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1 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018-2020 *** Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio 2018

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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA

CORRUZIONE

2018-2020

***

Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio 2018

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Sommario

1. INTRODUZIONE ..................................................................................................... 3

2. ADOZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ................................................................................................................. 5

3. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO ....................................................................... 7

4. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ....................................................................... 7

4.1 ATTIVITA’ DI CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI .................................................. 8

4.2 ASSUNZIONE DI PARTECIPAZIONI IN SOCIETA DI CAPITALI ................................ 8

5. I SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 9

6. INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE ............................... 12

7. SISTEMA DEI CONTROLLI ................................................................................... 14

8. PROCEDURA IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE ................................................ 15

9. ATTIVITA PER LA PROMOZIONE DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITA’ .... 15

10. CODICE DI COMPORTAMENTO ........................................................................... 16

11. GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE ........................................................... 16

12. TRASPARENZA .................................................................................................... 19

12.1 ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO ................................................................. 20

12.2 ATTIVITA’ DI ATTESTAZIONE E APPROFONDIMENTI COLLEGATI ..................... 23

13. MONITORAGGIO DEI TEMPI PROCEDIMENTALI ................................................. 24

14. MISURE FINALIZZATE AD ASSICURARE LA VERIFICA SULLE CAUSE DI INCONFERIBILITA’ E INCOMPATIBILITA’ E DEI REQUISITI DEGLI ESPONENTI AZIENDALI ................................................................................................................... 25

15. ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI ................................................................................................. 27

16. FORMAZIONE ...................................................................................................... 28

17. TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI ........................................... 29

18. ROTAZIONE O MISURE ALTERNATIVE ................................................................ 31

19. MONITORAGGIO DEL PIANO ............................................................................... 32

20. PIANIFICAZIONE AZIONI E ATTIVITÀ NEL TRIENNIO 2018-2020 ........................... 33

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1. INTRODUZIONE

Con l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione (di seguito denominato

“Piano”), Finaosta S.p.A. (di seguito “FINAOSTA” o la “Società”) intende dare attuazione alle

disposizioni introdotte dall’art. 1 della Legge 190/2012 in tema di prevenzione e repressione dei

fenomeni di corruzione e di illegalità nella pubblica amministrazione.

Il Piano si configura come un documento di natura programmatica preordinato a definire una

strategia di prevenzione della corruzione all’interno di FINAOSTA attraverso l’individuazione e la

disciplina di misure concrete ed efficaci, traducibili in azioni precise e verificabili nella loro

effettiva realizzazione, nonché attraverso la promozione di una cultura della legalità condivisa da

tutto il personale della Società.

Esso intende inoltre integrare e rafforzare i presidi anticorruzione adottati da FINAOSTA con il

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (Parte Integrativa 1 - Reati nei

rapporti con la Pubblica Amministrazione), atteso che le situazioni potenzialmente rilevanti previste

dalla Legge 190/2012 sono più ampie delle fattispecie penalistiche prese in considerazione dal

D.Lgs. 231/2001 e rilevano anche quando poste in essere in danno della Società

Il Piano è predisposto in conformità alle previsioni del Piano nazionale anticorruzione (di seguito

“PNA”) che, ai sensi del comma 2-bis della Legge 190/2012, costituisce “atto di indirizzo” ai fini

della redazione del primo, e tiene altresì conto delle indicazioni fornite dall’Autorità Nazionale

Anticorruzione (di seguito “ANAC”) con la recente determinazione n. 1134 dell’8 novembre 2017

recante “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della

corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e

partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” (di seguito “Nuove

Linee guida”).

Ai sensi del PNA, il concetto di corruzione deve intendersi secondo “un’accezione ampia. Esso è

comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso

da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Le situazioni

rilevanti sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata negli artt. 318, 319 e 319

ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica

amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale, ma anche le situazioni in cui -

a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza un malfunzionamento

dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite ovvero l’inquinamento

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dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui

rimanga a livello di tentativo”.

Al riguardo, si segnala che è tuttavia necessario prestare particolare attenzione alla definizione del

perimetro entro il quale opera il c.d. Responsabile della prevenzione della corruzione e della

trasparenza, di cui infra (nel prosieguo “RPCT ”), che ricomprende, oltre ai reati sopra richiamati,

tutte le inefficienze di processo radicate a tal punto nel sistema da celare fenomeni corruttivi

preesistenti, o altrimenti tali da costituire terreno fertile per la futura realizzazione degli stessi. Non

rilevano, quindi, generiche inefficienze nei processi, che possono derivare ad esempio da carenze

organizzative, non riconducibili a sintomi o possibili cause di fenomeni corruttivi. Se l’analisi del

RPCT ricomprendesse anche tali fattispecie, il relativo ambito di competenza risulterebbe infatti di

troppo ampia taratura, finendo per svuotare completamente di contenuto e di efficacia il ruolo di

prevenzione svolto da quest’ultimo.

Quanto alle misure di prevenzione della corruzione, le Nuove linee guida individuano, quali

contenuti minimi delle stesse, i seguenti:

1) individuazione e gestione dei rischi di corruzione;

2) sistema dei controlli;

3) codice etico;

4) inconferibilità specifiche per gli incarichi di amministratore e per gli incarichi dirigenziali;

5) incompatibilità specifiche per gli incarichi di amministratore e per gli incarichi dirigenziali;

6) attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici;

7) formazione;

8) tutela del dipendente che segnala illeciti;

9) rotazione o misure alternative;

10) monitoraggio delle misure di prevenzione.

Quelle sopra delineate sono le c.d. misure di prevenzione generali, che si caratterizzano per il fatto

di incidere sul sistema complessivo della prevenzione della corruzione intervenendo in materia

trasversale sull’intero ente.

Rispetto a tale elencazione, come si vedrà nel prosieguo, FINAOSTA ritiene necessario intervenire

con altre misure di prevenzione di carattere generale consistenti nella disciplina dei conflitti di

interesse e nel monitoraggio dei tempi procedimentali.

Oltre alle misure di prevenzione generali, FINAOSTA prevede inoltre l’adozione, nell’ambito della

regolamentazione della propria attività attraverso procedure e policy interne, di misure di

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prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati

tramite l’analisi del rischio.

2. ADOZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DI

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Ai sensi dell’art. 1, comma 8, della Legge 190/2012, il Piano, su proposta del RPCT , deve essere

approvato dal Consiglio di Amministrazione entro il 31 gennaio di ciascun anno. A seguito

dell’approvazione, il Piano deve essere pubblicato nel sito internet della Società, in apposita

sottosezione della sezione denominata “Società Trasparente”. I contenuti del Piano devono essere

aggiornati di anno in anno sulla base delle risultanze emerse nella fase applicativa delle misure ivi

individuate ed all’esito di apposito monitoraggio.

Si ritiene opportuno ripercorrere l’attività svolta da FINAOSTA ad oggi al riguardo.

Il Piano, nella sua formulazione originaria, è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione di

FINAOSTA in occasione dell’adunanza del 30 ottobre 2015, su proposta dell’allora RPCT, dott.ssa

Ivana Crosa. A seguito del pensionamento di quest’ultima, il Consiglio di Amministrazione ha

nominato, nella medesima adunanza, in sua sostituzione, la dott.ssa Maria Sara Locati, del Servizio

Legale, Contenzioso e Appalti, che ha provveduto all’aggiornamento del Piano atteso che,

immediatamente dopo la sua adozione, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la determinazione

ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015 relativa all’aggiornamento 2015 del PNA. – L’aggiornamento del

Piano, per il triennio 2016-2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di FINAOSTA

in data 26 gennaio 2016. A decorrere da tale data, è stata quindi avviata una prima fase preliminare

di attuazione dello stesso.

Al fine di intervenire in maniera più incisiva nell’azione di prevenzione del fenomeno corruttivo,

tenuto conto anche dei notevoli cambiamenti del quadro normativo di riferimento, la Società ha

successivamente nominato, a far data dal 1° dicembre 2016, un nuovo RPCT, la dott.ssa Cristina

Gambalonga, interamente dedicato a tale attività, ed ha costituito un apposito Ufficio denominato

“Ufficio Anticorruzione e Trasparenza”.

Il nuovo RPTC ha quindi provveduto all’aggiornamento del Piano per il triennio 2017-2019. Tale

aggiornamento ha rappresentato l’adeguamento del precedente documento al nuovo quadro

normativo nelle more modificato e in particolare alla determinazione ANAC n. 831 del 3 agosto

2016 di approvazione del PNA 2016, nonché il completamento della prima fase di ricognizione

dell’analisi dei rischi corruttivi e delle misure di prevenzione applicabili a FINAOSTA svolta dai

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precedenti aggiornamenti, in vista dell’avvio di una seconda fase di più concreta attuazione dello

stesso.

Considerato che la riorganizzazione interna sopra descritta, con la costituzione dell’Ufficio

Anticorruzione e Trasparenza, è avvenuta a ridosso del termine dei lavori di stesura

dell’aggiornamento del Piano 2017-2019, non è stato possibile condividere con le strutture le

valutazioni sull’efficacia delle misure di prevenzione, sull’attuazione degli adempimenti previsti, e

la predisposizione e l’aggiornamento delle azioni di prevenzione.

Pertanto, il Piano 2017-2019 si è posto l’obiettivo primario di assicurare il coinvolgimento,

nell’azione di prevenzione della corruzione, dei soggetti che operano all’interno della Società, a

tutti i livelli, ai sensi del comma 5, articolo 1 della Legge 190/2012.

Nel corso del 2017, a decorrere dal mese di giugno, l’attività prevista dal Piano 2017-2019 ha subito

un arresto a seguito dell’assenza, per motivi di salute, del nuovo RPCT.

Quest’ultimo ha infine comunicato alla Società in data 26 ottobre 2017 di rinunciare alla funzione

di RPCT in ragione di garantire la necessaria continuità all’operato della stessa, consentendo

all’azienda di addivenire ad una scelta definitiva. In occasione dell’adunanza del 30 ottobre 2017, il

Consiglio di Amministrazione ha quindi ritenuto di nominare nuovamente RPCT la dott.ssa Maria

Sara Locati, Responsabile del Servizio Legale, Contenzioso ed Appalti, già RPTC nel 2016,

prevedendo altresì un rafforzamento dell’Ufficio Anticorruzione e Trasparenza.

Il nuovo RPTC ha quindi avviato un’attività di carattere ricognitivo al fine di stabilire lo stato di

attuazione delle misure di prevenzione della corruzione previste dal Piano 2017-2019 e, più in

generale, lo stato di attuazione da parte della Società della normativa in materia di anticorruzione e

trasparenza.

In proposito il RPTC ha rilevato che, rispetto alle attività calendarizzate nell’allegato 21 del

suddetto Piano, aventi ad oggetto le c.d. misure di prevenzione generali, parte delle stesse è stata

avviata, ma la maggior parte non è stata finalizzata. Del pari non risulta essere stato compiutamente

svolto il monitoraggio sull’attuazione delle c.d. misure specifiche.

Considerato il breve lasso di tempo intercorso dalla nomina, l’aggiornamento del Piano qui

proposto per il triennio 2018-2020 e adottato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio

2018, è dunque consistito, oltre che nel recepimento delle ulteriori novità normative nelle more

intervenute, in una nuova calendarizzazione su base triennale delle attività già previste dal Piano

2017-2019, tenuto conto delle risorse temporali a disposizione e dell’attuale dotazione organica

dell’Ufficio Anticorruzione e Trasparenza.

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3. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO

FINAOSTA , ai sensi della Legge regionale 16 marzo 2006, n. 7 (Nuove disposizioni concernenti la

società finanziaria regionale FINAOSTA ) agisce, in considerazione delle finalità perseguite e per

l'attuazione di indirizzi e strategie di interesse regionale, in qualità di ente strumentale della Regione

autonoma Valle d’Aosta (di seguito “Regione”).

Socio unico di FINAOSTA è la Regione.

FINAOSTA opera quindi in un contesto territoriale di dimensioni ridotte, che consente al cittadino

un controllo diffuso sull’attività della classe politica e delle pubbliche amministrazioni.

In base alle elaborazioni dell'osservatorio economico e sociale della Regione, attraverso dati Istat,

reati come corruzione, violazione dei doveri d'ufficio e abusi non sono numericamente significativi

in termini assoluti e in rapporti agli altri reati. Le fattispecie criminose che più colpiscono la

Regione sono le truffe, i furti, e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso del 2017 sono state tuttavia avviate indagini per reati contro la Pubblica Amministrazione

che hanno interessato un dirigente della Società in relazione a cariche e incarichi da questo ricoperti

in enti collegati a Finaosta. Per quanto nei fatti oggetto di indagine non risulti coinvolta la Società e,

allo stato, non si sia ancora pervenuti ad un rinvio a giudizio, la vicenda emersa rappresenta un

segnale importante di esposizione al rischio di fenomeni corruttivi che dovrà essere adeguatamente

valutato ai fini dell’adozione di eventuali misure specifiche.

Si segnala inoltre che la stessa Regione ha rivolto particolare attenzione alle misure di prevenzione

da porre in essere al fine di contrastare la corruzione, in particolare alla trasparenza. Infatti, il

Consiglio Regionale ha approvato la Legge n. 20/2016, recante norme in materia di trasparenza per

le società partecipate e controllate dalla Regione, ulteriori rispetto a quelle richieste dal D. Lgs. n.

33/2013 e successive modifiche.

4. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO

FINAOSTA ha lo scopo di concorrere, nel quadro di una politica di programmazione regionale, a

promuovere e a compiere tutte quelle attività o a porre in essere tutti quegli interventi che,

direttamente o indirettamente, favoriscano lo sviluppo socio-economico del territorio regionale, in

armonia con le direttive della Regione.

Per il conseguimento dello scopo sociale, FINAOSTA può porre in essere i seguenti tipi di

intervento:

a) concedere finanziamenti sotto qualsiasi forma;

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b) gestire fondi di rotazione, alimentati da provvista fornita dalla Regione e/o da FINAOSTA

stessa, finalizzati alla concessione di finanziamenti a favore dei soggetti indicati nelle Leggi

regionali di istituzione dei fondi stessi e regolamentati da apposite convenzioni;

c) assumere partecipazioni in società di capitali, finalizzate alla realizzazione di programmi o al

conseguimento di obiettivi di interesse per il contesto economico regionale;

d) fornire consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria e societaria e di strategia

industriale;

e) assumere incarichi di studio, di consulenza, di assistenza e di gestione, affidati dalla Regione;

f) attuare interventi utilizzando i fondi speciali di cui all'articolo 6 della L.R. 7/2006.

FINAOSTA opera con mezzi finanziari propri ovvero per conto della Regione mediante fondi

specifici forniti dalla Regione stessa. Si definisce ordinaria la gestione relativa ad interventi che

FINAOSTA pone in essere con mezzi finanziari propri. Si definisce speciale la gestione relativa ad

interventi effettuati per conto della Regione, ai sensi dell’articolo 6 della L.R. 7/2006. FINAOSTA

può, inoltre, gestire fondi di rotazione alimentati dalla Regione o da FINAOSTA stessa.

In particolare, si ritiene opportuno soffermarsi brevemente sulle attività di cui ai punti a), b) ed f) da

un lato e c) dall’altro.

4.1 ATTIVITA’ DI CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI

FINAOSTA è sottoposta ai controlli di vigilanza della Banca d'Italia e, già iscritta nell'elenco

speciale previsto dall'art. 107 D.Lgs.- n. 385/1993 - Testo Unico Bancario c.d. TUB), è poi stata

iscritta all’Albo unico degli intermediari finanziari previsto dall’art. 106 del D.lgs n. 385/1993

(TUB), a seguito della riforma del Titolo V disposta dal D.Lgs. n. 141/2010 e successive modifiche

e integrazioni, nonché all’Albo unico dei gruppi finanziari ex art. 109 TUB, in qualità di

capogruppo del gruppo finanziario di cui fa parte Aosta Factor .

I futuri aggiornamenti del Piano, e in particolare la mappatura dei rischi, dovranno tenere conto del

ruolo di Finaosta quale capogruppo del gruppo finanziario.

La posizione di Finaosta si caratterizza inoltre, rispetto a quella di altri erogatori del credito, in

quanto intermediario finanziario che eroga finanziamenti a valere su fondi pubblici e su mandato

della Regione.

4.2 ASSUNZIONE DI PARTECIPAZIONI IN SOCIETA DI CAPITALI

Si rinvia all’allegato n. 1 che raffigura una tabella riepilogativa della situazione delle partecipazioni

detenute da FINAOSTA, aggiornata al 30/06/2016, e pubblicata nella sezione “Società trasparente /

Enti controllati / Società partecipate” del sito di FINAOSTA.

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Obiettivo del presente Piano è creare un coordinamento tra l’attività del RPCT di FINAOSTA e i

Responsabili delle Società dalla stessa partecipate e controllate (ove nominati), al fine di rafforzare

il ruolo di indirizzo e di supporto che la prima deve avere per l’adempimento agli obblighi di

pubblicazione ai sensi del Decreto Legislativo n. 33/2013 da parte delle seconde.

5. I SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

DELLA CORRUZIONE

Si descrivono di seguito i soggetti coinvolti nell’attività di prevenzione della corruzione all’interno

di FINAOSTA, con l’indicazione dei relativi compiti e responsabilità

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione:

- designa il RPCT e può chiamarlo a riferire sull’attività svolta;

- definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che

costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del

Piano;

- adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione e i suoi aggiornamenti.

