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ANNO ROTARIANO 2017 – 2018 Distretto 2090 Marche – Umbria – Abruzzo – Molise GOVERNATORE VALERIO BORZACCHINI PIANO DIRETTIVO DI CLUB

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ANNO ROTARIANO 2017 – 2018

Distretto 2090

Marche – Umbria – Abruzzo – Molise

GOVERNATORE

VALERIO BORZACCHINI

PIANO DIRETTIVO DI CLUB

ROTARY CLUB FOLIGNO

Presidente

SALVATORE Q. FEROCINO

Past President Presidente Incoming

MARCO TOMASSINI ALFREDO OTTAVIANI

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INDICE

I)

IL ROTARY

1. Cosa è il Rotary – Storia – Il Motto – L’Emblema - Il Vessillo

2. Il Rotary International

3. Presidente Internazionale Riseley – Tema dell’Anno

4. Scopo, visione e missione del Rotary International

5. Organizzazione del Rotary International

6. La prova delle 4 domande

7. Le Vie d'Azione

8. Piano Strategico del Rotary International

9. La Rotary Foundation

10. Le aree di intervento della Rotary Foundation

11. Piano di Visione Futura della Rotary Foundation

12. Rotary e comunità internazionale

13. Famiglia del Rotary

14. Piano Direttivo

II)

IL ROTARY ITALIANO

1. Brevi Cenni Storici

III)

DISTRETTO ROTARY 2090

1. Storia - Territorio – Progetti

2. Anno Rotariano 2017 – 2018 - Il Governatore Distrettuale Valerio

Borzacchini

IV)

ROTARY CLUB FOLIGNO

1. Storia del Club

2. Sede

3. Elenco Presidenti dal 1960.

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4. Soci Effettivi e Soci onorari

5. Partecipazione attiva-Assiduità-Classifiche–Formazione-

Comunicazione

6. Progetti di servizio

7. Sostegno alla Rotary Foundation

8. Promozione dell'immagine del Club

9. Rapporti con Enti e Istituzioni

10. Analisi dei punti di forza e di debolezza

V)

PIANO DI VISIONE DI CLUB

1. Il contesto in cui opera il Club

2. Difficoltà e opportunità

3. Raggiungere gli obiettivi del Rotary

VI)

INDIRIZZI PROGRAMMATICI GENERALI

1. Assemblee del Club

2. Comunicazione interna

3. Comunicazione esterna e immagine del Club

4. Comunicazione con il Distretto

5. Rapporti con le istituzioni

6. Continuità di leadership

7. Inserimento dei nuovi soci

8. Affiatamento tra soci e partecipazione attiva alla vita del Club

9. Formazione rotariana

10. Sostegno alle giovani generazioni

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VII)

PROGRAMMA ANNO ROTARIANO 2017 – 2018

1. Consiglio Direttivo

2. Commissioni

3. Programma delle Riunioni di Club

VIII)

RIFERIMENTI

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I)

IL ROTARY

Sommario: 1. Cosa è il Rotary – Storia – Il Motto – L’Emblema – Il Vessillo. - 2. Il

Rotary International. - 3. Presidente Internazionale Riseley – Tema dell’Anno. - 4.

Scopo, visione e missione del Rotary International. - 5. Organizzazione del Rotary

International. - 6. La prova delle 4 domande. - 7. Le Vie d'Azione. - 8. Piano Strategico

del Rotary International. - 9. La Rotary Foundation. - 10. Le aree di intervento della

Rotary Foundation. - 11. Piano di Visione Futura della Rotary Foundation. - 12. Rotary

e comunità internazionale. - 13. Famiglia del Rotary. - 14. Piano Direttivo

1. COS’E’ IL ROTARY

“Il Rotary è un’associazione mondiale di imprenditori e professionisti, di entrambi i sessi, che prestano servizio umanitario, che incoraggiano il ri-spetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e che si impe-gnano a costruire un mondo di amicizia e di pace”. Il Rotary ha una sua storia, ha statuti e regolamenti, si impegna in molte attività;

ha strutture, Presidenze, distretti. Il tutto è molto articolato e persino complesso,

ma al di là di questo che pur gli dà sostanza e forza, il Rotary è soprattutto

AMICIZIA e SERVIZIO

La base della organizzazione del Rotary è costituita dai Club. I soci dei club

sono dei professionisti che credono nei valori umani più autentici ma che, so-

prattutto, vogliono mettere a disposizione della società la loro competenza con

azioni di servizio e di generosità attiva. La convivenza nei club, favorita da in-

contri settimanali e dagli impegni che assieme i soci assumono e realizzano,

alimenta la reciproca conoscenza in un clima di benevolenza; si generano così,

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sempre, un gradevole cameratismo e anche delle relazioni improntate ad una

vera amicizia.

Il servizio e l’amicizia - o almeno il suo riferimento ideale - sono i pilastri e la

stessa ragione d’essere del Rotary. Sono valori che si sostengono a vicenda,

che si alimentano a vicenda, proprio perché l’amicizia si costruisce con la vo-

lontà di convivenza buona e generosa e il servizio è la concretezza con cui si

può esprimere la responsabilità sociale.

I testi ufficiali del Rotary riportano il riferimento fondamentale dell’associazione.

E’ la “norma di base", il principio di riferimento che tutti i rotariani nel mondo

conoscono e condividono.

Il Rotary incoraggia e sviluppa l’ideale del “servire” inteso come motore e pro-

pulsore di ogni, attività.

In particolare esso si propone di:

- promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i propri soci, per renderli

meglio atti a servire l’interesse generale;

- formare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle

professioni; riconoscere la dignità di ogni occupazione utile a far sì che

essa venga esercitata nella maniera più degna quale mezzo per servire

la società;

- orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei singoli al concetto

del servizio;

- propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra nazione e

nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra gli

esponenti delle varie attività economiche e professionali, uniti nel co-

mune proposito e nella volontà di “servire”.

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STORIA

Il Rotary nacque la sera del 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, allora

giovane avvocato di Chicago, si incontrò con tre amici per discutere un’idea che

da tempo lo assillava: dar vita ad un club di persone di differenti professioni,

organizzando incontri regolari all’insegna dell’amicizia, per trascorrere un po’ di

tempo in compagnia e allargare le conoscenze professionali.

Paul Harris

Paul Harris, avvocato, Silvester Schiele, commerciante di carbone, Gustavus

Loehr, ingegnere minerario e Hiram Shorey, sarto, si riunirono presso l'ufficio di

Loehr, in Derarborn Street 127, in un edificio, l’Unity Building, che esiste ancor

oggi a Chicago.

Da quella riunione cominciò a realizzarsi dea di un club maschile dove ogni

socio rappresentava la propria professione. Le riunioni si svolgevano settima-

nalmente con un sistema di rotazione presso l’ufficio a l’abitazione che aveva lo

scopo di far conoscere a ogni socio l’attività degli altri e che portò poi Harris a

chiamare il suo sodalizio: Rotary.

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I quattro soci fondatori erano di discendenza nazionale diversa (americana,

tedesca, svedese e irlandese) ed appartenevano anche a fedi religiose diverse

(protestante, cattolica ed ebraica). Erano un prodotto di quel grande crogiolo

che era ed è l’America e, sotto questo aspetto, costituivano i progenitori più

adatti a dar vita a quel grande movimento internazionale che sarebbe poi

diventato il Rotary International.

IL MOTTO

“Service above self”

Il primo motto del Rotary International, “He profits most who serves best” (chi

serve meglio ha più profitto), venne approvato nel 1911 durante la Convention

di Portland, Oregon. Nello stesso periodo il presidente del Rotary Club di

Minneapolis, Minnesota, dichiarò che il modo migliore per organizzare un

Rotary Club era quello di seguire il principio che lui aveva adottato: service, not

self (servizio, non egoismo).

Questi due slogan vennero adottati come motto del Rotary International,

durante la Convention di Detroit nel 1950: “He profits most who serves best” e

“Service above self”. Il Consiglio di Legislazione del 1989 stabilì che il motto

ufficiale sarebbe stato: “Service above self’ (Servire al di sopra di ogni

interesse personale), poiché in modo molto/conciso meglio spiegava la

filosofia del servizio altruistico.

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L’EMBLEMA

L’emblema del Rotary è sempre stato rappresentato da una ruota. Il primo di-

segno di questa è stato realizzato da un incisore di Chicago, Montague Bear.

Con questo simbolo, che riproduceva la ruota di un carro dei pionieri, l’artista

voleva simboleggiare la civilizzazione e il movimento. Nel 1923, la ruota origi-

nale venne cambiata e divenne, come noi la conosciamo, la ruota di un ingra-

naggio dotata di 24 denti e di 6 raggi ma, venne fatto osservare da alcuni inge-

gneri che l’ingranaggio in questione non avrebbe mai potuto essere montato su

un albero senza una chiavetta che solidalmente unisse l’ingranaggio all’ipote-

tico albero. Venne subito eseguita la modifica giustamente chiesta e la ruota

così composta divenne il simbolo del Rotary International. Il nome Rotary e

l’emblema del Rotary International sono registrati. Di seguito si riporta una sin-

tesi storica dell’emblema.

Il nostro emblema, la ruota del Rotary, esiste, più o meno, da quando esiste il

Rotary, ma ha visto la sua più importante evoluzione nel corso dei primi quindici

anni dell’associazione.

Il progetto iniziale fu creato dall’incisore e socio del Rotary Club di Chicago,

Montagne “Monty” Bear, nel 1905, poco dopo la nascita del primo Rotary Club.

Sollecitato a creare un’insegna che simboleggiasse il suo Club, Bear ideò una

ruota di calesse con tredici raggi. Questa idea incontrò l’approvazione di Paul

P. Harris e degli altri soci fondatori.

Lo stemma adottato a partire dal 1924 al 2014 - Il Rotary è una grande

macchina.

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Per i Rotariani del passato e del presente la ruota del Rotary ha evocato ed

evoca l’immagine di una macchina ben oliata, efficiente che lavora al servizio

dell’umanità. “L’ingranaggio è davvero rappresentativo del Rotary” scriveva sul

The Rotarian, nel marzo del 1920, William E. Fulton del RC di Waterbury, nel

Connecticut. “La ruota deve essere dal 1924 a oggi simmetrica, ben

proporzionata in tutte le sue componenti e ben equilibrata così che possa girare

in modo scorrevole e centrato. Proprio come un buon rotariano. Di un

ingranaggio noi non pensiamo come a una cosa a sé stante: ha sempre un

ingranaggio compagno …che sta per fratellanza.

Lo stemma a partire dal 2014

Per oltre 100 anni, il Rotary ha unito leader impegnati ad applicare la loro com-

petenza per migliorare la loro comunità. Nonostante il Rotary abbia esercitato il

suo impatto in tante comunità di tutto il mondo, non ha ancora ottenuto il giusto

riconoscimento che si merita. Mentre ci sforziamo ad incrementare il numero

dei nostri soci, la nostra portata e il nostro impatto, dobbiamo ripensare a come

raccontare la nostra storia per consentire alle persone di ogni luogo a capire

che cosa rappresenta il Rotary, perché siamo differenti e perché è rilevante.

Nel 2011, il Rotary si è imbarcato in un’iniziativa pluriennale con portata senza

precedenti per rafforzare la nostra immagine. Oltre a dare indicazioni, l’obiettivo

è di motivare, coinvolgere e ispirare attuali e potenziali soci, donatori, partner

strategici e staff.

Oggi il nostro emblema non contraddistingue solo il Rotary nella comunità, ma

contribuisce anche a individuare gli altri Rotariani in ogni parte del mondo.

L’emblema del Rotary, così come il nome Rotary, è un marchio registrato ed è

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protetto dal Rotary International in tutto il mondo. Questo marchio insieme con

molti altri dei vari programmi e settori del Rotary sono collettivamente definiti

“Marchi Rotary”. Il RI invita i Rotary Club, i Distretti Rotary e le altre entità rota-

riane a far uso dell’emblema del Rotary in unione con il nome del loro Club e

Distretto e ogni volta che essi ospitano eventi rotariani o organizzano progetti.

“La ruota del Rotary è ormai riconosciuta ovunque nel mondo come il simbolo

del Rotary” afferma Jomarie Fredericks, manager del servizio giuridico del RI

per la tutela della proprietà intellettuale. “Attenendoci alle direttive sull’uso dei

marchi Rotary emanate dal Board del RI, noi assicuriamo che anche i Rotariani

delle generazioni future potranno continuarle ad usare”

IL DISTINTIVO AL BAVERO DEL ROTARIANO

I Rotariani devono avvertire il dovere di portare sempre il distintivo del Rotary.

Secondo il Past President del RI, lo svizzero Robert Bart “Il distintivo del Rotary

manda un messaggio a chi lo vede, significa che chi lo porta può dire ‘puoi

contare su di me, sono persona affidabile, sono degno di fiducia, sono solito

dare più che ricevere”.

La consegna del distintivo al nuovo socio è un atto importante e solenne e viene

solitamente eseguita dal rotariano con la più alta carica presente alla cerimonia

di investitura. Non esiste una formula standard per l’investitura del nuovo socio.

Tuttavia, la consegna del distintivo dovrebbe sempre essere accompagnata da

alcune parole:

“Questo distintivo è il simbolo del Rotary; il simbolo di una grande Associazione

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che, nei suoi oltre cento anni di servizio all’umanità, ha vissuto e testimoniato

l’ideale del servire realizzando progetti che l’hanno resa grande e rispettata.

Con la consegna di questo distintivo tu diventi rotariano e assumi tutti gli obblighi

e i privilegi di Socio attivo. Porta questo distintivo con orgoglio, impegno e onore

e ne riceverai molto più di quanto tu non avrai dato”.

IL VESSILLO

La bandiera ufficiale è stata adottata per la prima volta dal Rotary International

nel 1929 (assemblea di Dallas, Texas).

La bandiera del Rotary è bianca con sovrapposta la “ruota” ufficiale in giallo-

oro.

Il cerchio interno della ruota, diviso in quattro spazi, è colorato in blu turchino

e, in questo, nella parte superiore appare la parola “Rotary” e in quella infe-

riore la parola “International”

Entrambe queste parole sono riprodotte in oro. Lo spazio fra i raggi della ruota

e il mozzo sono bianchi. Nel 1922, l’Ammiraglio Richard Byrd, membro del

Rotary Club di Winchester, Virginia, depositò, durante la sua storica spedizione,

una bandiera del Rotary al Polo Sud e, quattro anni più tardi, al Polo Nord.

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2. Il ROTARY INTERNATIONAL

Il Rotary International e l’associazione dei Rotary club di tutto il mondo.

Le finalità del RI sono:

- sostenere i club e i distretti nello svolgimento di programmi e attività che

favoriscano lo Scopo del Rotary;

- incoraggiare, promuovere, diffondere e amministrare il Rotary a livello

mondiale;

- coordinare e dirigere le attività del Rotary

3. PRESIDENTE INTERNAZIONALE 2017-2018

IAN H.S.RISELEY

Ian H.S. Riseley, socio del Rotary Club di Sandringham, Victoria, Australia, è il

Presidente del Rotary International per l'anno rotariano 2017/2018.

Riseley è un commercialista e titolare della Ian Riseley and Co., che si occupa

di consulenza alle imprese locali e internazionali, con particolare attenzione agli

affari internazionali. Ha ricevuto il premio AusAID Peacebuilder dal governo au-

straliano nel 2002 in riconoscimento del suo lavoro a Timor-Leste. Inoltre, Rise-

ley ha ricevuto la medaglia dell'Ordine d'Australia nel 2006 per il servizio alla

comunità australiana.

Socio dal 1978, Riseley ha ricoperto vari incarichi nel Rotary: tesoriere, consi-

gliere, amministratore, membro della commissione direttiva del Consiglio cen-

trale, membro di task force, presidente e membro di commissione e governatore

distrettuale. Ex membro della campagna di eradicazione della polio del settore

privato dell'Australia, Riseley è stato insignito del premio della Fondazione Ro-

tary per il servizio per un mondo libero dalla polio. Lui e sua moglie, Juliet, sono

Amici Paul Harris multipli, Grandi donatori e membri della Bequest Society.

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TEMA DELL’ANNO

IL ROTARY FA LA DIFFERENZA

Riseley, ha presentato, ai governatori entranti presenti all'Assemblea interna-

zionale del Rotary a San Diego, California, USA il tema presidenziale per il

2017/2018:

Il Rotary fa la differenza ai governatori entranti presenti all'Assemblea interna-

zionale del Rotary a San Diego, California, USA.

