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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019 1 Azienda Speciale Multiservizi Senago di cui al D.Lgs. 267/2000 Piazza Tricolore, 40 - 20030 SENAGO (MI) CF/PIVA 011673490154 REA MI 1491514 Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) 2017 2019 Approvato dal CDA dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago in data 13/01/2017 Predisposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione: Eliana Parisi Indirizzo e.mail: [email protected] Adottato in data 13/01/2017 con verbale del C.d.A. Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione Trasparente”-Altri Contenuti-Corruzione

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

1

Azienda Speciale Multiservizi Senago di cui al D.Lgs. 267/2000

Piazza Tricolore, 40 - 20030 SENAGO (MI)

CF/PIVA 011673490154 – REA MI 1491514

Piano triennale

di Prevenzione della Corruzione

(P.T.P.C.)

2017 – 2019

Approvato dal CDA dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago

in data 13/01/2017

Predisposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione: Eliana Parisi

Indirizzo e.mail: [email protected]

Adottato in data 13/01/2017 con verbale del C.d.A.

Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione Trasparente”-Altri Contenuti-Corruzione

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Indice

Introduzione: Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago........... p.3

1. Definizione di Corruzione........................................................................................................ p.4

2. Contenuto e finalità del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione in relazione

all’Azienda Speciale Multiservizi Senago................................................................................. p. 5

2.1 Il Contesto esterno ....................................................................................................... p. 6

2.2 Il Contesto interno - Struttura organizzativa dell’Azienda Speciale Multiservizi

Senago .......................................................................................................................... p. 7

3. Responsabile della Prevenzione della Corruzione e piano di formazione........................ p. 7

3.1 Funzioni del Responsabile della Prevenzione della Corruzione .............................. p. 8

3.2 Referenti del Responsabile della Prevenzione della Corruzione …………………….p. 9

3.3 Ruolo strategico della formazione del Responsabile della Prevenzione della

Corruzione ………………………………………………………………………………….…… p. 9

4. Mappatura del Rischio in base alla classificazione delle attività e dell’organizzazione

dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago .........................................…............................... p. 10

4.1 Presupposti normativi............................................................................................... p. 10

4.2 Mappatura del Rischio – Aree Generali ……………................................................ p. 10

4.3 Mappatura del rischio – Aree specifiche ……………………………………………… p.12

5. Rotazione dei dipendenti………………………………………………………………………….. p.15

6. Sistema di controlli ………………………………………………………………………………... p.16

7. Processo di adozione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC)...... p. 17

7.1 Soggetti esterni che collaborano con l’Azienda Speciale Multiservizi Senago….. p. 18

8. Dati ulteriori …....................................................................................................................... p. 18

8.1 Report annuale sulle attività di prevenzione della Corruzione................................. p. 18

8.2 Adeguamento del Piano e clausole di rinvio.............................................................. p. 18

9. Adozione di misure per la tutela del “whistleblower”……………………………………….. p.18

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Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago L’Azienda Speciale Multiservizi Senago ha la propria sede legale in Piazza Tricolore n. 40,

a Senago, Partita IVA e Codice Fiscale: 11673490154.

L’Azienda è iscritta alla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di

Milano, con numero R.E.A. 1491514 e numero Registro delle Imprese 11673490154.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago aderisce a: – ASSOFARM (Federazione Aziende e Servizi Socio-Farmaceutici) – ASSOCIAZIONE CHIMICA FARMACEUTICA LOMBARDA (Titolari di Farmacia) L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è inoltre iscritta a: – CONFSERVIZI LOMBARDIA (Confederazione Italiana Servizi Pubblici Enti Locali). L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è un’azienda speciale istituita e disciplinata ai

sensi dell’art. 114 del D.Lgs. n. 267/2000.

L’Azienda è ente strumentale del Comune, con personalità giuridica ed autonomia

patrimoniale.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago:

amministra e gestisce la Farmacia Comunale 1 (Piazza Tricolore n. 42) e la Farmacia Comunale 2 (Piazza C. Marx n. 5) ubicate a Senago;

amministra e gestisce, per delega del Comune, il servizio di refezione scolastica, in forza del contratto di servizio stipulato in data 09/03/2004;

Con deliberazione di Giunta Comunale n. 100 del 28/06/2016 come formalmente rettificata e confermata con deliberazione di Giunta Comunale n. 104 del 04/07/2016, è stata approvata la proposta di project financing per l’affidamento in concessione della gestione del cimitero comunale, finalizzata all’ampliamento del complesso cimiteriale, con dichiarazione di pubblico interesse e approvazione del progetto preliminare e relativi allegati presentati dal promotore. Dalla data di affidamento della concessione del project financing, avverrà il conseguente trasferimento, in capo al concessionario, delle entrate e uscite derivanti dai proventi e oneri dell’illuminazione votiva con la revoca del relativo contratto di servizio sottoscritto con l’Azienda Speciale Multiservizi, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 88 del 19/12/2007. L’Azienda Speciale, pertanto, gestirà ancora il servizio di illuminazione votiva presumibilmente solo per i primi tre mesi dell’anno 2017 e comunque non oltre l’avvenuta aggiudicazione del bando di gara per l’affidamento della concessione in project financing.

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1. Definizione di Corruzione

Considerato il dilagare di eventi di corruzione avvenuti negli ultimi anni, la Legge n. 190/2012

recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità della

Pubblica Amministrazione", ha disposto l’obbligo per tutti gli Enti pubblici di adottare un

programma e un piano triennale in cui devono essere fissate le modalità di controllo e di

prevenzione, per evitare di cadere in attività e procedure illecite.

In sostanza, la Legge n. 190/2012 è un vero e proprio contenitore di riforme accomunate

dall’obiettivo di assicurare un’efficace strategia di prevenzione della corruzione, che interseca varie

branche del diritto, introducendo istituti profondamente innovativi.

Con l’approvazione della suddetta legge l’ordinamento italiano si è orientato, nel contrasto alla

corruzione, verso un sistema di prevenzione che si articola, a livello nazionale, con l’adozione del

Piano Nazionale Anticorruzione approvato dalla C.I.V.I.T. (Commissione Indipendente per la

Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche) con deliberazione n. 72

del 11/09/2013 e, a livello di ciascuna amministrazione, mediante l’adozione di Piani di

Prevenzione Triennali. Il Piano Nazionale Anticorruzione rappresenta lo strumento attraverso il

quale sono individuate le strategie prioritarie per la prevenzione ed il contrasto della corruzione

nella pubblica amministrazione.

