piastra | porta | città
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Transcript of piastra | porta | città
piastra | porta | città
Università degli Studi di Genova
Municipio IV GenovaMedia Val Bisagno
Comune di Genova
“Il progetto è stato realizzato nell’ambito dei Piani Locali Giovani - Città Metropolitane, promossi e sostenuti dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani”
piastra | porta | cittàGenova, 2012
In collaborazione con:
piastra | porta | città è un progetto SOTTOPASSI&DINTORNI
SO
TT
OP
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SI&
DIN
TO
RN
I
L’attenzione ai giovani è una delle politiche centrali di questa Amministrazione che
intende coinvolgerli in tutti i molteplici ambiti della vita cittadina, in particolare la
progettazione partecipata dell’ambiente urbano è un ambito dove le idee giovanili
possono apportare un nuovo e originale punto di vista.
In questa cornice si è inserita la positiva esperienza realizzata in collaborazione con
Università, Municipio IV Valbisagno e gli studenti di Architettura che ha portato alla
stesura dei 15 progetti raccolti nella presente pubblicazione.
I giovani che hanno partecipato all’iniziativa hanno potuto esprimere la loro
creatività ed il loro punto di vista rispetto ad un’area critica, poco frequentata dalla
comunità perché vissuta solo come area di transito, di collegamento tra una sponda
e l’altra del Bisagno e contemporaneamente arricchirsi di una esperienza culturale
grazie anche al “gioco delle contaminazioni” fra arte, territorio, comunicazione.
L’iniziativa ha rappresentato così un buon banco di prova per l’Amministrazione che
vuole sensibilizzare/sollecitare/far crescere nelle giovani generazioni la
responsabilità collettiva dell’ambiente urbano: bene comune di tutta la collettività.
Assessore Scuola, Sport e Politiche Giovanili Pino Boero
Assessore Cultura e Turismo Carla Sibilla
Indice
PresentazioneLuigi Canepa
IntroduzioneAgostino Gianelli
OGGI per DOMANIprof. arch. Brunetto De Battè
Allestire il paesaggioarch. Giorgio Gasparini
Progettare una porta della cittàarch. Giorgio Gasparini
15 Progetti- Luce|Ombra|Emozione
- Raccogliere|Recuperare|Rivivere
- Pimp your Pallet
- TANGRAM Square Park
- arcaN
- gARTEn
- Intercultura|Incontro|Integrazione
- XYZ line
- Groviglio in città
- Porta urbana
- New style for Piastra
- La Piastra dei colori
- Parole in Piastra
- Isola
- Il tema dell’acqua
Architettura a porte apertearch. Giorgio Gasparini
Dati
Credits
p. 06
p. 07
p. 09
p. 11
p. 13
p. 14p. 15
p. 16
p. 17
p. 18
p. 19
p. 20
p. 21
p. 22
p. 23
p. 24
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p. 28
p. 29
p. 31
p. 34
p. 35
6
PresentazioneLuigi Canepa
Ufficio Cultura e Città - Comune di Genova
Il nuovo Piano Locale Giovani della Città di Ge-
nova, 2012 / 2014 – “Genova Creativa”, ha
come sua finalità l’attuazione delle Politiche
Giovanili orientate allo sviluppo locale e all’ac-
crescimento della partecipazione giovanile.
Il progetto è realizzato nell’ambito dei Piani Locali
Giovani - Città Metropolitane, promossi e sostenu-
ti dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dall’ANCI - Associazione Na-
zionale Comuni Italiani.
“Sottopassi & dintorni”, uno dei progetti dei PLG
2009-2011, alla sua seconda edizione, ha sviluppato
la sua azione, nell’anno 2012, nel Municipio IV Media
Valbisagno nell’area della cosiddetta Piastra, coper-
tura di un tratto del torrente Bisagno all’altezza dello
svincolo autostradale Genova Est a Staglieno con il
progetto “Piastra/Porta/Città”, luogo frequentato da
giovani, famiglie, anziani, attrezzato con panchine,
campi di calcetto, basket e volley, pista per pattini a
rotelle, giochi per bambini, verde.
Il progetto all’interno della Pubblica Amministrazione
di Genova ha privilegiato i livelli interdirezionali con
una particolare attenzione alla continuazione della
relazione con i Municipi; il modello del progetto era
stato testato negli anni 2010 e 2011 con 7 progetti
in 7 municipi.
Nel contempo, attraverso il Municipio, sono state
coinvolte le associazioni, collegamento con il terri-
torio, che hanno collaborato alla progettazione degli
studenti universitari della Facoltà di Architettura.
E’ continuata inoltre la collaborazione con l’Universi-
tà di Genova – Facoltà di Architettura, anno accade-
mico 2011/2012, sancita dall’Accordo tra Comune
di Genova e Università degli Studi di Genova, Facol-
tà di Architettura nel 2010.
Il punto di partenza per la progettazione era capi-
re da chi e come lo spazio veniva utilizzato, l’indivi-
duazione dei bisogni e infine i paletti posti dal luogo
stesso: la destinazione d’uso e i limiti fisici e strut-
turali.
