Più contatti e più business con Google+

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gestione gestione 25 24 i l n u o v o c l u b i l n u o v o c l u b > Le pagine brand danno la grandis- sima opportunità di espandere la propria influenza su Google+. Ri- cordiamo che, almeno inizialmen- te, le pagine dei brand non pote- vano “cerchiare”, menzionare, o commentare i post degli utenti, a meno che l’utente non li avesse pri- ma “cerchiati”, ma oggi godono di maggiori libertà e funzionalità. Ora non solo si può interagire at- traverso una pagina brand come una “persona reale”, ma è addirit- tura possibile farlo mediante una community. Ed è proprio in questo contesto che per i marchi prospet- tiamo un’incredibile occasione per aumentare la brand awareness e l’autorevolezza del proprio mar- chio su Internet. Ricordiamo innanzitutto come si fa a creare una pagina Google+ per il proprio brand, dopo aver raggiunto l’indirizzo http://www. google.com/+/business: 1. selezionare la categoria di ap- partenenza della propria atti- vità dall’elenco proposto, che comprende le voci Attività lo- cali, Prodotti, Brand, Aziende, Istituzioni, Organizzazioni, Arte, Intrattenimento, Sport e altro, ognuna delle quali suddi- visa in sezioni più specifiche; 2. specificare il nome dell’azien- da o dell’attività, l’indirizzo del e/o informazione, portare avanti una causa cui teniamo particolar- mente... Per avviare una community bi- sogna creare un forum, non co- me semplice condivisione di link, bensì come diffusione di cono- scenza attraverso domande e risposte. Difficile da gestire quan- do i numeri crescono... ma, come vedremo in seguito, potremo dare anche ad altre persone il ruolo di moderatore. Condividere post è la strada più semplice e immediata per il lancio di una community. È fondamenta- le raccogliere link anche da altre fonti, italiane e non. È bene sot- tolineare che creare una copia di un nostro blog già esistente non avrebbe senso. È consigliabile creare una sorta di support per un servizio o un sito, ovvero un luogo dove la gente trova risposte e so- luzioni in merito a un determinato argomento. La divisione dei post in categorie è perfetta per ordinare domande e discussioni. Un altro modo intelligente per usare Google+ Community è lo studio accurato della nicchia. Partecipare ai gruppi che affron- tano argomenti vicini al nostro, per esempio, vuol dire conoscere qualcosa in più riguardo ai gusti, alle esigenze e ai problemi del tuo Google+ è un social network dalle grandi potenzialità, anche in chiave business come efficace strumento per diffondere contenuti e conoscenza. Ma la regola da seguire per ottenere i migliori risultati è sempre la stessa: utilizzare questo potente strumento di comunicazione con attenzione e costanza attraverso un’icona riportante un “visto” accanto al nome del profilo. Inoltre, l’interfaccia di Google+ è di semplice utilizzo e permette anche ai meno esperti di mantenere un controllo totale del proprio profilo e quindi anche delle persone che possono visualizzarlo e/o mettersi in contatto con l’utente. google plus: tra pagine brand e community Una delle caratteristiche più pro- mettenti di Google Plus sono le community, che sono l’equivalente dei gruppi di Facebook. Di fatto Lin- kedin e lo stesso Facebook hanno già percorso questa strada, ma Go- ogle+ riesce a creare opportunità e valore, almeno dal nostro punto di vista e per l’esperienza che stia- mo vivendo sui social. È possibile condividere la community sul pro- prio profilo Google Plus e invitare i contatti. Le Google+ Community sono un ottimo strumento per dif- fondere contenuti e conoscenza, ma devono essere usate con atten- zione e costanza. Possono essere pubbliche o private e crearle è dav- vero semplice. Elemento interessante per chi la- vora su Internet – e soprattutto per chi gestisce la pagina Google+ di un brand – è che le community possono essere associate alle pa- gine brand. Questo significa che qualsiasi pagina di una marca può avere una propria community, par- tecipare e interagire in altre com- munity. L anciato sotto forma di test alla fine di giugno 2011, Go- ogle+ presenta varianti e funzio- nalità che lo contraddistinguono dagli altri social network. Innan- zitutto i contatti sono organizzati e suddivisi in cerchie, liberamente creabili e modificabili dall’utente. In modo predefinito, nell’account personale sono presenti cerchie denominate amici, conoscenti, la- voro, famiglia, persone che seguo. È un sistema che mira a garantire un buon livello di privacy: agendo sulle impostazioni è possibile limi- tare la diffusione dei dati persona- li, e di qualsiasi notizia o pubblica- zione, alle varie cerchie. A differenza di Facebook, in cui non esistono garanzie sul fatto che il profilo di una persona famosa corrisponda alla sua identità reale, Google+ dispone, come Twitter, di un sistema di verifica identificabile sito web, la sotto-categoria ed eventuali restrizioni riguardan- ti la fascia d’età degli utenti che possono vedere e interagire con la pagina Google+; 3. inserire una brevissima descri- zione (massimo dieci parole) e aggiungere fotografie e/o im- magini; 4. scrivere un messaggio destina- to a tutte le persone presenti nelle proprie cerchie per inizia- re la promozione della nuova pagina; 5. al termine di questo processo è possibile ottenere un link alla pagina Google+, oltre a un pul- sante da inserire nel proprio sito, fondamentale per promuo- vere l’interazione su questo so- cial network. come usare la community È innanzitutto importante che sia- no chiari i nostri obiettivi, i risul- tati che vogliamo ottenere grazie all’utilizzo di Google+. Solo così le community si riveleranno utili al nostro scopo. Dobbiamo innanzi- tutto chiederci: qual è il nostro scopo? Incrementare il numero di contatti, vendere un prodotto o una serie di servizi, ottenere mag- giore visibilità, fare formazione più contatti e più business con google+ La pagina Google+ dell’AC Milan ha abbondantemente superato quota 3 milioni di follower. Decisamente un bel successo di Fabio Grossi e Michela Verardo

