PIANO PER L’INCLUSIONE · 2 PREMESSA La Direttiva Ministeriale del dicembre 2012“Strumenti di...
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I - CD SANTE GIUFFRIDA ADRANO
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95031 Adrano (CT)
PIANO PER L’INCLUSIONE
A.S. 2018/2019
RIFERITO A TUTTI GLI ALUNNI CON BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI
Predisposto dal GLI nella seduta del 19/06/2018
Approvato con delibera n. 73 del Collegio dei docenti del 29/06/2018
Approvato con delibera n. 21 del Consiglio di Circolo del 27/06/2018
2
PREMESSA
La Direttiva Ministeriale del dicembre 2012“Strumenti di intervento per alunni
con bisogni speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”,
delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno
il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà.
La Direttiva estende l’area dei Bisogni Educativi Speciali(BES), comprendendo allievi
con:
Svantaggio sociale e culturale
Disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici
Difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana
perché appartenenti a culture diverse
La Direttiva estende pertanto a tutti gli alunni in difficoltà il diritto alla
personalizzazione all’apprendimento.
La Circolare Ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013 ha fornito ulteriori precisazioni in
merito alla Direttiva sui BES del 27 dicembre del 2012 per cui, fermo restando
l’obbligo di presentazione delle certificazioni per il riconoscimento delle situazioni di
disabilità e di DSA, precisa che è compito doveroso dei Consigli di Classe adottare
una personalizzazione della didattica ed eventualmente delle misure compensative e
dispensative,nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli
alunni. Ulteriori indicazioni sono rintracciabili nella Nota protocollo n. 1552 del
17/06/2103 e nella Nota protocollo n. 2563 del 22/11/2103.
Il Piano Didattico Personalizzato è considerato uno strumento con cui si potranno
redigere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le
competenze in uscita.
Ove non sia presente certificazione clinica, il team dei docenti potrà decidere di non
redigere il PDP, verbalizzando e motivando opportunamente, sulle base di
considerazioni pedagogiche e didattiche, la decisione assunta.
Di seguito si espone il Piano Annuale per l’Inclusione per l’anno scolastico
2018/2019,partendo dall’analisi dei punti di forza e di criticità riscontrati nell’anno
scolastico in corso in seguito al monitoraggio del livello di inclusività dell’offerta
formativa del I Circolo Didattico Sante Giuffrida.
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1. Analisi dei punti di forza e di criticità
Per attuare una politica realmente inclusiva è necessario analizzare un accurato
monitoraggio del livello di inclusione, identificandone i punti di forza, al fine di
incrementare le buone pratiche, e i punti di debolezza, al fine di eliminarli, migliorando
in tal modo progressivamente l’offerta formativa e rendendo la scuola realmente
aperta ed inclusiva.
I dati di contesto
Scuola
Primaria
Scuola
dell’Infanzia
A. Rilevazione dei BES presenti: n° n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 25 10 (di cui 6
con c.3)
minorati vista 2 1 (c.3)
minorati udito 1 /
Psicofisici 22 9
2. disturbi evolutivi specifici
DSA (certificati) 6
DSA ( in attesa di accertamenti) 4
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 10
Linguistico-culturale 15 6
Disagio comportamentale/relazionale 6 2
Problemi familiari
Mutismo elettivo/selettivo 1 1
Totali 68 19
% su popolazione scolastica 714 alunni 12,2%
N° PEI redatti dai GLHO (Scuola Primaria)
N° PEI redatti dai GLHO (Scuola Dell’Infanzia)
25
10
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria
6
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di
certificazione sanitaria
5
1
4
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno (n. 5 e 13
ore per la scuola dell’Infanzia, di
cui uno CH; n. 12 per la scuola
Primaria, di cui uno CH e uno DH)
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
SÌ
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.):
laboratorio di Musicoterapia
SÌ
Assistenti all’Autonomia e alla
comunicazione, prevalentemente
specializzati in tecniche ABA
(richiesti n. 8)
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
SÌ
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
SÌ
Assistenti Igienico personali
Sarà necessario sopperire con risorse
interne: sono formati solo n. 3
collaboratori scolastici, tutti uomini
SÌ
Funzione strumentale Area
Inclusione
SÌ
Referenti di Istituto (disabilità,
DSA, BES)
SÌ
Coordinatore per la Didattica
Speciale
SÌ
Psicopedagogisti e affini esterni Neuropsichiatria infantile ASL Adrano
Servizi sociali del Comune di Adrano
Operatori dell’Istituto Kennedy
Operatori Oasi di Troina
