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www.pdbareggio.it Piazza Cavour La Cartiera e i “Gattopardi” Le proposte del Partito Democratico in merito all’area ex-Cartiera sono in campo, quelle della maggioranza sono in alto mare, è ciò che si evin- ce anche dall’ultima seduta di Consiglio Comuna- le tenuta in forma aperta per dare a tutti i cittadini la possibilità di esprimersi in merito all’argomen- to. Ad onor del vero il progetto che riguarda la solu- zione di questa annosa vicenda il Partito Demo- cratico l’aveva inserito nel “Piano dei Servizi” del PGT , già quattro anni or sono, pertanto non si capisce perché taluni mettono in discussione il progetto e soprattutto lo fanno con tempi che hanno più il sentore di chi vuole fermare il tutto rivendicando primogeniture francamente inesi- stenti, più che contribuire realmente alla soluzio- ne del problema. Pur riconoscendo che il settore edilizio in genere vive oggi una situazione di non particolare bril- lantezza, va altresì sottolineato che l’area, per la sua ubicazione di particolare pregio all’interno del centro storico, riveste un’importanza sostan- ziale per la comunità di Bareggio e che pertanto si ritiene che per le sue caratteristiche intrinseche, non vi siano particolari penalizzazioni o rinunce a cui sottostare neppure dal punto di vista econo- mico. Non siamo neppure convinti di quanto in que- sti ultimi tempi si va proponendo a mezza voce e cioè di lasciare che l’operatore privato possa realizzare quanto di sua competenza, posponendo l’intervento pubblico a tempi in cui vi possano essere condizioni economiche più vantaggiose. Bene, noi crediamo che da un lato i cittadini non capirebbero perché il privato può agire e realiz- zare ciò che ritiene utile allo sviluppo della pro- pria azienda, mentre la parte pubblica dovrebbe rimandare la sistemazione urbanistica generale e la funzione pubblica ad altri momenti, consideria- mo che da subito si dovrebbero trovate soluzioni definitive per la Protezione Civile, per l’AVIS e l’Associazione Combattenti, in quanto se si deve operare sull’area riteniamo che non sia possibile non affrontare la problematica di queste associa- zioni che deve necessariamente passare attraverso un intervento pubblico. Non si deve dimenticare che la pubblica ammini- strazione, se si opta per mantenere distinte proget- tualmente e temporalmente le operazioni sull’area, deve bandire gare ad hoc che necessariamente porterebbero ad aumentarne in modo spropositato il costo di realizzazione, vanificando forse in modo definitivo l’efficacia dell’intervento. Troviamo più utile un confronto serrato fra tutti gli attori pubblici e privati in merito al progetto, al fine di trovare una soluzione di sintesi che rappre- senti una condizione che possa magari soprassede- re a qualche parte progettuale secondaria, ma che possa vedere realizzarsi il progetto nella sua parte pubblica e parte privata contestualmente. Il nostro non vuole essere necessariamente “il progetto definitivo” del tipo prendere o lasciare, rivendichiamo però il merito di aver creato un movimento di opinione sull’argomento, di aver co- stretto la maggioranza sino ad ora silente, almeno nell’ufficialità, ad uscire allo scoperto e convenire che in questi quattro anni non si è stati sufficien- temente propositivi nella ricerca di una soluzione urbanistica che abbia al centro l’interesse pubblico e di tutti i cittadini.

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La Cartiera e i “Gattopardi”Le proposte del Partito Democratico in merito all’area ex-Cartiera sono in campo, quelle della maggioranza sono in alto mare, è ciò che si evin-ce anche dall’ultima seduta di Consiglio Comuna-le tenuta in forma aperta per dare a tutti i cittadini la possibilità di esprimersi in merito all’argomen-to.Ad onor del vero il progetto che riguarda la solu-zione di questa annosa vicenda il Partito Demo-cratico l’aveva inserito nel “Piano dei Servizi” del PGT , già quattro anni or sono, pertanto non si capisce perché taluni mettono in discussione il progetto e soprattutto lo fanno con tempi che hanno più il sentore di chi vuole fermare il tutto rivendicando primogeniture francamente inesi-stenti, più che contribuire realmente alla soluzio-ne del problema.Pur riconoscendo che il settore edilizio in genere vive oggi una situazione di non particolare bril-lantezza, va altresì sottolineato che l’area, per la sua ubicazione di particolare pregio all’interno del centro storico, riveste un’importanza sostan-ziale per la comunità di Bareggio e che pertanto si ritiene che per le sue caratteristiche intrinseche, non vi siano particolari penalizzazioni o rinunce a cui sottostare neppure dal punto di vista econo-mico. Non siamo neppure convinti di quanto in que-sti ultimi tempi si va proponendo a mezza voce e cioè di lasciare che l’operatore privato possa realizzare quanto di sua competenza, posponendo l’intervento pubblico a tempi in cui vi possano essere condizioni economiche più vantaggiose. Bene, noi crediamo che da un lato i cittadini non capirebbero perché il privato può agire e realiz-

