s.2009-2010

188

Nel presente documento si esplicita il percorso formativo, gli interventi educativi e le strategie poste in atto per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicate nel POF e nei PSP. Di tutto ciò vengono resi partecipi gli utenti ai fini di un coinvolgimento attivo. Il docente: esprime la propria offerta formativa; motiva il proprio intervento didattico; esplicita le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione. L’alunno conosce: gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; il percorso per raggiungerli; le fasi del suo curricolo. Il genitore: si interessa all‟andamento scolastico dei figli; collabora nelle attività; tiene conto delle comunicazioni che la scuola trasmette; esprime pareri e proposte in merito al Piano dell‟Offerta Formativa: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Offida, 17 Novembre 2009

I Docenti del Team Il rappresentante dei genitori

Page 189: POF Offida a.s.2009-2010

189

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO Offida di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°

Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) Tel. e Fax 0736/88.93.73 - 88.93.47

Sito Web: www.iscoffida.it E-mail – [email protected]

SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2009-2010

SCHEDA INFORMATIVA DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA

ALUNNO:___________________________________ CLASSE: 1^ Tempo Pieno

Adeguato Da migliorare Non adeguato

Inserimento nella realtà scolastica

Socializzazione ed interazione con gli

altri

Rispetto delle regole

Autonomia

Interesse e partecipazione

Impegno

Attenzione e concentrazione

Comprensione ed esecuzione delle

consegne

Progresso negli apprendimenti

disciplinari

Osservazioni particolari - Suggerimenti

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

Offida, 23 Novembre 2009

FIRMA DEL GENITORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Giovanni ISOPI

Page 190: POF Offida a.s.2009-2010

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO - 63035 - OFFIDA (AP)

Via Ciabattoni, 12 -Tel. e Fax 0736/88.93.73 - 88.93.47 Sito web: www.iscoffida.it

Scheda informativa della valutazione intermedia della scuola Primaria nel periodo _OTTOBRE - NOVEMBRE_

ALUNNO:_______________________________ CLASSE:_ ^ Sez. _ Tempo Modulare

DATA: _23.11.2009_

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO: □ Adeguata □ Da migliorare □ Non adeguata

APPLICAZIONE NELLO STUDIO: □ Adeguata □ Da migliorare □ Non adeguata

Suggerimenti

Diminuire il numero delle assenze

Rispettare maggiormente le regole della convivenza

Evitare di distrarsi e chiacchierare

Svolgere con puntualità i compiti assegnati

Studiare regolarmente

Venire a scuola con tutto il materiale occorrente

Osservazioni particolari:___________________________________________

________________________________________________________________

________________________________________________________________

________________________________________________________________

FIRMA DEL GENITORE PER PRESA VISIONE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Giovanni Isopi

________________________________________

DISCIPLINE VALUTAZIONE

ITALIANO

INGLESE

STORIA

CITTADINANZA

GEOGRAFIA

MATEMATICA

SCIENZE

TECNOLOGIA

INFORMATICA

MUSICA

ARTE IMMAGINE

SCIENZE MOTORIE

OPZIONALI

COMPORTAMENTO

RELIGIONE

Page 191: POF Offida a.s.2009-2010

191

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO - 63035 - OFFIDA (AP)

Via Ciabattoni, 12 -Tel. e Fax 0736/88.93.73 - 88.93.47 Sito web: www.iscoffida.it

Scheda informativa della valutazione intermedia della scuola Primaria nel periodo _OTTOBRE - NOVEMBRE_

ALUNNO:_______________________________ CLASSE:_ ^ Sez. _Tempo Pieno

DATA: _23.11.2009_

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO: □ Adeguata □ Da migliorare □ Non adeguata