Ogni progettazione infatti non può essere disgiunta
dalla conoscenza del territorio così come deve avere
caratteristiche di adattamento.
Il progetto “Piastra/Porta/Città” ha avuto il momento
culminante il 20 giugno 2012 in un incontro con gli
abitanti con la presentazione dei 15 progetti presen-
tati dai 45 studenti dei corsi “Arte Contemporanea e
paesaggio” e “Scenografia e allestimento”.
Inoltre, sono stati coinvolti i frequentatori abitua-
li della piastra che hanno girato per gli allestimenti
preparati dagli studenti per presentare i loro progetti
e che hanno votato il progetto a loro giudizio più
interessante.
Gli output finali del progetto sono stati:
- una giornata di presentazione pubblica dei 15 pro-
getti dei 45 studenti di architettura coinvolti;
- stampa dei 15 progetti in un’apposita pubblicazio-
ne;
- presentazione pubblica dei progetti e della pubbli-
cazione;
- realizzazione nell’area scelta, la piastra di Staglie-
no, del progetto degli studenti di architettura.
7
IntroduzioneAgostino Gianelli
Presidente Municipio IV - Media Val Bisagno
Esprimere sentimenti di orgoglio per
l’essere Presidente di un Municipio
della Città di Genova potrebbe appari-
re, ad alcuni, poca cosa.
Personalmente, in numerosi momenti,
sono invece estremamente orgoglioso di questo in-
carico e la pubblicazione che ho l’onore di presen-
tare e le opere in essa contenute sono uno di questi
momenti.
Questo lavoro è il frutto di una stretta collaborazione
tra Enti locali e giovani studenti della Facoltà di Ar-
chitettura ai quali era stato richiesto di progettare, in
un determinato sito del Municipio IV Media Val Bisa-
gno, la realizzazione di aree attrezzate con la finalità
di aumentarne la vivibilità e la possibilità di fruizione
sociale.
Il sito municipale individuato per le opere progettuali
degli studenti è stato quello dei Giardini G.B. Cava-
gnaro, la cosiddetta “Piastra” di Staglieno.
Tale vasta area è caratterizzata da una estrema ce-
mentificazione, con spazi inutilizzati e spesso identi-
ficati con situazioni definite di degrado.
I Giardini Cavagnaro, situati all’uscita dello svincolo
autostradale di Genova-Est, sono peraltro il primo
impatto urbano per chi arriva a Genova proveniente
dalle località più diverse.
Essi rappresentano, dunque, un importante “bigliet-
to da visita” per il Municipio Media Val Bisagno ed
anche per l’intera Città di Genova, essendone in pra-
tica una “Porta” di ingresso.
L’ottimo lavoro degli Studenti, svolto attraverso il
confronto con la collettività, assume quindi, indipen-
dentemente dai vincitori del Progetto, una impor-
tanza rilevante, avendo raccolto le istanze mirate a
individuare soluzioni alle problematiche presenti sul-
la “Piastra”. L’aver progettato soluzioni urbanistiche
non impattanti e rispettose della vivibilità del luogo,
mirate a una rivalutazione paesaggistica ed ambien-
tale, è sicuramente un risultato di grande pregio e di
estrema utilità per la municipalità che oggi mi onoro
di rappresentare.
Le opere giudicate migliori sono state scelte attra-
verso una partecipazione popolare attenta, che, gra-
zie alla formulazione di questionari, ha permesso di
premiare i progetti che più si confanno ad un cam-
biamento effettivo della fruibilità e della qualità della
vita nell’area interessata.
Quello che verrà realizzato, grazie alla collaborazione
tra l’Assessorato Scuola, Sport e Politiche Giovanili,
l’Assessorato Cultura e Turismo e il Municipio IV del
Comune di Genova e soprattutto grazie all’impegno
e al lavoro progettuale degli Studenti della Facoltà
di Architettura dell’Università di Genova, visibile in
questa pubblicazione, costituisce una preziosa in-
dicazione sulla via da seguire, anche in futuro, per
raggiungere importanti obiettivi di trasformazione e
valorizzazione del territorio municipale e della Valbi-
sagno.
Per questo modo di operare, ottenuto attraverso la
partecipazione attiva e la condivisione di idee e pro-
getti utili al raggiungimento di risultati tangibili per
il buon governo della cosa pubblica, riconfermo il
mio orgoglio nel presentare questa pubblicazione
ed esprimo il mio più grande ringraziamento ed ap-
prezzamento a tutti coloro che hanno contribuito a
realizzarla.
8
1. No stop city (Archizoom, 1969)
1.
9
OGGI per DOMANIProf. Arch. Brunetto De Battè
Facoltà di Architettura di Genova
Model l i e tavole
come per Queneau
e decl inaz ioni d i spaz i a l t r i per Perec
tra pr ivato e pubbl ico
questo era l ’ambito del l ’esploraz ione
del corso d i paesaggio e arte contemporanea.
