POF-CURRICOLO D'ISTITUTO - ipsiaferraris.gov.it · 1 piano per l’offerta formativa a.s. 2015/2016...

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1 PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI POF-CURRICOLO D'ISTITUTO ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GALILEO FERRARIS” via Adamello n. 18 – 72100 Brindisi Centralino 0831/560325 – Fax 0831/592480 Cod. Fiscale 80001320748 Internet : http ://www.ipsiaferraris.it e-mail : BRRI010007@istruzione.it PEC:[email protected]

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PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

POF-CURRICOLO

D'ISTITUTO

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GALILEO FERRARIS”

via Adamello n. 18 – 72100 Brindisi

Centralino 0831/560325 – Fax 0831/592480

Cod. Fiscale 80001320748

Internet : http ://www.ipsiaferraris.it e-mail : [email protected]

PEC:[email protected]

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INDICE

1. Premessa

2. Riferimenti normativi

3. Struttura del curricolo

3.1 Il rapporto dell’istituto con il territorio

3.2 L’offerta formativa dell’Ipsia Ferraris

3.3 Il progetto educativo e formativo

3.4 L’inclusività

3.5 Le competenze trasversali e di cittadinanza

3.5.0 Assolvimento obbligo scolastico primo biennio

3.5.1 Competenze trasversali

3.5.2 Competenze di base dell’Area Generale

3.6 Il Pecup

3.6.0 Obiettivi di apprendimento primo biennio – area di indirizzo

3.6.1 Obiettivi di apprendimento triennali dell’area di indirizzo (qualifica)

3.6.1.1 Qualifica professionale operatore elettrico

3.6.1.2 Qualifica professionale operatore elettronico

3.6.1.3 Qualifica professionale operatore impianti termo-idraulici

3.6.1.4 Qualifica professionale operatore del montaggio e della manutenzione di mezzi da

diporto

3.6.1.5 Qualifica professionale operatore alla riparazione di veicoli a motore

3.6.1.6 Qualifica professionale operatore meccanico

3.6.2 Obiettivi di apprendimento del diploma di maturità

3.6.2.1 Obiettivi di apprendimento area generale

3.6.2.2 Quadro orario

3.6.3 Opzioni di indirizzo

3.6.3.1 Obiettivi di apprendimento area di indirizzo

3.6.3.1.1 Diploma di tecnico di “Manutenzione e Assistenza Tecnica”

3.6.3.1.2 Diploma di tecnico di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” opzione

“Manutenzione dei Mezzi di Trasporto”

3.6.3.1.3 Diploma di tecnico di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” opzione

“Apparati Impianti e Servizi Civili e Industriali”.

3.6.4 I piani annuali di dipartimento (PAD)

3.6.4.1 Dipartimento linguistico

3.6.4.2 Dipartimento matematico

3.6.4.3 Dipartimento storico sociale

3.6.4.4 Dipartimento scientifico

3.6.4.4.1 Dipartimento elettrico/elettronico

3.6.4.4.2 Dipartimento meccanico (Manut. e Assist. Tec. generale)

3.6.4.4.3 Dipartimento meccanico (Manutenzione dei Mezzi di Trasporto)

4. La valutazione

4.1 Procedure valutative e griglie di valutazione

4.1.1 Griglia di valutazione prova scritta

4.1.2 Griglia di valutazione prova orale

4.2 Scrutini intermedi, finali e criteri di ammissione alla classe successiva

4.2.1 Griglia di valutazione sommativa

4.2.2 Griglia di valutazione voto di condotta

5. L’ampliamento dell’offerta formativa

5.1 L’accoglienza

5.2 Il gruppo sportivo scolastico

5.3 Gli altri progetti

6. La certificazione delle competenze (competenze di base)

6.1 Le competenze informatiche

6.2 Le competenze linguistiche

7. Orientamento e continuità

7.1 Alternanza scuola-lavoro

7.2 Orientamento al lavoro

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1. PREMESSA

Con l’entrata in vigore dell’Autonomia Scolastica ogni singolo istituto scolastico è diventato una

unità operativa in grado di integrare le linee formative generali dello Stato, con scelte e obiettivi

capaci di cogliere le specifiche richieste territoriali.

IL Piano dell’Offerta Formativa (POF) carta d’identità dell’Istituto, è il documento che descrive ed

esplicita questa integrazione.

In esso sono contenute informazioni sulla storia dell’Istituto, sulle sue risorse umane e

professionali, e sono esplicitate le scelte formative della scuola, gli obiettivi strategici, le

innovazioni apportate ai curricoli e il sistema di valutazione.

Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti ed è adottato dal Consiglio di

Istituto:

- riguarda l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse della Scuola, i percorsi

formativi, le iniziative e le attività didattiche ed educative;

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- è la "carta d'identità" dell’Istituzione scolastica, che esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa e organizzativa;

- è un atto generale con contenuto programmatorio;

- non è un atto amministrativo né un provvedimento amministrativo, ma è un atto d’indirizzo

interno ed una dichiarazione d’intenti verso l’utenza.

L’articolo 3 del DPR 275/99 è dedicato al Piano dell’Offerta Formativa, le procedure ed i contenuti.

Tale articolo nella prima parte richiama la partecipazione di tutte le componenti dell’istituzione

scolastica mentre nella seconda parte definisce il processo d’elaborazione del POF, che necessita

di un collegamento tra i vari soggetti nella scuola, per essere “partecipato”.

Il Piano si propone di coinvolgere tutte le componenti che interagiscono nell’azione educativa al

fine di armonizzare le energie impegnate in modo frammentario in una sinergia comune.

Si rivolge:

- in primo luogo agli studenti e alle loro famiglie per facilitare la scelta consapevole del percorso

formativo più idoneo a soddisfarne le esigenze e la partecipazione attiva alle iniziative

scolastiche.

- in secondo luogo, è indirizzato a tutto il personale dell’Istituto per favorire la condivisione di un

progetto comune e la razionalizzazione dell’intervento didattico - educativo secondo metodi di

lavoro basati sulla programmazione e orientati all’innovazione.

Il Piano è uno strumento per creare un continuo collegamento con gli enti territoriali, con il

sistema educativo locale e con le aziende; inoltre ha lo scopo di far conoscere il progetto

formativo e quindi di poter costituire uno spazio di collaborazione e di scambio di esperienze.

Il P.O.F., integrato dal Regolamento Interno di Istituto, conferisce unitarietà all'attività di

progettazione curricolare ed extracurricolare svolta dall'Istituto.

Il piano non è esaustivo né conclusivo, ma è una tappa di un percorso, in “Miglioramento

Continuo”, che evolve con la scuola e la società.

La procedura per aggiornare annualmente il POF prevede:

- la delibera del Consiglio d'Istituto che ne indica gli indirizzi generali;

- la consultazione delle associazioni dei genitori e delle rappresentanze istituzionali del

territorio;

- l'elaborazione del documento da parte della Funzione Strumentale incaricata;

- la discussione e la delibera in Collegio Docenti;

- l'adozione definitiva con delibera del Consiglio d'Istituto.

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L’offerta formativa:

a) è articolata e differenziata per soddisfare i bisogni e gli interessi dei giovani, coniugando la

tradizione di professionalità con la ricerca metodologica – didattica;

b) si basa sugli obiettivi pedagogico-didattici ed organizzativi degli indirizzi di studio, sulla

programmazione didattica, sui piani di lavoro annuali dei dipartimenti (PAD), dei consigli di

classe (PAC) e dei singoli docenti (PAM) e sulle attività integrative curriculari ed extra-

curricolari come ampliamento dell’offerta formativa;

c) è completata dagli allegati, consultabili sul sito dell’Istituto, di seguito elencati:

- Regolamento d'Istituto;

- Statuto delle studentesse e degli studenti;

- Patto di corresponsabilità;

- Documento della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Questi documenti, nel loro complesso, garantiscono la trasparenza degli atti della vita scolastica.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

Partendo dalla considerazione che oggi la scuola, e in essa ogni insegnamento, serve per costruire competenze disciplinari e trasversali al fine di promuovere cittadinanza e preparare al lavoro e/o allo studio, occorre premettere che già prima del Riordino gli indirizzi della comunità internazionale (OCSE, UE) attribuivano alla scuola una nuova funzione formativa.

Da tale nuova funzione formativa derivano le richieste del Riordino e la conseguente necessità, per

la scuola, di cambiare metodologie e strumenti, sia organizzativi che didattici

I riferimenti normativi che hanno dettato il passaggio dalla didattica organizzata e strutturata per obiettivi, raggiungibili attraverso risultati osservabili e misurabili, ad una didattica per competenze sono stati i seguenti:

D.M. 31 maggio 2006 n. 4018/FR sospensione del D.M. n. 775/06 relativo all’innovazione dei percorsi di istruzione

secondaria superiore così come previsti dal D.Lgs. n.226/2005.

L. 27 dicembre 2006 n. 296 (art.1) D.P.R. 29 ottobre 2012 n. 263

Comma 622: elevamento decennale dell’obbligo di istruzione con finalizzazione al conseguimento di un titolo di studio di scuola superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. Comma 624: prosecuzione dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 28 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Comma 632: istituzione dei “Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”. Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione pergli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

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L. 2 aprile 2007 n. 40 (art. 13)

Comma 1: reinserimento degli Istituti Professionali nel sistema di istruzione secondaria Superiore statale. Comma 2: istituzione dei poli tecnico-professionali tra gli istituti Professionali e le strutture di formazione professionale.

D.M. 22 agosto 2007 n. 139

Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione con l’individuazione degli assi culturali e delle competenze chiave di cittadinanza.

D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 Regolamento recante norme per il riordino degli Istituti professionali, a norma dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008 n. 133.

Direttiva 28 luglio 2010 n. 65 DPR 22 giugno 2009 n. 122 D.M. 29 gennaio 2015 n. 10

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107

Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti Professionali, come previsto all’articolo 8 comma 6 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87. Regolamento sulla valutazione Regolamento recante norme per lo svolgimento della seconda prova scritta degli esami di stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria di secondo grado. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. (15G00122)

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3. LA STRUTTURA DEL CURRICOLO

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3.1 Rapporto dell’Istituto con il Territorio

L’Istituto Professionale “Ferraris”, opera nel territorio da più di mezzo secolo, e pone la sua genesi nel secondo dopoguerra a seguito dello sviluppo degli Istituti Professionali che riconvertivano le “scuole tecniche”. Fu in questo contesto che nel 1956 fu fondato l’Istituto Professionale per l’industria e l’artigianato, con lo scopo di formare professionalmente giovani lavoratori e di far loro acquisire un’abilità tecnica.

Negli stessi anni la vocazione agricola, principale fonte economica del territorio fino a metà del 1900,

incomincio a lasciare il passo ad uno sviluppo industriale, veloce e massiccio, nel settore energetico e

petrolchimico che portò a cambiamenti radicali del tessuto economico e sociale e ambientale

A partire da quegli anni e fino a 10 anni fa l’Ipsia “Ferraris” ha rappresentato per la Città di Brindisi un

partner importante per la promozione dello sviluppo economico, avendo formato e sviluppato nel

settore elettrico, meccanico, marinaro migliaia di giovani consentendo loro di inserirsi nel tessuto

economico-produttivo della Città, della Provincia, della Regione, e dei grandi centri industriali del

territorio nazionale.

Nell'ultimo decennio si è manifestata una trasformazione:

Il polo industriale del settore energetico e petrolchimico ha ridotto notevolmente la forza lavoro,

anche a causa di politiche industriali di delocalizzazione, ed si assiste ad una forte crescita del settore

terziario e turistico, confermata da diverse analisi del trend tra il 1995 e il 2004 (dal 66,8% al 75,5%),

che dimostrano come Brindisi (ancora più che la provincia) si stia indirizzando verso uno sviluppo

"terziarizzato".

Negli ultimi anni anche la Puglia e la provincia di Brindisi, insieme ad essa, hanno sofferto la crisi

economica che ha caratterizzato le principali economie del modo occidentale, come evidenziato

dagli indici di natalità/mortalità delle imprese contenuti nell’ultimo rapporto del 2014 della

provincia di Brindisi

Le imprese attive in provincia di Brindisi, iscritte al Registro delle Imprese della Camera di

Commercio alla fine del 2013, costituiscono il 9,6% totale delle attive pugliesi e lo 0,6% del totale

delle attive italiane.

La serie storica 2002 – 2013 delle imprese attive nel grafico precedente, evidenzia un progressivo

rallentamento del tessuto produttivo locale, fatta eccezione per l’anno 2005 e 2010, mentre

l’anno 2013 attesta il minor numero di imprese attive negli ultimi dodici anni.

Esaminando la composizione settoriale delle imprese attive, emerge che il 68% dell’universo

imprenditoriale locale si concentra in tre settori:

- il commercio (31%);

- l’agricoltura (24%,);

- le costruzioni (13%).

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Ad un livello di presenza intermedia, si collocano a pari merito le “attività manifatturiere” insieme

“alle attività di servizi di alloggio e ristorazione” (7%); a seguire le”altre attività di servizi” (4%). Il

residuo 14% è suddiviso tra i rimanenti settori con quote di partecipazione minime che oscillano

tra l’1% e il 3%.

Al momento l’unica realtà produttiva in crescita è rappresentata dal polo aereospaziale, pertanto

l’IPSIA Ferraris ha potenziato proprio in questo settore l’impegno nel creare sinergie e

collaborazione con le attività industriali.

Il settore della componentistica e montaggi di strutture aeronautiche richiede l’esigenza di inquadrare, nei propri organici, personale qualificato con competenze tecnico-professionali specifiche, che possa essere in grado d’intervenire nei processi lavorativi con ampia autonomia e sappia utilizzare strumenti e attrezzature dalla tecnologia avanzata.

Se queste sono al momento le esigenze del mercato del lavoro, occorre formare le relative specifiche competenze con strategie didattiche innovative e mirate al raggiungimento degli obiettivi di professionalizzazione.

L’Istituto Professionale “G. Ferraris” di Brindisi è in possesso di quelle competenze di natura organizzativa e didattica che consentono di rendere coerente l’intervento formativo con le esigenze del mercato del lavoro.

L’azione didattica nel suo complesso, viene realizzata anche in collaborazione con entità esterne, con Enti di Formazione accreditatati dalla Regione Puglia e lo stesso Istituto è regolarmente accreditato dalla Regione Puglia. Per la realizzazione dei progetti di alternanza scuola lavoro e progettazione PON e POR, si avvale dell’esperienza del “CONSAER” (Consorzio per lo Sviluppo delle Aziende Aeronautiche), dell’Autoconsulting di Fasano e delle aziende aeronautiche del distretto produttivo Puglia - Campania. Significativa è la consolidata partnership attivata con l’Enel e particolarmente con la centrale Federico II di Brindisi.

L’esperienza dei progetti di alternanza scuola-lavoro, programmati e realizzati tramite le risorse dei Fondi Strutturali e Regionali e in collaborazione con le aziende dell’area industriale Brindisina, è stata e vuole essere una risposta efficace alla sfida dell’innovazione che coinvolge sempre di più il mondo del lavoro brindisino e vuole utilizzare questa innovazione per incrementare conoscenze e capacità, dal momento che il contesto aziendale costituisce un ambiente di formazione efficace e non riproducibile.

Le risorse strutturali

L’I.P.S.I.A. “G.Ferraris” comprende la sede centrale di Brindisi e la sede coordinata di Fasano.

La sede di Brindisi si trova in via Adamello n.18 e comprende anche l’ampliamento situato lungo

via S. Leucio, strutturalmente collegato.

La sede coordinata di Fasano si trova in via S. Margherita n. 8.

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Sede di Brindisi

La sede di Brindisi è ospitata in un vecchio edificio di via Adamello ampliato negli anni lungo via S.

Leucio. La vetusta’ dell’immobile di via Adamello e’ ben nota a tutti : l’edificio risale agli anni

cinquanta o anche prima, attualmente necessita di interventi su porte, finestre ed impianti idrici e

la problematica è all’attenzione dell’ente locale preposto che pur avendo assunto l’impegno ad

effettuare i lavori di ristrutturazione nella primavera 2015, non ha ancora avviato la loro

esecuzione.

Ciò nonostante la dotazione dei laboratori: laboratorio linguistico, laboratorio di sistemi e

manutenzione, laboratorio di fisica, laboratorio CAD, laboratorio CAD-CAM, laboratorio di scienze

integrate, il laboratorio polivalente di tecnologia meccanica e macchine utensili, il laboratorio di

macchine termiche, laboratorio montaggio componenti aeronautici, laboratorio aereonautico,

meccanico e di saldatura sono dotati di lavagne interattive multimediali, di impianto di

amplificazione audio e di connessione alla rete internet e di specifiche apparecchiature

tecnologicamente avanzate. Attualmente anche 9 aule didattiche sono dotate di LIM.

Sede Coordinata di Fasano

Lo stabile che ospita la sede di Fasano è stato ristrutturato in tempi recenti con lavori di

adeguamento alla normativa antincendio e realizzazione di una nuova palestra, dotata di

spogliatoi con relative docce ed di un locale per il tennis da tavolo.

Anche le dotazione dei laboratori sono state arricchite e, ad oggi, la dotazione è adeguata alle

opzioni formative attive sulla sede: il laboratorio di meccanica macchine utensili è dotato di torni,

frese e pannelli di pneumatica; tutti gli altri laboratori di Fisica-Chimica, laboratorio linguistico, e

laboratorio di sistemi e misure elettriche sono dotati di LIM; il laboratorio di esercitazioni pratiche

presenta attrezzature per effettuare installazione e collaudo di impianti civili che industriali.

Nella sede è presente anche un locale dotato di impianto video e audio per la riproduzione di

filmati.

Negli spazi esterni di pertinenza sono presenti un campo di calcetto e delle aree dedicate per le

attività riguardanti la pratica di educazione fisica.

Il bacino di utenza dell’istituto

Il bacino d'utenza della sede centrale di Brindisi comprende i paesi della Provincia collocati

nella fascia territoriale a posta ad ovest e a sud del capoluogo, sia per i corsi diurni sia per quelli

serali.

In particolare, il maggior contributo alla popolazione studentesca viene, dal punto di vista

percentuale, dai comuni di Erchie, Latiano, Cellino S. Marco, S. Vito dei Normanni, Oria, S. Donaci e

Torre S. Susanna, mentre di più modesta rilevanza percentuale è il contributo di comuni anche

grandi come Mesagne e Carovigno.

