Piccoli come bambini - reginapacis.vr.it · 2 orE Di ParaDiSo.....12 di Chiara Nottegar aLESSanDro...

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“E’ il Signore!” PAPA FRANCESCO “LASCIAMOCI AVVOLGERE DALLA MISERICORDIA DI DIO” SPECIALE 24 MARZO ALESSANDRO NOTTEGAR L’UOMO, IL MEDICO, IL CRISTIANO BRASILE IL SOGNO DI DIO PER I SUOI PICCOLI n. 38 - Giugno 2013 Piccoli come bambini “E’ il Signore!”

Transcript of Piccoli come bambini - reginapacis.vr.it · 2 orE Di ParaDiSo.....12 di Chiara Nottegar aLESSanDro...

“E’ il Signore!”

PAPA FRANCESCO“LASCIAMOCI AVVOLGERE DALLA MISERICORDIA DI DIO”

SPECIALE 24 MARZOALESSANDRO NOTTEGARL’UOMO, IL MEDICO, IL CRISTIANO

BRASILEIL SOGNO DI DIO PER I SUOI PICCOLI

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Piccoli come bambini

“E’ il Signore!”

L’Editorialedi Luisa Scipionato

sarete sicuramente sorpresi dal nuovoformato: il nostro “giornalino” è cresciutoe con lui il nostro desiderio di comunicare convoi! In questo momento di crisi economica e difficoltà varie sentiamo la necessità di evi-denziare le meraviglie che il Signore continuaa operare instancabilmente nella Chiesa enella nostra Comunità.

Prima fra tutte l’elezione di papa Francesco,del quale abbiamo voluto cogliere l’invito a lasciarci avvolgere dalla MISERCORDIA diDio. E lo sa il Cielo quanto ne abbiamo bisogno…

Un altro enorme dono del Signore è statol’evento straordinario che lo scorso 24 marzoha visto mio marito Alessandro protagonistadi una serata proprio nel centro storico della nostra bella Verona. Il “cuore” di questo numero è dedicato a uno SPECIALE che cifa rivivere quei momenti memorabili e porta

la firma importante di don Bruno Fasani, cheha condotto magistralmente la serata. Se veli siete persi… beh, andate subito a pagina 8!! E potete anche richiederci il DVD telefonandoin Comunità a Verona.

Infine la grande grazia dell’ORDINAZIONE SACERDOTALE del nostro fra Emanoel deOliveira avvenuta lo scorso 11 maggio perl’imposizione delle mani del Vescovo di Ve-rona, S. E. mons. G. Zenti. Grata al Signoreper il dono di un altro figlio sacerdote, invocoper lui il dono della fedeltà e della santità.

Cari amici, vi ringrazio di cuore per il sostegnospirituale e materiale con il quale accompa-gnate la nostra Comunità. Vi assicuro un ri-cordo nelle mie preghiere perché la Reginadella Pace colmi di benedizioni voi tutti e levostre famiglie.Con riconoscenza

Carissimi amici

GruppoGiovaniogni sabato sera

presso la Comunità Regina Pacisper giovani tra i 18 e i 30 anni

Ritiro Spiritualeuna domenica al mese per adulti che desiderano camminare nella fede e con la spiritualità della Comunità

Evangelizzazione su strada

un sabato sera al mesenella Chiesa di S. Lucain centro a Verona

Per informazioni: 045-551292

[email protected]

Att

ivit

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E ricorda...

Piccoli come bambini giugno 2013Registrato presso il Tribunale di Verona n. 1717 del 31/07/2006Direttore responsabile: Paolo AnnechiniRedazione: Fondazione Regina Pacis - via Bonuzzo S. Anna 11 - 37128 Veronatel 045/551292 - fax 045/5112404 - [email protected]

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Som

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SPirituaLità

“Lasciamoci avvolgere dalla Misericordia di Dio”...............................................4La voce del Santo Padre

“E’ il Signore!”......................................................................................................6Lettera di Pasqua 2013

SPEciaLE 24 Marzo

orE 18:00: Lo SPEttacoLo coMincia......................................................................10di don Bruno Fasani

2 orE Di ParaDiSo.................................................................................................12di Chiara Nottegar

aLESSanDro nottEgar: iL DVD............................................................................14di Paolo Annechini

MiSSioni

Quixadà: il sogno di Dio per i suoi piccoli...........................................................16di Anna Rita Rancan

Medjugorje: “Dio ci aiuterà!”..............................................................................18di sr Francesca Sguazzardo

MiSSioni

Budapest: openDay!............................................................................................20di sr Marta Rinaldi

Verona: Luce nella notte......................................................................................22di Emanuela Veronesi

L’angoLo DEi BaMBini

aLESSanDro nottEgar incontra EuSEBio................................................................24 DiSEgNi Di LuiS gARCiA

notiziE

Tu sei Sacerdote per sempre..................................................................................26L’Ordinazione sacerdotale di fra Emanoel De Oliveira Santos

MatEriaLE

Cd e Libri............................. ..................................................................................29

pag. 4 pag. 8 pag. 16 pag. 26

L’aMorE è Più fortE

DEL MaLE

«Cosa significa che Gesù è Ri-sorto? Significa che l’Amore di Dioè più forte del male e della stessamorte. Significa che l’Amore di Diopuò trasformare la nostra vita, farfiorire quelle zone di deserto che cisono nel nostro cuore, e questopuò farlo l’Amore di Dio.»(Messaggio urbi et Orbi – 31Marzo 2013, Santa Pasqua).