Gl i a l l iev i sono stat i ind i r izzat i
ne l semestre in
angol i st imolant i at t raversando la d isc ip l ina
come esper ienza d i v i ta
r i levando
spazi emozional i sensib i l i
pur ne l la d imensione del l ’ar te e
del la messa in scena del l ’abi tare.
Quest i lavor i rappresentano
un impegno c iv i le
r icogniz ioni st rumenta l i
per foraz ioni de l lo spazio margina le
addestrament i
confront i co l let t iv i
sper imentaz ioni composi t ive
progett i tentat iv i sper imenta l i
sempl ic i eserc iz i per apprendere
i l senso c iv ico del la partec ipaz ione
e la complessa arte del progetto.
In u l t imo per scopr i re i l domani
in futur i possib i l i e potenz ia l i temi d i sv i luppo
la c i t tà deve e può mig l iorare
nel le sue part i , anche quel le margina l i
in una v is ione compless iva e organica d i
NOWCITY.
10
2. No comment_visione d’insieme (Haugen / Zohar Arkitekter, Oslo 2006)3. No comment_particolare (Haugen / Zohar Arkitekter, Oslo 2006)
3.
2.
11
Allestire il paesaggioArch. Giorgio Gasparini
Facoltà di Architettura di Genova
Spazi urbani, pubblici, sociali.
Questi tre aggettivi costituiscono la
spina dorsale di quei luoghi che la
città contemporanea deve riacquisi-
re come propri dopo troppo tempo
durante il quale li ha considerati solo controverse e
scomode interruzioni del costruito, rendendoli com-
pletamente estranei alla sua natura, alla sua identità.
Una pesante eredità questa che è necessario con-
vertire immediatamente in straordinaria opportunità
di sperimentazione progettuale a tutti i suoi livelli:
“... dal cucchiaio alla città ...”
[Ernesto Nathan Rogers, 1952]
Il grande tema del progetto contemporaneo non può
che essere il recupero e la rivitalizzazione delle peri-
ferie della città, da attuare con interventi coraggiosi
e supportati dalla spinta propositiva delle persone
che vi abitano.
Il progetto può quindi considerarsi libero di sviluppa-
re nuovi linguaggi espressivi proprio perchè può esi-
mersi dal rispettare le logiche e i dettami del restauro
e della conservazione, linee guide degli interventi nei
centri storici.
Appare evidente come Genova, con le sue diffuse
e difficili periferie, possa rappresentare potenzial-
mente un importante banco di prova delle tematiche
connesse alla riqualificazione urbana delle periferie.
E’ necessario iniziare perciò dal coinvolgimento di-
retto delle persone che le abitano nell’ottica di una
progettazione partecipata che integri e coordini le
conoscenze e le esigenze manifestate dai vari attori
sociali coinvolti: amministratori, progettisti, finanzia-
tori, cittadini.
Molto spesso questo percorso progettuale parteci-
pato ha necessità di una prima fase di forte sensibi-
lizzazione sociale, in cui si renda manifesto all’intera
comunità il disagio abitativo connesso al luogo og-
getto d’intervento.
Contemporaneamente, si sviluppa un immaginario
degli interventi possibili dalla cui sintesi scaturisce
l’immagine finale a cui il progetto dovrà sempre fare
riferimento nelle sue varie fasi di sviluppo.
La definizione di questa immagine/immaginario sca-
turisce, consapevolmente o meno, dalla sperimenta-
zione dei linguaggi informali, spontanei, temporanei,
mutevoli, effimeri, propri dell’arte contemporanea.
E’ per questo motivo che si è scelto di far converge-
re i corsi di Scenografia e allestimenti e Paesaggio e
arte contemporanea sullo stesso tema progettuale,
con l’obiettivo di mescolare conoscenze, sensibilità
e metodi progettuali differenti traendone poi una sin-
tesi con la presente pubblicazione.
La multidisciplinarietà, quindi, come irrinunciabile
strumento formativo per contrastare la sterile e rigi-
da suddivisione in categorie del progetto.
Allestire il paesaggio è un ossimoro che proprio gra-
zie al suo intrinseco contrasto etimologico genera in
noi uno spaesamento cognitivo necessario ad an-
nullare la visione standardizzata che abbiamo di ciò
che ci circonda.
12
4. Piastra come ponte (Genova, 2012)5. Piastra come piazza (Genova, 2012)
5.
4.
13
Progettare una porta della cittàArch. Giorgio Gasparini
Facoltà di Architettura di Genova
La posizione occupata dalla Piastra
all’interno del tessuto urbano genovese
è una posizione di frontiera tra le densi-
tà del centro della città (densità del co-
struito; densità dei flussi e delle attività;
densità abitativa) e il rarefarsi delle stesse con l’inizio
della periferia.
La Piastra è inoltre il primo naturale approdo urbano
che si incontra appena superato lo svincolo auto-
stradale e dal quale cominciare il proprio percorso
all’interno della città.
Così come mette in relazione territorio extraurbano
e territorio urbano, la Piastra, sorgendo sul torren-
te Bisagno che delinea una divisione geografica del
tessuto urbano con i suoi argini, rappresenta un trait
d’union fra le due sponde, che può essere ponte,
piazza, parco a seconda delle diverse esperienze.