RPCT (Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza)

Il RPCT viene nominato dal Consiglio di Amministrazione secondo i criteri previsti dalle Nuove

linee guida ed è il soggetto incaricato di svolgere l’attività di vigilanza sull’attuazione del Piano e la

sua idoneità a prevenire i fenomeni di corruzione ed illegalità, segnalando all’organo di indirizzo e

all’organismo indipendente di valutazione le disfunzioni inerenti l’attuazione delle misure di

prevenzione, ai sensi dei commi 10, lett. a) e 7, dell’articolo 1 della Legge 190/2012.

Per FINAOSTA il RPCT è la dott.ssa Maria Sara Locati, nominata dal Consiglio di

Amministrazione con delibera del 30 ottobre 2017, a far data dal 1° novembre 2017.

Nell’atto di nomina sono stati attribuiti al RPCT adeguati poteri ai fini dell’interlocuzione con il

personale e dello svolgimento della sua attività di vigilanza sull’attuazione delle misure di

prevenzione della corruzione, e sono state poste in essere le modifiche organizzative necessarie per

assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell’incarico in piena autonomia ed effettività,

ai sensi del comma 7, articolo 1, della Legge 190/2012. Con apposita comunicazione di servizio

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(cfr. Comunicazione di servizio n. 14 del 24 novembre 2017) è stata comunicata la nomina del

RPCT e tutto il personale è stato invitato a dare allo stesso la necessaria collaborazione.

Il RPCT, entro il 31 gennaio di ogni anno, definisce le procedure appropriate per selezionare e

formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, ai sensi

dei commi 8 e 10, lett c), articolo 1, della Legge 190/2012. Si rinvia all’illustrazione del programma

di lavoro previsto per il 2018, di cui al capitolo 16 del presente Piano, che dettaglia le modalità di

formazione specifica che sarà erogata ai soggetti operanti nelle aree a rischio.

Il RPCT verifica, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi negli

uffici che operano nelle aree maggiormente esposte al rischio di corruzione, ai sensi del comma 10,

lett c), articolo 1, della Legge 190/2012. Si rinvia, per quanto attiene all’applicazione della misura

della rotazione in FINAOSTA, al capitolo 18 di cui al presente Piano.

Considerata la stretta connessione tra le misure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e quelle

previste dalla Legge 190/2012, le funzioni del RPCT devono essere svolte in costante

coordinamento con quelle dell’Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (ODV).

Nell’ODV di FINAOSTA, in quanto organo collegiale, è prevista la partecipazione del RPCT nei

casi in cui siano trattate tematiche inerenti i reati con la Pubblica Amministrazione e al fine di

condividere e valutare le azioni di coordinamento con il Piano triennale di prevenzione della

corruzione.

Il Responsabile della prevenzione della corruzione coincide, coerentemente con quanto indicato

dalle nuove disposizioni normative, con il Responsabile della trasparenza e ne svolge

conseguentemente le funzioni.

Il RPCT, entro il 15 dicembre di ogni anno, elabora la relazione annuale sull’attività svolta (sulla

base di uno schema fornito da ANAC), la trasmette al Consiglio di Amministrazione e provvede

alla sua pubblicazione sul sito web della Società. Nei casi in cui l’organo di indirizzo lo richieda o

qualora il RPCT lo ritenga opportuno, quest’ultimo riferisce sull’attività, ai sensi del comma 14,

articolo 1, della Legge 190/2012.

Con un comunicato in data 11 dicembre 2017, ANAC ha prorogato il termine per la predisposizione

e la pubblicazione della relazione annuale 2017, da effettuarsi entro il 31 gennaio 2018, sulla base

dello schema appositamente predisposto dall’Autorità. Il RPCT di FINAOSTA ha redatto la propria

relazione, che pubblicherà nel termine assegnato, sulla base dello schema anzidetto.

Direttore Generale, i Vice Direttori Generali e Dirigenti

Il Direttore Generale, i Vice Direttori Generali e i Dirigenti:

- svolgono attività informativa nei confronti del RPCT e dei Referenti;

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- osservano e fanno osservare al personale che opera nella propria area le misure contenute nel

Piano;

- assicurano l’osservanza del Codice Etico e verificano le ipotesi di violazione;

- segnalano casi di personale conflitto di interessi.

Referenti

I Referenti svolgono attività informativa nei confronti del RPCT, affinché questi abbia elementi e

riscontri sull’intera organizzazione ed attività di FINAOSTA e sulle situazioni di rischio o di

illegalità rilevate. Essi partecipano al processo di gestione del rischio.

I referenti sono: il Servizio Controllo Interno, il Servizio Gestione Rischi/ Funzione Antiriciclaggio

e il Servizio Compliance.

E’ prevista la redazione di un’apposita procedura in materia di anticorruzione nell’ambito della

quale declinare con maggiore dettaglio ruoli e compiti dei referenti e flussi informativi tra questi

ultimi e il RPCT.

Dipendenti

I dipendenti:

- partecipano attivamente al processo di autoanalisi organizzativa, alla definizione delle misure di

prevenzione ed alla relativa attuazione;

- osservano le misure contenute nel Piano;

- segnalano le situazioni di illecito al proprio dirigente o alla Direzione Generale (sistema

disciplinare);

- segnalano casi di personale conflitto di interessi.

Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (ODV)

L’Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (ODV):

- collabora con il RPCT, ai fini del monitoraggio, valutazione ed implementazione del

funzionamento, efficacia e osservanza del Piano allo scopo di prevenire i reati contro la

Pubblica Amministrazione;

- formula proposte di integrazione del Piano.

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale:

- collabora con il Consiglio di Amministrazione al perseguimento delle finalità anticorruzione;

- formula proposte di integrazione del Piano.

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Struttura che cura l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione

Il Consiglio di Amministrazione di FINAOSTA, nell’adunanza del 21 dicembre 2016, ha nominato

la dott.ssa Anna Merlo, soggetto esterno, per lo svolgimento dell’attività di attestazione

dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione analogamente a quanto fanno gli Organismi

indipendenti di valutazione (OIV) per le amministrazioni pubbliche. FINAOSTA, in quanto società

in house della Regione, ha scelto di avvalersi della collaborazione della dott.ssa Anna Merlo in

quanto membro della Commissione indipendente di valutazione della performance della Regione,

riconfermata nel suo ruolo per il periodo dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019. La sua nomina,

infatti, potrà configurarsi come una estensione delle funzioni svolte nell’ambito della Commissione

indipendente di valutazione, con l’intenzione di costituire un caso pilota di approfondimento delle

materie in oggetto, relativamente al settore delle società partecipate dalla Regione, e prestando

attenzione al raccordo tra la Società e la Regione, con l’obiettivo di armonizzare le modalità per gli

adempimenti e i controlli previsti dalle normative.

Direzione Generale e Consiglio di Amministrazione (sistema disciplinare)

Il RPCT provvede alla segnalazione, per gli opportuni provvedimenti, delle violazioni accertate in

materia di corruzione.

FINAOSTA mutua, per quanto applicabile, il sistema disciplinare già adottato, all’interno del

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (Parte Generale – Paragrafo 8.

Sistema disciplinare).

Per quanto riguarda l’accertamento delle infrazioni, i procedimenti disciplinari e l’irrogazione delle

sanzioni, i poteri sono conferiti alla Direzione Generale e al Consiglio di Amministrazione.

6. INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE

Dopo aver analizzato il contesto, esterno ed interno, nel quale opera FINAOSTA, il Piano individua

le aree di attività a rischio corruttivo, e le misure adeguate per la prevenzione e gestione dello

stesso.

Nell’allegato 2 è riportata la tabella denominata “Responsabilità – Azioni – Misure” che, per

ciascuna delle principali aree a rischio connesse ai reati di corruzione / cattiva amministrazione,

individua:

a) i processi in cui deve essere sviluppata la valutazione del rischio (processi sensibili);

b) una sintetica descrizione del rischio;

c) i soggetti coinvolti (strutture interne, organi deliberanti);

d) il livello di rischio, ossia il grado di rischio risultante dall’analisi delle Probabilità di Impatto;

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e) le azioni e gli strumenti di prevenzione;

f) le misure di prevenzione in essere e quelle proposte.

Le aree individuate sono le seguenti:

1) Scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla

modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e

forniture, di cui al decreto legislativo 18 aprile 20016, n. 50.

2) Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché

attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.

3) Attività di gestione mandati.

4) Gestione del contenzioso attivo (monitoraggio crediti e attività di recupero crediti) -

Contenzioso passivo.

5) Gestione contabilità e liquidità.

6) Gestione delle partecipazioni.

7) Attività di consulenza.

8) Attività di reporting interni ed esterni e attività gestione dei rapporti e dei flussi informativi con

la Pubblica Amministrazione.

9) Gestione del personale.

10) Gestione delle ispezioni.

11) Gestione beni immobili.

Gli indici di valutazione della probabilità e gli indici di valutazione dell’impatto del rischio

corruttivo sono stati desunti dalla “Tabella valutazione del rischio” di cui all’Allegato 5 (La

valutazione del livello di rischio) del PNA 2013 e sono stati applicati tenuto conto delle possibili

circostanze che potrebbero favorire il verificarsi dell’evento avuto riguardo al contesto interno di

riferimento (ad esempio, è stato dato adeguato rilievo alla circostanza che un determinato processo,

rispetto ad altri, sia allo stato privo di regolamentazione interna o non sia soggetto a controlli).

Con riferimento alle misure di prevenzione di cui alla lettera f) si precisa che trattasi di misure

“specifiche” riferite al singolo processo ed ai rischi riscontrati con riguardo allo stesso. L’attuazione

delle misure proposte è compito e responsabilità dei soggetti convolti nel processo di cui alla lettera

c). L’attuazione delle medesime misure ed il monitoraggio sulla stessa ha luogo secondo

un’apposita programmazione che coinvolge, insieme al RPCT, i Referenti e l’ODV in conformità a

quanto previsto dal successivo Paragrafo 7 (Sistema dei controlli) e dal Paragrafo 19

(Monitoraggio).

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Si rileva che, come anticipato nell’introduzione al presente Piano, ad oggi non è stato possibile

condividere con le strutture le valutazioni sull’efficacia delle misure di prevenzione e

sull’attuazione degli adempimenti previsti dal Piano 2016-2018. Si riconfermano pertanto la

mappatura dei rischi, la valutazione degli stessi e l’individuazione delle misure di prevenzione come

da precedente aggiornamento del Piano.

Si rammenta che il programma di lavoro previsto per l’anno 2018, che prenderà avvio dalla

formazione specifica dei gruppi di lavoro operanti nelle aree a rischio di corruzione, consentirà la

ricognizione dei processi interni al fine di intercettare eventuali carenze nella mappatura e nelle

misure di prevenzione, o di adeguare le valutazioni dei rischi.

7. SISTEMA DEI CONTROLLI

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 adottato da FINAOSTA, che

comprende anche una prevenzione specifica nei confronti dei reati di corruzione previsti dal D.Lgs.

231/2001, nella Parte Generale (Paragrafo 5.6.) definisce i poteri e le modalità di verifica che

spettano all’ODV sull’attuazione del Modello organizzativo.

Ferma restando l’attività dell’ODV, al fine di vigilare sull'osservanza delle prescrizioni del Piano e

sull’efficacia ed adeguatezza dello stesso ed all’effettiva capacità di prevenire la commissione dei

reati, la procedura in materia di anticorruzione provvederà anche a:

- coordinare le attività dell’ODV e del RPCT;

- prevedere la definizione delle tipologie di controllo atte a prevenire i rischi di corruzione sia

nell’ambito del Modello organizzativo che nell’ambito del Piano;

- disciplinare le azioni di coordinamento (anche attraverso incontri) e il flusso di informazioni tra

il RPCT, l’ODV e le funzioni aziendali (Servizio Compliance, Servizio Controllo Interno e

Servizio Gestione Rischi/RPCT Funzione Antiriciclaggio) che svolgono attività di controllo

periodica nei rispettivi ambiti.

Si segnala che, nelle more l’ODV, trasmette l’ordine del giorno delle proprie adunanze all’RPCT al

fine di consentire a quest’ultimo eventuali interventi su argomenti di proprio interesse. L’RPTC può

inoltre partecipare ad ogni punto all’ordine del giorno delle adunanze dell’ODV e proporre a sua

volta nuovi argomenti da porre all’ordine del giorno.

L’RPCT riceve inoltre copia dei verbali del Consiglio di Amministrazione.

FINAOSTA monitora, misura e controlla l'insieme dei rischi (di mercato, di credito, operativi,

reputazionali, compliance) secondo il seguente schema:

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- controlli di primo livello – o controlli di linea – diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle

attività e operazioni; i controlli sono effettuati all’interno delle stesse strutture che svolgono le

rispettive attività e operazioni e sono disciplinati dalle procedure operative interne di settore;

- controlli di secondo e terzo livello effettuati dal Servizio Controllo Interno, dal Servizio

Gestione Rischi/RPCT Funzione Antiriciclaggio e dal Servizio Compliance.

8. PROCEDURA IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE

Il presente aggiornamento del Piano prevede la redazione, a cura del RPCT , di una procedura che

disciplini i seguenti aspetti dell’attività svolta in materia di anticorruzione. In particolare, il

documento tratterà i seguenti aspetti:

• il ruolo e i compiti del RPCT ;

• le modalità di predisposizione, aggiornamento e monitoraggio del Piano;

• il coordinamento e alla collaborazione con i Referenti e l’ODV, secondo quanto illustrato

nel paragrafo precedente;

• i flussi informativi interni ed esterni. I flussi esterni riguardano le attività di indirizzo e di

reporting tra il RPCT di FINAOSTA , il RPCT dell’amministrazione controllante e i

Responsabili delle Società partecipate e controllate dalla stessa.

Considerato che a seguito dell’avvicendamento nel ruolo di RPCT di soggetti diversi non è stato

possibile, ad oggi, garantire continuità all’attività del RPCT, si ritiene opportuno calendarizzare tale

procedura per l’anno 2019 affinché l’impostazione della stessa sia coerente e soddisfi le esigenze

organizzative e gestionali che il medesimo RPCT potrà riscontrare nel corso del 2018.

9. ATTIVITA’ PER LA PROMOZIONE DELLA TRASPARENZA E

DELL’INTEGRITA’

Ogni aggiornamento del Piano dovrà essere pubblicato nell’apposita sottosezione della sezione

“Società Trasparente” del sito aziendale e reso noto al personale tramite specifiche comunicazioni

di servizio. Inoltre, il Piano ed i suoi aggiornamenti dovranno essere consegnati a tutto il personale

neoassunto al momento della presa di servizio.

Il RPCT ha richiesto, già nel 2017, ai sistemi informativi l’implementazione di una nuova sezione

nella Fintranet aziendale, che provvederà ad alimentare e aggiornare mensilmente, per fornire a tutti

i dipendenti, nonché agli organi di indirizzo e di controllo, un canale di informazione dedicato, con

l’intento di promuovere la trasparenza e l’integrità all’interno di FINAOSTA .

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10. CODICE DI COMPORTAMENTO

La determinazione ANAC n. 1134 del 8 novembre 2017 prevede, tra i contenuti minimi delle

misure di prevenzione della corruzione, l’adozione di un codice etico “avendo cura in ogni caso di

attribuire particolare importanza ai comportamenti rilevanti ai fini della prevenzione dei reati di

corruzione”.

FINAOSTA ha adottato un proprio codice etico (di seguito il “Codice Etico”), quale elemento base

della propria cultura aziendale, che costituisce il documento ufficiale in cui vengono fissati i

principi di "deontologia aziendale" che la Società rispetta, nei quali si rispecchia e ai quali

coerentemente si devono adeguare tutti i soggetti con i quali essa opera, sia interni che esterni.

Tale strumento, in continuo divenire anche grazie al contributo da parte di tutti i soggetti destinatari,

garantisce che i principi etici fatti propri da FINAOSTA siano definiti in modo esplicito, chiaro,

inequivocabile e comprensibile, e rappresenta l'espressione più articolata dei valori che

costituiscono l'etica sociale, i principi guida, nonché le direttive fondamentali cui devono

conformarsi le attività sociali ed i comportamenti di tutti coloro ai quali il Codice Etico è destinato,

nell'ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta nell'organizzazione

aziendale.

Il Paragrafo 19 del Codice Etico è specificatamente dedicato ai rapporti con la Pubblica

Amministrazione ed ai possibili comportamenti “latu sensu” corruttivi che potrebbero configurarsi

in tale ambito.

L’osservanza delle norme del Codice Etico è considerata parte essenziale delle obbligazioni

contrattuali dei dipendenti di FINAOSTA ai sensi e per gli effetti dell’art. 2104 del codice civile e

la violazione delle stesse comporta l’applicazione delle misure sanzionatorie contenute nel sistema

disciplinare aziendale adottato ai sensi del Decreto 231/2001 in base alle specifiche modalità ivi

previste.

Nell’ambito della procedura per la ricezione e gestione delle segnalazioni di illeciti di cui al

successivo capitolo 17 verrà trattato il tema della connessione tra l’attivazione di tale sistema

sanzionatorio e la raccolta delle segnalazioni relative alle violazioni del Codice Etico.

L’ODV e l’RPCT sono a disposizioni dei dipendenti per un supporto interpretativo dello stesso.

11. GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE

Molteplici sono le disposizioni, di legge, regolamentari ed interne, che attribuiscono rilevanza alla

prevenzione dei conflitti di interesse quale strumento di protezione contro possibili illeciti.

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L’art. 1, comma 41, della Legge 190/2012 ha introdotto una nuova disposizione nel capo II della

Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto

di accesso ai documenti amministrativi): “Art. 6-bis. - (Conflitto di interessi). - 1. Il responsabile

del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli

atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi,

segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale”.

