PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto...

69

Transcript of PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto...

Page 1: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa
Page 2: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

2

PIANO OFFERTA FORMATIVA

Fondazione Scuola Infanzia pubblica

Paritaria &

Sezione PRIMAVERA

Riva Rocci- Almese

PREMESSA

Il presente POF, elaborato con la collaborazione delle insegnanti e dei genitori, si

ispira ai principi didattici espressi nel Progetto Educativo della Scuola.

Con il Piano dell’Offerta Formativa, il collegio docenti intende presentare la propria

Scuola dell’Infanzia mostrandone le caratteristiche, le scelte educative, le scelte

didattiche, che la configurano come luogo di crescita e formazione dell’identità

affettiva, relazionale e cognitiva del bambino.

La scuola, all’interno , è ora considerata un’organizzazione più articolata e flessibile

nei tempi e nella forma. Inoltre la pluralità e la collegialità tra i docenti, la relazione e

il dialogo con i genitori, il rapporto con le risorse esterne del territorio, pongono la

scuola nella prospettiva di un sistema formativo integrato.

La scuola dell’infanzia, attraverso la strutturazione intenzionale dell’ambiente, crea le

condizioni di apprendimento, di relazioni e di vita.

In questo contesto educativo-didattico i bambini già all’età di tre anni, incontrano “i

saperi” e la cultura dei “grandi”; vengono promosse, potenziate, esternate le loro

competenze (conoscenze, linguaggi,strumenti).

In tale prospettiva le scelte e le azioni del Collegio si articolano verso una

progettualità che, tenendo conto delle risorse interne ed esterne, risponde ai bisogni

PP..OO..FF..

Page 3: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

3

specifici dei bambini, permettendo a tutti lo sviluppo dell’identità, delle competenze,

dell’autonomia, puntando quindi verso il successo formativo.

1. LA SCUOLA

L’Asilo Infantile Riva Rocci è stato fondato nel maggio del 1878 dal Dott. Cav.

Pietro Riva Rocci. Ad un anno dalla sua fondazione la Scuola Materna ha la sua sede

in un locale proprio, situato in via Viglianis 16 e acquistato con il lascito.

Nel 1975, in seguito all’incremento demografico verificatosi nel territorio almesino,

la Scuola cede al comune guidato dal Sindaco Cav. Mario Magnetto la propria sede e

sulla sua proprietà, mediante finanziamenti in parte propri, in parte privati e in parte

pubblici, costruisce una nuova sede, sempre situata in via Viglianis.

All’atto della fondazione, lo statuto della Scuola si propone (art.2) di “accogliere e

custodire gratuitamente nei giorni feriali i bambini poveri di ambo i sessi del comune

di Almese dall’età dai tre ai sei anni e di provvedere alla loro educazione fisica,

morale, intellettuale e religiosa”.

In data 28/02/2001 il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce la scuola materna

Riva – Rocci scuola PUBBLICA PARITARIA ai sensi della legge del 10/03/2000 n°

62 a decorrere dall’anno scolastico 2001/2002.

Il Consiglio di amministrazione della scuola con la deliberazione n° 63 del

25/07/2002 delibera:

1) Di trasformare l’IPAB “Asilo Infantile Riva- Rocci”, con sede in Almese – via

Viglianis n° 16, in Fondazione di diritto privato denominata “Scuola

dell’Infanzia Riva – Rocci”, ai sensi dell’articolo 16 del Decreto Legislativo 04

maggio 2001 n° 207, essendo in possesso dei requisiti previsti e richiesti dalla

normativa stessa.

2) Di autorizzare e di dare pieno mandato al Presidente e legale rappresentante

della IPAB, a presentare istanza di trasformazione alla Regione Piemonte –

Assessorato alle Politiche Sociali – perché sia riconosciuta e dichiarata la

personalità giuridica di diritto privato dell’Asilo Infantile Riva – Rocci” di

Almese con la nuova veste giuridica di Fondazione e con la denominazione

“Scuola dell’Infanzia Riva – Rocci” e ad effettuare ogni atto preliminare

necessario a detto riconoscimento.

La Regione Piemonte (Direzione Patrimonio e Tecnico) con racc. A/R

Prot.n°144554/10/10.7 certifica in data 05.05.03 al n° 351 del registro regionale

centralizzato provvisorio delle persone giuridiche è stata iscritta la Fondazione

Scuola dell’Infanzia Riva Rocci.

Page 4: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

4

Dalla data di fondazione dell’Ente il territorio del Comune di Almese

– circa 18 km in zona montana – ha subito profonde trasformazioni, sui piani dello

sviluppo edilizio, demografico, socio – culturale ed economico.

A partire da un’economia locale essenzialmente rurale, negli anni ‘60/75 si perviene a

un’economia prevalentemente imperniata sul settore primario: notevole

l’assorbimento di personale (a livello operaio e impiegatizio) da parte dei grossi

insediamenti industriali presenti in Val di Susa (FIAT, Magnadyne, Cotonifici

“Vallesusa”, “Moncenisio”, ecc.). Parallelamente, si assiste all’emergere delle attività

commerciali e artigianali; altri fenomeni significativi di questi anni sono rappresentati

dalla massiccia occupazione femminile e dal flusso immigratorio proveniente dal Sud

d’Italia. Le famiglie sono ancora fortemente radicate sul territorio e l’esigenza della

Scuola materna è spesso supplita dalla presenza dei genitori e dell’entourage

familiare (nonni, zii e altri parenti).

A cominciare dagli anni ‘70/80, a causa del decentramento industriale della città di

Torino e alla breve distanza – 25 Km – che separa Almese dal centro città

(percorribile ora in 20 minuti grazie all’autostrada Frejus), il paese assume

caratteristiche “residenziali”: molte famiglie residenti a Torino si trasferiscono nel

Comune almesino, pur mantenendo la loro occupazione in città o nella prima cintura.

Nasce così l’esigenza di una Scuola Materna che offra alle famiglie un servizio

scolastico consono agli orari previsti dalle nuove esigenze lavorative: pertanto, la

scuola decide di ampliare la propria offerta formativa mediante l’istituzione di un

Tempo Prolungato (7.30 – 18.00).

In seguito, col ridimensionamento dei grandi insediamenti industriali (FIAT,

Moncenisio, ecc.) l’occupazione si sposta verso le piccole e medie imprese instaurati

a partire dagli anni Ottanta nel Comune almesino e in altre zone del territorio

limitrofo (Avigliana e Sant’Ambrogio); caratterizzano le occupazioni locali anche le

attività commerciali e artigianali.

A differenza dal passato il nostro comune assiste, da almeno un decennio, ad una

immigrazione che non riguarda più il flusso dal sud al nord dell’Italia, ma coinvolge

molti stati del continente europeo, (appartenenti o meno alla Comunità Europea), stati

del continente nord Africano, alcuni paesi dell’America Latina.

Questo cambio di immigrazione, di esigenze, di costumi e di culture diverse, ha

stimolato la scuola a lavorare su programmi di integrazione indispensabili per inserire

nuovi nuclei familiari che a partire dalla conoscenza della nostra lingua necessitavano

di accoglienza mirata. Ad oggi, insieme a bimbi stranieri, già nati qui, accogliamo

nuovi bimbi nati in un altro paese (principalmente rumeni), che non parlano la nostra

lingua, ma che diventeranno stanziali insieme alle loro famiglie.

Negli ultimi quattro anni le forti difficoltà dell’economia mondiale e nazionale hanno

segnato anche i nuclei familiari almesini che, proprio per problematiche legate

all’occupazione, manifestano una necessità di costi contenuti del servizio e flessibilità

negli orari. Inoltre, da verifiche anagrafiche evidenziamo che il disagio delle famiglie

Page 5: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

5

si ripercuote anche in una sensibile diminuzione della natalità che nel

nostro Comune è passata da 68 bimbi nati nel 2008, ai 41 nati nel 2010, e 48 nati nel

2011. Una piccola ripresa della natalità si registra nel 2012 con 58 nati, mentre i dati

per il 2013 ad oggi (ott.2013) si fermano a 39 nati e residenti. Questa situazione si

rileva confrontando i dati pubblicati nel nostro POF 2011: pur con un aumento totale

di abitanti la popolazione di età inferiore ai 6 anni continua a diminuire.

Page 6: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

6

http://www.tuttitalia.it/piemonte/73-almese/statistiche/popolazione-eta-scolastica-

2012/

Page 7: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

7

Negli ultimi anni l’elevato livello socio – culturale raggiunto dalla popolazione

almesina si è tradotto - sul piano scolastico - in richieste sempre più esigenti,

consapevoli e articolate da parte delle famiglie: tali richieste, accordandosi ai

suggerimenti educativi provenienti dalle attuali ricerche di psico- pedagogia, hanno

permesso alla Scuola di riqualificare notevolmente l’Offerta Formativa,

permettendole di abbandonare definitivamente la sua iniziale

(1878) vocazione

assistenzialistica per pervenire a una diversificata pluralità di

proposte didattiche e di attività integrative, volte al

raggiungimento di uno sviluppo sempre più armonico e

integrale della personalità infantile.

SEZIONE PRIMAVERA "I MASNA' CIT"

"I PULCINI"

La nostra scuola è l'agenzia educativa che storicamente ad Almese si occupa di prima

infanzia. Abbiamo rilevato dalle famiglie una forte esigenza per un servizio educativo

nella fascia di età 24/36 mesi che rispondesse ad una esigenza di servizio educativo di

qualità a costi accessibili anche per famiglie che stanno attraversando una

pesantissima crisi occupazionale.

Abbiamo quindi partecipato al Bando Regionale per l'apertura di nuove SEZIONI

PRIMAVERA, SIAMO STATI AMMESSI E DA SETTEMBRE 2013 LA SEZIONE

E' ATTIVA CON GRANDE SODDISFAZIONE NOSTRA E DELLE FAMIGLIE.

Page 8: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

8

SEZIONE PRIMAVERA " I PULCINI"

La Sezione “Primavera”, dedicata ai bambini dai 24 ai 36 mesi, nasce come proposta

integrativa all’interno della Scuola dell’infanzia “Riva Rocci”. Si caratterizza

inizialmente come un’offerta educativa che va ad incrementare (senza sovrapporsi)

quella del Nido, con attività e routines quotidiane affini a quelle previste per la fascia

di età dei più piccoli, e un gruppo piuttosto eterogeneo di bambini che si accresce con

nuovi arrivi nel corso dell’anno.

Con settembre 2013 la Sezione Primavera viene quindi progettata sulla base della

esperienza maturata, strutturando meglio l’articolazione delle attività didattiche e la

scansione dei momenti della giornata.

La conduzione delle attività viene affidata a due educatori, che seguono il gruppo dei

bambini individuando un progetto educativo ad hoc, con obiettivi di autonomia e

sviluppo personalizzati. Per fare ciò, si punta sul gruppo stesso: la precoce

socializzazione, il costante stimolo reciproco, la creazione di dinamiche relazionali

positive tra i bimbi sono elementi fondamentali attorno ai quali le educatrici

costruiscono una proposta educativa accogliente e significativa.

Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie

un gruppo stabile di bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, che trascorre in

struttura una giornata che inizia alle 8,30 del mattino e prosegue sino alle 16.00.

Di seguito, quindi, riportiamo gli obiettivi più specifici, divisi per le macro-aree dello

sviluppo infantile:

PRIMO OBIETTIVO - IL CORPO - Conoscere il proprio corpo, dare un nome agli arti e alle varie parti del corpo.

Disegnare figure umane via via più precise e complete.

Maturare competenze di motricità fine.

Imparare gradualmente il controllo degli sfinteri, rinunciando al pannolino.

SECONDO OBIETTIVO – L’ESPRESSIONE VERBALE-

Parlare con i compagni e descrivere quello che ci circonda.

Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione autonoma.

Ascoltare e ripetere brevi filastrocche o fiabe.

Imitare con la voce e riprodurre versi di animali, suoni della natura, etc.

TERZO OBIETTIVO DI SVILUPPO - L'ESPLORAZIONE DEL MONDO

CHE CI CIRCONDA- Ordinare oggetti in base alla loro forma e grandezza.

Eseguire semplici percorsi realizzati con materiali diversi.

Localizzare e collocare se stessi nello spazio.

Page 9: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

9

SPAZI INTERNI ed ESTERNI

La nostra Scuola dedica alla Sezione Primavera un’ampia aula autonoma, attigua

all’Asilo, dove i bambini svolgono le attività.

Gli spazi esterni di riferimento per i bambini di questa fascia di età sono costituiti da

un cortile con pavimentazione anti – shock chiuso e protetto, arredato con giochi ed

arredi adeguati e a norma.

CONTINUITA’ CON LA SCUOLA DELL’INFANZIA La continuità verticale con l’attigua scuola dell’Infanzia è un valore aggiunto di

grande rilevanza, perché consente ai bambini di osservare i compagni più grandi in

diversi momenti della giornata, nonché condividere (specie nelle fasi finali dell’anno)

momenti delle routines come l’accoglienza e il commiato proprio con i bimbi della

Scuola dell’Infanzia. La continuità, inoltre, è un processo strutturato che impegna le

educatrici della Primavera e gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia attraverso più

momenti dedicati al fine di facilitare il passaggio graduale dei piccoli al mondo dei

“più grandi”, registrandone le attività e gli obiettivi raggiunti in corso d’anno,

condividendo questo importante percorso di avvicinamento al mondo dell’Infanzia

anche con le famiglie dei piccoli.

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI CURA I momenti cardini della giornata dei bambini della Sezione Primavera, dal punto di

vista delle cure personali, sono fondamentalmente il pranzo, i cambi e il riposo.

Come si è già accennato, il riposo è gestito nella stanza dedicata al sonno: la stanza è

allestita con lettini e brandine apposite, dove chi ne ha necessità si riposa dopo il

pranzo.

I cambi, come già detto, sono realizzati nel blocco servizi dedicato al quale hanno

accesso soltanto i bambini della Primavera.

Il pranzo invece viene servito nell’apposito refettorio, allestito con piano di lavoro

per il personale che scodella i pasti ai tavoli dei piccoli.

L’Istituto è dotato di cucina interna, gestita dalle nostre cuoche che si attengono al

menù supervisionato dall’ASL.