Alcuni anni addietro, un nuovo conoscente mi ha fatto, sulla carta, una domanda

molto semplice: “Cos’è il Rotary?”. Stavo per rispondere quando mi sono reso

conto che, per dirla tutta, non sapevo dove cominciare.

Il problema non era che non sapevo cos’era il Rotary, tutt’altro, ma che il Rotary

era, ed è tuttora, troppo grande e complesso da definire facilmente. È un’orga-

nizzazione che si basa sui soci, sui club e sul service; siamo presenti a livello

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locale, regionale e internazionale; siamo membri della comunità, professionisti,

commercianti, impiegati e pensionati, persone attive in quasi ogni Paese del

mondo. Ognuno degli oltre 1,2 milioni di soci ha i propri obiettivi, esperienze e

priorità e ognuno ha una comprensione particolare del Rotary.

Secondo me, il Rotary non si definisce da chi siamo, ma da ciò che facciamo:

dal potenziale che ci offre il Rotary, e dai modi in cui realizziamo il potenziale in

opere di service significative e durature. Il Rotary esiste da oltre 112 anni. In un

certo senso, siamo cambiati veramente tanto, e siamo cresciuti, adattandoci ai

bisogni in continuo cambiamento. Ma, restiamo gli stessi nella nostra essenza:

siamo persone con il desiderio e la capacità (tramite il Rotary) di fare la diffe-

renza nelle nostre comunità e nel mondo.

Rispondiamo alla domanda “Cos’è il Rotary?” con le nostre azioni: facendo la

differenza attraverso il nostro servizio.

Come organizzazione, riconosciamo l’importanza di far conoscere cos’è il Ro-

tary e cosa facciamo e, allo stesso tempo, sappiamo che è più importante che

mai consentire ad ogni club di definire il service del Rotary per conto proprio.

Come Rotariani, abbiamo più flessibilità che mai per decidere come i club po-

tranno riunirsi, lavorare e crescere. Siamo sempre più impegnati ad assicurare

che nel Rotary siano rappresentate le persone che vogliamo aiutare, con più

donne e un effettivo più diversificato. Vogliamo far sì che il Rotary rimanga l’or-

ganizzazione umanitaria di service di volontariato tra le più importanti al mondo,

focalizzando l’attenzione sulla pianificazione a lungo termine, il service sosteni-

bile e la continuità nella leadership ad ogni livello.

I governi vedono il Rotary come rappresentante positivo della società civile.

Dobbiamo collaborare con la società civile per sostenere la pace e la risoluzione

dei conflitti, così come abbiamo fatto per l'eradicazione della polio", ha affermato

Riseley.

“Noi abbiamo i programmi e il personale e altri hanno le risorse”, ha spiegato

Riseley. “Fare del bene nel mondo è l'obiettivo di tutti. Dobbiamo imparare

dall'esperienza del programma di eradicazione della polio per massimizzare la

consapevolezza del pubblico per i futuri partenariati”

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Riseley afferma che i partenariati significativi con le aziende e altre organizza-

zioni sono cruciali per il futuro del Rotary.

Il degrado ambientale e gli effetti del cambiamento climatico globale sono gravi

minacce per tutti, secondo Riseley. "Stanno avendo un impatto sproporzionato

su coloro che sono più vulnerabili, ossia le persone verso cui il Rotary ha una

maggiore responsabilità. Eppure le questioni ambientali raramente sono

registrate nell'agenda del Rotary", ha continuato a dire.

"Appartiene ormai al passato l'idea che la sostenibilità ambientale non sia

un'area di cui il Rotary debba occuparsi. Si tratta, e deve essere, una questione

di cui tutti devono preoccuparsi".

Il Presidente eletto ha sfidato ogni Rotary club a fare la differenza a piantando

un albero per ogni socio del suo effettivo a decorrere dal 1° luglio del nuovo

anno rotariano fino alla Giornata della Terra che si celebra il 22 aprile 2018. Gli

alberi rimuovono dall'aria l’anidride carbonica e altri gas dell’effetto serra,

rallentando così il riscaldamento globale.

"Mi auguro che il risultato di tale sforzo vada ben oltre il beneficio ambientale

apportato da quei 1,2 milioni di nuovi alberi", ha spiegato Riseley. "Credo che il

risultato maggiore sarà il fatto che il Rotary riconosce la nostra responsabilità

non solo nei confronti delle persone del nostro pianeta, ma anche per il pianeta

stesso".

Nel suo discorso alla classe di governatori distrettuali 2017/2018, Riseley ha

esortato i club a migliorare la composizione media del loro effettivo per quanto

riguarda il genere e abbassare l'età media dei loro membri.

Solo il 22% dei soci del Rotary è costituito da donne, un aumento del 13 per

cento rispetto a 10 anni fa. Di questo passo, Riseley ha fatto notare che ci

vorranno altri tre decenni per raggiungere la parità di genere nel Rotary.

Sappiamo bene che possiamo fare molto di più insieme che da soli

"Tre decenni sono un periodo troppo lungo da aspettare affinché il Rotary rifletta

il mondo in cui viviamo. Abbiamo bisogno di farne una priorità adesso", ha

sottolineato.

Facendo notare che 103 dei 539 governatori entranti sono donne, Riseley ha

detto che esse sono rappresentative del tipo di donne di cui ha bisogno il Rotary,

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"delle persone leader che aiuteranno il Rotary a connettersi, rappresentare e

servire meglio, tutti i membri delle nostre comunità".

Riseley ritiene, inoltre, che è imperativo che i club trovino dei modi per attrarre

e coinvolgere soci più giovani. Oggi solo il 5 per cento dei soci riportati ha un’età

inferiore a 40 anni, e la maggioranza dei soci ha più di 60 anni.

"Riflettete su come sarebbe il Rotary fra 10 o 20 anni, se non facciamo sul serio,

e da subito, affiliando soci più giovani", ha suggerito Riseley.

“I club faranno la differenza quest'anno attraverso le proprie decisioni, ma serve

il lavoro di squadra su scala globale per avanzare il Rotary e garantirne il futuro”.

"Sappiamo bene che possiamo fare molto di più insieme che da soli", ha

ricordato Risely alla platea dei governatori entranti. "Vi chiedo di mantenere

sempre presente nella vostra mente quello spirito di squadra e cooperazione e

di portarlo con voi nei vostri distretti".

4. SCOPO, VISIONE E MISSIONE DEL ROTARY INTERNATIONAL

Lo scopo del Rotary è di diffondere il valore del servizio, motore e propulsore

ideale di ogni attività. In particolare, esso si propone di:

Primo. Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci per renderli

meglio atti a servire l’interesse generale;

Secondo. Informare ai principi della più alta rettitudine l'attività professionale e

imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo si

che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la

collettività;

Terzo. Orientare l'attività privata, professionale e pubblica di ogni socio del club

secondo l’ideale del servizio;

Quarto. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a

livello internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli

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fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite nel

comune proposito e nella volontà di servire.

La missione del Rotary International è di servire gli altri, promuovere l’integrità

e diffondere la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo attraverso

una rete di professionisti, imprenditori e personaggi di spicco della comunità.

Il motto dell’anno del Rotary International è IL ROTARY FA LA DIFFERENZA,

che mette in luce l'importanza centrale del servire nella missione

dell'associazione, e l'integrità morale dei rotariani, che devono servire non nel

perseguimento di un fine personale, ma al di sopra di esso.

La visione del Rotary International si enuncia nell'essere universalmente

riconosciuto per il dinamismo dei club che con il loro impegno nel servire

contribuiscono a migliorare le comunità di tutto il mondo.

I valori fondamentali del Rotary International sono il servizio, l’amicizia, la

diversità, l'integrità e la leadership.

5. ORGANIZZAZIONE DEL ROTARY INTERNATIONAL

I membri del Rotary International (RI) sono i Rotary Club di tutto il mondo.

Gli alti dirigenti del RI sono i membri del Consiglio Centrale (Board), il Segretario

Generale e i Governatori.

Il Presidente è il massimo dirigente del RI e, in quanto tale, fa da portavoce

dell’intera organizzazione, presiede i congressi internazionali e le riunione del

Consiglio Centrale.

Il Presidente Eletto svolge solo compiti derivanti dalla sua appartenenza al

Consiglio Centrale, ma possono essergli affidati altri incarichi dal Presidente o

dal Consiglio stesso.

Il Vice Presidente e il Tesoriere vengono scelti dal Presidente Eletto durante la

prima riunione annuale del Consiglio Centrale tra i consiglieri che sono al

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secondo anno del loro mandato e restano in carica un anno.

Il Segretario Generale è il massimo dirigente operativo del RI ed è responsabile

di tutti gli aspetti amministrativi dell’organizzazione.

I Governatori rappresentano il RI nei rispettivi distretti.

Il Consiglio Centrale è composto da 19 membri che sono il Presidente del

Rotary International, che funge da Presidente del Consiglio stesso, il Presidente

Eletto e 17 Consiglieri (Board Directors) nominati dai club delle zone indicate

dal regolamento ed eletti dal congresso internazionale per un periodo di due

anni.

Il Consiglio Centrale dirige e controlla gli affari del RI stabilendo le linee di azione

della associazione. Si riunisce ogni tre mesi per discutere questioni

amministrative.

6. LA PROVA DELLE 4 DOMANDE

(4 ways test)

Herbert J. Taylor nel 1932 sostenne che un buon rotariano dovrebbe sempre

porsi quattro domande prima di porre in atto delle azioni. In particolare, “Ciò

che io PENSO, DICO o FACCIO”:

1. Risponde a VERITÀ?

2. E' GIUSTO per tutti gli interessati?

3. Darà vita a BUONA VOLONTÀ e MIGLIORI RAPPORTI d’AMICIZIA?

4. Sarà VANTAGGIOSO per tutti gli interessati?

7. LE VIE D’AZIONE

Le vie d’azione guidano l’operato del club e dei rotariani. Esse erano

tradizionalmente 4, alle quali si è recentemente aggiunta la quinta via per le

nuove generazioni:

a) L’Azione interna riguarda le attività che ogni socio deve intraprendere

nell’ambito del club per assicurarne il buon funzionamento (ore di impegno

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Rotariano).

b) L’Azione professionale ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati

principi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni

occupazione utile e diffondere il valore del servire, motore e propulsore ideale

di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e

professionale, in conformità con i principi del Rotary.

c) L’Azione di interesse pubblico riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta

in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel comune o nella

località in cui si trova il club.

e) L’Azione internazionale comprende le attività svolte dai soci per promuovere

l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l’incontro con persone di

altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro speranze,

attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la

cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di

altri Paesi.

f) L’Azione per le Nuove Generazioni riconosce l’impronta positiva lasciata nella

vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership,

dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali, e dagli scambi

volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.

8. PIANO STRATEGICO DEL ROTARY INTERNATIONAL

Per il perseguimento della propria missione in Rotary International ha articolato

un piano strategico che è riassunto nella seguente figura, nella cui parte

inferiore si trovano i principi fondanti della nostra associazione, e in quella

superiore gli obbiettivi a lungo termine.

A seguito dell'enunciazione del piano strategico, il Rotary International ha

definito gli obbiettivi operativi.

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Gli obiettivi per Sostenere e rafforzare i club sono:

- Promuovere innovazione e flessibilità nei club

- Incoraggiare i club a partecipare a varie attività di servizio

- Promozione della diversità dell’effettivo

- Miglioramento del reclutamento e della conservazione dell’effettivo

- Sviluppo di leader

- Avviare nuovi club

- Incoraggiare la pianificazione strategica a livello di club e distretto

Gli obiettivi per Focus e incremento dell’azione umanitaria sono:

- Eradicazione della polio

- Aumento di servizi sostenibili incentrati su:

- Programmi per le Nuove generazioni

- Le sei aree d’intervento del Rotary

- Incrementare collaborazioni e contatti con altre organizzazioni

- Creazione di progetti significativi a livello locale ed internazionale

Gli obiettivi per Migliorare l’immagine pubblica e la consapevolezza sono:

- Unificare l’immagine e la consapevolezza del marchio

- Pubblicizzare l’azione di servizio

- Promuovere i valori fondamentali

- Enfatizzare l’azione professionale

- Incoraggiare i club a promuovere le opportunità di networking e le attività più

riconosciute

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9. LA ROTARY FOUNDATION

La Fondazione Rotary del Rotary International venne istituita nel 1917 come

fondo di dotazione e ricevette la sua denominazione attuale al congresso

internazionale del 1928. Nel 1931 fu organizzata in ente fiduciario e nel 1983

divenne società senza fini di lucro in conformità alle leggi dello Stato dell’Illinois

(USA).

La sua sfera d’intervento è limitata ad attività di beneficenza ed educative

condotte sotto la supervisione di un Consiglio di amministrazione e in conformità

con il suo atto costitutivo e il regolamento.

La missione della Fondazione Rotary è consentire ai rotariani di promuovere la

comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo migliorando le condizioni

sanitarie, appoggiando l’istruzione e alleviando la povertà.

La fondazione dispone di tre fondi principali:

Il Fondo Annuale, che finanzia ogni anno le sovvenzioni erogate dalla

Fondazione

Il Fondo Permanente, che è un fondo di dotazione che assicura la

vivibilità a lungo termine dell'istituzione

Il Fondo Polio Plus, destinato all'eradicazione della poliomielite nel

mondo.

10. LE AREE DI INTERVENTO DELLA ROTARY FOUNDATION

Il Rotary International ha posto il focus della sua azione su progetti incentrati

sulle seguenti aree di intervento, che saranno privilegiate nel sostegno dalla

parte della Rotary Foundation:

22

Pace e prevenzione/risoluzione dei conflitti

Prevenzione e cura delle malattie

Acqua e Strutture Igienico-Sanitarie

Salute materna e infantile

Alfabetizzazione e educazione di base

Sviluppo economico e comunitario

11. PIANO DI VISIONE FUTURA DELLA ROTARY FOUNDATION

A partire dal 1 luglio 2013 è entrato in vigore il piano di visione futura della

Rotary Foundation. Il meccanismo di erogazione delle sovvenzioni dal parte

della fondazione è cambiato radicalmente, semplificandosi rispetto al passato.

Il meccanismo di raccolta e ripartizione dei fondi è rimasto immutato, secondo

il sistema SHARE, mediante il quale tutti i contributi di un distretto al Fondo

programmi vengono divisi in parti uguali, di cui una destinata al Fondo di

designazione distrettuale (FODD) e l’altra al Fondo mondiale. I contributi versati

possono essere spesi tre anni dopo la data del versamento. I distretti possono

utilizzare i propri FODD o per le sovvenzioni distrettuali o per finanziarie

sovvenzioni globali o predefinite.

Le sovvenzioni distrettuali e le sovvenzioni globali della Fondazione Rotary

finanziano una vasta gamma di iniziative umanitarie ed educative svolte sia a

livello locale che internazionale.

23

Tutte le iniziative finanziate da queste sovvenzioni devono essere attinenti alla

missione della Fondazione Rotary e prevedere la partecipazione attiva di

Rotariani;

Le Sovvenzioni distrettuali possono anche essere usate per borse di studio,

gruppi di formazione professionale o progetti umanitari e di servizio a livello

locale o internazionale purché legati alla missione della Fondazione o finanziare

progetti che si svolgeranno anche in Paesi o aree geografiche in cui il Rotary

non è presente purché essi siano consentiti dalle leggi locali e realizzati in

conformità con le norme della Fondazione.

Le sovvenzioni globali devono rientrare in almeno una delle aree d’intervento

ufficiali stabilite dalla Fondazione e finanziare progetti umanitari. Possono

anche finanziare borse di studio o ricerca a livello post universitario (o

equivalente) per un periodo compreso tra 1 e 4 anni accademici, o la formazione

professionale di gruppi interessati a migliorare le proprie competenze o a

contribuire alla formazione professionale di altri

E' necessario che progetti abbiano risultati siano sostenibili, nel senso che

devono sostenere risultati a lungo termine dopo l’esaurimento dei fondi delle

sovvenzioni e Fornire risultati misurabili e con impatto quantificabile.

