Pirelli Internetional Award - Premio Pirelli

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T ra le forme di incentivazione dell’innovazione, intesa in senso lato, i premi rappresentano una modalità im- portante, utilizzata da sempre nelle forme più varie. La loro funzione è da tempo oggetto di studi quantitativi da parte degli economisti, che li associano al sistema dei brevetti come uno strumento in grado di spostare risorse economiche verso temi emergenti 1 . Un aspetto importante di qualsiasi concorso, è senz’altro la reputazione del premio, che si traduce in un ritorno pub- blicitario/mediatico, sia per i vincitori e i concorrenti, che per i temi stessi oggetto del premio. La notorietà di un con- corso è un elemento importante per diffondere o far cono- scere idee, persone, aziende, e rappresenta una parte importante del valore di un premio, ben oltre la mera con- sistenza economica degli incentivi messi in palio. In questo contesto, tra le iniziative private volte a divul- gare l’innovazione (e la cultura) tecnico-scientifica, una menzione merita senz’altro il premio Pirelli Internetional Award 2 , giunto nel 2007 alla dodicesima edizione, sia per l’impegno economico, che per la visibilità raggiunta a livello internazionale. Anche se per il 2008 il premio è stato sospeso, vale la pena illustrare alcuni aspetti di questo concorso che pos- sono servire da spunto per chi si propone un rilancio della cultura tecnico/scientifica, sia come orientamento agli studi, che di interesse a livello di società in generale. Nato nel 1996, finanziato dall’omonimo gruppo indu- striale, il Premio è una realtà ben nota nel mondo dell’in- formatica, molto meno dai chimici, pur premiando, da molte edizioni, interessanti lavori dedicati al mondo della chimica, oltre che della cultura scientifica in generale. L’edizione 2007 ha distribuito un budget di p 115.000 tra le sezioni: fisica, chimica, matematica, scienze della vita, mezzi di comunicazione innovativi (Next Internet Award) e il “Premio Pirelli per l’Italia”. Il Premio si focalizza sugli aspetti di comunicazione delle discipline considerate, privilegiando tecnologie innovative (mezzi audiovisivi, software didattici, internet, hardware, ecc.) e viene assegnato a seguito del giudizio di una giuria di una decina di esperti di fama internazionale, selezionati per ogni singola disciplina. Una novità del 2007 è stata l’affiancamento, alla giuria storica, di una giuria “popolare” costituita da duecento ele- menti, selezionati in tutto il mondo, tra esperti e cultori delle materie considerate. Per la chimica, categoria che “premia i migliori lavori multimediali provenienti dal campo della chimica” il premio ammontava a p 15.000. Un rapido excursus in questa ca- tegoria (“Science Communication of Chemistry”), presente come sezione autonoma nelle ultime tre edizioni, può dare un’idea della varietà di temi toccati nel corso degli anni. Nell’ultima edizione il vincitore è stato un software com- merciale di simulazione per un laboratorio virtuale: Virtual ChemLab, di Brian Woodfield 3 , distribuito da Pearson/Pren- tice-Hall. Questo programma permette di simulare, con un realismo impressionante e con una buona documentazione per docenti e allievi, tutta una serie di esperienze di chimica analitica, chimica fisica, ecc. Cito solo alcuni esempi: tito- lazioni, analisi qualitativa, calorimetria, leggi dei gas. La cosa che sorprende è il realismo della simulazione: si no- tano le ombre degli strumenti e, per fare un esempio, per preparare le soluzioni si devono “prendere” i flaconi, “prelevare” il reagente, “pesarlo” e “portarlo a volume” usando un simulacro della normale vetreria e strumenta- zione di laboratorio. L’idea di simulare le attività pratiche svolte in un laboratorio, che può apparire “insolita” nella cultura italiana, si colloca tuttavia in un filone della lette- ratura scientifica anglosassone che cura in modo molto ac- curato la descrizione degli aspetti pratico/empirici della materia considerata. Un esempio è la collana ACOL 4 (Ana- lytical Chemistry by Open Learning), che negli anni ‘80 è stata proposta per l’insegnamento a distanza, introducendo concetti di chimica analitica molto legati alla pratica di la- boratorio. Anche se la simulazione non può sostituire la pra- tica, può essere di aiuto per il rinforzo e per la verifica dell’apprendimento. Tiziano Vendrame* Il “Pirelli Internet ional Award” e la Chimica Un esempio prestigioso di promozione della cultura scientifica 1 Un approfondimento molto citato è il testo di Suzanne Scotchmer “Innovation and incentives” MIT Press, Cambridge, 2004; per una panoramica reperibile in rete si può consultare “Pro- curing Knowledge” di Ste- phen M. Maurer e Suzanne Scotchmer (2004) dal sito http://socrates.berkeley.edu /~scotch/publications.htm. Il tema dell'efficacia econo- mica del sistema dei bre- vetti, se raffrontato ai premi o ad altri sistemi di renume- razione dell'innovazione è molto dibattuto; vedi “Pa- tent Reform: Aligning Re- ward and Contribution” di Carl Shapiro (2007) su http://faculty.haas.berke- ley.edu/shapiro/. 2 www.pirelliaward.com. 3 Department of Chemistry and Biochemistry, Brigham Young University (Provo, UT, USA). Una presenta- zione si può visitare su DAGLI ISCRITTI 14 Il Chimico Italiano n. 2 mar/apr 2009 In relazione alle norme di pubblicazione di contributi di interesse scientifico-professionale, su “Il Chimico Italiano” il presente articolo è stato ricevuto il 9 aprile 2009 ed è stato accettato per la pubblicazione il 14 aprile 2009. * TIZIANO VENDRAME è nato nel 1963, ha conse- guito la laurea in Chimica nel 1988 presso l’Università di Padova ed è l’attuale pre- sidente dell’Ordine dei Chi- mici di Treviso. Dal 1991 lavora nel settore ambientale, prima presso l’USL, poi in ARPAV. Per un biennio ha ricoperto l’inca- rico di Responsabile di la- boratorio. È autore di pubblicazioni su temi am- bientali, collegati all’attività professionale. Gli interessi personali (la “passione”) sono legati alla chimica or- ganica e alla divulgazione scientifica, in particolare al tema dell’Open Access. Ha appena completato una traduzione dedicata alla grafica molecolare (pro- getto Avogadro) per il sito http://www.codex.altervi- sta.org/. PDFill PDF Editor with Free Writer and Tools