Da queste brevi premesse, emerge il suo carattere
di soglia urbana, di Porta della Città che segna un
ingresso/uscita nel momento in cui la si attraversa.
Allo stato attuale, la sua destinazione urbanistica
rivolta ai servizi d’interesse pubblica capaci di in-
staurare rapporti e scambi sociali tra gli abitanti che
vivono questa porzione di frontiera della città, risulta
di fatto inadempiuta.
La Piastra si palesa dunque come una criticità della
maglia urbana dovuta, in maniera sostanziale, ad un’
inadeguata progettazione degli ampi spazi a dispo-
sizione che, col passare degli anni, l’hanno portata
a diventare una sorta di non-luogo a discapito delle
sue originarie potenzialità.
Come spesso accade in questi casi, spazi privi di
identità sono assaliti in tempi brevi da meccanismi
di degrado degenerativo che culminano nei ripetu-
ti episodi di vandalismo causati da frequentazioni
inopportune.
La grande estensione superficiale della Piastra com-
porta inoltre serie problematiche di gestione econo-
mica della stessa, con relativi costi di manutenzione
che diventano insostenibili per gli amministratori.
Emerge così la necessità di acquisire proposte radi-
calmente innovative che indichino con chiarezza un
nuovo percorso da seguire e che abbiano la forza di
immaginare un luogo futuro che entri a far parte in
maniera decisa del proprio contesto urbano, là dove
oggi si palesa un mero corpo estraneo ad esso.
Diventa quindi interessante, e sopratutto social-
mente importante, concentrarsi su di una ri-proget-
tazione partecipata di questo spazio per far sì che
gli abitanti possano cominciare ad impossessarsene
contribuendo in prima persona a rivitalizzare questo
tassello del paesaggio urbano genovese che ad oggi
risulta mancante.
L’architettura
è troppo importante
per essere lasciata
agli architetti.
[Giancarlo De Carlo]
14
15 ProgettiStudenti Facoltà Architettura di Genova
Corso: Scenografia e AllestimentiCorso: Paesaggio e Arte Contemporanea
01. Luce|Ombra|Emozione
A. Rossi - G. MontelaticiScenografia e Allestimenti
02. Raccogliere|Recuperare|Rivivere
M. Collatel - F. Torterolo - G. TucciPaesaggio e Arte Contemporanea
03. Pimp your Pallet
A. Civani - G. Giglio - L. LambiaseScenografia e Allestimenti
04. TANGRAM Square Park
I. Cazzato - G. ScarzoPaesaggio e Arte Contemporanea
05. arcaN
N. Barun - G. Dadas - P. Ren - X. XiScenografia e Allestimenti
06. gARTEn
D. Leanza - S. Wang - B. Yuan - L. ZhangScenografia e Allestimenti
07. Intercultura|Incontro|Integrazione
F. Ligotti - M. PinoPaesaggio e Arte Contemporanea
08. XYZ line
A. Oneto - E. Salvo - S. TortaroloPaesaggio e Arte Contemporanea
09. Groviglio in città
D. Di Fiore - F. Garrone - U. GibelliniScenografia e Allestimenti
10. Porta urbana
C. Donisi - G. MurgieriScenografia e Allestimenti
11. New style for Piastra
F. Casala - A. Mello - M. VaccaPaesaggio e Arte Contemporanea
12. La Piastra dei colori
G. Bellacoscia - C. Boccacci - N. Canal - A. DanterPaesaggio e Arte Contemporanea
13. Parole in Piastra
J. Abbaduto - M. PilarzScenografia e Allestimenti
14. Isola
F. Bruzzo - F. MattioliScenografia e Allestimenti
15. Il tema dell’acqua
G. Cosco - A. Mazza - S. SciandrelloPaesaggio e Arte Contemporanea
PiAStRAPRoGeTTi iN PiAStRAPARoLe iN
PiAStRAPeRcoRsiiN
PiAStRAPeRSoNe iN
15
01. Luce|Ombra|EmozioneA. Rossi - G. MontelaticiScenografia e Allestimenti
LUCE | OMBRA | EMOZIONEProgettare a mezz’aria, sospendere oggetti.
Trasformazione nel tempo - palloncini fosforescenti
Genova Architettura - CdLM in Design del Prodotto e dell’Evento - Corso di Scenografia e Allestimento - Prof. Arch. Brunetto DeBattè, Arch. Giorgio Gasparini - Progetto di Annalisa Rossi e Giangiacomo Montelatici Rif. KiteGen, Chieri (TO) - L’aquilone che trasforma il vento in elettricità
Trasformazione nel tempo - palloncini luminosi
Progettare a mezz’aria, sospendere
oggetti. Intervenire in un ambiente
urbano già progettato, con funzioni
precise e ben distribuite, significa
creare uno spazio|tempo integrato
ma alternativo all’esistente che dia
figurazione e crei immaginazione.
Qualcosa alla portata di tutti che co-
stituisca un’esperienza a più livelli.
