PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018 … · 5 prevenzione specifiche, che si...
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PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE
2018-2020
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Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio 2018
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Sommario
1. INTRODUZIONE ..................................................................................................... 3
2. ADOZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ................................................................................................................. 5
3. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO ....................................................................... 7
4. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ....................................................................... 7
4.1 ATTIVITA’ DI CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI .................................................. 8
4.2 ASSUNZIONE DI PARTECIPAZIONI IN SOCIETA DI CAPITALI ................................ 8
5. I SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 9
6. INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE ............................... 12
7. SISTEMA DEI CONTROLLI ................................................................................... 14
8. PROCEDURA IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE ................................................ 15
9. ATTIVITA PER LA PROMOZIONE DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITA’ .... 15
10. CODICE DI COMPORTAMENTO ........................................................................... 16
11. GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE ........................................................... 16
12. TRASPARENZA .................................................................................................... 19
12.1 ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO ................................................................. 20
12.2 ATTIVITA’ DI ATTESTAZIONE E APPROFONDIMENTI COLLEGATI ..................... 23
13. MONITORAGGIO DEI TEMPI PROCEDIMENTALI ................................................. 24
14. MISURE FINALIZZATE AD ASSICURARE LA VERIFICA SULLE CAUSE DI INCONFERIBILITA’ E INCOMPATIBILITA’ E DEI REQUISITI DEGLI ESPONENTI AZIENDALI ................................................................................................................... 25
15. ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI ................................................................................................. 27
16. FORMAZIONE ...................................................................................................... 28
17. TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI ........................................... 29
18. ROTAZIONE O MISURE ALTERNATIVE ................................................................ 31
19. MONITORAGGIO DEL PIANO ............................................................................... 32
20. PIANIFICAZIONE AZIONI E ATTIVITÀ NEL TRIENNIO 2018-2020 ........................... 33
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1. INTRODUZIONE
Con l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione (di seguito denominato
“Piano”), Finaosta S.p.A. (di seguito “FINAOSTA” o la “Società”) intende dare attuazione alle
disposizioni introdotte dall’art. 1 della Legge 190/2012 in tema di prevenzione e repressione dei
fenomeni di corruzione e di illegalità nella pubblica amministrazione.
Il Piano si configura come un documento di natura programmatica preordinato a definire una
strategia di prevenzione della corruzione all’interno di FINAOSTA attraverso l’individuazione e la
disciplina di misure concrete ed efficaci, traducibili in azioni precise e verificabili nella loro
effettiva realizzazione, nonché attraverso la promozione di una cultura della legalità condivisa da
tutto il personale della Società.
Esso intende inoltre integrare e rafforzare i presidi anticorruzione adottati da FINAOSTA con il
Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (Parte Integrativa 1 - Reati nei
rapporti con la Pubblica Amministrazione), atteso che le situazioni potenzialmente rilevanti previste
dalla Legge 190/2012 sono più ampie delle fattispecie penalistiche prese in considerazione dal
D.Lgs. 231/2001 e rilevano anche quando poste in essere in danno della Società
Il Piano è predisposto in conformità alle previsioni del Piano nazionale anticorruzione (di seguito
“PNA”) che, ai sensi del comma 2-bis della Legge 190/2012, costituisce “atto di indirizzo” ai fini
della redazione del primo, e tiene altresì conto delle indicazioni fornite dall’Autorità Nazionale
Anticorruzione (di seguito “ANAC”) con la recente determinazione n. 1134 dell’8 novembre 2017
recante “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della
corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e
partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” (di seguito “Nuove
Linee guida”).
Ai sensi del PNA, il concetto di corruzione deve intendersi secondo “un’accezione ampia. Esso è
comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso
da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Le situazioni
rilevanti sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata negli artt. 318, 319 e 319
ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica
amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale, ma anche le situazioni in cui -
a prescindere dalla rilevanza penale - venga in evidenza un malfunzionamento
dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite ovvero l’inquinamento
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dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui
rimanga a livello di tentativo”.
Al riguardo, si segnala che è tuttavia necessario prestare particolare attenzione alla definizione del
perimetro entro il quale opera il c.d. Responsabile della prevenzione della corruzione e della
trasparenza, di cui infra (nel prosieguo “RPCT ”), che ricomprende, oltre ai reati sopra richiamati,
tutte le inefficienze di processo radicate a tal punto nel sistema da celare fenomeni corruttivi
preesistenti, o altrimenti tali da costituire terreno fertile per la futura realizzazione degli stessi. Non
rilevano, quindi, generiche inefficienze nei processi, che possono derivare ad esempio da carenze
organizzative, non riconducibili a sintomi o possibili cause di fenomeni corruttivi. Se l’analisi del
RPCT ricomprendesse anche tali fattispecie, il relativo ambito di competenza risulterebbe infatti di
troppo ampia taratura, finendo per svuotare completamente di contenuto e di efficacia il ruolo di
prevenzione svolto da quest’ultimo.
Quanto alle misure di prevenzione della corruzione, le Nuove linee guida individuano, quali
contenuti minimi delle stesse, i seguenti:
1) individuazione e gestione dei rischi di corruzione;
2) sistema dei controlli;
3) codice etico;
4) inconferibilità specifiche per gli incarichi di amministratore e per gli incarichi dirigenziali;
5) incompatibilità specifiche per gli incarichi di amministratore e per gli incarichi dirigenziali;
6) attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici;
7) formazione;
8) tutela del dipendente che segnala illeciti;
9) rotazione o misure alternative;
10) monitoraggio delle misure di prevenzione.
Quelle sopra delineate sono le c.d. misure di prevenzione generali, che si caratterizzano per il fatto
di incidere sul sistema complessivo della prevenzione della corruzione intervenendo in materia
trasversale sull’intero ente.
Rispetto a tale elencazione, come si vedrà nel prosieguo, FINAOSTA ritiene necessario intervenire
con altre misure di prevenzione di carattere generale consistenti nella disciplina dei conflitti di
interesse e nel monitoraggio dei tempi procedimentali.
Oltre alle misure di prevenzione generali, FINAOSTA prevede inoltre l’adozione, nell’ambito della
regolamentazione della propria attività attraverso procedure e policy interne, di misure di
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prevenzione specifiche, che si caratterizzano per il fatto di incidere su problemi specifici individuati
tramite l’analisi del rischio.
2. ADOZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DI
PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Ai sensi dell’art. 1, comma 8, della Legge 190/2012, il Piano, su proposta del RPCT , deve essere
approvato dal Consiglio di Amministrazione entro il 31 gennaio di ciascun anno. A seguito
dell’approvazione, il Piano deve essere pubblicato nel sito internet della Società, in apposita
sottosezione della sezione denominata “Società Trasparente”. I contenuti del Piano devono essere
aggiornati di anno in anno sulla base delle risultanze emerse nella fase applicativa delle misure ivi
individuate ed all’esito di apposito monitoraggio.
Si ritiene opportuno ripercorrere l’attività svolta da FINAOSTA ad oggi al riguardo.
Il Piano, nella sua formulazione originaria, è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione di
FINAOSTA in occasione dell’adunanza del 30 ottobre 2015, su proposta dell’allora RPCT, dott.ssa
Ivana Crosa. A seguito del pensionamento di quest’ultima, il Consiglio di Amministrazione ha
nominato, nella medesima adunanza, in sua sostituzione, la dott.ssa Maria Sara Locati, del Servizio
Legale, Contenzioso e Appalti, che ha provveduto all’aggiornamento del Piano atteso che,
immediatamente dopo la sua adozione, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la determinazione
ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015 relativa all’aggiornamento 2015 del PNA. – L’aggiornamento del
Piano, per il triennio 2016-2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di FINAOSTA
in data 26 gennaio 2016. A decorrere da tale data, è stata quindi avviata una prima fase preliminare
di attuazione dello stesso.
Al fine di intervenire in maniera più incisiva nell’azione di prevenzione del fenomeno corruttivo,
tenuto conto anche dei notevoli cambiamenti del quadro normativo di riferimento, la Società ha
successivamente nominato, a far data dal 1° dicembre 2016, un nuovo RPCT, la dott.ssa Cristina
Gambalonga, interamente dedicato a tale attività, ed ha costituito un apposito Ufficio denominato
“Ufficio Anticorruzione e Trasparenza”.
Il nuovo RPTC ha quindi provveduto all’aggiornamento del Piano per il triennio 2017-2019. Tale
aggiornamento ha rappresentato l’adeguamento del precedente documento al nuovo quadro
normativo nelle more modificato e in particolare alla determinazione ANAC n. 831 del 3 agosto
2016 di approvazione del PNA 2016, nonché il completamento della prima fase di ricognizione
dell’analisi dei rischi corruttivi e delle misure di prevenzione applicabili a FINAOSTA svolta dai
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precedenti aggiornamenti, in vista dell’avvio di una seconda fase di più concreta attuazione dello
stesso.
Considerato che la riorganizzazione interna sopra descritta, con la costituzione dell’Ufficio
Anticorruzione e Trasparenza, è avvenuta a ridosso del termine dei lavori di stesura
dell’aggiornamento del Piano 2017-2019, non è stato possibile condividere con le strutture le
valutazioni sull’efficacia delle misure di prevenzione, sull’attuazione degli adempimenti previsti, e
la predisposizione e l’aggiornamento delle azioni di prevenzione.
Pertanto, il Piano 2017-2019 si è posto l’obiettivo primario di assicurare il coinvolgimento,
nell’azione di prevenzione della corruzione, dei soggetti che operano all’interno della Società, a
tutti i livelli, ai sensi del comma 5, articolo 1 della Legge 190/2012.
Nel corso del 2017, a decorrere dal mese di giugno, l’attività prevista dal Piano 2017-2019 ha subito
un arresto a seguito dell’assenza, per motivi di salute, del nuovo RPCT.
Quest’ultimo ha infine comunicato alla Società in data 26 ottobre 2017 di rinunciare alla funzione
di RPCT in ragione di garantire la necessaria continuità all’operato della stessa, consentendo
all’azienda di addivenire ad una scelta definitiva. In occasione dell’adunanza del 30 ottobre 2017, il
Consiglio di Amministrazione ha quindi ritenuto di nominare nuovamente RPCT la dott.ssa Maria
Sara Locati, Responsabile del Servizio Legale, Contenzioso ed Appalti, già RPTC nel 2016,
prevedendo altresì un rafforzamento dell’Ufficio Anticorruzione e Trasparenza.
Il nuovo RPTC ha quindi avviato un’attività di carattere ricognitivo al fine di stabilire lo stato di
attuazione delle misure di prevenzione della corruzione previste dal Piano 2017-2019 e, più in
generale, lo stato di attuazione da parte della Società della normativa in materia di anticorruzione e
trasparenza.
In proposito il RPTC ha rilevato che, rispetto alle attività calendarizzate nell’allegato 21 del
suddetto Piano, aventi ad oggetto le c.d. misure di prevenzione generali, parte delle stesse è stata
avviata, ma la maggior parte non è stata finalizzata. Del pari non risulta essere stato compiutamente
svolto il monitoraggio sull’attuazione delle c.d. misure specifiche.
Considerato il breve lasso di tempo intercorso dalla nomina, l’aggiornamento del Piano qui
proposto per il triennio 2018-2020 e adottato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio
2018, è dunque consistito, oltre che nel recepimento delle ulteriori novità normative nelle more
intervenute, in una nuova calendarizzazione su base triennale delle attività già previste dal Piano
2017-2019, tenuto conto delle risorse temporali a disposizione e dell’attuale dotazione organica
dell’Ufficio Anticorruzione e Trasparenza.
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3. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO
FINAOSTA , ai sensi della Legge regionale 16 marzo 2006, n. 7 (Nuove disposizioni concernenti la
società finanziaria regionale FINAOSTA ) agisce, in considerazione delle finalità perseguite e per
l'attuazione di indirizzi e strategie di interesse regionale, in qualità di ente strumentale della Regione
autonoma Valle d’Aosta (di seguito “Regione”).
Socio unico di FINAOSTA è la Regione.
FINAOSTA opera quindi in un contesto territoriale di dimensioni ridotte, che consente al cittadino
un controllo diffuso sull’attività della classe politica e delle pubbliche amministrazioni.
In base alle elaborazioni dell'osservatorio economico e sociale della Regione, attraverso dati Istat,
reati come corruzione, violazione dei doveri d'ufficio e abusi non sono numericamente significativi
in termini assoluti e in rapporti agli altri reati. Le fattispecie criminose che più colpiscono la
Regione sono le truffe, i furti, e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso del 2017 sono state tuttavia avviate indagini per reati contro la Pubblica Amministrazione
che hanno interessato un dirigente della Società in relazione a cariche e incarichi da questo ricoperti
in enti collegati a Finaosta. Per quanto nei fatti oggetto di indagine non risulti coinvolta la Società e,
allo stato, non si sia ancora pervenuti ad un rinvio a giudizio, la vicenda emersa rappresenta un
segnale importante di esposizione al rischio di fenomeni corruttivi che dovrà essere adeguatamente
valutato ai fini dell’adozione di eventuali misure specifiche.
Si segnala inoltre che la stessa Regione ha rivolto particolare attenzione alle misure di prevenzione
da porre in essere al fine di contrastare la corruzione, in particolare alla trasparenza. Infatti, il
Consiglio Regionale ha approvato la Legge n. 20/2016, recante norme in materia di trasparenza per
le società partecipate e controllate dalla Regione, ulteriori rispetto a quelle richieste dal D. Lgs. n.
33/2013 e successive modifiche.
4. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO
FINAOSTA ha lo scopo di concorrere, nel quadro di una politica di programmazione regionale, a
promuovere e a compiere tutte quelle attività o a porre in essere tutti quegli interventi che,
direttamente o indirettamente, favoriscano lo sviluppo socio-economico del territorio regionale, in
armonia con le direttive della Regione.
Per il conseguimento dello scopo sociale, FINAOSTA può porre in essere i seguenti tipi di
intervento:
a) concedere finanziamenti sotto qualsiasi forma;
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b) gestire fondi di rotazione, alimentati da provvista fornita dalla Regione e/o da FINAOSTA
stessa, finalizzati alla concessione di finanziamenti a favore dei soggetti indicati nelle Leggi
regionali di istituzione dei fondi stessi e regolamentati da apposite convenzioni;
c) assumere partecipazioni in società di capitali, finalizzate alla realizzazione di programmi o al
conseguimento di obiettivi di interesse per il contesto economico regionale;
d) fornire consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria e societaria e di strategia
industriale;
e) assumere incarichi di studio, di consulenza, di assistenza e di gestione, affidati dalla Regione;
f) attuare interventi utilizzando i fondi speciali di cui all'articolo 6 della L.R. 7/2006.
FINAOSTA opera con mezzi finanziari propri ovvero per conto della Regione mediante fondi
specifici forniti dalla Regione stessa. Si definisce ordinaria la gestione relativa ad interventi che
FINAOSTA pone in essere con mezzi finanziari propri. Si definisce speciale la gestione relativa ad
interventi effettuati per conto della Regione, ai sensi dell’articolo 6 della L.R. 7/2006. FINAOSTA
può, inoltre, gestire fondi di rotazione alimentati dalla Regione o da FINAOSTA stessa.
In particolare, si ritiene opportuno soffermarsi brevemente sulle attività di cui ai punti a), b) ed f) da
un lato e c) dall’altro.
4.1 ATTIVITA’ DI CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI
FINAOSTA è sottoposta ai controlli di vigilanza della Banca d'Italia e, già iscritta nell'elenco
speciale previsto dall'art. 107 D.Lgs.- n. 385/1993 - Testo Unico Bancario c.d. TUB), è poi stata
iscritta all’Albo unico degli intermediari finanziari previsto dall’art. 106 del D.lgs n. 385/1993
(TUB), a seguito della riforma del Titolo V disposta dal D.Lgs. n. 141/2010 e successive modifiche
e integrazioni, nonché all’Albo unico dei gruppi finanziari ex art. 109 TUB, in qualità di
capogruppo del gruppo finanziario di cui fa parte Aosta Factor .
I futuri aggiornamenti del Piano, e in particolare la mappatura dei rischi, dovranno tenere conto del
ruolo di Finaosta quale capogruppo del gruppo finanziario.
La posizione di Finaosta si caratterizza inoltre, rispetto a quella di altri erogatori del credito, in
quanto intermediario finanziario che eroga finanziamenti a valere su fondi pubblici e su mandato
della Regione.
4.2 ASSUNZIONE DI PARTECIPAZIONI IN SOCIETA DI CAPITALI
Si rinvia all’allegato n. 1 che raffigura una tabella riepilogativa della situazione delle partecipazioni
detenute da FINAOSTA, aggiornata al 30/06/2016, e pubblicata nella sezione “Società trasparente /
Enti controllati / Società partecipate” del sito di FINAOSTA.
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Obiettivo del presente Piano è creare un coordinamento tra l’attività del RPCT di FINAOSTA e i
Responsabili delle Società dalla stessa partecipate e controllate (ove nominati), al fine di rafforzare
il ruolo di indirizzo e di supporto che la prima deve avere per l’adempimento agli obblighi di
pubblicazione ai sensi del Decreto Legislativo n. 33/2013 da parte delle seconde.
5. I SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE
DELLA CORRUZIONE
Si descrivono di seguito i soggetti coinvolti nell’attività di prevenzione della corruzione all’interno
di FINAOSTA, con l’indicazione dei relativi compiti e responsabilità
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione:
- designa il RPCT e può chiamarlo a riferire sull’attività svolta;
- definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che
costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del
Piano;
- adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione e i suoi aggiornamenti.