zare ciò che ritiene utile allo sviluppo della pro-pria azienda, mentre la parte pubblica dovrebbe rimandare la sistemazione urbanistica generale e la funzione pubblica ad altri momenti, consideria-mo che da subito si dovrebbero trovate soluzioni definitive per la Protezione Civile, per l’AVIS e l’Associazione Combattenti, in quanto se si deve operare sull’area riteniamo che non sia possibile non affrontare la problematica di queste associa-zioni che deve necessariamente passare attraverso un intervento pubblico. Non si deve dimenticare che la pubblica ammini-strazione, se si opta per mantenere distinte proget-tualmente e temporalmente le operazioni sull’area, deve bandire gare ad hoc che necessariamente porterebbero ad aumentarne in modo spropositato il costo di realizzazione, vanificando forse in modo definitivo l’efficacia dell’intervento.Troviamo più utile un confronto serrato fra tutti gli attori pubblici e privati in merito al progetto, al fine di trovare una soluzione di sintesi che rappre-senti una condizione che possa magari soprassede-re a qualche parte progettuale secondaria, ma che possa vedere realizzarsi il progetto nella sua parte pubblica e parte privata contestualmente. Il nostro non vuole essere necessariamente “il progetto definitivo” del tipo prendere o lasciare, rivendichiamo però il merito di aver creato un movimento di opinione sull’argomento, di aver co-stretto la maggioranza sino ad ora silente, almeno nell’ufficialità, ad uscire allo scoperto e convenire che in questi quattro anni non si è stati sufficien-temente propositivi nella ricerca di una soluzione urbanistica che abbia al centro l’interesse pubblico e di tutti i cittadini.

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Le nostre proposte sull’IMUIl PD ha scelto di sostenere senza se e senza ma il Gover-no Monti e le sue riforme, piuttosto che governare sulle macerie di un’Italia a rischio default. Riforme giuste e necessarie e altre un po’ meno. Crediamo che ci sia una parte di persone (nostri elettori e non) che da quelle riforme si sono trovati un po’ “travol-ti” e non le si possono ignorare o liquidare con frasi da tifoseria o semplicemente assicurando loro che va tutto bene così oppure che certe scelte le abbiamo subite e non possiamo farci niente. L’IMU e’ tra quelle riforme che piacciono poco al Pd o semplicemente il Pd le avrebbe fatte un po’ diversamente, e anche a livello territoriale, in vista dell’imminente com-posizione del Bilancio previsionale 2012, il PD Bareggio intende dare il suo contributo soprattutto riguardo l’appli-cazione della nuova Imposta Municipale Unica, l’IMU, intervenendo politicamente con delle proposte allo scopo di renderla più equa.Si badi bene che non si tratta del ripristino della vecchia ICI, anche se l’ambito di applicazione rimane il mede-simo, ciononostante l’IMU fa emergere una delle cause rimaste sinora irrisolte, quella relativa all’aggiornamento delle rendite catastali tra diverse aree territoriali del Pae-se, tra diversi quartieri nelle aree urbane, tra diverse tipo-logie d’immobili soprattutto residenziali. Non per niente è in programma una riforma completa del catasto a costo zero, con l’obiettivo di avere un abbassamento delle ali-quote , di modo che il valore degli immobili sarà calcolato non più in base ai vani bensì in base ai metri quadri di superficie dell’immobile stesso.Ora il “vano catastale” corrisponde a una camera con una superficie massima di 20 mq, quindi per esempio chi pos-siede un salone di una casa di lusso di 39 mq paga 2 vani catastali mentre le casa dell’operaio di camera - tinello - cucinino - di circa 40 mq è tassata per 3,5 vani catastali. Considerando anche queste debolezze strutturali, sarebbe utile inserire nei regolamenti comunali per l’applicazione IMU, ulteriori agevolazioni fiscali e forme di pagamento rateizzabili, a favore del cittadino/nucleo famigliare, qua-lora si verifichino: - Casi ”estremi” di rivalutazione catastale. - Certificazione ISEE sotto i 18000 € - In caso di cassa integrazione straordinaria o disoc-cupazione.- Uso gratuito di appartamenti nei confronti di parenti diretti (figli, fratelli, nipoti).Un secondo elemento critico è quello per cui con l’appli-cazione dell’IMU verranno a mancare una serie di agevolazioni tra le quali anche quelle relative ai contratti di locazione ai quali sarà presumibilmente applicata l’ali-quota massima dello 7,6 %.