Dio ha PaziEnza con noi

«Abbiamo bisogno di capire benequesta Misericordia di Dio, questoPadre Misericordioso che ha tantapazienza. Ricordiamo il profetaIsaia che afferma che “anche se inostri peccati fossero rossi come loscarlatto” l’Amore di Dio li renderàbianchi come la neve. […] Il voltodi Dio è quello di un Padre Miseri-cordioso che sempre ha pazienza.Avete pensato voi alla pazienza diDio? La pazienza che Lui ha conciascuno di noi? Quella è la sua Mi-sericordia! Sempre ha pazienza,pazienza con noi; ci comprende, ciattende, non si stanca di perdo-narci, se sappiamo tornare a Lui

con il cuore contrito. “Grande è laMisericordia del Signore” dice ilSalmo.»(Angelus del 17 Marzo 2013)

«Lasciamoci avvolgere dalla Mise-ricordia di Dio, confidiamo nellasua pazienza che sempre ci dàtempo. Abbiamo il coraggio di tor-nare nella Sua casa, di dimorarenelle ferite del Suo Amore lascian-doci amare da Lui, di incontrare laSua Misericordia nei Sacramenti.

Sentiremo la Sua tenerezza tantobella, sentiremo il Suo abbraccio esaremo anche noi più capaci di mi-

sericordia, di pazienza, di perdonoe di amore».(Omelia del 7 Aprile 2013)

Dio non Si Stanca

Di PErDonarci «Non dimentichiamo questa pa-rola: Dio mai si stanca di perdo-narci, mai! “Eh, Padre, qual è ilproblema?” Il problema è che noici stanchiamo di chiedere per-dono. Lui mai si stanca di perdo-nare ma noi, a volte, cistanchiamo di chiedere perdono.Non ci stanchiamo mai! Non cistanchiamo mai! Lui è il Padreamoroso che sempre perdona, cheha quel cuore di Misericordia pertutti noi».(Angelus del 17 Marzo 2013)

Lasciamoci avvolgere da questoamore, così sapremo riconoscerela mano di Dio in quanto ci ac-cade e anche noi, come il disce-polo che gesù amava, sapremodire:“E’ il Signore!”.

“Lasciamoci avvolgere dallaMisericordia di Dio!”

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Spir

itua

lità

“Lasciamoci avvolgere dallaMisericordia di Dio!”

“Dio non si stanca mai di perdonarci, siamonoi che ci stanchiamo di chiedere perdono!”

Papa Francesco è il dono diDio per tutta la Chiesa eper ciascuno di noi, dono

dello Spirito che sempre sa stupire con la Sua azione rinno-vatrice.

Fin dai suoi primi interventi pub-blici papa Francesco, oltre a mostrare con i gesti la via dell’umiltà, ha indicato al popolodi Dio la via per incontrare gesù:la via della Misericordia.

Nelle sue parole spesso tornal’invito forte e appassionato atornare con fiducia a Dio, PadreMisericordioso, che in gesù cimostra il volto della bontà e dellatenerezza.

“L’Amore di Dio può trasformare la

nostra vita, far fiorire

quelle zone di deserto che ci sono nel nostro cuore”

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Spir

itua

lità

“E’ il Signore!”

Lo riconosceranno solo allo spez-zar del pane.Sul lago di Tiberiade: “non sierano accorti che era gesù… Al-lora quel discepolo che gesùamava disse a Pietro:“E’ il Signore!” .Per ri-conoscere il Signore civuole l’amore!Per “conoscere” il Signore non èsufficiente l’intelligenza, né lacultura: ci vuole il cuore, ci vuolela grazia, ci vuole l’amore.La fede è un dono, tuttavia vachiesta continuamente.Sandro e Luisa, quando don LuigiPedrollo disse loro: “Partite”, cre-dettero che:“E’ il Signore!”.in Brasile, nelle visite ai poveri

nelle loro capanne, dicevano:“Per noi oggi è più di un giorno diritiro spirituale, è il Signore!”.Per ri-conoscere la presenzadi Dio nei poveri e nei fratelli,ci vuole l’ intimità con gesù el’amore alla Parola.Sandro diceva: “Essere santi vuoldire: vivere in comunione congesù e tra di noi, aperti agli altri!E noi siamo chiamati a questo!”.Egli ripeteva: “Ho fede in Chi fanuove tutte le cose, ma, Signore,

aiuta la mia fede”.(Lettera del 10 novembre ’78)E ancora: “il Signore queste cosele sa e credo che voglia vedere seabbiamo Fede in Lui” (Letteradel 4 dicembre ’78).Di fronte alle scelte difficili si pre-gava:“Signore, apri la strada della tuavolontà, per la tua gloria e per ilnostro bene e chiudi tutte lealtre!”Cari figli, “E’ il Signore!” che ciconsola, che ci purifica, che cieduca, che ci corregge, che ciperdona, che ci chiede l’obbe-dienza alla volontà del Padre intutto ciò che ci succede: “Pietro,Mi ami tu?” (Gv 21,16).“E’ il Signore!” che ci dice: “Tuttociò che avete fatto a uno solo diquesti miei fratelli più piccoli,l’avete fatto a Me!” (Mt 25,40):ecco tutta la spiegazione del ser-vizio.