Da qui la scelta di progettare un’e-
mozione: tirare 26 cavi d’acciaio da
lampione a lampione e sospendervi
700 palloncini luminosi per dar luo-
go ad un nuovo scenario fruibile di
giorno, di notte e da diversi punti di
vista. Un’installazione temporanea
strettamente legata al deteriora-
mento del prodotto impiegato. Ogni
Illoom Balloon ha un micro Led inse-
rito nella parte superiore che emette
un fascio di luce uniforme. Una vol-
ta acceso basta gonfiarlo come un
normale palloncino.
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02. Raccogliere|Recuperare|RivivereM. Collatel - F. Torterolo - G. TucciPaesaggio e Arte Contemporanea
Questo progetto nasce dalla volon-
tà di razionalizzare la sistemazione
della Piastra, potenziarne gli utilizzi
e offrire un percorso ed un modo
di vivere il luogo più consono alle
esigenze degli utenti.
Si è partiti dall’individuazione di due
modi di intendere e vivere il luogo
pubblico: il primo di aggregazione,
passeggio e relax, il secondo di
gioco, sport e socializzazione. Que-
ste due visioni si sono riportate sul
progetto ponendo due zone distinte
ed allo stesso tempo comunicanti,
materializzandosi con la messa in
opera di due diverse pavimenta-
zioni che corrono parallele rispetto
all’asse longitudinale del parco ur-
bano.
Le due parti sono separate ed allo
stesso tempo unite, corrono l’una
di fianco all’altra senza mai invader-
si, ma mantenendosi in contatto.
17
03. Pimp your PalletAnnalisa Rossi - Giangiacomo MontelaticiScenografia e Allestimenti
Il progetto prevede la trasformazio-
ne della piastra in un nuovo tappeto
erboso, un sistema di dune verdi
che plasmano l’intera area, creando
nuovi spazi collettivi di svago.
Nei movimenti di terreno vengono
integrati gli elementi di arredo ur-
bano, quali piani inclinati o tavolati
in legno, fruibili in maniera diversa a
seconda delle esigenze.
Anche i giochi dei bambini, il campo
polivalente e l’area skate, vengono
ritagliati nel terreno divenendo un
tuttuno con le dune.
Questa nuova configurazione del
terreno forma una serie di dislivel-
li, creando nuovi punti di vista e di
contatto visivo con l’ambiente cir-
costante e, in particolar modo, con
la retrostante collina di Staglieno.
18
04. TANGRAM Square ParkI. Cazzato - G. ScarzoPaesaggio e Arte Contemporanea
OBIETTIVO: dare nuova vita alla pia-
stra, riorganizzare spazi e funzioni.
LA PIAZZA: la zona sud della pia-
stra è stata letta come un naturale
proseguimento della città da vive-
re come uno spazio urbano e sono
quindi state inserite funzioni tipiche
della vita quotidiana. In particolare,
il mercato settimanale del quartiere
è stato qui trasferito, per rivitalizzare
con questa nuova attività la piastra.
IL MODULO: il gioco cinese del Tan-
gram è adottato come modulo fon-
dativo dal quale si genera il disegno
della pavimentazione, l’arredo urba-
no e le coperture.
I pezzi del Tangram vengono assem-
blati in modo diverso a seconda del-
la funzione che assumeranno (pan-
chine, tavoli, banchi del mercato) e
danno vita a diverse configurazioni
e diversi modi di fruire la piazza.
19
05. arcaNN. Barun - G. Dadas - P. Ren - X. XiScenografia e Allestimenti
Il progetto prevede innanzitutto una
generale ridistribuzione dei campi
dedicati ad attività sportive concen-
trandoli nella parte nord della Pia-
stra.
Vengono inoltre previsti ampi spazi
verdi progettati come alterazioni del
suolo che vanno a comporre un si-
stema articolato di piani inclinati.
Il cuore del progetto è rappresen-
tato da una grande installazione in
profili metallici tubolari che porta-
no un’ampia rete elastica pensata
come la grande attrativa del luogo
capace di richiamare bambini e ra-
gazzi più o meno grandi e di conse-
guenza le lore rispettive famiglie.
Completano lo spazio alcune zone-
acqua ideali per diffondere una sen-
sazione rinfrescante durante i caldi
e soleggiati mesi estivi.
20
06. gARTEnD. Leanza - S. Wang - B. Yuan - L. ZhangScenografia e Allestimenti
gARTEn è un giardino della con-
templazione e del relax dove arte,
design ed architettura si uniscono
per comporre un mosaico urbano di
forme, materiali e colori situato alle
porte di Genova.
Il legno, l’acciaio, il marmo, il vetro,
il cemento, l’erba e la tela si unisco-
no, coesistendo armonicamente in
un parco che non si presta solo ad
essere ammirato, ma anche ad es-
sere esplorato.
