PIANO PER L’INCLUSIONE · 2 PREMESSA La Direttiva Ministeriale del dicembre 2012“Strumenti di...

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1 I - CD SANTE GIUFFRIDA ADRANO Via Cusmano di Alcara li Fusi, 15 Tel 0957692669 Fax 0957690709 C.F. 80012080877 Cod. Mecc. CTEE04200D - E-mail [email protected] email certificata: [email protected] 95031 Adrano (CT) PIANO PER L’INCLUSIONE A.S. 2018/2019 RIFERITO A TUTTI GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Predisposto dal GLI nella seduta del 19/06/2018 Approvato con delibera n. 73 del Collegio dei docenti del 29/06/2018 Approvato con delibera n. 21 del Consiglio di Circolo del 27/06/2018

Transcript of PIANO PER L’INCLUSIONE · 2 PREMESSA La Direttiva Ministeriale del dicembre 2012“Strumenti di...

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I - CD SANTE GIUFFRIDA ADRANO

Via Cusmano di Alcara li Fusi, 15 – Tel 0957692669 – Fax 0957690709

C.F. 80012080877 – Cod. Mecc. CTEE04200D - E-mail [email protected]

email certificata: [email protected]

95031 Adrano (CT)

PIANO PER L’INCLUSIONE

A.S. 2018/2019

RIFERITO A TUTTI GLI ALUNNI CON BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI

Predisposto dal GLI nella seduta del 19/06/2018

Approvato con delibera n. 73 del Collegio dei docenti del 29/06/2018

Approvato con delibera n. 21 del Consiglio di Circolo del 27/06/2018

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PREMESSA

La Direttiva Ministeriale del dicembre 2012“Strumenti di intervento per alunni

con bisogni speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”,

delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno

il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà.

La Direttiva estende l’area dei Bisogni Educativi Speciali(BES), comprendendo allievi

con:

Svantaggio sociale e culturale

Disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici

Difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana

perché appartenenti a culture diverse

La Direttiva estende pertanto a tutti gli alunni in difficoltà il diritto alla

personalizzazione all’apprendimento.

La Circolare Ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013 ha fornito ulteriori precisazioni in

merito alla Direttiva sui BES del 27 dicembre del 2012 per cui, fermo restando

l’obbligo di presentazione delle certificazioni per il riconoscimento delle situazioni di

disabilità e di DSA, precisa che è compito doveroso dei Consigli di Classe adottare

una personalizzazione della didattica ed eventualmente delle misure compensative e

dispensative,nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli

alunni. Ulteriori indicazioni sono rintracciabili nella Nota protocollo n. 1552 del

17/06/2103 e nella Nota protocollo n. 2563 del 22/11/2103.

Il Piano Didattico Personalizzato è considerato uno strumento con cui si potranno

redigere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le

competenze in uscita.

Ove non sia presente certificazione clinica, il team dei docenti potrà decidere di non

redigere il PDP, verbalizzando e motivando opportunamente, sulle base di

considerazioni pedagogiche e didattiche, la decisione assunta.

Di seguito si espone il Piano Annuale per l’Inclusione per l’anno scolastico

2018/2019,partendo dall’analisi dei punti di forza e di criticità riscontrati nell’anno

scolastico in corso in seguito al monitoraggio del livello di inclusività dell’offerta

formativa del I Circolo Didattico Sante Giuffrida.

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1. Analisi dei punti di forza e di criticità

Per attuare una politica realmente inclusiva è necessario analizzare un accurato

monitoraggio del livello di inclusione, identificandone i punti di forza, al fine di

incrementare le buone pratiche, e i punti di debolezza, al fine di eliminarli, migliorando

in tal modo progressivamente l’offerta formativa e rendendo la scuola realmente

aperta ed inclusiva.

I dati di contesto

Scuola

Primaria

Scuola

dell’Infanzia

A. Rilevazione dei BES presenti: n° n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 25 10 (di cui 6

con c.3)

minorati vista 2 1 (c.3)

minorati udito 1 /

Psicofisici 22 9

2. disturbi evolutivi specifici

DSA (certificati) 6

DSA ( in attesa di accertamenti) 4

ADHD/DOP 1

Borderline cognitivo

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 10

Linguistico-culturale 15 6

Disagio comportamentale/relazionale 6 2

Problemi familiari

Mutismo elettivo/selettivo 1 1

Totali 68 19

% su popolazione scolastica 714 alunni 12,2%

N° PEI redatti dai GLHO (Scuola Primaria)