Alcuni principi comportamentali in materia sono indicati dal Codice Etico adottato da FINAOSTA ,

che nella parte I Paragrafo I.1 (Situazioni di conflitto di interesse) individua una serie di circostanze

in cui sono ravvisabili potenziali situazioni di conflitto di interesse.

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 adottato da FINAOSTA

nella Parte Generale (Paragrafo 5.4) dispone inoltre che “è fatto obbligo a ciascun membro

dell’Organismo di Vigilanza di astenersi dalla votazione nel caso in cui lo stesso si trovi in

situazione di conflitto di interessi, anche potenziale, con l’oggetto della delibera. L’esistenza della

situazione di conflitto e la conseguente astensione deve essere fatta constatare dal verbale della

seduta”.

L’art. 136 (Obbligazioni degli esponenti bancari) del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico

delle leggi in materia bancaria e creditizia – TUB) impone ai componenti del Consiglio di

Amministrazione l’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi.

Gli articoli 2373, 2391 e 2399 del codice civile disciplinano il conflitto di interessi in ambito

societario.

La circolare di Banca d’Italia n. 288 del 3 aprile 2015 prevede l’adozione di processi decisionali e

sistemi organizzativi adeguati a prevenire i conflitti di interesse quali strumenti volti a garantire la

sana e prudente gestione dell’intermediario finanziario.

La rilevanza della questione è dunque tale per cui è prevista l’adozione di una policy in materia di

conflitti di interessi entro il 2018.

Nelle more, al fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità dell’attività della Società e considerata

l’importanza di prevenire illeciti nelle aree a maggior rischio di corruzione, si ritiene opportuno

riportare i seguenti principi.

Sussiste l’obbligo per ciascun dipendente di astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o ad

attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero:

- di parenti o affini entro il 2° grado, del coniuge o di conviventi;

- di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale;

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- di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o

rapporti di credito o debito significativi;

- di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti,

associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o

gerente o dirigente.

L’obbligo di astensione sussiste inoltre in ogni altro caso in cui esistano significative ragioni di

convenienza.

Il conflitto di interessi può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali.

Il dipendente che si trovi in una delle situazioni contemplate nei paragrafi che precedono deve darne

comunicazione al responsabile della struttura di appartenenza (o alla Direzione Generale) in forma

scritta e motivata o secondo quanto previsto nelle procedure interne di settore. Sull'astensione

decide il responsabile della struttura di appartenenza (o la Direzione Generale).

La tracciabilità dei processi decisionali adottati in materia di conflitto di interessi deve essere

garantita attraverso un adeguato supporto documentale che consenta in ogni momento la

reperibilità.

Per quanto riguarda i Partecipanti alle Commissioni di Gara, l’art. 84 del D.Lgs. 163/2006 (Codice

dei contratti pubblici), con riferimento alla Commissione giudicatrice nel caso di aggiudicazione

con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa dispone che:

- “i commissari diversi dal Presidente non devono aver svolto ne' possono svolgere alcun'altra

funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si

tratta”;

- “si applicano ai commissari le cause di astensione previste dall'articolo 51 cod. proc. civ.”.

All’atto della nomina è necessario acquisire specifica dichiarazione, in merito all’insussistenza delle

circostanze previste dal citato art. 84 del D.Lgs. 163/2006 e delle cause di astensione previste

dall'art. 51 CPC.

Il RPCT richiederà annualmente all’Ufficio Appalti un report sull’acquisizione delle suddette

dichiarazioni.

Per quanto riguarda i Partecipanti alle Commissioni di procedure selettive, fermo restando che i

commissari di una commissione devono essere in maggioranza esperti tecnici della materia, si

ritiene opportuno regolamentare attraverso specifiche norme interne le modalità di nomina dei

membri delle commissioni stesse.

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All’atto della nomina è necessario acquisire specifica dichiarazione, in merito all’insussistenza delle

cause di astensione previste dall'art. 51 del Codice di Procedura civile.

Il RPCT richiederà annualmente alle strutture che abbiano competenza per tali procedimenti un

report sull’acquisizione delle suddette dichiarazioni.

I report acquisiti nel corso del 2017 non hanno evidenziato criticità al riguardo.

12. TRASPARENZA

La trasparenza, da attuarsi innanzitutto con l’adempimento degli obblighi di pubblicità, trasparenza

e diffusione delle informazioni introdotti dalla Legge 190/2012 e dal D.Lgs. n. 33/2013, rappresenta

una misura fondamentale per la prevenzione della corruzione.

Le società in controllo pubblico, come FINAOSTA, sono tenute all’adempimento dei suddetti

obblighi nei limiti individuati dall’ANAC con le Nuove linee guida.

In tale documento ANAC ricorda che le misure di trasparenza devono confluire in un’apposita

sezione del Piano. In questa sezione devono essere individuate le misure organizzative volte ad

assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi delle informazioni da pubblicare, definendo

tempi, modi e risorse ai fini dell’elaborazione, trasmissione e pubblicazione dei dati e dei documenti

necessari, individuando i responsabili delle diverse fasi.

In particolare, ANAC richiama l’art. 10, co. 3, del D. Lgs. n. 33/2013, il quale stabilisce che la

promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce obiettivo strategico di ogni

amministrazione, che deve tradursi in obiettivi organizzativi e individuali. A tal fine, l’organo di

indirizzo può dare indicazione di pubblicare dati ulteriori rispetto a quelli previsti dal citato

Decreto, in relazione alle specifiche aree a rischio.

In FINAOSTA la disciplina dettagliata delle misure organizzative di cui sopra è contenuta nella

procedura interna n. 60 (Amministrazione trasparente), approvata con delibera del Consiglio di

Amministrazione del 31 ottobre 2014, recante la disciplina operativa per l’adempimento agli

obblighi di pubblicazione. Il documento denominato “La produzione dei dati ed i controlli”,

approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2014, disciplina i

controlli di secondo livello sull’attuazione di specifici obblighi di pubblicazione..

Come sopra anticipato, le recenti Nuove linee guida hanno ridefinito gli obblighi di pubblicazione

cui sono tenute le società in controllo pubblico, tenuto conto delle modifiche al quadro normativo

dovute all’intervento del D. Lgs. n. 97/2016 e del D. Lgs. n. 175/2016, così come modificato dal D.

Lgs. n. 100/2017.

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Si rende pertanto necessario procedere quanto prima al recepimento delle nuove indicazioni di

ANAC ed alla revisione della richiamata procedura n. 60.

Tale attività di adeguamento non risulta tuttavia di pronta attuazione richiedendo, in taluni casi, la

raccolta di nuove informazioni per l’elaborazione di dati e documenti ulteriori rispetto a quelli già

prodotti, in altri casi approfondimenti al fine di definire correttamente l’effettivo ambito di

applicazione degli obblighi di pubblicazione ed i loro esatti contenuti.

Nelle more dello svolgimento di tale attività, FINAOSTA manterrà pertanto le pubblicazioni ad

oggi adottate ed in tal senso darà istruzioni anche alle società dalla stessa partecipate e controllate.

12.1 ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO

Con le modifiche al Decreto Legislativo n. 33/2013 intervenute nel corso del 2016, è stato

introdotto il nuovo istituto dell’accesso civico generalizzato, c.d. F.O.I.A., a norma del quale

chiunque ha diritto di accedere ai dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni - e

dalle società controllate o partecipate dalla stessa - ulteriori rispetto a quelli oggetto di

pubblicazione ai fini della trasparenza, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e

privati giuridicamente rilevanti. L’Autorità Nazionale Anticorruzione, d’intesa con il Garante della

Protezione dei dati personali, ha adottato con delibera n. 1309 del 28 dicembre 2016 le linee guida

recanti indicazioni operative sulle esclusioni e i limiti all’accesso.

Si ricorda che, prima delle modifiche sopra indicate, il diritto all’accesso civico comprendeva

esclusivamente i dati, i documenti e le informazioni oggetto di pubblicazione.

L’accesso a dati ulteriori era consentito soltanto nei limiti e con le modalità indicate dalla Legge n.

241/1990 sul procedimento amministrativo: in presenza di un interesse diretto, concreto e attuale

del soggetto richiedente, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al

documento richiesto.

Il precedente RPCT ha previsto ed avviato nel corso del 2017 la redazione di una procedura interna,

autonoma rispetto alla procedura n. 60 (Amministrazione Trasparente), al fine di disciplinare

l’istituto di nuova introduzione e regolamentare la gestione interna delle richieste pervenute. Tale

attività, per le ragioni sopra esposte, non è stata portata a termine e la bozza prodotta deve essere

ancora oggetto di revisione alla luce della Circolare del Ministero per la semplificazione e la

pubblica amministrazione n. 2/2017, nonché oggetto di condivisione con i controlli interni e

sottoposta al vaglio della Funzione Compliance prima dell’approvazione nel Consiglio di

Amministrazione di Finaosta .

Nel frattempo, sono state pubblicate sul sito web di Finaosta nella sezione “Società trasparente

/Altri contenuti / accesso civico” le informazioni utili per inoltrare una richiesta di accesso civico,

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mettendo a disposizione l’indirizzo email: [email protected]. Inoltre, in

data 12 gennaio 2017, è stato comunicato ai Responsabili delle Società partecipate e controllate

dalla stessa, l’avvenuta pubblicazione delle linee guida da parte dell’ANAC sul tema in oggetto,

raccomandando alle stesse l’adempimento agli obblighi ivi contenuti. Infine, si è provveduto a

circolarizzare internamente a FINAOSTA una email, datata 12 gennaio 2017, contenente un

prospetto riassuntivo sui caratteri essenziali del nuovo istituto, in occasione della quale ha richiesto

di essere informato se dovessero pervenire delle richieste in tal senso.

Si riporta di seguito il prospetto riassuntivo di cui sopra, recante i caratteri generali dell’istituto e gli

elementi che lo distinguono dalle altre tipologie di accesso previste dalla Legge.

Caratteristiche generali dell’accesso civico generalizzato.

A norma dell’articolo 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 33/2013, in vigore dal 23 dicembre

2016, chiunque ha diritto di accedere ai dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni,

ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai fini della trasparenza, nel rispetto dei limiti

relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti.

Il fine è di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e

sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.

L’istanza non richiede motivazione.

Rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione le società in controllo pubblico e le società in

partecipazione pubblica, queste ultime limitatamente ai dati e documenti inerenti l’attività di

pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione Europea.

L’ambito oggettivo di applicazione include non soltanto i documenti amministrativi, ma anche i

dati, non richiedendo l’individuazione del documento all’interno del quale sono contenuti. Non

sono ammesse richieste meramente esplorative, generiche o massive. L’amministrazione non ha

l’obbligo di rielaborare il dato.

Eccezioni all’accesso civico generalizzato indicate nelle Linee Guida dell’ANAC.

1. Eccezioni assolute: l’amministrazione è tenuta a rifiutare l’accesso. Si tratta dei casi in cui

una norma di legge, in via generale e preventiva, dispone la non ostensibilità del dato, documento o

informazione, ovvero la consente secondo particolari condizioni, modalità e/o limiti. L’ANAC

fornisce un’elencazione, non esaustiva:

• segreto di stato;

• altri casi di segreto o di divieto di divulgazione;

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• accesso subordinato al rispetto di specifiche condizioni, modalità o limiti, inclusi quelli di

cui all’articolo 24, comma 1, della Legge 241/90 (recante le esclusioni all’accesso agli atti).

2. Eccezioni relative: l’amministrazione deve svolgere un’attività valutativa, effettuando il

bilanciamento degli interessi, caso per caso, e motivando l’eventuale rifiuto con l’indicazione

espressa dell’interesse concreto tutelato, dell’elevata probabilità del verificarsi di un pregiudizio e

del nesso di causalità con l’ostensione del dato. Non è ammesso il rifiuto se è sufficiente il

differimento dell’accesso o altrimenti un accesso parziale con l’oscuramento dei dati ulteriori.

Le eccezioni relative possono derivare dalla tutela di:

a) interessi pubblici concernenti:

• la sicurezza pubblica e l’ordine pubblico;

• la sicurezza nazionale;

• la difesa e le questioni militari;

• le relazioni internazionali;

• la politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato;

• la conduzione di indagini sui reati e il loro perseguimento;

• il regolare svolgimento di attività ispettive.

b) interessi privati, quali:

• la protezione dei dati personali;

• la libertà e la segretezza della corrispondenza;

• gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi

proprietà intellettuale, diritto d’autore e segreti commerciali.

Altre ipotesi di accesso previste dalla legge.

1. Accesso agli atti, c.d. accesso documentale, ai sensi della Legge 241/90 sul procedimento

amministrativo, che consente al soggetto portatore di un interesse diretto, concreto e attuale,

corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto

l’accesso;

2. Accesso civico, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del Decreto Legislativo n. 33/2013, che

consente a chiunque di accedere ai dati soggetti all’obbligo di pubblicazione;

3. Accesso ai dati personali, ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003, che

consente all’interessato di ottenere conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo

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riguardano presso la pubblica amministrazione, e l’indicazione circa le finalità e modalità di

trattamento degli stessi;

4. Accesso dei Consiglieri Regionali, ai sensi dell’articolo 116 del Regolamento per il

funzionamento del Consiglio regionale, e dell’articolo 9 della Legge Regionale n. 20/2016, che

consente a questi ultimi di ottenere dall’Amministrazione le informazioni utili all’espletamento del

mandato e copia dei documenti richiesti.

Le Nuove linee guida sollecitano l’adozione di una disciplina interna per il riscontro delle istanze di

accesso generalizzato.

Come sopra anticipato, a tal fine è prevista la finalizzazione della procedura già elaborata in bozza

dal precedente RPCT entro il primo semestre del corrente anno.

12.2 ATTIVITA’ DI ATTESTAZIONE E APPROFONDIMENTI COLLEGATI

Si rinvia al capitolo “Soggetti coinvolti nell’attività di prevenzione della corruzione” per le

informazioni relative alla nomina della dott.ssa Anna Merlo nell’attività di attestazione degli

obblighi di pubblicazione di FINAOSTA .

Si ritiene che la nomina di un soggetto esterno, esperto nelle materia, consentirà a FINAOSTA di

efficientare il processo di adeguamento e aggiornamento del sezione del sito “Società trasparente”,

per l’adempimento ai nuovi obblighi di pubblicazione.

Oltre all’attività di attestazione prevista dalla norma, la dott.ssa Merlo avvierà lo svolgimento di

alcuni collegati approfondimenti, brevemente illustrati nella delibera di nomina del Consiglio di

Amministrazione di FINAOSTA del 22 dicembre 2016, che si riportano di seguito:

a) “Stato dell’arte con riguardo alle norme da applicare alle finanziarie regionali; attivazione

di contatti con ANAC;

b) Stato dell’arte da parte delle società finanziarie regionali, con particolare attenzione per

quelle più simili;

c) Verifica e aggiornamento delle sezioni applicabili relative alla trasparenza, con

individuazione di possibili approfondimenti, tra cui l’ambito dei tempi procedimentali;

d) Mappatura delle procedure, rilevazione dei tempi effettivi, definizione di valori standard e

di benchmarking;

e) Rapporti sistematici con la Regione Autonoma, ai fini del possibile avvio di un processo

omogeneo per il progressivo adeguamento ai nuovi adempimenti da parte di tutte le

partecipate della Regione, compresa l'attribuzione da parte della Regione stessa di obiettivi

più mirati e incentivanti.”

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L’attività sopra descritta è finalizzata all’individuazione di obiettivi specifici, da porre alla base

della valutazione delle performance per gli anni successivi, laddove si ritenesse di poterle applicare

a FINAOSTA .

Inoltre, gli approfondimenti sopra descritti consentiranno al RPCT una ricognizione della

mappatura dei processi interni a FINAOSTA , al fine di individuare nuove misure di prevenzione e

di intercettare eventuali aree a rischio nelle quali intervenire.

Si segnala che nel 2017, la dott.ssa Merlo ha attestato l’assolvimento da parte di FINAOSTA degli

obblighi di pubblicazione individuati dalla griglia di rilevazione di cui alla delibera ANAC n. 236

del 1° marzo 2017. L’attività di attestazione, riferita a due rilevazioni effettuate in data 31 luglio

2017 e in data 31 ottobre 2017, è stata svolta in analogia a quanto previsto dalla suddetta delibera

per le pubbliche amministrazioni nell’attesa di indicazioni specifiche da parte di ANAC per le

società in controllo pubblico. La prossima attestazione, da pubblicarsi nel 2018 nei termini che

ANAC assegnerà a tal fine, terrà conto delle obblighi di pubblicazione cui tali società sono tenute

sulla base delle Nuove linee guida.

In esito all’attività di attestazione svolta nel corso del 2017, la dott.ssa Merlo ha riscontrato il

progressivo popolamento e aggiornamento delle varie sotto-sezioni della sezione “Società

Trasparente” del sito di FINAOSTA, concludendo che “notevoli criticità derivano senza dubbio

dalla complessità e dalla mancanza di organicità della normativa di riferimento, che porta ad

applicazioni della stessa caratterizzate da difformità e margini di incertezza”.

Si ritiene che, in applicazione delle indicazioni fornite da ANAC con le Nuove linee guida, vengano

dipanati taluni dubbi interpretativi e che l’attività di revisione e aggiornamento della procedura

interna n. 60 di cui sopra, consentirà una maggiore conformità al dettato normativo.