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Google+ è un social network dalle grandi potenzialità, anche in chiave business come efficace strumento per diffondere contenuti e conoscenza. Ma la regola da seguire per ottenere i migliori risultati è sempre la stessa: utilizzare questo potente strumento di comunicazione con attenzione e costanza. Da Il Nuovo Club n. 139 (2014)

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Le pagine brand danno la grandis-sima opportunità di espandere la propria influenza su Google+.  Ri-cordiamo che, almeno inizialmen-te, le pagine dei brand non pote-vano “cerchiare”, menzionare, o commentare i post degli utenti, a meno che l’utente non li avesse pri-ma “cerchiati”, ma oggi godono di maggiori libertà e funzionalità. Ora non solo si può interagire at-traverso una  pagina brand come una “persona reale”, ma è addirit-tura possibile farlo mediante una community. Ed è proprio in questo contesto che per i marchi prospet-tiamo un’incredibile occasione per aumentare la brand awareness e l’autorevolezza del proprio mar-chio su Internet. Ricordiamo innanzitutto come si fa a creare una pagina Google+ per il proprio brand, dopo aver raggiunto l’indirizzo http://www.google.com/+/business:1. selezionare la categoria di ap-

partenenza della propria atti-vità dall’elenco proposto, che comprende le voci Attività lo-cali, Prodotti, Brand, Aziende, Istituzioni, Organizzazioni, Arte, Intrattenimento, Sport e altro, ognuna delle quali suddi-visa in sezioni più specifiche;

2. specificare il nome dell’azien-da o dell’attività, l’indirizzo del

e/o informazione, portare avanti una causa cui teniamo particolar-mente... Per avviare una community bi-sogna creare un forum, non co-me semplice condivisione di link, bensì come diffusione di cono-scenza attraverso domande e risposte. Difficile da gestire quan-do i numeri crescono... ma, come vedremo in seguito, potremo dare anche ad altre persone il ruolo di moderatore.Condividere post  è la strada più semplice e immediata per il lancio di una community. È fondamenta-le raccogliere link anche da altre fonti, italiane e non. È bene sot-tolineare che creare una copia di un nostro blog già esistente non avrebbe senso. È consigliabile creare una sorta di support per un servizio o un sito, ovvero un luogo dove la gente trova risposte e so-luzioni in merito a un determinato argomento. La divisione dei post in categorie è perfetta per ordinare domande e discussioni.Un altro modo intelligente per usare Google+ Community è  lo studio accurato della nicchia. Partecipare ai gruppi che affron-tano argomenti vicini al nostro, per esempio, vuol dire conoscere qualcosa in più riguardo ai gusti, alle esigenze e ai problemi del tuo

Google+ è un social network dalle grandi potenzialità, anche in chiave business come efficace strumento

per diffondere contenuti e conoscenza. Ma la regola da seguire per ottenere i migliori risultati è sempre

la stessa: utilizzare questo potente strumento

di comunicazione con attenzione e costanza

attraverso un’icona riportante un “visto” accanto al nome del profilo. Inoltre, l’interfaccia di Google+ è di semplice utilizzo e permette anche ai meno esperti di mantenere un controllo totale del proprio profilo e quindi anche delle persone che possono visualizzarlo e/o mettersi in contatto con l’utente.