N° PEI redatti dai GLHO (Scuola Dell’Infanzia)

25

10

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di

certificazione sanitaria

6

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di

certificazione sanitaria

5

1

4

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno (n. 5 e 13

ore per la scuola dell’Infanzia, di

cui uno CH; n. 12 per la scuola

Primaria, di cui uno CH e uno DH)

Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.):

laboratorio di Musicoterapia

Assistenti all’Autonomia e alla

comunicazione, prevalentemente

specializzati in tecniche ABA

(richiesti n. 8)

Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti Igienico personali

Sarà necessario sopperire con risorse

interne: sono formati solo n. 3

collaboratori scolastici, tutti uomini

Funzione strumentale Area

Inclusione

Referenti di Istituto (disabilità,

DSA, BES)

Coordinatore per la Didattica

Speciale

Psicopedagogisti e affini esterni Neuropsichiatria infantile ASL Adrano

Servizi sociali del Comune di Adrano

Operatori dell’Istituto Kennedy

Operatori Oasi di Troina

Protocollo d'intesa con Pedagogista clinico

Volontari del servizio civile formati per la

somministrazione questionari IPDA in

seguito a stipula Protocollo d’Intesa con

Pedagogista clinico

Operatore Pedagogico Territoriale

dell’Osservatorio d’Area n. 8 (Sportello

d’Ascolto)

Logopedista per i bambini di 4 anni della

scuola dell’Infanzia (servizio realizzato

dell’Osservatorio n. 8)

Unione Italiana Ciechi – sede di Catania

AFAE – Associazione Famiglie Audiolesi

Etnei

Docenti comunali utilizzati come I docenti vengono utilizzati come tutor SÌ

5

tutor per bambini con BES (n. 3) dei bambini con BES

Docenti in organico potenziato I docenti vengono parzialmente utilizzati

per attività di tutoraggio di bambini con

BES

Volontari del Servizio Civile e

Tirocinanti

I Volontari e gli eventuali tirocinanti,

opportunamente formati da personale

interno e da Pedagogista clinico, vengono

utilizzati per attività di tutoraggio di

bambini con BES.

C. Coinvolgimento docenti

curricolari Attraverso…

Coordinatori di classe/sezione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva (si sottolinea in

particolare la valenza del progetto di

Musicoterapia e dell’Orto didattico)

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva Sì

Altri docenti (su organico

potenziato e docenti comunali)

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni con BES Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva Sì

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Sì

Progetti di inclusione / laboratori

integrati Sì

6

E. Coinvolgimento

Organi collegiali

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) – D.lgs. 66-2017,

art. 9

L’istituto istituisce il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) al

fine di realizzare appieno il diritto dell’apprendimento per

tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dal

D.M. 27 Dicembre 2012, attraverso la programmazione di un

Piano per l’inclusione.

Composizione del gruppo.

E’ presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato; è

costituito dal gruppo di sostegno, dalle figure strumentali, dai

docenti coordinatori dei consigli di Interclasse e Intersezione,

da specialisti dell’Azienda Sanitaria locale, da personale ATA

eventualmente coinvolto. “In sede di definizione ed attuazione

del Piano per l’inclusione si avvale della consulenza e del

supporto (…) dei genitori e delle associazioni delle persone con

disabilità maggiormente rappresentative del territorio”

Compiti e funzioni del GLI

Analisi della situazione complessiva dell’Istituto con

riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali,

agli alunni in situazione di disabilità: rilevazione dei BES,

monitoraggio e valutazione.

Analisi del contesto ed individuazione “risposte formative”

Raccolta e documentazione degli interventi educativo-

didattici.

Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e

metodologie di gestione delle classi.

Formulazione di proposte di tipo organizzativo e

progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli

alunni disabili dell’istituto.

Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai

G.L.H. operativi.

Elaborazione di un “Piano per l’Inclusione”.

Rapporti con i servizi sociali e sanitari territoriali per

attività di formazione, tutoraggio ecc….

GLHO

Il GLH Operativo elabora il Piano Educativo Individualizzato in

presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla

legge 104/92.

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Compiti e funzioni

Stesura e verifica del PDF.

Progettazione e verifica PEI.

Individuazione e programmazione delle modalità

operative, delle strategie, degli interventi e degli

strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.

Rapporti con le ASP, con le associazioni.

