PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE · Preso atto dell’allegato Piano Intercomunale di...

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AREA TECNICA: Servizi Tecnici Associati – Centro Intercomunale di Protezione Civile COMUNITÀ MONTANA DEL CETONA CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 0578/26821 0578/265549 www.cm-cetona.si.it E-mail : [email protected] Comune di Sarteano Comune di San Casciano Bagni Comune di Montepulciano Comune di Cetona Comune di Chianciano Terme Comune di Chiusi PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ALLEGATI ALLA RELAZIONE GENERALE GIUGNO 2007

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AREA TECNICA: Servizi Tecnici Associati – Centro Intercomunale di Protezione Civile

COMUNITÀ MONTANA DEL CETONA

CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

℡ 0578/26821 0578/265549 www.cm-cetona.si.it E-mail : [email protected]

Comune di Sarteano Comune di San Casciano Bagni

Comune di Montepulciano Comune di Cetona Comune di

Chianciano Terme Comune di Chiusi

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

ALLEGATI ALLA RELAZIONE GENERALE

GIUGNO 2007

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- CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA –

Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATI

A) Convenzione del servizio associato di protezione civile

B) Scheda cancelli

C) Scheda diario chiamate

D) Scheda segnalazione criticità

E) Scheda danni ente

F) Scheda danni privati

G) Scheda danni imprese

H) Scheda unità di crisi

I) Scheda storico procedure operative

L) Schemi tipo ordinanze

M) Codifica Aree di Emergenza

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- CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA –

Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO A

Convenzione del servizio associato di protezione civile

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CONVENZIONE Rep.342

CENTRO INTERCOMUNALE

DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA

Il giorno 28 del mese di settembre dell’anno duemilasette, presso la sede della Comunità Montana del Cetona posta in Sarteano, Corso Garibaldi n.10, fra il Signor Marco Macchietti presidente pro-tempore della Comunità Montana del Cetona, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto, il Signor Roberto Caldesi Sindaco pro-tempore del Comune di Cetona, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto, il Signor Guido Bombagli Sindaco pro-tempore del Comune di Chianciano Terme, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto, il Signor Massimo Della Giovampaola Sindaco pro-tempore del Comune di Montepulciano, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto, il Signor Franco PicchieriSindaco pro-tempore del Comune di San Casciano dei Bagni, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto, il Signor Roberto Burani Sindaco pro-tempore del Comune di Sarteno, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto, il Signor Luca CeccobaoSindaco pro-tempore del Comune di Chiusi, il quale agisce in nome e per conto dell’Ente suddetto,

Premesso che i Comuni della Comunità Montana del Cetona ed il Comune di Chiusi hanno la necessità di riorganizzare l’attività del CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA, costituito nell’anno 2002. Richiamata la legge 24 febbraio 1992, n. 225 "Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile" ed in particolare l'art. 15 comma 2 in base al quale la Regione, nel rispetto delle competenze ad essa affidate in materia di organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale, favorisce nei modi e con le forme ritenute opportune, l'organizzazione di strutture comunali di protezione civile. Visto il D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112/98 che, in attuazione della Legge 15 marzo 1997, n. 59, conferisce alle Regioni ed agli Enti Locali le funzioni amministrative in materia di protezione civile delineando un nuovo assetto delle competenze tra Stato, Regione ed Enti Locali. Visto l'art. 108 del D. Lgs. n. 112/98 citato che in particolare attribuisce ai Comuni l'attuazione degli interventi di previsione, prevenzione e di emergenza nell'ambito comunale di riferimento, nonché la predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative di cui al T.U. sugli EE.LL. e in ambito montano tramite le Comunità Montane. Vista la legge Regionale 1 dicembre 1998 n° 88, come modificata dalla L.R. 16 gennaio 2001 n°1 con la quale la Regione, in attuazione del D. Lgs. n° 112/1998, si è riservata l'organizzazione del sistema regionale di protezione civile cui partecipano le Province, i Comuni, le Comunità Montane

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ed ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata operante sul territorio regionale in materia di protezione civile, comprese le organizzazioni di volontariato. Richiamata altresì la L.R. 67 del 29.12.2003 concernente “l’ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività”. Visto il Decreto del Presidente della G.R. 30 giugno 2004, n. 34/R concernente le disposizioni di attuazione della L.R. 67 del 29.12.2003. Vista la delibera G.R.T. del 26 giugno 2001, n. 704 "Progetto per avvio sistema regionale di Protezione Civile" e in particolare l'azione n. 5 riguardante "Incentivi per la costituzione di Centri intercomunali di Protezione Civile" che si propone di promuovere la costituzione di centri di riferimento a livello sub- provinciale quali punti di supporto per i Sindaci nello svolgimento delle attività di competenza in materia di Protezione Civile e per il raccordo con il livello provinciale. Vista la precedente Convenzione sottoscritta in data 29.10.2004. Richiamato il D.Lgs. 267/00. Richiamata la L.R.40/01. Preso atto dell’allegato Piano Intercomunale di Protezione Civile. Con la finalità di promuovere la massima funzionalità del sistema di Protezione Civile tra i Comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale n.3, ai sensi della L.R. 40/2001.

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Si conviene e stipula quanto segue:

Art. 1 - Oggetto

I comuni di Cetona, Cianciano Terme, Montepulciano, San Casciano Bagni, Sarteano e

Chiusi convengono di costituire l’ufficio associato per il servizio di Protezione Civile denominato CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA presso la Comunità Montana del Cetona.

Art. 2 - Sede Nei locali del Centro Intercomunale di Protezione Civile presso la Comunità Montana del

Cetona, viene istituita la Centrale Operativa dove verranno posizionati il centralino telefonico, numero di riferimento per le comunicazioni di protezione civile e i sistemi di collegamento (fax, e-mail, ricetrasmittenti per i canali di protezione civile, telefoni satellitari ecc.) utili per la gestione del servizio di emergenza.

Alla Centrale Operativa dovranno pervenire direttamente tutte le comunicazioni provenienti dagli Enti Superiori (Dipartimento, Prefettura, Provincia ecc.) relative al servizio in oggetto.

Presso il Centro Intercomunale dovranno pervenire le comunicazioni inerenti l’attività di Protezione Civile e di interesse dei Comuni firmatari.

Art. 3 - Finalità Il Centro Intercomunale di Protezione Civile garantisce e migliora l’efficacia e l’efficienza

del servizio di protezione civile svolto sul territorio dei comuni in situazione di emergenza e di non emergenza.

Si conferiscono alla Comunità Montana del Cetona, che accetta, l’organizzazione delle attività del servizio nella fase di non emergenza, quale soggetto responsabile di tutti i procedimenti amministrativi ed attuativi dei progetti di coordinamento e di pianificazione di interesse comunale e sovracomunale.

Si dà atto che al verificarsi della situazione di emergenza nell’ambito del territorio comunale, è il Sindaco ad assumere la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari, avvalendosi anche del Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.), struttura operativa in emergenza attivata presso il Centro Intercomunale di Protezione Civile. Qualora la situazione di emergenza dovesse coinvolgere il territorio di più comuni saranno sempre i Sindaci, in accordo, a mantenere la titolarità nell’adozione degli atti e delle iniziative necessarie per garantire la salvaguardia della popolazione e dei beni. Anche in questo caso, il Responsabile del C.O.I., così come individuato nell’allegato Piano Intercomunale, opera sotto disposizione del/i Sindaco/i interessato/i dall’emergenza.

Si dà atto dei contenuti dell’allegato Piano Intercomunale di Protezione Civile.

Art. 4 - Attività Alla gestione associata è affidato lo svolgimento diretto delle attività e delle funzioni seguenti:

predisposizione e aggiornamento di un unico piano per i Comuni interessati che sostituisce i singoli piani comunali ai sensi dell’art. 16 della L.R. n. 67/2003;

svolgimento dell’attività di prevenzione di cui all’art. 4 della L.R. n. 67/2003; organizzazione integrata di uomini e mezzi per la gestione dell’emergenza: tale organizzazione

è affidata al Centro Operativo Intercomunale ed al suo Responsabile ed è realizzata sulla base del vigente Piano Intercomunale;

organizzazione del servizio di reperibilità unificato; formazione ed esercitazione del personale addetto alla Protezione Civile;

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gestione unificata del post-emergenza, intesa come gestione di pratiche di danno alle imprese ed ai privati (predisposizione, distribuzione e raccolta di moduli, attività d’informazione al pubblico); la fase relativa all’eventuale e successiva erogazione dei rimborsi sarà curata direttamente dai Comuni;

gestione della Centrale Operativa coincidente con il Centro Operativo Misto di Sarteano; supporto ai Sindaci dei comuni sui quali insistono attività a rischio di incidente rilevante,

secondo quanto previsto e per gli adempimenti di cui al D.Lgs. 112/98 e L.R. 30/00. La Comunità Montana del Cetona, al fine di garantire la piena funzionalità del Centro

Intercomunale di Protezione Civile, per raggiungere gli obiettivi di cui al presente articolo, si avvarrà di proprio personale e delle Associazioni di Volontariato presenti sul territorio stipulando apposite convenzioni.

Di norma l’attività del Centro Intercomunale è garantita, per le attività previste dalla presente Convenzione e dall’allegato Piano Intercomunale di Protezione Civile, con l’impiego del personale assegnato all’Area Tecnica della C.M.; in particolare il funzionamento del Centro Situazioni e, in prima attivazione, del Centro Operativo Misto, prevede l’operatività H24 di un Tecnico e di due operai forestali con l’utilizzo dei mezzi e delle attrezzature disponibili.

Il personale tecnico adibito ad assicurare l’attività del Ce.Si, potrà garantire altresì la reperibilità del Direttore delle Operazioni di Spegnimento degli Incendi Boschivi, così come prevista dal Piano Operativo Antincendio Regionale di cui alla L.R. 39/00.

Art. 5 – Risorse Comunali

Il personale dei comuni aderenti alla gestione associata, in caso di necessità, potrà essere chiamato dal Responsabile del C.O.I. a supportare la struttura operativa della C.M., nell’ambito del comune di appartenenza o degli altri comuni aderenti alla presente gestione associata. Il personale dei comuni opererà secondo le direttive del responsabile della struttura del C.O.I. che resta la sola titolata a gestire l’emergenza sotto il controllo diretto del Sindaco interessato. Tale aspetto è relativo al personale tecnico, amministrativo ed alle squadre di operai.

