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PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI Arrivederci scuola Gianni Rodari , qui son entrati anche i miei familiari. Qui ho incontrato i miei migliori amici , con cui ho vissuto gli anni più felici. Ho giocato, ho scherzato, ma anche molte cose ho imparato. Di questo dico grazie alle mie insegnanti , che di consigli me ne hanno dati tanti. Grazie, miei compagni, che tutto mi avete dato ed io spero che felicità vi abbia donato. Grazie davvero a tutti quanti, che a darmi compagnia siete stati in tanti! Costantino F. 2° CIRCOLO DIDATTICO “RODARI”,70010 CASAMASSIMA http://SCUOLARODARI.SCUOLAER.IT Il nostro giornalino è online al seguente indirizzo: www.alboscuole.it/171803 DOCENTI RESPONSABILI DEL GIORNALINO: ANTONACCI TIZIANA DE BELLIS MARZIA LOIACONO RAFFAELLA—FUNZIONE STRUMENTALE HANNO COLLABORATO GLI ALUNNI E LE DOCENTI DELLA SCUOLA RODARI Cari ragazzi , genitori, docenti e personale ATA , è arrivato il momento di sa- salutarci per percorrere nuove strade e per tendere verso nuovi sogni. Vi ringrazio per aver per- corso con me, attimo dopo attimo, le giornate scolasti- che di questi quattro anni in cui sono stata la vostra dirigente scolastica. In questi anni con gioia e con impegno ho cercato di creare un ambiente sereno, significativo, stimolante af- finché ognuno potesse pro- vare la soddisfazione per essersi impegnato , l’entusiasmo per aver rag- giunto i traguardi proposti e la consapevolezza di esse- re stato arricchito dalla relazione con chi ci è ac- canto. Il tempo che Dio ci dona è prezioso non sciupiamolo nelle banalità, nei capricci, nelle chiusure, nell’egocentrismo, ma arric- chiamolo con la condivisio- ne, con l’accettazione , con la disponibilità , con la te- nacia necessaria per rea- lizzare i nostri sogni. Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a dare iden- tità al 2° Circolo didattico “ G. Rodari”. Vi auguro che questa co- munità, formata dagli a- lunni, dai genitori, dai do- centi, dagli assistenti am- ministrativi, dai collabora- tori scolastici, dagli opera- tori ex LSU, continui a far prevalere il bene comune agli interessi egoistici del singolo. LA PRESIDE Prof.ssa An- gela Giuseppina Di Donna La Preside al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia Il bene...il bene che cos’è? È fare un passo indietro per dare spazio a te. Martina F. Gaia Di P. MAGGIO 2011 con inserto speciale AREA A RISCHIO

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PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

Arrivederci scuola Gianni Rodari ,

qui son entrati anche i miei familiari.

Qui ho incontrato i miei migliori amici ,

con cui ho vissuto gli anni più felici.

Ho giocato, ho scherzato,

ma anche molte cose ho imparato.

Di questo dico grazie alle mie insegnanti ,

che di consigli me ne hanno dati tanti.

Grazie, miei compagni,

che tutto mi avete dato

ed io spero che felicità

vi abbia donato.

Grazie davvero a tutti quanti,

che a darmi compagnia

siete stati in tanti!

Costantino F.

2° CIRCOLO DIDATTICO “RODARI”,70010 CASAMASSIMA

http://SCUOLARODARI.SCUOLAER.IT

Il nostro giornalino è online al seguente indirizzo :

www.alboscuole.it/171803

DOCENTI RESPONSABILI DEL GIORNALINO:

ANTONACCI TIZIANA

DE BELLIS MARZIA

LOIACONO RAFFAELLA—FUNZIONE STRUMENTALE

HANNO COLLABORATO

GLI ALUNNI E LE DOCENTI DELLA SCUOLA RODARI

Cari ragazzi , genitori,

docenti e personale ATA ,

è arrivato il momento di sa-salutarci per percorrere nuove strade e per tendere verso nuovi sogni.