Protocollo d'intesa con Pedagogista clinico
Volontari del servizio civile formati per la
somministrazione questionari IPDA in
seguito a stipula Protocollo d’Intesa con
Pedagogista clinico
Operatore Pedagogico Territoriale
dell’Osservatorio d’Area n. 8 (Sportello
d’Ascolto)
Logopedista per i bambini di 4 anni della
scuola dell’Infanzia (servizio realizzato
dell’Osservatorio n. 8)
Unione Italiana Ciechi – sede di Catania
AFAE – Associazione Famiglie Audiolesi
Etnei
SÌ
Docenti comunali utilizzati come I docenti vengono utilizzati come tutor SÌ
5
tutor per bambini con BES (n. 3) dei bambini con BES
Docenti in organico potenziato I docenti vengono parzialmente utilizzati
per attività di tutoraggio di bambini con
BES
SÌ
Volontari del Servizio Civile e
Tirocinanti
I Volontari e gli eventuali tirocinanti,
opportunamente formati da personale
interno e da Pedagogista clinico, vengono
utilizzati per attività di tutoraggio di
bambini con BES.
SÌ
C. Coinvolgimento docenti
curricolari Attraverso…
Coordinatori di classe/sezione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva (si sottolinea in
particolare la valenza del progetto di
Musicoterapia e dell’Orto didattico)
Sì
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva Sì
Altri docenti (su organico
potenziato e docenti comunali)
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni con BES Sì
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva Sì
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Sì
Progetti di inclusione / laboratori
integrati Sì
6
E. Coinvolgimento
Organi collegiali
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) – D.lgs. 66-2017,
art. 9
L’istituto istituisce il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) al
fine di realizzare appieno il diritto dell’apprendimento per
tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dal
D.M. 27 Dicembre 2012, attraverso la programmazione di un
Piano per l’inclusione.
Composizione del gruppo.
E’ presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato; è
costituito dal gruppo di sostegno, dalle figure strumentali, dai
docenti coordinatori dei consigli di Interclasse e Intersezione,
da specialisti dell’Azienda Sanitaria locale, da personale ATA
eventualmente coinvolto. “In sede di definizione ed attuazione
del Piano per l’inclusione si avvale della consulenza e del
supporto (…) dei genitori e delle associazioni delle persone con
disabilità maggiormente rappresentative del territorio”
Compiti e funzioni del GLI
Analisi della situazione complessiva dell’Istituto con
riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali,
agli alunni in situazione di disabilità: rilevazione dei BES,
monitoraggio e valutazione.
Analisi del contesto ed individuazione “risposte formative”
Raccolta e documentazione degli interventi educativo-
didattici.
Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e
metodologie di gestione delle classi.
Formulazione di proposte di tipo organizzativo e
progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli
alunni disabili dell’istituto.
Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai
G.L.H. operativi.
Elaborazione di un “Piano per l’Inclusione”.
Rapporti con i servizi sociali e sanitari territoriali per
attività di formazione, tutoraggio ecc….
Sì
GLHO
Il GLH Operativo elabora il Piano Educativo Individualizzato in
presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla
legge 104/92.
Sì
7
Compiti e funzioni
Stesura e verifica del PDF.
Progettazione e verifica PEI.
Individuazione e programmazione delle modalità
operative, delle strategie, degli interventi e degli
strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
Rapporti con le ASP, con le associazioni.
TEAM DEI DOCENTI
Il team dei docenti della classe ha il compito di indicare in
quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure
compensative e dispensative sulla base di considerazioni
pedagogiche e didattiche e sulla base dell’eventuale
documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla
famiglia
Compiti e funzioni delteam dei docenti:
Individuazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Coordinamento delle iniziative didattiche.
Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti.
Predisposizione del PDP
Il team predispone, ove necessario e deliberato, un piano
didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire,
monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee
e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni
in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di
disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal
Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.
Sì
COLLEGIO DEI DOCENTI
All’inizio dell’anno scolastico discute e delibera gli
obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da
porre in essere che confluiranno nel Piano per l’Inclusione.