L’intervento operativo del personale dei comuni potrà prevedere altresì l’uso dei mezzi e delle attrezzature disponibili presso i comuni.

Art. 6 - Modalità di approvazione del Piano intercomunale Il Piano Intercomunale di Protezione Civile, redatto ai sensi dell’art. 16 della L.R. 67/03 e

del relativo regolamento di attuazione, fermo restando la sua unicità, è rimesso all’approvazione dei Consigli Comunali di ciascun Ente aderente, nonché all’Assemblea della Comunità Montana del Cetona, contestualmente all’approvazione della presente convenzione.

Art. 7 - Organi di indirizzo e di gestione Con la sottoscrizione della presente convenzione sono istituiti i seguenti organi per lo

svolgimento delle funzioni di indirizzo, di controllo, di coordinamento e di gestione del Centro Intercomunale di Protezione Civile:

a) Comitato dei Sindaci per lo svolgimento delle funzioni tipiche degli organi di governo; b) Comitato Tecnico per lo svolgimento delle funzioni gestionali e strategiche.

Art. 8 - Comitato dei Sindaci

E’ istituito il Comitato dei Sindaci di cui fanno parte tutti i Sindaci degli Enti aderenti e il Presidente della Comunità Montana del Cetona, che possono farsi sostituire, in caso di assenza o di impedimento, da un Assessore del rispettivo ente;

Il Comitato dei Sindaci è convocato dal Presidente della Comunità Montana del Cetona di norma almeno una volta all’anno e comunque su richiesta motivata di almeno due componenti;

Le sedute del Comitato dei Sindaci saranno valide se interverrà la metà più uno dei componenti; Alle riunioni del Comitato partecipa, con funzioni consultive, il Responsabile dell’Area Tecnica

della C.M. che cura altresì la verbalizzazione delle direttive del Comitato e la trasmissione delle stesse agli enti aderenti.

Il Comitato dei Sindaci esercita le seguenti funzioni:

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a) stabilisce le linee di indirizzo in ordine alla corretta applicazione di quanto previsto dalla presente convenzione;

b) fornisce interpretazioni, anche estensive o integrative, dei contenuti non essenziali della presente convenzione;

c) verifica il corretto funzionamento della gestione associata; d) esamina le proposte di riorganizzazione del Centro Intercomunale di Protezione Civile e le

proposte di modifica del Piano Intercomunale di Protezione Civile; e) approva il rendiconto di gestione di ciascun esercizio che viene predisposto dal

Responsabile dell’Area Tecnica della C.M.; f) approva le scelte di carattere strategico.

Art. 9 - Comitato Tecnico

E’ istituito il Comitato Tecnico, composto dai soggetti che nei singoli Enti sono affidatari delle funzioni di direzione della struttura competente nelle materie che concorrono nelle attività di Protezione Civile;

Il Comitato Tecnico ha il compito di riunirsi periodicamente, almeno ogni dodici mesi e comunque su richiesta motivata di due componenti, per svolgere le seguenti funzioni:

a) monitorare il funzionamento del Centro Intercomunale di Protezione Civile nel suo complesso;

b) esaminare le proposte tecniche ed organizzative per migliorare il funzionamento del Centro Intercomunale di Protezione Civile, come del Piano Intercomunale di Protezione Civile;

c) esaminare il rendiconto di gestione di ciascun esercizio che viene successivamente inoltrato al Comitato dei Sindaci per l’approvazione.

Il Comitato Tecnico è convocato e presieduto dal Responsabile dell’Area Tecnica della C.M. che cura altresì la verbalizzazione delle riunioni e l’inoltro del verbale ai componenti del Comitato dei Sindaci.

Le sedute del Comitato Tecnico saranno valide se interverrà la metà più uno dei componenti.

Art. 10 - Responsabile del Servizio Le funzioni di direzione del Centro Intercomunale di Protezione Civile e la rilevanza esterna

degli atti sono assicurate dal Responsabile dell’Area Tecnica della Comunità Montana. Il Responsabile del Servizio svolge le seguenti funzioni: a) dirige le attività del Centro Intercomunale di Protezione Civile, l’attuazione delle finalità

della gestione associata e realizza gli obiettivi e le direttive fissati dal Comitato dei Sindaci; b) elabora le proposte di riorganizzazione del Centro Intercomunale di Protezione Civile e delle

relative funzioni; c) svolge, in attuazione del Piano allegato, il ruolo di Responsabile del Centro Operativo

Intercomunale (C.O.I.). d) svolge l’attività di coordinamento, impulso e verifica nei confronti del Comitato Tecnico; e) predispone il rendiconto di gestione annuale con l’illustrazione delle risorse impiegate, dei

risultati conseguiti e del piano di riparto delle spese; f) convoca e presiede il Comitato Tecnico; g) partecipa, con funzioni consultive e di verbalizzazione, alle sedute del Comitato dei Sindaci; h) provvede alla nomina/designazione di un vice responsabile che svolga le funzioni di

responsabile in situazione di emergenza nei casi di assenza o impedimento del responsabile.

Art. 11 - Obblighi degli enti aderenti Tutti gli enti aderenti alla presente convenzione si impegnano a:

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a) nominare un Referente Tecnico per gestire, in via ordinaria, i contatti tra l’Ente e il Centro Intercomunale di Protezione Civile, e supportare l’aggiornamento del data-base delle risorse del Comune di riferimento;

b) versare alla Comunità Montana del Cetona la quota parte dei costi a proprio carico di cui al successivo art. 13, previa presentazione di apposito rendiconto annuale.

Art. 12 - Impegni della Comunità Montana del Cetona

Oltre a svolgere le funzioni di cui all’art. 3 della presente convenzione, in qualità di responsabile della gestione associata, la Comunità Montana del Cetona si impegna a:

a) mettere a disposizione del Centro Intercomunale di Protezione Civile i locali idonei ad accogliere tutti i dipendenti assegnati e quelli che si prevede possano essere successivamente integrati;

b) monitorare l’andamento dei costi della gestione associata e darne conto agli enti aderenti, impegnandosi in particolar modo a fornire dati utili alla quantificazione dell’onere annuale della gestione a carico di ciascun ente entro il mese di ottobre di ogni anno.

Art. 13 - Costi di funzionamento e criteri di ripartizione

1 La Comunità Montana per i compiti di Centro Intercomunale di Protezione Civile sostiene, per l’attività ordinaria non in emergenza (Ce.Si. incluso), le spese per: personale (retribuzione fissa e accessoria, formazione, missioni ecc.), consulenze tecniche e prestazione di servizi in genere, utenze (telefoni, riscaldamento, energia elettrica, acqua), spese postali, pulizia locali, manutenzione hardware/software delle postazioni informatiche, acquisto pubblicazioni e materiale di consumo (cancelleria e materiale informatico), acquisto e manutenzione e consumi dei mezzi e delle attrezzature del Centro. 2 I contributi concessi ai sensi della L.R. 40/01 vengono utilizzati per le spese generali di funzionamento di cui al comma 1, a parziale copertura delle spesa complessiva. 3 La restante parte della spesa, al netto dei contributi regionali della L.R. 40/01 e di ulteriori contributi attivati dal Centro (comunitari, nazionali, regionali e di altri enti), rimane a carico dei Comuni e della stessa Comunità Montana, per le sinergie che il servizio assicura nell’ambito della lotta agli incendi boschivi (L.R. 39/00) e per il controllo del reticolo idraulico di bonifica (L.R. 34/94). 4 La ripartizione della spesa, di cui ai precedenti commi, è a carico dei Comuni e della Comunità Montana ed è ripartita come di seguito indicato: il 25% alla Comunità Montana, il 70% tra tutti i Comuni associati, di cui il 50% in base al numero degli abitanti, il 50% in base all’estensione territoriale, 5% tra i Comuni che hanno all’interno del proprio territorio attività a rischio di incidente rilevante, ai sensi del D.Lgs. 112/98 e della L.R. 30/00. 5 Per quanto riguarda ulteriori costi legati ad eventuali spese di investimento o spese finalizzate alla revisione e all’aggiornamento dell’attività di pianificazione, questi saranno ripartiti tra i beneficiari in ordine alla determinazione da assumersi dal Comitato dei Sindaci. 6 Il Centro Intercomunale di Protezione Civile sostiene per l’attività straordinaria assicurata in fase di emergenza (C.O.I.) le spese per: personale della C.M. (retribuzione fissa e accessoria, formazione, missioni ecc.), acquisto di beni, prestazioni di servizi e lavori di somma urgenza disposti secondo le indicazioni di cui all’allegato Piano, compresi i costi relativi all’utilizzo di personale e mezzi dei comuni associati, qualora questi siano stati impiegati per attività in comuni associati diversi da quello di appartenenza. 7 La spesa di cui al precedente comma 6, al netto di eventuali contributi assicurati nell’ambito organizzativo del “Sistema Regionale di Protezione Civile”, è a carico del Comune associato sul cui territorio insiste lo stato di emergenza ed è anticipata dalla Comunità Montana nell’ambito degli stanziamenti del proprio bilancio di previsione. Qualora lo stato di emergenza coinvolga due o più amministrazioni comunali, i costi di cui al comma 6 saranno ripartiti in proporzione all’entità degli interventi assicurati.

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8 L’eventuale revoca parziale o totale di eventuali contributo concessi, determinata da individuate responsabilità, sarà esaminata dal Comitato dei Sindaci ai fini del recupero delle somme revocate. 9 Entro il mese di ottobre di ogni anno il Centro Intercomunale di Protezione Civile si impegna a comunicare agli altri Enti, a seguito di idoneo monitoraggio, l’andamento stimato dei costi per l’anno in corso in modo da prevedere la quota complessiva a carico degli enti aderenti per il singolo esercizio.

Art. 14 -Rendiconto di gestione Il rendiconto di gestione annuale è predisposto dal Responsabile del Servizio e contiene

l’illustrazione delle risorse impiegate, dei risultati conseguiti e del piano di riparto delle spese. Il rendiconto è sottoposto all’esame del Comitato Tecnico dei Responsabili ed è inviato, per

l’approvazione, al Comitato dei Sindaci entro il 30 giugno dell’anno successivo ed è trasmesso agli Enti aderenti per la presa d’atto.

Art. 15 - Decorrenza e durata Gli effetti della presente convenzione decorrono operativamente dalla data della sua

sottoscrizione. Da tale data cessano di essere operanti gli atti associativi precedentemente stipulati. La presente convenzione ha la durata di anni tre dalla data di sottoscrizione. Al Centro Intercomunale di Protezione Civile possono aderire, previa deliberazione del

Comitato dei Sindaci di cui all’art. 8, anche in epoca successiva alla firma del presente atto, altri comuni ed enti territoriali.

