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  • Comando Generale dellArma dei Carabinieri

    IV Reparto Direzione Lavori del Genio

    P R O G E T T O D E F I N I T I V O

    Piano di sicurezza e coordinamento IL COORDINATORE PER

    LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE

    (Cap. g. Francesca Pascarella)

    IL RESPONSABILE DEI LAVORI (Col. g. Roberto Faraglia)

    INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

    INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

    BARI Caserma Porcelli

    LAVORI DI ADEGUAMENTO TERMICO E REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI GENERAZIONE ELETTRICA DI TIPO FOTOVOLTAICO TOTALMENTE INTEGRATO SULLA COPERTURA DELLEDIFICIO n4

    Finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico - Bando "JUSTICE" sul Programma Operativo Interregionale 2007 - 2013

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

    LAVORO

    CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

    Natura dell'Opera: Opera Edile

    Numero imprese in cantiere: 1 (previsto)Numero massimo di lavoratori: 6 (massimo presunto)

    Durata in giorni (presunta): 200

    Dati del CANTIERE:Indirizzo Caserma Porcelli, via FanelliCitt: Bari

    COMMITTENTI

    DATI COMMITTENTE:Ragione sociale: Comando generale dell'Arma dei CarabinieriIndirizzo: Viale Romania 45Citt: Roma

    Progettista:Nome e Cognome: Magg. g. Davide Dondi Cap. g. Cristiano FiliaciQualifica: Ing.

    Responsabile dei Lavori:Nome e Cognome: Col. g. Roberto FaragliaQualifica: Ing.

    Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:Nome e Cognome: Cap. g. Francesca PascarellaQualifica: Arch.

    DOCUMENTAZIONE

    Gestione del piano di sicurezza e coordinamentoIl Piano di Sicurezza e Coordinamento parte integrante della documentazione contrattuale chel'Appaltatore deve rispettare per la buona riuscita dell'opera.Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sar consegnato a tutte le imprese ed ai Lavoratoriautonomi che parteciperanno alla realizzazione dellopera.L'Appaltatore, prima dellinizio dei lavori, potr presentare proposte di integrazione al presentepiano, qualora ritenga di poter meglio tutelare la sicurezza e la salute dei Lavoratori presenti incantiere. Il Coordinatore per lEsecuzione valuter tali proposte e, se ritenute valide, le adotterintegrando o modificando il Piano di Sicurezza e Coordinamento.Tutte le imprese e Lavoratori autonomi che interverranno in cantiere dovranno essere inpossesso di una copia aggiornata del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento; tale copiasar consegnata dall'Appaltatore da cui dipendono contrattualmente. L'Appaltatore dovr attestarela consegna del Piano di Sicurezza e Coordinamento ai propri sub-Appaltatori e fornitori al

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATECoordinatore per lEsecuzione.I sub-Appaltatori o i Lavoratori Autonomi interessati alle attivit dovranno coordinarsi con l'Impresaappaltatrice con propri POS, seguendo tutte le indicazioni o prescrizioni che verranno impartite dalCoordinatore in fase di esecuzione, oltre a quanto riportato nel presente PSC.Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nelpresente documento.Le misure, i dispositivi di protezione individuale e le cautele di sicurezza sono: tassativamente obbligatorie; da impiegare correttamente e continuamente; da osservare personalmente.

    DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

    I lavori si svolgeranno all'interno della caserma Porcelli di Bari.In particolare, riguarderanno l'adeguamento termo-igrometrico e la realizzazione di un impianto digenerazione fototvoltaica presso l'edificio n.4

    DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

    Le attivit di cantiere sono finalizzate allesecuzione dell'adeguamento termico della copertura e allarealizzazione di un impianto fotovoltaico totalmente integrato sulla copertura delledificio n4presente allinterno del comprensorio della caserma Porcelli in Bari, unitamente ad opere diadeguamento alla vigente normativa della cabina di trasformazione MT/BT necessarie per laconnessione dellimpianto fotovoltaico alla rete nazionale.In particolare, i lavori in appalto riguardano: l'adeguamento del valore della trasmittanza termica della copertura delledifico interessato

    secondo il D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.; la realizzazione di impianto di generazione di energia elettrica di tipo fotovoltaico di potenza

    complessiva pari a circa 230 kW, totalmente integrato costituito da moduli fotovoltaici in siliciomono/poli-cristallino, inverter, quadri elettrici contenenti le pertinenti apparecchiature dicomando e controllo, le condutture elettriche di cablaggio, ecc.;

    la realizzazione di un nuovo cavidotto per la connessione dellimpianto alla cabina MT/BT erelative opere di adeguamento della cabina stessa secondo norma CEI 0-16 per la connessionedellimpianto alla rete nazionale.

    AREA DEL CANTIEREIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

    Il cantiere situato all'intereno della caserma Porcelli di Bari. Le attivit si svolgeranno, per lamaggior parte, in copertura - edificio n.4 - ma vi sono anche alcune lavorazioni che interesseranno lacabina elettrica esistente e il livello stardale - tubature per collegare il nuovo impianto fotovoltaicoalla cabina elettrica.

    CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIEREIl cantiere interno alla caserma ed in particolare i lavori saranno per la maggior parte in quota.

    FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIEREL'unico fattore esterno che comporta rischi per il cantiere la viabilit interna alla caserma.

    RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREACIRCOSTANTE

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATELe attivit di cantiere comportano alcuni rischi per l'area circostante.In particolare:

    rumore,polveri,caduta di maeriali dall'alto,investimento,caduta a livello.

    Per limitare ed annullare i rischi, saranno adottate tutte le necessarie procedure e misure di sicurezza,come di seguito prescritte nel presente documento.

    DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

    Per la tipologia di intervento, non sono necessarie verifiche delle caratteristiche idrogeologichedell'area interessata.

    ORGANIZZAZIONE DEL CANTIEREIndividuazione, analisi e valutazione dei rischi(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)

    In questa sezione si forniranno indicazioni e prescrizioni riguardanti l'organizzazione del cantiereriferita alle parti comuni.

    Modalit di accesso e vie di circolazioneLe modalit di accesso del personale al cantiere sono regolamentate mediante autorizzazionerilasciata dal direttore dei lavori della stazione appaltante.L'accesso al cantiere in corrispondenza dell'ingresso principale dell'edificio, come indicato nelletavole di riferimento.Le vie di circolazione per i mezzi, le attrezzature e il personale autorizzato negli spazi comuniverranno di volta in volta definite in planimetria ed in funzione del periodo di transito, poich sarannooggetto di studio volto a ridurre eventuali rischi di interferenza gi contemplati nel presente piano. Siavr cura di diversificare la via di accesso pedonale al cantiere da quella carrabile, allo scopo diridurre i rischi derivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilit.Tali vie di circolazione saranno segnalate con appositi cartelli e saranno mantenute curate e sgombreda materiali che possono recare problemi per la circolazione.

    Dislocazione di zone di stoccaggio rifiuti, deposito materialiSi rinvia alle tavole allegate al presente piano per l'indicazione delle aree destinate al deposito deimateriali, al carico scarico degli stessi ed allo stoccaggio dei rifiuti.All'interno del cantiere saranno previste zone per il deposito materiali da installare, opportunamenterecintate con rete in polietilene. Tali depositi saranno collocati seguendo lo schema della viabilitinterna del cantiere e in relazione delle attivita di carico / scarico (movimentazione) dei materialistessi, cercando di semplificare tali spostamenti, riducendo i rischi connessi a tali attivit.

    Realizzazione della recinzione, agibilit di cantiere, accessi e vie di circolazioneL'area di cantiere sar delimitata mediante una recinzione, di altezza non minore di 2 metri, consostegni in paletti di legno o con tubi da ponteggio. Resta inteso che le aree di cantiere dovrannoessere debitamente segnalate; all'esterno della recinzione, in prossimit degli accessi, sar inoltreapposta la cartellonistica recante i dati relativi al cantiere e alle figure professionali che vi operano;all'interno del perimetro di cantiere saranno apposti anche i cartelli di sicurezza, divieto,avvertimento, prescrizioni, salvataggio.