Il concetto di corruzione, che viene preso a riferimento nel Piano Nazionale Anticorruzione, ha

un’accezione ampia, così come delineato nella Circolare n. 1 della Presidenza del Consiglio dei

Ministri del 28.01.2013. Esso è comprensivo delle “varie situazioni in cui, nel corso dell’attività

amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di

ottenere vantaggi privati”. Le situazioni rilevanti sono quindi più ampie della fattispecie penalistica,

che è disciplinata agli artt. 318, 319 e 319 ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera

gamma dei delitti contro la Pubblica Amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice

penale, ma anche “le situazioni in cui - a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza

un malfunzionamento dell’Amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite

ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione venga completata

sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo”.

Con determinazione n. 8 del 17/06/2015 l’A.N.A.C. (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha

approvato le “Linee Guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della

corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati

dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” estendendo pertanto, anche alle

Aziende Speciali dei Comuni, l’applicazione della Legge n. 190/2012 e del Piano Nazionale

Anticorruzione. Difatti, le farmacie comunali, costituite anche attraverso aziende e società

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partecipate dal Comune, sono ricomprese nella categoria degli enti di diritto privato in controllo

pubblico, in quanto esercitano attività di gestione di servizi pubblici e sono sottoposte a controllo di

un’amministrazione pubblica.

Più recentemente, l’A.N.A.C. con la propria Delibera n. 831 del 03/08/2016 recante approvazione

del Piano Nazionale Anticorruzione 2016, ha precisato che per quanto concerne la prevenzione

della corruzione gli Enti pubblici economici (tra i quali sono ricomprese le Aziende Speciali)

possono limitarsi ad adottare un documento semplificato rispetto al Piano Triennale di Prevenzione

della Corruzione recante misure di contrasto nei confronti dei rischi di insorgenza di fenomeni

corruttivi. Tuttavia, l’Azienda Speciale Multiservizi, avendo già adottato per il triennio 2016-2018 un

proprio piano di prevenzione della corruzione, ritiene opportuno procedere nel solco già tracciato,

aggiornando tale documento con il presente Piano triennale della Prevenzione della Corruzione

2017-2019.

lI Piano triennale di Prevenzione della Corruzione si prefigge i seguenti obiettivi:

Ridurre le circostanze che favoriscono i casi di corruzione;

Aumentare la capacità di rilevare casi di corruzione;

Stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischio corruzione;

Creare un collegamento tra anticorruzione – trasparenza, nell’ottica di una più ampia

gestione del rischio di corruzione o gestione non corretta delle risorse economiche.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago, con verbale del

22/12/2015, ha nominato Responsabile della Prevenzione della Corruzione la Sig.ra Eliana Parisi,

capo ufficio amministrativo.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago in data 13/01/2017 ha adottato, unitamente al presente

documento il Piano triennale per la Trasparenza e l’Integrità che, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del

D.Lgs. n. 33/2013, come riformulato dal D.Lgs. n. 97/2016, costituisce una apposita sezione del

Piano triennale di Prevenzione della Corruzione.

2. Contenuto e finalità del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione in relazione

all’Azienda Speciale Multiservizi Senago

Ai sensi della Legge n. 190/2012 del Piano Nazionale Anticorruzione, della determinazione

dell’A.N.A.C. n. 8 del 17/06/2015 e della successiva Delibera dell’A.N.A.C. n. 831 del 03/08/2016,

l’Azienda Speciale Multiservizi Senago adotta un Piano triennale di Prevenzione della Corruzione

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con la funzione di fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di

corruzione e stabilire gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio e individuare le

strategie prioritarie per la prevenzione ed il contrasto della corruzione.

Con lo stesso Piano si definiscono procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti

chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione.

Il P.N.A. si configura come un insieme di strumenti finalizzati alla prevenzione che vengono “via via

affinati, modificati o sostituiti in relazione al feedback ottenuto dalla loro applicazione”.

Con la determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015, l’A.N.A.C. ha precisato che la prima e

indispensabile fase del processo di gestione del rischio è quella relativa all’analisi del contesto

tanto esterno quanto interno in cui opera l’Ente. Attraverso questa analisi, il Piano triennale di

Prevenzione della Corruzione diventa più efficace, in quanto risulta contestualizzato.

Aderendo all’invito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione si forniscono le seguenti informazioni in

merito alle caratteristiche del luogo in cui ha sede l’Azienda Speciale Multiservizi Senago tenuto

conto di variabili quali il contesto culturale, economico e sociale del Territorio, fornendo, se

possibile, informazioni sulla presenza di criminalità organizzata e infiltrazioni di stampo mafioso.

Con riferimento al contesto interno, la tabella sotto riportata indica l’organigramma e la struttura

dell’Ente per fornire informazioni sugli aspetti legati all’organizzazione e alla gestione operativa

dell’Azienda al fine di evidenziare aree che per la loro natura e per la loro particolarità, potrebbero

essere esposte al rischio corruzione.

2.1 Il contesto esterno

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è posta sul territorio del Comune di Senago che conta

quattro sedi farmaceutiche di cui due gestite appunto dall’Azienda.

Il Comune di Senago, collocato nella Provincia di Milano, recentemente trasformatasi in Città

Metropolitana, confina con Comuni successivamente aggregati alla Provincia di Monza e Brianza,

di recente costituzione. Il bacino territoriale in cui l’Azienda Speciale Multiservizi Senago è inserita

ha registrato, negli ultimi anni, preoccupanti fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata

nel tessuto economico sociale.

E’ opportuno evidenziare, al riguardo, che negli anni scorsi, nel Comune di Senago, sono stati

confiscati, ed acquisiti al patrimonio dell’Ente immobili riconducibili alla criminalità organizzata.

Il primo dei predetti immobili, suddiviso in due unità abitative, è attualmente destinato a servizi di

natura sociale, in quanto ospita un centro diurno comunale socio-educativo per persone con

disabilità.

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Il secondo immobile confiscato alla criminalità organizzata ed acquisito al patrimonio comunale è

un appartamento che ha recentemente accolto un nucleo familiare di rifugiati di nazionalità siriana,

a seguito della partecipazione dell'Azienda Consortile “Comuni Insieme”, e quindi del Comune, al

Bando Ministeriale SPRAR. L’accoglienza è accompagnata da interventi di sostegno, tra i quali

l’apprendimento della lingua italiana e la conoscenza graduale della realtà locale, finalizzati ad un

percorso di autonomia e integrazione.

Un ulteriore appartamento sul territorio comunale, confiscato alla criminalità organizzata, è stato

assegnato alla Guardia di Finanza, e destinato ad alloggi per il proprio personale in servizio.