STRUMENTI DI REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITA’

L’anno scolastico è attraversato da un filo conduttore costituito dalla

programmazione, intorno alla quale le educatrici costruiscono le attività quotidiane.

Ogni attività di piccolo gruppo viene proposta quotidianamente ai bambini, per lo più

nella fascia mattinale.

GIORNATA TIPO

La giornata vera e propria dei bambini della Primavera inizia intorno alle 8.30, ma

già dalle 7,30 una educatrice è presente in struttura per accogliere eventuali

Page 10: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

10

anticipatari. Intorno alle ore 9.00 i bambini progressivamente

aumentano di numero, ed arriva quindi la seconda figura educativa.

Dopo i primi giochi informali e affettuosi di accoglienza, gli educatori registrano i

presenti e gli assenti, comunicano il numero al personale ausiliario per la

prenotazione dei pasti e procedono al cambio (igiene personale): a seguire la merenda

di mezza mattina, costituita da frutta fresca, che diventa una occasione di

condivisione e persino un’attività (“Di che colore è questa mela? Che profumo ha? E’

calda? E’ fredda?” etc.).

A seguire, le educatrici, propongono al gruppo l’attività didattica della mattina, che

può essere manipolazione, collage, pittura, oppure un’attività all’esterno a seconda

della stagione e delle condizioni meteorologiche. Registrata l’attività, gli educatori

fanno un secondo passaggio ai bagni per verificare chi ha necessità del cambio o di

usare il bagno, e ci si lavano le mani in preparazione al pasto. Terminato il pasto si

cambiano tutti i bambini che hanno il pannolino e si accompagna nella stanza del

Sonno. Intorno alle 15.00 avviene il risveglio aspettando con il gioco libero l’arrivo

dei genitori.

Dopo le ore 16.00 la maggior parte dei bimbi è uscita: chi si ferma sino alle 17.00-

17.30 (di solito uno o due bimbi al massimo) viene accolto insieme ai bimbi della

Scuola dell’Infanzia, a seconda di quale sia la condivisione degli spazi più opportuna

per entrambi i gruppi di bambini…

Attività cognitive:

educazione linguistica

educazione logico-matematica

Attività motorie:

percorsi psicomotori

attività di ginnastica

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La famiglia è il primo nucleo formativo, pertanto la scuola , come agenzia educativa

deve affiancarla nel processo di formazione.

Per la sezione Primavera il ruolo della famiglia è essenziale perché i bambini sono

piccoli.

Prevediamo, pertanto, una iniziale fase di accoglienza dove i genitori insieme al team

docente favoriscono l’inserimento del bambino, l’orario sarà flessibile.

I genitori sono coinvolti nella realizzazione di feste, gite, uscite di socializzazione e

didattiche.

Inoltre i genitori parteciperanno

Alle Assemblee di sezione,

Ai colloqui individuali per lo scambio reciproco di informazioni sul percorso

effettuato dai singoli alunni.

Page 11: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

11

Nell’ingresso c’è affissa una bacheca su cui verranno esposti gli

avvisi per i genitori, che dovranno rispettare delle regole di comportamento e routine.

2013/2014

PROGETTO SCUOLA BILUNGUISMO!!

2. LE RISORSE

RISORSE UMANE

La scuola è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da 7

membri:4 nominati dal Sindaco di Almese, 2 membri di diritto (erede della famiglia

Riva Rocci e parroco di Almese), un membro nominato dai genitori degli alunni

frequentanti lo scuola. All’interno del Consiglio di Amministrazione è nominato il

Presidente.

TAB. A

SEZIONI

n° BAMBINI

ASS

EDUCATI

VO

n° INSEGNANTI

SEZ

PRIMAVER

A

ALTRE

FIGURE

6 classi

eterogenee

da min. 22

max 26

bambini

140

di cui 10

stranieri

1

6+1

coordinatrice

2

INSEGNAN

TI

2 persone

in cucina,

2 persone

ausiliarie,

1insegnante

madrelingu

a inglese ,

Page 12: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

12

1 logoped.,

1 psicologa,

1 Tirocinio.

PERSONALE DIPENDENTE COLLABORATORI

- 1 COORDINATRICE

- 8 DOCENTI

- 2 CUOCHE

- 2 OPERATORI

-1 ASSISTENTE ED.

- INS INGLESE

madrelingua

- 1 LOGOPEDISTA

- 1 PSICOLOGA

- 1PSICOMOTRICISTA

La Scuola si struttura in 6 sezioni composte da 22 bambini circa. Oltre

le aule, i locali scolastici sono costituiti da una dispensa, una cucina, un refettorio, un

salone attrezzato con giochi da interno, un atrio per l’accoglienza, i servizi igienici, i

servizi igienici attrezzati per portatori di handicap, un ufficio.

La Scuola è inoltre circondata da circa 5000 metri q di bosco nel quale è stato

inaugurato nell’ottobre 2008 il primo MINI PARCO AVVENTURA in Italia e da un

cortile con pavimentazione in materiale anti urto (allestito nel luglio 2011) attrezzato

con giochi didattici da esterno, da un cortile nella parte alta e da due posteggi.

b)MENSA:

La Scuola ha in funzione un locale cucina, dove con personale dipendente

qualificato (1 cuoca e 1 aiuto cuoca) viene offerto un servizio di mensa fresca

giornaliero, con particolare attenzione all’obbligo della normativa vigente

(HACCP). ALCUNE DERRATE SONO BIOLOGICHE, POSSIBILITA' DI

PASTI PER: CELIACI/ALLERGICI/INTOLLERANTI/VEGETARIANI.

Page 13: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

13

La nostra attenzione è finalizzata alla diffusione dei principi e dei

valori di una sana e corretta alimentazione dei bambini e alla relativa promozione

nelle mense delle scuole.

Consideriamo il momento del pasto parte importante della giornata

educativa; sono le insegnanti ad occuparsene in prima persona, non

deleghiamo ad enti esterni né la preparazione, né la somministrazione dei

pasti ai nostri bimbi.

L’alimentazione è vita, cultura, economia, ambiente, economia: conoscere e capire

ciò che mangiamo vuol dire stabilire un rapporto con il mondo in cui viviamo e

misurarsi con questioni cruciali come lo sviluppo sostenibile, la salute e il

consumo consapevole.

Acquisire abitudini alimentari corrette fin da bambini aiuta ad avere da adulti un

rapporto sano ed equilibrato con il cibo, con il proprio corpo e con l’ambiente che

ci circonda. Oggi, infatti, in Europa ci sono circa 22 milioni di bambini in

sovrappeso, di cui 5 milioni sono obesi. Diabete, disturbi cardiovascolari e persino

osteoporosi precoce attendono i giovani che continueranno a ignorare la necessità

di migliorare la propria alimentazione e di condurre uno stile di vita sano.

La nostra attenzione alla gestione della mensa interna, senza deleghe,

assumendoci il carico della responsabilità, senza obbligare le famiglie a

pagare un ente esterno (che comunque deve giustamente avere un guadagno su

ogni buono pasto- che noi invece possiamo reinvestire in qualità) ha come

obiettivi appunto quelli di: contribuire alla diffusione di una corretta informazione

circa i principi di una sana alimentazione; educare i bambini alla cultura della

sostenibilità; stimolare le famiglie e tutti i soggetti interessati alla prima infanzia a

tracciare un indirizzo centrato sulla salubrità della ristorazione soprattutto nelle

scuole.

IN ACCORDO CON I PEDIATRI ABBIAMO DA DUE ANNI ADOTTATO IL

SISTEMA DI MANGIARE LA CONTRARIO: frutta alle 10,00/a pranzo prima

portata ANTIPASTO VERDURA CRUDA /seguito dal secondo con contorno e

per ultimo il PRIMO.

a) CONVENZIONE TRA LA FONDAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA RIVA

ROCCI DI ALMESE e L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO

FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Page 14: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

14

La nostra Scuola, in quanto Scuola Pubblica Paritaria, ha firmato

la convenzione con l’Università degli Studi di Torino, Facoltà di Scienze

della Formazione e sarà sede di tirocinio, con l’accoglienza presso la struttura del

nostro Ente di allievi del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria.

Siamo inoltre da tempo sede di tirocinio per le studentesse del Liceo Socio-Psico

Pedagogico “NORBERTO ROSA” di Susa e di altri licei.

b) DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: A PARTIRE DA SETT. 2012

LA NOSTRA SCUOLA ADERISCE AL PROGETTO SPERIMENTALE “IO

SONO CAPACE!”

Percorsi innovativi per la diagnosi precoce dei D.S.A.

Nell’ a.s.2012/2013 la nostra scuola, unitamente all'Istituto comprensivo di

Almese, Avigliana e Buttigliera, al Liceo “N. Rosa” di Susa/Bussoleno, e in

collaborazione con l’ASL TO3 distretto Susa e il Comune di Almese, ha attivato

un’azione di screening per individuare eventuali casi di Disturbi Specifici

dell’Apprendimento: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, disprassia.

(vedi ALLEGATO 2)

c) INTEGRAZIONE DIVERSAMENTE ABILI E SVANTAGGIO

La scuola dell’infanzia, per gli stili di comunicazione che la caratterizzano, per la

flessibilità e la globalità progettuale, è il contesto favorevole per l’intervento

educativo didattico dei bambini diversamente abili. L’integrazione rappresenta

un’importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della

comunità scolastica. Impegna docenti, compagni e genitori nel processo di

accettazione della diversità.

La scuola opera in stretto rapporto con la famiglia e i centri specialistici territoriali e

non, che si occupano dell’aspetto terapeutico/riabilitativo degli alunni.

I servizi specialistici hanno il compito di redigere la diagnosi funzionale

che, in base alla diagnosi medica dell’handicap, individua le capacità

potenziali del bambino.

Dalla diagnosi funzionale, l’insegnante di sostegno con le insegnanti di

classe predispongono il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Il P.E.I.

che diventa parte integrante della programmazione, individua obiettivi

Page 15: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

15

specifici, metodologie didattiche utili per il loro perseguimento tenendo

conto dei ritmi e tempi di apprendimento.

Gli interventi educativi didattici sono effettuati sia nel gruppo classe che nel rapporto

individualizzato o di piccolo gruppo. Nelle sezioni in cui è inserito un alunno

diversamente abile le insegnanti avranno particolare attenzione a predisporre spazi,

materiali, ad individuare strategie appropriate e necessarie al pieno sviluppo delle

potenzialità individuali, in funzione dell’integrazione. L’apporto positivo dato dalla

multimedialità pone in rilievo il “progetto di sperimentazione delle nuove

tecnologie”. Le esperienze d’integrazione condotte in questi anni presso la nostra

scuola rilevano che la flessibilità organizzativa, che permette la progettazione di

percorsi individualizzati, e la “risorsa” compagni sono le componenti del reale

processo di integrazione degli alunni diversamente abili. Per quanto riguarda gli

alunni che presentano situazioni di svantaggio socio-culturale tali da generare

difficoltà di relazione, di comportamento e di apprendimento le insegnanti si faranno

carico di diversificare, integrare stimoli, proposte e modalità durante le attività

educative didattiche. Saranno predisposti percorsi individualizzati con l’attivazione di

strategie e risorse interne. Per i casi particolari sarà richiesta la collaborazione degli

Enti Locali.

3. LE ATTIVITA’ INTEGRATIVE

Ai fini di arricchire e qualificare la propria Offerta Formativa, rendendola sempre

più idonea alle attuali esigenze dell’educazione infantile, la nostra Scuola di anno in

anno si propone di ampliare e integrare le attività eminentemente didattiche con

esperienze di tipo extra curricolare.

Tali iniziative, se da un lato mantengono un logico collegamento con la

Programmazione Educativo – Didattica dell’anno in corso, traducendone obiettivi e

finalità, per altro verso si prefiggono di instaurare una connessione tra realtà

scolastica ed extra – scolastica (territoriale, storico – culturale, sociale, sportiva) al

fine di fornire al bambino i linguaggi e gli strumenti adeguati per rendersi efficace e

consapevole interprete della società in cui vive.

In questa prospettiva le attività integrative si avvalgono spesso di risorse esterne

alla Scuola, prevedendo una proficua collaborazione con le varie agenzie educative

ed associazioni presenti sul territorio.

Iniziative per l’ampliamento dell’offerta formativa

Solo tre scuole, tra cui la nostra, sono state scelte per avviare la sperimentazione

dell'Università di Torino, SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA PROF.

SABENA (ordinario di didattica della matematica) su:

APPRENDIMENTI PRECOCI DELLA MATEMATICA NELLA SCUOLA

DELL'INFANZIA (ROBOTICA/STRATEGIA/SCACCHI)

http://www.youtube.com/watch?v=bxQZA4YHpbk&feature=related

Page 16: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

16

- La Scuola dell’Infanzia Riva Rocci (istituto capofila) in rete con la Scuola

dell’Infanzia di Buttigliera e di Avigliana ha presentato il progetto “Imparo la

sicurezza” che è stato classificato nel Bando di Scuola Sicura promosso dalla

Regione Piemonte Direzione Sanità Pubblica.

La scuola attuerà percorsi educativi e laboratori specifici finalizzati a trasmettere

principi e valori sulla prevenzione e a fare acquisire atteggiamenti e stili di vita

sicuri costruendo, attraverso attività e laboratori specifici, le capacità di prendere

decisioni in condizioni di incertezza e di convivere con le complessità attraverso

la conoscenza dei rischi, la loro valutazione e l’assunzione di comportamenti,

atteggiamenti e stili di vita consapevoli e responsabili verso se stessi e gli altri .

- Visite guidate a mostre, musei, ed esplorazioni riguardanti le arti figurative,

plastiche e musicali.

- Laboratori settimanali.

- Escursioni e uscite organizzate sul territorio inerenti le tematiche proposte dalla

Programmazione.

- Interventi nelle sezioni di esperti (artisti) per lezioni e incontri di approfondimento

sugli argomenti dei PIANI PERSONALIZZATI).

- Laboratori settimanali (vedi piano personalizzato annuale).

- In caso di neve è prevista la GITA per tutti di un giorno al Colle del Lys, parco

Yety.

- Gite di fine anno (periodo maggio/giugno).