Vi ringrazio per aver per-corso con me, attimo dopo attimo, le giornate scolasti-che di questi quattro anni in cui sono stata la vostra dirigente scolastica.

In questi anni con gioia e con impegno ho cercato di creare un ambiente sereno, significativo, stimolante af-finché ognuno potesse pro-vare la soddisfazione per essersi impegnato , l’entusiasmo per aver rag-giunto i traguardi proposti e la consapevolezza di esse-re stato arricchito dalla relazione con chi ci è ac-canto.

Il tempo che Dio ci dona è prezioso non sciupiamolo nelle banalità, nei capricci, n e l l e c h i u s u r e , nell’egocentrismo, ma arric-chiamolo con la condivisio-ne, con l’accettazione , con la disponibilità , con la te-nacia necessaria per rea-lizzare i nostri sogni.

Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a dare iden-tità al

2° Circolo didattico “ G. Rodari”.

Vi auguro che questa co-munità, formata dagli a-lunni, dai genitori, dai do-centi, dagli assistenti am-ministrativi, dai collabora-tori scolastici, dagli opera-tori ex LSU, continui a far prevalere il bene comune agli interessi egoistici del singolo.

LA PRESIDE Prof.ssa An-gela Giuseppina Di Donna

La Preside al 150° Anniversario

dell’Unità d’Italia

Il bene...il bene che cos’è?

È fare un passo indietro per dare spazio a te.

Martina F. Gaia Di P.

MAGGIO 2011 con inserto speciale AREA A RISCHIO

PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

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Da un po' di tempo ormai la nostra scuola è impegna-ta in un nuovo progetto: “Piccoli Architetti”, in colla-borazione con la Pro Loco del nostro Comune. Tale progetto mira alla ristruttu-razione del centro storico, secondo quanto stabilito dal piano regolatore. Nell'antichità Casamassima veniva chiamato

“Il paese azzurro”

perché tutte le case del centro storico erano azzur-re e Casamassima era nota proprio per questo. Tale co-lore pare ricordasse quello di una sostanza particolare adatta a scacciare la peste. Però oggi, purtroppo, nel centro storico ci sono case più grigie e tutto ha assun-to un aspetto più cupo, me-

no colorato e “sereno”. Inoltre, all' inizio, le case erano ubicate solo intorno al castello; poi, con il pas-sare del tempo, esse si e-stesero sempre di più fino a dare origine al nostro cen-tro storico. Per ristrutturare le case del centro storico bisogna an-che rispettare delle regole: si devono lasciare le pietre d'origine oppure dipingerle di bianco o azzurro; non ci devono essere tapparelle, ma persiane possibilmente in legno; di questo antico materiale deve essere an-che il portone; le ringhiere devono essere in ferro bat-tuto e dipinte di nero, le scale devono essere in pie-tra. Alcune persone, però, non rispettano queste rego-

le e possono rischiare di a-vere una multa. Il 7 aprile scorso, in orario scolastico, noi alunni di classe quinta siamo andati, con le maestre, nel centro storico e siamo stati divisi e affidati ad esperte della Pro Loco; eravamo lì per “ADOTTARE” una casa, che dovevamo disegnare così come la vedevamo per poi ridisegnarla su un cartello-ne così come doveva essere in origine. Alla fine di questo progetto, ci sarà una mostra nel cen-tro storico nella quale sa-ranno affissi i nostri cartel-loni. Monica L. Claudia Z. Leonardo M.

PICCOLI ARCHITETTI

Ci guida la maestra Angela Di Donna, nel pomeriggio

dopo la scuola. Ci piace tanto prati-carlo, anche perché, a fine allenamento, partecipiamo a veri e

propri tornei con squadre di altri paesi. È un passatempo che ci

lega di più ai nostri genitori e agli amici che giocano con noi. Pensiamo che giocare a pal-lamano sia meglio che so-stare ore e ore dinanzi ai videogiochi o al computer! È uno sport che consiglia-

mo davvero a tutti! Costantino F.