Le sovvenzioni globali devono finanziare progetti che abbiano luogo in Paesi e

aree geografiche in cui il Rotary è presente, e contribuire a rafforzare i legami

tra club e distretti di Paesi o aree geografiche diversi. E' richiesto che i progetti

siano sponsorizzati da almeno un club o distretto rotariano situato nel Paese o

area geografica in cui il progetto ha luogo (sponsor locale primario) e da almeno

un club o distretto rotariano esterno a tale territorio (sponsor internazionale

primario).

Le sovvenzioni predefinite permettono ai club e ai distretti di collaborare con i

partner strategici della Fondazione a progetti già stabiliti, finanziati interamente

dal Fondo mondiale. Questi progetti sostengono le aree d’intervento e possono

includere iniziative educative, umanitarie e di formazione professionale.

24

12. ROTARY E COMUNITA’ INTERNAZIONALE

I rapporti tra il Rotary International e le Nazioni Unite risalgono al 1945, quando

49 rotariani parteciparono alla conferenza di San Francisco che approvò la carta

costitutiva dell’organizzazione. Nei 10 anni successivi il Rotary ha partecipato

attivamente alla sua crescita, inviando regolarmente osservatori alle riunioni più

importanti e promuovendone la causa nelle proprie pubblicazioni.

Dalla nascita del Consiglio economico e sociale (ECOSOC) e

dell’Organizzazione culturale, scientifica ed educativa dell’ONU (UNESCO),

avvenute rispettivamente nel 1945 e 1946, il Rotary ha mantenuto rapporti con

entrambe le agenzie.

Il Rotary International è l’organizzazione non governativa (ONG) con maggior

potere consultivo in seno al Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.

Il Rotary partecipa, inoltre, alle riunioni di vertice del CONGO, il congresso delle

NGO con potere consultivo alle Nazioni Unite.

13. FAMIGLIA DEL ROTARY

La Famiglia del Rotary è costituita, oltre naturalmente ai Rotariani attivi o onorari,

dalle loro famiglie, da quelle dei soci deceduti, dagli Youth Exchange Students

e dalle loro famiglie, dai borsisti GSE e i vincitori di borse di studio per la pace,

dai Rotaractiani od ex-Rotaractiani, Interactiani ed ex-Interactiani, dall'Inner

Wheel.

I componenti della famiglia del Rotary costituiscono per il Rotary un riferimento

importante per molti delle attività basilari della vita di un Club: lo sviluppo di

relazioni amichevoli tra soci e loro famiglie, per il mantenimento e l'espansione

dell'effettivo, per incrementare il supporto alla Rotary Foundation.

Per questo motivo è importante che il Club riesca a sviluppare iniziative ed

avere piccole attenzioni per i componenti della famiglia rotariana, come ad

esempio ricordare compleanni, anniversari, assistere i soci in caso di difficoltà

o malattia ecc.

25

E' anche opportuno che si tenti di coinvolgere la famiglia dei soci nell’attività

del Club con riunioni a tema che possano interessarle, sviluppando progetti di

servizio che possano coinvolgerle o ospitando studenti stranieri.

Nella scelta di soci da cooptare è bene gettare l'occhio anche su alunni della

Rotary Foundation, ex rotaractiani od ex interactiani, che hanno quindi già

sviluppato conoscenza e capacità all'interno della nostra organizzazione ed

abbiamo condiviso i nostri principi.

14. PIANO DIRETTIVO

Il Piano Direttivo di Club (PDC) fa parte di un programma più complesso di

riorganizzazione del Rotary e della Rotary Foundation allo scopo di dare

maggiore impulso alla associazione, tenuto conto che il Board, agli inizi degli

anni novanta, aveva constatato un calo di efficienza ed una perdita di efficacia

a causa dello scarso coinvolgimento dei soci e di una inadeguata preparazione

dei dirigenti.

Dal 1997 con il Piano Direttivo Distrettuale (PDD), cui hanno fatto seguito dal

2008 il Piano Direttivo di club (PDC), il Piano Strategico 2007-2010, 2011- 2014,

revisionato per il periodo 2015-2019, ed il Piano di Visione Futura della Rotary

Foundation, il Rotary International avrà dato un deciso impulso ad aumentare

l'efficienza delle strutture rotariane ed aumentare la efficacia degli interventi

previsti dalla Rotary Foundation responsabilizzando maggiormente i

Governatori nella utilizzazione dei fondi.

Il PDD e il PDC mirano a dare maggiore efficienza all’azione dei distretti e dei

club.

Il Piano Strategico ricorda e ridefinisce i valori fondamentali del Rotary

stabilendo le priorità e gli obiettivi che dovranno guidare le azioni dei rotariani.

Il Piano di Visione Futura della Rotary Foundation mira a ridurre le procedure

per finanziare i progetti dando maggiore autonomia ai Governatori

Per la redazione del PDC, che deve essere aggiornato annualmente, si terrà

conto dei criteri seguenti:

26

1. Formulare un piano a lungo termine basato sugli elementi del club efficiente;

2. Stabilire obiettivi annuali in sintonia con quelli a lungo termine;

3. Condurre assemblee di club che coinvolgano tutti i soci;

4. Assicurare chiare comunicazioni tra i dirigenti dei club e distrettuali;

5. Garantire la continuità di gestione per i progetti di servizio dei club;

6. Aggiornare il Regolamento dei club se necessario in base alle esigenze;

7. Aumentare l’affiatamento tra i soci;

8. Assicurarsi che ogni socio partecipi a progetti e attività del club;

9. Sviluppare un piano di formazione dettagliato.

27

II)

IL ROTARY ITALIANO

Sommario: 1. Brevi Cenni Storici

BREVI CENNI STORICI

Il 20 dicembre 1923 venne fondato a Milano il primo Rotary Club italiano, di

chiara ispirazione anglosassone; tra i soci fondatori vi furono l'industriale scoz-

zese James Henderson, primo presidente del nuovo club, l'ingegnere irlandese

Leo Giulio Culleton, primo segretario dell'RC Milano, un giornalista inglese e un

avvocato italiano.

Dopo l'interruzione della seconda guerra mondiale il Rotary in Italia crebbe ra-

pidamente; al 31 gennaio 2009 conta 42.173 soci in 763 club. Due italiani hanno

guidato il Rotary International in qualità di presidente internazionale, Gian Paolo

Lang (RC Livorno) nell'anno 1956/57 e Carlo Ravizza (RC Milano Sud Ovest)

nel 1999/2000.

I Distretti ai quali appartengono i Rotary Club dell'Italia, ma anche quelli situati

in alcuni Stati confinanti, sono rubricati come Zona 12 del Rotary International.

Il Distretto 2031 comprende le regioni Piemonte e Valle d'Aosta; il Distretto 2032

comprende Liguria e Basso Piemonte (questi due Distretti erano precedente-

mente uniti in un unico Distretto 2030); il Distretto 2040, che comprendeva la

Lombardia settentrionale, si è diviso da luglio 2013 in Distretto 2041 (città di

Milano e comuni limitrofi) e Distretto 2042 (Lombardia settentrionale); il Distretto

2050 include la Lombardia meridionale e orientale nonché la Provincia di Pia-

cenza, il Distretto 2060 le regioni Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia

Giulia; il Distretto 2070 si è scisso nel luglio 2013, dando luogo al Distretto 2071

(Toscana) e al Distretto 2072 (Emilia-Romagna e Repubblica di San Marino). I

RC del Lazio e della Sardegna formano il Distretto 2080, quelli delle regioni

Abruzzo, Marche, Molise e Umbria il Distretto 2090. Le regioni Calabria e Cam-

pania, insieme con il territorio di Lauria (Lucania), costituiscono invece il Di-

stretto 2100; nel Distretto 2110 si trovano i RC della Sicilia e anche quelli situati

28

nella Repubblica di Malta, mentre alle regioni Basilicata e Puglia corrisponde il

Distretto 2120.

Fondato il 2 ottobre 2012, l'eClub 2050 è formalmente appartenente al Distretto

2050, ma di fatto composto da soci residenti in tutte le parti del mondo. Si tratta

del primo esempio in assoluto di Rotary Club italiano, e uno dei primissimi a

livello globale, in cui le riunioni avvengono prevalentemente online o attraverso

videoconferenza.

29

III)

DISTRETTO ROTARY 2090

Sommario: 1 – Storia – Territorio – Progetti. 2. Anno Rotariano 2017 – 2018 –

Il Governatore Distrettuale Valerio Borzacchini

1. STORIA - TERRITORIO – PROGETTI

Il Distretto 2090, che comprende quattro regioni italiane (l’Abruzzo, le Marche,

il Molise e l’Umbria) e uno Stato estero —l’Albania —, è nato nel 1984-85 a

seguito della divisione dell’allora Distretto 208, che comprendeva:

il Lazio, la Sardegna, l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo e il Molise.

La divisione affidò al Distretto 208 il Lazio e la Sardegna, assegnando al nuovo

Distretto 209 il restante territorio dove il Rotary era già adeguatamente diffuso

con Club presenti e operanti nelle quattro regioni. L’attuale denominazione di

Distretto 2090 fu necessaria a seguito dell’informatizzazione del sistema gestio-

nale, che richiese l’inserimento di numeri a quattro cifre, per tutti i Distretti del

mondo.

Il primo Club costituito nel Distretto quello di Perugia che, creato nel 1936 e poi

chiuso nel ’38, fu ricostituito nel ‘48. Nello stesso anno nacque anche il Club di

Ancona.

Nel 1953 erano già sorti altri cinque Club: L’Aquila, Terni, Orvieto, Pesaro e

Pescara.

L’anno successivo si aggiunsero Chieti e Macerata; nel 1954-55 Ascoli Piceno

e Fano.

Nel ‘55-56 tre nuovi Club: Campobasso, Isernia e Senigallia, mentre nel ‘56-57

arrivò Teramo e, nel ‘57-58, si presentarono Fabriano e Osimo. San Benedetto

del Tronto fu costituito nel 1958-59 e l’anno successivo fu la volta di ben quattro

Club: Avezzano, Città di Castello, Fermo e Foligno. Nel ‘60-61 si aggiunsero

Spoleto e Sulmona e poi, nel ‘63-64, i Club di Gubbio e Jesi. Nel ‘67-68 Came-

rino e Urbino e Termoli.

30

Il 1971 è l’anno di nascita di Ancona Riviera del Conero (ora Ancona Conero),

mentre nei due anni successivi nacquero Larino, Assisi e Vasto. Bisognò atten-

dere il 1977-78 per salutare i nuovi nati: Civitanova Marche, Lanciano, Pescara

Ovest, Todi e Gualdo Tadino.

Nell‘82-83 arrivò Ortona e nel 1984-85, anno della divisione del Distretto, fu

creato Altavallesina Grotte di Frasassi. L’anno successivo entrò nella famiglia

rotariana Falconara Marittima e poi, nel ’90-91, fu la volta di Agnone, Novafeltria

Alto Montefeltro, Perugia Est e Tolentino.

Nel ‘91-92 furono costituiti Amelia, Narni, Atessa Media Val di Sangro, Teramo

Est e poi il Club di Tirana, con il quale il Distretto divenne internazionale.

Nel ‘93-94 fu costituito Alto Fermano Sibillini e bisognò attendere il ‘98-99 per

avere Pescara Nord Vestini e il 2000/’01 per altri quattro Club: Durazzo (Alba-

nia), Fermo Mare Adriatico (ora Porto San Giorgio Riviera Fermana), Pesaro

Rossini e Trasimeno.

Nel 2001-02 si continuò con Chieti Ovest, L’Aquila Gran Sasso d’Italia, Norcia

San Benedetto . San Benedetto del Tronto. Nel 2002-03 sono giunti Korça, il

terzo Club albanese, Cagli Terra Catria Nerone; nel 2004 Montegranaro e nel

2005 Teramo Nord Centenario, chiamato così per solennizzare i cento anni di

vita del Rotary International. Nel 2007 si è aggiunto il secondo Club di Macerata:

Macerata Matteo Ricci, nel 2009 il Club di Recanati Giacomo leopardi e nel

2011 Ancona 25-35. Dal 1 luglio 2011 l’Albania non fa più parte del Distretto

2090. Nel complesso la presenza rotariana nel Distretto è così distribuita:29

Club nelle Marche,16 Club in Abruzzo,15 Club in Umbria,5 Club in Molise.

Il Distretto Rotary 2090 accanto ai progetti tradizionali And Polio Plus e Campus

Disabili, Coralmente Rotary particolare attenzione indirizza alle Nuove Genera-

zioni con il Progetto Ryla destinato a giovani in possesso di diploma e laurea

per acquisire le tecniche interpersonali indispensabili per l’inserimento nel

mondo del lavoro, Scambio Giovani destinato agli studenti delle alle scuole me-

die superiori per il compimento di un esperienza all’estero presso famiglie rota-

riane o legate al Rotary, Borse di Studio Rotary e Fondazione Galileo Galilei

destinata al sostegno economico per intraprendere corsi di specializzazione e

31

ricerca in favore di studenti meritevoli, da ultimo sono stati attivati i Progetti Ma-

ster And Job e Virgilio.

Il Master And Job è finalizzato ad incrementare la formazione post laurea

all’esito di stage di formazione per l’acquisizione delle logiche di impresa e suc-

cessivo stage aziendale.

Il Progetto Virgilio è finalizzato alla formazione di un gruppo di Tutor riuniti

nell’Associazione Virgilio con l’obiettivo di supportare senza fini di lucro e senza

instaurazione di rapporto professionale le nuove imprese e Start up entro i primi

tre anni di avvio.

Il progetto Virgilio si pone a sua volta come l’indispensabile strumento di avvio

ed implementazione del Progetto Fenice elaborato in concomitanza dei recenti

eventi sismici.

Il Progetto Fenice, pluriennale, nato nel corso dell’anno Rotariano 2016 – 2017,

Governatore Paolo Raschiatore, è destinato a consentire la rinascita economica

delle zone colpite dal sisma indirizzando l’attenzione in particolare alle giovani

generazioni e, quindi, alle piccole e medie imprese, artigiane, agricole, al fine di

evitare che diventi realtà il rischio della desertificazione economica con l’abban-

dono, già in atto, dei territori di origine duramente colpiti dal sisma.

Gli strumenti individuati dal Progetto Fenice prevedono la creazione di una Rete

Telematica, Informatica, Internet, Marketing Territoriale, Piattaforma informatica

per diffusione e vendita prodotti in E-Commerce, Servizi di Tutoraggio e Micro-

credito Aziendale.

Tutto ciò presuppone l’attivazione di una serie di Servizi quali: Centro d’Ascolto,

Centro di Incontro e Sviluppo Iniziative, Centro di Formazione, Sede di Nuove

Iniziative Economiche, Sede di Nuove Società, Sede del Nuovo Sviluppo del

Territorio.

32

Il ruolo dei rotariani in tale contesto è quello di raccogliere fondi indispensabili

per la realizzazione degli interventi edilizi, reti telematiche, software commer-

ciale e credito bancario. Metteranno volontariamente a disposizione le proprie

competenze per la progettazione, realizzazione delle strutture, servizi ed infra-

strutture. In proposito il Distretto 2090 e iscritto nel Registro Nazionale delle

Associazioni accreditate presso la Protezione Civile, condizione che agevola il

contatto con i territori, anche quelli situati nelle zone più critiche.

33

2. ANNO ROTARIANO 2017-2018

GOVERNATORE

VALERIO BORZACCHINI

ANNO ROTARIANO 2017 – 2018

IL ROTARY FA LA DIFFERENZA

Valerio Borzacchini Governatore del Distretto 2090 Italia – Zona 12 Europa

Nato a Offida provincia di Ascoli Piceno e residente ad Ascoli Piceno.

Sposato dal 1983 con Carla la quale è stata insegnante di danza e presso una

Scuola di bambini Montessori. Carla si è distinta nel Rotary come infaticabile

operatrice per avere svolto per numerosi anni servizio presso il Campus delle

Marche, attività per la quale è stata insignita di menzioni ed onorificenze Paul

Harris Fellow.

Carla e Valerio hanno due figli:

- Davide laureato in “Tecnologia e scienza della conservazione dei beni cul-

turali” oggi restauratore e titolare di impresa di restauro di beni architettonici

e storico-artistici.

- Carlo laureato in Economia con particolare specializzazione nel Marketing

del Turismo, laurea di borsa di “Dottorato di Ricerca”, lavora oggi l’Azienda

“Eden Viaggi” di Pesaro.

Fanno parte della famiglia il cane Carlotta ed i gatti Mizzi, Totò, Cocò e Chanel,

Micia e Pallina con i due conigli Onofrio e Fiocco.