    Smobilizzo area di cantiereLo smobilizzo del cantiere avverr successivamente al completamento di tutte le fasi lavorative.

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEServizi igienico - assistenzialiSaranno installati due boxcon turca da utilizzare come servizi igienici, per tutta la durata delle attivitin cantiere.I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attivit di pronto soccorso incantiere: cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione......

    Impianti elettrico, dell'acqua, del gas, ecc.Si utilizzeranno gli impianti elettrici e di adduzione dell'acqua gi presenti nel comprensorio in cui sisvolger il cantiere.

    Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosfericheL'impianto di terra dovr essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contattiindiretti: a tale scopo si costruir l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti(interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire ilmaggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre, dovr essere realizzato adanello chiuso, per conservare l'equipotenzialit delle masse, anche in caso di taglio accidentale di unconduttore di terra.Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scaricheatmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovr, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, ancheessere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche.Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegateall'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrriferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI.

    Segnaletica di sicurezzaE' obbligatorio un cartello dei lavori, con tutte le indicazioni di riferimento per il cantiere e le figureprofessionali; prevista inoltre un'adeguata cartellonistica di divieto, obbligo, avvertimento eprescrizioni, da apporre in corrispondenza della recinzione, dei castelli di tiro, dei ponteggi e diqualsiasi elemento che costituisca pericolo o intralcio.

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) segnale: Vietato accesso;

    Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori2) segnale: Uso mezzi protezione(1);

    Obbligo uso mezzi di protezione personale in dotazione a ciascuno

    3) segnale: Allestimento ponteggio;

    4) segnale: Caduta materiali;

    5) segnale: Carichi sospesi;

    6) segnale: Stoccaggio materiali;

    7) segnale: Stoccaggio rifiuti;

    8) segnale: Materiali pericolosi;

    9) segnale: Zona carico scarico;

    10) segnale: Estintore;

    Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezzaPrima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significativemodifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovr consultare ilrappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEraccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potr formulare.

    Disposizioni per il coordinamento dei piani operativi con il PSCI datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo alcoordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio deirispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della congruit degli stessi con il Piano di Sicurezzae di Coordinamento. Il coordinatore dovr valutare l'idoneit dei Piani Operativi disponendo, se loriterr necessario, che essi vengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove isuggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potr, altres,decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.

    Primo soccorso - procedure generaliSe si presenta la necessit di prestare soccorso ad una persona infortunata ricordare di: valutare immediatamente se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio; se attorno allinfortunato sussistono situazioni di pericolo (rischi elettrici, chimici,ecc.), prima diintervenire adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie.Eliminare, se possibile, il fattore che ha causato linfortunio, secondo le seguenti procedure: spostare linfortunato dal luogo dellincidente solo se necessario o se sussistono situazioni dipericolo imminente o continuato ed evitare di esporsi agli stessi rischi che hanno causato lincidente; accertarsi del danno subito dallinfortunato: tipo di danno (grave, superficiale, ecc.), regionecorporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardiorespiratoria,ecc.); accertarsi delle cause: causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta,ecc.); agente fisico ochimico (scheggia, intossicazione, ecc.); posizionare linfortunato nella posizione piu opportuna (di sopravvivenza) ed apprestare le primecure; non sottoporre linfortunato a movimenti inutili; non muovere assolutamente i traumatizzati al cranio o alla colonna vertebrale e i sospetti di frattura; non premere e/o massaggiare quando linfortunio pu avere causato lesioni profonde; non somministrare bevande o altre sostanze; slacciare gli indumenti che possono costituire ostacolo alla respirazione; se linfortunato non respira, chi in grado pu effettuare la respirazione artificiale; attivarsi ai fini dellintervento di persone e/o mezzi per le prestazioni pi urgenti e per il trasportodellinfortunato al pi vicino posto di pronto soccorso.

    Presidi sanitariIn cantiere devono essere tenuti i presidi sanitari indispensabili e previsti per legge (cassette di prontosoccorso e pacchetto di medicazione) per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpitida malore improvviso.Il corrispondente presidio sanitario che dovr essere presente in cantiere deve essere messo incorrelazione al numero massimo di persone che possono essere presenti in cantiere, al grado di rischiodel cantiere ed alla sua ubicazione geografica, in relazione alla particolare organizzazioneimprenditoriale; limpresa rimane obbligata a scegliere il presidio ad essa pertinente, nel pianooperativo limpresa tenuta ad indicare il tipo di presidio che sar tenuto in cantiere.La cassetta di medicazione e i pacchetti saranno custoditi nellufficio dellImpresa e segnalati daapposito cartello.Gli addetti al pronto soccorso dovranno sempre tenere in perfetta efficienza le cassette e i pacchetti.

    Uso piattaforma sviluppabile

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Piattaforma sviluppabile: misure preventive e protettive;

    Prescrizioni Esecutive:Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e igruppi ottici di illuminazione; 2) Accertati del corretto funzionamento di tutti gli organi dicomando, sia quelli collocati sulla piattaforma sia sull'autocarro; 3) Disponi affinch lavisibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica il buono stato dei parapetti della

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEpiattaforma; 5) Verifica che siano correttamente disposte tutte le protezioni da organi inmovimento; 6) Controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, lapredisposizione di adeguati rafforzamenti; 7) Durante gli spostamenti del mezzo e durantele manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 8) Assicurati che l'area di stazionamentodell'autocarro sia stabile, accertandoti della sua orizzontalit; 9) Stabilizza il mezzoutilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggiocon basi dotate adeguata resistenza; 10) Provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo;11) Verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.Durante l'uso: 1) Sali o scendi dalla piattaforma solo quanto essa si trova in posizione diriposo; 2) Durante le manovre, utilizza solo i comandi posti sulla piattaforma; 3) Prima dispostare l'autocarro, accertati che la piattaforma sia sgombra ed in posizione di riposo; 4)Durante il lavoro, evita assolutamente di sovraccaricare la piattaforma o di aggiungervisovrastrutture; 5) Qualora debbano essere effettuate lavorazioni richiedenti la parzialerimozione del parapetto della piattaforma, utilizza imbracature o cinture di sicurezza dacollegare agli appositi sostegni; 6) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumareed accertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 7) Informatempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli chedovessero evidenziarsi durante il lavoro.Dopo l'uso: 1) Accertati di aver abbassato la piattaforma in posizione di riposo, di averazionato il freno di stazionamento ed inserito il blocco dei comandi; 2) Effettua tutte leoperazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel librettodel mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terziaccidentalmente.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

    2) Piattaforma sviluppabile: dispositivi di manovra;Prescrizioni Esecutive:

    All'inizio di ciascun turno di lavoro deve essere verificato il funzionamento dei dispositivi dimanovra posti sulla piattaforma e sull'autocarro.

    3) Piattaforma sviluppabile: manovre;Prescrizioni Esecutive:

    La piattaforma sviluppabile deve essere manovrata direttamente dagli appositi comandipresenti su di essa.

    4) Piattaforma sviluppabile: parapetti;Prescrizioni Esecutive:

    Verificare l'efficienza dei parapetti della piattaforma su tutti i lati verso il vuoto.5) Piattaforma sviluppabile: salita;

    Prescrizioni Esecutive:E' consentita la salita e la discesa dalla piattaforma solo quando essa si trova in posizione diriposo.

    6) Piattaforma sviluppabile: sovrastrutture;Prescrizioni Esecutive:

    E' tassativamente vietato aggiungere sovrastrutture alla piattaforma.7) Piattaforma sviluppabile: posizionamento;

    Prescrizioni Esecutive:Prima di iniziare le lavorazioni, verificare la solidit del terreno e la sua orizzontalit.