1. L’ “Acquario”
2. Scultura in acciaio, vetro e pietra
3. Il porticato
4. I portali
5. Campi sportivi
6. Parco giochi
7. Tensostruttura
21
07. Intercultura|Incontro|IntegrazioneF. Ligotti - M. PinoPaesaggio e Arte Contemporanea
L’intento progettuale è quello di
riuscire a delimitare gli spazi in
modo da suddividere le aree uti-
lizzate dai ragazzi e dagli anziani,
senza però creare mai una barriera
netta o invalicabile grazie alla ri-
organizzazione delle entrate, che,
portando direttamente a determi-
nate zone del giardino, contribui-
sce, già all’ingresso dell’area, ad
una sorta di separazione del flus-
so. Il progetto si pone inoltre l’o-
biettivo di realizzare idee con ma-
teriali di recupero. Entrando nel
nuovo spazio pubblico da sud, si
trova subito sulla sinistra un’area
di sosta, ristoro e relax ombreggia-
ta dagli ulivi; al di sotto di questi
alberi vengono disposti tavolini e
sedute: i primi saranno dei porta-
bobine ormai inutil izzati, mentre le
sedute saranno realizzate impilan-
do tre pneumatici di automobile.
22
08. XYZ lineA. Oneto - E. Salvo - S. TortaroloPaesaggio e Arte Contemporanea
“XYZ LINE” nasce da un’idea sem-
plice di una linea che, muovendosi
in tutte le direzioni nello spazio, di-
venta progetto.
Un elemento riconoscibile che se-
gna tutta la lunghezza della Piastra,
attraverso un fascio rosso, svilup-
pato sia in orizzontale che in verti-
cale, che delinea una quinta visiva,
un nuovo scenario in questa porzio-
ne di frontiera della città.
Relazionale, Eccentrico e Dinamico:
tre parole per descrivere il nostro
progetto.
Relazionale: un’architettura come
impulso per mettere in relazione
spazi fisici, ma anche per creare
nuove connessioni sociali;
Eccentrico: perché si differenzia e in
qualche modo stupisce;
Dinamico: la vera essenza del pro-
getto che è una linea in movimento
continuo.
23
09. Groviglio in cittàD. Di Fiore - F. Garrone - U. GibelliniScenografia e Allestimenti
L’area di intervento appare come
risultato di convivenze molteplici,
incontro di culture e tradizioni che
nella configurazione attuale riesco-
no a malapena a comunicare.
Il nostro tentativo è stato quello di
pensare ad una “spina dorsale” co-
mune a tutta l’area, una struttura
sinuosa che attraverso il suo avvol-
gersi e contorcesi offra occasioni di
intrattenimento relax e gioco.
La struttura in metallo tubolare con-
sente di implementare le funzioni
inserendo nella sezione strutturale
impianti elettrici per l’ illuminazione
o tubature per la microevaporazio-
ne. La rete in corda oltre alla fun-
zione ludica può offrire supporto ad
una vegetazione rampicante come
ombreggiamento nei periodi estivi; i
tubi, invece, possono variare la loro
sezione in determinati punti in modo
da diventare anche delle sedute.
24
10. Porta urbanaC. Donisi - G. MurgieriScenografia e Allestimenti
L’approccio progettuale si è rivolto
immediatamente all’individuazione
dei principali flussi di accesso e di
attraversamento degli utenti verso e
attravero la Piastra.
Si è dunque voluto focalizzare l’at-
tenzione su questi nodi strategici
pensando di posizionare, in corri-
spondenza di essi, una struttura-
portale dal disegno lineare e cine-
tico, capace di attirare su di sè le
attenzioni di chi transita o accede
alla Piastra.
Queste sculture/ingressi hanno di-
mensioni tali da poter essere perce-
pite anche da lontano (fino a 6m x
4m) diventando così simboli emble-
matici di una porta della città.
25
11. New style for PiastraF. Casala - A. Mello - M. VaccaPaesaggio e Arte Contemporanea
Un delicato equilibrio di cemento,
legno ed acqua; un disegno che
ripercorre il tracciato di una linea
spezzata.
Una costruzione che vuole unire la
tradizione di una grande città come
Genova, con le soluzioni “green” più
innovative, per diventare un centro
esclusivo in cui stile, funzionalità e
creatività possono creare un raffina-
to ensamble: tutto cio è “New Style
for Piastra”.
Il progetto contiene, nella sua par-
te centrale, una grande area relax,
pronta ad accogliere gli abitanti del-
la zona e i passanti.
26
12. La Piastra dei coloriG. Bellacoscia - C. Boccacci - N. Canal - A. DanterPaesaggio e Arte Contemporanea
Il tema della progettazione parteci-
pata trova nel progetto un esempio
di applicazione che ha l’ambizione
di ricucire la cesura tra il quartiere e
uno dei suoi principali spazi pubbli-
ci, la Piastra.
Per fare ciò sono state pensate
azioni e realizzazioni a costo quasi-
zero, rivolte ai criteri della sostenibi-
lità e dell’ecologia.
Questi interventi possono inoltre
rappresentare un importante mo-
mento formativo nel campo botani-
co e agricolo dal momento in cui i
piccoli orti urbani potrebbero esse-
re gestiti direttamente dalle scuole
e dalle associazioni di ragazzi che
gravitano attorno agli spazi dei Giar-
dini Cavagnaro.