34

Attività Professionale

Valerio, laureato nel 1980 presso la facoltà di Architettura di Venezia è iscritto

dallo stesso anno all’Ordine degli Architetti.

La sua attività professionale si è divisa in diversi settori: la professione di

Architetto; l’insegnamento presso strutture scolastiche statali di diverso ordine,

grado e livello.

Ha svolto e svolge attività culturale e divulgativa con insegnamento in attività

formative, corsi e convegni, partecipazione e realizzazione di mostre di

carattere storico, artistico e culturale.

Valerio è un attento conoscitore e divulgatore della storia e cultura del territorio

Piceno e quando ha tempo si diverte anche a fare d guida. È stato autore di

numerosi articoli, inserti, pubblicazioni e libri e, per un periodo, direttore

responsabile di riviste Picene. Ha svolto ruoli elettivi e di rappresentanza presso

l’Ordine Professionale degli Architetti e diverse Commissioni Consultive di livello

nazionale, regionale, locale e di carattere religioso.

L’attività professionale di architetto si è sviluppata prevalentemente nei settori del

restauro, recupero edilizio, di organismi architettoniche normali e di pregio

secondo i criteri della conservazione del restauro conservativo; il restauro di

affreschi, pietre ed opere scultoree varie in pietra e legno; la ristrutturazione

edilizia ed urbanistica soprattutto all’interno dei centri storici; la redazione di piani

urbanistici generali e piani di centri storici; il recupero ambientale e gli interventi

sull’ambiente sviluppatasi con interventi di progettazione e realizzazioni di parchi

e recuperi e presidi ambientali, le Consulenze Tecniche d’Ufficio presso i Tribunali

locali e nazionali. Negli ultimi anni, di particolare rilievo sono stati gli interventi di

recupero e restauro di centri storici, edifici ed opere storico – artistiche

danneggiate dal sisma svolti nei territori dei terremoti del 1997 Marche, 2009

Abruzzo, 2012 Emilia. La sede dello Studio Professionale è la ex Chiesa di “Santa

Maria delle Stelle” ad Ascoli Piceno, antico edificio di culto cinquecentesco dove

per un anno sarà collocata la Sede del Distretto 2090.

35

Attività Rotariana

È entrato a far parte del Rotary Club di Ascoli Piceno nel 1991 dopo avere svolto

attività di Servizio presso altri club ed associazioni giovanili.

Nel Rotary club di Ascoli ha rivestito sin dal suo ingresso nel club le più svariate

cariche sino alla presidenza svolta nell’anno 2006-2007.

È stato chiamato a svolgere i ruoli di membro di commissione, segretario ed

assistente del Governatore del Distretto 2090 negli anni tra il 1999 ed il 2013.

Ha partecipato a quasi tutte le Assemblee e Congressi Distrettuali degli ultimi

anni; a numerosi Seminari e Forum distrettuali e di club.

Ha partecipato ad eventi del Rotary Internazionale in Europa e nel Mondo sino

all’Assemblea di San Diego del gennaio 2017.

Valerio ha ideato, programmato e realizzato per il Rotary numerosi servizi di

carattere locale e distrettuale:

- Il restauro di beni architettonico-monumentale ed artistici nella città di Ascoli

Piceno dei quali il più importante è il restauro di una porta storica della città;

- Il recupero e restauro di giardini e spazi pubblici ad Ascoli Piceno;

- Dopo il devastante sisma che nel 2009 ha colpito L’Aquila è stato per il Di-

stretto 2090 il redattore del Progetto Architettonico di recupero, consolida-

mento e miglioramento sismico dell’Edificio “A” della Facoltà di Ingegneria a

Poggio Roio, uno dei più importanti servizi rotariani realizzati in Italia e nel

mondo negli ultimi decenni;

- L’ideazione e realizzazione di servizi sociali come il “Corso per le badanti”

ed il “Corso di igiene ambientale ed alimentare” presso la Casa Circondariale

di Ascoli Piceno dove insegna informatica da circa otto anni;

- Ha ideato ed organizzato per il club di Ascoli Piceno numerose manifesta-

zioni rotariane;

- Nell’aprile 2012 sempre per il Distretto 2090 è stato l’ideatore e realizzatore

della manifestazione “Con gli occhi del Rotary”.

Ha collaborato e realizzato per il Club di Ascoli e per il Distretto numerosi articoli,

inserti, pubblicazioni e libri di carattere storico, urbanistico, artistico e divulgativo

delle quali la più importante è “Rotary Campus delle Marche: dieci anni insieme”.

Per tutti i “servizi” svolti è stato insignito di numerose menzioni, riconoscimenti,

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attestati ed onorificenze da parte di Governatori del Distretto, Club, Enti Pubblici

e Privati.

Valerio Borzacchini ama definirsi “… uno di noi rotariani prestato per un anno

ad un ruolo rilevante dell’associazione …” e pensa di essere una “ … persona

concreta che programma, riflette, discute, e poi …. REALIZZA …”.

IL ROTARY FA LA DIFFERENZA

(Cosa ne pensa il Governatore VALERIO BORZACCHINI)

Decisamente un bel tema, un tema entusiasmante che mette in gioco noi

rotariani.

Quante volte negli anni abbiamo realizzato “servizi” ed attività a favore della

società, delle persone quasi sempre i più deboli e per migliorare le condizioni di

vita.

Riflettendo poi sui “servizi” realizzati spesso ci siamo accorti che tanti altri

potevano portarli a termine, forse anche meglio del Rotary; ma ..., quale era il

VALORE AGGIUNTO del “servizio rotariano”, cosa il Rotary impiegava più degli

altri? In che cosa il Rotary si differenziava dagli altri?

Nel fatto che le attività da noi svolte prevedevano non solo l’eventuale esborso

di denaro ma anche e soprattutto la presenza dei ROTARIANI, l’impiego delle

loro professionalità, capacità, l’impiego del loro tempo donato per la causa e per

quel “servizio”. Lì sicuramente il Rotary ed i suoi uomini e donne hanno fatto la

differenza ed ogni volta che si realizzeranno attività in questo modo si farà

sicuramente la differenza.

Questo spirito e stimolo devono entrare dentro di noi, la consapevolezza,

capacità e possibilità che ognuno di noi impegnandosi, realizzando iniziative e

progetti impiegando la propria capacità e tempo può dare ai servizi un valore

aggiunto che va ben al di là dell’impiego di denaro.

Molti rotariani sono pronti e si aspettano di fare questo ma, troppo spesso non

sono “coinvolti”, sono tenuti da parte, forse non disturbati perché troppo

impegnati. Un nuovo modo di agire deve invece poter prevedere un largo

COINVOLGIMENTO di tutti i rotariani. Nella migliore delle ipotesi ciascun socio

di ogni club dovrebbe impegnarsi con il proprio tempo e la propria

37

professionalità in un progetto o iniziativa durante l’anno.

Così facendo non solo “faremo la differenza” ma forse potremo dare un

contributo alla risoluzione del rilevante problema dell’effettivo. Ci aspetta un

anno di impegno e di lavoro, un ANNO DI ROTARY, diamoci da fare tutti in

unità, condivisione, impieghiamo noi stessi, le nostre idee, le nostre capacità,

...alla fine avremo sicuramente FATTO LA DIFFERENZA.

Secondo il Governatore Borzacchini per una efficace azione imprescindibile è

la riflessione che ognuno di Noi deve fare sul

PERCHE’ SONO DIVENTATO ROTARIANO

e scoprire la ragione intima di questa scelta per rafforzare l’impegno per il

raggiungimento degli obbiettivi .

RIFLESSIONE

Riservate qualche minuto del vostro tempo alla lettura di queste brevi

informazioni e considerazioni sul Rotary: per tutti noi, indipendentemente

dall’anno in cui si è entrati a far parte di questa benemerita Organizzazione,

risulta piacevole approfondire la conoscenza del Rotary!

Molti anni orsono i Presidente Internazionale Richard D. King, s’interrogò sul

perché era Rotariano e immediatamente trovò

VENTI BUONI MOTIVI

che avevano caratterizzato la sua adesione.

1. Amicizia. Il Rotary soddisfa un bisogno fondamentale dell’uomo, il

bisogno dell’amicizia e della fratellanza.

2. Crescita professionale: il Rotary è uno spaccato della vita economica e

professionale della società. Al Rotary si partecipa come rappresentanti di

38

attività professionali e mestieri.

3. Crescita e sviluppo professionali sono favoriti dall’affiliazione al Rotary.

4. Leadership: ricoprire una posizione all’interno del Rotary significa

migliorare le proprie doti di leadership.

5. Spirito comunitario: ogni Club è composto dai più attivi rappresentanti

della comunità. Molti progetti del club sono finalizzati ad affrontare e risolvere

un bisogno del territorio in cui si vive.

6. Educazione: ogni settimana il Rotary offre un programma informativo su

quanto avviene nella comunità, nel paese e nel mondo.

7. Divertimento: il Rotary suggerisce momenti di affiatamento, attività sociali

e divertimento nel servizio.

8. Doti oratorie: il Rotary favorisce lo sviluppo di talento comunicativo e doti

oratorie.

9. Cittadini nel mondo: ci sono pochi luoghi al mondo senza un Rotary Club,

abbiamo la possibilità di trovare amici ovunque.

10. Assistenza in viaggio: grazie alla rete dell’organizzazione i rotariani in

viaggio possono trovare facilmente un medico, un dentista, un avvocato, un

albergo.

11. Intrattenimento: il Rotary organizza conferenze, congressi, assemblee e

istituti che rappresentano un momento d’intrattenimento ma anche una

fantastica occasione per ricevere maggiori informazioni, istruzione e servizi.

12. Sviluppo di doti sociali: ogni settimana i soci hanno l’opportunità di

socializzare alle riunioni, agli eventi ed anche in tutte le attività di servizio.

13Programmi per la famiglia: il Rotary riserva ai soci un ricco programma di

scambi per studenti, opportunità per i coniugi e assistenza alle famiglie in cerca

39

di valori.

14. Doti professionali: ogni rotariano è tenuto a contribuire allo sviluppo della

propria professione.

15. Crescita morale: i rotariani sono tenuti a mantenere un alto profilo morale

nei rapporti professionali e personali.

16. Consapevolezza culturale: il Rotary rappresenta in concreto ogni paese,

cultura, religione, razza, credo, orientamento politico, lingua, colore ed etnia

nel mondo.

17. Prestigio: tra i soci del Rotary figurano dirigenti, manager e professionisti,

sono sempre individui che assumono decisioni e influenzano il corso degli

eventi.

18. Simpatia: più d’ogni altra cosa i rotariani sono gente simpatica.

19. Assenza di un “credo ufficiale”: il Rotary non ha un credo ufficiale, né riti

o cerimonie segrete. E’ unicamente una libera associazione di uomini e donne

che credono semplicemente nell’offrire aiuto al prossimo.

20. Opportunità di servizio: il Rotary è un’associazione di Club di servizio: la

sua ragion d’essere è l’umanità; il suo prodotto è il servizio. Ed è questo forse

il motivo migliore per diventare rotariani: la possibilità di fare qualcosa per

qualcun altro, traendone un senso di soddisfazione e di crescita personale.

“Nessun commento, nessuna aggiunta: ognuno deve sapere perché è

diventato Rotariano!”

INDICAZIONI PROGRAMMATICHE DEL GOVERNATORE

Queste in estrema sintesi le indicazioni programmatiche illustrate dal

Governatore Eletto Valerio Borzacchini nel corso delle riunioni e dei seminari

di preparazione:

40

- Diffusione, comprensione ed applicazione del tema dell’anno scelto dal

Presidente internazionale Ian H. S. Riseley “Il Rotary fa la differenza”,

- Il sostenimento ed il rafforzamento dei club attraverso l’innovazione e la

comprensione dei bisogni della comunità;

- Rafforzamento dell’effettivo;

- Misurare l’apporto in termini di ore di volontariato effettuate da ogni ro-

tariano;

- Miglioramento dell’azione di comunicazione sia distrettuale che di club;

- Attività di formazione dei futuri dirigenti di club;

- Attenzione alle esigenze dei territori colpiti dal sisma con la realizza-

zione del Progetto Fenice collegato al Progetto Virgilio.

- Attenzione al fenomeno dell’Immigrazione attraverso azioni mirate alla

protezioni dei minori e volte alla formazione professionale, stage forma-

tivi sul campo, tirocini formativi per captare occasioni di lavoro nelle aree

non privilegiate dalla forza lavoro del nostro Paese, mediante l’organiz-

zazione di corsi e stage mirati. Il ruolo del Rotary in questo contesto è

quello di reperire fonti di finanziamento dei Corsi, messa a disposizione

gratuita delle competenze dei Soci, anche mediante lo svolgimenti di

lezioni di lingua italiana ed educazione civica, reperire stage formativi e

ricerca di impiego per i lavoratori formati presso le quelle aziende del

territorio interessate.

- Peraltro come preannunciato dal Governatore il Congresso Nazionale

del Rotary che si svolgerà in novembre a Taranto verterà sul tema

dell’immigrazione.

Un ringraziamento al Governatore Valerio Borzacchini per le parole spese che

fanno eco a quelle del Presidente Internazionale Riseley.

E’ viva la certezza che il Rotary Club di Foligno darà il proprio modesto

contributo all’attuazione delle finalità rotariane nel segno della cinquantennale

41

continuità della sua azione, usufruendo anche della preziosa Guida

dell’ASSISTENTE DEL GOVERNATORE che per il presente anno rotariano è

il Nostro Socio Past President Arch. ALFIERO MORETTI.

V)

ROTARY CLUB FOLIGNO

Sommario: 1. Storia del Club 2. Sede 3. Elenco Presidenti dal 1960 4. Soci Effettivi e

Soci onorari 5. Partecipazione attiva alla vita del Club – Assiduità - Classifiche –

Formazione – Comunicazione 6. Progetti di Servizio 7. Sostegno alla Rotary

Foundation 8. Promozione dell'immagine del Club 9. Rapporti con Enti e Istituzioni 10.

Analisi dei punti di forza e di debolezza

1. STORIA DEL CLUB

(Giovedì 28 Gennaio 1960)

Il 9 ottobre del 1950 su iniziativa del Sen. Avv. Benedetto Pasquini, già socio

del Rotary di Perugia, si costituì il Rotary Club di Foligno intorno al quale si

raccolsero i cittadini le cui doti personali e professionali si conformavano nei fatti

42

al servire rotariano.

Tre le date memorabili:

il 29 Dicembre 1959 nella quale il Presidente del Club Sen. Avv. Paquini

riceveva dal Segretario Generale del Rotary International George Means la

conferma dell’ammissione del Rotary Club di Foligno a membro del R.I.;

il 7 Gennaio 1960 nella quale giunge il saluto di benvenuto da parte del

Presidente del R.I,. Harold T. Thomas:

il 23 Gennaio 1960 , giovedì, che sancisce la nascita ufficiale del Rotary Club di

Foligno consacrata dalla visita del Governatore Sen. Avv. Raffaelle Sanna

Randaccio e dalla consegna della “Carta di Ammissione“.

SOCI FONDATORI

1) Dr. FRANCESCO BOTTI

2) Geom. ROBERTO CESARINI

3) Prof. C. ALBERTO BUTTARO

4) Cav. PIETRO CLARICI

5) Dr. MARIO LAUREATI

6) Dr. FRANCESCO MANCINI

7) Avv. GIUSEPPE MANCINI

8) Dr. AMOS MINELLI

9) Avv. GIUSEPPE GALLIGARI

10) Rag. ARVEDO NOVAGA

11) Dr. LUIGI MANCINELLI

12) Dr. MARIO NEGRI

13) Prof. UGO NARDUCCI

14) Avv. VINICIO MAZZOLI

15) Rag. GINO LENCIONI

16) Rag. VIRGILIO MATTOLI

17) Dr. G. BATTISTA OTTAVIANI

18) Comm. GUSTAVO PAMBUFFETTI

43

19) Avv. BENEDETTO PAQUINI

20) Dr. EZIO RAPANELLI

21) Dr. GAETANO ROSSI

22) Avv. MARIO SALMAREGGI

23) Rag. GIUSEPPE SCONCIAFURNO

24) Cav. ABRAMO SORDINI

2. SEDE

Il Rotary Club di Foligno oggi ha la sede al primo piano di Via Mazzini n° 57

(www.rotaryfoligno.it) condotta in locazione sin dal 2004.