A tutti n oi,BuONA RESuRREZiONE!

Lettera di Pasqua 2013

Alessandro ripeteva:“Ho fede in Chi fanuove tutte le cose, ma, Signore, aiuta la mia fede”.

(Lettera del 10 novembre ’78)

Alessandro Nottegar,Servo di Dio in tutto ciòche viveva come uomo,

come medico, come marito epapà, ripeteva sempre: “E’ il Signore!” .

gesù risorge, la Maddalena locerca, ma non lo riconosce, lovede e lo crede il custode delgiardino; infine Egli la chiama pernome: “Maria!”, lei allora lo rico-nosce:

“Rabbunì, Maestro” (Gv 20,16).La sera di Pasqua gesù camminacon i due discepoli di Emmaus,che non lo riconoscono: “ma iloro occhi erano incapaci di rico-noscerlo” (Lc 24,16).

di Luisa Scipionato

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24 marzo 2013 Alessandro Nottegar l’uomo, il medico, il cristiano

UN GRANDE EVENTO AL PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA A VERONA PER RACCONTARE LA STRAORDINARIA ESPERIENZA DEL SERVO DI DIO DR ALESSANDRO NOTTEGAR

Inse

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Special

e

Lo Spettacolo comincia!

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Spec

iale

Ci sono cose che si fannocon la timidezza delle lumache. Prima si spinge

fuori la testa, poi si alza un’an-tenna, quindi l’altra, e poi lenta-mente comincia il percorso,lasciando alla fine una scia che hai riflessi dell’argento. È un po’ lo stile della ComunitàRegina Pacis, quella messa inpiedi da Alessandro Nottegar eLuisa Scipionato nel 1986, suispirazione di un “satellite” colle-

gato con l’infinito, meglio notocome Spirito Santo e sotto la tu-tela di una Madre, che tutti cono-sciamo come Madonna.una ritrosia innata, quella dellaComunità, dovuta al fatto che chifa il bene, che non sia il propriobene, non sente il bisogno disbandierarlo. in secondo luogo, perché la visi-bilità è più uno stile da mondodello spettacolo che non da pel-legrini del Vangelo.

PaLazzo DELLa

gran guarDia

Sia come sia, trascinati dal cuore di tanti amici e spintidall’audacia dell’entusiasmo, il24 marzo scorso alla gran guar-dia di Verona, messa a disposizione dall’Amministra-zione comunale, andava inscena la rievocazione dell’alfa-beto di questa storia. Sembravadavvero impensabile, nei giorniprecedenti, poter riempire quel

catino senza misura. Ma già pertempo, il giorno della manife-stazione, s’era capito che peravere un posto si sarebbe do-vuto sgomitare. Alla fine unamarea di teste, senza contaregli esterni davanti ai maxischermo, con gli occhi fissi sullascena. un silenzio che nonaveva bisogno d’essere indotto,mentre si consegnava in mon-dovisione, grazie a Telepace,una diretta che rievocava la sto-ria di Alessandro e Luisa.

L’aVVEntura Di aLESSanDro E

LuiSa

una coppia nata e cresciuta conla voglia di servire i poveri con ilcuore di Cristo. Anzi, con l’unicoscopo di servire gesù negli ul-timi. Dirà Alessandro: «Mi sentoindegno di servire Cristo Croci-fisso nei malati. Vedo in loro miopadre, mia madre, mio fratello,i miei figli». un’avventura iniziata alcunianni prima in Brasile e cheavrebbe poi trovato la suaespressione istituzionale nellaComunità inaugurata il 15 ago-sto del 1986, giusto un meseprima della morte improvvisadel suo fondatore. una storia giovane, partita ba-gnata dalle lacrime, ma che sa-rebbe cresciuta con il sorriso diuna piccola comunità apostolicache Luisa, moglie intelligente,tenace e generosa, sia pure conuna certa ritrosia, ha aiutato aripercorrere, raccontando le vi-cende di questo sposo, padre,medico e grande uomo di Dio,che ha fatto della carità il segno

di una profezia senza confini esenza tempo.

i tEStiMoni PrESEnti in SaLa

A dare voce ad Alessandro Not-tegar, l’attore Andreapietro An-selmi, volto dalle singolarianalogie fisiche con il personag-gio interpretato, con una pre-stazione dai contorni sobri edeleganti, capace di trasmettereemozioni profonde e struggentievocazioni.Accanto a Luisa si sono succe-duti tanti testimoni:Mons. Ottavio Todeschini,amico di gioventù e di avven-ture spirituali, due frati Servi diMaria e Flavio, fratello di Alessandro, compagno di stu-dio presso la Congregazionedegli stessi Servi. Misurate, ma sicure e incisive, letestimonianze delle figlie dellacoppia: Chiara, Francesca e Mi-riam. E poi la voce convincente diVilma, brasiliana, che avrebbevoluto sposare un italiano, per-ché: «guardando Alessandro,pensava che tutti gli italiani fos-sero buoni». A chiudere, la testi-monianza di Rita granuzzo che,assieme al marito Mario, conti-nua in Brasile l’opera dei “fratellimaggiori” Luisa e Alessandro. un’opera che, come tutte lecose che vengono da Dio, stamettendo rami capaci di dareombra alle arsure della poveragente. Quella gente per cui Alessandroha dato la vita, insieme alla suasposa, radicati come tralci nellaVite dell’Amore.