INOLTRE:

- Momenti di incontro e di convivialità con le famiglie e di condivisione della vita

comunitaria locale in occasione dei “tempi forti” dell’anno scolastico e liturgico.

- Festa dei nonni 2 ottobre.

- Preparazione al Santo Natale (dicembre).

- Presso Auditorium Magnetto spettacoli natalizi riservati ai nostri bimbi e alle loro

famiglie.

- Festa dei genitori (aprile).

- Spettacolo recital e premiazione dei bambini uscenti con apertura alla

partecipazione (giugno).

Page 17: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

17

4.ORGANIZZAZIONE

a) CALENDARIO E SERVIZIO SCOLASTICO

La Scuola consta attualmente di 6 sezioni eterogenee (3/4/5 anni).

Le attività didattiche contemplano gruppi di sezione alternati a gruppi omogenei (per

fasce di età). In tale attività le docenti sono impegnate alternativamente nella sezione

di cui risultano titolari e nelle altre classi onde garantire l’ottimizzazione delle singole

competenze e risorse individuali di ciascuna insegnante, non che una costruttiva

pluralità di modelli relazionali e di stili didattici per i bambini.

Per ciò che concerne l’apertura e le interruzioni delle attività scolastiche relative alle

festività civili e religiose dell’anno la Scuola si uniforma al Calendario Scolastico

Regionale vigente nelle Scuole statali presenti sul territorio (Istit. Comprensivo di

Almese).

La chiusura dell’anno scolastico (30 giugno) è solitamente protratta dall’allestimento

di un Centro Estivo permanente nel periodo compreso nella prima quindicina di

luglio.

Orario giornaliero:

la scuola apre alle 7,30 e chiude alle 18

l’orario dalle 7,30 alle 8,30 e dalle 16 alle 18 è considerato pre e dopo scuola

b) ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA

7.30 – 8.30 Pre scuola: accoglienza dei bambini in

salone.

8.30 – 9.00 Animazione e giochi in salone (8.30:

inizio tempo normale)

9:00 Accoglienza nelle sezioni (gioco e

disegno libero)

9.00 – 9.40 Appello, conteggio buoni pasto,

Page 18: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

18

calendario

9.40 – 10.00 Spuntino a base di frutta e uso dei servizi

igienici

10.00 – 11.00 Attività didattiche relative alla

programmazione o attività di laboratorio

(suddivisione dei bambini in gruppi di

età omogenea)

11.00 – 11.30 Gioco libero

11.30 – 11.45 Uscita antimeridiana e uso dei servizi

igienici

12.00 – 13.00 Pranzo

13.00 – 13.15 Prima uscita pomeridiana e uso dei

servizi igienici

13.30 – 15.00 Riposo per i bambini di tre e quattro anni

ed attività di laboratorio per i bambini di

cinque anni

15.00 – 15.30 Giochi, canti, disegno libero

15.30 – 16.00 Uscita pomeridiana

16.00 – 18.00 Dopo scuola

(CALENDARIO SCOLASTICO 2013/2014 vedi allegato)

c) IL TEMPO EDUCATIVO

L’intento del corpo docente è quello di strutturare i tempi didattici, così come quelli

relativi al soddisfacimento delle necessità igienico – alimentari del bambino, al fine

instaurare un corretto equilibrio con le regole istituzionali che disciplinano i periodi

di apertura del servizio.

Il ritmo della giornata è stato impostato tenendo conto del benessere psicofisico dei

piccoli utenti, con particolare riguardo all’elusione di eventuali fenomeni di

sovraffaticamento.

Il tempo scolastico assume inoltre, alla luce dei Nuovi Orientamenti e delle

Indicazioni Nazionali, un’esplicita valenza pedagogica in ragione delle esigenze di

relazione e di apprendimento dei bambini: “La giornata scolastica… offre i

riferimenti esterni sui quali si distende la vita quotidiana e sui quali si può avviare la

strutturazione sia dell’aspetto ciclico della scansione temporale (le ore, i giorni, le

settimane), sia del tempo irreversibile del divenire” (dai N.O. 1991).

Significativi, in tal senso, i contributi della ricerca pedagogica più avvertita – Bruner,

Pontecorvo – mirati a sottolineare l’importanza della cosiddetta routine come sfondo

ideale per le strutture organizzatrici che favoriscono i processi di concettualizzazione

(organizzazione spazio – temporale, formulazione di ipotesi, percezione del reale) e

per l’avverarsi di processi di tipo trasversale che si riferiscono parallelamente alle

dimensioni cognitiva, affettiva e sociale.

Page 19: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

19

In seconda istanza, lo sforzo con cui si ricerca una corretta concentrazione delle

scansioni temporali di cui si intesse il vissuto quotidiano del bambino è volto a

favorire l’acquisizione e l’interiorizzazione di alcune regole fondamentali della vita

comunitaria, stimolando in tal modo nei piccoli, attraverso l’esperienza concreta, lo

sviluppo di un’esperienza democratica nell’ambiente scolastico e la capacità di

gestire serenamente i rapporti interpersonali con i coetanei e gli adulti.

5.RETTE

La Fondazione Scuola dell’Infanzia Riva Rocci beneficia di finanziamenti da parte

del Ministero della Pubblica Istruzione, dalla Regione Piemonte ed è convenzionata

con il Comune di Almese.

Per pareggiare il bilancio applica una quota a carico dalle famiglie che viene definita

da fasce di reddito I.S.E.E. (da presentare entro giugno).

6.ORGANI DI PARTECIPAZIONE DEI GENITORI NELLA SCUOLA

MATERNA PARITARIA

L’art. 1 comma 4, let. C, della legge 62/2000 prevede che in ogni scuola vengano

istituiti e funzionino “organi collegiali improntati alla partecipazione democratica”.

Consiglio di amministrazione

Con la trasformazione dell’Ente in Fondazione il nuovo statuto della scuola prevede

la presenza di un genitore eletto dai genitori della scuola come membro del Consiglio

di Amministrazione: allo scadere della carica la scuola convocherà un’assemblea per

eleggere un nuovo rappresentante. La prima elezione è avvenuta nel novembre 2003.

Collegio dei docenti di scuola

Il collegio dei docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed

è presieduto dal coordinatore dell’attività didattica nominato dal gestore, a norma

della circolare del Dipartimento per i servizi nel territorio, prot. 25 dell’11/01/2002.

Il collegio dei docenti:

- cura la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica;

- formula proposte all’ente gestore della scuola, per il tramite della coordinatrice, in

ordine alla formazione e alla composizione delle sezioni, agli orari e

all’organizzazione della scuola, tenendo conto del presente regolamento e del

regolamento interno, ove esistente;

- valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per

verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati;

- esamina i casi di alunni che presentano particolari difficoltà di inserimento, allo

scopo di individuare le strategie più adeguate per una loro utile integrazione;

Page 20: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

20

- d’intesa con gli altri organi collegiali e l’ente gestore predispone il P.O.F. che

viene reso pubblico, mediante consegna alle famiglie, all’atto dell’iscrizione. Il

collegio si insedia all’inizio dell’anno scolastico e si riunisce di norma una volta

ogni due mesi. Il segretario del collegio per la redazione dei verbali delle riunioni

viene indicato dalla coordinatrice tra i docenti presenti all’incontro.

Assemblea generale dei genitori

L’assemblea generale dei genitori della scuola è costituita dai genitori delle bambine

e dei bambini iscritti.

La prima assemblea viene convocata entro il mese di novembre dalla coordinatrice

della scuola; in questa sede divisi per sezione vengono eletti i genitori rappresentanti

di sezione.

L’assemblea deve essere obbligatoriamente convocata anche quando lo richieda per

iscritto almeno un terzo dei suoi componenti.

La Riunione risulta valida, in prima convocazione, se sono presenti la metà dei

genitori; in seconda convocazione, un’ora dopo, qualsiasi sia il numero dei presenti.

All’assemblea possono partecipare, con solo diritto di parola, la coordinatrice della

scuola, il personale docente e non docente e gli amministratori della scuola.

L’assemblea designa il/i genitore/i eventualmente previsto/i nel Consiglio di

Amministrazione.

L’assemblea esamina la relazione programmatica dell’attività della scuola, proposta

dal collegio dei docenti, ed esprime proprio parere in ordine al P.O.F ed ad altre

iniziative scolastiche progettate per il miglioramento della qualità e l’ampliamento

dell’offerta formativa.

Di ogni riunione viene redatto apposito verbale firmato da un segretario scelto tra i

genitori presenti e dal Presidente.

Consiglio di scuola o di Istituto

Il consiglio di intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e dal

genitore degli alunni per ogni sezione, scelti dalle rispettive assemblee, da un

rappresentante del personale ausiliario, da due membri del Consiglio di

Amministrazione ed è presieduto dalla coordinatrice della scuola che lo convoca,

oppure da un docente, membro del consiglio, suo delegato.

Si riunisce, in ore non coincidenti con l’orario di funzionamento della scuola, con il

compito di formulare al collegio dei docenti e agli organismi gestionali della scuola

proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative innovative

finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa.

Le funzioni di segretario vengono attribuite dal presidente ad uno dei docenti

presenti.

Assemblea di sezione dei genitori

Page 21: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

21

L’assemblea di sezione è formata dai genitori dei bambini di ciascuna sezione e

designa due genitori per il Consiglio di intersezione.

Essa, presieduta da uno dei due genitori designati a far parte del Consiglio di

intersezione collabora con la/le insegnante/i responsabile/i della sezione per la

migliore soluzione di questioni proposte dalla/e stessa/e.

Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, la coordinatrice e le

insegnanti della sezione.

Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.

Collegio dei docenti di zona

E’ costituito dagli insegnanti in servizio tra le scuole che risultino collegate in rete

nell’ambito dei Servizi territoriali di coordinamento pedagogico e didattico

organizzati dalla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) a livello provinciale ed

è presieduto da un coordinatore di rete, nominato dal Presidente provinciale della

FISM.

Il collegio si riunisce di norma tre volte all’anno allo scopo di definire e verificare le

linee comuni della programmazione educativa e didattica e favorire lo scambio di

esperienze tra scuole operanti nel territorio. L’aiuto e la collaborazione tra scuole

Fism del territorio per questo anno vedrà realizzati momenti di condivisione di

spettacoli, uscite e attività.

7. RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Ai fini di calare la Programmazione educativo – didattica nel contesto socio -

ambientale in cui si espleta il servizio formativo della Scuola, il Collegio Docenti si

premura di organizzare molteplici attività mediante le quali incentivare contatti

costruttivi con i vari Enti presenti sul territorio; in particolare grande rilevanza ha

assunto negli anni la collaborazione sempre più stretta con alcune associazioni

almesine: Associazione il Boschetto “Amici della scuola dell’infanzia RIVA Rocci,

Vigili Volontari del Fuoco Almese, A.I.B. Almese ,Croce Rossa Villardora, A.NA.

Sez di Almese, Università della terza età, Donatori Fidas Almese, FED Italiana

Escursionismo, Associazione Rondò di Bimbi, Sci Club Valmessa , AIRC Piemonte.

8.RISORSE ECONOMICHE

Le risorse economiche sono indicate nel bilancio della Scuola, il quale risulta

conforme alle regole della pubblicità prevista dalla legge per l’Ente gestore. Il

bilancio è comunque accessibile a chiunque nella Scuola stessa vi abbia interesse ed è

disponibile presso la segreteria della scuola da maggio a giugno.

Page 22: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

22

9.CONTINUITA’ EDUCATIVA PROGETTO CONTINUITA’ (vedi Allegato 1)

10.VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le attività di verifica e di valutazione della Scuola Materna Riva – Rocci si ispirano

alle disposizioni e ai criteri orientativi forniti dai Nuovi Orientamenti per la Scuola

dell’Infanzia del ’91, dalla C.M. 4094 del 21.06.95 e dalle Indicazioni nazionali per il

curricolo, ott.2007

In questa prospettiva l’osservazione sistematica del bambino effettuata dal corpo

docente nel corso dell’attività didattica non deve né intende assumere connotazioni di

rigidità finalizzate alla stesura di documenti classificatori su effettive o presunte

capacità e conoscenze. Significativo, in tal senso, il dettato dei N.O., laddove si

esprime con forza l’importanza della contestualizzazione, considerando lo sviluppo

infantile non come mero “fatto funzionale”, bensì in relazione, sempre e comunque,

con le difficoltà cognitive, le esigenze emotive e le richieste affettive di ogni singolo

alunno.

Tutto ciò nella consapevolezza che “… il modo con cui ognuno percepisce se stesso

nella sua situazione sociale e educativa costituisce una condizione essenziale per la

sua ulteriore crescita personale” (dai N.O. del ’91).

Nella misura in cui “compito della Scuola è identificare i processi da promuovere,

sostenere e rafforzare per consentire ad ogni bambino di realizzarsi al massimo

grado possibile” (N.O. ’91), i docenti si propongono di osservare, misurare e

comprendere anziché giudicare gli individuali livelli di apprendimento degli alunni.

L’attività di osservazione si svolge quotidianamente durante le attività ludico –

motorie, didattiche e routinarie: in particolare, essa si propone di rilevare nei bambini

tanto gli aspetti più propriamente cognitivi, quanto le loro competenze dinamico –

relazionali ed emotive (espressione di bisogni, vissuti, esperienze operative e

affettive).

Le osservazioni effettuate sono registrate su apposite griglie riassuntive, ma anche

attraverso filmati, fotografie che costituiranno un archivio di informazioni confluendo

al termine del triennio scolastico in un prospetto informativo relativo alle conoscenze

e abilità raggiunte dal bambino.

Ispirata ai criteri della flessibilità, favorisce in tal modo le insegnanti nella

progettazione di percorsi educativi individualizzati, che, prendendo atto dei

prerequisiti del bambino e degli obiettivi raggiunti, attuano mirate strategie

metodologiche volte al potenziamento degli iniziali livelli di sviluppo infantile, al

recupero delle eventuali difficoltà e alla valorizzazione delle personali attitudini.