Il Comune di Foligno nell’anno rotariano 2015-2016 ha concesso in comodato i

locali siti al secondo piano dell’Oratorio della Nunziatella ove trasferire l’attuale

sede giusta determinazione assembleare.

3. ELENCO PRESIDENTI

1960-1961 B. PASQUINI 1999-2000 A. PAGLIACCI

1961-1962 F. MANCINI 2000-2001 D. SANGRO

1962-1963 G. GALLIGARI 2001-2002 L. VINCENTI

1963-1964 C.A. BUTTARO 2002-2003 A. LUPIDI

1964-1965 G. LENCIONI 2003-2004 T. RONCO

1965-1966 G. CANTU’ 2004-2005 A. POGGIO

1966-1967 M. LAUREATI 2005-2006 C. NICOLINI

1967-1968 T. BIONDI 2006-2007 A. NERI

1968-1969 A. OTTAVIANI 2007-2008 A. MORETTI

1969-1970 V. MAZZOLI 2008-2009 A. CARDONA

1970-1971 C. PETRUCCI 2009-2010 A. BARGONE

1971-1972 G. CANTU’ 2010-2011 M. RONCONI

1972-1973 L. GIOIA 2011-2012 S. PARZIANI

1973-1974 F. ROSSI 2012-2013 L. SENSI

44

1974-1975 E. RAPANELLI 2013-2014 L. FERRARESE

1975-1976 V. GATTAFONI 2014-2015 A. VEDOVATI

1976-1977 V. TADDEI 2015-2016 G. BIANCHINI

1977-1978 F.M. SARTORETTI 2016-2017 M. TOMASSINI

1978-1979 N. SERICOLA 2017-2018 S.Q. FEROCINO

1979-1980 O. CIUCCI

1980-1981 E. CARDINALI

1981-1982 G. BALDONI

1982-1983 C. BOTTI

1983-1984 F. BARTOLINI

1984-1985 G. ANGELUCCI

1985-1986 F. PIERMARINI

1986-1987 P. RAPANELLI

1987-1988 P. CLARICI

1988-1989 P. STELLA

1989-1990 I. TOMASSONI

1990-1991 P. CIPOLLONI

1991-1992 A. BARGONE

1992-1993 L. MENICONI

1993-1994 A. ALIVENTI

1994-1995 G. BALDINOTTI

1995-1996 T. ANGELETTI

1996-1997 M. MASSI BENEDETTI

1997-1998 L. ROSSI

1998-1999 D. MANTUCCI.

45

4. ELENCO SOCI

SOCI EFFETTIVI

I soci effettivi al 30 giugno 2017 risultano essere i seguenti:

1 AMICI G. 36 MORETTI A.

2 ANDREANI L. 37 MUZZI F.

3 BARGONE A. 38 NICOLINI C.

4 BARTOLINI F. 39 OTTAVIANI A.

5 BARTOLINI M. 40 OTTAVIANI F.

6 BERTI PIRAS F. 41 PAGLIACCI A.

7 BIANCHINI G. 42 PAGLIACCI R.

8 CARBONARI E. 43 PANTALLA S.C.

9 CASINI A. 44 PATRIARCHI F.

10 CASTELLANI F. 45 PAZZAGLIA L.

11 CECCUCCI E. 46 PAZZAGLIA U.

12 CESCA R. 47 POGGIO A.

13 CIANETTI G. 48 RANUCCI G.

14 CIPOLLONI P. 49 RONCONI M.ZIO

15 CLARICI P. 50 ROSSI L.

16 COLONIA S. 51 ROSSI M.

17 COTTONI A. 52 SANGRO D.

18 CRUCIANELLI W. 53 SADINI L.

19 CUCCIARELLI G.GUIDO 54 SANTINI G.R.

20 D’INGECCO A. 55 SENSI L.

21 FAFFA D. 56 SPACCHETTI P.

22 FEROCINO S. 57 TOMASSINI M.

23 FERRARESE L. 58 TOMASSONI I.

46

24 GALLIGARI M.G. 59 TONATO M.

25 GARIBALDI V. 60 VEDOVATI A.

26 GREGORI C. 61 VITIANI E.

27 LUCHETTI P. 62 VINCENTI L.

28 LUPIDI A.

29 LUPIDI G.

30 MALTEMPI F.

31 MANTUCCI D.

32 MARIANI C.

33 MAZZONI N.

34 MENICONI L.

35 METELLI D.

SOCI ONORARI

1 ALIVENTI ANACLETO

2 BERTINI GIUSEPPE

3 BALDASSARRE ANTONIO

4 MASSI BENEDETTI MASSIMO

5 MAZZOLI VINICIO

6 RAPANELLI PAOLO

7 RONCO TIZIANO

8 ROMAGNOLI ANTONIO

9 SARTORETTI FERNANDO

47

Nel triennio 2017-2021, mediante l’azione concreta del Consiglio Direttivo, della

Commissione ed anche dell’apporto dei Soci, si prevede di incrementare il

numero dei soci portando l’effettivo a 70 soci (prevedendo il nuovo ingresso di

circa 2/3 soci ogni anno).

L’obiettivo è quello di ampliare lo spettro delle professioni rappresentate nel

Club e di incrementare la presenza della componente femminile, con particolare

attenzione ai giovani.

5. PARTECIPAZIONE

Dai dati raccolti dal tesoriere risultano le seguenti percentuali di presenze dei

soci alle riunioni conviviali promosse dal Club nel periodo 2009-2017

Presenze Soci Conviviali Soci Totali

Anno rotariano 2009-2010 n°21 “ “ n°592 n°1.096

Anno rotariano 2010-2011 n°20 “ “ n°549 n° 935

Anno rotariano 2001-2012 n°20 “ “ n°547 n° 969

Anno rotariano 2012-2013 n°17 “ “ n°448 n° 818

Anno rotariano 2013-2014 n°18 “ “ n°387 n° 677

Anno rotariano 2014-2015 n°20 “ “ n°432 n° 796

Anno rotariano 2015-2016 n°23 “ “ n°555 n°1.037

Anno rotariano 2016-2017 n°24 “ “ n°489 n° 806

Presenza media dei Soci

Anno rotariano 2009-2010 n° 28,18

Anno rotariano 2010-2011 n° 27,50

Anno rotariano 2011-2012 n° 27,35

Anno rotariano 2012-2013 n° 26,30

Anno rotariano 2013-2014 n° 21,50

Anno rotariano 2014-2015 n° 21,60

Anno rotariano 2015-2016 n° 24,00

Anno rotariano 2016-2017 n° 20,38

48

Presenza percentuale dei Soci Soci

Anno rotariano 2009-2010 33,95% 81

Anno rotariano 2010-2011 32,95% 83

Anno rotariano 2001-2012 36,46% 75

Anno rotariano 2012-2013 39,25% 67

Anno rotariano 2013-2014 33,59% 64

Anno rotariano 2014-2015 36,00% 60

Anno rotariano 2015-2016 38,71% 62

Anno rotariano 2016-2017 33,00% 61

ASSIDUITA’

L'assiduità negli ultimi tre anni rotariani si è attestata attorno a valori del 36-40%.

In qualche caso si è notato uno scarso coinvolgimento nella vita del Club, ed

una scarsa o nulla consapevolezza degli scopi e principi del Rotary. Questo fa

pensare che in primis il socio presentatore debba essere molto attento nella

scelta del candidato, e che una volta cooptato, sia necessario prevedere per il

nuovo socio un piano di inserimento atto ad aumentare la sua consapevolezza

e conoscenza del Rotary.

L’ingresso dei nuovi Soci si è accompagnato alle dimissioni di altri soci, in gran

parte per motivi di età e di salute.

CLASSIFICHE

Attualmente l’effettivo del club è composto da 62 soci dei quali 54 uomini e 8

donne.

L’età media dei soci è di 59 anni e pertanto si è assistito negli ultimi anni ad un

leggero decremento della media.

Risultano iscritti da 1 a 3 anni n° 3 soci, da 3 a 5 anni n° 5 soci, da 5 a 10 n° 5

soci mentre membri da oltre dieci sono n° 47.

L’elenco delle classifiche risulta aggiornato a giugno 2017. I soci risultano

suddivisi in tredici classifiche principali, quelle vacanti, al momento sono tre:

Giustizia, Istituzioni Estere, Religioni.

I soci onorari sono n° 9.

49

FORMAZIONE

La formazione rappresenta un aspetto importante per la vita e lo sviluppo del

Club; particolare attenzione sarà rivolta al coinvolgimento dei Soci giovani per

orientare, informare e formare Soci e futuri dirigenti.

Questo obiettivo potrà essere conseguito mediante la partecipazione ai corsi di

formazione distrettuali (SIPE), agli eventi distrettuali (Forum, Assemblee,

Convegni), agli incontri con gli Assistenti del Governatore e ad incontri in Sede.

E’ quindi obiettivo primario stimolare e promuovere la partecipazione dei

dirigenti del Club ai Seminari ed alle riunioni formative organizzate dal Distretto.

Seguendo le indicazioni del Distretto viene istituita la figura dell’ISTRUTTORE

DI CLUB che fungerà anche da mentore per i nuovi soci nella persona del Past

President Aroldo Bargone

COMUNICAZIONE

Il Responsabile della comunicazione è stato individuato nella persona di

Gianguido Cucciarelli, per l’attività professionale svolta (Avvocato), per i

qualificati contatti Istituzionali che coltiva da anni nella nostra città.

La gestione del sito internet è affidata al socio Alessandro Lupidi, che da anni

ha contribuito con passione e competenza alla graduali informatizzazione del

nostro Club.

La gestione dei Social Media, profilo Facebook, è ogni altra forma di

comunicazione Web, ivi compresi i contatti con il Rotary Central è affidata al

Socio Federico Berti Piras.

L’obiettivo è quello di informare i Soci, attraverso il sito e la corrispondenza

periodica, delle attività del Distretto 2090, del nostro Club e degli altri Club

dell’Umbria con il progressivo utilizzo della posta elettronica.

Altro obiettivo è la comunicazione esterna per far conoscere all’opinione

pubblica del territorio i principi fondanti e le finalità del Rotary, informando in

particolare sull’attività del nostro Club.

Quanto alla promozione dell’immagine del Club Sarà quindi potenziata la

50

comunicazione con l’utilizzo dei media (stampa locale, TV e radio locali) e del

sito Web indirizzata a far conoscere alla collettività le iniziative promosse e

realizzate dal Rotary in attuazione delle finalità fondanti.

Attualmente il Club dispone di un addetto stampa/comunicatore i soci incaricati

provvedono puntualmente a rendere disponibili immediatamente dopo ogni

riunione del Club articoli che sono messi a disposizione delle testate locali, e

fotografie e resoconti pubblicati online sia sul sito che sulla pagina Facebook

del Club.

I presidenti del Club dotati di profilo su Facebook sono inoltre inseriti nel gruppo

dei presidenti 2090 per favorire lo scambio di idee tra i vari Club e Rotariani.

6. PROGETTI DI SERVIZIO

Il Club attualmente partecipa a diversi progetti di servizio sia a livello

DISTRETTUALE:

– CORSO DI INFORMATICA IPOVEDENTI e NON VEDENTI e non

vedenti tenuto ad Assisi presso L'Istituto Serafico e promosso dai Club umbri.

– CAMPUS DISABILI, promosso dalla Conferenza dei Presidenti Umbri

CPU

Per iniziativa del nostro Club, anno 2016 – 2017

Nel corso dell’anno rotariano 2016 – 2017 è stato sottoposto all’esame del

Distretto il PROGETTO GERICO TERRA SANTA SCHOOL” (pace e

l’alfabetizzazione) che prevede il contributo per l’acquisto delle dotazioni

didattiche per attivare la scuola superiore in Gerico presso l’istituto scolastico

gestito dall’Ordine dei Frati Minori frequentata da studenti Cristiani ed in

maggioranza da studenti Musulmani.

Il progetto, considerata la destinazione didattica, è sostenibile poiché la

Custodia di Terra Santa con le proprie risorse e delle donazioni è in grado di

assicurare un ottimo e continuativo livello di istruzione per tutto il ciclo scolastico

dalle elementari alle superiori.

Lo scopo risiede nell’ agevolazione della convivenza tra ragazzi di diversa

religione con l’effetto della dispersione del fondamentalismo, causa del conflitti,

51

quindi strumento di Pace.

PROGETTI LOCALI

- “BORSA DI STUDIO ROTARY UNDER 30”

I° CORSO DI FORMAZIONE CIBI SANI ED INTELLIGENTI,

Progetto destinato a Studenti e Laureati in Scienze della Nutrizione

organizzato di concerto con l’Università di Perugia ed altre Associazioni

ed enti pubblici e privati operanti nel settore agroalimentare.

- LABORATORIO TEATRALE DISABILI

- MUSICOTERAPIA, promossi dal Club con la Coop Socio assistenziale

Educativa “Il Melograno” “Locomotiva”

- MASSTRAINING in collaborazione con la Croce Rossa Italiana –

Comitato di Foligno Prova Pratica di I Soccorso con coinvolgimento

diretto della Popolazione.

- VALORIZZAZIONE AREA ARCHEOLOGICA COLFIORITO-PLESTIA

Sono in corso di definizione altri Eventi e Progetti con Enti ed Associazioni e

Club Rotary in campo ambientale, istruzione, professioni, salute.

7. SOSTEGNO ALLA ROTARY FOUNDATION

Il Club annualmente destina una parte delle proprie entrate a sostegno della

fondazione.

I versamenti vengono effettuati con la dovuta regolarità e costanza.

8. PROMOZIONE DELL’IMMAGINE DEL CLUB

Attualmente il Club dispone di un addetto stampa/comunicatore e di un socio

gestore del sito internet. I due soci incaricati provvedono puntualmente a

rendere disponibili immediatamente dopo ogni riunione del Club articoli che

sono messi a disposizione delle testate locali, e fotografie e resoconti pubblicati

online sia sul sito che sulla pagina Facebook del Club.

52

I presidenti del Club dotati di profilo su Facebook sono inoltre inseriti nel gruppo

dei presidenti 2090 per favorire lo scambio di idee tra i vari Club e Rotariani.

9. RAPPORTI CON ENTI E ISTITUZIONI

Il Club ha un ottimo rapporto con i Comuni del territorio ed in particolare con il

Comune di Foligno, con il quale spesso collabora in diverse iniziative, e dal

quale riceve il patrocinio per numerosi eventi organizzati dal Club.

Il Club ha anche un ottimo rapporto di collaborazione con le altre associazioni

di volontariato e Club di Servizio presenti in città.

10. ANALISI PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA

Punti di forza:

- Buoni rapporti con le istituzioni e le altre associazioni (Service e volontariato).

- Un buon numero di soci con notevole esperienza rotariana e molto affezionati

al Club.

- Puntuale comunicazione sui giornali locali e sui social network delle attività del

Club

- Progetti Service mirati con azioni sul nostro territorio.

Punti di debolezza:

- L'assenteismo è per gran parte dovuto sempre agli stessi soci, segno, forse,

di disaffezione e disinteresse per la vita del Club o dovuto ad impegni

professionali o familiari improrogabili.

- Scarso numero di soci giovani coinvolti nella vita del Club. In particolare

pochissimi soci sono stati primi rotaractiani o alumni della Rotary Foundation.

53

V)

PIANO DI VISIONE DEL CLUB

Sommario: 1.Il contesto in cui opera il Club - 2. Difficoltà e opportunità –

3. Raggiungere gli obbiettivi del Rotary

1. IL CONTESTO IN CUI OPERA IL CLUB

Rotary Club Foligno opera nel territorio del comune di Foligno.

Il contesto associazionistico di tale territorio è molto competitivo, essendo

presenti nella sola città di Foligno oltre 15 associazioni di servizio, beneficenza,

umanitarie o altro.

Data la visibilità a livello nazionale ed internazionale della città di Foligno e

dell’Umbria in generale, essa è continuamente sede di importanti eventi storico-

culturali, politici e religiosi.

Inoltre la stessa città, ricca di patrimonio artistico e culturale, è meta turistica

molto frequentata, in ogni periodo dell'anno.

2. DIFFICOLTA’ ED OPPORTUNITA’

Quanto espresso mette in luce alcune criticità che il club si trova ad affrontate

quotidianamente nella sua vita associativa e nella sua azione sul territorio:

Molti dei soci o potenziali soci sono impegnati anche con altre associazioni, e

pertanto la loro disponibilità di tempo e frequenza alle riunioni di club è limitata.