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Tra le forme di incentivazione dell’innovazione, intesain senso lato, i premi rappresentano una modalità im-portante, utilizzata da sempre nelle forme più varie.

La loro funzione è da tempo oggetto di studi quantitativida parte degli economisti, che li associano al sistema deibrevetti come uno strumento in grado di spostare risorseeconomiche verso temi emergenti1.

Un aspetto importante di qualsiasi concorso, è senz’altrola reputazione del premio, che si traduce in un ritorno pub-blicitario/mediatico, sia per i vincitori e i concorrenti, cheper i temi stessi oggetto del premio. La notorietà di un con-corso è un elemento importante per diffondere o far cono-scere idee, persone, aziende, e rappresenta una parteimportante del valore di un premio, ben oltre la mera con-sistenza economica degli incentivi messi in palio.

In questo contesto, tra le iniziative private volte a divul-gare l’innovazione (e la cultura) tecnico-scientifica, unamenzione merita senz’altro il premio Pirelli InternetionalAward2, giunto nel 2007 alla dodicesima edizione, sia perl’impegno economico, che per la visibilità raggiunta a livellointernazionale.

Anche se per il 2008 il premio è stato sospeso, vale lapena illustrare alcuni aspetti di questo concorso che pos-sono servire da spunto per chi si propone un rilancio dellacultura tecnico/scientifica, sia come orientamento agli studi,che di interesse a livello di società in generale.

Nato nel 1996, finanziato dall’omonimo gruppo indu-striale, il Premio è una realtà ben nota nel mondo dell’in-formatica, molto meno dai chimici, pur premiando, da molteedizioni, interessanti lavori dedicati al mondo della chimica,oltre che della cultura scientifica in generale.

L’edizione 2007 ha distribuito un budget di p 115.000tra le sezioni: fisica, chimica, matematica, scienze della vita,mezzi di comunicazione innovativi (Next Internet Award) eil “Premio Pirelli per l’Italia”.

Il Premio si focalizza sugli aspetti di comunicazione dellediscipline considerate, privilegiando tecnologie innovative(mezzi audiovisivi, software didattici, internet, hardware,ecc.) e viene assegnato a seguito del giudizio di una giuriadi una decina di esperti di fama internazionale, selezionatiper ogni singola disciplina.

Una novità del 2007 è stata l’affiancamento, alla giuriastorica, di una giuria “popolare” costituita da duecento ele-menti, selezionati in tutto il mondo, tra esperti e cultoridelle materie considerate.

Per la chimica, categoria che “premia i migliori lavorimultimediali provenienti dal campo della chimica” il premioammontava a p 15.000. Un rapido excursus in questa ca-tegoria (“Science Communication of Chemistry”), presentecome sezione autonoma nelle ultime tre edizioni, può dareun’idea della varietà di temi toccati nel corso degli anni.