13. MONITORAGGIO DEI TEMPI PROCEDIMENTALI

Ai sensi dell’articolo 1, comma 28 e comma 9, lett d), della Legge 190/2012, le amministrazioni

provvedono al monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali e alla tempestiva

eliminazione delle anomalie. Le Nuove linee guida non prevedono, tra i contenuti minimi delle

misure di prevenzione della corruzione, l’adozione di tale misura per le società in controllo

pubblico. Considerato tuttavia che l’attività di FINAOSTA , in taluni casi, si colloca nell’ambito di

procedimenti amministrativi di competenza della Regione (c.d. attività endoprocedimentale) si

ritiene necessario monitorare il rispetto dei tempi con riferimento a tale attività. L’esito di tale

monitoraggio potrà essere eventualmente pubblicato nella sezione “Società trasparente/Dati

ulteriori”.

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25

A tal fine dal 1° dicembre 2016 ha preso avvio un programma di lavoro, svolto dal RPCT in

collaborazione con il soggetto nominato nel ruolo di attestazione dell’adempimento degli obblighi

di pubblicazione (capitolo 10.2), che prevede la mappatura dettagliata dei termini per la conclusione

dei procedimenti interni di FINAOSTA e il monitoraggio degli stessi.

Il nuovo RPCT proseguirà tale attività nel corso del 2018.

14. MISURE FINALIZZATE AD ASSICURARE LA VERIFICA SULLE

CAUSE DI INCONFERIBILITA’ E INCOMPATIBILITA’ E DEI

REQUISITI DEGLI ESPONENTI AZIENDALI

Si ricorda che la materia delle incompatibilità e delle inconferibilità degli incarichi è disciplinata

innanzitutto dal D. Lgs. n. 39/2013 ed è riferita a coloro che rivestono incarichi di amministratore,

ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. l), del medesimo decreto legislativo ed a coloro cui sono conferiti

incarichi dirigenziali.

Oltre a tale disciplina, per FINAOSTA, rilevano ulteriori norme in materia di cui infra.

In ogni caso vengono acquisite apposite dichiarazioni sulle diverse situazioni soggettive, nonché la

documentazione a riscontro della veridicità delle stesse (per quanto possibile), come di seguito

illustrato.

In caso di membri del Consiglio di Amministrazione e esponenti aziendali

Acquisizione, da parte della Segreteria di direzione, di specifiche dichiarazioni, rese ai sensi degli

artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito a:

a) insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ex D.Lgs. 39/2013;

b) insussistenza di cause di incompatibilità previste dallo Statuto di FINAOSTA ;

c) requisiti di professionalità e onorabilità ex art. 26 TUB e Circolare n. 288;

d) requisiti di indipendenza ex art. 36 D.L. 201/2011;

e) insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ai sensi dell’art. 11, comma 11 e 8, del

D. Lgs. n. 175/2016.

La Segreteria di Direzione acquisisce la seguente documentazione in capo a tutti i membri del

Consiglio di Amministrazione e agli esponenti aziendali:

- certificato generale del casellario giudiziale;

- certificato dei carichi pendenti;

- comunicazione antimafia ai sensi del D.Lgs. 159/2011;

- curriculum vitae.

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In tema di inconferibilità e di requisiti soggettivi previsti dalla Legge regionale 7/2006 restano

ferme le verifiche svolte dalla Regione.

In caso di membri del Collegio Sindacale

Acquisizione, da parte della Segreteria di direzione, di specifiche dichiarazioni, rese ai sensi degli

artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito a:

a) insussistenza di cause di incompatibilità previste dallo Statuto di FINAOSTA ;

b) requisiti di professionalità e onorabilità ex art. 26 TUB e Circolare n. 288;

c) requisiti di indipendenza ex art. 36 D.L. 201/2011.

La Segreteria di Direzione acquisisce la seguente documentazione in capo a tutti i membri del

Consiglio di Amministrazione:

- certificato generale del casellario giudiziale;

- certificato dei carichi pendenti;

- comunicazione antimafia ai sensi del D.Lgs. 159/2011;

- certificato attestante l’iscrizione nel registro dei revisori contabili.

In caso di dirigenti

Acquisizione, da parte della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, all’atto del conferimento

dell’incarico di dirigente, del curriculum vitae e di specifiche dichiarazioni, rese ai sensi degli artt.

46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito a:

a) insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ex D.Lgs. 39/2013;

b) insussistenza di cause di incompatibilità previste dallo Statuto di FINAOSTA .

Con specifico riferimento alle cause di inconferibilità e di incompatibilità è previsto che le modalità

di verifica della veridicità delle dichiarazioni rese dai soggetti interessati siano regolamentate dalla

procedura interna n. 60 (Amministrazione Trasparente) e/o da specifiche procedure operative

interne.

In caso di membri dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

Si rinvia a quanto previsto nel punto “Azioni (soggetti: membri del Consiglio di Amministrazione e

esponenti aziendali)” con riferimento alla verifica in merito a condanne penali per i reati previsti dal

capo I del titolo II del libro secondo del codice penale (reati contro la pubblica amministrazione).

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15. ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI

LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI

L’art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001 prevede che “i dipendenti che, negli ultimi tre anni di

servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni

di cui all'articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del

rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati

destinatari dell'attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I

contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma

sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le

pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi

eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti.”

Al fine di assicurare il rispetto di quanto previsto dalla citata disposizione, fermo restando

l’adeguamento delle procedure interne che disciplinano la selezione e l’assunzione del personale, la

Direzione Risorse Umane e Organizzazione provvede:

- ad inserire negli atti relativi all’avvio di ogni singola procedura selettiva la suddetta clausola

ostativa;

- ad acquisire specifica dichiarazione, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in

merito all’insussistenza del divieto ex art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001.

Con riferimento alla scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi cui al

D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) e ai contratti d’opera intellettuale, in applicazione

dell’art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001, è necessario acquisire specifica dichiarazione, resa

ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito all’insussistenza del divieto ex art. 53,

comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001.

Il RPCT richiederà annualmente alla Direzione Risorse Umane e Organizzazione e all’Ufficio

Appalti, tenuto conto delle rispettive competenze, un report sull’acquisizione delle suddette

dichiarazioni.

I report acquisiti nel 2017 hanno evidenziato in un caso la mancata documentazione

dell’insussistenza del divieto ex art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001. L’RPCT, d’intesa con

la Direzione Risorse Umane e Organizzazione, provvederà pertanto a revisionare la modulistica ad

oggi in uso ai fini delle assunzioni.

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28

16. FORMAZIONE

La formazione riveste un’importanza cruciale nell’ambito della prevenzione della corruzione e dei

fenomeni di illegalità. Si ritiene, pertanto, indispensabile implementare i programmi formativi già

previsti nel Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (parte generale –

Paragrafo 7.1. Formazione ed informazione dei Dipendenti) adottato da FINAOSTA , attraverso un

mirato approfondimento delle tematiche della Legge 190/2012.

Al fine di prevenire e contrastare il fenomeno e fornire la massima informazione sulle situazioni

concrete di rischio, è necessario definire interventi di formazione differenziati, sotto il profilo

soggettivo ed oggettivo, rivolti a tutto il personale sia in posizione dirigenziale che non, con la

funzione di consentire a tutti i dipendenti di conseguire una piena conoscenza delle norme in

materia di anticorruzione e dei contenuti del Piano.

Nel corso del 2017 l’allora RPCT, d’intesa con la Responsabile del Risk Management e della

Funzione Antiriciclaggio (RMFA), ha organizzato, in data 29 maggio 2017, un corso di formazione

di carattere generale dedicato alle materie dell’anticorruzione e dell’antiriciclaggio da erogare a

tutto il personale (dipendenti/dirigenti).

È stato invitato quale relatore Leonardo Ferrante, referente scientifico nazionale della campagna

anticorruzione “Riparte il futuro”, promossa da Gruppo Abele, per cui lavora, e Libera.

La discussione è stata incentrata sull’analisi della corruzione come fenomeno, come

comportamento, come sistema; analoga disamina è stata fatta sull’anticorruzione e sulle possibili

misure di prevenzione. Di rilievo, sono stati i passaggi sul tema dei conflitti di interesse e delle

deleghe di potere.

In esito al suddetto corso le funzioni promotrici hanno somministrato un questionario per valutare il

grado di soddisfazione dei partecipanti. Dal questionario è emersa una valutazione positiva

dell’iniziativa, nonché l’esigenza di approfondire alcune tematiche specifiche ed in particolare

quelle relative al codice etico, ai conflitti di interesse ed al c.d. whistleblowing.

Nel corso del 2018 è prevista una formazione specifica attraverso un corso dedicato ai vertici

aziendali e a singoli gruppi di lavoro, individuati in ciascuna delle aree soggette ad elevato rischio

di corruzione ai sensi del presente Piano. La selezione dei soggetti partecipanti ai gruppi di lavoro

avverrà su proposta del RPCT. I corsi potranno svolgersi anche con l’intervento di professionisti

esterni con competenze specifiche sulle materie in questione.

Ogni intervento formativo dovrà suddividersi in una prima fase introduttiva, di illustrazione della

normativa e dei presidi interni adottati, e in una seconda fase che richiede la partecipazione attiva

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del gruppo di lavoro per la condivisione degli aggiornamenti del Piano. In particolare, sarà

strutturato come segue:

• inquadramento generale sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza;

• analisi delle attività svolte dalla specifica struttura che presentano un rischio di corruzione,

al fine di intercettare eventuali parti del processo non prese in considerazione dal Piano;

• individuazione di nuove misure di prevenzione che si possono adottare, su proposta del

gruppo di lavoro o del RPCT ;

• condivisione delle modalità di monitoraggio delle misure stesse;

• eventuale analisi degli obblighi di pubblicazione in materia di trasparenza in capo alla

specifica struttura, anche ai fini della revisione della procedura n. 60 denominata

“Amministrazione trasparente”.

Il RPCT si riserva inoltre di organizzare, successivamente all’approvazione delle rispettive

procedure in Consiglio di Amministrazione, una giornata di formazione rivolta a tutti i dipendenti

interessati, nelle seguenti materie:

• illustrazione della finalità dell’istituto del “whistleblowing” e della procedura interna;

• illustrazione dei contenuti delle linee guida dell’ANAC sull’accesso civico e della

procedura interna.

La calendarizzazione dei corsi con l’indicazione dei partecipanti sarà effettuata d’intesa con la

Direzione Risorse Umane e Organizzazione.

Le attività formative saranno reiterate annualmente in seguito all’aggiornamento del Piano e in tutti

i casi di modifiche legislative.

Inoltre, qualunque disposizione organizzativa rilevante in materia di anticorruzione verrà

comunicata al personale attraverso i consueti canali informativi della società (comunicazioni di

servizio) e pubblicata nelle sezioni dedicate della Fintranet aziendale.

17. TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI

La Determinazione ANAC n. 8 del 17 giugno 2015 precisava che “in mancanza di una specifica

previsione normativa relativa alla tutela dei dipendenti che segnalano illeciti nelle società, come

già rappresentato nelle Linee guida in materia emanate dall’Autorità con determinazione n. 6 del

28 aprile 2015, le amministrazioni controllanti promuovono l’adozione da parte delle società di

misure idonee ad incoraggiare il dipendente a denunciare gli illeciti di cui viene a conoscenza

nell’ambito del rapporto di lavoro, avendo cura di garantire la riservatezza dell’identità del

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segnalante dalla ricezione e in ogni contatto successivo alla segnalazione. A questo fine è utile

assicurare la trasparenza del procedimento di segnalazione, definendo e rendendo noto l’iter, con

l’indicazione di termini certi per l’avvio e la conclusione dell’istruttoria e con l’individuazione dei

soggetti che gestiscono le segnalazioni.”

In FINAOSTA il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 regolamenta

le modalità di segnalazione all’ODV. Le segnalazioni previste dal richiamato Modello sono quelle

“relative alla commissione, o alla ragionevole convinzione di commissione, dei Reati o comunque a

comportamenti in generale non in linea con le regole di comportamento” di cui al Modello stesso.

Nel corso del 2015 nell’ambito dell’ODV è stato svolto un approfondimento sull’adeguatezza del

sistema di segnalazioni previsto dal Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs.

231/2001 al fine di valutare l’opportunità di una revisione dello stesso.

Considerata la rilevanza fondamentale attribuita anche dal PNA 2016 all’istituto del c.d.

whistleblowing, nel corso del 2017 il RPCT ha avviato, in collaborazione con il Dott. Luigi Perelli,

in qualità di membro dell’ODV, la predisposizione di una procedura per la ricezione e gestione

delle segnalazioni di illeciti, condivisa negli aspetti generali e distinta negli aspetti più specifici per

il rispetto dei relativi ambiti di competenza. Inoltre il fornitore esterno della Funzione Compliance,

Unione Fiduciaria, si è reso disponibile a concedere in uso a FINAOSTA, gratuitamente, un

software, di propria produzione, per la gestione delle segnalazioni, fruibile sia dal RPCT sia

dall’Organismo di Vigilanza.

Nelle more della definizione del quadro normativo in materia di whisteblowing, con riferimento alle

segnalazioni che evidenziano situazioni di anomalia e/o configurano la possibilità di un rischio

probabile di corruzione, FINAOSTA ha adottato un indirizzo di posta elettronica tramite il quale

tutti i dipendenti possono inviare le segnalazioni di eventuali anomalie al RPCT.

In data 14 gennaio 2017 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 30 novembre 2017 n. 179

recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano

venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”.

Con tale legge è stato modificato l’art. 54bis (Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti)

del D. Lgs. n. 165/2001, nonché integrato l’art. 6 del D. Lgs. n. 231/2001, con l’introduzione di un

comma 2bis relativo alla tutela del dipendente privato che segnala illeciti.

L’ambito di applicazione dell’art. 54bis è stato esteso alle società in controllo pubblico, quali

FINAOSTA, ed è stato previsto che l’ANAC, sentito il Garante per la protezione dei dati personali,

adotti apposite linee guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle

segnalazioni.

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In attesa delle suddette linee guida, verranno valutati con l’ODV i termini dell’eventuale

finalizzazione della procedura di cui sopra.

18. ROTAZIONE O MISURE ALTERNATIVE

La previsione di tale misura mira ad evitare uno dei principali fattori di rischio di corruzione,

“costituito dalla circostanza che uno stesso soggetto possa sfruttare un potere o una conoscenza

nella gestione di processi caratterizzati da discrezionalità e da relazioni intrattenute con gli utenti

per ottenere vantaggi illeciti”, come ribadito dall’ANAC nelle Nuove linee guida.

Le Nuove linee guida precisano inoltre che “la rotazione deve essere attuata compatibilmente con

le esigenze organizzative d’impresa, implica una più elevata frequenza del turnover di quelle figure

preposte alla gestione di processi più esposti al rischio di corruzione e non deve comunque tradursi

nella sottrazione di competenze professionali specialistiche ad uffici cui sono affidate attività ad

elevato contenuto tecnico”.

La possibilità di deroga all’applicazione di tale misura per il personale dirigenziale di FINAOSTA

è motivata da fattori organizzativi e funzionali, tenuto conto della dimensione della stessa e della

sua struttura organizzativa, nonché delle competenze specialistiche e professionali di settore dei

dirigenti, che non hanno carattere trasversale, non possono essere utilizzate in una pluralità di settori

e non possono essere acquisibili anche con adeguati percorsi formativi.

Per quanto concerne il personale non dirigenziale, la dimensione della società, il ridotto contingente

di personale assegnato a ciascun ufficio e la presenza di figure professionali poco fungibili tra loro,

rendono, di fatto, di difficile attuazione lo strumento del “turnover”.

Ferma restando l’implementazione di misure alternative, quali la distinzione delle competenze (cd.

“segregazione delle funzioni”) che attribuisce a soggetti diversi i compiti di svolgere istruttorie e

accertamenti, adottare decisioni, attuare le decisioni prese e effettuare verifiche, già presenti

nell’assetto organizzativo di FINAOSTA, l’applicazione del criterio di rotazione sarà attuato ove

necessario e tenendo presente l’impatto di tale misura sull’organizzazione e sulla funzionalità della

società. Detta verifica è demandata al RPCT in stretto coordinamento con l’Organismo di vigilanza

ex D.Lgs. 231/2001 (ODV), il Direttore Generale, i Vice Direttori Generali, la Direzione Risorse

Umane e Organizzazione, il Servizio Controllo Interno, il Servizio Gestione Rischi/RPCT

Funzione Antiriciclaggio e il Servizio Compliance.

In particolare, nel corso del 2018 il RPCT avvierà, contestualmente alla mappatura dei processi

(capitolo 11) e alla condivisione delle misure di prevenzione con i soggetti operanti nelle aree a

rischio, una ricognizione dell’organigramma per individuare eventuali posizioni, in aree a rischio

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elevato di corruzione, di permanenza per lungo tempo nello stesso tipo di attività, servizio o

procedimento, a tal punto da poter essere sottoposte a pressioni esterni o da poter instaurare rapporti

potenzialmente in grado di attivare dinamiche inadeguate. Nel caso in cui rilevasse delle anomalie,

provvederà ad introdurre ulteriori misure di prevenzione nell’aggiornamento del Piano 2018-2020.

19. MONITORAGGIO DEL PIANO

Ferme restando le verifiche previste dal Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs.

231/2001 (Parte Generale – Paragrafo 9. Verifiche sull’adeguatezza del Modello), per un efficace

monitoraggio sull’attuazione delle misure di prevenzione della corruzione, il RPCT, in

coordinamento con l’ODV ed anche avvalendosi delle funzioni di controllo interno (Servizio

Controllo Interno, Servizio Gestione Rischi/RPCT Funzione Antiriciclaggio e Servizio

Compliance), provvede a:

- effettuare periodicamente verifiche di tipo campionario sulle aree a rischio individuate nella

mappa delle aree a rischio, volte all’accertamento del rispetto di quanto previsto dal Piano;

- condurre ricognizioni periodiche sulla mappa delle aree a rischio al fine di adeguarla ai

mutamenti dell’attività o della struttura aziendale;

- condurre attività di indagine per l’accertamento di presunte violazioni delle prescrizioni del

Piano a seguito di segnalazioni pervenutegli;

- concordare con il responsabile della struttura organizzativa interessata le opportune azioni

correttive ove a seguito delle verifiche si rilevi una condizione di criticità.