È uno sport che pratichia-mo nella nostra scuola da molti anni ormai. Si gioca passando la palla e facendo goal con le mani. Assomi-glia al gioco del calcio e prevede diverse regole da rispettare come in tutti gli altri sport.

LA PALLAMANO:CHE PASSIONE!

PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

È questo il titolo di un pro-getto sulla sicurezza a scuola e sui posti di lavoro che ci è stato offerto dal no-stro Istituto scolastico. Esso ha coinvolto i bambini delle classi quarte e quinte. Gli incontri si svolgevano una volta alla settimana, nel pomeriggio, dopo la mensa. Abbiamo incontrato più volte due esperti dell’ ASL che ci hanno spiegato alcu-ne cose davvero interessan-ti sulla sicurezza negli am-

bienti di lavoro. La parola che spesso cita-vano era “prevenzione”: oc-corre fare attenzione e pen-sare alle possibili conse-guenze prima di compiere un qualsiasi tipo di azione un po’ più pericolosa. Ci hanno fatto conoscere altri esperti nel campo della prevenzione, strumentazio-ni per misurare il livello di ossigeno e di anidride car-bonica presente in uno spazio, oltre che alcuni in-dumenti che servono per

evitare ogni danno al no-stro corpo. Insieme a loro abbiamo creato dei cartello-ni sui pericoli, traumi, dan-ni e malattie professionali che ci hanno aiutato a comprendere meglio questo argomento. Quest' esperienza ci ha aiu-tato a diventare ragazzi me-no “spericolati” dinanzi a tanti oggetti e ai tanti peri-coli che incontriamo ogni giorno. Luigi C. Costantino F.

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Da due anni, in tut-te le scuole d’Italia, è nato un progetto regionale che si chiama “Frutta nelle scuole”.

Perciò anche nella nostra scuola, se-condo un calendario ben preciso, è arri-vato un frutto per la nostra ricreazione.

Lo scopo di questo progetto consiste

naturalmente nel far avvicinare i bambini ai cibi sani, naturali e nutrienti escludendo il più possibile quelle me-rendine troppo dolci o troppo salate e, sicuramente, meno salutari. Ci sono stati distribuiti frut-ti diversi, ma anche ortaggi come finoc-chi e pomodori.

I nostri genitori hanno accolto favo-revolmente questa iniziativa perché spesso loro, da soli, non riesco ad incul-care certe sane abi-tudini alimentari. La scuola è venuta loro incontro.

Dobbiamo ricono-scere, infatti, che questo progetto ci ha avvicinato molto

ARRIVA LA FRUTTA NELLE SCUOLE!

di più alla frutta che molti di noi ora mangiano con più gusto. L’unione fa la forza e mangiare “insieme” la frutta è servito ad accettarla meglio.

Io addirittura sono dimagrito, esclu-dendo panini o me-rendine!

Costantino F.

pure molto pericoloso come gli skokky -bands, gli skifi-dol slime o le pistole giocat-tolo. Queste ultime qualche volta sono risultate “taroccate” e con il grilletto facile. Ci “inducono in tentazione” non solo i giocattoli, ma spesso anche i cibi, ottimi nel gusto, ma dannosi per la salute, in quanto conte-nenti coloranti, conservanti

e grassi a volontà! Spesso questi cibi provocano l'obe-sità. Dobbiamo, a questo punto, necessariamente ri-flettere sul fatto che po-tremmo farci catturare me-no dalla televisione e dalla pubblicità e di più, magari, da un affascinante libro che mai potrebbe deluderci o ingannarci. Giovanni B.

Francesco C.

Noi bambini, molte volte, ci facciamo ipnotizzare dalla pubblicità e chiediamo ai nostri genitori di comprarci l'oggetto pubblicizzato. Spesso i produttori pubbli-citari catturano la nostra attenzione con frasi tipo: <Divertentissimo!; Extra ordinario!;Super bello!>. Alcune volte, però, dopo a-verlo comprato, si scopre che l'oggetto è tossico, op-

...PUR DI CONVINCERCI A COMPRARE!