ore 18:00

di don Bruno Fasani

2 ore diparadiso

qualche settimana prima… e poi ilgruppo musica, il fotografo, i ragazziche ballano, la presenza dei Servi diMaria, di don Ottavio Todeschini, del Ve-scovo e del Sindaco, del presidente deiMedici Cattolici, il dr. Renzo Tessari.Arriviamo così al fatidico 24 marzo e lasala si riempie, nonostante la pioggia adirotto. Don Bruno Fasani ci tiene tutti col fiatosospeso per due ore. Sono seduta inprima fila accanto alle mie sorelle: Fran-cesca che comincia a piangere allaprima scena e continua così per tutta laserata, Miriam che è serafica, in unostato di grazia. La mamma, gentilmente“costretta” da don Bruno a stare sulpalco per tutto il tempo, è sempre piùrossa... Siamo davvero tutti emozionati,profondamente convinti di vivere qual-cosa che ci supera, la presenza del papàè molto forte. il commento più bello èquello di don Francesco Zorzi: “Ho vis-suto due ore di vero paradiso!”.

L’idea era nata, quasi per scherzo,con Paolo Annechini: “il DVD suSandro, come lo facciamo cono-

scere?”“Potremmo organizzare una serata allagran guardia”. “Ma sei fuori? Noi? Alla gran guardia? ”E Lui: “Se fosse per mettervi in mostravoi, no, ma per far conoscere Sandro…”.È vero, tante persone, anche a Verona,non lo conoscono, ed è un vero peccato:è un peccato tenere la lampada sotto ilmoggio.Così ci siamo messi in moto e la Provvi-denza ci ha confermato con segni moltoconcreti: l’auditorium della gran guar-dia a costo zero, un conduttore straor-dinario e felice di poterci aiutare, unattore bravissimo conosciuto “per caso”

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Inse

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2 ore diparadiso

di Chiara Nottegar

un’iDEa nata quaSi PEr SchErzo

è DiVEntata una BELLiSSiMa SErata!

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Inse

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Spec

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Luci nel mondo ha cono-sciuto Regina Pacis allafine degli anni ’90,

attraverso don Ottavio Tode-schini, fondatore di questa realtàdi produzione video e grandeamico della comunità. Produ-cemmo il primo video sulla co-munità, seguì un viaggio inungheria e poi in Brasile, a Qui-xadà. Frequentando la Comu-nità, ci colpirono due aspetti: la straordinarietà nella “norma-lità” di questa esperienza e lasemplicità a volte disarmantedelle persone che la vivono.

una faMigLia SPEciaLELeggendo e documentandoci

sulla famiglia Nottegar, fondatrice della comunità, venivano per noi alla luce scelteradicali, fatte da persone assolutamente “normali”. infondo la storia dei Nottegar èuna storia semplice: due fidan-zati che si vogliono bene, che de-cidono di sposarsi.C’è però una particolarità che hacontraddistinto la storia dei Not-tegar: il rapporto con il Vangelo.una radicalità crescente al messaggio di Cristo ha forgiato lavita di questa famiglia. Tanti sonopartiti, tanti sono andati ad eser-citare la professione di medicoin missione, pochissimi, certa-mente, l’hanno svolta come Alessandro.

Le testimonianze raccolte dalgiornalista di Luci nel Mondo An-drea Sperotti, accompagnato daVilma Sueli Catarino ad Anauri-lândia e in altri luoghi del Brasilevissuti dai Nottegar, raccontanodi un medico che non curava solola malattia, ma prima di tutto siprendeva a cuore la persona.Mosso da cosa faceva questo?Cosa spingeva i Nottegar oltre laprofessione, oltre l’umana e ra-gionevole attenzione all’altro?E’ qui che si scopre una radicalitàcoltivata nel tempo, nella feria-lità della vita di coppia, davantialle pagine del vangelo, pre-

gando, meditando, ricercando ilsilenzio. una radicalità che li fa-ceva scivolare nell’umanità delpovero, fino a levarsi - lui, me-dico! - gli zoccoli prima di entraredi notte nel reparto del lebbrosa-rio per l’ultimo giro. Per non di-sturbare. Fuori orario, fuoriservizio, dentro, immensamentedentro a quella storia di soffe-renza. gesti che, a distanza ditrent’anni, ancora adesso fannocommuovere chi da vicino li havissuti. C’era un “di più” che tuttiscorgevano ed era una radicalitàpuntigliosa, ostinata, nascosta.Alessandro aveva scelto il Van-gelo e scegliendo il Vangeloaveva scelto di stare inequivoca-bilmente dalla parte dei poveri.

Mario granuzzo, un giorno a Qui-xadà mi fece visitare la scuoladella Regina Pacis. Capii le fati-che che c’erano dietro nel ge-stirla e gli evidenti benefici perquei bambini. Migliaia di ragazzi l’hanno fre-quentata. Si respirava aria digrande serenità. Sfogliando illibro delle classi, chiesi: “Quantidi questi vi hanno ringraziato?”.Mario mi sorrise con quel suosorriso largo. Non disse nulla eandammo oltre. Capii che avevosbagliato la domanda. Capii chele intuizioni di Alessandro e Luisaerano arrivate lontano.