RPCT (Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza)
Il RPCT viene nominato dal Consiglio di Amministrazione secondo i criteri previsti dalle Nuove
linee guida ed è il soggetto incaricato di svolgere l’attività di vigilanza sull’attuazione del Piano e la
sua idoneità a prevenire i fenomeni di corruzione ed illegalità, segnalando all’organo di indirizzo e
all’organismo indipendente di valutazione le disfunzioni inerenti l’attuazione delle misure di
prevenzione, ai sensi dei commi 10, lett. a) e 7, dell’articolo 1 della Legge 190/2012.
Per FINAOSTA il RPCT è la dott.ssa Maria Sara Locati, nominata dal Consiglio di
Amministrazione con delibera del 30 ottobre 2017, a far data dal 1° novembre 2017.
Nell’atto di nomina sono stati attribuiti al RPCT adeguati poteri ai fini dell’interlocuzione con il
personale e dello svolgimento della sua attività di vigilanza sull’attuazione delle misure di
prevenzione della corruzione, e sono state poste in essere le modifiche organizzative necessarie per
assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell’incarico in piena autonomia ed effettività,
ai sensi del comma 7, articolo 1, della Legge 190/2012. Con apposita comunicazione di servizio
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(cfr. Comunicazione di servizio n. 14 del 24 novembre 2017) è stata comunicata la nomina del
RPCT e tutto il personale è stato invitato a dare allo stesso la necessaria collaborazione.
Il RPCT, entro il 31 gennaio di ogni anno, definisce le procedure appropriate per selezionare e
formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, ai sensi
dei commi 8 e 10, lett c), articolo 1, della Legge 190/2012. Si rinvia all’illustrazione del programma
di lavoro previsto per il 2018, di cui al capitolo 16 del presente Piano, che dettaglia le modalità di
formazione specifica che sarà erogata ai soggetti operanti nelle aree a rischio.
Il RPCT verifica, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi negli
uffici che operano nelle aree maggiormente esposte al rischio di corruzione, ai sensi del comma 10,
lett c), articolo 1, della Legge 190/2012. Si rinvia, per quanto attiene all’applicazione della misura
della rotazione in FINAOSTA, al capitolo 18 di cui al presente Piano.
Considerata la stretta connessione tra le misure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e quelle
previste dalla Legge 190/2012, le funzioni del RPCT devono essere svolte in costante
coordinamento con quelle dell’Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (ODV).
Nell’ODV di FINAOSTA, in quanto organo collegiale, è prevista la partecipazione del RPCT nei
casi in cui siano trattate tematiche inerenti i reati con la Pubblica Amministrazione e al fine di
condividere e valutare le azioni di coordinamento con il Piano triennale di prevenzione della
corruzione.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione coincide, coerentemente con quanto indicato
dalle nuove disposizioni normative, con il Responsabile della trasparenza e ne svolge
conseguentemente le funzioni.
Il RPCT, entro il 15 dicembre di ogni anno, elabora la relazione annuale sull’attività svolta (sulla
base di uno schema fornito da ANAC), la trasmette al Consiglio di Amministrazione e provvede
alla sua pubblicazione sul sito web della Società. Nei casi in cui l’organo di indirizzo lo richieda o
qualora il RPCT lo ritenga opportuno, quest’ultimo riferisce sull’attività, ai sensi del comma 14,
articolo 1, della Legge 190/2012.
Con un comunicato in data 11 dicembre 2017, ANAC ha prorogato il termine per la predisposizione
e la pubblicazione della relazione annuale 2017, da effettuarsi entro il 31 gennaio 2018, sulla base
dello schema appositamente predisposto dall’Autorità. Il RPCT di FINAOSTA ha redatto la propria
relazione, che pubblicherà nel termine assegnato, sulla base dello schema anzidetto.
Direttore Generale, i Vice Direttori Generali e Dirigenti
Il Direttore Generale, i Vice Direttori Generali e i Dirigenti:
- svolgono attività informativa nei confronti del RPCT e dei Referenti;
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- osservano e fanno osservare al personale che opera nella propria area le misure contenute nel
Piano;
- assicurano l’osservanza del Codice Etico e verificano le ipotesi di violazione;
- segnalano casi di personale conflitto di interessi.
Referenti
I Referenti svolgono attività informativa nei confronti del RPCT, affinché questi abbia elementi e
riscontri sull’intera organizzazione ed attività di FINAOSTA e sulle situazioni di rischio o di
illegalità rilevate. Essi partecipano al processo di gestione del rischio.
I referenti sono: il Servizio Controllo Interno, il Servizio Gestione Rischi/ Funzione Antiriciclaggio
e il Servizio Compliance.
E’ prevista la redazione di un’apposita procedura in materia di anticorruzione nell’ambito della
quale declinare con maggiore dettaglio ruoli e compiti dei referenti e flussi informativi tra questi
ultimi e il RPCT.
Dipendenti
I dipendenti:
- partecipano attivamente al processo di autoanalisi organizzativa, alla definizione delle misure di
prevenzione ed alla relativa attuazione;
- osservano le misure contenute nel Piano;
- segnalano le situazioni di illecito al proprio dirigente o alla Direzione Generale (sistema
disciplinare);
- segnalano casi di personale conflitto di interessi.
Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (ODV)
L’Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (ODV):
- collabora con il RPCT, ai fini del monitoraggio, valutazione ed implementazione del
funzionamento, efficacia e osservanza del Piano allo scopo di prevenire i reati contro la
Pubblica Amministrazione;
- formula proposte di integrazione del Piano.
Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale:
- collabora con il Consiglio di Amministrazione al perseguimento delle finalità anticorruzione;
- formula proposte di integrazione del Piano.
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Struttura che cura l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione
Il Consiglio di Amministrazione di FINAOSTA, nell’adunanza del 21 dicembre 2016, ha nominato
la dott.ssa Anna Merlo, soggetto esterno, per lo svolgimento dell’attività di attestazione
dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione analogamente a quanto fanno gli Organismi
indipendenti di valutazione (OIV) per le amministrazioni pubbliche. FINAOSTA, in quanto società
in house della Regione, ha scelto di avvalersi della collaborazione della dott.ssa Anna Merlo in
quanto membro della Commissione indipendente di valutazione della performance della Regione,
riconfermata nel suo ruolo per il periodo dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019. La sua nomina,
infatti, potrà configurarsi come una estensione delle funzioni svolte nell’ambito della Commissione
indipendente di valutazione, con l’intenzione di costituire un caso pilota di approfondimento delle
materie in oggetto, relativamente al settore delle società partecipate dalla Regione, e prestando
attenzione al raccordo tra la Società e la Regione, con l’obiettivo di armonizzare le modalità per gli
adempimenti e i controlli previsti dalle normative.
Direzione Generale e Consiglio di Amministrazione (sistema disciplinare)
Il RPCT provvede alla segnalazione, per gli opportuni provvedimenti, delle violazioni accertate in
materia di corruzione.
FINAOSTA mutua, per quanto applicabile, il sistema disciplinare già adottato, all’interno del
Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (Parte Generale – Paragrafo 8.
Sistema disciplinare).
Per quanto riguarda l’accertamento delle infrazioni, i procedimenti disciplinari e l’irrogazione delle
sanzioni, i poteri sono conferiti alla Direzione Generale e al Consiglio di Amministrazione.
6. INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI DI CORRUZIONE
Dopo aver analizzato il contesto, esterno ed interno, nel quale opera FINAOSTA, il Piano individua
le aree di attività a rischio corruttivo, e le misure adeguate per la prevenzione e gestione dello
stesso.
Nell’allegato 2 è riportata la tabella denominata “Responsabilità – Azioni – Misure” che, per
ciascuna delle principali aree a rischio connesse ai reati di corruzione / cattiva amministrazione,
individua:
a) i processi in cui deve essere sviluppata la valutazione del rischio (processi sensibili);
b) una sintetica descrizione del rischio;
c) i soggetti coinvolti (strutture interne, organi deliberanti);
d) il livello di rischio, ossia il grado di rischio risultante dall’analisi delle Probabilità di Impatto;
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e) le azioni e gli strumenti di prevenzione;
f) le misure di prevenzione in essere e quelle proposte.
Le aree individuate sono le seguenti:
1) Scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla
modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture, di cui al decreto legislativo 18 aprile 20016, n. 50.
2) Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché
attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati.
3) Attività di gestione mandati.
4) Gestione del contenzioso attivo (monitoraggio crediti e attività di recupero crediti) -
Contenzioso passivo.
5) Gestione contabilità e liquidità.
6) Gestione delle partecipazioni.
7) Attività di consulenza.
8) Attività di reporting interni ed esterni e attività gestione dei rapporti e dei flussi informativi con
la Pubblica Amministrazione.
9) Gestione del personale.
10) Gestione delle ispezioni.
11) Gestione beni immobili.
Gli indici di valutazione della probabilità e gli indici di valutazione dell’impatto del rischio
corruttivo sono stati desunti dalla “Tabella valutazione del rischio” di cui all’Allegato 5 (La
valutazione del livello di rischio) del PNA 2013 e sono stati applicati tenuto conto delle possibili
circostanze che potrebbero favorire il verificarsi dell’evento avuto riguardo al contesto interno di
riferimento (ad esempio, è stato dato adeguato rilievo alla circostanza che un determinato processo,
rispetto ad altri, sia allo stato privo di regolamentazione interna o non sia soggetto a controlli).
Con riferimento alle misure di prevenzione di cui alla lettera f) si precisa che trattasi di misure
“specifiche” riferite al singolo processo ed ai rischi riscontrati con riguardo allo stesso. L’attuazione
delle misure proposte è compito e responsabilità dei soggetti convolti nel processo di cui alla lettera
c). L’attuazione delle medesime misure ed il monitoraggio sulla stessa ha luogo secondo
un’apposita programmazione che coinvolge, insieme al RPCT, i Referenti e l’ODV in conformità a
quanto previsto dal successivo Paragrafo 7 (Sistema dei controlli) e dal Paragrafo 19
(Monitoraggio).
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Si rileva che, come anticipato nell’introduzione al presente Piano, ad oggi non è stato possibile
condividere con le strutture le valutazioni sull’efficacia delle misure di prevenzione e
sull’attuazione degli adempimenti previsti dal Piano 2016-2018. Si riconfermano pertanto la
mappatura dei rischi, la valutazione degli stessi e l’individuazione delle misure di prevenzione come
da precedente aggiornamento del Piano.
Si rammenta che il programma di lavoro previsto per l’anno 2018, che prenderà avvio dalla
formazione specifica dei gruppi di lavoro operanti nelle aree a rischio di corruzione, consentirà la
ricognizione dei processi interni al fine di intercettare eventuali carenze nella mappatura e nelle
misure di prevenzione, o di adeguare le valutazioni dei rischi.
7. SISTEMA DEI CONTROLLI
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 adottato da FINAOSTA, che
comprende anche una prevenzione specifica nei confronti dei reati di corruzione previsti dal D.Lgs.
231/2001, nella Parte Generale (Paragrafo 5.6.) definisce i poteri e le modalità di verifica che
spettano all’ODV sull’attuazione del Modello organizzativo.
Ferma restando l’attività dell’ODV, al fine di vigilare sull'osservanza delle prescrizioni del Piano e
sull’efficacia ed adeguatezza dello stesso ed all’effettiva capacità di prevenire la commissione dei
reati, la procedura in materia di anticorruzione provvederà anche a:
- coordinare le attività dell’ODV e del RPCT;
- prevedere la definizione delle tipologie di controllo atte a prevenire i rischi di corruzione sia
nell’ambito del Modello organizzativo che nell’ambito del Piano;
- disciplinare le azioni di coordinamento (anche attraverso incontri) e il flusso di informazioni tra
il RPCT, l’ODV e le funzioni aziendali (Servizio Compliance, Servizio Controllo Interno e
Servizio Gestione Rischi/RPCT Funzione Antiriciclaggio) che svolgono attività di controllo
periodica nei rispettivi ambiti.
Si segnala che, nelle more l’ODV, trasmette l’ordine del giorno delle proprie adunanze all’RPCT al
fine di consentire a quest’ultimo eventuali interventi su argomenti di proprio interesse. L’RPTC può
inoltre partecipare ad ogni punto all’ordine del giorno delle adunanze dell’ODV e proporre a sua
volta nuovi argomenti da porre all’ordine del giorno.
L’RPCT riceve inoltre copia dei verbali del Consiglio di Amministrazione.
FINAOSTA monitora, misura e controlla l'insieme dei rischi (di mercato, di credito, operativi,
reputazionali, compliance) secondo il seguente schema:
15
- controlli di primo livello – o controlli di linea – diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle
attività e operazioni; i controlli sono effettuati all’interno delle stesse strutture che svolgono le
rispettive attività e operazioni e sono disciplinati dalle procedure operative interne di settore;
- controlli di secondo e terzo livello effettuati dal Servizio Controllo Interno, dal Servizio
Gestione Rischi/RPCT Funzione Antiriciclaggio e dal Servizio Compliance.
8. PROCEDURA IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE
Il presente aggiornamento del Piano prevede la redazione, a cura del RPCT , di una procedura che
disciplini i seguenti aspetti dell’attività svolta in materia di anticorruzione. In particolare, il
documento tratterà i seguenti aspetti:
• il ruolo e i compiti del RPCT ;
• le modalità di predisposizione, aggiornamento e monitoraggio del Piano;
• il coordinamento e alla collaborazione con i Referenti e l’ODV, secondo quanto illustrato
nel paragrafo precedente;
• i flussi informativi interni ed esterni. I flussi esterni riguardano le attività di indirizzo e di
reporting tra il RPCT di FINAOSTA , il RPCT dell’amministrazione controllante e i
Responsabili delle Società partecipate e controllate dalla stessa.
Considerato che a seguito dell’avvicendamento nel ruolo di RPCT di soggetti diversi non è stato
possibile, ad oggi, garantire continuità all’attività del RPCT, si ritiene opportuno calendarizzare tale
procedura per l’anno 2019 affinché l’impostazione della stessa sia coerente e soddisfi le esigenze
organizzative e gestionali che il medesimo RPCT potrà riscontrare nel corso del 2018.
9. ATTIVITA’ PER LA PROMOZIONE DELLA TRASPARENZA E
DELL’INTEGRITA’
Ogni aggiornamento del Piano dovrà essere pubblicato nell’apposita sottosezione della sezione
“Società Trasparente” del sito aziendale e reso noto al personale tramite specifiche comunicazioni
di servizio. Inoltre, il Piano ed i suoi aggiornamenti dovranno essere consegnati a tutto il personale
neoassunto al momento della presa di servizio.
Il RPCT ha richiesto, già nel 2017, ai sistemi informativi l’implementazione di una nuova sezione
nella Fintranet aziendale, che provvederà ad alimentare e aggiornare mensilmente, per fornire a tutti
i dipendenti, nonché agli organi di indirizzo e di controllo, un canale di informazione dedicato, con
l’intento di promuovere la trasparenza e l’integrità all’interno di FINAOSTA .
16
10. CODICE DI COMPORTAMENTO
La determinazione ANAC n. 1134 del 8 novembre 2017 prevede, tra i contenuti minimi delle
misure di prevenzione della corruzione, l’adozione di un codice etico “avendo cura in ogni caso di
attribuire particolare importanza ai comportamenti rilevanti ai fini della prevenzione dei reati di
corruzione”.
FINAOSTA ha adottato un proprio codice etico (di seguito il “Codice Etico”), quale elemento base
della propria cultura aziendale, che costituisce il documento ufficiale in cui vengono fissati i
principi di "deontologia aziendale" che la Società rispetta, nei quali si rispecchia e ai quali
coerentemente si devono adeguare tutti i soggetti con i quali essa opera, sia interni che esterni.
Tale strumento, in continuo divenire anche grazie al contributo da parte di tutti i soggetti destinatari,
garantisce che i principi etici fatti propri da FINAOSTA siano definiti in modo esplicito, chiaro,
inequivocabile e comprensibile, e rappresenta l'espressione più articolata dei valori che
costituiscono l'etica sociale, i principi guida, nonché le direttive fondamentali cui devono
conformarsi le attività sociali ed i comportamenti di tutti coloro ai quali il Codice Etico è destinato,
nell'ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta nell'organizzazione
aziendale.
Il Paragrafo 19 del Codice Etico è specificatamente dedicato ai rapporti con la Pubblica
Amministrazione ed ai possibili comportamenti “latu sensu” corruttivi che potrebbero configurarsi
in tale ambito.
L’osservanza delle norme del Codice Etico è considerata parte essenziale delle obbligazioni
contrattuali dei dipendenti di FINAOSTA ai sensi e per gli effetti dell’art. 2104 del codice civile e
la violazione delle stesse comporta l’applicazione delle misure sanzionatorie contenute nel sistema
disciplinare aziendale adottato ai sensi del Decreto 231/2001 in base alle specifiche modalità ivi
previste.
Nell’ambito della procedura per la ricezione e gestione delle segnalazioni di illeciti di cui al
successivo capitolo 17 verrà trattato il tema della connessione tra l’attivazione di tale sistema
sanzionatorio e la raccolta delle segnalazioni relative alle violazioni del Codice Etico.
L’ODV e l’RPCT sono a disposizioni dei dipendenti per un supporto interpretativo dello stesso.
11. GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE
Molteplici sono le disposizioni, di legge, regolamentari ed interne, che attribuiscono rilevanza alla
prevenzione dei conflitti di interesse quale strumento di protezione contro possibili illeciti.
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L’art. 1, comma 41, della Legge 190/2012 ha introdotto una nuova disposizione nel capo II della
Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto
di accesso ai documenti amministrativi): “Art. 6-bis. - (Conflitto di interessi). - 1. Il responsabile
del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli
atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi,
segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale”.
Alcuni principi comportamentali in materia sono indicati dal Codice Etico adottato da FINAOSTA ,
che nella parte I Paragrafo I.1 (Situazioni di conflitto di interesse) individua una serie di circostanze
in cui sono ravvisabili potenziali situazioni di conflitto di interesse.