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Il bacino di utenza della sede coordinata di Fasano è costituito fondamentalmente dallo stesso

comune di Fasano e in misura minore dal comune di Cisternino, la stessa cosa accade per i corsi

serali.1

Negli ultimi anni, su entrambe le sedi, si registra l’ingresso di alunni di origine straniera,

provenienti soprattutto dall’area balcanica e nordafricana.

Per il corrente anno scolastico, anche nei corsi diurni, si è registrata la presenza di studentesse.

3.2 L’OFFERTA FORMATIVA dell’IPSIA FERRARIS

L’IPSIA “G. FERRARIS” DI Brindisi, unitamente alla sua sede coordinata di Fasano, è un Istituto

professionale del settore Industria e Artigianato con indirizzo “Manutenzione e assistenza

tecnica”

Secondo i nuovi ordinamenti gli istituti professionali sono caratterizzati da un riferimento

prioritario ai grandi settori in cui si articola il sistema economico nazionale, contraddistinti da

applicazioni tecnologiche e organizzative che, in relazione alla filiera di riferimento, possono

essere declinate in base alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale e ai relativi

fabbisogni formativi.

Gli strumenti per intrecciare la progettazione didattica della scuola con i piani di sviluppo locali e le

esigenze formative degli studenti sono quelli offerti dall’autonomia didattica e organizzativa,

arricchiti dalle opportunità messe a disposizione delle scuole dalla flessibilità organizzativa e

didattica e dalla articolazione in opzioni prevista dal regolamento sul riordino.

Il diplomato di Istruzione Professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”

possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione

e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi,

impianti e apparati tecnici.

L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali di manutenzione ed assistenza tecnica che

si esplicano nelle diverse filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica,

meccanica, termotecnica, etc.) attraverso l’esercizio di competenze sviluppate ed integrate

attraverso i percorsi di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO con le esigenze proprie del mondo

produttivo e lavorativo del territorio.

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Anche per l’anno scolastico 2015/16 l’IPSIA Ferraris prevede l’integrazione dei percorsi triennali di

Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), nei percorsi di durata quinquennale, svolti in regime

di sussidiarietà integrativa, a norma dell’articolo 2, comma 3, del D.P.R. n.87/2010 e nel rispetto

delle competenze esclusive delle Regioni.

A tal proposito, per gli alunni delle seconde e terze classi verrà attivato, secondo le

disponibilità finanziarie, un percorso di potenziamento delle competenze e delle abilità nelle

materie tecniche, finalizzato al conseguimento della qualifica professionale.

Questa scelta ha l’obiettivo di fornire mirate competenze professionali a fianco di una solida base

di istruzione generale e tecnico-professionale, in modo da rispondere alle esigenze formative del

settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica.

L’IPSIA Ferraris inoltre nella sua offerta formativa offre la possibilità di conseguire il diploma con i

corsi per gli adulti rivolti agli adulti privi di titolo di studio secondario e anche a coloro che

desiderano riqualificare le proprie conoscenze e competenze alle richieste del mercato del lavoro.

3.3 IL PROGETTO EDUCATIVO e FORMATIVO

La maggior parte degli alunni dell’IPSIA “G. Ferraris”, per entrambe le sedi, proviene da contesti

socio culturali medio-bassi. L’attività lavorativa prevalente dei genitori si svolge nell’edilizia,

nell’agricoltura, nel commercio e solo alcuni lavorano nei settori industriali come operai e tanti

altri non hanno una fissa occupazione.

Il livello di consapevolezza educativa-formativa di questi soggettisi attesta mediamente su livelli

non particolarmente significativi per la mancanza di strumenti culturali adeguati. A ciò si aggiunge

la cronica mancanza di centri di aggregazione territoriale capaci di arginare fenomeni di disagio

sociale e di prevenire comportamenti a rischio di devianza.

Il nostro Istituto orienta la propria offerta educativa e formativa prioritariamente nella

direzione di prevenire e diminuire al massimo i rischi di dispersione scolastica potenziando le LIFE

SKILLS e costruendo competenze che agevolano l’inserimento nel tessuto produttivo

Più in dettaglio questo Istituto si è prefissato a medio e lungo termine il raggiungimento dei

seguenti obiettivi:

1. Diminuire gli abbandoni del 5% ogni anno

2. Sviluppare le competenze di base, quelle trasversali e di cittadinanza e quelle

professionali degli allievi migliorando il rendimento,

3. Sviluppare la professionalità del personale docente,

4. Contribuire alla crescita sociale e allo sviluppo del territorio

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Il contrasto alla dispersione e l’innalzamento delle competenze di base

Per perseguire i primi due obiettivi si avvieranno percorsi curriculari ed extracurriculari miranti ad:

1. Accrescere l’autostima negli allievi,

2. Favorire competenze di autoconsapevolezza, autonomia, autocontrollo ed empatia,

3. Aiutare gli allievi ad individuare i metodi di studio più congeniali alle loro caratteristiche

personali,

4. Instaurare e mantenere un clima di serenità e benessere in ogni momento scolastico,

5. Suscitare e mantenere vivi negli allievi curiosità ed interesse per le discipline curriculari

ed in genere per tutte le iniziative scolastiche,

6. Promuovere stili di vita positivi, prevenendo le dipendenze droghe, alcool, tabacco,

farmaci, doping) e le patologie ad esse collegate,

7. Contribuire alla Prevenzione dell'obesità e dei disturbi dell'alimentazione (anoressia e

bulimia), favorendo un rapporto sano col cibo, valorizzandone anche la dimensione

culturale

8. Educare al rispetto della natura e del mondo che ci circonda, per uno sviluppo ed un

futuro sostenibili,

9. Educare i giovani a vivere positivamente il proprio corpo attraverso il movimento e ad

essere sportivi consapevoli, leali e non violenti,

10. Promuovere e valorizzare la solidarietà agita; l'associazionismo e il volontariato come

parte integrante del percorso formativo;

11. Educare a vivere la diversità di genere come valore, al rispetto dell'altro, promuovendo

le pari opportunità, comportamenti sessuali responsabili e favorendo il dialogo

interculturale;

12. Prevenire ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola; contrastando il fenomeno del

bullismo, educando al rispetto della persona e delle regole,

13. Educare a comportamenti corretti e responsabili sulla strada, che salvaguardino il valore

fondamentale della vita;

14. Promuovere l'utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica per un uso corretto e sicuro degli

strume

15. nti di comunicazione, prevenendo le varie forme di videodipendenza.

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La crescita della scuola attraverso la formazione continua del personale docente

La presenza di personale competente è determinante per il successo del sistema scolastico, per il

raggiungimento obiettivi educativi e formativi individuati e degli obiettivi ministeriali relativi alle

competenze. Ma nei contesti con maggiore concentrazione di deprivazione emotiva, culturale e

sociale è fondamentale che i docenti possiedano strumenti adeguati per rispondere alle sfide

quotidiane che si trovano ad affrontare.

Risulta strategico quindi avviare e consolidare un percorso che permetta al personale docente una

crescita professionale continua.

Gli obiettivi sono:

sviluppare la capacità di riconoscere le necessità formative

sostenere la formazione continua

sostenere la peereducation

In questa prospettiva saranno avviati percorsi di formazione mirata, saranno accolte le proposte

territoriali e saranno investite delle risorse finanziarie in attività di formazione e aggiornamento

assistite da esperti.

3.4 L’inclusività

L’Italia, a differenza degli altri Paesi europei, può vantare un’esperienza di ormai 30 anni di

integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella scuola ordinaria, a partire dalla prima legge

datata 1971 (118/71 art.28), fino ad arrivare alla Legge Quadro 104 del 1992.

In tal senso, l’Istituto Superiore “G. Ferraris” si è sempre distinto per l’impegno profuso a favore

dell’integrazione scolastica e sociale degli alunni diversamente abili che rappresentano una quota

cospicua della popolazione scolastica.

Negli ultimi anni, tuttavia, il concetto stesso di “integrazione” è andato evolvendosi. Oggi, grazie

anche alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la nuova parola d’ordine è

“inclusione”. Un progetto, più che un concetto, che la Direttiva ministeriale del 27 dicembre

2012“Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione

scolastica” ha voluto delineare e rendere operativo al fine di realizzare pienamente il diritto

all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. Tale direttiva ridefinisce e

completa, dunque, il precedente approccio all’integrazione scolastica, estendendo l’attenzione a

ciò che è più giusto definire “Bisogni Educativi Speciali” (B.E.S.) con i quali si delinea una vasta area

di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento va applicato con

particolari accentuazioni.

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L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special Educational Needs, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprende tre grandi sotto-categorie, di seguito rappresentate:

Questa impostazione delinea dunque una nuova sfida che dispone definitivamente il passaggio

dalla cultura dell’integrazione, centrata sul singolo e sulla sua diversità da compensare, a quella

dell’inclusione, un processo mirato al contesto, che riguarda tutti gli alunni e che non sviluppa una

risposta specialistica ma la trasforma in ordinaria, coinvolgendo una pluralità di attori e di risorse.

In tale ottica anche il lavoro del docente cambia: da semplice esperto di disciplina che dispensa

conoscenze diventa una guida, un facilitatore, un supporto per un apprendimento autonomo,

nella costruzione attiva della conoscenza da parte degli allievi. L'attenzione, dunque, si è sempre

più concentrata sulla diversità umana, sui bisogni formativi di ciascuno, sui personali stili di

apprendimento e di pensiero. La scuola deve perciò divenire flessibile, comprendere, valorizzare

e adeguarsi alle differenze. Solo rispondendo adeguatamente ai diversi bisogni dei ragazzi, essa

può diventare davvero inclusiva e le tante buone intenzioni possono concretamente

divenire buone prassi, in termini di individualizzazione e personalizzazione. Una scuola per tutti e

per ciascuno.

PROPOSTE PER MIGLIORARE L’INCLUSIVITA’ NEL NOSTRO ISTITUTO

a.s. 2015-2016

- In merito agli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo si propone

di ridefinire in maniera più dettagliata le risorse umane e gli organi collegiali coinvolti nel processo

inclusivo, le specifiche pratiche di intervento e i relativi livelli di responsabilità, previsti dal Piano di

Attività per l’Inclusione (P.A.I.) programmato per il prossimo anno scolastico.

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- In merito alla possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti si ripropone la possibilità di partecipare a percorsi specifici di aggiornamento e formazione

(attivati sia in sede che concordate a livello territoriale) sulle tematiche relative ai DSA, ADHA, BES e

sull’acquisizione di modalità e tecniche d’intervento didattico per il potenziamento delle abilità

strumentali, in risposta alle esigenze dei docenti e al fine di favorire l’acquisizione di metodologie e

strategie di inclusione che tengano conto anche degli alunni in ingresso, delle future rilevazioni o delle

evoluzioni di situazioni già esistenti e in itinere.

- In merito all’adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive, è stata istituita,

per ogni consiglio di classe, la figura del referenteB.E.S con il compito di definire in modo più

dettagliato, per ogni alunno con B.E.S., strategie di valutazione condivise (dal Consiglio di classe e dalla

famiglia) e coerenti con gli obiettivi specificati nei relativi P.E.I. e/o P.D.P., soprattutto per le materie in

cui si rilevano criticità, tenendo conto della Relazione Diagnostica e scegliendo gli strumenti dispensativi

e compensativi opportuni.

- In merito all’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola, fermo

restando che, nel nostro Istituto, esiste già un valido coordinamento tra le diverse figure professionali

coinvolte nel processo inclusivo (Docenti di sostegno, docenti curricolari e assistenti educatori), si

propone di migliorare l’organizzazione dei diversi tipi di sostegno e/o supporto agli alunni con B.E.S.

definendo in maniera più strutturata:

1) i campi d’azione delle figure professionali coinvolte;

2) i criteri per la rilevazione iniziale delle potenzialità dell’alunno;

3) la definizione dei percorsi personalizzati finalizzati all’inclusione, al recupero delle difficoltà e alla

valorizzazione delle eccellenze che prevedano una certa flessibilità in funzione della didattica ed una

valutazione in itinere degli eventuali progressi ottenuti.

- In merito all’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti, si propone di continuare a rilevare le risorse umane e i servizi

territoriali commisurati ai bisogni, quali:

1) ASL (NIAT) per attività di consulenza e confronto periodico nonchè sostegno ai docenti e alle famiglie

per l’aspetto specialistico dei PEI

2) Servizi di assistenza educativa messi a disposizione dalla Provincia di Brindisi con utilizzo di

assistenti educativi quali supporto a tutte le attività finalizzate all’inclusività.

3) Collaborazioni con Aziende ospitanti (percorsi alternanza Scuola-lavoro)

4) Collaborazioni con le Cooperative deputate al servizio socio-assistenziale (assistenza specialistica)

5) Collaborazioni con Enti pubblici (Comune, provincia, USP …)

6) Collaborazioni con Associazioni di volontariato

- In merito al ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative si propone di continuare ad

illustrare alle famiglie degli alunni con B.E.S. in modo completo ed esauriente i piani individualizzati

(P.E.I. o P.D.P.) e le programmazioni differenziate e facilitate, incrementando la loro collaborazione nel

concordare gli obiettivi delle suddette programmazioni, eventuali percorsi speciali degli alunni, le

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riduzioni d’orario, gli eventuali esoneri. Tutto ciò al fine di favorire nelle famiglie l’assunzione diretta di

una corresponsabilità educativa nella realizzazione del progetto di vita di ciascun alunno, in particolare

nella gestione dei comportamenti e nella responsabilizzazione degli alunni rispetto agli impegni assunti.

- In merito allo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi, fermo restando che il concetto di inclusione è molto radicato nel nostro istituto, si

propone di pianificare, negli incontri di Area e di Discipline e nei Consigli di classe, percorsi volti a

promuovere strategie di insegnamento inclusive che generino competenze per la costruzione di un piano

di vita. A tal fine, oltre a predisporre P.E.I e P.D.P. condivisi, si promuoverà un’organizzazione

curricolare flessibile che preveda:

1) l’uso di strategie didattiche integranti (es. cooperative learning, tutoring, etc.); 2) un potenziamento della didattica laboratoriale; 3) un maggior uso di tecnologie multimediali (computer, notebook con sintesi vocale e software

specifici, LIM ) e l’utilizzo di sussidi specifici; 4) attività progettuali destinate volte a favorire processi di sviluppo dell’autostima, dell’autoefficacia,

dell’autonomia in contesti alternativi, in cui si stimolino la creatività, le capacità relazionali, il lavoro di gruppo.

- In merito alla valorizzazione delle risorse esistenti si propone innanzitutto di incrementare l’utilizzo

funzionale delle risorse umane e delle competenze specifiche e aggiuntive di ciascun docente ai fini

dell’attivazione di percorsi didattici personalizzati per l’integrazione di tutti i BES, nonché la scoperta e

valorizzazione di capacità e potenzialità peculiari di ciascun alunno.

Si propone inoltre di valorizzare maggiormente le strutture deputate alla didattica laboratoriale, essendo

questa fondamentale nella didattica inclusiva. Poiché non tutte le aule sono fornite di Lim, dove non è

presente si cercherà di potenziare l’uso delle aule d’informatica, della palestra e di tutti gli spazi a

disposizione.

In merito all’acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione

dei progetti di inclusione si propone di proseguire le attività di reperimento fondi attraverso la

partecipazione a bandi e i contatti collaborativi con gli Enti, le associazioni e le cooperative territoriali .

Le risorse aggiuntive saranno utilizzate anche per la realizzazione di progetti specifici che favoriscano

l’inclusività e/o per acquisto di materiali e sussidi didattici che facilitino l’apprendimento degli alunni in

difficoltà (es. acquisto di appositi software informatici per sviluppare le abilità richieste).

- In merito all’attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo, si

propone di:

1) Potenziare le attività di accoglienza e di orientamento degli alunni e dei genitori nella fase di ingresso

al nuovo ciclo scolastico;

2) Incentivare la collaborazione e la comunicazione con i Docenti della Scuola Media per l’accoglienza,

l’inserimento e l’integrazione nelle prime degli alunni con BES;

3) Incentivare le attività di monitoraggio, verifica e valutazione continua;

4) Potenziare le attività di orientamento in uscita attraverso iniziative formative integrate fra

l’istituzione scolastica e le realtà socio/assistenziali o educative territoriali ( progetti formativi di

alternanza scuola-lavoro e stage) per assicurare continuità nella realizzazione del progetto di vita dei

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ragazzi, collaborando con le istituzioni deputate all’individuazione del progetto lavorativo o

dell’ambiente più idoneo nel quale inserire i ragazzi una volta conclusosi il percorso scolastico.

3.5 Le competenze trasversali e di cittadinanza

3.5.0 Assolvimento Obbligo Scolastico primo biennio

L’obbligo di istruzione rappresenta un obiettivo strategico, decisivo per strutturare al meglio a) le

competenze di base dell’area generale, b) le competenze chiave, per consentire ai giovani di acquisire i

saperi e le competenze indispensabili per il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e per

l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza; inoltre si configura come mezzo per favorire il successo

formativo e per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, con occhio attento anche a quei giovani che,

a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno

bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità (BES).

Nell’attuale ordinamento, che riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni, l’obbligo dell’istruzione

impartita per almeno 10 anni è stato introdotto dalla legge 27/12/2006 n°296 art.1 comma 622 ed è regolato

dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 in recepimentodella Raccomandazione del Parlamento europeo sulle

competenze chiave per l’apprendimento permanente. Il documento europeo di riferimento definisce 8

macrocompetenze (spesso chiamate “Competenze Europee”), precisando chiaramente che hanno tutte pari

dignità e che quindi non esiste una gerarchia tra di esse, e invitagli Stati membri a sviluppare la propria

offerta formativa con riferimento alle “Competenze Europee” mettendo in atto politiche educative che

preparino tutti i giovani alla vita adulta e alla acquisizione di un metodo che garantisca l’apprendimento

durante tutto il corso della propria esistenza.

Le competenze chiave, di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza

attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, sono le seguenti:

1. comunicazione nella madre lingua 2. comunicazione nelle lingue straniere 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. competenza digitale 5. imparare ad imparare 6. competenze sociali e civiche 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. consapevolezza ed espressione culturale

Nello spirito della raccomandazione europea esse sono trasversali a tutte le discipline e dunque devono

concorrere a sviluppare un sistema di pensiero e di azione di cui tutti devono dotarsi. Si determina così il

superamento della singola disciplina a favore della interdisciplinarietà chiaramente espressa dalla espressione

“competenza”.