2.2 Il Contesto interno - Struttura organizzativa dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago

Giuseppe Lazzeroni Consiglio di Amministrazione Presidente

Dott. Loris Pelucchi Consiglio di Amministrazione Consigliere

Ing. Sergio Sardo Consiglio di Amministrazione Consigliere

Dott.ssa Nunzia Sara Gisondi Direttore Generale a contratto

Dott.ssa Roberta Pozzoli Farmacia Comunale 1 Direttore

Dott.ssa Cinzia Calcagno Farmacia Comunale 2 Direttore

Dott.ssa Barbara Bignardi Farmacista

Dott.ssa Maria Tindara Chiofalo Farmacista

Dr. Pierpaolo Gnocchi Farmacista

Elena Sandroni Commessa di Farmacia

Eliana Parisi Capo Ufficio Amministrativo

Riccardo Saleri Impiegato Amministrativo

3. Responsabile della Prevenzione della Corruzione e piano di formazione

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, Sig.ra Eliana Parisi è stata nominata dal

Consiglio di Amministrazione con verbale n. 5 del 22/12/2015.

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Con la circolare n. 1 del 2013 il Dipartimento della funzione pubblica ha fornito gli indirizzi circa i

requisiti soggettivi del Responsabile, le modalità ed i criteri di nomina e si rinvia quindi a tale atto

per le indicazioni in proposito.

La Sig.ra Eliana Parisi (già responsabile della trasparenza), per competenza, professionalità e

comportamento integerrimo è stata ritenuta la persona più idonea a ricoprire questa funzione, non

essendoci in Azienda, per la ridotta dimensione, una figura dirigenziale a tempo indeterminato.

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione non stipula contratti nè ha potere decisionale o

di firma all’interno dell’Azienda.

3.1 Funzioni del Responsabile della Prevenzione della Corruzione

Con riferimento alle specifiche funzioni da esplicare, il Responsabile Anticorruzione:

Predispone il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione che sottopone al Consiglio di

Amministrazione per l’approvazione;

provvede al monitoraggio, al controllo e all'aggiornamento annuale del Piano triennale di

Prevenzione della Corruzione;

segnala al Consiglio di Amministrazione casi che potrebbero anche eventualmente

integrare fenomeni di Corruzione intesi in senso lato;

controlla ed assicura la regolare attuazione dell'Accesso Civico,

controlla e assicura che siano prese in carica le segnalazioni di condotte illecite

“whistleblower” e fa in modo che ne sia data immediata comunicazione al CDA;

redige entro il 15 gennaio di ogni anno (o altra data comunicata dall’A.N.A.C.) la relazione

sull’attività svolta nell’anno precedente;

aggiorna il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione entro il 31 gennaio di ogni anno.

Occorre inoltre tener presente quanto segue:

il D.Lgs. n. 39 del 2013 ha affidato nuovi compiti al Responsabile della Prevenzione della

Corruzione relativi alla vigilanza sul rispetto delle norme in materia di inconferibilità e

incompatibilità degli incarichi attribuiti dall’Ente;

i compiti attribuiti al Responsabile della Prevenzione della Corruzione non sono delegabili,

se non in caso di motivate necessità, riconducibili a situazioni eccezionali, mantenendosi

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comunque ferma nel delegante la responsabilità non solo in vigilando ma anche in

eligendo.

3.2 Referenti del Responsabile della Prevenzione della Corruzione

Per la predisposizione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione, il Responsabile della

Prevenzione della Corruzione ha consultato il Direttore Generale a contratto e il Segretario

Generale del Comune di Senago.

3.3 Ruolo strategico della formazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, ha seguito uno specifico piano formativo su

temi giuridici generali in materia di corruzione e trasparenza (Legge n. 190/2012 e D.Lgs. n.

33/2013) e su temi più specifici quali la mappatura dei rischi e l’individuazione delle misure di

prevenzione da realizzare concretamente.

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione ha partecipato ai corsi di formazione tenuti

dalla Confservizi Cispel Lombardia e dal Comune di Triuggio in materia di anticorruzione e

trasparenza amministrativa di seguito indicati: Giornata di formazione sulla "Trasparenza e

Corruzione concreta" - I testi unici in materia di società a partecipazione unica e di servizi pubblici

- L'applicazione delle misure anticorruzione agli appalti - Il nuovo decreto trasparenza e integrità

per le società e le aziende partecipate degli enti locali - Il nuovo contesto normativo e gli

adempimenti in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione.

L’A.N.A.C con il documento pubblicato in ottobre 2015 (Determinazione n. 12) ha ribadito il ruolo

strategico della formazione quale misura efficace della lotta alla corruzione. In particolare ha

specificato che occorre una formazione più mirata che deve riguardare, con approcci differenziati,

tutti i soggetti che partecipano, a vario titolo, alla formazione e alla attuazione delle misure

anticorruzione, quali il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, gli organi di indirizzo

politico e i titolari di ufficio che svolgono incarichi amministrativi di vertice.

Pertanto il piano di formazione per l’anno 2017 prevede specifici corsi di approfondimento, per un

totale di ore 10 sulle seguenti tematiche:

mappatura dei processi a rischio corruzione;

identificazione delle misure di prevenzione della corruzione;

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profili relativi alle diverse tipologie di misure;

trasparenza, con particolare riferimento alle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 97/2016 con l’istituzione dell’accesso civico “potenziato”.

4. Mappatura del Rischio in base alla classificazione delle attività e dell’organizzazione

dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago

4.1 Presupposti normativi

Il Piano deve contenere un’analisi del contesto e della realtà organizzativa per individuare in quali

aree o settori di attività e secondo quali modalità si potrebbero astrattamente verificare reati di

corruzione o situazioni di “malagestione” dell’amministrazione. Tra le attività esposte al rischio di

corruzione vanno considerate in prima istanza quelle elencate dall’art. 1, co. 16, della Legge n. 190

del 2012 (autorizzazioni e concessioni, appalti e contratti, sovvenzioni e finanziamenti, selezione e

gestione del personale), cui si aggiungono ulteriori aree individuate da ciascuna azienda in base

alla propria specificità. L’analisi è quindi finalizzata a una corretta programmazione delle misure

preventive e ne consegue che in ciascun Piano dovrà essere riportata una «mappa» delle aree a

rischio con l’individuazione delle misure di prevenzione adottate e da adottare.

4.2 Mappatura del rischio - Aree generali

Nelle tabelle che seguono sono indicate le misure cosiddette “obbligatorie” e le misure ulteriori

(specifiche) che possono essere contemplate nel Piano in base alla specificità di ciascun Azienda.

A. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE DEL PERSONALE, CONFERIMENTO

CONSULENZE, INCARICHI DIRIGENZIALI, RIMBORSI SPESE

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

A.1 ACQUISIZIONE DEL PERSONALE A TEMPO

INDETERMINATO

MISURE ADOTTATE

Concorso pubblico.

Si prevede la presenza di uno o più membri esterni nella

commissione esaminatrice.

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti al concorso

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PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE A.2 ACQUISIZIONE DEL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO

MISURE ADOTTATE Avviso pubblico per titoli e colloquio

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti all’avviso pubblico

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

A. 3 CONFERIMENTO INCARICHI DI LAVORO AUTONOMO DI

COLLABORAZIONE E CONSULENZE

MISURE ADOTTATE Avviso Pubblico o Selezione per curriculum e colloquio. Verifica requisiti dei candidati e controllo veridicità delle dichiarazioni rese.