Art. 16 - Adesione, recesso, penalità e contenzioso È consentita l’adesione alla Convenzione di altri Comuni, previa approvazione della presente

Convenzione e del Piano Intercomunale di Protezione Civile, nei modi di legge, dal competente organo deliberativo.

Il singolo Ente può recedere dalla convenzione con un preavviso da dare all’ente capofila, che informerà gli altri enti aderenti, per la conseguente presa d’atto con deliberazione di Giunta. Il recesso dovrà avvenire entro il 30 giugno di ciascun anno per liberarsi dal vincolo associativo con decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo.

La convenzione cessa a seguito di deliberazione di scioglimento approvata da tutti i Consigli Comunali e dall’Assemblea della Comunità Montana del Cetona.

Art. 17 - Norme finali e transitorie La convenzione, redatta in triplice originale, sarà registrata solo in caso d’uso a cura e spese

della parte che lo richiederà. Letto, approvato e sottoscritto

COMUNITA’ MONTANA

COMUNE DI CETONA

COMUNE DI CHIANCIANO TERME

COMUNE DI MONTEPULCIANO

COMUNE DI S. CASCIANO BAGNI

COMUNE DI SARTEANO

COMUNE DI CHIUSI

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ALLEGATO B

Scheda cancelli

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COMUNITA’ MONTANA DEL CETONA

CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Cancello n°____ Gestione dei cancelli di accesso ai centri abitati

Data Nomi dei volontari in uscita Sigla radio Cellulare n° Ora di uscita

Rientro previsto

Responsabile squadra:

N.B. La squadra tipo degli addetti ai cancelli dovranno essere composte di almeno due volontari affiancati necessariamente da una persona

appartenente alle forze dell’ordine o a un vigile urbano.

Cartografia scala 1:10.000

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ALLEGATO C

Scheda diario chiamate

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COMUNITA’ MONTANA DEL CETONA

CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

DIARIO CHIAMATE: Data:___/___/_____

CHIAMANTE ORA CHIAMATO ESITO ORA

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ALLEGATO D

Scheda segnalazione criticità

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 1 DI 2

Al CeSi della Provincia di: SIENA - fax 0577/532610

CENTRO INTERCOMUNALE – SEGNALAZIONE CRITICITA’

C.I.: C.M. CETONA (Cetona, Chianciano T., Chiusi, Montepulciano, San Casciano B., Sarteano) Data: ________ Ora: _____ Segnalazione N. ___

FENOMENO

Pioggia Temporale Fulmini Vento forte/tromba d’aria Mareggiata Neve Grandine AltroDescrizione testuale fenomeno in atto (con indicazione delle località interessate):

EFFETTI AL SUOLO Frane Esondazioni reticolo minore Esondazioni corsi d’acqua classificati Altri allagamenti Altro

Descrizione testuale effetti al suolo riscontrati (con indicazione delle località interessate):

CRITICITA’ CONSEGUENTI

Viabilità e trasporti pubblici interrotti: Ripristino in corso: (se no motivazioni in note)

Viabilità primaria (comunale, provinciale nei tratti urbani) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

Viabilità secondaria (vicinali ecc.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

Trasporti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

Altro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

Note: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Popolazione:

Frazioni/case sparse isolate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Persone evacuate -N. Tot. Pers. . . . . . . . Sistemate in . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Causa: danni abitazioni in forma preventiva poiché . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Persone disperse - N. Tot. Pers. . . . . . . . Causa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Note: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 2 DI 2

Servizi essenziali interrotti:

Località: Ripristino in corso: Località: Ripristino in corso: Energia elettrica . . . . . . . . . . . . . . . . . si no Fognat./Depurat.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

Acquedotto . . . . . . . . . . . . . . . . . si no Telefonia fissa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no Gas . . . . . . . . . . . . . . . . . si no Telefonia mobile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . si no

Note: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … … … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . … . . . . . . . . . . . . . . . . . … … . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Altre criticità:

RISPOSTA IN ATTO

Azioni intraprese:

Attivazione COC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Attivazione Servizi comunali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Attivazione CI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Attivazione Servizi intercomunali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Attivazione Volontariato locale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N. squadre . . . . . . . .

Altri soggetti attivati: Provincia VVF 118 CFS Forze dell’ordine Prefettura

Attivazione ditte per interventi urgenti: si no per le seguenti attività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Richieste di intervento esterne:

Volontariato Richiesto a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N. squadre . . . . . . . .

Materiali e mezzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Richiesto a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Tecnici specialistici per sopralluoghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Richiesto a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Altro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

VALUTAZIONE DI SINTESIStato complessivo dell’attività di soccorso: in corso in via di conclusione terminata

Situazioni di maggior criticità residue (da riempire solo se è terminata l’attività di soccorso):

NOTE

REFERENTE DEL CENTRO INTERCOMUNALE:

Nome e Cognome: ____________________________________________________ Tel. ______________ Fax _______________

Firma __________________________________________________

Spazio riservato alla Provincia/SOUP Regionale (in caso di acquisizione telefonica dell’informativa):

Parlato con ______________________________________________ Tel. ______________________ Fax _____________________

Firma Addetto Provincia/SOUP _______________________________

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- CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA –

Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO E

Scheda danni ente

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 1 DI 6

EVENTO DEL ________________ Segnalato il _______________ a _______________________

SE LA SCHEDA E’ COMPILATA DA COMUNE/CENTRO INTERCOMUNALE

MITTENTEq Comune di …………………………………………..

q Centro Intercomunale di …………………………….

q Consorzio / Comunità Montana di ………………….

DESTINATARIO

q Centro Intercomunale di ………………….

q Provincia di ……………………………….

Sezioni compilate: ÿ 1 esondazioniÿ 2 altri allagamentiÿ 3 franeÿ 4 viabilitàÿ 5 altre infrastruttureÿ 6 edifici pubbliciÿ 7 altre opere pubblicheÿ 8 popolazione evacuataÿ 9 altri danni alla popolazioneÿ 10 danni al sistema produttivoÿ quadro A interventi di soccorsoÿ quadro B interventi urgenti già avviatiÿ quadro C1 interventi urgenti da avviareÿ quadro C2 ulteriori criticità

Allegati: ÿ n. …… cartografie

SE LA SCHEDA E’ COMPILATA DA PROVINCIA

Provincia di ……………………………… Regione Toscana - fax [email protected]

Allegati: ÿ n. …… cartografie ÿ scheda danni provincia

ÿ n. …… schede danni comuni/centri intercomunaliÿ n. …… schede danni consorzi bonifica/comunità montaneÿ relazione complessiva della provincia

SCHEDA DANNI ENTE

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 2 DI 6

ALLEGARE CARTOGRAFIA CON UBICAZIONE DELLE AREE INTERESSATE

TIPOLOGIA DELL’EVENTO

pioggia temporale fulmini vento forte / tromba d’aria mareggiata neve grandine

altro ………………………………………………………………………………………………………………………………….

EFFETTI AL SUOLOCon la seguente si segnala che, a fronte degli eventi sopracitati, si sono verificati i seguenti effetti:

1. ESONDAZIONERif. Corso d’acqua Località e bacino

idrograficoCause esondazione1 Estensione Altezza

1.1

1.2

1.3

1.4

1.5

2. ALTRI ALLAGAMENTIRif. Località Cause ristagno2 Estensione Altezza

2.1

2.2

2.3

2.4

2.5

3. FRANERif. Località e bacino idrografico Descrizione Estensione

3.1

3.2

3.3

3.4

3.5

1 Indicare la causa dell’esondazione es. rottura arginale, tracimazione, ostruzione alveo2 Indicare la causa dell’allagamento es. collasso di raccolta acque piovane, ostruzione fosso intubato

SCHEDA DANNI ENTE

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 3 DI 6

DANNI SUBITI DA INFRASTRUTTURE, EDIFICI E OPERE PUBBLICHE(qualora la causa di danneggiamenti sia riconducibile ad una specifica tipologia di effetti al suolo (es. frana esondazione)specificati nella sezione precedente, indicare il numero di riferimento dell’effetto al suolo collegato)

4. VIABILITA’Causa3 Denominazione/localizzazione4 Tipologia del danno5 Stato attuale6

5. ALTRE INFRASTRUTTURECausa3 Destinazione d’uso Tipologia di danno e grado di danneggiamento

6. EDIFICI PUBBLICICausa3 Destinazione d’uso Tipologia di danno Agibilità 7

7. ALTRE OPERE PUBBLICHECausa3 Descrizione opera Tipologia di danno Stato attuale

3 Indicare il numero di riferimento della specifica causa indicata nella sezione precedente es. frana: 3.14 Indicare la denominazione della strada e la località del danno.5 Specificare il danno (danneggiamento della sede stradale, ostruzione di materiale, rischio di caduta massi

etc.6 Indicare la situazione di percorribilità (interrotta, a senso unico alternato, ripristinata)7 Indicare se inagibile, agibile o parzialmente agibile

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 4 DI 68. POPOLAZIONE EVACUATA

A) TEMPORANEAMENTE DURANTE L’EVENTO:Per danni alle abitazioni:

Evacuati Durata evacuazione Sistemazione

N° nuclei ……….. N° persone ……. dal:………………. Al: ………………… Sistemati in ………………………………………..

Tipologia danno prevalente:……………………………………………………………………………………………………………………………In forma preventiva

Evacuati Durata evacuazione Sistemazione

N° nuclei ……….. N° persone ……. dal:………………. Al: ………………… Sistemati in ………………………………………..

Cause:……………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

B) AD OGGI ANCORA EVACUATI:Nuclei

familiariNumeroPersone

1°casa

Inlocazione

2°casa

EstremiOrdinanza

Causa provvedimento evacuazione/inagibilità 8

Sistematiin

Rientroprevisto

A ………… ……………… ………………………………………………… ……………… …………

B ………… ……………… ………………………………………………… ……………… …………

C ………… ……………… ………………………………………………… ……………… …………

D ………… ……………… ………………………………………………… ……………… …………

E ………… ……………… ………………………………………………… ……………… …………

9. ALTRI DANNI ALLA POPOLAZIONEImmobili Danneggiati (ulteriori e diversi da quelli di cui al punto 8)Tipologia danno prevalente:

1 - 10 10 - 50 > 50 Vani abitativi Altro (garage – cantine – terreni)

Beni mobili registrati

10. DANNI AL SISTEMA PRODUTTIVO

A) IMPRESE AD OGGI IN SOSPENSIONE ATTIVITÀNumero Causa

Commerciale…………. ……………………………………………………………………………………………………………………………….