Discute e delibera il Piano dell’Inclusione.
Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Sì
F. Coinvolgimento
famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva/ disturbi specifici dell’apprendimento/
Sportello di ascolto a cura del docente OPT su problematiche
di tipo generale
Sportello di consulenza finalizzato ad individuazione DSA a
cura di Pedagogista clinico
Sì
8
Sportello di consulenza a cura di Logopedista (servizio
dell’Osservatorio d’area n. 8)
Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità
educante Sì
G. Rapporti con
servizi
sociosanitari
territoriali e
istituzioni
deputate alla
sicurezza.
Rapporti con CTS
/ CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla
disabilità Sì
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su
disagio e simili(REP “Tutti per uno!”) Sì
Procedure condivise di intervento sulla disabilità No
Procedure condivise di intervento su disagio e simili No
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola No
H. Rete territoriale
(Osservatorio
d’area contro la
dispersione)
Protocolli di intesa formalizzati sul disagio e alunni a rischio
dispersione Sì
Accordo REP “Tutti per uno!” (capofila) Sì
I. Rapporti con
privato sociale e
volontariato
Protocollo d’Intesa con Pedagogista clinico Sì
Rapporti di collaborazione con AFAE e Unione Italiana Ciechi Sì
Rapporti di collaborazione con istituto Kennedy Sì
J. Formazione
docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della
classe Sì
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva Sì
Didattica interculturale / italiano L2 No
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,
ADHD, ecc.) Sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali, tecniche ABA…) Sì
Altro:
K. Interventi inclusivi attuati a favore di alunni certificati con legge quadro
104/92
Attività di inclusione Punti di forza Criticità
Accoglienza, Incontri con le famiglie.
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condivisione e
strutturazione
logistica degli spazi.
Presenza dell’Equipe
Multidisciplinare del territorio.
Collaborazione degli operatori
dell’istituto Kennedy, dell’AFAE e
del’Unione Italiana Ciechi.
Accessibilità dei disabili a tutti gli
spazi.
Predisposizione PEI e
PDF e condivisione
obiettivi educativi
didattici.
Raccordo tra PEI e la
programmazione della
classe
Affinità nella composizione dei
team dei docenti.
Flessibilità didattica e applicazione
di strategie inclusive.
Utilizzazione organico potenziato e
docenti comunali a supporto della
didattica speciale.
Presenza di figure di coordinamento
(FS e Referente gruppo sostegno)
L’assegnazione
dell’organico di
sostegno risulta
sempre insufficiente
rispetto alle esigenze
documentate. Si
sopperisce in parte con
l'utilizzazione di
docenti comunali e
organico potenziato.
Laboratori di
creatività e
manipolazione.
Condivisione di momenti di
socializzazione tra gli allievi
dell’istituto.
Presenza a scuola di "ambienti di
apprendimento" quali: orto
didattico, parco botanico, spazio
ricreativo all'aperto "Il giardino
incantato", laboratorio artistico,
biblioteca con spazio di lettura;
laboratorio musicale.
La scuola ha aderito al bando
sussidi per l’inclusione (ai sensi
dell’art. 7 DL 13/4/2017 n. 63 -
nota prot. 7192.14-05-2018 l’USR
per la Sicilia) per l’acquisto di
attrezzature specifiche
Difficoltà a reperire
finanziamenti (ove non
resi possibili da
partecipazione a
progetti nazionali o
europei) per acquisto
materiali specifici.
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Laboratorio psico-
motorio “C…come
corpo. M…come
musica e movimento”
(Musicoterapia)
Laboratorio “ Lettura
per tutti”
Laboratorio “Un orto
per crescere”
Area didattica
all’aperto
Condivisione di momenti di
socializzazione tra gli allievi
dell’istituto.
Occasione di crescita personale,
sociale e umana.
Stimolo allo sviluppo delle
competenze disciplinari.
Grande apprezzamento dell'utenza
per i prodotti realizzati.
Realizzazione di “libri speciali”
anche con l’uso della CAA per una
lettura facilitata.
Condivisione di momenti educativo-
didattici per una effettiva
inclusione.
Socializzazione e sviluppo della
autonomia.
Acquisizione di una positiva
immagine di sé.
Miglioramento delle performance
scolastiche in vista di una piena
inclusione. Osservazione diretta.