TEAM DEI DOCENTI

Il team dei docenti della classe ha il compito di indicare in

quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una

personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure

compensative e dispensative sulla base di considerazioni

pedagogiche e didattiche e sulla base dell’eventuale

documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla

famiglia

Compiti e funzioni delteam dei docenti:

Individuazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Coordinamento delle iniziative didattiche.

Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti.

Predisposizione del PDP

Il team predispone, ove necessario e deliberato, un piano

didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire,

monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee

e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni

in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di

disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal

Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.

COLLEGIO DEI DOCENTI

All’inizio dell’anno scolastico discute e delibera gli

obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da

porre in essere che confluiranno nel Piano per l’Inclusione.

Discute e delibera il Piano dell’Inclusione.

Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

F. Coinvolgimento

famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia

dell’età evolutiva/ disturbi specifici dell’apprendimento/

Sportello di ascolto a cura del docente OPT su problematiche

di tipo generale

Sportello di consulenza finalizzato ad individuazione DSA a

cura di Pedagogista clinico

8

Sportello di consulenza a cura di Logopedista (servizio

dell’Osservatorio d’area n. 8)

Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità

educante Sì

G. Rapporti con

servizi

sociosanitari

territoriali e

istituzioni

deputate alla

sicurezza.

Rapporti con CTS

/ CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla

disabilità Sì

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su

disagio e simili(REP “Tutti per uno!”) Sì

Procedure condivise di intervento sulla disabilità No

Procedure condivise di intervento su disagio e simili No

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No

H. Rete territoriale

(Osservatorio

d’area contro la

dispersione)

Protocolli di intesa formalizzati sul disagio e alunni a rischio

dispersione Sì

Accordo REP “Tutti per uno!” (capofila) Sì

I. Rapporti con

privato sociale e

volontariato

Protocollo d’Intesa con Pedagogista clinico Sì

Rapporti di collaborazione con AFAE e Unione Italiana Ciechi Sì

Rapporti di collaborazione con istituto Kennedy Sì

J. Formazione

docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della

classe Sì

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente

tematica inclusiva Sì

Didattica interculturale / italiano L2 No

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,

ADHD, ecc.) Sì

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo,

ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali, tecniche ABA…) Sì

Altro:

K. Interventi inclusivi attuati a favore di alunni certificati con legge quadro

104/92

Attività di inclusione Punti di forza Criticità

Accoglienza, Incontri con le famiglie.

9

condivisione e

strutturazione

logistica degli spazi.

Presenza dell’Equipe

Multidisciplinare del territorio.

Collaborazione degli operatori

dell’istituto Kennedy, dell’AFAE e

del’Unione Italiana Ciechi.

Accessibilità dei disabili a tutti gli

spazi.

Predisposizione PEI e

PDF e condivisione

obiettivi educativi

didattici.

Raccordo tra PEI e la

programmazione della

classe

Affinità nella composizione dei

team dei docenti.

Flessibilità didattica e applicazione

di strategie inclusive.

Utilizzazione organico potenziato e

docenti comunali a supporto della

didattica speciale.

Presenza di figure di coordinamento

(FS e Referente gruppo sostegno)

L’assegnazione

dell’organico di

sostegno risulta

sempre insufficiente

rispetto alle esigenze

documentate. Si

sopperisce in parte con

l'utilizzazione di

docenti comunali e

organico potenziato.

Laboratori di

creatività e

manipolazione.

Condivisione di momenti di

socializzazione tra gli allievi

dell’istituto.

Presenza a scuola di "ambienti di

apprendimento" quali: orto

didattico, parco botanico, spazio

ricreativo all'aperto "Il giardino

incantato", laboratorio artistico,

biblioteca con spazio di lettura;

laboratorio musicale.

La scuola ha aderito al bando

sussidi per l’inclusione (ai sensi

dell’art. 7 DL 13/4/2017 n. 63 -

nota prot. 7192.14-05-2018 l’USR

per la Sicilia) per l’acquisto di

attrezzature specifiche

Difficoltà a reperire

finanziamenti (ove non

resi possibili da

partecipazione a

progetti nazionali o

europei) per acquisto

materiali specifici.

10

Laboratorio psico-

motorio “C…come

corpo. M…come

musica e movimento”

(Musicoterapia)

Laboratorio “ Lettura

per tutti”

Laboratorio “Un orto

per crescere”

Area didattica

all’aperto

Condivisione di momenti di

socializzazione tra gli allievi

dell’istituto.

Occasione di crescita personale,

sociale e umana.