L’esito di ogni attività deve essere documentato mediante apposito report.

Nel corso del 2017, per le ragioni già esposte, tale attività di monitoraggio non è stata svolta, né

d’altra parte risultano pervenute al RPCT segnalazioni o rilievi in merito a particolari condizioni di

criticità.

Per il 2018 è previsto un monitoraggio avente ad oggetto le misure di prevenzione della corruzione

obbligatorie di carattere generale,. Tale monitoraggio si svolgerà nel secondo semestre 2018

secondo tempi, modalità e tecniche che verranno preventivamente definiti e condivisi con l’ODV, i

Referenti ed il Consiglio di Amministrazione.

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20. PIANIFICAZIONE AZIONI E ATTIVITÀ NEL TRIENNIO 2018-2020

Attività Soggetti coinvolti 2018 2018 2019 2020

1° sem. 2° sem.

1 Redazione di una procedura in materia di Anticorruzione ODV – REFERENTI - X

2 Monitoraggio sull’attuazione delle misure “specifiche” ODV – REFERENTI –

DIRIGENTI X X

3 Revisione del Codice Etico in relazione alle previsioni del

d.p.r. n. 62/2013 ODV X

4 Revisione della procedura interna n. 60 e del documento “La

produzione dei dati ed i controlli”

REFERENTI

TRASPARENZA X

5

Revisione del documento che disciplina i controlli di

secondo livello sull’adempimento degli obblighi di

pubblicazione ex D. Lgs. n. 33/2013

REFERENTI X X X

6

Verifiche su situazioni di inconferibilità e incompatibilità di

incarichi dirigenziali, sui partecipanti alle Commissioni di

gara ed alle Commissioni di procedure selettive, sul rispetto

dell’art. 53, comma 16-ter, del D. Lgs. n. 165/2001

SLCA – DRUO X X X

7 Formazione specifica, rivolta ai vertici e a gruppi di lavoro

costituiti da soggetti operanti nelle aree a rischio corruttivo

DRUO – ODV –

REFERENTI X

8 Formazione base rivolta ai soggetti ai quali non è stata

erogata formazione specifica

DRUO – ODV –

REFERENTI X X

9 Redazione di una procedura per la segnalazione degli illeciti

da parte dei dipendenti ODV X

10 Verifiche sulla segregazione delle funzioni e sulla eventuale

necessità di rotazione del personale X X X

11 Revisione del sistema disciplinare DRUO - DG X

12

Predisposizione di una procedura per la ricezione e gestione

delle richieste di accesso ai dati e documenti detenuti da

Finaosta

X

13 Mappatura dei processi e monitoraggio dei tempi

procedimentali Dott.ssa Anna Merlo X X X

14 Predisposizione di una policy interna sui conflitti di

interesse X

15 Attività di attestazione degli obblighi di pubblicazione Dott.ssa Merlo X X X

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100%

SOCIETA' PARTECIPATA GESTIONE ORDINARIA GESTIONE SPECIALE TOTALE

AIR VALLEE S.p.A. 0,11% 0,11%

AOSTA FACTOR S.p.A. 79,31% 79,31%

AUTOPORTO VALLE D'AOSTA S.P.A. 98,00% 98,00%

CERVINO S.p.A. 0,68% 85,65% 86,33%

COMPAGNIA VALDOSTANA DELLE ACQUE - C.V.A. S.p.A. 100,00% 100,00%

COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI - COUP. S.r.L. 100,00% 100,00%

COURMAYEUR MONT BLANC FUNIVIE - C.M.B.F. S.p.A. 92,47% 92,47%

FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. 34,82% 15,18% 50,00%

FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A. 68,72% 68,72%

ISECO S.p.A. 20,00% 20,00%

MONTEROSA S.p.A. 0,07% 88,00% 88,07%

NUOVA UNIVERSITA' VALDOSTANA - NUV S.r.L. 100,00% 100,00%

PILA S.p.A. 49,88% 34,81% 84,69%

PROGETTO FORMAZIONE S.c.r.L. 91,77% 91,77%

REGIONAL AIRPORT S.p.A. 0,11% 0,11%

SOCIETA' ENERGETICA AOSTANA SRL IN CONC. PREV. LIQ. 12,47% 12,47%

DEVEL. TURIST. VALGRISENCHE S.r.L. - IN LIQUIDAZIONE 3,56% 3,56%

SERVIZI PREVIDENZIALI VDA S.p.A 50,00% 50,00%

SIMA S.p.A. 49,00% 49,00%

STRUTTURA VALLE D'AOSTA S.r.L. 100,00% 100,00%

VALFIDI S.C. 2,61% 2,61%

VERRES S.p.A - IN LIQUIDAZIONE 27,35% 27,35%

Situazione partecipazioni Finaosta al 31 dicembre 2016

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Acquisti AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al

decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Insufficiente definizione dell’oggetto e delle caratteristiche dell’acquisto 3 - medio

Insufficienti indicazioni su modalità progettazione acquisto

Insufficienti indicazioni su criterio di determinazione del prezzo dell’acquisto

Insufficienti indicazioni su scelta dell’aggiudicatario (affidamento diretto)

Insufficienti motivazioni su necessità di effettuare l’acquisto

Insufficienti indicazioni sulla scelta della procedura di affidamento 3 - medio

Insufficienti motivazioni su ricorso a procedura negoziata

Insufficienti indicazioni su requisiti di qualificazione aggiudicatario

Insufficienti indicazioni su criterio aggiudicazione (offerta economicamente più

vantaggiosa)

Mancata segnalazione conflitto di interesse da parte del RUP 3 - medio

Inadeguata o insufficiente verifica dei requisiti di qualificazione

Mancata segnalazione conflitto di interesse da parte del RUP o dei membri della

Commissione giudicatrice3 - medio

Inadeguata o insufficiente verifica dei requisiti di qualificazione

Inadeguata o insufficiente verifica dei requisiti di aggiudicazione

Mancata o inadeguata verifica di eventuali offerte anomale

Inadeguata verifica tra previsioni contrattuali e prestazioni eseguite 3 - medio

Inadeguata gestione anomalie su esecuzione del contratto

Insufficiente motivazione su varianti in corso di esecuzione del contratto

Gestione della gara

Esecuzione contratto

Predisposi-zione delle richieste

acquisto (beni e servizi)

Scelta della procedura di affidamento

Affidamento diretto

Strutture che richiedono l'acquisto - RUP Procedura acquistiIntensificazione controlli di I livello da parte della

struttura che autorizza l'acquisto

Strutture che richiedono l'acquisto - RUP Procedura acquisti

Procedura acquistiRUP - Commissione giudicatrice

Strutture che richiedono l'acquisto - RUP Procedura acquisti

Intensificazione controlli di I livello da parte della

struttura che autorizza l'acquisto e da parte del

Servizio Legale e Appalti - Interventi formativi a

favore delle strutture che richiedono l'acquisto -

Interventi formativi a favore del personale

coinvolto nel processo di acquisto

RUP Procedura acquisti

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Acquisti AM

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancato rispetto dei termini di pagamento stabiliti dal contratto

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Personale AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Gestione del personale

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancata definizione o definizione parziale delle regole/requisiti previsti per una

prova da parte dell’organo competente

4 - medio /

alto

Ammissione ad una prova di un candidato che non possiede i requisiti previsti o

esclusione di uno che li possiede

Valutazione dei candidati in modo non uniforme e/o non rispettando

parametri/metodologie di giudizio definite

Mancata analisi e valutazione dei requisiti di incompatibilità / inconferibilità di un

candidato

4 - medio /

alto

Mancata analisi e valutazione della presenza di conflitti di interessi di un candidato

Mancata dichiarazione dei della presenza di conflitti di interessi del valutatore o di

un valutatore

Assegnazione di obiettivi non commisurati al ruolo svolto 3 - medio

Determinazione di una progressione di carriera / riconoscimento premio (ad

personam, premio una tantum, premio aziendale) di un dipendente in modo non

uniforme (rispetto a situazioni analoghe) e/o non rispettando gli obiettivi /

parametri / metodologie di giudizio definite

Determinazione di una progressione di carriera / riconoscimento premio (ad

personam, premio una tantum, premio aziendale) di un dipendente in modo non

uniforme (rispetto a situazioni analoghe) e/o non rispettando i poteri di delibera

Trattamento giuridico del personaleA fronte di un evento riscontrato determinazione e approvazione di un trattamento

sanzionatorio non commisurato alla fattispecie accertata3 - medio Direzione Generale - Consiglio di Amministrazione Procedura personale

Sviluppo risorse umanePercorso formativo di un dipendente in modo non uniforme (rispetto a situazioni

analoghe) e/o non rispettando gli obiettivi / parametri / metodologie definite

2 - medio /

basso

Direzione / Servizio di riferimento - Direzione

Risorse Umane e Organizzazione - Direzione

Generale

Procedura personale

Riconoscimento di una spesa non inerente e/o non supportata dai documenti

giustificativi presentati e dalle necessarie autorizzazioni

2 - medio /

basso

Mancato riconoscimento di una spesa inerente e/o supportata dai documenti

giustificativi presentati e dalle necessarie autorizzazioni

Riconoscimento di una spesa in modo non congruente ai documenti giustificativi

presentati

Assegnazione o mancata assegnazione di benefit aziendali rispetto alle regole

internamente definite

2 - medio /

basso

Mancato rispetto nell’utilizzo dei benefit aziendali

Progressione di carriera / trattamento

economico del personale /

riconoscimento premi

Prove selettive per l’assunzione del

personale

Verifica requisiti incompatibilità /

inconferibilità / conflitto interessi

Gestione note spese

Benefit aziendali Procedura personale

Implementazione Procedura personale - Adozione

procedura in materia di politica di remunerazione

Procedura personale

Procedura personale

Direzione / Servizio di riferimento - Direzione

Risorse Umane e Organizzazione - Direzione

Generale - Consiglio di Amministrazione

Procedura personale

Direzione / Servizio di riferimento - Direzione

Risorse Umane e Organizzazione - Direzione

Generale

Procedura personale - Procedura acquisti

Direzione Risorse Umane e Organizzazione -

Organo / Soggetto valutatore - Organo

deliberante

Direzione Risorse Umane e Organizzazione -

Organo / Soggetto valutatore - Organo

deliberante

Direzione / Servizio di riferimento - Direzione

Risorse Umane e Organizzazione - Direzione

Generale

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Immobili AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Gestione immobili

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancata o parziale predisposizione di una istruttoria finalizzata ad evidenziare i

dati e/o le informazioni utili alla delibera di acquisto / vendita / locazione di un

immobile nel rispetto delle normative vigenti e dei prezzi di mercato

3 - medio

Delibera di un acquisto / vendita / locazione di un immobile da parte di un organo

interno privo dei necessari poteri

Esecuzione dell’acquisto / vendita / locazione (predisposizione contratto) di un

immobile non rispettando le indicazioni e/o gli eventuali vincoli presenti in delibera

Sottoscrizione dell’acquisto / vendita / locazione di un immobile da parte di un

soggetto privo dei necessari poteri

Mancato sollecito dei canoni di locazione non oggetto di pagamento secondo i

termini contrattualmente previsti o previsti dagli usi

Mancata o parziale comunicazione all’organo competente sul mancato / parziale /

tardivo incasso dei canoni di locazione

Mancata o non corretta registrazione nei sistemi informativi aziendali (Licoge) degli

aspetti amministrativi conseguenti all’acquisto / vendita / locazione di un immobile

Mancata o parziale segnalazione formale agli organi interni competenti di eventuali

interventi, anche economicamente importanti, da porre in essere3 - medio

Mancata o parziale segnalazione formale agli organi interni competenti di criticità

(anche potenziali) derivanti dalla gestione di un immobile e legate al rispetto di

normative

Esecuzione di attività di gestione su un immobile da parte di soggetti privi dei

necessari è poteri e/o operando senza rispettare le dovute procedure relative agli

acquisti

Attribuzione dell’attività di valutazione legata ad un immobile da parte di un

soggetto privo dei necessari poteri deliberativi3 - medio

Attribuzione di una attività valutativa di un immobile ad un soggetto privo delle

necessarie competenze

Mancato o parziale/errato utilizzo delle informazioni e dei dati elaborati dal

tecnico incaricato

Mancata o parziale/errata comunicazione agli organi interni competenti delle

informazioni e dei dati elaborati dal tecnico competente

Procedura gestione dei beni immobili aziendaliImplementazione Procedura gestione dei beni

immobili aziendali

Gestione tecnica di un immobile

Attività valutative relative agli

immobili

Acquisto / vendita di un immobile -

Locazione o rinnovo di una locazione

di un immobile

Consiglio di Amministrazione - Direttore Generale

– Direzione Amministrazione e Finanza - Direzione

Legale e Contenzioso

Servizio Tecnico (gestione immobili) - Direzione

Uffici esteri e relazioni esterne

Direzione Generale - Servizio Tecnico (gestione

immobili)

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Contenzioso AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Gestione del contenzioso (monitoraggio crediti e attività di recupero crediti) - Contenzioso passivo

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancato inserimento nella gestione del contenzioso dei crediti in presenza dei

relativi presupposti

2 - medio /

basso

Conferma dell'uscita dalla gestione del contenzioso dei crediti in assenza dei relativi

presupposti

Mancato o ritardato avvio delle azioni di sollecito

Falsa rappresentazione dello stato del credito nelle schede informative interne

Omessa segnalazione del mancato rispetto del piano di rientro

Omessa adozione delle azioni conseguenti al mancato rispetto del piano di rientro

Omessa o inesatta rappresentazione dei dati di aggiornamento istruttorio

(risultanza CR, visure ipotecarie, ecc.) o di perizia e degli esiti del monitoraggio del

credito

Mancata predisposizione della proposta di delibera ai fini della classificazione dei

credti (passaggio a sofferenza, ecc.)

2 - medio /

basso

Mancata delibera di classificazione dei crediti

Omessa risoluzione del contratto e intimazione di pagamento2 - medio /

basso

Ritardato conferimento dell'incarico al legale esterno

Omesse informazioni o informazioni inesatte al legale esterno

Votazione alterata nel Comitato dei creditori

Ritardata comunicazione interna di una proposta transattiva 3 - medio

Inesatta rappresentazione agli organi competenti delle informazioni inerenti una

proposta transattiva

Decisioni anomale da parte dell'organo competente

Inesatta o ritardata comunicazione al cliente sull'esito della proposta transattiva

Omessa o inesatta rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica

destinata alla valutazione analitica dei crediti

2 - medio /

basso

Omessa o inesatta rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica

dedicata (forfettaria) e prodotti a seguito della valutazione analitica dei crediti

Contenzioso passivo

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Omessa comunicazione interna dell'istanza2- medio -

basso

Inesatta o omessa rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica

destinata agli organi competenti

Decisioni anomale degli organi competenti

Inesatta o omessa rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica

destinata agli organi competenti3 - medio

Inesatta o omessa rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica

destinata al legale esterno

Strutture interne coinvolte - Direzione Legale e

Contenzioso - Direzione Generale - Consiglio di

Introduzione di una sezione dedicata nella

procedura sofferenze diretta a regolamentare il

contenzioso passivo in analogia con quanto

La fattispecie delineata sino all'attualità si è

rilevata pressoché inesistente; pertanto, la

materia non è stata oggetto di apposita

Implementazione procedure interne di settore

Servizio Monitoraggio crediti - Ufficio Contenzioso

Servizio Monitoraggio crediti - Comitato

Monitoraggio crediti - Direzione Generale

Ufficio Contenzioso - Direzione Legale e

Contenzioso

Servizio Monitoraggio crediti - Ufficio Contenzioso

- Direzione Legale e Contenzioso

Procedura risoluzione stragiudiziale delle

controversie - Procedura Amministrazione

Trasparente

Servizio Monitoraggio crediti - Ufficio Contenzioso

- Direzione Legale e Contenzioso - Direzione

Ammin istrazione e Finanza

Procedura Monitoraggio crediti - Procedura

Sofferenze - Procedura Monitoraggio contabile

dei crediti - Funzionalità informatiche - Controlli

di II livello (Servizio Gestione Rischi) - Controllo

organo di revisione contabile - Reportistica

Strutture interne coinvolte - Ufficio Reclami -

Direzione Legale e Contenzioso - Direzione

Generale

Valutazione dei crediti

Reclami, istanze, richieste di accesso

agli atti

Gestione difesa in giudizio

Monitoraggio crediti

Delibera classificazione crediti

Gestione azioni giudiziali

Transazioni

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Contenzioso AM

Decisioni anomale degli organi competenti in relazione alla definizione del giudizio

(ad esempio, transazione, ecc.)