11.AUTOVALUTAZIONE INSEGNANTI

Page 23: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

23

Attraverso strumenti di analisi critica del proprio operato (griglie, test) da compilare

in team o singolarmente , attraverso incontri di gruppo anche con la psicologa della

Ass. Rondò di bimbi attuiamo una costante verifica in itinere del nostro operato:

"Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della

documentazione , nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri

deliberati dagli organi collegiali…"( INDICAZIONI NAZIONALI PER IL

CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL PRIMO CICLO

DELL'ISTRUZIONE SETTEMBRE2012)

http://www.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12

12.LE INDICAZIONI NAZIONALI PER LA SCUOLA

DELL’INFANZIA

Aree di obiettivi specifici di apprendimento:

CONNOTAZIONI ESSENZIALI:

- Valorizzazione del gioco

- Esplorazione e ricerca

- Vita di relazione

- Mediazione didattica

- Osservazione, progettazione, verifica

- Documentazione

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO

- Maturazione dell’identità personale

- Conquista dell’autonomia

- Sviluppo delle competenze

Per quanto riguarda gli obiettivi specifici di apprendimento vedi il piano

personalizzato delle attività educative.

OBIETTIVI FORMATIVI: gli obiettivi contestualizzati e personalizzati “in

loco” dalle singole realtà scolastiche.

UNITA’ DI APPRENDIMENTO: uno o più obiettivi formativi organizzati al

fine di realizzare delle competenze

PIANO PERSONALIZZATO DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE: l’insieme

delle unità di apprendimento, coordinate in maniera personalizzata rispetto agli

alunni e in continuità rispetto al territorio.

Page 24: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

24

FASCICOLO PERSONALE: cartella di materiali prodotti dall’alunno al fine

di valutare e orientare l’azione educativa.

PROGETTO EDUCATIVO

La Scuola dell’Infanzia, ormai superati gli scopi assistenzialistici di cui in passato era

stata investita, si configura come autentica istituzione educativa: luogo di vita,

ambiente di apprendimento, essa intende offrire, nell’attuale contesto socio –

culturale, un servizio educativo di alta qualità, concorrendo alla promozione dei diritti

del bambino e allo sviluppo integrale della sua personalità, in stretta relazione con la

famiglia e le altre istituzioni presenti sul territorio.

Page 25: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

25

Pertanto essa integra l’opera formativa della famiglia, attuando un metodo educativo

che si fonda sulla concezione di “educazione” come “introduzione” alla realtà nella

sua totalità.

E’ il modo di portare il bambino in contatto con tutto ciò che esiste, rendendolo

capace di autoconsapevolezza, autonomia e responsabilità. E’ il gesto continuo di far

crescere la persona, ovvero di far emergere l’immagine UNICA e IRRIPETIBILE

che Dio le ha posto dentro fin dalla sua origine.

Quattro, conseguentemente, i cardini con cui il personale docente della Scuola si

propone di confrontarsi quotidianamente: la Scuola dell’Infanzia intesa come

SCUOLA poiché l’ordinamento legislativo vigente le riconosce il ruolo di pubblico

servizio educativo in qualità di Scuola Paritaria, parte integrante del sistema

scolastico nazionale.

In quanto tale, essa:

- funziona con l’autorizzazione e la vigilanza delle Autorità scolastiche competenti;

- opera nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 10/03/2000 n° 62 e dai successivi

Orientamenti Didattici del ’91e dalla legge 28 marzo 2003, dalle Indicazioni

nazionali per il curricolo ott.2007 fermo restando il Progetto Educativo che la

ispira;

- Può e deve accogliere bambini disabili prevedendo un insegnante di

sostegno(Legge 104)

- fa propri i principi contenuti nelle dichiarazioni dell’ONU sui diritti dell’infanzia e

nella Costituzione italiana;

- risponde ai principi della libertà di educazione e della pluralità delle istituzioni

educative, espressione delle diverse realtà socio culturali.

ISTITUZIONE EDUCATIVA DI ISPIRAZIONE CRISTIANA

Poiché ispira il suo Progetto Educativo ai principi del Vangelo e aderisce al magistero

della Chiesa, offrendo al bambino un luogo di autentica crescita religiosa come

momento di scoperta di sé e del mondo mediante lo sviluppo di valori cristiani e

umani fondanti: educazione alla pace, alla solidarietà, alla non violenza, all’amicizia,

al rispetto delle diversità, anche attraverso una funzione della professionalità del

docente vissuta dal medesimo come “servizio” al bambino e alla famiglia.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Poiché proiezione della famiglia nella funzione educante; non si sostituisce al

modello genitoriale, ma ne integra l’azione; onde la necessità, da parte della famiglia,

di una piena consapevolezza e condivisione degli ideali educativi proposti dalla

Scuola. La coerenza educativa scuola – famiglia si concretizza con il dialogo aperto e

fiducioso tra genitori e docenti, finalizzato al raggiungimento di uno stile educativo

comune che il bambino possa sperimentare sia negli ambienti scolastici, sia tra le

mura domestiche.

ISTITUZIONE EDUCATIVA FEDERATA ALLA FISM (FEDERAZIONE

ITALIANA SCUOLE MATERNE)

Page 26: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

26

Poiché non svolge un ruolo di supplenza nei confronti della scuola statale, bensì

paritaria rispetto alle scuole statali, ne costituisce una significativa alternativa,

ponendosi a garanzia della libertà di coscienza e del diritto della famiglia a scegliere

la scuola che meglio risponde ai suoi intenti educativi. Pertanto, essa condivide le

finalità, gli scopi e le norme statutarie della FISM, partecipando attivamente alle

attività culturali, pedagogiche e sociali organizzati dalla Federazione.

L’OFFERTA FORMATIVA DELLA NOSTRA SCUOLA

RISPETTO DEI DIRITTI DEL

BAMBINO

- Diritto alla vita

- Diritto alla salute

- Diritto all’educazione

- Diritto all’istruzione

- Diritto al rispetto della propria identità

- Diritto al gioco

SUPPORTO EDUCATIVO PER IL

SUPERAMENTO DELLE

DISEGUAGLIANZE

- Sviluppo delle competenze comunicative,

espressive, logiche, operative

- Evoluzione dei processi cognitivi, affettivi

e di socializzazione

- Maturazione dell’identità

- Promozione dell’autonomia

FLESSIBILITA’ ALLE

TRASFORMAZIONI SOCIO –

CULTURALI

- Uso dei linguaggi mass – mediali

- Uso dei mezzi telematici/informatici

- Arricchimento di conoscenze

- Educazione alla convivenza

democratica e alla tolleranza

SERVIZIO ALLA FAMIGLIA

- Colloqui individuali con l’insegnante di

sezione

- Incontri collegiali di formazione con

esperti del settore educativo

- Condivisione di attività didattiche con i

vostri bambini (feste, ricorrenze…)

- Consulenza di figure professionali

(logopedista, psicologa) con l’istituzione

di uno sportello genitori

PROGETTO ACCOGLIENZA

Il progetto accoglienza è formulato puntando soprattutto al processo, alla qualità delle

attività ed alla valorizzazione del senso di appartenenza di un gruppo.

Il progetto si snoda tra varie attività e giochi di conoscenza degli ambienti e delle

persone della nostra scuola.

Page 27: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

27

Nel primo mese le insegnanti propongono un percorso che si sviluppa con la

scoperta, l’ambientamento e le esperienze condivise a scuola che portano così ad una

maggiore conoscenza, favorendo la socializzazione.

Per facilitare l’ambientamento dei bambini più piccoli è previsto un periodo di

inserimento graduale, che consente ai bambini di interiorizzare le varie routine che

scandiscono la giornata scolastica, in modo che ognuno possa comprendere il prima e

il dopo di ogni momento, per vivere così serenamente il tempo che li separa dal

ricongiungimento con la figura materna e l’ambiente domestico.

Tempi: settembre- ottobre

Page 28: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

28

Da quest’anno la nostra

programmazione sara’anche in

lingua inglese per avvicinare

così i bambini al

BILINGUISMO!!!!! (ALLEGATO 4)

ALLEGATO 4

sett/ott 2013

Collegio docenti sett. 2013

Page 29: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

29

PROGETTO AVVIO AL BILINGUISMO

SCUOLA INF. RIVA ROCCI ALMESE

Premesse:

.

Ci siamo aggiornati anche sugli ultimi studi relativi al bilinguismo dai 3 ai 5 anni che

confutano alcune scuole di pensiero educativo tendenti a liquidare il problema

parlando genericamente di una dannosa precocità, anzi la predisposizione al

bilinguismo è peculiare della fascia di età sotto i 7 anni.

Ci sentiamo forti della flessibilità' nell'aggiornamento della nostra didattica e del

"know how" innovativo in campo pedagogico ed educativo che, da almeno 20 anni,

caratterizza la nostra scuola.

A seguito delle precedenti premesse abbiamo valutato la possibilità di introdurre,

nella nostra didattica già a partire dal mese di novembre 2013, il bilinguismo.

La proposta e' in orario scolastico per tutti i bambini dai 3 ai 6 anni.

Il progetto educativo di quest'anno ha come tematica principale IL CIRCO.

Gli obbiettivi didattici prefissati dai traguardi di sviluppo per la scuola dell'infanzia

saranno raggiunti anche in modo bilingue attraverso Rany, la nostra insegnante

Clown che arriverà a novembre, preceduta da misteriose lettere da Londra che i bimbi

stanno già ricevendo.

SECONDA PARTE: progetto bilinguismo

Obiettivo: CERTIFICAZIONE Trinity College London

www.trinitycollege.co.uk/

(Examination Board/ente certificatore) protocollo intesa Ministero Pubblica

Istruzione 2001

RISERVATO AI BAMBINI DI 5 anni

A PARTIRE DA GENNAIO 2014

Approfondimento pomeridiano 1/2 pom. a settimana, solo per i bimbi dell'ultimo

anno per ottenere la certificazione TRINITY.

L'esame consiste in un colloquio individuale con un esaminatore inviato dal Trinity

College London presso la sede d'esame, durante il quale il candidato, dal livello 4 in

poi, propone anche argomenti di sua scelta, muovendosi liberamente tra gli ambiti più

vari: vita familiare, professionale, musica, sport, viaggi, ambiente, società, politica,

proprio come avviene in una conversazione reale.

Page 30: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

30

Il colloquio è strutturato in modo da simulare un'interazione naturale, presupponendo

che, con l'aumentare del proprio livello di competenza, il candidato assuma

maggiormente il controllo della conversazione durante l'esame.

I requisiti linguistici, che il candidato deve dimostrare di riconoscere e saper

utilizzare, aumentano ovviamente assieme al livello di esame sostenuto.

I dodici livelli vengono suddivisi in 4 stadi: Initial, Elementary, Intermediate e

Advanced.

Essendo il programma di esame cumulativo gli elementi del primo stadio (Initial) si

ritrovano anche in quello successivo e così via, in modo che allo stadio Advanced si

ritrovano tutti gli elementi dei tre stadi precedenti.

OVVIAMENTE NOI PROPORREMO IL PRIMISSIMO LIVELLO, CIOE' IL

GESE PRE A-1

Page 31: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

31

La programmazione annuale avrà come tema l’ambiente del circo che con

i suoi colori, i suoi personaggi e le sue atmosfere fantastiche e misteriose,

accompagnerà i bambini alla scoperta di forme, colori e abilità.

Il circo è un mondo particolare, fantastico e misterioso che dà ai bambini

la possibilità di conoscere e sviluppare la loro creatività e le attitudini alla

socializzazione.

Rappresenta anche l’opportunità di creare un collegamento tra persone,

dando la possibilità di esprimersi, di venire ascoltati e di capire le proprie

capacità.

Il circo è per i bambini divertimento, stranezza, fantasia, sfruttando questo

aspetto ludico si toccherà anche il tema della diversità per far capire ai

bambini che la scuola in fondo è un buffo circo dove ognuno è un artista

unico, con le proprie caratteristiche e potenzialità.

Il progetto si articolerà su due unità di apprendimento: IL CIRCO DEI

COLORI e IL CIRCO DEGLI ARTISTI.

Page 32: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

32

Prima unità di apprendimento IL CIRCO DEI COLORI

In questa prima parte del progetto lo scopo è quello di far scoprire ai

bambini il tendone del circo che con i suoi colori fa da contenitore a tutto

ciò che si trova dentro.

Attraverso i colori i bimbi potranno dar spazio alla loro fantasia e

creatività e, giocando con essi, impareranno divertendosi ad esplorarli,

diluirli, mescolarli per dar vita a tante diverse sfumature ed intensità.

Page 33: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

33

TRAGUARDI DI SVILUPPO OBIETTIVI DI COMPETENZA

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

1.Il bambino comunica,esprime

emozioni,racconta,utilizzando le varie

possibilità che il linguaggio del corpo

consente. Inventa storie e si esprime

attraverso diverse forme di

rappresentazione e drammatizzazione.

Si esprime attraverso il disegno,la

pittura e altre attività manipolative e

sa utilizzare diverse tecniche

espressive

(dal c.e. immagini, suoni e colori)

· Comprende che il

tendone

del circo è formato da

tanti

colori.

· Conosce e utilizza i

colori

primari.

· Conosce e utilizza i

colori

primari e secondari.

· Conosce e utilizza i colori

primari,secondari e le varie

sfumature

2. Il bambino conosce e discrimina le

diverse parti del corpo (viso) e

rappresenta il corpo in stasi e in

movimento

(dal c.e. il corpo in movimento)

· Riconosce le varie parti

del

viso, sa nominarle ed

impara

a rappresentarle.

· Il bambino riconosce e

differenzia il viso

felice/triste

· Riconosce le varie parti

del

viso e lo rappresenta in

modo

completo

· Coglie le differenze tra

le vari

espressioni del viso

· Riconosce le varie parti

del

viso e lo rappresenta in

modo

completo

· Coglie le differenze tra le

vari

espressioni e sa

rappresentarle

· Tenta di rappresentare i

giochi motori vissuti 3. Il bambino raggruppa e ordina

secondo criteri diversi, confronta e

valuta quantità, utilizza semplici

simboli per registrare; compie

misurazioni mediante semplici

strumenti.

(dal c.e. la conoscenza del mondo)

· Il bambino conosce le

figure

geometriche del cerchio e

del

quadrato.

· Il bambino conosce le

figure geometriche del

cerchio, del quadrato e

del triangolo e riesce ad

individuarle osservando

la realtà.