Il DVD

iL nuoVo DVD, rEaLizzato Da “LucinEL MonDo” con LEiMMagini Di quanti

hanno conoSciuto iLSErVo Di Dio aLESSanDro

nottEgar.StoriE toccanti Dichi, a DiStanza Di

tanti anni, ancora SicoMMuoVE

tornanDo con La MEMoria ai giorni ViSSuti inSiEME a

quESto Santo MEDico

di Paolo Annechini

Sr Juci, Vilma e andrea Sperotti in Brasile per racco-gliere le testomianze di chi ha conosciuto alessandro

aldenor, malato di lebbra cheha conosciuto il dr nottegar

AlessandroNottegarAlessandroNottegar

in Viaggio PEr incontrarE

i tEStiMoni

La Loro intuizionE

Era anData Lontano...

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le ciabatte e la cartella.

La loro casa è di fango, compo-sta da un’unica stanza e dalbagno, che è all’esterno ed èfatto con 4 pali circondati da unatela cerata. La mamma è casalinga, il papàlavora come meccanico, ma nonha un lavoro fisso. Quando ilpapà aggiusta qualche macchinacomprano il cibo, ma è già suc-cesso che in casa non ci sianiente da mangiare e così siaspetta che il papà porti qualco-sina.

un giorno abbiamo portato labambina all’ospedale perché erastata punta da uno scorpione lanotte precedente e vi siamo ri-masti tutta la mattina. Poi, tornati alla scuola, abbiamoscoperto che non aveva man-giato dalla sera prima e le ab-biamo preparato un bel piattone.Abbiamo poi scoperto che pure la mamma era a digiuno dal

giorno prima e ci siamo preoccu-pati per lei. Ma lei, sorridendo, ha detto:“Siamo abiutati a saltare i pasti!”Nonostante tanta povertà, sivede che la mamma, con i pochimezzi che ha, si prende cura deisuoi figli i quali sono puliti, edu-cati e sereni.

La bimba in particolare colpisceper la sua dolcezza, il suo sorrisoe la voglia di studiare e giocarenella nostra scuola e, perché no,

avere perlomeno colazione,pranzo e merenda assicurati.Spesso pensiamo che il Brasilestia migliorando dal punto divista della povertà, ma poi ci ritro-viamo di nuovo davanti a situa-zioni difficili che, se non guardatecon gli occhi di Dio, ti schiacciano !Ma ringraziamo il Signore cheper questi due fratellini ora l’oriz-zonte si apre attraverso la nostrascuola e attraverso di voi, che ciaiutate a realizzare il sogno diDio per i suoi piccoli con la vostragenerosità ed il vostro affetto.

AQuixadà da troppotempo si vive una fortis-sima siccità; così quando

il Signore ci ha donato momentidi pioggia, la nostra gioia è stataesplosiva! È vero che la pioggiaha comportato la mancanza dienergia elettrica per parecchieore, ma, perlomeno, le cisterne sisono riempite un po’, anche sedobbiamo comunque razionarel’acqua!

YaSMin E oScar A scuola sono arrivati due nuovialunni, i fratellini Yasmin, unabimba di 6 anni, e Oscar Messiasdi 4 anni. Quando le due maestre Netinha eAnnabely sono andate a visitarlinella loro casa, al ritorno, hannopianto commosse e si sono presea cuore la loro situazione, offren-dosi di comprare ciò di cui hannobisogno per venire a scuola , come

Il sogno di Dio per i suoi piccoli!

una Storia chE ha coMMoSSo anchE LE MaEStrE DELLa noStraScuoLa: una BaMBina Di 6 anni E iL Suo fratELLino Di 4

accoLti nELLa noStra Struttura.

Quixadà

di Anna Rita Rancan

Mis

sion

i

La faMigLia

“SiaMo aBituati a SaLtarE i PaSti!”

rEaLizziaMo iL Sogno Di Dio!

20 21

alla Sua Presenza.Con l’inizio della stagione pri-maverile sono ricominciati i pel-legrinaggi e per noi c’è di nuovola possibilità di testimoniare agruppi di Verona e di altre cittàd’italia la storia della nostra co-munità, la vita e le scelte delServo di Dio Alessandro Notte-gar, di sua moglie Luisa e delleloro figlie nella missione in Bra-sile e nel testimoniare il Vangelonella loro vita familiare, nel quo-tidiano, sul lavoro, tra i parenti.È una storia che tocca sempre icuori dei nostri pellegrini. Tantipregano con noi e chiedono l’in-tercessione del Servo di Dio perle loro angustie, i loro problemi,la salute loro e di quanti portanonel cuore.

Mi ha commosso un giorno unsignore di circa 80 anni che fa daguida a gruppi di pellegrini: conle lacrime agli occhi, prima di

uscire è venuto a chiedermi unricordo speciale nella preghiera.La prima cosa che ho pensato,vista l’età, era che avesse qual-che problema di salute, ma lui:“No, no, prega per me perchéogni lunedì possa anch’io rico-minciare da capo come il dr.Alessandro!”.

Oltre alle nostre nonnine se-guiamo da alcuni mesi 4 fami-glie nuove. Le situazioni sonosimili: il papà non ha lavoro,hanno 3 o 4 bambini e le loroabitazioni non sono in buonecondizioni.Visitiamo una famiglia dove nonc’è l’acqua in casa. La mammava a rifornirsi in un piccolo ru-scello vicino con taniche di pla-stica. Poi deve bollire l’acqua perusarla in cucina e per tutto ilresto. È una donna che ha sem-pre il sorriso sulle labbra, ci offreil suo caffè e ci dice che va tuttobene! Non ha marito e ha una

bimba di 3 anni, vivacissima, cheè tutta la sua gioia.