Artigiana…………. ……………………………………………………………………………………………………………………………….

Industria…………. ……………………………………………………………………………………………………………………………….

Agricoltura…………. ……………………………………………………………………………………………………………………………….

B) IMPRESE DANNEGGIATE1-10 10-50 >50 tipologia di danno prevalente

Commerciale ……………………………………………………………………………………………….

Artigiana ……………………………………………………………………………………………….

Industria ……………………………………………………………………………………………….

Agricoltura ……………………………………………………………………………………………….

8 Indicare se per danni interni (es strutturali, impianti etc) o se minacciata da cause esterne (es a rischiofrana, etc).

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 5 DI 6

QUADRO A INTERVENTI DI SOCCORSO EFFETTUATI CON I RELATIVI IMPORTI DI SPESA SOSTENUTITipologia intervento di soccorso

(Primo ripristino delle condizioni essenziali di vita della comunità colpita)Codice Rif.Scheda9

Estremiverbale

SU/Urgenza

Descrizione intervento o della fornitura Dittaesecutrice

Iniziato il Ultimazioneprevista

Importointervento /

fornitura straord.10Primo sgombero di macerie o altro materiale dalla rete viaria o da altre

aree pubbliche o ad uso pubblico, finalizzate all’immediata riattivazionedella circolazione o ad evitare rischi per la popolazione 11

9Esecuzione di opere provvisionali su edifici pubblici o altri manufattipubblici distrutti o resi pericolanti dall'evento

10

9Prima stabilizzazione di smottamenti o altri dissesti, finalizzata allariapertura della viabilità di accesso a centri abitati in condizioni diisolamento a seguito dell'evento ovvero ad evitare l’adozione diprovvedimenti di evacuazione

10

9Installazione di strumenti di monitoraggio finalizzati alla revoca diprovvedimenti di evacuazione adottati in emergenza 10

Tipologia intervento di soccorso(Assistenza alla popolazione)

Codice Rif.Scheda 8

Descrizione fornitura / servizi / contributi Importo

Messa a disposizione di sistemazioni alloggiative temporanee (max 30gg)Fornitura di generi alimentari e/o di prima necessità

Primi interventi volti a garantire adeguate condizioni igienico sanitariedella popolazioneForniture beni / servizi eccedenti le dotazioni ordinarie degli EELL

SO

CC

OR

SO

Prestazioni professionali per le prime valutazioni necessarie per l’adozioneo la revoca di provvedimenti interdettivi ivi comprese le eventuali indagini,analisi e quant’altro necessario per esprimerle

QUADRO B INTERVENTI URGENTI GIA’ AVVIATITipologia intervento di ripristino già effettuati o in corso Codice Rif.

Scheda 8Estremi verbale

SU/UrgenzaDescrizione dell’intervento Ditta

esecutriceIniziato il Ultimazione

previstaImporto

AL

TR

I IN

TE

RV

EN

TI

Interventi urgenti derivanti da:q persistenza di provvedimenti di interdizione adottati in emergenza

che coinvolgono abitazioni di residenza e/o viabilità strategicheq necessità di assicurare la piena funzionalità degli interventi di

soccorso realizzati tramite opere di completamento dei medesimiq grave pregiudizio al sistema produttivo o alla vita della collettivitàq la sussistenza di un pericolo per l’incolumità pubblica derivante o

aggravato dall’evento Altri interventi urgenti derivanti da:

q …………………………………………………………………………………………..

9 Indicare il codice della causa, indicato nelle sezioni precedenti della scheda, a cui è riferito l’intervento10 Indicare l’importo dell’intervento o della fornitura11 Indicare la spesa relativa al lavoro straordinario del personale qualora l’intervento sia svolto in amministrazione diretta.

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 6 DI 6

QUADRO C1 ULTERIORI INTERVENTI URGENTI DA ATTIVARECodice Rif.

Schedadescrizione motivazioni urgenza importo presunto

QUADRO C2 ULTERIORI CRITICITA’ DA RISOLVERE PER IL COMPLETO SUPERAMENTODELL’EMERGENZA E PER LA MESSA IN SICUREZZA

Codice Rif.Scheda

descrizione importo presunto

Data __________________ Il Responsabile ________________________________

tel ____________ email __________________________________________

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Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO F

Scheda danni privati

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 1 DI 2

al COMUNE di ………………………………………………….

(PROVINCIA DI ……………………………………………….)

EVENTO DEL …………………………ÿ pioggia ÿ mareggiataÿ temporale ÿ neveÿ fulmini ÿ grandineÿ vento forte/tromba d’aria ÿ altro

Il sottoscritto _____________________________________________________________________________

nato a ________________________________________________ il ________________________________

residente ___________________________________ via/piazza ____________________________________n. __________ tel. ________________________ C.F. ____________________________________________

in qualità di proprietario/affittuario di IMMOBILE AD USO ABITATIVO sito in

_______________________________ via/piazza ____________________________________ n. _________

adibito a

ÿ residenza del sottoscritto

ÿ seconda casa del sottoscritto

ÿ in locazione a terzi

dichiara

che l’evento sopra indicato ha prodotto

ÿ allagamento dell’immobile ÿ cantina, garage, altri vani ad uso non abitativo

ÿ vani ad uso abitativo posti al piano ……………………………… percomplessivi mq. ……………………………….. e per un’altezza di acquapari a circa cm …………………….

ÿ danneggiamento/crollo della copertura dell’immobile

ÿ altra tipologia di danno (specificare)………………………………………………………………………………….

con il danneggiamento dei seguenti beni:VANI DANNEGGIATI SPECIFICA DEL DANNO

q CUCINA

q BAGNO

q CAMERA PRINCIPALE

q CAMERA/E SECONDARIA/E

q SALOTTO

q STRUTTURE (diverse dalla copertura)

q INTONACO

q PAVIMENTI

q INFISSI

q IMPIANTO ELETTRICO

q IMPIANTO RISCALDAMENTO

q ALTRO

SCHEDA DANNI PRIVATI

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 1 DI 2

MOBILI DANNEGGIATI MOBILI REGISTRATI DANNEGGIATI

q CUCINA (elettrodomestici, mobili…..)

q BAGNO (sanitari, mobili….)

q CAMERA PRINCIPALE (mobili, suppellettili…..)

q CAMERA/E SECONDARIA/E (mobili, suppellettili……..)

q SALOTTO (mobili……)

q AUTO

……………………………

……………………………

q MOTO

……………………………

…………………………….

PERTANTO LA STIMA ECONOMICA DEL DANNO COMPLESSIVO È DI EURO ___________________

dichiara inoltre che

q non è stata stipulata polizza assicurativaq è stipulata polizza assicurativa e sono in corso le verifiche circa la relativa copertura

DATA ____________________ FIRMA DEL DICHIARANTE

___________________________

IMPORTANTE:

1) ALLEGARE FOTOGRAFIE se possibile

2) LE STIME DEI DANNI SOPRA RIPORTATI SONO INDICATIVE E PERTANTO NON DEFINITIVE. INCASO DI SPESE RELATIVE AL RIPRISTINO, CONSERVARE RELATIVA DOCUMENTAZIONECONTABILE PROBATORIA DELLA SPESA SOSTENUTA

Spazio riservato al ComuneIl sottoscritto ………………………………………………… in qualità di ……………………………………………… delcomune di ……………………………………………. Attesta che a seguito del sopralluogo effettuato nella zonaove si trova l’immobile di cui alla presente segnalazione la situazione di fatto visibile è la seguente:

Eventuali provvedimenti di inagibilità adottati:

DATA _____________________ FIRMA ________________________________________

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Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO G

Scheda danni imprese

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REGIONE TOSCANA – SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 1 DI 2

al COMUNE di ………………………………………………….

(PROVINCIA DI …………………………………………………)

EVENTO DEL …………………………ÿ pioggia ÿ mareggiataÿ temporale ÿ neveÿ fulmini ÿ grandineÿ vento forte/tromba d’aria ÿ altro

Il sottoscritto _____________________________________________________________________________

nato a ________________________________________________ il ________________________________

residente in ________________________________ in qualità di legale rappresentante dell’impresa

________________________________________ con sede legale a _________________________________

via/piazza __________________________ n. _______ tel. ____________ CF/PI ______________________

settore di attività ______________________________________ numero di dipendenti _________________

dichiara

in qualità di proprietario/affittuario dell’IMMOBILE DESTINATO A

ÿÿ attività produttiva ÿÿ uffici ÿÿ magazzini ÿÿ aree attrezzate

sito in ________________________________ che l’evento sopra indicato ha prodotto:

ÿ allagamento dell’immobile sopra indicato per complessivi mq. ……………………………….. e per un’altezza diacqua pari a circa cm …………………….

ÿ danneggiamento/crollo della copertura dell’immobile

ÿ altra tipologia di danno (specificare)………………………………………………………………………………….

con il danneggiamento dei seguenti beni all’interno dell’immobile sopra indicato o comunque destinati all’attivitàproduttiva:

q STRUTTURE (diverse dalla copertura) ……………………………………………………………………………………….………

q IMPIANTI ………………………………………………..……………………………………………………………………………………..

q MACCHINARI/ ATTREZZATURE …………………………………………………………………………………………………………

q AREE ESTERNE ………………………………………………………………………………………………………………………………..

q PAVIMENTI q INFISSI q INTONACI

q SCORTE q ARREDI

q ALTRO (SPECIFICARE) …………………………………………………..…………………………………………………………………

SCHEDA DANNI IMPRESE

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REGIONE TOSCANA - SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PAGINA 2 DI 2

PERTANTO LA STIMA ECONOMICA DEL DANNO COMPLESSIVO È DI EURO ___________________

dichiara inoltre che

q Il danno ha causato un fermo dell’attività d’impresa dal ………………. Al ………………..q non è stata stipulata polizza assicurativaq è stipulata polizza assicurativa e sono in corso le verifiche circa la relativa copertura

DATA ____________________ FIRMA DEL DICHIARANTE

___________________________

IMPORTANTE:

1) ALLEGARE FOTOGRAFIE se possibile

2) LE STIME DEI DANNI SOPRA RIPORTATI SONO INDICATIVE E PERTANTO NON DEFINITIVE. INCASO DI SPESE RELATIVE AL RIPRISTINO, CONSERVARE RELATIVA DOCUMENTAZIONECONTABILE PROBATORIA DELLA SPESA SOSTENUTA

Spazio riservato al ComuneIl sottoscritto ………………………………………………… in qualità di ……………………………………………… delcomune di ……………………………………………. Attesta che a seguito del sopralluogo effettuato nella zonaove si trova l’immobile di cui alla presente segnalazione la situazione di fatto visibile

Eventuali provvedimenti di inagibilità adottati:

DATA _____________________ FIRMA __________________________________________

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Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO H

Scheda unità di crisi

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COMUNITA’ MONTANA DEL CETONA

CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

UNITA’ DI CRISI

Nome e Cognome Firma

Presidente Comunità Montana del Cetona

Responsabile C.O.I.