    8) Piattaforma sviluppabile: sovraccarichi;Prescrizioni Esecutive:

    Non sovraccaricare la piattaforma con materiali e/o persone.9) Piattaforma sviluppabile: spostamenti;

    Prescrizioni Esecutive:Durante gli spostamenti della macchina, portare la piattaforma in posizione di ripososgombrandola da materiali, utensili, ecc.

    10) Piattaforma sviluppabile: stabilizzatori;Prescrizioni Esecutive:

    Qualora la macchina sia dotata di stabilizzatori, essi andranno opportunamente posizionatiprima dell'utilizzazione della piattaforma.

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

    Rischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    Uso autogru

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Autogr: misure preventive e protettive;

    Prescrizioni Esecutive:Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e igruppi ottici di illuminazione; 2) Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3)Disponi affinch la visibilit del posto di guida sia ottimale; 4) Verifica che sianocorrettamente disposte tutte le protezioni da organi in movimento; 5) Controlla i percorsi ele aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti;6) Nel cantiere procedi a velocit moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 7) Inprossimit dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 8) Controlla che lungo i percorsicarrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza disottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature,linee telefoniche, ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni dilimitata visibilit, richiedi l'intervento di personale a terra; 10) Durante gli spostamenti delmezzo e durante le manovre di sollevamento, aziona il girofaro; 11) Evita, se nonesplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimit del bordo degli scavi; 12)Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e,comunque, provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 13) Stabilizza il mezzoutilizzando gli appositi stabilizzatori e, ove necessario, provvedi ad ampliarne l'appoggiocon basi dotate adeguata resistenza; 14) Verifica che non vi siano linee elettricheinterferenti l'area di manovra del mezzo.Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di sollevamento mediante l'appositosegnalatore acustico; 2) Durante il lavoro notturno utilizza gli appositi dispositivi diilluminazione; 3) Il sollevamento e/o lo scarico deve essere sempre effettuato con le funi inposizione verticale; 4) Attieniti alle indicazioni del personale a terra durante le operazionidi sollevamento e spostamento del carico; 5) Evita di far transitare il carico al di sopra dipostazioni di lavoro e/o passaggio; 6) Cura la strumentazione ed i comandi, mantenendolisempre puliti e privi di grasso, ecc.; 7) Evita assolutamente di effettuare manutenzioni suorgani in movimento; 8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare edaccertati dell'assenza di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamenteil preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsidurante il lavoro.Dopo l'uso: 1) Evita di lasciare carichi sospesi; 2) Ritira il braccio telescopico e accertatidi aver azionato il freno di stazionamento; 3) Effettua tutte le operazioni di revisione emanutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopoesserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

    2) Autogr: posto di manovra dell'apparecchio di sollevamento;Prescrizioni Organizzative:

    Il posto di manovra dell'apparecchio di sollevamento deve poter essere raggiunto senzapericolo, deve essere costruito e difeso in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre,i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza e deve permettere la perfetta visibilit ditutta la zona d'azione del mezzo.

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE

    3) Dispositivi di sicurezza dell'apparecchiatura di sollevamento dell'autogr;Prescrizioni Organizzative:

    I mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi di frenatura atti ad assicurareil pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo e, quando necessario ai finidella sicurezza, a consentire la gradualit dell'arresto. Nei casi in cui l'assenza di forzamotrice pu comportare pericoli per le persone, i mezzi di sollevamento devono essereprovvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico (graduale) sia del mezzo che delcarico. Tali prescrizioni si attuano dotando i mezzi di freni ad intervento automatico inassenza di forza motrice, i quali devono essere periodicamente registrati in relazione allautilizzazione dell'apparecchio e secondo le istruzioni riportate sul manuale delle istruzionidella casa costruttrice.

    4) Autogr: sospensione del lavoro;Prescrizioni Esecutive:

    Durante le pause o al termine del turno di lavoro, non devono mai essere lasciati carichisospesi. Il braccio telescopico deve essere ritirato e deve essere azionato il freno distazionamento.

    5) Autogr: verifiche di manovrabilit;Prescrizioni Esecutive:

    Prima di effettuare qualsiasi movimento verificare che il carico o il braccio non possanourtare contro strutture fisse o si possa avvicinare pericolosamente a linee elettriche.

    6) Autogr: posizionamento;Prescrizioni Esecutive:

    Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessariemisure per assicurare la stabilit del mezzo e del suo carico: a) se su gomme la stabilit garantita dal buono stato dei pneumatici e dal corretto valore della pressione di gonfiaggio;b) se su martinetti stabilizzatori, che devono essere completamente estesi e bloccati primadell'inizio del lavoro, la stabilit dipende dalla resistenza del terreno in funzione della qualesar ampliato il piatto dello stabilizzatore. In ogni caso, prima di iniziare il sollevamento,devono essere inseriti i freni di stazionamento dell'automezzo.

    7) Autogr: spostamento del carico;Prescrizioni Esecutive:

    Durante le operazioni di spostamento con il carico sospeso necessario mantenere lo stessoil pi vicino possibile al terreno; su percorso in discesa bisogna disporre il carico verso leruote a quota maggiore.

    8) Autogr: sollevamento e trasporto di persone;Prescrizioni Esecutive:

    E' consentito il sollevamento ed il trasporto di persone solo se il mezzo di sollevamento provvisto di efficaci dispositivi di sicurezza o, qualora questi non siano applicabili, previaadozione di idonee misure precauzionali. I cestelli semplicemente sospesi al gancio della grusono considerati irregolari.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 3.

    Rischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEUso dell'argano

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Argano a bandiera: misure preventive e protettive;

    Prescrizioni Esecutive:Prima dell'uso: 1) Accertati che il braccio girevole portante l'argano sia stato fissato,mediante staffe, con bulloni a vite muniti di dado e controdado, a parti stabili quali pilastriin cemento armato, ferro o legno; 2) Qualora l'argano a bandiera debba essere collocato suun ponteggio, accertati che il montante su cui verr ancorato, sia stato raddoppiato; 3)Verifica che sia stata efficacemente transennata l'area di tiro al piano terra; 4) Verifica chel'intero perimetro del posto di manovra sia dotato di parapetto regolamentare; 5) Accertatiche siano rispettate le distanze minime da linee elettriche aeree; 6) Assicuratidell'affidabilit dello snodo di sostegno dell'argano; 7) Accertati che sussista ilcollegamento con l'impianto di messa a terra; 8) Verifica l'efficienza dell'interruttore dilinea presso l'elevatore; 9) Accertati della funzionalit della pulsantiera di comando; 10)Accertati che sul tamburo di avvolgimento del cavo, sussistano almeno 3 spire incorrispondenza dello svolgimento massimo del cavo stesso; 11) Verificare la correttainstallazione e la perfetta funzionalit dei dispositivi di sicurezza (dispositivo di fine corsadi salita e discesa del gancio, dispositivo limitatore di carico, arresto automatico in caso diinterruzione dell'alimentazione, dispositivo di frenata per il pronto arresto e fermo delcarico, dispositivo di sicurezza del gancio).Durante l'uso: 1) Prendi visione della portata della macchina; 2) Accertati della correttaimbracatura ed equilibratura del carico, e della perfetta chiusura della sicura del gancio; 3)Utilizza dispositivi e contenitori idonei allo specifico materiale da movimentare (secchio,cesta, cassone, ecc.); 4) Impedisci a chiunque di sostare sotto il carico; 5) Effettua leoperazioni di sollevamento o discesa del carico con gradualit, evitando brusche frenate opartenze, per non assegnare ulteriori sforzi dinamici; 6) Rimuovi le apposite barriere mobilisolo dopo aver indossato la cintura di sicurezza; 7) Evita assolutamente di utilizzare la funedell'argano per imbracare carichi; 8) Sospendi immediatamente le operazioni quando vi siapresenza di persone esposte al pericolo di caduta di carichi dall'alto o in presenza di ventoforte.Dopo l'uso: 1) Provvedi a liberare il gancio da eventuali carichi, a riavvolgere la funeportando il gancio sotto il tamburo, a ruotare l'elevatore verso l'interno del piano di lavoro, ainterrompere l'alimentazione elettrica e a chiudere l'apertura per il carico con le appositebarriere mobili bloccandole mediante lucchetto o altro sistema equivalente; 2) Effettua tuttele operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nellibretto d'uso e segnala eventuali anomalie riscontrate al preposto e/o al datore di lavoro.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