Stimolo allo sviluppo delle

competenze disciplinari.

Grande apprezzamento dell'utenza

per i prodotti realizzati.

Realizzazione di “libri speciali”

anche con l’uso della CAA per una

lettura facilitata.

Condivisione di momenti educativo-

didattici per una effettiva

inclusione.

Socializzazione e sviluppo della

autonomia.

Acquisizione di una positiva

immagine di sé.

Miglioramento delle performance

scolastiche in vista di una piena

inclusione. Osservazione diretta.

Convenzione con IPAA, Comune di

Adrano, Associazione culturale,

Corpo forestale.

Presenza di personale ATA C.S. in

possesso di adeguate competenze

tecniche a supporto dei docenti.

Realizzazione, nell’area esterna

“Paese delle Fate”, di giochi

didattici dipinti sul pavimento, atti

a favorire lo sviluppo delle

Si auspica la

partecipazione di tutte

le classi.

Le risorse economiche

sono insufficienti per

sopperire

adeguatamente

all’esigenza di acquisto

toner per la stampa dei

libri speciali

Insufficienza organico

ATA c.s. (sarebbe

necessaria un'unità in

più per sopperire

stabilmente

all'esigenza di cura

degli spazi esterni)

11

competenze motorie, logiche, di

pre-lettura e pre-scrittura in modo

ludico.

Presenza di risorse professionali,

docenti e non docenti, disponibili

alla realizzazione dei giochi senza

oneri per l’istituzione scolastica.

Visite di istruzione

con la classe

Momenti di condivisione e

socializzazione con il gruppo-classe.

Scelta di itinerari compatibili con la

disabilità

Timori da parte delle

famiglie degli alunni con

disabilità

L. Interventi inclusivi attuati a favore di alunni alunni con DSA

Attività di

inclusione

Punti di forza Criticità

Stesura e

realizzazione del PDP

da parte dei Consigli

di Classe

Corsidi formazione su alunni con

BES.

Professionalità e disponibilità

all'aggiornamento da parte di

moltidocenti.

Programmazione educativa e

didattica calibrata sui bisogni

formativi degli alunni.

Supporto di un consulente esterno

Utilizzo di organico potenziato,

docenti comunali, volontari e

tirocinanti per attività di tutoraggio

di alunni con BES

L’impiego dei docenti

comunali e dell’organico

di potenziamento, dei

volontari del servizio

civile e di eventuali

tirocinanti per attività

di tutoraggio non è

comunque sufficiente

per supportare tutti gli

alunni con BES.

La disponibilità alla

formazione/aggiorname

nto non caratterizza

tutti gli insegnanti.

Laboratorio digitale

Disponibilità dei docenti ad

utilizzare una pluralità di linguaggi

che favoriscono la crescita di

interessi, di motivazioni, di curiosità.

Implementazione del patrimonio

Mancanza di risorse per

incrementare il numero

di tablet ed acquistare

software specifici

12

tecnologico della scuola grazie alla

partecipazione ai FESR e al DD

1070-16

Progetto”Screening

IPDA”

Somministrazione del questionario

osservativo IPDA (identificazione

precoce delle difficoltà nelle abilità

generali che nelle abilità specifiche

riguardanti la prescrittura e

precalcolo) rivolto agli alunni che

frequentano l’ultimo anno della

scuola d’infanzia.

Spese legate alla

riproduzione delle copie

necessarie per la

somministrazione/osser

vazione

Biblioteca BES Presenza di materiali e strumenti

specifici.

Numero accessi alla

consultazione ancora

inadeguato

M. Interventi inclusivi attuati a favore di alunni alunni con svantaggio economico,

linguistico e culturale

Attività di inclusione Punti di forza Criticità

Realizzazione di attività

inclusive e/o stesura

PDP da parte del

consiglio di classe.

Professionalità e consapevole e

ricercata inclusività dei docenti.

Ottimi risultati raggiunti in merito

agli alunni con svantaggio.

Realizzazione corso di formazione

su alunni con BES.

Programmazione educativo-

didattica calibrata sui bisogni

formativi degli alunni.

Inesistenti/ridotte

forme di sussidio da

parte dei servizi

sociali del Comune a

favore delle famiglie

con gravi problemi

familiari.

13

Attività mirate

all'acquisizione di

autonomia personale da

parte di alunni con BES

Disponibilità del personale

docente e non docente a favorire,

anche tramite tentativo di

continuo coinvolgimento delle

famiglie, l'acquisizione di adeguate

abitudini igieniche da parte degli

alunni con BES.