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE

Pubblicazione di un Avviso Pubblico per la creazione di un elenco di professionisti dal quale attingere in caso di necessità Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti alla selezione.

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE A. 4 CONFERIMENTO INCARICHI DIRIGENZIALI

MISURE ADOTTATE Avviso Pubblico per titoli e colloquio

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità dei partecipanti all’avviso pubblico.

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE A. 5 LIQUIDAZIONE RIMBORSI SPESE DIPENDENTI

MISURE ADOTTATE Adozione tabelle standard

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Verifica dati comunicati

B. AREA RISCHIO CORRUZIONE: SOTTOSCRIZIONE GESTIONE CONTRATTI

FORNITURA DI BENI E AFFIDAMENTO DEI SERVIZI

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

B.1 ANALISI, PROGRAMMAZIONE E DEFINIZIONE DEI

FABBISOGNI

MISURE ADOTTATE Check trimestrale dei fabbisogni

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Verifiche di effettiva utilità/congruità

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE B.2 AFFIDAMENTI PER IMPORTI INFERIORI A 10.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 2 preventivi concorrenziali da parte del

Direttore Generale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla congruità dei prezzi e sulla qualità dei

beni/servizi forniti

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PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

B.3 AFFIDAMENTI PER IMPORTI COMPRESI TRA I 10.000 E I

40.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di 3 preventivi concorrenziali

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla congruità dei prezzi e sulla qualità dei

beni/servizi forniti

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE B.4 AFFIDAMENTI PER IMPORTI SUPERIORI A 40.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di 5 preventivi concorrenziali

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla congruità dei prezzi e sulla qualità dei

beni/servizi forniti

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE B.5 VIGILANZA SU ESECUZIONE DEI CONTRATTI

MISURE ADOTTATE Controllo del direttore generale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Costante monitoraggio sulla corretta esecuzione dei contratti

4.3 Mappatura del rischio – Aree specifiche

C. AREA RISCHIO CORRUZIONE: SELEZIONE GROSSISTI PER ACQUISTO

FARMACI E PARAFARMACI

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE C. 1 IMPORTI SUPERIORI A 200.000 EURO

MISURE ADOTTATE

Partecipazione alla Gara a rilevanza comunitaria attraverso la

Confservizi Lombardia che si svolge mediante procedura aperta

(pubblico incanto) ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per

l’affidamento della fornitura di farmaci, parafarmaci e servizi

connessi alle Aziende Farmaceutiche o società a partecipazione

pubblica con durata biennale del contratto e aggiudicazione

secondo il criterio del prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 del

D.Lgs. citato.

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Non è necessaria una nuova misura perché la gara è gestita

direttamente dalla Confservizi Lombardia

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE C. 2 IMPORTI COMPRESI TRA I 40.000 E I 200.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 3 preventivi concorrenziali da parte del

direttore generale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla procedura di valutazione.

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE C. 3 IMPORTI COMPRESI TRA I 10.000 E I 40.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 2 preventivi concorrenziali da parte del

direttore generale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo del C.d.A. sulla procedura di valutazione

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE C. 4 IMPORTI INFERIORI A 10.000 EURO

MISURE ADOTTATE Offerte scelte dalle direttrici delle farmacie

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo da parte del Direttore Generale

D. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE ACQUISTO FARMACI DA CASE

FARMACEUTICHE

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE D. 1 IMPORTI INFERIORI A 10.000 EURO

MISURE ADOTTATE Offerte scelte dalle direttrici delle farmacie

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo del Direttore Generale

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE D. 2 IMPORTI COMPRESI TRA 10.000 E 20.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 2 preventivi da parte del direttore generale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo e verifica da parte del C.d.A.

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE D. 3 IMPORTI OLTRE 20.000 EURO FINO A 40.000 EURO

MISURE ADOTTATE Valutazione di almeno 3 preventivi da parte del direttore generale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Controllo e verifica da parte del C.d.A.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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E. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE MAGAZZINO

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE E. 1 CONTROLLO GIACENZE

MISURE ADOTTATE

Controllo mensile del carico merce con DDT, comparazione delle fatture e talvolta, durante la fase di vendita, con verifica correttezza delle giacenze. Inventario analogico tramite processo informatizzato ai fini della corretta movimentazione delle scorte.

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Inventario manuale: controllo trimestrale a campione da parte del

Direttore Generale

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE E. 2 INVENTARIO MAGAZZINO

MISURE ADOTTATE Inventario analogico e manuale

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE

Processo di Inventario con penne ottiche o con software gestionale con scadenza annuale (massimo ogni due anni) e comunque ogni qual volta si evidenziano forti incongruenze tra le giacenze indicizzate nel software gestionale e giacenze reali del magazzino.

F. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE DELLA CASSA

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE F. 1 CONTROLLO DELLA CASSA

MISURE ADOTTATE

Controllo settimanale affidato al direttore di farmacia e al sostituto

con prima nota consegnata al commercialista.

Controllo trimestrale da parte del revisore

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Non è necessaria una nuova misura

G. AREA RISCHIO CORRUZIONE: SPONSORIZZAZIONI – EVENTI FORMATIVI DI

CASE FARMACEUTICHE

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

G. 1 SPONSORIZZAZIONI E CORSI DI AGGIORNAMENTO

FINANZIATI DA CASE FARMACEUTICHE

MISURE ADOTTATE Campagne di sponsorizzazione valutate in base ai criteri di etica

aziendale.

GRADO DI RISCHIO Medio/Alto

MISURE DA ADOTTARE

Trasparenza nei rapporti tra farmacisti e Ditte

sponsor/organizzatrici.

Divieto di accettare regalie suscettibili di valutazione economica

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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H. AREA RISCHIO CORRUZIONE: GESTIONE REFEZIONE SCOLASTICA

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE H. 1 AFFIDAMENTO SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA

MISURE ADOTTATE

Bando di Gara

Commissione esterna di almeno tre membri oltre alla partecipazione

del Direttore Generale

GRADO DI RISCHIO Medio/Alto

MISURE DA ADOTTARE Dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità con riferimento ai membri della commissione e partecipanti.

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

H. 2 GESTIONE RISCOSSIONE DEL SERVIZIO REFEZIONE

SCOLASTICA

MISURE ADOTTATE

Affidato ai dipendenti amministrativi con un supporto esterno.

Informatizzazione del servizio con stampe mensili aggiornate dei

creditori

Diversificazione delle modalità di pagamento (bonifici, rid, bollettini

freccia, carte di credito on line, pagamenti presso ufficio)

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Vigilanza costante sulla corretta riscossione dei pagamenti.