    2) Ancoraggio dell'argano a bandiera;Prescrizioni Esecutive:

    Non devono utilizzarsi altri sistemi di ancoraggio diversi da quello indicato dal costruttoreed illustrati nel libretto di istruzioni. In particolare: a) i bracci girevoli portanti l'arganodevono essere fissati, mediante staffe, con bulloni a vite muniti di dado e controdado, a partistabili quali pilastri in cemento armato, ferro o legno; b) se l'argano dovr essere collocatosu un ponteggio, si dovr provvedere a raddoppiare il montante su cui va fissato, rinforzandoil ponteggio secondo il progetto obbligatorio redatto da un tecnico abilitato; c) qualoral'argano venga montato ad un piano intermedio, si dovr provvedere a sbadacchiare il palodi sostegno tra i due solai.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18,Punto 3.3.

    3) Argano a bandiera: termine del turno di lavoro;Prescrizioni Esecutive:

    Al termine del turno di lavoro, bisogner eseguire le seguenti operazioni: a) toglieretensione alla macchina, aprendo tutti gli interruttori; b) liberare il gancio da eventuali

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 10

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEcarichi; c) arrotolare la fune portando il gancio sotto l'argano; d) ruotare l'elevatore versol'interno del piano di lavoro; e) chiudere l'apertura di carico con le barriere mobili.

    4) Argano a cavalletto: misure preventive e protettive;Prescrizioni Esecutive:

    Prima dell'uso: 1) Accertati che l'argano a cavalletto sia stato installato su superfici pianee ben livellate; 2) Verifica che sia stata efficacemente transennata l'area di tiro al pianoterra; 3) Verifica che l'intero perimetro del posto di manovra sia dotato di parapettoregolamentare; 4) Accertati che siano rispettate le distanze minime da linee elettriche aeree;5) Assicurati dell'affidabilit strutturale del cavalletto portante l'argano; 6) Assicuratidell'affidabilit strutturale dei cassoni per la zavorra, del loro adeguato riempimento (nonpossono essere utilizzati liquidi ma solo inerti di peso specifico noto) e dell'integrit delrelativo dispositivo di chiusura; 7) Qualora l'argano sia stato ubicato in un piano intermediodel fabbricato, assicurati della funzionalit del puntone di reazione o altro tipo di fissaggio;8) Accertati che sussista il collegamento con l'impianto di messa a terra; 9) Verifical'efficienza dell'interruttore di linea presso l'elevatore; 10) Accertati della funzionalit dellapulsantiera di comando; 11) Assicurati della presenza, nella parte frontale dell'argano, delletavole fermapiede da 30 cm e degli staffoni di sicurezza (appoggi alti 1,20 m. dal piano dilavoro e sporgenti 20 cm. aventi la funzione di offrire al lavoratore un valido appigliodurante le fasi di ricezione del carico; 12) Accertati che sul tamburo di avvolgimento delcavo, sussistano almeno 3 spire in corrispondenza dello svolgimento massimo del cavostesso; 13) Verificare la corretta installazione e la perfetta funzionalit dei dispositivi disicurezza (dispositivo di fine corsa di salita e discesa del gancio, dispositivo limitatore dicarico, arresto automatico in caso di interruzione dell'alimentazione, dispositivo di frenataper il pronto arresto e fermo del carico, dispositivo di fine corsa ad azione ammortizzata peril carrello dell'argano, dispositivo di sicurezza del gancio); 14) Accertati del correttoinserimento del perno per il fermo della prolunga del braccio.Durante l'uso: 1) Prendi visione della portata della macchina: ricordati che la portata variain funzione delle condizioni d'impiego (come la lunghezza del braccio o la sua inclinazione);2) Accertati della corretta imbracatura ed equilibratura del carico, e della perfetta chiusuradella sicura del gancio; utilizza dispositivi e contenitori idonei allo specifico materiale damovimentare (secchio, cesta, cassone, ecc.); 3) Impedisci a chiunque di sostare sotto ilcarico; 4) Effettua le operazioni di sollevamento o discesa del carico con gradualit,evitando brusche frenate o partenze, per non assegnare ulteriori sforzi dinamici; 5) Rimuovigli staffoni solo dopo aver indossato la cintura di sicurezza; 6) Evita assolutamente diutilizzare la fune dell'argano per imbracare carichi; 7) Sospendi immediatamente leoperazioni quando vi sia presenza di persone esposte al pericolo di caduta di carichi dall'altoo in presenza di vento forte.Dopo l'uso: 1) Provvedi a liberare il gancio da eventuali carichi, a riavvolgere la funeportando il gancio sotto il tamburo, a bloccare l'argano sul fine corsa interno, a interromperel'alimentazione elettrica e a chiudere l'apertura per il carico con le apposite barriere mobilibloccandole mediante lucchetto o altro sistema equivalente; 2) Effettua tutte le operazionidi revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto d'uso esegnala eventuali anomalie riscontrate al preposto e/o al datore di lavoro.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3;D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.

    5) Ancoraggio dell'argano a cavalletto;Prescrizioni Esecutive:

    Non devono utilizzarsi altri sistemi di ancoraggio diversi da quello indicato dal costruttoreed illustrati nel libretto di istruzioni. In particolare: a) il cavalletto deve essere ancoratoriempiendo i cassoni per la zavorra, posti sulla parte del sistema portante, con materialiinerti di peso specifico conosciuto evitando, in ogni caso, di utilizzare liquidi; b) i cassoniper la zavorra, dopo il riempimento, devono essere chiusi con un lucchetto; c) qualoral'argano venga montato ad un piano intermedio, si dovr obbligatoriamente provvedere asbadacchiare il cavalletto stesso al solaio superiore mediante gli appositi puntoni.

    Riferimenti Normativi:Circolare Ministero del Lavoro 31 luglio 1981.

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE6) Argano a cavalletto: termine del turno di lavoro;

    Prescrizioni Esecutive:Al termine del turno di lavoro, bisogner eseguire le seguenti operazioni: a) toglieretensione alla macchina, aprendo tutti gli interruttori;liberare il gancio da eventuali carichi; b) arrotolare la fune portando il gancio sottol'argano; c) bloccare l'elevatore sul fine corsa interno; d) chiudere l'apertura di carico conle barriere mobili.

    7) Argano a cavalletto: varco per il passaggio del carico;Prescrizioni Esecutive:

    Sulla parte anteriore del cavalletto deve essere realizzato un normale parapetto e un varcocentrale per il passaggio del carico. Tale varco dovr essere munito di tavola fermapiede alta30 cm irrobustita dall'apposizione, posteriormente, di un corrente tubolare; inoltre dovressere dotata di due solidi appoggi alti 1,20 m. dal piano di lavoro e sporgenti 20 cm. peroffrire al lavoratore un valido appiglio durante le fasi di ricezione del carico.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3.2.

    Rischi specifici:1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

    Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    2) Urti, colpi, impatti, compressioni;Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presentinel cantiere.

    Uso dei trabattelli

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;

    Prescrizioni Organizzative:I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestarela loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti diadatta cintura di sicurezza.