In sostanza i proprietari dovranno sostenere un conto più salato sul fronte imposte e dunque chiedere uno sforzo maggiore agli affittuari. Per questo il PD Bareggio, propone di promuovere fra le organizzazioni di categoria e quelle in sede locale mag-giormente rappresentative, accordi per la definizione di contratti a canoni concordati, secondo la legge 9 dicem-bre del 1998, n. 431 modificata dalla legge 8 gennaio 2002, n. 2.Dunque, sulla base di questo, i proprietari oltre ad avere degli sgravi fiscali sul loro reddito derivante dal contrat-to di locazione, saranno incentivati ad aderire ai canoni concordati, in quanto il Partito Democratico di Bareg-gio, si impegnerà a far si che l’amministrazione in sede di costituzione del bilancio 2012 e nel rispetto dei suoi equilibri, possa applicare un’aliquota IMU da locazione ridotta rispetto a quella attuale, del 7,6%.Quindi se da una parte l’utilizzo di questo strumento consente una riduzione dei canoni pagati rispetto a quel-li attuali contrastando il diffuso mercato delle locazioni non regolari, concorrendo a produrre reddito, dall’al-tra si va incontro a tutti quei soggetti che non riescono ad avere le risorse per acquisire un’abitazione, in primis giovani occupati in modo precario ai quali difficilmente viene concesso un mutuo e tutte quelle persone anziane che vivono in affitto. Anche per gli inquilini che aderi-scono a questa modalità, si potrebbe loro riconoscere un sconto sull’IRPEF che sarà funzionale al reddito.Per contrastare gli effetti negativi del ciclo economico attuale è necessario utilizzare tutti quegli strumenti che consentano di aumentare il reddito disponibile, soprat-tutto, per le fasce sociali più deboli tra cui gli anziani e i giovani non stabilmente occupati.Si ritiene inoltre che si possa recuperare parte del get-tito IMU, applicando su abitazioni normalmente sfitte coefficenti che portino all’aliquota massima in modo da scoraggiare il mantenimento di residenze non occupate o peggio affittate in modo improprio.

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Medici e 118 restano a San Martino

LA QUARTA FARMACIA NON E’ PIU’ UN CEROTTO MAL MESSO Con una mozione il PD fa cambiare il luogo di apertura della 4° farmacia

Nel consiglio comunale del novembre 2011, la Giunta Gibillini aveva presentato una delibera per poter ridefinire i confini dell’attuale pianta organica allo scopo di inserire come luogo dove far nascere la futura farmacia lo stabile di San Martino, attualmente sede del servizio di pronto intervento del 118 e di due medici di base .Dai chiarimenti richiesti dal gruppo consiglia-re del PD sui criteri che stavano alla base della scelta dell’Amministrazione Gibillini erano emer-se fantomatiche motivazioni che confermavano come fosse ignorato il decreto legge della Regio-ne Lombardia e il comune buon senso: ulteriore dimostrazione del pressapochismo del “fare” politica , della poca competenza nelle scelte det-tate , forse , più dalla “velocità “ del fare qualcosa piuttosto che del “Fare per il Cittadino” . Modo di fare politica dell’amministrazione Gibillini che non è nuovo non solo ai consiglieri , agli iscritti e ai simpatizzanti del PD di Bareggio ma anche ai cittadini lontani dai partiti ma che comunque su-biscono questo modo di amministrare senza fare scelte importanti e senza ponderare e condividere scelte , a quanto pare anche tra gli stessi membri del partito di maggioranza . Il PD Bareggio non poteva tacere quando sente dire che la quarta farmacia doveva essere attivata