IMPARARE IN SICUREZZA

PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

I ragazzi di oggi sono pro-prio SUPERBRAVI e IMPA-REGGIABILI nell’utilizzo dei computer, telefonini e video-game, ma spesso non assa-porano il gusto di immedesi-marsi nel mondo della fan-tasia, vivendo miriadi di av-venture con tanti personaggi fantastici oppure reali… Leggere è un’esperienza co-involgente ed entusiasman-te: è da condividere in pie-no, secondo noi, quella pubblicità che afferma “LEGGERE È IL CIBO DEL-LA MENTE!” Un libro è come un amico, perché ti libera da ogni pensiero e ti fa volare con le

ali della fantasia, vivendo un sogno ad occhi aperti nel mondo che ti propone. Leggere aiuta a rilassarsi e ad avere tante nuove idee. Leggere è un privilegio di noi esseri umani e dobbia-mo sfruttare al massimo questa possibilità. Leggere è come fare un lun-go viaggio: si possono cono-scere nuovi luoghi e perso-naggi che possono inse-gnarci molte cose. Leggere aiuta a sviluppare la fantasia e a scrivere me-glio. Un buon libro ci dà la pos-sibilità di pensare come l' autore, di vivere le sue

stesse emozioni e di usare l' immaginazione proprio co-me fa lui. Questo è il potere della lettura ! Per chi vuole imparare a leggere può iniziare con un libro semplice, ma interes-sante; successivamente si può passare a libri più im-pegnativi. Alcuni pensano che leggere sia un dovere, ma questo non è vero: la lettura è la cosa più bella che ci sia e noi la consideriamo il più grande dei piaceri! Monica L.

Claudia Z.

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LEGGERE È BELLO PERCHÉ...

nostri difetti e nonostante ciò non ci chiede di cam-biare; una persona alla quale sentiamo di poter

confidare i nostri pensieri, i segreti più intimi, senza timore di essere giudicati; è colui al quale possiamo dare tutta la no-stra fiducia sicuri che non ci tradirà mai. All'amico puoi chiedere una

mano, senza che lui preten-da un tornaconto persona-le. L'amico è colui che ti re-sta vicino non per ciò che hai, ma solo per ciò che sei. Con i veri amici si crea una perfetta sintonia per cui,

anche senza bisogno di grossi discorsi, l'altro sa già cosa vuoi dire e viceversa; anzi l'amico è colui con il quale puoi anche stare in silenzio. La cosa più impor-tante in un rapporto di a-micizia è il rispetto unito naturalmente alla sincerità, alla comprensione e alla re-ciproca complicità. I miei amici mi aiutano a crescere e crescono con me e credo di essere sempre in perfetta sintonia con loro.

Beatrice C.

L'amicizia è un valore molto importante nella vita; è dif-ficile immaginare l'esisten-za di una persona senza a-mici. Molto spesso siamo portati a defi-nire "amici" tutte quelle persone con le quali abbiamo dei rapporti frequenti, con cui scambiamo quattro chiac-chiere o usciamo il sabato sera e non . L'amico è ben altro: è colui con il quale possiamo sempre e comun-que essere noi stessi, sen-za finzioni, che conosce tut-ti i nostri pregi, ma anche i

L’IMPORTANZA DI ESSERE “AMICI”

L'amico è colui che ti resta vicino non per ciò che hai, ma solo per ciò che sei.

PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

mai visto prima: sembravano tanti “chicchi di riso” ma in realtà era “bava”di pesce. Camminando sulla sabbia ab-biamo visto un delfino morto perché “spiaggiato”... mi sono molto intenerita perchè i delfi-ni sono giocherelloni, coccolo-ni, gioiosi, invece lui era lì da-vanti ai miei occhi senza vita e tutto ricoperto di sabbia. Proseguendo ancora siamo arrivati alle paludi, dove la nostra attenzione si è rivolta

ai tanti uccelli migratori arri-vati circa una settimana pri-ma. C'erano anche stagni po-polati da girini e rane. Dopo la