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 adottato da FINAOSTA
nella Parte Generale (Paragrafo 5.4) dispone inoltre che “è fatto obbligo a ciascun membro
dell’Organismo di Vigilanza di astenersi dalla votazione nel caso in cui lo stesso si trovi in
situazione di conflitto di interessi, anche potenziale, con l’oggetto della delibera. L’esistenza della
situazione di conflitto e la conseguente astensione deve essere fatta constatare dal verbale della
seduta”.
L’art. 136 (Obbligazioni degli esponenti bancari) del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico
delle leggi in materia bancaria e creditizia – TUB) impone ai componenti del Consiglio di
Amministrazione l’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi.
Gli articoli 2373, 2391 e 2399 del codice civile disciplinano il conflitto di interessi in ambito
societario.
La circolare di Banca d’Italia n. 288 del 3 aprile 2015 prevede l’adozione di processi decisionali e
sistemi organizzativi adeguati a prevenire i conflitti di interesse quali strumenti volti a garantire la
sana e prudente gestione dell’intermediario finanziario.
La rilevanza della questione è dunque tale per cui è prevista l’adozione di una policy in materia di
conflitti di interessi entro il 2018.
Nelle more, al fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità dell’attività della Società e considerata
l’importanza di prevenire illeciti nelle aree a maggior rischio di corruzione, si ritiene opportuno
riportare i seguenti principi.
Sussiste l’obbligo per ciascun dipendente di astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o ad
attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero:
- di parenti o affini entro il 2° grado, del coniuge o di conviventi;
- di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale;
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- di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o
rapporti di credito o debito significativi;
- di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti,
associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o
gerente o dirigente.
L’obbligo di astensione sussiste inoltre in ogni altro caso in cui esistano significative ragioni di
convenienza.
Il conflitto di interessi può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali.
Il dipendente che si trovi in una delle situazioni contemplate nei paragrafi che precedono deve darne
comunicazione al responsabile della struttura di appartenenza (o alla Direzione Generale) in forma
scritta e motivata o secondo quanto previsto nelle procedure interne di settore. Sull'astensione
decide il responsabile della struttura di appartenenza (o la Direzione Generale).
La tracciabilità dei processi decisionali adottati in materia di conflitto di interessi deve essere
garantita attraverso un adeguato supporto documentale che consenta in ogni momento la
reperibilità.
Per quanto riguarda i Partecipanti alle Commissioni di Gara, l’art. 84 del D.Lgs. 163/2006 (Codice
dei contratti pubblici), con riferimento alla Commissione giudicatrice nel caso di aggiudicazione
con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa dispone che:
- “i commissari diversi dal Presidente non devono aver svolto ne' possono svolgere alcun'altra
funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si
tratta”;
- “si applicano ai commissari le cause di astensione previste dall'articolo 51 cod. proc. civ.”.
All’atto della nomina è necessario acquisire specifica dichiarazione, in merito all’insussistenza delle
circostanze previste dal citato art. 84 del D.Lgs. 163/2006 e delle cause di astensione previste
dall'art. 51 CPC.
Il RPCT richiederà annualmente all’Ufficio Appalti un report sull’acquisizione delle suddette
dichiarazioni.
Per quanto riguarda i Partecipanti alle Commissioni di procedure selettive, fermo restando che i
commissari di una commissione devono essere in maggioranza esperti tecnici della materia, si
ritiene opportuno regolamentare attraverso specifiche norme interne le modalità di nomina dei
membri delle commissioni stesse.
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All’atto della nomina è necessario acquisire specifica dichiarazione, in merito all’insussistenza delle
cause di astensione previste dall'art. 51 del Codice di Procedura civile.
Il RPCT richiederà annualmente alle strutture che abbiano competenza per tali procedimenti un
report sull’acquisizione delle suddette dichiarazioni.
I report acquisiti nel corso del 2017 non hanno evidenziato criticità al riguardo.
12. TRASPARENZA
La trasparenza, da attuarsi innanzitutto con l’adempimento degli obblighi di pubblicità, trasparenza
e diffusione delle informazioni introdotti dalla Legge 190/2012 e dal D.Lgs. n. 33/2013, rappresenta
una misura fondamentale per la prevenzione della corruzione.
Le società in controllo pubblico, come FINAOSTA, sono tenute all’adempimento dei suddetti
obblighi nei limiti individuati dall’ANAC con le Nuove linee guida.
In tale documento ANAC ricorda che le misure di trasparenza devono confluire in un’apposita
sezione del Piano. In questa sezione devono essere individuate le misure organizzative volte ad
assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi delle informazioni da pubblicare, definendo
tempi, modi e risorse ai fini dell’elaborazione, trasmissione e pubblicazione dei dati e dei documenti
necessari, individuando i responsabili delle diverse fasi.
In particolare, ANAC richiama l’art. 10, co. 3, del D. Lgs. n. 33/2013, il quale stabilisce che la
promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce obiettivo strategico di ogni
amministrazione, che deve tradursi in obiettivi organizzativi e individuali. A tal fine, l’organo di
indirizzo può dare indicazione di pubblicare dati ulteriori rispetto a quelli previsti dal citato
Decreto, in relazione alle specifiche aree a rischio.
In FINAOSTA la disciplina dettagliata delle misure organizzative di cui sopra è contenuta nella
procedura interna n. 60 (Amministrazione trasparente), approvata con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 31 ottobre 2014, recante la disciplina operativa per l’adempimento agli
obblighi di pubblicazione. Il documento denominato “La produzione dei dati ed i controlli”,
approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2014, disciplina i
controlli di secondo livello sull’attuazione di specifici obblighi di pubblicazione..
Come sopra anticipato, le recenti Nuove linee guida hanno ridefinito gli obblighi di pubblicazione
cui sono tenute le società in controllo pubblico, tenuto conto delle modifiche al quadro normativo
dovute all’intervento del D. Lgs. n. 97/2016 e del D. Lgs. n. 175/2016, così come modificato dal D.
Lgs. n. 100/2017.
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Si rende pertanto necessario procedere quanto prima al recepimento delle nuove indicazioni di
ANAC ed alla revisione della richiamata procedura n. 60.
Tale attività di adeguamento non risulta tuttavia di pronta attuazione richiedendo, in taluni casi, la
raccolta di nuove informazioni per l’elaborazione di dati e documenti ulteriori rispetto a quelli già
prodotti, in altri casi approfondimenti al fine di definire correttamente l’effettivo ambito di
applicazione degli obblighi di pubblicazione ed i loro esatti contenuti.
Nelle more dello svolgimento di tale attività, FINAOSTA manterrà pertanto le pubblicazioni ad
oggi adottate ed in tal senso darà istruzioni anche alle società dalla stessa partecipate e controllate.
12.1 ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO
Con le modifiche al Decreto Legislativo n. 33/2013 intervenute nel corso del 2016, è stato
introdotto il nuovo istituto dell’accesso civico generalizzato, c.d. F.O.I.A., a norma del quale
chiunque ha diritto di accedere ai dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni - e
dalle società controllate o partecipate dalla stessa - ulteriori rispetto a quelli oggetto di
pubblicazione ai fini della trasparenza, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e
privati giuridicamente rilevanti. L’Autorità Nazionale Anticorruzione, d’intesa con il Garante della
Protezione dei dati personali, ha adottato con delibera n. 1309 del 28 dicembre 2016 le linee guida
recanti indicazioni operative sulle esclusioni e i limiti all’accesso.
Si ricorda che, prima delle modifiche sopra indicate, il diritto all’accesso civico comprendeva
esclusivamente i dati, i documenti e le informazioni oggetto di pubblicazione.
L’accesso a dati ulteriori era consentito soltanto nei limiti e con le modalità indicate dalla Legge n.
241/1990 sul procedimento amministrativo: in presenza di un interesse diretto, concreto e attuale
del soggetto richiedente, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al
documento richiesto.
Il precedente RPCT ha previsto ed avviato nel corso del 2017 la redazione di una procedura interna,
autonoma rispetto alla procedura n. 60 (Amministrazione Trasparente), al fine di disciplinare
l’istituto di nuova introduzione e regolamentare la gestione interna delle richieste pervenute. Tale
attività, per le ragioni sopra esposte, non è stata portata a termine e la bozza prodotta deve essere
ancora oggetto di revisione alla luce della Circolare del Ministero per la semplificazione e la
pubblica amministrazione n. 2/2017, nonché oggetto di condivisione con i controlli interni e
sottoposta al vaglio della Funzione Compliance prima dell’approvazione nel Consiglio di
Amministrazione di Finaosta .
Nel frattempo, sono state pubblicate sul sito web di Finaosta nella sezione “Società trasparente
/Altri contenuti / accesso civico” le informazioni utili per inoltrare una richiesta di accesso civico,
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mettendo a disposizione l’indirizzo email: [email protected]. Inoltre, in
data 12 gennaio 2017, è stato comunicato ai Responsabili delle Società partecipate e controllate
dalla stessa, l’avvenuta pubblicazione delle linee guida da parte dell’ANAC sul tema in oggetto,
raccomandando alle stesse l’adempimento agli obblighi ivi contenuti. Infine, si è provveduto a
circolarizzare internamente a FINAOSTA una email, datata 12 gennaio 2017, contenente un
prospetto riassuntivo sui caratteri essenziali del nuovo istituto, in occasione della quale ha richiesto
di essere informato se dovessero pervenire delle richieste in tal senso.
Si riporta di seguito il prospetto riassuntivo di cui sopra, recante i caratteri generali dell’istituto e gli
elementi che lo distinguono dalle altre tipologie di accesso previste dalla Legge.
Caratteristiche generali dell’accesso civico generalizzato.
A norma dell’articolo 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 33/2013, in vigore dal 23 dicembre
2016, chiunque ha diritto di accedere ai dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni,
ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai fini della trasparenza, nel rispetto dei limiti
relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti.
Il fine è di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e
sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.
L’istanza non richiede motivazione.
Rientrano nell’ambito soggettivo di applicazione le società in controllo pubblico e le società in
partecipazione pubblica, queste ultime limitatamente ai dati e documenti inerenti l’attività di
pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione Europea.
L’ambito oggettivo di applicazione include non soltanto i documenti amministrativi, ma anche i
dati, non richiedendo l’individuazione del documento all’interno del quale sono contenuti. Non
sono ammesse richieste meramente esplorative, generiche o massive. L’amministrazione non ha
l’obbligo di rielaborare il dato.
Eccezioni all’accesso civico generalizzato indicate nelle Linee Guida dell’ANAC.
1. Eccezioni assolute: l’amministrazione è tenuta a rifiutare l’accesso. Si tratta dei casi in cui
una norma di legge, in via generale e preventiva, dispone la non ostensibilità del dato, documento o
informazione, ovvero la consente secondo particolari condizioni, modalità e/o limiti. L’ANAC
fornisce un’elencazione, non esaustiva:
• segreto di stato;
• altri casi di segreto o di divieto di divulgazione;
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• accesso subordinato al rispetto di specifiche condizioni, modalità o limiti, inclusi quelli di
cui all’articolo 24, comma 1, della Legge 241/90 (recante le esclusioni all’accesso agli atti).
2. Eccezioni relative: l’amministrazione deve svolgere un’attività valutativa, effettuando il
bilanciamento degli interessi, caso per caso, e motivando l’eventuale rifiuto con l’indicazione
espressa dell’interesse concreto tutelato, dell’elevata probabilità del verificarsi di un pregiudizio e
del nesso di causalità con l’ostensione del dato. Non è ammesso il rifiuto se è sufficiente il
differimento dell’accesso o altrimenti un accesso parziale con l’oscuramento dei dati ulteriori.
Le eccezioni relative possono derivare dalla tutela di:
a) interessi pubblici concernenti:
• la sicurezza pubblica e l’ordine pubblico;
• la sicurezza nazionale;
• la difesa e le questioni militari;
• le relazioni internazionali;
• la politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato;
• la conduzione di indagini sui reati e il loro perseguimento;
• il regolare svolgimento di attività ispettive.
b) interessi privati, quali:
• la protezione dei dati personali;
• la libertà e la segretezza della corrispondenza;
• gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi
proprietà intellettuale, diritto d’autore e segreti commerciali.
Altre ipotesi di accesso previste dalla legge.
1. Accesso agli atti, c.d. accesso documentale, ai sensi della Legge 241/90 sul procedimento
amministrativo, che consente al soggetto portatore di un interesse diretto, concreto e attuale,
corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto
l’accesso;
2. Accesso civico, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del Decreto Legislativo n. 33/2013, che
consente a chiunque di accedere ai dati soggetti all’obbligo di pubblicazione;
3. Accesso ai dati personali, ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003, che
consente all’interessato di ottenere conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo
23
riguardano presso la pubblica amministrazione, e l’indicazione circa le finalità e modalità di
trattamento degli stessi;
4. Accesso dei Consiglieri Regionali, ai sensi dell’articolo 116 del Regolamento per il
funzionamento del Consiglio regionale, e dell’articolo 9 della Legge Regionale n. 20/2016, che
consente a questi ultimi di ottenere dall’Amministrazione le informazioni utili all’espletamento del
mandato e copia dei documenti richiesti.
Le Nuove linee guida sollecitano l’adozione di una disciplina interna per il riscontro delle istanze di
accesso generalizzato.
Come sopra anticipato, a tal fine è prevista la finalizzazione della procedura già elaborata in bozza
dal precedente RPCT entro il primo semestre del corrente anno.
12.2 ATTIVITA’ DI ATTESTAZIONE E APPROFONDIMENTI COLLEGATI
Si rinvia al capitolo “Soggetti coinvolti nell’attività di prevenzione della corruzione” per le
informazioni relative alla nomina della dott.ssa Anna Merlo nell’attività di attestazione degli
obblighi di pubblicazione di FINAOSTA .
Si ritiene che la nomina di un soggetto esterno, esperto nelle materia, consentirà a FINAOSTA di
efficientare il processo di adeguamento e aggiornamento del sezione del sito “Società trasparente”,
per l’adempimento ai nuovi obblighi di pubblicazione.
Oltre all’attività di attestazione prevista dalla norma, la dott.ssa Merlo avvierà lo svolgimento di
alcuni collegati approfondimenti, brevemente illustrati nella delibera di nomina del Consiglio di
Amministrazione di FINAOSTA del 22 dicembre 2016, che si riportano di seguito:
a) “Stato dell’arte con riguardo alle norme da applicare alle finanziarie regionali; attivazione
di contatti con ANAC;
b) Stato dell’arte da parte delle società finanziarie regionali, con particolare attenzione per
quelle più simili;
c) Verifica e aggiornamento delle sezioni applicabili relative alla trasparenza, con
individuazione di possibili approfondimenti, tra cui l’ambito dei tempi procedimentali;
d) Mappatura delle procedure, rilevazione dei tempi effettivi, definizione di valori standard e
di benchmarking;
e) Rapporti sistematici con la Regione Autonoma, ai fini del possibile avvio di un processo
omogeneo per il progressivo adeguamento ai nuovi adempimenti da parte di tutte le
partecipate della Regione, compresa l'attribuzione da parte della Regione stessa di obiettivi
più mirati e incentivanti.”
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L’attività sopra descritta è finalizzata all’individuazione di obiettivi specifici, da porre alla base
della valutazione delle performance per gli anni successivi, laddove si ritenesse di poterle applicare
a FINAOSTA .
Inoltre, gli approfondimenti sopra descritti consentiranno al RPCT una ricognizione della
mappatura dei processi interni a FINAOSTA , al fine di individuare nuove misure di prevenzione e
di intercettare eventuali aree a rischio nelle quali intervenire.
Si segnala che nel 2017, la dott.ssa Merlo ha attestato l’assolvimento da parte di FINAOSTA degli
obblighi di pubblicazione individuati dalla griglia di rilevazione di cui alla delibera ANAC n. 236
del 1° marzo 2017. L’attività di attestazione, riferita a due rilevazioni effettuate in data 31 luglio
2017 e in data 31 ottobre 2017, è stata svolta in analogia a quanto previsto dalla suddetta delibera
per le pubbliche amministrazioni nell’attesa di indicazioni specifiche da parte di ANAC per le
società in controllo pubblico. La prossima attestazione, da pubblicarsi nel 2018 nei termini che
ANAC assegnerà a tal fine, terrà conto delle obblighi di pubblicazione cui tali società sono tenute
sulla base delle Nuove linee guida.
In esito all’attività di attestazione svolta nel corso del 2017, la dott.ssa Merlo ha riscontrato il
progressivo popolamento e aggiornamento delle varie sotto-sezioni della sezione “Società
Trasparente” del sito di FINAOSTA, concludendo che “notevoli criticità derivano senza dubbio
dalla complessità e dalla mancanza di organicità della normativa di riferimento, che porta ad
applicazioni della stessa caratterizzate da difformità e margini di incertezza”.
Si ritiene che, in applicazione delle indicazioni fornite da ANAC con le Nuove linee guida, vengano
dipanati taluni dubbi interpretativi e che l’attività di revisione e aggiornamento della procedura
interna n. 60 di cui sopra, consentirà una maggiore conformità al dettato normativo.
13. MONITORAGGIO DEI TEMPI PROCEDIMENTALI
Ai sensi dell’articolo 1, comma 28 e comma 9, lett d), della Legge 190/2012, le amministrazioni
provvedono al monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali e alla tempestiva
eliminazione delle anomalie. Le Nuove linee guida non prevedono, tra i contenuti minimi delle
misure di prevenzione della corruzione, l’adozione di tale misura per le società in controllo
pubblico. Considerato tuttavia che l’attività di FINAOSTA , in taluni casi, si colloca nell’ambito di
procedimenti amministrativi di competenza della Regione (c.d. attività endoprocedimentale) si
ritiene necessario monitorare il rispetto dei tempi con riferimento a tale attività. L’esito di tale
monitoraggio potrà essere eventualmente pubblicato nella sezione “Società trasparente/Dati
ulteriori”.