L'ente locale ha

difficoltà a garantire

la presenza di

assistenti igienico-

personali e la

scuoladispone di n. 3

unità di personale coll.

sc. con formazione

specifica ma tutti di

sesso maschile.

Laboratorio mirato agli

alunni stranieri

”Un tutor per amico”

Percorso didattico specifico per

alunni non italofoni.

Mancanza di

facilitatori linguistici a

fronte di alunni non di

madre lingua

Progetto di Ricerca-

Azione

sull'implementazione

delle abilità di base

Consente di migliorare le abilità di

italiano e di matematica.

Spese legate alla

riproduzione delle

copie necessarie per la

somministrazione e

allenamento

Attività funzionali sul

territorio (uso denaro,

mezzi pubblici,

riconoscimento della

segnaletica stradale…)

Il GLI ha progettato attività

finalizzate all'orientamento nel

territorio.

Screening “Il dettato

delle sedici parole”

Somministrazione agli alunni delle

classi prime del “Dettato” per

verificare la prima acquisizione

della fase alfabetica, al fine di

individuare situazione a rischio

DSA o potenziali BES.

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SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

RILEVATI*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno

della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno

della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per

la realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini

di scuola (redazione Portfolio alunni con BES)

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi

scolastici

2. Destinatari

2.1. Premessa

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con

bisogni educativi speciali comprendenti: disabilità (ai sensi della Legge 104/92)

disturbi evoluti specifici ( Legge 170/2010);

alunni con svantaggio socio-economico;

svantaggio linguistico e/o culturale.

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2. 2. Definizione di Bisogno Educativo Speciale

Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli

ambiti di vita dell’educazione e/o apprenditivo. Si manifesta come funzionamento

problematico in termine di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un Piano

Educativo individualizzato o personalizzato.

La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con

continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali

è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

È importante sottolineare che il processo d’inclusione nella scuola può avvenire

realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto.Inoltre, in presenza di

studenti con BES, è necessario in primo luogo avere conoscenza preventiva delle varie

tipologie di BES e delle risorse/strategie necessarie per operare.Occorre

formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento di un

esito positivo.

2.3. Tipologie di alunni con Bisogni Educativi Speciali

Come emerso dalla rilevazione in ingresso effettuata dai team dei docenti sulla base

di una scheda di rilevazione messa a punto dal GLI, complessivamente nell’Istituto vi

sono:

n. 35 alunni con disabilità certificata;

n. 6 alunni con disturbi evolutivi;

n. 46 alunni con bisogni educativi speciali (area svantaggio)

pari complessivamente al 12,2% degli alunni. Il dato è riferito, in previsione, all’anno

scolastico 2018/2019.

2.3.1.Alunni con disabilità

All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse, si individuano le discipline o

le aree disciplinari in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i

genitori e con l’ASP di riferimento; redige, congiuntamente con gli operatori del

servizio sanitario territoriale, con i genitori e il consiglio di classe, il PEI ed il PDF;

partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del Gruppo di Lavoro per

l’Inclusione; tiene un registro per le attività di sostegno; alla fine riferisce il suo

operato in una relazione finale.

Scelte metodologiche

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All’interno delle classi in cui sono presenti alunni con disabilità, si adottano strategie e

metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo, come l’apprendimento

cooperativo, il tutoring, le attività laboratoriali.

Verifica e valutazione: gli alunni diversamente abili sono valutati in base agli obiettivi

stabiliti nel PEI. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari,

possono prevedere tempi più lunghi di attuazione.

Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento

Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che

sollecitano l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando, per quanto possibile, la

dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno.

Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi

possibili con la programmazione della classe, in modo da favorire l’inclusione

dell’alunno.

Continuità educativo-didattica

L’Istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il

processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le

condizioni affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe

permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi.

2.3.2. Alunni con disturbi specifici

Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nelle categorie stabilite dalla legge

104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste

dalla legge 170/2010. La legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche

garantiscono “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento

di garanzia del diritto allo studio, introducendo strumenti compensativi e misure

dispensative.

Gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) hanno competenze

intellettive nella norma o anche elevate, ma – per specifici problemi - possono

incontrare difficoltà a scuola e devono essere aiutati quindi a realizzare pienamente le

loro potenzialità. I disturbi specifici dell’apprendimento sono i seguenti:

Dislessia

Disgrafia

Disortografia

Discalculia

“Alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad

usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto presentano problematiche

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specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma” (Direttiva dicembre

2012). Rientrano in questa categoria gli alunni che presentano:

Deficit del linguaggio.