Omessa impugnazione di decisioni pregiudizievoli

Contenzioso - Direzione Generale - Consiglio di

Amministrazionecontenzioso passivo in analogia con quanto

previsto per la gestione delle azioni giudiziali

materia non è stata oggetto di apposita

procedura

Gestione difesa in giudizio

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Partecipazioni AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Gestione delle partecipazioni

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancata o parziale verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi (limiti statutari) in

capo alla controparte potenziale target dell'operazione

2 - medio /

basso

Mancata o parziale raccolta / utilizzo di documentazione rispetto a quanto definito

(set minimo) ai fini dell'analisi istruttoria

Mancata o parziale analisi ai fini del rispetto dei parametri economico-patrimoniali-

finanziari per la valutazione della controparte rispetto a quanto internamente

definito

Mancata o parziale analisi e richiesta di clausole contrattuali non adeguate a

garantire l'operazione

Mancata o parziale predisposizione della relazione istruttoria rispetto alle

informazioni minime da evidenziare secondo quanto internamente definito

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte venditrice /

acquirente

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Accettazione o mancata accettazione del mandato da parte di un organo interno

senza i necessari poteri

4 - medio /

alto

Mancato o parziale rispetto da parte della struttura interna incaricata della

gestione del mandato, delle indicazioni / vincoli istruttori in questo presenti

Mancata evidenzazione di conflitti di interessi con la controparte venditrice /

acquirente

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera 3 -medio

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancata o parziale segnalazione alla Regione della delibera assunta

Invio a un destinatario non corretto della delibera assunta

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere inviate alla

Regione in merito alla delibera assunta

Delibera acquisto / sottoscrizione /

vendita (totale - parziale)

partecipazione

Istruttoria acquisto / sottoscrizione /

vendita (totale - parziale)

partecipazioni - Gestione Speciale

Istruttoria acquisto / sottoscrizione /

vendita (totale - parziale)

partecipazioni - Gestione Ordinaria

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi

Se prevista istruttoria, rinvio alla descrizione sintetica del rischio di cui al punto precedente con riferimento ai sub-processi relativi all'istruttoria

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Direzione Generale - Consiglio di AmministrazioneProcedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Implementazione Procedura assunzione e

gestione delle partecipazioni

Implementazione Procedura assunzione e

gestione delle partecipazioni

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Partecipazioni AM

Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli istruttori presenti in delibera

ai fini della stipula del contratto di acquisto-sottoscrizione / vendita di una

partecipazione

2 - medio /

basso

Mancata o parziale acquisizione / utilizzo dei documenti necessari per la stipula del

contratto di acquisto-sottoscrizione / vendita di una partecipazione

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancata o parziale predisposizione del nulla osta all'acquisto-sottoscrizione /

vendita di una partecipazione

Sottoscrizione del nulla osta all'acquisto-sottoscrizione / vendita di una

partecipazione da parte di un soggetto privo dei necessari poteri di firma

Mancato riscontro sulla esattezza dell'intestazione in capo al beneficiario del conto

corrente su cui bonificare il corrispettivo dell'acquisto-sottoscrizione di una

partecipazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli per l'erogazione presenti nel

nulla osta all'erogazione (acquisto-sottoscrizione)

2 - medio /

basso

Mancato rispetto dei poteri di sottoscrizione del bonifico per l'erogazione del

corrispettivo (acquisto-sottoscrizione)

Mancato riscontro sulla correttezza, rispetto a quanto deliberato, delle modalità e

dei tempi di incasso del corrispettivo (vendita)

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancata o parziale segnalazione alla Regione delle informazioni relative alle

erogazioni effettuate e agli incassi ricevuti

Invio a un destinatario non corretto delle informazioni relative alle erogazioni

effettuate e agli incassi ricevuti

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere inviate alla

Regione in merito alle erogazioni effettuate e agli incassi ricevuti

Mancata o parziale richiesta delle informazioni e dei dati utili alla periodica analisi

di una partecipazione

2 - medio /

basso

Mancato o parziale utilizzo delle informazioni e dei dati richiesti per la periodica

analisi di una partecipazione

Mancato o parziale utilizzo del format internamente definito (report) per

evidenziare le informazioni e i dati richiesti per la periodica analisi di una

partecipazione

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera / approvazione del report

periodico predisposto

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Invio a un destinatario non corretto dei report predisposti

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere di trasmissione

del report inviate alla Regione

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Reportistica gestionale su

partecipazioni

Istruttoria contratto di acquisto-

sottoscrizione / vendita (totale-

parziale) partecipazione

Erogazione acquisto / sottoscrizione

partecipazioni - Incasso vendita

partecipazione

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Contabilità Generale

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni - Procedura trattamento contabile

delle partecipazioni

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Partecipazioni AM

Mancata o parziale predisposizione dei dati e delle informazioni utili alla

valutazione di una partecipazione

2 - medio /

basso

Mancato o parziale invio alle strutture interne competenti alla valutazione, nei

tempi previsti, dei dati e delle informazioni previste

Mancato o parziale rispetto di criteri appropriati secondo normativa per la

valutazione di una partecipazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera 3 - medio

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancata o parziale segnalazione alla Regione delle informazioni relative alle

valutazioni sulle partecipazioni effettuate

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere inviate alla

Regione in merito alla valutazione delle partecipazioni

Mancata o parziale gestione delle scadenze relative alle nomine degli organi di

amministrazione e controllo3 - medio

Mancata o parziale predisposizione delle informazioni e dei dati utili alla gestione

delle scadenze relative alle nomine degli organi di amministrazione e controllo

Mancato o parziale rispetto dei criteri e delle regole da seguire per la nomina degli

organi di amministrazione e controllo

Delibera-approvazione delle nomine da parte di un soggetto / organo privo dei

necessari poteri

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancata o parziale gestione delle scadenze relative alle assemblee 3 - medio

Mancata o parziale predisposizione delle informazioni e dei dati utili alla gestione

delle scadenze relative alle assemblee

Partecipazione all'assemblea da parte di un soggetto privo di delega

Mancata approvazione da parte dell'organo competente delle decisioni da

prendere in sede di assemblea da parte del delegato

Mancato o parziale rispetto da parte del partecipante all'assemblea delle decisioni

da prendere e oggetto di approvazione

Mancata o parziale rendicontazione agli organi competenti delle decisioni prese in

assemblea

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni - Procedura trattamento contabile

delle partecipazioni

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi - Servizio Bilancio -

Direzione Amministrazione e Finanza

Direzione Generale - Consiglio di Amministrazione

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni - Procedura trattamento contabile

delle partecipazioni

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi - Membri del CdA / organo

di controllo delle società controlllate / partecipate

nominati da Finaosta - Direzione Generale -

Consiglio di Amministrazione

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi - Direzione Generale

Gestione partecipazioni - Nomina

organi di amministrazione e controllo

Gestione partecipazioni - Assemblee

Valutazione partecipazioni

Delibera valutazione partecipazioni e

segnalazione alla Regione della

valutazione

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Implementazione Procedura assunzione e

gestione delle partecipazioni

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Partecipazioni AM

Mancata approvazione da parte degli organi competenti di ambiti / aspetti da

trattare con altri soci3 - medio

Gestione dei rapporti con altri soci da parte di un soggetto privo dei necessari

poteri

Gestione dei rapporti con altri soci o loro delegati privi dei necessari poteri

Mancata o parziale rendicontazione degli ambiti / aspetti trattati con altri soci

Mancata delibera da parte degli organi competenti delle decisioni prese con altri

soci

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancato o parziale svolgimento di attività di monitoraggio - controllo previste da

delibere interne o mandati ricevuti

2 - medio /

basso

Svolgimento di attività di monitoraggio - controllo senza una formale indicazione

da parte dell'organo interno competente

Mancato o parziale rendicontazione dell'attività di monitoraggio - controllo svolta

Mancato o parziale segnalazione agli organi competenti delle risultanze dell'attività

di monitoraggio - controllo svolta

Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi - Direzione Generale

Gestione partecipazioni - Controlli e

verifiche amministrative

Gestione partecipazioni - Rapporti con

altri soci

Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale

Investimenti e Sistemi - Membri del CdA delle

società controlllate / partecipate nominati da

Finaosta - Direzione Generale - Consiglio di

Amministrazione

Procedura assunzione e gestione delle

partecipazioni

Implementazione Procedura assunzione e

gestione delle partecipazioni

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Sovvenzioni AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancata o parziale verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi in capo al richiedente ai

fini della concessione dell'agevolazione3- medio

Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di

settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, dal mandato, etc., ai fini della

concessione dell'agevolazione

Inesatta determinazione della spesa ammessa rispetto a quanto normativamente

previsto

Mancata o parziale raccolta di documentazione rispetto a quanto definito (set

minimo) ai fini dell'analisi istruttoria

Mancato o parziale utilizzo delle informazioni contenute nella documentazione

raccolta ai fini dell'analisi istruttoria

Mancata o parziale analisi e rispetto dei parametri economico-patrimoniali- finanziari

per la valutazione del merito creditizio della controparte rispetto a quanto

internamente definito

Mancata o inesatta determinazione dell'intensità dell'aiuto nel rispetto della

normativa in materia di aiuti di stato (ESL - de minimis)

Mancata o inesatta segnalazione, secondo le modalità (tempi e metodo) previste,

sull'ammontare degli di aiuti di stato utilizzati (ESL - de minimis)

Mancata o parziale analisi e richiesta delle garanzie a copertura del finanziamento

rispetto a quanto internamente definito

Mancata o parziale predisposizione della relazione istruttoria rispetto alle

informazioni minime da evidenziare secondo quanto internamente definito

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente

l'agevolazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Mancata o inesatta valutazione dei beni immobili oggetto di agevolazione e di

garanzia3 - medio

Mancato o parziale rispetto dei parametri disciplinati nella procedura operativa

interna di in materia di valutazione dei beni immobili oggetto di agevolazione e di

garanzia

Mancata o parziale predisposizione della perizia tecnica di valutazione dei beni

immobili oggetto di agevolazione e di garanzia

Mancato o parziale rispetto dei parametri internamente definiti per la richiesta di

garanzie diverse dall'ipoteca

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente

l'agevolazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Implementazione Procedure operative interne di

settore

Istruttoria domande di mutuo -

contributo a valere su Fondi di

rotazione regionali, sulla Gestione

Ordinaria, sui Fondi europei e sulla

Gestione Speciale - Istruttoria per

riconferma mutuo

Valutazione dei beni immobili oggetto

di agevolazione e di garanzia ipotecaria -

Valutazione stato avanzamento lavori -

Valutazione delle garanzie diverse

dall'ipoteca

Direzione Istruttorie - Servizio Istruttorie Servizio

Ispettivo - Direzione Studi e Assistenza alle Imprese

- Servizio Studi e Assistenza alle Imprese - Servizio

COA

Procedure operative interne di settore -

Convenzioni con Regione

Implementazione Procedure operative interne di

settore

Direzione Istruttorie - Servizio Tecnico

Procedure operative interne di settore - Procedura

accertamento, valutazione e controllo dei requisiti

tecnici

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Sovvenzioni AM

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera (di concessione o di

riconferma) assegnati

4 - medio /

alto

Mancata o parziale segnalazione alla Regione della delibera assunta

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma assegnati con riferimento alle

lettere inviate alla Regione e al cliente

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente

l'agevolazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli presenti in delibera ai fini della

stipula del contratto di mutuo e dell'erogazione del mutuo3 - medio

Mancata o parziale acquisizione / utilizzo dei documenti necessari per la stipula del

contratto di mutuo

Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di

settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, etc., ai fini della stipula del contratto

di mutuo / erogazione

Mancata o parziale predisposizione del nulla osta alla stipula / erogazione

Sottoscrizione del nulla osta alla stipula / erogazione da parte di un soggetto privo dei

necessari poteri

Mancato riscontro sulla esattezza dell'intestazione in capo al beneficiario del conto

corrente su cui bonificare il mutuo

Mancato rispetto dei poteri di sottoscrizione del contratto e del bonifico per

l'erogazione

Mancata o parziale trasmissione alla Regione delle informazioni relative

all'erogazione

Invio a destinatari non corretti delle informazioni relative all'erogazione

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere relative

all'erogazione inviate alla Regione e al beneficiario

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente

l'agevolazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Mancato o parziale svolgimento di attività di monitoraggio-controllo /es.:

sopralluoghi) previsti dalla normativa di settore (leggi regionali, criteri applicativi,

convenzioni) o da procedure operative interne

2 - medio /

basso

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Mancata o parziale verifica di vincoli (e eventuali relative penalità) previsti dalla

normativa di settore (leggi regionali, criteri applicativi, convenzioni) o da procedure

operative interne connessi con l'estinzione anticipata

3 - medio

Mancata o parziale trasmissione alla Regione delle informazioni relative all'estinzione

Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere relative

all'estinzione inviate alla Regione e al beneficiario

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Gestione FinanziamentiProcedure operative interne di settore

Implementazione Procedure operative interne di

settore

Direzione Istruttorie - Servizio Istruttorie Servizio

Ispettivo - Direzione Studi e Assistenza alle Imprese

- Servizio Studi e Assistenza alle Imprese - Servizio

COA

Procedure operative interne di settore -

Convenzioni con Regione

Implementazione Procedure operative interne di

settore

Procedure operative interne di settore - Convezioni

con RegioneDirezione Istruttorie - Servizio Contratti

Implementazione Procedure operative interne di

settore

Verifiche post erogazione mutui -

contributi

Estnzione anticipata (totale o parziale)

mutuo

Delibera concessione e riconferma

mutui - contributi

Istruttoria per stipula contratti di

mutuo e per erogazione (in unica

soluzione o in più soluzioni a stato

avanzamento lavori) mutuo - contributo

Procedure operative interne di settore

Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi -

Direzione Generale - Comitato Esecutivo - Consiglio

di Amministrazione

Implementazione sistema interno inerente le

deleghe / procure

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Sovvenzioni AM

Mancato o parziale rispetto dei parametri internamente definiti per il rinnovo / non

rinnovo di un'ipoteca

2 - medio /

basso

Mancata motivazione in ordine ad un rinnovo / non rinnovo di un'ipoteca in deroga ai

parametri internamente definiti

Delibera in ordine ad un rinnovo / non rinnovo di un'ipoteca da parte di un soggetto

privo dei necessari poteri di delibera

Mancata segnalazione al cliente in ordine ad un rinnovo / non rinnovo di un'ipoteca o

segnalazione da parte di un soggetto privo dei necessari poteri di firma

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Mancata cancellazione parziale o totale di un'ipoteca o mancato rispetto dei limiti /

vincoli previsti dalla delibera interna di autorizzazione alla cancellazione

2 - medio /

basso

Cancellazione parziale o totale di un'ipoteca in assenza della delibera interna di

autorizzazione alla cancellazione

Delibera di cancellazione parziale o totale di un'ipoteca da parte di un soggetto privo

dei necessari poteri

Mancato rispetto delle tempistiche previste dal TUB per la cancellazione totale

dell'ipoteca in caso di estinzione totale del debito garantito

Mancata o parziale predisposione di una analisi istruttoria per la valutazione della

sostituzione di una garanzia

2 - medio /

basso

Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di

settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, etc., connessi con la sostituzione di

una ipoteca

Mancata o parziale rispetto dei parametri internamente stabiliti per la sostituzione di

una garanzia

Approvazione di una sostituzione di garanzia da parte di un soggetto privo dei

necessari poteri di delibera

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Mancata o parziale predisposione di una analisi istruttoria per la valutazione di un

accollo - voltura di un mutuo - contributo

2 - medio /

basso

Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di

settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, etc., connessi con il procedimento di

accollo - voltura di un mutuo - contributo

Mancata o parziale rispetto dei parametri internamente stabiliti per l'accollo - voltura

di un mutuo - contributo

Approvazione di un accollo - voltura da parte di un soggetto privo dei necessari poteri

di delibera

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche

Direzione Istruttorie - Servizio Contratti - Direzione

Legale e Contenzioso - Servizio Legale

Implementazione Procedure operative interne di

settoreProcedure operative interne di settore

Direzione Istruttorie - Servizio ContrattiProcedura rinuncia, modifica e sostituzione

garanzie

Implementazione Procedura rinuncia, modifica e

sostituzione garanzie

Direzione Istruttorie - Servizio Contratti - Direzione

Legale e Contenzioso - Servizio Legale

Procedura rinuncia, modifica e sostituzione

garanzie

Implementazione Procedura rinuncia, modifica e

sostituzione garanzie

Direzione Legale e Contenzioso - Servizio Legale Procedura rinnovo ipoteche

Trasferimento del mutuo (accollo /

voltura) - contributo

Rinnovo ipoteche

Cancellazione (totale o parziale) ipoteca

Sostituzione garanzie

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Reporting AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Attività di reporting interni ed esterni e attività di gestione dei rapporti e dei flussi informativi con la Pubblica Amministrazione

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Elaborazione di dati e o informazioni presenti o desumibili dai sistemi informatici

della Società (Licoge e Finanz) in modo difforme o non riconciliato rispetto a

quanto in questi presente

3 - medio

Mancata approvazione da parte dell’organo competente di dati ed informazioni

elaborate internamente alla Società e presentate / inviate a organi interni o esterni

alla Società

Attività di reporting

Direzione Amministrazione e Finanza - Direzione

Studi e Assistenza alle Imprese - Direzione Risorse

Umane e Organizzazione - Direzione Uffici Esteri e

relazioni Esterne

Procedura gestione attività di reporting -

Procedure operative interne di settore

Implementazione Procedure operative interne di

settore

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Ispezioni AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Gestione delle ispezioni

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Mancata e/o non corretta e/o alterata rappresentazione agli organi interni

competenti dell'ispezione e delle sue finalità3 - medio

Mancata e/o non corretta e/o alterata rappresentazione agli organi interni

competenti dello stato di avanzamento dell'ispezione

Comportamento, da parte del soggetto incaricato della gestione dei rapporti con gli

ispettori o con altro soggetto della Società, finalizzato ad ottenere, a fronte di una

promessa o dazione di denaro / altra utilità, un atteggiamento di favore da parte

dell'ispettore (nel fare / non fare / omettere un suo compito-dovere) nella gestione

degli elementi connessi alla verifica

Rchiesta, da parte dell'ispettore, di denaro o altra utilità al fine di mantenere un

attegiamento di favore nel corso della verifiac e/o sull'esito della stessa con

accettazione da parte del soggetto incaricato della gestione dei rapporti con

l'ispettore o da parte di altro soggetto della Società

Mancata segnalazione agli organi interni competenti della chiusura della verifica e

sull'esito della stessa

Segnalazione agli organi interni competenti della chiusura della verifica e sull'esito

della stessa, ma in modo difforme rispetto alle effettive risultanze dell'ispezione