Ci ha raccontato che qualcuno leaveva detto di abortire, ma leiaveva risposto che questa figliaera venuta dal cielo, che glie-l’aveva data Dio, e perché maiavrebbe dovuto abortire? Si èdetta: “Dio ci aiuterà!”. Hannouna casa con i vetri rotti , nonhanno né doccia né bagno; perriscaldarsi hanno una stufa alegna e ogni volta che ci ve-diamo ci dice: “Va tutto bene!”.Forse lei non se ne accorge ma èuna prediletta del Signore. Pre-ghiamo perché la gioia e la Prov-videnza bussino sempre alla suacasa con le finestre rotte; e inquesto tempo il Signore mandaproprio noi a condividere conquesti fratelli i doni che abbiamoricevuto.

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“Dio ci aiuterà!”

La Storia Di una

Donna PoVEra chE iL

SignorE ci ha fatto

incontrarE. anchE noi,coME aLESSanDro E

LuiSa, DiciaMo:“PEr noi oggi è

Più Di un giorno

Di ritiro SPirituaLE, è iL SignorE!”

Èil Signore!”. Nel tempo pa-squale Luisa ci ha scritto einvitato a meditare e vivere

questa Parola. È il Signore che cidice di riconoscerlo in ogni fra-tello, in ogni povero, anziano,bambino, di avere fede e completoabbandono in Lui.“Come bimbo svezzato in braccioa sua madre è l’anima mia”. (salmo 131 ).Qui a Međugorje, nel nostro quoti-diano, sono tante le occasioni incui il Signore ci invita ad aprire i no-stri occhi e il nostro cuore a Lui,

MedjugorjeM

issi

oni

di sr Francesca Sguazzardo

“anch’io PoSSa

ricoMinciarE Da caPo!”

La noStra MiSSionE

“Dio ci aiutErà!”

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2322

iL PriMo oPEnDAyCosì abbiamo pensato di fare un“Open Day”, occasione di incon-tro aperta a tutti, annunciata epubblicizzata, attraente perchési tratta di qualcosa che gli un-gheresi amano molto: le gite.La prima è stata organizzata il 10marzo in un posto sulle colline diBudapest. Abbiamo cercato unsacerdote per celebrare laMessa, perché era domenica, eabbiamo trovato… un vescovo,che si è reso disponibile per cele-brare una messa in una anticacappellina.Hanno organizzato quasi tutto inostri giovani, hanno invitatoamici, personalmente o attra-verso facebook, e cosí ci siamo

trovati la domenica mattina nelluogo stabilito per la partenza.

gESù non DELuDE!Pioveva, ma abbiamo deciso dinon portarci né ombrello né im-permeabile, perché avevamochiesto al Signore il bel tempo;avevamo organizzato tutto que-sto per lui, eravamo sicuri chenon ci avrebbe delusi. E così èstato. Appena arrivati al luogo diincontro ha smesso di piovere enon è più piovuto per tutta lagiornata, anzi, a sprazzi è uscitoanche il sole! Non pensavamo diessere in così tanti e tutti eranocontenti di poter conosceregente nuova!

gESù chiaMa anchE oggi a

gran VocE!A metà del cammino ci siamofermati e una ragazza del nostrogruppetto ha fatto una testimo-nianza sulla sua conversione: a 15anni aveva tentato più volte ilsuicidio (mostra ancora i segnisulle braccia) finché in una sostain un convento durante una gita,ha incontrato il Signore.Alla S. Messa il Vangelo eraquello del “figliol prodigo”. Sem-brava quasi fatto apposta, per-ché c’erano diversi giovani chenon avevano mai frequentato lachiesa, oppure si erano allonta-nati dalla pratica religiosa.Adesso molti di loro hanno de-ciso di frequentare il nostrogruppo giovani e le nostre inizia-tive.Lodiamo il Signore che ama isuoi giovani e ora più che mai lichiama a gran voce!

Certamente l’attività con igiovani è una delle piú im-portanti della nostra mis-

sione. Anche noi, qui a Budapest,in questa capitale europea dove ilmale spesso sembra imperare inuna maniera evidente e quasisfacciata, nel nostro piccolo, cer-chiamo di trasmettere ai giovanil’amore di Dio e la consapevo-lezza della fede, per fare di lorodegli evangelizzatori entusiastiche cerchino, chiamino, affasci-nino altri giovani con la bellezzadi ciò che risplende nel loro cuore.

Open Day

coME ci ricorDa La

MaDonna a MEDJugorJE, i

gioVani Stanno ViVEnDo un

MoMEnto DifficiLiSSiMo.noi LaVoriaMo PEr farE Di

Loro non SoLo DEi Buoni

criStiani, chE troVino

nELLa fEDE E nELLa PrE-ghiEra La forza PEr anDarE

contro-corrEntE, Ma DEgLi

EVangELizzatori EntuSiaSti

chE cErchino, chiaMino, af-faScinino aLtri gioVani .