Deficit delle abilità non verbali.

Deficit nella coordinazione motoria.

Deficit dell’attenzione.

Funzionamento cognitivo limite.

Disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104).

Adempimenti del team dei docenti

Il team dei docenti, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno non

riconducibili ad ordinaria difficoltà di apprendimento e che possono essere

riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia, affinché provveda agli

opportuni accertamenti.

Successivamente il team dei docenti prende in esame eventuale documentazione

clinica e/o certificazione presentata dalla famiglia.

Predisposizione del Piano Didattico Personalizzato

Il team dei docenti predispone gli interventi di inclusione, assumendosi la

responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e

dispensative, nonché progettazioni e strategie didattiche-educative calibrate sugli

standard attesi per le competenze in uscita.

In presenza di certificazione che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle

misure previste dalla Legge 170/2010 (legge sui DSA), il team dei docenti è tenuto a

redigere il P.D.P.

In presenza di studenti caratterizzati da disturbi clinicamente fondati,

diagnosticabili ma non ricadenti nelle previsioni della L. 104/92 o della L.

170/2010è opportuno redigere il P.D.P.: il team dei docenti può decidere se

formulare o non formulare il P.D.P., ma è tenuto a motivare per iscritto le ragioni per

le quali, pur in presenza di diagnosi, non ritiene di dover redigere il Piano.

È rimessa parimenti alla decisione, motivata e verbalizzata, del team la decisione di

ricorrere o meno alla redazione del P.D.P. per tutti quei casi che si pongono oltre

l’ordinaria difficoltà di apprendimento, pur in assenza di diagnosi o di certificazione.

La rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre alla

compilazione del P.D.P.

Il coordinatore di classe può chiedere la consulenza del GLI.

La famiglia collabora alla stesura PDP assumendo la corresponsabiltà del progetto

educativo

18

Il team delibera l’attivazione del percorso individualizzato

Documentazione

Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere

consegnata al Dirigente Scolastico, che prende visione del PDP e lo firma.

Monitoraggio

Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione

attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di interclasse e

durante gli incontri del gruppo di lavoro per l’inclusione.

Valutazione

Il team dei docenti assume la responsabilità pedagogico-didattica ai fini valutativi.

3.2.3. Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale

Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi

come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure ben

fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

Per tale categoria gli interventi dovranno essere messi in atto per il tempo

strettamente necessario e hanno carattere “transitorio” privilegiando strategie

didattiche.

Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a:

Utilizzare una didattica interattiva, coinvolgente e supportata da adeguati

mediatori didattici, soprattutto multimediali.

Favorire la co-evoluzione nell’apprendimento.

Sviluppare forme di apprendimento cooperativo

Sviluppare forme di apprendimento tra pari (tutoring)

Ricorrere a forme di apprendimento attivo.

Sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli stili degli

studenti e dando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie

d’insegnamento.

Utilizzare mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini).

Collegare l’apprendimento alle esperienze e alle conoscenze pregresse degli

studenti.

Favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità,

mediante attivitàlaboratoriale.

Sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma di mappe, da utilizzare

come facilitatori procedurali nella produzione di un compito.

Far leva sulla motivazione ad apprendere.

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Sviluppare una didattica meta cognitiva.

Favorire l’autostima.

3. Obiettivi di incremento dell’inclusività

Il POF dell’Istituto recita:

“L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano

dell’Offerta Formativa del 1° Circolo Didattico Sante Giuffrida, dei

comportamenti professionali di tutto il personale scolastico e della

corresponsabilità educativa scuola-famiglia-territorio. Tale principio

impegna la scuola, che si configura come comunità educativa e come

organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla

ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.”

A tal fine la Scuola intende:

creare un ambiente accogliente;

sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando

attenzione educativa in tutta la scuola;

promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di

apprendimento;

favorire negli alunni l’acquisizione di un atteggiamento collaborativo;

promuovere culture politiche e pratiche inclusive,attraverso una più stretta

collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorrerà a:

individualizzazione(percorsi differenziati per obiettivi comuni);

personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

strumenti compensativi;

misure dispensative;

utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa

nazionale e/o alle direttive del POF.