Inoltre alcuni validi potenziali rotariani possono non essere interessati ad

entrare a far parte della vita del club perché già impegnati in altre associazioni.

Il calendario del territorio in cui opera il Club è molto ricco, per cui è più difficile

organizzare trovare iniziative di momento tale da suscitare grande interesse e

visibilità, in una data che non generi sovrapposizioni con altri eventi.

A fronte delle difficoltà ora espresse, tuttavia la realtà in cui il club opera offre

anche notevoli opportunità:

La visibilità della città la rende ideale per il lancio di iniziative, o per tenere

54

riunioni distrettuali o nazionali, vista la centralità geografica nell’Umbria e

l’attrattiva che essa esprime.

Più facile possibilità di sviluppo di progetti rilevanti di interesse comune assieme

ad altre associazioni

Il continuo flusso turistico permette, se ben pubblicizzate, di far conoscere le

iniziative del Rotary International e del club ben al di fuori del territorio cittadino.

Ci può essere anche l’occasione di incontrare rotariani in visita al Club

provenienti da diversi paesi del mondo, condividendo esperienze e punti di vista

differenti.

3. RAGGIUNGERE GLI OBBIETTIVI DEL ROTARY

Il Rotary International cerca di essere universalmente riconosciuto per il

dinamismo dei club che con il loro impegno nel servire contribuiscono a

migliorare le comunità di tutto il mondo.

In questo contesto la visione strategica del club è quello di:

Essere un punto di riferimento nel territorio, caratterizzato dalla rilevanza delle

proprie iniziative, dalla coerenza e correttezza nell'agire proprio e dei propri soci,

dalla capacità propositiva e dall'apertura alle necessità della comunità,

osservando i principi e valori del Rotary International.

Per perseguire la coerenza nell'azione il Club dovrà puntare sulla continuità tra

i vari Presidenti e Consigli Direttivi che si succederanno, in modo da poter

sviluppare progetti pluriennali e armonici.

Nella cooptazione dei soci si dovrà cercare soci che abbiano caratterialmente i

connotati della coerenza e correttezza, così che essi possano essere trasmessi

all'agire del Club.

La capacità propositiva va di pari passo con il dinamismo, per perseguire il quale

il Club, dovrà puntare sui giovani, che per natura sono più attenti alle innovazioni,

ai cambiamenti, e più facilmente vi si adattano. In particolare sarebbe meglio

privilegiare coloro che, oltre a godere dei necessari requisiti per meritare

l'affiliazione rotariana, abbiano già esperienze nell'associazionismo di servizio,

ad esempio nel Rotaract o simili.

55

L'interesse e il rispetto suscitato dal Rotary all'interno della comunità dipenderà

in larga misura, oltre che dalle iniziative messe in campo, anche dall'immagine

che il club e i suoi soci daranno di loro stessi, per cui sarà necessario lavorare

su questa immagine per migliorarla e renderla degna di quello che il Rotary

realmente è. L'immagine che riceviamo dalla comunità di noi stessi non è altro

che il riflesso, forse leggermente distorto, di quella che noi diamo alla comunità.

Per ottenere un buon rapporto con la comunità, si terrà conto delle “4 C”:

Consapevolezza: di cosa è il Rotary e di cosa fa di buono nel mondo

Conoscenza: del Rotary, della sua struttura, del suo funzionamento, per poter

usufruire nel migliore dei modi delle sue immense potenzialità

Confine: dell'azione del Club nell'ambito della missione e delle direttive del

Rotary International di cui esso fa parte, per evitare di disperdere le risorse in

progetti ed attività che non contribuiranno a costruire la giusta immagine di noi

e a portare del bene nelle comunità.

Contatto: tra il Club e la realtà che lo circonda, quindi la comunità locale, gli altri

Rotary Club del territorio, il Distretto di appartenenza, le altre associazioni e

istituzioni operanti.

Pertanto a livello di azione all'interno del Club sarà necessario perseguire

obiettivi a lungo termine connessi con la formazione e informazione Rotariana

dei soci, per renderli consci di quale sia l'associazione di cui sono entrati e far

parte, delle sue potenzialità e per renderli potenziali leader all'interno del Rotary.

Per essere incisivi nell'azione e diventare un riferimento nel territorio, occorrerà

fissare obiettivi tesi a rinnovare l'immagine del club e del Rotary in generale, e

a renderlo più “vicino” alla realtà del proprio territorio.

56

Agendo su questi obiettivi si svilupperanno le altre 4 C che dovranno

caratterizzare il Club negli anni futuri

Capacità di azione: essere in grado di individuare bisogni reali nella comunità

locale e essere capaci di mettere in piedi progetti (se necessario pluriennali)

che soddisfino questi bisogni (Progetto: Riabitare il Territorio Post Sisma)

Coerenza nell'azione: portare avanti iniziative che rispecchiano lo scopo e la

missione del Rotary, e che siano idonei al perseguimento delle visioni

strategiche del club e del Rotary stesso (Progetto GERICO: alfabetizzazione e

pace nel Mondo)

Continuità nell'azione: non cambiare ogni anno focus o stile di lavoro, o peggio

abbandonare progetti iniziati per lanciarne di nuovi in altri ambiti.

Coesione dei soci: la coscienza di appartenere tutti ad una grande

organizzazione, di essere tenuti a “Servire al di sopra di ogni interesse

personale”, deve portare alla coesione della compagine sociale, che a sua volta

porta ad essere molto più efficaci nell'azione del club.

57

VI)

INDIRIZZI PROGRAMMATICI GENERALI

Sommario: 1. Assemblee del Club. 2.Comunicazione interna 3. Comunicazione

esterna e immagine del Club 4. Comunicazione con il Distretto. 5. Rapporti con le

istituzioni 6. Continuità di leadership7. Inserimento dei nuovi soci 8. Affiatamento tra

soci e partecipazione attiva alla vita del Club 9. Formazione rotariana 10. Sostegno alle

giovani generazioni

1. ASSEMBLEE DEL CLUB

Le assemblee di Club sono il momento in cui i soci esprimono il proprio parere

e si confrontano sulle tematiche inerenti alla vita del Club.

Saranno programmate 2 assemblee annuali nei periodi seguenti:

LUGLIO, per la presentazione del programma definitivo dell'anno rotariano

entrante e l'approvazione del consuntivo di spesa dell'anno precedente e la

consegna del PDC a tutti i Soci.

NOVEMBRE, per procedere all'elezione del consiglio direttivo (2018-2019)

2. COMUNICAZIONE INTERNA

Al fine di aumentare la consapevolezza dell'azione del Club, e più in generale

del Rotary, nonché la sua conoscenza, il Club si è dotato di tutti i moderni mezzi

di comunicazione, con particolare attenzione a:

Presenza su internet (www.rotaryfoligno.it)

Presenza sui social network (es. Facebook o similari)

Comunicazione elettronica con i soci, il Distretto e le altre istituzioni.

3. COMUNICAZIONE ESTERNA ED IMMAGINE DEL CLUB

Il Club manterrà ed amplierà i contatti attualmente in essere con le testate locali

e gli altri media a diffusione locale.

Si cercherà di potenziare l'uso di internet, sviluppando e tenendo aggiornato il

58

proprio sito, e della posta elettronica per la comunicazione verso l'esterno,

facendo leva anche sui social network al fine di ottenere maggiore visibilità.

Al fine di sviluppare un'immagine quanto più omogenea e coerente, si

cercheranno di individuare modelli e linee guida per la pubblicazione di

manifesti, opuscoli ecc.

In questo modo si spera che il Club possa costruire una propria immagine

maggiormente visibile e “interessante”, che possa attrarre potenziali nuovi soci

maggiormente rispetto ad altre associazioni.

4. COMUNICAZIONE CON IL DISTRETTO

Per una migliore e più veloce diffusione dell'informazione, il Club utilizzerà,

salvo casi particolari, il mezzo elettronico.

Il Distretto riceverà periodicamente articoli da pubblicare sulla rivista o sul sito

distrettuale.

Inoltre si provvederà a diffondere prontamente le comunicazioni e le lettere del

Governatore a tutti i soci del Club per fornire loro una visione più ampia

dell'attività rotariana in essere

In accordo con quanto richiesto dal Piano di Visione Futura e dalle specifiche

direttive distrettuali, il Club terrà debitamente conto delle linee guida richieste

dal Memorandum d'Intesa che annualmente dovrà essere rinnovato.

La partecipazione di almeno un rappresentante del Club, per il quale sarà

preferita una turnazione, sarà messo nello scadenzario del Club, in modo da

avere garantita la qualificazione annuale del Club per l'accesso alle sovvenzioni.

Il Club si doterà di un manuale interno per la gestione dei fondi e la per la

gestione della contabilità, sia dei soci, che dei progetti di servizio.

Il regolamento del Club sarà aggiornato inserendo una intera sezione dedicata

alla gestione delle sovvenzioni in conformità da quanto previsto nel Piano di

Visione Futura della Rotary Foundation e delle specifiche direttive distrettuali.

Tale sezione sarà periodicamente aggiornata per tenere conto dell'evoluzione

in materia.

59

5. RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI

Il Club opererà per alimentare i rapporti con le pubbliche istituzioni avendo

particolare riguardo con quelli con il Comune di Foligno nel segno della

continuità attesi i risultati e la sinergia ad oggi raggiunti verificabile sulla base

degli apprezzamenti sistematicamente ricevuti dal Club.

6. CONTINUITA’ DI LEADERSHIP

Tramite il PVF della Rotary Foundation, si farà in modo che i Presidenti in carica,

eletto e nominato condividano delle linee guida e progetti di respiro pluriennale.

Il PDC sarà annualmente approvato in una seduta congiunta dei due Consigli

Direttivi in carica ed entrante, e consegnato nella prima assemblea dell’anno

rotariano a tutti i Soci.

La rotazione nelle commissioni di Club sarà possibilmente triennale: un socio

entra come membro della commissione il primo anno, ne diventa presidente il

secondo, ed il terzo rimane a farne parte come past presidente. Al quarto anno

uscirà dalla commissione per lasciare spazio ad un nuovo socio.

Per favorire ulteriormente la continuità di leadership verrà valutato di rivedere il

regolamento del club in modo da aggiungere alla nomina del presidente eletto

e nominato, anche un designato, in perfetta analogia col sistema adottato per

la nomina dei Governatori Distrettuali. In questo modo l'orizzonte programma-

tico del triennio successivo sarebbe coperto dalla presenza di tutti i presidenti

interessati.

7. INSERIMENTO DEI NUOVI SOCI

Per favorire l'inserimento dei nuovi soci nella vita del Club ed aumentare la loro

consapevolezza del Rotary e della sua azione, sarà donato ai nuovi entrati un

kit di documentazione, in linea di principio composto da:

60

- Lettera di benvenuto

- Statuto Del Club

- Regolamento del Club

- Manuale di Procedura Rotariana

- Scheda sul Test delle 4 domande

- Opuscolo “Questo è il Rotary”.

Inoltre per coinvolgere immediatamente i soci nella vita del Club, si cercherà di

farli partecipare da subito ai lavori delle commissioni, e verranno invitati a

partecipare alle riunioni distrettuale, agli interclub e a far parte del Direttivo.

8. AFFIATAMENTO TRA SOCI E PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA VITA

DEL CLUB

L'affiatamento tra i soci verrà favorito agendo su diverse direttrici:

- Favorire l'intervento dei soci con relazioni afferenti alla loro sfera di azione

professionale, in modo da mettere in comune esperienze e rendere partecipi gli

altri soci di una parte importante della propria vita, anche in incontri non

conviviali.

- Lavorare su progetti di servizio concreti, su cui i soci debbano impegnarsi in

prima persona e lavorare in gruppo.

- Promuovere iniziative in cui possano essere coinvolte le famiglie dei soci, in

modo da creare un clima di maggiore armonia ed amicizia..

10 . FORMAZIONE ROTARIANA

Al di là dei momenti di formazione obbligatoria per i dirigenti del Club, quali

SIPE, Assemblea Distrettuale, Seminario Distrettuale sulla Rotary Foundation,

il Club solleciterà i soci a partecipare ai seminari distrettuali e alle altre occa-

sioni che si presenteranno per poter aumentare la conoscenza e la consape-

volezza del Rotary.

61

Per particolari questioni, il Club dedicherà anche una o più delle proprie riu-

nioni alla formazione dei soci, se necessario coinvolgendo assistente del go-

vernatore e istruttori distrettuali, l’Istruttore di Club, senza lesinare il contributo

dei Soci.

Negli obiettivi di Club per l’anno rotariano 2017-2018 ci sarà una particolare

attenzione all’ottenimento dell’attestato presidenziale

VII

ANNO ROTARIANO 2017 – 2018

Sommario: 1. Consiglio Direttivo 2. Commissioni 3. Programma delle riunioni di Club

1. CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente SALVATORE Q. FEROCINO

Vice Presidente ALFREDO OTTAVIANI

Past President MARCO TOMASSINI

Segretario ALESSANDRO D’INGECCO

Tesoriere FABIO CASTELLANI

Prefetto LUISA VINCENTI

Consigliere PIER DOMENICO CLARICI

Consigliere ALESSANDRO PAGLIACCI

Consigliere MASSIMILIANO ROSSI

Consigliere MAURIZIO RONCONI

62

2. COMMISSIONI DI CLUB

COMMISSIONE AMMINISTRAZIONE

La commissione di club per l’amministrazione svolge attività finalizzate al

funzionamento efficace del club. Solo attraverso una struttura operativa

efficiente i Rotary club possono servire le rispettive comunità, conservare

l’effettivo e formare dirigenti in grado di servire il Rotary a livello di club,

distrettuale e internazionale.

La commissione ha l’incarico di:

• Definire i propri obiettivi, finalizzati a conseguire gli obiettivi annuali del club;

• Organizzare programmi ordinari e straordinari;

• Promuovere l’affiatamento tra i soci;

• Aiutare il segretario a tenere i registri delle presenze;

• Svolgere altre attività legate alla gestione del club.

Commissione Amministrazione del Club

Presidente Nello Mazzoni

Consigliere Fabio Castellani

Consigliere Silvia Chiara Pantalla

Consigliere Guido Amici

Consigliere Paolo Spacchetti

Consigliere Giuseppe Santini

Consigliere Angelo Cottoni

Obiettivi annuali Sviluppo di proposte per un nuovo

calcolo delle quote

63

COMMISSIONE PUBBLICHE RELAZIONI

La commissione per le pubbliche relazioni ha il compito di preparare e

mettere in atto un piano per far conoscere al pubblico il Rotary e le attività del

club. Un programma valido di pubbliche relazioni contribuisce a trasmettere

l’immagine di un’associazione affidabile, che opera per rispondere a esigenze

concrete. Un’immagine positiva del club nella comunità, inoltre, rafforza tra i

soci il senso di appartenenza e rende l’affiliazione più attraente per i soci

potenziali.

La commissione per le pubbliche relazioni deve:

• Definire i propri obiettivi, finalizzati a conseguire gli obiettivi annuali stabiliti

dal club;

• Conoscere le risorse per le pubbliche relazioni preparate dal RI;

• Far conoscere le attività e i progetti del club ai soci, ai media e alla comunità;

• Occuparsi delle comunicazioni con i soci; mantenere il sito web e le pagine

dei social media del club;

• Capire gli elementi di pubbliche relazioni più utili per promuovere il Rotary

nella comunità;

• Conoscere i messaggi chiave del Rotary e saperli utilizzare nel rivolgersi al

pubblico;

• Collaborare con la commissione per l’effettivo assistendola nelle attività di

reclutamento.

64

Commissione Pubbliche Relazioni

Presidente Roberto Pagliacci

Consigliere Alessandro Lupidi

Consigliere Giovanni Bianchini

Consigliere Luca Sadini

Consigliere Federica Berti Piras

Consigliere Gianguido Cucciarelli

Consigliere Giuseppe Ranucci

Obiettivi annuali - Gestione account FB, sito

Internet Facebook ecc.

Comunicazione

- Presenza nei media locali

COMMISSIONE EFFETTIVO

La commissione per l’effettivo ha l’incarico di preparare e mettere in atto un

piano per la crescita del club. Per essere efficienti i Rotary club hanno bisogno

di soci: la capacità del vostro club di servire la comunità, sostenere la

Fondazione Rotary e formare dirigenti in grado di servire il Rotary a livello

distrettuale e internazionale dipende dal numero e dall’affiatamento dei suoi soci.