Convenzione con IPAA, Comune di
Adrano, Associazione culturale,
Corpo forestale.
Presenza di personale ATA C.S. in
possesso di adeguate competenze
tecniche a supporto dei docenti.
Realizzazione, nell’area esterna
“Paese delle Fate”, di giochi
didattici dipinti sul pavimento, atti
a favorire lo sviluppo delle
Si auspica la
partecipazione di tutte
le classi.
Le risorse economiche
sono insufficienti per
sopperire
adeguatamente
all’esigenza di acquisto
toner per la stampa dei
libri speciali
Insufficienza organico
ATA c.s. (sarebbe
necessaria un'unità in
più per sopperire
stabilmente
all'esigenza di cura
degli spazi esterni)
11
competenze motorie, logiche, di
pre-lettura e pre-scrittura in modo
ludico.
Presenza di risorse professionali,
docenti e non docenti, disponibili
alla realizzazione dei giochi senza
oneri per l’istituzione scolastica.
Visite di istruzione
con la classe
Momenti di condivisione e
socializzazione con il gruppo-classe.
Scelta di itinerari compatibili con la
disabilità
Timori da parte delle
famiglie degli alunni con
disabilità
L. Interventi inclusivi attuati a favore di alunni alunni con DSA
Attività di
inclusione
Punti di forza Criticità
Stesura e
realizzazione del PDP
da parte dei Consigli
di Classe
Corsidi formazione su alunni con
BES.
Professionalità e disponibilità
all'aggiornamento da parte di
moltidocenti.
Programmazione educativa e
didattica calibrata sui bisogni
formativi degli alunni.
Supporto di un consulente esterno
Utilizzo di organico potenziato,
docenti comunali, volontari e
tirocinanti per attività di tutoraggio
di alunni con BES
L’impiego dei docenti
comunali e dell’organico
di potenziamento, dei
volontari del servizio
civile e di eventuali
tirocinanti per attività
di tutoraggio non è
comunque sufficiente
per supportare tutti gli
alunni con BES.
La disponibilità alla
formazione/aggiorname
nto non caratterizza
tutti gli insegnanti.
Laboratorio digitale
Disponibilità dei docenti ad
utilizzare una pluralità di linguaggi
che favoriscono la crescita di
interessi, di motivazioni, di curiosità.
Implementazione del patrimonio
Mancanza di risorse per
incrementare il numero
di tablet ed acquistare
software specifici
12
tecnologico della scuola grazie alla
partecipazione ai FESR e al DD
1070-16
Progetto”Screening
IPDA”
Somministrazione del questionario
osservativo IPDA (identificazione
precoce delle difficoltà nelle abilità
generali che nelle abilità specifiche
riguardanti la prescrittura e
precalcolo) rivolto agli alunni che
frequentano l’ultimo anno della
scuola d’infanzia.
Spese legate alla
riproduzione delle copie
necessarie per la
somministrazione/osser
vazione
Biblioteca BES Presenza di materiali e strumenti
specifici.
Numero accessi alla
consultazione ancora
inadeguato
M. Interventi inclusivi attuati a favore di alunni alunni con svantaggio economico,
linguistico e culturale
Attività di inclusione Punti di forza Criticità
Realizzazione di attività
inclusive e/o stesura
PDP da parte del
consiglio di classe.
Professionalità e consapevole e
ricercata inclusività dei docenti.
Ottimi risultati raggiunti in merito
agli alunni con svantaggio.
Realizzazione corso di formazione
su alunni con BES.
Programmazione educativo-
didattica calibrata sui bisogni
formativi degli alunni.
Inesistenti/ridotte
forme di sussidio da
parte dei servizi
sociali del Comune a
favore delle famiglie
con gravi problemi
familiari.
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Attività mirate
all'acquisizione di
autonomia personale da
parte di alunni con BES
Disponibilità del personale
docente e non docente a favorire,
anche tramite tentativo di
continuo coinvolgimento delle
famiglie, l'acquisizione di adeguate
abitudini igieniche da parte degli
alunni con BES.
L'ente locale ha
difficoltà a garantire
la presenza di
assistenti igienico-
personali e la
scuoladispone di n. 3
unità di personale coll.
sc. con formazione
specifica ma tutti di
sesso maschile.
Laboratorio mirato agli
alunni stranieri
”Un tutor per amico”
Percorso didattico specifico per
alunni non italofoni.
