Pieghevole presentazione Mostra Acqua

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Presentazione della Mostra Sorgenti, fontanili, seriole nella campagna lenese Mostra di documenti e mappe del reticolo idrico comunale

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Presentazione

Dal 10 giugno 2011 per tre giorni la sala consiliare del Comune di Leno ospita la mostra “ACQUA - sorgenti, fontanili, seriole nella cam-pagna lenese”.L’esposizione riunisce le belle mappe dei quattro comprensori delle ac-que irrigue comunali disegnate dall’ing. Giovanni Barbera a metà del secolo XIX. Si tratta di documenti unici dell’Archivio storico comunale che l’Amministrazione intende far conoscere a tutti cittadini di Leno e ai visitatori occasionali. Il percorso espositivo, breve ma denso di riferi-menti storici e locali, presenta il territorio comunale, campagna e centro urbano, entrambi innervati di sorgenti, fontanili, corsi d’acqua, fossi, seriole, canali, rogge, torrenti, ponti, mulini, attraverso un’immagine particolarissima, non lieve e piuttosto impegnativa, che parla la lingua

per gli esperti e, sicuramente, una curiosità per tutti. -

re, in altro modo, i luoghi dell’acqua e le presenze che persistono ancora oggi nel paesaggio lenese a raccontare frammenti della nostra storia.

I quattro comprensori delle acque irrigue comunali

Durante il secolo XIX i comuni della pianura bresciana, proprietari abantiquo dell’acqua destinata all’irrigazione delle campagne, avviarono

-saldare i propri diritti evitando l’insorgere di liti con i possidenti terrieri e di riorganizzare in modo più razionale l’irrigazione delle campagne.

-

Il reticolo idrico comunale di eccezionale vastità comportava l’obbligo di un riesame particolareggiato e preciso in vista delle necessarie boni-

tipo intensivo, e dell’assegnazione di ore d’acqua a vecchi e nuovi utenti secondo tariffe aggiornate.

Nel 1840, l’ing. Giovanni Barbera, bresciano di origine nobile, venne incaricato di redigere il catasto delle acque di Leno. Un lavoro molto impegnativo che l’ingegnere realizzerà in parte a tavolino ma, soprat-tutto, muovendosi nella campagna lenese, camminando lungo i vasi ir-

ai singoli proprietari di campi, disegnando bocche, partitori, ponti, immissari e emissari di rogge. Il territorio comunale fu suddiviso secondo quattro comprensori irrigui ai quali venne attribuito il nome della roggia iniziatrice di un percorso che, col passare dei secoli, si era trasformato in un’articolata rete di fossi e seriole minori: Comprensorio I della Seriolazza, Comprensorio II del Naviglio, Comprensorio III della Benvenuta, Comprensorio IV della Bassina.

di documenti di grande pregio che fermano, a metà del sec. XIX, l’im-magine del territorio comunale e della sua società agricola in corso di trasformazione.Primi fra tutti sono i fogli di mappa dei quattro comprensori che sono

mutuata dal catasto austriaco e prima ancora dalla mappa napoleonica. -

pe, i registri che descrivono il percorso delle rogge, tratto dopo tratto,

comuni viciniori di Ghedi e Bagnolo Mella.

-sorgive, i fontanili, le bocche idrauliche, i luoghi di divisione dell’acqua, i mulini, i ponti. Le rogge lungo il loro percorso si arricchiscono di nuova acqua pro-veniente dalle sorgenti di pianura e si distribuiscono, attraverso la mol-tiplicazione di rami, sulla totalità della campagna innervando angoli asciutti, raggiungendo cascine e muovendo mulini per riversarsi in altri

irriguo.

manutenzione degli argini e dei manufatti esistenti lungo i canali.

molti canali si sono prosciugati, di nuovi ne sono stati scavati e altri ancora scorrono interrati e coperti dal suolo stradale. Tuttavia, come in passato, la campagna rivendica il proprio diritto all’uso dell’acqua corrente e libera per poter prosperare e dare i suoi frutti. La buona conservazione di questo patrimonio naturale diviene un impegno forte

Giuseppina Caldera

Costruzione del ponte sull’Onizzetto vecchio nel 1936 (Foto Archivio Storico Comunale)