Sindaco Comune di Cetona

Sindaco Comune di Chianciano T.

Sindaco Comune di Chiusi

Sindaco Comune di Montepulciano

Sindaco Comune di San Casciano dei Bagni

Sindaco Comune di Sarteano

Corpo Forestale dello Stato

Vigili del Fuoco

ARPAT

USL

Volontariato

Forze dell’ordine locali:

Erogatori di servizi pubblici essenziali:

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Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO I

Scheda storico procedure operative

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COMUNITA’ MONTANA DEL CETONA

CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

STORICO PROCEDURE OPERATIVE Data evento ________/_______/__________

Tipo di procedura Orario di Attivazione Orario Cessazione Operatore CeSi/COI

Normalità

Attenzione

Preallarme

Allarme

Intervento

Evacuazione

Collegamenti

Diramazione dei messaggi

Informazione alla popolazione

Descrizione evento:

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Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO L

Schemi tipo ordinanze

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1

INDICE:

1- Schema di ordinanza di requisizione di mezzi ed attrezzature .............................................................. 2

2 - Schema di ordinanza di requisizione di mezzi di trasporto................................................................... 3

3 - Schema di ordinanza di requisizione di immobili ................................................................................... 4

4 - Schema di ordinanza di requisizione di un alloggio............................................................................... 5

5 - Schema di occupazione di una porzione di terreno da adibire a insediamento civile mediante

tendopoli........................................................................................................................................................... 7

6 - Schema di occupazione di una porzione di terreno da adibire a piazzola di stoccaggio provvisorio

e discarica ........................................................................................................................................................ 9

7 - Schema di ordinanza di evacuazione generale della popolazione ..................................................... 11

8 - Schema di ordinanza di inagibilità degli edifici .................................................................................... 13

9 - Schema di ordinanza di demolizione di fabbricato............................................................................... 15

10 - Schema di ordinanza ad impresa per l’esecuzione di lavori in economia diretta ........................... 17

11 - Schema di ordinanza di non potabilità delle acque destinate al consumo umano......................... 19

12 - Schema di ordinanza per il ricorso a speciali forme di smaltimento dei rifiuti ............................... 20

13 - Schema di ordinanza di chiusura al traffico di strada pubblica........................................................ 22

14 - Schema di ordinanza di sgombero materiale dalla viabilità provinciale .......................................... 23

15 - Schema di ordinanza per acquisti e forniture di beni in forma reiterata.......................................... 24

16 - Schema di ordinanza per sospensione cautelare della produzione o della vendita di alimenti e

bevande .......................................................................................................................................................... 26

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2

1- Schema di ordinanza di requisizione di mezzi ed attrezzature COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO che a causa dell’evento verificatosi in data __________ in località___________ e riguardante

______________ si rende indifferibile ed urgente provvedere a ____________________________________

______________________________________________________________________________________

RITENUTO necessario e urgente acquisire in uso in favore del Comune per le necessità di cui sopra alcuni

mezzi ed attrezzature idonei allo scopo.

VISTO che i mezzi e le attrezzature più tempestivamente reperibili e prontamente disponibili sono quelli di

seguito riportati con l’indicazione delle relative proprietà:

tipo di mezzo identificativo proprietario

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA Di requisire i sopra elencati mezzi ed attrezzature di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità

sopradescritte, a far tempo dalla data di notificazione della presente ordinanza e sino a quando non si sarà

provveduto al ripristino delle strutture coinvolte nell’evento calamitoso, e comunque non oltre la data del

______________, con riserva di procedere, con successivo provvedimento, alla determinazione

dell’indennità di requisizione, previa compilazione di apposito verbale di consistenza, redatto da un

Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale o da un altro Tecnico nominato dal Comune ( Es.

personale del C.O.I.).

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica e dell’esecuzione della

presente Ordinanza che immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di

Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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2 - Schema di ordinanza di requisizione di mezzi di trasporto COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO che a causa dell’evento verificatosi in data __________ in località___________ e riguardante

______________ si rende indifferibile ed urgente provvedere al trasporto delle persone sinistrate.

RITENUTO necessario e urgente acquisire in uso in favore del Comune per le necessità di cui sopra alcuni

mezzi di trasporto.

VISTO che i mezzi più tempestivamente reperibili e prontamente disponibili sono quelli di seguito riportati

con l’indicazione delle relative proprietà:

tipo di mezzo identificativo proprietario

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA Di requisire i sopra elencati mezzi di trasporto di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità

sopradescritte, a far tempo dalla data di notificazione della presente ordinanza e sino a quando non si sarà

provveduto al completo trasferimento delle persone sinistrate, e comunque non oltre la data del

______________, con riserva di procedere, con successivo provvedimento, alla determinazione

dell’indennità di requisizione, previa compilazione di apposito verbale di consistenza, redatto da un

Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale o da un altro Tecnico nominato dal Comune ( Es.

personale del C.O.I.).

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica e dell’esecuzione della

presente Ordinanza che immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di

Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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3 - Schema di ordinanza di requisizione di immobili COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO che, a causa dell’evento verificatosi in data __________ in località___________ e riguardante

______________, si è determinata una situazione di grave disagio per la popolazione ivi residente, che deve

far fronte alla carenza di strutture essenziali ad assicurare il normale svolgimento della vita comunitaria, ed

in particolare___________________________________.

RITENUTO di dover provvedere in merito, anche e soprattutto al fine di poter scongiurare possibili rischi per

l’incolumità dei cittadini, con la messa a disposizione dei seguenti immobili:

Località Indirizzo Proprietario

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTI gli articoli n. dell’Ordinanza n.___, emanata dal Ministero dell’Interno in data ____in relazione agli

eventi in parola (se disponibile). VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA Di requisire i sopra elencati immobili di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità sopradescritte, a

far tempo dalla data di notificazione della presente ordinanza e sino a quando non si sarà provveduto al

ripristino delle strutture coinvolte nell’evento calamitoso, e comunque non oltre la data del ______________,

con riserva di procedere, con successivo provvedimento, alla determinazione dell’indennità di requisizione,

previa compilazione di apposito verbale di consistenza, redatto da un Funzionario del competente Ufficio

Tecnico Comunale o da un altro Tecnico nominato dal Comune ( Es. personale del C.O.I.).

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica e dell’esecuzione della

presente Ordinanza che, immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di

Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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4 - Schema di ordinanza di requisizione di un alloggio COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO -che, a causa dell’evento verificatosi in data __________ in località___________ e riguardante

______________, per motivi di igiene, sanità e sicurezza pubblica non è ulteriormente sostenibile la

condizione in cui vive la famiglia___________________________________;

-che il Comune non ha disponibilità, al momento, di alloggi alternativi di proprietà pubblica da fornire alla

famiglia in parola;

-che la famiglia stessa non ha a disposizione, al momento, soluzioni alternative di alloggio;

RITENUTO di dover provvedere in merito con la messa a disposizione del seguente immobile:

Località Indirizzo Proprietario

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTI gli articoli n. dell’Ordinanza n.___, emanata dal Ministero dell’Interno in data ____in relazione agli

eventi in parola (se disponibile). VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA 1) Di requisire il sopra elencato immobile di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità

sopradescritte, a far tempo dalla data di notificazione della presente ordinanza e sino a quando non si sarà

provveduto al ripristino delle strutture coinvolte nell’evento calamitoso, e comunque non oltre la data del

______________, con riserva di procedere, con successivo provvedimento, alla determinazione

dell’indennità di requisizione, previa compilazione di apposito verbale di consistenza, redatto da un

Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale o da un altro Tecnico nominato dal Comune ( Es.

personale del C.O.I.).

2) Che la famiglia ______________________________trovi temporanea sistemazione abitativa presso

l’immobile sopradetto.

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica e dell’esecuzione della

presente Ordinanza che, immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di

Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

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Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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5 - Schema di occupazione di una porzione di terreno da adibire a insediamento civile mediante tendopoli

COMUNE DI___________________ Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO il grave e straordinario evento ______________ che ha colpito il Comune di _______________

il giorno _________.

VISTO che, in conseguenza di ciò, moltissimi cittadini residenti risultano non più in possesso di una civile

abitazione funzionale ed agibile, anche per emissione di ordinanze di evacuazione e/o di sgombero.

CONSIDERATA l’estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla pronta accoglienza dei

residenti entro strutture (quali tende e roulottes) idonee al soddisfacimento delle più elementari condizioni

vitali e di soccorso, nonché alla sopravvivenza in condizioni ambientali anche difficili, quali quelle

_________(es invernali)

CONSIDERATO che in queste zone, data la grave entità dei danni, sono in azione strutture operative del

Sistema Regionale di Protezione Civile, nonché di quello Nazionale (eventualmente), che cooperano nei

lavori.

PRECISATO che è ampiamente dimostrata l'esistenza della grave necessità pubblica di procedere,

attraverso occupazione d’urgenza, al reperimento di un terreno da adibire, mediante le necessarie opere

infrastrutturali, ad insediamento civile provvisorio di pronta accoglienza per le esigenze di cui sopra. INDIVIDUATE nelle aree di seguito riportate, gli spazzi necessari a soddisfare le esigenze sopra dette,

anche (solo se è rispettata la previsione) in virtù delle previsioni di cui al Piano Intercomunale di Protezione

Civile approvato dal Consiglio Comunale con Delibera n.__ del__________.

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA 1) Per le ragioni ampiamente esposte nelle premesse, con effetto immediato, che vengano occupate in uso

ed in via provvisoria le seguenti aree individuate:

Area n. 1 fg. ____ map. ____ Sup. Mq. _____Proprietà__________________________

Area n. 2 fg. ____ map. ____ Sup. Mq. _____Proprietà__________________________

da adibire a insediamenti civili temporanei di pronta accoglienza, mediante le necessarie opere di

urbanizzazione e di adeguamento.