Mancanza di
facilitatori linguistici a
fronte di alunni non di
madre lingua
Progetto di Ricerca-
Azione
sull'implementazione
delle abilità di base
Consente di migliorare le abilità di
italiano e di matematica.
Spese legate alla
riproduzione delle
copie necessarie per la
somministrazione e
allenamento
Attività funzionali sul
territorio (uso denaro,
mezzi pubblici,
riconoscimento della
segnaletica stradale…)
Il GLI ha progettato attività
finalizzate all'orientamento nel
territorio.
Screening “Il dettato
delle sedici parole”
Somministrazione agli alunni delle
classi prime del “Dettato” per
verificare la prima acquisizione
della fase alfabetica, al fine di
individuare situazione a rischio
DSA o potenziali BES.
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SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ
RILEVATI*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno
della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per
la realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini
di scuola (redazione Portfolio alunni con BES)
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
2. Destinatari
2.1. Premessa
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con
bisogni educativi speciali comprendenti: disabilità (ai sensi della Legge 104/92)
disturbi evoluti specifici ( Legge 170/2010);
alunni con svantaggio socio-economico;
svantaggio linguistico e/o culturale.
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2. 2. Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli
ambiti di vita dell’educazione e/o apprenditivo. Si manifesta come funzionamento
problematico in termine di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un Piano
Educativo individualizzato o personalizzato.
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con
continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali
è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
È importante sottolineare che il processo d’inclusione nella scuola può avvenire
realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto.Inoltre, in presenza di
studenti con BES, è necessario in primo luogo avere conoscenza preventiva delle varie
tipologie di BES e delle risorse/strategie necessarie per operare.Occorre
formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento di un
esito positivo.
2.3. Tipologie di alunni con Bisogni Educativi Speciali
Come emerso dalla rilevazione in ingresso effettuata dai team dei docenti sulla base
di una scheda di rilevazione messa a punto dal GLI, complessivamente nell’Istituto vi
sono:
n. 35 alunni con disabilità certificata;
n. 6 alunni con disturbi evolutivi;
n. 46 alunni con bisogni educativi speciali (area svantaggio)
pari complessivamente al 12,2% degli alunni. Il dato è riferito, in previsione, all’anno
scolastico 2018/2019.
2.3.1.Alunni con disabilità
All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse, si individuano le discipline o
le aree disciplinari in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i
genitori e con l’ASP di riferimento; redige, congiuntamente con gli operatori del
servizio sanitario territoriale, con i genitori e il consiglio di classe, il PEI ed il PDF;
partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione; tiene un registro per le attività di sostegno; alla fine riferisce il suo
operato in una relazione finale.
Scelte metodologiche
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All’interno delle classi in cui sono presenti alunni con disabilità, si adottano strategie e
metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo, come l’apprendimento
cooperativo, il tutoring, le attività laboratoriali.
Verifica e valutazione: gli alunni diversamente abili sono valutati in base agli obiettivi
stabiliti nel PEI. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari,
possono prevedere tempi più lunghi di attuazione.
Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento
Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che
sollecitano l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando, per quanto possibile, la
dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno.
Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi
possibili con la programmazione della classe, in modo da favorire l’inclusione
dell’alunno.
Continuità educativo-didattica
L’Istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il
processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le
condizioni affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe
permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi.
2.3.2. Alunni con disturbi specifici
Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nelle categorie stabilite dalla legge
104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste
dalla legge 170/2010. La legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche
garantiscono “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento
di garanzia del diritto allo studio, introducendo strumenti compensativi e misure
dispensative.
Gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) hanno competenze
intellettive nella norma o anche elevate, ma – per specifici problemi - possono
incontrare difficoltà a scuola e devono essere aiutati quindi a realizzare pienamente le
loro potenzialità. I disturbi specifici dell’apprendimento sono i seguenti:
Dislessia
Disgrafia
Disortografia
Discalculia
“Alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad
usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto presentano problematiche
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specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma” (Direttiva dicembre
2012). Rientrano in questa categoria gli alunni che presentano:
Deficit del linguaggio.
Deficit delle abilità non verbali.
Deficit nella coordinazione motoria.
Deficit dell’attenzione.
Funzionamento cognitivo limite.
Disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104).