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A tal fine dal 1° dicembre 2016 ha preso avvio un programma di lavoro, svolto dal RPCT in
collaborazione con il soggetto nominato nel ruolo di attestazione dell’adempimento degli obblighi
di pubblicazione (capitolo 10.2), che prevede la mappatura dettagliata dei termini per la conclusione
dei procedimenti interni di FINAOSTA e il monitoraggio degli stessi.
Il nuovo RPCT proseguirà tale attività nel corso del 2018.
14. MISURE FINALIZZATE AD ASSICURARE LA VERIFICA SULLE
CAUSE DI INCONFERIBILITA’ E INCOMPATIBILITA’ E DEI
REQUISITI DEGLI ESPONENTI AZIENDALI
Si ricorda che la materia delle incompatibilità e delle inconferibilità degli incarichi è disciplinata
innanzitutto dal D. Lgs. n. 39/2013 ed è riferita a coloro che rivestono incarichi di amministratore,
ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. l), del medesimo decreto legislativo ed a coloro cui sono conferiti
incarichi dirigenziali.
Oltre a tale disciplina, per FINAOSTA, rilevano ulteriori norme in materia di cui infra.
In ogni caso vengono acquisite apposite dichiarazioni sulle diverse situazioni soggettive, nonché la
documentazione a riscontro della veridicità delle stesse (per quanto possibile), come di seguito
illustrato.
In caso di membri del Consiglio di Amministrazione e esponenti aziendali
Acquisizione, da parte della Segreteria di direzione, di specifiche dichiarazioni, rese ai sensi degli
artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito a:
a) insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ex D.Lgs. 39/2013;
b) insussistenza di cause di incompatibilità previste dallo Statuto di FINAOSTA ;
c) requisiti di professionalità e onorabilità ex art. 26 TUB e Circolare n. 288;
d) requisiti di indipendenza ex art. 36 D.L. 201/2011;
e) insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ai sensi dell’art. 11, comma 11 e 8, del
D. Lgs. n. 175/2016.
La Segreteria di Direzione acquisisce la seguente documentazione in capo a tutti i membri del
Consiglio di Amministrazione e agli esponenti aziendali:
- certificato generale del casellario giudiziale;
- certificato dei carichi pendenti;
- comunicazione antimafia ai sensi del D.Lgs. 159/2011;
- curriculum vitae.
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In tema di inconferibilità e di requisiti soggettivi previsti dalla Legge regionale 7/2006 restano
ferme le verifiche svolte dalla Regione.
In caso di membri del Collegio Sindacale
Acquisizione, da parte della Segreteria di direzione, di specifiche dichiarazioni, rese ai sensi degli
artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito a:
a) insussistenza di cause di incompatibilità previste dallo Statuto di FINAOSTA ;
b) requisiti di professionalità e onorabilità ex art. 26 TUB e Circolare n. 288;
c) requisiti di indipendenza ex art. 36 D.L. 201/2011.
La Segreteria di Direzione acquisisce la seguente documentazione in capo a tutti i membri del
Consiglio di Amministrazione:
- certificato generale del casellario giudiziale;
- certificato dei carichi pendenti;
- comunicazione antimafia ai sensi del D.Lgs. 159/2011;
- certificato attestante l’iscrizione nel registro dei revisori contabili.
In caso di dirigenti
Acquisizione, da parte della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, all’atto del conferimento
dell’incarico di dirigente, del curriculum vitae e di specifiche dichiarazioni, rese ai sensi degli artt.
46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito a:
a) insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ex D.Lgs. 39/2013;
b) insussistenza di cause di incompatibilità previste dallo Statuto di FINAOSTA .
Con specifico riferimento alle cause di inconferibilità e di incompatibilità è previsto che le modalità
di verifica della veridicità delle dichiarazioni rese dai soggetti interessati siano regolamentate dalla
procedura interna n. 60 (Amministrazione Trasparente) e/o da specifiche procedure operative
interne.
In caso di membri dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
Si rinvia a quanto previsto nel punto “Azioni (soggetti: membri del Consiglio di Amministrazione e
esponenti aziendali)” con riferimento alla verifica in merito a condanne penali per i reati previsti dal
capo I del titolo II del libro secondo del codice penale (reati contro la pubblica amministrazione).
27
15. ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI
LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
L’art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001 prevede che “i dipendenti che, negli ultimi tre anni di
servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni
di cui all'articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del
rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati
destinatari dell'attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I
contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma
sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le
pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi
eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti.”
Al fine di assicurare il rispetto di quanto previsto dalla citata disposizione, fermo restando
l’adeguamento delle procedure interne che disciplinano la selezione e l’assunzione del personale, la
Direzione Risorse Umane e Organizzazione provvede:
- ad inserire negli atti relativi all’avvio di ogni singola procedura selettiva la suddetta clausola
ostativa;
- ad acquisire specifica dichiarazione, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in
merito all’insussistenza del divieto ex art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001.
Con riferimento alla scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi cui al
D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) e ai contratti d’opera intellettuale, in applicazione
dell’art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001, è necessario acquisire specifica dichiarazione, resa
ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, in merito all’insussistenza del divieto ex art. 53,
comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001.
Il RPCT richiederà annualmente alla Direzione Risorse Umane e Organizzazione e all’Ufficio
Appalti, tenuto conto delle rispettive competenze, un report sull’acquisizione delle suddette
dichiarazioni.
I report acquisiti nel 2017 hanno evidenziato in un caso la mancata documentazione
dell’insussistenza del divieto ex art. 53, comma 16-ter, del D.Lgs. 165/2001. L’RPCT, d’intesa con
la Direzione Risorse Umane e Organizzazione, provvederà pertanto a revisionare la modulistica ad
oggi in uso ai fini delle assunzioni.
28
16. FORMAZIONE
La formazione riveste un’importanza cruciale nell’ambito della prevenzione della corruzione e dei
fenomeni di illegalità. Si ritiene, pertanto, indispensabile implementare i programmi formativi già
previsti nel Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 (parte generale –
Paragrafo 7.1. Formazione ed informazione dei Dipendenti) adottato da FINAOSTA , attraverso un
mirato approfondimento delle tematiche della Legge 190/2012.
Al fine di prevenire e contrastare il fenomeno e fornire la massima informazione sulle situazioni
concrete di rischio, è necessario definire interventi di formazione differenziati, sotto il profilo
soggettivo ed oggettivo, rivolti a tutto il personale sia in posizione dirigenziale che non, con la
funzione di consentire a tutti i dipendenti di conseguire una piena conoscenza delle norme in
materia di anticorruzione e dei contenuti del Piano.
Nel corso del 2017 l’allora RPCT, d’intesa con la Responsabile del Risk Management e della
Funzione Antiriciclaggio (RMFA), ha organizzato, in data 29 maggio 2017, un corso di formazione
di carattere generale dedicato alle materie dell’anticorruzione e dell’antiriciclaggio da erogare a
tutto il personale (dipendenti/dirigenti).
È stato invitato quale relatore Leonardo Ferrante, referente scientifico nazionale della campagna
anticorruzione “Riparte il futuro”, promossa da Gruppo Abele, per cui lavora, e Libera.
La discussione è stata incentrata sull’analisi della corruzione come fenomeno, come
comportamento, come sistema; analoga disamina è stata fatta sull’anticorruzione e sulle possibili
misure di prevenzione. Di rilievo, sono stati i passaggi sul tema dei conflitti di interesse e delle
deleghe di potere.
In esito al suddetto corso le funzioni promotrici hanno somministrato un questionario per valutare il
grado di soddisfazione dei partecipanti. Dal questionario è emersa una valutazione positiva
dell’iniziativa, nonché l’esigenza di approfondire alcune tematiche specifiche ed in particolare
quelle relative al codice etico, ai conflitti di interesse ed al c.d. whistleblowing.
Nel corso del 2018 è prevista una formazione specifica attraverso un corso dedicato ai vertici
aziendali e a singoli gruppi di lavoro, individuati in ciascuna delle aree soggette ad elevato rischio
di corruzione ai sensi del presente Piano. La selezione dei soggetti partecipanti ai gruppi di lavoro
avverrà su proposta del RPCT. I corsi potranno svolgersi anche con l’intervento di professionisti
esterni con competenze specifiche sulle materie in questione.
Ogni intervento formativo dovrà suddividersi in una prima fase introduttiva, di illustrazione della
normativa e dei presidi interni adottati, e in una seconda fase che richiede la partecipazione attiva
29
del gruppo di lavoro per la condivisione degli aggiornamenti del Piano. In particolare, sarà
strutturato come segue:
• inquadramento generale sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza;
• analisi delle attività svolte dalla specifica struttura che presentano un rischio di corruzione,
al fine di intercettare eventuali parti del processo non prese in considerazione dal Piano;
• individuazione di nuove misure di prevenzione che si possono adottare, su proposta del
gruppo di lavoro o del RPCT ;
• condivisione delle modalità di monitoraggio delle misure stesse;
• eventuale analisi degli obblighi di pubblicazione in materia di trasparenza in capo alla
specifica struttura, anche ai fini della revisione della procedura n. 60 denominata
“Amministrazione trasparente”.
Il RPCT si riserva inoltre di organizzare, successivamente all’approvazione delle rispettive
procedure in Consiglio di Amministrazione, una giornata di formazione rivolta a tutti i dipendenti
interessati, nelle seguenti materie:
• illustrazione della finalità dell’istituto del “whistleblowing” e della procedura interna;
• illustrazione dei contenuti delle linee guida dell’ANAC sull’accesso civico e della
procedura interna.
La calendarizzazione dei corsi con l’indicazione dei partecipanti sarà effettuata d’intesa con la
Direzione Risorse Umane e Organizzazione.
Le attività formative saranno reiterate annualmente in seguito all’aggiornamento del Piano e in tutti
i casi di modifiche legislative.
Inoltre, qualunque disposizione organizzativa rilevante in materia di anticorruzione verrà
comunicata al personale attraverso i consueti canali informativi della società (comunicazioni di
servizio) e pubblicata nelle sezioni dedicate della Fintranet aziendale.
17. TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI
La Determinazione ANAC n. 8 del 17 giugno 2015 precisava che “in mancanza di una specifica
previsione normativa relativa alla tutela dei dipendenti che segnalano illeciti nelle società, come
già rappresentato nelle Linee guida in materia emanate dall’Autorità con determinazione n. 6 del
28 aprile 2015, le amministrazioni controllanti promuovono l’adozione da parte delle società di
misure idonee ad incoraggiare il dipendente a denunciare gli illeciti di cui viene a conoscenza
nell’ambito del rapporto di lavoro, avendo cura di garantire la riservatezza dell’identità del
30
segnalante dalla ricezione e in ogni contatto successivo alla segnalazione. A questo fine è utile
assicurare la trasparenza del procedimento di segnalazione, definendo e rendendo noto l’iter, con
l’indicazione di termini certi per l’avvio e la conclusione dell’istruttoria e con l’individuazione dei
soggetti che gestiscono le segnalazioni.”
In FINAOSTA il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 regolamenta
le modalità di segnalazione all’ODV. Le segnalazioni previste dal richiamato Modello sono quelle
“relative alla commissione, o alla ragionevole convinzione di commissione, dei Reati o comunque a
comportamenti in generale non in linea con le regole di comportamento” di cui al Modello stesso.
Nel corso del 2015 nell’ambito dell’ODV è stato svolto un approfondimento sull’adeguatezza del
sistema di segnalazioni previsto dal Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs.
231/2001 al fine di valutare l’opportunità di una revisione dello stesso.
Considerata la rilevanza fondamentale attribuita anche dal PNA 2016 all’istituto del c.d.
whistleblowing, nel corso del 2017 il RPCT ha avviato, in collaborazione con il Dott. Luigi Perelli,
in qualità di membro dell’ODV, la predisposizione di una procedura per la ricezione e gestione
delle segnalazioni di illeciti, condivisa negli aspetti generali e distinta negli aspetti più specifici per
il rispetto dei relativi ambiti di competenza. Inoltre il fornitore esterno della Funzione Compliance,
Unione Fiduciaria, si è reso disponibile a concedere in uso a FINAOSTA, gratuitamente, un
software, di propria produzione, per la gestione delle segnalazioni, fruibile sia dal RPCT sia
dall’Organismo di Vigilanza.
Nelle more della definizione del quadro normativo in materia di whisteblowing, con riferimento alle
segnalazioni che evidenziano situazioni di anomalia e/o configurano la possibilità di un rischio
probabile di corruzione, FINAOSTA ha adottato un indirizzo di posta elettronica tramite il quale
tutti i dipendenti possono inviare le segnalazioni di eventuali anomalie al RPCT.
In data 14 gennaio 2017 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 30 novembre 2017 n. 179
recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano
venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”.
Con tale legge è stato modificato l’art. 54bis (Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti)
del D. Lgs. n. 165/2001, nonché integrato l’art. 6 del D. Lgs. n. 231/2001, con l’introduzione di un
comma 2bis relativo alla tutela del dipendente privato che segnala illeciti.
L’ambito di applicazione dell’art. 54bis è stato esteso alle società in controllo pubblico, quali
FINAOSTA, ed è stato previsto che l’ANAC, sentito il Garante per la protezione dei dati personali,
adotti apposite linee guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle
segnalazioni.
31
In attesa delle suddette linee guida, verranno valutati con l’ODV i termini dell’eventuale
finalizzazione della procedura di cui sopra.
18. ROTAZIONE O MISURE ALTERNATIVE
La previsione di tale misura mira ad evitare uno dei principali fattori di rischio di corruzione,
“costituito dalla circostanza che uno stesso soggetto possa sfruttare un potere o una conoscenza
nella gestione di processi caratterizzati da discrezionalità e da relazioni intrattenute con gli utenti
per ottenere vantaggi illeciti”, come ribadito dall’ANAC nelle Nuove linee guida.
Le Nuove linee guida precisano inoltre che “la rotazione deve essere attuata compatibilmente con
le esigenze organizzative d’impresa, implica una più elevata frequenza del turnover di quelle figure
preposte alla gestione di processi più esposti al rischio di corruzione e non deve comunque tradursi
nella sottrazione di competenze professionali specialistiche ad uffici cui sono affidate attività ad
elevato contenuto tecnico”.
La possibilità di deroga all’applicazione di tale misura per il personale dirigenziale di FINAOSTA
è motivata da fattori organizzativi e funzionali, tenuto conto della dimensione della stessa e della
sua struttura organizzativa, nonché delle competenze specialistiche e professionali di settore dei
dirigenti, che non hanno carattere trasversale, non possono essere utilizzate in una pluralità di settori
e non possono essere acquisibili anche con adeguati percorsi formativi.
Per quanto concerne il personale non dirigenziale, la dimensione della società, il ridotto contingente
di personale assegnato a ciascun ufficio e la presenza di figure professionali poco fungibili tra loro,
rendono, di fatto, di difficile attuazione lo strumento del “turnover”.
Ferma restando l’implementazione di misure alternative, quali la distinzione delle competenze (cd.
“segregazione delle funzioni”) che attribuisce a soggetti diversi i compiti di svolgere istruttorie e
accertamenti, adottare decisioni, attuare le decisioni prese e effettuare verifiche, già presenti
nell’assetto organizzativo di FINAOSTA, l’applicazione del criterio di rotazione sarà attuato ove
necessario e tenendo presente l’impatto di tale misura sull’organizzazione e sulla funzionalità della
società. Detta verifica è demandata al RPCT in stretto coordinamento con l’Organismo di vigilanza
ex D.Lgs. 231/2001 (ODV), il Direttore Generale, i Vice Direttori Generali, la Direzione Risorse
Umane e Organizzazione, il Servizio Controllo Interno, il Servizio Gestione Rischi/RPCT
Funzione Antiriciclaggio e il Servizio Compliance.
In particolare, nel corso del 2018 il RPCT avvierà, contestualmente alla mappatura dei processi
(capitolo 11) e alla condivisione delle misure di prevenzione con i soggetti operanti nelle aree a
rischio, una ricognizione dell’organigramma per individuare eventuali posizioni, in aree a rischio
32
elevato di corruzione, di permanenza per lungo tempo nello stesso tipo di attività, servizio o
procedimento, a tal punto da poter essere sottoposte a pressioni esterni o da poter instaurare rapporti
potenzialmente in grado di attivare dinamiche inadeguate. Nel caso in cui rilevasse delle anomalie,
provvederà ad introdurre ulteriori misure di prevenzione nell’aggiornamento del Piano 2018-2020.
19. MONITORAGGIO DEL PIANO
Ferme restando le verifiche previste dal Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs.
231/2001 (Parte Generale – Paragrafo 9. Verifiche sull’adeguatezza del Modello), per un efficace
monitoraggio sull’attuazione delle misure di prevenzione della corruzione, il RPCT, in
coordinamento con l’ODV ed anche avvalendosi delle funzioni di controllo interno (Servizio
Controllo Interno, Servizio Gestione Rischi/RPCT Funzione Antiriciclaggio e Servizio
Compliance), provvede a:
- effettuare periodicamente verifiche di tipo campionario sulle aree a rischio individuate nella
mappa delle aree a rischio, volte all’accertamento del rispetto di quanto previsto dal Piano;
- condurre ricognizioni periodiche sulla mappa delle aree a rischio al fine di adeguarla ai
mutamenti dell’attività o della struttura aziendale;
- condurre attività di indagine per l’accertamento di presunte violazioni delle prescrizioni del
Piano a seguito di segnalazioni pervenutegli;
- concordare con il responsabile della struttura organizzativa interessata le opportune azioni
correttive ove a seguito delle verifiche si rilevi una condizione di criticità.
L’esito di ogni attività deve essere documentato mediante apposito report.