3.1. Obiettivi relativi agli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento inclusivo

Negli anni scolastici 2014-15, 2015-16, 2016-17 e 2017-18 sono stati fissati e

raggiungi i seguenti obiettivi:

Realizzazione di uno “sportello ascolto", a cura del docente OPT dell’Osservatorio

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d’area n. 8 e con il supporto del GOSP.

Realizzazione di uno sportello di consulenza a cura di un Logopedista (per iniziativa

dell’Osservatorio d’area n. 8)

Redazione, all’interno della REP “Tutti per uno!”, di cui la scuola è capofila, del

Portfolio di accompagnamento per alunni con BES, in modo da costituire il punto di

partenza sul quale elaborare specifici e mirati progetti di inserimento nella

successiva realtà scolastica nella fase di transito ad un nuovo grado o ciclo

scolastico.

Predisposizione di un Protocollo di accoglienza stranieri.

Redazione di un Progetto per l'inclusione degli alunni con difficoltà linguistico-

culturali.

Redazione di un Progettofinalizzato alrecupero degli alunni con difficoltà di

apprendimentocon utilizzo oculato dell'organico dell'autonomia (con chiara

indicazione degli alunni cui è rivolto, degli obiettivi, degli indicatori di risultato,

delle discipline, della tempistica, dei docenti referenti, delle attività da svolgere e

documentare su un apposito registro).

Definizione diprocedure condivise di intervento sulla disabilità e Direttiva

dirigenziale su modalità di individuazione alunni con DSA (Prot. 1419/B10a del 10

settembre 2015)

Implementazione attività finalizzate alla prevenzione del fenomeno della

dispersione (che interessa prioritariamente bambini con B.E.S., soprattutto di tipo

socio-economico, linguistico-culturale e familiare) utilizzando le risorse umane e

materiali messe a disposizione dei partner del “Protocollo d’intesa in materia di

prevenzione della dispersione e promozione della cittadinanza attiva” siglato con il

Comune, scuole e associazioni territoriali.

Attuazione politica di realizzazione di classi equi-eterogenee nella scuola Primaria

e dell’Infanzia.

Per l’anno scolastico 2018/2019 gli obiettivi principali in merito alle principali aree di

intervento, finalizzati alla riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la

partecipazione sociale , sono sotto riportati.

Verrà stipulato un Protocollo d’intesa con Pedagogista clinico, che prevede

l’istituzione di uno Sportello di consulenza per una prima diagnosi di DSA ed

eventuali altri disturbi specifici.

Verranno proseguite le attività finalizzate alla prevenzione del fenomeno della

dispersione (che interessa prioritariamente bambini con B.E.S., soprattutto di tipo

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socio-economico, linguistico-culturale e familiare) utilizzando le risorse umane e

materiali messe a disposizione dei partner dell'Accordo di rete educativa

prioritaria "Tutti per uno!".

Verrà incentivato e pubblicizzato lo “sportello ascolto", con risorse interne e con il

ricorso alla docente referente per la Dispersione per l'Osservatorio d'Area n. 8.

Si proseguirà nella politica di realizzazione di classi equi-eterogenee nella scuola

Primaria e dell’Infanzia.

3.2. Obiettivi relativi a possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione

e aggiornamento degli insegnanti

Negli anni scolastici 2014-15, 2015-16, 2016-17 e 2016-17 sono stati fissati e

raggiunti i seguenti obiettivi:

Corsi di formazione della rete Pedemontana sul tema dell’inclusione

Corso di formazione per tutti i docenti su “Didattiche inclusive per bambini con

B.E.S.”

Attività formative (seminari) per l’individuazione dei DSA.

UF di Istituto "Didattica inclusiva per competenze" ("Progetto Nazionale Sport di

classe: inclusione e movimento", tenuto da esperto CONI prof. Gennaro sulle

potenzialità e strategie inclusive dello sport; "Conoscere per includere" percorso

formativo sulle strategie inclusive; attività di gruppo di ricerca-azione con

produzione di documenti spendibili nell'operatività didattica)

Iniziative formative su “Utilizzo didattico del Computer”, al fine di accrescere

l’attrattiva per la scuola e promuovere il successo formativo di tutti gli alunni,

tramite l’uso di giochi e software didattici.

Per l’anno scolastico 2018/2019 gli obiettivi principali sono sotto riportati:

Si prevede l’organizzazione e la realizzazione di percorsi specifici di

aggiornamento e formazione sulle tecniche ABA da realizzare con le risorse della

Rete Pedemontana.

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3.3. Obiettivi relativi alla didattica

Negli anni scolastici 2014-15, 2015-16, 2016-17 e 2016-17 sono stati fissati e

raggiunti i seguenti obiettivi:

Attuazione del progetto di Musicoterapia “C…come corpo, M…come movimento

e musica”

Conoscenza delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e di software

didattici.

Conoscenza delle opportunità offerte da didattica cooperativa, apprendimento

attivo e apprendimento tra pari (tutoring)

Attuazione del laboratorio di Orto-terapia.

Attuazione del laboratorio “Lettura per tutti” per dare a tutti l’opportunità di

lettura, anche agli alunni con disabilità grave, creando libri speciali anche con le

tecniche della CAA

Attuazione del percorso didattico specifico per alunni stranieri dal titolo “Un

tutor per amico”.

Attuazione del progetto di Ricerca-azione volto a migliorare le abilità di base

di italiano e di matematica.

Progetto “Screening IPDA” questionario osservativo rivolto agli alunni

dell’ultimo della scuola d’infanzia.

Per l’anno scolastico 2019/2018 gli obiettivi principali sono sotto riportati:

Verrà disseminata in tutte le classi/sezioni l’esperienza di attuazione del

laboratorio di “C come corpo… M come movimento e musica” per favorire nel

bambino la scoperta del corpo come espressione di sé e delle proprie emozioni.

Verranno proseguiti i laboratori sopra elencati.

Il progetto “Screening IPDA”, questionario osservativo rivolto agli alunni

dell’ultimo della scuola d’infanzia, verrà attuato con la collaborazione dei

Volontari del Servizio Civile opportunamente formati da Pedagogista clinico e

verrà monitorato da Pedagogista clinico

3.4. Obiettivi relativi all’adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi

inclusive.

Verranno rivisti i criteri di valutazione e redatte rubriche di valutazione delle

competenze coerenti rispetto alla situazione dei bambini con disabilità, a partire

dalle competenze previste alla fine della scuola Primaria.

23

3.5. Obiettivi relativi all'organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola

Si proseguirà, come negli anni precedenti ad:

utilizzo oculato delle risorse professionali in base alla specializzazione/esperienza

nelle diverse tipologie di disabilità;

utilizzo delle ore non frontali dei docenti curriculari di posto comune/docenti

comunali per il recupero degli alunni con difficoltà di apprendimentotramite

stesura di specifico progetto e specifiche UdA opportunamente monitorati;

utilizzo dei docenti comunali in base a rilevazione delle esigenze ricavabile dalla

mappatura dei bambini con bisogni speciali inseriti nelle varie classi.

Si auspica un numero congruo di risorse professionali (docenti specializzati nel

sostegno)

3.5. Obiettivi relativi alla richiesta di diversi tipi di sostegno all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti.

Verranno promossi accordi di rete, protocolli d’intesa con le strutture presenti sul

territorio e, soprattutto, con il Comune e l’ASL al fine di reperire le seguenti figure

professionali di supporto:

Facilitatore linguistico

Psicomotricista

Assistente igienico-personale per alunni con certificazione di gravità (L. 104/92,

art. 3 comma 3)

Assistente alla comunicazione

Assistente Educativo Culturale

3.6. Obiettivi relativi al ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e

nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative

Si incentiverà ulteriormente la partecipazione delle famiglie ai progetti realizzati

dalla scuola (Musicoterapia, Giardinaggio-terapia, drammatizzazione), al fine di

coinvolgerle in attività di promozione della comunità educante

Si curerà l’informazione/formazione su tematiche relative ai disturbi specifici

dell’apprendimento

3.7. Obiettivi relativi allo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi.

Si proseguirà l’attività di revisione critica dei curricoli verticali in vista della

promozione di logiche inclusive e soprattutto verranno redatte specifiche UdA e

criteri di valutazione calibrati sui bisogni dei bambini con BES.

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3.8. Obiettivi relativi all’acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

La scuola ha partecipato alla programmazione PON, ai progetti nazionali; sono già

stati finanziati alcuni progetti ed è in attesa di pubblicazione di graduatoria relativa

alle altre proposte progettuali inoltrate.

3.9. Obiettivi relativi all’attenzione dedicata alle fasi di transizione che

scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola.

La scuola cura con impegno le attività legate alle fasi di transizione degli alunni dalla

scuola dell’Infanzia alla Primaria e da quest’ultima alla scuola secondaria di 1° grado.

Ci si prefigge di disseminare sul territorio l’esperienza di compilazione del Portfolio

degli alunni/alunne con BES