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3.5.1 Le Competenze Trasversali

Da quanto sopra esposto i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi (responsabilità trasversale),

estrapolati dagli All. A degli schemi di regolamento per la riforma degli istituti tecnici e degli istituti

professionali, si possono sintetizzare in:

Comportamenti/atteggiamenti di rilevanza sociale e culturale

Valori e principi

di riferimento

Atteggiamenti/comportamenti che gli allievi devono possedere in uscita Discipline

interessate

Costituzione e

legalità

Agire in base a un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione,

a partire dai quali saper valutare e ispirare i propri comportamenti personali e

sociali

Tutte e in

particolare Storia

Responsabilità,

etica e

deontologia

professionale

Cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e

della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della

deontologia professionale;

Tutte e in

particolare le

discipline

professionalizzanti

Ricerca Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare

soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria

competenza

Tutte e in

particolare le

discipline

professionalizzanti

Collaboratività e

partecipazione

civica e culturale

Saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;

Essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando

attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario

Tutte

Processi

interculturali

Collegare tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali in prospettiva

interculturale e in funzione della mobilità di studio e lavoro

Tutte

Sicurezza nei

luoghi di lavoro

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla

sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro

Tutte e in

particolare le

discipline tecniche

Tutela della

persona,

dell’ambiente e

del territorio

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla

tutela della persona, dell’ambiente e del territorio

Tutte e in

particolare le

discipline tecniche

e geografia

Beni artistici e

ambientali

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una

loro corretta fruizione e valorizzazione

Tutte e in

particolare

geografia

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Concezione del sapere

Concezioni della

cultura e del

sapere

Abilità che gli allievi devono possedere in uscita Discipline

interessate

Un sapere

funzionale alla

realtà

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con

atteggiamento razionale e critico di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi

problemi.

Utilizzare e valorizzare, in modo argomentato, il tessuto concettuale e i

fondamentali strumenti della matematica per comprendere la realtà ed operare nel

campo delle scienze applicate.

Tutte

Matematica

Un sapere con

dimensione

storica

Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della

letteratura, delle arti e orientarsi fra testi e autori fondamentali, con riferimento

soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico.

Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una

dimensione storico-culturale, (nella consapevolezza della relatività e storicità dei

saperi).

Tutte

Un sapere

contestuale,

relativo e

parziale

(Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione

storico-culturale) nella consapevolezza della relatività e storicità dei saperi.

Tutte

Una visione

critica del

rapporto tra

scienza/tecnologi

a e

contemporaneità

Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia

allo sviluppo dei saperi e dei valori di riferimento, al cambiamento delle

condizioni di vita e della fruizione culturale

Tutte

Una visione

allargata e

interculturale

della realtà di

studio e di lavoro

Collegare tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali in prospettiva

interculturale e in funzione della mobilità di studio e lavoro

Tutte

La formazione

del pensiero

scientifico-critico

Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati

sperimentali,

riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di

affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con

atteggiamento razionale e critico di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi

problemi;

Tutte

Ricerca

Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare

soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza

Tutte

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Forti strumenti

per una

comunicazione

allargata

Utilizzare strumenti e reti informatiche per studio, ricerca e approfondimento

disciplinare;

Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere per interagire in diversi

ambiti e contesti di studio e lavoro; Individuare e comprendere le moderne forme

di comunicazione visiva e multimediale, le strategie espressive e gli strumenti

tecnici della comunicazione in rete

Tutte

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3.5.2 Le Competenze di base dell’Area Generale

Il legislatore italiano nel 2007, con il D.M. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento

dell’obbligo di istruzione), accoglie l’invito della Raccomandazione Europea e introduce gli Assi culturali,

che prevedono le Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito elencati:

ASSE LINGUISTICO

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario;

Utilizzare e produrre testi multimediali;

ASSE MATEMATICO

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica;

Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;

Individuare le strategie appropriate per la risoluzione di problemi;

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzione e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

ASSE SCIENTIFICO- TECNOLOGICO

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, come approccio al processo di conoscenza di conoscenza della realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza;

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

ASSE STORICO-SOCIALE

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economicoper orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Questa articolazione, che individua quattro macroaree di azione, è affiancata da quelle che sono denominate

“competenze chiave di cittadinanza” e che si riportano di seguito.

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IMPARARE AD IMPARARE

Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie

modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie

strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

FORMULARE PROGETTI

Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,

utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative

priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i

risultati ottenuti.

COMUNICARE

Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico scientifico) e di

complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi,

fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni

utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico) e diverse conoscenze

disciplinari, mediante supporti diversi (cartacei, informatici e multimediali).

COLLABORARE E

PARTECIPARE

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui

capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione

delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

AGIRE IN MODO

AUTONOMO E

RESPONSABILE

Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri

diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le

responsabilità.

RISOLVERE PROBLEMI

Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le

risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il

tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI

E RELAZIONI

Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra

fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello

spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze

ed incoerenze, cause ed effetti.

ACQUISIRE ED INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso

diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed

opinioni.

Le competenze chiave di cittadinanza si configurano come il denominatore comune delle quattro macroaree

individuate dagli assi culturali e restituiscono la trasversalità dei saperi richiesta dalle competenze europee.

Secondo una logica innovativa nella quale gli assi culturali costituiscono “il tessuto” per la costruzione di

percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita

adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di

apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa.

L’istituto “G. Ferraris”, in quanto scuola autonoma, ha cercato e cerca di interpretare l’innovazione non nel

senso di una mera applicazione delle norme richiamate, ma come la realizzazione di strumenti e prassi

didattiche coerenti con gli obiettivi degli assi culturali e con l’acquisizione delle competenze chiave. Tutto

ciò si concretizza attraverso una impostazione della didattica e della progettualità che sia in grado valorizzare

al meglio le potenzialità e le capacità della propria utenza scolastica, indirizzando la propria azione verso

percorsi formativi, strettamente correlati con le filiere produttive di riferimento del nostro territorio facenti

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capo ai distretti produttivi dei settori delle costruzioni/manutenzioni: aeronautiche, elettromeccaniche,

termico-energetiche, della diportistica navale e della meccatronica, conformemente al quadro di riferimento

delle normative europee.

Il Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF: EuropeanQualification Framework) contiene le

definizioni di conoscenze, abilità e competenze di seguito riportate: Conoscenze Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità Indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze

000Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Se si utilizza la metafora dell’architettura tra le parti che determina la solidità di un edificio, si può sintetizzare il processo di apprendimento con una immagine che rimanda a un ordine, a una relazione stabile e precisa, a un’architettura tra gli elementi e le parti che costituiscono l’insieme medesimo.

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3.6 Il PECUP(ciclo triennale e ciclo quinquennale)

Il secondo ciclo di istruzione e formazione (quinquennale), comprensivo del primo biennio di assolvimento

dell’obbligo scolastico, del secondo biennio e del quinto anno, ha come riferimento unitario il profilo

educativo, culturale e professionale (PECUP) definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226,

allegato A) e rinnovato dal D.P.R. 87/2010 e dalle relative linee guida.

Il Pecup si configura come l’insieme degli obiettivi di apprendimento dell’area generale e dell’area di

indirizzo i quali, a loro volta, sono comprensivi degli obiettivi afferenti le qualifiche professionali, che è

possibile conseguire presso l’Ipsia “Ferraris” in principio di sussidiarietà integrativa, e degli obiettivi relativi

al diploma di maturità di ciascun indirizzo per il quale la scuola è abilitata.

Esso è finalizzato:

a) alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in

un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;

b) allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;

c) all’esercizio della responsabilità personale e sociale.

Le figure professionali dell’IPSIA “G. FERRARIS” relative alle qualifiche dei percorsi di istruzione e

formazione di durata triennale sono:

1 OPERATORE ELETTRICO (Brindisi e Fasano)

2 OPERATORE ELETTRONICO (Brindisi)

3 OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI (Brindisi)

4 OPERATORE DEL MONTAGGIO E DELLA MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO

(Brindisi)

5 OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE (Brindisi)

6 OPERATORE MECCANICO (Brindisi e Fasano)

Le figure professionali dell’IPSIA “G. FERRARIS” relative al diploma dei percorsi di istruzione e

formazione di durata quinquennale sono:

DIPLOMA DI TECNICO DI “MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA” (Brindisi e Fasano)

DIPLOMA DI TECNICO DI “MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA” OPZIONE

“MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO (Brindisi)

DIPLOMA DI TECNICO DI “MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA” OPZIONE

APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI” (Brindisi e Fasano)

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Corsi di studio per adulti (ex serali)

L’IPSIA “G. FERRARIS” di Brindisi, unitamente alla sede coordinata di Fasano, opera anche con dei

corsi serali rivolti agli studenti lavoratori finalizzati al conseguimento sia della qualifica triennale

sia del diploma di stato.

Per Brindisi sono state attivate le classi serali:

- 1AM+2AM (costituisce il 1° periodo previsto dal nuovo ordinamento ai sensi del D.P.R.

239/2012), 4AM e 5AM dell’indirizzo di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” (vecchio

ordinamento).

Presso la sede di Fasano sono attive le seguenti classi dei corsi ex serali:

- 3AM, 4AM e 5AM “Manutenzione e Assistenza Tecnica” (vecchio ordinamento).

3.6.0 Obiettivi di apprendimento primo biennio – area di indirizzo.

L’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica e le sue articolazioni, pur nella diversità delle filiere di

riferimento, è connotato da elementi che riguardano esigenze generali, principalmente l’adeguamento

all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela

dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con

istituzioni, soggetti pubblici e privati operanti sul territorio.

Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una

articolata didattica laboratoriale, favoriscono l’orientamento verso la individuazione dell’indirizzo da

scegliere per il terzo anno di studi finalizzato al conseguimento della qualifica professionale.

Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”, ”Scienze integrate (Fisica)” e

“Scienze integrate (Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a tutto il

settore, si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d’indirizzo e

si complementano nella progettazione didattica.

Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo

(nelle diverse articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed

esercitazioni”, le cui attività laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative.

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3.6.1 Obiettivi di apprendimento triennali dell’area di indirizzo (qualifica)

Il decreto ministeriale n. 139/2007 sull’obbligo di istruzione stabilisce dieci anni di frequenza a scuola a

seguito dei quali si otterrebbe la certificazione delle competenze, ma non si avrebbe alcun titolo spendibile

nel mondo del lavoro. In tal senso è stato introdotto il concetto di assolvimento dell’obbligo formativo, di

cui al D.lgs. 76/05, che si sostanzia con il conseguimento di un titolo di scuola secondaria superiore o di una

qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età.

Il giovane che non ha compiuto i 18 anni ha l’obbligo di scegliere tra le seguenti opzioni:

1. Frequentare una scuola secondaria superiore

2. Lavorare come apprendista fino all’ottenimento di una qualifica

3. Seguire un corso di formazione di durata almeno triennale che permetta di ottenere una qualifica

professionale

Se il giovane ottiene una qualifica triennale a 17 anni, non è più soggetto all’obbligo formativo.

In quest’ottica l’IPSIA “G. Ferraris”, sensibile alle problematiche delle giovani generazioni e del mercato del

lavoro, ha recepito l’accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 secondo quanto

definito dalle Linee guida di cui all’articolo 13, comma 1-quinquies della legge n. 40/2007 ed ha ottenuto,

dalla Regione Puglia, l’autorizzazione ad erogare percorsi finalizzati al conseguimento della qualifica

professionale triennale in regime di sussidiarietà integrativa. Gli studenti che chiedono di iscriversi alla

classe prima degli indirizzi quinquennali possono contestualmente chiedere anche di poter conseguire una

qualifica professionale a conclusione del terzo anno, secondo il sistema di istruzione e formazione

professionale regionale (IeFP). Così facendo possono usufruire di una doppia opportunità e scegliere se

inserirsi nel mondo del lavoro dopo aver conseguito la qualifica, il cui rilascio compete esclusivamente alla

Regione Puglia (cfr. Accordo Stato-Regioni del 29 aprile 2010, confermato con l'Accordo in Conferenza

Stato-Regioni del 27 luglio 2011) oppure continuare il percorso di studio intrapreso conseguendo il diploma

quinquennale, dopo aver superato l'Esame di Stato.

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3.6.1.1 Obiettivi di apprendimento della qualifica professionale di operatore elettrico.

Competenze tecnico professionali in esito al triennio

L’operatore elettrico è in grado di: 1 Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e

del progetto dell’impianto elettrico

2 Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della

tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso

3 Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria

4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare

affaticamento e malattie professionali

5 Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali

6 Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza

e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche

7 Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali

8 Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e

problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino

3.6.1.2 Obiettivi di apprendimento della qualifica professionale di operatore elettronico.

Competenze tecnico professionali in esito al triennio

L’operatore elettronico è in grado di: 1 Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del

progetto del sistema/rete elettronica

2 Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto,

della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso

3 Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria 4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare

affaticamento e malattie professionali

5 Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali

6 Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le

specifiche progettuali

7 Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali

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8 Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di riferimento e alle

esigenze del cliente

9 Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche progettuali,

predisponendo la documentazione di verifica

10 Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali anomalie e

problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino

3.6.1.3 Obiettivi di apprendimento della qualifica professionale di operatore impianti termo-

idraulici.

Competenze tecnico professionali in esito al triennio

L’operatore di impianti termo-idraulici è in grado di: 1 Definire e pianificare fasi di lavorazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute, delle indicazioni

di appoggio (schemi, disegni, procedure, materiali, ecc.) e del sistema di

relazioni 2 Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base delle

operazioni da compiere, delle procedure previste, del risultato atteso

3 Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione

ordinaria

4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare

affaticamento e malattie professionali

5 Effettuare la posa in opera degli impianti termoidraulici

6 Collaudare gli impianti termoidraulici nel rispetto degli standard di efficienza e sicurezza

7 Effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessari per il rilascio della

documentazione di legge per mantenere gli impianti in condizioni di sicurezza e efficienza in esercizio

3.6.1.4 Obiettivi di apprendimento della qualifica professionale di operatore del montaggio e

della manutenzione di imbarcazioni da diporto.

Competenze tecnico professionali in esito al triennio

L’operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto è in grado di:

1 Definire e pianificare la successione delle operazioni di realizzazione di uno scafo o di una sua parte sulla

base del progetto e delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni,

procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni

2 Approntare strumenti, utensili, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla

base della tipologia di materiali da impiegare, del progetto e delle procedure previste

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3 Monitorare il funzionamento di strumenti, utensili, attrezzature e macchinari, curando le attività di

manutenzione ordinaria

4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare

affaticamento e malattie professionali

5 Eseguire il montaggio delle componenti di uno scafo ed eventuali adattamenti e correzioni sui prodotti pre-

assemblati

6 Eseguire le operazioni di finitura e completamento dello scafo, nel rispetto delle specifiche progettuali 7 Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di una imbarcazione da diporto, nel rispetto della

normativa specifica di settore

3.6.1.5 Obiettivi di apprendimento della qualifica professionale di operatore alla riparazione

di veicoli a motore.

Competenze tecnico professionali in esito al triennio

L’operatore alla riparazione di veicoli a motore è in grado di:

1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della

documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc) e del sistema di relazioni

2 Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse attività sulla base della tipologia di

materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso

3 Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione

ordinaria

4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare

affaticamento e malattie professionali

5 Collaborare all’accoglienza del cliente e alla raccolta di informazioni per definire lo stato del veicolo a

motore 6 Collaborare alla individuazione degli interventi da realizzare sul veicolo a motore e alla definizione dei

piano di lavoro

7 Collaborare al ripristino e al controllo/collaudo della funzionalità/efficienza del veicolo a motore o delle

parti riparate/sostituite, nel rispetto delle procedure e norme di sicurezza

In esito all’indirizzo “Riparazione parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo a motore”, è

inoltre in grado di:

1. Effettuare interventi di riparazione e manutenzione dei vari dispositivi, organi e gruppi sulla base delle

consegne, dei dati tecnici e di diagnosi

In esito all’indirizzo “Riparazioni di carrozzeria”, è inoltre in grado di:

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1. Eseguire lavorazioni di risagomatura/sostituzione di lamierati, saldatura e verniciatura sulla base delle

consegne e dei dati tecnici

3.6.1.6 Obiettivi di apprendimento della qualifica professionale di operatore meccanico.

Competenze tecnico professionali in esito al triennio

L’operatore meccanico è in grado di:

1 Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della

documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni

2 Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base della

tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso

3 Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione

ordinaria

4 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare

affaticamento e malattie professionali

5 Verificare la rispondenza delle fasi di lavoro, dei materiali e dei prodotti agli standard qualitativi previsti

dalle specifiche di progettazione

6 Eseguire la lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici secondo le specifiche progettuali

7 Montare e assemblare prodotti meccanici secondo le specifiche progettuali

8 Eseguire le operazioni di aggiustaggio di particolari e gruppi meccanici

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3.6.2 Obiettivi di apprendimento del diploma di maturità

Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le

competenze dell’area generale a dell’area di indirizzo riferita alla relativa opzione, necessarie per gestire,

organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e

collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze

tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali: elettrico, elettronico, meccanico,

termoidraulico ed altri, specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

In particolare, egli è in grado di:

• controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro

funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia

dell’ambiente;

• comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;

• osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;

• utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di

apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;

• individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire

nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure

stabilite;

• organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al

funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;

• utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei

processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;

• gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;

• reperire e interpretare documentazione tecnica;

• utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli

impianti

• garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla

fase di collaudo e installazione

• assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;

• agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome

responsabilità;

• segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;

• gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed

economicamente correlati alle richieste.

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3.6.2.1 Obiettivi di apprendimento dell'area generale comune a tutti gli indirizzi.

I percorsi degli istituti professionali hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate

sull’integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei

diversi contesti operativi di riferimento.

Competenze di apprendimento dell'area generale comune a tutti gli indirizzi in esito al quinquennio

Al termine dei cinque anni, gli studenti saranno in grado di: 1 Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei

vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali

2 Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi

agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale

correlate ai settori di riferimento.

3 Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni

con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del

tempo.

4 Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

5 Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi

ambiti e contesti di studio e di lavoro.

6 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali.

7 Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento

alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

8 Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

9 Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei

processi produttivi e dei servizi.