APPLICAZIONE NELLO STUDIO: □ Adeguata □ Da migliorare □ Non adeguata

Suggerimenti

Diminuire il numero delle assenze

Rispettare maggiormente le regole della convivenza

Evitare di distrarsi e chiacchierare

Svolgere con puntualità i compiti assegnati

Studiare regolarmente

Venire a scuola con tutto il materiale occorrente

Osservazioni particolari:___________________________________________

________________________________________________________________

________________________________________________________________

FIRMA DEL GENITORE PER PRESA VISIONE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Giovanni Isopi

DISCIPLINE VALUTAZIONE

ITALIANO

INGLESE

STORIA

CITTADINANZA

GEOGRAFIA

MATEMATICA

SCIENZE

TECNOLOGIA

INFORMATICA

MUSICA

ARTE IMMAGINE

SCIENZE MOTORIE

COMPORTAMENTO

RELIGIONE

Page 192: POF Offida a.s.2009-2010

ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA DELL’INFANZIA- PRIMARIA- SECONDARIA DI I GRADO DI OFFIDA (AP)

Scheda informativa della valutazione intermedia relativa al periodo

MATERIE

VALUTAZIONE

ASSENZE ALUNNO: CLASSE DATA

ITALIANO

INGLESE

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO

partecipa non partecipa disturba

FRANCESE

APPLICAZIONE NELLO STUDIO

continuo discontinuo assente

STORIA

(Cittadinanza e Costituzione)

GEOGRAFIA

Eventuali suggerimenti

MATEMATICA

1) Diminuire il numero delle assenze

2) Evitare di distrarsi e di chiacchierare

3) Svolgere con puntualità i compiti assegnati e studiare regolarmente

4) Seguire le interrogazioni dei compagni e la correzione delle verifiche

5) Venire a scuola con tutto il materiale didattico necessario

6) Organizzare razionalmente i propri impegni

7) Produrre schemi inerenti gli argomenti studiati.

8) Assicurarsi di aver compreso gli obiettivi dello studio affrontato

SCIENZE

TECNOLOGIA e

INFORMATICA

MUSICA

ARTE e IMMAGINE

SC. MOTORIE e

SPORTIVE

CONVIVENZA CIVILE

RELIGIONE

CONDOTTA

MATERIE FACOLTATIVE OPZIONALI RECUPERO: _________________________________________________________

OSSERVAZIONI PARTICOLARI: _______________________________________

FIRMA DEL GENITORE PER PRESA VISIONE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Giovanni Isopi

Page 193: POF Offida a.s.2009-2010
Page 194: POF Offida a.s.2009-2010

194

MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell‟Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d‟Istituto è un documento flessibile e, pertanto, può essere rivisto e/o integrato a seguito di rilevazioni condotte tra gli operatori e gli utenti del servizio scolastico. Le proposte di modifica, integrazione, aggiornamento possono essere predisposte anche dallo staff dirigenziale e dai docenti che ricoprono le Funzioni - Strumentali. Nell‟adeguamento continuo del Piano dell‟Offerta Formativa riveste, poi, particolare importanza il lavoro svolto dalle Commissioni sia per quanto riguarda le riflessioni di carattere culturale e pedagogico che scaturiscono in esse, sia per l‟elaborazione e la verifica di specifici progetti. Le proposte di modifica sono inviate al Collegio dei Docenti e al Consiglio d‟Istituto per la successiva approvazione. Al termine di ciascun anno scolastico, il Collegio dei Docenti esprime la valutazione complessiva del Piano. Il Consiglio d‟Istituto, sulla base della valutazione del Collegio dei Docenti, elabora la propria valutazione e formula gli indirizzi generali per la stesura del Piano dell‟Offerta Formativa dell‟anno successivo.

VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE

Questo Istituto, dall‟anno scolastico 2006-2007, partecipa agli incontri dell‟Au.Mi.: la nuova rete regionale per l‛autovalutazione scolastica e percorsi di formazione con le seguenti finalità: • Avviare e/o consolidare la cultura e le pratiche autovalutative • Avviare percorsi operativi di riflessione sistematica sulla propria azione formativa • Mettere a punto un modello autovalutativo regionale • Implementare un sistema di rilevazione dati per le comparazioni a livello longitudinale (serie storica) o trasversale (confronto fra scuole) • Potenziare l‛impiego delle risorse on-line per le attività formative, la documentazione ed il confronto. L‟ISC di Offida è in contatto con l‟INVALSI (Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) in attesa delle direttive riguardo gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali (Direttiva n. 75 del 15 settembre 2008).

Page 195: POF Offida a.s.2009-2010

195

INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Per un‟efficace ed efficiente funzionamento dell‟Istituto rivestono particolare importanza la comunicazione interna e l‟informazione esterna. Si ritiene necessario costruire una fitta rete di comunicazione interna all‟Istituzione Scolastica per fare in modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano. E‟ poi indispensabile promuovere una comunicazione continua con l‟esterno per descrivere con correttezza, chiarezza e trasparenza le caratteristiche e le modalità di funzionamento del servizio che viene offerto e proposto dalla scuola. Pertanto si tratta di: garantire la massima informazione possibile agli utenti; favorire la circolazione delle informazioni all‟interno della scuola; documentare l‟attività didattica svolta nel corso degli anni; rendere visibile all‟esterno il “prodotto scolastico”; stabilire adeguati collegamenti con l‟esterno per il reperimento di informazioni. L‟Istituzione si impegna perché: il Piano dell‟Offerta Formativa venga pubblicato all‟albo di ogni scuola; tutti i genitori abbiano la possibilità di conoscerlo, almeno nelle sue linee essenziali; copia del Piano venga inviato a quegli Enti che possono collaborare con la scuola; i genitori, presso l‟ufficio di Segretaria, possano ricevere tutte le informazioni

sull‟organizzazione, il funzionamento e i servizi offerti dalla scuola.

PROCEDURA PER LE SEGNALAZIONI DI DISFUNZIONI La Scuola accetta e anzi sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa a disfunzioni o insufficienze dei servizi erogati, considerandole utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio. Le segnalazioni possono essere presentate direttamente agli insegnanti, che provvederanno ad esaminarle e, se necessario, a trasmetterle al Dirigente, o direttamente al Capo d‟Istituto, in forma orale, scritta, telefonica, via fax o posta elettronica. Verranno prese in considerazione solo le segnalazioni che contengono generalità e reperibilità del proponente. Se la disfunzione segnalata attiene competenze di altri Enti (ad esempio il Comune) il Dirigente ne richiede l‟intervento e ne dà comunicazione all‟utente.

Page 196: POF Offida a.s.2009-2010

196

SICUREZZA NELLA SCUOLA

Gli edifici scolastici sono di proprietà del Comune di Offida che è responsabile della loro manutenzione ordinaria e straordinaria e che provvede alla dotazione della mobilia. Il Comune provvede, ai sensi della Legge 626, alla sicurezza strutturale e all‟adeguamento antincendio. In ogni plesso viene annualmente elaborato il “Piano di evacuazione” contenente tutta la mappatura, le modalità e l‟ordine d‟uscita dall‟edificio in caso di emergenza, l‟elenco dei docenti incaricati al controllo e alla segnalazione dei rischi e alle attività indispensabili al primo soccorso.

Con gli alunni vengono effettuate almeno due prove di evacuazione della scuola nell‟arco dell‟anno scolastico.

Page 197: POF Offida a.s.2009-2010

197

Page 198: POF Offida a.s.2009-2010

198

Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia – Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di I° Grado

Via Ciabattoni, 12 - 63035 OFFIDA (AP) -- C.F. 92033370443 Tel. e Fax 0736/889373

Sito Web: www.iscoffida.it E-mail: apic81500d@ istruzione.it

QUESTIONARIO PER MONITORARE GLI INTERVENTI

EDUCATIVO-DIDATTICI E ORGANIZZATIVI DELLA SCUOLA.