merenda nell’area Pic-nic ab-biamo visitato il museo ac-quatico. Tonia ci ha fatto no-tare due disegni di un cervo e di un cinghiale di cui sono stati ritrovati dei resti durante gli scavi, poi ci ha portato da-vanti a tante vasche di misure e forme varie. Vedevo nuotare pesci lunghi e stretti, altri rossi e argentati, altri a forma di “piadina”. Ho visto un poli-po nuotare davanti ai miei oc-chi e le stelle marine attaccate alle loro rocce. La nostra visi-ta si è conclusa all'orto bota-nico dove ognuno di noi ha scelto il rametto di una pianta con il quale abbiamo realizza-to un erbario nel laboratorio manuale al Centro visite della Riserva. Di questa giornata non mi rimarrà soltanto il bel ricordo di una gita con la mia maestra e con i miei compa-gni ma anche tutte le emozio-ni e le sorprese di quello che ho visto e ho imparato. Spero di ritornarci un giorno, maga-ri con la mia classe! Angela R.

Finalmente il giorno che io e tutti i miei compagni aspetta-vamo era arrivato e come tut-te le cose belle è anche finito velocemente . Io amo il mare e fare questa gita a Torre Gua-ceto ha reso questo giorno per me ancora più speciale . Di questo posto avevo qualche conoscenza ma non ci ero mai stata. Appena scesi dal pul-lman, insieme alla nostra ma-estra Raffaella abbiamo in-contrato la signora Tonia che ci ha fatto da guida in tutto il nostro percorso. Per renderci tutto più semplice ci ha mostrato una mappa. La prima tappa è stata una sosta sotto un Ginepro seco-lare che loro chiamano “Nonno Gino”.Lì abbia-mo fatto una piccola me-renda diversa dal solito perchè eravamo sulla sabbia, all'aperto respi-rando aria sana. Durante la passeggiata lungo la costa la nostra guida ci ha mostrato una scatola con qualcosa all’interno che io non avevo

Oggi nel mondo molti bam-bini e ragazzi, a partire già dall' età di cinque anni, so-no catturati dai video-giochi come playsta-tion, nintendo ds, wii, game boy che , come affermano molti esper-ti, possono causare problemi seri alla vista e al cervello, contri-buendo ad un impoveri-mento del livello intellettivo e della capacità di comuni-care correttamente.

Prima non esistevano tutte questi “aggeggi meccanici”;

infatti, i nostri genitori ave-vano molta più creatività e senso dell'amicizia che oggi

si sta perdendo sem-pre di più.

Un altro aspetto ne-gativo è quello della violenza che dilaga in tanti di questi giochi; ce ne sono alcuni che fanno rivivere le stra-

gi mafiose e, nonostante tutto, pare che facciano divertire chi li pratica.

Molto spesso queste azioni violente sono commesse nel mondo reale, sottoforma di

veri e propri atti di bulli-smo.

Ciò naturalmente contri-buisce a rendere sempre peggiore il nostro mondo.

Anche la nostra Preside ha scritto un libro su que-sto argomento. Leggerlo potrebbe aiutarci a capire meglio e ad evitare gli in-ganni dei videogames.

Yuri M.

Alice De L.

Costantino F.

Ilaria La C.

“OCCHIO” AI VIDEOGIOCHI!

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE a Torre Guaceto

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Ginepro secolare chiamato “Nonno Gino”

PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

Il 17 marzo tutta l’Italia ha celebrato i suoi 150 ANNI D’ UNITÀ.

Il giorno precedente le scuole di Casamassima si sono incontrate nella piazza principale del paese per fe-steggiare tutti insieme.

Noi delle classi terze abbia-mo “indossato” i colori del-

la BANDIERA ITALIANA, dei gilet tricolore realizzati con carta riso, mentre i ragazzi delle classi quarte hanno avuto l’idea di dipingersi il viso verde, bianco e rosso.

Alcuni, sventolando le ban-diere, hanno cantato L’INNO DI MAMELI.

Altri invece hanno recitato delle filastrocche a tema.

Una ragazza di classe quin-ta ha rappresentato il no-stro paese con una corona sul capo e tra le braccia un fascio d’alloro in segno di

VITTORIA.