2) Di riconsegnare tali aree ai legittimi proprietari nello stato di fatto e di diritto esistente al momento della

occupazione, dopo che saranno venuti meno i motivi dell’urgenza ed indifferibilità conseguenti all'evento

verificatosi.

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3) Di rinviare a successivo provvedimento la determinazione e la liquidazione dell’indennità di occupazione

spettante, a seguito dell’approvazione dell’apposito verbale di consistenza da redigere in occasione

dell’esecuzione della presente ordinanza a cura di un Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale

o di un altro Tecnico nominato dal Comune ( Es. personale del C.O.I.).

4) Di notificare il presente provvedimento - ai proprietari di tali aree: Area n. 1 Sigg. _______________________________________________________

Area n. 2 Sigg. _______________________________________________________

La Polizia Municipale e’ incaricata di curare la tempestiva notifica della presente ordinanza, che in copia

viene immediatamente trasmessa, per le vie brevi, al signor Prefetto di Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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6 - Schema di occupazione di una porzione di terreno da adibire a piazzola di stoccaggio provvisorio e discarica

COMUNE DI___________________ Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO il grave e straordinario evento ______________ che ha colpito il Comune di _______________

il giorno _________.

VISTO che in conseguenza di ciò, risultano presenti sul territorio comunale accumuli di detriti e rifiuti solidi,

residui dei crolli e delle distruzioni causate dall’evento. CONSIDERATA l’estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla rimozione di tali detriti

solidi al fine di evitare gravi conseguenze, sotto l'aspetto igienico – sanitario, per la pubblica incolumità e per

l’ambiente. CONSIDERATO che in queste zone, data la grave entità dei danni, sono in azione strutture operative del

Sistema Regionale di Protezione Civile, nonché di quello Nazionale (eventualmente), che cooperano nei

lavori.

PRECISATO che è ampiamente dimostrata l'esistenza della grave necessità pubblica di procedere,

attraverso l'occupazione d’urgenza, al reperimento di aree da adibire, mediante le necessarie opere di

adeguamento, a piazzole di discarica e/o stoccaggio provvisorio per le esigenze di cui sopra.

INDIVIDUATE nelle aree di seguito riportate, gli spazzi necessari a soddisfare le esigenze sopra dette,

anche (solo se è rispettata la previsione) in virtù delle previsioni di cui al Piano Intercomunale di Protezione

Civile approvato dal Consiglio Comunale con Delibera n.__ del__________.

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA 1) Per le ragioni ampiamente esposte nelle premesse, con effetto immediato, vengono occupate in uso ed in

via provvisoria le seguenti aree:

Area n. 1 fg. ____ map. ____ Sup. Mq. _____Proprietà__________________________

Area n. 2 fg. ____ map. ____ Sup. Mq. _____Proprietà__________________________

da adibire ad aree per stoccaggio e discarica di detriti, macerie, fango, ramaglie, legname e quant'altro

venga asportato dai luoghi dei dissesto.

2) Di riconsegnare tali aree ai legittimi proprietari nello stato di fatto e di diritto esistente al momento della

occupazione, dopo che saranno venuti meno i motivi della urgenza ed indifferibilità conseguenti all'evento

verificatosi.

3) Di rinviare a successivo provvedimento la determinazione e la liquidazione dell’indennità di occupazione

spettante, a seguito dell’approvazione dell’apposito verbale di consistenza da redigere in occasione

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dell’esecuzione della presente ordinanza a cura di un Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale

o di un altro Tecnico nominato dal Comune ( Es. personale del C.O.I.).

4) Di notificare il presente provvedimento ai proprietari di tali aree; Area n. 1 Sigg. _______________________________________________________

Area n. 2 Sigg. _______________________________________________________

La Polizia Municipale e’ incaricata di curare la tempestiva notifica della presente ordinanza, che in copia

viene immediatamente trasmessa, per le vie brevi, al signor Prefetto di Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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7 - Schema di ordinanza di evacuazione generale della popolazione COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO

-che in data __________in località_______________ si è verificato un evento di grandissime proporzioni

riguardante ______________, causando feriti tra la popolazione e danni ingenti su tutto il territorio

comunale;

-che in conseguenza di tale fenomeno si è verificata una grave situazione di emergenza nel territorio

comunale;

- che a causa dei crolli verificatisi si sono registrati danni alla viabilità, agli impianti e agli edifici, sia pubblici

che privati;

- che esiste il pericolo di un diretto, ulteriore coinvolgimento della cittadinanza ed in generale delle persone

nei crolli che potrebbero ancora verificarsi;

- che ad una prima approssimativa stima dei danni la maggior parte degli edifici pubblici e privati appare

danneggiata in modo spesso molto grave e suscettibile di ulteriori fenomeni di crollo.

RITENUTO di dover tutelare la pubblica incolumità vietando temporaneamente ed in via del tutto provvisoria

l'agibilità di tutti gli edifici ricadenti nel perimetro del Comune, tutto interessato dal fenomeno

________(sismico, etc.), in attesa di rilievi tecnici e stime di danno più dettagliati ed accurati.

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225;

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67;

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000;

ORDINA 1) E' fatto obbligo alla popolazione civile del comune di ________residente nella località di__________ di

evacuare le abitazioni e tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro che siano stati

interessati dall’evento __________________ del _____________ .

2) E’ fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato, otre che dell’esecuzione della presente Ordinanza, di curarne

la tempestiva diffusione, con ogni mezzo, nonché dell’immediata trasmissione, in copia e per le vie brevi, al

signor Prefetto di Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

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- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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8 - Schema di ordinanza di inagibilità degli edifici COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO VISTO il rapporto dei VV.FF. inviato a mezzo fax in data ____________, con il quale si informa dell'avvenuto

intervento su di un fabbricato ad uso civile abitazione posto in Località ________________________, via

___________________ n. ______, a seguito della presenza di lesioni al tetto/solaio del pavimento al piano

1°/2°/3°, tali da far sussistere un potenziale residuo pericolo nell’uso dei locali interessati.

PRESO ATTO che in data ______________ si è svolto un ulteriore sopralluogo dell’Ufficio Tecnico

Comunale o del personale tecnico del C.O.I. del Cetona, al fine di verificare più dettagliatamente la

situazione determinatasi, e da cui è emerso che i locali posti al piano _________ad uso _______________,

in cui risiede il nucleo familiare _____________, risultano presentare lesioni strutturali tali da non

consentirne l'uso.

DATO altresì atto che della situazione accertata si è data verbale ed immediata informazione diretta agli

interessati affinché evitino l'utilizzo dei vani, non più idonei sotto il profilo statico, all'uso preposto.

RITENUTO necessario, a seguito di quanto sopra, inibire formalmente l'utilizzo dei locali che presentano

lesioni strutturali, a seguito della perdita dei requisiti di stabilità statica.

RICHIAMATI i contenuti del vigente Regolamento Edilizio.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

DICHIARA la totale / parziale inagibilità per i locali posti al piano ___________ destinati ad uso abitativo, dell'edificio sito

in Loc. _______________________ , via _____________ al numero civico _______, di proprietà dei Sigg.ri

____________________ residenti in ___________________________________, inibendone l'utilizzo sino

al perdurare delle condizioni rilevate.

ORDINA -lo sgombero immediato dei locali sopradetti;

-il non utilizzo di detti locali sia ai proprietari che a chiunque, a qualunque titolo, occupi gli alloggi in

questione.

DISPONE -che i proprietari su menzionati, procedano ad un urgente intervento di ripristino delle condizioni di stabilità

dei locali stessi mediante la realizzazione dei lavori di consolidamento statico delle parti lesionate,

riconducendo l'edificio alle norme di sicurezza per la funzione che esplica;

-che copia della presente ordinanza sia notificata agli interessati nonché, per quanto di competenza, al

Comando di P.M., all' U.T. del Comune ed al C.O.I. del Cetona oltre che, per conoscenza, alla Prefettura di

Siena.

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Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato dell’esecuzione e della notifica della presente Ordinanza.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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9 - Schema di ordinanza di demolizione di fabbricato COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO che in conseguenza del recente evento ____________ verificatosi in data ___________, che ha

colpito il territorio comunale in località _____________ si è determinata una situazione di grave pericolo per

la popolazione ivi residente, causata dalla lesione e dal danneggiamento delle strutture e dei fabbricati situati

nel territorio interessato, con conseguente rischio di distacchi e/o di crolli sulle aree pubbliche o private. VISTA la relazione redatta dai tecnici incaricati della verifica delle condizioni statiche e di sicurezza

strutturale e degli impianti, relativi agli immobili interessati dall'evento, e le relative conclusioni in ordine ai

provvedimenti ritenuti più idonei ai fini della prevenzione e del ripristino. RAVVISATA l'opportunità e l'urgenza di provvedere in merito, anche e soprattutto al fine di scongiurare

evidenti pericoli per la circolazione e l'incolumità dei passanti, con la transennatura e l'abbattimento d'ufficio

e senza spese a carico dei proprietari dei seguenti immobili, per i quali resta esclusa qualsivoglia possibilità

di ripristino:

località indirizzo identificativo catastale proprietà

VISTI gli articoli n. ___dell’Ordinanza n.___, emanata dal Ministero dell’Interno in data ____in relazione agli

eventi in parola (se disponibile). ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per chiedere l’intervento del Prefetto, al

quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento.

RICHIAMATI i contenuti del vigente Regolamento Edilizio.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA 1) La transennatura e l'abbattimento d'ufficio e senza spesa alcuna a carico degli interessati dei

sopraelencati immobili, di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità sopra descritte, da effettuarsi a

cura di:

1) • Vigili del Fuoco

2) • U.T.C.

3) • C.O.I.

4) • Ditta Incaricata

DISPONE (nei casi 2, 3 e 4)

-che i lavori siano diretti dal Tecnico______________ del Ufficio Tecnico Comunale (in alternativa Tecnico

del C.O.I.).