10 Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare

in campi applicativi.

11 Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di

lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

12 Individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione

collaborando efficacemente con gli altri.

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3.6.2.2 Quadro orario

ISTITUTI PROFESSIONALI

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE:

“INDUSTRIA E ARTIGIANATO”

Quadro orario IP01

DISCIPLINE

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Lingua letteratura Italiana 132 132 132 132 132

Lingua Inglese 99 99 99 99 99

storia 66 66 66 66 66

Geografia generale ed

economica 33

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze

della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie sportive 66 66 66 66 66

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 693 660 495 495 495

Attività e insegnamenti

obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1089 1056 1056 1056 1056

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3.6.3 Opzioni di indirizzo

Nell’ambito del Settore Industria e Artigianato, l’indirizzo “Manutenzione e Assistenza Tecnica” si

articola con le seguenti Opzioni :

- Manutenzione e Assistenza Tecnica

- Manutenzione mezzi di trasporto

- Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili

Ciascuna opzione è indirizzata verso specifici obiettivi di apprendimento dell’area generale comune a tutti

gli indirizzi e dell’area di indirizzo finalizzata al conseguimento del relativo diploma professionale come di

seguito riportati.

3.6.3.1 Opzioni e obiettivi di apprendimento dell’area di indirizzo relativa al diploma

professionale

Gli obiettivi di apprendimento saranno indicati, in coerenza con le competenze afferenti ciascuna area di

indirizzo e la sua relativa opzione, all’interno delle programmazioni annuali di dipartimento (PAD) dalle

quali trarranno origine i piani annuali di classe (PAC) e, in cascata, i piani annuali di ciascuna materia

disciplinare (PAM).

3.6.3.1.1 Obiettivi di apprendimento del diploma di “Manutenzione e Assistenza Tecnica”

Competenze tecnico professionali in esito al quinquennio

Il Tecnico di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” è in grado di:

1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.

2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie

specifiche.

3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di

apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.

4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire

nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure

stabilite.

5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli

impianti .

6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla

fase di collaudo e installazione .

7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e

economicamente correlati alle richieste.

Quadro orario

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ISTITUTI PROFESSIONALI

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”

.6.3.1.2 Obiettivi di apprendimento del diploma di “Manutenzione e Assistenza Tecnica”

opzione “Manutenzione dei Mezzi di Trasporto”

DISCIPLINE

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Tecnologia e tecniche di rappresentazione

grafica 99 99

Scienze integrate (fisica) 66 66

Scienze integrate (chimica) 66 66

Tecnologia dell’informazione e della

comunicazione 66 66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99 99 132 99 99

Tecnologia meccanica ed applicazioni

165 165 99

Tecnologie elettrico elettroniche ed

applicazioni 165 132 99

Tecnologia e tecniche di installazione e

manutenzione 99 165 264

Ore Totali 396 396 561 561 561

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Competenze tecnico professionali in esito al quinquennio

Il Tecnico di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” opzione “Manutenzione dei Mezzi di

Trasportoӏ in grado di:

1 Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di trasporto.

2 Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie

specifiche.

3 Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di

trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel contesto d’uso.

4 Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire

nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure

stabilite.

5 Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli

impianti relativi al mezzo di trasporto.

6 Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi,

collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti.

7. Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche

per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste.

Quadro orario

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ISTITUTI PROFESSIONALI

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Indirizzo “Manutenzione mezzi di trasporto”

3.6.3.1.3 Obiettivi di apprendimento del diploma di “Manutenzione e Assistenza Tecnica”

opzione “Apparati Impianti e Servizi Tecnici Civili e Industriali”

DISCIPLINE

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Tecnologia e tecniche di rappresentazione

grafica 99 99

Scienze integrate (fisica) 66 66

Scienze integrate (chimica) 66 66

Tecnologia dell’informazione e della

comunicazione 66 66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99 99

OPZIONE “MEZZI DI TRASPORTO” IPMM

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

132 99 99

Tecnologie meccaniche ed applicazioni 165 165 132

Tecnologie elettrico elettroniche ed

applicazioni 165 132 99

Tecnologia e tecniche di diagnostica e

manutenzione dei mezzi di trasporto 99 165 231

Ore Totali 396 396 561 561 561

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Competenze tecnico professionali in esito al quinquennio

Il Tecnico di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” opzione “Apparati Impianti e Servizi

Tecnici Civili e Industriali” è in grado di:

1 Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili.

2 Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.

3 Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di

apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione, nel contesto industriale e civile.

4 Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire

nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure

stabilite.

5 Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni degli apparati e

impianti industriali e civili di interesse.

6 Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili,

collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici.

7 Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed

efficaci.

Quadro orario

ISTITUTI PROFESSIONALI

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

40

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Indirizzo “Apparati impianti e servizi tecnici industriali e civili”

3.6.4 I piani annuali di dipartimento (PAD)

I Dipartimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 7 del D.L.vo n.297/1994, sono organismi collegiali che possono

essere considerati delle articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti e sono formati dai docenti che

appartengono alla stessa disciplina o area disciplinare.

DISCIPLINE

ORE ANNUE

1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Tecnologia e tecniche di rappresentazione

grafica 99 99

Scienze integrate (fisica) 66 66

Scienze integrate (chimica) 66 66

Tecnologia dell’informazione e della

comunicazione 66 66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99 99

OPZIONE “Apparati impianti e servizi tecnici industriali e civili” - IPAI

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

132 99 99

Tecnologie meccaniche ed applicazioni 165 132 132

Tecnologie elettriche-elettroniche,

dell’automazione e applicazioni 165 165 99

Tecnologie e tecniche di installazione e

manutenzione di apparati e impianti civili e

industriali

99 165 231

Ore Totali 396 396 561 561 561

41

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I docenti, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, hanno il compito di prendere decisioni comuni sulla

didattica della disciplina o dell’area disciplinare stabilendo anche eventuali collegamenti e attività

interdisciplinari.

I Dipartimenti hanno, quindi, l’importante funzione di supporto alla didattica e alla progettazione e hanno il

compito di favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari e facilitare la realizzazione di una

programmazione basata sulla didattica per competenze, con la finalità di valutare gli apprendimenti in

termini di conoscenze, abilità e competenze.

In sede di Dipartimento disciplinare, pertanto, i docenti sono chiamati a:

concordare scelte comuni inerenti la programmazione didattico-disciplinare

stabilire standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze

definire i contenuti fondanti delle discipline, coerentemente con le linee guida di applicazione del DPR

87/2010

individuare le linee comuni dei piani di lavoro individuali.

progettare gli interventi di recupero

Sempre in sede di Dipartimento i docenti possono, eventualmente, programmare le attività di formazione e di

aggiornamento in servizio, comunicare ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e

associazioni e programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche funzionali all’area

disciplinare interessata.

Gli ambiti disciplinari in cui sono state collocate le varie materie hanno definito i seguenti dipartimenti:

Dipartimento linguistico: italiano, inglese, diritto

Dipartimento matematico: matematica, fisica, chimica

Dipartimento storico sociale: storia, geografia, scienze integrate, RC o attività alternative

Dipartimento scientifico: tecniche di rappresentazioni grafiche, tecnologia dell’informazione e della

comunicazione, laboratori tecnologici ed esercitazioni, tecnologia e tecniche di diagnosticatecnologia

meccanica ed applicazioni, tecnologie elettrico elettroniche ed applicazioni, tecniche di installazione e

manutenzione

Dipartimento di scienze motorie: educazione fisica.

Le linee di indirizzo e le strategie didattico-educative adottate collegialmente in sede di dipartimento saranno

declinate nelle diverse discipline sulla base delle proprie peculiarità. Tali declinazioni originano i piani

annuali delle progettazioni disciplinari (PAC) che nei nuovi orientamenti hanno sostituito le programmazioni

individuali per materie.

In particolare, all’interno dei PAD saranno definite le azioni concertate della didattica per competenze

attraverso la individuazione di una unità didattica di apprendimento (UDA) transdisciplinare alla cui

realizzazione concorreranno le varie discipline e che avrà come suo naturale riferimento una valutazione

ottenuta attraverso la somministrazione di un compito di realtà.

42

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3.6.4.1 Dipartimento linguistico

Le competenze di base relative all’asse dei linguaggi a conclusione dell’intero percorso di istruzione

vengono così in sintesi definite:

COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Padroneggiare gli strumenti

espressivi ed argomentativi

indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti

• Comprendere il messaggio contenuto

in un testo orale

• Cogliere le relazioni logiche tra le

varie componenti di un testo orale

• Esporre in modo chiaro logico e

coerente esperienze vissute o testi

ascoltati

• Riconoscere differenti registri

comunicativi di un testo orale

• Affrontare molteplici situazioni

comunicative scambiando

informazioni, idee per esprimere anche

il proprio punto di vista

• individuare il punto di vista dell’altro

in contesti formali ed informali

• Principali strutture grammaticali della

lingua italiana

• Elementi di base della funzioni della

lingua

• Lessico fondamentale per la gestione di

semplici comunicazioni orali in contesti

formali e informali

• Contesto, scopo e destinatario della

comunicazione

• Codici fondamentali della

comunicazione orale, verbale e non

verbale

• Principi di organizzazione del discorso

descrittivo, narrativo, espositivo,

argomentativo

Leggere, comprendere ed

interpretare testi scritti di

vario tipo

• Padroneggiare le strutture della lingua

presenti nei testi

• Applicare strategie diverse di lettura

• Individuare natura, funzione e

principali scopi comunicativi ed

espressivi di un testo

• Cogliere i caratteri specifici di un

testo letterario

• Strutture essenziali dei testi narrativi,

espositivi, argomentativi

• Principali connettivi logici

• Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e

contesti diversi

• Tecniche di lettura analitica e sintetica

• Tecniche di lettura espressiva

• Denotazione e connotazione

• Principali generi letterari, con particolare

riferimento alla tradizione italiana

• Contesto storico di riferimento di alcuni

autori e opere

Produrre testi di vario tipo in

relazione ai differenti scopi

comunicativi

• Ricercare , acquisire e selezionare

informazioni generali e specifiche in

funzione della produzione di testi scritti

di vario tipo

• Prendere appunti e redigere sintesi e

relazioni

• Rielaborare in forma chiara le

• Elementi strutturali di un testo scritto

coerente e coeso

• Uso dei dizionari

• Modalità e tecniche delle diverse forme

di produzione scritta: riassunto, lettera,

relazioni, ecc.

Fasi della produzione scritta:

43

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

informazioni

• Produrre testi corretti e coerenti

adeguati alle diverse situazioni

comunicative

pianificazione, stesura e revisione

Utilizzare una lingua straniera

per i principali scopi

comunicativi ed operativi

• Comprendere i punti principali di

messaggi e annunci semplici e chiari su

argomenti di interesse personale,

quotidiano, sociale o professionale

• Ricercare informazioni all’interno di

testi di breve estensione di interesse

personale, quotidiano, sociale o

professionale

• Descrivere in maniera semplice

esperienze ed eventi, relativi all’ambito

personale e sociale

• Utilizzare in modo adeguato le

strutture grammaticali

• Interagire in conversazioni brevi e

semplici su temi di interesse personale,

quotidiano, sociale o professionale

• Scrivere brevi testi di interesse

personale, quotidiano, sociale o

professionale

• Scrivere correttamente semplici testi

su tematiche coerenti con i percorsi di

studio

• Riflettere sui propri atteggiamenti in

rapporto all’altro in contesti

multiculturali

• Lessico di base su argomenti di vita

quotidiana , sociale e professionale

• Uso del dizionario bilingue

• Regole grammaticali fondamentali

• Corretta pronuncia di un repertorio di

parole e frasi memorizzate di uso comune

• Semplici modalità di scrittura: messaggi

brevi, lettera informale

• Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia

la lingua

Utilizzare gli strumenti

fondamentali per una

fruizione consapevole del

patrimonio artistico

• Riconoscere e apprezzare le opere

d’arte

• Conoscere e rispettare i beni culturali

e ambientali a partire dal proprio

territorio

• Elementi fondamentali per la

lettura/ascolto di un’opera d’arte (pittura,

architettura, plastica, fotografia, film,

musica.....)

• Principali forme di espressione artistica

Utilizzare e produrre testi

multimediali

• Comprendere i prodotti della

comunicazione audiovisiva

• Elaborare prodotti multimediali (testi,

immagini, suoni , ecc.), anche con

tecnologie digitali

• Principali componenti strutturali ed

espressive di un prodotto audiovisivo

• Semplici applicazioni per la elaborazione

audio e video Uso essenziale della

comunicazione telematica

44

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

3.6.4.2 Dipartimento matematico

Le competenze di base relative all’asse matematico a conclusione dell’intero percorso di istruzione vengono

così in sintesi definite:

COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE

Utilizzare il linguaggio e i

metodi propri della

matematica per organizzare e

valutare adeguatamente

informazioni qualitative e

quantitative

Utilizzare le strategie del

pensiero razionale negli

aspetti dialettici e algoritmici

per affrontare situazioni

elaborando opportune

soluzioni problematiche.

Utilizzare i concetti e i

modelli delle scienze

sperimentali per investigare

fenomeni sociali e naturali e

per interpretare dati.

Utilizzare le reti e gli

strumenti informatici nelle

attività di studio, ricerca e

approfondimento

disciplinare.

Calcolare aree e volumi di

solidi e risolvere problemi di

massimo e di minimo.

Calcolare l’integrale di

funzioni elementari, per parti e

per sostituzione.

Calcolare integrali definiti in

maniera approssimata con

metodi numerici.

Utilizzare la formula di Bayes

nei problemi di probabilità

condizionata.

Costruire un campione casuale

semplice data una popolazione.

Costruire stime puntuali ed

intervallari per la media e la

proporzione.

Utilizzare e valutare

criticamente informazioni

statistiche di diversa origine

con particolare riferimento agli

esperimenti e ai sondaggi.

Individuare e riassumere

momenti significativi nella

storia del pensiero matematico.

Funzioni polinomiali; funzioni

razionali e irrazionali; funzioni

esponenziali e logaritmiche; funzioni

periodiche

Continuità e limite di una funzione.

Limiti notevoli di successioni e di

funzioni.

Concetto di derivata di una funzione

Integrale indefinito e integrale

definito.

Teoremi del calcolo integrale

Il calcolo integrale nella

determinazione delle aree e dei

volumi

3.6.4.3 Dipartimento storico-sociale

Le competenze di base relative all’asse storico sociale a conclusione dell’intero percorso di istruzione

vengono così in sintesi definite:

COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE

45

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Correlare la conoscenza

storica generale agli sviluppi

delle scienze, delle

tecnologie e delle tecniche

negli specifici campi

professionali di riferimento.

Riconoscere gli aspetti

geografici, ecologici,

territoriali dell’ambiente

naturale ed antropico, le

connessioni con le strutture

demografiche, economiche,

sociali, e le trasformazioni

intervenute nel corso del

tempo.

Riconoscere nella storia del

Novecento e nel mondo attuale le

radici storiche del passato, cogliendo

gli elementi di persistenza e

discontinuità.

Analizzare problematiche

significative del periodo considerato.

Individuare relazioni tra evoluzione

scientifica e tecnologica, modelli e

mezzi di comunicazione, contesto

socio-economico, assetti politico-

istituzionali.

Effettuare confronti fra diversi

modelli/tradizioni culturali in

un’ottica interculturale.

Istituire relazioni tra l’evoluzione dei

settori produttivi e dei servizi, il

contesto socio-politico-economico e le

condizioni di vita e di lavoro.

Analizzare l’evoluzione di campi e

profili professionali, anche in

funzione dell’orientamento.

Riconoscere le relazioni fra

dimensione territoriale dello sviluppo

e persistenze/mutamenti nei

fabbisogni formativi e professionali.

Utilizzare ed applicare categorie,

metodi e strumenti della ricerca

storica in contesti laboratoriali per

affrontare, in un’ottica storico-

interdisciplinare, situazioni e

problemi, anche in relazione agli

indirizzi di studio ed ai campi

professionali di riferimento.

Analizzare criticamente le radici

storiche e l’evoluzione delle principali

carte costituzionali e delle istituzioni

internazionali, europee e nazionali.

Principali persistenze e

processi di trasformazione tra il

secolo XI e il secolo XVII in

Italia, in Europa e nel mondo.

Evoluzione dei sistemi

politico-istituzionali ed

economico- produttivi, con

riferimenti agli aspetti

demografici, sociali e culturali.

Innovazioni scientifiche e

tecnologiche con particolare

riferimento all’artigianato, alla

manifattura, all’industria e ai

servizi

Territorio come fonte storica:

tessuto socio-produttivo e

patrimonio ambientale,

culturale ed artistico.

Aspetti della storia locale quali

configurazioni della storia

generale

Lessico delle scienze storico-

sociali.

Strumenti della ricerca storica

Categorie e metodi della

ricerca storica (es.: analisi di

fonti;

modelli interpretativi;

periodizzazione).

Strumenti della divulgazione

storica anche multimediali.

3.6.4.4 Dipartimento scientifico

46

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Il dipartimento scientifico si articola nei dipartimenti elettrico/elettronico e meccanico che è, a sua volta

articolato nei due sub-dipartimenti afferenti l’indirizzo di “Manutenzione e Assistenza Tecnica” e la relativa

opzione “Manutenzione dei Mezzi di Trasporto”.

3.6.4.4.1 Dipartimento elettrico/elettronico

Declinazione del Dipartimento di specializzazione delle COMPETENZE DEL PROFILO

PROFESSIONALE

Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Apparati, impianti e servizi

tecnici industriali e civili ”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e

con le esigenze del territorio particolarmente legate agli impianti fotovoltaici e agli impianti elettrici e

dell’automazione civili e industriali.

COMPETENZE DEL

PROFILO PROFESSIONALE

CONOSCENZE ABILITA’

Comprendere, interpretare e

analizzare schemi di apparati,

impianti e servizi tecnici

industriali e civili nel campo

elettrico e dell’automazione.

Norme e tecniche di

rappresentazione grafica.

Rappresentazione di organi

meccanici, schemi logici e

funzionali di apparati e impianti

elettrici e fotovoltaici.

Caratteristiche d’impiego dei

componenti elettrici/elettronici e

dell’automazione.

Normativa CEI di settore

Tecniche e strumenti per il controllo

di apparati e impianti

Attrezzature, risorse umane e

tecnologiche per la realizzazione di

impianti elettrici, fotovoltaici e di

automazione.