I. AREA RISCHIO CORRUZIONE: LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA “CASA

DELLA SALUTE”

PROCESSO RISCHIO

CORRUZIONE

L. 1 LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA “CASA DELLA

SALUTE”

MISURE ADOTTATE Applicazioni delle disposizioni dettate dal codice dei contratti

pubblici per affidamento dei lavori

GRADO DI RISCHIO Medio

MISURE DA ADOTTARE Costante monitoraggio sulla corretta esecuzione dei lavori

5. Rotazione dei dipendenti

La rotazione del personale costituisce, nella prospettiva del PNA, uno degli strumenti fondamentali

per contrastare la corruzione.

Oggettivamente, infatti, la corruzione, intesa nel senso più ampio del termine, può essere favorita

dal consolidamento di funzioni, responsabilità e relazioni negli stessi incarichi, non fosse altro per

la confidenza e la forza dell’abitudine che ne emergono.

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La rotazione allontana il pericolo di consolidamento di privilegi, consuetudini e le prassi che

possono finire per favorire coloro che sono capaci di intessere relazioni con i dipendenti e dirigenti

che per lungo tempo risultano inseriti in un certo ruolo.

Non a caso, la Legge n. 190/2012 si riferisce più volte alla rotazione.

Tuttavia, la rotazione dei dirigenti e del personale presenta criticità per le dimensioni degli uffici e la

quantità dei dipendenti operanti. La rotazione è oggettivamente più semplice laddove le risorse

siano maggiori.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago al momento prevede la presenza in organico di farmacisti

e amministrativi ed un Direttore Generale ad interim. Tale struttura rende quindi di fatto

inapplicabile il predetto criterio.

Nondimeno, l’Azienda effettua già la rotazione del personale di farmacia senza compromettere la

continuità dell’attività delle Farmacie con i seguenti principi:

- mensilmente viene predisposto dall’ufficio amministrativo e dal D.G. un calendario turni, che

garantisce le rotazioni continua del personale;

- inoltre, la rotazione nei turni, tra i dipendenti uscenti e i dipendenti subentranti avviene in modo

da garantire la trasmissione del know how tra il personale.

Il servizio refezione scolastica è informatizzato e mensilmente viene effettuata la stampa

aggiornata dei creditori. La modalità di pagamento è diversificata. I pagamenti vengono effettuati

tramite: bonifici, RID, bollettini freccia, carte di credito on line, pagamenti diretti presso l’ufficio.

L’attività di recupero crediti si articola in diverse fasi; nello specifico, l’attività stragiudiziale viene

svolta attraverso i dipendenti amministrativi, supportati da un collaboratore esterno; quanto

all’attività giudiziale, la stessa è affidata a professionisti esterni.

6. Sistema di controlli

La definizione di un sistema di gestione del rischio si completa con una valutazione del sistema di

controllo interno previsto dal modello di organizzazione e gestione del rischio sulla base del

D. Lgs. n. 231 del 2001 esistente e con il suo adeguamento quando ciò si riveli necessario, ovvero

con l’introduzione di nuovi principi e strutture di controllo quando l’ente risulti sprovvisto di un

sistema atto a prevenire i rischi di corruzione. In ogni caso, è quanto mai opportuno, anche in una

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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logica di semplificazione, che sia assicurato il coordinamento tra i controlli per la prevenzione dei

rischi di cui al D. Lgs. n. 231 del 2001 e quelli per la prevenzione di rischi di corruzione di cui alla

L. n. 190 del 2012, quello tra le funzioni del Responsabile del Piano di prevenzione della

corruzione con quelle degli altri organismi di controllo, con particolare riguardo al flusso di

informazioni a supporto delle attività svolte dal Responsabile.

In attuazione dei suggerimenti contenuti nella Determinazione n. 12 del 28/10/2015 dell’A.N.A.C.,

recante aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione al fine di rilevare e monitorare

eventuali anomalie nella gestione amministrativa dell’Azienda Speciale, vengono introdotti, ad

integrazione delle misure di prevenzione della corruzione, i seguenti indicatori:

– grado/frequenza di utilizzo degli affidamenti diretti;

– grado di diversificazione degli operatori economici contraenti dell’Azienda.

7. Processo di adozione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC)

Il presente Piano è stato approvato dal C.d.A. dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago con

verbale n. 1 del 13/01//2017.

Per l’elaborazione del presente Piano triennale di Prevenzione della Corruzione sono stati coinvolti

i seguenti attori interni all’Amministrazione:

Il Direttore Generale a contratto e Segretario Generale del Comune;

L’organo di Indirizzo Politico al quale il Piano è stato preventivamente inviato a mezzo mail

per raccogliere i necessari commenti e gli eventuali adeguamenti in una fase antecedente

alla sua approvazione definitiva.

Il presente Piano, dopo la sua adozione, è stato comunicato a tutti i soggetti interni ed esterni,

compresi i fornitori e i consulenti, secondo le seguenti modalità:

pubblicazione sul sito internet istituzionale in Amministrazione Trasparente nella sezione

Altri contenuti, alla voce “Corruzione”.

Il Responsabile della Prevenzione dell’Anticorruzione ha inoltre partecipato alla seduta del

Consiglio di Amministrazione per presentare il Piano all’Organo di indirizzo.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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7.1 Soggetti esterni che collaborano con l’Azienda Speciale Multiservizi Senago

I soggetti esterni: professionisti e consulenti, fornitori, organizzazioni partner dell'Azienda, sono

tenuti a:

osservare le disposizioni contenute nel Programma triennale Trasparenza e Integrità;

osservare le disposizioni contenuti nel presente Piano triennale di Prevenzione della

Corruzione.

8. Dati ulteriori

8.1 Report annuale sulle attività di prevenzione della corruzione

Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione trasmette al

Consiglio di Amministrazione una relazione sull’attività svolta e i risultati conseguiti e ne cura la

pubblicazione sul sito istituzionale secondo le indicazioni fornite dall’ANAC.

8.2 Adeguamento del Piano e clausola di rinvio

Il presente Piano potrà subire modifiche ed integrazioni nonché essere implementato o sostituito

per esigenze di adeguamento alle eventuali future indicazioni provenienti dalle disposizioni

legislative e regolamenti sopravvenuti. In ogni caso il Piano è aggiornato con cadenza annuale ed

ogni qual volta emergano rilevanti mutamenti in seno all’attività dell’Azienda Speciale Multiservizi

Senago. Gli aggiornamenti annuali e le eventuali modifiche in corso di vigenza sono proposte dal

Responsabile della Prevenzione della Corruzione ed approvate con delibera del C.d.A.

Degli aggiornamenti e delle eventuali modifiche in corso di vigenza sarà data adeguata evidenza

mediante pubblicazione della versione modificata del documento sul sito istituzionale dell’Azienda

nella sezione “Amministrazione trasparente”.