Nel corso del 2017, per le ragioni già esposte, tale attività di monitoraggio non è stata svolta, né
d’altra parte risultano pervenute al RPCT segnalazioni o rilievi in merito a particolari condizioni di
criticità.
Per il 2018 è previsto un monitoraggio avente ad oggetto le misure di prevenzione della corruzione
obbligatorie di carattere generale,. Tale monitoraggio si svolgerà nel secondo semestre 2018
secondo tempi, modalità e tecniche che verranno preventivamente definiti e condivisi con l’ODV, i
Referenti ed il Consiglio di Amministrazione.
33
20. PIANIFICAZIONE AZIONI E ATTIVITÀ NEL TRIENNIO 2018-2020
Attività Soggetti coinvolti 2018 2018 2019 2020
1° sem. 2° sem.
1 Redazione di una procedura in materia di Anticorruzione ODV – REFERENTI - X
2 Monitoraggio sull’attuazione delle misure “specifiche” ODV – REFERENTI –
DIRIGENTI X X
3 Revisione del Codice Etico in relazione alle previsioni del
d.p.r. n. 62/2013 ODV X
4 Revisione della procedura interna n. 60 e del documento “La
produzione dei dati ed i controlli”
REFERENTI
TRASPARENZA X
5
Revisione del documento che disciplina i controlli di
secondo livello sull’adempimento degli obblighi di
pubblicazione ex D. Lgs. n. 33/2013
REFERENTI X X X
6
Verifiche su situazioni di inconferibilità e incompatibilità di
incarichi dirigenziali, sui partecipanti alle Commissioni di
gara ed alle Commissioni di procedure selettive, sul rispetto
dell’art. 53, comma 16-ter, del D. Lgs. n. 165/2001
SLCA – DRUO X X X
7 Formazione specifica, rivolta ai vertici e a gruppi di lavoro
costituiti da soggetti operanti nelle aree a rischio corruttivo
DRUO – ODV –
REFERENTI X
8 Formazione base rivolta ai soggetti ai quali non è stata
erogata formazione specifica
DRUO – ODV –
REFERENTI X X
9 Redazione di una procedura per la segnalazione degli illeciti
da parte dei dipendenti ODV X
10 Verifiche sulla segregazione delle funzioni e sulla eventuale
necessità di rotazione del personale X X X
11 Revisione del sistema disciplinare DRUO - DG X
12
Predisposizione di una procedura per la ricezione e gestione
delle richieste di accesso ai dati e documenti detenuti da
Finaosta
X
13 Mappatura dei processi e monitoraggio dei tempi
procedimentali Dott.ssa Anna Merlo X X X
14 Predisposizione di una policy interna sui conflitti di
interesse X
15 Attività di attestazione degli obblighi di pubblicazione Dott.ssa Merlo X X X
100%
SOCIETA' PARTECIPATA GESTIONE ORDINARIA GESTIONE SPECIALE TOTALE
AIR VALLEE S.p.A. 0,11% 0,11%
AOSTA FACTOR S.p.A. 79,31% 79,31%
AUTOPORTO VALLE D'AOSTA S.P.A. 98,00% 98,00%
CERVINO S.p.A. 0,68% 85,65% 86,33%
COMPAGNIA VALDOSTANA DELLE ACQUE - C.V.A. S.p.A. 100,00% 100,00%
COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI - COUP. S.r.L. 100,00% 100,00%
COURMAYEUR MONT BLANC FUNIVIE - C.M.B.F. S.p.A. 92,47% 92,47%
FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. 34,82% 15,18% 50,00%
FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A. 68,72% 68,72%
ISECO S.p.A. 20,00% 20,00%
MONTEROSA S.p.A. 0,07% 88,00% 88,07%
NUOVA UNIVERSITA' VALDOSTANA - NUV S.r.L. 100,00% 100,00%
PILA S.p.A. 49,88% 34,81% 84,69%
PROGETTO FORMAZIONE S.c.r.L. 91,77% 91,77%
REGIONAL AIRPORT S.p.A. 0,11% 0,11%
SOCIETA' ENERGETICA AOSTANA SRL IN CONC. PREV. LIQ. 12,47% 12,47%
DEVEL. TURIST. VALGRISENCHE S.r.L. - IN LIQUIDAZIONE 3,56% 3,56%
SERVIZI PREVIDENZIALI VDA S.p.A 50,00% 50,00%
SIMA S.p.A. 49,00% 49,00%
STRUTTURA VALLE D'AOSTA S.r.L. 100,00% 100,00%
VALFIDI S.C. 2,61% 2,61%
VERRES S.p.A - IN LIQUIDAZIONE 27,35% 27,35%
Situazione partecipazioni Finaosta al 31 dicembre 2016
Acquisti AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al
decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Insufficiente definizione dell’oggetto e delle caratteristiche dell’acquisto 3 - medio
Insufficienti indicazioni su modalità progettazione acquisto
Insufficienti indicazioni su criterio di determinazione del prezzo dell’acquisto
Insufficienti indicazioni su scelta dell’aggiudicatario (affidamento diretto)
Insufficienti motivazioni su necessità di effettuare l’acquisto
Insufficienti indicazioni sulla scelta della procedura di affidamento 3 - medio
Insufficienti motivazioni su ricorso a procedura negoziata
Insufficienti indicazioni su requisiti di qualificazione aggiudicatario
Insufficienti indicazioni su criterio aggiudicazione (offerta economicamente più
vantaggiosa)
Mancata segnalazione conflitto di interesse da parte del RUP 3 - medio
Inadeguata o insufficiente verifica dei requisiti di qualificazione
Mancata segnalazione conflitto di interesse da parte del RUP o dei membri della
Commissione giudicatrice3 - medio
Inadeguata o insufficiente verifica dei requisiti di qualificazione
Inadeguata o insufficiente verifica dei requisiti di aggiudicazione
Mancata o inadeguata verifica di eventuali offerte anomale
Inadeguata verifica tra previsioni contrattuali e prestazioni eseguite 3 - medio
Inadeguata gestione anomalie su esecuzione del contratto
Insufficiente motivazione su varianti in corso di esecuzione del contratto
Gestione della gara
Esecuzione contratto
Predisposi-zione delle richieste
acquisto (beni e servizi)
Scelta della procedura di affidamento
Affidamento diretto
Strutture che richiedono l'acquisto - RUP Procedura acquistiIntensificazione controlli di I livello da parte della
struttura che autorizza l'acquisto
Strutture che richiedono l'acquisto - RUP Procedura acquisti
Procedura acquistiRUP - Commissione giudicatrice
Strutture che richiedono l'acquisto - RUP Procedura acquisti
Intensificazione controlli di I livello da parte della
struttura che autorizza l'acquisto e da parte del
Servizio Legale e Appalti - Interventi formativi a
favore delle strutture che richiedono l'acquisto -
Interventi formativi a favore del personale
coinvolto nel processo di acquisto
RUP Procedura acquisti
Acquisti AM
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancato rispetto dei termini di pagamento stabiliti dal contratto
Personale AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Gestione del personale
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancata definizione o definizione parziale delle regole/requisiti previsti per una
prova da parte dell’organo competente
4 - medio /
alto
Ammissione ad una prova di un candidato che non possiede i requisiti previsti o
esclusione di uno che li possiede
Valutazione dei candidati in modo non uniforme e/o non rispettando
parametri/metodologie di giudizio definite
Mancata analisi e valutazione dei requisiti di incompatibilità / inconferibilità di un
candidato
4 - medio /
alto
Mancata analisi e valutazione della presenza di conflitti di interessi di un candidato
Mancata dichiarazione dei della presenza di conflitti di interessi del valutatore o di
un valutatore
Assegnazione di obiettivi non commisurati al ruolo svolto 3 - medio
Determinazione di una progressione di carriera / riconoscimento premio (ad
personam, premio una tantum, premio aziendale) di un dipendente in modo non
uniforme (rispetto a situazioni analoghe) e/o non rispettando gli obiettivi /
parametri / metodologie di giudizio definite
Determinazione di una progressione di carriera / riconoscimento premio (ad
personam, premio una tantum, premio aziendale) di un dipendente in modo non
uniforme (rispetto a situazioni analoghe) e/o non rispettando i poteri di delibera
Trattamento giuridico del personaleA fronte di un evento riscontrato determinazione e approvazione di un trattamento
sanzionatorio non commisurato alla fattispecie accertata3 - medio Direzione Generale - Consiglio di Amministrazione Procedura personale
Sviluppo risorse umanePercorso formativo di un dipendente in modo non uniforme (rispetto a situazioni
analoghe) e/o non rispettando gli obiettivi / parametri / metodologie definite
2 - medio /
basso
Direzione / Servizio di riferimento - Direzione
Risorse Umane e Organizzazione - Direzione
Generale
Procedura personale
Riconoscimento di una spesa non inerente e/o non supportata dai documenti
giustificativi presentati e dalle necessarie autorizzazioni
2 - medio /
basso
Mancato riconoscimento di una spesa inerente e/o supportata dai documenti
giustificativi presentati e dalle necessarie autorizzazioni
Riconoscimento di una spesa in modo non congruente ai documenti giustificativi
presentati
Assegnazione o mancata assegnazione di benefit aziendali rispetto alle regole
internamente definite
2 - medio /
basso
Mancato rispetto nell’utilizzo dei benefit aziendali
Progressione di carriera / trattamento
economico del personale /
riconoscimento premi
Prove selettive per l’assunzione del
personale
Verifica requisiti incompatibilità /
inconferibilità / conflitto interessi
Gestione note spese
Benefit aziendali Procedura personale
Implementazione Procedura personale - Adozione
procedura in materia di politica di remunerazione
Procedura personale
Procedura personale
Direzione / Servizio di riferimento - Direzione
Risorse Umane e Organizzazione - Direzione
Generale - Consiglio di Amministrazione
Procedura personale
Direzione / Servizio di riferimento - Direzione
Risorse Umane e Organizzazione - Direzione
Generale
Procedura personale - Procedura acquisti
Direzione Risorse Umane e Organizzazione -
Organo / Soggetto valutatore - Organo
deliberante
Direzione Risorse Umane e Organizzazione -
Organo / Soggetto valutatore - Organo
deliberante
Direzione / Servizio di riferimento - Direzione
Risorse Umane e Organizzazione - Direzione
Generale
Immobili AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Gestione immobili
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancata o parziale predisposizione di una istruttoria finalizzata ad evidenziare i
dati e/o le informazioni utili alla delibera di acquisto / vendita / locazione di un
immobile nel rispetto delle normative vigenti e dei prezzi di mercato
3 - medio
Delibera di un acquisto / vendita / locazione di un immobile da parte di un organo
interno privo dei necessari poteri
Esecuzione dell’acquisto / vendita / locazione (predisposizione contratto) di un
immobile non rispettando le indicazioni e/o gli eventuali vincoli presenti in delibera
Sottoscrizione dell’acquisto / vendita / locazione di un immobile da parte di un
soggetto privo dei necessari poteri
Mancato sollecito dei canoni di locazione non oggetto di pagamento secondo i
termini contrattualmente previsti o previsti dagli usi
Mancata o parziale comunicazione all’organo competente sul mancato / parziale /
tardivo incasso dei canoni di locazione
Mancata o non corretta registrazione nei sistemi informativi aziendali (Licoge) degli
aspetti amministrativi conseguenti all’acquisto / vendita / locazione di un immobile
Mancata o parziale segnalazione formale agli organi interni competenti di eventuali
interventi, anche economicamente importanti, da porre in essere3 - medio
Mancata o parziale segnalazione formale agli organi interni competenti di criticità
(anche potenziali) derivanti dalla gestione di un immobile e legate al rispetto di
normative
Esecuzione di attività di gestione su un immobile da parte di soggetti privi dei
necessari è poteri e/o operando senza rispettare le dovute procedure relative agli
acquisti
Attribuzione dell’attività di valutazione legata ad un immobile da parte di un
soggetto privo dei necessari poteri deliberativi3 - medio
Attribuzione di una attività valutativa di un immobile ad un soggetto privo delle
necessarie competenze
Mancato o parziale/errato utilizzo delle informazioni e dei dati elaborati dal
tecnico incaricato
Mancata o parziale/errata comunicazione agli organi interni competenti delle
informazioni e dei dati elaborati dal tecnico competente
Procedura gestione dei beni immobili aziendaliImplementazione Procedura gestione dei beni
immobili aziendali
Gestione tecnica di un immobile
Attività valutative relative agli
immobili
Acquisto / vendita di un immobile -
Locazione o rinnovo di una locazione
di un immobile
Consiglio di Amministrazione - Direttore Generale
– Direzione Amministrazione e Finanza - Direzione
Legale e Contenzioso
Servizio Tecnico (gestione immobili) - Direzione
Uffici esteri e relazioni esterne
Direzione Generale - Servizio Tecnico (gestione
immobili)
Contenzioso AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Gestione del contenzioso (monitoraggio crediti e attività di recupero crediti) - Contenzioso passivo
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancato inserimento nella gestione del contenzioso dei crediti in presenza dei
relativi presupposti
2 - medio /
basso
Conferma dell'uscita dalla gestione del contenzioso dei crediti in assenza dei relativi
presupposti
Mancato o ritardato avvio delle azioni di sollecito
Falsa rappresentazione dello stato del credito nelle schede informative interne
Omessa segnalazione del mancato rispetto del piano di rientro
Omessa adozione delle azioni conseguenti al mancato rispetto del piano di rientro
Omessa o inesatta rappresentazione dei dati di aggiornamento istruttorio
(risultanza CR, visure ipotecarie, ecc.) o di perizia e degli esiti del monitoraggio del
credito
Mancata predisposizione della proposta di delibera ai fini della classificazione dei
credti (passaggio a sofferenza, ecc.)
2 - medio /
basso
Mancata delibera di classificazione dei crediti
Omessa risoluzione del contratto e intimazione di pagamento2 - medio /
basso
Ritardato conferimento dell'incarico al legale esterno
Omesse informazioni o informazioni inesatte al legale esterno
Votazione alterata nel Comitato dei creditori
Ritardata comunicazione interna di una proposta transattiva 3 - medio
Inesatta rappresentazione agli organi competenti delle informazioni inerenti una
proposta transattiva
Decisioni anomale da parte dell'organo competente
Inesatta o ritardata comunicazione al cliente sull'esito della proposta transattiva
Omessa o inesatta rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica
destinata alla valutazione analitica dei crediti
2 - medio /
basso
Omessa o inesatta rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica
dedicata (forfettaria) e prodotti a seguito della valutazione analitica dei crediti
Contenzioso passivo
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Omessa comunicazione interna dell'istanza2- medio -
basso
Inesatta o omessa rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica
destinata agli organi competenti
Decisioni anomale degli organi competenti
Inesatta o omessa rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica
destinata agli organi competenti3 - medio
Inesatta o omessa rappresentazione di dati e informazioni nella reportistica
destinata al legale esterno
Strutture interne coinvolte - Direzione Legale e
Contenzioso - Direzione Generale - Consiglio di
Introduzione di una sezione dedicata nella
procedura sofferenze diretta a regolamentare il
contenzioso passivo in analogia con quanto
La fattispecie delineata sino all'attualità si è
rilevata pressoché inesistente; pertanto, la
materia non è stata oggetto di apposita
Implementazione procedure interne di settore
Servizio Monitoraggio crediti - Ufficio Contenzioso
Servizio Monitoraggio crediti - Comitato
Monitoraggio crediti - Direzione Generale
Ufficio Contenzioso - Direzione Legale e
Contenzioso
Servizio Monitoraggio crediti - Ufficio Contenzioso
- Direzione Legale e Contenzioso
Procedura risoluzione stragiudiziale delle
controversie - Procedura Amministrazione
Trasparente
Servizio Monitoraggio crediti - Ufficio Contenzioso
- Direzione Legale e Contenzioso - Direzione
Ammin istrazione e Finanza
Procedura Monitoraggio crediti - Procedura
Sofferenze - Procedura Monitoraggio contabile
dei crediti - Funzionalità informatiche - Controlli
di II livello (Servizio Gestione Rischi) - Controllo
organo di revisione contabile - Reportistica
Strutture interne coinvolte - Ufficio Reclami -
Direzione Legale e Contenzioso - Direzione
Generale
Valutazione dei crediti
Reclami, istanze, richieste di accesso
agli atti
Gestione difesa in giudizio
Monitoraggio crediti
Delibera classificazione crediti
Gestione azioni giudiziali
Transazioni
Contenzioso AM
Decisioni anomale degli organi competenti in relazione alla definizione del giudizio
(ad esempio, transazione, ecc.)