Realizzare e interpretare disegni e

schemi di particolari elettrici,

attrezzature, dispositivi e impianti.

Interpretare le condizioni di esercizio

degli impianti indicate in schemi e

disegni.

Assemblare componenti elettrici ed

elettronici attraverso la lettura di

schemi e disegni.

Individuare anomalie nel processo di

installazione e/o manutenzione.

Utilizzare strumenti e tecnologie

specifiche nel rispetto della

normativa sulla sicurezza.

Norme di settore relative alla

sicurezza e alla tutela ambientale.

D.Lsg. 81/2008.

Il documento di valutazione dei

rischi.

Criteri di prevenzione e protezione

relativi alla gestione delle operazioni

di manutenzione di macchine,

apparati e impianti.

Valutare i rischi connessi al lavoro e

applicare le relative misure di

prevenzione.

Applicare criteri per la valutazione del

corretto utilizzo e funzionamento dei

dispositivi di prevenzione.

Prefigurare forme comportamentali di

prevenzione.

Formulare proposte di miglioramento

delle soluzioni organizzative/layout

dell'ambiente di lavoro per evitare

fonti di rischio.

47

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Utilizzare la documentazione

tecnica prevista dalla normativa

per garantire la corretta

funzionalità di apparecchiature,

impianti e sistemi tecnici per i

quali cura la manutenzione, nel

contesto industriale e civile.

Tecniche di ricerca, consultazione e

archiviazione della documentazione

tecnica.

Funzionalità delle apparecchiature,

dei dispositivi e dei componenti di

interesse.

Attrezzature e materiali del settore

elettrico.

Reperire, aggiornare e archiviare la

documentazione tecnica di interesse

relativa a schemi di apparati e

impianti.

Consultare i manuali tecnici di

riferimento.

Mettere in relazione i dati della

documentazione con il dispositivo

descritto.

Ricavare le informazioni relative agli

interventi di manutenzione dalla

documentazione a corredo della

macchina/impianto.

Individuare tipologie di materiali in

rapporto alle esigenze di clientela.

Individuare i componenti che

costituiscono il sistema e i vari

materiali impiegati, allo scopo di

intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e

delle parti, nel rispetto delle

modalità e delle procedure

stabilite.

Pianificare e controllare interventi di

manutenzione.

Analizzare impianti per

diagnosticare guasti.

Valutare affidabilità, disponibilità,

manutenibilità e sicurezza di un

sistema in momenti diversi del suo

ciclo di vita.

Utilizzare, nei contesti operativi,

metodi e strumenti di misura e

controllo tipici delle attività di

manutenzione dei sistemi o impianti di

interesse.

Organizzare la logistica dei ricambi e

delle scorte.

Gestire la logistica degli interventi.

Stimare i costi del servizio.

Utilizzare correttamente strumenti

di misura, controllo e diagnosi,

eseguire le regolazioni degli

apparati e impianti industriali e

civili elettrici e dell’automazione.

Grandezze fondamentali, derivate e

relative unità di misura.

Principi di funzionamento, tipologie

e caratteristiche degli strumenti di

misura.

Taratura e azzeramento degli

strumenti di misura e controllo.

Misure di grandezze geometriche,

meccaniche, elettriche ed

elettroniche, di tempo, di frequenza

e acustiche.

Utilizzare strumenti e metodi di base

per eseguire prove e misurazioni in

laboratorio.

Descrivere i principi di funzionamento

e le condizioni di impiego degli

strumenti di misura.

Presentare i risultati delle misure su

grafici e tabelle anche con supporti

informatici.

Configurare gli strumenti di misura e

di controllo.

48

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Garantire e certificare la messa a

punto a regola d’arte degli

apparati e impianti industriali e

civili elettrici e dell’automazione

collaborando alle fasi di

installazione, collaudo e di

organizzazione-erogazione dei

relativi servizi tecnici.

D.M. 37/2008

Norme CEI 64-08

Documenti di manutenzione,

normativa nazionale ed europea.

Documenti di certificazione degli

impianti.

Tecniche di messa a punto e

regolazione degli impianti elettrici e

dell’automazione

Applicare metodi per la

predisposizione di un piano di verifica

e collaudo.

Utilizzare strumenti di misura e

verifica.

Applicare metodiche e tecniche di

taratura e regolazione.

Agire nel sistema di qualità,

reperire le risorse tecniche e

tecnologiche per offrire servizi

efficienti ed efficaci.

Qualità del prodotto e qualità totale.

Certificazione di prodotto e dei

sistemi di gestione.

Analizzare e produrre la certificazione

di prodotto.

3.6.4.4.2 Dipartimento meccanico (Manutenzione e Assistenza Tecnica generale)

Declinazione del Dipartimento di specializzazione delle COMPETENZE DEL PROFILO

PROFESSIONALE

Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” sono sviluppate e integrate in coerenza

con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio particolarmente legate alla

manutenzione nelle aziende del settore aeronautico.

COMPETENZE DEL

PROFILO PROFESSIONALE

CONOSCENZE ABILITA’

49

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Utilizzare la documentazione

tecnica prevista dalla normativa

per garantire la corretta

funzionalità di apparecchiature,

impianti e sistemi tecnici per i

quali cura la manutenzione

Metodiche di ricerca e diagnostica dei

guasti.

Analisi di Affidabilità, Disponibilità,

Manutenibilità e Sicurezza.

Contratto di manutenzione e

assistenza tecnica.

Principi, tecniche e strumenti della

telemanutenzione e della

teleassistenza.

Metodi tradizionali e innovativi di

manutenzione.

Sistemi basati sulla conoscenza e sulla

diagnosi multi sensore.

Affidabilità del sistema di diagnosi.

Lessico di settore, anche in lingua

inglese.

Interpretare i contenuti delle

certificazioni.

Verificare la corrispondenza delle

caratteristiche rilevate alle specifiche

tecniche dichiarate.

Redigere la documentazione e le

attestazioni obbligatorie.

Procedure negli interventi di

manutenzione.

Utilizzare, attraverso la

conoscenza e l’applicazione della

normativa sulla sicurezza,

strumenti e tecnologie specifiche

Norme di settore relative alla

sicurezza e alla tutela ambientale.

D.Lsg. 81/2008.

Il documento di valutazione dei rischi.

Criteri di prevenzione e protezione

relativi alla gestione delle operazioni

di manutenzione di mezzi, apparati e

impianti.

Valutare i rischi connessi al lavoro e

applicare le relative misure di

prevenzione.

Applicare criteri per la valutazione del

corretto utilizzo e funzionamento dei

dispositivi di prevenzione.

Adottare i dispositivi di prevenzione e

protezione prescritti dalle norme per la

sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Smontare, sostituire e rimontare

componenti e apparecchiature di varia

tecnologia applicando procedure di

sicurezza.

50

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Individuare i componenti che

costituiscono il sistema e i vari

materiali impiegati, allo scopo di

intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e

delle parti, nel rispetto delle

modalità e delle procedure

stabilite

Specifiche tecniche e funzionali di

componenti e dispositivi.

Procedure operative di smontaggio,

sostituzione e rimontaggio di

apparecchiature e impianti.

Tecniche e procedure di assemblaggio

e installazione di impianti e di apparati

o dispositivi meccanici, elettrici ed

elettronici.

Tecniche e procedure di installazione

di circuiti oleodinamici e pneumatici.

Tecniche e procedure di montaggio di

apparecchiature elettriche e sistemi di

protezione.

Caratteristiche di funzionamento e

specifiche di macchine e impianti

meccanici, termici, elettrici ed

elettronici.

Assemblare componenti pneumatici,

oleodinamici ed elettrici attraverso la

lettura di schemi e disegni.

Individuare tipologie di materiali in

rapporto alle esigenze di clientela.

Riconoscere e disegnare componenti

meccanici e schemi di apparati e impianti.

Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche

dei componenti di apparati e impianti.

Assemblare e installare impianti, dispositivi e

apparati.

Interpretare i contenuti delle

certificazioni.

Individuare i criteri per il collaudo dei

dispositivi.

Verificare la corrispondenza delle

caratteristiche rilevate alle specifiche

tecniche previste.

Garantire e certificare la messa a

punto degli impianti e delle

macchine a regola d’arte,

collaborando alla fase di collaudo

e di installazione

Modalità di compilazione dei

documenti di collaudo.

Documentazione per la certificazione

della qualità

Individuare i criteri per l’esecuzione dei

collaudi dei dispositivi.

Modalità di compilazione di documenti

relativi alle normative nazionali ed

europee di settore.

Eseguire interventi di manutenzione ed

effettuare il collaudo.

Gestire le esigenze del

committente, reperire le risorse

tecniche e tecnologiche per offrire

servizi efficaci ed

economicamente correlati alle

richieste

Linee guida del progetto di

manutenzione.

Tecniche per la programmazione di

progetto.

Strumenti per il controllo temporale

delle risorse e delle attività.

Elementi della contabilità generale e

industriale.

Effettuare visite tecniche e individuare le

esigenze d’intervento.

Individuare le risorse strumentali

necessarie all’erogazione del servizio.

Stimare i costi relativi all’intervento.

Redigere preventivi e compilare un

capitolato di manutenzione.

51

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Analizzare il valore, i limiti e i

rischi delle varie soluzioni

tecniche per la vita sociale e

culturale con particolare

attenzione alla sicurezza nei

luoghi di vita e di lavoro, alla

tutela della persona, dell’ambiente

e del territorio

Sviluppo sostenibile e sue

implicazioni sociali e ambientali

Norme di settore relative alla

sicurezza e alla salute sul luogo di

lavoro.

Normativa europea sulla corretta

gestione dei rifiuti

Applicare le normative concernenti la

sicurezza personale e la tutela

dell’ambiente.

Osservare le norme di tutela della salute e

dell’ambiente nelle operazioni di

collaudo, esercizio e manutenzione.

Individuare i documenti relativi agli

impianti e alle macchine, la gestione delle

versioni e degli aggiornamenti evolutivi

nel loro ciclo di vita.

Formulare proposte di miglioramento

delle soluzioni organizzative/layout

dell'ambiente di lavoro per evitare fonti di

rischio.

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PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

3.6.4.4.3 Dipartimento meccanico (opzione Manutenzione dei Mezzi di Trasporto)

Declinazione del Dipartimento di specializzazione delle COMPETENZE DEL PROFILO

PROFESSIONALE

Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Manutenzione dei Mezzi di

Trasporto ”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze

del territorio particolarmente legate alla manutenzione dei mezzi di trasporto stradale.

COMPETENZE DEL

PROFILO PROFESSIONALE

CONOSCENZE ABILITA’

Seguire le normative tecniche e le

prescrizioni di legge per garantire

la corretta funzionalità del mezzo

di trasporto e delle relative parti

oggetto di interventi di

manutenzione nel contesto d’uso

Procedure per la presa in consegna del

mezzo di trasporto.

Procedure e tecniche standard di

manutenzione programmata.

Elementi della documentazione

tecnica.

Distinta base del mezzo di trasporto.

Ricercare e individuare guasti.

Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e

strumenti, anche digitali, di diagnostica

tipici delle attività manutentive di

interesse.

Consultare i manuali tecnici di

riferimento e mettere in relazione i dati

della documentazione con il dispositivo

descritto.

Applicare le procedure per la valutazione

funzionale, l’installazione ed il collaudo

di dispositivi ed apparati in dotazione o

accessori del mezzo di trasporto.

Collaudare il mezzo di trasporto per la

consegna e certificarne la funzionalità.

Pianificare e controllare interventi di

manutenzione.

Stimare i costi dell’intervento e del

servizio.

Redigere preventivi e compilare capitolati

di manutenzione.

Organizzare e gestire processi

manutentivi in contesti assegnati.

53

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Utilizzare strumenti e tecnologie

specifiche nel rispetto della

normativa sulla sicurezza.

Norme di settore relative alla

sicurezza e alla tutela ambientale.

D.Lsg. 81/2008.

Il documento di valutazione dei rischi.

Criteri di prevenzione e protezione

relativi alla gestione delle operazioni

sui mezzi di trasporto e sugli apparati

e i sistemi che lo compongono.

Valutare i rischi connessi al lavoro e

applicare le relative misure di

prevenzione.

Applicare criteri per la valutazione del

corretto utilizzo e funzionamento dei

dispositivi di prevenzione.

Adottare i dispositivi di prevenzione e

protezione prescritti dalle norme per la

sicurezza nell’ambiente di lavoro.

Smontare, sostituire e rimontare

componenti e apparecchiature di varia

tecnologia applicando procedure di

sicurezza.

Individuare i componenti che

costituiscono il sistema e i

materiali impiegati, allo scopo di

intervenire nel montaggio, nella

sostituzione dei componenti e

delle parti, nel rispetto delle

modalità e delle procedure

stabilite

Specifiche tecniche e funzionali dei

componenti e dei dispositivi del

mezzo di trasporto.

Procedure operative di smontaggio,

sostituzione e rimontaggio di

apparecchiature e impianti.

Tecniche e procedure di assemblaggio

e installazione di impianti e di apparati

o dispositivi meccanici, elettrici ed

elettronici relativi ai mezzi di

trasporto.

Criteri di prevenzione e protezione

relativi alla gestione delle operazioni

sui mezzi di trasporto e sugli apparati

e i sistemi che lo compongono.

Tecniche e procedure di installazione

di circuiti oleodinamici e pneumatici.

Tecniche e procedure di montaggio di

apparecchiature elettriche e sistemi di

protezione.

Caratteristiche di funzionamento e

specifiche di macchine e impianti

meccanici, termici, elettrici ed

elettronici.

Assemblare componenti pneumatici,

oleodinamici ed elettrici attraverso la

lettura di schemi e disegni.

Individuare tipologie di materiali in

rapporto alle esigenze di clientela.

Riconoscere e designare i principali

componenti del mezzo di trasporto.

Interpretare i dati e le caratteristiche tecniche

dei componenti di apparati e impianti.

Assemblare e installare impianti, dispositivi e

apparati.

Interpretare i contenuti delle

certificazioni.

Individuare i criteri per il collaudo dei

dispositivi.

Verificare la corrispondenza delle

caratteristiche rilevate alle specifiche

tecniche previste.

54

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

Utilizzare correttamente strumenti

di misura, controllo e diagnosi,

eseguire le regolazioni dei sistemi

e degli impianti relativi al mezzo

di trasporto

Metodi di ricerca dei guasti.

Dispositivi ausiliari e di bordo per la

misura delle grandezze principali.

Software di diagnostica di settore.

Schemi e disegni di dispositivi e

impianti del mezzo di trasporto

Condizioni di esercizio di componenti

e impianti del mezzo di trasporto

Procedure generali di collaudo e di

esercizio.

Applicare metodi per la predisposizione

di un piano di verifica e collaudo.

Utilizzare strumenti di misura e verifica.

Applicare metodiche e tecniche di taratura

e regolazione.

Realizzare e interpretare disegni e schemi

di dispositivi e impianti del mezzo di

trasporto.

Interpretare le condizioni di esercizio

degli impianti indicate in schemi e

disegni.

Agire nel sistema della qualità,

gestire le esigenze del

committente, reperire le risorse

tecniche e tecnologiche per offrire

servizi efficaci ed

economicamente correlati alle

richieste.

Qualità del prodotto e qualità totale.

Certificazione di prodotto e dei sistemi

di gestione.

Documentazione tecnica di

accompagnamento di dispositivi e

impianti.

Analizzare e produrre la certificazione di

prodotto.

Valutare affidabilità, disponibilità,

manutenibilità e sicurezza di un sistema in

momenti diversi del suo ciclo di vita.

Reperire, aggiornare e archiviare la

documentazione tecnica di interesse

relativa a schemi di impianti e struttura

dei mezzi di trasporto.

Organizzare la logistica dei ricambi e

delle scorte.

Gestire la logistica degli interventi.

Analizzare il valore, i limiti e i

rischi delle varie soluzioni

tecniche per la vita sociale e

culturale con particolare

attenzione alla sicurezza nei

luoghi di vita e di lavoro, alla

tutela della persona, dell’ambiente

e del territorio.

Sviluppo sostenibile e sue

implicazioni sociali e ambientali

Normativa europea sulla corretta

gestione dei rifiuti

Applicare le normative concernenti la

sicurezza personale e la tutela

dell’ambiente.

Osservare le norme di tutela della salute e

dell’ambiente nelle operazioni di

collaudo, esercizio e manutenzione.

Individuare i documenti relativi agli

impianti e alle macchine, la gestione delle

versioni e degli aggiornamenti evolutivi

nel loro ciclo di vita.

Formulare proposte di miglioramento

delle soluzioni organizzative/layout

dell'ambiente di lavoro per evitare fonti di

rischio.

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4. - LA VALUTAZIONE

La valutazione è un processo che si sviluppa da obiettivi di competenza che si vogliono conseguire,

per ottenere i quali si predispongono strumenti adatti a raccogliere informazioni pertinenti e

coerenti con quello che si intende valutare.

La valutazione è una “inferenza” o “giudizio” che si fonda sulle informazioni raccolte, di

conseguenza possibilità di errore nello sviluppo del processo possono sempre verificarsi e

invalidare il giudizio finale che si esprime.

Per svolgere tutte le sue funzioni, e le sue possibilità ed essere efficace, la valutazione deve

preoccuparsi di essere educativa, autovalutativa, predittiva, centrata sullo studente, estesa alle

disposizioni della mente, profondamente connessa al mondo reale, ai processi richiesti dalla nuove

condizioni storiche, continua, motivante, rispettosa dei processi reali di apprendimento, non

ripetitiva, non terminale, non selettiva, trasparente, responsabilizzante. In altre parole, come

l’istruzione deve coinvolgere gli studenti in apprendimenti essenziali orientati a obiettivi di livello

elevato (problemi complessi, pensare critico, creativo), in prestazioni reali, significative che lo

sfidano e richiedono da lui l’integrazione di conoscenze e di abilità in prestazioni o prodotti

complessi, ecc., così la valutazione deve controllare lo studente in compiti che non richiedono di

ridire una conoscenza, ma invitano ad applicarla a problemi mal strutturati, in contesti reali simili a

quelli in cui lavorano gli adulti, nell’integrazione di più routine in abilità complesse (Wiggins,

1998).

4.1 Procedure valutative e griglie di valutazione

In definitiva, LA VALUTAZIONE E’ UN PROCESSO CHE ACCOMPAGNA, REGOLA E

SOSTIENE L’APPRENDIMENTO E L’INSEGNAMENTO. Per questo motivo si delineano

funzioni, modalità, criteri e soggetti interessati al processo valutativo.