non perché necessaria ma perché così era scritto nel programma elettorale del partito di maggio-ranza. E non poteva tacere che la filosofia “del fare per il fare” avesse suggerito all’amministra-zione Gibillini che è più facile e veloce modifica-re il luogo previsto nella pianta organica esistente (vicinanze del supermercato Coop ) piuttosto che impegnarsi a realizzarla dove c’è realmente bisogno . Parimenti impossibile al PD Bareggio tacere che nessuna considerazione era stata posta sull’esistenza di una farmacia a solo 200m in li-nea d’aria sulla Statale 11 e, soprattutto , la quasi certa impossibilità del mantenimento della sede del servizio 118 e dei medici . Per questi motivi nel Consiglio Comunale del 28 Febbraio 2012 , il Partito Democratico di Bareggio, con una mozione, ha imposto la revi-sione della localizzazione della nuova farmacia, riuscendo così a salvaguardare i servizi esisten-ti in via Montegrappa : i cittadini di San Marti-no possono stare tranquilli perché nessun ser-vizio verrà tolto dai locali di via Montegrappa.Ma è giunto il tempo che la giunta Gibillini attivi le capacità manageriali e imprenditoriali che dice di avere per rendere appetibile al libero mercato l’aper-tura di una farmacia ovviamente senza costi per i Bareggesi e senza togliere alcun servizio esistente .

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FOTOCOPIATOIN PROPRIO

A cura del Circolo “25 Aprile” del Partito

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A PROPOSITO DI SPORTA gennaio di quest’anno, dopo quasi quattro anni di mandato mi sono dimesso da Presidente della Consulta Sport. Purtroppo impegni familiari e lavorativi mi portano ad avere poco tempo per seguire in prima persona questo meraviglio-so consesso, fatto di persone appassionate, ammirevoli, amanti dello sport e soprattutto piene di dedizione verso il paese. Infatti è grazie a loro se l’associa-zionismo sportivo bareggese può vantare un elevato livello di qualità di sport offerto oltre che di diversificazione attività. Da queste mie parole emerge il ruolo centrale di una Consulta che forte della rappresentazione di circa il 90% dei bambini/e e adulti che fanno sport a Bareggio, dovrebbe essere il primo in-terlocutore dell’Amministrazione. Purtroppo così non è stato, primo perché si è evitato di coinvolgere in prima persona le associazioni sportive sulle temati-che che le riguardavano, secondo perché le idee in materia di sport sono poche e confuse. Basta un breve consuntivo circa le politiche dello sport dell’Am-ministrazione Gibillini per vederne il fallimento. Vediamo nel dettaglio:1) nel 2009 sono state incrementate le tariffe di utilizzo degli im-pianti sportivi del 91%;2) nel 2010 è stato aperto il Centro Sportivo Facchetti con oltre un anno di ritardo e senza le ore necessarie a sopperire le esigenze delle associazioni ;3) nel 2011 i contributi per le associazioni sportive sono stati ridotti drasticamente, nonostante l’impegno preso dalla stessa ammini-strazione nel 2009 di introdurre tre livelli di contribuzione;4) nel 2011 le associazioni si sono fatte carico dell’aperture delle strutture sportive, facendo risparmiare al comune circa € 25.000,00 all’anno, in cambio è stato chiesto di mettere a norma la palestra delle scuole medie di Bareggio, al fine di renderla agibile al pub-blico, ad oggi nessuna notizia;5) la convenzione per la gestione dei campi sportivi di Bareggio e San Martino è stata rivista addebitando alle associazioni che le utilizzano il costo delle utenze.Chiaramente in periodo di crisi tutti devono dare il proprio contributo, e pen-so che anche le associazioni sportive bareggesi ne sono ben consce e hanno dimostrato che nonostante gli incrementi dei costi delle strutture e le riduzioni dei contributi l’attività proposta alle famiglie ha subito pochissimi incrementi se non nulli. L’addebito principale che mi permetto di fare a questa Ammini-strazione, è quello di non avere idee e di non essere tempestiva nelle decisioni e nella loro attuazione. Un esempio è il rinnovo della stessa Consulta, scaduta a gennaio 2011 e solo oggi (marzo 2012) sono state avviate le procedure per il rinnovo. Inoltre stiamo attendendo da quasi un anno il bando per la gestione del Centro Sportivo Facchetti (che ad oggi va avanti grazie ad una convenzio-ne di un anno tra un’associazione e il comune) al fine di apportare le dovute migliorie alla struttura e soprattutto permettere al meglio l’usufruibilità della struttura da parte delle famiglie e delle associazioni. Ringrazio il Partito De-mocratico per questo spazio e spero che la prossima amministrazione consi-deri la Consulta sport come un interlocutore principale per la definizione del-le politiche sportive e non come un organismo di contrapposizione politica.

Simone Ligorio