Adempimenti del team dei docenti
Il team dei docenti, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno non
riconducibili ad ordinaria difficoltà di apprendimento e che possono essere
riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia, affinché provveda agli
opportuni accertamenti.
Successivamente il team dei docenti prende in esame eventuale documentazione
clinica e/o certificazione presentata dalla famiglia.
Predisposizione del Piano Didattico Personalizzato
Il team dei docenti predispone gli interventi di inclusione, assumendosi la
responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e
dispensative, nonché progettazioni e strategie didattiche-educative calibrate sugli
standard attesi per le competenze in uscita.
In presenza di certificazione che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle
misure previste dalla Legge 170/2010 (legge sui DSA), il team dei docenti è tenuto a
redigere il P.D.P.
In presenza di studenti caratterizzati da disturbi clinicamente fondati,
diagnosticabili ma non ricadenti nelle previsioni della L. 104/92 o della L.
170/2010è opportuno redigere il P.D.P.: il team dei docenti può decidere se
formulare o non formulare il P.D.P., ma è tenuto a motivare per iscritto le ragioni per
le quali, pur in presenza di diagnosi, non ritiene di dover redigere il Piano.
È rimessa parimenti alla decisione, motivata e verbalizzata, del team la decisione di
ricorrere o meno alla redazione del P.D.P. per tutti quei casi che si pongono oltre
l’ordinaria difficoltà di apprendimento, pur in assenza di diagnosi o di certificazione.
La rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre alla
compilazione del P.D.P.
Il coordinatore di classe può chiedere la consulenza del GLI.
La famiglia collabora alla stesura PDP assumendo la corresponsabiltà del progetto
educativo
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Il team delibera l’attivazione del percorso individualizzato
Documentazione
Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere
consegnata al Dirigente Scolastico, che prende visione del PDP e lo firma.
Monitoraggio
Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione
attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di interclasse e
durante gli incontri del gruppo di lavoro per l’inclusione.
Valutazione
Il team dei docenti assume la responsabilità pedagogico-didattica ai fini valutativi.
3.2.3. Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale
Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure ben
fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
Per tale categoria gli interventi dovranno essere messi in atto per il tempo
strettamente necessario e hanno carattere “transitorio” privilegiando strategie
didattiche.
Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a:
Utilizzare una didattica interattiva, coinvolgente e supportata da adeguati
mediatori didattici, soprattutto multimediali.
Favorire la co-evoluzione nell’apprendimento.
Sviluppare forme di apprendimento cooperativo
Sviluppare forme di apprendimento tra pari (tutoring)
Ricorrere a forme di apprendimento attivo.
Sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili degli
studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie
d’insegnamento.
Utilizzare mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini).
Collegare l’apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli
studenti.
Favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità,
mediante attivitàlaboratoriale.
Sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma di mappe, da utilizzare
come facilitatori procedurali nella produzione di un compito.
Far leva sulla motivazione ad apprendere.
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Sviluppare una didattica meta cognitiva.
Favorire l’autostima.
3. Obiettivi di incremento dell’inclusività
Il POF dell’Istituto recita:
“L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano
dell’Offerta Formativa del 1° Circolo Didattico Sante Giuffrida, dei
comportamenti professionali di tutto il personale scolastico e della
corresponsabilità educativa scuola-famiglia-territorio. Tale principio
impegna la scuola, che si configura come comunità educativa e come
organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla
ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.”
A tal fine la Scuola intende:
creare un ambiente accogliente;
sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando
attenzione educativa in tutta la scuola;
promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di
apprendimento;
favorire negli alunni l’acquisizione di un atteggiamento collaborativo;
promuovere culture politiche e pratiche inclusive,attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorrerà a:
individualizzazione(percorsi differenziati per obiettivi comuni);
personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
strumenti compensativi;
misure dispensative;
utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa
nazionale e/o alle direttive del POF.
3.1. Obiettivi relativi agli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo
Negli anni scolastici 2014-15, 2015-16, 2016-17 e 2017-18 sono stati fissati e
raggiungi i seguenti obiettivi:
Realizzazione di uno “sportello ascolto", a cura del docente OPT dell’Osservatorio
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d’area n. 8 e con il supporto del GOSP.