FUNZIONI

Valutare nella scuola significa individuare e ricercare ciò che ha valore (negli apprendimenti, negli

insegnamenti, nell’istituzione, nella governance) per la formazione della persona che deve

attivamente contribuire alla crescita del territorio. Sono molteplici le funzioni della valutazione, ma

senza dubbio quella più pertinente alla scuola d’oggi è la funzione regolativa: si valuta per regolare

i processi, i percorsi, i curricula, gli apprendimenti, le azioni strategiche.

Si valuta per migliorare continuamente il servizio erogato agli utenti da parte della scuola intesa

come ente sistemico che agisce sinergicamente al suo interno e nei rapporti con il territorio. A tal

proposito, fondamentale è un valido sistema di management che ponga nei processi di

progettazione, azione, monitoraggio e riprogettazione negli ambiti di criticità rilevati il suo punto di

forza nell’ottica dell’innalzamento della qualità del sistema educativo e formativo

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MODALITA’ VALUTATIVE

La valutazione si rappresenta concretamente come un sistema di attività, tecniche e strategie che

accompagnano tutto il percorso formativo del singolo individuo: la valutazione non si fa solo alla

fine, ma comincia con l’analisi dei bisogni, del contesto, della situazione iniziale. Le tecniche

valutative comprendono l’osservazione sistematica per riscontrare lo stato delle conoscenze, delle

capacità, delle abilità, delle competenze e delle procedure, e l’osservazione esperienziale per

l’analisi dei comportamenti, degli atteggiamenti, degli stili, delle ipotesi e del raggiungimento degli

obiettivi. La valutazione tuttavia, non si identifica e non si esaurisce con l’applicazione di alcune

tecniche, siano esse misurative (come le prove di verifica, i test, gli esercizi), che descrittive e

narrative (come i colloqui e le interrogazioni orali, gli elaborati e le produzioni personali, le

dimostrazioni di procedure e discussioni).

Gli strumenti e le tecniche valutative, sia di impronta qualitativa che quantitativa, vanno usati e

dosati in modo equilibrato; se si utilizza sempre e soltanto uno specifico strumento o una particolare

tipologia comunicativo-valutativa, il potenziale del soggetto sarà malamente interpretato: c’è chi

riesce meglio nella produzione orale, chi nella produzione scritta o manuale, chi nelle prove a

risposta aperta, chi nelle prove a risposta chiusa. Le attività di valutazione pertanto, saranno dosate,

calibrate, centrate su quei nodi concettuali (competenze, conoscenze, principi, teorie, modelli) e su

quei legami (processi, procedure, relazioni) che si considerano cruciali per lo sviluppo formativo

dell’individuo. E’ fondamentale ricordare che l’equilibrio valutativo garantisce processi di

insegnamento efficaci e processi di apprendimento autonomi.

I CRITERI DI VALUTAZIONE

Nell’assegnazione del voto globale i docenti considereranno i seguenti criteri:

Padronanza raggiunta rispetto agli obiettivi

Impegno manifestato in termini di personale partecipazione

Costanza nell’applicazione

Progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza

Impiego pieno o parziale delle potenzialità personali

Organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio)

Disponibilità ad apprendere.

In questa valutazione trovano spazio la complessità del processo valutativo e il riconoscimento

all’alunno dell’integralità di un impegno che non può essere ridotto alla singola prestazione.

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I SOGGETTI

I partecipanti al processo valutativo sono soggetti e non oggetti di valutazione . Tutti sono

agenti e attori del proprio sviluppo , della propria formazione, della propria trasformazione

complessiva. Lo studente deve sentirsi protagonista dei percorsi di apprendimento in cui si

trova immerso. L’insegnante deve sentirsi responsabile dell’organizzazione e della gestione dei

percorsi didattici. L’allievo apprende davvero quando è consapevole di ciò che ha imparato, del

perché lo ha imparato, a che cosa gli serve e a che cosa gli potrà servire. Il processo iterativo

dell’azione-riflessione promuove lo sviluppo meta cognitivo: la valutazione, da controllo

esterno diventa elemento di maturazione verso l’acquisizione di padronanze e di competenze

a garanzia dell’autonomia delle persone e dell’istituzione formativa. Sia per l’allievo che per la

scuola, l’autonomia nasce dalla capacità di auto valutarsi.

In questo senso i docenti del consiglio di classe informano gli alunni circa:

- le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi all’inizio delle unità di apprendimento.

- gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica e i criteri per la valutazione degli esiti.

- i risultati delle prove riservando i tempi per una riflessione individuale o collettiva.

Il valutatore dovrà puntare alla trasparenza, alla equità e alla condivisione della valutazione

istituita, per questo motivo si allegano le griglie di valutazione condivise ed approvate dal

consiglio d’istituto e dal collegio dei docenti.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

Dagli esiti del processo di autovalutazione di istituto (RAV) desunti dai dati restituiti dal

ministero sulla base dei nostri flussi, emergono i punti di criticità che la nostra scuola intende

affrontare attraverso la predisposizione di un piano di miglioramento che possa

progressivamente consentire di recuperare i livelli prestazionali al di sotto delle medie

territoriali e nazionali.

In particolare si adotteranno le strategie di seguito indicate:

- predisposizione di un progetto curriculare trasversale, strutturato e condiviso, finalizzato al

potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza, delle competenze sociali e

civiche scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle

regole),

- contenimento della dispersione e dell’insuccesso, che si concentra in particolar modo nel

primo biennio, attraverso un piano strategico didattico-educativo straordinario mirato al

contenimento del fenomeno;

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- contenere i trasferimenti in uscita si verificano principalmente nei primi anni a causa di

riorientamento attraverso il reperimento di risorse economiche che permettano di

garantire la presenza costante di figure specialistiche (psicologo e orientatore) per

affronare i tanti casi "difficili" presenti nella scuola;

- attivare progetti di sperimentazione di lavoro di gruppo con le ricadute socio-affettive che

derivano dall'esercizio del governo delle dinamiche di relazione;

- predisporre format specifici per la valutazione ed il monitoraggio degli atteggiamenti

assunti dagli alunni nelle diverse circostanze, per esempio indicatori tesi alla valutazione

delle capacità e delle competenze sociali, civiche e di autonomia personale,

- costruzione di un progetto organico "di scuola" per lo sviluppo dell'autonomia e delle

crescita sociale e civica,

- elevare i livelli di competenza raggiunti al termine del percorso scolastico triennale prima e

quinquennale poi, volti ad incrementare il numero di immatricolazioni all’università ed a

recuperare sulla reputazione territoriale che lo identifica come una scuola di "formazione

professionale";

- raccogliere in modo sistematico informazioni sui risultati degli studenti nei successivi

percorsi di studio e di vviamento o inserimento nel mondo del lavoro (stage, formazione

non universitaria, ecc.)

- diffondere tra il corpo docente la pratica della valutazione autentica e l’utilizzo delle

rubriche di valutazione, prevista per gli alunni frequentanti il secondo anno.

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4.1.1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA/PRATICA

INDICATORI DESCRITTORI VOTO

Non ha prodotto alcun risultato. Non raggiunto

3

Gravemente insufficiente

Lavoro molto parziale o disorganico

con gravi errori. Minimamente

raggiunto

4

Scarso

Lavoro parziale con alcuni errori o

completo ma con gravi errori. Parzialmente

raggiunto

5

Mediocre

Lavoro abbastanza corretto, ma

impreciso nel contenuto, oppure

parzialmente svolto ma corretto.

Sufficientemente raggiunto

6

Sufficiente

Lavoro completo ma con qualche

imprecisione. Raggiunto 7

Discreto

Lavoro completo e corretto. Pienamente

raggiunto

8

Buono

Lavoro completo e corretto con

rielaborazione personale. Pienamente

raggiunto

9-10

Ottimo/eccellente

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4.2 Scrutini intermedi, finali e criteri di ammissione alla classe successiva

Scrutini intermedi e finali

Per formulare la proposta di voto per lo scrutinio intermedio e finale e comunque in ogni momento

del processo di valutazione, ogni docente, tenendo conto del D.L. 137/08 e D.M. 122/09 colloca

ciascuno studente allo specifico livello di apprendimento di cui alla griglia seguente:

4.2.1 GRIGLIA VALUTAZIONE SOMMATIVA

VOTO CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

3 Conoscenze: totale assenza di conoscenze, conoscenze carenti e/o slegate;

Abilità: inadeguatezza degli strumenti espressivi; linguaggio improprio e

semplicistico,

Competenze: incapacità di utilizzare le conoscenze intuite, atteggiamento passivo

ed impegno inesistente; partecipazione disattenta e scarso impegno.;

4 Conoscenze: superficiali che non vengono contestualizzate;

Abilità: linguaggio improprio,

Competenze: impegno e partecipazione limitati che ne impediscono lo sviluppo

accettabile

5 Conoscenze: mnemonica e parziale acquisizione delle conoscenze, del linguaggio

e del metodo delle discipline

Abilità: Difficoltà a contestualizzare e a collegare.

Competenze: Impegno e partecipazione discontinui che ne determinano una

acquisizione limitata

6 Conoscenze: acquisizione delle conoscenze, del linguaggio e dei metodi di analisi

delle discipline a livello accettabile

Abilità: possesso accettabile del linguaggio disciplinare, del metodo e delle attività

di base.

Competenze: impegno e attenzione che determinano accettabili capacità di

utilizzare le conoscenze acquisite

7 Conoscenze: discreto livello di acquisizione delle conoscenze, del linguaggio e dei

metodi di analisi delle discipline

Abilità: uso appropriato deilinguaggi disciplinari e dei relativi metodi di analisi.

Competenze: utilizzazione corretta delle conoscenze con impegno e partecipazioni

costanti.

8 Conoscenze: buona conoscenza dei contenuti,dei linguaggi, dei metodi di analisi

disciplinari

Abilità: buon usodei linguaggi disciplinari e dei relativi metodi di analisi.

Competenze: capacità di stabilire collegamenti fra le diverse discipline ottenuta

attraverso impegno assiduo e partecipazione propositiva.

9 Conoscenze: ottima conoscenza dei contenuti, dei linguaggi, dei metodi di analisi

disciplinari

Abilità: piena padronanza dei linguaggi disciplinari e dei relativi metodi di

analisi.

Competenze: ottima capacità di stabilire collegamenti fra le diverse discipline

ottenutaattraverso un impegno ed una partecipazione attiva e propositiva.

10 Conoscenze: piena acquisizione delle conoscenze disciplinari

Abilità: eccellente uso del linguaggio specifico.

Competenze: capacità di elaborazione organica e critica ottenute profondendo un

impegno ed una partecipazione lodevoli.

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Nell’individuazione dei suddetti livelli di apprendimento e la conseguente attribuzione dei

corrispondenti voti intermedi e finali si tiene conto, altresì, delle seguenti voci: evoluzione

significativa rispetto al punto di partenza; risultati dei corsi di recupero; debiti formativi; frequenza;

attenzione; interesse; impegno; partecipazione; ritmo di apprendimento; metodo di lavoro.

Tutte le valutazioni espresse in voti numerici si basano sui livelli di corrispondenza e sugli

indicatori riportati: i verbali di scrutinio faranno esplicito riferimento alla Tabella per giustificare

l’attribuzione dei singoli voti deliberati collegialmente.

Scrutini finali

Gli scrutini finali si svolgeranno secondo le indicazioni ministeriali.

La valutazione finale, sulla base di quanto disposto dalle disposizioni ministeriali e di quanto

deliberato dal Collegio dei Docenti, è il risultato del profitto, dell’impegno, della partecipazione al

lavoro scolastico e dell’interesse allo studio.

La promozione è deliberata dal Consiglio di classe per gli studenti che abbiano riportato la

sufficienza in tutte le discipline di studio.

Per gli studenti che presentino valutazioni insufficienti in una o più discipline, frutto di lacune

nell’acquisizione dei contenuti ovvero di natura metodologica che, se non colmate, impedirebbero

di conseguire gli obiettivi propri della/e disciplina/e interessata/e nell’anno scolastico successivo, il

Consiglio di classe “rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici

bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero”.

La non promozione alla classe successiva è deliberata dal Consiglio di classe sulla base dei criteri

relativi agli scrutini finali stabiliti e deliberati dal Collegio dei docenti; tali criteri saranno

tempestivamente comunicati agli studenti e alle loro famiglie.

Criteri di valutazione per la promozione alla classe successiva.

Premesso che saranno rispettati i criteri stabiliti dalla circolare ministeriale n. 20 del 4 marzo in

materia di assenze, i criteri generali di ammissione sono ampiamente conosciuti dai docenti

dell’Ipsia, in quanto già messi in pratica da diversi anni e di seguito specificati.

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Per quanto riguarda l’attribuzione del credito scolastico (anno Terzo, Quarto e Quinto) si fa

riferimento alla griglia già predisposta negli anni precedenti, che fa riferimento alle seguenti voci:

frequenza scolastica, interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, esperienze di

lavoro, partecipazione a stage, a corsi interni o esterni o attestazione di esperienze extrascolastiche.

In definitiva:

- sono dichiarati promossi, ai sensi delle disposizioni vigenti, gli alunni che non hanno

riportato

nessun voto inferiore a 6;

- sono dichiarati non promossi, dopo attenta valutazione individuale, quegli alunni che hanno

riportato insufficienze in più di tre discipline, a meno che il Consiglio non ravvisi situazioni

particolari;

- sono oggetto di discussione all’ammissione o meno alla classe successiva tutti i restanti

alunni, per cui possono essere dichiarati promossi o respinti gli studenti che presentano un

profitto insufficiente in una o più discipline, fino alla soglia di tre o al di sotto di essa.

La deliberazione del Consiglio di Classe di promozione o non promozione sarà assunta, sulla base

dei seguenti criteri generali:

- la possibilità di proseguire proficuamente gli studi;

- la possibilità di recuperare sia in modo autonomo che con interventi didattici integrativi;

- la capacità di organizzare lo studio con metodo tenendo altresì conto dello sviluppo della

personalità dell’alunno e di tutti gli altri fattori di valutazione, come il miglioramento o

meno rispetto alla situazione iniziale, l’impegno profuso, la situazione della classe in cui è

inserito e quanto altro risulta dai criteri di valutazione previsti dal POF.

- Si farà poi particolare riferimento ai seguenti criteri specifici:

- la presenza di insufficienze gravi nelle materie caratterizzanti il corso (particolarmente nel

triennio) o nelle materie di formazione di base;

- la presenza di valutazioni nulle o scarse;

- la presenza di valutazioni semplicemente sufficienti o più decisamente positive nelle

proposte di voto delle altre discipline;

- il curriculum complessivamente positivo o negativo dell’alunno.

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Criteri di ammissione all’Esame di Stato

Per l’ammissione degli studenti all’Esame di Stato, si fa riferimento all’OM n. 40, prot. n. 3744,

dell’08.04.2009.

Criteri di attribuzione del voto di comportamento

In tutti i Consigli di Classe il voto di condotta viene assegnato collegialmente su proposta del

Coordinatore e formulato in base a un giudizio complessivo sul contegno dell’alunno in classe e

fuori dalla classe basato sulla griglia di valutazione seguente:

5.2.2 GRIGLIA ASSEGNAZIONE VOTO DI COMPORTAMENTO

10 - L’alunno ha rispettato i doveri riportati nel Regolamento di disciplina e non è incorso in

alcuna sanzione disciplinare

- Ha avuto un comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel

rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito e circostanza.

- Ha manifestato vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni.

- Ha dimostrato impegno serio e regolare svolgimento delle consegne.

- La frequenza è stata assidua.

9 - L’alunno ha rispettato i doveri riportati nel Regolamento di disciplina e non è incorso in

alcuna sanzione disciplinare

- Ha avuto un comportamento responsabile e collaborativo nel rapporto con tutti coloro

che operano nella scuola, in ogni ambito e circostanza.

- Ha manifestato costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni.

- Ha dimostrato impegno serio e regolare svolgimento delle consegne.

- La frequenza è stata regolare.

8 - L’alunno non è incorso in sanzioni disciplinari.

- Ha avuto un comportamento corretto per responsabilità e collaborazione.

- Ha manifestato interesse e partecipazione generalmente attivi alle lezioni.

- Ha svolto in modo proficuo le consegne scolastiche

- La frequenza è stata abbastanza regolare

7 - L’alunno è incorso al massimo in sanzioni lievi (nota collettiva di classe e non

individuale)

- Ha avuto un comportamento complessivamente accettabile per responsabilità e

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collaborazione

- Ha manifestato un interesse e una partecipazione non omogenea alle lezioni

- Ha svolto, nel complesso, in modo sufficiente le consegne scolastiche.

- La frequenza è stata abbastanza regolare

6 - L’alunno è incorso in sanzioni disciplinari medie (richiamo verbale scritto ed orale)

- ha avuto un comportamento incostante per responsabilità e collaborazione.

- Ha manifestato poco interesse e partecipazione (passiva) alle lezioni.

- Ha svolto in modo discontinuo le consegne scolastiche.

- La frequenza è stata irregolare.

5 - L’alunno è incorso più volte in sanzioni disciplinari medio-gravi con sospensione dalla

comunità scolastica

- Ha avuto un comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da

mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza

civile.

- Ha manifestato disinteresse e occasionale partecipazione alle lezioni.

- Non ha svolto le consegne scolastiche

- La frequenza è stata sporadica.

4 - L’alunno è incorso in sanzioni disciplinari gravi che hanno determinato

l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni

Assegnazione crediti scolastici e formativi

In relazione a quanto stabilito dal D.M. 42 del 22.05.2007 e dall’ O.M. 92 del 05.11.2007, il

Consiglio di Classe attribuisce ad ogni alunno del 2° biennio e del monoennio conclusivo, ammesso

alla classe successiva, un punteggio che esprime la valutazione del livello di competenze generali e

specifiche, comprensive delle competenze chiave e di cittadinanza, raggiunte.

Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate, va espresso in

numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media (M) dei voti conseguiti in sede di

scrutinio finale di ciascun anno scolastico, anche di:

o parte decimale della media dei voti uguale o superiore a 5;

o assiduità della frequenza scolastica e/o impegno e interesse nella partecipazione attiva al dialogo

educativo.

o frequenza agli stages estivi ed alle attività di alternanza con assiduità e risultati soddisfacenti;

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o partecipazione attiva e responsabile agli Organi Collegiali scolastici;

o partecipazione attiva e responsabile alle attività integrative ed ai progetti proposti dalla scuola ed

espressi nel POF;

o credito formativo maturato in seguito alla partecipazione ad attività di volontariato, culturali

o merito sportivo

o corsi e/o certificazioni informatiche

o corsi e/o certificazioni linguistiche

o esperienza lavorativa nei settori coerenti con il percorso scolastico

(N.B. il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il

cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti).

Tabella di assegnazione del credito scolastico

Media dei voti Credito Scolastico

(punti)

Credito Scolastico

(punti)

Credito Scolastico

(punti)

Classe III Classe IV Classe V

M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6 < M <7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7 < M <8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 -- 8 7 -- 8 8 -- 9

5. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

5.1 L’accoglienza (vedi allegato 1)

L’inizio di ogni percorso scolastico è sempre un evento critico, nel senso che è carico di

emozioni, di significati, di aspettative e, a volte, di ansie e paure. Diventa compito delle istituzioni

scolastiche organizzare, curare, tenere sotto controllo questo delicato momento predisponendo un

clima adatto ad accogliere adeguatamente gli alunni ed i genitori.

Questa fase deve essere condivisa da tutti i docenti della scuola in quanto “Accoglienza” non è

solo il momento dell’ingresso, ma è la quotidianità dei rapporti che connotano il clima scolastico e

che sono il presupposto per la conquista, da parte di ciascun alunno, di sicurezza e di autonomia.

L’Accoglienza in questo contesto acquista un ruolo centrale come approccio per la costruzione

di un sereno lavoro scolastico e l’ingresso a scuola diventa il primo tassello del delicato lavoro

d’inserimento nel nuovo ciclo di studi.

Essa viene svolta attraverso un insieme di azioni volte alla:

- socializzazione e formazione del gruppo classe;

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- conoscenza della struttura scolastica; del regolamento di istituto e del patto formativo;

- conoscenza approfondita sui percorsi di istruzione e formazione professionale.

Misure di accompagnamento

La fase di accompagnamento (iniziale, in itinere e finale) mira a contrastare la dispersione

scolastica e ad offrire alla persona un punto di riferimento (e anche di ausilio) nella formazione,

nell’inserimento lavorativo o nel proseguimento degli studi attraverso il percorso dell’Istruzione.

Ciò può avvenire nel seguente modo:

- possibilità di colloqui degli allievi con gli insegnanti;

- approfondimento della conoscenza della persona;

- educazione del giovane al cambiamento e alle transizioni, sostegno del giovane nella definizione

di una propria identità;

- presenza tra gli insegnanti di una figura di “referente di classe” per la gestione delle dinamiche

emergenti e per la conduzione di momenti di confronto;

- aiuti agli allievi in termini di metodo di studio e di recuperi formativi anche in forma

individualizzata;

- acquisizioni che consentano di attivare strategie di ingresso nel mondo del lavoro;

- possibilità di lavoro dipendente e autonomo, definizione di un percorso dopo la formazione

coerente con le motivazioni e le aspettative professionali maturate e le esigenze rilevate dal

mercato del lavoro.

Metodologie didattiche

- Metodo laboratoriale attivato all’interno di percorsi organizzati per obiettivi e progetti.

- Concorso di tutte le discipline allo sviluppo delle competenze globali dell’operatore.

Criteri e modalità di valutazione

Valutazione delle competenze spendibili nei vari contesti di vita e di lavoro attraverso prove

strutturate, semistrutturate, aperte e pratiche, valutate attraverso apposite griglie.

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5.2 IL GRUPPO SPORTIVO SCOLASTICO (vedi allegato 2)

o E’ Rivolto a tutte le classi dell’Istituto

o Prevede attività sportiva pomeridiana extra curriculare di Istituto, completamente gratuita, rivolta

alla preparazione fisico tecnica degli alunni nelle principali discipline sportive individuali e di

squadra, con partecipazione alle varie fasi dei Campionati Studenteschi

5.3 GLI ALTRI PROGETTI

PROGETTI INCLUSIONE:

Segnalab in sound.

Percussioni industriali e oltre

Equipe psico-pedagocica

PROGETTI AREA GENERALE

PROGETTI AREA DI INDIRIZZO

Saldatura con certificazione

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INIZIATIVE DI PREGIO

Proposte provenienti da enti ed associazioni esterne coerenti con l’O.F. dell’IPSIA “Ferraris” per

L’A.S. 2015/2016

Data PROGETTO TEMATICHE

AFFRONTATE

ENTE PARTNER

COINVOLTO

NUMERO

CLASSI

NUMERO

ALUNNI

Convegno sulla

legalità”

La legalità:

prevenzione e

soluzioni

Prefettura di

Brindisi, Camera

di Commercio,

Ministero

dell’Interno

4 (Classi 5^) 6

Convegno:Brindisi

capitale

Brindisi e la

liberazione d’Italia

<premiazione

degli studenti

primi classificati

agli esami di

maturità

Rotary club

Da Attuare “Dal palcoscenico

alla realtà: a

scuola di

Prevenzione”

Prevenzione degli

infortuni sui luoghi

di lavoro

INAIL e

Assessorato alle

Politiche della

salute della

Regione Puglia

5 (tutte le

classi 4^)

Da Attuare Unplugged Prevenzione abusi

di tabacco, alcool,

sostanze

psicoattive

Regione Puglia –

Assessorato

Politiche della

salute

5 (tutte le

classi 1^)

tutti

Da attuare Giornata della

memoria

La persecuzione

degli Ebrei

_______ 24 tutti

Da attuare S.A.C. la via

Traiana

Conoscenza e

valorizzazione dei

beni ambientali e

culturali del

territorio

Regione Puglia 24 tutti

Da attuare Percorso sulla

legalità

attraverso i

principi

La giustizia

attraverso i giusti

processi.

Inviolabilità della

libertà personale,

Unione delle

Camere Penali,

Ministero

dell’Istruzione,

dell’Università e

9 (classi 4^ e

5^)

69

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costituzionali funzione della

pena

della Ricerca

Da Attuare Progetto” teatro

carcere”

Prevenzione della

devianza giovanile

>Università del

Salento, CSV di

Brindisi, ASL

Brindisi

9 (classi prime

e seconde)

Da Attuare I quotidiani della

tua puglia in

classe

Conoscere la

realtà regionale

pugliese, la sua

identità sociale e

culturale

Regione Puglia,

Corecom, Ordine

dei Giornalisti

2 (solo classi

4^)

Sede di

Fasano

Da attuare Train… to be cool Educazione alla

legalità e alla

sicurezza negli

ambienti ferroviari

Polizia

ferroviaria

Tutte le classi

Da attuare Sara Save Factor

In strada e in

piazza vincono le

regole

Sicurezza stradale Automobile Club

Brindisi

Max 16

studenti

In corso di

svolgimento

Concorso

Istantanea di una

città

Valorizzazione dei

beni patrimoniali

locali

ANCE

Associazione

Nazionale

Costruttori Edili

Max 8

studenti

In corso di

svolgimento

“Impresa in

Azione”

Idea libera scelta

secondo le

procedure della

Impresa Formativa

Simulata

JUNIOR

ACHIEVMENT

(percorso

riconosciuto

MIUR)

Classi 3BT e

4AI Tutti

Da attuare Percorsi sulla

legalita

Percorsi sulla

legalita

Stazione

Carabinieri sede

di Fasano

Sede di

Fasano

70

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6. LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Il D.M. 9 del 2010 rende obbligatoria la certificazione delle competenze e ne fornisce il modello

unico per tutto il territorio nazionale. La certificazione è indicata come strumento utile per sostenere

e orientare gli studenti nel loro percorso di apprendimento sino al conseguimento di un titolo di

studio o, almeno, di una qualifica professionale di durata triennale entro il diciottesimo anno di età.

Il modello è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di

base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore, con riferimento

agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione, entro il quadro di riferimento

rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione

Europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF).

La valutazione delle competenze da certificare al termine dell’obbligo di istruzione è effettuata dai

consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di certificato, allo scopo di garantirne

la confrontabilità. I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di

ogni studente in modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle

competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità

personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che

caratterizzano ciascun asse culturale.

I consigli delle seconde classi della Scuola Secondaria Superiore, al termine delle operazioni di

scrutinio finale, compilano per ogni studente la suddetta scheda, che è conservata agli atti

dell’istituzione scolastica.

La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato

stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle

singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va

riferito a più discipline o ambiti disciplinari.

Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la

dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del Consiglio

di Classe nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo

percorso di apprendimento.

Ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa

riferimento a quanto previsto dal citato decreto 22 agosto 2007 n. 139, art.3, c.1, e alle indicazioni

contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota

prot. N. 4274 del 4 agosto 2009.

71

PIANO PER L’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 I.P.S.I.A. “G. Ferraris” - BRINDISI

CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE

Acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione

N° ...........

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio;

certifica

che l... studente/ssa

cognome nome

nato/a il a Stato

iscritto/a presso questo Istituto nella classe Sez.

indirizzo di studio

nell’anno scolastico 2014/2015

Nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,

ha acquisito

le competenze di base di seguito indicate.

72

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI

Asse dei linguaggi LIVELLI

Lingua italiana:

o padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

o leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo o produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Lingua straniera

o utilizzare la lingua (3)..................... per i principali scopi comunicativi ed

operativi

Altri linguaggi

o utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

o utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

o utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

o confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

o individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi o analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli

stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico

o osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

o analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia a partire dall’esperienza o essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel

contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico-sociale

o comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

o collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela

della persona, della collettività e dell’ambiente o riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per

orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).

BRINDISI

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

......................................................

73

(1) Il presente certificato ha validità nazionale.

(2) Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:

Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e

procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione.

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le

conoscenze e le abilita acquisite

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle

abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli (3) Specificare la prima lingua straniera studiata.

6.1 Le competenze informatiche

Nella società attuale non si può prescindere, sia nella scuola, sia nel mondo del lavoro, dal saper usare in

modo appropriato il PC. Molti credono di saperlo usare, ma in effetti hanno solo una conoscenza parziale e

lacunosa di ciò che occorre sapere. La certificazione AICA garantisce che chi la possiede abbia il livello

adeguato di competenze.

Le motivazioni che ci hanno spinto a diventare Test Center accreditato ECDL possono essere riassunte:

- è uno stimolo all’impegno personale (è motivante);

- spinge ad una preparazione sistematica, fondamentale per un uso produttivo del computer nello studio e

sul lavoro (i costi economici di un uso non efficace e non efficiente del computer sul lavoro sono stati

definiti come “ignoranza informatica”)

- consente la spendibilità nazionale e internazionale del certificato, grazie ai riconoscimenti istituzionali di

cui gode.

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

Il nostro istituto, rivolgendosi agli alunni che si sono particolarmente distinti in positivo durante il

proprio percorso scolastico, con l’intento di valorizzare e premiare le proprie eccellenze, si fa

promotore di due percorsi per la certificazione delle competenze informatiche tramite AICA:

- l’ECDL rivolto agli alunni del biennio

- l’ECDL CAD rivolto agli alunni del triennio

La Certificazione ECDL

ECDL significa European Computer DrivingLicence, cioè Patente Europea del Computer; è un

documento che certifica la capacità di usare efficacemente vari tipi di computer, dispositivi e

applicazioni digitali. Il programma ECDL, e di conseguenza il ns. Test Center,è oggi articolato in

un'ampia gamma di certificazioni che permettono di attestare la competenza d'uso con varie

specializzazioni e su diversi livelli di approfondimento:

A1. livello introduttivo (e-Citizen) o propedeutico

A2. alfabetizzazione digitale (4 esami, certificato ECDL Start)

B. competenza digitale (7 esami ECDL Base, il livello di riferimento più noto e diffuso nel

mondo)

C. competenza avanzata (ECDL Advanced / Expert)

74

La Certificazione CAD 2D

La certificazione CAD (Computer Aided Design) attesta la competenza di base nel disegno bidimensionale

(2D) utilizzando programmi di progettazione assistiti dal Computer.

Questo genere di programmi è il prerequisito per tutti i lavori di progettazione bidimensionali.

L'obiettivo dell'esame è accertare le capacità del candidato nell'eseguire le operazioni fondamentali del

disegno automatico.

In particolare la certificazione CAD 2D:

costituisce il primo sistema di valutazione delle conoscenze per il disegno CAD globale e standard;

si propone di sviluppare le conoscenze di base del CAD di studenti e di professionisti, favorendo la

diffusione di un modello omogeneo per la formazione e l'addestramento dei progettisti CAD;

intende fornire una certificazione internazionale e indipendente dal software utilizzato, che può essere

erogata su diversi programmi CAD;

L'ECDL CAD è uno standard internazionale, multipiattaforma, che certifica il conseguimento delle

conoscenze operative di base per operare con programmi di progettazione assistita del computer.

La certificazione è stata sviluppata dall'ECDL Foundation congiuntamente con un gruppo di esperti europei e

con alcuni rappresentati delle società di produzione di programmi CAD.

E' un programma internazionale distribuito in tutta la comunità ECDL/ICDL, che comprende attualmente più

di 150 paesi in tutto il mondo.

La Certificazione CAD 3D

La certificazione CAD (Computer Aided Design) tridimensionale attesta la competenza di base nella

modellizzazione spaziale utilizzando i programmi disponibili sul mercato.

L'uso di questi programmi è ormai un prerequisito per qualsiasi attività di progettazione, tanto più se in

ambito tridimensionale.

L'obiettivo dell'esame è accertare le capacità del candidato nell'eseguire le operazioni fondamentali, a

modellare e a rappresentare staticamente gli oggetti.

In particolare la certificazione CAD 3D:

costituisce il primo sistema di valutazione delle conoscenze per il disegno CAD 3D standard;

si propone di sviluppare le conoscenze di base di studenti e di professionisti, favorendo la diffusione di un

modello omogeneo per la formazione e l'addestramento dei modellatori;

intende fornire una certificazione internazionale e indipendente dal particolare software utilizzato;

La certificazione CAD 3D è un programma progettato e realizzato completamente in Italia da un gruppo di

esperti del settore ed è stato riconosciuto e approvato dalla Fondazione ECDL di Dublinoattraverso una

specifica procedura di endorsement.

Questa certificazione è uno standard internazionale multi-piattaforma, indipendente e sarà distribuita in tutta

75

la comunità ECDL che attualmente è presente in più di 150 paesi sparsi in tutto il mondo.

6.2 Le competenze linguistiche

All’inizio degli anni ’90, nei vari tavoli di lavoro dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa, veniva

evidenziata una necessità: al fine di favorire l’elaborazione dei programmi di apprendimento e il

riconoscimento reciproco delle certificazioni nei sistemi di istruzione dei diversi Paesi membri, risultava

utile avere un quadro di riferimento “europeo” ovvero una descrizione dei livelli di competenza linguistica

raggiungibili da chi studia una lingua straniera.

E’ per questo motivo che il Consiglio d’Europa sviluppa, a partire dal 1991, un apposito progetto, che si

conclude nel 2001 con la pubblicazione del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue:

apprendimento, insegnamento, valutazione, che viene tradotto in Italia nel 2002 da RCS Scuola. Questo testo

fornisce ottimi spunti per l’identificazione delle competenze da raggiungere in una lingua straniera nei

termini generali (sapere, saper fare, saper essere, saper apprendere) e comunicativi (linguistiche, socio-

linguistiche, pragmatiche) ed inoltre propone precisi descrittori di competenze/capacità comunicative,

articolati in tre livelli generali, ognuno dei quali è articolato in sottolivelli cosi come riportato nella seguente

tabella

Tabelle delle competenze linguistiche e comunicative

secondo il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue

Tab. 1. Livelli comuni di riferimento: scala globale

Livello

avanzato

C2

È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa

riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo

coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo

molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche

in situazioni piuttosto complesse.

C1 È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto

lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si espri-me in modo scorrevole e

spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole.

Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e

professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti

complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i

meccanismi di coesione.

Livello

intermedio

B2

È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia

concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di

specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto

che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione.

Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere

un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse

opzioni.

76

B1

È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su

argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero,

ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione

dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti

che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e

avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare

spiegazioni su opinioni e progetti.

Livello

elementare

A2

Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di

immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia,

acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine

che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti

familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e

del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1

Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule

molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri

ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il

luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di

interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia

disposto a collaborare.

7. ORIENTAMENTO E CONTINUITA’

L'orientamento educativo si configura, come è noto, secondo due modalità fondamentali:

una di carattere informativoda intendersi - pedagogicamente - nel senso più profondo di

educare ad attingere informazioni e ad assumerle in termini problematici, mentre più

spesso è esercitata in forme abbastanza sterili e disancorate rispetto alle altre attività

orientative. La seconda, di carattere più specificatamente formativo chiama in causa la

funzione orientativa docente nel suo complesso, l'impostazione delle didattiche

disciplinari in prospettiva orientativa e l'aiuto consapevole degli insegnanti e di tutti gli

educatori per favorire negli alunni la conoscenza di sé ai vari gradi di compiutezza, le

motivazioni di autorealizzazione in termini congrui e realistici che dovrebbero sfociare

in quella più complessiva attitudine ad assumere decisioni come ribadiva già

un'antesignana riunione, nell'ambito del Consiglio d'Europa, svoltasi a Rungsted in

Danimarca nel 1970.

Tutto nella scuola può e dovrebbe essere programmato in funzione orientativa: dall'

organizzazione strutturale delle grandi arterie scolastiche, nelle loro articolazioni più

capillari, alla rigorosa programmazione delle materie di studio che deve riscoprire criteri

orientativo-formativi, all'equilibrata distribuzione nei corsi di studio di discipline

"fondamentali", "opzionali", "speciali". Da ciò si evince che non soltanto deve

realizzarsi un ordinamento orientativo del sistema scolastico e dell'istruzione superiore

77

con la riformulazione dei programmi, ma anche la quotidiana impostazione orientativa

della vita scolastica da parte dei docenti.

Diritto di scelta: orientamento in entrata

Il territorio su cui sono dislocate le due sedi dell’Istituto, pur di medie dimensioni, offre una

proposta di scuole medie superiori abbastanza ampia e differenziata.