-che al pagamento delle mercedi alle maestranze provvederà direttamente il Comune richiedente, previa

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nota giustificativa dell’Impresa vistata dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, a seguito di ordine di

servizio di interruzione dei lavori.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato, otre che dell’esecuzione della presente Ordinanza, della

notifica, nonché dell’immediata trasmissione, in copia e per le vie brevi, al signor Prefetto di Siena ed al

C.O.I. del Cetona.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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10 - Schema di ordinanza ad impresa per l’esecuzione di lavori in economia diretta COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO che in conseguenza del recente evento ____________ verificatosi in data ___________, che ha

colpito il territorio comunale in località _____________ si è determinata una situazione di grave pericolo per

la popolazione ivi residente causata dalla lesione e dal danneggiamento delle strutture e dei fabbricati situati

nel territorio interessato. PREMESSO - che per quanto detto si rende indifferibile ed urgente provvedere in modo tempestivo alle seguenti opere

provvisionali:

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

mediante l’impiego di maestranze qualificate, delle quali il Comune e gli altri Enti operanti sul territorio sono

sprovvisti;

-che l’Impresa ___________di_________ ha a disposizione attrezzature e maestranze qualificate,

prontamente reperibili ed idonee ad eseguire tempestivamente le opere di che trattasi.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA al Signor________, titolare dell’Impresa __________________________ di __________________ di

mettere a disposizione del Comune le maestranze e le attrezzature di seguito riportate, per la durata

presumibile di giorni ____ salvo ulteriore determinazione:

-n. capocantiere;

-n. autista di camion;

-n. palista;

-n. gruista;

-n. operai qualificati;

-n. operai specializzati;

-n. ________________.

DISP0NE -che i lavori siano diretti dal Tecnico______________ del Ufficio Tecnico Comunale (in alternativa Tecnico

del C.O.I.).

-che al pagamento delle mercedi alle maestranze provvederà direttamente il Comune richiedente, previa

nota giustificativa dell’Impresa vistata dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, a seguito di ordine di

servizio di interruzione dei lavori.

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Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notifica della presente ordinanza, nonché dell’immediata

trasmissione, in copia e per le vie brevi, al signor Prefetto di Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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11 - Schema di ordinanza di non potabilità delle acque destinate al consumo umano COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO che in conseguenza del recente evento ____________ verificatosi in data ___________, che ha

colpito il territorio comunale in località _____________ si sono verificate interruzioni, guasti e rotture,

nell’acquedotto comunale, in gestione alla società _____________. CONSIDERATO che per motivi di igiene, sanità e sicurezza pubblica l’acquedotto comunale non è da

ritenersi utilizzabile, fino a verifiche tecniche avvenute sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano.

RITENUTO di dover sospendere l’erogazione del servizio di acqua potabile assicurato dalla

società_____________, in attesa di controlli e accertamenti analitici sulla potabilità delle acque destinate al

consumo umano.

VISTI gli artt. 3 e 12 del D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236.

VISTO l’articolo 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225;

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67;

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000;

ORDINA La sospensione, fino a nuovo ordine, dell’erogazione del servizio di acqua potabile degli acquedotti comunali

di_____________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

Il Comando di Polizia Municipale e la Società ____________, che gestisce il servizio idrico integrato,

ciascuna per proprio conto, sono incaricate dell’esecuzione del presente provvedimento.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato di curarne la tempestiva diffusione della presente ordinananza,

con ogni mezzo, nonché dell’immediata trasmissione, in copia e per le vie brevi, al signor Prefetto di Siena

ed al C.O.I. del Cetona.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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12 - Schema di ordinanza per il ricorso a speciali forme di smaltimento dei rifiuti COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO il grave e straordinario evento ____________ verificatosi in data ___________, che ha colpito il

territorio comunale.

VISTO che in conseguenza di ciò risultano presenti sul territorio comunale accumuli di detriti e rifiuti solidi,

residui dei crolli e delle distruzioni causate dall’evento stesso. CONSIDERATA l’estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla rimozione di tali detriti

solidi al fine di evitare gravi conseguenze sotto l'aspetto igienico - sanitario, per la salvaguardia dell'ambiente

e la tutela della pubblica incolumità. ATTESO che non esiste al momento soluzione tecnicamente e logisticamente migliore e alternativa,

neanche in via provvisoria, allo smaltimento di detto materiale in tempi ragionevolmente accettabili per la

pubblica incolumità, la tutela delle condizioni igienico - sanitarie e per un compiuto e sicuro svolgersi delle

attività di soccorso e di prima assistenza alla popolazione colpita;

RICHIAMATA l’Ordinanza sindacale n. __________ (schema 6) emessa in data ______, con cui è stata

disposta l’occupazione di un'area in Località ____________________, da adibire allo stoccaggio provvisorio

di detti detriti solidi in attesa di poterli conferire nelle discariche che saranno successivamente messe a

disposizione.

VISTO l'articolo 32 della Legge 23.12.1978 n. 833. VISTO l'articolo 13 del D.vo n. 22 del 5.2.1997.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

DISPONE 1) Il ricorso temporaneo a forme speciali di smaltimento dei detriti solidi, conseguenti all'eccezionale evento

________, che verranno attuate nel Comune di ________ con le seguenti modalità:

-carico di rifiuti nelle varie zone del Comune colpite dall'evento e trasporto degli stessi alla piazzola di

stoccaggio provvisorio con l'utilizzo di operatori e mezzi che di volta in volta dovranno essere espressamente

autorizzati dall'Ufficio Tecnico Comunale;

-stoccaggio dei rifiuti medesimi nella piazzola ubicata in Località __________________,

via________________ n. _____, meglio individuata catastalmente nell’Ordinanza Sindacale n.___del

___________, ai fini dei loro successivo smaltimento definitivo nelle discariche che verranno messe a

disposizione dalla Regione (Provincia).

2) Quanto sopra con decorrenza immediata e sino alla completa rimozione di tutti i rifiuti conseguenti

all’evento del ___________________ e comunque fino alla completa normalizzazione della situazione

attualmente vigente.

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3) Di provvedere, di concerto con la Azienda U.S.L. n 7, a garantire quotidianamente la protezione, la

disinfezione e la disinfestazione dei siti di stoccaggio provvisorio mediante adeguate tecniche di intervento

(sali di ammonio quaternario, calce, piretro, piretroidi e quant’altro suggerito dal competente servizio) sui

materiali stoccati e sui siti medesimi;.

4) L’U.T.C. e il Comando di Polizia Municipale sono incaricati dell’esecuzione e della notifica della presente

Ordinanza, copia della quale viene inviata al Prefetto di Siena.

5) Che copia della presente Ordinanza venga trasmessa al Ministero della Sanità così come previsto dall’art.

13 dei D.vo 5.2.1997 n. 22 per quanto di competenza.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato di curarne la tempestiva diffusione della presente ordinananza,

con ogni mezzo, nonché dell’immediata trasmissione, in copia e per le vie brevi, al signor Prefetto di Siena

ed al C.O.I. del Cetona.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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13 - Schema di ordinanza di chiusura al traffico di strada pubblica COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO che, a causa dell’evento verificatosi in data __________ in località ___________ e riguardante

______________, vi è uno stato di pericolo lungo la strada pubblica _________ dovuto

a_______________________________________________________________

RITENUTO che tale situazione possa pregiudicare la pubblica incolumità.

VISTO il Decreto Legislativo 30.4.1992 n. 285.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA la chiusura al traffico pedonale e veicolare dei seguenti tratti stradali:

sigla denominazione da a

DISPONE che le strade suddette vengano all'uopo transennate a cura dell’U.T.C./C.O.I./Provincia/ANAS e che

vengano apposti i prescritti segnali stradali.

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica e dell’esecuzione della

presente Ordinanza che immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di

Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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14 - Schema di ordinanza di sgombero materiale dalla viabilità provinciale COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO che, a causa dell’evento verificatosi in data __________ in località ___________ e riguardante

______________, vi è uno stato di pericolo lungo la strada pubblica _________ dovuto

a_______________________________________________________________

CONSIDERATO che si rende pertanto necessario rimuovere con urgenza ogni impedimento alla

circolazione ed ogni pericolo per l’incolumità pubblica, determinato dal materiale franato lungo la S.P.

n°______.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA All’Amministrazione Provinciale di Siena, Servizio Lavori Pubblici e Difesa del Suolo – Ufficio Strade, di

provvedere allo sgombero del materiale franato lungo la S.P. n°______ nonché alla puntellatura o

demolizione, se necessario, di infrastrutture pericolanti posti lungo la strada suddetta.

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica e della esecuzione della

presente Ordinanza che immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di

Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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15 - Schema di ordinanza per acquisti e forniture di beni in forma reiterata COMUNE DI___________________

Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO PREMESSO

-che l’evento verificatosi in data __________ in località ___________ e riguardante

____________________ ha causato disastrose conseguenze per la popolazione civile di tutto il Comune;

-che presso la Sede della Comunità Montana del Cetona, nel Comune di Sarteano, è stato istituito il Centro

Operativo Intercomunale per la gestione coordinata delle attività di soccorso alle popolazioni colpite;

- che nel Comune di _________________ hanno trovato sede operativa altre strutture facenti parte del

Sistema Regionale di Protezione Civile nonché del Servizio Nazionale (varie associazioni di volontariato,

CRI, Vigili del Fuoco).

CONSIDERATO - che l'attuale stato di disastro e di bisogno rende altresì indispensabile tutta una serie di interventi sulle zone

colpite e prestazioni di primo soccorso a favore delle popolazioni, nonché la necessaria assistenza tecnico -

logistica per la costituzione, la gestione ed il funzionamento del C.O.I.;

- che stante la situazione di emergenza impellente si ritiene opportuno individuare un elenco di Ditte e

fornitori da utilizzare senza soluzione di continuità, secondo le necessità e le richieste degli organismi della

Protezione Civile;

- che qualunque indugio nelle attività di rimozione del pericolo e in quelle di soccorso alle popolazioni colpite

potrebbe comportare l'aggravamento dei danni nonché della pericolosità dei luoghi.

PRESO ATTO che per svolgere le operazioni previste occorre provvedere reiteratamente ad acquisti e

forniture di beni e servizi di carattere urgente, con particolare riferimento a prodotti farmaceutici, alimentari,

carburanti, noli e servizi di manutenzione anche per la riparazione dei mezzi di soccorso. RITENUTO che occorra pertanto provvedere a porre in reperibilità h24 alcuni esercizi commerciali che per

tipologia, collocazione e provata agibilità e/o sismo - resistenza possono ritenersi funzionali e determinanti

per il successo delle operazioni di soccorso;

INDIVIDUATE nei seguenti esercizi:

1) Stazioni rifornimento carburanti ________________________________________________

2) Gommisti _________________________________________________________________

3) Elettrauto _________________________________________________________________

4) Meccanici _________________________________________________________________

5) Termosanitari_______________________________________________________________

6) Edilizia - Mesticherie_________________________________________________________

7) Farmacie __________________________________________________________________

8) Generi alimentari____________________________________________________________

9) Altro ______________________________________________________________________

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quelle attività di vendita, distribuzione e assistenza che risultano essere di valido e necessario supporto

tecnico-logistico durante le attività di soccorso per il migliore e più efficace funzionamento

dell'organizzazione, secondo le indicazioni della pianificazione di emergenza.