· Il bambino conosce le

figure

geometriche del cerchio,

del

quadrato, del triangolo e

del

rettangolo e le sa utilizzare

nella rappresentazione

grafica.

Page 34: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

34

ATTIVITA’ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO

DEGLI OBIETTIVI

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

1° TRAGUARDO DI SVILUPPO o Osservazione del circo

tramite delle foto.

o Attività grafico-pittorica

del

tendone del circo con i

colori

primari

o Osservazione del circo

tramite

delle foto.

o Attività grafico-

pittorica del

tendone del circo con i

colori

secondari.

o Osservazione del circo

tramite

delle foto.

o Attività grafico-pittorica

del

tendone del circo

mescolando

e sfumando i colori

2° TRAGUARDO DI SVILUPPO

o Osservazione di

immagini con

espressioni diverse ed

imitazione delle

espressioni

allo specchio

o Realizzazione di alcune

schede per disegnare su

dei

pagliacci le parti del viso

mancanti e le espressioni

felice/ triste

o Osservazione di

immagini con

espressioni diverse ed

imitazione delle

espressioni

allo specchio.

o Realizzazione di alcune

schede per disegnare su

dei

pagliacci le parti del viso

mancanti e le espressioni

felice/ triste

o Osservazione di

immagini con

espressioni diverse ed

imitazione delle espressioni

allo specchio

o Realizzazione di alcune

schede per disegnare su dei

pagliacci le parti del viso

mancanti e le espressioni

felice/ triste

3°TRAGUARDO DI SVILUPPO o Realizzazione con

diverse

tecniche, di alcune schede

legate alle figure

geometriche

del cerchio e del quadrato

o Realizzazione con

diverse

tecniche, di alcune schede

legate alle figure

geometriche

del cerchio, quadrato e

triangolo.

o Realizzazione con

diverse

tecniche, di alcune schede

legate alle figure

geometriche

del cerchio, quadrato e

triangolo e del rettangolo

Seconda unità di apprendimento IL CIRCO DEGLI ARTISTI

Page 35: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

35

In questa parte del percorso vogliamo avvicinare il bambino alla scoperta

dei simpatici e coraggiosi personaggi che abitano il circo.

I vari artisti del circo saranno presentati ai bambini con le performance e le

caratteristiche che li distinguono per suscitare la curiosità e l’interesse nei

bambini e stimolarli ad imitare le attività che i vari personaggi eseguono al

circo.

In questa fase del progetto, significative saranno l’esperienze corporee,

giochi di coordinazione, equilibrio, salti, capriole…

TRAGUARDI DI

SVILUPPO

OBIETTIVI DI COMPETENZA

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

1. il bambino esercita le

potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali,

ritmiche ed espressive del corpo

(dal c.e. il corpo e il movimento)

· Percepisce e riconosce

le

caratteristiche fisiche più

evidenti di un

personaggio

attraverso gli organi

sensoriali

· Imita semplici

movimenti di

espressione corporea

· Riconosce le

caratteristiche fisiche

più

evidenti di un

personaggio.

· Imita semplici

movimenti di

espressione corporea

· Riproduce con il

disegno le

caratteristiche fisiche più

evidenti di un

personaggio

· potenzia la

coordinazione

oculo -manuale

2.Il bambino esplora i materiali che

ha

a disposizione e li utilizza con

creatività

(dal c.e. immagini, suoni e colori)

· usa in maniera

autonoma

diverse tecniche grafico

pittoriche

· usa il colore ed

assembla il

materiale per riprodurre

ed

inventare sagome

· esplora, manipola e

trasforma

materiali seguendo un

progetto proprio e di

gruppo

ATTIVITA’ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO

DEGLI OBIETTIVI

Page 36: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

36

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

1° TRAGUARDO DI SVILUPPO o Riconoscere le

caratteristiche

dei personaggi del

circo(costumi

trucchi ecc..)

o giochi di travestimento

e trucco

o Imitare

acrobati,giocolieri e

domatori

o Riconoscere le

caratteristiche dei

personaggi del

circo(costumi trucchi

ecc..)

o giochi di

travestimento e

trucco

o Imitare

acrobati,giocolieri

e domatori

o Riconoscere le

caratteristiche dei

personaggi del

circo(costumi

trucchi ecc..)

o giochi di travestimento

e

trucco

o Imitare

acrobati,giocolieri e

domatori 2° TRAGUARDO DI SVILUPPO o realizzazione del

cartellone con le sagome

degli artisti

o realizzazione del

cartellone con le sagome

degli artisti

o realizzazione del

cartellone con le sagome

degli artisti

SFONDO METODOLOGICO

A livello generale si cercherà di creare per quanto possibile:

Un clima relazionale positivo in cui i bambini siano accettati con i loro

problemi, le loro potenzialità e le loro carenze con lo scopo di sviluppare il

senso di autostima e sicurezza in se stessi.

Un ambiente stimolante che miri ad attivare prima la curiosità e in seguito

l’attenzione e l’interesse per gli argomenti trattati.

Una scuola del fare: organizzare le occasioni concrete per una varietà di attività

pratiche, utilizzando tutti i mediatori didattici, in modo che i bambini imparino

a porsi domande, osservare, formulare ipotesi, raccogliere dati, discutere in

gruppo, collegare problemi e concetti.

Il laboratorio è lo spazio educativo che colora le azioni e le esperienze del

bambino. E’ luogo di ricerca e di esplorazione, di progettazione ed invenzione.

Per lungo tempo numerose ideologie pedagogiche si sono susseguite

interrogandosi sulla validità della didattica di laboratorio.

Sia che avvengano in piccoli gruppi guidati dall’adulto, che in gruppi

spontanei, le esperienze vissute nel laboratorio sono sempre momenti di

apprendimento molto significativi per i bambini, perché riguardano sia la sfera

cognitiva che quella relazionale. Per questo motivo abbiamo definito il piano

personalizzato delle attività strutturandole per laboratori.

Ogni anno il Collegio docenti elabora il “Piano personalizzato delle attività

educative” che sviluppa le unità di lavoro per fasce di età con riferimento ai

“CAMPI DI ESPERIENZA”, che sono i diversi ambiti del FARE e

Page 37: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

37

dell’AGIRE del bambino. I campi di esperienza attualmente individuati dalle

“indicazioni per il Curricolo” sono cinque:

- Il sé e l’altro;

- Il corpo in movimento;

- Immagini, suoni e colori;

- I discorsi e le parola;

- La conoscenza del mondo.

Il sé e l’altro

Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

I bambini formulano le grandi domande esistenziali sul mondo e cominciano a

riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della

propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla

vita sociale.

Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e

il suo evolversi ed estinguersi, l’ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone;

ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro fede; è

testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media, partecipa alle

tradizioni della famiglia e della comunità. Sente di appartenere alla sua famiglia, alla

sua comunità, alla sua scuola; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle

situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Si chiede

dove era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è caro,

quale sia l’origine del mondo; si interroga su Dio e si confronta con l’esperienza

religiosa.

La presenza di bambini che parlano altre lingue e hanno tratti diversi e famiglie con

tradizioni e religioni diverse apre nuovi orizzonti, suscita reazioni, curiosità,

preoccupazioni e sentimenti che non possono essere ignorati.

In questi anni, dunque, si definisce e si articola l’identità di ciascun bambino e di

ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e

del proprio stare con gli altri. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di

protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come

limite alla propria volontà.

Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, le

difficoltà della condivisione e i primi conflitti, supera progressivamente

l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista. Esperienze, emozioni, pensieri e

domande generano riflessioni, ipotesi, discorsi, comportamenti sociali che hanno

bisogno di spazi di incontro e di elaborazione.

La scuola si pone come luogo di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca

formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai

Page 38: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

38

bambini un modello di ascolto e di rispetto, per convenire come aiutare ciascun

bambino a trovare risposte alle grandi domande in coerenza con le scelte della sua

famiglia e al tempo stesso riconoscendo e comprendendo scelte diverse e mostrando

per queste rispetto. La scuola si confronta con le famiglie per condividere le regole

che consentono di realizzare le finalità educative e propone ai bambini prime forme

di dialogo sulle domande che essi pongono, sugli eventi della vita quotidiana, sulle

regole del vivere insieme.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie

esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della

comunità e sviluppa un senso di appartenenza.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è

bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri

diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il

suo comportamento.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che

esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.

È consapevole delle differenze e sa averne rispetto.

Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di

vista.

Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo

costruttivo e creativo con gli altri bambini.

Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire

regole di comportamento e assumersi responsabilità.

Il corpo in movimento

Identità, autonomia, salute

I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il

controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali

ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla

salute.

Il bambino che entra nella scuola ha già acquisito il dominio delle principali funzioni

del corpo, il senso della propria identità e alcune conoscenze fondamentali

riguardanti lo schema e il linguaggio corporeo, attraverso le quali si esprime e

organizza la sua presenza attiva nel mondo circostante.

Sviluppa la conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e

percettiva che gli permette di sperimentarne le potenzialità, di affinarle e di

rappresentarlo. I giochi e le attività di movimento consolidano la sicurezza di sé e

permettono ai bambini e alle bambine di sperimentare le potenzialità e i limiti della

Page 39: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

39

propria fisicità, i rischi dei movimenti incontrollati e violenti, le diverse sensazioni

date dai momenti di rilassamento e di tensione, il piacere del coordinare le attività

con quelle degli altri in modo armonico.

Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio

caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara attraverso

specifici percorsi di apprendimento: i gesti mimici sostituiscono o sottolineano la

parola, mantengono la conversazione o la sospendono, esprimono sentimenti ed

emozioni, accompagnano la fruizione musicale.

Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono

altrettanto importanti delle attività espressive e di movimento libero o guidato e

possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione

alla corretta alimentazione e all’igiene personale.

La scuola dell'infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di

leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo

proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare

attraverso di esso per giungere ad affinarne la capacità percettive e di conoscenza

degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare

secondo fantasia e creatività.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale

comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona

autonomia nella gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e

adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento, sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei

giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di

adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi

di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in

movimento.

Immagini, suoni e colori

Gestualità, arte, musica, multimedialità

Page 40: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

40

I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e

i loro pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere

del bello. Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare sono

atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze artistiche e che possono

estendersi e appassionare ad altri apprendimenti.

I bambini possono esprimersi con linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la

drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei

materiali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, ecc. La fruizione

di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e

della realtà.

L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per osservare con occhi diversi il

mondo che li circonda. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche

sperimentate, confrontate, condivise ed esercitate, le osservazioni di quadri, sculture

o architetture aiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere

della fruizione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. I bambini che si

cimentano nelle diverse pratiche di pittura, di manipolazione, di costruzione plastica e

meccanica osservano, imitano, trasformano, interpretano, inventano e raccontano.

La musica è un linguaggio universale, carico di emozioni e ricco di tradizioni

culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie

capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare

i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie

possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia

nelle proprie potenzialità.

L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla

condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.

Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della

comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare

con l’esperienza della multimedialità, favorendo un contatto attivo con i media e la

ricerca delle loro possibilità espressive e creative.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che

il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e

altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e

creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di

animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di

opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale

utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze

sonoro-musicali.

Page 41: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

41

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione

informale per codificare i suoi percepiti e riprodurli.

I discorsi e le parole

Comunicazione, lingua, cultura

I bambini imparano a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il

mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua, e si avvicinano alla lingua

scritta. Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre

lingue consolidano l’identità personale e culturale e si aprono verso altre culture.

I bambini giungono alla scuola dell’infanzia avendo acquisito le principali strutture

linguistiche: hanno appreso, nell’interazione con i familiari, la lingua materna, le sue

intonazioni e i ritmi, le principali regole del discorso; sanno usare la lingua per

esprimere le proprie intenzioni e i propri desideri e per interagire con gli altri; hanno

osservato e appreso come le diverse persone comunicano tra loro; hanno avuto

contatti con i messaggi prodotti dai media. Spesso hanno già incontrato lingue

diverse.

La lingua diventa via via uno strumento con il quale giocare ed esprimersi in modi

personali, creativi e sempre più articolati; sul quale riflettere per comprenderne il

funzionamento; attraverso il quale raccontare e dialogare, pensare logicamente,

approfondire le conoscenze, chiedere spiegazioni e spiegare il proprio punto di vista,

progettare, lasciare tracce.

Se opportunamente guidati, i bambini estendono il patrimonio lessicale, le

competenze grammaticali, conversazionali, logiche e argomentative, confrontano la

propria lingua materna con altre lingue, formulano ipotesi e si cimentano con

l’esplorazione della lingua scritta. Possono apprendere efficacemente una seconda

lingua purché il contesto sia dotato di senso, l’apprendimento avvenga in modo

naturale, sia inserito nelle attività quotidiane e diventi esso stesso occasione di

riflessione e di dialogo.

La scuola dell’infanzia ha il compito di promuovere in tutti i bambini la padronanza

della lingua italiana e la consapevolezza dell’importanza dell’uso della propria lingua

materna da parte dei bambini di origini culturali diverse. Offre la possibilità di vivere

contesti di espressione-comunicazione nei quali il bambino possa imparare a

utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi nei

diversi campi di esperienza. Sollecita le pratiche linguistiche che mettano i bambini

in condizione di scambiare punti di vista, confrontare le proprie interpretazioni

attorno a fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri, negoziare e condividere con gli

altri le proprie opinioni. Incoraggia il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua

scritta, che potenzia e dilata gli orizzonti della comunicazione, attraverso la lettura di

libri illustrati e l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Page 42: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

42

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il

proprio lessico.

Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie

emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il

linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse

attività.

Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga,

discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per

definirne le regole.

Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti

compiuti nei diversi campi di esperienza.

Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la

pluralità linguistica e il linguaggio poetico.

È consapevole della propria lingua materna.

Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

La conoscenza del mondo

Ordine, misura, spazio, tempo, natura

I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze

attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare,

l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole.

Attraverso le attività proposte, le organizzazioni dei fenomeni naturali e degli

organismi viventi, le conversazioni, le attività ludiche, costruttive o progettuali, il

bambino comincia a capire l’importanza di guardare sempre meglio i fatti del mondo,

confrontando le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli altri bambini.

Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle domande e dai problemi che

nascono dall’esperienza concreta il bambino comincia a costruire competenze

trasversali quali: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare

significati; chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e discutere soluzioni; cogliere il

punto di vista degli altri in relazione al proprio, nelle azioni e nelle comunicazioni;

prevedere, anticipare, osservare, organizzare, ordinare gli oggetti e le esperienze;

interagire con lo spazio in modo consapevole e compiere i primi tentativi per

rappresentarlo; avvicinarsi al numero come segno e strumento per interpretare la

realtà e interagire con essa; riflettere sulla misura, sull’ordine e sulla relazione;

osservare i viventi, sempre in relazione con aspetti del mondo fisico, mossi dalla

curiosità verso di sé e verso l’ambiente naturale nonché verso le sue continue

trasformazioni; progettare e perseguire progetti nel tempo documentandone gli

sviluppi.

Nella scuola dell’infanzia i bambini apprendono a organizzarsi gradualmente nel

tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani di vita familiare, scolastica,

Page 43: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

43

ludica e facendo riferimento alle attività degli adulti e agli eventi naturali e culturali.

Spazio e tempo sono legati tra loro nell’esperienza fondamentale del movimento, le

cui caratteristiche di durata, estensione e rapidità costituiscono per i bambini sia

elementi di analisi degli stessi movimenti direttamente osservati, sia criteri di

interpretazione del cambiamento in generale.

I bambini acquisiscono coscienza del proprio corpo attraverso una corrispondente

consapevolezza del mondo e viceversa: la prima “organizzazione fisica” del mondo

esterno (forma, movimento, luce, calore, ecc.) si sviluppa in stretta e reciproca

corrispondenza con i canali di percezione e motricità. In modo analogo il bambino

mette in relazione le funzioni interne e le funzionalità esterne di qualunque

organismo vivente e si accosta alla consapevolezza delle trasformazioni della materia

mettendole in relazione con le esperienze del proprio corpo.

Il bambino può interpretare qualunque macchina, meccanismo, strumento, artefatto

tecnologico che fa parte della sua esperienza mediante un contrappunto fra “come è

fatto” e “cosa fa”. L’intreccio fra linguaggio e azione nell’attività di conoscenza del

bambino favorisce la scoperta della varietà degli aspetti del mondo e, al tempo stesso,

promuove l’organizzazione culturale.

Il compito degli insegnanti è quello di rendere i bambini gradualmente consapevoli

della ricchezza potenziale della loro esperienza quotidiana e dei modi in cui la cultura

dà forma a tale esperienza; di assecondarli e sostenerli nel processo dello sviluppo

della competenza e nei loro primi tentativi di simbolizzare e formalizzare le

conoscenze del mondo; di aiutarli e indirizzarli nel costruire le prime immagini del

mondo e di sé che siano coerenti e significative, a percepire e coltivare il benessere

che deriva dallo stare nell’ambiente naturale.

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità;

utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici

strumenti.

Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un

percorso sulla base di indicazioni verbali.

Si orienta nel tempo della vita quotidiana.

Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro

collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al

futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali.

Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con

attenzione e sistematicità.

Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e

possibili usi.

È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni,

soluzioni e azioni.

Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

Page 44: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

44

Quanto riportato nello Sfondo Metodologico segue le “Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del Ministero

dell'Istruzione dell'Università della Ricerca, del 5 febbraio 2013.

LABORATORI

Page 45: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

45

Per i bambini di 3 anni: La forma privilegiata d’attività motoria è costituita dal

gioco che adempie a rilevanti e significative funzioni di vario tipo, da quella

cognitiva a quella socializzante e a quella creativa. Occorre quindi conoscere e

sperimentare tutte le forme praticabili di gioco a contenuto motorio: dai giochi liberi

a quelli di regole, dai giochi con materiali a quelli simbolici, dai giochi di esercizio a

quelli programmati, dai giochi imitativi a quelli tradizionali.

La strategia d’intervento dell’insegnante verterà soprattutto nel creare le condizioni

affinché il bambino si possa esprimere liberamente e possa rivestire di significati

simbolici e imitativi i propri giochi motori, e nello stimolarlo alla ricerca di forme

espressive e comunicative personali ed efficaci. Gli schemi motori di base vengono

utilizzati spontaneamente dai bambini per risolvere gli innumerevoli compiti della

vita quotidiana e risultano più ricchi tanto più sono sviluppati nel corso di azioni

diverse e variate, in grado di produrre così nuovi movimenti. Non si dovrà allora

semplicemente far acquisire a ciascun bambino la più ampia base motoria in termini

soltanto quantitativi, ma qualitativi; pertanto schemi motori di base come saltare,

strisciare, rotolare, camminare, lanciare e arrampicare dovranno essere vissute dal

bambino in situazioni varie e diversificate tra loro nell’attuazione.

L’attività motoria mira a favorire l’espressione della sua motricità naturale; farlo

anche attraverso l’associazione tra musica e movimento permette al bambino di

rivelare l’identità ritmica che lega i movimenti innati e spontanei del proprio corpo a

quelli musicali, creando un primo adattamento di se stesso in rapporto alla realtà che

lo circonda e una prima relazione e controllo del corpo acquisendo maggiore

sicurezza in quanto cosciente della sua autonomia.

OBIETTIVI SPECIFICI:

Nominare le parti del corpo toccandole mentre le descrive

(testa, gambe, braccia, mano)

Riconosce di far parte di un gruppo: intuisce l’importanza della

collaborazione durante giochi o attività

Page 46: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

46

Per i bambini di 4-5 anni: Il bambino per natura apprende alcune azioni e

movimenti tentando e riprovando…ma imparare significa acquisire anche la

padronanza dei propri atti, operare delle differenziazioni sempre più sottili del sé;

integrare dei movimenti differenziati per formare azioni intenzionali.

Le strategie che metteremo in atto tenderanno al perseguimento dello sviluppo di una

conoscenza e padronanza del sé corporeo che contribuirà a costruire nel bambino una

personalità libera e capace di muoversi nello spazio perché controllata e coordinata.

Attraverso attività di equilibrio, lateralizzazione e coordinazione oculo - manuale si

offre al bambino la possibilità di sperimentare il suo corpo, abituandolo ad usarlo

anche come mezzo di relazione con il mondo. Il corpo è parte di noi e solo noi

abbiamo la possibilità di comandarlo e decidere in che modo usarlo. Attraverso le

semplici regole di un gioco il bambino imparerà indirettamente a controllare il suo

corpo facendogli fare dei movimenti piuttosto che altri per riuscire a svolgere quanto

chiesto dall’ insegnante in modo corretto. Questo lavoro prende in considerazione il

corpo rappresentato per arrivare ad una maggiore padronanza di sé.

OBIETTIVI SPECIFICI:

Possiede un equilibrio statico e dinamico: cammina, corre, salta, lancia, afferra

gestendo in modo autonomo il proprio corpo.

Risponde in modo corretto a comandi di orientamento spaziale: sopra – sotto;

vicino – lontano muovendosi nello spazio rispettando sé e le cose.

Sviluppa l’abilità motoria a livello operativo: afferra, lancia, corre, rotola….

Discrimina i movimenti più utili e produttivi al fine di risultare vincitore

all’interno di un gioco.

Page 47: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

47

Per i bambini di 3 anni: Il bambino ha un senso immediato del colore che lo rende

capace di esprimere la propria personalità con un’abilità del tutto spontanea. Non è

un caso che i bambini siano fortemente attratti dai colori e, se lasciati liberi, volentieri

“pasticcino” con ogni tipo di colore comunicando un grande senso di libertà e

soddisfazione. Proprio perché l’uso del colore rappresenta un’esperienza, un mezzo

di comunicazione e di espressione, è lecito parlare in questo tipo di laboratorio di

“linguaggio del colore”. Essi, i colori, esprimono sia emozioni che stati d’animo e

sembrano quasi vivere di vita propria, soprattutto quando vengono accostati gli uni

agli altri o si mescolano tra di loro.

Attraverso l’attività di laboratorio si fornirà il tempo, lo spazio ed alcuni semplici

materiali quali: colori a dita, tempera, carta colorata da strappare, pennarelli, pastelli

a cera, aiutando il bambino nei procedimenti che siano al di là della sua attuale

portata, accompagnandolo a superare momenti di distrazione, ascoltandolo quando

avrà modo di raccontare quanto fatto. Tutto ciò darà la possibilità di “partire” per un

vero e proprio viaggio di scoperta dell’uso del colore iniziando dall’ambiente

circostante per arrivare ad esprimere attraverso il colore emozioni e sentimenti. Ciò

che renderà questo “spazio” del tutto particolare sarà l’inizio e la fine di ogni attività

rappresentato da un “rituale” caratterizzato da: all’inizio un canto, alla fine un

racconto – sintesi che la maestra farà in terza persona “descrivendo” in modo

simpatico l’approccio del gruppo verso quella determinata proposta.

OBIETTIVI SPECIFICI:

Capacità di osservazione e comprensione nell’utilizzo dei materiali

Capacità di acquisire maggior coordinamento nelle attività di motricità fine

Per i bambini di 4 anni: Pensare che l’arte sia materia per esperti del settore sarebbe

come confinarla in territori inaccessibili, quindi vorrebbe dire che solo pochi

geneticamente eletti siano predisposti alla sua comprensione. Ma non è così: chi la

frequenta, chi la prende a pretesto, chi gioca con l’arte sa a quale immenso

giacimento di conoscenze, relazioni e connessioni essa predisponga.

Usare l’arte come “materiale didattico” permette di ritrovare un saper “fare”,

restituisce centralità alle mani, rivaluta le attese e il rispetto dei tempi, costruisce

concrete prospettive di scoperta e aperture al “nuovo” utili a formare sensibilità e

spirito critico, lontano da stereotipi culturali.

Ma il protagonista principale di questo laboratorio non è l’arte ma il bambino stesso

che, attraverso le attività, non imparerà nozioni sull’arte e sugli artisti, né si

approprierà di tecniche di pittura rispetto ad altre. Quello che intendiamo fare,

attraverso l’osservazione di immagini che riproducono quadri famosi e la

Page 48: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

48

sperimentazione del colore (primari, secondari e le loro sfumature), tramite “il

pasticciamento”, la manipolazione, i miscugli, l’osservazione e la propria

riproduzione, è avvicinare i bambini all’arte, insegnandogli che ogni quadro può

essere letto e interpretato in maniera diversa: tutto dipende dall’osservatore. Allenare

i bambini a esprimere liberamente le loro impressioni, invitarli a descrivere ciò che il

pittore secondo loro voleva trasmettere, proporgli di riprodurre un’opera, aiuterà i

bambini a sviluppare il senso estetico e la loro immaginazione. Confrontando le varie

opere moderne e non, la loro sensibilità estetica si svilupperà per poi sfociare in ciò

che gli Orientamenti del ’91 chiamavano lo “stile personale”.

OBIETTIVI SPECIFICI:

Sviluppare la coordinazione oculo-manuale

Sviluppare il senso estetico

Consolidare la conoscenza dei colori primari e secondari, delle tonalità e

intensità dei colori

Per i bambini 5 anni: I programmi ministeriali per l’educazione all’immagine

prevedono “l’avvicinamento ai beni culturali presenti nell’ambiente”.

L’avvicinamento non dovrà però limitarsi a promuovere una conoscenza nozionistica

dell’arte. Le riproduzioni di opere d’arte presenti intorno a noi (cinema, televisione,

pubblicità, riviste) fanno ormai parte di quella che è stata definita la civiltà delle

immagini. Risulta quindi appropriato fare educazione all’immagine attraverso

l’immagine.

Ogni attività di laboratorio sarà suddivisa in due momenti: ci sarà un primo momento

dedicato allo “studio” dei quadri in cui il bambino verrà guidato dall’insegnante in

un’osservazione mirata, attraverso delle domande stimolo atte a far emergere le

differenze artistiche dei diversi dipinti. In questo modo i bambini impareranno a

distinguere i diversi stili artistici e le diverse tecniche pittoriche. In un secondo

momento i bambini verranno invitati a rappresentare uno dei quadri osservati

cercando di rispettare il più possibile la tecnica usata dall’artista e saranno liberi di

sperimentare tecniche e materiali di solito non usati durante lo svolgimento delle

normali attività scolastiche. Questo perché, come dice Marangoni nel suo libro

“Saper vedere”, la sola osservazione o descrizione degli elementi del linguaggio

visivo (punto, linea, colore, ombra, luce, spazio…) non è sufficiente per comprendere

le sue strutture e quindi per riconoscerle nelle immagini. Al fine di individuare i

processi mentali che danno origine alle strutture del linguaggio iconico, si deve

passare attraverso l’operatività, si deve cioè fare esperienza. E’ con l’azione che il

bambino corregge la propria esperienza, modificando e ampliando i propri schemi

mentali per sostituzione e integrazione (Piaget). E' proprio l'esperienza visiva e

manuale che avvicinerà e educherà il bambino al linguaggio dell'arte fornendogli

spunti sui caratteri tattili di oggetti e materiali, sull'espressività delle forme,

suggerendogli un modo di conoscere e di procedere che egli stesso sperimenterà

realizzando da sé le sue opere.

Page 49: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

49

OBIETTIVI SPECIFICI:

Capacità di leggere in maniera critica e creativa le opere d’arte

Sviluppare il senso estetico

Saper riconoscere e usare le varie tecniche pittoriche come elemento espressivo

e comunicativo

“SCACCO” MATTO (per i bimbi di 5 anni)

Page 50: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

50

In questo laboratorio i bambini si avvicineranno al mondo degli scacchi con la stessa

curiosità con cui si ascolta una fiaba. In questo magico mondo si passeggia sulla

scacchiera, si incontrano i personaggi (i pezzi del gioco), si impara a muoversi come

loro, indossando vestiti per assomigliare a loro, formando disposizioni regolari e

cantando con loro canzoncine e filastrocche (almeno una per ogni tipo di movimento

di cui i personaggi sono capaci).