Per favorire una scelta consapevole degli studenti, anche la nostra scuola, in previsione delle

iscrizioni, organizza incontri di orientamento con singole scuole medie, per illustrare le

caratteristiche dei corsi del nostro Istituto.

In questa fase ci si avvale anche di scambi di idee fra alunni che già frequentano l’IPSIA Ferraris e

coloro che prevedono di iscriversi.

Sempre nello stesso periodo, il Consiglio di Istituto stabilisce dei giorni di apertura pomeridiana e

dei giorni festivi (open day) in cui gli alunni interessati ed i loro genitori possono visitare le

strutture (aule speciali, laboratori, ecc.) ed incontrare gli insegnanti referenti, ai quali rivolgersi per

ulteriori informazioni.

Infine la scuola organizza, in orario antimeridiano, stage con i ragazzi delle scuole medie, che

possono assistere alle lezioni e alle attività svolte nei laboratori, in particolare per le discipline di

indirizzo.

Oltre questi tradizionali momenti di presentazione dell’Istituto, vengono stabilite delle forme di

collaborazione con alcune Scuole Medie Inferiori per creare i presupposti di un’effettiva continuità

educativa e didattica: per esempio si richiedono alle Scuole Medie Inferiori gli obiettivi in uscita per

integrarli con la nostra programmazione delle competenze in ingresso.

Lo scopo è duplice:

a) rendere più agevole agli studenti il passaggio tra i due ordini di scuola anche sul piano delle

relazioni interpersonali;

b) programmare nel biennio un curricolo di studi verticale che, attraverso una collaborazione

progettuale tra le scuole di primo e secondo grado, tenga conto degli obiettivi didattico-

educativi conseguiti nel primo ciclo per partire da questi nell’impostazione di una

programmazione realmente formativa e propedeutica al successivo triennio professionalizzante.

Diritto di scelta: orientamento in uscita

Per quanto riguarda l’orientamento in uscita, gli studenti delle classi quinte saranno

tempestivamente informati in merito alle iniziative, che potranno anche configurarsi come uscite di

istruzione, purché senza danno rilevante allo svolgimento delle lezioni curriculari attraverso:

- incontri organizzati dalle Università, in cui possono venire a conoscenza dell’offerta formativa e

dei servizi delle varie facoltà universitarie;

78

- incontri con i rappresentanti del mondo del lavoro e dei vari ordini professionali, organizzati

dalla Provincia, CCIAA, aziende e altri enti, preposti e finalizzati alla presentazione delle

prospettive di lavoro del territorio.

Tali iniziative sono fortemente sostenute dal nostro Istituto, in quanto la scelta tra mondo del lavoro

e prosecuzione degli studi (ed in tal caso l’ulteriore scelta del corso di laurea) rappresenta un

momento decisivo per lo sviluppo della carriera dei nostri diplomati, che richiede un’attenta

valutazione degli interessi, delle capacità e delle aspirazioni di ognuno.

Garanzia Giovani

La Garanzia Giovani, il piano europeo con cui Stato e Regioni s'impegnano a offrire ai giovani di

15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet) un percorso personalizzato di formazione o

un'opportunità lavorativa, è partita in Italia il 1° maggio 2014.

Il piano è un'importante occasione anche per le imprese che, beneficiando delle agevolazioni

previste nelle diverse Regioni, possono investire su giovani motivati e rinnovare così il loro capitale

umano. Offrendo opportunità di lavoro, formazione e autoimprenditorialità, contribuiscono al

raggiungimento degli obiettivi del programma.

Il Ministero sta coinvolgendo le aziende anche attraverso la sottoscrizione di protocolli con le

principali associazioni di categoria, che prevedono la promozione di percorsi di tirocinio e di

contratti di apprendistato e la pubblicazione sul portale nazionale Garanzia Giovani delle offerte di

lavoro e delle opportunità di formazione sul luogo di lavoro.

Sono previsti bonus occupazionali per le nuove assunzioni e incentivi specifici per l'attivazione di

tirocini e contratti di apprendistato o la trasformazione di un tirocinio in contratto di lavoro; inoltre

strumenti di accesso al credito sono messi a disposizione dei giovani per favorire

l'autoimprenditorialità e l'autoimpiego.

Per accedere a questi strumenti le aziende rispondono ad avvisi pubblici e bandi regionali, nei quali

sono indicate le modalità di partecipazione e i prerequisiti per beneficiare delle agevolazioni.

Per usufruire delle agevolazioni previste dal Programma è necessario che l'azienda attivi una delle

misure incentivate, a favore di un giovane Neet, tra i 15 e i 29 anni, che ha aderito all'iniziativa

Garanzia Giovani e sostenuto il primo colloquio di orientamento presso uno dei Servizi per

l'impiego o degli enti accreditati.

Anche nell’ambito del piano “Garanzia Giovani” l’IPSIA Ferraris di Brindisi si è proposto come

soggetto attivo, in grado di offrire al proprio bacino di utenza ed al territorio tutto, capace di

cogliere le opportunità offerte dal piano coniugandole con le esigenze e le aspettative dei soggetti

più svantaggiati (Neet) inseriti nel proprio database (sempre aperto), divenendo punto di riferimento

in grado di attivare i percorsi previsti dal piano non appena questo diventerà pienamente operativo

79

7.1 Alternanza scuola-lavoro

L’alternanza scuola-lavoro, coerentemente con le indicazioni dell’Unione Europea è considerata

uno degli strumenti prioritari per rafforzare sia i rapporti tra il sistema scolastico e il mondo del

lavoro sia i legami delle istituzioni scolastiche - anche associate in rete - con il territorio.

“L‟Alternanza scuola lavoro, come sottolineato dalla recente legge “La Buona Scuola” è uno

strumento che offre a tutti gli studenti, dai 15 ai 18 anni, l‟opportunità di apprendere mediante

esperienze didattiche in ambienti lavorativi privati, pubblici e del terzo settore” (art 1, comma 1

D.D.761/2014)

“L‟alternanza scuola lavoro, coerentemente con i DD.PP.RR. 87, 88, 89 del 15 marzo 2010 e

successive linee guida, e con la legge 107/2015 valorizza attraverso un percorso co-progettato una

formazione congiunta tra scuola e mondo del lavoro, finalizzata all‟innovazione didattica e

all‟orientamento degli studenti” (art 1, comma 2 D.D.761/2014).

Il Decreto Ministeriale n.351/2014 stabilisce l'assegnazione alle istituzioni scolastiche di

finanziamenti per la realizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, e il Decreto Direttoriale

n. 761/2014 della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

nazionale di istruzione, definisce le specifiche dei progetti di alternanza finanziabili, ponendo

l'accento sugli elementi innovativi dell'alternanza sopracitati, sottolineando che “i progetti

innovativi di alternanza scuola/lavoro assicurano ai giovani, oltre alle conoscenze di base, anche

l‟acquisizione di maggiori competenze per l‟occupabilità, l‟autoimprenditorialità …” e, ancora,

“l‟interazione e la sinergia con il territorio è fondamentale, non solo nel correlare l‟offerta

formativa alle esigenze del mercato del lavoro, ma anche per la condivisione di risorse e strumenti

dei poli tecnico-professionali, degli istituti tecnici superiori, delle reti di impresa, delle associazioni

territoriali istituiti per „fare rete per il lavoro”.

Essa costituisce, quindi, una opportunità per offrire percorsi più flessibili e maggiormente

rispondenti alle esigenze degli studenti delle scuole secondarie superiori, rendendo più efficace

l’orientamento, anche in continuità con l’azione svolta dalla scuola secondaria di 1° grado.

Finalità ultima dell'alternanza è la costruzione di un curriculum in cui si preveda un'organica e

sistematica interazione tra fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti

lavorativi, per raggiungere sia l'obiettivo di un apprendimento motivante, personalizzato, che faciliti

lo studente nel proprio percorso di lavoro e di vita, sia l'obiettivo di un'acquisizione di competenze

spendibili anche dal punto di vista delle possibilità occupazionali.

Finalità dell’attività di ASL

Obiettivo dell’intervento di Orientamento dovrà essere la promozione del processo di maturazione

personale che consentirà all’allievo di saper progettare, decidere e realizzare le scelte relative al suo

futuro professionale. A tal fine si adotteranno metodologie del tipo formativo e informativo: nel

primo caso le azioni saranno volte ad interventi che porteranno l’allievo alla conoscenza di sé e

delle proprie capacità decisionali, all’analisi del territorio e della sua realtà economico-sociale. Nel

secondo caso si interverrà con un’azione orientativa a carattere informativo con particolare

attenzione alla normativa in materia di occupazione e impresa, dal momento che l’informazione è

elemento primario in ogni processo di scelta.

80

Le attività di formazione che l’IPSIA Ferraris è in grado di attivare si articolano in:

formazione in aula/laboratorio, mirata a far acquisire competenze di base e trasversali, tecnico-culturali e professionalizzanti e realizzata alternando lezioni teoriche e pratiche per consentire il massimo coinvolgimento da parte degli allievi;

formazione in azienda (stage), destinata ad attivare e rendere operative competenze e abilità acquisite operando nella realtà aziendale. Allo scopo, determinante diventa l’affiancamento “aziendale”, seguito da un esperto, che ha l’obiettivo di offrire agli stagisti la possibilità di avere un momento di confronto con persone che già svolgono il lavoro e verso cui gli allievi stessi sono interessati. L’affiancamento aziendale (tutoring aziendale) concorrerà quindi alla concreta trasformazione del percorso di formazione professionale in reale percorso di inserimento lavorativo.

L’intervento di alternanza scuola/lavoro progettato dalla nostra scuola, oltre che costituire,

una opportunità per offrire percorsi più flessibili e maggiormente rispondenti alle esigenze

degli studenti, garantisce la possibilità di costruire un curriculum in cui si preveda un'organica

e sistematica interazione tra fasi di apprendimento in aula e fasi di apprendimento in contesti

lavorativi. Il progetto di ASL intende rendere disponibile alle aziende del territorio operanti nel

settore metalmeccanico, ma ancor più aeronautico ed industriale in genere, un serbatoio di

risorse qualificate a cui attingere secondo le loro necessità.

Gli operatori economici territoriali hanno messo in atto politiche improntate al

cambiamento organizzativo e di mercato. Rispetto a tali mutamenti anche il mondo della

formazione e dell’istruzione sta cambiando, dal momento che oggi si richiedono maggiori livelli

di autonomia e di responsabilità, ma soprattutto una qualificazione professionale che coniughi

strettamente il “sapere” e il “saper fare”, condizione indispensabile per accompagnare e

anticipare i processi di cambiamento in atto.

In particolare, nel settore meccanico, aeronautico e dei montaggi industriali in genere, le

aziende della Provincia sono in continua evoluzione sia dal punto di vista organizzativo che

tecnologico dal momento che, anche per far fronte alla crisi, avvertita anche in questo settore,

sono alla costante ricerca di livelli standard capaci di garantire manufatti di qualità. L’esigenza

del mercato, che ricerca sempre più operatori con competenze, conoscenze, capacità e abilità

altamente professionali, impone alle aziende del settore aerospaziale l’esigenza di inquadrare,

nei propri organici, personale qualificato con competenze tecnico-professionali specifiche, che

possa essere in grado di intervenire nei processi lavorativi con ampia autonomia, utilizzando

strumenti e attrezzature con tecnologie avanzate.

L’Associazione degli Industriali della Provincia di Brindisi, e le altre Associazioni di

Categoria, hanno più volte segnalato, alle scuole e agli enti destinati alla formazione

professionale, la necessità di formare operatori con competenze specifiche e direttamente

utilizzabili dalle aziende del territorio.

La figura professionale in uscita dall’intervento formativo di ASL, sarà in grado di svolgere

in maniera autonoma i lavori di montaggio di componenti aeronautici e industriali in genere,

secondo le specifiche indicate nella documentazione tecnica (data sheet), usando

strumentazione e attrezzatura in modo efficace e tenendo conto delle norme in materia di

prevenzione degli infortuni, di sicurezza del lavoro e di protezione dell’ambiente. I risultati

81

attesi in termini di sbocchi occupazionali, monitorati e verificati attraverso i continui

interfacciamenti con il mondo del lavoro, mirano al collocamento dei soggetti formati nel

tessuto produttivo, con l’inserimento lavorativo alle dipendenze di singole imprese, o di loro

consorzi.

A fronte di ciò i risultati attesi sono:

favorire l’inserimento di manodopera specializzata nei contesti lavorativi che caratterizzano il tessuto socio-economico della Provincia, (comparto aerospaziale).

realizzare una valida formazione professionale, che consenta agli alunni l’inserimento in attività lavorative;

assicurare alle aziende manodopera con competenze professionali rispondenti alle proprie esigenze e alle esigenze generali del sistema produttivo provinciale.

7.2 Orientamento al lavoro – Apprendistato – Orientamento universitario

Agli alunni delle seconde e terze classi, viene annualmente rivolto un percorso di potenziamento

delle competenze e delle abilità nelle materie tecniche, finalizzato al conseguimento della qualifica

professionale, secondo le disponibilità finanziarie.

Gli alunni che frequentano le classi quinte per l’inserimento nel mondo del lavoro, per la scelta

della facoltà universitaria, o per la partecipazione a corsi di specializzazione post-diploma saranno

adeguatamente informati/formati attraverso:

• incontri con esperti sulle tecniche di colloqui di lavoro e sull’elaborazione di CV;

• incontri con esperti ed interventi informativi sul mondo del lavoro ;

• possibilità di frequentare stage;

• partecipazione alle iniziative di orientamento organizzate dalle università;

• sportello informativo.

Si cerca in tal modo, di favorire negli studenti una maggiore conoscenza di sé rispetto al proprio

percorso di apprendimento e di formazione e di rapporto con il mondo del lavoro.

ESTREMI DI APPROVAZIONE

Il presente documento è stato deliberato dal Collegio dei Docenti in data

20/11/2015.

ALLEGATO 1: PROGETTO ACCOGLIENZA

ALLEGATO 2: PROGETTO DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

ALLEGATO 3: REGOLAMENTO D’ISTITUTO

82

ALLEGATO 4: REGOLAMENTO DISCIPLINARE

ALLEGATO 5: PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

ALLEGATO 1

PROGETTO ACCOGLIENZA - A.S. 2015-2016

DESTINATARI

Studenti frequentanti il primo anno

Genitori degli studenti frequentanti il primo anno

Docenti del Consiglio delle prime classi

FINALITA’ FORMATIVE

Conoscenza del nuovo contesto scolastico

Conoscenza di sé e degli altri nel gruppo classe

Creazione di un clima di attenzione, ascolto e disponibilità

Individuazione dei bisogni degli studenti, per prevenire e ridurre le diverse forme di disagio cui essi

possono andare incontro

Sostegno dell’apprendimento.

Educazione al rispetto delle regole come condizione naturale e necessaria della vita della comunità

scolastica;

Presentazione del POF alle famiglie

OBIETTIVI

Coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola propone;

Far conoscere gli spazi, le strutture, gli organi della scuola e le relative funzioni;

Far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti ed i criteri di valutazione

delle singole discipline;.

prevenire il disagio comportato dall’inserimento nella scuola secondaria superiore;

ridurre il rischio di dispersione e abbandono;

favorire il ri-orientamento;

favorire l’acquisizione di tecniche di apprendimento;

motivare allo studio.

Informare Genitori e Alunni su norme e regole che caratterizzano la vita scolastica.

Informare i Genitori sulle finalità degli Organi Collegiali, comunicare il calendario scolastico e

le date degli incontri Scuola – Famiglia

Informare i Genitori sulle nuove disposizioni nella comunicazione on-line Scuola - Famiglia

83

TEMPI E ATTIVITA’

L’attività si svolgerà nel primo periodo dell’anno scolastico a partire dal primo giorno di scuola e si

concluderà entro il mese di novembre, secondo le seguenti fasi:

PRIMO GIORNO:

- ore 9.00 raduno in cortile per il benvenuto del Dirigente Scolastico, assegnazione degli alunni alle

classi e presentazione dei Docenti

- passaggio in classe

- conoscenza della classe, conversazione con i nuovi docenti e lettura del regolamento di istituto

PRIMA SETTIMANA

- Questionario di prima conoscenza dell’alunno

- Questionario di verifica delle abilità di base

- Visita all’interno dell’istituto (laboratori, palestra, e pratica di laboratorio) accompagnati dai docenti

della specifica disciplina.

SECONDA o TERZA SETTIMANA

- Primo incontro Genitori e Docenti del Consiglio di Classe,

MESE DI OTTOBRE e NOVEMBRE

- Verifica del grado di integrazione scolastica degli studenti iscritti alle prime classi

- Rilevazione di aspettative, motivazioni, autoconoscenza e autostima

- Formulazione nel Consiglio di Classe di proposte per il recupero di eventuali situazioni di sofferenza

o disagio

DOCENTI COINVOLTI

Sono coinvolti tutti i docenti del Consiglio di Classe che sapranno utilizzare non solo le strategie operative

indicate ma anche tutte quelle suggerite dalle competenze professionali e dall’esperienza didattica di

ciascuno.

VERIFICA

Rispetto di norme e regole che regolano la vita scolastica

Motivazione nei confronti del percorso didattico e quindi all’apprendimento

Comportamento corretto durante una visita guidata o una manifestazione sportiva appositamente

organizzate dalla scuola.

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ALLEGATO 2

PROGETTO CENTRO SPORTIVO (POLISPORTIVA)

Sottoprogetto: SCUOLA, SPORT E LAVORO

o PROGETTO TIRO A SEGNO

o PROGETTO ASSISTENTE BAGNANTE

o PROGETTO SUB

L’effettuazione di tali Progetti sarà subordinata all’adesione degli studenti e ai protocolli d’intesa che la

Scuola, di anno in anno, attuerà con le agenzie esterne. Avranno come obiettivo il conseguimento di

COMPETENZE e CERTIFICAZIONI valide per essere spese nel mondo del lavoro. Alcuni progetti

potrebbero richiedere un contributo economico da parte degli alunni.

Sottoprogetto: SCUOLA, SPORT E MARE

o PROGETTO CANOTTAGGIO

o PROGETTO VELA

o PROGETTO NUOTO

L’effettuazione di tali Progetti sarà subordinata all’adesione degli studenti e ai protocolli d’intesa che la

Scuola, di anno in anno, attuerà con le agenzie esterne. Avranno come obiettivo LA CONOSCENZA E

PRATICA di attività sportive, cosiddette minori, che sono poco conosciute