Poesie Volume- 021

Chi può dare un limite all’animo umano? Eppure, sebbene distanti tra loro, nello spazio e nel tempo, i poeti hanno qualcosa in comune, qualcosa che li rende simili, benché abitino in mondi diversi, viaggino in universi distanti tra loro. La cosa che li accomuna è il macerarsi dentro se stessi. Così si esprimeva Alda Merini: “ Ti sembro forse ubriaca, ma non è così: sono sola e disperatamente infelice.”; così si esprimeva Giovanni Pascoli: “Ora non ho più bisogno di nulla. Un tempo di tutto. Ma allora non ci fu nessuno per me. Oggi mi tengo il molto male…” e così si esprime Marina Liberati: “Non riesco a vivere nella normalità, ci sto stretta… mi accontento e vivo come sono.”