I bambini sperimenteranno il senso dello spazio geometrico e delle possibilità di

movimento che esso offre anche in relazione alla presenza degli altri; poi il senso del

tempo, il ritmo che scandisce le azioni ma anche il lento cammino del pedone o il

rapido passaggio dell’alfiere, e infine il senso dell’energia che nasce dalla

collaborazione, personaggi che si aiutano a vicenda, come le due torri, e che agiscono

insieme, come tanti pedoni affiancati pronti ad marciare in avanti sostenendosi l’un

l’altro. Questi elementi (lo spazio, il tempo e l’energia) sono i parametri più

importanti per comprendere il gioco, e indispensabili per progredire fino ai più alti

livelli; nessuna ambizione nel voler generare futuri campioni, ma molta attenzione

nel formulare proposte utili in tutte le direzioni.

Gli scacchi, sono un gioco piuttosto complesso, le cui origini non trovano

collocazione ne di luogo ne di tempo; da sempre, sono considerati un' attività ludica

per adulti dato che si tratta di un gioco articolato e molto apprezzato dai grandi, ma

non per questo non adatto ai bambini.

I bambini risultano essere molto incuriositi dalla forma della scacchiera e dai

personaggi che lo caratterizzano, infatti, Alfieri, Re e Regine hanno un forte potere

attrattivo su di loro e li stimolano a mettere in atto competenze cognitive: quali

l'attenzione, la concentrazione e la capacità di creare strategie finalizzate al

raggiungimento di uno scopo attraverso un confronto diretto.

Page 51: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

51

Disegnare è uno dei passatempi preferiti dai bambini. Indipendentemente dal talento,

il disegno rappresenta per i più piccoli un’attività utile e divertente, oltre che di

fondamentale importanza per lo sviluppo della loro capacità d’astrazione e di

percezione della realtà; attraverso questa attività, infatti, il bambino ha l’occasione di

esprimere in modo unico ed originale la propria creatività ed i propri sentimenti,

trasferendoli sulla carta. Inoltre, il disegno stimola l’interazione tra i diversi sensi del

bambino, collegando organi apparentemente distanti come gli occhi e le mani.

Le proposte operative che faremo attraverso questo laboratorio incoraggeranno i

bambini ad entrare in confidenza con la matita e a cogliere intuitivamente come, da

semplici linee e forme geometriche, possono nascere mille immagini differenti.

Inizialmente i bambini si eserciteranno liberamente nello sperimentare i movimenti

con la mano che gli consentiranno di tracciare sulla carta cerchi, ovali, righe dritte a

zig zag,…Successivamente i bambini cominceranno a percepire quali forme si

nascondono dietro alle immagini (cerchi nel bruco, cerchi e triangolo nel gelato,…) e

comprenderanno che, abbinando diverse figure geometriche, le linee si

trasformeranno, passo dopo passo, in un’immagine compiuta e definita in tutti i suoi

particolari.

OBIETTIVI GENERALI:

Affinare la propria coordinazione oculo-manuale;

Riconoscere forme geometriche nelle immagini (triangoli, cerchi, quadrati..);

Utilizzare linee e forme per creare nuove immagini;

Page 52: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

52

Questo laboratorio si occupa delle capacità comunicative del bambino riferite al

linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta, anche attraverso esercizi di

coordinazione oculo-motoria.

Le proposte muovono dal principio che la lingua si apprende all’interno di una varietà

di contesti comunicativi e che essa, nella complessità dei suoi aspetti costitutivi, è un

sistema governato da regole che si applicano anche se non si sanno descrivere.

L’esperienza linguistica aiuta il bambino a conquistare fiducia nelle proprie capacità

di comunicazione e di espressione; la Scuola dell’Infanzia, pertanto, deve favorire lo

sviluppo di tutte le possibilità linguistiche.

Il 95% dei bambini impara a parlare senza insegnamento specifico, mentre solo una

piccola minoranza impara il linguaggio scritto senza insegnamento.

Quindi per imparare a scrivere bisogna aver raggiunto una competenza linguistica

tale da consentire al soggetto un’analisi accurata della forma delle parole, oltre che

del contenuto, ossia identificare i singoli elementi che compongono la parola

mantenendoli nella posizione in sequenza.

Decifrare la lingua scritta è il punto d’arrivo di un processo che ha senso se inserito in

un contesto comunicativo motivante.

Compito della Scuola dell’Infanzia è quello di sostenere la curiosità del bambino

fornendogli i mezzi per soddisfarla: senza “insegnare a scrivere” (che sarà compito

dell’ordine di scuola successivo) stimolare invece la consapevolezza che tutto ciò che

è scritto ha un significato.

Le docenti di questa scuola hanno seguito un percorso di approfondimento legato ai

disturbi di apprendimento e ai piccoli “campanelli d’allarme” che in questi casi si

possono individuare fin dalla scuola dell’Infanzia.

Le competenze acquisite dalle docenti saranno di particolare stimolo, proprio in

questo laboratorio, a porre particolare attenzione alle manifestazioni piccole ma

significative di alcuni disturbi, in particolare della dislessia, (che come ambito di

diagnosi, non riguarda direttamente la scuola dell’infanzia, in quanto ha la sua

maggiore manifestazione nella fatica dei soggetti a leggere e scrivere), ma che

riteniamo meriti un’attenzione particolare a partire dal primo inserimento in ambito

scolastico, per evitare grandi frustrazioni future al bambino che eventualmente

presenti i piccoli segnali di questo disturbo.

OBIETTIVI GENERALI:

Acquisizione della fiducia nelle proprie capacità di comunicazione;

Page 53: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

53

Comprendere i discorsi degli altri;

Capacità di filtrare le idee;

Verbalizzare e saper raccontare esperienze vissute;

Arricchimento del bagaglio lessicale;

Farsi capire dagli altri;

Capacità di indicare in modo appropriato oggetti, persone, azioni;

Formulare frasi di senso compiuto;

Capacità di conoscenza cronologica (ieri, oggi, domani);

Saper mettere in relazione parole e immagini, immagini e parole;

Familiarizzare con immagini (libri);

Rappresentazione iconica;

Traduzione simbolica;

Comporre e ricomporre parole.

Page 54: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

54

La matematica nella Scuola dell’Infanzia è esperienza alla portata di tutti perché è

sempre operativa, vissuta, agita, divertente, quando è possibile è gioco vero e proprio.

La Scuola ripropone il modo di fare matematica, che i bambini hanno già

sperimentato da soli quando giocano a nascondino o costruiscono un circuito per le

loro automobiline.

Lo ripropone con una maggiore intenzionalità e valorizzazione delle situazioni

problematiche.

Sperimentando, il bambino impara a confrontare, a ordinare, a compiere stime

approssimative, a formulare ipotesi e verificarle con strumentazioni adeguate, ad

interpretare ed intervenire consapevolmente sul mondo. La matematica nella Scuola

dell’Infanzia è scoperta, uso di teorie e uso di strategie, integrazione di esperienze

reali, potenziali e fantastiche, operatività e gioco.

Giocando si fa matematica ed è possibile accostare i bambini alla matematica

attraverso il gioco. Il gioco propone continui e motivanti stimoli alla soluzione di

problemi ed all’uso di strategie e implica l’uso di strutture di ordine (le regole,

l’alternanza), la sperimentazione di concetti, lo sviluppo di conoscenze e abilità.

Attraverso il gioco è possibile proporre la ripetizione senza che questa diventi noia e

poi rifiuto.

Osservando la realtà che lo circonda, il bambino scopre che il nostro quotidiano

è ricco di numeri e quantità. Oltre le attività pratiche si riserveranno momenti

per le conversazioni guidate e spontanee che favoriranno l'emergere del senso

logico di ogni bambino.

OBIETTIVI GENERALI:

Sviluppare l’organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e

diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione

immediata tra progettazione, operatività, controllo, tra fruizione e produzione,

la capacità di elaborare strategie e la capacità di documentazione (scuola

selezionata per sperimentazione apprendimenti precoci della matematica

dall’Università di Torino, facoltà Scienze e Formazione). (ALLEGATO 3)

Acquisire la capacità di elaborazione e di costruzione di concetti matematici

basilari

Conoscere strumenti di osservazione della realtà relativi all' ambito

matematico.

Esplorare le possibilità offerte dai giochi e dalle attività quotidiane per le

competenze di tipo matematico.

Preoseguo progetto bilinguismo del mattino

Page 55: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

55

Con possibilità di CERTIFICAZIONE Trinity College London.

La lingua inglese, inserita nel quadro generale dell’educazione linguistica, nella

scuola dell’infanzia, è uno strumento che favorisce una maggiore elasticità mentale

portando ad accrescere le relazioni interpersonali dell’individuo.

Avvalendosi della curiosità verbale tipica dell’età, dello stimolo alla socializzazione e

della massima plasticità cerebrale proprie di questa età essa fornisce ai bambini un

numero maggiore di stimoli linguistici. Un approccio alla lingua inglese coinvolge i

bambini attraverso filastrocche, balli e canzoni per guidarli ad un incontro immediato

e spontaneo con nuovi suoni. Educare questa generazione di bimbi italiani non

può prescindere dall' obbligo morale di fornire al più presto gli strumenti per

l'apprendimento "almeno" della lingua inglese, infatti i nostri bimbi stanno

crescendo a fianco di coetanei stranieri già bilingue.

L‘introduzione della lingua inglese non si configura come un insegnamento precoce,

ma come una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal

proprio, il quale in seguito porterà ad un apprendimento attivo.

OBIETTIVI GENERALI:

Sviluppare la capacità di socializzazione;

suscitare negli alunni l’interesse verso un codice linguistico diverso;

potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e

memorizzazione;

sviluppare la capacità d’uso dei linguaggi non verbali;

favorire lo sviluppo cognitivo dell’alunno stimolando i diversi stili di

apprendimento;

riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della lingua inglese

LE ATTIVITA’

Le attività sono così suddivise:

o ATTIVITA’ PROGRAMMATE E COORDINATE

Page 56: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

56

Sono le attività scelte dall’ insegnante durante lo svolgimento della

programmazione.

o ATTIVITA’ LABORATORIALI

Sono le attività inerenti ad ogni singolo laboratorio e vengono scelte dall’

insegnante che attua il laboratorio stesso.

o ATTIVITA’ INDIVIDUALIZZATE

Sono le attività specifiche che ogni insegnante attuerà con i bambini che

necessitano di una metodologia diversa rispetto al gruppo classe.

o ATTIVITA’ RICORRENTI E QUOTIDIANE

Sono le attività che quotidianamente i bambini svolgono durante il corso della

giornata: pulizia personale, refezione, dormitorio.

o ATTIVITA’ LIBERE

Sono la attività che il bambino liberamente sceglie di attuare nei momenti di

ricreazione e possono essere: gioco libero, disegno libero, manipolazione

strumenti vari.

VALUTAZIONE

La valutazione è uno strumento indispensabile per il lavoro didattico nella scuola

dell’infanzia; permette all’insegnate di acquisire maggiori informazioni sui processi

di apprendimento e di crescita del bambino. Valutare implica il riconoscimento

dell’esistenza di diversi stili di apprendimento, nel rispetto dell’unicità di ogni

bambino e del suo diritto di apprendere secondo i propri tempi.

Le valutazioni devono essere:

- in itinere (formativa): volta ad avere una conoscenza continua, attenta al tutto e

non solo allo specifico in diverse situazioni comportamentali e apprenditive e in

contesti e momenti differenti;

- iniziali: volte a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla scuola

dell’infanzia;

- intermedie: momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di

aggiustare ed individualizzare le proposte educative ed i percorsi di

apprendimento;

- finali: un bilancio finale per la verifica degli esiti formativi, delle qualità

dell’attività e didattica e del significato globale dell’esperienza didattica.

Lo strumento più affidabile per verificare se le conoscenze e le abilità incontrate

durante le attività didattiche sono diventate competenze personali dei bambini è

quello dell’osservazione sistematica. L’osservazione si concentra sul comportamento

del bambino durante le attività di comunicazione, relazione, esplorazione,

produzione, svolte da solo o con altri.

Page 57: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

57

PROGRAMMAZIONE USCITE /GITE E ATTIVITA’ EXTRA

Colle del Lis parco giochi nella neve Yeti Village, pranzo al rifugio, febbraio-

marzo 2014.

Corso di sci in collaborazione con SCI CLUB

Valmessa (al pomeriggio accompagnati dai genitori).

I n collaborazione con l' Associazione "la Piota"

organizzeremo in primavera una giornata

GIOCANDO "A NASCONDINO"con il NUCLEO

CINOFILO di SOCCORSO.

Gita Rifugio Amprimo

con guide FIE: maggio 2014,

5 anni.

CREAZIONE AQUILONI per i bimbi di 4/5 anni

nel mese di aprile.

Da novembre ad aprile, un giorno a settimana

dalle 16,45 alle 17,15 circa, per i bimbi del doposcuola

LABORATORIO MUSICALE.

Gita di fine anno.

Page 58: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

58

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA

2013-2014 (3-4-5 anni)

Il percorso proposto vuole offrire ai bambini la possibilità di riflettere su esperienze

personali contribuendo a rispondere al profondo bisogno di significato proprio di

ciascuna persona, tenendo al centro lo sviluppo integrale del bambino. Ogni proposta

didattica inserita in questo ambito predilige il gioco quale metodo didattico

privilegiato in quanto valido tramite per comunicare in chiave fantastica e divertente

per i bambini.

NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

CHE MERAVIGLIA IL CREATO! Riconoscere che la natura e le

persone che ci stanno intorno

sono doni di Dio Creatore.

Maturare atteggiamenti si

stupore e gratitudine per i doni

ricevuti da Dio.

IL MONDO DEL BAMBINO E LA

VITA INTORNO A SE’ Avviare il bambino alla scoperta

della vita in sé e attorno a sé.

Instaurare rapporti di

collaborazione con i compagni e

comprendere l’importanza di

assumere atteggiamenti positivi

all’interno del gruppo classe.

IL DONO PIU’ BELLO: GESU’ Riconoscere i principali segni del

Natale intorno a noi.

Saper cogliere il messaggio

d’amore, di pace, di generosità

che Gesù ci presenta.

Conoscere gli avvenimenti ed il

significato della nascita di Gesù:

attesa, nascita, accoglienza.

LA VITA DI GESU’ Vedere in Gesù un amico e

scoprire nei racconti e nelle

parabole atteggiamenti positivi

da prendere come esempio.