ANNO SCOLASTICO 2009/2010 ALUNNI

1) SEI SODDISFATTO DEGLI ASPETTI CULTURALI

E FORMATIVI CHE LA SCUOLA TI HA OFFERTO?

SI

NO

IN PARTE

2) HAI AVUTO DIFFICOLTA’ NEI RAPPORTI CON I

COMPAGNI?

SI

NO

IN PARTE

3) SE SI’, SEI RIUSCITO A RISOLVERLE?

SI

NO

IN PARTE

4) HAI AVUTO DIFFICOLTA’ NEI RAPPORTI CON

GLI

INSEGNANTI?

SI

NO

IN PARTE

5) SE SI’, SEI RIUSCITO A RISOLVERLE?

SI

NO

IN PARTE

6) INDICA LE TRE DISCIPLINE CHE TI HANNO MAGGIORMENTE INTERESSATO:

Page 199: POF Offida a.s.2009-2010

199

7) INDICA LE TRE DISCIPLINE NELLE QUALI HAI INCONTRATO DIFFICOLTA’:

8) HAI PARTECIPATO VOLENTIERI ALLE DIVERSE

ATTIVITA’ SCOLASTICHE?

SI

NO

9) QUALE ATTIVITA’ TRA QUELLE CHE LA

SCUOLA TI OFFRE VORRESTI MAGGIORMENTE

AMPLIARE?

…………………………………

10) LA SCUOLA TIENE ADEGUATAMENTE

INFORMATA LA TUA FAMIGLIA SUL TUO

ANDAMENTO SCOLASTICO E DISCIPLINARE?

SI

NO

11) RITIENI CHE IL DIRIGENTE SCOLASTICO SIA

DISPONIBILE AD ASCOLTARTI E A

COLLABORARE CON TE?

SI

NO

SUGGERIMENTI:……………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………

..……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………..……………………………..…………………………………………………………………

Page 200: POF Offida a.s.2009-2010

200

Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia – Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di I° Grado

Via Ciabattoni, 12 - 63035 OFFIDA (AP) -- C.F. 92033370443 Tel. e Fax 0736/889373

Sito Web: www.iscoffida.it E-mail: apic81500d@ istruzione.it

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO GENITORI ANNO SCOLASTICO 2009/2010

1) pensate che questa scuola: si no

Educhi a dei valori Sia aggiornata e innovativa Tenga conto dei bisogni ed interessi dei ragazzi Valorizzi le capacità di tutti Abbia procedure trasparenti Valorizzi il proprio territorio e le sue tradizioni

2) ESPRIMETE LA VOSTRA VALUTAZIONE IN

MERITO A:

Buono

Suff.

Non suff.

Funzionalità dell’orario scolastico Condizioni igieniche Adeguatezza delle strutture

3) RITENETE CHE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

SIA DISPONIBILE AD ASCOLTARVI E A

collaborare con Voi?

si

no

4) RITENETE CHE IL SERVIZIO DELLA

SEGRETERIA SIA EFFICIENTE?

SI

no

5) RITENETE CHE GLI INCONTRI DOCENTI

GENITORI SIANO STATI SUFFICIENTI? si no

Page 201: POF Offida a.s.2009-2010

201

6) VI RITENETE SODDISFATTI DEL VOSTRO

RAPPORTO CON I DOCENTI ?

si

no

in parte

7) RITENETE CHE I RAPPRESENTANTI DI

CLASSE ABBIANO SVOLTO UN’EFFICIENTE

FUNZIONE ALL’INTERNO DEI CONSIGLI DI

CLASSE?

si

no

in parte

8) INDICATE IL VOSTRO LIVELLO DI

GRADIMENTO DEL SERVIZIO RIFERITO A:

alto

medio

basso

Programmazione didattico-educativa Articolazione delle attività disciplinari e dei laboratori Sistema di valutazione degli alunni