    2) Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;Prescrizioni Esecutive:

    Modalit d'utilizzo: 1) Assicurati del buono stato di tutti gli elementi del ponteggio (aste,incastri, collegamenti); 2) Accertati che il ponte sia stato montato in tutte le sue parti, contutte le componenti previste dal produttore; 3) Assicurati della perfetta planarit everticalit della struttura e, quando necessario, provvedi a ripartire il carico del ponte sulterreno con tavoloni; 4) Accertati dell'efficacia del blocco ruote; evita assolutamente diutilizzare impalcati di fortuna, ma utilizza solo quelli in dotazione o indicati dal produttore;5) Evita assolutamente di installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 6) Prima dieffettuare spostamenti del ponteggio, accertati che non vi siano persone sopra di esso; 7)Assicurati che non vi siano linee elettriche aeree a distanza inferiore a m. 5; 8) Assicurati,nel caso di utilizzo all'esterno e di considerevole sviluppo verticale, che il ponte risultiancorato alla costruzione almeno ogni due piani.Principali modalit di posa in opera: 1) Il trabattello dovr essere realizzato dell'altezzaindicata dal produttore, senza aggiunte di sovrastrutture; 2) La massima altezza consentita di m. 15, dal piano di appoggio all'ultimo piano di lavoro; 3) La base dovr essere didimensioni tali da resistere ai carichi e da offrire garanzie al ribaltamento conseguenti alleoscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento; 4) Iponti la cui altezza superi m. 6, andranno dotati di piedi stabilizzatori; il piano di

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  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEscorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato; il ponte dovr essere dotato allabase di dispositivi del controllo dell'orizzontalit; 5) Le ruote del ponte devono esseremetalliche, con diametro e larghezza non inferiore rispettivamente a 20 cm e 5 cm, e dotatedi meccanismo per il bloccaggio: col ponte in opera, devono risultare sempre bloccate dalledue parti con idonei cunei o con stabilizzatori; 6) Sull'elemento di base deve sempre esserepresente una targa riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonch leindicazioni di sicurezza e d'uso di cui tenere conto; 7) Il ponte deve essere progettato percarichi non inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori dicostruzione; 8) Per impedire lo sfilo delle aste, esse devono essere di un sistema dibloccaggio (elementi verticali, correnti, diagonali); 9) L'impalcato deve essere completo eben fissato sugli appoggi; 10) Il parapetto di protezione che perimetra il piano di lavorodeve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno cm20; 11) Il piano di lavoro dovr essere corredato di un regolare sottoponte a non pi di m2,50; 12) L'accesso ai vari piani di lavoro deve avvenire attraverso scale a manoregolamentari: qualora esse presentino un'inclinazione superiore a 75 vanno protette conparaschiena, salvo adottare un dispositivo anticaduta da collegare alla cintura di sicurezza;13) Per l'accesso ai vari piani di lavoro sono consentite botole di passaggio, purchrichiudibili con coperchio praticabile.

    Riferimenti Normativi:D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.

    3) Ponteggi mobili: altezza;Prescrizioni Esecutive:

    I ponti sviluppabili devono essere usati esclusivamente per l'altezza per cui sono costruiti,senza aggiunte di sovrastrutture.

    4) Ponteggi mobili: spostamenti;Prescrizioni Organizzative:

    I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono esserespostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.

    5) Ponteggi mobili: parapetto;Prescrizioni Esecutive:

    Quando si effettuano lavori ad una altezza da terra maggiore di due metri si dovr dotare ilponte di parapetti completi di tavola fermapiede su tutti e quattro i lati.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 126.

    6) Ponteggi mobili: salita;Prescrizioni Esecutive:

    Per la salita e la discesa dal trabattello, disporre all'interno dell'incastellatura scale che sianoopportunamente protette contro la caduta (gabbia o aperture che non consentanol'attraversamento della persona). E' vietato salire o scendere lungo i montanti.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.

    7) Ponteggi mobili: vincoli alle ruote;Prescrizioni Esecutive:

    Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti ocon sistemi equivalenti. In ogni caso dispositivi appropriati devono impedire lo spostamentoinvolontario dei ponti su ruote durante l'esecuzione dei lavori in quota.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.

    8) Ponteggi mobili: base;Prescrizioni Esecutive:

    I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine disicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamentio per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati.

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 13

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATERiferimenti Normativi:

    D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.9) Ponteggi mobili: norme generali di comportamento;

    Prescrizioni Esecutive:E' vietato gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte o qualsiasi altro oggetto dalponteggio.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.

    10) Ponteggi mobili: verticalit;Prescrizioni Esecutive:

    La verticalit dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.Riferimenti Normativi:

    D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 140.

    Rischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    3) Scivolamenti, cadute a livello;Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grassoo sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilitpedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.

    4) Urti, colpi, impatti, compressioni;Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presentinel cantiere.

    Addetti al tiro in alto/in basso e movimentazione dei materialiIn cantiere, sar necessario porre particolare attenzione durante le operazioni di tiro in alto deimateriali, calo dei detriti, ed in generale durante le operazioni di movimentazione dei materiali.

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Addetti all'imbracatura: verifica imbraco;

    Prescrizioni Esecutive:Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono verificare cheil carico sia stato imbracato correttamente.

    2) Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico;Prescrizioni Esecutive:

    Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona diinterferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo strettonecessario.

    3) Addetti all'imbracatura: allontanamento;Prescrizioni Esecutive:

    Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al pi presto dalla suatraiettoria durante la fase di sollevamento.

    4) Addetti all'imbracatura: attesa del carico;Prescrizioni Esecutive:

    E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico.5) Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo;

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 14

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEPrescrizioni Esecutive:

    E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza coneventuali ostacoli presenti, solo quando questo giunto quasi al suo piano di destinazione.

    6) Addetti all'imbracatura: sgancio del carico;Prescrizioni Esecutive:

    Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisogner accertarsipreventivamente della stabilit del carico stesso.

    7) Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio;Prescrizioni Esecutive:

    Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio disollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zonaimpegnata da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali.

    8) Sorveglianza sanitaria: rischio "Movimentazione manuale dei carichi";Prescrizioni Organizzative:

    Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazionemanuale dei carichi sulla base della valutazione del rischio.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168.

    9) Informazione e formazione: rischio "Movimentazione manuale dei carichi";Prescrizioni Organizzative:

    Il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al pesoed alle altre caratteristiche del carico movimentato; b) assicura ad essi la formazioneadeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalita' di corretta esecuzione delleattivit. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l'addestramento adeguato in merito allecorrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 169.

    10) Movimentazione manuale dei carichi: misure generali;Prescrizioni Organizzative:

    Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, inparticolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessit di una movimentazione manualedei carichi da parte dei lavoratori.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168.

    11) Movimentazione manuale dei carichi: adozione di metodi di lavoro;Prescrizioni Organizzative:

    Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera deilavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezziappropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio checomporta la movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessit di unamovimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non pu essere evitata, ildatore di lavoro: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuricondizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, lecondizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione; c) evita o riduce i rischi,particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto inparticolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro edelle esigenze che tale attivita' comporta; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianzasanitaria.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 168.

    12) Movimentazione manuale dei carichi: elementi di riferimento;Prescrizioni Organizzative:

    La movimentazione manuale di un carico pu costituire un rischio di patologie dasovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) il carico troppo pesante; b) ingombrante o difficile da afferrare; c) in equilibrio instabile o il suocontenuto rischia di spostarsi; d) collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 15

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEo maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; e)pu, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per illavoratore, in particolare in caso di urto. Lo sforzo fisico pu presentare rischi di patologieda sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) eccessivo;b) pu essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; c) pucomportare un movimento brusco del carico; d) compiuto col corpo in posizione instabile.Le caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumentare le possibilit di rischio dipatologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: a) lospazio libero, in particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell'attivitrichiesta; b) il pavimento ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o scivoloso ilposto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale dicarichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione; c) il pavimento o il piano di lavoropresenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi; d) ilpavimento o il punto di appoggio sono instabili; e) la temperatura, l'umidit o la ventilazionesono inadeguate. L'attivit pu comportare un rischio di patologie da sovraccaricobiomeccanico, in particolare dorso-lombari se comporta una o pi delle seguenti esigenze:a) sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppoprolungati; b) pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti; c) distanze troppo grandidi sollevamento, di abbassamento o di trasporto; d) un ritmo imposto da un processo chenon pu essere modulato dal lavoratore.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 33.