La commissione ha l’incarico di:

• Definire i propri obiettivi, che dovranno essere finalizzati al conseguimento

degli obiettivi annuali del club in termini di effettivo;

• Formare e informare i soci sull’importanza del reclutamento e della

conservazione di soci qualificati;

• Svolgere analisi periodiche delle classifiche del club per verificare che la

compagine sociale rispecchi la realtà professionale del territorio;

• Stendere un piano d’azione per l’effettivo volto a migliorare il livello di

65

soddisfazione dei soci; a tal fine può essere utile condurre un sondaggio

iniziale e, in base alle risposte ottenute, incoraggiare la dirigenza ad apportare

i cambiamenti necessari per mantenere vivo l’interesse dei soci nel club;

• Verificare l’efficacia delle attività svolte dal club per lo sviluppo e la

conservazione;

• Collaborare con la commissione pubbliche relazioni per creare un’immagine

positiva del club, che possa rafforzare il senso di appartenenza dei soci

esistenti e attrarre nuovi soci.

Commissione per lo Sviluppo dell’Effettivo

Presidente Pierdomenico Clarici

Consigliere Aroldo Bargone

Consigliere Luigi Meniconi

Consigliere Antonello Poggio

Consigliere Maria Elisabetta Carbonari

Consigliere Alfredo Vedovati

Consigliere Italo Tomassoni

Obiettivi annuali - Identificare potenziali nuovi

soci nelle classifiche libere

- Proposte per iniziative di

coesione tra soci

- Individuazione dei soci onorari

per l’anno 2017-2018

66

COMMISSIONE PROGETTI

La commissione progetti si occupa di guidare le iniziative umanitarie del club

e di assistere i soci nell’organizzare progetti educativi, umanitari e di formazione

a beneficio della comunità locale o internazionale.

La commissione ha l’incarico di:

• Definire progetti finalizzati a conseguire gli obiettivi di servizio stabiliti dal

club per il nuovo anno.

• Assicurare che i progetti svolti includano un’analisi delle necessità

effettive, una fase di pianificazione e una di valutazione.

• Individuare le occasioni di progetti significativi, che diano visibilità al club

per il suo operato.

• Collaborare con altre organizzazioni, altri volontari e altre commissioni per

aumentare l’impatto del progetto.

• Guidare le iniziative di raccolta fondi.

• Informarsi delle possibili questioni di responsabilità civile legate allo

svolgimento dei progetti e delle altre attività del club.

• Collaborare con la commissione pubbliche relazioni per promuovere i

progetti.

• Stabilire contatti con altri club, sia locali che internazionali, per possibili

collaborazioni.

67

Commissione Progetti di Club

Presidente Maurizio Ronconi

Consigliere Luigi Sensi

Consigliere Carlo Nicolini

Consigliere Cristiana Mariani

Consigliere Fulvio Maltempi

Consigliere Giovanni Lupidi

Consigliere Emma Vitiani

Obiettivi annuali Aggiornare il Club

sull'avanzamento

- Progetti di Club;

- Progetti Distrettuali e

Internazionali;

- Nuove proposte per

services locali

COMMISSIONE FONDAZIONE ROTARY – AZIONE INTERNAZIONALE

La commissione Fondazione Rotary ha il compito di preparare e mettere in

atto un piano a sostegno della Fondazione sia con contributi finanziari, sia con

i progetti d’azione a livello locale e internazionale.

La commissione ha l’incarico di:

• Definire i propri obiettivi, che dovranno essere finalizzati a conseguire gli

obiettivi annuali del club in merito alla Fondazione Rotary;

• Informare e formare i soci sulla Fondazione;

• Incoraggiare e facilitare la partecipazione del club alle attività e alle

68

sovvenzioni della Fondazione;

• Ottenere il sostegno finanziario del club e dei singoli soci per la

Fondazione;

• Assicurare che il club ottenga la qualificazione necessaria per ricevere le

sovvenzioni della Fondazione Rotary e che metta in atto il sistema di gestione

delineato nel Memorandum d’intesa;

• Condurre, almeno quattro volte l’anno, programmi motivazionali sulla

Fondazione per i soci;

• Mettersi in contatto con il presidente della commissione distrettuale

Fondazione Rotary per trovare Alumni o Volontari interessati a riferire al club

delle proprie esperienze presso la Fondazione;

• Collaborare con la commissione progetti allo sviluppo di iniziative rilevanti

e sostenibili.

Commissione Rotary Foundation

Presidente Alessandro Pagliacci

Consigliere Damiano Sangro

Consigliere Pierfrancesco Cipolloni

Consigliere Loredana Ferrarese

Consigliere Claudio Gregori

Consigliere Alfiero Moretti

Consigliere Ubaldo Pazzaglia

Consigliere Federico Patriarchi

Obiettivi annuali Sviluppare e implementare le

necessarie procedure per la

qualificazione del club

69

COMMISSIONE NUOVE GENERAZIONI

Con il termine “Nuove Generazioni” ci si riferisce alla generazione più giovane

nella famiglia del Rotary: Interact, Rotaract, Rotary Youth Leadership Awards

(RYLA) e Scambio giovani del Rotary, ma anche giovani inclini al servizio che

non appartengono a queste organizzazioni ma che svolgono attività di club e di

distretto.

“Le nuove generazioni sono il nostro investimento per il futuro. Cominciamo a

costruire quel futuro oggi “. (Luis Vicente Giay – PPI 1996)

“Nuove Generazioni” è divenuta la quinta via d’azione del Rotary nel 2010,

come stabilito nell’articolo 5 dello Statuto-tipo dei Rotary Club:

“Nuove Generazioni riconosce il cambiamento positivo attuato da giovani e gio-

vani adulti attraverso attività di sviluppo della leadership, il coinvolgimento in

programmi comunitari e progetti internazionali, e di scambio che arricchiscono

e favoriscono la pace nel mondo e la comprensione culturale”.

Scopo della Commissione Nuove Generazioni è promuovere e organizzare il

lavoro svolto dalle giovani leve rotariane: Rotaract, Interact, Ryla, Scambio gio-

vani e in generale di tutte le attività rivolte ai più giovani, nonché dare loro voce

attraverso i media a disposizione.

Le giovani leve rotariane

Rotaract

Il Rotaract è l’organizzazione dei giovani rotariani di età compresa tra 18 e 30

anni.

Il nostro Club, composto da n. soci attivi, sostiene da ben 50 anni il Rotaract

Club Foligno, che, in particolare negli ultimi anni, costituisce una presenza molto

attiva sul territorio nel campo dell’azione di solidarietà in sinergia con gli altri

Rotaract del Distretto stesso e con il Rotary Club .

I giovani rotaractiani, inoltre, si prestano volentieri, con vera abnegazione, a

collaborare alle diverse iniziative del nostro Club sobbarcandosi compiti opera-

tivi e di presenza durante le manifestazioni, acquisendo e contribuendo a dif-

fondere nell’ambito delle loro conoscenze ed amicizie il valore etico della soli-

darietà.

70

Per i prossimo anno rotariano è previsto l’organizzazione del 50 del Rotary Club

di Foligno.

Attraverso il servire i rotaractiani capiscono l’importanza di alcuni valori fonda-

mentali, tra cui:

Lo sviluppo delle capacità di leadership e l’integrità personale

L’importanza di aiutare e rispettare gli altri

Il senso della responsabilità personale e il valore del lavoro

L’importanza di promuovere la comprensione e la buona volontà nel mondo

Scambio giovani

Lo Scambio giovani del Rotary è aperto a giovani di tutto il mondo in età dai 15

ai 25 anni. Gli scambi disponibili sono di due tipi, a breve e a lungo termine.

A breve termine sia per giovani dai 15 ai 19 anni che frequentano la scuola

superiore (durata da diversi giorni a diverse settimane), sia per “nuove genera-

zioni” dai 18 ai 25 anni per neo diplomati della scuola secondaria (durata da tre

settimane a tre mesi).

A lungo termine per giovani studenti dai 15 ai 19 anni per la durata di un anno

durante il quale frequentano una scuola locale.

Inoltre il Club potrebbe organizzare presso gli Istituti superiori una serie di in-

contri promozionali dell’iniziativa.

Ryla

E’ il programma rotariano di formazione rivolto a ragazzi di 14 – 18 anni e a

giovani dai 19 ai 30 anni, che si prefigge di sviluppare nei giovani le qualità di

leadership, il senso di responsabilità civica e la crescita personale.

A tal fine offre efficaci programmi di formazione a coloro che presentino predi-

sposizione alla leadership incoraggiandoli a svolgere un ruolo guida tra i loro

coetanei come contributo allo sviluppo della comunità.

Promuovere il Rotary tra la gioventù locale

Progetti a livello di club come programmi di mentoring, giornate della carriera e

concorsi letterari sostengono le Nuove Generazioni, promuovendo il Rotary ed

i suoi ideali ai giovani nella vostra comunità.

Altre attività potrebbero includere:

71

- Riconoscere gli studenti che esemplificano gli ideali di servizio del Rotary,

offrendo premi e borse di studio per giovani esemplari della vostra comunità

- Coinvolgere i giovani del territorio nella raccolta fondi a favore dei progetti

per i giovani della comunità o di tutto il mondo

- Sostenere i giovani attraverso progetti di servizio alla comunità, come do-

nazione di libri e dizionari per le biblioteche scolastiche.

Per promuovere il Rotary tra la gioventù locale non rotariana si potrebbe pen-

sare a un’azione nei confronti delle scuole e dell’Università dedicate all’appro-

fondimento dell’etica e dei valori rotariani, abbinata a un premio per il miglior

esempio di pratica dei valori rotariani di un giovane non rotariano e/o per il mi-

glior elaborato sul tema presentato dagli studenti che hanno partecipato

all’evento, da pubblicare su “La Ruota”.

Osservare il mese dedicato alle nuove generazioni

Festeggiare il mese delle Nuove Generazioni in settembre, riconoscendo i risul-

tati notevoli dei giovani della vostra comunità o dei partecipanti ai programmi

per i giovani del Rotary. Dare rilievo alle attività di Rotaract Club nelle riunioni

di club, invitando i Rotaractiani a parlare dei loro progetti in corso, o di lanciare

un nuovo progetto a favore dei giovani nella propria zona.

Nel mese di settembre, più che si dovrebbe, si deve organizzare una conviviale

o un caminetto o un qualsiasi altro evento sul tema delle Nuove Generazioni,

dando loro spazio per parlare delle loro idee e dei loro progetti.

Nuove Generazioni e progetti di servizio

Coinvolgere i giovani e giovani adulti in progetti di servizio è un modo per il club

per ottenere attiva Nuove Generazioni. I giovani contribuiscono quotidiana-

mente alla loro comunità con progetti quali:

- la raccolta di fondi per l’eradicazione della polio

- il volontariato a favore degli gli anziani

- l’organizzazione di ripuliture di quartiere o di progetti di manutenzione

- l’organizzazione di collette alimentari a beneficio delle organizzazioni per la

fame nel mondo

- l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione AIDS / HIV presso scuole

e università

72

Una collaborazione di successo in un progetto di servizio può portare ad un

maggiore interesse per il Rotary.

I giovani del Rotaract già partecipano attivamente alla colletta alimentare. Si

potrebbe pensare di attuare qualcuna delle iniziative proposte (significative

quelle a favore di anziani e disabili). Particolarmente importante sarebbe una

campagna presso le scuole contro il tabagismo e l’uso di alcol, che purtroppo

stanno prendendo sempre più piede tra i giovani e i giovanissimi.

La Fondazione Rotary supporta le Nuove Generazioni.

La RF offre programmi educativi come borse di studio della pace del Rotary ed

elargisce fondi per borse di studio e progetti di servizio condotti da giovani o i

cui beneficiari siano giovani.

La Commissione Nuove Generazioni, quella Progetti e quella Rotary Founda-

tion dovrebbero congiuntamente verificare la possibilità di attingere risorse dalla

RF elaborando progetti specifici dedicati ai giovani.

Questa in linea di massima una idea di progetto di lavoro per la Commissione,

che vedrà una opportuna rivisitazione in termini di arricchimento e di corretta

ipotesi di fattibilità da parte, primariamente, dei componenti la Commissione

stessa.

Commissione Nuove Generazioni

Presidente Massimiliano Rossi

Consigliere M.Giovanna Galligari

Consigliere Luigi Andreani

Consigliere Dromo Faffa

Consigliere Stefano Colonia

Consigliere Luca Pazzaglia

Consigliere Daniele Mantucci

Obiettivi annuali - Rapporti con Rotaract,

Scuole e Professioni

73

Comunicazione: G. Cucciarelli

Sito Web: A. Lupidi

Social Media: F. Berti Piras

Istruttore: A. Bargone

COMMISSIONE STRAORDINARIA

50° ROTARACT

Per la ricorrenza del 50 del Rotaract Club di Foligno viene istituita una

Commissione Straordinaria mista, presieduta dal socio Maria Giovanna

Galligari ed un Vice Presidente che sarà nominato dal Rotaract, tra i suoi

membri attivi, composta da Rotaractiani attivi ed ex Rotaractiani, Rotariani e

non Rotariani. L’evento verrà celebrato nel mese di Marzo 2018, ricorrenza

internazionale del cinquantesimo del Rotaract.

COMMISSIONE STRAORDINARIA

TAV - TROFEO DEL GOVERNATORE COPPA DEL PRESIDENTE

Ove non sussistano ragioni ostative viene confermata per il presente anno

Rotariano lo svolgimento della XXII Edizione della Gara di Tiro a Volo Fossa

Olimpica e specialità Compak. Che si avvarrà dell’apporto dei Soci che daranno

la propria disponibilità. I proventi saranno destinati ad un Service locale che la

Commissione individuerà d’intesa con il Consiglio Direttivo.

COMMISSIONE STRAORDINARIA REGOLAMENTO DI CLUB

Il Consiglio di Legislazione del Rotary International nel mese di aprile 2016 ha

rivisto le regole del Rotary approvando le modifiche che danno maggiore

flessibilità ai club su quando, come e dove svolgere le riunioni e il tipo di

affiliazione disponibile.

Il Rotary continua a crescere ad un ritmo rapido in alcune parti del mondo ma

74

in altre il numero di affiliati è in calo e l'età media dei soci è in aumento.

Negli ultimi 15 anni, il Rotary ha svolto programmi pilota per esplorare

innovazioni per quanto riguarda l’affiliazione, la classificazione e l'esperienza

del club. Sia nelle indagini conoscitive che nelle esperienze dei soci si è notato

che quando i club hanno maggiore libertà nel determinare come svolgere le loro

riunioni, chi invitare a far parte dell’effettivo e ciò che definisce il coinvolgimento,

il club acquista più dinamicità e capacità di crescere.

Tutti i Rotary club potranno adottare le nuove regole approvate dal Consiglio

modificando il loro regolamento. Se un club desidera continuare ad operare in

base alle regole tradizionali per quanto riguarda le riunioni, l’assiduità, la

struttura o le categorie dei soci, può continuare a farlo.

I rappresentanti del Consiglio di Legislazione hanno votato in maniera

preponderante per eliminare le limitazioni su come i Rotary club svolgono le loro

riunioni. Hanno riconosciuto anche che la “buona salute” del club non è

determinata solo dalla partecipazione dei soci alle riunioni.

Il Consiglio centrale del RI e i rappresentanti del Consiglio concordano sul fatto

che i singoli club dovrebbero essere in grado di:

- Determinare il giorno e l'ora migliori per le loro riunioni

- Modificare o annullare una riunione, se necessario

- Far contare i progetti di servizio o gli eventi come riunioni

- Scegliere se riunirsi in persona, incontrarsi online, alternare tra incontri

online e di persona o usare entrambi i format nello stesso tempo (ad

esempio, un socio potrebbe partecipare ad una riunione in persona on-

line tramite video chat)

I Rotary club adesso hanno la possibilità di ridurre la frequenza delle riunioni,

purché si riuniscano in qualche modo almeno due volte al mese. Rimane fermo

75

l’obbligo di trasmettere i rapporti sull'assiduità al governatore ogni mese entro

15 giorni dell'ultima riunione.