Nell’ultima edizione il vincitore è stato un software com-merciale di simulazione per un laboratorio virtuale: VirtualChemLab, di Brian Woodfield3, distribuito da Pearson/Pren-tice-Hall. Questo programma permette di simulare, con unrealismo impressionante e con una buona documentazioneper docenti e allievi, tutta una serie di esperienze di chimicaanalitica, chimica fisica, ecc. Cito solo alcuni esempi: tito-lazioni, analisi qualitativa, calorimetria, leggi dei gas. Lacosa che sorprende è il realismo della simulazione: si no-tano le ombre degli strumenti e, per fare un esempio,per preparare le soluzioni si devono “prendere” i flaconi,“prelevare” il reagente, “pesarlo” e “portarlo a volume”usando un simulacro della normale vetreria e strumenta-zione di laboratorio. L’idea di simulare le attività pratichesvolte in un laboratorio, che può apparire “insolita” nellacultura italiana, si colloca tuttavia in un filone della lette-ratura scientifica anglosassone che cura in modo molto ac-curato la descrizione degli aspetti pratico/empirici dellamateria considerata. Un esempio è la collana ACOL4 (Ana-lytical Chemistry by Open Learning), che negli anni ‘80 èstata proposta per l’insegnamento a distanza, introducendoconcetti di chimica analitica molto legati alla pratica di la-boratorio. Anche se la simulazione non può sostituire la pra-tica, può essere di aiuto per il rinforzo e per la verificadell’apprendimento.

Tiziano Vendrame*

Il “Pirelli Internet ional Award” e la ChimicaUn esempio prestigioso di promozione della cultura scientifica

1 Un approfondimento moltocitato è il testo di SuzanneScotchmer “Innovationand incentives” MIT Press,Cambridge, 2004; per unapanoramica reperibile inrete si può consultare “Pro-curing Knowledge” di Ste-phen M. Maurer e SuzanneScotchmer (2004) dal sitohttp://socrates.berkeley.edu/~scotch/publications.htm.Il tema dell'efficacia econo-mica del sistema dei bre-vetti, se raffrontato ai premio ad altri sistemi di renume-razione dell'innovazione èmolto dibattuto; vedi “Pa-tent Reform: Aligning Re-ward and Contribution” diCarl Shapiro (2007) suhttp://faculty.haas.berke-ley.edu/shapiro/.

2 www.pirelliaward.com.3 Department of Chemistryand Biochemistry, BrighamYoung University (Provo,UT, USA). Una presenta-zione si può visitare su

DAGLI ISCRITTI

14 Il Chimico Italiano n. 2 mar/apr 2009

In relazione alle norme di pubblicazione di contributi di interesse scientifico-professionale, su “Il Chimico Italiano” il presente articolo è stato ricevutoil 9 aprile 2009 ed è stato�accettato per la pubblicazione il 14 aprile 2009.�

* TIZIANO VENDRAME ènato nel 1963, ha conse-guito la laurea in Chimicanel 1988 presso l’Universitàdi Padova ed è l’attuale pre-sidente dell’Ordine dei Chi-mici di Treviso. Dal 1991 lavora nel settoreambientale, prima pressol’USL, poi in ARPAV. Per unbiennio ha ricoperto l’inca-rico di Responsabile di la-boratorio. È autore dipubblicazioni su temi am-bientali, collegati all’attivitàprofessionale. Gli interessipersonali (la “passione”)sono legati alla chimica or-ganica e alla divulgazionescientifica, in particolare altema dell’Open Access. Haappena completato unatraduzione dedicata allagrafica molecolare (pro-getto Avogadro) per il sitohttp://www.codex.altervi-sta.org/.

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n. 2 mar/apr 2009 Il Chimico Italiano 15

DAGLI ISCRITTI

http://chemlab.byu.edu/;una recensione specializ-zata si può leggere suChemical & EngineeringNews, 16.1.06, Vol.84/3,pp. 31-32 (link direttohttp://pubs.acs.org/cen/education/84/8403learning.html;).

4 John Wiley & Sons, LTD.5 Sito: http://jchemed.chem-wisc.edu/JCESoft/CCA/pi-relli/index.html;

6 Un buon esempio può es-sere il sito http://www.ver-suchschemie.de/ di chimica“amatoriale” che docu-menta le sperimentazionicon foto e materiale gra-fico e testuale molto detta-gliato; colpisce spesso lacomplessità delle espe-rienze, se confrontata conla giovane età dei propo-nenti e gli ambienti usaticome “laboratorio”.

7 http://www.fvtc.edu/ (Ap-pleton, WI, USA).

8 http://www.wisconline.com/objects/index_tj.asp?objid=AP1101.

9 “Fox Valley Technical Col-lege and the 16 collegeWisc-Online Consortium”,con 364 diversi autori eoltre 25000 utenti attivi re-gistrati.

10 Per una descrizione più det-tagliata dell’idea dei “Lear-ning Objects”, vedi l'articolodi Sharon Anderson suhttp://fvwp.uwosh.edu/writings/professional/secon-dary/beckykinserpro.doc; ei link elencati, che ne illu-strano alcuni applicati alcampo della scrittura pro-fessionale.

