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1 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DI AQUILEIA 2015 2018 Documento aggiornato il 23 ottobre 2018 dal Collegio dei Docenti e approvato, nella seduta del 30 ottobre, dal Consiglio dIstituto Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stato predisposto dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto, con delibera n. 2, il 13 gennaio 2016 e confermato durante il Collegio dei Docenti del 24 ottobre 2016

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

D I A Q U I L E I A

2015 – 2018 Documento aggiornato il 23 ottobre 2018 dal Collegio dei Docenti e approvato, nella seduta del 30

ottobre, dal Consiglio d’Istituto

P. T.O.F.

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stato predisposto dal Collegio dei

Docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto, con delibera n. 2, il 13 gennaio 2016 e

confermato durante il Collegio dei Docenti del 24 ottobre 2016

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

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INDICE

1. Presentazione delle scuole e atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

a. Chi siamo, dove siamo e come contattarci

b. Calendario scolastico

c. Atti di indirizzo del Dirigente Scolastico per il Piano Triennale dell’Offerta Formativa

d. Mission e vision dell’Istituto

pag. 4

pag. 6

pag. 7

pag. 9

2. Analisi del contesto territoriale

a. La scuola e il territorio

pag. 10

3. Analisi dei bisogni educativi pag. 11

4. Finalità pag. 12

5. Obiettivi con riferimento al RAV e PdM

Obiettivi e Piano di Miglioramento

pag. 12

6. Fabbisogno delle risorse umane e materiali

a. Risorse umane: posti comuni, di sostegno, dell’organico di potenziamento e posti ATA

b. Criteri di assegnazione dei Docenti ai plessi/sezioni/classi

c. Attività di formazione e aggiornamento

d. Risorse materiali

pag. 12

pag. 15

pag. 15

pag. 16

7. Organizzazione della didattica

a. Ambiti progettuali PTOF

b. Inclusione BES

c. Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri

d. Azioni educative per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo

e. Valutazione

f. Strategie per il miglioramento dell’apprendimento

g. Esame di Stato di fine primo ciclo (scuole secondarie)

pag. 17

pag. 26

pag. 28

pag. 32

pag. 32

pag. 44

pag. 46

8. Organizzazione della scuola

a. Organigramma: struttura del personale dell’Istituto

b. Rapporti con le famiglie

c. Servizio di pre-accoglienza

d. Rapporti tra le scuole verticalità, orientamento e dipartimenti disciplinari

pag. 48

pag. 49

pag. 49

pag. 49

ALLEGATI

Allegato 1 – Organigrammi

Organigrammi scuole

Funzioni strumentali

pag. 51

pag. 55

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Incarichi specifici

GLI – Gruppo di lavoro integrazione scolastica

Comitato di valutazione

Tutor e docenti neoimmessi in ruolo

Commissioni

Incarichi specifici sicurezza

pag. 56

pag. 57

pag. 58

pag. 58

pag. 58

pag. 60

Allegato 2 – Certificato delle competenze alla fine della Scuola Primaria Pag. 62

Allegato 3 – Tabelle di valutazione utilizzate durante l’Esame di Stato di fine ciclo e Certificato

delle competenze di fine ciclo

Allegato 4 – Piano di miglioramento

Allegato 5 – Regolamento di istituto

Allegato 6 – Regolamento viaggi d’istruzione

Allegato 7 – P.A.I: Piano Annuale per l’Inclusione

Allegato 8 – Protocollo d’intesa per l’accoglienza degli alunni in affido alle comunità per minori

Allegato 9 – Patto di corresponsabilità

Pag, 64

Pag. 73

Pag. 82

Pag. 93

Pag. 98

Pag. 106

Pag. 109

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

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1.PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE E INDIRIZZI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

a) CHI SIAMO, DOVE SIAMO E COME CONTATTARCI

ISTITUTO COMPRENSIVO Via E. Fermi, 4 – 33051

Aquileia (Udine) Tel. 0431 91051 / Fax 0431

918939 www.icaquileia.gov.it

E-Mail: [email protected]

P.E.C.: [email protected]

Cod. meccanografico:

UDIC84600D

Cod. fiscale: 90020590304

Orario di ricevimento per il pubblico:

dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00 sabato dalle 9.00 alle

11.30 martedì dalle 15.00

alle 17.00

Dirigente Scolastico Reggente

Dott.ssa TULLIA TRIMARCHI

Scuole dell’Infanzia

Orario Coordinatori di sede

Scuola dell’Infanzia “Pimpa” Aquileia

Via Antonio Gramsci tel. 0431 918635

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00

Ins. Vittorina Targato

Scuola dell’Infanzia “Cipì” Terzo di Aquileia

Via Galileo Galilei tel. 0431 34483

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00

Ins. Elisabetta

Sandrin

Scuola dell’Infanzia “Riccardo Michieli”

Fiumicello Via Libertà

tel. 0431 96243 E-mail:

[email protected]

Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00

Ins. Odoni Chiara

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Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno” Villa Vicentina

Via della Fontana, 3 tel. 0431 969211

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00

Ins. M. Chiara

Giaffredo

Scuole Primarie

Orario Coordinatori di sede

Scuola Primaria “A. Manzoni” Aquileia

Via Enrico Fermi, 4 tel. 0431 918631

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al

venerdì dalle 8.30 alle

16.30

(Tempo pieno – 40h)

Ins. Palmeri Rosa Giovanna

Scuola Primaria “G. Capponi” Terzo di Aquileia

Via Galileo Galilei tel. 0431 30131

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì

dalle 8.30 alle 16.30

(Tempo pieno – 40h)

Ins. Marialuisa Vit

Scuola Primaria “G. Garibaldi” Fiumicello

Piazzale Falcone-Borsellino, 1 tel. 0431 96242

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì

dalle 8.30 alle 16.30

(Tempo pieno – 40h)

Ins. Elena Comoretto

Scuola Primaria “G. Leopardi” Villa Vicentina

Piazza III Armata, 2 tel. 0431 970722

E-mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì 7.50 - 13.14

(Tempo Modulare - 27h)

Ins. Cristina Rigonat

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Scuole Secondarie di Primo Grado

Orario Coordinatori

Scuola Secondaria di I°

"Pio Paschini" di Aquileia

Via E. Fermi 2 Tel: 0431/91077

E-Mail: [email protected]

Lunedì, mercoledì e giovedì

dalle7.55 alle 14:05, martedì e venerdì

dalle 7.55 alle 16.20 36h settimanali su 5gg

con due pomeriggi

Prof. Maurizio Zorba

Scuola Secondaria di I°

"Ugo Pellis" di Fiumicello

Via U. Pellis, 11 Tel: 0431/96249

E-Mail: [email protected]

Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00 Sperimentazione delle 30h settimanali su 5gg

Prof.ssa Michela Vanni

b) CALENDARIO SCOLASTICO

Il Collegio dei Docenti nella seduta del 17 maggio 2018 ha deliberato di proporre al Consiglio di Istituto, che nella sedute del 18 settembre 2018 ha approvato con delibera 68, i seguenti adattamenti del calendario scolastico, in modo che ne risulti così definito:

CALENDARIO SCOLASTICO 2018-2019

Inizio lezioni Lunedì 10 settembre 2018

Termine lezioni Venerdì 7 giugno 2019 - scuola Primaria e Secondaria Venerdì 28 giugno 2019 - scuola dell’Infanzia (orario ridotto fino alle 14.00 ultima settimana di giugno)

Festività/sospensione attività in conformità alle disposizioni regionali:

Giovedì 1° novembre 2018 festa di tutti i Santi Sabato 8 dicembre 2018 festa dell'Immacolata Concezione Da lunedì 4 a mercoledì 6 marzo 2019 – Carnevale e mercoledì delle Ceneri Mercoledì 1° maggio - festa del Lavoro

Vacanze natalizie Da domenica 23 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019

Vacanze pasquali Da giovedì 18 aprile 2019 a venerdì 26 aprile 2019 compresi

S. Patrono Mercoledì 12 settembre 2018 (per le scuole di Villa Vicentina) Giovedì 14 febbraio 2019 (per le scuole di Fiumicello)

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VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO SCUOLE SECONDARIE Il monte ore minimo di frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico è di ¾ dell’orario personalizzato (tempo normale: 742 ore; tempo prolungato: 891 ore). Possono essere stabilite delle deroghe sulla base di accertati motivi di salute, di periodi di ospedalizzazione, di partecipazione ad eventi sportivi di portata nazionale. PREMESSA

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente Scolastico, è il documento fondamentale di ogni Istituto Scolastico.

c) ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI: − il Decreto Legislativo n.297/1994;

− il D.P.R. n. 275/1999;

− il D.P.R. n.89/2009, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e

del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 AGOSTO 2009, n. 133; − il CCNL “Istruzione e Ricerca” del 19 aprile 2018; − l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;

− la Legge n. 107/2015;

TENUTO CONTO: − delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art.1, c.4 DPR n.89/2009, secondo i

criteri indicati dal DM 254/2012); − delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;

− della delibera del Collegio dei Docenti del 21 giugno 2018 di predisposizione del Piano Annuale d’Inclusione per l’a.s.

2018-19; − delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione ( RAV); -degli Indirizzi emanati dal Dirigente Scolastico per il precedente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF 2016/2019) PREMESSO - che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015; - che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; - che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a: • elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma

n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico;

EMANA il seguente Atto di Indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Aquileia è:

- il documento costitutivo dell’identita culturale e del curricolo, delle attività, dell’organizzazione, delle scelte

metodologico-didattiche, dell’utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane e materiali, con cui si intende

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perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali,

seppur con specifiche peculiarità.

Quattro sono gli ancoraggi del processo di elaborazione del PTOF

Il punto di partenza sarà ancora il Piano di Miglioramento derivante dal RAV, alla luce di alcuni importanti documenti del MIUR quali “ Indicazioni Nazionali e nuovi scenari”, “L’autonomia scolastica per il successo formativo” e le Nuove Indicazioni Europee del maggio 2018, che la Dirigente invita a leggere:

1. Il Piano di Miglioramento 2. Il “Rapporto di autovalutazione“ (RAV) 3. Le Indicazioni Nazionali e le Nuove Indicazioni Europee 4. La tradizione formativa dell’Istituto.

L’Offerta Formativa dell’Istituto continua la sua azione su tre aree di ampliamento, mettendo al centro l’alunno quale persona in crescita in tutte le sue dimensioni:

1. Integrazione e lotta alla dispersione mediante sviluppo di attività di apertura scolastica pomeridiana o altro per recupero e attività opzionali, uso e potenziamento delle life skills come metodologia didattica, cura del benessere a scuola.

Individuazione chiara delle aree dei BES e realizzazione di percorsi individualizzati per una reale inclusione.

Continuazione dell’individuazione precoce dei DSA.

Programma di attività accoglienza e linguistica per stranieri.

Per la valorizzazione delle eccellenze e per percorsi di potenziamento le aree interessate saranno:

- lingue straniere: inglese dall'infanzia, potenziamento di docenti specialisti nella primaria, avvio alle certificazioni linguistiche A2/B1 alle medie.

Progressivo inserimento del CLIL in tutte le scuole

- potenziamento delle educazioni e tecnologia, educazione digitale.

Progetti di educazione musicale, artistica e fisica gestiti da personale interno.

Uso delle risorse dei comuni per integrare la digitalizzazione e le lingue straniere.

Le attività didattiche e formative saranno connesse con l’utilizzo sistematico delle tecnologie sia a livello individuale sia a livello laboratoriale, con potenziamento della strumentazione di proprietà dell’Istituto.

2. La Valutazione formativa integrata con il processo educativo e conseguente ad esso.

Applicazione dei principi di trasparenza e tempestività previsti dal DPR 122/2009 nella valutazione riferita al percorso personalizzato dell’alunno, nell’ambito di una finalità unica della scuola dell’obbligo (apprendimento dello studente) in cui le procedure valutative costituiscano sostegno all’apprendimento e non elemento a sé stante.

3. Curricolo verticale: mantenimento dei dipartimenti anche pluridisciplinari come organo stabile di consultazione, redazione e revisione dei curricoli.

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Il curricolo verticale consente la previsione di un’attività didattica dove la verticalità per aree e azioni didattiche sia una costante di assoluta continuità all’interno dell’Istituto comprensivo.

L’attività di detta verticalità prevede anche percorsi ed attività che flessibilizzino l’orario dei docenti sulle esigenze degli studenti e dell’apprendimento con avvio di percorsi modulari, per gruppi di livello, a classi aperte, per gruppi elettivi nell’ambito di una personalizzazione del percorso didattico e formativo unitario e verticale.

Alle tre aree di ampliamento fanno da cornice:

-la qualità del servizio, in termini di miglioramento dell’efficienza, a supporto della didattica e dell’organizzazione scolastica;

-La partecipazione e la collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, nel rispetto della diversità dei ruoli, in vista di una maggiore sinergia Scuola-Territorio.

L’ampliamento delle attività attinenti all’organico potenziato seguiranno le seguenti priorità, nell’ambito comunque di una precisa valutazione preliminare dei curricula dei docenti presenti negli ambiti di scelta dell’organico dell’autonomia:

-docenti di scuola primaria (almeno un paio con abilitazione scuola materna) -docente di tecnica per la scuola secondaria -docenti di lingua straniera di scuola secondaria (inglese/tedesco) che possa agire sia sulla secondaria, sia sulle primarie -docente di musica/artistica di scuola secondaria che possa anche intervenire sull’indirizzo musicale della primaria -docente di scienze motorie di scuola secondaria (con specializzazione sostegno) che possa agire sia sulla secondaria sia sulle primarie Tra le altre attività formative previste ogni anno per tutto il personale, sarà dato spazio al potenziamento, sviluppo o introduzione delle competenze dei settori tecnico e amministrativo ai fini della dematerializzazione, sburocratizzazione, semplificazione di tutta l’attività dell’Istituto comprensivo in supporto all’azione didattica.

d) MISSION E VISION DELL’ISTITUTO

Mission

L’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Aquileia si propone al territorio con chiaro intento educativo-

formativo: il rapporto tra istruzione e educazione si concretizza nell’elaborazione di percorsi che si

snodano lungo gli assi formativi esplicitati nell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, con particolare

riguardo a:

Integrazione e lotta alla dispersione scolastica

Valutazione formativa integrata con il processo educativo

Curricolo verticale

Vision

- formazione integrale della persona, futuro uomo/cittadino del mondo,

consapevole e responsabile nella società.

È la “vision” dell’Istituto, la direzione verso cui procedere, mettendo in campo tutte le risorse disponibili, in

continuità e complementarietà con le esperienze che l’alunno compie nei suoi vari ambiti di vita,

mediandole culturalmente e collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo.

La scuola è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto

(I.N. 2012).

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2. ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE

LA SCUOLA E IL TERRITORIO L’Istituto Comprensivo di Aquileia è un’istituzione scolastica autonoma che comprende le scuole del primo ciclo situate nei Comuni di Villa Vicentina, Fiumicello, Aquileia e Terzo d’Aquileia e cioè nel territorio della pianura sud-orientale del Friuli, quella porzione della Bassa Friulana delimitata a Nord dalla linea delle risorgive, a Sud dalla Laguna di Grado, ad Ovest dal Fiume Isonzo e ad Est dal fiume Aussa. Si tratta di un’area relativamente vasta e popolosa, che al 31/12/2015 poteva contare 12.580 abitanti, distribuiti su una Superficie Censuaria di 94,6 Kmq con una densità di 133 ab/kmq. Di dimensioni modeste, tutti questi paesi hanno conosciuto negli ultimi 90 anni (dal censimento del 1921 a quello del 2011) un incremento demografico molto contenuto, che contrasta con l’incremento della popolazione della cittadina di Cervignano, che storicamente esercita una forte attrazione sullo spazio circostante. Ma se in assoluto gli abitanti dell’Agro Aquileiese in quasi un secolo sono aumentati solo del 38%, è la distribuzione della popolazione che si è largamente modificata. Durante il periodo tra le due guerre, all’epoca delle grandi bonifiche mussoliniane infatti, la gente, non si concentrava nei capoluoghi, ma per effetto dell’antica vocazione rurale del paese viveva dispersa in borghi, frazioni e casali isolati nelle campagne, disseminati in un territorio piatto e monotono, diviso a scacchiera da una rete di canali e strade ortogonali che di fatto ricalcavano l’antica centuriazione romana. Il decollo economico registrato alla fine del secolo XX ha comportato un grande e spesso disordinato fervore edilizio, un’urbanizzazione diffusa del territorio, ed un’occupazione intensiva e qualche volta selvaggia dei grandi spazi liberi che si estendevano tra gli insediamenti rurali. Ad un paesaggio sostanzialmente agricolo, dove gli insediamenti sorgevano isolati, circoscritti e ben definiti, come isole galleggianti sulla distesa delle coltivazioni, è subentrato il tipico paesaggio delle periferie cittadine a vocazione residenziale, formato da una successione di villette e case circondate da orti e giardini, che si allargano a macchia d’olio ad occupare le campagne, sicché ora la vegetazione appare come frazionata, parcellizzata ed imprigionata in una colata di cemento; e lo spazio edificato si protende ormai senza soluzione di continuità da quella cittadina che è divenuta Cervignano fino a raggiungere ed inglobare con i suoi tentacoli i centri meridionali della piana in un unico conglomerato. E come è cambiato il paesaggio, così è cambiato lo stile di vita, che anch’esso si è notevolmente urbanizzato, nelle abitudini, nei consumi, nei valori. D’altronde è la società stessa che in questo estremo lembo della pianura friulana ha mutato radicalmente la sua fisionomia ed i suoi connotati. Originariamente questo era un territorio caratterizzato da un ecosistema umido e palustre, che quindi era stato interamente bonificato e reso disponibile alla pratica intensiva dell’agricoltura. Oggi questa realtà ha subito profondi cambiamenti. L’agricoltura non è più l’attività prevalente, ed accanto alle rare aziende rurali superstiti si sono sviluppati il turismo, l’artigianato, la piccola industria. Di conseguenza la società tradizionale, costituita da una massa di contadini e braccianti impiegati nelle grandi tenute padronali, ha mutato volto, si è rapidamente modernizzata, ed appare molto meno uniforme ed omogenea di un tempo, formata com’è da operai, impiegati, commercianti, piccoli imprenditori, liberi professionisti, e pochi contadini indipendenti che sempre più si presentano come imprenditori agricoli. La famiglia mononucleare, con un numero limitato di figli, ha sostituito l’antica famiglia patriarcale, il tasso di scolarizzazione ed istruzione si è molto elevato, l’analfabetismo è sparito, il benessere ha cancellato anche il ricordo della passata miseria, che aveva alimentato negli anni della ricostruzione le fiere lotte dei lavoratori della terra, come a prolungare l’epica della Resistenza. Nel corso di questa epopea si era formata tutta una generazione di militanti politici, e si erano creati i presupposti di quella partecipazione attiva, vivace, appassionata alla vita politica, culturale e sociale che ha caratterizzato a lungo la Bassa Friulana, enclave rossa e progressista in una regione attaccata alla tradizione e professante idee moderate e conservatrici. Ebbene, nel quadro di questa velocissima trasformazione l’antica identità si è smarrita, i solidi principi morali su cui si fondava la vita della comunità sono stati abbandonati senza essere spesso sostituiti da nuovi saldi valori di riferimento, che non fossero quelli del vacuo edonismo e del frivolo consumismo diffusi dalla televisione, sicché talvolta, soprattutto nelle nuove generazioni, si è generato un acuto senso di smarrimento e disagio. I valori dell’avere, dell’interesse, del profitto, del mercato, della competizione, della concorrenza, del rendimento, del successo, delle apparenze hanno sostituito e soppiantato i valori dell’essere. Il livellamento, l’omogeneizzazione, l’uniformazione culturali indotte da pubblicità e mass media hanno appiattito i linguaggi e i giudizi, hanno dissolto l’individuo nella massa, negando ogni specificità, ogni particolarità, ogni carattere a una popolazione perduta e confusa in una spessa nebbia che neppure l’antico spirito campanilistico riesce più a penetrare. Le Case del Popolo, i circoli Arci, le battagliere sezioni di partito, gli antichi luoghi di aggregazione, dibattito, socializzazione, hanno chiuso i battenti o sono comunque deserti. I Centri Commerciali hanno sostituito le piazze, sicché gli stessi interni legami che garantivano la coesione della Comunità si sono via via allentati. Le relazioni un tempo fitte, intense, magari polemiche si sono diradate, inaridite, hanno lasciato posto alla chiusura, alla solitudine,

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all’individualismo. La mobilità assicurata dalla motorizzazione di massa ha accresciuto la forza di attrazione delle città, dove si concentrano le scuole, le università, gli uffici, i negozi, e gli antichi borghi rurali tendono a trasformarsi in quartieri dormitorio; sicché, soprattutto nelle nuove generazioni, si è generato un acuto senso di smarrimento e disagio, che talvolta trova sfogo e rifugio nelle droghe, nell’alcool, nell’apatia, nel ripiegamento afasico, in comportamenti devianti. Ma se i comportamenti che sfociano in una condotta deviante ed asociale rappresentano delle eccezioni, più spesso la rinuncia della famiglia ad esercitare la sua autorità e la sua missione educativa finisce per lasciare bambini ed adolescenti in balia di se stessi. Immaturi, irresponsabili, privi di riferimenti e principi educativi forti, essi hanno tendenza a coltivare uno sterile vittimismo, a piangersi addosso, a rifiutarsi di crescere, ad affrontare la loro esistenza con un senso di precarietà e di instabilità, con una fatica di vivere che rende davvero la loro età drammaticamente incerta, com’è stata definita. Tuttavia il malessere ed il disorientamento sono ben più diffusi, non riguardano solo i bambini, i giovani e gli adolescenti, ma l’intera società, come dimostrano l’animosità, la litigiosità e l’aggressività, che si manifestano nei rapporti umani, all’interno delle famiglie, tra parenti e vicini di casa, perfino nella politica, nelle relazioni tra cittadini ed istituzioni pubbliche. La disgregazione della società tradizionale ha prodotto anche la crisi della cultura e della lingua friulana, che ha ormai perso l’antica presa e vitalità, sradicata dal mondo rurale atavico di cui era l’espressione: essa non rappresenta più il veicolo esclusivo della comunicazione, è stata relegata ai margini della vita quotidiana, in un ambito familiare, domestico, privato ed è divenuta appannaggio dei più anziani. L’idioma ladino così si prepara a scomparire, soppiantato dalla capillare penetrazione della lingua nazionale, favorita naturalmente dalla crescita del livello medio di istruzione, dalla diffusione dei grandi mezzi di comunicazione, dalle correnti migratorie che hanno interessato il territorio. Ma a provocare il declino del Friulano è anche una mentalità diffusa, che mentre considera come indispensabile l’apprendimento dell’inglese, giudica la lingua degli avi alla stregua di un retaggio folcloristico da utilizzare al massimo per una battuta di spirito in osteria. In questo contesto di grandi trasformazioni, di fronte a questa società in evoluzione, ma anche in crisi di identità e in preda allo smarrimento, all’inquietudine, al turbamento, la scuola riscopre il suo ruolo strategico: come centro di alfabetizzazione culturale, di apprendimento disinteressato certo, ma anche come fucina degli uomini e dei cittadini del domani, come luogo di formazione etica, civile, democratica, come baluardo posto a tutela dell’identità comunitaria, della storia e della cultura locale ed insieme come camera di compensazione e mediazione tra la tradizione ed il cambiamento, come veicolo di transizione ed apertura al futuro, come punto di riferimento, come momento di incontro ed aggregazione; come centro di proposta, di dibattito, di progettazione del nuovo.

3. ANALISI DEI BISOGNI EDUCATIVI La scuola deve porre al centro del proprio operare le esigenze educative dell’alunno. Gli insegnanti si impegnano ad educare gli allievi alla pratica costante del dialogo, del confronto, della cooperazione, a promuovere la multiculturalità e la mondialità, salvaguardando contemporaneamente l’identità culturale propria della comunità locale. I docenti, nella loro azione didattico-educativa, si propongono di sviluppare negli allievi una mentalità ed una sensibilità ecologica, promuovendo la conoscenza e il rispetto dell’ambiente. Le scuole dell’Istituto si impegnano a garantire il successo formativo di ciascun allievo. A tal fine esse si propongono di promuoverne la maturazione e la crescita umana, lo sviluppo delle potenzialità e della personalità, riducendo l'indice della dispersione scolastica (obiettivo del Piano di Miglioramento): sollecitando ciascun allievo a prendere coscienza di sé, ad avere fiducia e stima in se stesso e ad acquisire crescente sicurezza e autonomia per interagire in maniera responsabile e collaborativa con adulti e compagni; sviluppando la creatività, l’inventiva, l’originalità, le capacità espressive; favorendo l'esplorazione della realtà attraverso molteplici esperienze funzionali ad esercitare tutte le abilità e acquisire nuove conoscenze; guidando ogni allievo a sviluppare le competenze fondamentali dell’espressione, orale e scritta, dell’ascolto e della lettura, della logica e della matematica, oltre alle competenze relazionali; mirando a potenziare le capacità di attenzione e di concentrazione, a stimolare un'attiva e critica partecipazione alle lezioni.

A tal fine tutti i docenti mobilitano risorse, energie e competenze operando in sinergia fra loro sia valorizzando le singole identità e gli stili cognitivi sia assicurando, mediante interventi individualizzati di recupero e potenziamento e piani di studio personalizzati, il sostegno agli allievi in difficoltà e il potenziamento alle eccellenze.

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4. FINALITA’ Il principale compito delle istituzioni scolastiche è quello di formare l’uomo e il cittadino. Per far ciò, nel nostro Istituto, saranno perseguite le seguenti finalità:

garantire un ruolo centrale dell’istituzione scolastica nella trasmissione di conoscenze e, soprattutto, nell’acquisizione di competenze specifiche/disciplinari e trasversali/di vita

garantire a tutti lo studio e l’adesione alle attività didattiche, limitando o eliminando tutto ciò che può essere di ostacolo – dal punto di vista economico, sociale, culturale,… - alla piena valorizzazione dei potenziali individuali

favorire la massima espressione e valorizzazione delle potenzialità e il benessere a scuola di ogni alunno attraverso l’individuazione precoce delle abilità da sviluppare e delle lacune da colmare al fine di far sperimentare a ciascuno il successo formativo per prevenire la dispersione scolastica.

5. OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV – Rapporto di Auto-Valutazione Il Rapporto di Auto-Valutazione è il documento che le scuole compilano per attuare l’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013. Mediante la valutazione, interna ed esterna, le scuole possono individuare gli aspetti positivi da mantenere e consolidare e gli elementi di criticità in relazione ai quali realizzare azioni di miglioramento. OBIETTIVI 1) Recuperare e potenziare le competenze in italiano e matematica a partire dalla primaria in quanto il RAV ha evidenziato alcune disomogeneità fra i risultati nelle diverse classi parallele. 2) Creare un rapporto continuativo fra le scuole di passaggio e monitorare gli esiti al fine di ridurre ed evitare la dispersione scolastica, favorendo un migliore orientamento degli studenti e maggiore successo formativo per tutti. 3) Favorire l’aggiornamento e la formazione del personale in base alle esigenze interne del territorio al fine di diffondere fra i docenti una leadership diffusa attraverso l’arricchimento delle competenze personali e una maggiore gratificazione. PIANO DI MIGLIORAMENTO (Allegato 4) Il Piano di Miglioramento è stato redatto a partire da quanto evidenziato nel RAV. Sono stati posti in correlazione gli obiettivi di processo e i traguardi di miglioramento. Sono state pianificate le azioni da realizzare nel corso del triennio, le modalità e le periodicità per il monitoraggio (valutazione periodica dello stato di avanzamento).

6. FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI a) RISORSE UMANE - RISORSE INTERNE: POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO E DELL’ORGANICO DI POTENZIAMENTO E POSTI ATA L’organico dell’autonomia è costituito da:

-POSTI COMUNI sulla base del numero delle classi (*) -POSTI DEL POTENZIAMENTO sulla base del numero degli alunni

-POSTI DI SOSTEGNO sulla base del numero degli alunni disabili (*) -POSTI ATA: il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.119

Consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati dei prossimi 3 anni, per l’anno scolastico 2018/19 l’organico

di diritto è il seguente:

SCUOLA DELL’INFANZIA 14 sezioni

Aquileia: 3 sezioni

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Fiumicello: 5 sezioni Terzo d’Aquileia: 3 sezioni Villa Vicentina: 3 sezioni

ORGANICO DELL’AUTONOMIA 2018/2019 : 28 POSTO COMUNE + 1 POTENZIATO

2 SOSTEGNO + 6 ore

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SCUOLA PRIMARIA 32 classi

Aquileia: 6 classi Fiumicello: 10 classi

Terzo d’Aquileia: 11 classi Villa Vicentina: 5 classi

ORGANICO DELL’AUTONOMIA 2017/2018 : 59 POSTO COMUNE + 6 POTENZIATO 7 SOSTEGNO + 9 ore

SCUOLA SECONDARIA

Aquileia 6 classi

Fiumicello 8 classi

ORGANICO DI DIRITTO 2018/19

9 docenti di LETTERE titolari + 8 ore residue 5 docenti MATEMATICA titolari + 12 ore residue (completa con Gonars)

2 docenti INGLESE titolari + 6 ore residue (completa con Gonars) 1 docente TEDESCO titolare + 8 ore residue ( completa con San Giorgio)

2 docenti ED.ARTISTICA titolari (di cui 1 completa con Aiello) 2 docenti ED. MOTORIA titolari (di cui1 completa con Aiello)

1 docente (+ 1 posto di potenziamento) di ED. TECNICA titolare + 10 ore residue 1 docente (+ 1 posto di potenziamento) di ED. MUSICALE + 16 ore residue (completa con Aiello)

3 docenti di SOSTEGNO

RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO

ART.1, comma 7 Legge 107/2015

1. Esonero 1°collaboratore del Dirigente: 25h scuola dell’Infanzia Esonero 1°collaboratore del Dirigente – 18h A020 Scuola Secondaria 1°grado Esigenza organizzativa di un Istituto su 10 plessi in quattro Comuni: 2. docenti di lingua straniera di scuola secondaria, nel numero di 2 (inglese/tedesco) che possano agire sia sulla secondaria, sia sulle primarie, esigenza progettuale: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, anche mediante la metodologia CLIL, avvio delle certificazioni linguistiche A2/B1 3. docente di musica/artistica di scuola secondaria che possa anche intervenire sull’indirizzo musicale della primaria, esigenza progettuale: potenziamento delle educazioni. 4. docente di scienze motorie di scuola secondaria (con specializzazione sostegno) che possa agire sia sulla secondaria sia sulle primarie, esigenza progettuale: cura del benessere a scuola, attività di recupero e opzionali

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5. docenti di scuola primaria, presumibilmente 6(almeno un paio con abilitazione scuola materna), esigenza progettuale: realizzazione di percorsi ed attività che flessibilizzino l’orario dei docenti sulle esigenze degli studenti e dell’apprendimento con avvio di percorsi modulari, per gruppi di livello, a classi aperte, per gruppi elettivi nell’ambito di una personalizzazione del percorso didattico e formativo unitario e verticale. STAFF: costituiscono lo staff i collaboratori del Dirigente, i docenti Funzioni Strumentali e i Coordinatori dei vari plessi. (*) Si rinvia agli ORGANIGRAMMI (Allegato 1) RISORSE ESTERNE: Nelle scuole dell'Istituto Comprensivo operano, Iinoltre, o in forma continuativa ed itinerante figure di esperti nei vari ambiti curricolari, facenti parte di Enti di Ricerca e Associazioni professionali: linguistico per l’insegnamento di una seconda lingua (Friulano e Inglese), motorio (Convenzione), espressivo, teatrale, musicale, storico-archeologico. Queste collaborazioni, nate in risposta ad una precisa intenzionalità educativa, sono diventate via via una risorsa preziosa per la comunità scolastica che può contare sul loro apporto qualificato per l’attuazione dei progetti che connotano l’attività dell'Istituto. Per quanto riguarda le educazioni alla cittadinanza, alla legalità e alla sicurezza proseguono le collaborazioni con le forze dell'ordine (Carabinieri, Polizia municipale), con i Vigili del fuoco e con gli operatori dell'Ambito socio-assistenziale.

b) CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI/CLASSI/SEZIONI

Il Consiglio di Istituto ha il compito, tra l'altro, di indicare i "criteri per l'assegnazione dei docenti ai plessi/classi/sezioni" che, per l'a.s. 2018/19 sono così deliberati ( delibera n.91 del 18 settembre 2018):

1.continuità didattica, salvo diversa richiesta del docente; 2.assegnazione sui posti vacanti:

1. -docenti con il punteggio più alto nella graduatoria interna d’istituto 2. -docenti a T.I. in ingresso al primo settembre ( in base al punteggio di arrivo) 3. -docenti a T.I. in anno di prova 4. -docenti a T.I. in utilizzazione ( in base al punteggio di arrivo) 5. -docenti a T.I. in assegnazione provvisoria ( in base al punteggio di arrivo).