È stato per me un pomerig-gio emozionante!

Noi siamo il futuro dell’ITALIA e continueremo

a tenerla uni-ta in onore di chi ha sacrifi-cato la pro-pria vita!

Angelo M.

insegnante, ma da molte trasmissioni televisive

“LA GIORNATA PALIN-DROMA”. Attraverso un lavoro collettivo è emerso che lo scopritore leggenda-rio del palindromo sarebbe il poeta greco Sotade, vis-suto ad Alessandria d’Egitto nel III secolo d.C. ; il tiranno del luogo lo fece gettare in mare perché componeva poemetti palin-dromici troppo complicati. La frase palindroma ascol-tata più volte in quella giornata nei programmi te-levisivi è stata “I TOPI

NON AVEVANO NIPOTI “ (leggete al contrario!!!).

Nell’ora di laboratorio lin-guistico ci siamo divertiti

anche noi a cercare parole

o piccole frasi palindrome e

Venerdì 11 FEBBRAIO 2011 la nostra insegnante di italiano si è presentata a scuola affermando che si trattava di una giornata “PALINDROMA”. Dopo aver-la guardata in modo strano, le abbiamo chiesto cosa si-gnificasse e lei come suo solito ci ha risposto: “VOCABOLARIO!”

Dopo un subbuglio genera-le, per la solita corsa a chi trova prima la parola, è ve-nuto fuori che il termine PALINDROMO (dal greco “Corsa all’indietro”) indica quelle parole o frasi che possono essere lette da si-nistra a destra o al contra-rio, senza cambiare signifi-cato. Ecco il perché l’11 02

2011 (provate a leggere al contrario!!!) era stata defi-nita non solo dalla nostra

ne son venute fuori un bel

po’ …ANNA, ESSE, RA-

DAR, OSSESSO, INGEGNI,

EREGGERE, ONORARONO,

OSSO, ANILINA, AVEVA,

AVIDA DIVA. Spesso abbia-

mo trovato parole che, leg-gendole al contrario, aveva-

no senso ma cambiavano significato; la maestra ci

ha detto che quelle erano parole “bifronti” e che ne avremmo parlato un’altra

volta. L’ 11 02 2011 sarà

stata pure una giornata PA-LINDROMA, ma noi alunni

di IV B vi assicuriamo che è

stata anche una giornata molto divertente.

Francesco P.

Gabriele V.

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LA GIORNATA “PALINDROMA”

Disegno di Davide V.

PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

La Pro Loco, quest’anno, ha

organizzato una mostra sul

Carnevale Casamassimese

nel tempo. La mostra era

aperta a tutti. Anche noi

eravamo lì, sabato 12 mar-

zo, con la nostra maestra Angela Di Donna . Dappri-

ma abbiamo visto la pento-

laccia di una volta, “U PI-

GNATID”, come era fatto e

di che cosa si riempiva. La

nostra guida ci ha mostrato

la costruzione di un carro

con una serie di foto, le sfi-

late dei carri su un CD, i

vestiti di carnevale più belli

posti su dei manichini e in-

fine le foto più belle su di

un album del nostro carne-

vale. Inoltre uno dei carta-

pestai casamassimesi ci ha parlato dei carri allegorici e

di come se ne costruisce

uno. Per fare un carro oc-

corre: la forma dei perso-

naggi famosi, carta da gior-

nale, acqua e farina, argilla

e poi si modellano i perso-

naggi. Ci vuole tanta fatica,

pazienza, tempo, ma anche

un po’ di denaro. E’ stata

una bella esperienza, ci sia-

mo divertiti molto e noi

bambini vorremo continua-

re a portare avanti questa

tradizione dei cartapestai nel tempo.

Martina Pia P.

Luigi B.