11 http://www.hyperstaffs.info/science/.

12 Per una recensione vedihttp://www.galileonet.it/primo-piano/579/premio-pirelli-anno-secondo (in italiano) ehttps://www.unifr.ch/spc/UF/97octobre/visu.html (in tede-sco); Marco Ziegler nel 1998ha vinto il premio EASA 98(European Academic Soft-ware Award) con “Chem-VISU”, una raccolta diprogrammi e risorse per lachimica.

In questo contesto, merita segnalare che la stessa Uni-versità sta sviluppando una serie di programmi di simula-zione per altre discipline, tra cui uno simile per la biologia,completamento previsto per gennaio 2010.

Il Premio ha riconosciuto le caratteristiche di innova-zione e originalità del programma, oltre che di impegnotecnico, rispetto ad altri concorrenti: un corso interattivo dichimica organica (un ipertesto) e un software divulgativodell’EPA per sensibilizzare i bambini (e gli adulti!) a cono-scere e gestire correttamente il rischio legato ai prodottichimici di uso domestico (efficace ma di scopo circoscrittoa un ambito molto specifico).

Nel 2006 è stato premiato il progetto “Chemistry ComesAlive!”5 del “Journal of Chemical Education Software”, unaraccolta di circa 2000 video-esperimenti dedicati alla chi-mica.

L’idea di documentare le esperienze “chimiche” conmodalità multimediali (filmati, foto, animazioni, ecc.) èforse ancora trascurata a livello accademico, mentre apparedestare interesse a livello del web, almeno a giudicare daisiti amatoriali che vi sono dedicati6. Un limite generale chesi può rilevare è la tentazione di insistere sulle esperienzepiù coreografiche (e potenzialmente più rischiose) che suquelle concettualmente più interessanti.

L’edizione 2005 ha premiato il Fox Valley Technical Col-lege7, per un programma didattico che illustra gli aspettiessenziali della costituzione e del funzionamento dellamembrana cellulare8, con la possibilità di svolgere test dicomprensione interattivi. Dietro l’apparente spontaneitàgrafica del programma, quasi naif, in realtà si cela un con-sorzio di scuole9 e la filosofia didattica di creare un archiviodi “oggetti di apprendimento”10 (learning objects), costituitida attività testi, animazioni, grafica, che i docenti possonoutilizzare come “mattoni”, da combinare a piacere, percreare i propri corsi.

Oltre a questi premi “riservati” alla chimica, anche neglianni precedenti sono stati toccati temi di interesse per lamateria, specialmente a livello didattico, come nell’ottavaedizione (2003), con il sito “Hyperstaffs” della StaffordshireUniversity, UK11, che dedica alla materia una sezione divul-

gativa per ragazzi, a li-vello elementare.

Altri premi collegati aitemi di interesse della chi-mica riguardano soprat-tuto la sezioneambientale, ma già nellaseconda edizione, nel

1997, questa disciplina viene riconosciuta in modo esplicitocon il premio a Marco Ziegler, ricercatore svizzero dell’Uni-versità di Friburgo, per il suo lavoro sulla “Visualizzazionedelle molecole e delle reazioni chimiche”12, dedicato altema della grafica molecolare come strumento didattico.Paradossalmente proprio la grafica molecolare, che al-l’epoca era una novità di difficile accesso, si può conside-rare oggi, con programmi di alto livello facilmenteaccessibili, un mezzo di simulazione di uso corrente inmolte aree della chimica, biochimica e discipline correlate,ed è oggetto di uno sviluppo continuo.

In definitiva, uno degli aspetti più interessanti del Pre-mio è proprio quello didattico, che merita di essere mag-giormente conosciuto, specie dagli insegnanti delle scuolesecondarie superiori (e non solo per la chimica!).

La possibilità di valutare le esperienze fatte da altri,come l’uso di programmi di simulazione in ausilio alla di-dattica, o l’archivio dei “learning objects” creato da un con-sorzio di scuole, può essere interessante sia per i contenuti,che per gli aspetti organizzativi. In questo contesto sonointeressantissime anche le sezioni di fisica e matematica,per gli spunti e le curiosità stimolanti che raccolgono.

Per la chimica, l’impressione è che il Premio contribuiscain modo efficace a un’immagine molto positiva della disci-plina, quindi merita una maggiore conoscenza sia da partedel “grande pubblico” che da parte del “pubblico” rappre-sentato dai chimici, dagli insegnanti e dagli studenti.

Ringraziamenti: al Prof. Giancarlo Corò e al Dr. BiagioGiannì per gli utili suggerimenti, e al Dr. Massimo Armeniper il contatto diretto con la realtà del Premio

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