BudapestM

issi

oni

!di sr Marta Rinaldi

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LUCE

LA NUOVA ESPERIENZA

DELL’OPENNIGHT, SERATA PER

GIOVANI DAI 18 AI 30 ANNI

NELLE qUALI CRISTO PARLA AL

CUORE, PER RIPORTARE LA LUCE

DELLA VERITà E DELL’AMORE.

nella notte

VeronaM

issi

oni

La novità di quest’anno per igiovani si chiama OpenNight.

È una serata di evangelizzazioneo, se si vuol dire, di “primo an-nuncio”. OpenNight: serataaperta a tutti, specialmente aigiovani più lontani, ai digiunidella fede, per avere un incontroforte con gesù.

L’ idea è nata meno di un anno fada un giovane della “tribù” . Sipensava a come sarebbe bello sei giovani stessi si facessero pro-motori della fede ed evangelizza-

tori tra i loro coetanei. ispirandosi agli “open day” , ossiale giornate aperte organizzatedalle università per dare unprimo approccio alle disciplinedei vari atenei, è stata creata unacosa simile per offrire un primoapproccio a gesù.

i giovani che frequentano la Co-munità abitualmente diffondonol’invito ai loro amici e si impe-gnano ad accoglierli e a stare lorovicino durante la serata.il contenuto delle serate à sem-pre lo stesso: gesù! Quello checambia è la forma o il tema trat-tato; spazio alla creatività! il me-rito non è nostro, ma del grandeArtista, lo Spirito Santo che ognivolta riesce a stupirci e a oltre-passare di gran lunga le nostreaspettative.in ogni serata ci sono delle novitàche nascono veramente dal sof-fio dello Spirito.

Ma ciò che è obbligatorio perogni OpenNight, è l’AdorazioneEucaristica, animata da canti e

gesti che parlano all’anima men-tre si fanno. La presenza diCristo nell’Eucaristia è sempreLuce che illumina la notte deicuori, Luce che dissolve il buiodel peccato, Luce che irradia ilcalore dell’Amore di Dio sui suoifigli.Nell’ultima serata organizzata in-titolata “La Misericordia” i ra-gazzi dovevano scrivere su unfoglietto un peccato, o qualcosadi cui si vergognavano di fronte aDio, qualcosa che non riuscivanoa perdonare a se stessi o a qual-che persona. Poi quel piccolo bi-gliettino lo dovevano buttare inuna fornace ardente d’Amore! ilfuoco l’avevamo preparato perdavvero sotto il Santissimo e illoro bigliettino bruciava e venivaconsumato da questo fuocod’Amore Misericordioso. il bi-gliettino bruciando si trasfor-

mava in profumo d’incenso, chesale a Dio come preghiera a Luigradita: il piccolo pezzetto dicarta aveva infatti nascosto in séun granellino di incenso che la-sciava un buonissimo profumo in

tutto l’ambiente. Ogni OpenNight vengono gio-vani delle più diverse estrazioni eoffre la possibilità di confessionie dialoghi spirituali durante tuttoil corso della serata. Le grazie piovono a fiumi edogni serata lascia a noi la gioia el’entusiasmo di farne delle altre. È il Signore che vuole queste se-rate e già molti giovani hannosperimentato la grazia del-l’OpenNight e alcuni continuanoa frequentare la Comunità in ma-niera assidua.Lode al Signore!

di Emanuela Veronesi

quanDo è nato?

coME “funziona” ?

LucE nELLa nottE

chi ViEnE?

2726

L’an

golo

dei

bam

bini Belli i fumetti!

Bah, io preferiscoil gelato!

Le avventuredel dottor

SandroDisegni di Luis Garcia

3 giorni prima...

2928

Tu sei Sacerdoteper sempre...

Not

izie

Sabato 11 maggio, alle ore16.00, nella Cattedrale diVerona, S. E. Mons. giu-

seppe Zenti ha consacrato novenuovi sacerdoti; un momento im-portante per tutta la Chiesa e digrande gioia per la Comunità Re-gina Pacis, poiché è stato consa-crato il nostro secondo sacerdote,il brasiliano Padre Emanoel de Oli-veira.

“La mia città è Feira de Santana”,ci racconta Padre Emanoel, “e,proprio nella mia parrocchia, nel

lontano 1999, la Comunità ReginaPacis stava per aprire una scuolamaterna. Poiché sentivo in me ildesiderio di rispondere all’Amoredi Dio donandogli la mia vita, pro-prio nella Comunità, lasciai i mieigenitori e i miei fratelli per vivereall'interno della Comunità, primain Brasile, poi a Verona. Man manoche il tempo passava, capivo che ilSignore mi chiamava a seguirloancor più da vicino come religiosoe sacerdote.Da vari anni sono in cammino perrispondere a questa chiamata (no -viziato, professione dei voti, per-corso di formazione e studio in

“rEnDiti conto Di ciò chE

farai, iMita ciò chE cELE-

BrErai, conforMa La tua

Vita aL MiStEro DELLa

crocE Di criSto SignorE”.

con quESto Monito iL

VEScoVo MonS. giuSEPPE

zEnti ha concLuSo iL rito

DELLa conSacrazionE Sa-

cErDotaLE Di PaDrE EMa-

noEL, SEconDo SacErDotE

DELLa noStra coMunità.