google plus: tra pagine brand e community

Una delle caratteristiche più pro-mettenti di Google Plus sono le community, che sono l’equivalente dei gruppi di Facebook. Di fatto Lin-kedin e lo stesso Facebook hanno già percorso questa strada, ma Go-ogle+  riesce a  creare opportunità e valore, almeno dal nostro punto di vista e per l’esperienza che stia-mo vivendo sui social. È possibile condividere la community sul pro-prio profilo Google Plus e invitare i contatti. Le Google+ Community sono un ottimo strumento per dif-fondere contenuti e conoscenza, ma devono essere usate con atten-zione e costanza. Possono essere pubbliche o private e crearle è dav-vero semplice. Elemento interessante per chi la-vora su Internet – e soprattutto per chi gestisce la pagina Google+ di un brand – è che le community possono essere associate alle pa-gine brand. Questo significa che qualsiasi pagina di una marca può avere una propria community, par-tecipare e interagire in altre com-munity.

L anciato sotto forma di test alla fine di giugno  2011, Go-ogle+ presenta varianti e funzio-nalità che lo contraddistinguono dagli altri  social network. Innan-zitutto i contatti sono organizzati e suddivisi in cerchie, liberamente creabili e modificabili dall’utente. In modo predefinito, nell’account personale sono presenti cerchie denominate amici, conoscenti, la-voro, famiglia, persone che seguo. È un sistema che mira a garantire un buon livello di privacy: agendo sulle impostazioni è possibile limi-tare la diffusione dei dati persona-li, e di qualsiasi notizia o pubblica-zione, alle varie cerchie. A differenza di  Facebook, in cui non esistono garanzie sul fatto che il profilo di una persona famosa corrisponda alla sua identità reale, Google+ dispone, come Twitter, di un sistema di verifica identificabile

sito web, la sotto-categoria ed eventuali restrizioni riguardan-ti la fascia d’età degli utenti che possono vedere e interagire con la pagina Google+;

3. inserire una brevissima descri-zione (massimo dieci parole) e aggiungere fotografie e/o im-magini;

4. scrivere un messaggio destina-to a tutte le persone presenti nelle proprie cerchie per inizia-re la promozione della nuova pagina;

5. al termine di questo processo è possibile ottenere un link alla pagina Google+, oltre a un pul-sante da inserire nel proprio sito, fondamentale per promuo-vere l’interazione su questo so-cial network.

come usare la community

È innanzitutto importante che sia-no chiari i nostri obiettivi, i risul-tati che vogliamo ottenere grazie all’utilizzo di Google+. Solo così le community si riveleranno utili al nostro scopo.  Dobbiamo innanzi-tutto chiederci: qual è il nostro scopo? Incrementare il numero di contatti, vendere un prodotto o una serie di servizi, ottenere mag-giore visibilità, fare formazione

più contatti e più businesscon google+

La pagina Google+ dell’AC Milan ha abbondantemente superato quota 3 milioni di follower. Decisamente un bel successo

di Fabio Grossie Michela Verardo

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target. Sfogliando le pagine delle community possiamo trovare nuo-vi spunti per gli articoli e nuove in-formazioni riguardo alle necessità di potenziali nuovi lettori, follower e potenziali clienti.

le regole fondamentali per ottenere il massimo dalla community

Naturalmente bisogna essere in grado di trarre il massimo dalle community che gestiamo in prima persona. Gli argomenti che vengo-no in mente alle persone quando incontrano il nostro brand devono essere chiari, in modo da costruire una community per ciascuna tema-tica d’interesse. Il primo consiglio è invitare chi ci ha già “cerchia-to”, facendo sapere che adesso è possibile interagire con noi (e con altri) riguardo le tematiche di inte-resse strettamente legate al nostro brand.Essere costanti nella pubblica-zione di contenuti. Nel caso di community basate sul brand, la gente si aspetta di leggere argo-menti e approfondimenti sul tema della community. Bisogna sforzarsi di tenerla aggiornata con contenuti pertinenti e interessanti, come fos-se una newsletter rivolta ai clienti, attuali e potenziali. Per esempio si