Per tutto quanto non espressamente disciplinato nel presente Piano si applicano le disposizioni

vigenti in materia e, in particolare, la Legge n. 190 del 2012, il D.Lgs. n. 33 del 2013 e il

D.Lgs. n. 39 del 2013.

9. Adozione di misure per la tutela del “whistleblower”

L’articolo 1, comma 51 della L. n. 190/2012 ha introdotto un nuovo articolo nell’ambito del decreto

legislativo n. 165 del 2001, l’articolo 54 bis, rubricato “Tutela del dipendente pubblico che segnala

illeciti”, il cosiddetto whistleblower.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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Il whistleblowing è quindi uno strumento di lotta alla corruzione che si basa sulla collaborazione dei

dipendenti pubblici e privati nella scoperta d’illeciti all'interno del luogo di lavoro. Questo strumento

si fonda, infatti, sulle denunce dei dipendenti. Per le caratteristiche proprie del whistleblowing è

indispensabile una forte cultura della legalità.

I dipendenti e i collaboratori, gli amministratori e gli utenti dell’Azienda Speciale Multiservizi

Senago che intendono segnalare situazioni di illecito (fatti di corruzione, fatti di supposto danno

erariale o altri illeciti amministrativi) di cui sono venuti a conoscenza debbono utilizzare il modello

scaricabile dal sito in “Amministrazione Trasparente” - Altri Contenuti - Corruzione.

La segnalazione di cui sopra deve essere indirizzata alla Responsabile della prevenzione della

Corruzione, al seguente indirizzo di posta elettronica:

[email protected]

Tutti coloro che vengono coinvolti nel processo di gestione della segnalazione sono tenuti alla

riservatezza. La violazione della riservatezza potrà comportare irrogazioni di sanzioni disciplinari,

salva l’eventuale responsabilità penale e civile.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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ALLEGATO 1 Piano triennale della Trasparenza e dell’Integrità 2017-2019

Azienda Speciale Multiservizi Senago di cui al D.Lgs. 267/2000 Piazza Tricolore 40 - 20030 SENAGO (MI) CF/PIVA 11673490154 – REA MI 1491514

Piano triennale per la Trasparenza e l’Integrità

(P.T.T.I.) 2017 – 2019

Approvato dal C.d.A. dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago in data 13/01/2017 Predisposto dal Responsabile per la Trasparenza: Eliana Parisi Approvato in data 13/01/2017 con deliberazione del C.d.A. Pubblicato sul sito internet nella sezione “Amministrazione Trasparente”

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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INDICE

Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago ................................... p. 3

Art. 1 - Introduzione …………………........................................................................................ p. 4

Art. 2 - Finalità del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.................................... p. 5

Art. 3 - Obiettivi di trasparenza di breve e di medio periodo………………………….……. p. 5

Art. 4 - Soggetti responsabili …………..…………………….…………………………..……. p. 6

Art. 5 - Obblighi di pubblicazione in materia di Trasparenza..................................................p. 6

Art. 6 - Dati, limiti alla pubblicazione dei dati, protezione dei dati personali ………..……. p. 7

Art. 7 - Qualità delle informazioni, aggiornamento, utilizzo e comprensibilità dei dati… p. 8

Art. 8 - Misure organizzative e di monitoraggio volte ad assicurare la regolarità e la

tempestività dei flussi informativi …………………..………………………………... p. 8

Art. 9 - Accesso Civico …………………………………………………………………………. p. 8

Art. 10 -Accesso Civico “generalizzato” ……...……………………………..………………… p. 9

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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Organizzazione e funzioni dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago ha la propria sede legale in Piazza Tricolore n. 40, a

Senago, Partita IVA e Codice Fiscale: 11673490154.

L’Azienda è iscritta alla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Milano, con

numero R.E.A. 1491514 e numero Registro delle Imprese 11673490154.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago aderisce a:

– ASSOFARM (Federazione Aziende e Servizi Socio-Farmaceutici)

– ASSOCIAZIONE CHIMICA FARMACEUTICA LOMBARDA (Titolari di Farmacia)

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è inoltre iscritta a:

– CONFSERVIZI LOMBARDIA (Confederazione Italiana Servizi Pubblici Enti Locali).

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago è un’azienda speciale istituita e disciplinata ai sensi

dell’art. 114 del D.Lgs. n. 267/2000.

L’Azienda è ente strumentale del Comune, con personalità giuridica ed autonomia patrimoniale.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago:

amministra e gestisce la Farmacia Comunale 1 (Piazza Tricolore n. 42) e la Farmacia

Comunale 2 (Piazza C. Marx n. 5) ubicate a Senago;

amministra e gestisce, per delega del Comune, il servizio di refezione scolastica, in forza del

contratto di servizio stipulato in data 09/03/2004;

Con deliberazione di Giunta Comunale n. 100 del 28/06/2016 come formalmente rettificata

e confermata con deliberazione di Giunta Comunale n. 104 del 04/07/2016, è stata approvata

la proposta di project financing per l’affidamento in concessione della gestione del cimitero

comunale, finalizzata all’ampliamento del complesso cimiteriale, con dichiarazione di

pubblico interesse e approvazione del progetto preliminare e relativi allegati presentati dal

promotore. Dalla data di affidamento della concessione del project financing, avverrà il

conseguente trasferimento, in capo al concessionario, delle entrate e uscite derivanti dai

proventi e oneri dell’illuminazione votiva con la revoca del relativo contratto di servizio

sottoscritto con l’Azienda Speciale Multiservizi, approvato con deliberazione di Consiglio

Comunale n. 88 del 19/12/2007. L’Azienda Speciale, pertanto, gestirà ancora il servizio di

illuminazione votiva presumibilmente solo per i primi tre mesi dell’anno 2017 e comunque

non oltre l’avvenuta aggiudicazione del bando di gara per l’affidamento della concessione in

project financing.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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Articolo 1 - Introduzione

L’Azienda Speciale, sulla base delle “Linee Guida per l’attuazione della normativa in materia di

prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato

controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”, approvate

dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C.) con determinazione n. 8 del 17/06/2015, redige

il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, a partire dal triennio 2016/2018.

L’ambito di applicazione del D.Lgs. n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi

di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”,

inizialmente circoscritto alle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n.

165/2001, è stato successivamente esteso “agli enti di diritto privato in controllo pubblico, ossia

alle società e agli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di

produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi

pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell’art. 2359 del codice civile da parte di pubbliche

amministrazioni, oppure agli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni,

anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti

degli organi”, per effetto dell’art. 24-bis del D.L. n. 90/2014, come convertito nella L. n. 114/2014,

che ha modificato l’art. 11 del D.Lgs. n. 33/2013.