Omessa impugnazione di decisioni pregiudizievoli
Contenzioso - Direzione Generale - Consiglio di
Amministrazionecontenzioso passivo in analogia con quanto
previsto per la gestione delle azioni giudiziali
materia non è stata oggetto di apposita
procedura
Gestione difesa in giudizio
Partecipazioni AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Gestione delle partecipazioni
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancata o parziale verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi (limiti statutari) in
capo alla controparte potenziale target dell'operazione
2 - medio /
basso
Mancata o parziale raccolta / utilizzo di documentazione rispetto a quanto definito
(set minimo) ai fini dell'analisi istruttoria
Mancata o parziale analisi ai fini del rispetto dei parametri economico-patrimoniali-
finanziari per la valutazione della controparte rispetto a quanto internamente
definito
Mancata o parziale analisi e richiesta di clausole contrattuali non adeguate a
garantire l'operazione
Mancata o parziale predisposizione della relazione istruttoria rispetto alle
informazioni minime da evidenziare secondo quanto internamente definito
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte venditrice /
acquirente
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Accettazione o mancata accettazione del mandato da parte di un organo interno
senza i necessari poteri
4 - medio /
alto
Mancato o parziale rispetto da parte della struttura interna incaricata della
gestione del mandato, delle indicazioni / vincoli istruttori in questo presenti
Mancata evidenzazione di conflitti di interessi con la controparte venditrice /
acquirente
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera 3 -medio
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancata o parziale segnalazione alla Regione della delibera assunta
Invio a un destinatario non corretto della delibera assunta
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere inviate alla
Regione in merito alla delibera assunta
Delibera acquisto / sottoscrizione /
vendita (totale - parziale)
partecipazione
Istruttoria acquisto / sottoscrizione /
vendita (totale - parziale)
partecipazioni - Gestione Speciale
Istruttoria acquisto / sottoscrizione /
vendita (totale - parziale)
partecipazioni - Gestione Ordinaria
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi
Se prevista istruttoria, rinvio alla descrizione sintetica del rischio di cui al punto precedente con riferimento ai sub-processi relativi all'istruttoria
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Direzione Generale - Consiglio di AmministrazioneProcedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Implementazione Procedura assunzione e
gestione delle partecipazioni
Implementazione Procedura assunzione e
gestione delle partecipazioni
Partecipazioni AM
Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli istruttori presenti in delibera
ai fini della stipula del contratto di acquisto-sottoscrizione / vendita di una
partecipazione
2 - medio /
basso
Mancata o parziale acquisizione / utilizzo dei documenti necessari per la stipula del
contratto di acquisto-sottoscrizione / vendita di una partecipazione
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancata o parziale predisposizione del nulla osta all'acquisto-sottoscrizione /
vendita di una partecipazione
Sottoscrizione del nulla osta all'acquisto-sottoscrizione / vendita di una
partecipazione da parte di un soggetto privo dei necessari poteri di firma
Mancato riscontro sulla esattezza dell'intestazione in capo al beneficiario del conto
corrente su cui bonificare il corrispettivo dell'acquisto-sottoscrizione di una
partecipazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli per l'erogazione presenti nel
nulla osta all'erogazione (acquisto-sottoscrizione)
2 - medio /
basso
Mancato rispetto dei poteri di sottoscrizione del bonifico per l'erogazione del
corrispettivo (acquisto-sottoscrizione)
Mancato riscontro sulla correttezza, rispetto a quanto deliberato, delle modalità e
dei tempi di incasso del corrispettivo (vendita)
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancata o parziale segnalazione alla Regione delle informazioni relative alle
erogazioni effettuate e agli incassi ricevuti
Invio a un destinatario non corretto delle informazioni relative alle erogazioni
effettuate e agli incassi ricevuti
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere inviate alla
Regione in merito alle erogazioni effettuate e agli incassi ricevuti
Mancata o parziale richiesta delle informazioni e dei dati utili alla periodica analisi
di una partecipazione
2 - medio /
basso
Mancato o parziale utilizzo delle informazioni e dei dati richiesti per la periodica
analisi di una partecipazione
Mancato o parziale utilizzo del format internamente definito (report) per
evidenziare le informazioni e i dati richiesti per la periodica analisi di una
partecipazione
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera / approvazione del report
periodico predisposto
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Invio a un destinatario non corretto dei report predisposti
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere di trasmissione
del report inviate alla Regione
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Reportistica gestionale su
partecipazioni
Istruttoria contratto di acquisto-
sottoscrizione / vendita (totale-
parziale) partecipazione
Erogazione acquisto / sottoscrizione
partecipazioni - Incasso vendita
partecipazione
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Contabilità Generale
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni - Procedura trattamento contabile
delle partecipazioni
Partecipazioni AM
Mancata o parziale predisposizione dei dati e delle informazioni utili alla
valutazione di una partecipazione
2 - medio /
basso
Mancato o parziale invio alle strutture interne competenti alla valutazione, nei
tempi previsti, dei dati e delle informazioni previste
Mancato o parziale rispetto di criteri appropriati secondo normativa per la
valutazione di una partecipazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera 3 - medio
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancata o parziale segnalazione alla Regione delle informazioni relative alle
valutazioni sulle partecipazioni effettuate
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere inviate alla
Regione in merito alla valutazione delle partecipazioni
Mancata o parziale gestione delle scadenze relative alle nomine degli organi di
amministrazione e controllo3 - medio
Mancata o parziale predisposizione delle informazioni e dei dati utili alla gestione
delle scadenze relative alle nomine degli organi di amministrazione e controllo
Mancato o parziale rispetto dei criteri e delle regole da seguire per la nomina degli
organi di amministrazione e controllo
Delibera-approvazione delle nomine da parte di un soggetto / organo privo dei
necessari poteri
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancata o parziale gestione delle scadenze relative alle assemblee 3 - medio
Mancata o parziale predisposizione delle informazioni e dei dati utili alla gestione
delle scadenze relative alle assemblee
Partecipazione all'assemblea da parte di un soggetto privo di delega
Mancata approvazione da parte dell'organo competente delle decisioni da
prendere in sede di assemblea da parte del delegato
Mancato o parziale rispetto da parte del partecipante all'assemblea delle decisioni
da prendere e oggetto di approvazione
Mancata o parziale rendicontazione agli organi competenti delle decisioni prese in
assemblea
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni - Procedura trattamento contabile
delle partecipazioni
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi - Servizio Bilancio -
Direzione Amministrazione e Finanza
Direzione Generale - Consiglio di Amministrazione
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni - Procedura trattamento contabile
delle partecipazioni
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi - Membri del CdA / organo
di controllo delle società controlllate / partecipate
nominati da Finaosta - Direzione Generale -
Consiglio di Amministrazione
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi - Direzione Generale
Gestione partecipazioni - Nomina
organi di amministrazione e controllo
Gestione partecipazioni - Assemblee
Valutazione partecipazioni
Delibera valutazione partecipazioni e
segnalazione alla Regione della
valutazione
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Implementazione Procedura assunzione e
gestione delle partecipazioni
Partecipazioni AM
Mancata approvazione da parte degli organi competenti di ambiti / aspetti da
trattare con altri soci3 - medio
Gestione dei rapporti con altri soci da parte di un soggetto privo dei necessari
poteri
Gestione dei rapporti con altri soci o loro delegati privi dei necessari poteri
Mancata o parziale rendicontazione degli ambiti / aspetti trattati con altri soci
Mancata delibera da parte degli organi competenti delle decisioni prese con altri
soci
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancato o parziale svolgimento di attività di monitoraggio - controllo previste da
delibere interne o mandati ricevuti
2 - medio /
basso
Svolgimento di attività di monitoraggio - controllo senza una formale indicazione
da parte dell'organo interno competente
Mancato o parziale rendicontazione dell'attività di monitoraggio - controllo svolta
Mancato o parziale segnalazione agli organi competenti delle risultanze dell'attività
di monitoraggio - controllo svolta
Mancata evidenziazione sulla presenza di un conflitto di interessi
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi - Direzione Generale
Gestione partecipazioni - Controlli e
verifiche amministrative
Gestione partecipazioni - Rapporti con
altri soci
Servizio Partecipazioni - Vice Direzione Generale
Investimenti e Sistemi - Membri del CdA delle
società controlllate / partecipate nominati da
Finaosta - Direzione Generale - Consiglio di
Amministrazione
Procedura assunzione e gestione delle
partecipazioni
Implementazione Procedura assunzione e
gestione delle partecipazioni
Sovvenzioni AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancata o parziale verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi in capo al richiedente ai
fini della concessione dell'agevolazione3- medio
Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di
settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, dal mandato, etc., ai fini della
concessione dell'agevolazione
Inesatta determinazione della spesa ammessa rispetto a quanto normativamente
previsto
Mancata o parziale raccolta di documentazione rispetto a quanto definito (set
minimo) ai fini dell'analisi istruttoria
Mancato o parziale utilizzo delle informazioni contenute nella documentazione
raccolta ai fini dell'analisi istruttoria
Mancata o parziale analisi e rispetto dei parametri economico-patrimoniali- finanziari
per la valutazione del merito creditizio della controparte rispetto a quanto
internamente definito
Mancata o inesatta determinazione dell'intensità dell'aiuto nel rispetto della
normativa in materia di aiuti di stato (ESL - de minimis)
Mancata o inesatta segnalazione, secondo le modalità (tempi e metodo) previste,
sull'ammontare degli di aiuti di stato utilizzati (ESL - de minimis)
Mancata o parziale analisi e richiesta delle garanzie a copertura del finanziamento
rispetto a quanto internamente definito
Mancata o parziale predisposizione della relazione istruttoria rispetto alle
informazioni minime da evidenziare secondo quanto internamente definito
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente
l'agevolazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Mancata o inesatta valutazione dei beni immobili oggetto di agevolazione e di
garanzia3 - medio
Mancato o parziale rispetto dei parametri disciplinati nella procedura operativa
interna di in materia di valutazione dei beni immobili oggetto di agevolazione e di
garanzia
Mancata o parziale predisposizione della perizia tecnica di valutazione dei beni
immobili oggetto di agevolazione e di garanzia
Mancato o parziale rispetto dei parametri internamente definiti per la richiesta di
garanzie diverse dall'ipoteca
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente
l'agevolazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Istruttoria domande di mutuo -
contributo a valere su Fondi di
rotazione regionali, sulla Gestione
Ordinaria, sui Fondi europei e sulla
Gestione Speciale - Istruttoria per
riconferma mutuo
Valutazione dei beni immobili oggetto
di agevolazione e di garanzia ipotecaria -
Valutazione stato avanzamento lavori -
Valutazione delle garanzie diverse
dall'ipoteca
Direzione Istruttorie - Servizio Istruttorie Servizio
Ispettivo - Direzione Studi e Assistenza alle Imprese
- Servizio Studi e Assistenza alle Imprese - Servizio
COA
Procedure operative interne di settore -
Convenzioni con Regione
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Direzione Istruttorie - Servizio Tecnico
Procedure operative interne di settore - Procedura
accertamento, valutazione e controllo dei requisiti
tecnici
Sovvenzioni AM
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di delibera (di concessione o di
riconferma) assegnati
4 - medio /
alto
Mancata o parziale segnalazione alla Regione della delibera assunta
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma assegnati con riferimento alle
lettere inviate alla Regione e al cliente
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente
l'agevolazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli presenti in delibera ai fini della
stipula del contratto di mutuo e dell'erogazione del mutuo3 - medio
Mancata o parziale acquisizione / utilizzo dei documenti necessari per la stipula del
contratto di mutuo
Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di
settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, etc., ai fini della stipula del contratto
di mutuo / erogazione
Mancata o parziale predisposizione del nulla osta alla stipula / erogazione
Sottoscrizione del nulla osta alla stipula / erogazione da parte di un soggetto privo dei
necessari poteri
Mancato riscontro sulla esattezza dell'intestazione in capo al beneficiario del conto
corrente su cui bonificare il mutuo
Mancato rispetto dei poteri di sottoscrizione del contratto e del bonifico per
l'erogazione
Mancata o parziale trasmissione alla Regione delle informazioni relative
all'erogazione
Invio a destinatari non corretti delle informazioni relative all'erogazione
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere relative
all'erogazione inviate alla Regione e al beneficiario
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente
l'agevolazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Mancato o parziale svolgimento di attività di monitoraggio-controllo /es.:
sopralluoghi) previsti dalla normativa di settore (leggi regionali, criteri applicativi,
convenzioni) o da procedure operative interne
2 - medio /
basso
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Mancata o parziale verifica di vincoli (e eventuali relative penalità) previsti dalla
normativa di settore (leggi regionali, criteri applicativi, convenzioni) o da procedure
operative interne connessi con l'estinzione anticipata
3 - medio
Mancata o parziale trasmissione alla Regione delle informazioni relative all'estinzione
Mancato rispetto dei limiti / vincoli ai poteri di firma sulle lettere relative
all'estinzione inviate alla Regione e al beneficiario
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Gestione FinanziamentiProcedure operative interne di settore
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Direzione Istruttorie - Servizio Istruttorie Servizio
Ispettivo - Direzione Studi e Assistenza alle Imprese
- Servizio Studi e Assistenza alle Imprese - Servizio
COA
Procedure operative interne di settore -
Convenzioni con Regione
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Procedure operative interne di settore - Convezioni
con RegioneDirezione Istruttorie - Servizio Contratti
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Verifiche post erogazione mutui -
contributi
Estnzione anticipata (totale o parziale)
mutuo
Delibera concessione e riconferma
mutui - contributi
Istruttoria per stipula contratti di
mutuo e per erogazione (in unica
soluzione o in più soluzioni a stato
avanzamento lavori) mutuo - contributo
Procedure operative interne di settore
Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi -
Direzione Generale - Comitato Esecutivo - Consiglio
di Amministrazione
Implementazione sistema interno inerente le
deleghe / procure
Sovvenzioni AM
Mancato o parziale rispetto dei parametri internamente definiti per il rinnovo / non
rinnovo di un'ipoteca
2 - medio /
basso
Mancata motivazione in ordine ad un rinnovo / non rinnovo di un'ipoteca in deroga ai
parametri internamente definiti
Delibera in ordine ad un rinnovo / non rinnovo di un'ipoteca da parte di un soggetto
privo dei necessari poteri di delibera
Mancata segnalazione al cliente in ordine ad un rinnovo / non rinnovo di un'ipoteca o
segnalazione da parte di un soggetto privo dei necessari poteri di firma
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Mancata cancellazione parziale o totale di un'ipoteca o mancato rispetto dei limiti /
vincoli previsti dalla delibera interna di autorizzazione alla cancellazione
2 - medio /
basso
Cancellazione parziale o totale di un'ipoteca in assenza della delibera interna di
autorizzazione alla cancellazione
Delibera di cancellazione parziale o totale di un'ipoteca da parte di un soggetto privo
dei necessari poteri
Mancato rispetto delle tempistiche previste dal TUB per la cancellazione totale
dell'ipoteca in caso di estinzione totale del debito garantito
Mancata o parziale predisposione di una analisi istruttoria per la valutazione della
sostituzione di una garanzia
2 - medio /
basso
Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di
settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, etc., connessi con la sostituzione di
una ipoteca
Mancata o parziale rispetto dei parametri internamente stabiliti per la sostituzione di
una garanzia
Approvazione di una sostituzione di garanzia da parte di un soggetto privo dei
necessari poteri di delibera
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Mancata o parziale predisposione di una analisi istruttoria per la valutazione di un
accollo - voltura di un mutuo - contributo
2 - medio /
basso
Mancata o parziale verifica / applicazione dei vincoli previsti dalla Legge regionale di
settore, dalla convenzione, dai criteri applicativi, etc., connessi con il procedimento di
accollo - voltura di un mutuo - contributo
Mancata o parziale rispetto dei parametri internamente stabiliti per l'accollo - voltura
di un mutuo - contributo
Approvazione di un accollo - voltura da parte di un soggetto privo dei necessari poteri
di delibera
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità tempistiche
Direzione Istruttorie - Servizio Contratti - Direzione
Legale e Contenzioso - Servizio Legale
Implementazione Procedure operative interne di
settoreProcedure operative interne di settore
Direzione Istruttorie - Servizio ContrattiProcedura rinuncia, modifica e sostituzione
garanzie
Implementazione Procedura rinuncia, modifica e
sostituzione garanzie
Direzione Istruttorie - Servizio Contratti - Direzione
Legale e Contenzioso - Servizio Legale
Procedura rinuncia, modifica e sostituzione
garanzie
Implementazione Procedura rinuncia, modifica e
sostituzione garanzie
Direzione Legale e Contenzioso - Servizio Legale Procedura rinnovo ipoteche
Trasferimento del mutuo (accollo /
voltura) - contributo
Rinnovo ipoteche
Cancellazione (totale o parziale) ipoteca
Sostituzione garanzie
Reporting AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Attività di reporting interni ed esterni e attività di gestione dei rapporti e dei flussi informativi con la Pubblica Amministrazione
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Elaborazione di dati e o informazioni presenti o desumibili dai sistemi informatici
della Società (Licoge e Finanz) in modo difforme o non riconciliato rispetto a
quanto in questi presente
3 - medio
Mancata approvazione da parte dell’organo competente di dati ed informazioni
elaborate internamente alla Società e presentate / inviate a organi interni o esterni
alla Società
Attività di reporting
Direzione Amministrazione e Finanza - Direzione
Studi e Assistenza alle Imprese - Direzione Risorse
Umane e Organizzazione - Direzione Uffici Esteri e
relazioni Esterne
Procedura gestione attività di reporting -
Procedure operative interne di settore
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Ispezioni AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Gestione delle ispezioni
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Mancata e/o non corretta e/o alterata rappresentazione agli organi interni
competenti dell'ispezione e delle sue finalità3 - medio
Mancata e/o non corretta e/o alterata rappresentazione agli organi interni
competenti dello stato di avanzamento dell'ispezione
Comportamento, da parte del soggetto incaricato della gestione dei rapporti con gli
ispettori o con altro soggetto della Società, finalizzato ad ottenere, a fronte di una
promessa o dazione di denaro / altra utilità, un atteggiamento di favore da parte
dell'ispettore (nel fare / non fare / omettere un suo compito-dovere) nella gestione
degli elementi connessi alla verifica
Rchiesta, da parte dell'ispettore, di denaro o altra utilità al fine di mantenere un
attegiamento di favore nel corso della verifiac e/o sull'esito della stessa con
accettazione da parte del soggetto incaricato della gestione dei rapporti con
l'ispettore o da parte di altro soggetto della Società
Mancata segnalazione agli organi interni competenti della chiusura della verifica e
sull'esito della stessa
Segnalazione agli organi interni competenti della chiusura della verifica e sull'esito
della stessa, ma in modo difforme rispetto alle effettive risultanze dell'ispezione
Verifiche e ispezioni da parte di Enti
pubblici di controllo (amministrative,
fiscali, previdenziali, relative all'igiene
e sicurezza sul lavoro, alla materia
ambientale, etc.) - Verifiche e ispezioni
di Banca d'Italia - Verifiche da parte
della Regione - Verifiche da parte di
Enti comunitari
Direzione Amministrazione e Finanza - Direzione
Studi e Assistenza alle Imprese - Direzione Risorse
Umane e Organizzazione - Servizio Tecnico
(Gestione edificio) - Direzione Struttorie
Procedura gestione ispezioni - Procedure
operative interne di settore
Implementazione Procedure operative interne di
settore
Contabilità AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Gestione contabilità e liquidità
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Apertura / rinnovo conti correnti / deposito titoli a condizioni economico-finanziarie
palesemente difformi da quanto praticato dal mercato e/o per altri conti correnti
aperti nel medesimo periodo e/o senza ricerche di mercato