può condividere un link e chiede-re pareri  in merito all’argomento condiviso,  aggiungendo qualcosa come introduzione a ciò che il link vuole comunicare.Moderazione! Una giusta mode-razione è fondamentale per il suc-cesso di una community. Uno dei motivi principali  per cui la gente non si unisce a una community è legato alla presenza di spam all’in-terno del flusso dei post. I modera-tori non hanno ancora molti poteri – per il momento –, ma possono rimuovere post off-topic (quei contributi a una discussione non inerenti all’argomento che si sta discutendo, e dunque fuori tema) e messaggi inappropriati, se non addirittura rimuovere o bannare l’utente dalla community. Ovvia-mente la prima scelta per i co-mo-deratori cadrà sulle persone che lavorano con noi, ma dobbiamo tenere in considerazione anche al-tri colleghi di lavoro o chiunque di nostra fiducia che ci possa aiutare nella gestione della community.Partecipare in altre community. Nella ricerca interna di Google+ so-no stati aggiunti i filtri per le com-munity, utili per trovare communi-ty pubbliche e attive a cui iscriversi e partecipare. Diventando membri attivi della community, potremo invitare gli altri membri a vedere

la nostra di community, incremen-tandone il flusso di contenuti e in-terazioni.Coinvolgere altri utenti di Goo-gle Plus. Chiunque sia in possesso di un account Google può parteci-pare ad una community pubblica. Quindi dovremo promuovere la nostra dappertutto su internet: sul sito, sul blog, all’interno della nostra newsletter, comunicando agli utenti che questo è davvero il luogo dove possono interagire con altre persone interessate a un argo-mento ben preciso, che potrebbe essere l’allenamento, il dimagri-mento, la salute, ecc.Utilizzare la community come customer service. Le strutture con un team in grado di gestire il customer service possono consi-derare l’idea di una community che si occupi delle richieste, delle domande e delle problematiche dei clienti. Potrebbe diventare una specie di forum nel quale non è so-lo il team a rispondere all’utenza, ma dove gli stessi utenti possono intervenire aiutando i nostri col-laboratori, con un forte risparmio di tempo. Ovviamente il customer service può rivelarsi un’arma a doppio taglio: ma questo è il rischio che si corre quando ci si espone al giudizio e al feedback diretto dei clienti, soprattutto su internet.E poi, sulle Google+ Community è possibile creare degli Hangout, strumenti potentissimi per chi desidera raggiungere clienti “a distanza”, dando loro anche un servizio di consulenza quando ri-chiesto.

hangout: google+ come luogo di ritrovo

Come abbiamo detto all’inizio, Google+, grazie all’introduzione di nuovi contenuti multimediali, tra cui la possibilità di avviare sessioni audio e video, include importanti novità rispetto ad al-tre reti sociali più affermate. Go-ogle+ Hangouts è una grande ri-voluzione partita dagli Stati Uniti con l’obiettivo di sfidare diretta-mente Skype. Hangouts, tradotto alla lettera, è un luogo di ritrovo, una stanza virtuale per amici, co-noscenti, colleghi di ufficio, fan e clienti.Google+ Hangouts  è molto si-

mile per certi aspetti a Skype, ma presenta delle innovazioni interessanti. Consente infatti di tenere delle  conference call con più persone collegate dentro la

medesima stanza virtuale, che condividono contenuti di vario genere, oltre a parlare e discute-re, naturalmente.  Ogni sessione può essere vista, controllata e

seguita anche senza prenderne parte, mentre ci si sta occupan-do di altro ma si vuole rimanere aggiornati sugli argomenti trattati all’interno della videoconferenza.La condivisione è un altro grande elemento fondamentale. E non a caso c’è un tasto che permette di-rettamente di registrare e salva-re l’intera conference sul proprio canale YouTube. Ma non bisogna dimenticarsi che ogni Hangout è condiviso pubblicamente su Goo-gle+, permettendone una succes-siva condivisione, con la possibi-lità di inserire ulteriore materiale video, foto ecc. Con  Google+ Hangouts, poi,  ci si può connet-tere ovunque attraverso qualsi-asi dispositivo mobile: tablet, smartphone, pc, ecc.Il funzionamento è molto sem-plice e intuitivo: basta collegarsi a  Google+  e cliccare su “Han-gout”  (che si trova nel menù la-terale di destra). Le opzioni, a quel punto, possono essere due: Aprire un Nuovo Hangout oppu-re assistere a una conversazione in diretta.