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ORDINA 1) E’ fatto obbligo ai titolari degli esercizi di cui all’elenco sopradetto di garantire l'apertura delle rispettive

attività con orario continuato per le ventiquattro ore fino a nuova disposizione.

2) Tale apertura potrà essere convertita - in caso di contestuale residenza dei titolari nello stesso fabbricato

ove ha sede l’esercizio - in una pronta reperibilità. I medesimi gestori sono autorizzati a provvedere al

rifornimento del personale e dei mezzi di soccorso e di Protezione Civile.

3) E' fatto obbligo in particolare ai titolari di cui agli esercizi di cui al punto 1) di fornire al sistema dei soccorsi

coordinato dal COI ogni assistenza richiesta in termini di sostentamento e fornitura di generi alimentari, pasti

caldi, etc. per garantire la sopravvivenza della popolazione colpita, senza soluzione di continuità e fino a

nuovo ordine.

4) Il gestore esigerà dal richiedente l’esibizione e la successiva controfirma del buono di richiesta del

Comune ove viene prestato il servizio di soccorso, l’eventuale numero di targa del mezzo, il nome dell’Ente o

Associazione di appartenenza.

5) Il fornitore annoterà su apposito registro di Contabilità i servizi ed i generi di conforto forniti, per la

necessaria liquidazione che verrà disposta con provvedimento successivo.

6) Alla liquidazione dell’onere economico derivante dalle forniture di beni e servizi, come dai rimborsi per le

eventuali spese di personale che si renderanno necessarie per l’effettuazione di orari straordinari dei

suddetti esercizi, si farà fronte con separato provvedimento a seguito di redazione di verbale di

accertamento da parte dell’Ufficio Economato del Comune.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica della presente Ordinanza che

immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di Siena ed al C.O.I. del

Cetona.

Responsabile del procedimento è il Sig. __________________________ presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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16 - Schema di ordinanza per sospensione cautelare della produzione o della vendita di alimenti e bevande

COMUNE DI___________________ Provincia di SIENA

Ordinanza n. ____del ________

IL SINDACO RILEVATO che in conseguenza del recente evento calamitoso che ha colpito il territorio comunale in località

__________________ si è determinata una situazione di grave pericolo per la popolazione ivi residente, a

causa del danneggiamento delle strutture e dei fabbricati situati nel territorio interessato, con conseguente

rischio di carenza delle minime condizioni igieniche e sanitarie.

VISTO il referto di analisi di prima istanza, pervenuto in data ________________ da parte del Responsabile

del laboratorio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL 7 di Siena, dal quale risulta che gli alimenti/bevande sotto

indicati: ______________________________________________________________________________________

sono stati prodotti dalla Ditta______________ con stabilimento sito in questo Comune (loc.

_______________________________________) e sono posti in vendita nel seguenti esercizi commerciali:

______________________________________________________________________________________

CONSIDERATO che dal referto risulta che i sopra indicati alimenti/bevande sono ritenuti pericolosi per la

salute pubblica per i seguenti motivi:

sopravvenuta inidoneità degli stabilimenti a garantire l'apposito ciclo produttivo, secondo le norme

igienico - sanitarie stabilite dalla legge;

carenze generalizzate della funzionalità degli impianti di conservazione e/o refrigerazione;

carenza delle condizioni igienico - sanitarie dei locali destinati alla vendita dei sopra elencati prodotti;

limitata percorribilità delle vie di comunicazione, causata dal dissesto della rete stradale, con

conseguente impossibilità di garantire il tempestivo trasporto dei prodotti, soggetti a un rapido

deterioramento;

altro.

VISTI gli articoli ____________ dell'Ordinanza n. __________, emanata dal Ministero dell'Interno in data

_________________ (se disponibile). VISTO l'articolo 4 del D.L. 18 giugno 1986, n. 282 (convertito in legge 7 agosto 1986, n.462).

VISTO l’articolo 32 della Legge 23.12.1978 n. 833. VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66.

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225.

VISTO l'articolo 8 della Legge Regionale 29.12.2003 n. 67.

VISTO l'articolo 54 del T.U. n. 267/2000.

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto,. al quale tuttavia

sarà data comunicazione del presente provvedimento. ORDINA

al Signor _________________________, in qualità di _______________________della Ditta____________

la sospensione immediata della produzione e/o del commercio, in tutto il territorio comunale, dei seguenti

prodotti________________________________________________________________________________

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sino a quando non perverranno i risultati delle analisi di revisione, a cessazione avvenuta dell'emergenza.

La Forza Pubblica / Il Comando di Polizia Municipale è incaricata della notifica, controllo, vigilanza ed

esecuzione della presente Ordinanza che immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al

Signor Prefetto di Siena ed al C.O.I. del Cetona.

Gli interessati possono chiedere, entro 15 giorni dalla ricezione delle analisi di prima istanza, la revisione

delle analisi, ai sensi dell'articolo 1 della legge 30.4.1962, n. 28.

Responsabile del procedimento è il Signor ___________________________ presso l'Ufficio

________________________

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

-ricorso al T.A.R. della Regione Toscana , entro 60 gg, ovvero

- ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg, tutti decorrenti dalla data di notifica o della piena

conoscenza del presente provvedimento.

Dalla Casa Municipale, il _____________ IL SINDACO

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- CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DEL CETONA –

Piano Intercomunale di Protezione Civile

ALLEGATO M

Codifica Aree di emergenza

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COMUNITA’ MONTANA DEL CETONA

CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

AREE DI EMERGENZA

AREA

EMERGENZA TIPO NOME VIA No.PERSONE No. SOCCORRITORI

PERIMETRO (m)

SUPERFICIE (mq)

0520080002 ATTESA POPOLAZIONE

Via del Tamburino– Fraz. Piazze

298 ─ 153 1492

0520080004 ATTESA POPOLAZIONE

Via del Tamburino– Fraz. Piazze

92 ─ 99 462

0520080005 ATTESA POPOLAZIONE

Via Martiri della Libertà 338 ─ 159 1694

0520080006 ATTESA POPOLAZIONE

Via Risorgimento 249 ─ 163 1245

0520080007 ATTESA POPOLAZIONE

Via San Sebastiano 1300 ─ 327 6498

0520080008 RICOVERO POPOLAZIONE

Via Campo delle Fiere 730 ─ 388 8763

0520080009 ATTESA POPOLAZIONE

Via dei Mulini Fraz. Piazze 750 ─ 316 3754

0520090002 ATTESA POPOLAZIONE Via della Pace 1168 ─ 317 5842

0520090003 ATTESA POPOLAZIONE Via Abetone 335 ─ 164 1677

0520090004 ATTESA SOCCORRITORI

Viale della Libertà ─ 628 353 7546

0520110001 ATTESA POPOLAZIONE

Etrusco– Fraz.Querce al

Pino 978 ─ 284 4890

0520110002 RICOVERO POPOLAZIONE

Via Fiorentina– Fraz.

Montallese 754 ─ 384 9048

0520110003 ATTESA SOCCORRITORI Via Mazzini ─ 552 340 6624

0520150001 ATTESA POPOLAZIONE

Piazza Pietro Nenni 749 ─ 246 3747

0520150002 ATTESA POPOLAZIONE

Via di Fonte Grande – Fraz.

Acquaviva 1759 ─ 371 8797

0520150003 ATTESA POPOLAZIONE Via dei Pioppi 3058 ─ 500 15294

0520150004 ATTESA POPOLAZIONE

Piazza Europa– Fraz. Montepulciano

Stazione

1191 ─ 356 5955

0520150005 ATTESA POPOLAZIONE

Area ex Fierale– Fraz.

Acquaviva 1223 ─ 299 6116

0520150006 ATTESA POPOLAZIONE

Via dello Sport– Fraz.

Abbadia 952 ─ 294 4763

0520150007 ATTESA POPOLAZIONE Via dello Stadio 1481 ─ 353 7408

0520270001 ATTESA POPOLAZIONE

Piazzale del Ponte 527 ─ 265 2637

0520270002 ATTESA POPOLAZIONE

Via Mazzini– Fraz.

Palazzone 186 ─ 128 932

0520270004 ATTESA POPOLAZIONE

Via del Poggio– Fraz. Celle sul 104 ─ 101 522

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Rigo

0520270005 ATTESA POPOLAZIONE

Via Campo della Fiera– Fraz. Celle

351 ─ 216 1756

0520270006 ATTESA POPOLAZIONE

Via della Montagna 280 ─ 182 1401

0520270008 ATTESA POPOLAZIONE

Via della Montagna 60 ─ 165 714

0520270009 ATTESA POPOLAZIONE

Via Mazzini– Fraz.

Palazzone 35 ─ 87 419

0520270010 ATTESA POPOLAZIONE

Via del Poggio– Fraz. Celle sul

Rigo 35 ─ 85 413

0520270012 ATTESA POPOLAZIONE

Via Mazzini– Fraz.

Palazzone 95 ─ 123 479

0520270013 ATTESA POPOLAZIONE

Loc. Campo sportivo 2466 ─ 462 12333

0520310005 ATTESA POPOLAZIONE

Via dei Cappuccini 1060 ─ 322 5300

0520310006 ATTESA POPOLAZIONE Via del Sorbo 438 ─ 195 2192

0520310007 ATTESA POPOLAZIONE

Via dei Cappuccini 607 ─ 234 3037

0520310008 ATTESA POPOLAZIONE

Viale della Costituzione 137 ─ 143 686

0520310009 ATTESA POPOLAZIONE

Via dei Cappuccini 437 ─ 195 2188

0520310010 ATTESA SOCCORRITORI

Loc. Sant'Alberto ─ 668 534 8027

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0520080006

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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0520080009

0520080002

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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0520090002

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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0520110002

Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA

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Legenda

SCALA 1: 10.000

Ammassamento soccorritori

Ricovero popolazione

Attesa popolazione

AREE DI EMERGENZA