Le recenti decisioni del Consiglio di Legislazione non modificano le attuali

norme dello Statuto tipo del Rotary Club. I club che vogliono adottare queste

modifiche dovranno modificare il loro regolamento interno. I club che desiderano

continuare a seguire i requisiti tradizionali per quanto riguarda le riunioni, l’assi-

duità, la struttura o le categorie dei soci, possono continuare a farlo.

E-club e Rotary club. Avendo deciso di dare a tutti i Rotary club una maggiore

flessibilità per quanto riguarda le riunioni, il Consiglio di Legislazione 2016 ha

concluso che non era più necessario di etichettarli come e-club o club tradizio-

nali. Per tale ragione, i riferimenti agli e-Club sono stati rimossi dal regolamento

del Rotary e Statuto tipo del Rotary club, ma gli e-club possono continuare a

chiamarsi e connotarsi come e-club per sottolineare che i loro soci s’incontrano

esclusivamente o principalmente online.

Flessibilità nelle tipologie dell’affiliazione Il regolamento del RI e lo Statuto tipo

del Rotary club prevedono due tipi di affiliazione: attiva e onoraria. Modificando

il loro regolamento, i club possono offrire ulteriori tipi, come affiliazione di con-

sociati, aziendale, famigliare o altri ancora. Il Rotary International continuerà a

registrare e concedere tutti i privilegi dell’affiliazione solo ai soci attivi che pa-

gano le quote sociali al RI.

I club che offrono ulteriori categorie dovrebbero riportare questi soci al Rotary

International come soci attivi soggetti al pagamento delle quote sociali al RI.

Spetta ai club e distretti definire le loro regole sugli altri obblighi finanziari (quote

di club e distretto, pasti, ecc.), requisiti di assiduità e aspettative di servizio e di

includerle nel loro regolamento.

I club determinano come accettare ex soci o soci traslocati e di decidere se

ammettere o meno i Rotaractiani attivi.

76

Doppia affiliazione dei Rotaractiani Il Consiglio ha modificato il regolamento del

Rotary International per consentire ai Rotaractiani in regola con i requisiti dell’af-

filiazione possono affiliarsi ad un Rotary club pur rimanendo soci del loro club

Rotaract.

Ci si augura che offrendo ai giovani leader qualificati un modo per restare

coinvolti nel Rotaract, e nello stesso tempo dando ai Rotary club una maggiore

flessibilità per quanto riguarda il format e la frequenza delle riunioni, si agevolerà

la transizione dei Rotaractiani nei Rotary club. Come membri della famiglia del

Rotary, i Rotaractiani s’impegnano nelle comunità di tutto il mondo per

condividere gli obiettivi del Rotary volti a promuovere il servizio, la

comprensione e la pace.

Tutte queste novità non attenuano brand e reputazione del Rotary

Sebbene gli emendamenti adottati dal Consiglio di Legislazione 2016

aumentano la flessibilità dei club, essi non consentono tuttavia ai club di deviare

dai requisiti essenziali del Rotary:

Siamo ancora leader nel campo delle professioni, imprenditoria e comunità. I

nostri requisiti sull’affiliazione non sono stati modificati.

Lo scopo del Rotary, i nostri principi di base, non sono stati modificati.

La nostra definizione di chi siamo — unirsi ai leader, scambiare idee e agire —

non è mutata.

I nostri valori di affiatamento, integrità, diversità, servizio e leadership non sono

cambiati.

La prova delle quattro domande, una delle nostre caratteristiche distintive più

importanti, non è cambiata.

Le modifiche adottate dal Consiglio non sono una minaccia per la qualità di soci

del Rotary. Invece, esse permettono ai club di adattarsi ai cambiamenti del

nostro tempo e di restare rilevanti nel nostro secondo secolo di servizio.

Entrata in Vigore delle Modifiche Regolamentari

Le modifiche entreranno in vigore a partire dal 1° luglio 2016. Ora è il momento

di iniziare a discutere dei cambiamenti, se necessario, che il vostro club

potrebbe adottare per renderlo più attraente ai soci esistenti e ai leader nel

77

campo delle professioni, imprenditoria e comunità che si vogliono includere tra

le proprie fila

Regolamento Rotary Club Foligno.

Il Regolamento del Rotary Club di Foligno è stato aggiornato nell’anno rotariano

2009 - 2010.

Preso atto delle indicazioni del Consiglio di Legislazione, nel corso del

precedente anno rotariano è stata costituita una Commissione Straordinaria che

non avendo completato i lavori viene confermata per il presente anno rotariano.

La Commissione è presieduta dal Past President Arch. Arolodo Bargone con il

contributo del socio Avv. Spacchetti Paolo e del socio Avv. Roberto Pagliacci.

3. PROGRAMMA DELLE ASSEMBLEE E DELLE RIUNIONI DI CLUB

Un nuovo anno rotariano ci si apre davanti, ma affinché abbia un senso non

possiamo certo distogliere lo sguardo dalla visione globale ed ignorare il de-

grado della vita economica e sociale nelle città e nelle periferie, il flagello delle

nuove povertà, del quotidiano disagio e sacrifico dei migranti, rifugiati, profughi,

minori non accompagnati, delle persone anziane abbandonate a se stesse ine-

sorabilmente ammantate di quotidiana tristezza e solitudine, dei bambini soffe-

renti e malnutriti, delle donne maltrattate, violentate e uccise, della tragedia delle

guerre note ma anche di quelle nascoste e dimenticate, delle avversità naturali

e terremoti a noi vicini , dell’impegno strenuo del mondo del volontariato e dei

suoi eroi che hanno sacrificato la propria vita per quella degli altri, con l’effetto

straordinario di suscitare e rinnovare l’impegno di tutti i soci del Club di Foligno

ad unire gli sforzi, animati dallo spirito di amicizia rotariano per una efficace

azione di solidarietà in tutti gli ambiti nei quali potremo e vorremo intervenire.

L’obiettivo è coinvolgere tutto il Club , puntando sull’impegno delle Commissioni

delle quali ho ampliato il numero dei consiglieri nella convinzione ed auspicio

che è ora ormai che ogni Commissione possa interrogarsi sul suo ruolo ed espri-

mere la professionalità di ciascun componente nel formulare proposte, assu-

mere decisioni anche in sinergia tra loro e sentirsi protagonisti del Club nella

78

consapevolezza del gravoso compito di raggiungere gli obiettivi che ad ogni

Commissione competono, come meglio evidenziato nel Piano Direttivo di Club

che sarà presentato all’Assemblea dei Soci fissata per il 27 Luglio prossimo.

In tale contesto ai nuovi entrati giovani e meno giovani, sono stai assegnati dei

ruoli, per farli sentire da subito protagonisti indispensabili per i fini rotariani e

consentire cosi il potenziamento del loro entusiasmo iniziale fugando il pericolo

del suo offuscamento derivante dall’impatto inevitabile con un ambiente nuovo

sino all’ora sconosciuto.

Nella nostra missione rotaryana uno sguardo attento è rivolto alle nuove gene-

razione che nel Rotaract ha trovato e trova la sua sintesi ed al cui nuovo Presi-

dente Francesco Consoli rivolgo le mie più vive congratulazioni. Nel 2018 ricorre

il cinquantennale della presenza del Rotaract in Foligno e per tale evento è stata

istituita una Commissione Straordinaria.

Sotto il profilo programmatico abbiamo ritenuto sintetizzare la linea direttrice

dell’azione del nostro Club nel binomio “CONDIVISIONE E COMUNICAZIONE”.

L’impegno sarà rivolto a rafforzare la reputazione della nostra Associazione,

connotata da sempre da comportamenti trasparenti, valori profondi e condivisi

e linguaggi comuni; a sostenere la promozione dell’effettivo, per rinnovare con-

tinuamente la motivazione dei Soci attuali e attrarne di nuovi; ma, soprattutto,

per promuovere le azioni di Servizio dei Club, con alleanze strategiche, contatti

adeguati, e migliore incidenza con l’obiettivo di FARE LA DIFFERENZA nel se-

gno tracciato dal Presidente Internazionale e dal nostro governatore distret-

tuale.

79

ASSEMBLEE

Per l'anno rotariano 2017 – 2018 (100° ANNIVERSARIO FONDAZIONE

ROTARY e 50° ANNIVERSARIO ROTARACT) sono messe in programma le

seguenti assemblee. L'ordine del giorno definitivo verrà stabilito a stretto ridosso

della data, ma i temi di seguito elencati verranno obbligatoriamente trattati.

Luglio 2017 – Presentazione del programma A.R. 2017 – 2018

Settembre 2017 - approvazione del bilancio consuntivo A.R. 2016 – 2017 e

approvazione del budget per l'A.R. 2017 – 2018.

Novembre 2017 – Elezioni del Consiglio Direttivo per l'A.R. 2018 – 2019

Eventuali ulteriori Assemblee saranno indette all’occorrenza ove necessarie.

EVENTI

Nel segno della tradizione nel corso dell’anno saranno realizzati eventi rivolti al

territorio con il duplice intento di comunicare il Rotary e attuare anche in sinergia

con altri Club, Amministrazioni Pubbliche, Enti pubblici e privati, Associazioni di

Categoria, Ordini professionali, Associazioni di Volontariato, le finalità rotariane

con particolare riguardo ai seguenti ambiti.

AMBIENTE – HANDICAP – PROFESSIONI – SALUTE - ISTRUZIONE

Gli eventi, che non necessariamente coincideranno con le riunioni e caminetti

mensili, saranno comunicate man mano che viene definita l’organizzazione già

avviata senza discostarsi dalle indicazioni programmatiche illustrate dal

Governatore Eletto Valerio Borzacchini avendo particolare riguardo nel

pianificare gli eventi a privilegiare le seguenti azioni:

- Diffusione, comprensione ed applicazione del tema dell’anno scelto dal Presi-

dente internazionale Ian H. S. Riseley “Il Rotary fa la differenza”;

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- Rafforzamento dell’azione del club verso comprensione dei bisogni della comu-

nità;

- Rafforzamento dell’effettivo;

- Miglioramento dell’azione di comunicazione;

- Attività di formazione dei futuri dirigenti di club;

- Attenzione alle esigenze dei territori colpiti dal sisma con la realizzazione del

Progetto Fenice collegato al Progetto Virgilio.

- Azioni mirate alla diffusione della cultura di impresa tra le nuove generazioni

- Sostegno alle libere professioni con iniziative mirate all’approfondimento di te-

matiche su interessi comuni ed interdisciplinari

- Azioni solidali indirizzate alla condivisione e sostegno dell’handicap

RIUNIONI

Il Rotary International ha fissato il seguente calendario per l’azione dei Club per

la implementazione e sinergia di azione in tutto il mondo.

Il programma delle riunioni di Club sarà ispirato a realizzare incontri ed iniziative

mensili, anche in Interclub, che tengano conto del calendario rotariano

internazionale con il proposito, nel contempo, di dedicare una riunione mensile

per soli soci anche in incontri non conviviali raccogliendo così il suggerimento

di vari soci allo scopo di restituire dinamicità alle riunioni nel segno della frugalità

privilegiando l’aspetto relazionale quale base per accentuare lo spirito di

amicizia tra i soci.

Le riunioni sono fissate il primo e terzo giovedì come da regolamento e riassunto

nel prospetto seguente, compatibilmente con eventuali necessarie varianti. Il

luogo è stabilito di massima presso il Delfina Palace Hotel senza escludere a

priori eventuali riunioni localizzate presso altre strutture ricettive allo scopo di

rendere più visibile la presenza del nostro Club sul territorio di Foligno e Comuni

limitrofi. Le riunioni all’occorrenza potranno essere sostituite da occasioni di

svago e culturali come gite e caminetti presso soci che si rendano disponibili.

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ANNO 2017 – 2018

LUGLIO Mese in cui il Governatore inizia le visite ai Club.

Giovedì Interclub Assisi –

Studenti Università per Stranieri di

Perugia

Giovedì Assemblea presentazione piano direttivo A.R.

2017-2018

Progetto Borsa di Studio Rotary under 30 – Primo corso

Cibi sani e intelligenti tra tipico e selvatico

AGOSTO

Mese dell’espansione interna ed esterna

(Membership and Extension month)

Dedicato a esaminare le possibilità di espansione

del club e di costituzione di nuovi club.

Giovedì - Conviviale agostana

Progetto Mass Training-Croce Rossa Italiana

SETTEMBRE Mese delle nuove generazioni

(New Generation month)

Il club si dedica ai programmi sponsorizzati dal

Rotary International per aiutare i bambini e i

giovani definendo anche il programma di

scambio di giovani con altri club.

Giovedi - Assemblea

Approvazione del

Bilancio Consuntivo AR 2016-2017

e preventivo AR 2017-2018

Giovedì - Interclub Camerino

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OTTOBRE Mese dell’azione professionale

(Vocational Service month)

I club sottolineano l’importanza della vita

professionale di ciascun rotariano e sviluppano

programmi specifici per mettere in risalto

l’aspetto professionale del Rotary.

- VISITA DEL GOVERNATORE

Giovedi Conviviale Soci

Giovedi Conviviale Ospiti

Convegno “Responsabilità professionale medica”

- Interclub Reggio Calabria Nord

NOVEMBRE

Mese della Rotary Foundation

(Rotary Foundation month)

I club promuovono l’attenzione sui programmi

della Fondazione e spesso incoraggiano la

raccolta di fondi supplementari, specie se legati

a specifici progetti.

- Messa per i Defunti

- Convegno” La Previdenza nelle

Professioni”

Giovedì - Conviviale Ospiti – Relazione

Giovedì - ASSEMBLEA

- – Elezioni Direttivo 2018-2019

Convegno “La Previdenza nelle Professioni”

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DICEMBRE Mese della famiglia

(Family month)

I club sono incoraggiati a elaborare progetti di

servizio in favore delle famiglie – presenti nelle

loro comunità – che hanno bisogno di assistenza

e di aiuto.

Il primo giorno di dicembre è anche il giorno

mondiale dell’AIDS.

Giovedi Conviviale Ospiti – Relazione

Giovedì - CENA DEGLI AUGURI NATALE 2017

GENNAIO 2018 Mese della sensibilizzazione al Rotary

(Rotary Awareness month)

E’ il mese durante il quale si dovrebbe

approfondire la conoscenza del Rotary.

Giovedì - Conviviale per soli Soci – Istruttore di Club

Giovedì - Conviviale Ospiti – Relazione

FEBBRAIO

Mese dell’intesa mondiale

(World Understanding month)

Il 23 febbraio è l’anniversario della fondazione del

Rotary; i club sono sollecitati a presentare

programmi che incoraggino l’intesa e la buona

volontà internazionale e a iniziare azioni di

interesse pubblico mondiale in altre regioni del

mondo.

Giovedì - Conviviale soci – Relazione

Giovedì - Conviviale ospiti – Relazione

FESTA DI CARNEVALE

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MARZO Mese dell’alfabetizzazione

(Literacy month)

I club si occupano dei progetti in questa direzione

e anche di far conoscere i programmi del Rotary

in favore di questo impegno.

2-3 Marzo Convegno “Terapia Del Dolore”

Giovedì - Conviviale per Soli Soci

Giovedì CONVIVIALE 50 ROTARACT

1968 – 2018

APRILE Mese della rivista rotariana

(Magazine month)

I club favoriscono la lettura e l’uso della rivista

ufficiale del Rotary (The Rotarian) e di altre

pubblicazioni regionali.

Giovedi - Conviviale per soli soci – Istruttore

Distrettuale

Giovedi - Conviviale ospiti – Relazione

Progetto Laboratorio Teatrale Diversamente Abili

MAGGIO Tema libero

Gita “Visita Musei Vaticani”

Giovedi - Conviviale ospiti – Relazione

GIUGNO (termine dell’anno rotariano)

Mese dell’amicizia – Mese delle fellowship ricrea-

tive e professionali del Rotary (Rotary Recreatio-

nal and vocational fellowships month)

Giovedi

- Conviviale per soli Soci

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9. Riferimenti

- Manuale di procedura rotariana (MOP), edizione 2010, reperibile sul sito

www.rotary.org

- Rotary Code of Policies (COP), reperibile sul sito www.rotary.org

- Piano Strategico del Rotary International, reperibile sul sito www.rotary.org

- Piano di visione futura della Rotary Foundation

- Guida alla Pianificazione dei Club efficienti (GPCE)

- Manuale per la commissione distrettuale per la Rotary Foundation

1 Luglio 2017

ROTARY CLUB FOLIGNO

Presidente

SALVATORE Q. FEROCINO