3 - medio
Apertura /rinnovo /chiusura conti correnti / deposito titoli senza indicazione della
motivazione
Sottoscrizione apertura /rinnovo / chiusura conti correnti / deposito titoli da parte di
un soggetto privo di adeguati poteri di delibera
Mancata effettuazione delle riconciliazioni bancarie2 - medio /
baso
Non corretta effettuazione delle riconciliazioni bancarie
Emissione di una fattura nei confronti di un cliente per un ammontare e una scadenza
difforme da quanto previsto contrattualmente3 - medio
Registrazione di un incasso cliente per un ammontare o ad una data difforme rispetto
a quanto presente nel documento (bancario) a supporto
Registrazione di una fattura emessa da un fornitore per un ammontare e una
scadenza difforme da quanto previsto contrattualmente3 - medio
Registrazione di un pagamento a favore di un fornitore per un ammontare o ad una
data difforme rispetto a quanto presente nel documento (bancario) a supporto
Pagamento di un fornitore con tempistiche palesemente difformi rispetto a quanto
previsto dal contratto o agli usi abituali o in difformità dalla normativa applicabile in
materia
Esecuzione di un pagamento a favore di fornitore / terzo senza l'acquisizione delle
necessarie autorizzazioni interne
Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione a un soggetto diverso da quello
previsto in delibera / contratto3 - medio
Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione per un ammontare diverso da
quello previsto in delibera / contratto
Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione con tempistiche diverse da quelle
previste in delibera / contratto o difformi rispetto a quanto pianificato
Erogazione di un mutuo - contributo - sovvenzione senza l'acquisizione delle
necessarie autorizzazioni interne
Sottoscrizione / rinnovo investimenti a condizioni economico-finanziarie
palesemente difformi da quanto praticato dal mercato e/o per investimenti effettuati
nel medesimo periodo e/o senza ricerche di mercato
4 - medio /
alto
Sottoscrizione / rinnovo investimenti senza rispettare i parametri presenti nella
policy internamente definita
Sottoscrizione / rinnovo / chiusura di un investimento da parte di un soggetto privo
di adeguati poteri di delibera
Mancato controllo sulla quadratura della cassa secondo le modalità (tempi e metodi)
internamente definiti3 - medio
Gestione del contante (incassi e pagamenti) in modo non conforme ai limiti previsti
dalla normativa vigente
Gestione di un incasso o effettuazione di un pagamento da parte di un soggetto privo
di adeguati poteri di delibera
Procedure gestione tesoreria - Procedura
contabilità generale - Procedura gestione cassa e
valori
Implementazione procedure
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Finanza
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e
Controlli - Ufficio contabilità Generale
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Gestione Finanziamenti
Gestione apertura / chiusura conti
correnti / deposito titoli
Gestione riconciliazioni bancarie
Registrazione fatture passive - Gestione
pagamenti
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Finanza
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Finanza
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e
Controlli - Ufficio contabilità Generale
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e
Controlli - Ufficio contabilità Generale
Emissione fatture attive - Gestione
incassi
Gestione erogazione mutui - contributi -
sovvenzioni
Gestione liquidità (investimenti)
Gestione cassa
Contabilità AM
Determinazione di saldi contabili o di poste di bilancio sulla base di registrazioni
(contabili) non supportate da apposita documentazione e/o non approvate dagli
organi competenti
3 - medio
Determinazione di saldi contabili o di poste di bilancio sulla base di registrazioni
(contabili) alterando quanto presente nella documentazione a supporto
Determinazione di saldi contabili o di poste di bilancio sulla base di registrazioni
(contabili) non tempestive
Determinazione di una dichiarazione a fini fiscali (redditi, IVA, etc.) sulla base di dati e
informazioni non supportate da apposita documentazione e/o registrazioni contabili
4 - medio /
alto
Determinazione di una dichiarazione a fini fiscali (redditi, IVA, etc.) alterando i dati e
le informazioni presenti nella documentazione e/o nelle registrazioni contabili a
supporto
Mancato invio di una dichiarazione fiscale
Tardivo invio di una dichiarazione fiscale
Invio di una dichiarazione fiscale da parte di un soggetto privo di adeguati poteri
Mancato pagamento tributi
Tardivo pagamento tributi
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e
Controlli - Ufficio contabilità Generale
Procedura redazione bilancio
Procedura contabilità generale - Procedura
adempimenti fiscali previdenziali e assicurativi
Direzione Amministrazione e Finanza - Servizio
Bilancio Consolidato, Contabilità Generale e
Controlli
Gestione fiscale tributaria
Contabilità / Bilancio
Gestione mandati AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Attività di gestione mandati
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Accettazione o mancata accettazione del mandato da parte di un organo interno
senza i necessari poteri3 - medio
Mancato o parziale rispetto, da parte della struttura incaricata della gestione del
mandato, delle indicazioni / vincoli in questo presenti
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte beneficiaria del
pagamento / rimborso
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancato o parziale rispetto dei parametri da seguire per la valutazione della spesa
oggetto di pagamento / rimborso
2 - medio /
basso
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte beneficiaria del
pagamento / rimborso
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli presenti nel mandato2 - medio /
basso
Mancata o parziale acquisizione / utilizzo dei documenti necessari per il
pagamento / rimborso
Mancata o parziale predisposizione del nulla osta al pagamento / rimborso
Sottoscrizione del nulla osta al pagamento / rimborso da parte di un soggetto privo
dei necessari poteri
Mancato o parziale rispetto delle indicazioni / vincoli per il pagamento / rimborso
presenti nel nulla osta
Mancato riscontro sulla esattezza dell'intestazione in capo al beneficiario del conto
corrente su cui bonificare il pagamento / rimborso
Mancato rispetto dei poteri di sottoscrizione del bonifico per il pagamento /
rimborso
Mancata o parziale trasmissione alla Regione delle informazioni relative al
pagamento / rimborso
Invio a destinatari non corretti delle informazioni relative al pagamento / rimborso
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi con la controparte richiedente
l'agevolazione
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Implementazione procedura
Adempimenti per pagamento /
rimborso
Pagamenti / rimborsi relativi a
mandati a valere sulla Gestione
Speciale
Valutazione / analisi delle spese
oggetto di pagamento / rimborso
Servizio Ispettivo - Vice Direzione Investimenti e
Sistemi - Direzioen Amministrazione e Finanza -
Direzione Generale - Altre Strutture interne
incaricate della gestione del/i mandato/i
Procedura istruttoria ed erogazione di mandati
regionali a valere sulla L.R. 7/2006 - Gestione
Speciale (concesione contributi c/impianto - c/
capitale - c/esercizio - corresponsione di
corrispettivi per la prestazione di servizi)
Consulenza AMConsulenza AM
MAPPA VALUTAZIONE RISCHI
Attività di consulenza
Processo sensibile Sintetica descrizione del rischio Grado rischio Soggetti coinvolti Azioni e strumenti di prevenzione Misure di prevenzione proposte
Accettazione o mancata accettazione del mandato da parte di un organo interno
senza i necessari poteri
2 - medio /
basso
Mancato o parziale rispetto, da parte della struttura incaricata della gestione del
mandato, delle indicazioni / vincoli in questo presenti
Mancato o parziale segnalazione, da parte della struttura incaricata della gestione
del mandato, sul rispetto delle indicazioni / vincoli presenti nel mandato
Mancato o parziale rispetto delle disposizioni della Convenzione in corso tra
Finaosta e Coa per la gestione delle attività di quest'ultimo
Mancato o parziale rispetto dei piani annuali inerenti le attività del Coa
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi nell'espletamento dell'attività di
consulenza
Mancata evidenziazione di conflitti di interessi nell'ipotesi in cui l'attività di
consulenza preveda la partecipazione a commissioni, gruppi di lavoro, etc.
Mnacato rispetto della normativa applicabile (es., Codice degli Appalti) nell'ipotesi
in cui l'espletamento dell'attività di consulenza preveda anche il ricorso a pareri,
perizie, etc. redatti da soggetti esterni
Mancato o errato caricamento delle informazioni sul sistema informatico aziendale
Mancato o parziale svolgimento di controlli di linea e analisi e congruità
tempistiche
Attività di consulenza relativa a
mandati a valere sulla Gestione
Speciale o a valere sulle attività del
COA o relativa a leggi di settore gestite
Strutture interne incaricate dell'attività di
consulenza - Servzizio COA
Procedure operative interne di settore -
Procedura COA - Convenzione Finaosta e Regione
(attività COA) - Piano operativo annuale COA
Implementazione procedure
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
Piano triennale per la
prevenzione della corruzione
e della trasparenza
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n.
33/2013
Piano triennale per la prevenzione della
corruzione e della trasparenza (PTPCT)
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, oppure le misure integrative di
prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della
legge n. 190 del 2012, (MOG 231) (link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione)
Annuale
Riferimenti normativi su organizzazione e
attività
Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" che
regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle società e degli enti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Atti amministrativi generali
Direttive, atti di indirizzo, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto, anche adottato dall'amministrazione
controllante, che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti delle
società e degli enti (es. atto costitutivo, statuto, atti di indirizzo dell'amministrazione controllante etc.)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Documenti di programmazione strategico-
gestionale
Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e
trasparenza
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Codice di condotta e codice etico Codice di condotta e codice etico Tempestivo
Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n.
33/2013Organi di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n.
33/2013Atto di nomina con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/2013Curriculum vitae
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo
corrisposti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n.
33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n.
441/1982
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di
imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di
società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il
soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]
Nessuno (va presentata una sola
volta entro 3 mesi dalla elezione,
dalla nomina o dal conferimento
dell'incarico e resta pubblicata fino
alla cessazione dell'incarico o del
mandato).
Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Disposizioni generali
Atti generali
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Organizzazione
Titolari di incarichi politici, di
amministrazione, di direzione
o di governo
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/2013
Titolari di incarichi di amministrazione,
di direzione o di governo di cui all'art. 14,
co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 se non
attribuiti a titolo gratuito
1
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n.
441/1982
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche o del quadro
riepilogativo [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano
(NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a
cura dell'interessato o della società/ente, la pubblicazione dei dati sensibili)
Entro 3 mesi dalla elezione, dalla
nomina o dal conferimento
dell'incarico
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982
3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della
dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi
consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
Annuale
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n.
33/2013Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/2013Curriculum vitae Nessuno
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo
corrispostiNessuno
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n.
33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n.
441/1982
1) copie delle dichiarazioni dei redditi o dei quadri riepilogativi riferiti al periodo dell'incarico;
2) copia della dichiarazione dei redditi o quadro riepilogativo successivi al termine dell'incarico o carica, entro un
mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non
separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del
mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della
società/ente, la pubblicazione dei dati sensibili)
Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982
3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il
soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso)]
Nessuno (va
presentata una sola volta entro 3
mesi dalla cessazione dell'
incarico).
Sanzioni per mancata
comunicazione dei dati
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Sanzioni per mancata o incompleta
comunicazione dei dati da parte dei
titolari di incarichi politici, di
amministrazione, di direzione o di
governo
Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui
all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento
dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà
diritto l'assuzione della carica
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/2013Articolazione degli uffici
Articolazione delle direzioni/uffici e relative competenze
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/2013
Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione
della società o dell'ente, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/2013Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Articolazione degli uffici
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Organizzazione
Titolari di incarichi politici, di
amministrazione, di direzione
o di governo
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Titolari di incarichi di amministrazione,
di direzione o di governo di cui all'art. 14,
co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 se non
attribuiti a titolo gratuito
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Titolari di incarichi di amministrazione,
di direzione o di governo di cui all'art. 14,
co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 se non
attribuiti a titolo gratuito CESSATI
dall'incarico (art. 14, co. 2)
(documentazione da pubblicare sul sito
web)
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/2013
Organigramma
(da pubblicare sotto forma di
organigramma, in modo tale che a ciascun
ufficio sia assegnato un link ad una
pagina contenente tutte le informazioni
previste dalla norma)
2
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Telefono e posta elettronicaArt. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013Telefono e posta elettronica
Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta
elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Per ogni incarico di collaborazione, di consulenza o incarico professionale, inclusi quelli arbitrali
1) estremi dell'atto di conferimento dell'incarico
2) oggetto della prestazione
3) ragione dell'incarico
4) durata dell'incarico
5) curriculum vitae del soggetto incaricato
6) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di consulenza o di collaborazione, nonché agli incarichi
professionali, inclusi quelli arbitrali
7) tipo di procedura seguita per la selezione del contraente e il numero di partecipanti alla procedura
Per ciascun titolare di incarico:
Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013Sintesi dei dati del contratto (quali data della stipula, durata, oggetto dell'incarico)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali
componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo
corrisposti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1,
punto 1, l. n. 441/1982
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di
imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di
società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il
soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]
Nessuno (va presentata una sola
volta entro 3 mesi dalla elezione,
dalla nomina o dal conferimento
dell'incarico e resta pubblicata fino
alla cessazione dell'incarico o del
mandato).
Organizzazione
Titolari di incarichi di
collaborazione o consulenzaConsulenti e collaboratori
Incarichi di direttore generale (da
pubblicare in tabelle)
Entro 30 gg dal conferimento
(ex art. 15-bis, co. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Art. 15-bis, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Società in controllo pubblico
Società in regime di amministrazione
straordinaria
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013
Incarico di
Direttore generale
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Incarichi di collaborazione, consulenza,
professionali
(da pubblicare in tabelle)
Personale
3
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1,
punto 2, l. n. 441/1982
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi o quadro riepilogativo soggetti all'imposta sui redditi delle persone
fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB:
dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura
dell'interessato o della società/ente, la pubblicazione dei dati sensibili)
Entro 3 mesi della nomina o dal
conferimento dell'incarico
Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n.
441/1982
3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della
dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi
consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]
Annuale
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo,
d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica
Art. 47, co. 1 del d.lgs. 33/2013
Sanzioni per mancata o incompleta
comunicazione dei dati da parte dei
titolari di incarico di direttore generale
Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui
all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento
dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, tutti i compensi cui dà diritto
l'assuzione della carica,.
Annuale
(non oltre il 30 marzo)
Per ciascun titolare di incarico:
Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013Sintesi dei dati del contratto (quali data della stipula, durata, oggetto dell'incarico)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013 Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali
componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo
corrisposti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incaricoTempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
Incarichi di direttore generale (da
pubblicare in tabelle)
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis,
d.lgs. n. 33/2013
Incarico di
Direttore generale
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Incarichi dirigenziali (e titolari di
posizioni organizzative o in ogni altro
caso in cui sonoattribuite funzioni
dirigenziali ai sensi art. 14, co. 1-
quinquies, d.lgs. n. 33/2013)
Titolari di incarichi
dirigenziali
Personale
4
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incaricoAnnuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo,
d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblicaAnnuale
(non oltre il 30 marzo)
Art. 14, co. 2, d.lgs. n. 33/2013
Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n.
33/2013Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/2013Curriculum vitae Nessuno
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo
corrispostiNessuno
Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n.
33/2013Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n.
441/1982
1) copie delle dichiarazioni dei redditi o del quadro riepilogativo riferiti al periodo dell'incarico (SOLO PER
DIRETTORE GENERALE
2) copia della dichiarazione dei redditi o del quadro riepilogativo successiva al termine dell'incarico o carica, entro
un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non
separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del
mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della società/ente,
la pubblicazione dei dati sensibili) (SOLO PER DIRETTORE GENERALE)
Nessuno
Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982
3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il
soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso)] (SOLO PER DIRETTORE GENERALE)
Nessuno (va
presentata una sola volta entro 3
mesi dalla cessazione
dell'incarico).
Art. 16, c. 1 e
art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/201 Personale in servizio Numero del personale a tempo indeterminato e determinato in servizio.
Annuale
(art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 16, c. 2, e
art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Costo personale
Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio
Costo complessivo del personale a tempo determinato in servizio
Annuale
(art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013)
Tassi di assenza
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Tassi di assenza trimestrali
(da pubblicare in tabelle)
Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenzialeTrimestrale
(art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Dirigenti cessati
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici+D53
Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/2013
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro
(documentazione da pubblicare sul sito
web)
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Dotazione organica
Incarichi dirigenziali (e titolari di
posizioni organizzative o in ogni altro
caso in cui sonoattribuite funzioni
dirigenziali ai sensi art. 14, co. 1-
quinquies, d.lgs. n. 33/2013)
Titolari di incarichi
dirigenziali
Personale
5
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Incarichi conferiti e
autorizzati ai dipendenti
(dirigenti e non dirigenti)
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 18, d.lgs. n. 33/2013
Incarichi conferiti e autorizzati ai
dipendenti (dirigenti e non dirigenti)
(da pubblicare in tabelle)
Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente), con l'indicazione
dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico.
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Contrattazione collettiva
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Contrattazione collettiva
Contratto nazionale di categoria di riferimento del personale della società o dell'ente
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Contratti integrativi Contratti integrativi stipulati Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Costi contratti integrativi Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa
Annuale
Criteri e modalità Provvedimenti/regolamenti/atti generali che stabiliscono criteri e modalità per il reclutamento del personale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Avvisi di selezione
Per ciascuna procedura selettiva:
Avviso di selezione
Criteri di selezione
Esito della selezione
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Performance Ammontare complessivo dei
premi
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Premialità Criteri di distribuzione dei premi al personale e ammontare aggregato dei premi effettivamente distribuiti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/2013
Elenco delle società di cui la società/ente in controllo pubblico detiene direttamente quote di partecipazione anche
minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in loro favore o delle attività
di servizio pubblico affidate, ad esclusione delle società, partecipate, da società/ente in controllo pubblico, con
azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6,
d.lgs. n. 33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Per ciascuna delle società:Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
1) ragione socialeAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
2) misura dell'eventuale partecipazione della società/enteAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
3) durata dell'impegnoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Selezione del personale
Enti controllati
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Reclutamento del personale
Contrattazione integrativa
Art. 19, d.lgs. n. 33/2013
Art. 1, co. 16, lett. d) l. 190/2012
Art. 19, co. 2 e 3, d.lgs. 175/2016
Dati società partecipate
(da pubblicare in tabelle)Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Società partecipate
Società in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Enti di diritto pri vato in controllo
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Personale
6
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio della società/enteAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
5) numero dei rappresentanti della società/ente negli organi di governo e trattamento economico complessivo a
ciascuno di essi spettante
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2014Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito
dell'ente)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 22, c. 1. lett. d-bis, d.lgs. n.
33/2013Provvedimenti
Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società
già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di partecipazioni sociali, quotazione di società a
controllo pubblico in mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal
decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/2013
Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo. con l'indicazione delle funzioni attribuite e
delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Per ciascuno degli enti:
1) ragione socialeAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
2) misura dell'eventuale partecipazione della società/enteAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
3) durata dell'impegnoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio della società/enteAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
5) numero dei rappresentanti della società/ente negli organi di governo e trattamento economico complessivo a
ciascuno di essi spettante
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivoAnnuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito
dell'ente)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013)
Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Enti controllati
Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Enti di diritto privato controllati
(da pubblicare in tabelle)
Dati società partecipate
(da pubblicare in tabelle)Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Enti di diritto privato
controllati
Società partecipate
Società in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Società in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Enti di diritto pri vato in controllo
7
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Rappresentazione graficaArt. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013Rappresentazione grafica
Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra società/ente e le società partecipate, gli enti di
diritto privato controllati
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Per ciascuna tipologia di procedimento:
Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n.
33/20131) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/20132) unità organizzative responsabili dell'istruttoria
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/20133) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/2013
4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del
responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n.
33/2013
5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li
riguardino
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/2013
6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un
provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n.
33/2013
7) procedimenti per i quali il provvedimento può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il
procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n.
33/2013
8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso
del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il
termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n.
33/20139) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n.
33/2013
10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di
pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare
i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i
soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del
pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n.
33/2013
11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale
potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Per i procedimenti ad istanza di parte:
Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/20131) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013 e Art. 1, c. 29, l.
190/2012
2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti
telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo
Tipologie di procedimento
Enti controllati
Dati previsti dall'articolo 1, comma 32,
della legge 6 novembre 2012, n. 190
Informazioni sulle singole procedure
(da pubblicare secondo le "Specifiche
tecniche per la pubblicazione dei dati ai
sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n.
190/2012", adottate secondo quanto
indicato nella delib. Anac 39/2016)
Tipologie di procedimento
(da pubblicare in tabelle)
Bandi di gara e contratti
Informazioni sulle singole
procedure in formato tabellare
QUALORA STAZIONI APPALTANTI
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013
LADDOVE PREPOSTI ALLO
SVOLGIMENTO DI UN'ATTIVITA'
AMMINISTRATIVA
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013
(limitatamente all'attività di pubblico
interesse)
Attività e procedimenti
Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art.
37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013
Art. 4 delib. Anac n. 39/2016
8
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli operatori invitati a
presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Aggiudicatario, Importo di
aggiudicazione, Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate
Tempestivo
Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti
relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del
bando, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che
hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera
servizio o fornitura, importo delle somme liquidate)
Annuale
(art. 1, c. 32, l. n. 190/2012)
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 Artt. 21, c. 7, e 29, c. 1,
d.lgs. n. 50/2016
Atti relativi alla programmazione di
lavori, opere, servizi e forniture
Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori pubblici e relativi aggiornamenti
annuali (se tenuti alla programmazione ai sensi del Codice dei contratti)Tempestivo
Per ciascuna procedura:
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di
preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016)Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure)Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Avvisi e bandi -
Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016);
Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC);
Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee
guida ANAC);
Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016);
Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016);
Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016);
Avviso relativo all’esito della procedura;
Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi;
Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016);
Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016);
Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016);
Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n.
50/2016);
Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016);
Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016);
Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016)
Tempestivo
Atti delle amministrazioni
aggiudicatrici e degli enti
aggiudicatori distintamente
per ogni procedura
Dati previsti dall'articolo 1, comma 32,
della legge 6 novembre 2012, n. 190
Informazioni sulle singole procedure
(da pubblicare secondo le "Specifiche
tecniche per la pubblicazione dei dati ai
sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n.
190/2012", adottate secondo quanto
indicato nella delib. Anac 39/2016)
QUALORA STAZIONI APPALTANTI
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013
Bandi di gara e contratti
Informazioni sulle singole
procedure in formato tabellare
QUALORA STAZIONI APPALTANTI
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013
Atti relativi alle procedure per
l’affidamento di appalti pubblici di
servizi, forniture, lavori e opere, di
concorsi pubblici di progettazione, di
concorsi di idee e di concessioni.
Compresi quelli tra enti nell'ambito del
settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n.
50/2016
Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art.
37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013
Art. 4 delib. Anac n. 39/2016
9
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura di affidamento con
indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso sui risultati del concorso
(art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale
(art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara
Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di cui all’Allegato XIV,
parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso
di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. 50/2016)
Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Affidamenti
Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile, con
specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle
procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. 50/2016);
tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra
enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016)
Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi unitamente ai progetti di
fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016);
Informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori
economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016)
Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Provvedimento che determina le
esclusioni dalla procedura di affidamento
e le ammissioni all'esito delle valutazioni
dei requisiti soggettivi, economico-
finanziari e tecnico-professionali.
Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) Tempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Composizione della commissione
giudicatrice e i curricula dei suoi
componenti.
Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo
Art. 1, co. 505, l. 208/2015
disposizione speciale rispetto
all'art. 21 del d.lgs. 50/2016)
ContrattiTesto integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione
di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamentiTempestivo
Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n.
33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n.
50/2016
Resoconti della gestione finanziaria dei
contratti al termine della loro esecuzioneResoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Tempestivo
Criteri e modalità Art. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Criteri e modalità
Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di
sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a
persone ed enti pubblici e privati
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Sovvenzioni, contributi, sussidi,
vantaggi economici
Atti delle amministrazioni
aggiudicatrici e degli enti
aggiudicatori distintamente
per ogni procedura
QUALORA STAZIONI APPALTANTI
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013 limitatamente
all'attività di pubblico interesse
Bandi di gara e contratti Atti relativi alle procedure per
l’affidamento di appalti pubblici di
servizi, forniture, lavori e opere, di
concorsi pubblici di progettazione, di
concorsi di idee e di concessioni.
Compresi quelli tra enti nell'ambito del
settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n.
50/2016
10
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi
economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Per ciascun atto:
Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n.
33/20131) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n.
33/20132) importo del vantaggio economico corrisposto
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n.
33/20133) norma o titolo a base dell'attribuzione
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n.
33/2013
4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo cui è attribuita la
responsabilità dell'istruttoria o della concessione della sovvenzione/contributo/sussidio/vantagigo economico
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n.
33/20135) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/20136) link al progetto selezionato
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n.
33/20137) link al curriculum vitae del soggetto incaricato
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi,
sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed
enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro
Annuale
(art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013)
Bilancio
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. 33/2013 (ove l'adozione del
bilancio sia prevista dalla disciplina di
settore)
per attività di pubblico interesse
Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Art. 6, co. 4, d.lgs. 175/2016Bilancio di esercizio Bilancio di esercizio in formai ntegrale e semplificata, anche con ricorso a rappresentazioni grafiche
Annuale
(entro 30 gg dalla data di
approvazione)
Provvedimenti delle p.a. socie che fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di
funzionamentoTempestivo
Sovvenzioni, contributi, sussidi,
vantaggi economici
Atti di concessione
(da pubblicare in tabelle creando un
collegamento con la pagina nella quale
sono riportati i dati dei relativi
provvedimenti finali)
(NB: è fatto divieto di diffusione di dati
da cui sia possibile ricavare informazioni
relative allo stato di salute e alla
situazione di disagio economico-sociale
degli interessati, come previsto dall'art.
26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013)
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n. 33/2013 limitatamente
all'attività di pubblico interesse
Art. 19, co 5, 6 e 7 d.lgs.
175/2016Società in controllo pubblico
Atti di concessione
Obiettivi sul complesso delle spese di
funzionamento
Bilanci
Provvedimenti
11
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Provvedimenti/contratti in cui le società in controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi
specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, fissati dalle p.a. socieTempestivo
Patrimonio immobiliare Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Patrimonio immobiliareInformazioni identificative degli immobili posseduti e detenuti, E' consentita la pubblicazione dei dati in forma
aggregata, indicando il numero degli immobili, per particolari e adeguatamente motivate ragioni di sicurezza,
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Canoni di locazione o affitto Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Canoni di locazione o affitto
Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti. E' consentita la pubblicazione dei dati in forma aggregata,
indicando il totale dei canoni di locazione o di affitto versati o percepiti, per particolari e adeguatamente motivate
ragioni di sicurezza,
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Organo di controllo che svolge le funzioni
di OIVNominativi
Atti dell'organo di controllo che svolge le
funzioni di OIV Attestazione sull'assolvimento degli obblighi di pubblicazioneAnnuale e in relazione a delibere
A.N.AC.
Organi di revisione
amministrativa e contabile
Relazioni degli organi di revisione
amministrativa e contabileRelazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di esercizio
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Corte dei contiSocietà ed enti sottoposti al controllo della
Corte dei contiRilievi Corte dei conti
Tutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti l'organizzazione e l'attività delle socità/enti e dei
loro uffici
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Carta dei servizi e standard di
qualitàArt. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009
Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti
delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della
funzione o la corretta erogazione di un servizio
Tempestivo
Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009 Sentenza di definizione del giudizio Tempestivo
Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009 Misure adottate in ottemperanza alla sentenza Tempestivo
Costi contabilizzati
Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n.
33/2013
Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013
Costi contabilizzati
(da pubblicare in tabelle)
Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo andamento nel tempoAnnuale
(art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013)
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 31, d.lgs. n. 33/2013
Art. 1, co. 8-bis, l. 190/2012
Class action
Art. 19, co 5, 6 e 7 d.lgs.
175/2016Società in controllo pubblico
Qualora concessionari di servizi pubblici:
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co. 3 d.lgs. n. 33/2013
Organo di controllo che
svolge le funzioni di OIV
Beni immobili e gestione
patrimonio
Obiettivi sul complesso delle spese di
funzionamento
Bilanci
Provvedimenti
Controlli e rilievi
sull'amministrazione
Servizi erogati
Class action
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
12
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Liste di attesaEnti, aziende e strutture private che
erogano prestazioni per conto del SSNArt. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013
Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a
carico di enti, aziende e strutture
pubbliche e private che erogano
prestazioni per conto del servizio
sanitario)
(da pubblicare in tabelle)
Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna
tipologia di prestazione erogata
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Servizi in rete
Società, interamente partecipate da enti
pubblici o con prevalente capitale pubblico
inserite nel conto economico consolidato
della pubblica amministrazione come
individuate dall'Istituto nazionale di
statistica (ISTAT)
Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005
modificato dall’art. 8 co. 1 del
d.lgs. 179/16
Risultati delle indagini sulla
soddisfazione da parte degli utenti rispetto
alla qualità dei servizi in rete e statistiche
di utilizzo dei servizi in rete
Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete resi
all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di utilizzo dei servizi in rete. Tempestivo
Dati sui pagamenti Art. 4-bis, c. 2, dlgs n. 33/2013Dati sui pagamenti
(da pubblicare in tabelle)
Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai
beneficiari
Trimestrale
(in fase di prima attuazione
semestrale)
Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture
(indicatore annuale di tempestività dei pagamenti)
Annuale
(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamentiTrimestrale
(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Ammontare complessivo dei debiti Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditriciAnnuale
(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
IBAN e pagamenti
informatici
Art. 36, d.lgs. n. 33/2013
Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005IBAN e pagamenti informatici
Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del
versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico
bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare
i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente
per il versamento
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
limitatamente all'attività di pubblico
interesse
PagamentiIndicatore di tempestività dei
pagamenti
Indicatore di tempestività dei pagamenti
Art. 33, d.lgs. n. 33/2013
Servizi erogati
13
Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Atti di programmazione delle
opere pubbliche
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n.33/2013
(nei casi in cui società ed enti producano
documenti di programmazione delle opere
pubbliche analoghi a quelli previsti per le
pubbliche amministrazioni)
Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n.
33/2013
Art. 21 co.7 d.lgs. n. 50/2016
Art. 29 d.lgs. n. 50/2016
Atti di programmazione delle opere
pubbliche
Atti di programmazione delle opere pubbliche (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"). Tempestivo
(art.8, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completateTempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)
Informazioni ambientali Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali:Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Stato dell'ambiente
1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi
gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi
geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Fattori inquinanti2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli
scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Misure incidenti sull'ambiente e relative
analisi di impatto
3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi
ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli
elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito
delle stesse
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Misure a protezione dell'ambiente e
relative analisi di impatto
4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi
economiche usate nell'àmbito delle stesse
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Relazioni sull'attuazione della legislazione 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientaleTempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Opere pubbliche
Tempi, costi unitari e indicatori di
realizzazione delle opere pubbliche in
corso o completate.
Tempi costi e indicatori di
realizzazione delle opere
pubbliche
Le aziende autonome e speciali, gli enti
pubblici ed i concessionari di pubblici
servizi, nonche' ogni persona fisica o
giuridica che svolga funzioni pubbliche
connesse alle tematiche ambientali o
eserciti responsabilità amministrative sotto
il controllo di un organismo pubblico
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. 33/2013
(nei casi in cui società ed enti realizzino
opere pubbliche)
Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013;
art. 2, co. 1, lett. b), d.lgs.
195/2005
Informazioni ambientali
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Denominazione sotto-sezione
livello 1 (Macrofamiglie)
Denominazione sotto-
sezione 2 livello (Tipologie
di dati)
Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Stato della salute e della sicurezza umana
6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni
della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli
elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n.
33/2013
Piano triennale per la prevenzione della
corruzione e della trasparenza
Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, oppure le misure integrative di
prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG
231)
Annuale
Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art.
43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
Responsabile della prevenzione della
corruzione e della trasparenzaNominativo e recapito del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Tempestivo
Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012
Relazione del responsabile della
prevenzione della corruzione e della
trasparenza
Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15
dicembre di ogni anno)
Annuale
(ex art. 1, c. 14, L. n. 190/2012)
Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013 Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 Tempestivo
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n.33/2013
Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /
Art. 2, c. 9-bis, l. 241/90
Accesso civico "semplice"concernente
dati, documenti e informazioni soggetti a
pubblicazione obbligatoria
Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza/o del soggetto cui è presentata la
richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e
delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o
mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
Tempestivo
Società in controllo pubblico
Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti pubblici economici
Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Accesso civico "generalizzato"
concernente dati e documenti ulteriori
rispetto a quelli oggetto di pubblicazione
obbligatoria
Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto,
con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionaleTempestivo
Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. n.33/2013
Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Accesso civico "generalizzato"
concernente dati e documenti relativi alle
attività di pubblico interesse, ulteriori
rispetto a quelli oggetto di obbligo di
pubblicazione
Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto,
con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionaleTempestivo
Società in controllo pubblico
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Società partecipate
Enti di diritto privato di cui all'art. 2-bis,
co.3, d.lgs. 33/2013
Linee guida Anac FOIA (del.
1309/2016)Registro degli accessi
Elenco delle richieste di accesso con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del relativo esito
con la data della decisioneSemestrale
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Corruzione
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Accesso civico
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pubblici ed i concessionari di pubblici
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Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013;
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195/2005
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15
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Ambito soggettivo Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento
ALLEGATO 1) SEZIONE "SOCIETA' TRASPARENTE"/"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
Ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, al fine di evitare duplicazioni, l'obbligo di pubblicazione è assolto anche mediante collegamento ipertestuale che, tramite link, colleghi la sezione "Amministrazione/società trasparente" con altra sezione del sito o
con siti di altre amministrazioni/enti in cui sono pubblicati dati, informazioni e documenti dello stesso tipo e formato di quelli previsti dal d. lgs. 33/2013
Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. 82/2005
modificato dall’art. 43 del d.lgs.
179/16
Catalogo dei dati, metadati e delle banche
dati
Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni, da pubblicare
anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e
delle banche dati www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID
Tempestivo
Art. 53, c. 1, bis, d.lgs. 82/2005 RegolamentiRegolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati
presenti in Anagrafe tributariaAnnuale
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co.3, d.lgs. n.33/2013
Art. 7-bis, c. 3, d.lgs. n. 33/2013
Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. 190/2012
Dati ulteriori
(NB: nel caso di pubblicazione di dati non
previsti da norme di legge si deve
procedere alla anonimizzazione dei dati
personali eventualmente presenti, in virtù
di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del
d.lgs. n. 33/2013)
Dati, informazioni e documenti ulteriori che società ed enti non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi della
normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate….
Altri contenutiAccessibilità e Catalogo dei
dati, metadati e banche dati
Società, interamente partecipate da enti
pubblici o con prevalente capitale pubblico
inserite nel conto economico consolidato
della pubblica amministrazione, come
individuate dall'Istituto nazionale di
statistica (ISTAT)
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