Chiara M.

ni, hanno organizzato una lotteria. I lupetti hanno cantato canti alcuni in dialetto ca-samassimese e alcuni in italiano; durante il canto alcuni mettevano in scena il tema delle canzoni. Nel reparto, inoltre, c'era qualcuno che faceva lo sbandieratore, qualcuno che vendeva i panini e

qualcuno che estraeva i bi-glietti della lotteria. La quo-ta ricavata verrà utilizzata per comperare due tende per il campo estivo del re-parto. Secondo me è stata una manifestazione bella, diver-tente e molto efficace per il nostro sentirci “gruppo”.

Daniele M.

Il giorno 19 Marzo, festa di San Giu-seppe, gli Scout hanno organizzato, nella piazza di Ca-samassima, una

gigantesca “fanova”. I lupetti, ragazzi tra gli 8-10 anni, hanno preparato canzoni, balletti e scenette, mentre il reparto, costituito dai ragazzi tra gli 11-17 an-

spettato! Ecco scendere dal cielo una grandine mai vista prima! Tutte le clas-si, attirate dallo strano ru-more che proveniva dalle finestre, non hanno resisti-to all'idea di curiosare e vedere cosa stava succe-dendo fuori dalla scuola.

Il giorno 3 marzo 2011 la giornata comincia con il cielo sereno, ma con un’arietta davvero fredda. Dopo qualche ora però, ec-co un temporale violentissi-mo e, subito dopo, un dilu-vio che inonda le strade for-mando delle grandi pozzan-ghere. Più tardi però succede qualcosa di davvero ina-

Le strade erano completa-mente invase da grossi gra-nelli di ghiaccio. È stato qualcosa di davvero strano, ma anche molto emozio-nante perchè noi bambini, qui a Casamassima, non ricordavamo di aver mai as-sistito ad un evento simile! Federica S. Martina F.

UNA STAORDINARIA GRANDINATAUNA STAORDINARIA GRANDINATAUNA STAORDINARIA GRANDINATAUNA STAORDINARIA GRANDINATA

Visita al carnevale nel tempoVisita al carnevale nel tempoVisita al carnevale nel tempoVisita al carnevale nel tempo

LA “FANOVA” DI SAN GIUSEPPE

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PICCOLI GIORNALISTI ALLA RODARI

REDAZIONE

F. COSTANTINO— D. L. ALICE— F. MARTINA— C. GIACOMO— M. LEONARDO— DI P. GAIA— S. FEDERICA— LA C. ILARIA— F. LUIGI— M. YURI— C. FRANCESCO— B. GIOVANNI— Z. CLAUDIA— L. MONICA— C. BEATRICE— P. MIRKO

Il nostro giornalino è on-line al se-guente indirizzo:

www.alboscuole.it/171803

Anche nel giardino della scuola abbiamo piantato tante belle e buone verdurine. Curiamo ogni mattina il nostro piccolo orti-cello.

È primavera: osserviamo la natura che cambia aspetto.

Uscita didattica dei bambini del plesso “Collodi” (fascia 4 anni) presso la masseria “Ruotolo”. Esperienza di vita in campagna.

Che gioia ! I genitori a scuola

In questi giorni si va concludendo il progetto “ Adotta una classe scopri i suoi talenti”

I plessi della scuola dell’infanzia Collodi e Ciari hanno portato avanti parallelamente due progetti : le classi dei tre anni hanno seguito un percorso di dieci incontri di psicomotricità, con la specialista dott.ssa A. Sirressi, mentre le classi di quattro e di cinque anni hanno sperimentato un percorso di musicoterapia tenuto dal dott. re S.Martiradonna e dalla prof.ssa P.Acito. L’esito di entrambi i progetti è stato positivo oltre le aspettative. I bambini si sono divertiti e le rica-dute pedagogiche sono state molto formative . La novità di questi progetti sono state le lezioni aper-te che hanno dato leggibilità al progetto con il co-involgimento attivo e giocoso dei genitori, che spe-rimentando direttamente le attività sono diventati co-protagonisti insieme ai loro bambini di un per-corso di crescita . Questo è stato un bell’esempio di collaborazione attenta e partecipe tra scuola e famiglia e auspichiamo che tra questi nostri pic-coli ci possano essere dei veri “talenti” che sappia-no utilizzare al meglio il loro essere unici..