Riflettere e sperimentare gesti di

condivisione.

Page 59: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

59

PASQUA: FESTA DELLA VITA Scoprire la Pasqua come festa di

luce, pace, gioia e vita.

Conoscere e scoprire i segni e i

simboli cristiani tipici della

Pasqua.

ALLEGATO 1

PROGETTO CONTINUITA’

Una particolare cura richiede la continuità con la Scuola Primaria finalizzata al

coordinamento dei curricoli degli anni ponte, alla connessione fra i rispettivi impianti

metodologici e didattici e alla eventuale organizzazione di attività comuni.

Uno strumento importante per realizzare queste prospettive è la Programmazione

Coordinata di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e verifica accompagnata

da momenti condivisi di formazione per gli insegnanti dei due gradi di scuola.

NUOVI ORIENTAMENTI 1991

“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno

ad un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo

articolato e multidimensionale nel soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e

nelle diverse istituzioni scolastiche, costituisce così la sua particolare identità”.

Decreto Ministeriale n°. 339 /1992

La continuità didattica è indispensabile per garantire ai bambini un percorso unitario

nel rispetto dei ritmi e dei tempi personali di sviluppo.

La Scuola dell’Infanzia, affermano i Nuovi Orientamenti, deve porsi in continuità e

in complementarietà con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambienti

di vita, prevedendo un sistema di rapporti interattivi con le istituzioni educative

precedenti, collaterali, successive:

CONTINUITA’

ORIZZONTALE

CON LA FAMIGLIA

CON LE ASSOCIAZIONI DEL

TERRITORIO

CON LE ISTITUZIONI DEL

TERRITORIO

VERTICALE

CON LA FAMIGLIA

CON L’ASILO NIDO

CON LA SCUOLA PRIMARIA

Page 60: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

60

Alla luce di tali considerazioni, la nostra Scuola partecipa alla COMMISSIONE

CONTINUITA’ dell’Istituto Comprensivo di Almese.

Sul piano operativo, durante gli incontri periodici che si effettuano lungo il corso

dell’anno scolastico, la Commissione Continuità elaborerà e attuerà la

programmazione di un lavoro collegiale e trasversale (Docenti della Scuola

dell’Infanzia, Elementare e Media) volto all’individuazione di obiettivi longitudinali

che tengano in considerazione lo sviluppo del bambino, nonché finalizzato alla

definizione delle modalità di osservazione e di raccolta dati e alla elaborazione di

percorsi educativi comuni.

In particolare, la Continuità Educativa tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria si

occuperà:

1. del coordinamento curricolare relativo agli anni ponte;

2. della trasmissione dall’uno all’altro grado di scuola di informazioni /conoscenze

inerenti i bambini mediante la presentazione del Fascicolo personale dell’alunno;

di eventuali problematiche e strategie educative, di interventi di recupero anche

con personale specializzato (logopedista/psicologa)

3. della comunicazione dei percorsi didattici effettuati nella Scuola dell’Infanzia;

4. del collegamento delle reciproche strategie metodologico – didattiche;

5. dell’individualizzazione di opportune attività di accostamento graduale dei bimbi

della Materna al mondo della Scuola primaria (visita accompagnata alla Scuola

primaria, familiarizzazione con gli spazi e con i tempi della vita scolastica, primo

contatto con le insegnanti e con gli alunni). Esperienze di lavoro in comune

concordate con le insegnanti dei tre plessi della scuola primaria dell’Istituto

Comprensivo di Almese relative a concrete attività didattiche normalmente grafico

pittoriche/o di drammatizzazione.

ALLEGATO 2 "PROGETTO IO SONO CAPACE"

Nell'anno scolastico 2012/13 si è avviato un importante progetto sperimentale sui

percorsi innovativi integrati per la diagnosi precoce dei disturbi specifici di

apprendimento (DSA). La nostra scuola, come altre istituzioni in collaborazione con

l'ASLTO3 e il comune di Almese, sarà coinvolta in questo interessante progetto,

attivando un'azione di screening per individuare eventuali casi di dislessia, disgrafia,

disortografia, discalculia e disprassia. Lo screening da noi scelto (un questionario

diviso in due parti: una per i docenti e l'altra per i genitori) è il risultato di un progetto

scientifico nazionale del C.N.R., che ha come scopo non solo l'individuazione

attendibile dei soggetti a maggior rischio di DSA, ma anche la promozione di una

fattiva collaborazione fra la scuola, la famiglia e il servizio sanitario. I bambini

risultati a rischio "leggero" saranno oggetto di una specifica attività di potenziamento

nel corso dei mesi successivi e poi ricontrollati. Per i bambini con i rischi più

accentuati, invece, si avvierà subito una segnalazione ai genitori con suggerimento di

Page 61: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

61

rivolgersi all'ASL TO3 per accertamenti diagnostici e, se necessario, per interventi

riabilitativi e sanitari utili al caso.

ALLEGATO 3

Università degli Studi di Torino

Facoltà di Scienze della Formazione

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

Alla Coordinatrice pedagogico-didattica

Scuola dell’infanzia paritaria

“Riva Rocci” di Almese

Sig.ra Patrizia Dosio

Gent.ma Sig.ra,

ho il piacere di comunicarle che il Gruppo di ricerca e di sperimentazione coordinato dalla

prof.ssa Cristina Sabena, docente di Fondamenti e didattica della matematica presso questo Corso di

Laurea, ha accolto la Scuola dell’Infanzia paritaria “Riva Rocci” di Almese nella rete di scuole dove

sarà condotta a partire dal presente anno accademico una sperimentazione derivante dalla ricerca

nazionale e internazionale sull’azione didattica in ambito matematico nella scuola dell’infanzia.

La sperimentazione avrà come obiettivo primario il potenziamento dei processi di

insegnamento-apprendimento della matematica, con particolare attenzione alla formazione del

numero e alla localizzazione spaziale.

Parallelamente all’attività sperimentale si svolgerà un corso di formazione/aggiornamento

incentrato sull’analisi dei fondamenti teorici e sullo sviluppo degli strumenti didattici e rivolto alle

insegnanti coinvolte nella sperimentazione.

A nome del Consiglio del Corso di Laurea, ringrazio Lei e le Sue collaboratrici per la

disponibilità concessa ed auguro buon lavoro.

Il Presidente del Corso di Laurea

Prof. Redi Sante Di Pol

Torino, 5 novembre 2012

SCUOLA DELL’INFANZIA “RIVA ROCCI”

Page 62: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

62

PROGRAMMAZIONE SEZIONE PRIMAVERA

“ I PULCINI”

ANNO SCOLASTICO 203/2014

IL PAGLIACCIO BIRILLO

ALLA SCOPERTA DI UN MONDO DI COLORI!

PREMESSA

Page 63: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

63

Vista la crescente richiesta di servizi educativi per i bambini al di sotto dei tre anni di età,

per consolidare l’offerta educativa e per venire incontro alle esigenze delle famiglie, viene

strutturato uno specifico progetto, teso all’ampliamento qualificato dell’offerta formativa;

rivolta ai bambini dai 24 ai 36 mesi di età, tramite la realizzazione di una iniziativa

sperimentale improntata a criteri di qualità pedagogica e flessibilità rispondenti alle

caratteristiche della specifica fascia di età e che si qualifica come sezione sperimentale “

PRIMAVERA” aggregata alla scuola dell’infanzia.

INTRODUZIONE

I colori segnano e connotano la nostra vita, il colore è presente in ogni momento delle nostre

giornate. Proprio per questo, la programmazione didattica quest’anno è costituita da uno

stimolante viaggio esplorativo nel mondo dei colori.

In questo percorso, attraverso diverse occasioni di gioco ed esplorazione, i bambini hanno

l’opportunità di sperimentare le caratteristiche tattili e i forti stimoli visivi offerti da

un’ampia gamma di materiali che, spaziano tra impasti di frutta o verdure, composizioni

cromatiche di materiali naturali, colori a dita, tempere e altro.

La prima cosa che occorre fare, per favorire la creatività, è nutrire i bambini con una grande

ricchezza di esperienze, perché ognuno possa esprimersi, al meglio delle sue capacità e

secondo il proprio stile. E’ fondamentale sostenere e incoraggiare i progressi fatti e infondere

loro la sensazione di fiducia nelle proprie abilità.

Attraverso questo percorso saranno portati ad affrontare le novità serenamente, a cercare

soluzioni originali, a provare cose nuove insomma ad essere creativi.

Page 64: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

64

ARGOMENTI PROPOSTI:

Uso i colori (ottobre- gennaio)

I colori intorno a me (febbraio-giugno)

Uso i colori: tecniche e materiali

Proporre ai bambini esperienze che li portino a sperimentare le diverse tecniche di

colorazione ed esplorare il mondo che li circonda alla scoperta dei colori, intesi nel senso di

materiali e sostanze con cui colorare iniziando a manipolare materiali tradizionali come i colori

digitali, le tempere, i pastelli a cera, pongo ecc…

Attività proposte:

Manipolazione di impasti di verdure e frutta: pomodori pelati, zucca, spinaci, rapa

rossa…tale attività permette ai bambini di conoscere e manipolare il materiale,

assaggiare, odorare, lasciare traccia dei propri segni.

Manipolazione e sperimentazione del colore a dita o di altre tempere atossiche; questa

attività favorisce la conoscenza e la scoperta del colore a dita, che consente di

scoprire, attraverso l’esperienza , che le mani “sporche di colore” lasciano una traccia

delle azioni e dei movimenti compiuti.

Può aiutare i bambini a superare la paura di “sporcarsi”.

Provoca nuove sensazioni ed emozioni diverse.

Permette ai bambini di:

Page 65: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

65

manipolare il materiale,

immergere le mani nel colore,

lasciare impronte e tracce dei propri gesti,

conoscere il materiale (attraverso il tatto,la vista)

colorare e colorarsi.

A tutto colore: Esperienze col colore in piena libertà, offrendo al bambino

un’esperienza che lo coinvolga globalmente, il colore sul corpo provoca una doppia

percezione visiva e tattile dando sensazioni ed emozioni forti. Creare una situazione

che permetta ai bambini di manipolare il colore, di modificare se stessi e buona parte

dell’ambiente circostante dipingendo e dipingendosi.

Tutto può lasciare una traccia: giochi con il colore a tempera, o a dita, abbinando a

questo, strumenti, oggetti e materiali idonei a lasciare tracce, impronte, stampi come

ad esempio: lasciar tracce con le ruote delle macchinine, stampare con le verdure…

L’uso di questi strumenti esalta l’azione e l’agire dei bambini, favorisce la

comprensione della relazione tra movimento e traccia lasciate.

La pittura con le spugne: materiale di varie dimensioni e consistenza per attività di

pittura con i colori a dita o con le tempere. La finalità educativa è di offrire

l’opportunità di sperimentare un uso diverso dei colori a dita. Proporre uno strumento

nuovo, offrire l’opportunità di conoscere caratteristiche e potenzialità.

L’utilizzo delle spugne e di altri strumenti, che contribuiscono a mantenere una

certa distanza tra i bambini che hanno paura sporcarsi.

Dipingere al cavalletto con tempere e pennelli:conoscere e impadronirsi di una tecnica

grafica-pittorica. Sperimentare, dipingendo, una diversa dimensione spaziale:il piano

del cavalletto che ospita i fogli infatti è obliquo. I pennelli consentono di scoprire

nuove pressioni, nuovi tratti, segni

diversi, di ampliare il proprio raggio d’azione.

Dipingere con rulli di dimensioni diverse:i bambini vengono invitati ad osservare e

utilizzare gli strumenti, permettendo loro di scoprirne le potenzialità attraverso

l’esperienza diretta.

Page 66: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

66

I colori intorno a me

Proporremo ai bambini esperienze diverse che li

portino alla scoperta e alla distinzione dei colori.

Attraverso la realizzazione di cartelloni con i

colori del mondo suddividendo insieme a loro

tutte le cose rosse, gialle, blu e così via.

I cartelloni potranno servire per il gioco: “Rosso come…” in cui nomineremo un colore e i

bambini diranno il colore corrispondente. Utilizzando riviste, depliant promozionali di

supermercati, cartoncini ecc…

Attività proposte:

Far discriminare elementi in base al colore.

Far utilizzare i colori e scoprirne il valore emotivo.

Far ritrovare diverse tonalità di uno stesso colore.

Utilizzare diverse tecniche grafico – pittoriche e manipolative esercitandosi a non

uscire dai confini di un disegno (figura).

Acquisire coordinazione oculo-manuale.

Indicare e nominare i colori dopo averli osservati.

Indicare e trovare oggetti di colori diversi richiesti dall’insegnante.

Indicare e nominare i colori nell’abbigliamento e nei cibi.

Page 67: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

67

Indicare e nominare i colori della natura.

Svilupperemo:

La storia del Pagliaccio Birillo

(collegandoci alla programmazione della scuola dell’infanzia di quest’anno)

Questa è la storia di un

pagliaccio allegro e vivace,

che si chiamava Birillo.

I suoi abiti come la sua faccia erano tutti

colorati, e quando gironzolava per il paese tutti

erano felici al sol vederlo!

Se qualcuno era triste,

Page 68: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

68

bastava che lui lo toccasse e con la magia dei

suoi colori felici: rosso, arancione e

giallo, questi tornava ad essere

allegro.

Un giorno, la strega Tremendina, invidiosa dei

poteri di Birillo ed infastidita dagli schiamazzi di

tutta quella gente felice, con un inganno, gli

portò via tutti i colori della faccia e del vestito.

Grazie

all’intervento del

maghetto

dell’arcobaleno, il

Pagliaccio Birillo

riuscì

a riprendersi i suoi colori dalle cose belle che lo

circondavano; come l’azzurro del cielo, il giallo

del sole, il verde dei prati …

Page 69: PIANO OFFERTA FORMATIVA - scuolainfanziaalmese.it · Per questo motivo, come richiesto dal Progetto stesso, la sezione Primavera accoglie un gruppo stabile di bambini di età compresa

69

Birillo ritornò così ad essere colorato e

sorridente.

Canzoncine sui colori con l’uso di CD.

Filastrocche dei colori cantate e animate.

Giochi di gruppo sui colori.