Realizzazione di uno sportello di consulenza a cura di un Logopedista (per iniziativa
dell’Osservatorio d’area n. 8)
Redazione, all’interno della REP “Tutti per uno!”, di cui la scuola è capofila, del
Portfolio di accompagnamento per alunni con BES, in modo da costituire il punto di
partenza sul quale elaborare specifici e mirati progetti di inserimento nella
successiva realtà scolastica nella fase di transito ad un nuovo grado o ciclo
scolastico.
Predisposizione di un Protocollo di accoglienza stranieri.
Redazione di un Progetto per l'inclusione degli alunni con difficoltà linguistico-
culturali.
Redazione di un Progettofinalizzato alrecupero degli alunni con difficoltà di
apprendimentocon utilizzo oculato dell'organico dell'autonomia (con chiara
indicazione degli alunni cui è rivolto, degli obiettivi, degli indicatori di risultato,
delle discipline, della tempistica, dei docenti referenti, delle attività da svolgere e
documentare su un apposito registro).
Definizione diprocedure condivise di intervento sulla disabilità e Direttiva
dirigenziale su modalità di individuazione alunni con DSA (Prot. 1419/B10a del 10
settembre 2015)
Implementazione attività finalizzate alla prevenzione del fenomeno della
dispersione (che interessa prioritariamente bambini con B.E.S., soprattutto di tipo
socio-economico, linguistico-culturale e familiare) utilizzando le risorse umane e
materiali messe a disposizione dei partner del “Protocollo d’intesa in materia di
prevenzione della dispersione e promozione della cittadinanza attiva” siglato con il
Comune, scuole e associazioni territoriali.
Attuazione politica di realizzazione di classi equi-eterogenee nella scuola Primaria
e dell’Infanzia.
Per l’anno scolastico 2018/2019 gli obiettivi principali in merito alle principali aree di
intervento, finalizzati alla riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale , sono sotto riportati.
Verrà stipulato un Protocollo d’intesa con Pedagogista clinico, che prevede
l’istituzione di uno Sportello di consulenza per una prima diagnosi di DSA ed
eventuali altri disturbi specifici.
Verranno proseguite le attività finalizzate alla prevenzione del fenomeno della
dispersione (che interessa prioritariamente bambini con B.E.S., soprattutto di tipo
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socio-economico, linguistico-culturale e familiare) utilizzando le risorse umane e
materiali messe a disposizione dei partner dell'Accordo di rete educativa
prioritaria "Tutti per uno!".
Verrà incentivato e pubblicizzato lo “sportello ascolto", con risorse interne e con il
ricorso alla docente referente per la Dispersione per l'Osservatorio d'Area n. 8.
Si proseguirà nella politica di realizzazione di classi equi-eterogenee nella scuola
Primaria e dell’Infanzia.
3.2. Obiettivi relativi a possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione
e aggiornamento degli insegnanti
Negli anni scolastici 2014-15, 2015-16, 2016-17 e 2016-17 sono stati fissati e
raggiunti i seguenti obiettivi:
Corsi di formazione della rete Pedemontana sul tema dell’inclusione
Corso di formazione per tutti i docenti su “Didattiche inclusive per bambini con
B.E.S.”
Attività formative (seminari) per l’individuazione dei DSA.
UF di Istituto "Didattica inclusiva per competenze" ("Progetto Nazionale Sport di
classe: inclusione e movimento", tenuto da esperto CONI prof. Gennaro sulle
potenzialità e strategie inclusive dello sport; "Conoscere per includere" percorso
formativo sulle strategie inclusive; attività di gruppo di ricerca-azione con
produzione di documenti spendibili nell'operatività didattica)
Iniziative formative su “Utilizzo didattico del Computer”, al fine di accrescere
l’attrattiva per la scuola e promuovere il successo formativo di tutti gli alunni,
tramite l’uso di giochi e software didattici.
Per l’anno scolastico 2018/2019 gli obiettivi principali sono sotto riportati:
Si prevede l’organizzazione e la realizzazione di percorsi specifici di
aggiornamento e formazione sulle tecniche ABA da realizzare con le risorse della
Rete Pedemontana.
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3.3. Obiettivi relativi alla didattica
Negli anni scolastici 2014-15, 2015-16, 2016-17 e 2016-17 sono stati fissati e
raggiunti i seguenti obiettivi:
Attuazione del progetto di Musicoterapia “C…come corpo, M…come movimento
e musica”
Conoscenza delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e di software
didattici.