seminario, esperienza pastorale inparrocchia) e le difficoltà non sonomancate, ma, guardandomi indie-tro, sento il cuore colmo di gioia ericonoscenza: il Signore è stato fe-dele e mi ha dato la grazia di arri-vare alla Ordinazione sacerdotale!Mi sento profondamente indegnodi questo Suo dono immenso, chedesidero consacrare alla VergineMaria, Regina della Pace, e viverenel servizio ai fratelli della Comu-nità e della Diocesi.”.grazie, Signore, per questo donogrande che hai voluto fare alla tuaOpera. grazie perché questo èsegno del tuo Amore per noi.

caPiVo chE iL SignorE Mi

chiaMaVa aL SacErDozio

LA NOSTRA FAMIGLIA CRESCE...Ogni bambino è un dono incalcolabile di Dio. inquesti ultimi mesi abbiamo avuto l’immensagioia di ben 4 bambini nati a breve distanza traloro:christian, nato il 24 febbraio, figlio di Novella,sorella della Comunità Esterna di Verona, eMatteo gaburro;adele, nata il 31 marzo, giorno di Pasqua, figliadi graziela e Rangel de Souza, membri internidella Comunità di Fortaleza;Maddalena, nata il 13 aprile, figlia di Serena eDavide Antonioli, membri della ComunitàEsterna di Verona;giacomo, nato il 26 aprile , figlio di Elisa e Lorenzo Boscaini, membri anch’essi della Comunità Esterna di Verona.Ti ringraziamo, Signore, per il dono della vita,grazie per questi 4 meravigliosi bambini che cihai donato! Falli crescere nella tua grazia.

DIEGO MANETTI IN COMUNITÀ

Domenica 5 maggio 2013 i giovani della Comunità Regina Pacis hanno avutoil dono di incontrare il prof. Diego Manetti (filosofo, scrittore, collaboratorecon Radio Maria), che ha parlato del pericolo della dittatura del relativismo. Nel pomeriggio il prof. Diego Manetti ha condiviso la sua forte esperienzadi fede e ha detto ai giovani : "gesù ti ama davvero e ha per te un progettomeraviglioso superiore alle tue aspettative...Fidatevi!”.Ha sottolineato in particolare il criterio della gioia, che contraddistingue chiha incontrato gesù e così guarda ogni fratello con il Suo sguardo d’Amore.grazie, Signore, per questo incontro speciale, in cui abbiamo capito meglioe assaporato il centuplo, che Tu hai promesso già in questa vita a coloro checon gioia cantano con Maria il loro “Eccomi!”.

NUOVE ENTRATE NELLE COMUNITÀ

in questi ultimi mesi il Signore ha benedetto la Sua Opera. infatti, le nostreComunità brasiliane sono state in festa per il “passo dell’Entrata” di Lyannaa Fortaleza, di Elcana a Quixadà e di Antonio a Feira de Santana.Tre giovani che hanno deciso di mettere in gioco la loro vita con gesù.Lodiamo il Signore per questi giovani che rispondono alla Sua chiamata congenerosità ed entusiasmo, decidendo di vivere questo tempo di discernimento all’interno della Comunità Regina Pacis.

Not

izie

30

Maddalena

giacomo

christian

adele

Libri Cd e DVD

Mat

eria

le

novità!PiccoLi coME BaMBiniLuisa Scipionato Nottegar

Con il matrimonio di Alessandro eLuisa nasce una nuova famiglia sucui Dio ha una chiamata speciale.E’ la storia della famiglia Nottegar edel suo “sì” dal quale, con l’inter-vento straordinario della Provvi-denza, è nata la Comunità ReginaPacis.

coraggio, fratELLo!a cura della Comunità Regina Pacis

“Coraggio, fratello!” era la frase tipica del Servo di Dio dr AlessandroNottegar.un libro per conoscere la sua vita ela sua amicizia con Dio. Contiene te-stimonianze di chi lo ha conosciutoe di grazie ricevute.

tutto è niEntEDi frontE aLL’aMorEdi Luisa Scipionato Nottegar

Questo volumetto, estratto da “LaPiccolissima Via”, rappresenta unostrumento agevole e di facile con-sultazione a quanti desideranoavere a portata di mano pensieriche stimolino la riflessione e favoriscano la preghiera.

aLESSanDro nottEgar

E La coMunità rEgina PaciS

Produzione Luci Nel Mondo

il nuovo DVD doppio che rac-conta la vita del Servo di Dio dr Alessandro Nottegar e della Comunità Regina Pacis,attraverso le voci di quanti lohanno conosciuto nelle espe-rienze in Brasile e a Verona.

PrEnDEtE iL Largo

Comunità Regina Pacis

il CD contiene 10 brani, scrittied eseguiti dal gruppo giERREPi, tratti da “La Piccolissima Via”, alla quale siispira la spiritualità della Comunità.

Per ricevere il materiale chiedere informazioni in Comunità: 045-551292, [email protected]

Visita il nostro sito: www.reginapacis.vr.it

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Comunità Regina PacisComunità Regina Pacis

15 Agosto 2013

27° Anniversario della Comunità Regina Pacis

Messa ore 16.30

Appuntamenti

22 Settembre 2013

26° Anniversario della nascita della

Comunità Esterna

S. Messa ore 17.00

via Bonuzzo Sant’anna 1137128 - Verona

4-8 Settembre 2013

Pellegrinaggio a Medjugorje con la Comunità

tel. 045-551292