27
13. Parole in PiastraJ. Abbaduto - M. PilarzScenografia e Allestimenti
Il progetto di riqualificazione che propo-
niamo si articola in due fasi distinte ma
finalizzate al raggiungimento dello stes-
so obiettivo: rendere la Piastra vivibile
e a misura d’uomo. La prima fase pre-
vede che vengano studiati percorsi ca-
paci di guidare il cittadino sia all’interno
della piastra che negli attraversamenti
e negli accessi con lo scopo di ovviare
al senso di disorientamento che al mo-
mento prevale. L’intervento interessa
la superficie calpestabile prevedendo
la ripavimentazione in corrispondenza
dei percorsi da segnalare e il suo com-
pletamento attraverso un’operazione
tipografica. Crediamo che coinvolgere
attivamente la comunità in un proget-
to che la riguarda possa avvicinarla ad
uno spazio che le appartiene ma di cui
non si sente parte. Per questo la se-
conda fase interessa la comunicazione
che integra e completa la prima parte
del progetto.
Allo stato attuale la piastra può essere considerata come un non luogo. La mancanza di attrattive e il degrado generale portano il cittadino a non riconoscerla come propria, sviluppando un sentimento di distacco.L’ampiezza della superfi cie della piastra è tale da disorientare il cittadino perchè assente una segnaletica dei possibili percorsi interni, degli accessi e degli attraversamenti.
Il progetto si propone di dare rigore e ordine alla pavimentazione attraverso la realizzazione di una passerella capace di evidenziare i percorsi interni e, con l’idea di trasformare la piastra in un parco urbano, il cemento sarà sostituito da materiali naturali che migliorano la percezione generale dello spazio creando sonorità diverse al passaggio. Sono state individuate alcune aree connotate da una specifi ca funzione che saranno descritte attraverso l’uso di un particolare colore. Sulla passerella sarà applicata una segnaletica che avrà lo scopo di comunicare al cittadino la suddivisione in zone della supefi cie dell’intera piastra, dei parcheggi e gli accessi alle strade principali.
E’ possibile ipotizzare un adattamento del progetto in relazione a disponibilità economiche limitate, prevedendo solo l’applicazione della segnaletica.
PiAStRAPRoGeTTi iN PiAStRAPARoLe iN
PiAStRAPeRcoRsiiN
PiAStRAPeRSoNe iN
AReA cANi
AReA ReLAx AReA SPoRT LuNGoBiSAGnoPARco GiOChi
PoSteGGiO A SPeTTAcOLo viA BoBBio
La SegNaleticaLa segnaletica sarà caratterizzata da un peculiare segno grafi co:
la vignetta tipica del fumetto, colorata e con all’interno il nome dell’area da segnalare.
Percorsi
PersoneParole
Jessica AbbadutoMartha Pilarz
Design del Prodotto e dell’Evento
Crediamo che coinvolgere attivamente la comunità in un progetto che li riguarda possa avvicinarli ad uno spazio che gli appartiene ma di cui non si sentono parte.La nostra linea di progetto è quella di modifi care l’opinione e la percezione dell’area trasformandola, attraverso una comunicazione mirata agli abitanti, in un luogo da frequentare e non da evitare.
Il progetto si completerà con un evento dal titolo “Parole in Piastra”.
Saranno distribuiti adesivi a forma di fumetto, all’interno del quale i cittadini potranno scrivere il loro messaggio in relazione al tema: “ Progetti per la tua città”.Gli adesivi saranno applicati su installazioni disposte all’interno della piastra che, oltre ad una fi nalità di comunicazione e promozione, rappresenteranno il supporto sul quale i partecipanti all’evento potranno “attaccare” i propri pensieri.
L’eVeNtoL’evento è stato progettato in modo da poter essere replicato più volte con le stesse identiche modalità.
AVERE UN’IDEA
PiAStRAP
PARoLe
PiAStRP AStiN
RARAe
FARSI DARE UN FUMETTO SCRIVERE L’IDEA
PiAStRAP
PARoLe
PiAStRP AStiN
RARAe
progetto PiAStRAP
PARoLePPiAStRP ASt
iN
RARAe
ATTACCARE IL FUMETTO
progetto
A seguire alcuni dei pensieri scritti sugli adesivi saranno selezionati. Scelte alcune aree strategiche, grazie ad un’operazione tipografi ca diventeranno parte della pavimentazione della piastra.
PiAStRAPARoLe iN
PiAStRAPeRcoRsiiN
PiAStRAPeRSoNeiN PiAStRA
PRoGeTTi iN
28
14. IsolaF. Bruzzo - F. MattioliScenografia e Allestimenti
Il progetto prevede la realizzazione
di elementi modulari, nati dallo stu-
dio della forma naturale delle isole.
Il processo ha visto la geometrizza-
zione della forma sintetizzandola
in un esagono.
I moduli possono essere adibiti a
diverse funzioni a seconda delle ne-
cessità e sono realizzati in legno da
esterni.
Le dimensioni delle isole è di lato
1700 mm.
Ogni singolo modulo è polifunziona-
le in base alla sua conformazione:
seduta, aiuola, zona relax.
29
15. Il tema dell’acquaG. Cosco - A. Mazza - S. SciandrelloPaesaggio e Arte Contemporanea
L’acqua come materiale-guida del
progetto di riqualificazione della
Piastra di Genova-Est.
La sfida progettuale consiste nel
fare emergere, da un lato, il carat-
tere estetico e rilassante dell’acqua
all’interno di uno spazio pubblico di
per sè grigio ed anonimo; dall’altro
nello spingere al massimo il suo ci-
clo di recupero permettendo così
una costante ed adeguata irrigazio-
ne della vegetazione prevista a pro-
getto essenzialmente come barriera
anti-rumore nei confronti dell’inten-
so traffico veicolare che circonda i
Giardini Cavagnaro.
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VOTA IL TUO PROGETTO PREFERITO !
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Architettura a porte aperteArch. Giorgio Gasparini
Facoltà di Architettura di Genova
Èprassi ormai consolidata e fuorviante,
sia a livello accademico che a livello
ordinistico, quella di organizzare ta-
vole rotonde, seminari, workshops,
incontri, mostre, in cui un gruppo di
architetti dibatte e si confronta sulle opere e sui pro-
getti di altri architetti, escludendo a priori qualsiasi
rapporto con chi è estraneo alla categoria ma che,
probabilmente, potrebbe offrire il proprio punto di vi-
sta ed il proprio contributo, essendo magari anche
utente delle opere oggetto di analisi.
Il significato profondo dell’evento di presentazione
dei progetti organizzato il 20 giugno 2012 sulla Pia-
stra, è quello di aver trasportato i lavori degli studen-
ti della Facoltà di Architettura al di fuori delle mura
universitarie che troppo spesso isolano i ragazzi, fu-
turi progettisti, dal contesto reale in cui, per forza di
cose, saranno catapultati una volta laureati.
L’esposizione dei quindici progetti elaborati, distri-
buiti lungo la grande superficie della Piastra, ha in-
nescato la curiosità delle persone che animavano in
quel pomeriggio questo complesso spazio urbano,
permettendo loro di essere partecipi alla discussione
ed infine alla scelta del progetto ritenuto più attento
alle reali esigenze di chi quel luogo lo vive quotidia-
namente.
Tutto ciò nel tentativo di abbattere quella sorta di
barriera sociale latente che si erge tra coloro che
progettano e realizzano determinanti scelte sul ter-
ritorio e coloro i quali quelle scelte non possono far
altro che subirle passivamente, a decisione presa.
E’ necessario allora coinvolgere gruppi eterogenei di
persone per far sì che ciascuno si senta responsa-
bile del proprio contributo e degli impegni presi nei
confronti della propria comunità.
Inoltre, da un punto di vista strettamente didattico e
formativo, è facile comprendere come, per gli stessi
studenti, il momento del confronto diretto e serrato
con una sorta di “committenza allargata” rappresen-
ti un momento fondamentale per testare le proprie
convinzioni progettuali e la propria capacità a comu-
nicarle in maniera efficace e convincente.
In conclusione, il progetto “Sottopassi&Dintorni”, di
cui questo lavoro e questo evento fanno parte, ha
cercato, durante il suo svolgimento ed attraverso i
suoi momenti di partecipazione collettiva, di interes-
sarsi attivamente delle periferie genovesi con l’obiet-
tivo di far emergere prospettive di rinascita urbana
e sociale.
Amo la complessità
e la contraddizione
in architettura.
“More is no less”
[Robert Venturi, 1966]
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6. - 13. Evento “Piastra|Porta|Città” (Genova, 20/06/2012)
6.
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Dati
ComuneGenova
MunicipioIV - Media Val Bisagno
QuartiereStaglieno
Localizzazionevia Bobbio | via Lungobisagno Istria
Superficiemq 7.500
Dimensioniml 150 x ml 50
n° Progetti15
n° Studenti45
CorsiScenografia e Allestimenti
Paesaggio e Arte Contemporanea
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Credits
Coordinamento generale “Sottopassi&Dintorni”Comune di Genova
Egidio Camponizzi, Valeria Magliano, Luigi Canepa
Progetto “Piastra | Porta | Città”Municipio IV - Media Valbisagno
Agostino Gianelli - Presidente
Gian Antonio Baghino, Roberto D’Avolio, Paola Nicora - Assessori Giunta
Gollo Fernanda - Segretario Generale del Municipio
Paola Gamberini - Responsabile Organi Istituzionali
Facoltà di Architettura di Genovaprof. arch. Brunetto De Battè
arch. Giorgio Gasparini
Coordinamento PubblicazioneLuigi Canepa
arch. Giorgio Gasparini
Progetto Graficoarch. Giorgio Gasparini
Packaging“Creazioni al Fresco” - Etta Rapallo
Fotografiearch. Giorgio Gasparini (n° 4 - 5)
Ilaria Cazzato, Greta Scarzo (n° 6 -13)
piastra | porta | città