    13) Movimentazione manuale dei carichi: modalit di stoccaggio;Prescrizioni Esecutive:

    Le modalit di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire lastabilit al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioniesterne meccaniche. Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio.

    14 Demolizioni: convogliamento del materiale di demolizione;Prescrizioni Organizzative:

    Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportatooppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezzamaggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti inmodo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essereadeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modoche non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti odingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materialeaccumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall'alto.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 153; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 154.

    Rischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    3) Movimentazione manuale dei carichi;Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioniergonomiche sfavorevoli, a seguito di operazioni di trasporto o sostegno di un carico.

    4) Punture, tagli, abrasioni;Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatorecon elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 16

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE5) Scivolamenti, cadute a livello;

    Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grassoo sporco sui punti di appiglio e/o da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilitpedonale e/o dalla cattiva luminosit degli ambienti di lavoro.

    6) Urti, colpi, impatti, compressioni;Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili,attrezzi o apparecchi di tipo manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presentinel cantiere.

    Ponteggi

    Sono previsti dei ponteggi, come indicato nelle tavole di riferimento, realizzati con sistema a telaio intubolari metallici in acciaio zincato o verniciato, con doppio parapetto e tavola fermapiede, strutturadella mantovana ed ancoraggi. Saranno completi di schermature antipolvere ed antisabbia e sarannoutilizzati come castelli di tiro.Nel POS dovranno essere esplicitate le modalit di carico e tiro in alto dei materialiapprovvigionati, e tiro in basso dei materiali demoliti e rimossi.I ponteggi rimarranno montati per tutta la durata delle attivit in copertura.

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;

    Prescrizioni Esecutive:Modalit d'uso: Utilizzare il ponteggio in conformit al Piano di Montaggio, Uso eSmontaggio (PiMUS) presente in cantiere. In particolare: 1) Accertati che il ponteggio simantenga in buone condizioni di manutenzione; 2) Evita assolutamente di salire o scenderelungo i montanti del ponteggio, ma utilizza le apposite scale; 3) Evita di correre o saltaresugli intavolati del ponteggio; 4) Evitare di gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere ogli stessi elementi metallici del ponteggio; 5) Abbandona il ponteggio nel casosopraggiunga un forte vento; 6) Utilizza sempre la cintura di sicurezza, durante leoperazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i dispositivi diprotezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto; 7) Utilizza bastonimuniti di uncini, evitando accuratamente di sporgerti oltre le protezioni, nelle operazioni diricezione del carico su ponteggi o castelli; 8) Evita di sovraccaricare il ponteggio, creandodepositi ed attrezzature in quantit eccessive: possibile realizzare solo piccoli deposititemporanei dei materiali ed attrezzi strettamene necessari ai lavori; 9) Evita di effettuarelavorazioni a distanza minore di 5 m da linee elettriche aeree, se non direttamenteautorizzato dal preposto.Principali modalit di posa in opera: Il ponteggio va necessariamente allestito ogniqualvolta si prevedano lavori a quota superiore a m. 2 e il montaggio dovr avvenire inconformit al Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (PiMUS) presente in cantiere. Inparticolare: 1) Accertarsi che il ponteggio metallico sia munito della relativadocumentazione ministeriale (libretto di autorizzazione ministeriale) e che sia installatosecondo le indicazioni del costruttore; 2) Verificare che tutti gli elementi metallici delponteggio portino impressi il nome o il marchio del fabbricante; 3) Prima di iniziare ilmontaggio del ponteggio necessario verificare la resistenza del piano d'appoggio, chedovr essere protetto dalle infiltrazioni d'acqua o cedimenti; 4) La ripartizione del carico sulpiano di appoggio deve essere realizzata a mezzo di basette; 5) Qualora il terreno non fossein grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base d'appoggio del ponteggio, andrannointerposti elementi resistenti, allo scopo di ripartire i carichi, come tavole di legno diadeguato spessore (4 o 5 cm); 6) Ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno duemontanti fissando ad essi le basette; 7) Se il terreno risultasse non orizzontale si dovrprocedere o ad un suo livellamento, oppure bisogner utilizzare basette regolabili, evitandorigorosamente il posizionamento di altri materiali (come pietre, mattoni, ecc.) di resistenzaincerta; 8) Gli impalcati del ponteggio devono risultare accostati alla costruzione consentito un distacco non superiore a 20 cm; 9) Nel caso occorra disporre di distanzemaggiori tra ponteggio e costruzione bisogna predisporre un parapetto completo verso laparte interna del ponteggio; 10) Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato contavole in legno, esse dovranno risultare sempre ben accostate tra loro, al fine di evitare

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 17

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEcadute di materiali o attrezzi. In particolare dovranno essere rispettate le seguenti modalitdi posa in opera: a) dimensioni delle tavole non inferiori a 4x30cm o 5x20cm; b)sovrapposizione tra tavole successive posta "a cavallo" di un traverso e di lunghezza parialmeno a 40cm; c) ciascuna tavola dovr essere adeguatamente fissata (in modo da nonscivolare sui traversi) e poggiata su almeno tre traversi senza presentare parti a sbalzo; 11)Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con elementi in metallo, andrannoverificati l'efficienza del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento. 12) Gliimpalcati e i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come ilponte, a distanza non superiore a m 2,50, la cui funzione quella di trattenere persone omateriali che possono cadere dal ponte soprastante in caso di rottura di una tavola; 13) Iponteggi devono essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale ammessaderoga alla controventatura trasversale a condizione che i collegamenti realizzino unadeguata rigidezza trasversale; 14) I ponteggi devono essere dotati di appositi parapettidisposti anche sulle testate. Possono essere realizzati nei seguenti modi: a) mediante uncorrente posto ad un'altezza minima di 95 cm dal piano di calpestio e da una tavolafermapiede aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciareuno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto maggiore di 60 cm; b) mediante un correntesuperiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano dicamminamento, alta non meno di 15 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e glielementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. In ogni caso, i correnti e le tavolefermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti; 15) Per ogni piano diponte devono essere applicati due correnti di cui uno pu fare parte del parapetto; 16) Ilponteggio deve essere ancorato a parti stabili della costruzione (sono da escludersi balconi,inferriate, pluviali, ecc.), evitando di utilizzare fil di ferro e/o altro materiali simili; 17) Ilponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza adogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo;18) Le scale per l'accesso agli impalcati, devono essere vincolate, non in prosecuzione unadell'altra, sporgere di almeno un metro dal piano di arrivo, protette se poste verso la parteesterna del ponteggio; 19) Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso delponteggio devono essere protette da apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20m oltre la sagoma del ponteggio stesso; in alternativa si dovr predisporre la chiusuracontinua della facciata o la segregazione dell'area sottostante in modo da impedire achiunque l'accesso; 20) Il primo parasassi deve essere posto a livello del solaio di coperturadel piano terreno e poi ogni 12 metri di sviluppo del ponteggio; 21) Sulla facciata esterna everso l'interno dei montanti del ponteggio, dovr provvedersi ad applicare teli e/o reti dinylon per contenere la caduta di materiali. Tale misura andr utilizzata congiuntamente alparasassi e mai in sua sostituzione; 22) E' sempre necessario prevedere un ponte di servizioper lo scarico dei materiali, per il quale dovr predisporsi un apposito progetto. I relativiparapetti dovranno essere completamente chiusi, al fine di evitare che il materiale scaricatopossa cadere dall'alto; 23) Le diagonali di supporto dello sbalzo devono scaricare la loroazione, e quindi i carichi della piazzola, sui nodi e non sui correnti, i quali non sono in gradodi assorbire carichi di flessione se non minimi. Per ogni piazzola devono essere eseguitispecifici ancoraggi; 24) Con apposito cartello dovr essere indicato il carico massimoammesso dal progetto; 29) Il montaggio del ponteggio non dovr svilupparsi in anticiporispetto allo sviluppo della costruzione: giunti alla prima soletta, prima di innalzare lecasseforme per i successivi pilastri necessario costruire il ponteggio al piano raggiunto ecos di seguito piano per piano. In ogni caso il dislivello non deve mai superare i 4 metri;30) L'altezza dei montanti deve superare di almeno m 1 l'ultimo impalcato o il piano digronda; 31) Il ponteggio metallico deve essere collegato elettricamente "a terra" non oltre25 metri di sviluppo lineare, secondo il percorso pi breve possibile e evitando bruschesvolte e strozzature; devono comunque prevedersi non meno di due derivazioni. 32) Ilresponsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosfericheo prolungata interruzione di lavoro, deve assicurarsi della verticalit dei montanti, del giustoserraggio dei giunti, della efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventualesostituzione o il rinforzo di elementi inefficienti.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81,Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 18