Una delle caratteristiche più promettenti di Google Plus sono le community, che sono l’equivalente dei gruppi di Facebook

Uno dei motivi principali per cui molte persone non si uniscono a una community è legato alla presenza di spam all’interno del flusso dei post

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Fabio Grossi/Michela Verardo

Ideatori e titolari dello studio di Personal Training Saluteinmovi-mento di Genova, di cui Grossi è direttore tecnico e Verardo direttrice scientifica, si occupa-no di comunicazione sul web, networking, formazione e col-laborano con ISSA Italia. Attual-mente sono partner di YouTube/Google con i canali multilingua sul fitness.

Google+ Hangouts è utilissimo in ufficio, per avere la possibilità di fare una riunione continuando a stare comodamente seduti nella propria postazione e, nel caso, continuare a fare anche altri la-vori. In pochissimi istanti, infatti, si può aprire un Hangout facendo partecipare fino a dieci persone e intavolare una riunione virtuale in diretta.Come detto, tanti strumenti di con-divisione sullo schermo permetto-no il passaggio live di documenti, video e foto.  L’unico prerequisito è quello di essere presente nella chat di Google+. Inoltre, chi non è in grado di essere raggiunto dall’Hangout può sfruttare la fun-zione telefono che, con le chiamate di Google a un costo ridottissimo, può far partecipare chi in quel mo-mento non è al computer.Un esempio di successo è sicura-mente rappresentato dalla pagina Google+ dell’AC Milan, che ha abbondantemente superato quo-ta 3 milioni di follower. Tramite la propria pagina, il Milan crea l’evento che preannuncia un han-gout che vedrà come protagoni-sta un campione di calcio attuale o del glorioso passato rossonero. Nei giorni precedenti l’Hangout i tifosi possono scrivere su Goo-gle+ le domande che vorrebbero porre al proprio beniamino; colo-ro che avranno posto le migliori domande potranno partecipare all’hangout in diretta, evento che verrà in seguito pubblicato sul canale YouTube ufficiale dell’AC Milan.

composizione automatica e autoawesome: ultime novita’ da google+

Foto e video rappresentano e catturano i momenti più prezio-si della nostra vita, personale e professionale; ma organizzare, modificare e condividere le im-magini risulta spesso complicato, specialmente sui social network. Google+ oggi può rendere le cose più semplici, in modo automatico. Per esempio, se desideriamo ag-giungere automaticamente effetti speciali creativi e divertenti alle nostre foto, possiamo attivare la nuova funzione composizione automatica.  Come funziona la composizione automatica? Quan-do le foto su Google+ rispondono a determinati criteri (per esempio quando gli scatti sono in sequenza o lo sfondo è costante), vengono create copie delle foto organiz-zate in modo tale da ottenere effetti  come  brevi animazioni, panoramiche per schermo wi-de e mini filmati. Questa fun-zione è attivata per impostazione predefinita da dispositivo mobile (smartphone, iPad, ecc.). È anche possibile creare delle GIF, foto animate e condividerle su Google + con l’hashtag #da-rivivere per il mercato italiano (#autoawesome per il mercato internazionale). La funzione com-posizione automatica ha grandi potenzialità: può aiutarci a dar vita alle nostre storie e a promuo-vere la nostra attività in modo

Google+ Hangouts consente di tenere delle conference call con più persone collegate dentro la medesima stanza virtuale

creativo. Tre sono le nuovissime funzionalità che segnaliamo:• Movimento - Potrebbe esse-

re un esercizio o un tuto-rial eseguito in sala pesi o un momento significativo di un corso di aerobica. La funzione Movimento è in gra-do di riprendere acrobazie o gesti atletici dinamici, andan-do a creare – ad esempio – una fotografia con effetto strobo.

• Gomma -  Quando scattiamo foto di paesaggi, persone e au-to possono passare davanti al nostro obiettivo. La funzione Gomma è in grado di acquisi-re una sequenza di queste foto e cancellare qualsiasi oggetto in movimento per restituire un’immagine più pulita dell’o-riginale.

• Filmato -  La funzione Fil-mato crea automaticamente un breve filmato con i mi-gliori momenti delle nostre immagini, con tanto di effetti, transizioni e colonna sonora. È possibile condividere il fil-mato così come modificarlo con gli strumenti di editing per una maggiore personaliz-zazione.

La community di Google+ sta crescendo in maniera a dir poco esponenziale.Con 540 milioni di utenti at-tivi su Google ogni mese, circa 300 milioni di utenti attivi nel solo stream di Google+ e più di 1,5 milioni di foto caricate ogni settimana. È a parer nostro il social network su cui puntare nell’immediato futuro.