Conoscenza delle opportunità offerte da didattica cooperativa, apprendimento
attivo e apprendimento tra pari (tutoring)
Attuazione del laboratorio di Orto-terapia.
Attuazione del laboratorio “Lettura per tutti” per dare a tutti l’opportunità di
lettura, anche agli alunni con disabilità grave, creando libri speciali anche con le
tecniche della CAA
Attuazione del percorso didattico specifico per alunni stranieri dal titolo “Un
tutor per amico”.
Attuazione del progetto di Ricerca-azione volto a migliorare le abilità di base
di italiano e di matematica.
Progetto “Screening IPDA” questionario osservativo rivolto agli alunni
dell’ultimo della scuola d’infanzia.
Per l’anno scolastico 2019/2018 gli obiettivi principali sono sotto riportati:
Verrà disseminata in tutte le classi/sezioni l’esperienza di attuazione del
laboratorio di “C come corpo… M come movimento e musica” per favorire nel
bambino la scoperta del corpo come espressione di sé e delle proprie emozioni.
Verranno proseguiti i laboratori sopra elencati.
Il progetto “Screening IPDA”, questionario osservativo rivolto agli alunni
dell’ultimo della scuola d’infanzia, verrà attuato con la collaborazione dei
Volontari del Servizio Civile opportunamente formati da Pedagogista clinico e
verrà monitorato da Pedagogista clinico
3.4. Obiettivi relativi all’adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive.
Verranno rivisti i criteri di valutazione e redatte rubriche di valutazione delle
competenze coerenti rispetto alla situazione dei bambini con disabilità, a partire
dalle competenze previste alla fine della scuola Primaria.
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3.5. Obiettivi relativi all'organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola
Si proseguirà, come negli anni precedenti ad:
utilizzo oculato delle risorse professionali in base alla specializzazione/esperienza
nelle diverse tipologie di disabilità;
utilizzo delle ore non frontali dei docenti curriculari di posto comune/docenti
comunali per il recupero degli alunni con difficoltà di apprendimentotramite
stesura di specifico progetto e specifiche UdA opportunamente monitorati;
utilizzo dei docenti comunali in base a rilevazione delle esigenze ricavabile dalla
mappatura dei bambini con bisogni speciali inseriti nelle varie classi.
Si auspica un numero congruo di risorse professionali (docenti specializzati nel
sostegno)
3.5. Obiettivi relativi alla richiesta di diversi tipi di sostegno all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti.
Verranno promossi accordi di rete, protocolli d’intesa con le strutture presenti sul
territorio e, soprattutto, con il Comune e l’ASL al fine di reperire le seguenti figure
professionali di supporto:
Facilitatore linguistico
Psicomotricista
Assistente igienico-personale per alunni con certificazione di gravità (L. 104/92,
art. 3 comma 3)
Assistente alla comunicazione
Assistente Educativo Culturale
3.6. Obiettivi relativi al ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e
nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività
educative
Si incentiverà ulteriormente la partecipazione delle famiglie ai progetti realizzati
dalla scuola (Musicoterapia, Giardinaggio-terapia, drammatizzazione), al fine di
coinvolgerle in attività di promozione della comunità educante
Si curerà l’informazione/formazione su tematiche relative ai disturbi specifici
dell’apprendimento
3.7. Obiettivi relativi allo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi.
Si proseguirà l’attività di revisione critica dei curricoli verticali in vista della
promozione di logiche inclusive e soprattutto verranno redatte specifiche UdA e
criteri di valutazione calibrati sui bisogni dei bambini con BES.
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3.8. Obiettivi relativi all’acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
La scuola ha partecipato alla programmazione PON, ai progetti nazionali; sono già
stati finanziati alcuni progetti ed è in attesa di pubblicazione di graduatoria relativa
alle altre proposte progettuali inoltrate.
3.9. Obiettivi relativi all’attenzione dedicata alle fasi di transizione che
scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di
scuola.
La scuola cura con impegno le attività legate alle fasi di transizione degli alunni dalla
scuola dell’Infanzia alla Primaria e da quest’ultima alla scuola secondaria di 1° grado.
Ci si prefigge di disseminare sul territorio l’esperienza di compilazione del Portfolio
degli alunni/alunne con BES