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATE2) Ponteggio metallico fisso: altezza < 20 m;

    Prescrizioni Organizzative:Nei cantieri in cui vengono usati ponteggi metallici di H< m 20 e rientranti negli schemi tipodelle Autorizzazioni Ministeriali, deve essere tenuta, ed esibita su richiesta degli organi dicontrollo, copia del disegno esecutivo firmato dal responsabile di cantiere e la relativaAutorizzazione Ministeriale.

    3) Ponteggio metallico fisso: documentazione;Prescrizioni Organizzative:

    Nel cantiere in cui vengono usati ponteggi deve essere tenuta ed esibita, a richiesta degliorgani di vigilanza, copia della autorizzazione ministeriale, copia della relazione contenente:calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego; istruzioni per le prove di caricodel ponteggio; c) istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio del ponteggio;schemi-tipo di ponteggio con l'indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezzadei ponteggi e di larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l'obbligo del calcolo perogni singola applicazione, nonch copia del piano di montaggio, uso e smontaggio(Pi.M.U.S.). Nel cantiere, se vengono usati ponteggi di altezza superiore a 20 metri e quelliper i quali nella relazione di calcolo non sono disponibili le specifiche configurazionistrutturali utilizzate con i relativi schemi di impiego, oltre alla documentazione su detta,deve essere tenuta ed esibita, a richiesta degli organi di vigilanza, copia del progetto e deidisegni esecutivi dei ponteggi firmati da tecnico abilitato.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 133; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 134.

    4) Ponteggio metallico fisso: redazione del PiMUS;Prescrizioni Organizzative:

    Il datore di lavoro provvede a redigere a mezzo di persona competente un piano dimontaggio, uso e smontaggio, (PiMUS) in funzione della complessit del ponteggio scelto.Tale piano pu assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato daistruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 136.

    5) Ponteggio metallico fisso: divieti;Prescrizioni Esecutive:

    E' vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare elementi metallici o qualsiasi altrooggetto dal ponteggio.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.

    6) Ponteggio metallico fisso: depositi di materiali;Prescrizioni Esecutive:

    Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere vietato qualsiasi deposito, eccettuatoquello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori. Il peso dei materiali e dellepersone deve essere sempre inferiore a quello che consentito dalla resistenza strutturaledel ponteggio; lo spazio occupato dai materiali deve consentire i movimenti e le manovrenecessarie per l'andamento del lavoro.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 124; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.

    7) Ponteggio metallico fisso: impalcati e parapetti dei castelli elevatori;Prescrizioni Organizzative:

    Gli impalcati dei castelli devono risultare sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso ilvuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali. Per il passaggio della benna o del secchionepu essere lasciato un varco purch in corrispondenza di esso sia applicato un fermapiedealto non meno di 30 centimetri. Il varco deve essere ridotto allo stretto necessario edelimitato da robusti e rigidi sostegni laterali, dei quali quello opposto alla posizione del tirodeve essere assicurato superiormente ad elementi fissi dell'impalcatura. Dal lato interno deisostegni di cui sopra, all'altezza di m 1,20 e nel senso normale all'apertura, devono essereapplicati due staffoni in ferro sporgenti almeno cm 20, da servire per appoggio e riparo del

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 19

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATElavoratore. Gli intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessorenon inferiore a cm 5 che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interassedimensionati in relazione al carico massimo previsto per ciascuno dei ripiani medesimi.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3.2..

    8) Ponteggio metallico fisso: messa a terra;Prescrizioni Organizzative:

    Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchimetallici, di notevoli dimensioni, situati all'aperto, devono, per se stessi o medianteconduttore e spandenti appositi, risultare collegati elettricamente a terra in modo dagarantire la dispersione delle scariche atmosferiche. I conduttori di terra devono averesezione non inferiore a 35 mm2. Il ponteggio deve essere collegato a terra ogni 20-25 metridi sviluppo lineare, secondo il percorso pi breve possibile evitando brusche svolte estrozzature e, comunque, devono prevedersi non meno di due derivazioni. Gli impianti dimessa a terra e contro le scariche atmosferiche, devono essere denunciati agli organicompetenti entro 30 g. dalla loro messa in esercizio, verificati da personale qualificatoprima del loro utilizzo e periodicamente ad intervalli non superiori a due anni.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 84.

    9) Ponteggio metallico fisso: ancoraggi;Prescrizioni Organizzative:

    Il ponteggio deve risultare ancorato a parti stabili della costruzione e deve essere realizzatocome previsto dagli schemi tipo del libretto. Sono assolutamente da escludere ancoraggi subalconi o inferriate in quanto non sono considerate parti stabili e soprattutto non si possonorealizzare ancoraggi utilizzando fil di ferro od altri materiali simili. Il ponteggio deve essereefficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani diponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo o di pariefficacia.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 125; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 138.

    10) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;Prescrizioni Organizzative:

    I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestarela loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti diadatta cintura di sicurezza.

    11) Ponteggio: cintura di sicurezza;Prescrizioni Esecutive:

    Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta idispositivi di protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto, e'necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione, idonei per l'uso specifico,composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali iseguenti: a) assorbitori di energia; b) connettori; c) dispositivo di ancoraggio; d) cordini;e) dispositivi retrattili; f) guide o linee vita flessibili; g) guide o linee vita rigide; h)imbracature. Il sistema di protezione, certificato per l'uso specifico, deve permettere unacaduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri. Ilcordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o lineavita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 115.

    12) Ponteggi: ricezione del carico;Prescrizioni Esecutive:

    Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti diuncini, evitando accuratamente di sporgersi oltre le protezioni.

    13) DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;Prescrizioni Organizzative:

    Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 20

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEb) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta.

    14) Addetti al montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi: requisiti;Prescrizioni Organizzative:

    Al montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi metallici deve essere adibitopersonale che abbia ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste,fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione. Le operazioni devonoessere svolte sotto la sorveglianza di un preposto.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 136.

    15) DPI: operatore piattaforma sviluppabile;Prescrizioni Organizzative:

    Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco;b) calzature di sicurezza; c) guanti; d) attrezzatura anticaduta; e) indumenti protettivi(tute); f) attrezzatura anticaduta.

    16) Ponteggio metallico fisso: montaggio conforme;Prescrizioni Organizzative:

    Il datore di lavoro assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto lasorveglianza di un preposto e ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazioneadeguata e mirata alle operazioni previste.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 136.

    17) Ponteggio metallico fisso: castelli elevatori;Prescrizioni Organizzative:

    I castelli collegati ai ponteggi e costruiti per le operazioni di sollevamento e discesa deimateriali mediante elevatori, devono avere i montanti controventati per ogni due piani diponteggio. I montanti che portano l'apparecchio di sollevamento devono essere costituiti, aseconda dell'altezza e del carico massimo da sollevare, da pi elementi collegati fra loro econ giunzioni sfalsate, poggianti sui corrispondenti elementi sottostanti. I castelli devonoessere progettati da un tecnico abilitato ed ancorati alla costruzione ad ogni piano diponteggio.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3.1..