9) RITENETE IMPORTANTE L’ATTUAZIONE DI

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE?

si

no

10) LE VOSTRE ASPETTATIVE RISPETTO ALLA

NOSTRA SCUOLA SONO STATE

SODDISFATTE?

si

no

in parte

11) RITENETE CHE QUESTA SCUOLA OFFRA GLI

STRUMENTI PER UN POSITIVO PASSAGGIO AI

SUCCESSIVI ORDINI DI ISTRUZIONE?

si

no

in parte

Esprimete, se lo desiderate, osservazioni critiche e suggerimenti:

…………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

Grazie per la disponibilità, la cura e l’attenzione con cui compilerà il questionario.

Page 202: POF Offida a.s.2009-2010

202

Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di 1° Grado

Via Ciabattoni, 12 63035 - OFFIDA (AP) - Tel. e Fax 0736/88.9373

Sito Web: www.iscoffida.it E-mail – [email protected]

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE INTERNA DOCENTI

ANNO SCOLASTICO 2009 - 2010

1) RITIENI FUNZIONALI I SERVIZI CHE LA SCUOLA HA OFFERTO? SI NO

Servizio segreteria

Collaboratori di Presidenza

Funzioni strumentali

Organizzazione viaggi e visite di istruzione

Organizzazione attività opzionali, di laboratorio e progettuali

Organizzazione attività di sostegno ed integrazione per gli alunni stranieri

2) RITIENI SIANO STATI SODDISFACENTI: SI NO

Partecipazione, trasparenza, cogestione democratica

Rapporti con il Dirigente

Valorizzazione della professionalità dei docenti

Modalità di assegnazione degli incarichi

Rapporti con i colleghi del proprio ordine di scuola

Rapporti con i genitori

Rapporti con gli alunni

3) SEI SODDISFATTO DELLE MODALITA’ E DELLA

FREQUENZA DI SVOLGIMENTO DI: SI NO

Consigli di classe – interclasse - intersezione

Collegio dei docenti

Incontri scuola - famiglia

Gruppi H

4) RITIENI EFFICACI ED ADEGUATE: SI NO

Le procedure di valutazione degli alunni

Le modalità di comunicazione alle famiglie

5) NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’

OPZIONALI DI LABORATORIO E

PROGETTUALI SONO STATI ADEGUATI: SI NO

L’ articolazione flessibile dei gruppi classe (se realizzati)

L’articolazione dell’orario

I mezzi a disposizione

Gli spazi a disposizione

Page 203: POF Offida a.s.2009-2010

203

6) QUANDO HAI INCONTRATO PROBLEMI NELLA CLASSE COSA

HAI FATTO? X

Li hai affrontati da solo

Hai consultato qualche collega

Hai consultato il preside

Hai posto la questione al consiglio di classe, interclasse, intersezione

Hai consultato esperti

Hai consultato i genitori

Hai programmato interventi differenziati

SEGNALA, SE LO RITIENI OPPORTUNO, QUALI SONO NELL’ ISTITUTO:

I punti di forza:

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

I punti di debolezza:

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

7) RITIENI CHE LA SCUOLA FAVORISCA LA CRESCITA

CULTURALE DEL TERRITORIO IN CUI OPERA?

SI NO IN PARTE

Page 204: POF Offida a.s.2009-2010

204

Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO OFFIDA di Scuola dell’Infanzia – Primaria - Secondaria “Ciabattoni” di I° Grado

Via Ciabattoni, 12 - 63035 OFFIDA (AP) -- C.F. 92033370443 Tel. e Fax 0736/889373

Sito Web: www.iscoffida.it E-mail: apic81500d@ istruzione.it

QUESTIONARIO AUTOVALUTAZIONE DEL SISTEMA FORMATIVO

PERSONALE ATA A.S. 2009/2010

SI NO 1 Sei contento/a di appartenere a questa istituzione scolastica? 2 Ti senti coinvolto nel lavoro comune? 3 Senti che le tue competenze vengono adeguatamente valorizzate? 4 Ritieni che ognuno faccia il proprio dovere nel rispetto delle direttive date? 5 Senti di avere la fiducia, la stima e l’incoraggiamento degli altri? 6 Nelle difficoltà ti senti supportato e seguito? 7 Hai la sensazione di non essere partecipe di un gruppo? 8 Ti senti responsabile delle iniziative e dei progetti realizzati? 9 Hai la sensazione che si va avanti per inerzia e per abitudini?