Verifiche e ispezioni da parte di Enti

pubblici di controllo (amministrative,

fiscali, previdenziali, relative all'igiene

e sicurezza sul lavoro, alla materia

ambientale, etc.) - Verifiche e ispezioni

di Banca d'Italia - Verifiche da parte

della Regione - Verifiche da parte di

Enti comunitari

Direzione Amministrazione e Finanza - Direzione

Studi e Assistenza alle Imprese - Direzione Risorse

Umane e Organizzazione - Servizio Tecnico

(Gestione edificio) - Direzione Struttorie

Procedura gestione ispezioni - Procedure

operative interne di settore

Implementazione Procedure operative interne di

settore

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Contabilità AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Gestione contabilità e liquidità

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Apertura / rinnovo conti correnti / deposito titoli a condizioni economico-finanziarie

palesemente difformi da quanto praticato dal mercato e/o per altri conti correnti

aperti nel medesimo periodo e/o senza ricerche di mercato

3 - medio

Apertura /rinnovo /chiusura conti correnti / deposito titoli senza indicazione della

motivazione

Sottoscrizione apertura /rinnovo / chiusura conti correnti / deposito titoli da parte di

un soggetto privo di adeguati poteri di delibera

Mancata effettuazione delle riconciliazioni bancarie2 - medio /

baso

Non corretta effettuazione delle riconciliazioni bancarie

Emissione di una fattura nei confronti di un cliente per un ammontare e una scadenza

difforme da quanto previsto contrattualmente3 - medio

Registrazione di un incasso cliente per un ammontare o ad una data difforme rispetto

a quanto presente nel documento (bancario) a supporto

Registrazione di una fattura emessa da un fornitore per un ammontare e una

scadenza difforme da quanto previsto contrattualmente3 - medio

Registrazione di un pagamento a favore di un fornitore per un ammontare o ad una

data difforme rispetto a quanto presente nel documento (bancario) a supporto

Pagamento di un fornitore con tempistiche palesemente difformi rispetto a quanto

previsto dal contratto o agli usi abituali o in difformità dalla normativa applicabile in

materia

Esecuzione di un pagamento a favore di fornitore / terzo senza l'acquisizione delle

necessarie autorizzazioni interne

Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione a un soggetto diverso da quello

previsto in delibera / contratto3 - medio

Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione per un ammontare diverso da

quello previsto in delibera / contratto

Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione con tempistiche diverse da quelle

previste in delibera / contratto o difformi rispetto a quanto pianificato

Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione senza l'acquisizione delle

necessarie autorizzazioni interne

Sottoscrizione / rinnovo investimenti a condizioni economico-finanziarie

palesemente difformi da quanto praticato dal mercato e/o per investimenti effettuati

nel medesimo periodo e/o senza ricerche di mercato

4 - medio /

alto

Sottoscrizione / rinnovo investimenti senza rispettare i parametri presenti nella

policy internamente definita

Sottoscrizione / rinnovo / chiusura di un investimento da parte di un soggetto privo

di adeguati poteri di delibera

Mancato controllo sulla quadratura della cassa secondo le modalità (tempi e metodi)

internamente definiti3 - medio

Gestione del contante (incassi e pagamenti) in modo non conforme ai limiti previsti

dalla normativa vigente

Gestione di un incasso o effettuazione di un pagamento da parte di un soggetto privo

di adeguati poteri di delibera

Procedure gestione tesoreria - Procedura

contabilità generale - Procedura gestione cassa e

valori

Implementazione procedure

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Finanza

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e

Controlli - Ufficio contabilità Generale

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Gestione Finanziamenti

Gestione apertura / chiusura conti

correnti / deposito titoli

Gestione riconciliazioni bancarie

Registrazione fatture passive - Gestione

pagamenti

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Finanza

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Finanza

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e

Controlli - Ufficio contabilità Generale

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e

Controlli - Ufficio contabilità Generale

Emissione fatture attive - Gestione

incassi

Gestione erogazione mutui - contributi -

sovvenzioni

Gestione liquidità (investimenti)

Gestione cassa

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Contabilità AM

Determinazione di saldi contabili o di poste di bilancio sulla base di registrazioni

(contabili) non supportate da apposita documentazione e/o non approvate dagli

organi competenti

3 - medio

Determinazione di saldi contabili o di poste di bilancio sulla base di registrazioni

(contabili) alterando quanto presente nella documentazione a supporto

Determinazione di saldi contabili o di poste di bilancio sulla base di registrazioni

(contabili) non tempestive

Determinazione di una dichiarazione a fini fiscali (redditi, IVA, etc.) sulla base di dati e

informazioni non supportate da apposita documentazione e/o registrazioni contabili

4 - medio /

alto

Determinazione di una dichiarazione a fini fiscali (redditi, IVA, etc.) alterando i dati e

le informazioni presenti nella documentazione e/o nelle registrazioni contabili a

supporto

Mancato invio di una dichiarazione fiscale

Tardivo invio di una dichiarazione fiscale

Invio di una dichiarazione fiscale da parte di un soggetto privo di adeguati poteri

Mancato pagamento tributi

Tardivo pagamento tributi

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e

Controlli - Ufficio contabilità Generale

Procedura redazione bilancio

Procedura contabilità generale - Procedura

adempimenti fiscali previdenziali e assicurativi

Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio

Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e

Controlli

Gestione fiscale tributaria

Contabilità / Bilancio

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Gestione mandati AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Attività di gestione mandati

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Accettazione o mancata accettazione del mandato da parte di un organo interno

senza i necessari poteri3 - medio

Mancato o parziale rispetto, da parte della struttura incaricata della gestione del

mandato, delle indicazioni / vincoli in questo presenti

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte beneficiaria del

pagamento / rimborso

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancato o parziale rispetto dei parametri da seguire per la valutazione della spesa

oggetto di pagamento / rimborso

2 - medio /

basso

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte beneficiaria del

pagamento / rimborso

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli presenti nel mandato2 - medio /

basso

Mancata o parziale acquisizione / utilizzo dei documenti necessari per il

pagamento / rimborso

Mancata o parziale predisposizione del nulla osta al pagamento / rimborso

Sottoscrizione del nulla osta al pagamento / rimborso da parte di un soggetto privo

dei necessari poteri

Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli per il pagamento / rimborso

presenti nel nulla osta

Mancato riscontro sulla esattezza dell'intestazione in capo al beneficiario del conto

corrente su cui bonificare il pagamento / rimborso

Mancato rispetto dei poteri di sottoscrizione del bonifico per il pagamento /

rimborso

Mancata o parziale trasmissione alla Regione delle informazioni relative al

pagamento / rimborso

Invio a destinatari non corretti delle informazioni relative al pagamento / rimborso

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente

l'agevolazione

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Implementazione procedura

Adempimenti per pagamento /

rimborso

Pagamenti / rimborsi relativi a

mandati a valere sulla Gestione

Speciale

Valutazione / analisi delle spese

oggetto di pagamento / rimborso

Servizio Ispettivo - Vice Direzione Investimenti e

Sistemi - Direzioen Amministrazione e Finanza -

Direzione Generale - Altre Strutture interne

incaricate della gestione del/i mandato/i

Procedura istruttoria ed erogazione di mandati

regionali a valere sulla L.R. 7/2006 - Gestione

Speciale (concesione contributi c/impianto - c/

capitale - c/esercizio - corresponsione di

corrispettivi per la prestazione di servizi)

Page 53: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati tramite l’analisi

Consulenza AMConsulenza AM

MAPPA VALUTAZIONE RISCHI

Attività di consulenza

Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte

Accettazione o mancata accettazione del mandato da parte di un organo interno

senza i necessari poteri

2 - medio /

basso

Mancato o parziale rispetto, da parte della struttura incaricata della gestione del

mandato, delle indicazioni / vincoli in questo presenti

Mancato o parziale segnalazione, da parte della struttura incaricata della gestione

del mandato, sul rispetto delle indicazioni / vincoli presenti nel mandato

Mancato o parziale rispetto delle disposizioni della Convenzione in corso tra

Finaosta e Coa per la gestione delle attività di quest'ultimo

Mancato o parziale rispetto dei piani annuali inerenti le attività del Coa

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi nell'espletamento dell'attività di

consulenza

Mancata evidenziazione di conflitti di interessi nell'ipotesi in cui l'attività di

consulenza preveda la partecipazione a commissioni, gruppi di lavoro, etc.

Mnacato rispetto della normativa applicabile (es., Codice degli Appalti) nell'ipotesi

in cui l'espletamento dell'attività di consulenza preveda anche il ricorso a pareri,

perizie, etc. redatti da soggetti esterni

Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale

Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità

tempistiche

Attività di consulenza relativa a

mandati a valere sulla Gestione

Speciale o a valere sulle attività del

COA o relativa a leggi di settore gestite

Strutture interne incaricate dell'attività di

consulenza - Servzizio COA

Procedure operative interne di settore -

Procedura COA - Convenzione Finaosta e Regione

(attività COA) - Piano operativo annuale COA

Implementazione procedure

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Piano triennale per la

prevenzione della corruzione

e della trasparenza

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n.

33/2013

Piano triennale per la prevenzione della

corruzione e della trasparenza (PTPCT)

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, oppure le misure integrative di

prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della

legge n. 190 del 2012, (MOG 231) (link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione)

Annuale

Riferimenti normativi su organizzazione e

attività

Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" che

regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle società e degli enti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Atti amministrativi generali

Direttive, atti di indirizzo, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto, anche adottato dall'amministrazione

controllante, che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti delle

società e degli enti (es. atto costitutivo, statuto, atti di indirizzo dell'amministrazione controllante etc.)

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Documenti di programmazione strategico-

gestionale

Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e

trasparenza

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Codice di condotta e codice etico Codice di condotta e codice etico Tempestivo

Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n.

33/2013Organi di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n.

33/2013Atto di nomina con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/2013Curriculum vitae

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo

corrisposti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n.

33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n.

441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di

imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di

società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il

soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando

eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola

volta entro 3 mesi dalla elezione,

dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino

alla cessazione dell'incarico o del

mandato).

Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Disposizioni generali

Atti generali

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Organizzazione

Titolari di incarichi politici, di

amministrazione, di direzione

o di governo

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/2013

Titolari di incarichi di amministrazione,

di direzione o di governo di cui all'art. 14,

co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 se non

attribuiti a titolo gratuito

1

saralocati
Evidenziato
saralocati
Evidenziato
Page 55: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati tramite l’analisi

Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n.

441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche o del quadro

riepilogativo [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano

(NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a

cura dell'interessato o della società/ente, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi dalla elezione, dalla

nomina o dal conferimento

dell'incarico

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della

dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi

consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Annuale

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n.

33/2013Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/2013Curriculum vitae Nessuno

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo

corrispostiNessuno

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n.

33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n.

441/1982

1) copie delle dichiarazioni dei redditi o dei quadri riepilogativi riferiti al periodo dell'incarico;

2) copia della dichiarazione dei redditi o quadro riepilogativo successivi al termine dell'incarico o carica, entro un

mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non

separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del

mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della

società/ente, la pubblicazione dei dati sensibili)

Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il

soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando

eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Nessuno (va

presentata una sola volta entro 3

mesi dalla cessazione dell'

incarico).

Sanzioni per mancata

comunicazione dei dati

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Sanzioni per mancata o incompleta

comunicazione dei dati da parte dei

titolari di incarichi politici, di

amministrazione, di direzione o di

governo

Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui

all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento

dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà

diritto l'assuzione della carica

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/2013Articolazione degli uffici

Articolazione delle direzioni/uffici e relative competenze

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/2013

Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione

della società o dell'ente, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/2013Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Articolazione degli uffici

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Organizzazione

Titolari di incarichi politici, di

amministrazione, di direzione

o di governo

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Titolari di incarichi di amministrazione,

di direzione o di governo di cui all'art. 14,

co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 se non

attribuiti a titolo gratuito

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Titolari di incarichi di amministrazione,

di direzione o di governo di cui all'art. 14,

co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 se non

attribuiti a titolo gratuito CESSATI

dall'incarico (art. 14, co. 2)

(documentazione da pubblicare sul sito

web)

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/2013

Organigramma

(da pubblicare sotto forma di

organigramma, in modo tale che a ciascun

ufficio sia assegnato un link ad una

pagina contenente tutte le informazioni

previste dalla norma)

2

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Telefono e posta elettronicaArt. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013Telefono e posta elettronica

Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta

elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Per ogni incarico di collaborazione, di consulenza o incarico professionale, inclusi quelli arbitrali

1) estremi dell'atto di conferimento dell'incarico

2) oggetto della prestazione

3) ragione dell'incarico

4) durata dell'incarico

5) curriculum vitae del soggetto incaricato

6) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di consulenza o di collaborazione, nonché agli incarichi

professionali, inclusi quelli arbitrali

7) tipo di procedura seguita per la selezione del contraente e il numero di partecipanti alla procedura

Per ciascun titolare di incarico:

Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013Sintesi dei dati del contratto (quali data della stipula, durata, oggetto dell'incarico)

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali

componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo

corrisposti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1,

punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di

imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di

società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il

soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando

eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola

volta entro 3 mesi dalla elezione,

dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino

alla cessazione dell'incarico o del

mandato).

Organizzazione

Titolari di incarichi di

collaborazione o consulenzaConsulenti e collaboratori

Incarichi di direttore generale (da

pubblicare in tabelle)

Entro 30 gg dal conferimento

(ex art. 15-bis, co. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 15-bis, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Società in controllo pubblico

Società in regime di amministrazione

straordinaria

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013

Incarico di

Direttore generale

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Incarichi di collaborazione, consulenza,

professionali

(da pubblicare in tabelle)

Personale

3

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1,

punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi o quadro riepilogativo soggetti all'imposta sui redditi delle persone

fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB:

dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura

dell'interessato o della società/ente, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi della nomina o dal

conferimento dell'incarico

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n.

441/1982

3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della

dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi

consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Annuale

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale

(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo,

d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica

Art. 47, co. 1 del d.lgs. 33/2013

Sanzioni per mancata o incompleta

comunicazione dei dati da parte dei

titolari di incarico di direttore generale

Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui

all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento

dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, tutti i compensi cui dà diritto

l'assuzione della carica,.

Annuale

(non oltre il 30 marzo)

Per ciascun titolare di incarico:

Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013Sintesi dei dati del contratto (quali data della stipula, durata, oggetto dell'incarico)

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013 Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali

componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo

corrisposti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

Incarichi di direttore generale (da

pubblicare in tabelle)

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis,

d.lgs. n. 33/2013

Incarico di

Direttore generale

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Incarichi dirigenziali (e titolari di

posizioni organizzative o in ogni altro

caso in cui sonoattribuite funzioni

dirigenziali ai sensi art. 14, co. 1-

quinquies, d.lgs. n. 33/2013)

Titolari di incarichi

dirigenziali

Personale

4

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale

(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo,

d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblicaAnnuale

(non oltre il 30 marzo)

Art. 14, co. 2, d.lgs. n. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n.

33/2013Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/2013Curriculum vitae Nessuno

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo

corrispostiNessuno

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n.

33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n.

441/1982

1) copie delle dichiarazioni dei redditi o del quadro riepilogativo riferiti al periodo dell'incarico (SOLO PER

DIRETTORE GENERALE

2) copia della dichiarazione dei redditi o del quadro riepilogativo successiva al termine dell'incarico o carica, entro

un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non

separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del

mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della società/ente,

la pubblicazione dei dati sensibili) (SOLO PER DIRETTORE GENERALE)

Nessuno

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il

soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando

eventualmente evidenza del mancato consenso)] (SOLO PER DIRETTORE GENERALE)

Nessuno (va

presentata una sola volta entro 3

mesi dalla cessazione

dell'incarico).

Art. 16, c. 1 e

art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/201 Personale in servizio Numero del personale a tempo indeterminato e determinato in servizio.

Annuale

(art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 16, c. 2, e

art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Costo personale

Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio

Costo complessivo del personale a tempo determinato in servizio

Annuale

(art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013)

Tassi di assenza

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Tassi di assenza trimestrali

(da pubblicare in tabelle)

Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenzialeTrimestrale

(art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Dirigenti cessati

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici+D53

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/2013

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro

(documentazione da pubblicare sul sito

web)

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Dotazione organica

Incarichi dirigenziali (e titolari di

posizioni organizzative o in ogni altro

caso in cui sonoattribuite funzioni

dirigenziali ai sensi art. 14, co. 1-

quinquies, d.lgs. n. 33/2013)

Titolari di incarichi

dirigenziali

Personale

5

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Incarichi conferiti e

autorizzati ai dipendenti

(dirigenti e non dirigenti)

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 18, d.lgs. n. 33/2013

Incarichi conferiti e autorizzati ai

dipendenti (dirigenti e non dirigenti)

(da pubblicare in tabelle)

Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente), con l'indicazione

dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico.

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Contrattazione collettiva

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Contrattazione collettiva

Contratto nazionale di categoria di riferimento del personale della società o dell'ente

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Contratti integrativi Contratti integrativi stipulati Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Costi contratti integrativi Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa

Annuale

Criteri e modalità Provvedimenti/regolamenti/atti generali che stabiliscono criteri e modalità per il reclutamento del personale

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Avvisi di selezione

Per ciascuna procedura selettiva:

Avviso di selezione

Criteri di selezione

Esito della selezione

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Performance Ammontare complessivo dei

premi

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Premialità Criteri di distribuzione dei premi al personale e ammontare aggregato dei premi effettivamente distribuiti

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/2013

Elenco delle società di cui la società/ente in controllo pubblico detiene direttamente quote di partecipazione anche

minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in loro favore o delle attività

di servizio pubblico affidate, ad esclusione delle società, partecipate, da società/ente in controllo pubblico, con

azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6,

d.lgs. n. 33/2013)

Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Per ciascuna delle società:Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

2) misura dell'eventuale partecipazione della società/enteAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Selezione del personale

Enti controllati

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Reclutamento del personale

Contrattazione integrativa

Art. 19, d.lgs. n. 33/2013

Art. 1, co. 16, lett. d) l. 190/2012

Art. 19, co. 2 e 3, d.lgs. 175/2016

Dati società partecipate

(da pubblicare in tabelle)Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Società partecipate

Società in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Enti di diritto pri vato in controllo

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Personale

6

Page 60: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati tramite l’analisi

Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio della società/enteAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

5) numero dei rappresentanti della società/ente negli organi di governo e trattamento economico complessivo a

ciascuno di essi spettante

Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2014Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito

dell'ente)

Annuale

(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 22, c. 1. lett. d-bis, d.lgs. n.

33/2013Provvedimenti

Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società

già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di partecipazioni sociali, quotazione di società a

controllo pubblico in mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal

decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016)

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/2013

Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo. con l'indicazione delle funzioni attribuite e

delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate

Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Per ciascuno degli enti:

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

2) misura dell'eventuale partecipazione della società/enteAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio della società/enteAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

5) numero dei rappresentanti della società/ente negli organi di governo e trattamento economico complessivo a

ciascuno di essi spettante

Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo

(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito

dell'ente)

Annuale

(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Enti controllati

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Enti di diritto privato controllati

(da pubblicare in tabelle)

Dati società partecipate

(da pubblicare in tabelle)Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Enti di diritto privato

controllati

Società partecipate

Società in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Società in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Enti di diritto pri vato in controllo

7

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Rappresentazione graficaArt. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013Rappresentazione grafica

Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra società/ente e le società partecipate, gli enti di

diritto privato controllati

Annuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Per ciascuna tipologia di procedimento:

Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n.

33/20131) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/20132) unità organizzative responsabili dell'istruttoria

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/20133) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/2013

4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del

responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n.

33/2013

5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li

riguardino

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/2013

6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un

provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n.

33/2013

7) procedimenti per i quali il provvedimento può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il

procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n.

33/2013

8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso

del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il

termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n.

33/20139) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n.

33/2013

10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di

pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare

i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i

soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del

pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n.

33/2013

11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale

potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Per i procedimenti ad istanza di parte:

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/20131) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013 e Art. 1, c. 29, l.

190/2012

2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti

telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo

Tipologie di procedimento

Enti controllati

Dati previsti dall'articolo 1, comma 32,

della legge 6 novembre 2012, n. 190

Informazioni sulle singole procedure

(da pubblicare secondo le "Specifiche

tecniche per la pubblicazione dei dati ai

sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n.

190/2012", adottate secondo quanto

indicato nella delib. Anac 39/2016)

Tipologie di procedimento

(da pubblicare in tabelle)

Bandi di gara e contratti

Informazioni sulle singole

procedure in formato tabellare

QUALORA STAZIONI APPALTANTI

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013

LADDOVE PREPOSTI ALLO

SVOLGIMENTO DI UN'ATTIVITA'

AMMINISTRATIVA

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013

(limitatamente all'attività di pubblico

interesse)

Attività e procedimenti

Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art.

37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013

Art. 4 delib. Anac n. 39/2016

8

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli operatori invitati a

presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Aggiudicatario, Importo di

aggiudicazione, Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate

Tempestivo

Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti

relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del

bando, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che

hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera

servizio o fornitura, importo delle somme liquidate)

Annuale

(art. 1, c. 32, l. n. 190/2012)

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 Artt. 21, c. 7, e 29, c. 1,

d.lgs. n. 50/2016

Atti relativi alla programmazione di

lavori, opere, servizi e forniture

Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori pubblici e relativi aggiornamenti

annuali (se tenuti alla programmazione ai sensi del Codice dei contratti)Tempestivo

Per ciascuna procedura:

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di

preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016)Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure)Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Avvisi e bandi -

Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016);

Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC);

Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee

guida ANAC);

Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016);

Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016);

Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016);

Avviso relativo all’esito della procedura;

Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi;

Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016);

Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016);

Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016);

Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n.

50/2016);

Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016);

Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016);

Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Atti delle amministrazioni

aggiudicatrici e degli enti

aggiudicatori distintamente

per ogni procedura

Dati previsti dall'articolo 1, comma 32,

della legge 6 novembre 2012, n. 190

Informazioni sulle singole procedure

(da pubblicare secondo le "Specifiche

tecniche per la pubblicazione dei dati ai

sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n.

190/2012", adottate secondo quanto

indicato nella delib. Anac 39/2016)

QUALORA STAZIONI APPALTANTI

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013

Bandi di gara e contratti

Informazioni sulle singole

procedure in formato tabellare

QUALORA STAZIONI APPALTANTI

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013

Atti relativi alle procedure per

l’affidamento di appalti pubblici di

servizi, forniture, lavori e opere, di

concorsi pubblici di progettazione, di

concorsi di idee e di concessioni.

Compresi quelli tra enti nell'ambito del

settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n.

50/2016

Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art.

37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013

Art. 4 delib. Anac n. 39/2016

9

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura di affidamento con

indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso sui risultati del concorso

(art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale

(art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara

Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di cui all’Allegato XIV,

parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso

di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Affidamenti

Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile, con

specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle

procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. 50/2016);

tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra

enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi unitamente ai progetti di

fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016);

Informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori

economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Provvedimento che determina le

esclusioni dalla procedura di affidamento

e le ammissioni all'esito delle valutazioni

dei requisiti soggettivi, economico-

finanziari e tecnico-professionali.

Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) Tempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Composizione della commissione

giudicatrice e i curricula dei suoi

componenti.

Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo

Art. 1, co. 505, l. 208/2015

disposizione speciale rispetto

all'art. 21 del d.lgs. 50/2016)

ContrattiTesto integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione

di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamentiTempestivo

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.

33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.

50/2016

Resoconti della gestione finanziaria dei

contratti al termine della loro esecuzioneResoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Tempestivo

Criteri e modalità Art. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Criteri e modalità

Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di

sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a

persone ed enti pubblici e privati

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Sovvenzioni, contributi, sussidi,

vantaggi economici

Atti delle amministrazioni

aggiudicatrici e degli enti

aggiudicatori distintamente

per ogni procedura

QUALORA STAZIONI APPALTANTI

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013 limitatamente

all'attività di pubblico interesse

Bandi di gara e contratti Atti relativi alle procedure per

l’affidamento di appalti pubblici di

servizi, forniture, lavori e opere, di

concorsi pubblici di progettazione, di

concorsi di idee e di concessioni.

Compresi quelli tra enti nell'ambito del

settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n.

50/2016

10

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi

economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Per ciascun atto:

Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n.

33/20131) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n.

33/20132) importo del vantaggio economico corrisposto

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n.

33/20133) norma o titolo a base dell'attribuzione

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n.

33/2013

4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo cui è attribuita la

responsabilità dell'istruttoria o della concessione della sovvenzione/contributo/sussidio/vantagigo economico

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n.

33/20135) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/20136) link al progetto selezionato

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n.

33/20137) link al curriculum vitae del soggetto incaricato

Tempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi,

sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed

enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro

Annuale

(art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013)

Bilancio

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. 33/2013 (ove l'adozione del

bilancio sia prevista dalla disciplina di

settore)

per attività di pubblico interesse

Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Art. 6, co. 4, d.lgs. 175/2016Bilancio di esercizio Bilancio di esercizio in formai ntegrale e semplificata, anche con ricorso a rappresentazioni grafiche

Annuale

(entro 30 gg dalla data di

approvazione)

Provvedimenti delle p.a. socie che fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di

funzionamentoTempestivo

Sovvenzioni, contributi, sussidi,

vantaggi economici

Atti di concessione

(da pubblicare in tabelle creando un

collegamento con la pagina nella quale

sono riportati i dati dei relativi

provvedimenti finali)

(NB: è fatto divieto di diffusione di dati

da cui sia possibile ricavare informazioni

relative allo stato di salute e alla

situazione di disagio economico-sociale

degli interessati, come previsto dall'art.

26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013)

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n. 33/2013 limitatamente

all'attività di pubblico interesse

Art. 19, co 5, 6 e 7 d.lgs.

175/2016Società in controllo pubblico

Atti di concessione

Obiettivi sul complesso delle spese di

funzionamento

Bilanci

Provvedimenti

11

Page 65: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati tramite l’analisi

Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Provvedimenti/contratti in cui le società in controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi

specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, fissati dalle p.a. socieTempestivo

Patrimonio immobiliare Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Patrimonio immobiliareInformazioni identificative degli immobili posseduti e detenuti, E' consentita la pubblicazione dei dati in forma

aggregata, indicando il numero degli immobili, per particolari e adeguatamente motivate ragioni di sicurezza,

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Canoni di locazione o affitto Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Canoni di locazione o affitto

Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti. E' consentita la pubblicazione dei dati in forma aggregata,

indicando il totale dei canoni di locazione o di affitto versati o percepiti, per particolari e adeguatamente motivate

ragioni di sicurezza,

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Organo di controllo che svolge le funzioni

di OIVNominativi

Atti dell'organo di controllo che svolge le

funzioni di OIV Attestazione sull'assolvimento degli obblighi di pubblicazioneAnnuale e in relazione a delibere

A.N.AC.

Organi di revisione

amministrativa e contabile

Relazioni degli organi di revisione

amministrativa e contabileRelazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di esercizio

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Corte dei contiSocietà ed enti sottoposti al controllo della

Corte dei contiRilievi Corte dei conti

Tutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti l'organizzazione e l'attività delle socità/enti e dei

loro uffici

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Carta dei servizi e standard di

qualitàArt. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009

Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti

delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della

funzione o la corretta erogazione di un servizio

Tempestivo

Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009 Sentenza di definizione del giudizio Tempestivo

Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009 Misure adottate in ottemperanza alla sentenza Tempestivo

Costi contabilizzati

Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n.

33/2013

Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013

Costi contabilizzati

(da pubblicare in tabelle)

Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo andamento nel tempoAnnuale

(art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013)

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 31, d.lgs. n. 33/2013

Art. 1, co. 8-bis, l. 190/2012

Class action

Art. 19, co 5, 6 e 7 d.lgs.

175/2016Società in controllo pubblico

Qualora concessionari di servizi pubblici:

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co. 3 d.lgs. n. 33/2013

Organo di controllo che

svolge le funzioni di OIV

Beni immobili e gestione

patrimonio

Obiettivi sul complesso delle spese di

funzionamento

Bilanci

Provvedimenti

Controlli e rilievi

sull'amministrazione

Servizi erogati

Class action

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

12

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Liste di attesaEnti, aziende e strutture private che

erogano prestazioni per conto del SSNArt. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013

Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a

carico di enti, aziende e strutture

pubbliche e private che erogano

prestazioni per conto del servizio

sanitario)

(da pubblicare in tabelle)

Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna

tipologia di prestazione erogata

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Servizi in rete

Società, interamente partecipate da enti

pubblici o con prevalente capitale pubblico

inserite nel conto economico consolidato

della pubblica amministrazione come

individuate dall'Istituto nazionale di

statistica (ISTAT)

Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005

modificato dall’art. 8 co. 1 del

d.lgs. 179/16

Risultati delle indagini sulla

soddisfazione da parte degli utenti rispetto

alla qualità dei servizi in rete e statistiche

di utilizzo dei servizi in rete

Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete resi

all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di utilizzo dei servizi in rete. Tempestivo

Dati sui pagamenti Art. 4-bis, c. 2, dlgs n. 33/2013Dati sui pagamenti

(da pubblicare in tabelle)

Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai

beneficiari

Trimestrale

(in fase di prima attuazione

semestrale)

Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture

(indicatore annuale di tempestività dei pagamenti)

Annuale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamentiTrimestrale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Ammontare complessivo dei debiti Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditriciAnnuale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

IBAN e pagamenti

informatici

Art. 36, d.lgs. n. 33/2013

Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005IBAN e pagamenti informatici

Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del

versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico

bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare

i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente

per il versamento

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

limitatamente all'attività di pubblico

interesse

PagamentiIndicatore di tempestività dei

pagamenti

Indicatore di tempestività dei pagamenti

Art. 33, d.lgs. n. 33/2013

Servizi erogati

13

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Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Atti di programmazione delle

opere pubbliche

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n.33/2013

(nei casi in cui società ed enti producano

documenti di programmazione delle opere

pubbliche analoghi a quelli previsti per le

pubbliche amministrazioni)

Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n.

33/2013

Art. 21 co.7 d.lgs. n. 50/2016

Art. 29 d.lgs. n. 50/2016

Atti di programmazione delle opere

pubbliche

Atti di programmazione delle opere pubbliche (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"). Tempestivo

(art.8, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo

(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo

(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Informazioni ambientali Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali:Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Stato dell'ambiente

1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi

gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi

geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Fattori inquinanti2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli

scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Misure incidenti sull'ambiente e relative

analisi di impatto

3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi

ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli

elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito

delle stesse

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Misure a protezione dell'ambiente e

relative analisi di impatto

4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi

economiche usate nell'àmbito delle stesse

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Relazioni sull'attuazione della legislazione 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientaleTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Opere pubbliche

Tempi, costi unitari e indicatori di

realizzazione delle opere pubbliche in

corso o completate.

Tempi costi e indicatori di

realizzazione delle opere

pubbliche

Le aziende autonome e speciali, gli enti

pubblici ed i concessionari di pubblici

servizi, nonche' ogni persona fisica o

giuridica che svolga funzioni pubbliche

connesse alle tematiche ambientali o

eserciti responsabilità amministrative sotto

il controllo di un organismo pubblico

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. 33/2013

(nei casi in cui società ed enti realizzino

opere pubbliche)

Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013;

art. 2, co. 1, lett. b), d.lgs.

195/2005

Informazioni ambientali

14

Page 68: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati tramite l’analisi

Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Stato della salute e della sicurezza umana

6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni

della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli

elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore

Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n.

33/2013

Piano triennale per la prevenzione della

corruzione e della trasparenza

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, oppure le misure integrative di

prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG

231)

Annuale

Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art.

43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Responsabile della prevenzione della

corruzione e della trasparenzaNominativo e recapito del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Tempestivo

Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012

Relazione del responsabile della

prevenzione della corruzione e della

trasparenza

Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15

dicembre di ogni anno)

Annuale

(ex art. 1, c. 14, L. n. 190/2012)

Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013 Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 Tempestivo

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n.33/2013

Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /

Art. 2, c. 9-bis, l. 241/90

Accesso civico "semplice"concernente

dati, documenti e informazioni soggetti a

pubblicazione obbligatoria

Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza/o del soggetto cui è presentata la

richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e

delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o

mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

Tempestivo

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Accesso civico "generalizzato"

concernente dati e documenti ulteriori

rispetto a quelli oggetto di pubblicazione

obbligatoria

Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto,

con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionaleTempestivo

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n.33/2013

Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Accesso civico "generalizzato"

concernente dati e documenti relativi alle

attività di pubblico interesse, ulteriori

rispetto a quelli oggetto di obbligo di

pubblicazione

Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto,

con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionaleTempestivo

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. 33/2013

Linee guida Anac FOIA (del.

1309/2016)Registro degli accessi

Elenco delle richieste di accesso con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del relativo esito

con la data della decisioneSemestrale

Altri contenuti Prevenzione della

Corruzione

Altri contenuti

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Accesso civico

Le aziende autonome e speciali, gli enti

pubblici ed i concessionari di pubblici

servizi, nonche' ogni persona fisica o

giuridica che svolga funzioni pubbliche

connesse alle tematiche ambientali o

eserciti responsabilità amministrative sotto

il controllo di un organismo pubblico

Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013;

art. 2, co. 1, lett. b), d.lgs.

195/2005

Informazioni ambientali

15

saralocati
Evidenziato
saralocati
Evidenziato
Page 69: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati tramite l’analisi

Denominazione sotto-sezione

livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-

sezione 2 livello (Tipologie

di dati)

Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o

con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013

Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. 82/2005

modificato dall’art. 43 del d.lgs.

179/16

Catalogo dei dati, metadati e delle banche

dati

Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni, da pubblicare

anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e

delle banche dati www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID

Tempestivo

Art. 53, c. 1, bis, d.lgs. 82/2005 RegolamentiRegolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati

presenti in Anagrafe tributariaAnnuale

Altri contenuti Dati ulteriori

Società in controllo pubblico

Enti di diritto privato in controllo pubblico

Enti pubblici economici

Società partecipate

Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,

co.3, d.lgs. n.33/2013

Art. 7-bis, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. 190/2012

Dati ulteriori

(NB: nel caso di pubblicazione di dati non

previsti da norme di legge si deve

procedere alla anonimizzazione dei dati

personali eventualmente presenti, in virtù

di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del

d.lgs. n. 33/2013)

Dati, informazioni e documenti ulteriori che società ed enti non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi della

normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate….

Altri contenutiAccessibilità e Catalogo dei

dati, metadati e banche dati

Società, interamente partecipate da enti

pubblici o con prevalente capitale pubblico

inserite nel conto economico consolidato

della pubblica amministrazione, come

individuate dall'Istituto nazionale di

statistica (ISTAT)

16