Il Dirigente Scolastico, sulla base dei suindicati criteri e dopo apposito confronto con la RSU, procede, prima dell'inizio delle lezioni, all'assegnazione dei docenti ai plessi/classi/sezioni per l'intero anno scolastico di riferimento.

c) PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti è obbligatoria, permanente e strutturale. Sono state, pertanto, organizzate le seguenti attività di formazione e aggiornamento (DPR 80/2013, art 4 e L 107/2015, comma 124): - Erasmus KA1 e A2 e/o progetti similari di formazione linguistica per docenti - Unplugged, percorso per la prevenzione dalle dipendenze attraverso il potenziamento delle life skills e disseminazione -metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento finalizzate alla gestione delle dinamiche relazionali e comportamentali all’interno del gruppo classe; - Corso di Primo Soccorso e defibrillatore - Corso sicurezza - Corso ECDL – Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate all’uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica - Progettare un Curricolo Verticale, corso tenuto dal Prof. Giancarlo Gola a Udine (attività conclusive) - Piano di formazione digitale: partecipazione di alcuni docenti a corsi di formazione per il Team dell’Innovazione -Dinamiche della mente e del comportamento percorso per la prevenzione del burn out tenuto dagli operatori dell’Associazione MENTE AMICA, a Cividale, che attraverso, le tecniche del training autogeno, insegnano come controllare le emozioni - Codice di comportamento del docente: percorso con esperto per riconsiderare la funzione docente - Corso Insegnare la Pace Oggi, organizzato col supporto dell’USR, per approfondire tematiche di educazione alla cittadinanza

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-Corso Pensiero Computazionale e Coding, percorso sulle nuove metodologie, coding e pensiero computazionale - Corso gratuito sull’educazione ai media tra i rischi della rete e l’utilizzo responsabile delle nuove tecnologie organizzato in collaborazione con il Tavolo tecnico per la promozione della cultura della legalità e della corresponsabilità USR FVG. Percorsi di formazione dell’anno 2015-2016: - Erasmus Plus K01 e disseminazione: per docenti e personale ATA che intendono migliorare la loro competenza in lingua straniera, attraverso esperienze formative all’estero - Corso di lingua inglese (ed eventuali altre lingue) per principianti e livello intermedio – metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento delle competenze linguistiche -.Adotta scienza ed arte nella scuola in collaborazione con l’Università di Udine percorsi scientifici di Fisica - Corso Mathup percorsi matematici - metodologie didattiche orientate allo sviluppo di competenze laboratoriali da utilizzare in ambito didattico -Progetto Speciale Scienza ed arte: percorsi scientifici sul tempo - metodologie didattiche orientate allo sviluppo di competenze laboratoriali da utilizzare in ambito didattico. -Corso Gaia: percorsi scientifici - metodologie didattiche orientate allo sviluppo di competenze laboratoriali da utilizzare in ambito didattico. Percorsi di formazione dell’anno 2016-2017: - Erasmus Plus K01 e disseminazione: per docenti e personale ATA che intendono migliorare la loro competenza in lingua straniera, attraverso esperienze formative all’estero - Corso GOOGLE - Corso di formazione sulla didattica EAS (Episodi di Apprendimento Situati). A Cervignano con il prof. Gaetano Strano Percorsi di formazione dell’anno 2017-2018: - Corso sul progetto BAPNE sulla coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale; presso IC Gonars con il prof Cozzutti - Corso sulla valutazione e competenze. Costruzione di rubriche di valutazione – presso Liceo Einstein a Cervignano con il prof. Castoldi - Gli insegnanti: clima e benessere organizzativo. Come potenziare la propria autoefficacia. Presso Scuola secondaria di 1° Aquileia con la Dott.ssa Del Gaudio - Prerequisiti Specifici dell’Apprendimento, Screening e Strategie didattiche. Presso IC Destra Torre Aiello con prof. Borgiolo - Il portfolio digitale e il CV digitale europeo a Manzano con la prof.ssa Antonella Brugnoli - La didattica cooperativa e condivisa on line: strumenti, servizi e metodologie - a Manzano con la prof.ssa Antonella Brugnoli - PNSD Azione #28: Corso di formazione di utilizzo alla piattaforma Edmodo, Padlet e Edpuzzle. Percorsi di formazione dell’anno 2018-2019: - Corsi di formazione sulla sicurezza, aggiornamento obbligatorio per tutto il personale. - Unità formativa: valutazione degli apprendimento, con la prof.ssa Grion, docente presso l’Università di Padova.

d) RISORSE MATERIALI Le varie sedi dell’Istituto dispongono di: palestre strumenti infomatici e audiovisivi mensa (nelle sedi in cui si svolgono attività pomeridiane) laboratori e aule speciali (arte, informatica, aule scientifiche, aule CLIl…) Nel corso del prossimo triennio l’Istituto prevede di aderire a bandi volti al potenziamento di: infrastrutture di rete per migliorare la didattica (lezioni con LIM e miglioramento del know-how tecnologico dei docenti) e i servizi alle famiglie (registro elettronico: gestione dei contenuti digitali, comunicazioni scuola-famiglia) trasformazione delle aule in “spazi di apprendimento” inserendovi kit multimediali utili per realizzare una didattica laboratoriale utilizzando sia strumenti informatici e scientifici che attrezzature per l’attività motoria.

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7. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA a) AMBITI PROGETTUALI PTOF ( CURRICOLO VERTICALE) Attività didattiche in compresenza e/o contemporaneità Le soluzioni organizzative che prevedono attività didattiche in compresenza e/o contemporaneità consentono di articolare le classi per gruppi in base a livelli, interessi, necessità di recupero e/o potenziamento e realizzazione di progetti. Garantita la quota obbligatoria del curricolo, la restante parte (quota di flessibilità) sarà destinata ad attività di recupero, sostegno, potenziamento, approfondimento e ampliamento dell'offerta formativa, anche potendo disporre dei docenti dell’organico del potenziamento.

SCUOLE DELL'INFANZIA attività in sezione con gruppi diversamente articolati attività di laboratorio attività di intersezione (gruppi di progetto) attività di rinforzo individuale o in piccolo gruppo

SCUOLE PRIMARIE attività di laboratorio (tecnologico, espressivo e manipolativo) attività di recupero e potenziamento individuale o in piccolo gruppo

SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO attività finalizzate alla realizzazione di specifici progetti attività di recupero, consolidamento e potenziamento attività di laboratorio in orario curricolare a classi aperte (prime e

seconde Aquileia) attività di laboratorio in orario extracurricolare (Fiumicello)

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà il compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal PTOF e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale. Individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano PNSD” (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015). Si tratta quindi di una figura di sistema e non di supporto tecnico. Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola SUI TEMI del PNSD, attraverso l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Per il triennio, l’animatore digitale, insieme al team dell’innovazione, elabora il seguente piano di intervento: Anno scolastico2017/2018 FORMAZIONE INTERNA

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docenti. Formazione specifica dell’Animatore Digitale. Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

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Questionario per individuare i bisogni nei tre ambiti (strumenti, curricolo, formazione) Formazione rivolta ai docenti dell’istituto e di eventuali scuole in rete relativa a:uso di Edmodo, Padlet,

LearningApps, ecc. Adesione a programmi e iniziative legati al PNSD

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA Coordinamento con figure di sistema Alfabetizzazione informatica e digitale –Information Literacy and Digital Literacy Aggiornamento degli spazi di condivisione di documenti e buone pratiche in internet e su Google Drive. Introduzione all’uso della piattaforma di e-learning Edmodo Adesione a bandi nazionali, europei ed internazionali, PON, Erasmus+

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Sensibilizzazione all’uso del software libero e open source per la didattica e per i servizi. Preparazioni di lezioni da svolgere in ambienti digitali con l’utilizzo di tecniche digitali di apprendimento digitale

e cooperativo (EAS, flipped class room, ecc.). Anno scolastico2018/2019 FORMAZIONE INTERNA

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docenti. Formazione specifica dell’Animatore Digitale. Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Formazione rivolta ai docenti dell’istituto e di eventuali scuole in rete relativa a:

-robotica e didattica -uso del coding nella didattica -profilo digitale unico per tutti i docenti (indirizzo di posta elettronica istituzionale) -G SUITE FOR EDUCATION (GSFE): Corso base di 5 ore i Coordinatori del Dirigente, Coordinatori dei plessi delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria, animatore digitale, le figure strumentali, un rappresentante della Segreteria ed un Collaboratore Scolastico.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

BYOD (Bring your own device): introduzione alla pratica scolastica condivisa CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Preparazioni di lezioni didattiche e condivisione di buone pratiche di classe in cui sia stato utilizzato un programma di pensiero computazionale.

Laboratori sul pensiero computazionale. Anno scolastico2019/2020 FORMAZIONE INTERNA

Formazione specifica dell’Animatore Digitale. Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative. Utilizzo di PC, tablet e LIM nella didattica quotidiana. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. -G SUITE FOR EDUCATION (GSFE): Corso avanzato di 5 ore

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola primaria

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Preparazioni di lezioni didattiche e condivisione di buone pratiche di classe in cui sia stato utilizzato un

programma di pensiero computazionale. Laboratori sul pensiero computazionale. Educare al saper fare: making, creatività e manualità.

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PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Le progettualità hanno lo scopo di:

rispondere ai bisogni formativi degli alunni realizzare gli obiettivi di conoscenza e competenza del curricolo porre in essere le azioni che si intendono intraprendere per realizzare il Piano di Miglioramento.

Nel nostro Istituto sono presenti le seguenti aree progettuali:

AREA

1.EDUCAZIONI Favoriscono lo sviluppo dell’identità personale per formare persone, che siano anche cittadini, sempre più colti, dotati di spirito critico, formati sul piano cognitivo, culturale, emozionale e relazionale, in modo che siano in grado di affrontare la complessità della nostra epoca e le nuove problematiche e dimensioni legate ai temi etici, politici, culturali, sociali.

1.1.Educazione alla cittadinanza, alla convivenza civile e alla legalità 1.2.Educazione alla salute e all’affettività 1.3.Educazione alimentare 1.4.Educazione alla sicurezza e stradale 1.5.Educazione ambientale

Sensibilizzazione al dono del sangue: percorso formativo al fine di stimolare nei bambini e nei ragazzi una solida coscienza delle problematiche legate alla donazione del sangue (scuola primaria e secondaria di 1°di Fiumicello) Unplugged: progetto di prevenzione alle dipendenze (alcune classi terze, scuole secondarie di primo grado) Gaia: percorsi laboratoriali di educazione ambientale sul ciclo integrato dell’acqua Cognossin e tignin cont la nestra tiara: approfondimento della conoscenza del proprio territorio per sviluppare comportamenti volti al rispetto e alla tutela dell’ambiente (progetto verticale)

Servizio Pedibus : progetto gestito dalle Amministrazioni Comunali con adesione volontaria e con l’assistenza dell’AUSES.

Progetto Merenda: Frutta e Verdura nella Scuola, progetto Nazionale che coinvolge alcune scuole primarie.

2.LINGUAGGI NON VERBALI Per fornire agli alunni competenze che li mettano nelle condizioni di essere protagonisti partecipi nella fruizione e nella produzione dei linguaggi, superando la mera visione consumistica, per sviluppare un'autentica e consapevole capacità critica.

2.1.Educazione musicale 2.2.Educazione teatrale 2.3.Multimedialità

2.4.Educazione fisica Rock History: percorso di storia del rock con operatori esterni (scuole secondarie) L’ORA DEL CODING: Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco rivolto ai bambini delle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie dell’Istituto.

ECDL: Le scuole secondarie di Aquileia e Fiumicello propongono come progetto comune l’ECDL organizzazione di lezioni volte a preparare gli alunni all’esame per la patente europea del pc.

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PROGETTI P.O.N. Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio 2015 - "Per una didattica in rete" Il progetto “Per una didattica in rete” è una opportunità che viene data al nostro Istituto Scolastico per migliorare dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come il Registro Elettronico, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti. (Delibera n. 8 del Collegio dei Docenti del 7 settembre 2015) Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/12810 Roma, 15 Ottobre 2015 - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali

Il progetto “Didattica 2.0 nelle aule” nasce dall’esigenza di trasformare le aule in “spazi per l’apprendimento”, che coniughi l’innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia collaborativa e laboratoriale e dove venga messo in risalto il lavoro del singolo e la collaborazione con gli altri allievi ed il docente per acquisire conoscenze e competenze in modo semplice ed efficace. Le aule, ma anche spazi per l’apprendimento più ampi e mobili, saranno un valido supporto allo studio: all’interno di essi saranno inseriti dei kit di TV con Dongle. I moduli a cui parteciperemo sono 4 con riferimento ai titoli: “Postazione per l’utenza”, “Didattica 2.0 nelle aule (che darà il nome al progetto complessivo), “Il Laboratorio educativo mobile” e “Aula didattica multifunzionale”. (Delibera n. 109 del Consiglio d’Istituto dell’11 novembre 2015) Progetto PON 2014-2020/Prot. n.10862/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. Il presente progetto ha come obiettivo primario quello di riequilibrare e compensare situazioni di svantaggio socio-economico, in zone particolarmente disagiate, nelle aree a rischio e in quelle periferiche, intervenendo in modo mirato su gruppi di alunni con difficoltà e bisogni specifici e quindi esposti a maggiori rischi di abbandono, ma anche coinvolgendo altri soggetti del territorio: enti pubblici e locali, associazioni, fondazioni, professionisti. In particolare, gli enti locali responsabili di servizi, quali mense, trasporti, gestione degli immobili adibiti ad uso scolastico, possono facilitare la cooperazione, che può contribuire ad ampliare significativamente l’offerta formativa nelle istituzioni scolastiche soprattutto delle aree periferiche i cui alunni spesso non hanno molte opportunità per accedere a iniziative

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extracurriculari. È pertanto strategico che le scuole si aprano oltre i tempi classici della didattica agli alunni e alle loro famiglie, per essere vissuti dai ragazzi e dal quartiere il pomeriggio, nei fine settimana, nei tempi di vacanza, diventando spazio di comunità in aree di particolare disagio abitativo e con elevato tasso di dispersione scolastica. Attraverso musica, arte e teatro, educazione ambientale e percorsi di legalità, ampliamento dei percorsi curriculari sarà possibile sviluppare competenze riconducibili al curricolo e azioni di rinforzo delle competenze di base per ampliare l’offerta formativa, anche utilizzando metodi di apprendimento innovativi. Il PON finanzia i seguenti progetti:

Educazione, sport, gioco didattico: viaggi nello sport, lo sport per l’inclusione

Educazione, sport, gioco didattico: insieme d’estate: gioco come posso, gioco quando posso

Arte; scrittura creativa; teatro: ….dal disagio all’AGIO

Orientamento post scolastico: primo approccio alla fisica e alla chimica

Potenziamento della lingua straniera: Tedesco senza ansia…a contatto con il territorio

Laboratorio creativo e artigianale per la valorizzazione delle vocazioni territoriale: ADOTTA UN MONUMENTO Piazza Fratelli Cervi di Aquileia

Potenziamento delle competenze di base: ce la farò

Potenziamento delle competenze di base: porte aperte alla matematica

Potenziamento delle competenze di base: giochi logici linguistici…e non solo

Progetto PON 2014-2020/n. 1953 del 21/02/2017 Mente, corpo ed emozioni: la meraviglia del CRESCERE

Il bambino ci parla di sé , ci racconta la sua storia, i suoi stati d’animo, le situazioni, anche problematiche, che sta vivendo. tramite il corpo e il movimento. Ci rivela i desideri, i bisogni, i sentimenti, le emozioni e li esprime, anche attraverso l’uso che fa dello spazio, del tempo, degli oggetti. La psicomotricità educativa e l'espressione creativa sono pratiche che danno fiducia in sé e negli altri, aiutano a trovare i tempi di concentrazione e a comunicare in sicurezza e tranquillità. Le esperienze corporee e creative sono strumenti privilegiati per aiutare bambino e famiglia a trovare o consolidare l'equilibrio. L’attività Psicomotoria è inoltre strumento potente di integrazione, non importa se il bambino non parla, non conosce la lingua o a difficoltà, di qualsivoglia natura.. Collochiamo la proposta psicomotoria e quella creativa all'interno dell'offerta formativa delle scuole dell'infanzia, considerandole fondamentali nel processo educativo per rafforzare e consolidare abilità di base (sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive) e le competenze pre-requisite ai futuri apprendimenti scolastici Rinnovare l'attenzione alla dimensione corporea che caratterizza il processo educativo significa poter intervenire

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efficacemente in diversi ambiti e in diverse situazioni di disagio in età evolutiva al fine di aiutare i bambini ad esprimersi a livello fisico, emotivo e cognitivo. Il progetto, che coinvolge tutte e quattro le Scuole dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo, ha l’ambiziosa volontà di intervenire in modo ancor più incisivo su questo aspetto, ritenuto già importante e per il quale le singole Scuole, sostenute dai finanziamenti comunali, hanno già programmato ora e in passato interventi. L’ambizione risiede nel dare sistematicità agli interventi, nell'intento di “misurare” e raccogliere risultati nel lungo periodo, integrando i percorsi che la Scuola propone sostenuta dalle rispettive amministrazioni Comunali con i fondi PON. In particolare si intende monitorare dall'ingresso alla scuola dell’Infanzia i piccoli futuri allievi destinatari di questo progetto , che li accompagnerà nel percorso della Scuola dell’Infanzia, e all'ingresso nella Scuola Primaria verificarne gli esiti. Il progetto s'inserisce pienamente nel curricolo della scuola dell'infanzia, coinvolgendo tutti icampi d'esperienza attraverso cui vengono codificati i saperi e lo sviluppo delle competenze del bambino in età prescolare, si propone di potenziare e sviluppare competenze d'ampio respiro e soprattutto facilitare la libertà di espressione e di comunicazione, in una visione sincretica del bambino che ben simbolizza la strutturazione del curricolo della scuola dell'infanzia, storicamente attenta alla totalità della persona, mente e corpo ed emozioni fusi nella grande meraviglia della crescita.

3.CONOSCERSI PER STAR BENE A SCUOLA Per favorire negli alunni una migliore conoscenza di sé (autovalutazione, maggiore consapevolezza delle proprie capacità, acquisizione di metodologie di risposta ai problemi) e per migliorare il “clima di classe”, facilitando la coesione/collaborazione tra pari e adulti (autocontrollo, comunicazione efficace, sostegno e guida durante il passaggio da un ordine scolastico a quello successivo)

3.1.Progetto lettura 3.2.Accoglienza e continuità 3.3.Prevenzione e contrasto alla dispersione e al disagio scolastico 3.4. Orientamento

4.INTEGRAZIONE, DELL’INTERCULTURA E DEL RISPETTO DELLA CULTURA MINORITARIA Formazione di un pensiero aperto, flessibile e critico, capace di riconoscere la propria specificità e di accogliere le diversità nei loro aspetti positivi e negativi.

4.1. Educazione alla pace e alla solidarietà 4.2. Intercultura 4.3. Accoglienza e integrazione 4.4. Rispetto della cultura minoritaria

5.INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE COMUNITARIE E SCAMBI CULTURALI CON PAESI DELLA COMUNITA’ EUROPEA Per rafforzare la competenza pragmatica in lingua straniera (lingua inglese) in contesti diversi (scienze e altre discipline) attraverso la metodologia CLIL e l'utilizzo del laboratorio scientifico o di altre attività favorendo una trasversalità delle competenze per imparare ad apprendere (ad es. tramite giochi, attività di laboratorio, attività manuali, uscite sul campo, utilizzo di nuove tecnologie).

5.1. Progetti con metodologia CLIL 5.4.Scambi culturali con Austria, Croazia, Francia e Spagna 5.5.L’ORA DI INGLESE SCUOLA APERTA – L’ORA DI INGLESE: potenziamento della conoscenza della lingua inglese promosso dal nostro Istituto assieme al Comune di Aquileia e rivolto ai bambini delle classi quarte e quinte della scuola primari di Aquileia in orario extrascolastico (sabato mattina). Apprendimento della lingua inglese all’infanzia.

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Progetto Territorio e Biodiversità In collaborazione con l’ISIS Malignani – attività di laboratorio scientifico. Globe – progetto mondiale di raccolta dati sui cambiamenti atmosferici, in collaborazione con l’ISIS Malignani.

ACCOGLIENZA TIROCINANTI UNIVERSITA’ – CIRD – SCIENZE UMANE: in alcune scuole è previsto l'intervento di tirocinanti di Udine e Trieste che proporranno attività didattiche in collaborazione con i docenti di classe. ACCOGLIENZA STUDENTI percorsi di formazione/lavoro. PROGETTO LAcoMGEI – laboratori di esplorazione operativa con la Mostra Giochi Esperimenti Idee (GEI) sull’energia. SPORTELLO D’ASCOLTO per genitori, docenti e anche per gli alunni delle scuole secondarie.

I PROGETTI NELLE SCUOLE (a.s. 2018/2019)

SCUOLA INFANZIA “PIMPA” DI AQUILEIA

PROGETTO: RACCONTIAMO UN MONDO FANTASTICO

PROGETTO FRIULANO: SCUFUTE ROSSE

PROGETTO: MUSICA IN FANTASIA

PROGETTO INGLESE : CIRCLE LIFE

PROGETTO MOTORIA E ACQUATICITÀ: GIOCHIAMO CON LA PALLA E CON L’ACQUA

PROGETTO PSICOMOTRICIA’ (PON) Attività di psicomotricità con il gruppo dei bambini piccoli

SCUOLA INFANZIA “R. MICHIELI” DI FIUMICELLO

PROGETTO FRIULANO

PROGETTO MUSICA

INIZIATIVE LEGATE ALLE FESTIVITA’ Halloween- Natale – Carnevale- Fine anno scolastico

PROVE DI EVACUAZIONE, ATTIVITA’ LEGATE ALLA SICUREZZA

PROGETTO MOTORIO

PROGETTO PSCIMOTRICITA’

PROGETTO INGLESE

PROGETTO BIBIOTECA: ESTESO ALLE BILIOTECHE DI SAN GIORGIO E CERVIGNANO

SCUOLA INFANZIA “CIPÌ” DI TERZO

EDUCAZIONE MOTORIA “MOVIMENTO”

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA, PACE E SOLIDARIETÀ

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PROGETTO LETTURA

PROGETTO FRIULANO

PROGETTO PSICOMOTRICITÀ

PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE

SCUOLA INFANZIA “ARCOBALENO” DI VILLA VICENTINA

PROGETTO SIAMO TUTTI ARTISTI

PROGETTO MOTORIO

PROGETTO FRIULANO

INIZIATIVE LEGATE ALLE FESTIVITA’ Halloween- Natale – Carnevale- Fine anno scolastico

PROVE DI EVACUAZIONE, ATTIVITA’ LEGATE ALLA SICUREZZA

PROGETTO INGLESE

SCUOLA PRIMARIA “A. MANZONI” DI AQUILEIA

PROGETTO MUSICA

EDUCAZIONE MOTORIA

EDUCAZIONE AMBIENTALE: INIZIATIVA AMBIENTE

FACCIAMO GLI ARCHEOLOGI

PROGETTO “FERMATI PIERO” *

PROGETTO FRIULANO

SCUOLA PRIMARIA “G. GARIBALDI” DI FIUMICELLO

GOVERNO DEI GIOVANI

MUSICA E TEATRO

MOVIMENTO GIOCO SPORT – Movimento in 3S

DA ME A TE, IMPARANDO A VIAGGIARE INSIEME

IO HO CURA

RAGAZZI ALL’OPERA

L’ORA DEL CODING

PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA

DIRITTO AD ARTE

FRIULANO

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SCUOLA PRIMARIA “G. CAPPONI” DI TERZO d’ AQUILEIA

PROGETTO MOTORIA

AMBIENTE E BENESSERE PER SÉ E PER GLI ALTRI

LEGGO, CANTO E SUONO

CRESCERE A TEMPO PIENO

GIOCA AVIS

EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE COOP

FRIULANO

ATTIVITÀ CLIL CON DOCENTE ESTERNO

SCUOLA PRIMARIA “G. LEOPARDI” DI VILLA VICENTINA

MUSICA : CANTIAMO IN ALLEGRIA

MOVIMENTO E SPORT

È BELLO STARE TUTTI INSIEME A SCUOLA

CONOSCERMI…CONOSCERTI…PER STARE BENE INSIEME

SCUOLA SECONDARIA “P. PASCHINI” DI AQUILEIA

STAR BENE INSIEME A SCUOLA & DIDATTICA PER AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

CLIL in lingua inglese

BICIBUS

ECODAY- Educazione alla Salute (Educazione alla Cittadinanza)-(scienze/geografia/inglese/tedesco)

CONSIGLIO INTERCOMUNALE DEI RAGAZZI

LABORATORIO: DIVERTIRSI A IMPARARE FUORI DALL’AULA SCOLASTICA? SI PUÒ!

LABORATORIO ARTISTICO-TEATRALE SULL’ANNIVERSARIO DELLA GRANDE GUERRA: “ROSE NELLA TERRA DI NESSUNO”

LABORATORIO DI INFORMATICA: PER UN PUGNO … DI BIT

LABORATORIO: IL GIORNALINO DELLA SCUOLA

LABORATORIO SPORTIVO: CI SONO! GIOCO COME POSSO, GIOCO PIÙ CHE POSSO

LABORATORIO DI LINGUA INGLESE: KEEP CALM … AND SPEAK ENGLISH

LABORATORIO DI LINGUA SPAGNOLA: YO NO SOY GRINGO

#TIFIAMO EUROPA

PROGETTO “Twinning – Klagenfurt”: scambio culturale con la scuola media di Klagenfurt

PROGETTO “Twinning – Aldaia”: scambio culturale con la scuola IES Carlos Salvador di Aldaia

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(Valencia-Spagna).

MERCATINO DI NATALE: “Ragazzi dritti o diritti?”

PROGETTO FRIULANO: “Zuiâ par savê e imparâ”

SCUOLA SECONDARIA “U. PELLIS” DI FIUMICELLO

LABORATORIO TEATRALE PROGETTO “MEDITERRANEO”

GIORNATE DEI DIRITTI e altre iniziative del Governo Dei Giovani

DIRITTI E RESPONSABILITÀ: ADESIONE AL PROGETTO DEL MEETING NAZIONALE SCUOLE PER LA PACE E PARTECIPAZIONE ALLA MARCIA PERUGIA – ASSISI

SCARPE ROSSE CONTRO IL FEMMINICIDIO

EDUCAZIONE AFFETTIVO–RELAZIONALE E SESSUALE

PROGETTO VENICE I LOVE YOU E ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO IN LINGUA INGLESE (CERTIFICAZIONE EUROPEA)

LABORATORIO SUL TERRITORIO COGNOSSIN E TIGNIN CONT LA NESTRA TIARA (2)

PROGETTO CEVI: “LE MIGRAZIONI” E “L’ACQUA BENE COMUNE”

EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ E AL CONSUMO CONSAPEVOLE

OPERA LIRICA CON USCITA AL VERDI DI TRIESTE – Percorso di educazione all’opera lirica

LABORATORIO MUSICALE

LABORATORIO ARTISTICO: LA BOTTEGA DELL’ARTE

ARTE PER LA CITTADINANZA E LA LEGALITÀ

ADESIONE ALLE INIZIARIVE DI EDUCAZIONEAMBIENTALE DI LEGAMBIENTE/NET

AVVIAMENTO ALLO STUDIO DEL LATINO

GIORNATE DELLO SPORT

PROGETTO BIBLIOTECA

PROGETTI D’ISTITUTO

AREA DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO E DEL DISAGIO

Tutte le scuole

CLIL

Inglese nelle Scuole dell’Infanzia Classi quinte scuole primaria Scuole Secondarie

TEATRO (spettacoli CSS) Tutte le scuole

CITTADINANZA ATTIVA - INTERCULTURA Tutte le scuole

LETTURA adesione alle proposte formative che saranno presentate (es. dalla rete di biblioteche)

Tutte le scuole

ATTIVITA’ DI CONTINUITA’ Scuole dell’Infanzia LABORATORIO POMERIDIANO DI INFORMATICA PREPARAZIONE AL CONSEGUIMENTO DELL’ECDL (2 MODULI)

Scuole secondarie di Aquileia e Fiumicello

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RECUPERI DISCIPLINARI Scuole secondarie di Aquileia e Fiumicello AVVIAMENTO ALLO SPORT – EX GRUPPO SPORTIVO

Scuole secondarie di Aquileia e Fiumicello

LABORATORIO IN INGLESE: A.C.L.E. CLIL WORKSHOPS

Scuole secondarie di Aquileia e Fiumicello

b) INCLUSIONE BES

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEI BES I riferimenti normativi in tema di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) sono i seguenti: Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare Ministeriale del 6 marzo 2013. Nell’ottica del potenziamento dell’inclusione vengono individuati come alunni con Bisogni Educativi Speciali quelli che, con continuità o per determinati periodi, necessitano di risposte adeguate e personalizzate, nell’ambito dell’apprendimento scolastico, per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali. Fra i BES sono comprese tre grandi sotto-categorie: 1. quella della disabilità (handicap certificato) 2. quella dei disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit del linguaggio, delle attività non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività-ADHD) 3. quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (segnalazioni degli operatori dei servizi sociali e/o alunni di recente immigrazione) . Il funzionamento intellettivo limite (borderline) può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tali alunni hanno potenziali intellettivi non ottimali che possono comportare delle difficoltà di apprendimento dovute a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi, oppure si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza fondamentale. Proprio per questo, gli alunni BES necessitano di percorsi individualizzati e/o personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini/ragazzi della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate, previo coinvolgimeno e condivisione con le famiglie. GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE (G.L.I.) e PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE (P.A.I.) La Legge 104/92 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate prevedeva all’art. 15, comma 2, la costituzione di Gruppi di lavoro per l'integrazione scolastica: “Presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di primo e secondo grado sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.” La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, ricordando l’istituzione da parte degli Uffici Scolastici Regionali dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) auspica che all’interno delle singole scuole vengano realizzati gruppi di lavoro per l’inclusione scolastica, che affianchino il GLH (Gruppo di lavoro sull’handicap) d’istituto. I gruppi di lavoro per l’inclusione scolastica dovranno annoverare sia docenti di sostegno che curricolari e potranno richiedere il supporto di esperti del CTS per affrontare specifiche problematiche.La Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 prevede che il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) rediga un Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti gli alunni BES. La nota 1551 del 27 giugno 2013 precisa che il P.A.I. “non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Il P.A.I., precisa la nota, non integra il P.O.F., ma “è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie”. Il Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si occuperà, oltre che dei casi di handicap anche delle problematiche relative a tutti i BES.

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Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni: - rilevazione dei BES presenti nella scuola; - raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; - focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; - elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il GLI è costitutito da:

funzioni strumentali

insegnanti per il sostegno

AEC (Assistenza Educativa Culturale)

assistenti alla comunicazione

docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi

genitori

esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola. Allegato 8 – PAI: Protocollo di Annuale per l’Inclusione

c) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

Premessa

La società in cui viviamo è strutturalmente multiculturale, ossia costituita da persone con diversi riferimenti culturali, con differenti stili di vita e dimensioni valoriali. Pur nella particolare situazione socio-politica attuale, nella quale il fenomeno migratorio assume una forte rilevanza anche a livello di pubblica opinione, tale osservazione ha valore anche a prescindere dai processi migratori, in quanto la dimensione multiculturale della nostra società è in primo luogo definita dai processi di globalizzazione e planetarizzazione. In questo tipo di contesto, l’educazione interculturale si sta definendo, non solo come quella branca dell’educazione che si occupa del tema dei bambini e dei ragazzi immigrati e del loro inserimento scolastico, ma, soprattutto, come la normalità dell’educazione nei tempi della società planetaria. In una società interculturale e complessa, la scuola è chiamata ad innovare le proprie pratiche educative e a sperimentare nuovi percorsi, aperti al dialogo con le culture altre e al confronto con queste, diventando garante verso tutti dell’accesso alla conoscenza, inteso come diritto di cittadinanza, attraverso percorsi didattici che pongano al centro dell’azione educativa i bisogni di ogni studente. In questa prospettiva, la scuola diventa anche laboratorio di intercultura per educare alla differenza e al pluralismo, alla comprensione, all’ascolto e alla cura dell’altro, alla pace e alla solidarietà globale; uno dei “luoghi” in cui praticare la disponibilità a confrontarsi con esperienze diverse dalle proprie e a “mescolare” la propria storia con quella degli altri. Le scuole dell’Istituto Comprensivo di Aquileia sono aperte all’accoglienza degli alunni appartenenti a tutte le culture, alle diverse nazionalità, alle comunità di qualsiasi credo religioso o visione ideologica. In accordo con questa premessa promuovono la convivenza pacifica e democratica nella comunità scolastica, rifiutano ogni discriminazione basata sulla diversità di genere, lingua, cultura, religione, estrazione sociale. Si propongono di concretizzare interventi miranti all’integrazione e al reciproco scambio sulla base dei principi etici e al dettato della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e , nello specifico, l’art. 2. Tali principi sono stati confermati anche dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del 1989, punto fermo per le politiche e gli interventi che sono rivolti o che coinvolgono bambini e ragazzi provenienti da tutto il mondo. La tutela del diritto di accesso a scuola del minore straniero trova la sua fonte normativa nella legge sull’immigrazione n. 40 del 6 marzo 1998 e nel decreto legislativo n. 286 del 25 luglio 1998 che riunisce e coordina gli interventi in favore dell’accoglienza ed integrazione degli immigrati, ponendo particolare attenzione all’integrazione scolastica. Dalle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014 (M.I.U.R.) si evince in particolare quanto segue: “ La scuola è un luogo centrale per la costruzione e la condivisione

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di regole comuni, in quanto può agire attivando una pratica di vita quotidiana che si richiami al rispetto delle forme democratiche di convivenza e, soprattutto può trasmettere i saperi indispensabili alla formazione della cittadinanza attiva.” L’organizzazione Presso l’Istituto Comprensivo è istituita la Commissione Intercultura per l’accoglienza che ha il compito di assicurare la progettazione e la gestione delle iniziative nel campo dell’inserimento degli stranieri e dell’educazione interculturale previste dal presente protocollo; la responsabilità per ciascuno dei due ambiti di intervento è attribuita ad un insegnante incaricato di funzione strumentale alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa. Il gruppo di lavoro mantiene rapporti di collaborazione con tutte le associazioni del volontariato e gli Enti che sostengono i processi di integrazione degli alunni stranieri nella Comunità e società locale. In particolare il gruppo di lavoro coopera con i Servizi dell’ Ambito Socio Assistenziale 5.1 di Cervignano del Friuli, con il Centro Solidarietà Immigrati di Udine, con l’Équipe Multiterritoriale dell’ASS 5 “ Bassa Friulana “ di Cervignano, con il Centro Territoriale Permanente di S.Giorgio di Nogaro.