L’art. 2-bis del D.Lgs. n. 33/2013, recentemente introdotto dal D. Lgs. n. 97/2016, ha previsto che

l’ambito soggettivo di applicazione della disciplina in materia di trasparenza amministrativa, si

applica anche, in quanto compatibile, agli Enti pubblici economici (nei quali sono ricomprese anche

le Aziende Speciali): tale circostanza è stata evidenziata e sottolineata dall’A.N.A.C. nella recente

Delibera n. 831 del 03/08/2016 con la quale è stato approvato il Piano Nazionale Anticorruzione

2016.

Il principio di “trasparenza” ha assunto un rilievo centrale nell’attuale quadro normativo, già a

seguito dell’approvazione della L. n. 190/2012, che ne ha potenziato il contenuto e la portata,

definendolo quale asse portante delle politiche di prevenzione della corruzione.

L’Azienda Speciale Multiservizi Senago ha adeguato il proprio sito web, istituendo una sezione

denominata “Amministrazione Trasparente”, per la pubblicazione dei documenti, dati ed

informazioni che devono essere resi obbligatoriamente disponibili secondo quanto previsto dal

D.Lgs. n. 33/2013.

Nel corso dell’anno 2017, proseguirà periodicamente la pubblicazione, nella predetta sezione, dei

dati ed informazioni previsti dal D.Lgs. n. 33/2013.

Il presente Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità definisce le misure organizzative e

le iniziative che l’Azienda Speciale intende promuovere ai fini dell’attuazione degli obblighi di

pubblicazione dei dati, documenti ed informazioni previsti dalla normativa vigente: tali misure sono

strettamente collegate con quelle previste dal Piano di Prevenzione della Corruzione.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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Articolo 2 - Finalità del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità

Il presente Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità definisce le misure organizzative, le

modalità operative e le iniziative che si intendono promuovere, ai fini dell’attuazione degli obblighi

di pubblicazione dei dati, documenti e provvedimenti previsti dalla vigente normativa, per

assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi riguardanti l’attività dell’Azienda

Speciale Multiservizi Senago, facilitando le azioni di controllo e di verifica, da parte dei cittadini,

sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche.

La promozione della trasparenza costituisce, inoltre, uno strumento di prevenzione e di contrasto

della corruzione, concorrendo al perseguimento e alla realizzazione degli obiettivi di imparzialità,

efficacia efficienza ed economicità.

Il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità viene aggiornato annualmente, in un’ottica

“dinamica”, tesa al costante ampliamento dei livelli di accesso alle informazioni riguardanti

l’attività svolta dall’Azienda Speciale Multiservizi Senago.

Articolo 3 - Obiettivi di trasparenza di breve e di medio periodo

La trasparenza amministrativa assicura la diffusione delle informazioni, sia all’interno

dell’Azienda sia all’esterno, fornendo ai cittadini un quadro complessivo sulle attività ed i servizi

erogati.

Gli obiettivi di trasparenza da perseguire nel breve periodo (un anno) vengono così definiti:

- adeguata informazione all’interno dell’Azienda per il più ampio coinvolgimento di tutto il

personale aziendale sul tema della trasparenza;

- incremento quantitativo e qualitativo dei flussi informativi tra l’Azienda e il Comune per

l’adeguamento ai principi vigenti in materia di trasparenza e anticorruzione.

Gli obiettivi di trasparenza da perseguire nel medio periodo (nell’arco del triennio) vengono così

definiti:

- accesso a dati ed informazioni ulteriori, rispetto a quelli per i quali la normativa vigente

prescrive l’obbligo di pubblicazione, ritenuti utili per il cittadino;

- rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti, intensificando l’attività di ascolto dei

cittadini, per la verifica della qualità dei servizi offerti e per l’acquisizione di eventuali

proposte finalizzate ad azioni di miglioramento del livello di trasparenza amministrativa

dell’Azienda.

L’Azienda Speciale, per ottemperare agli obiettivi di trasparenza, ha già attivato uno strumento di

dialogo con gli utenti, rendendo disponibile sul proprio sito informatico istituzionale i moduli per

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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segnalazioni, osservazioni, suggerimenti e reclami, riguardanti sia il servizio di gestione delle

Farmacie, sia il servizio di ristorazione scolastica.

Articolo 4 - Soggetti Responsabili

Il C.d.A. approva ed aggiorna annualmente il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.

Il Responsabile della Trasparenza, individuato nella figura della Sig.ra Eliana Parisi, nominata con

verbale n. 4 del 20/10/2015, presenta annualmente al C.d.A. la proposta di aggiornamento del Piano

Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.

Il Responsabile della Trasparenza promuove gli interventi e coordina gli adempimenti in materia di

trasparenza: a tal fine, promuove l’adempimento, da parte dell’Azienda, degli obblighi di

pubblicazione dei documenti e di aggiornamento delle informazioni.

Nello specifico, il Responsabile della Trasparenza ha il compito di:

predisporre il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità;

provvedere al monitoraggio, al controllo e all'aggiornamento annuale del Programma

Triennale per la Trasparenza e l’Integrità;

controllare l'adempimento, da parte dell'Azienda, degli obblighi di pubblicazione previsti

dalla normativa, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle

informazioni pubblicate;

segnalare al C.d.A. i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di

pubblicazione;

controllare ed assicurare la regolare attuazione dell’istituto dell'Accesso Civico, dandone

comunicazione al C.d.A.

Articolo 5 - Obblighi di pubblicazione in materia di trasparenza

Nella home page del sito web istituzionale dell’Azienda Speciale Multiservizi Senago viene

collocata la sezione denominata “Amministrazione Trasparente”.

La sezione “Amministrazione Trasparente” è suddivisa in sotto-sezioni. L’Azienda pubblica nella

apposita sezione i documenti, le informazioni ed i dati per i quali vige il relativo obbligo.

La sezione “Amministrazione Trasparente” consente di conoscere, in particolare, i seguenti dati:

- gli atti di conferimento degli incarichi agli organi di indirizzo politico-amministrativo e

relativi compensi;

- i curriculum vitae e i dati reddituali e patrimoniali degli amministratori;

- il curriculum vitae del Direttore Generale;

- gli incarichi e i compensi di collaborazioni e consulenze esterne;

- il numero e il costo annuale del personale a tempo indeterminato e a tempo determinato

in servizio, e i dati sui premi annualmente distribuiti al personale;

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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- i bilanci consuntivi e i bilanci preventivi su base annuale, anche in forma sintetica,

aggregata e semplificata.

Articolo 6 - Dati, limiti alla pubblicazione dei dati, protezione dei dati personali

Attraverso il proprio sito web istituzionale, l’Azienda Speciale Multiservizi Senago intende dare

ampia visibilità a tutta una serie di informazioni, per guidare il cittadino e l’interessato alla

fruizione dei servizi, degli atti e delle informazioni relativi all’Azienda stessa.

Le esigenze di trasparenza, pubblicità e consultabilità degli atti e dei dati informativi saranno

comunque contemperate con i limiti posti dalla legge in materia di protezione dei dati personali,

secondo quanto evidenziato, anche sotto un profilo operativo, dal Garante sulla Privacy nei propri

provvedimenti.

Nelle pubblicazioni on-line si osserveranno, comunque, i presupposti e le condizioni legittimanti il

trattamento dei dati personali (comprese le operazioni di diffusione e accesso alle informazioni)

stabiliti dal Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/2003), in relazione alla

diversa natura e tipologia dei dati.

In ogni caso, restano fermi i limiti alla diffusione e all’accesso delle informazioni di cui all’art. 24,

commi 1 e 6, della L. n. 241/1990, di tutti i dati di cui all’art. 9 del D.Lgs. n. 322/1989, di quelli

previsti dalla normativa europea in materia di tutela del segreto statistico e di quelli che siano

espressamente qualificati come riservati dalla normativa nazionale ed europea in materia statistica,

nonché quelli relativi alla diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale

delle persone.

Fatte salve ulteriori limitazioni di legge in ordine alla diffusione di informazioni sensibili o

comunque idonee ad esporre il soggetto interessato a forme di discriminazione, l’Azienda, in

presenza di disposizioni legislative o regolamentari che legittimano la pubblicazione di atti o

documenti, provvederà a rendere non intellegibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o

giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione (art.

4, comma 4, del D.Lgs. n. 33/2013).

Qualora nel corso del tempo emergano esigenze, legate alla realizzazione della trasparenza

pubblica, di disporre la pubblicazione sul sito aziendale di dati, informazioni o documenti che

l’Azienda non ha l’obbligo di pubblicare in base a specifiche previsioni di legge o di regolamento,

fermo restando il rispetto dei limiti e condizioni espressamente previsti da disposizioni di legge,

l’Azienda procederà, in ogni caso, alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti

(art. 4, comma 3, del D.Lgs. n. 33/2013).

L’Azienda provvede ad ottemperare agli obblighi legali di pubblicità e trasparenza coerentemente a

quanto previsto dall’art. 4 del D.Lgs. n. 33/2013, adottando cautele e/o individuando accorgimenti

tecnici volti ad assicurare forme corrette e proporzionate di conoscibilità delle informazioni, a tutela

dell’individuo, della sua riservatezza e dignità.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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Articolo 7 - Qualità delle informazioni, aggiornamento, utilizzo e comprensibilità dei dati

L’Azienda Speciale, ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 33/2013, è tenuta ad assicurare la qualità delle

informazioni riportate nell’apposita sezione del sito aziendale, nel rispetto degli obblighi di

pubblicazione previsti dalla legge.

Il Responsabile della Trasparenza assicura che i documenti e gli atti oggetto di pubblicazione

obbligatoria siano pubblicati:

completi nel loro contenuto, e degli allegati costituenti parte integrante e sostanziale

dell’atto;

in forma chiara e semplice, tali da essere facilmente comprensibili;

tempestivamente, o comunque nei tempi previsti dalla normativa vigente;

per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello da cui

decorre l’obbligo della pubblicazione: gli atti che producono i loro effetti oltre i 5 anni,

andranno comunque pubblicati fino alla data di efficacia.

Articolo 8 - Misure organizzative e di monitoraggio volte ad assicurare la regolarità e la

tempestività dei flussi informativi

L’Azienda Speciale, per il tramite del Responsabile della Trasparenza, pubblica i dati secondo le

scadenze previste dalla legge e, laddove non sia presente una scadenza, si attiene al principio della

tempestività.

Il concetto di tempestività è interpretato in relazione ai portatori di interesse: la pubblicazione deve

essere effettuata in tempo utile a consentire agli interessati di esperire tutti i mezzi di tutela

riconosciuti dalla legge, quali la proposizione di eventuali ricorsi giurisdizionali.

Il Responsabile della Trasparenza controlla l’effettiva attuazione degli obblighi previsti dalla

normativa: in sede di aggiornamento annuale del Programma per la Trasparenza e l’Integrità, verrà

rilevato lo stato di attuazione delle azioni previste dal Programma adottato e il rispetto degli

obblighi di pubblicazione.

Articolo 9 - Accesso Civico

Ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013, la richiesta di accesso civico non è

sottoposta ad alcuna limitazione, quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve

essere motivata, è gratuita e viene presentata al Responsabile della Trasparenza dell'Azienda

Speciale.

Il Responsabile della Trasparenza si pronuncia in ordine alla richiesta di accesso civico e ne

controlla e assicura la regolare attuazione. Nel caso in cui il Responsabile della Trasparenza non

ottemperi alla richiesta, è previsto che il richiedente possa ricorrere al titolare del potere sostitutivo

(Direttore Generale), che assicura la pubblicazione e la trasmissione all’istante dei dati richiesti.

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Piano triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019

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Entro 30 giorni dalla richiesta, l’Azienda Speciale, per il tramite del Responsabile della Trasparenza

o del Direttore Generale, che esercita il potere sostitutivo, deve:

procedere alla pubblicazione, sul sito istituzionale, del documento, dell'informazione o dei

dati richiesti;

trasmettere contestualmente il dato al richiedente, ovvero comunicare l'avvenuta

pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale.

Se il documento, l'informazione o il dato richiesto risultano già pubblicati nel rispetto della

normativa vigente, l'Azienda deve indicare al richiedente il relativo collegamento ipertestuale.

L'inoltro, da parte del cittadino, della richiesta di accesso civico, comporta da parte del

Responsabile della Trasparenza l'obbligo di segnalazione al C.d.A.

Articolo 10 - Accesso Civico “generalizzato”

Il D.Lgs. n. 97/2016, integrando l’art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013, ha istituito, in aggiunta al cosiddetto

accesso civico “semplice”, l’istituto del cosiddetto accesso civico “generalizzato” o “potenziato”,

che consente a chiunque di accedere ai dati e ai documenti detenuti, ulteriori rispetto a quelli

oggetto di pubblicazione obbligatoria nella sezione “Amministrazione Trasparente”.

Tale accesso incontra alcuni limiti, in particolare ai fini di evitare un pregiudizio concreto alla tutela

e protezione dei dati personali, in conformità con la specifica disciplina legislativa in materia.

Nella recente Deliberazione n. 1309 del 28/12/2016 dell’A.N.A.C., contenente specificamente linee

guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione e dei limiti all’accesso civico

“generalizzato”, si suggerisce a tutti i soggetti tenuti all’applicazione del D.Lgs. n. 33/2013

l’adozione delle relative richieste presentate e l’istituzione di un registro per monitorare l’elenco

delle domande pervenute e del relativo oggetto.

In attuazione delle disposizioni normative introdotte dal D.Lgs. n. 97/2016 e delle successive

direttive formulate dall’A.N.A.C. l’Azienda Speciale Multiservizi procederà gradualmente, nel

corso dell’anno, ad adottare i conseguenti provvedimenti.