10 Pensi che il modo per sopravvivere è di evitare discussioni e problemi con gli

altri?

11

Ritieni che i rapporti con il Dirigente Scolastico siano improntati sulla

collaborazione, sulla fiducia e sul rispetto?

Esprima, se lo desidera, osservazioni critiche e suggerimenti: ………………………………………………………………………………………………………………………………

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GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’, LA CURA E L’ATTENZIONE CON CUI COMPILERA’ IL

QUESTIONARIO.

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INDICE

PIANO OFFERTA FORMATIVA Pag. 2 Natura e scopo del nostro POF Pag. 5 Premessa Pag. 6 Contesto Normativo Pag. 7 ANALISI DEL TERRITORIO Pag. 8 Contesto ambientale e socio-culturale Pag. 9 Localizzazione del servizio scolastico Pag. 11 Composizione dell’Istituto Pag. 12 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE ALLA REALIZZAZIONE DEL POF Pag. 14 REFERENTI ISTITUZIONALI ED EXTRAISTITUZIONALI Pag. 16 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Pag. 18 Iscrizione alunni Pag. 19 Formazione Classi Pag. 21 Vigilanza – Ritardi – Uscite – Assenze – Giustificazioni Pag. 22 Utilizzo dei Locali scolastici e delle attrezzature Pag. 23 Regolamento interno alunni Pag. 26 IL COMPORTAMENTO E LA SUA VALUTAZIONE Pag. 29 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Pag. 30 ORGANIZZAZIONE ORARIA Pag. 31 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Pag. 38 Commissioni di lavoro Pag. 41 Servizi Amministrativi Pag. 43 Divisione delle competenze degli insegnanti Pag. 44 Funzioni Strumentali Pag. 50 Organi Collegiali Pag. 52 PIANO AGGIORNAMENTO A.S. 2009/2010 Pag. 57 AREA DIDATTICA Pag. 65 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLE ATTIVITA’ INTEGRATIVE PER ALUNNI SVANTAGGIATI

Pag. 66

SCELTE FORMATIVE E DIDATTICHE – LORO ORGANIZZAZIONE NEI VARI SEGMENTI SCOLASTICI

Pag. 75

Scuola dell’Infanzia Pag. 91 Progetto Primavera Pag. 97 Scuola Primaria Pag. 99 Scuola Secondaria 1° Grado Pag. 105 PROGETTI TRASVERSALI NELLA QUOTA CURRICULARE: 1) PROGETTO ACCOGLIENZA- 2) PROGETTO CONTINUITA’ – 3) PROGETTO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Pag. 114

PROGETTI DIVISI NELLE VARIE TIPOLOGIE: ELETTIVI – Pag. 129

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COMPITO - LARSA

PROGETTI CON ORE FUNZIONALI Pag. 148 PROGETTI CON ORE EXTRACURRICULARI Pag. 162 PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE ― PATENTINO‖ Pag. 176 PROGETTI IN RETE …. ALTRI PROGETTI Pag. 178 VALUTAZIONE Pag. 179 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Pag. 182 AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Pag. 193 QUESTIONARI: ALUNNI - GENITORI - DOCENTI - ATA Pag. 197

APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI CON DELIBERA N. 3 DEL 16/12/2009 ADOTTATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO CON DELIBERA N.4 DEL 23/12/2009

IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. GIOVANNI ISOPI