Il protocollo di accoglienza, proposto dalla Commissione Interculturale e approvato dal Collegio Docenti, delinea pratiche corrette e condivise, in merito ai seguenti aspetti dell’accoglienza: 1. area amministrativa (iscrizione, documentazione). 2. area comunicativo/relazionale (prima conoscenza). 3. area educativo / didattica (accoglienza, assegnazione alla classe, ed. interculturale, insegnamento italiano L2). Finalità Al fine di favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri, il Collegio dei Docenti, con il Protocollo di Accoglienza, si propone di: creare con varie iniziative un clima positivo di accoglienza; definire pratiche condivise dalle diverse componenti dell’Istituzione; facilitare le relazioni e la comunicazione con le famiglie; migliorare le competenze linguistiche degli allievi stranieri (lingua della comunicazione e lingua dello studio); promuovere approcci didattici interculturali; aggiornare i docenti dell’Istituto tramite percorsi educativi interculturali sull’accoglienza; diminuire l’insuccesso scolastico degli studenti stranieri; promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale; favorire i rapporti fra Istituzione scolastica, Famiglie e Territorio. Destinatari del protocollo: Tutti gli allievi dell’istituto e le loro famiglie. I soggetti dell’accoglienza: gli allievi e le famiglie; gli insegnanti e i compagni di classe; il Dirigente Scolastico; la segreteria; il personale ATA; la commissione di accoglienza/la referente; i mediatori linguistici e culturali, i docenti di L2; la comunità del territorio. ACCOGLIENZA L´iscrizione: i compiti della segreteria. L´iscrizione rappresenta il primo momento di un percorso d´accoglienza per l´alunno straniero e per la sua famiglia. Tra il personale di segreteria viene indicata una persona incaricata del ricevimento delle iscrizioni da parte degli alunni stranieri, anche al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali per l´interazione con cittadini

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stranieri. Vengono specificati documenti e informazioni da richiedere, oltre avvisi, moduli, note informative sulla scuola, scritte nelle lingue d´origine e da consegnare ai genitori per facilitare loro la comprensione. Il primo incontro dei genitori stranieri, di carattere inevitabilmente amministrativo, si potrà concludere con l´incontro, o la definizione di una data per l´incontro, fra i genitori, il nuovo alunno e i docenti del plesso in cui l’allievo viene iscritto. Ove ritenuto necessario sarà previsto l´intervento di mediatori linguistici. QUINDI GLI UFFICI DI SEGRETERIA: a. iscrivono i minori utilizzando la modulistica bilingue; b. raccolgono la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente); c. acquisiscono l´opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica; d. avvisano tempestivamente i referenti delle scuole al fine di favorire le successive fasi dell’accoglienza; e. individuano fra il personale ATA un incaricato al ricevimento delle iscrizioni, al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali; f. forniscono ai genitori stranieri materiale in più lingue per una prima informazione sul sistema scolastico italiano. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Nell’accoglienza degli alunni immigrati gioca un ruolo fondamentale il Dirigente Scolastico cui compete, fra l´altro, attuare "interventi specifici per promuovere il diritto d´apprendimento e il successo scolastico degli studenti appartenenti all’istituzione scolastica". Svolge quindi la funzione di vero e proprio garante del diritto all’apprendimento nei confronti delle famiglie straniere. L´azione del Capo d´Istituto è indispensabile per stimolare la responsabilizzazione del Collegio Docenti e del Consiglio d´Istituto, il loro prendersi carico dei nuovi bisogni, e per promuovere e supportare la progettualità della scuola. Il Dirigente esercita all’interno una funzione di coordinamento e di previsione in particolare per quanto riguarda la messa a disposizione di risorse professionali, economiche, strumentali in modo flessibile secondo le esigenze. All’esterno garantisce relazioni stabili con enti locali e associazioni, oltre che con le altre scuole del territorio che condividono le stesse problematiche. Nei confronti delle famiglie immigrate: - informare, facilitare l’accesso a scuola;

- orientare e accompagnare i genitori neo-arrivati nel contesto scolastico. LA COMMISSIONE INTERCULTURA La Commissione può essere formata da:

- Dirigente o suo delegato

- Funzione Strumentale e/o Referente di Istituto per l’area intercultura/alunni stranieri

- Docenti Referenti di plesso per l’area intercultura/alunni stranieri

- Docente operativo nei corsi di italiano L2 I compiti della Commissione comprendono: - monitoraggio delle modalità di accoglienza attuate in precedenza nell’Istituzione, dei problemi e dei bisogni emersi nel corso degli anni; - raccolta materiale “Buone Prassi”; - presa in visione della normativa esistente; - stesura/revisione del Protocollo di Accoglienza; - predisposizione di documenti informativi relativi alla scuola e al territorio in lingua d’origine.

GLI INSEGNANTI DI CLASSE L´inserimento in classe di un alunno straniero comporta il coinvolgimento del team docenti di classe e di plesso, poiché solamente una collaborazione basata su una condivisione di intenti costituisce la base per un’ adeguata accoglienza. Al di là degli aspetti propriamente amministrativi, occorre raccogliere una serie di informazioni sull’alunno che consenta di individuare gli strumenti più idonei sia nei riguardi della classe nella quale deve essere iscritto, sia nei percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. Fondamentale risulta la conoscenza della documentazione scolastica pregressa dell’alunno in entrata. Essa deve essere tenuta presente in quanto consente di verificare le competenze, le abilità, i saperi e le modalità di apprendimento. - Analizzano le problematiche e cercano possibili soluzioni, in collaborazione con i referenti. - Raccordano le programmazioni di classe insieme agli insegnanti referenti.

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- Ricercano forme di partecipazione dell’alunno straniero all’attività di classe anche se non ha ancora una sufficiente competenza linguistico-strumentali. - Adeguano i curricoli e le programmazioni alle abilità linguistiche raggiunte dagli alunni stranieri. - Considerano l´insegnamento della lingua italiana trasversale alle discipline. - Acquisiscono la consapevolezza che l´approccio interculturale è trasversale a tutte le discipline, facendosi carico degli obiettivi interculturali e della loro realizzazione attraverso pratiche quotidiane e percorsi specifici. - Utilizzano tutte le risorse a disposizione, soprattutto i mediatori linguistici e culturali. La prima conoscenza NELLA PRIMA FASE DI CONOSCENZA OCCORRE: - effettuare tempestivamente un colloquio con la famiglia, coinvolgendo almeno un insegnante di classe, il referente di plesso e il mediatore linguistico, se necessario; - raccogliere una serie di informazioni sul ragazzo, sul suo percorso scolastico e sulle conoscenze rispetto alla lingua madre; - raccogliere una serie di informazioni sulla famiglia e sul Paese d´origine; - predisporre un colloquio con l’alunno, utilizzando anche tecniche non verbali; - compilare un’iniziale biografia scolastica dell´alunno; - integrarlo all’interno della nuova struttura scolastica; - osservare l´alunno in situazione; - preparare la classe all’arrivo del nuovo alunno; - predisporre percorsi interculturali. PER GLI ALLIEVI: - conoscere i compagni di classe, l’ambiente scolastico, i ruoli delle varie componenti all’interno dell’Istituto; - comprendere i nuovi obiettivi formativi; - conoscere le risorse personali e i propri limiti; - saper attivare strategie di autostima; - saper affrontare e fronteggiare le situazioni critiche. Criteri per l’assegnazione alla classe In base all’art.45 del DPR 31/8/99 n° 394 i minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti – il Consiglio di classe deliberino l’iscrizione ad una classe diversa tenendo conto: • l’accertamento delle competenze, delle abilità e dei livelli di preparazione dell’allievo; • l’iscrizione alla classe immediatamente inferiore nel caso di “particolare difficoltà”; • l’iscrizione alla classe precedente, corrispondente a quella del suo paese d’origine, desunta dal certificato di studi o autocertificata dal genitore; • la ripartizione equa gli alunni stranieri nelle classi, favorendo l’eterogeneità delle cittadinanze. Alunni con cittadinanza non italiana Una particolare attenzione merita la situazione di molti alunni con cittadinanza non italiana la cui preparazione scolastica può essere spesso compromessa da un percorso di studi non regolare e dalla scarsa conoscenza della lingua italiana. In riferimento alle Linee guida del febbraio del 2014 viene richiamata la direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 sui bisogni educativi speciali. Le note di chiarimento rafforzano e specificano il, ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche autonome e dei docenti nella valutazione degli alunni stranieri non italofoni, anche attraverso strumenti di lavoro in itinere che abbiano la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento personalizzato programmate (…). La correttezza dell’affermazione del principio pedagogico sulla valutazione degli alunni stranieri, come equivalente a quella degli alunni italiani, implica una contestuale attenzione alla cultura, alla storia e alle competenze in italiano di ciascun alunno. La normativa d’esame non permette di differenziare formalmente le prove per gli studenti stranieri, ma solo per gli studenti con i bisogni educativi speciali certificati o comunque forniti di un piano didattico personalizzato per questo è importante che anche nella relazione di presentazione della classe all’esame di Stato, sia il termine del primo che del

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secondo ciclo, vi sia un’adeguata presentazione degli studenti stranieri e delle modalità con le quali si sono svolti i rispettivi percorsi d’inserimento scolastico e di apprendimento. La valutazione in sede d’esame assume una particolare importanza. Sancisce la conclusione di un percorso e la preparazione dello studente con un titolo di studio che ha valore legale. Per l’esame al termine del primo ciclo, nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile provvedere la presenza di docenti e mediatori linguistici competenti nella lingua d’origine degli studenti per facilitare la comprensione.

d) AZIONI EDUCATIVE PER LA PREVENZIONE DEL BULLISMO E DEL CYBERBULLISMO

Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo che può assumere svariate forme, alcune evidenti ed esplicite come la violenza fisica, aggressività verbale e relazionale, altre sottili all’osservazione degli adulti, caratterizzata spesso da violenza psicologica come diffamare, escludere, ghettizzare o isolare la vittima. Il bullismo non e un fenomeno di nuova generazione, ma e innegabile che presenti oggi dei caratteri di novita , uno dei quali e ascrivibile nelle potenzialita offerte dalle strumentazioni tecnologiche. Una nuova manifestazione di atti di bullismo, e infatti, il cyberbullismo, frutto dell’attuale cultura globale in cui le macchine e le nuove tecnologie sono sempre piu spesso vissute come delle vere e proprie estensioni del se . Gli sms, le e-mail, i social network, le chat sono i

nuovi mezzi della comunicazione, della relazione, ma soprattutto sono luoghi “protetti”, anonimi, deresponsabilizzanti e di facile accesso, quindi perversamente “adatti” a fini prevaricatori come minacciare, deridere e offendere. Bullismo e cyberbullismo si differenziano in particolare nella dimensione contestuale: nel cyberbullismo gli attacchi non si limitano esclusivamente al contesto scolastico, ma la vittima può ricevere messaggi o e-mail dovunque si trovi, e questo rende la sua posizione molto più difficile da gestire. Nel bullismo digitale la responsabilità può essere condivisa anche da chi visiona un video, un’immagine e decide di inoltrarla ad altri. Quindi, la portata del gesto aggressivo assume una gravita spesso superiore, con conseguenze estremamente gravi.

Diverse ricerche dimostrano che il bullismo e il cyberbullismo coinvolgono una quota significativa di popolazione studentesca, pertanto occuparsi di questo fenomeno diventa prioritario e necessario al fine di perseguire l’obiettivo dello “stare bene a scuola”. Ecco che allora risultano basilari, sia le azioni di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, sia la predisposizione di progetti o attività volte alla promozione di capacità relazionali e di rispetto di sé e degli altri. Inoltre, appare evidente come la scuola sia una struttura educativa che riflette i fenomeni e i cambiamenti della società, nonché un ente educativo legato alla cultura e alla realtà circostante in una visione di unitarietà; da qui nasce l’intendo del nostro Istituto di prendere atto della normativa vigente (nota del MIUR del 19 ottobre 2016 inerente il “Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola e la Legge n° 71/2017 in materia di prevenzione al cyberbullismo) al fine di porre in essere le seguenti azioni educative:

1. incrementare l’informazione rispetto il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, rivolta ai ragazzi (sviluppando la consapevolezza delle conseguenze di determinati comportamenti) e ai docenti (individuando le situazioni di difficoltà all’interno della scuola, riconducibili ai fenomeni di disagio scolastico e disagio adolescenziale) 2. coinvolgere e sensibilizzare le famiglie rispetto tale fenomeno e alle attività che si intendono svolgere all’interno delle scuole; 3. monitorare le situazioni di rischio, con eventuali incontri tra docenti coinvolti e il referente del nostro Istituto; 4. programmare attività o percorsi rivolti agli alunni perché possano apprendere strategie e abilità empatiche, il senso di responsabilità individuale, l’intelligenza emotiva, le abilità socio relazionali attraverso la collaborazione, il tutoring o l’aiuto reciproco; 5. predisporre uno sportello d’ascolto con la figura di una psicologa esperta.

e) VALUTAZIONE CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER LA SCUOLA PRIMARIA

Dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e della Nota MIUR 10.10.2017 (prot.1835):

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La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali. La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Sono stati individuati i seguenti macro indicatori e descrittori del comportamento per la scuola Primaria:

Rispetto verso se stessi 1. cura della persona, dei propri gesti e del proprio linguaggio 2. uso responsabile del proprio materiale

Rispetto verso gli altri 1. rispetto del personale scolastico e degli adulti in generale (uscite didattiche ed operatori esterni) 2. rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni 3. rispetto del materiale altrui

Rispetto verso l'ambiente 1. utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola 2. utilizzo appropriato degli spazi comuni 3. comportamento responsabile ovunque, anche durante le visite di istruzione

Partecipazione scolastica 1. costanza ed impegno nel lavoro scolastico 2. partecipazione attiva durante il lavoro scolastico 3. collaborazione leale e solidale con i compagni

Giudizio Descrittori scuola primaria

Corretto

Mantiene un comportamento sempre corretto, responsabile, collaborativo verso compagni ed adulti; frequenta con regolarità e puntualità le lezioni; assume e mantiene impegni; rispetta le consegne e l’esecuzione dei compiti domestici; si dimostra responsabile dei sussidi propri ed altrui; si mostra accogliente e solidale verso gli altri; conserva ed utilizza in modo appropriato gli spazi del proprio ambiente scolastico. Dà prova di un’appropriata capacità di iniziative e di proposte nello svolgimento delle attività.

Adeguato

Mantiene un comportamento generalmente corretto verso i compagni e gli adulti; è rispettoso delle regole di convivenza civile e si dimostra responsabile nell'uso delle strutture scolastiche e dei sussidi propri ed altrui; è consapevole dei propri impegni sia a scuola che nel lavoro domestico; frequenta le lezioni con regolarità. Dà prova di una buona capacità di iniziative e di proposte nello svolgimento delle attività.

Abbastanza adeguato

Mantiene un comportamento abbastanza corretto e rispettoso delle regole di convivenza; si dimostra solitamente responsabile nell'uso delle strutture scolastiche e dei sussidi propri ed altrui; è abbastanza consapevole dei propri impegni a scuola e a casa. Frequenta generalmente le lezioni con regolarità e dà prova di una discreta capacità di iniziative e di proposte nello svolgimento delle attività.

Non sempre adeguato

Mantiene un comportamento non sempre adeguato ai vari contesti; non sempre rispetta le regole di convivenza civile; si dimostra a volte poco responsabile dell'uso delle strutture scolastiche e dei sussidi propri ed altrui; è piuttosto incostante nell'assolvere i propri impegni scolastici.

Inadeguato

Mantiene un comportamento non corretto verso i compagni e gli adulti; manifesta mancanza di autocontrollo e di rispetto delle regole di convivenza civile e dell'ambiente scolastico. Frequenta in maniera discontinua e non è sempre puntuale alle lezioni. L’esecuzione dei compiti domestici è irregolare.

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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° Per la scuola Secondaria di 1° sono stati individuati i seguenti macro indicatori e descrittori del comportamento:

1. Rispetto delle consegne ed esecuzione dei compiti domestici 2. Attenzione, impegno, interesse e partecipazione all’attività didattica 3. Comportamento composto ed educato in classe, tale da non arrecare disturbo alla lezione. 4. Rispetto dei compagni e degli insegnanti 5. Rispetto dell’ambiente, delle strutture, delle attrezzature, delle norme di pulizia ed igiene 6. Correttezza dell’abbigliamento e del linguaggio 7. Attitudine a socializzare, disponibilità ad integrarsi nel gruppo, disponibilità ad aiutare i compagni 8. Autonomia, capacità di organizzazione efficace dell’attività di studio. Disponibilità alla collaborazione ed

al lavoro di gruppo. 9. Capacità di iniziativa, di proposta, di critica.

Giudizio Descrittori scuola secondaria primo grado

CORRETTO

L’alunno rispetta e aiuta sempre i compagni e gli adulti Ottima la partecipazione e collaborazione alle attività scolastiche dimostrando capacità di iniziativa,

di proposta, di critica; Rispetta e utilizza sempre in modo responsabile le strutture e il materiale della scuola, il materiale

didattico proprio e altrui; Ottimo l’impegno e la costanza nel lavoro scolastico, l’organizzazione, la puntualità e la precisione

nelle consegne; Non ha mai ricevuto richiami gravi su registro/libretto di carattere disciplinare.

ADEGUATO

L’alunno rispetta sempre i compagni e gli adulti; Buona la partecipazione e collaborazione alle attività scolastiche dimostrando capacità di iniziativa

e di proposta; Rispetta e utilizza sempre in modo responsabile le strutture e il materiale della scuola, il materiale

didattico proprio e altrui; Buono l’impegno e la costanza nel lavoro scolastico, l’organizzazione, la puntualità e la precisione

nelle consegne; Non ha mai ricevuto richiami gravi su registro/libretto di carattere disciplinare.

ABBASTANZA

ADEGUATO

L’alunno in genere rispetta i compagni e gli adulti; Discreta la partecipazione e la collaborazione alle attività scolastiche dimostrando capacità di

proposta; Rispetta e utilizza in modo abbastanza responsabile le strutture e il materiale della scuola, il

materiale didattico proprio e altrui; Discreto l’impegno e la costanza nel lavoro scolastico, l’organizzazione, la puntualità e la

precisione nelle consegne; Ha ricevuto alcuni richiami sul registro/libretto.

NON SEMPRE ADEGUATO

L’alunno non sempre rispetta i compagni e gli adulti; Limitata la partecipazione e la collaborazione alle attività scolastiche con scarsa capacità di

iniziativa; Non sempre rispetta e utilizza in modo responsabile le strutture e il materiale della scuola, il

materiale didattico proprio e altrui; Non sempre l’impegno e la costanza nel lavoro scolastico, l’organizzazione, la puntualità e la

precisione nelle consegne sono sufficienti; Ha ricevuto richiami su registro/libretto anche di carattere disciplinare e/o sanzioni disciplinari non

gravi .

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INADEGUATO

L’alunno si è dimostrato varie volte irrispettoso verso i compagni e gli adulti; La partecipazione e la collaborazione alle attività scolastiche non è sempre adeguata; dimostra

non ancora sufficiente capacità di iniziativa; Non sempre rispetta e utilizza in modo responsabile le strutture e il materiale della scuola, il

materiale didattico proprio e altrui; Spesso l’impegno e la costanza nel lavoro scolastico, l’organizzazione, la puntualità e la

precisione nelle consegne non sono sufficienti; Ha ricevuto richiami su registro/libretto di carattere disciplinare e/o ha riportato una o più sanzioni

disciplinari che hanno comportato l’allontanamento dalle lezioni, secondo quanto stabilito dal Regolamento di disciplina dell’istituzione scolastica.

SCORRETTO

L’alunno spesso non rispetta i compagni e gli adulti Ostile a partecipare e a collaborare alle attività scolastiche. Assenza di capacità di iniziativa, di

proposta, di critica. Scarso rispetto e utilizzo irresponsabile delle strutture e del materiale della scuola, del materiale

didattico proprio e altrui; L’impegno e la costanza nel lavoro scolastico, l’organizzazione, la puntualità e la precisione nelle

consegne non sono sufficienti; Ha ricevuto una o più sanzioni disciplinari che hanno comportato l’allontanamento dalle lezioni,

secondo quanto stabilito dal Regolamento di disciplina dell’istituzione scolastica.

VALUTAZIONE, DOCUMENTAZIONE E VERIFICA

Durante il quadrimestre i docenti devono effettuare un congruo numero di prove (interrogazioni, esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, debitamente corretti e classificati),valutate con voti espressi in numeri interi su base decimale, da 1 a 10. Non sono invece valutabili con voti di tipo sanzionatorio e punitivo le violazioni della consegna (come la mancata esecuzione di compiti domestici).

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

La valutazione nella scuola dell'infanzia assume una valenza di accompagnamento del processo di apprendimento e di crescita volta a osservare, descrivere, documentare, orientare ed incoraggiare tutte le potenzialità del bambino. Forme di osservazione e verifica: - osservazione sistematica e non; - prove semi strutturate (schede operative); - verbalizzazioni, applicazioni e rappresentazioni grafiche; - questionario osservativo IPDA rivolto ai bambini dell'ultimo anno per l'accertamento dei prerequisiti. Documentazione: Documento di passaggio dalla scuola dell'infanzia alla primaria integrato con i dati IPDA.

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

La valutazione, basata sulla programmazione didattica, implica che si commisuri all'alunno di cui preventivamente sono stati accertati i requisiti posseduti ed i livelli di partenza. La valutazione non è solo giudizio del bambino ma anche del metodo didattico in quanto, se l'alunno dimostra di non aver acquisito le abilità programmate in partenza, il docente rivede il proprio operato. Si apportano quindi, di conseguenza, le opportune modifiche alla programmazione, predispone opportuni strumenti correttivi (delle strategie didattiche), adeguati interventi di recupero (dei ritardi e delle carenze manifestate dagli allievi). La valutazione si configura come uno strumento flessibile e non rigorosamente prescrittivo.

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Forme di verifica Sono preparate secondo criteri il più possibile oggettivi, test di ingresso e prove di verifiche periodiche che consentono di controllare il livello di apprendimento dei singoli alunni e la validità della programmazione, per poi attivare tempestive e trasparenti iniziative di recupero e di sostegno, nonché di potenziamento anche attraverso la flessibilità organizzativa. Tali verifiche, nella loro molteplicità, sono articolate in conformità agli obiettivi specifici e alla peculiarità della classe e consistono in: -Produzione di testi scritti e riassunti. -Risoluzione di problemi. -Risposte a domande aperte. -Quiz Vero-Falso. -Quiz Vero-Falso-Possibile. -Risposte a domande di associazione. -Test di completamento. -Risposte a domande a scelta multipla. -Close test. -Correzione di errori.

Le prove di verifica potranno essere: parziali, alla fine di ogni unità didattica ed in itinere, per accertare il conseguimento degli obiettivi specifici e per permettere opportuni e tempestivi interventi di retroazione o integrazione; finali o sommative, per definire e certificare i livelli di padronanza finale raggiunti da ogni singolo alunno. Il passaggio dalla misurazione alla valutazione formativa e sommativa terrà conto del livello di partenza del singolo alunno, dei progressi raggiunti, della sua motivazione ad apprendere e del comportamento tenuto; la valutazione sarà obiettiva e condivisa in maniera collegiale dai docenti operanti nella classe, ivi compresi quelli di sostegno. Sono state inoltre predisposte, al termine della quinta classe, delle schede di passaggio per la CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE raggiunte alla fine della scuola Primaria. Valutazione degli alunni con disabilità La valutazione degli alunni con disabilità terrà conto dei progressi raggiunti in rapporto al livello di partenza, del

comportamento e delle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato; dovrà basarsi su prove differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonei a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento certificata La valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento certificata terrà ancor più conto dei progressi raggiunti in rapporto al livello di partenza, delle loro specifiche situazioni soggettive, del comportamento e delle attività svolte in riferimento al Piano Educativo Individualizzato ed utilizzerà tutte le possibili ed adeguate misure dispensative e compensative; tutti i docenti contitolari della classe parteciperanno con gli insegnanti di sostegno alla valutazione complessiva che dovrà tener conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALE DEGLI APPRENDIMENTI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI RAGGIUNTI PER LA SCUOLA PRIMARIA La valutazione degli apprendimenti e delle prestazioni fornite dagli alunni in base all’art. 1 e 2 del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e della Nota MIUR 10.10.2017 (prot.1835), relativamente agli obiettivi delle singole materie, è espressa con una votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento. Per quanto attiene alla competenza delle scuole circa le nuove forme di valutazione, lo schema di regolamento evidenzia come, in ragione dell’autonomia scolastica, appartiene alle scuole e ai docenti la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione finale. Di seguito gli indicatori e descrittori degli apprendimenti per la scuola primaria.

INDICATORI E DESCRITTORI DI COMPETENZA – SCUOLA PRIMARIA

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VOTO

CONOSCENZE E ABILITA’ COMPETENZE

10 Complete, trasversali, con approfondimenti personali

Applica le conoscenze in modo corretto, preciso e creativo. Si esprime utilizzando i linguaggi specifici con valutazioni critiche e personali. Comprende e rielabora autonomamente le richieste.

9 Complete, articolate e coordinate, con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo. Comprende tutti gli elementi costitutivi del testo. Si esprime con sicurezza utilizzando i linguaggi specifici.

8 Complete e coordinate Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo. Comprende diversi livelli del testo. Si esprime correttamente ed in modo appropriato.

7 Globali con padronanza di alcuni elementi

Applica le conoscenze in modo sostanzialmente corretto. Comprende discretamente i diversi livello del testo. Si esprime correttamente ed in modo abbastanza appropriato.

6 Essenziali e poco approfondite

Applica le conoscenze acquisite nell'esecuzione di compiti semplici in modo superficiale e con qualche errore. Comprende globalmente il testo. Si esprime in modo semplice.

5 Superficiali e non del tutto complete

Applica le sue conoscenze in modo superficiale e commette frequenti errori. Comprende parzialmente le informazioni esplicite del testo. Si esprime non sempre correttamente.

Dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e Nota MIUR 10.10.2017 (prot.1835):

La valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione di processi formativi (in termini di sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. Per la scuola primaria vengono stabiliti i seguenti indicatori e descrittori, distinti in primo quadrimestre, disgiunti per la classe prima dalle altre classi e secondo quadrimestre.

VALUTAZIONE INTERMEDIA - I ° QUADRIMESTRE

CLASSE PRIMA A. SOCIALIZZAZIONE

□ instaura/sa instaurare un rapporto costruttivo con gli altri; □ instaura/sa instaurare un rapporto positivo con gli altri; □ non sempre si rapporta con gli altri; □ Ha bisogno di mediazione e guida nel rapporto con gli altri.

B. RISPETTO DELLE REGOLE □ è rispettoso delle regole; □ è generalmente rispettoso delle regole; □ in qualche occasione è poco rispettoso delle regole; □ non è rispettoso delle regole.

L’inserimento è □ sereno e positivo. □ graduale e positivo. □ difficoltoso. □ non ancora efficace.

C. PARTECIPAZIONE L’alunno partecipa alle attività scolastiche

□ con interesse ed impegno costante. □ con sufficiente interesse. □ limitatamente al alcune proposte didattiche. □ in modo superficiale/discontinuo. □ solo se sollecitato dai docenti.

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D. IMPEGNO □ Si applica, svolge le consegne con regolarità □ Porta a termine gli impegni assunti □ Mantiene un ritmo di lavoro efficace □ Cura in modo adeguato i materiali □ Ha un ritmo di lavoro non sempre costante □ E’ poco organizzato nel gestire il proprio materiale scolastico □ Svolge i compiti e le consegne in modo superficiale □ Ha poca cura del proprio lavoro e del materiale scolastico □ Svolge i compiti e le consegne saltuariamente □ Non cura il materiale scolastico □ Si applica solo se sollecitato

( facoltativo ) evidenziando tempi di lavoro

□ adeguati □ generalmente adeguati □ adeguati con guida □ non ancora adeguati

F. REGOLARITA’ SVOLGIMENTO COMPITI SCRITTI PER CASA (facoltativo)

□ è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati per casa.

□ non sempre è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati per casa.

□ necessita di continui controlli e richiami per svolgere i compiti assegnati per casa.

□ non esegue i compiti assegnati per casa.

G. LIVELLO RAGGIUNTO NELLE DISCIPLINE □ In tutte le discipline □ In quasi tutte le discipline

□ In alcune discipline

ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo

□ molto buono □ più che buono □ buono discreto □ più che sufficiente □ sufficiente

CLASSI SECONDA, TERZA, QUARTA E QUINTA

A. SOCIALIZZAZIONE □ instaura/sa instaurare un rapporto costruttivo con gli altri □ instaura/sa instaurare un rapporto positivo con gli altri □ ha ancora difficoltà nel rapporto con gli altri □ non sempre si rapporta correttamente con gli altri □ Ha bisogno di mediazione e guida nel rapporto con gli altri.

B. RISPETTO DELLE REGOLE □ è rispettoso delle regole. □ complessivamente è rispettoso delle regole. □ in qualche occasione è poco rispettoso delle regole. □ non è rispettoso delle regole pur conoscendole

C. PARTECIPAZIONE ED ATTENZIONE □ Ascolta e segue le lezioni con attenzione ed interesse □ Interviene con contributi personali coerenti e costruttivi (cl 3-4-5) □ Ascolta e mantiene una buona attenzione □ Si concentra per svolgere bene le attività proposte □ Non riesce a mantenere adeguata l’attenzione □ Interviene solo se sollecitato. □ Interviene vivacemente e in modo non sempre pertinente e adeguato □ Ascolta e segue soltanto le attività che lo interessano

D. IMPEGNO □ si applica, svolge le consegne con regolarità

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□ porta a termine gli impegni assunti □ mantiene un ritmo di lavoro efficace □ cura in modo adeguato i materiali □ ha un ritmo di lavoro non sempre costante □ e’ poco organizzato nel gestire il proprio materiale scolastico □ svolge i compiti e le consegne in modo superficiale □ ha poca cura del proprio lavoro e del materiale scolastico □ svolge i compiti e le consegne saltuariamente □ non cura il materiale scolastico □ si applica solo se sollecitato

( facoltativo ) evidenziando tempi di lavoro

□ adeguati □ generalmente adeguati □ adeguati con guida □ non ancora adeguati

E. AUTONOMIA OPERATIVA □ sa organizzarsi autonomamente nel proprio lavoro 2. opera collegamenti e rielabora conoscenze (cl.4-5) 3. applica strategie di lavoro personale □ Applica le conoscenze in contesti diversi □ Utilizza un metodo appropriato alle richieste □ E’ puntuale nello studio e nelle conoscenze □ Autonomo, ma non sfrutta a pieno le sue capacità □ Può migliorare la gestione del tempo e l’organizzazione del proprio lavoro □ Studia e si applica in modo superficiale □ E’ frettoloso nello svolgimento delle consegne □ Deve sviluppare un metodo di lavoro adeguato e richiede aiuto al docente

F. MODO DI APPLICAZIONE (facoltativo) (SOLO 4^ e 5^) che svolge in modo

□ approfondito □ appropriato □ adeguato □ superficiale □ non sempre efficace □ non efficace

G. APPLICAZIONE NELLO STUDIO (SOLO 4^ e 5^) □ si applica nello studio con costanza. □ si applica nello studio con sufficiente continuità. □ si applica nello studio con discontinuità. □ si applica nello studio occasionalmente. □ si applica nello studio solo in alcune discipline

H. REGOLARITA’ SVOLGIMENTO COMPITI SCRITTI PER CASA (facoltativo) □ è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati per casa.

□ non sempre è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati per casa.

□ necessita di continui controlli e richiami per svolgere i compiti assegnati per casa.

□ non esegue i compiti assegnati per casa

I. LIVELLO RAGGIUNTO NELLE DISCIPLINE □ In tutte le discipline □ In quasi tutte le discipline □ In alcune discipline

ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo □ molto buono □ più che buono □ buono discreto □ più che sufficiente □ sufficiente

VALUTAZIONE FINALE - II ° QUADRIMESTRE

TUTTE LE CLASSI

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A. SOCIALIZZAZIONE

L’alunno ha confermato / dimostrato un

□ ottimo livello di socializzazione □ buon livello di socializzazione □ discreto livello di socializzazione □ sufficiente livello di □ socializzazione

B. INTERAZIONE CON COMPAGNI E ADULTI □ correttamente con i compagni e con gli adulti dell’ambiente scolastico. □ ha continuato a dimostrare / ha dimostrato di saper accettare le opinioni e i punti di vista dei compagni, favorendo

l’instaurarsi di rapporti di positiva collaborazione. □ positivamente con i compagni e con gli adulti dell’ambiente scolastico. □ con qualche difficoltà con i compagni e con gli adulti dell’ambiente scolastico.

C. INTERESSE E ATTENZIONE □ continuo □ soddisfacente □ altalenante □ discontinuo □ selettivo

verso le attività scolastiche proposte; □ attenzione e concentrazione. □ sono state sempre adeguate. □ attenzione e concentrazione sono state adeguate. □ attenzione e concentrazione non sono state sempre adeguate. □ ha avuto difficoltà nel mantenere tempi di concentrazione adeguati.

D. AUTONOMIA □ piena □ un’adeguata □ una parziale

autonomia operativa □ portando sempre a termine i lavori assegnati □ portando non sempre a termine i lavori assegnati □ portando a termine di rado i lavori assegnati □ portando talvolta a termine i lavori assegnati

in tempi □ adeguati □ non sempre adeguati

□ in modo accurato. □ in modo preciso. □ in modo puntuale. □ in modo superficiale. □ in modo frettoloso. □ in modo disordinato. □ in modo incompleto. □ Necessita talvolta dell’aiuto dell’insegnante per organizzare il proprio lavoro.

E. COMPITI PER CASA □ si è sempre applicato con costanza e cura nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. □ si è sempre applicato nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. □ si è quasi sempre applicato nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. □ si è impegnato poco nello svolgimento dei compiti assegnati per casa.

F. RISULTATI FINALI □ ottimo livello globale □ più che buono livello globale □ un buon livello globale □ un discreto livello globale □ un sufficiente livello globale

□ in tutte le aree disciplinari □ in quasi tutte le aree disciplinari □ in alcune aree disciplinari

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Allegato 2 – Certificato delle competenze alla fine della Scuola Primaria

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

CRITERI DI VALUTAZIONE GENERALE DISCIPLINARE PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI RAGGIUNTI

La valutazione degli apprendimenti e delle prestazioni fornite dagli alunni in base all’art. 1 e 2 del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e della Nota MIUR 10.10.2017 (prot.1835), relativamente agli obiettivi delle singole materie, è espressa secondo la scala di valutazione decimale. Per quanto attiene alla competenza delle scuole circa le nuove forme di valutazione, lo schema di regolamento evidenzia come, in ragione dell’autonomia scolastica, appartiene alle scuole e ai docenti la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione finale. Di seguito gli indicatori e descrittori degli apprendimenti per la scuola secondaria di 1°.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Indicatori Descrittori Voto Punteggio

percentuale Conoscenze Ampie, complete, particolarmente approfondite

10/10

100%

Abilità e competenze

Autonomia e sicurezza nell'applicazione anche in situazioni nuove. Esposizione rigorosa, ricca e ben articolata. Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità.

Conoscenze Ampie, complete, approfondite

9/10 90% Abilità e competenze

Autonomia e sicurezza nell'applicazione anche in situazioni nuove. Esposizione rigorosa, ricca e articolata. Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità.

Conoscenze Complete, corrette, approfondite in parte

8/10 80%

Abilità e competenze

Precisione e sicurezza nell'applicazione in situazioni via via più complesse. Esposizione chiara ed articolata, quasi sempre precisa Capacità di sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali.

Conoscenze Corrette, ordinate, strutturate nei nuclei fondamentali

7/10 70%

Abilità e competenze

Analisi puntuali, applicazione sostanzialmente sicura in situazioni note. Esposizione chiara, abbastanza precisa e lineare. Capacità di sintesi parziale con alcuni spunti critici.

Conoscenze Prevalentemente corrette, essenziali

6/10 60%

Abilità e competenze

Analisi elementari ma pertinenti, applicazione senza gravi errori in situazioni semplici. Esposizione semplice, sostanzialmente corretta, parzialmente guidata.

Conoscenze Parziali dei minimi disciplinari, ma tali da consentire un graduale recupero

5/10 50%

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Abilità e competenze

Applicazione guidata ancora incerta. Esposizione ripetitiva ed imprecisa.

Conoscenze Frammentarie e lacunose anche dei minimi disciplinari

4/10 40%

Abilità e competenze

Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza anche degli elementi essenziali. Analisi inconsistente, scorretta nei fondamenti. Esposizione scorretta, frammentaria, povertà lessicale.

Conoscenze Assenti

4/10 ≤ 40% Abilità e competenze

Applicazioni ed analisi gravemente scorrette o inesistenti. Esposizione gravemente scorretta e confusa.

La presente tabella ha valore vincolante per la corrispondenza tra voti e livello di conoscenze, abilità e competenze espresso dai corrispondenti descrittori. Nelle verifiche: Nel caso in cui vengano soddisfatti alcuni descrittori corrispondenti a due voti successivi, oppure valori percentuali intermedi tra due voti (qualora venga utilizzato il punteggio percentuale come scala di misurazione della verifica), sarà il docente a scegliere se utilizzare voti con frazioni decimali (es. 6½) o voti interi, sulla base dell’importanza dei descrittori soddisfatti e degli esercizi proposti nella verifica. Nella valutazione finale e periodica (scrutini): Nel caso in cui vengano soddisfatti alcuni descrittori corrispondenti a due voti successivi, oppure valori percentuali intermedi tra due voti (risultanti, ad esempio, da media aritmetica), sarà il docente, in piena autonomia e nell’espressione della libertà di insegnamento e di valutazione dei risultati dell’apprendimento, a portare al Consiglio di Classe una proposta, approssimando il voto per eccesso o per difetto al numero intero, tenendo conto dell’impegno, dei progressi e della partecipazione dello studente. Dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e Nota MIUR 10.10.2017 (prot.1835):

La valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione di processi formativi (in termini di sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. Per la scuola secondaria di 1° vengono stabiliti i seguenti indicatori e descrittori. METODO: □ autonomo: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; □ adeguato: è capace di orientarsi tra gli strumenti o materiali necessari e di usarli in modo semplice; □ dispersivo: è capace di reperire solo in parte strumenti o materiali necessari e di usarli in modo disorganico; □ non ancora acquisito: reperisce strumenti o materiali necessari solo se guidato ; PARTECIPAZIONE: □ attiva: collabora dinamicamente, formula richieste di aiuto appropriate, offre il proprio contributo; □ adeguata: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; □ limitata ad alcune attività: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo in modo parziale e solo per alcune attività; □ non sempre attiva: non sempre formula richieste di aiuto e/o offre il proprio contributo; □ molto limitata: solo se spronato collabora, formula richieste di aiuto e/o offre il proprio contributo; □ scarsa: non collabora e raramente formula richieste di aiuto; IMPEGNO: □ responsabile: rispetta sempre i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine con approfondimenti, ordine e cura le consegne

ricevute; □ costante: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; □ accettabile: rispetta quasi sempre i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, □ discontinuo: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro in maniera saltuaria, non sempre porta a termine la consegna ricevuta; □ limitato: non rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, solo se guidato, porta a termine la consegna ricevuta;

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FLESSIBILITÀ : □ adattabile: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni creative e funzionali, spesso con utilizzo originale di materiali, ecc.; □ adeguata: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte pertinenti, con soluzioni semplici; □ ragionevole: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte a volte pertinenti, con soluzioni saltuariamente funzionali; □ disordinata: reagisce a situazioni o esigenze non previste con interventi poco pertinenti, con soluzioni non sempre funzionali oppure nonreagisce affatto; □ passiva: aspetta soluzioni esterne e le accetta passivamente RELAZIONE: □ comunicativo: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima positivo e propositivo; □ settoriale:interagisce solo con alcuni compagni, con i quali sa esprimere e infondere fiducia e creare un clima proficuo; □ riservato: interagisce faticosamente con i compagni; □ insistente: interagisce con i compagni in modo presuntuoso creando un clima improduttivo; CONSAPEVOLEZZA: □ adeguata: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. □ parziale: non sempre è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. □ lacunosa\da rafforzare: non è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. LAVORO DOMESTICO: □ accurato: svolge i compiti domestici con cura, ordine e sempre nei tempi assegnati. □ accettabile: svolge i compiti domestici in modo adeguato, con discreto ordine e quasi sempre nei tempi assegnati. □ superficiale: svolge i compiti domestici con poca cura, spesso è disordinato anche se rispetta i tempi assegnati. □ superficiale e alterno: svolge saltuariamente e con poca cura i compiti domestici assegnati. □ inadeguato: svolge i compiti domestici in modo disordinato e confuso, quasi mai nei tempi assegnati. LIVELLO GLOBALE RAGGIUNTO: □ ottimo □ più che buono □ buono □ discreto □ sufficiente □ non sufficiente

□ in tutte le aree disciplinari □ in quasi tutte le aree disciplinari □ in alcune aree disciplinari

CRITERI DI AMMISSIONE /NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (D.L. N. 62 DEL 13 APRILE 2017 E D.M. N.741 DEL 3 OTTOBRE 2017) Scuola primaria La non ammissione alla classe successiva nella scuola primaria è provvedimento del tutto eccezionale. Essa può essere decretata una sola volta nel corso del percorso di studio , all’unanimità, in particolare al momento del passaggio nella scuola secondaria di I grado, solo in presenza di gravi carenze relative alle competenze di base , all’impegno, alla partecipazione , all’autonomia ed è motivata dalla necessità di offrire al discente tempi di apprendimento più lunghi e distesi al fine di recuperare ritardi e lacune non altrimenti sanabili, e sempreché siano stati disposti piani di recupero e sostegno personalizzati. La non ammissione deve comunque essere condivisa con la famiglia e dalla famiglia accettata. Scuola Secondaria di primo grado La non ammissione alla classe successiva (o all’esame di stato conclusivo del I ciclo) nella scuola secondaria di I grado è provvedimento del tutto eccezionale. Essa può essere decretata: 1. con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe; 2. nei confronti degli allievi che non hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi relativi al possesso delle conoscenze ed alle competenze di base relative alle varie discipline; 3. nei confronti degli allievi che hanno ottenuto un voto inferiore a sei decimi in una o più discipline; 4. nei confronti degli allievi che hanno dimostrato di non possedere minimamente i requisiti richiesti per l’ammissione alla classe successiva; 5. quando siano stati adottati documentati interventi di recupero e di sostegno che non si siano rilevati produttivi.

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Nella valutazione relativa all’eventuale non ammissione, il Consiglio di Classe considera sempre prioritaria la valenza formativa e non l’aspetto negativo del provvedimento. La non ammissione alla classe successiva è deliberata dal Consiglio di Classe, senza necessità di sottoporre l’allievo allo scrutinio finale quando: a) l’alunno ha superato il limite delle assenze previsto dalla legge (un quarto di assenze rispetto al monte ore annuale obbligatorio delle discipline), ferme restando le deroghe stabilite nella Carta dei servizi della Scuola; b) quando l’alunno è incorso in provvedimenti disciplinari gravi ai sensi del Regolamento d’Istituto con sospensione dalle lezioni di 15 giorni complessivi; La non ammissione all’Esame di stato è deliberata dal Consiglio di Classe, senza necessità di sottoporre l’allievo allo scrutinio finale , oltre nei casi di cui alle lettere a) e b) anche nel caso in cui l’alunno non abbia partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'Invalsi (salvo non ne sia stato a buon diritto escluso).

f) STRATEGIE PER IL MIGLIORAMENTO DELL’APPRENDIMENTO Dal DPR n 62 del 13.04.2017, art 2 comma 2: “L'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. Pertanto, in relazione alle esigenze di apprendimento rilevate all’interno delle singole classi, vengono privilegiate alcune delle strategie didattiche qui di seguito indicate.

SCUOLA PRIMARIA TIPOLOGIA –ore curricolari CARATTERISTICHE

Ore curricolari dei docenti di classe Docenti di potenziamento o del team che, a seconda

dell’esigenza, supportano singoli alunni in difficoltà all’interno della classe (nell’ottica dell’inclusione) o all’esterno in rapporto 1:1 o in piccoli gruppi.

TIPOLOGIA-ore extracurricolari CARATTERISTICHE Attività di recupero da parte di docenti o di esterni in ambito linguistico, matematico o di lingua inglese

I docenti effettuano recuperi mirati in relazione ad argomenti già svolti, ma che risultano particolarmente ostici per alcuni alunni. Lavoro svolto in modo individuale o in piccolo gruppo in modo da favorire un approccio più sereno e proficuo da parte degli alunni verso il compito.

TIPOLOGIA-progettualità CARATTERISTICHE Progettualità da attuare con il supporto dei docenti di potenziamento

Microprogetti finalizzati al consolidamento delle attività di base nel primo anno primaria o di sviluppo di una metodologia di lavoro autonoma (per le classi del secondo biennio)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TIPOLOGIA –ore curricolari CARATTERISTICHE

Interventi in itinere

Lavoro con piccoli gruppi anche con il supporto dell’insegnante di sostegno. Quando necessario il lavoro è individuale con utilizzo in compresenza e dell'organico potenziato.

Al termine delle verifiche, riproposta dei contenuti non adeguatamente appresi con lo svolgimento di attività diversificate di recupero/potenziamento.

Correzione collettiva o a campione dei compiti assegnati per casa; indicazione di compiti specifici per chi manifesti particolari lacune o, al contrario, di ricerche particolari per chi voglia approfondire determinati argomenti anche con presentazione multimediale.

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Lavoro per classi parallele e gruppi di livello

Formazione di 2 o 3 gruppi omogenei di livello, con attività diversificate di recupero o potenziamento, mirate ed efficaci.

Lavoro a gruppi o coppie Attivazione di forme di peer tutoring e cooperative learning, brainstorming e brainwriting; indicazioni e riflessioni sul metodo di studio e sugli stili di apprendimento.

TIPOLOGIA-ore extracurricolari CARATTERISTICHE

Nel secondo quadrimestre vengono attivati, previo accertamento delle risorse disponibili, corsi di recupero in

orario extrascolastico. Le materie interessate generalmente sono:

Italiano 4. Matematica 5. Inglese 6. Tedesco

Organizzazione di percorsi didattici operativi, interattivi e di esperienze laboratoriali;

Esercitazioni mirate e attività in piccolo gruppo

Correzione collettiva e “formativa” degli esercizi

Riflessioni sulla metodologia e le procedure

TIPOLOGIA-progettualità CARATTERISTICHE

Progetti trasversali-curricolari e laboratori

Organizzazione di percorsi didattici operativi, interattivi e di esperienze laboratoriali. Competenze di riferimento: comunicazione, imparare ad imparare, competenze sociali, espressione culturale, autonomia, rispetto delle regole, responsabilità. Modalità operative: circle time; brainstorming; visione di video; ascolto musicale; pratica corale e strumentale; espressività corporea; realizzazioni artistiche, grafiche e pittoriche; gioco di squadra; CLIL.

Sportello d'ascolto

Riflessione attiva sulle problematiche e le difficoltà. Lo sportello aiuta i discenti a trovare le risorse personali più adeguate per migliorare il proprio atteggiamento e metodo di studio .

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g) ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO (D.M. n. 741 del 10 ottobre 2017) Il voto di ammissione all’esame di stato conclusivo del I ciclo è espresso in numeri interi, da 1 a 10. Il voto di ammissione può anche essere negativo ed è attribuito sulla base del percorso scolastico triennale compiuto dai discenti. Esso non può limitarsi ad una semplice media aritmetica dei voti relativi agli apprendimenti disciplinari, ma deve considerare il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni, avere una finalità formativa e concorrere attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, al miglioramento della sua consapevolezza. Questa valutazione formativa dovrà prendere in considerazione, oltre i voti conseguiti in ogni disciplina nel triennio e particolarmente quelli conseguiti alla fine della classe terza, la storia scolastica precedente degli studenti, il percorso globale da essi compiuto, i progressi relativi ottenuti rispetto ai livelli di partenza, le abilità e le competenze acquisite( ed in particolare i risultati delle Unità di apprendimento interdisciplinari ); l’impegno, l’interesse, la frequenza, la partecipazione, le motivazioni, le potenzialità di apprendimento da essi dimostrati; ed inoltre altri fattori che possono aver condizionato le prestazioni degli alunni.

LE PROVE SCRITTE D’ESAME (D.M.741/2017) Prova di Italiano La prova è costituita da tre tracce scelte relativamente alle seguenti tipologie di testo: a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l'argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia; b) testo argomentativo, che consenta l'esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento; c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione. La prova può essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie. Durata delle prove: 4 ore Prova di Matematica La prova di Matematica, secondo il D.M. 741/2017, art. 8, accerta la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni. Essa è strutturata su:

a) Problemi articolati su una o più richieste;

b) Quesiti a risposta aperta.

I quesiti potranno essere scelti tra i seguenti ambiti:

Problemi di geometria piana e solida

Equazioni/Elementi di calcolo algebrico

Studio di figure sul piano cartesiano

Lettura, rappresentazione grafica e interpretazione di dati (con riferimento a tematiche di carattere scientifico/statistico/tecnologico)

E’ previsto l’uso delle tavole numeriche e delle tabelle per i numeri primi. Attraverso i quesiti proposti si mira a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi di apprendimento: a) individuare e applicare regole, proprietà, procedimenti; b) individuare ed applicare le strategie necessarie per la risoluzione di situazioni problematiche; c) conoscere e padroneggiare procedure di calcolo e strumenti di lavoro; d) leggere ed interpretare diverse forme di rappresentazione (verbale, simbolica, grafica…) e saper passare dall’una all’altra. Alla valutazione complessiva dell’elaborato concorre anche la sua presentazione formale: si tengono in debito conto l’ordine, l’indicazione corretta dei dati e delle figure geometriche, la precisione nella costruzione di grafici.

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I quattro quesiti sono indipendenti tra loro. Ogni quesito è strutturato su più richieste, per livelli crescenti di difficoltà, in modo tale che per il candidato l’essere in grado di affrontare almeno la prima parte del quesito sia garanzia del raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati. Durata della prova: 3 ore Prove di Lingua straniera (INGLESE/TEDESCO) Gli alunni sosterranno la prova scritta di entrambe le lingue straniere nella stessa giornata. La prova scritta sarà articolata in due sezioni distinte, per l’inglese e per la seconda lingua comunitaria. Entrambe le sezioni accerteranno l’acquisizione di competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili al livello A2 per l’inglese e A1 per la seconda lingua del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, come previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo:

A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad. es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1 Riesce a comprendere ed utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso /a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). E’ in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare. In questo Istituto le tracce potranno prevedere una combinazione delle seguenti tipologie, scelte tra quelle indicate nell’art. 9 del D.M. 741/2017 e ponderate sui due livelli di riferimento:

Questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e/o aperta; Completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e

riscrittura o trasformazione di un testo; Lettera o e-mail personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana.

Ciascuna sezione sarà valutata in base ai seguenti criteri: Comprensione scritta (del testo e dei quesiti) Produzione scritta (completezza, grado di sintesi della risposta e lessico) Competenze grammaticali

Durata della prova: 1,5 ore per inglese ed 1,5 ore per tedesco, con una pausa intermedia di mezz’ora. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue. COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE (D.M.741/2017 ) Il colloquio d’esame deve offrire all’alunno la possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite. Prima del colloquio la commissione si accorderà sulle modalità più idonee allo svolgimento dello stesso in relazione alle specificità del candidato. La commissione d’esame , avviato il colloquio, concederà congruo tempo al candidato di argomentare sull’argomento prescelto o di intraprendere l’itinerario pluridisciplinare predisposto, si adopererà affinché il colloquio sia collegiale, che dia spazio alle discipline non oggetto di verifica scritta e che espliciti un collegamento organico e significativo tra le discipline. La commissione cercherà di valutare attentamente le competenze di cittadinanza raggiunte dal candidato, competenze che attraversano tutte le grandi aree del sapere. ALUNNI CON CERTIFICAZIONE DSA Durante gli esami saranno adottati tutti gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato. Durante le prove di italiano sarà consentito l’uso di schede grammaticali, mentre per la prova di matematica gli alunni potranno disporre di calcolatrice e formulari. Per tutte le prove scritte sarà prevista la possibilità di disporre di eventuale tempo aggiuntivo. Tutte le prove d’esame saranno lette da un docente, qualora previsto nel PDP, e sarà consentito l’utilizzo dello strumento informatico nelle discipline in cui è stato adoperato durante il percorso di studi. Allegato 3 – Tabelle di valutazione da utilizzare durante l’Esame di Stato e Certificato delle competenze di fine ciclo.

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8. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

a) ORGANIGRAMMA PERSONALE DELLA SCUOLA

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b) RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Gli insegnanti dell’Istituto perseguono in ogni forma il coinvolgimento consapevole e l’attiva partecipazione delle famiglie al processo educativo e all’attività didattica. Si impegnano, pertanto, affinché le reciproche relazioni si svolgano all’insegna della fiducia, della trasparenza, della collaborazione e del rispetto dei propri ruoli. A tal fine, essi utilizzano diverse forme di comunicazione, informatiche in primis (sito dell'Istituto e registro elettronico), ma anche altri mezzi di informazione quali comunicazioni verbali o scritte. Nel corso dell’anno scolastico i docenti mantengono contatti continui e formali con le famiglie attraverso: comunicazioni verbali occasionali o su appuntamento; assemblee plenarie, di classe, Consigli di Intersezione, di Classe e Interclasse; colloqui individuali stabiliti per la scuola Secondaria di Primo Grado, con cadenza settimanale e per la Scuola Primaria a cadenza bimensile, per l’Infanzia uno o due nel corso dell’anno; per la Scuola Primaria e per la Secondaria di Primo Grado sono previsti, inoltre, due ricevimenti pomeridiani collettivi, uno per quadrimestre; per la scuola Secondaria di Primo Grado invio di lettere informative sull’andamento didattico-disciplinare, deliberate in sede di Consiglio di Classe; per la Scuola Primaria sono previsti colloqui in occasione della consegna delle Schede di Valutazione (febbraio/giugno). c) SERVIZIO DI PRE-ACCOGLIENZA

Su richiesta motivata dei genitori, l’Istituto Comprensivo, d’intesa con le Amministrazioni Comunali di Aquileia, Terzo d’Aquileia e Fiumicello-Villa Vicentina, attiva il Servizio di Pre-accoglienza, offrendo un sostegno alle esigenze delle famiglie degli alunni delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e secondaria dì primo grado, site nel territorio comunale.

Il Servizio si svolge presso ciascun edificio scolastico, all’interno dell’atrio o di un’aula individuata, in un ambiente già familiare al minore, protetto, accogliente e sicuro in cui rimanere impegnato in attività ludico-ricreative spontanee od organizzate e di socializzazione, fino all’inizio dell’orario di “scuola”.

Il Servizio può essere svolto da personale docente e/o collaboratore scolastico disponibile ed ha la durata pari a 20 minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni.

d) RAPPORTI TRA LE SCUOLE VERTICALITÀ E ORIENTAMENTO

VERTICALITÀ

La verticalità rappresenta tutte le azioni poste in essere per agevolare l’inserimento degli alunni in un ordine scolastico diverso, all’interno della stessa istituzione scolastica. A tal fine vengono: 1. effettuati incontri fra i docenti dei diversi ordini di scuola (docenti dell’infanzia e della primaria; docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado) per effettuare uno scambio di informazioni sugli alunni, anche in vista della formazione delle classi; per evidenziare i punti di forza e di debolezza che si riscontrano nell’ordine scolastico successivo e poter quindi migliorare la propria attività; 2. realizzate diverse attività, nell’arco dell’anno, con approccio interdisciplinare comuni all’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e alla prima classe della Primaria; 3. organizzate attività laboratoriali, nel periodo precedente le iscrizioni, dai docenti della scuola secondaria e proposte agli alunni delle classi quinte delle Scuole primarie dell’Istituto.

ORIENTAMENTO L’orientamento è considerato come: “un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate” (Risoluzione del Consiglio d’Europa del 21/11/2008 “Integrare maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente”). A tal fine si considera l’orientamento sotto i seguenti aspetti:

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ORIENTAMENTO FORMATIVO o DIDATTICA ORIENTATIVA per lo sviluppo delle competenze orientative

di base: si realizza nel rapporto di insegnamento/apprendimento disciplinare operando intenzionalmente attraverso i saperi di base, l’analisi guidata alla consapevolezza delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, emozionali e comunicative al fine di far acquisire agli alunni una competenza orientativa di base e propedeutica allo sviluppo di competenze specifiche, oltre a quelle chiave di cittadinanza. ATTIVITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO E DI CONSULENZA ORIENTATIVA di sostegno all’attività progettuale, esercitata attraverso competenze di monitoraggio e/o gestione del percorso individuale: sono tutte le azioni svolte nel corso dell’ultimo biennio della scuola secondaria di primo grado volte a far emergere le attitudini, gli interessi e le potenzialità degli studenti; far conoscere le diverse realtà scolastiche (scuole secondarie di secondo grado e università) e i percorsi da esse offerti, anche attraverso l’organizzazione di stage e dare informazioni relative alle attività di “scuola aperta”; far conoscere le diverse possibilità lavorative e professionali presenti sul territorio, a cui poter accedere a seconda del percorso scolastico scelto (di breve-media o lunga durata) eventualmente anche con l’intervento di esperti di diversi settori lavorativi; fornire un consiglio orientativo da parte del Consiglio di classe. Tali attività sono svolte da tutti i docenti in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado e con il Centro per l’Orientamento di Cervignano del Friuli e l’intervento di personale specializzato.

VALORIZZAZIONE DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Sono stati costituiti i seguenti dipartimenti disciplinari: italiano, storia e geografia, cittadinanza e costituzione, matematica, scienze, lingue straniere, arte e musica, educazione fisica, tecnologia, religione cattolica. Ciascun dipartimento, che comprende docenti appartenenti ai tre ordini di scuola, coordinati da un referente, ha il compito di elaborare il curricolo verticale a partire dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia per giungere alle varie discipline.

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ALLEGATO N. 1 - ORGANIGRAMMI Organigrammi scuole (a.s. 2018-2019)

INFANZIA “PIMPA” - AQUILEIA

classe DOCENTI Sostegno R.C.

Sez A Loro Laura Vescovo Vania

GIO

TTA

PA

OLA

Sez. B Sandrigo Elisabetta Targato Vittorina

Sez. C Ribatti Maria Tiberio Alberta (supplisce Zaratin Paola)

INFANZIA “R. MICHIELI” - FIUMICELLO

classe DOCENTI Sostegno R.C.

Sez A Italia Lorena Odoni Chiara

VIE

ZZI D

EVID

Sez. B Martinis Nicoletta Dose Sara

Sez. C Abruzzese Arcangela Tomini Raffaella

Sez. D Ontani Antonella Castenetto Tania

Sez. E Zamar Maria Suerz Francesca Macor Elisa INFANZIA "CIPI" – TERZO DI AQUILEIA

classe DOCENTI Sostegno R.C.

Sez A Ambrosino Carmela (supplisce Mininni Paola)

Zuppet Federica (p.t.) Guglielmo Antonella

VIE

ZZI D

EVID

Sez. B Cavalca Rosa Vrech Annalisa (p.t.) Guglielmo Antonella

Dovier Giorgia (supplisce Lizzi Serena)

Sez. C Sandrin Elisabetta Bergagna Anna (p.t.) Guglielmo Antonella

INFANZIA "ARCOBALENO" – VILLA VICENTINA

classe DOCENTI Sostegno R.C.

Sez A Fumo Nicoletta Maserotti Melissa

VIE

ZZI

DEV

ID Sez. B Giaffredo Chiara Marziano Angelina

Sez. C Puntin Michela Cicuttin Diana Dovier Giorgia (supplisce Lizzi Serena)

ALLEGATI

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5

2

PRIMARIA “A. MANZONI” - AQUILEIA

classe ambito linguistico ambito matematico

lingua straniera

R.C.

1^A Usai Silvia Rina Elisa Illich Toffolini Laura

GER

OM

ETTA

MA

RIA

2^B Deffenu Alessandra Palmeri Rosa Giovanna

Deffenu Alessandra

3^A Giorgio Morena Battistutta Gloria Battistutta Gloria

4^A Pascutti Maria Rosa Biccarino Maria

Biccarino Maria

4^ B Ballaminut Sara Bernardi Raffaella Bernardi Raffaella

5^ A Illich Toffolini Laura Marchi Stefania Illich Toffolini Laura

12 posti comune + 1 potenziato Imperio Alessandra

PRIMARIA “G.GARIBALDI” – FIUMICELLO

classe ambito linguistico

ambito matematico lingua straniera R.C.

1^A Cumin Daniela Guidera Maria Concetta

Stella Giacomina Valentina

GEROMETTA MARIA

1^B Ferisin Laura Baulini Michela Baulini Michela

2^A Pozzar Serena Ferreri Giuseppina Ferisin Laura

O

BLA

SCIA

AN

TON

ELLA

2^B Nicola Fanni Scarpa Matteo Scarpa Matteo

3^A

Della Silvestra Maria Cristina (supplisce Florenin Cristina)

Fornasari Barbara

Della Silvestre Maria Cristina (supplisce Florenin Cristina)

3^B Roppa Susanna Guccione Carmela Flapp Sabrina

4^ A Giacchetta Paola

Abou Abdallah Marina

Giacchetta Paola

4^ B Comoretto Elena

Maniglia Roberta Comoretto Elena

GEROMETTA MARIA

5^ A Stella Giacomina Valentina

Travisan Denise Stella Giacomina Valentina

5^ B Ruggeri Emiliano

Tumbarello Rosalia Flapp Sabrina

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5

3

19 posto comune + 2 potenziato Di Gregorio Antonietta, Ruggeri Emiliano + Megna Rosa nel secondo quadrimestre per 6 ore

PRIMARIA “G. CAPPONI” - TERZO DI AQUILEIA

classe ambito linguistico

ambito matematico lingua straniera R.C.

1^A Tosto Ada Rita Ugolini Dana Flapp Sabrina

Ceccatti Alessandra

1^B Ferigutti Maria Vicenzino Elisabetta

Vicenzino Elisabetta

2^A Menga Rosa Di Prisco Raffaela Flapp Sabrina

2^B Mongiello Maria Grazia

Barbaro Valentina Flapp Sabrina

3^A Furnari Patrizia

Massara Francesca Massara Francesca

3^B Lenzo Giuseppa

Spessot Tamara Spessot Tamara

3^C Caporaso Monica

Travain Daniele Caporaso Monica

4^ A Vit Marialuisa Cedolini Sonia

Lambiase Maringela

Baldo Elena 4^ B Baldo Elena

5^ A D’Orazio Francesca

Tolloi Giuliana D’Orazio Francesca

5^ B Balistreri Maria Giovanna

Nano Lucia Flapp Sabrina

21 posto comune+ 1h Flapp+ 2 potenziato Fasan Alessandra, Dose Giulia +16h potenziato Menga Rosa 16h +6 h da distribuire

PRIMARIA “G. LEOPARDI” - VILLA VICENTINA

classe ambito linguistico

ambito matematico Altri insegnanti che operano nella classe

lingua straniera R.C.

1^A Rivetti Genny

Bassetti Franca

Rivetti Jenny Lorenzut Luana (sostegno)

Vanone Chiara

Scar

pin

Am

bra

2^A Cecot Laura Caprioli Carmela Zimolo Giuliana

Zimolo Giuliana

3^A Rigonat Cristina

Virgolin Luciana Zimolo Giuliana

Flapp Sabrina

4^A Rigonat Cristina

Virgolin Luciana Bassetti Franca Flapp Sabrina

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

5

4

5^A Cecot Laura Caprioli Carmela Rivetti Jenny

Rivetti Jenny Oblascia Antonella

7 posti comuni + 1h Flapp

SECONDARIA DI I° GRADO “PIO PASCHINI” – AQUILEIA

SECONDARIA DI I° GRADO "UGO PELLIS” - FIUMICELLO

Materie/classi IA IB IC IIA IIB IIC IIIA IIIB

ITALIANO Puntin Antonella

Bruno Anna

Raviolo Roberta

Puntin Antonella

Bruno Anna

Pez Erica Vanni Michela

Pez Erica

STORIA Vanni Michela

Bruno Anna

Vanni Michela

Puntin Antonella

Bruno Anna

Pez Erica Vanni Michela

Pez Erica

GEOGRAFIA Vanni Michela

Bruno Anna

Vanni Michela

Puntin Antonella

Bruno Anna

Raviolo Roberta

Vanni Michela

Pez Erica

APPROFONDIMENTO DI ITALIANO

Puntin Antonella

Puntin Antonella

Raviolo Roberta

Puntin Antonella

Pez Erica Puntin Antonella

Vanni Michela

Pez Erica

MATEMATICA Dijust Rita Tonzar Nedi

Andrea Ullian

Dijust Rita Tonzar Nedi

Andrea Ullian

Dijust Rita Tonzar Nedi

SCIENZE Dijust Rita Tonzar Nedi

Andrea Ullian

Dijust Rita Tonzar Nedi

Andrea Ullian

Dijust Rita Tonzar Nedi

INGLESE Ginaldi Elena

Lugan Susanna

Ginaldi Elena

Lugan Susanna

Ginaldi Elena

TEDESCO Calandra Diana Stephanie

Bisiacchi Nataša

Calandra Diana Stephanie

Calandra Diana Stephanie

Bisiacchi Nataša

Calandra Diana Stephanie

Bisiacchi Nataša

Calandra Diana Stephanie

ARTE Dani Cinzia

MUSICA Bono Michele

TECNOLOGIA Salvatore Vittorio

Materie/classi IA IB IIA IIB IIIA IIIB ITALIANO Marini Marina Rigatti Emilio Comar Rita Olivato Romana Marini Marina Donda Paola

STORIA Marini Marina Donda Paola Comar Rita Comar Rita Rigatti Emilio Olivato Romana

GEOGRAFIA Donda Paola Donda Paola Raviolo Roberta Comar Rita Rigatti Emilio Olivato Romana

MATEMATICA Terenzani Valeria

Terenzani Valeria

Battigelli Anna Battiston Lucia Battigelli Anna Battiston Lucia

SCIENZE Terenzani Valeria

Terenzani Valeria

Battigelli Anna Battiston Lucia Battigelli Anna Battiston Lucia

INGLESE Tolloi Rossana Camuffo Erica (Zanchetta Chiara)

TEDESCO Bisiacchi Nataša

ARTE Pellizzari Marisa

MUSICA Vidoni Mauro Bono Michele

TECNOLOGIA Salvatore Vittorio

Merluzzi Paola

MOTORIA Zorba Maurizio

RELIGIONE Viezzi Devid

SOSTEGNO Tavian Giulio Tavian Giulio Tavian Giulio

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

5

5

MOTORIA Nicoletti Franco

RELIGIONE Decorte Catia

SOSTEGNO Raviolo Roberta Del Degan Aurelia

INCARICHI

FIGURE STRUMENTALI

Classificazione delle FUNZIONI STRUMENTALI

Ambito Docenti

Area 1: Gestione del piano dell’offerta formativa – RAV e

formazione Coordinamento della progettazione curricolare

Valutazione delle attività del piano e Cura della

documentazione educativa

Valutazione ed autovalutazione di istituto. Elaborazione, revisione ed aggiornamento del Piano dell’Offerta formativa. Verifica dell’attuazione del piano dell’Offerta formativa. Elaborazione del Rapporto di autovalutazione e del Piano di Miglioramento, analisi e confronto prove di Istituto e Invalsi. Organizzazione attività di formazione.

Battiston Lucia

Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti: Informatica

Gestione del registro elettronico; gestione del sito Web supporto alla segreteria; contatti con Insiel ; Verifiche posta ed utenze nel server d’Istituto; gestione del registro elettronico, scrutini e schede di valutazione.

Travain Daniele

Gestione delle reti informatiche in ogni plesso;collaborazione su necessità ed acquisti nelle varie sedi; assistenza problematiche hardware e software dei PC e delle reti nei plessi.

Bono Michele

Area 4: Gestione dei piani per l’Internazionalizzazione,

l’interculturalità e l’integrazione degli alunni stranieri

Educare ad un approccio interculturale del sapere, promuovere iniziative di internazionalizzazione della didattica. Promuovere e gestire progetti europei (Erasmus Plus). Promuovere e coordinare specifiche attività di aggiornamento per la stesura dei percorsi CLIL (Content and Language Integrated Learning).

Battigelli Anna

Organizzazione e gestione delle attività di educazione interculturale e mediazione linguistica, per gli alunni stranieri. Gestione delle situazioni di inserimento degli alunni stranieri e predisposizione del piano di integrazione.

Ginaldi Elena

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

5

6

INCARICHI SPECIFICI di Istituto

FIGURA NOMINATIVI

Referente alunni H Macor Elisa

Referente dell’Educazione alla salute Ballaminut Sara

Referente del gruppo per la promozione del benessere scolastico

Deffenu Alessandra

Referente per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo

Ballaminut Sara

Responsabili dei dipartimenti per Curricolo Verticale

Da rinominare in seguito alla ridefinizione dei gruppi, organizzati per competenze chiave europee piuttosto che per discipline

Referente progetto Friulano Dijust Rita

Animatore digitale Baulini Michela

Team dell’innovazione digitale D’Orazio Francesca, Ferisin Laura, Travain Daniele, Battigelli Anna, Donda Paola, Zimolo Giuliana (da integrare)

Incarichi specifici dei docenti all’interno delle sedi

INCARICHI SPECIFICI Infanzia

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Responsabili sussidi, consumo e materiale inventariabile

Paola Zaratin Zamar Maria Sandrin Elisabetta Marziano Angelina

Responsabili biblioteca

magistrale e alunni Paola Zaratin Suerz Francesca Cavalca Rosa

Referenti delle attività educative e didattiche per l'educazione alimentare degli alunni e dei comitati mensa.

Laura Loro Ontani Antonella Sandrin Elisabetta Fumo Nicoletta

INCARICHI SPECIFICI Primaria

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Responsabili sussidi, consumo, materiale inventariabile

Marchi Stefania Ballaminut Sara

Travisan Denise Flapp Sabrina Rigonat Cristina

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5

7

Responsabili biblioteca magistrale e alunni

Gerometta Maria Prez Emma

Roppa Susanna Giuseppa Sarta Virgolin Luciana

Responsabili dei laboratori e delle attività informatiche e multimediali

Gerometta Maria

Battistutta Gloria Scarpa Matteo Travain Daniele Rigonat Cristina

Referenti delle attività educative e didattiche per l'educazione alimentare degli alunni e dei comitati mensa.

Pascutti Maria Rosa Usai Silvia

Baulini Michela Caporaso Monica //

Coordinamento GOVERNO DEI GIOVANI

Pozzar Serena

INCARICHI SPECIFICI Secondaria

Aquileia Fiumicello

Responsabile stesura orario scolastico Battigelli Anna De Marchi Daniela

Referente alunni in uscita e orientamento Olivato Romana Puntin Antonella

Referente aula informatica Viezzi Devid Bono Michele

Gestione posta elettronica Zorba Maurizio Puntin Antonella

Referente teatro Comar Rita Vanni Michela

Referenti ambiente e salute Battigelli Anna Battiston Lucia

Tonzar Nedi

Referente attività sportiva Zorba Maurizio Nicoletti Franco

Referente Governo dei Giovani di Fiumicello Vanni Michela

Referente Consiglio Intercomunale dei Ragazzi Donda Paola

GLI – Gruppo di lavoro integrazione scolastica -

Componente Funzione Tullia Trimarchi Dirigente scolastico Daniela De Marchi / M.Grazia Titotto delegato Dirigente Masutto Cristina operatore Sanitario Tirelli Elena operatore socio – assistenziale Macor Elisa rappresentante docenti di sostegno Infanzia Degano Laura rappresentante dei docenti di sostegno – Primaria Del Degan Aurelia rappresentante dei docenti di sostegno – Secondaria di 1° grado Nardon Katia Genitore

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5

8

COMITATO VALUTAZIONE (art. 1, comma 129, L.107/15)

Il Comitato di Valutazione (da rinnovare) è costituito da: - Dirigente Scolastico - Un componente esterno assegnato dall’Ufficio Scolastico Regionale - 2 docenti eletti dal Collegio dei Docenti - 2 genitori e 1 docente eletti dal Consiglio d’Istituto:

I principali compiti del Comitato di Valutazione saranno: - individuare i criteri per l’attribuzione del bonus ai docenti considerando la qualità dell’insegnamento, il contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica e del successo formativo degli alunni; i risultati in relazione al potenziamento delle competenze degli allievi, l’innovazione metodologica e didattica; la responsabilità nell’ambito organizzativo; -esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo.

TUTOR DOCENTI NEOIMMESSI IN RUOLO (Art. 12 DM 850/2015)

“Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. La funzione di tutor si esplica, altresì, nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe, di cui all’art. 9. La collaborazione può esplicarsi anche nell’elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento.”

TUTOR DOCENTI NEOIMMESSI IN RUOLO

INFANZIA

Terzo d’Aquileia BERGAGNA ANNA SANDRIN ELISABETTA

Villa Vicentina CICUTTIN DIANA PUNTIN MICHELA

MASEROTTI MELISSA FUMO NICOLETTA

PRIMARIA

Aquileia GIORGIO MORENA GEROMETTA MARIA

USAI SILVIA ILLICH TOFFOLINI LAURA

RINA ELISA BICCARINO MARIA

Fiumicello DI GREGORIO ANTONIETTA MANIGLIA ROBERTA

Terzo d’Aquileia BALDO ELENA CEDOLINI SONIA

BALESTRIERI MARIA GIOVANNA VIT MARIALUISA

DOSE GIULIA FERISIN MARTINA

FASAN ALESSANDRA FERIGUTTI MARIA

MEGNA ROSA D’ORAZIO A. FRANCESCA

NANO LUCIA TOLLOI GIULIANA

SECONDARIA

Fiumicello SALVATORE VITTORIO DANI CINZIA

COMMISSIONI

COMMISSIONE CONTINUITÀ

Commissione continuità alunni in uscita/entrata (dall’Infanzia alla Primaria, dalla primaria alla Secondaria)

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

5

9

Infanzia Docenti classi-ponte Docenti classi-ponte Docenti classi-ponte

(sez. A e B ) Docenti classi-ponte

Primaria Docenti classi-ponte Docenti classi-ponte Docenti classi-ponte Docenti classi-ponte

Secondaria Docenti interessati delle future classi

prime

Docenti interessati delle future classi

COMMISSIONE AREA 1

Gestione del piano dell’offerta formativa – RAV e formazione Coordinamento della progettazione curricolare; valutazione delle attività del piano e cura della documentazione educativa

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Infanzia Vescovo Vania Ontani Antonella Sandrin Elisabetta Puntin Michela

Primaria Prez Emma Ferrera Giuseppina

Ferisin Laura Lambiase Mariangela

Rivetti Jenny Bassetti Franca

Secondaria Anna Battigelli Lucia Battiston Zorba Maurizio

De Marchi Daniela

COMMISSIONE AREA 2

Sostegno al lavoro dei docenti: Informatica

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Infanzia Targato Vittorina Castenetto Tania Cavalca Rosa Cicuttini Diana

Primaria Gerometta Maria Matteo Scarpa Travain Daniele Rigonat Cristina

Secondaria Viezzi Devid Bono Michele

COMMISSIONE AREA 4

Gestione dei piani per l’Internazionalizzazione, l’interculturalità e l’integrazione degli alunni stranieri

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Infanzia Laura Loro Tomini Raffaella Elisabetta Sandrin Chiara Giaffredo

Primaria Gerometta Maria Elena Comoretto Roberta Maniglia

Lenzo G.Aurelia Giuliana Antonilla Zimolo

Luciana Virgolin

Secondaria

Anna Battigelli Lucia Battiston Maurizio Zorba

Elena Ginaldi Franco Nicoletti

Daniela De Marchi

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

0

INCARICHI SPECIFICI SICUREZZA INFANZIA

Aquileia Fiumicello Terzo Villa

Referente sicurezza Targato Vittorina Italia Lorena Sandrin Elisabetta Marziano Angelina

Vice-referente sicurezza

Sandrigo Elisabetta Odoni Chiara Cavalca Rosa Giaffredo M. Chiara

1° addetto Primo Soccorso

Vescovo Vania Tania Castenetto Sandrin Elisabetta Cicuttin Diana

2° addetto Primo Soccorso

Milena Borreca Laura Zorat/Alba Del

Pin Ambrosino Carmela Puntin Michela

1° addetto antifumo Laura Loro Tania Castenetto Zuppet Federica Fumo Nicoletta

2° addetto antifumo Ribatti Maria Laura Zorat/Alba Del

Pin Vrech Annalisa Marziano Angelina

1° addetto antincendio

Vescovo Vania Tania Castenetto Perrone Lucia Stefani Moretti Letizia

2° addetto antincendio

Paola Zaratin Laura Zorat/Alba Del

Pin Mulè Maria Maserotti Melissa

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

1

INCARICHI SPECIFICI SICUREZZA PRIMARIA

Aquileia Fiumicello Terzo Villa Vicentina

Referente sicurezza Biccarino Maria Giacchetta Paola D’Orazio A. Francesca Cecot Laura

Vice-referente sicurezza

Illich Toffolini Laura Fornasari Barbara Sanfilippo Giovanna

(ATA) Virgolin Luciana

1° addetto Primo Soccorso

Prez Emma Baulini Michela

Fasan Alessandra

Sanfilippo Giovanna

(ATA)

Caprioli Carmela

2° addetto Primo Soccorso

Bernardi Raffaella (sostituita fino al rientro

dalla supplente) Stella Valentina

Balistreri Maria Giovanna

Padula Cristina (ATA)

Marchianò Maria Siponta

1° addetto antifumo Palmeri Rosa Giovanna Comoretto Elena Massara Francesca Rivetti Jenny

2° addetto antifumo Battistuta Gloria Guccione Carmela Spessot Tamara Bassetti Franca

1° addetto

antincendio Zacheo Rosa Anna Campanella Maria Carfora Clemente (ATA) Zimolo Giuliana

2° addetto antincendio

Ballaminut Sara Guccione Carmela Ugolini Dana Rigonat Cristina

INCARICHI SPECIFICI SICUREZZA SECONDARIA

Aquileia Fiumicello

Referente sicurezza Tavian Giulio Bruno Anna

Vice-referente sicurezza Pinatti Priscilla Violin Gabriella e Tonzar Nedi

1° addetto Primo Soccorso Camuffo Erica Violin Gabriella

2° addetto Primo Soccorso Cecchetto Francesca Lena Cristiana

1° addetto antifumo Tolloi Rossana Vanni Michela

2° addetto antifumo Marini Marina Bruno Anna

1° addetto antincendio Terenzani Valeria Bruno Anna

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

2

2° addetto antincendio Pellizzari Marisa Ginaldi Elena

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

3

ALLEGATO N. 2 - CERTIFICATO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Dirigente Scolastico

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n.62 e, in particolare, l’articolo 9;

Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n 742, concernente l’adozione del modello nazionale di

certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo d’istruzione;

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di classe al

termine del quinto anno di corso della scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che l’alunno/a ………………………………………………………………………………………... ,

nato/a a ……………………………………………………………… il ……………………………

,

ha frequentato nell’anno scolastico ……/…... la classe ……. sez. ……… con orario settimanale di …. ore

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

4

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

5

ALLEGATO N. 3 – ESAME DI STATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

ESAME DI STATO - CRITERI DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO

COMPETENZE INDICATORI LIVELLI DI COMPETENZA VOTI ANALITICI

PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA

Correttezza ortografica Correttezza morfosintattica Punteggiatura

molto scorretta 4

scorretta / non sempre corretta 5

talvolta imprecisa / appena accettabile/semplice 6

pienamente accettabile/soddisfacente 7

ben articolata e corretta / precisa e accurata 8 – 9 - 10

Lessico e stile (proprietà e ricchezza lessicale)

estrema povertà e inadeguatezza 4

imprecisione (improprietà lessicale) 5

semplicità (lessico limitato ma corretto) 6

adeguatezza 7 - 8

ricchezza e proprietà lessicale 9 - 10

COMPETENZA ESPOSITIVA

Caratteristiche del contenuto ricchezza di informazioni / contenuti ampiezza della trattazione comprensione dei materiali forniti comprensione del testo / capacità di argomentazione/ capacità di sintesi

Contenuto sviluppato in modo del tutto inadeguato

4

Contenuto modesto e piuttosto superficiale 5

Sviluppo dell’argomento accettabile 6

Sviluppo dell’argomento soddisfacente 7

Contenuto ben sviluppato / ricco e approfondito 8 – 9 - 10

COMPETENZA ORGANIZZATIVA

Coerenza e organicità del discorso Articolazione chiara e ordinata del testo Collegamento ed equilibrio tra le parti

mancanza di coerenza e/o di collegamento tra le parti

4

poca coerenza e frammentarietà del discorso 5

coerenza e organicità sufficienti 6

coerenza e organicità nel complesso soddisfacenti

7 - 8

testo ordinato e ben articolato 9 - 10

PERTINENZA Adeguatezza alla traccia Aderenza alla richiesta / Registro appropriato

inadeguata / parzialmente adeguata 4 - 5

sufficientemente adeguata / pienam. adeguata 6 - 7

Pienam. pertinente / molto appropriata 8 – 9 - 10

CREATIVITA' Rielaborazione personale pensiero critico/originalità

non significativa / parzialmente significativa 4 - 5

abbastanza significativa / significativa 6 - 7

efficace / originale ed espressiva 8 – 9 - 10

PROGETTAZIONE (riassunto)

Elaborazione delle fasi di sintesi Sottolineatura

Divisione in sequenze

Sintesi per punti

Parzialmente completa / efficace / inefficace 4 - 5

abbastanza completa / efficace 6 - 7

completa ed efficace 8 – 9 - 10

VALUTAZIONE Voto medio in decimi (in lettere)

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

6

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA DI LINGUE STRANIERE Questionario di comprensione di un testo a risposta aperta, elaborazione di un dialogo, lettera o e-mail personale, sintesi di un testo.

ESAME DI STATO - CRITERI DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI LINGUA

STRANIERA DESCRITTORI

COMPRENSIONE SCRITTA

(del testo e dei quesiti)

Non svolta 0

Incompleta e/o scorretta 0,25

Superficiale 0,50

Complessivamente adeguata 0,75

Adeguata 1

Completa 1,25

PRODUZIONE SCRITTA

(completezza, grado di sintesi della risposta e

lessico)

Non svolta 0

Incompleta, argomentazione inesistente, lessico improprio 0,60

Imprecisa e superficiale, lessico molto limitato 1,25

Essenziale, schematica, ma non sempre precisa, lessico limitato 1,75

Articolata, sostanzialmente precisa, corretta e con lessico semplice 2,25

Completa, approfondita, corretta e con lessico appropriato 2,75

COMPETENZE Non svolta 0

ESAME DI STATO - CRITERI DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI

MATEMATICA

COMPETENZE INDICATORI

LIVELLI DI COMPETENZA VOTI

ANALITICI

CONOSCENZE DEGLI ELEMENTI

SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Ordine espositivo

Del tutto inadeguato 4

Parzialmente inadeguato 5

Sufficientemente adeguato 6

pienamente accettabile/soddisfacente 7

Pertinentemente corretto e notevolmente appropriato 8 – 9 - 10

Uso dei linguaggi specifici

estrema povertà e inadeguatezza 4

imprecisione (improprietà lessicale) 5

semplicità (lessico limitato ma corretto) 6

adeguatezza 7 - 8

ricchezza e proprietà lessicale 9 - 10

ABILITA’ OPERATIVE

Correttezza dei calcoli richiesti usando tutti gli algoritmi necessari

Inesistente / poco utile / inefficace 4

Parzialmente accettabile 5

Sufficientemente accettabile 6

Abbastanza soddisfacente 7

Coerente, utile, efficace 8 – 9 - 10

COMPETENZE NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

Comprensione dei testi e delle richieste Capacità di organizzare uno svolgimento risolutivo (in modo che il ragionamento sia chiaro e ordinato, ricerca di collegamenti, di coerenza e di organicità

Mancanza di coerenza e/o di collegamento tra le parti 4

Poca coerenza e frammentarietà del discorso 5

Coerenza e organicità sufficienti 6

Coerenza e organicità nel complesso soddisfacenti 7 - 8

Testo ordinato e ben articolato 9 - 10

VALUTAZIONE Voto medio in decimi (in lettere)

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

7

GRAMMATICALI Strutture grammaticali molto lacunose 0,15

Strutture grammaticali lacunose 0,25

Strutture grammaticali con alcune imprecisioni 0,50

Strutture grammaticali complessivamente corrette 0,75

Strutture grammaticali corrette 1

Punteggio totale ____/5

COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE (D.M.741/2017 )

LINGUE STRANIERE

Comprensione

Completa e autonoma

completa buona parziale Superficiale/ frammentaria

carente assente

Conoscenze Particolarmente

approfondite approfondite buone adeguate modeste carenti

molto limitate/ scarse

Esposizione

organica, scorrevole e personale

organica, scorrevole

sicura e abbastanza

fluente

generalmente corretta e articolata

comprensibile, ma imprecisa

confusa Molto confusa

CO

LL

OQ

UIO

INT

ER

DIS

CIP

LIN

AR

E G

EN

ER

AL

E

Conoscenze

Esaurienti, approfondite e arricchite da

apporti personali

Esaurienti e approfondite

Complete e

precise

Complete e non limitate ai

contenuti essenziali

Limitate ai contenuti

essenziali e manualistiche

Superficiali e generiche

Molto lacunose, frammentarie e

confuse

Comprensione

Sicura approfondita e

personale

Sicura anche riguardo ai

concetti complessi

Sicura e con buona

padronanza dei concetti

Adeguata e non limitata ai

concetti essenziali

Corretta riguardo ai concetti

fondamentali

Parziale, dei concetti

essenziali

Approssimativa anche riguardo ai

concetti essenziali

Collegamenti tra diversi contenuti

e tra materie Sicuri e personali

Sicuri e autonomi

autonomi Abbastanza

autonomi Semplici Incerti Inesistenti

Rielaborazione

Autonoma con valutazioni personali e

originali

Autonoma con spunti

personali autonoma

Corretta anche se parziale

Corretta in situazioni

semplici e sotto la guida

dell’insegnante

Incerta e faticosa anche

se guidata dall’insegnante

nulla

Esposizione Fluida e articolata e lessicalmente

ricca

Fluida, articolata e

lessicalmente ricca

Fluida e articolata

Chiara e appropriata

Semplice ma chiara

Imprecisa, stentata

lessicalmente povera

Confusa faticosa e lessicalmente

povera

Voto standard 10 9 8 7 6 5 4

Voto assegnato

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

8

GIUDIZIO COMPLESSIVO D’ESAME Il giudizio complessivo dell’esame può essere formulato tenendo conto del seguente modello: Nel corso del triennio l’alunno/a:…………………………………………………… ha mostrato un impegno □ assiduo e costante (10)

□ assiduo (9) □ soddisfacente (8) □ adeguato (7) □ abbastanza adeguato (6) □ discontinuo (5) □ limitato (5) □ molto limitato (4)

conseguendo una preparazione □ completa e approfondita (10) □ approfondita (9) □ completa (9) □ buona (8) □ discreta (7) □ sufficiente (6) □ superficiale ( 5) □ lacunosa (5) □ carente (4)

Il/La candidato/a ha affrontato le varie prove d’esame con

□ maturità e grande senso di responsabilità (10) □ maturità e senso di responsabilità (9) □ serietà ed impegno (8) □ serietà (7) □ sufficiente serietà (6) □ leggerezza, al di sotto delle sue possibilità (5,5) □superficialità (5) □superficialità e disinteresse (4)

GIUDIZIO COMPLESSIVO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Proposta di lode

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

6

9

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n.62 e, in particolare, l’articolo 9;

Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n 742, concernente l’adozione del modello nazionale di

certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo d’istruzione;

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe del

terzo anno di corso della scuola secondaria di primo grado;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di

istruzione;

CERTIFICA

che l’alunno/a ………………………………………………………………………………………... ,

nato/a a ……………………………………………………………… il ……………………………

ha frequentato nell’anno scolastico ……/…... la classe ……. sez. ……… con orario settimanale di …. ore

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

7

0

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

7

1

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

7

2

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

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ALLEGATO N. 4 - PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di Miglioramento è stato redatto a partire da quanto evidenziato nel RAV. Sono stati posti in correlazione gli obiettivi di processo e i traguardi di miglioramento. Sono state pianificate le azioni da realizzare nel corso del triennio, le modalità e le periodicità per il monitoraggio (valutazione periodica dello stato di avanzamento).

Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alle priorità…

1 2

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

1. Recuperare e potenziare le competenze in italiano a partire dalla primaria

2. Recuperare e potenziare le competenze in matematica a partire dalla primaria

Rendere più omogenei gli apprendimenti in italiano e matematica

CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO

Creare un rapporto continuativo fra le scuole di passaggio e monitorare gli esiti

Diminuire il fenomeno della dispersione scolastica

Migliorare l’attendibilità dell’orientamento

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Favorire l’aggiornamento e la formazione del personale in base alle esigenze interne del territorio

Creazione di una leadership diffusa

A 2 – Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto Al fine di valutare la rilevanza di ogni obiettivo di processo si calcola il prodotto tra due valori: l’impatto e la fattibilità. La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l’obiettivo descritto. La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione. I punteggi attribuiti all’impatto e alla fattibilità vanno da 1 a 5 (1=nullo, 2=poco, 3=abbastanza, 4=molto, 5=del tutto) e il loro prodotto consente di stilare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto per analizzare il peso strategico degli obiettivi di processo ed eventualmente rivederli.

(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici.)

Obiettivi di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5)

Impatto (da 1 a 5)

Prodotto: valore che identifica la rilevanza

dell’intervento

1 Recupero e potenziamento degli apprendimenti in italiano e matematica

5 3 15

2 Creare un rapporto continuativo 3 4 12

3 Favorire l’aggiornamento e la formazione del personale

5 5 25

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SEZIONE B - PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

B1 – Elenco degli obiettivi di processo, dei risultati attesi e delle modalità di monitoraggio Lista ordinata degli obiettivi di processo che saranno oggetto della successiva pianificazione:

Obiettivi di processo in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

1 Recuperare e potenziare le competenze

Riduzione del gap: -Elevamento del valore medio del profitto -Ampliamento della fascia intermedia degli alunni

Controllo e comparazione dei risultati di matematica, italiano e lingue

-Prove comuni a intervalli costanti -Prove nazionali (Invalsi)

2 Creare rapporti continuativi fra le scuole di passaggio

-Feedback sul percorso scolastico degli alunni

-Test realizzati fra i docenti della primaria e della secondaria di primo grado -Valutazioni (pagelle di fine anno scolastico, della scuola secondaria di secondo grado)

-Restituzione dei dati valutativi tra i vari ordini di scuole -realizzazione di un portfolio secondo gli indicatori europei delle competenze

3 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

-Miglioramento del senso di autoefficacia didattica -Miglioramento delle sinergie dell’ambiente scolastico

-Emergere di nuove figure disponibili a ricoprire incarichi e funzioni di staff

-Aumento del numero di figure che ricoprono i diversi ruoli (leadership diffusa) -realizzazione di una banca dati delle competenze (documentate e informali) dei docenti

B2 – Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni. Occorre considerare che le azioni che si intraprenderanno potranno avere effetti positivi, ma anche potenziali ricadute negative su altre dimensioni o attività nelle quali la scuola è impegnata. E’ opportuno, inoltre, tener presente che gli effetti delle azioni intraprese non si esauriranno nel breve periodo, ma avranno anche effetti di medio e lungo periodo.

Azioni previste Effetti positivi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti negativi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti positivi all’interno della scuola a lungo

termine

Effetti negativi all’interno della scuola a lungo

termine

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1.1.Lavorare per gruppi di livello

-offrire stimoli volti alla valorizzazione delle eccellenze -offrire l’opportunità di recupero delle lacune nei saperi di base

-possibili difficoltà organizzative -percezione da parte delle famiglie di etichettature -percezione di inadeguatezza da parte del docente

-creazione di una prassi di attività periodiche a classi aperte -creazione di una prassi di cooperazione fra docenti

1.2. Scambio di docenti e utilizzo di insegnanti di altro ordine di scuola

-valorizzazione delle peculiarità dei singoli docenti in aree specifiche

-percezione di inadeguatezza da parte del docente

-creazione di una prassi di cooperazione fra docenti

1.3. Attività di cooperazione didattica

-valorizzazione delle peculiarità dei singoli docenti in aree specifiche -acquisizione di nuove competenze

-percezione di inadeguatezza da parte del docente

-creazione di una prassi di cooperazione fra docenti -condivisione di pratiche didattiche

2.1. Creare relazioni volte alla formazione di reti

-possibilità di avere a dispozione maggiori finanziamenti -possibilità di condividere percorsi progettuali

-rischio di sovraccaricare di responsabilità un numero limitato di figure

-partecipazione condivisa e puntuale a progetti ad ampio raggio

-rischio di prevaricazione di un istituto sugli altri

2.2. Costruire un continuo feedback con le scuole di prosecuzione dei percorsi scolastici

-possibilità di intervenire recuperando specifiche criticità

-riduzione della dispersione scolastica

3.1 Partecipazione a corsi di aggiornamento e corsi di formazione

-maggiore motivazione all’insegnamento

-Dispersione di energie in percorsi non produttivi

-spinta generalizzata al miglioramento del sistema -utilizzo più razionale delle risorse umane interne

3.2. Mobilità del personale

3.3. Condivisione attraverso seminari delle competenze dei singoli/gruppi

B3 - Carattere innovativo Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di obiettivi a breve termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola. Le azioni che si intendono attivare si collegano fortemente a quanto previsto dalla Legge 107/15, nota come “Buona Scuola”, e al quadro di riferimento che emerge dal lavoro dell’INDIRE con le scuole delle Avanguardie educative.

Carattere innovativo dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

Rimotivare l’alunno attraverso percorsi di recupero delle lacune volte al successo formativo

L. 107/15 comma 7, a), b), n), p), q)

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Avvio precoce all’autovalutazione volto alla valorizzazione in itinere dei punti di forza e all’individuazione degli aspetti da potenziare/recuperare Long life learning: avvio a una riflessione continua sulla necessità di formazione permanente sia al fine di individuare il percorso di studi successivo e di maturare la consapevolezza della necessità di adeguarsi a realtà via via meno certe -realizzazione di un portfolio secondo gli indicatori europei delle competenze

L. 107/15 comma 7, l), s)

-La formazione permanente dei docenti, in relazione alle loro esigenze e ai loro interessi, implementa le energie a disposizione della scuola creando un vortice virtuoso che fa aumentare la vocazione a mettersi in gioco -realizzazione di una banca dati delle competenze (documentate e informali) dei docenti

Manifesto Avanguardie Educative - Indire punti 1. e 6.; DPR 80/2013, art. 4

B4 – Pianificazione delle azioni Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docente 1.Attività di recupero svolte dai docenti su posti comuni e/o dell’organico di potenziamento, pomeridiani o per classi aperte

2. Creazione di una rete di scuole Creazione di questionari Restituzione e analisi degli esiti

3.Organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento interni conformi alle esigenze Mettere a conoscenza i docenti dei vari corsi di formazione offerti dal territorio

Personale ATA 1.Apertura scuola in orario extrascolastico

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3.Apertura scuola in orario extrascolastico Organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento interni conformi alle esigenze

Altre figure *Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Budget previsto)

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro *Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

Tempistica delle attività (Do)

Attività Pianificazione delle attività

settembre

ottobre

novembre

dicembre

gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno 1.Prove comuni x

Tranne le

Classi prime delle scuole secondarie

x x

Tranne le Classi terze delle scuole secondarie (italiano e

matematica)

2.Prove nazionali x

Classi seconde e

quinte scuole primarie

x

Classi terze scuole

secondarie

3.Test “ponte” realizzati tra docenti di scuola primaria e secondaria

X

Classi prime scuole

secondarie

4.Valutazione pagelle di fine anno scolastico della scuola secondaria di secondo grado

X

Tabulazione e analisi dei

dati richiesti a giugno

X

Richiesta dati alle scuole

secondarie di secondo

grado

5.Realizzazione di un portfolio studenti secondo gli indicatori europei delle competenze

X

Raccolta materiale e

compilazione di una griglia

con gli indicatori

delle competenze

europee

X

Raccolta materiale e

compilazione di una griglia

con gli indicatori

delle competenze

europee

6.Realizzazione di una banca dati delle competenze (documentate e informali) dei docenti

X Aggiorna-

menti e compilazione completa per i nuovi docenti

X Aggiorna-

mento

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7.Corsi di formazione

X X X X X X X X X X

Monitoraggio delle azioni (Check)

Data di rivelazione

Indicatori di monitoraggio del processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Processi rilevati

Modifiche/necessità di aggiustamento

1.Ottobre e maggio

Esiti Prove comuni

2.Maggio/giungo Esiti Prove nazionali 3.Settembre Esiti Test “ponte”

realizzati tra docenti primaria e secondaria

4. Settembre e giugno

Esiti Valutazione pagelle di fine anno scolastico della scuola secondaria di secondo grado

5. Febbraio e maggio

Indicatori europei delle competenze

Portfolio studenti secondo gli indicatori europei delle competenze

6. Settembre e marzo

Indicatori di competenza

Banca dati delle competenze (documentate e informali) dei docenti

7.Nel corso dell’anno

Esiti Corsi di formazione

*Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

Il riesame e il miglioramento (Act)

Attività Modalità di revisione delle

azioni

Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di

diffusione dei risultati

1.Prove comuni

2.Prove nazionali

3.Test “ponte” realizzati tra docenti di scuola primaria e secondaria

4.Valutazione pagelle di fine anno scolastico della scuola secondaria di secondo grado

5.Realizzazione di un portfolio studenti secondo gli indicatori europei delle competenze

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6.Realizzazione di una banca dati delle competenze (documentate e informali) dei docenti

7.Corsi di formazione *Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

SEZIONE C – VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO C1 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI Sarà svolta una valutazione sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento con frequenza annuale. Una valutazione periodica in itinere, infatti, permette di capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali.

Priorità 1

Esiti degli studenti

(dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5

del RAV)

Data rilevazione

Indicatori scelti

Risultati attesi

Risultati riscontrati

Differenza

Considerazioni critiche e

proposte di integrazione e/o modifica

*Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

Priorità 2

Esiti degli studenti

(dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5

del RAV)

Data rilevazione

Indicatori scelti

Risultati attesi

Risultati riscontrati

Differenza

Considerazioni critiche e

proposte di integrazione e/o modifica

*Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

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1

Priorità 3

C2 –Processi di condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne.

Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di condivisione interna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla

condivisione Ottobre-marzo-giugno

Nucleo di valutazione Analisi del piano

Ottobre-giugno

Collegio dei docenti Analisi e commenti sintetici degli esiti del PdM

*Alcune tabelle o parti di esse saranno integrate in fase di monitoraggio e di valutazione periodica dello stato di avanzamento del Piano di Miglioramento

Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola

Strategie di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Pubblicazione sul sito della scuola Stakeholders-portatori di interessi Dopo l’approvazione del P.d.M., dopo

eventuali modifiche

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Composizione del Nucleo di valutazione Al fine di documentare il processo e far sì che il lavoro del Nucleo di valutazione diventi patrimonio dell’intera comunità scolastica, sul quale riflettere e da cui trarre buone pratiche, in un’ottica di crescita della cultura del miglioramento continuo, è importante la documentazione del lavoro svolto.

Nome Ruolo

Tullia Trimarchi Dirigente

Titotto Maria Grazia Collaboratore del Dirigente

De Marchi Daniela Collaboratore del Dirigente

Battiston Lucia Funzione strumentale POF, RAV e formazione

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ALLEGATO N. 5 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

(delibera del Consiglio di Istituto n. 98 del 30 ottobre 2018)

SommarioSommario ............................................................................................................................................................................ 1 TITOLO I ............................................................................................................................................................................. 1

VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA ................................................................................................................. 1 TITOLO II ............................................................................................................................................................................ 2 I DIRITTI.............................................................................................................................................................................. 2 TITOLO III ........................................................................................................................................................................... 3 I DOVERI ............................................................................................................................................................................ 3 TITOLO IV ........................................................................................................................................................................... 3 NORME DI COMPORTAMENTO ........................................................................................................................................ 3 Libretto personale ............................................................................................................................................................... 3 Norme di comportamento degli alunni ................................................................................................................................. 4 Orario scolastico e frequenza alle lezioni ............................................................................................................................ 4 Orario scolastico e frequenza alle lezioni ............................................................................................................................ 5 Assenze .............................................................................................................................................................................. 6 Compiti domestici ................................................................................................................................................................ 7 TITOLO V ............................................................................................................................................................................ 8 DISCIPLINA ........................................................................................................................................................................ 8 I PRINCIPI E LE PROCEDURE .......................................................................................................................................... 8 TITOLO VI ......................................................................................................................................................................... 10 TITOLO VII ........................................................................................................................................................................ 14 IMPUGNAZIONI E PATTO DI RESPONSABILITÀ ............................................................................................................ 14

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TITOLO I VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

(Art. 1 DPR n.249 24 giugno 1998 - Statuto degli Studenti e delle Studentesse) Art 1. La scuola assume lo studente, nella sua assoluta diversità e peculiarità, nella specificità della sua dimensione individuale, unica, originale, irripetibile, a soggetto e protagonista del processo formativo, chiamandolo a contribuire in prima persona alla costruzione della propria identità umana, sociale, professionale. Art 2. La scuola si pone come compito fondamentale quello di coinvolgere tutti gli studenti, senza escludere nessuno; di assicurare a tutti e ad ognuno di essi condizioni d’apprendimento ottimali, nel riconoscimento e nel rispetto delle differenze di competenze, doti, inclinazioni, propensioni, esperienze di vita, provenienza sociale che li distinguono l’uno dall’altro; di aiutare ogni allievo a conseguire il successo formativo, a sviluppare i propri talenti, le proprie capacità cognitive, le proprie competenze ed abilità specifiche, a riflettere sulle proprie emozioni e a conoscere e controllare la propria emotività, a esercitare e potenziare le proprie competenze sociali e relazionali, dando ad ogni allievo l’opportunità di crescere, migliorare e maturare, di valorizzare, realizzare ed affermare la propria personalità. Art3. La scuola, ponendosi come laboratorio di democrazia, si assume come compito fondamentale quello di trasformare i giovani e gli adolescenti che le sono stati affidati in adulti, in cittadini liberi, responsabili, consapevoli, artefici del proprio futuro; quello di farne delle persone autonome, dotate di spirito critico, curiose di sapere ed imparare, preparate ad inserirsi nel mondo del lavoro, nella società della conoscenza che si sta formando, dotate degli strumenti per esercitarvi un ruolo attivo; abituate a riconoscere innanzitutto le proprie attitudini per orientarsi nella scelte che contrassegnano ogni momento e passaggio importante dell’esistenza; capaci di orizzontarsi nell’età della comunicazione pervasiva, in una società inflazionata dalle informazioni; preparate a fronteggiare la complessità: a individuare i problemi, e conseguentemente a risolverli razionalmente, elaborando le soluzioni di volta in volta adeguate. Art4. La scuola si presenta come uno spazio accogliente e protetto di benessere, una comunità educante, ove in un clima di solidarietà umana i ragazzi sono chiamati a partecipare alla vita scolastica, a condividere scelte e decisioni di fondo: mediante questo coinvolgimento attivo lo studente matura, forma la sua personalità, acquisisce fiducia in sé e nei compagni; si apre senza remore al dialogo con i docenti, riconoscendoli come interlocutori credibili ed autorevoli, acquista fiducia nelle istituzioni; impara a cooperare, a lavorare in gruppo. Art5. La vita della comunità scolastica si basa pertanto sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, sul ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

TITOLO II I DIRITTI

(Art. 2 DPR n.249 24 giugno 1998 Statuto degli Studenti e delle Studentesse) Art6. Lo studente ha diritto di ricevere una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi le sue inclinazioni personali e favorisca lo sviluppo integrale della sua personalità. Lo studente ha diritto di sviluppare i propri soggettivi talenti e può formulare richieste, approfondire temi liberamente scelti e realizzare iniziative autonome. Art7. Lo studente ha diritto di usufruire di offerte formative aggiuntive e integrative. Art8. Lo studente ha diritto di ricevere sostegno ed aiuto per recuperare ritardi e colmare lacune di preparazione. Art9. Lo studente ha diritto di ricevere sostegno ed aiuto, anche psicologico, per affrontare situazioni di disagio e difficoltà di integrazione in ambito scolastico. Art10. Lo studente ha diritto a vedere tutelata la riservatezza dei dati sensibili che concernono la sua salute, la sua vita privata, la sua famiglia Art11. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, ed in particolare di essere coinvolto nella programmazione e definizione degli obiettivi didattici, dei criteri di valutazione, nella scelta dei libri e del materiale didattico. Art12. Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. Art 13. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. Art 14. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della lingua, della cultura, della religione della comunità cui appartengono. Art 15. Lo studente ha diritto di partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola. Art 16. Lo studente ha diritto di svolgere l’attività didattica in ambienti salubri e sicuri.

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Art 17. La scuola deve porre a disposizione degli studenti tutte le attrezzature e le strumentazioni tecnologiche atte a facilitare il conseguimento delle competenze previste dal corso di studi.

TITOLO III I DOVERI

(Art. 3 DPR n.249 24 giugno 1998 Statuto degli Studenti e delle Studentesse)

TITOLO IV NORME DI COMPORTAMENTO

Libretto personale

Art 18. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente ai loro impegni di studio. Art 19. Gli studenti sono tenuti ad osservare un comportamento educato, ad esprimersi con un linguaggio corretto e rispettoso, ad indossare un abbigliamento decoroso, consono alla dignità dell’Istituzione scolastica. Art 20. Gli studenti non devono arrecare danni al patrimonio della scuola e devono aver cura dell'ambiente scolastico. Art 21. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni vigenti in materia di sicurezza all’interno dell’Istituto. Art 22. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, le attrezzature e i sussidi didattici (insomma i beni immobili e mobili) in dotazione all’Istituto e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Art 23. Gli studenti all’interno degli spazi scolastici sono tenuti ad evitare rigorosamente tutti i comportamenti che ne potrebbero compromettere l’incolumità e la salute , a partire dal consumo di sostanze psicotrope, di alcool, di tabacco.

Norme di comportamento degli alunni

Art 24. Il libretto personale, obbligatoriamente provvisto di foto del possessore, è insieme documento di identificazione dello studente e strumento di comunicazione tra scuola e famiglia. L’allievo deve conservarlo con cura e portarlo sempre con sé durante lo svolgimento dell’attività didattica. Art 25. Le giustificazioni delle assenze e dei ritardi, le richieste di uscita anticipata, le comunicazioni della scuola alla famiglia, tutte le valutazioni scritte, orali e pratiche, devono sempre essere sottoscritte dai genitori, la cui firma deve essere depositata all’inizio dell’anno scolastico nell’apposito spazio sulla retrocopertina del libretto. Art 26. È severamente proibita ogni manomissione del libretto, ogni alterazione delle comunicazioni tra scuola e famiglia, ogni falsificazione delle firme dei genitori. Art 27. Gli allievi devono consegnare ai genitori e riportare firmato ogni altro documento loro trasmesso dalla scuola, come le autorizzazioni per le uscite, le viste di istruzione, le attività extracurricolari.

Orario scolastico e frequenza alle lezioni

Art 28. Ogni alunno è tenuto ad aver cura dei propri effetti personali, del materiale scolastico, degli arredi, dei beni di altrui proprietà. Ogni alunno è tenuto a mantenere in ordine e pulita la propria classe. Danni eventualmente arrecati a terzi o al patrimonio scolastico dovranno essere risarciti dai genitori. Art 29. Durante le lezioni frontali gli alunni dovranno di norma restare composti e silenziosi al loro posto, e per interloquire o spostarsi dovranno chiedere il permesso all’insegnante. Per recarsi al bagno dovranno attendere possibilmente il termine della lezione. Art 30. Durante l’attività didattica gli alunni dovranno conservare il posto di banco loro assegnato dall’insegnante. Art 31. Non è permesso agli alunni consumare merende, dolciumi e bevande fuori dei momenti consentiti e degli spazi a ciò riservati, e comunque senza averne ottenuto preventiva autorizzazione da parte dell’insegnante. Art 32. Una volta utilizzati i bagni gli alunni dovranno lasciare i locali puliti ed in ordine. Art 33. Durante i momenti di ricreazione gli alunni dovranno evitare giochi pericolosi e comportamenti violenti. Non dovranno inoltre per nessun motivo allontanarsi dallo sguardo degli insegnanti. In caso contrario potranno essere riaccompagnati in classe ed invitati a svolgere durante l’intervallo i compiti domestici. Art 34. Né durante la ricreazione né in nessun altro momento gli alunni potranno uscire dall’edificio o dal recinto scolastico, se non debitamente autorizzati e accompagnati. Art 35. Durante la refezione gli alunni dovranno mantenere un atteggiamento educato e composto, evitando di far confusione, di sporcare gli arredi e di sprecare il cibo. Art 36. Gli studenti non possono accedere ai laboratori, alle palestre, alla biblioteca ed alle altre aule speciali se non accompagnati da un insegnante o da un collaboratore scolastico.

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Art 37. I laboratori informatici sono dotati di proprio regolamento valevole per tutti gli utenti. Art 38. Durante la ricreazione gli alunni devono senza eccezione abbandonare le aule, per recarsi in cortile , nei corridoi dei piani o negli atri.

Orario scolastico e frequenza alle lezioni Art 39. Gli alunni, qualora sia attivato il servizio di pre-accoglienza, potranno essere accettati ascuola con un anticipo non superiore ai 20 minuti, e dietro presentazione di motivata richiesta dei genitori. Durante tale periodo gli alunni stazioneranno nello spazio previsto e saranno sottoposti alla sorveglianza del personale individuato. Atti di indisciplina, maleducazione, disturbo, comporteranno l’esclusione immediata degli studenti responsabili dal beneficio del servizio di pre - accoglienza. Art 40. Cinque minuti prima dell’inizio dell’attività didattica, gli alunni vengono presi in consegna dagli insegnanti, secondo le indicazioni della circolare n. 3 del 10/09/2018, valide anche per le modalità di accompagnamento al termine delle lezioni . Art 41. Prima dell’avvio dell’anno scolastico i genitori compileranno degli appositi moduli per informare la Direzione delle modalità con cui il figlio raggiungerà e lascerà la scuola, dichiarando cioè • se utilizzerà il servizio di scuola bus; • se sarà accompagnato da congiunti o persone adulte di fiducia. Se i genitori che si sono impegnati ad accompagnare personalmente il bambino non si presentassero a ritirare il figlio, egli sarà trattenuto a scuola fino al loro arrivo ed affidato per la necessaria sorveglianza ai collaboratori. Ove invece i genitori intendano affidare a terzi l’accompagnamento del bambino, dovranno compilare una regolare delega, indicando i nomi delle persone incaricate del servizio, permanentemente o provvisoriamente, e specificando in quest’ultimo caso anche il periodo di tempo previsto. In assenza della presentazione di tale documento gli insegnanti tratteranno il bambino a scuola e lo affideranno alla sorveglianza dei collaboratori fino all’arrivo dei genitori o delle persone incaricate. Gli adulti che accompagnano i bambini a scuola sono tenuti ad affidarli al personale accogliente nel luogo convenuto e a non indugiare, a meno di non avere comunicazioni urgenti. Art 42. Dieci minuti dopo il termine delle lezioni verranno chiusi gli accessi alla scuola, ed i genitori che ancora indugiassero all’interno del recinto scolastico saranno pregati di allontanarsi.

Orario scolastico e frequenza alle lezioni Art 43. Qualora i genitori per i più svariati motivi intendessero prelevare il loro figlio prima della fine regolare delle lezioni, dovranno apporre la loro firma sull’apposito registro o sul libretto personale, con ciò stesso liberando la scuola da ogni responsabilità circa la custodia del minore nel residuo tempo scolastico. Se tali uscite anticipate dovessero ripetersi per un periodo più o meno prolungato, i genitori dovranno rivolgere motivata e preventiva richiesta alla Direzione per ottenere un permesso di uscita valido per tutto il tempo necessario. Art 44. Salvo ovviamente quando essi siano previsti nell’ambito dell’orario flessibile applicato nella Scuola dell’Infanzia durante il periodo dell’accoglienza, ritardi superiori a 15 minuti nell’ingresso a scuola dovranno essere debitamente giustificati dai genitori entro il giorno successivo e comunque registrati dalla scuola. In ogni caso l’ingresso a scuola, comunque motivato e giustificato, dopo due ore dall’inizio delle lezioni potrà essere consentito solo se formalmente autorizzato dalla Direzione o dal Coordinatore di plesso. Art 45. Ritardi reiterati, sistematici ed ingiustificati dovranno essere dai Coordinatori di plesso immediatamente segnalati al Dirigente per i provvedimenti del caso. Art 46. Uscite anticipate potranno essere autorizzate dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore di sede solo nelle due ultime ore di lezione, e solo per ragioni serie e particolari, quali visite mediche, impegni sportivi, gravi motivi familiari. Art 47. Il Dirigente Scolastico può rilasciare permessi permanenti di entrata in ritardo o di uscita in anticipo per ragioni serie e particolari, quali terapie mediche, terapie di riabilitazione, terapie psicologiche, gravi motivi familiari. Art 48. Qualora le lezioni terminino prima o inizino dopo l’orario consueto (per assemblea sindacale, scioperi del personale, inagibilità provvisoria dei locali etc) le famiglie saranno informate tramite libretto personale entro il giorno precedente. In caso di sciopero, sarà dovere dei genitori accertarsi del regolare svolgimento delle lezioni.

Assenze

Art 49. Le assenze dalle lezioni dovranno sempre essere giustificate per iscritto sul libretto personale, che dovrà essere presentato per registrazione all’insegnante in servizio nella prima ora di lezione: le giustificazioni ammesse possono riguardare motivi di salute, visite e terapie sanitarie, gravi motivi familiari (da esplicitare in tutta riservatezza al Dirigente Scolastico), impedimenti dovuti a calamità naturali o eventi metereologici eccezionali, partecipazione a competizioni sportive autorizzate. Non sono assolutamente ammesse giustificazioni con motivazioni generiche.

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Art 50. Nel caso di assenze reiterate e frequenti la scuola si riserva il diritto di avvertire ed interpellare, anche per le vie brevi, mediante comunicazione telefonica, la famiglia dell’alunno. Al rientro da un periodo di assenza per malattia, l’alunno verrà automaticamente considerato idoneo a svolgere tutte le attività scolastiche, salva diversa indicazione formulata per iscritto dai genitori ,dal medico curante, dal pediatra di libera scelta, che ugualmente dovranno segnalare l’eventuale necessità di adottare temporaneamente per il convalescente modificazioni della dieta o sottoporlo a limitazioni precauzionali di movimento, come la sospensione della ricreazione all’aria aperta o l’esonero temporaneo dall’attività motoria. Art 51. Eventuali assenze prolungate non dipendenti da motivi di salute , andranno dai genitori notificate anticipatamente alla Direzione. Art 52. E’ fatto obbligo alla famiglia e/o all’alunno informarsi durante l’assenza dei compiti assegnati nel frattempo per casa dagli insegnanti, oltre che degli argomenti trattati e delle attività svolte in classe, tramite il controllo del Registro Elettronico o consultando direttamente i docenti e organizzando quindi autonomamente il necessario recupero. Art 53. Assenze reiterate, prolungate ed ingiustificate potrebbero dar luogo, nei casi più gravi , alla segnalazione dei genitori all’autorità giudiziaria per evasione dell’obbligo scolastico. Art 54. Prima dell’inizio dell’anno scolastico i genitori sono tassativamente tenuti a comunicare agli insegnanti per iscritto prescrizioni mediche che permanentemente limitino l’attività fisica o condizionino l’alimentazione dell’alunno, che implichino l’assunzione regolare di farmaci o comportino l’adozione di particolari misure di prevenzione. In ogni caso la somministrazione di farmaci in ambito scolastico dovrà essere specificamente richiesta ed autorizzata , sempre per iscritto, dai genitori e convalidata dalla direzione, previa consultazione dei servizi sanitari “ . Art 55. I genitori sono ugualmente tenuti ad informare preventivamente e per iscritto direzione ed insegnanti delle patologie croniche da cui siano affetti gli alunni , dei rischi ad esse connessi, delle misure da mettere in atto in caso di eventuali crisi. Art 56. Ove un bambino si presenti a scuola palesemente sofferente di una qualche affezione , disturbo, indisposizione non sarà ammesso in classe e sarà affidato ai genitori per essere riaccompagnato a casa. Art 57. In caso di malessere o, indisposizione o malore sopravvenuti all’alunno durante la permanenza a scuola, verranno immediatamente avvisati e convocati i genitori per i provvedimenti del caso. Ove essi risultassero irreperibili o indisponibili la Direzione allerterà la guardia medica o i servizi sanitari .

Compiti domestici Art 58. Gli alunni della Scuola Primaria a tempo modulare e della Scuola Secondaria di I grado sono tenuti a svolgere con regolarità i compiti domestici. Art 59. Nella Scuola Primaria a tempo pieno i compiti domestici si limitano a letture e ad esercitazioni di consolidamento da effettuare durante il fine settimana. Argomenti da studiare possono comunque essere eccezionalmente assegnati agli alunni delle classi terminali. Art 60. La mancata esecuzione dei compiti domestici dovrà in ogni caso essere giustificata per iscritto dai genitori. Comunicazioni tra scuola e famiglia. Art 61. Gli insegnanti trascriveranno i messaggi di qualsiasi tipo indirizzati alle famiglie sul registro elettronico e sul libretto personale degli alunni Art 62. I genitori incontreranno gli insegnanti nei momenti istituzionalmente previsti per i colloqui, e cioè nell’ambito delle assemblee di classe , dei ricevimenti individuali e dei ricevimenti generali; in tali occasioni non sarà permessa nell’ambito degli spazi e dei locali scolastici la presenza dei bambini e dei ragazzi, per motivi di opportunità, organizzazione e soprattutto per l’impossibilità di garantirne la sorveglianza. Art 63. Colloqui ed abboccamenti improvvisati, prima dell’inizio delle lezioni o al loro termine, sono ammessi solo per gravi ed urgenti comunicazioni : altrimenti vanno assolutamente sconsigliati, e per la tutela dovuta della riservatezza, e per non creare intralcio al funzionamento ed all’organizzazione della scuola, e per rispettare il lavoro dell’insegnante ed il suo diritto a tutelare la propria sfera di libertà privata una volta terminato l’assolvimento dei doveri professionali. Tantomeno è consentito indirizzare telefonate personali ai docenti durante l’orario scolastico: in questo caso i collaboratori si limiteranno a prendere nota di eventuali messaggi, per riferirli più tardi agli interessati, cui ovviamente non dovranno passare la comunicazione . Art 64. Al di fuori dei momenti di incontro e partecipazione previsti dai consigli di classe, interclasse ed intersezione (festeggiamenti, mostre del libro, recite e rappresentazioni, etc.) la presenza dei genitori a scuola durante lo svolgimento delle attività didattiche non è permessa, se non è giustificata da ragioni educative (sportello psico-pedagogico, testimonianze, consulenza all’interno dei laboratori, collaborazione con gli insegnanti …) e se comunque non è stata debitamente autorizzata dalla Direzione.

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TITOLO V DISCIPLINA

(Art. 4 DPR n.249 24 giugno 1998 Statuto degli Studenti e delle Studentesse così come modificato dal DPR n.235 del 21 novembre 2007)

I PRINCIPI E LE PROCEDURE

Art 65. Tutti i provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e correttive, mai meramente punitive o afflittive: essi devono tendere a rafforzare negli alunni il senso di responsabilità e la consapevolezza dei loro doveri verso la comunità di cui fanno parte. In ogni caso la valutazione relativa al comportamento non dovrà influenzare quella riguardante il profitto e l’apprendimento. Art 66. La responsabilità disciplinare è personale ed individuale per cui andranno evitati provvedimenti indiscriminatamente indirizzati a colpire un intero gruppo. Nessuno studente può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Considerazioni relative al comportamento di un allievo non possono essere addotte ad influenzarne la valutazione. Art 67. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera manifestazione da parte dello studente delle sue opinioni, sempre che non ledano l’altrui onorabilità, non offendano convinzioni religiose, politiche ed ideologiche diverse, non esprimano sentimenti razzisti, xenofobi, sessisti e fascisti. Art 68. Le sanzioni possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi a carico dello studente incolpato. Art 69. Le sanzioni devono essere chiaramente e rigorosamente motivate. Art 70. Le sanzioni devono essere proporzionate alla infrazione disciplinare commessa e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del suo comportamento e delle conseguenze che da esso sono derivate. Art 71. Le sanzioni diverse dalla sospensione della frequenza sono comminate dal Dirigente scolastico, dal Coordinatore di Classe o dai singoli docenti del Consiglio, come di volta in volta di seguito specificato. Il Dirigente scolastico ha sempre la facoltà di impugnare le decisioni assunte dal Coordinatore e dai Docenti o di avocare a sé le decisioni in materia disciplinare a questi delegate. Art 72. Le sanzioni che comportano l'allontanamento da scuola per periodi superiori a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica per periodi inferiori a 15 giorni sono adottati dal consiglio di classe o autoritativamente dal Dirigente scolastico, nel caso in cui la gravità della trasgressione comporti la necessità di un intervento immediato e tempestivo di allontanamento dalla scuola. Art 73. Consiglio di classe e Consiglio d'Istituto, gli organi rispettivamente competenti ad irrogare le sanzioni previste, sono convocati dal Preside in un caso, dal genitore Presidente nell’altro, entro una settimana dalla segnalazione delle trasgressioni al regolamento da giudicare. Alle riunioni degli organi in seduta giudicante è sempre presente il Dirigente Scolastico o un suo collaboratore, che presenta il fatto in discussione sulla base delle risultanze dell’istruttoria precedentemente compiuta. Prima di assumere la sua decisione l’organo collegiale competente ha facoltà di ascoltare direttamente lo studente accusato e di valutarne le dichiarazioni e giustificazioni. Lo studente deve avvalersi in tali circostanze dell’assistenza dei genitori. Art 74. Nel caso venga irrogata la sanzione disciplinare della sospensione, prima del periodo del temporaneo allontanamento i docenti della classe daranno indicazione scritta allo studente degli argomenti che saranno trattati durante il successivo periodo e, su richiesta dello stesso o della sua famiglia, forniranno ulteriori indicazioni di studio allo scopo di far riprendere l’allievo la normale attività didattica al termine dell’allontanamento. Il presidente del Consiglio di Classe durante tale periodo contatterà lo studente e la famiglia allo scopo di favorire un rapporto volto al reinserimento in classe. Art 75. Le sanzioni disciplinari più lievi, ed in particolare le ammonizioni, dovranno essere trascritte dal Coordinatore sul registro di classe e sul libretto personale dell’allievo. La nota riportata sul registro e sul libretto personale dovrà essere controfirmata da un genitore per presa visione. Le sanzioni disciplinari comportanti allontanamento dalla scuola o pene alternative a carattere riparatorio dovranno essere formalizzate dal Dirigente scolastico mediante decreto da comunicare alla famiglia. Art 76. Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione del suo trasferimento ad altro Istituto. Le sanzioni disciplinari non sono considerate alla stregua di dati sensibili. Il cambiamento di scuola non interrompe il procedimento disciplinare. Art 77. Le sanzioni inflitte allo studente verranno valutate ai fini dell’attribuzione del voto di condotta. Art 78. Il voto di condotta valuta globalmente il comportamento degli studenti, registra il rispetto delle disposizioni che disciplinano la vita dell’istituzione scolastica, ma non può riferirsi ad un singolo episodio isolato, pur censurabile, dovendo

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scaturire da un giudizio complessivo sul livello di maturazione e di crescita raggiunto dallo studente nel corso dell’intero anno scolastico. Art 79. Il voto di condotta viene attribuito collegialmente dal Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio e finale e concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. Art 80. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. Art 81. Un voto di condotta inferiore alla sufficienza comporta, in sede di scrutinio finale, la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione agli esami di stato. Art 82. Il voto di condotta viene espresso in decimi. Ai fini della determinazione del voto di condotta vanno considerati i seguenti elementi: • Regolarità della frequenza e puntualità della presenza • Rispetto delle consegne ed esecuzione dei compiti domestici • Attenzione, impegno, interesse e partecipazione all’attività didattica • Comportamento composto ed educato in classe, tale da non arrecare disturbo alla lezione. • Rispetto dei compagni e degli insegnanti • Rispetto dell’ambiente, delle strutture, delle attrezzature, delle norme di pulizia ed igiene • Correttezza dell’abbigliamento e del linguaggio • Attitudine a socializzare, disponibilità ad integrarsi nel gruppo, disponibilità ad aiutare i compagni • Autonomia, capacità di organizzazione efficace dell’attività di studio. Disponibilità alla collaborazione ed al lavoro di gruppo. • Capacità di iniziativa, di proposta, di critica.

TITOLO VI MANCANZE E SANZIONI

Art 83. Qualora uno studente manchi gravemente di rispetto ad un Insegnante, al Dirigente scolastico o ai suoi collaboratori, ad un membro del personale scolastico o a un suo compagno, egli sarà punito con l’allontanamento dalle lezioni per un periodo di durata proporzionale alla gravità dell’offesa ed al ruolo della persona offesa, comunque variabile da un minimo di 3 ad un massimo di 15 giorni . Il rifiuto di presentare scuse scritte e pubbliche alla persona offesa determinerà un aggravamento della sanzione, comunque entro i limiti massimi stabiliti per la fattispecie. Art 84. Qualora uno studente passi a vie di fatto nei confronti di un Insegnante, del Dirigente scolastico o di uno dei suoi collaboratori, di un qualsiasi membro del personale scolastico, egli sarà punito con l’allontanamento dalle lezioni per un periodo di durata proporzionale alla gravità dell’offesa ed al ruolo della persona offesa, e comunque non inferiore a 30 giorni. Art 85. Qualora uno studente partecipi ad una zuffa, si renda responsabile nei confronti di un compagno di un’aggressione fisica, e comunque metta in atto comportamenti maneschi, sempre che queste azioni non provochino nelle persone offese lesioni o danni di sorta, esse sono punite con l’allontanamento dalle lezioni per un periodo variabile da una settimana a 15 giorni. Il rifiuto di presentare scuse scritte e pubbliche alla persona offesa e di svolgere azioni riparatorie opportune, come ad esempio una ricerca sui temi della violenza, della tolleranza, delle regole della convivenza civile, è assunta ad aggravante, ma sempre entro i limiti massimi stabiliti per la sanzione. Art 86. Qualora uno studente commetta contro un compagno azioni gravi e/o ripetute tali da recare danno alla sua integrità fisica e/o psichica (percosse gravi determinanti lesioni, atti persecutori classificabili come “bullismo”, molestie e violenze sessuali, etc.), o compia azioni tali da mettere in pericolo la sicurezza generale (atti dolosi indirizzati a provocare incendi, allagamenti, distruzioni) egli è sospeso dal Consiglio di Istituto per periodi variabili da 15 giorni all’intero anno scolastico. Tali fatti sono dal Dirigente scolastico segnalati alla Magistratura per i provvedimenti di competenza. L’iter del procedimento giudiziario, qualsiasi sia il suo esito, non inficia i provvedimenti assunti d’urgenza dall’autorità scolastica, né determina la loro sospensione o revoca. Art 87. Qualora uno studente rivolga offese a un compagno, relative alla sua identità di genere o etnica, o alle sue convinzioni religiose, ideologiche, culturali, fatte salve eventuali conseguenze d’ordine penale o civile (per calunnia, diffamazione, ingiuria, istigazione all’odio razziale etc.) egli sarà punito con l’allontanamento dalle lezioni per un periodo di durata variabile da un minimo di 7 ad un massimo di 15 giorni. Egli, oltre alle scuse formali alla persona offesa, dovrà svolgere, su indicazione del Coordinatore di classe, una ricerca sulla confessione, ideologia, etnia, comunità cui ha portato offesa, riflettendo in generale sull’odiosità dei meccanismi di discriminazione ed esclusione comunque giustificati. Il rifiuto di tale atto di riparazione determinerà un aggravamento della sanzione, comunque entro i limiti massimi stabiliti. Art 88. Se gli studenti non assolvono le consegne loro affidate o non svolgono diligentemente i compiti domestici, i singoli docenti possono irrogare loro sanzioni riparatorie consistenti nello svolgimento di compiti supplementari.

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Art 89. Nel caso un allievo arrechi disturbo ed intralci il regolare svolgimento delle lezioni, egli non potrà essere dall’insegnante temporaneamente allontanato dall’aula, con il ricorso ad una sanzione legittimata da una lunga tradizione, ma non più accettabile in quanto contrastante con il dovere di vigilanza e sorveglianza del docente. In alternativa egli provvederà a sottoporre l’allievo ad immediata verifica orale relativa all’argomento della lezione in corso, o gli assegnerà compiti domestici supplementari, sempre relativi agli argomenti trattati nel corso della lezione. In ogni caso il comportamento dell’alunno dovrà essere segnalato e censurato con nota scritta di ammonizione da riportare sul registro di classe e sul libretto personale del colpevole. Art 90. Se gli studenti si assentano dalle lezioni senza una giustificazione valida o se si presentano alle lezioni con continuo ed immotivato ritardo potranno con delibera del Consiglio di classe essere allontanati dalla scuola per un periodo da uno a tre giorni, salvo l’accettazione di una pena riparatoria ed educativa, come l’impegno a partecipare attivamente ad attività integrative e progetti programmati in orario extrascolastico. Art 91. Gli allievi che si allontanassero senza permesso dalla classe, dai laboratori o da altri spazi adibiti ad ospitare attività didattiche, sottraendosi alla sorveglianza dell’insegnante, pur senza lasciare i locali scolastici e le loro immediate pertinenze, sono puniti con la sospensione dalle lezioni da uno a tre giorni. Gli allievi che senza permesso abbandonino l’Istituto durante il tempo scolastico sono puniti con la sospensione da 1 a 2 settimane . Art 92. Allo studente che si sia reso responsabile di una contraffazione o falsificazione di firme, voti o comunicazioni sul libretto personale o altri documenti della scuola verrà irrogata una sanzione riparatoria consistente in una ricerca sulla normativa riguardante la fattispecie e verrà escluso dalla partecipazione ai viaggi di istruzione, mantenendo durante la loro effettuazione l’obbligo di frequenza. La sanzione sarà annotata sul registro e sul libretto personale e influenzerà il voto di condotta. Art 93. Nel caso in cui falsificazioni o contraffazioni siano più di una o lo studente abbia provveduto a sostituire delle pagine o l’intero libretto personale, al fine di nascondere alla famiglia la propria situazione scolastica, oltre all’esclusione dai viaggi di istruzione, sarà allontanato dalle lezioni per un periodo variabile da 1 a 7 giorni. In alternativa, per lo stesso periodo, lo studente dovrà svolgere in orario extrascolastico opera di supporto all’attività didattica (ricercando o elaborando documentazione, catalogando libri, ecc.). Art 94. Il comportamento dello studente che utilizzi il cellulare, o altri supporti multimediali non previsti dallo svolgimento delle lezioni, e comunque non autorizzati dall’insegnante, sarà segnalato con nota disciplinare sul registro di classe e sul libretto e influirà sul voto di condotta. Qualora tale comportamento sia reiterato dall’allievo esso sarà punito con la sospensione da 1 a tre giorni dalle lezioni. Art 95. Qualora lo studente utilizzi il cellulare per diffondere atti coperti dal segreto d’ufficio (ammonizioni sul registro; verifiche scritte; schede di valutazione; schede personali etc.), qualsiasi sia la finalità delle sue azioni, egli è punito con la sospensione dalle lezioni per un periodo variabile da un giorno ad una settimana, estensibile fino a 15 giorni in caso di recidiva. La disponibilità ad effettuare azioni riparatorie, quali la frequenza di un corso intensivo sulla privacy, costituisce attenuante e può comportare una riduzione della sanzione. Il perseguimento di finalità oltraggiose o diffamatorie nei confronti di compagni ed insegnanti costituisce aggravante, entro i limiti massimi stabiliti per la sanzione. Art 96. Qualora lo studente utilizzi il cellulare per ritrarre o riprendere compagni ed insegnanti senza il loro consenso, palesemente violandone la privacy, sarà dal Consiglio di classe allontanato per un periodo massimo di una settimana, estensibile fino a 15 giorni in caso di recidiva. Art 97. Qualora lo studente utilizzi il cellulare per riprendere o ritrarre compagni ed insegnanti in atteggiamenti che costituiscano palese violazione della loro dignità, oltre che della loro privacy, per diffamarli ed umiliarli pubblicamente, o per diffondere bravate ed atti di bullismo, la sospensione dalle lezioni può essere disposta dal Consiglio di istituto per periodi variabili, a seconda della gravità degli atti, da 15 a 30 giorni, fatte salve le conseguenze d’ordine penale e le possibili rivalse delle parti offese in sede civile. Art 98. È assolutamente vietato , durante le prove scritte, usare telefoni cellulari di qualsiasi tipo, nonché dispositivi a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, apparecchiature elettroniche di tipo palmare o personal computer portatili. Nei confronti di coloro che fossero sorpresi ad utilizzarli è previsto il ritiro della prova e la sua classificazione con il punteggio minimo (applicazione estensiva della nota MIUR n. prot. 5190 del 18 maggio 2009). Art 99. Qualsiasi registrazione di lezioni è vincolata alla concessione dell’autorizzazione da parte dell’insegnante salvo essa sia prevista dal Piano Educativo Personalizzato di allievo con DSA. In questo caso solo la registrazione di interrogazioni è soggetta a liberatoria da parte delle famiglie dei soggetti coinvolti. Art 100. Il singolo studente sarà tenuto a risarcire personalmente qualsiasi danno arrecato alle strutture e alle attrezzature scolastiche, per dolo o colpa grave, quando sia provata la sua responsabilità individuale. Gruppi di studenti saranno invece chiamati a risarcire in solido il danno arrecato alle strutture e alle attrezzature scolastiche, per dolo o colpa grave, quando si provi che hanno concorso a determinarlo con il loro comportamento commissivo od omissivo. In ogni caso, in presenza di atti di danneggiamento volontario (atti vandalici), fatta salva la sanzione civilistica del risarcimento, il Consiglio di classe potrà irrogare ulteriori sanzioni disciplinari, consistenti nell’allontanamento dalle lezioni da 1 a 7 giorni, che possono venire sostituite

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da sanzioni a carattere riparatorio o compensatorio (ad esempio : cancellazione di scritte deturpanti o di graffiti, riparazione di danni o guasti, ripulitura di ambienti e locali ….). Art 101. Ugualmente il singolo studente sarà tenuto a risarcire personalmente, e gruppi di studenti saranno chiamati a risarcire in solido, qualsiasi danno arrecato durante attività scolastiche e parascolastiche ai beni di un soggetto privato (compagni, insegnanti, membri del personale non docente o anche terzi estranei all’Istituzione scolastica). Se il danno provocato deriva da dolo o colpa grave, oltre all’obbligo del risarcimento potrà essere loro applicata la sanzione dell’allontanamento dalle lezioni da 1 a 7 giorni, da sostituirsi eventualmente con attività riparatorie da concordare. Art 102. Lo studente che si sia appropriato dolosamente di beni appartenenti ad un soggetto terzo, o all’Istituzione scolastica stessa, sarà tenuto a restituire la refurtiva o comunque a risarcire personalmente o in solido il derubato; fermo restando che la restituzione o il risarcimento non escludono conseguenze d’ordine disciplinare, che in rapporto alla gravità del fatto possono arrivare a 15 giorni di sospensione dalla frequenza scolastica e comportare la denuncia all’autorità giudiziaria. Art 103. Nel caso uno studente metta in atto comportamenti tali da mettere a rischio o compromettere la sua incolumità e salute, dovrà produrre ed esporre in pubblico ampia e documentata relazione sulle conseguenze dannose provocate dai suoi atti, sul valore ed il significato della prevenzione in materia di salute e sicurezza, etc.; in ogni caso sarà immediatamente sospeso dalle lezioni con provvedimento autoritativo del Dirigente scolastico per un periodo variabile, in relazione della gravità del fatto, da uno a dodici giorni. Art 104. Nei casi in cui, negli spazi interni od esterni agli istituti, durante l’orario scolastico o nello spazio di tempo immediatamente precedente all’inizio o immediatamente successivo al termine delle lezioni, gli studenti mettano in atto comportamenti tali da arrecare disturbo alla quiete pubblica, elevando schiamazzi, canti sguaiati, urla e grida , oppure mettano in atto comportamenti tali da arrecare molestia e pregiudizio alle persone che frequentano gli spazi o le vie attigue all’Istituto, abbandonando rifiuti o lanciando oggetti nell’altrui proprietà, fino a creare anche situazioni di pericolo per i vicini, il Consiglio di classe potrà adottare nei loro confronti provvedimenti riparatori o di esclusione dalla ricreazione e dai viaggi di istruzione. Nei casi più gravi, ove il comportamento degli allievi, oltre che provocare rischi alle persone o danni alle cose, finisca per compromettere il buon nome della scuola, il Dirigente scolastico, oltre a pretendere un’immediata riparazione dei danni morali e materiali, potrà sospendere i responsabili dalla frequenza delle lezioni , in proporzione alla gravità dei fatti, fino a 10 giorni. Art 105. Se, nel corso di viaggi o visite di istruzione, lo studente si allontanerà volontariamente dal gruppo, sottraendosi alla sorveglianza dell’insegnante sia in orario diurno che notturno, l’insegnante responsabile della vigilanza e dell’organizzazione potrà decidere l’immediato rientro del responsabile, avvertendo i suoi genitori della mancanza commessa ed invitandoli a provvedere al suo riaccompagnamento a casa. In ogni caso lo studente responsabile sarà escluso da ogni altra uscita, salvo l’adozione di ulteriori provvedimenti di sospensione dalle lezioni fino ad una settimana nel caso egli abbia messo a repentaglio la sua sicurezza ed incolumità. Art 106. Se, nel corso di viaggi o visite di istruzione, lo studente mantiene un contegno tale da arrecare disturbo ai compagni ed a terzi, oppure compie azioni tali da arrecare danno all’immagine della Scuola o si rende responsabile di atti di vandalismo, teppismo e violenza l’insegnante responsabile della vigilanza e dell’organizzazione potrà decidere l’immediato rientro del responsabile, avvertendo i suoi genitori della mancanza commessa ed invitandoli a provvedere al suo riaccompagnamento a casa. In ogni caso lo studente responsabile sarà escluso da ogni altra uscita, salvo l’adozione di ulteriori provvedimenti di sospensione dalle lezioni fino ad una settimana e provvedimenti di risarcimento dei danni arrecati. Art 107. Nel caso lo studente commetta azioni che ad inappellabile giudizio dell’autorità scolastica configurino palesi violazioni della dignità e del rispetto della persona umana (minacce, intimidazioni, ingiurie, percosse, molestie e violenze sessuali etc.), o compia azioni tali da mettere in pericolo la sicurezza generale (azioni dolose atte a provocare incendi, allagamenti, distruzioni) egli è sospeso dal Consiglio di istituto per periodi variabili da 15 giorni all’intero anno scolastico, con possibilità di esclusione dallo scrutinio finale o dall’esame di stato nei casi più gravi, di recidiva acclarata o comunque tali da ingenerare un elevato allarme sociale. Art 108. La reiterazione delle infrazioni meno gravi che di per sé non comporterebbero la sospensione dalle lezioni o il rifiuto dello studente di sottostare alle disposizioni riparatorie stabilite negli stessi casi, darà luogo all’allontanamento dalle lezioni per un periodo variabile da 1 a 3 giorni. In ogni caso tutte le mancanze disciplinari devono essere trascritte sul registro di classe e sul libretto personale. Per i fatti più gravi il docente presente al momento dell’infrazione o il presidente del consiglio di classe o il coordinatore di sede, devono produrre una relazione scritta e circostanziata sui fatti da presentare al Dirigente Scolastico.

TITOLO VII IMPUGNAZIONI E PATTO DI RESPONSABILITÀ

(Articolo 5 DPR N.249 24 giugno 1998 Statuto degli studenti e delle studentesse così come modificato dal DPR n.235 del 21 novembre 2007)

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Art 109. Avverso un provvedimento di sospensione dall’attività didattica, la famiglia dello studente o chiunque vi abbia interesse possono inoltrare ricorso, entro quindici giorni dalla comunicazione della sanzione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola (D. P. R. 249/98, modificato 235/2007). L’organo di garanzia verrà immediatamente convocato e si riunirà entro una settimana a decorrere dalla data di presentazione del ricorso. Art 110. La sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione in base al principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non definitivi. Art 111. L’organo di garanzia è presieduto di diritto dal dirigente scolastico ed è composto da tre altri membri designati dal Consiglio di Istituto nel suo seno: due insegnanti ed un genitore. Il Consiglio designa pure nel suo seno 2 supplenti: un docente, ed un genitore. Art 112. La designazione dei componenti dell’Organo di Garanzia avviene nella prima seduta ordinaria del Consiglio di Istituto all’inizio di ogni anno scolastico. Art 113. I genitori componenti dell’Organo di Garanzia non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla classe del proprio figlio Art 114. Gli insegnanti componenti dell’Organo di Garanzia non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti i propri studenti. Art 115. La funzione di segretario verbalizzatore viene svolta da uno dei componenti, designato dal Presidente. Art 116. L’organo di garanzia è espressione del Consiglio d'Istituto e resta in carico quanto il Consiglio di Istituto stesso. I membri del Comitato di garanzia decaduti per perdita di requisiti di eleggibilità vengono immediatamente surrogati. Art 117. L’organo di garanzia si riunisce entro sette giorni dalla presentazione del ricorso su convocazione del Dirigente Scolastico e delibera, in presenza del numero legale, a maggioranza, dopo aver ascoltato la relazione del Presidente sui fatti ed i provvedimenti in contestazione. L’organo di garanzia può anche convocare lo studente interessato ed i suoi genitori, per sentirne in merito il punto di vista. I membri supplenti sono convocati a sostituire i membri effettivi della medesima componente che comunichino l’impossibilità o l’inopportunità di essere presenti alla convocazione dell’organo. Art 118. Ciascuno dei componenti dell’Organo di Garanzia è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell’Organo di Garanzia, e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell’organo stesso e/o per scopi non attinenti alle finalità dell’Organo di Garanzia. Art 119. L’organo di garanzia può respingere il ricorso o accoglierlo annullando o modificando il provvedimento disciplinare impugnato dal ricorrente. Art 120. Contro le decisioni assunte dall’organo di garanzia interno alla scuola è ammesso ricorrere, da parte di chiunque vi abbia interesse, all’organo di garanzia regionale. L’impugnazione delle deliberazioni dell’organo di garanzia deve avvenire entro quindici giorni dalla loro comunicazione. Art 121. L’organo di garanzia regionale, decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, così come modificato dal Decreto del Presidente Della Repubblica 21 Novembre 2007, n. 235) ed in merito alla rispondenza delle norme del presente regolamento a quelle contenute nello Statuto degli studenti e delle studentesse. Art 122. Contestualmente all'iscrizione, e comunque non oltre i primi 15 giorni di attività scolastica, i genitori (ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.), gli studenti e l’Istituzione scolastica sottoscrivono un Patto educativo di corresponsabilità, che li impegna a stabilire, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, doveri e responsabilità, un’alleanza educativa ed a condividere i nuclei fondanti, le finalità, le priorità dell’azione educativa. L’elaborazione del Patto di corresponsabilità è demandata al Consiglio di Istituto, dove sono rappresentate le diverse componenti della comunità scolastica.

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ALLEGATO N. 6

USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

PREMESSA

La C.M. n°291 del 14/10/92 La C.M. n°623 del 2/10/96 in materia di visite e di viaggi d’istruzione non prescrivono più regole e procedure vincolanti di derivazione ministeriale, ma demandano all’autonomia delle singole Istituzioni scolastiche la definizione delle norme di programmazione e le modalità di svolgimento di visite e viaggi nell’ambito di uno specifico Regolamento, che stabilisce i criteri generali per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche, ai sensi dell’articolo 10, comma 3, lettera e) del Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione),

FINALITA’ E DESTINATARI

1. Visite guidate e viaggi di istruzione devono possedere quelle serie motivazioni culturali e quella reale valenza formativa

che ne costituiscono lo scopo preminente: essi non devono perciò ridursi a semplici occasioni di evasione, ma devono costituire momenti di arricchimento culturale, occasioni di apprendimento teorico - pratico integrate nel curricolo scolastico e finalizzate a sviluppare negli alunni capacità di analisi e rielaborazione critica, ad approfondire i contenuti della loro preparazione.

2. In particolare i viaggi devono promuovere negli alunni una miglior conoscenza della loro regione e del paese, introdurre gli alunni alla rilevazione diretta delle risorse del territorio, favorire il contatto degli alunni con l’ambiente, considerato nei suoi aspetti umani e naturali, stimolare negli alunni la formazione di una sensibilità ecologica.

3. Oltre che scopi cognitivi però i viaggi di studio devono perseguire anche finalità di tipo relazionale, favorendo la socializzazione all’interno del gruppo.

4. I viaggi possono inoltre rivestire un’importante funzione educativa, favorendo l’arricchimento umano, lo sviluppo e la formazione della personalità, la maturazione degli alunni.

5. I viaggi possono pure acquistare un carattere orientativo e concorrere ad offrire all’alunno elementi utili ad immaginare la propria collocazione nel mondo ed a dare una direzione alla propria esistenza.

6. Perché i viaggi e le visite assumano tutte queste valenze è necessario che essi siano accuratamente preparati e preceduti da una seria presentazione, illustrazione e documentazione dei loro contenuti. Allo stesso modo essi devono essere seguiti al ritorno da una rielaborazione attenta delle esperienze vissute.

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7. Tutti i viaggi di studio e visite guidate, se concepiti ed attuati secondo i criteri sopra indicati, vanno assimilati a delle vere e proprie esercitazioni didattiche e quindi devono essere considerati (a norma della c.m. n° 244 del 12 settembre 1986), come parte integrante delle lezioni. La progettazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione si colloca dunque all’interno della programmazione educativo – didattica e rientra nelle attribuzioni degli organi collegiali.

Più precisamente spetta al consiglio di Istituto dettare i presenti criteri di indirizzo; spetta ai consigli di classe ed interclasse elaborare su queste basi il programma analitico del viaggio con l’enunciazione degli obiettivi culturali e didattici che lo motivano; spetta al Dirigente o ai suoi collaboratori valutare se il progetto di visita di istruzione è pienamente compatibile con le finalità ed i caratteri di cui al presente regolamento e quindi procedere a concedere o negare l’autorizzazione ad effettuarlo, entro 10 giorni dalla presentazione della proposta. Il giudizio del dirigente non può essere impugnato, salvo che il suo diniego non sia stato motivato. È sempre il Preside che valuta e giudica eventuali reclami.

Il piano dei viaggi di istruzione e delle visite guidate è parte integrante e qualificante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) in quanto le uscite didattiche sono per gli alunni momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione Tali attività costituiscono a tutti gli effetti processi formativi significativi per quanto riguarda in particolare la socializzazione e l’ integrazione di ciascun alunno; la pratica della collaborazione tra allievi , l’affermazione del senso di responsabilità individuale, il rispetto delle regole , l’arricchimento umano, lo sviluppo della personalità e la maturazione degli alunni , la conoscenza delle lingue straniere , del patrimonio storico-culturale, dell’ambiente naturale e del paesaggio, l’applicazione delle nozioni e competenze apprese in ambito scolastico . rivestire una funzione educativa anche favorendo;

DEFINIZIONE DELLA MATERIA 1. Per viaggi di istruzione si devono intendere le uscite didattiche che, indirizzate alla visita di località d’interesse

storico - artistico, di monumenti, musei e gallerie, mostre, aziende, parchi e riserve naturali, trasferte teatrali, etc , situati all’interno dei confini nazionali o all’estero, protraggono la loro durata per più giorni e comportano uno o più pernottamenti fuori sede.

2. Per visite guidate si debbono intendere le uscite didattiche strettamente limitate allo spazio di una giornata, ed indirizzate a mete comprese di norma nell’ambito del territorio regionale o nelle aree limitrofe. In questa categoria rientrano pure i trasferimenti per assistere a spettacoli teatrali o concerti musicali, per visitare scuole ed aziende nell’ambito dei programmi di orientamento e continuità, per partecipare a manifestazioni sportive.

3. Una particolare categoria di viaggi è rappresentata da quelli finalizzati a coinvolgere gli alunni in esperienze di vita all’aria aperta o in attività sportive, che oltre ad un evidente valore formativo rivestono grande importanza come occasioni di educazione alla salute. Tra queste iniziative, che hanno durata di più giorni consecutivi, rientrano i campeggi, i campi scuola o settimane verdi, le settimane bianche, etc.

4. Non rientrano nell’oggetto del presente regolamento le iniziative di scambio culturale, partenariato o gemellaggio scolastico con alunni di scuole estere (programmati nell’ambito dei Progetti Europei Comenius o simili).

ORGANIZZAZIONE

Bisogna evitare di progettare viaggi la cui realizzazione richiederebbe alle famiglie degli allievi quote di partecipazione tali da risultare proibitive per molti: in questo caso la visita di istruzione acquisirebbe un inaccettabile senso discriminatorio che ne inficerebbe la validità educativa.

1. La progettazione dei viaggi di studio va pertanto commisurata alle risorse delle famiglie, realizzando solo quelli che per durata e scelta della località risultino accessibili alla maggioranza degli alunni. Non sarà inopportuno a tal riguardo effettuare un preventivo sondaggio delle famiglie circa la tollerabilità delle quote previste. Nessun viaggio o visita guidata cui non sia assicurata la partecipazione di almeno quattro quinti (dell’80%) della classe potrà comunque essere effettuato. E’ lasciata al dirigente la discrezionalità di derogare alla disposizione riguardo al tetto dell’80% su singoli progetti. Gli studenti che non partecipano al viaggio d’istruzione sono tenuti alla regolare frequenza delle lezioni.

2. Ad evitare di sottrarre eccessivo tempo alle attività didattiche curricolari, è bene limitare al massimo a 3 per ciascuna classe il numero di visite guidate, a condizione naturalmente che tali iniziative siano state oggetto in sede di programmazione di ponderato giudizio, volto a garantire che si integrino nelle attività curricolari e non costituiscano

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per esse alcun nocumento. Tra le mete delle uscite vanno privilegiate quelle più vicine alla sede scolastica, sia per limitarne i costi, sia per ridurre il disagio di lunghi trasferimenti, sia per valorizzare la conoscenza approfondita del territorio locale. Orientativamente le visite guidate non dovrebbero oltrepassare i confini della regione; ma sono ammessi sconfinamenti per visitare località di grande interesse o richiamo limitrofe alla regione, persino situate all’estero, fatto salvi i limiti di durata in precedenza richiamati.

3. Quanto al numero dei viaggi finalizzati ad attività sportive o all’aria aperta, sarà opportuno effettuarne solo uno all’anno, di durata non superiore a cinque giorni feriali.

4. Fermi restando i vincoli ed i limiti sopra esplicitati, ogni classe non potrà comunque impegnare in visite, viaggi, soggiorni in montagna/campagna etc. un monte globale di giornate scolastiche superiore a 8 (otto ).

5. Soprattutto nei periodi di maggior afflusso turistico (nei periodi di alta stagione) sarà opportuno escludere dalle mete dei viaggi di istruzione i luoghi troppo noti e visitati, per dar la preferenza a centri e località minori, ma non per questo meno interessanti dal punto di vista storico, artistico, culturale, e quindi altrettanto validi dei primi ai fini del conseguimento degli obbiettivi formativi previsti.

6. Sarà in ogni caso buona regola organizzare il calendario delle uscite in modo da distribuirle uniformemente nel corso dell’intero anno scolastico. Bisogna però evitare di programmare le uscite in momenti particolarmente sensibili ed in periodi particolarmente intensi della vita scolastica, come quelli a ridosso delle iscrizioni o degli scrutini.

7. Gli accompagnatori devono essere ordinariamente individuati in numero di uno ogni 15 alunni o frazioni inferiori a 15. Nel caso di iscrizione alla vista di istruzione di alunni portatori di handicap verrà designato un ulteriore qualificato accompagnatore (cui verranno affidati al massimo due allievi disabili), e verranno adottate tutte le misure di sostegno per rimuovere eventuali ostacoli alla loro partecipazione.

9. Di norma gli accompagnatori sono scelti tra gli stessi insegnanti degli alunni interessati alla visita di istruzione. Anzi, è opportuno che alla visita di istruzione partecipi come accompagnatore il docente della classe e della disciplina maggiormente coinvolta nelle attività previste dal programma. Ogni insegnante non potrà impegnare per l’accompagnamento degli allievi in visite, viaggi, soggiorni in montagna/campagna etc. un monte globale di giornate di lezione superiore a 8 (otto). Ma sulla base di motivi di ovvia opportunità il Dirigente Scolastico, nella sua discrezionalità, potrà negare l’autorizzare ad accompagnare gli allievi in visita di istruzione a quegli insegnanti che abbiano già cumulato un numero consistente di assenze dal servizio, comunque giustificate.

10. L’accompagnamento degli alunni in vista di istruzione per l’insegnante costituisce prestazione di servizio a tutti gli effetti. Gli accompagnatori hanno l’obbligo di assicurare la vigilanza assidua degli alunni, assumendosi la responsabilità prevista all’art. 2047 e dall’art. 2048 del Codice Civile. Durante il viaggio gli accompagnatori, a fronte di prove inoppugnabili, segnaleranno immediatamente al Preside o ai suoi collaboratori , alla Ditta di noleggio, alla Polizia stradale, se il conducente abbia assunto sostanze stupefacenti, psicofarmaci, bevande alcoliche : in questo caso inoltre disporranno tassativamente che la comitiva rimanga a terra. Segnaleranno inoltre se il conducente abbia spesso o sistematicamente superato i limiti di velocità consentiti ( 80 Kmh sulle strade extraurbane, 100 Kmh in autostrada). Durante il viaggio gli accompagnatori dovranno altresì verificare che gli allievi indossino le cinture di sicurezza. Al termine della visita di istruzione, e non oltre il settimo giorno dalla sua conclusione, il responsabile presenta al Dirigente Scolastico una relazione sull’attuazione del viaggio e lo informa di ogni eventuale inconveniente verificatosi e di eventuali disservizi imputabili a carico dell’agenzia o della ditta di trasporto incaricata.

11. Fermo restando il numero degli accompagnatori sopra previsto, ai viaggi e viste di istruzione può partecipare anche il Dirigente, che oltre a mettere a disposizione le sue competenze personali può, con la sua stessa presenza, indurre gli alunni ad una maggiore correttezza di comportamento. Per particolari motivazioni, ragioni ed esigenze, attinenti soprattutto all’ausilio nella vigilanza ed allo svolgimento di compiti sussidiari di carattere logistico o organizzativo, il Dirigente può consentire la partecipazione ai viaggi d’istruzione e alle visite guidate anche di membri del personale ATA, purché vi sia il preventivo assenso del DSGA e non si producano oneri aggiuntivi per l’Amministrazione. Per particolari motivazioni, ragioni ed esigenze, attinenti soprattutto all’ausilio nella vigilanza, allo svolgimento di compiti sussidiari di carattere logistico o organizzativo , al possesso di specifiche conoscenze e competenze richieste dal programma della visita o del viaggio, il Dirigente può consentire la partecipazione dei genitori degli allievi, purché non si producano oneri aggiuntivi per l’Amministrazione . Il Dirigente può aggregare ai docenti accompagnatori designati anche altri insegnanti, pur assegnati a classi diverse da quelle interessate all’uscita, se in possesso di particolari e specifiche competenze richieste dal programma del viaggio o della visita. Per ogni visita di istruzione o uscita didattica il Dirigente Scolastico individua un responsabile scelto fra i docenti accompagnatori.

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12. Tutti i partecipanti a visite guidate o d’istruzione, compresi i docenti accompagnatori ed eventualmente il Dirigente, devono essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni.

13. L’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione viene curata in proprio dall’istituzione scolastica, che nell’ambito dei servizi di segreteria individua un particolare ufficio cui affidare tale compito. Tale ufficio, per meglio organizzare viaggi e visite di istruzione può a sua volta far ricorso all’esperienza professionale di un’agenzia di viaggio. Per determinare la scelta dell’ agenzia cui affidare il servizio di organizzazione della visita di istruzione, così come la scelta della ditta cui affidare il trasporto degli alunni, nel caso la scuola organizzi in proprio il viaggio, l’ufficio di segreteria delegato a gestire le visite di istruzione ricorrerà alla procedura prevista all’art. 34.1 del D.I. n. 44 del 1° febbraio 2001, che impone la comparazione preventiva delle offerte presentate da almeno tre aziende (sempre che il valore dei servizi da contrattare sia superiore al limite di spesa stabilito dal Consiglio di Istituto per gli acquisti a trattativa diretta). Con l’agenzia prescelta, che dovrà essere in possesso dell’autorizzazione regionale all’esercizio delle attività professionali relative all’organizzazione di viaggi turistici, l’istituzione scolastica stipulerà un vero e proprio contratto rispondente ai criteri stabiliti in materia di pacchetti turistici dal D.L. n. 111 del 17 marzo 1995. A sua volta la ditta d’autotrasporti prescelta dovrà dimostrare , mediante documentazione o autocertificazione, di essere in possesso dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di noleggio autobus con conducente , di essere in regola con la normativa sulla sicurezza del lavoro, ed in particolare di aver provveduto alla redazione del documento di valutazione dei rischi, di essere autorizzata all’esercizio della professione (AEP), di essere iscritta al registro elettronico nazionale (REN) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti . La ditta prescelta inoltre dovrà attestare che il mezzo fornito è in perfetta condizione di efficenza ha superato la revisione tecnica annuale presso gli uffici della MCTC, è dotato di cronotachigrafo o tachigrafo digitale ed è coperto da polizza assicurativa RCA; che il personale conducente è regolarmente munito di patente D e della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) per il trasporto di persone, è titolare di un rapporto di lavoro dipendente , o è il titolare, o un socio, o un collaboratore dell’impresa stessa , in regola con i versamenti contributivi obbligatori INPS e INAIL

14. L’ufficio di segreteria preposto all’organizzazione dei viaggi e delle visite predispone e consegna al responsabile del viaggio :

L’elenco nominativo degli alunni partecipanti;

numeri telefonici delle famiglie degli alunni; i numeri telefonici del Dirigente e dei suoi collaboratori da contattare in caso di emergenza L’elenco nominativo degli accompagnatori, con le rispettive dichiarazioni di assunzione dell’obbligo di vigilanza; Le dichiarazioni di consenso che i genitori dovranno sottoscrivere ed il loro impegno a versare le quote di volta in volta stabilite. gli eventuali farmaci salvavita personali dell’alunno. Una comunicazione da inviare alla Sezione Polizia Stradale di Udine, utilizzando il modulo allegato alla nota MIUR prot.674 del 3 febbraio 2016.

COSTI

Le famiglie saranno informate prima della richiesta di adesione del costo presunto del viaggio di istruzione.

Contestualmente alla sottoscrizione dell’atto di adesione al viaggio di istruzione, i genitori si impegnano a versare a titolo di caparra di una somma non superiore al 50% della quota di partecipazione.

In caso di successiva rinuncia al viaggio, non giustificata da gravissimi motivi la caparra sarà trattenuta a titolo di risarcimento dall’Amministrazione scolastica.

Le famiglie di studenti che si trovino in disagiate condizioni economiche possono avanzare motivata e documentata richiesta di contributo al Dirigente scolastico.

In ogni caso il Dirigente scolastico, anche in assenza di domanda, potrà provvedere discrezionalmente e di propria iniziativa ad assegnare agli studenti provenienti da famiglia disagiata o agli studenti altamente meritevoli eventualità gratuità messe a disposizione dall’agenzia organizzatrice. Per tali sussidi il Dirigente scolastico potrà anche attingere a fondi del budget scolastico a tale scopo espressamente dedicati.

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Compatibilmente con le risorse disponibili l’istituto si fa interamente carico dei costi di trasporto necessari ad assicurare l’effettuazione di visite finalizzate alla partecipazione a Rassegne teatrali o musicali , alla partecipazione a competizioni sportive, alla partecipazioni a concorsi patrocinati dal MIUR

COMPORTAMENTI DELLO STUDENTE

Lo studente durante la visita, il viaggio, il soggiorno cui partecipa, è tenuto a mantenere una condotta corretta, a rispettare i propri compagni e i docenti accompagnatori, a non provocare danni a terzi o a cose, a non mettere in nessun modo a rischio la propria salute ed incolumità adottando comportamenti pericolosi, assumendo sostanze psicoattive o psicotrope, abusando di bevande alcoliche o facendo consumo di farmaci senza prescrizione e fuori del controllo medico.

Lo studente durante la visita, il viaggio, il soggiorno cui partecipa, è tenuto a seguire scrupolosamente il programma, a rispettarne gli orari, a non allontanarsi mai senza permesso dal gruppo e dagli accompagnatori.

Durante gli spostamenti, effettuati a piedi o con i mezzi pubblici, negli alberghi, nei musei e in genere all’interno delle aree monumentali visitate lo studente deve dar prova di assoluta buona educazione, evitando in particolare schiamazzi e rumori molesti, osservando divieti e prescrizioni del luogo, muovendosi in modo composto ed ordinato.

Ove l’Amministrazione sia chiamata a pagare danni causati dagli studenti, essa potrà rivalersi singolarmente o in solido sui responsabili. Durante la visita, il viaggio, il soggiorno gli studenti partecipanti sono tenuti a rispettare comunque il regolamento di disciplina dell’Istituto. Eventuali mancanze o infrazioni alle norme in esso contenute come alle regole di comportamento sopra richiamate, saranno sanzionate, nelle forme, nelle modalità e nella misura previste dal regolamento stesso.

Anche per le infrazioni commesse dagli studenti durante viaggi, visite o soggiorni, restano stabiliti i principi della responsabilità individuale, della proporzionalità della pena alla gravità della mancanza commessa, del carattere riparatorio ed educativo della sanzione.

Nel caso lo studente si renda responsabile durante viaggi, visite o soggiorni di mancanze gravissime, tali da mettere in pericolo la propria o altrui incolumità, o tali da recare gravissimo danno all’immagine dell’Istituzione scolastica, il Dirigente potrà disporne l’immediato rientro, facendo carico delle spese alla famiglia e garantendo comunque l’accompagnamento e la sorveglianza del colpevole durante il viaggio di ritorno. il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione fornisce alle famiglie ogni informazione opportuna per la migliore conoscenza dell’iniziativa e ha anche titolo ad escludere eventuali allievi indisciplinati che possano pregiudicare il buon esito delle attività; in ogni caso il Dirigente si riserva il diritto ad escludere preventivamente dalla partecipazione alla gita allievi indisciplinati che ne possano pregiudicare il buon esito Nel caso lo studente debba durante il viaggio, la visita o il soggiorno seguire particolari cure ed assumere particolari farmaci sarà cura della famiglia avvertire preventivamente la scuola. Nel caso lo studente sia esposto all’insorgenza di crisi o malesseri dipendenti da particolari patologie croniche, sarà cura della famiglia avvertire la scuola e fornire tutte le indicazioni e le istruzioni mediche per far fronte a tali emergenze.

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ALLEGATO N. 7 - PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) si

Assistenti Educatori Attività individualizzate e di piccolo gruppo si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) si

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no

Funzioni strumentali / coordinamento

Organizzazione e coordinamento del GLIS; gestione rapporti con docenti di sostegno e curricolari; gestione rapporti con le famiglie

si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Predisposizione e distribuzione prove per rilevazione BES e DSA si

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 35

minorati vista 1

minorati udito 0

psicofisici 34

2. disturbi evolutivi specifici 79

DSA 75

ADHD/DOP 4

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 105

Totali 219

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 35

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 75

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 21

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Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Si

Sportello d’ascolto

Disagio

Sportello d’ascolto DSA

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLIS no

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLIS si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Altri docenti

(di sostegno ed Incaricati)

Partecipazione a GLIS si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva si

Altro:

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D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili si

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

si

Coinvolgimento in progetti di inclusione si

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

si

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

si

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

si

Procedure condivise di intervento sulla disabilità si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili si

Progetti territoriali integrati no

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Altro: rapporti con NPI si

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Progetti a livello di reti di scuole no

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

no

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

no

Didattica interculturale / italiano L2 no

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Si

(corso di formazione ipda)

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Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, Sensoriali…)

no

Altro: corso burnout si

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto ;4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno 1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) L’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Aquileia si impegna a costituire per l’a.s. 2018-19 il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) ed a coinvolgerne tutte le componenti, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli studenti in situazione di difficoltà, come stabilito dal D.M. 27.12.2012 e dalla L. 53/2003. Ferma restando questa priorità, l'Istituto sottolinea la necessità di un pieno ed autentico coinvolgimento di tutti i docenti della classe di riferimento, ai quali spettano le sotto indicate competenze:

essere informati sulle problematiche relative all'alunno con disabilità e/o BES; discutere ed approvare la bozza del PEI presentata dall'insegnante specializzato; contribuire alla predisposizione del PDP per gli studenti DSA;

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individuare e segnalare particolari situazioni di difficoltà che necessitano di una didattica individualizzata ed, eventualmente, di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni didattiche e/o sulla base di segnalazioni fornite dalla famiglia o dai servizi socio sanitari;

compilare le Griglie di osservazione, iniziali e finali, per gli alunni inseriti in Comunità di accoglienza. Il GLI è formato dai seguenti elementi:

Dirigente Scolastico Referente alunni diversamente abili Referente DSA Referente BES Rappresentanti dei Docenti di sostegno Rappresentante dei genitori

Si tratta di un organo operativo che ha il compito di realizzare il processo di inclusione scolastica, mediante l'elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività, che dovrà essere approvato dal Collegio dei docenti. Il GLI è coordinato dal DS. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono tutti quegli alunni che evidenziano una difficoltà nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, rispetto alla quale è richiesto un intervento didattico mirato, individualizzato e personalizzato, nel momento in cui le normali misure e attenzioni didattiche inclusive non si dimostrano sufficienti a garantire un percorso educativo efficace. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale (BES), quindi, descrive una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative e di apprendimento degli alunni. A. Alunni con disabilità certificate (L. 104/92) Il referente convoca il GLHO (Gruppo di Lavoro Operativo sull'alunno) composto dai seguenti elementi:

Dirigente Scolastico (o un suo delegato) Referente NPI - operatori socio sanitari Referente area alunni diversamente abili Docenti di sostegno della classe Insegnante o Coordinatore di classe Eventuale personale addetto all'assistenza specialistica Genitori dell’alunno

Azioni: referente alunni diversamente abili: coordina il GLHO; coordina il lavoro dei docenti di sostegno che elaborano il Piano Didattico Individualizzato (PEI) e lo

propongono nell'incontro con tutte le componenti; coordina la verifica conclusiva del PEI; condivide i PDF elaborati; verifica ed integra il PDF; propone attività per gli alunni diversamente abili, elabora progetti specifici; propone al DSGA e/o al Consiglio d'Istituto l'acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati ai

suddetti studenti; redige ed archivia la documentazione relativa all'attività del gruppo, condivide il materiale prodotto con i docenti

di classe; collabora con i referenti DSA e BES ed organizza incontri di verifica del lavoro; organizza gli incontri scuola-famiglia; collabora con il DS.

B. Alunni con Disturbi Evolutivi Specifici (DSA) (L.170/2010, D.M. 12.07.2011) Si comprendono in questo ambito i disturbi specifici dell'apprendimento, del linguaggio, dell'attenzione, dell'iperattività, il ritardo mentale lieve o altre tipologie di deficit non altrimenti certificate. Agli studenti con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente, previa presentazione della documentazione sanitaria. Azioni: Il referente DSA:

raccoglie ed organizza la documentazione degli alunni; visiona il Piano Didattico Personalizzato (PDP), predisposto dai docenti. Si ricorda che il PDP individua le

misure compensative e dispensative, gli obiettivi didattici ed educativi e gli strumenti necessari; organizza gli incontri scuola-famiglia; supporta i docenti nelle scelte metodologiche e nella predisposizione di strumenti didattici; collabora con il DS.

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C. Alunni BES (Direttiva Ministeriale 27.12.12 e C.M. 8 del 6.3.2013) Nella Direttiva Ministeriale citata si punta l'attenzione sulla necessità di analizzare i bisogni di ogni alunno e si estende il diritto di tutti gli alunni in difficoltà alla personalizzazione dell'apprendimento nella direzione di una presa in carico complessiva e inclusiva di tutti gli alunni, rimuovendo gli ostacoli nei percorsi di apprendimento e modulando gli apprendimenti di ogni alunno. Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei CdC indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Si comprendono in questo gruppo varie categorie di svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, comportamentale-relazionale; deficit psico-fisici. Azioni: Il referente BES:

raccoglie le segnalazioni di alunni a rischio da parte dei docenti i quali compilano l'apposita "Scheda di rilevazione del disagio";

raccoglie le segnalazioni che si presentano in corso d'anno, qualora se ne presenti la necessità; crea un archivio e una banca dati di proposte metodologiche e di materiali didattici integrati fruibili dai docenti; propone momenti di formazione specifica per i docenti.

D. Alunni stranieri Azioni:

organizzazione di azioni di accoglienza e orientamento, soprattutto per i nuovi studenti delle classi prime; attuazione del Protocollo di Accoglienza predisposto; predisposizione di attività di mediazione linguistica per un positivo inserimento degli allievi nel contesto

scolastico. 2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Si prevede l'attivazione di interventi di formazione destinati a tutti i docenti e focalizzati principalmente sui seguenti temi ed ambiti d'azione:

metodologie didattiche e nuove tecnologie inclusive strumenti compensativi e dispensativi strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni strumenti per la valutazione

Altri momenti formativi potranno essere previsti su temi specifici, in relazione ai bisogni che via via si presenteranno, a seconda dei nuovi studenti che entreranno nell'Istituto, oppure in base all'evoluzione delle situazioni esistenti 3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Valutare un alunno in difficoltà coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente sia gli altri docenti della classe al completo. Si adottano alcuni principi della valutazione inclusiva che riteniamo opportuno specificare come segue:

Tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l'apprendimento di tutti gli alunni; in modo particolare in una prospettiva inclusiva la valutazione deve essere sempre formativa, finalizzata al miglioramento dei processi di apprendimento e insegnamento.

E' necessario personalizzare le forme di verifica nella formulazione delle richieste e nelle forme di elaborazione da parte dell’alunno.

Tutte le procedure di valutazione sono costruite in modo da dare a tutti gli alunni l'opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite ed il loro livello di conoscenza; esse hanno inoltre come scopo la valutazione dei miglioramenti dell'apprendimento.

La valutazione deve sviluppare processi metacognitivi nell’alunno e, pertanto, il feedback deve essere continuo, formativo e motivante e non punitivo o censorio.

4. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Per realizzare una autentica didattica inclusiva è necessario sviluppare la consapevolezza in ogni alunno rispetto ai propri processi cognitivi; pertanto l'insegnante deve agire su azioni metacognitive, per sviluppare strategie di autoregolazione e mediazione cognitiva e emotiva, per strutturare un metodo di studio personalizzato e efficace, spesso carente negli alunni con difficoltà. Per tutti gli studenti, ma in modo particolare per chi ha maggiori difficoltà, gli interventi di sostegno devono avvalersi di strumenti didattici chiari e concreti, che dovranno essere predisposti anticipatamente dai docenti di sostegno. Gli interventi di sostegno saranno organizzati nelle seguenti tipologie di lavoro:

attività laboratoriali per attuare la metodologia dell'imparare attraverso l’azione (Learning by doing); si tratta di un sistema che pone al centro la consapevolezza delle azioni, quindi non è solo un fare prettamente

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meccanico, ma è accompagnato da una logica di pensiero. Lo studente può così apprendere la lezione attraverso delle simulazioni, le conoscenze si acquisiscono prevalentemente attraverso degli esempi pratici

attività per piccoli gruppi (Cooperative learning e Peer education) interventi individualizzati fuori dalla classe.

5. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti L'IC collabora attivamente da diversi anni con le realtà e con i servizi presenti nel territorio; nello specifico:

NPI di Cervignano e di Monfalcone “La Nostra Famiglia” di Pasian di Prato Comunità di accoglienza per minori “Il Mulino” e “Il Granaio” Comuni dell’Istituto Comprensivo UTI Agro-Aquileiese Cooperative Ancora e Itaca

6. Istruzione domiciliare L'istruzione domiciliare è rivolta agli allievi impossibilitati a frequentare le lezioni per un lungo periodo a causa di problemi di salute e ha la finalità di garantire il loro diritto allo studio. La famiglia di un’alunna che frequenterà la classe prima della Scuola Primaria “G. Capponi” di Terzo di Aquileia ha presentato tale richiesta, a seguito della quale verrà predisposto un progetto personalizzato che seppur autonomo e originale dovrebbe basarsi su tre tipologie d'intervento:

puntuale informazione di quanto fatto a scuola e dei compiti scritti e orali da fare per casa e raccordo con la Scuola in Ospedale per i periodi in cui sarà ricoverata. Restituzione alla scuola di quanto prodotto da parte dell'allievo e valutazione del materiale da parte degli insegnanti (la valutazione ovviamente può essere solo formativa). Nel caso si ritenga che l'allievo non possa seguire il programma di classe, la scuola fornirà delle schede di sintesi didattiche con i corrispondenti esercizi;

Dal punto di vista del profitto e della motivazione, è un intervento fondamentale e semplice da attivare. Fornisce del materiale su cui lavorare in tempi che possono essere decisi dall'allievo/a. La restituzione del materiale permette inoltre una valutazione di quanto prodotto e viene vissuto generalmente come un gratificante segno di attenzione.

collegamento con l'allieva/o tramite webcam durante le lezioni di classe; E' un intervento prioritario per la socializzazione e il contatto con insegnanti e compagni. Dà un organizzazione alla giornata dell'allievo malato, altrimenti difficile da ottenere. Le gravi patologie nondimeno non permettono un collegamento regolare, per cui va considerato uno strumento da integrare. Non è comunque difficile da realizzare, una volta acquisiti la strumentazione, il collegamento internet e l'autorizzazione alle famiglie degli allievi della classe interessata. Anche nel caso in cui non appaia opportuno o possibile attivare un collegamento internet regolare, appare importante garantirne uno episodico per favorire il contatto con la classe ed evitare la situazione di isolamento. Allo scopo si possono programmare lezioni pensate ad hoc, finalizzate a ripasso o socializzazione.

lezioni di recupero individuale per le materie che è più difficile seguire da soli (via telematica se l'allievo/a è in isolamento sanitario);

Sulla base dei bisogni formativi individuali, vanno previste delle lezioni di recupero con una cadenza regolare (si è pensato a due interventi alla settimana di 1,5 ore ciascuno). Tali lezioni vengono svolte dagli insegnanti di classe o da altri docenti della scuola al di fuori dell’orario di servizio. L'orario e il calendario delle lezioni vanno concordate con l'allievo e la sua famiglia. L'istruzione domiciliare, nelle sue diverse modalità, deve infatti essere pensata anche sulla base delle condizioni sanitarie dell'allievo che verranno comunicate alla scuola con le modalità concordate. Solitamente, l'allievo necessita inoltre di una programmazione personalizzata in cui siano definiti gli obiettivi essenziali per il superamento dell'anno scolastico e i prerequisiti necessari al successivo, che preveda con una riduzione dei contenuti valutata sulla base delle sue condizioni, competenze, ecc. 7. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie degli studenti devono essere coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi, attraverso la loro partecipazione agli incontri di stesura e verifica dei PEI e dei PDP, ma anche mediante una stretta rete di scambio di informazioni e di condivisione di scelte educative. I genitori saranno ascoltati e resi partecipi nel progetto educativo-formativo dei figli, condizione necessaria per favorire un'autentica integrazione dello studente. 8. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

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L’inclusione va considerata come indispensabile per il miglioramento della qualità della vita dell’alunno attraverso l’acquisizione di abilità cognitive, sociali e di autonomia in un contesto di relazioni significative. A tal proposito sono stati attuati progetti PON di inclusione sociale e lotta al disagio, azione 10862. Tutti i moduli, in particolare “CE LA FARO’”, sono stati pensati al rafforzamento delle conoscenze e delle strategie specifiche nel caso di alunni con diagnosi DSA. Visto il successo e i numeri di adesione al progetto che hanno superato le aspettative, si ritiene che in un prossimo futuro, qualora venga riaperta la candidatura, si debbano progettare moduli analoghi e che rispondano alle esigenze rilevate. 9. Valorizzazione delle risorse esistenti Si parte dall'utilizzo delle risorse interne all'Istituto, sia docenti che personale ATA, che dovranno essere spronate ad un maggiore coinvolgimento ed impegno nel Piano dell'Inclusione, nella consapevolezza che esso riguarda tutti i docenti e non è pertinenza dei soli docenti di sostegno o di coloro che svolgono azioni di coordinamento (referenti e F.S.). L'IC Don Milani si impegna a valorizzare le risorse umane coinvolte nei processi individuati in questo Piano. Sarà comunque necessario attivare progetti finalizzati all'inclusione coinvolgendo anche risorse esterne, mediante reti di scuole e collaborazioni con gli Enti locali e con i soggetti indicati al punto 5. 10. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Per realizzare l'inclusione, oltre a quanto indicato nel punto 8., la scuola si prefigge di:

mantenere le convenzioni per l'attivazione di attività di alternanza scuola CAMPP, allo scopo di valorizzare le specificità dei diversi alunni presenti nell'Istituto

farsi promotore del coinvolgimento delle famiglie nel processo di inclusione scolastica accedere a finanziamenti specifici

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e la continuità tra i diversi ordini di scuola. Per ogni ordine di scuola sono previsti incontri di continuità per lo scambio di informazioni per gli alunni in passaggio, tali incontri sono coordinati ed organizzati dalle FS/referenti. Verranno mantenuti dei contatti e dei momenti di confronto, non solo in ingresso e in uscita, ma anche durante l’anno scolastico, che vedranno un coinvolgimento del nostro Istituto con gli enti del territorio.

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ALLEGATO N. 8: PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ACCOGLIENZA

DEGLI ALUNNI IN AFFIDO ALLE COMUNITÀ PER MINORI Obiettivi

Questo Protocollo intende essere uno strumento per migliorare l’organizzazione scolastica finalizzato all’inclusione degli allievi inseriti nelle Comunità “Il Mulino” e “Il Granaio”, all’instaurarsi di un proficuo rapporto tra Scuola, Comunità, Servizi Territoriali e, quando possibile, famiglia, e per perfezionare e uniformare le procedure.

La presenza di alunni in affido non costituisce di per sé un problema, anzi può incidere in senso positivo sugli alunni stessi e sulle classi in generale, poiché mette in relazione, in ambiente protetto, persone con vissuti diversi e consente un utile confronto per tutti.

Tuttavia, allorché un certo numero di allievi in affido alle Comunità per minori afferisce alla stessa Istituzione Scolastica, determinando una situazione particolarmente delicata, diviene necessario cogliere le implicazioni della specifica situazione.

La scuola rappresenta, per questi minori, il primo luogo extrafamiliare di integrazione e socializzazione: favorire la relazione e la collaborazione tra le varie figure operanti con i minori (genitori, équipe comunità, insegnanti) risulta essere indispensabile affinché essi possano fare esperienza di una comunità educativa inclusiva. I bambini trascorrono a scuola molte ore della giornata, sperimentano relazioni intense e significative, costruiscono l’immagine di sé anche attraverso le performance scolastiche. Il bambino e la bambina hanno diritto e bisogno di sentirsi accolti nel contesto scolastico anche alla luce del bagaglio di sofferenze e abbandono che spesso recano con sé.

Per tutti questi motivi la scuola ha il dovere di prepararsi, informarsi, formarsi: solo un buon inserimento scolastico può essere un presupposto di fondo per una crescita il più serena e consapevole possibile.

Il Protocollo è perciò uno strumento necessario per operare scelte eque e corrette anche dal punto di vista formale, ottenendo la collaborazione e la fiducia di tutti i soggetti, che cooperano principalmente attraverso una corretta comunicazione e condivisione delle decisioni.

La principale difficoltà che si incontra nell’inserimento dei bambini e dei ragazzi in affido alle Comunità, infatti, è l’assenza di un “racconto” che descriva il minore, spesso reduce da esperienze fortemente negative, evidenziandone le debolezze e i punti di forza con la precisione che solo può avere lo sguardo di chi lo abbia visto nascere e crescere, o almeno crescere per un periodo significativo.

Spesso la documentazione che accompagna il minore è scarna e restituisce una storia, anche scolastica, da ricostruire con delicatezza e pazienza, tenendo conto che il minore potrebbe ritornare in famiglia o cambiare comunità, e quindi scuola, talvolta con scarso preavviso; l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” si prefigge quindi l’obiettivo di riepilogare correttamente gli elementi necessari non solo per il migliore inserimento del minore in classe, ma anche per garantire una cooperazione con le Comunità nell’ottica della co-costruzione e condivisione di un patto educativo che metta in luce i bisogni, i punti di forza e di debolezza del bambino. Soggetti

I soggetti del presente Protocollo sono l’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Aquileia, rappresentato dal Dirigente Scolastico, e le Comunità per minori “Il Mulino” e “Il Granaio” che operano nel territorio cittadino, rappresentate dal Responsabile.

Considerato che: una buona inclusione scolastica è caratterizzata preliminarmente dall’accettazione della storia e delle

origini del singolo bambino;

che tale accettazione è facilitata da una buona preparazione da parte dei docenti sulla particolarità

delle singole storie di vita dei minori tramite informazioni chiare e strumenti adeguati per fronteggiare

le eventuali criticità relazionali, comportamentali e cognitive

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in applicazione dell’art.1 comma 2 del D.P.R. 275/99, Scuola e Comunità sul territorio convengono quanto segue:

1. Accoglienza e inserimento del bambino nella scuola

Preliminarmente all’inserimento del bambino nella scuola, i referenti della Comunità, la famiglia del minore quando possibile e l’équipe scolastica si incontrano per la condivisione e lo scambio di informazioni e per una reciproca conoscenza, anche in situazioni dove è richiesta la massima tutela, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). In linea con l’obiettivo comune di garantire al minore un proficuo e sereno inserimento scolastico, da un punto di vista relazionale e didattico, nell’ottica di una condivisione di un progetto educativo e formativo, tale scambio di informazioni avrà come oggetto i punti nodali sia del percorso di vita del bambino (esperienze di rilievo di cui è importante che i docenti siano a conoscenza, per meglio improntare i propri interventi educativi e rispettare i vissuti emotivi ed esperienziali del bambino), sia del percorso scolastico da cui proviene. 2. Accompagnamento e sostegno del benessere del bambino

Dopo l’assegnazione alla classe il bambino avrà un insegnante di riferimento, all’interno del team docente, con il compito di facilitarlo ad orientarsi nella routine del contesto scolastico. Nell’ambito della programmazione ordinaria si inseriranno attività che favoriscano l’inclusività nel gruppo-classe, ponendo contestualmente attenzione ai linguaggi utilizzati e ai modelli familiari e sociali presentati nel corso dell’attività didattica.

3. Monitoraggio

È necessario che la comunità educante sia in grado di effettuare un’autovalutazione del proprio agire attraverso l’osservazione del bambino, al fine di modificare tempestivamente il progetto educativo. In questi casi, qualora lo si ritenesse opportuno, si potrà richiedere la convocazione di tutti i soggetti coinvolti nel presente Protocollo. Per situazioni particolarmente complesse, ove necessario si potranno prevedere incontri intermedi per valutazioni del percorso intrapreso.

4. Bisogni Educativi Speciali (BES)

Al fine di garantire il diritto allo studio anche degli allievi che presentano ulteriori situazioni di svantaggio, la scuola necessita di una rapida ricognizione delle eventuali situazioni afferenti all’area dei BES, conosciute le quali attiva tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente.

In particolare, la scuola si impegna a redigere un Piano Didattico Personalizzato per motivi di svantaggio sociale per tutti gli allievi affidati alle Comunità per minori, al fine di sostenerne i talenti e, in caso di difficoltà specifiche, di agevolarne il superamento.

Le Comunità si impegnano a collaborare attivamente con la scuola per l’attivazione e la prosecuzione dei percorsi diagnostici; in caso di disabilità sospetta o nota, agevolano la stesura del PDF e del PEI verificandone la congruenza e l’aggiornamento insieme agli insegnanti di sostegno. 5. Didattica

I Consigli delle classi alle quali si iscrivano gli alunni affidati alle Comunità per minori, debitamente informati dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore di classe, si impegnano a inserire nella prassi didattica, senza mai fare riferimenti personali e specifici, contenuti che facilitino percorsi di autostima e di solidarietà ai fini di una più piena inclusione. 6. Deleghe al ritiro degli alunni

Gli educatori delegati al ritiro degli alunni forniscono alla Segreteria dell’Istituto i loro dati identificativi mediante copia fotostatica – chiara e leggibile – del documento di identità. Gli stessi, al momento della consegna degli alunni da parte degli insegnanti, si impegnano a indossare il proprio cartellino identificativo, sia per agevolare i docenti al loro rapido e sicuro riconoscimento nell’affidare il bambino all’uscita dal locale scolastico, sia per garantire formalità e sicurezza legale alla procedura. Al momento del ritiro, gli operatori si impegnano altresì a prelevare in prima persona il bambino, senza delegarne l’accompagnamento ad altri genitori inseriti nella Comunità, anche a prescindere dalle condizioni metereologiche.

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7. Durata del Protocollo Il presente Protocollo d’intesa entra in vigore in via definitiva dal giorno 21 febbraio 2018 e verrà successivamente

prorogato automaticamente a fine anno scolastico, per un massimo di tre anni scolastici, salvo la necessità di modifiche sostanziali evidenziate di concerto dalle parti.

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ALLEGATO N. 9 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

SCUOLA DELL’INFANZIA

I DOVERI DELLA SCUOLA

Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” assumono il bambino , nella sua assoluta diversità e peculiarità, nella specificità della sua dimensione individuale, unica, originale, irripetibile, a soggetto e protagonista del processo formativo.

1. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si pongono come compito fondamentale

quello di coinvolgere tutti i bambini iscritti, senza escludere nessuno; di assicurare a tutti e ad ognuno di essi

condizioni d’apprendimento ottimali, nel riconoscimento e nel rispetto delle differenze di competenze, doti,

inclinazioni, propensioni, esperienze di vita, provenienza sociale che li distinguono l’uno dall’altro; di aiutare

ogni bambino, a sviluppare i propri talenti, le proprie attitudini e propensioni, le proprie capacità cognitive, le

proprie competenze ed abilità specifiche, ad esprimere a fondo la propria emotività, a manifestare le proprie

capacità socio-relazionali, dando ad ogni bambino l’opportunità di valorizzare, realizzare ed affermare la propria

personalità. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad attuare un processo

di insegnamento di tipo interattivo ed operativo, che ponga l’accento più che sull’oggetto dell’apprendimento sul

soggetto che apprende, attribuendo conseguentemente importanza allo studio degli stili cognitivi; alla

riflessione sugli aspetti affettivo-emotivi dell’apprendimento; alla ricerca delle abilità metacognitive.

2. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad attuare un processo di

insegnamento/apprendimento fondato sulla programmazione curricolare, articolata in modo razionale e

sistematico e finalizzata alla trasmissione di conoscenze, abilità, atteggiamenti e comportamenti, alla

trasformazione delle capacità individuali in competenze.

3. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad adeguare gli interventi

didattici alle concrete caratteristiche degli allievi e a diversificare i percorsi di apprendimento e di crescita al fine

di recepire e rispettare le differenze individuali in rapporto a interessi, capacità, ritmi cognitivi, attitudini,

inclinazioni, esperienze precedenti di vita, in modo da garantire a tutti gli alunni il raggiungimento delle

competenze fondamentali mediante l’impiego di strategie, strumenti e metodologie didattiche differenziati .

4. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad attuare un processo di

insegnamento a carattere essenzialmente formativo, a partire dalla convinzione che la scuola deve trasmettere

valori, deve mirare a formare gli allievi come persone, aiutandoli a maturare e crescere; a sviluppare le loro

potenzialità, le loro peculiarità, la loro personalità; a prendere coscienza di sé, ad avere fiducia e stima in se

stessi, ad acquisire sicurezza, autonomia, consapevolezza, a vincere l’egocentrismo, a sviluppare la creatività,

l’inventiva, l’originalità, le capacità espressive nelle più diverse forme e settori.

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5. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano a valutare le competenze,

capacità, abilità acquisite dai bambini; ma più in generale a valutare lo sviluppo personale e sociale che

attraverso le esperienze vissute a scuola gli alunni hanno conosciuto, e dunque lo sviluppo delle loro attitudini

sociali e delle loro capacità relazionali; l’impegno, l’applicazione, l’interesse da essi dimostrato e la loro

partecipazione all’attività didattica; la loro socialità, il loro livello di autonomia ed indipendenza.

6. La Direzione dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegna a favorire e facilitare l’accesso degli

utenti ai servizi offerti dalla scuola, fornendo indicazioni e spiegazioni sulle procedure da seguire, i moduli da

utilizzare, la documentazione da presentare per avviare le pratiche amministrative; sul funzionamento e

l’organizzazione interna degli uffici; sulle competenze e sui poteri degli organi collegiali; sulle responsabilità e

sulle attribuzioni del Dirigente scolastico; sulle modalità e forme dei rapporti tra genitori ed insegnanti; sugli

orari e sul calendario delle attività didattiche; sulle norme previste dal regolamento di istituto; sulle misure di

sicurezza e prevenzione dai rischi adottate nelle scuole; sul funzionamento ed i costi del servizio di trasporto

scolastico e del servizio di refezione.

I DOVERI DELLA FAMIGLIA

I GENITORI SI IMPEGNANO ad educare i bambini loro affidati affinché rispettino le regole poste a tutela della loro

integrità ed incolumità; riconoscano ed evitino i comportamenti a rischio; pratichino stili di vita sani ed equilibrati

I GENITORI SI IMPEGNANO a ricercare sempre il dialogo, la comunicazione, l’incontro , il confronto, la collaborazione

CON GLI INSEGNANTI; a condividere la progettazione e l’attuazione dei percorsi formativi.

I GENITORI SI IMPEGNANO a ricercare sempre una risoluzione ragionevole dei conflitti, basata sulla comprensione ed accettazione del punto di vista altrui.

I GENITORI SI IMPEGNANO a rispettare le norme contenute nel regolamento interno (orario, modalità di accesso alla scuola, forme di partecipazione alla vita scolastica ecc.).

I GENITORI SI IMPEGNANO a rispettare la professionalità e l’autonomia dei docenti in ambito formativo e didattico

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

-SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO -

I DOVERI DELLA SCUOLA

Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” assumono lo studente , nella sua assoluta diversità e peculiarità, nella specificità della sua dimensione individuale, unica, originale, irripetibile, a soggetto e protagonista del processo formativo. chiamandolo a contribuire in prima persona alla costruzione della propria identità umana e sociale, professionale.

1. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si pongono come compito fondamentale

quello di coinvolgere tutti gli studenti, senza escludere nessuno; di assicurare a tutti e ad ognuno di essi

condizioni d’apprendimento ottimali, nel riconoscimento e nel rispetto delle differenze di competenze, doti,

inclinazioni, propensioni, esperienze di vita, provenienza sociale che li distinguono l’uno dall’altro; di aiutare

ogni allievo a conseguire il successo formativo, a sviluppare i propri talenti, le proprie attitudini e propensioni, le

proprie capacità cognitive, le proprie competenze ed abilità specifiche, ad esprimere a fondo la propria

emotività, a manifestare le proprie capacità socio-relazionali, dando ad ognuno l’opportunità di valorizzare,

realizzare ed affermare la propria personalità.

2. Le scuole associate all’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si pongono come laboratorio di democrazia

e di civile convivenza: si assumono come compito fondamentale quello di trasformare i giovani e gli adolescenti

che sono stati ad esse affidati in adulti, in cittadini liberi, responsabili, consapevoli, padroni del proprio destino;

quello di farne delle persone autonome, dotate di spirito critico, curiose di sapere ed imparare.

3. I docenti dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad educare i loro allievi alla pratica

costante del dialogo, del confronto, della cooperazione; si impegnano inoltre, anche attraverso iniziative di

scambio culturale, anche attraverso l’insegnamento delle lingue straniere, anche mediante la navigazione in

rete ed il ricorso a mediatori culturali, a promuovere la multiculturalità e la mondialità, cioè l’interesse e la

curiosità per le diverse culture dell’Ecumene, la conoscenza dello straniero o xenofilia, l’incontro con altri popoli

4. I docenti dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad attuare un processo di

insegnamento di tipo interattivo ed operativo, che ponga l’accento più che sull’oggetto dell’apprendimento sul

soggetto che apprende, attribuendo conseguentemente importanza allo studio degli stili cognitivi; alla

riflessione sugli aspetti affettivo-emotivi dell’apprendimento; alla ricerca delle abilità metacognitive.

5. I docenti dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad attuare un processo di

insegnamento/apprendimento fondato sulla programmazione curricolare, articolata in modo razionale e

sistematico e finalizzata alla trasmissione di conoscenze, abilità, atteggiamenti e comportamenti, alla

trasformazione delle capacità individuali in competenze.

6. I docenti dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad adeguare gli interventi didattici alle

concrete caratteristiche degli allievi e a diversificare i percorsi di apprendimento e di crescita al fine di recepire

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e rispettare le differenze individuali in rapporto a interessi, capacità, ritmi cognitivi, attitudini, inclinazioni,

esperienze precedenti di vita, in modo da garantire a tutti gli alunni il raggiungimento delle competenze

fondamentali mediante l’impiego di strategie, strumenti e metodologie didattiche differenziati .

7. I docenti dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano ad attuare un processo di

insegnamento a carattere essenzialmente formativo, a partire dalla convinzione che la scuola deve trasmettere

valori, deve mirare a formare gli allievi come persone, aiutandoli a maturare e crescere; a superare i motivi di

disagio e fragilità tipici della loro età, a sviluppare le loro potenzialità, le loro peculiarità, la loro personalità; a

prendere coscienza di sé, ad avere fiducia e stima in se stessi, ad acquisire sicurezza, autonomia,

consapevolezza, a vincere l’egocentrismo, ad assumersi responsabilità, ad adattarsi duttilmente alle situazioni

nuove, ad ascoltare e di interrogarsi, a formulare problemi e risolverli; a sviluppare la creatività, l’inventiva,

l’originalità, le capacità espressive nelle più diverse forme e settori.

8. I docenti dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegnano a valutare le competenze, capacità,

abilità acquisite dagli studenti; ma più in generale a valutare lo sviluppo personale e sociale che attraverso le

esperienze vissute a scuola gli alunni hanno conosciuto, e dunque lo sviluppo delle loro attitudini sociali e delle

loro capacità relazionali; il profitto ed i progressi evidenziati dagli studenti nell’apprendimento; l’impegno,

l’applicazione, l’interesse da essi dimostrato e la loro partecipazione all’attività didattica; la loro socialità, il loro

livello di autonomia ed indipendenza; il senso di responsabilità, la capacità di iniziativa e decisione; il senso

critico e la libertà creativa; il senso civico; in una parola la loro la maturità personale.

9. La Direzione dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Milani” si impegna a favorire e facilitare l’accesso degli

utenti ai servizi offerti dalla scuola, fornendo indicazioni e spiegazioni sulle procedure da seguire, i moduli da

utilizzare, la documentazione da presentare per avviare le pratiche amministrative; sul funzionamento e

l’organizzazione interna degli uffici; sulle competenze e sui poteri degli organi collegiali; sulle responsabilità e

sulle attribuzioni del Dirigente scolastico; sulle modalità e forme dei rapporti tra genitori ed insegnanti; sugli

orari e sul calendario delle attività didattiche; sulle norme previste dal regolamento di istituto; sulle misure di

sicurezza e prevenzione dai rischi adottate nelle scuole; sul funzionamento ed i costi del servizio di trasporto

scolastico e del servizio di refezione.

I DOVERI DELLA FAMIGLIA

I GENITORI SI IMPEGNANO affinché i loro figli ispirino la loro partecipazione alla comunità scolastica ai principi della

tolleranza, della solidarietà, della pacifica convivenza; ed in particolare all’accettazione della diversità e dello svantaggio,

al rispetto della persona, dell’altrui cultura e dignità, dei diritti individuali, della libertà di opinione; al rifiuto di ogni

discriminazione, qualsiasi fondamento, natura, pretesto essa abbia.

I GENITORI SI IMPEGNANO a diffondere la cultura della sicurezza, della legalità, della salute educando i loro figli a

rispettare in ogni campo le regole poste a tutela della loro integrità ed incolumità, a riconoscere ed evitare i

comportamenti a rischio, a praticare stili di vita sani ed equilibrati

I GENITORI SI IMPEGNANO a ricercare sempre il dialogo, la comunicazione, l’incontro , il confronto, la collaborazione

CON GLI INSEGNANTI; a condividere la progettazione e l’attuazione dei percorsi formativi.

I GENITORI SI IMPEGNANO a ricercare sempre una risoluzione ragionevole dei conflitti, basata sulla comprensione ed accettazione del punto di vista altrui.

Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Aquileia – Piano dell’Offerta Formativa Triennale redatto nell’a.s. 2015-2016

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I GENITORI SI IMPEGNANO a rispettare le norme contenute nel regolamento interno (orario, modalità di accesso alla scuola, forme di partecipazione alla vita scolastica ecc.).

I GENITORI SI IMPEGNANO a rispettare la professionalità e l’autonomia dei docenti in ambito formativo e didattico