    18) Ponteggio metallico fisso: parasassi o mantovane;Prescrizioni Organizzative:

    Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso del ponteggio devono essere protetteda apposito parasassi (mantovana) esteso per almeno 1,20 m oltre la sagoma del ponteggiostesso; in alternativa si dovr predisporre la chiusura continua della facciata o lasegregazione dell'area sottostante in modo da impedire a chiunque l'accesso Il primoparasassi deve essere posto a livello del solaio di copertura del piano terreno e poi ogni 12metri di sviluppo del ponteggio. Si pu omettere il parasassi solo nella zona di azionedell'argano, quando questa zona venga recintata.

    Riferimenti Normativi:Circolare Ministero del Lavoro n.149/85.

    19) Ponteggio metallico fisso: reti e teli;Prescrizioni Organizzative:

    Applicare teli e/o reti di nylon sulla facciata esterna e verso l'interno dei montanti delponteggio per contenere la caduta di materiali. Tale misura andr utilizzata congiuntamenteal parasassi e mai in sua sostituzione. Nel caso vengano adoperati reti di nylon o teli, poichla loro presenza aumenta sensibilmente la superficie esposta al vento con un conseguenteaumento delle sollecitazioni sul ponteggio (sollecitazioni che normalmente non vengonoportate in conto nei calcoli presentati ai fini dell'autorizzazione ministeriale), deve esserepredisposto una relazione di calcolo a firma di un professionista abilitato.

    Riferimenti Normativi:Circolare Ministero del Lavoro n.149/85.

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 21

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATERischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    3) Polveri;Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presentinell'area di insediamento del cantiere.

    ParapettiCome indicato nelle tavole di riferimento, saranno installati parapetti provvisori per tutta la duratadelle attivit, prima di iniziare qualsiasi attivit in copertura.I parapetti utilizzati saranno costituiti da aste metalliche verticali con interasse max 180 cm, traversiorizzontali di protezione e tavola fermapiede in legno altezze min. cm 20 e spessore cm 4. Sistemi eprocedure complementari:-verifica delle condizioni meteorologiche;-verifica della compatibilit del bordo copertura con le caratteristiche del sistema;-verifica della classe di impiego;- verifica della certificazione del prodotto;-utilizzo dei dispositivi per il posizionamento e la trattenuta;-utilizzo di sistemi di arresto caduta.I parapetti rimarranno montati per tutta la durata delle attivit in copertura.

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Parapetti;

    Prescrizioni Organizzative:I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta simanifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o deibalconi non ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ades. vano ascensore), di impalcati disposti a un'altezza maggiore di 2 m, di scavi o pozzi ofosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate aperture (ad es. vanifinestra), ecc.

    Prescrizioni Esecutive:I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idoneiallo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essererealizzati nei seguenti modi:- mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da unatavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da nonlasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto, maggiore di 60 cm;- mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede,aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio chenon lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm.I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti. E'considerata equivalente al parapetto definito precedentemente, qualsiasi protezione,realizzante condizioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori a quellepresentate dal parapetto stesso.I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 122; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 126; D.Lgs. 9 aprile2008 n.81, Allegato 18, Punto 2.1.5..

    2) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;Prescrizioni Organizzative:

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 22

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEI lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestarela loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti diadatta cintura di sicurezza.

    3) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;Prescrizioni Esecutive:

    Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri indemolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche eprefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogniqualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezionecollettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadutedall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accessodisagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzatecinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Talidispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune ditrattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generalein concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche caduteda altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre daprendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggiormobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggioscorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi ogravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertantoessere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.

    Rischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    Linea vitaE' prevista l'installazione di una linea vita, in corrispondenza del lato nord dell'edificio, che sarutilizzata durante le attivit di cantiere e, successivamente, per eventuali manutenzioni. Alla linea vitain copertura si acceder tramite una "scala metallica protetta".I lavoratori procederanno OBBLIGATORIAMENTE con i necessari DPI, quali imbragature,dispositivi di trattenuta e doppio cordino. Nel POS saranno esplicitate le procedure di montaggio ( esmontaggio) della linea vita e di utilizzo.Inoltre, l'impresa dovr documentare l'avvenuta formazione degli operai per l'utilizzo delleimbragature.Subito dopo l'installazione, la linea vita dovr essere omologata per poter essere utilizzata,specificando il numero massimo di agganci di operatori consentiti; i lavoratori che andranno adoperare dovranno essere in possesso dell'attestato di frequenza del corso per l'utilizzo dei DPInecessari per operare in quota, e lavoreranno con doppio cordino per la trattenuta.Dovr essere elaborato, a cura della ditta esecutrice come previsto nel capitolato speciale, unpiano d'emergenza e salvataggio per il soccorso, in caso di caduta, dei lavoratori che sitrovassero ad operare in copertura, per ridurre al minimo il tempo di sospensione inerte.

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Obblighi del datore di lavoro: DPI anticaduta;

    Prescrizioni Organizzative:I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall'alto o entro vani o che devono prestare

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 23

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEla loro opera entro pozzi, cisterne e simili condizioni di pericolo, devono essere provvisti diadatta cintura di sicurezza.

    2) Cintura di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di energia;Prescrizioni Esecutive:

    Nei lavori presso gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, sui muri indemolizione, nei lavori di montaggio e smontaggio di ponteggi, strutture metalliche eprefabbricati, nei posti di lavoro sopraelevati di macchine, impianti e nei lavori simili ogniqualvolta non siano attuabili o sufficienti le misure tecniche di prevenzione e protezionecollettiva, si devono utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale contro le cadutedall'alto. Nei lavori in pozzi, fogne, canalizzazioni e lavori simili in condizioni di accessodisagevole e quando siano da temere gas o vapori nocivi, devono essere parimenti utilizzatecinture di sicurezza e funi di trattenuta per l'eventuale soccorso al lavoratore. Talidispositivi, consistono in cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali, collegate a fune ditrattenuta che limiti la caduta a non pi di 1,5 m. L'uso della fune deve avvenire in generalein concomitanza a dispositivi di assorbimento di energia (dissipatori) perch anche caduteda altezze modeste possono provocare forze d'arresto molto elevate. Sono inoltre daprendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggiormobilit del lavoratore, pur garantendo i requisiti generali di sicurezza richiesti, quali:avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggioscorrevole per il montaggio dei ponteggi metallici; altri sistemi analoghi. I DPI in oggetto,rientrano fra quelli destinati a salvaguardare da rischi elevati (con conseguenze gravi ogravissime) e sono soggette a particolari procedure di certificazione CE, devono pertantoessere marchiati e corredati dalle necessarie note informative.

    3) Obblighi del datore di lavoro: protezione del capo;Prescrizioni Organizzative:

    I lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall'alto o percontatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di copricapo appropriato.Parimenti devono essere provvisti di adatti copricapo i lavoratori che devono permanere,senza altra protezione, sotto l'azione prolungata dei raggi del sole.

    Rischi specifici:1) Caduta dall'alto;

    Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilit dell'equilibrio dei lavoratori, inassenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quotainferiore.

    2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasportodi materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito didemolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati adistanza.

    Rimozioni, demolizioni e smontaggiSono previste rimozioni e smontaggi di apparecchiature ed impianti (o parti) esistenti. Inoltre, sisvolgeranno demolizioni di massetti e manti impermeabili in copertura.

    Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle relative a specifici rischi:1) Demolizioni: stoccaggio ed evacuazione detriti;

    Prescrizioni Organizzative:Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvenganocorrettamente.

    Riferimenti Normativi:D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96.

    2) Demolizioni: convogliamento del materiale di demolizione;Prescrizioni Organizzative:

    Caserma "Porcelli" in Bari - Edificio n. 4 - Pag. 24

  • INFORMAZIONI NON CLASSIFICATE CONTROLLATEIl materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportatooppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezzamaggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti inmodo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essereadeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modoche non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti odingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.L'accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricament